15 Giorni - Numero 43 - 30 Settembre 2015

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Mercoledì 30 Settembre 2015 Anno III Numero

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DON SALVATORE

SI RIFUGIA A SANT’UBALDO ESCLUSIVA

UN PRETE CALABRESE SPESSO OSPITE NEL CONVENTO SOTTO STRETTO RISERBO. SALÌ ALLA RIBALTA PERCHÉ SFIDÒ LA ‘NDRANGHETA TOGLIENDO I BOSS DALLA PROCESSIONE PASQUALE. POI È FINITO NEI GUAI CON LA GIUSTIZIA

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COPERTINA

IL PRETE SOTTO PROTEZIONE

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LA STORIA DI DON SALVATORE SANTAGUIDA OSPITATO PIÙ VOLTE NEL CONVENTO DI SANT’UBALDO. IMPEDÌ AI BOSS DI PORTARE LA STATUA DELLA MADONNA IN PROCESSIONE, POI È FINITO INDAGATO di MASSIMO BOCCUCCI ti, fino all’anno precedente si procedeva in parrocchia a una Ha vissuto per qualche mese tenuto ben nascosto nel convenspecie di gara d’appalto per stabilire chi dovesse portare sulle to di Sant’Ubaldo dove è tornato più volte. L’hanno protetto spalle le statue. Un incarico divenuto, con il tempo, simbolo come succede a chi è nell’occhio del ciclone e rischia la vita. di grande potere sociale. Un collaboratore di giustizia aveva Don Salvatore Santaguida ha trovato rifugio a Gubbio dopo rivelato che la ‘ndrangheta faceva in modo di mandare a fare le turbolente vicende in Calabria. La sua è una storia compliil portantino esponenti delle cosche vincenti. Fu allora che il cata: passò dal clamore perché tolse ai boss malavitosi ogni prete, con una lunga lettera ai fedeli, spiegò che ”l’opportuniruolo in una processione pasquale nel vibonese, all’accusa di tà di portare le statue doveva essere data a tutti, anche a chi concorso esterno in associazione mafiosa di cui deve risponnon aveva denaro da offrire”. Così venne deciso di sorteggiare dere in un’aula di tribunale dopo il rinvio a giudizio. In quecoloro che, tra i fedeli e gli organizzatori, dovevano portare le sti casi si muovono direttamente il Vaticano e la Conferenza statue. Questa vicenda ebbe una grossa ribalta mediatica.

Episcopale attivando tutta una serie di contatti per cercare LE ACCUSE Passarono gli anni. Nel 2011 è cambiato tutto per soluzioni idonee alla protezione. Don Salvatore ha vissuto dei Don Salvatore che s’è ritrovato a fare i conti con i collaboratomomenti particolarmente difficili, dapprima visto come simri di giustizia: solo che stavolta l’hanno accusato di aver aiutabolo antimafia e poi travolto dallo scandalo per l’accusa infato una delle cosche del paese. Nel corso di un interrogatorio, mante di fiancheggiatore delle cosche mafiose. A Sant’Ubaldo un collaboratore dichiarò che ”Don Salvatore aveva interessi” si è presentato per la prima volta qualche anno fa con animo facendo riferimento ad alcune situazioni. Al prete, che aveva mite, tranquillo, pronto ad affrontare tutto. Ha una vita risersfidato i clan per la processione pasquale, vennero trovate su vatissima e a Gubbio ha allacciato rapporti che coltiva ancora un comodino alcune carte dell’inchiesta e altri documenti. Il oggi con ogni tutela e riservatezza su arrivi, spostamenti e giudice per le indagini preliminari di Catanzaro ha rinviato a partenze. giudizio Don Santaguida, spostato per la sua missione pastoLA PROCESSIONE Lo si ricorda intanto come il parroco di rale a Pizzo, con l’accusa di concorso esterno in associazione Stefanaconi, paesino del vibonese, che cambiò le regole della mafiosa: per gli inquirenti ha favorito un clan di Stefanaconi processione dell’Affruntata. È la sacra rappresentazione della in lotta contro un altro gruppo. Per il sacerdote, che si prorivelazione del Cristo alla Madonna dopo la Resurrezione e si fessa estraneo a ogni addebito, sono state sempre respinte le svolge la mattina di Pasqua. Era il 2003 quando Don Salvatore richieste di custodia cautelare. decise di togliere spazio alle cosche della ‘ndrangheta. Infat-

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15 POLITICA

REGIONE, SOLDI PURE PER GLI AMICI

OGNI CONSIGLIERE REGIONALE PUÒ SCEGLIERE UN PORTABORSE A 1.600 EURO AL MESE, PIÙ CONTRIBUTI, OPPURE DUE PART TIME. I PRESIDENTI DI COMMISSIONE HANNO DIRITTO ANCHE A UN ALTRO COLLABORATORE. L’OMBRA DEL TAR SULLE 4 POLTRONE DI BIANCARELLI

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I politici non si accontentano mai e anzi possono accontentare anche gli amici, spesso di partito. A ciascun consigliere regionale tocca uno stipendio di 9.300 euro al mese. Ma non finisce qui. Ciascun consigliere può anche scegliersi un portaborse che al mese viene a guadagnare 1.600 euro al mese, più i contributi. Può decidere di prenderne due ma in quel caso può dispensare dei part time perché l’importo mensile a disposizione deve rimanere lo stesso. Se un consigliere è presidente di commissione ha diritto pure a un altro collaboratori, o altri due, alle stesse condizioni economiche. Naturalmente, i consiglieri regionali attingono alla platea di amici, spesso di partito, senza alcuna selezione ma con incarico fiduciario a spese dei cittadini.

IDENTIKIT In molti casi questi soggetti non lavorano, oppure hanno lavori precari mal remunerati, e trovano l’approdo sicuro nella politica, che continua a farsi ufficio di collocamento alla faccia della crisi e degli scandali. Basta fare un giro per gli uffici dei gruppi consiliari per trovare le targhette con tanto di nome e cognome: facendo un censimento, si può scoprire che sono spesso consiglieri comunali dei Comuni che esprimono questo o quel consigliere, naturalmente dello stesso partito o lista pseudo-civica. Il politico che sta più in alto aiuta quello che sta in più in basso: la catena si completa e gira. Per dirla in gergo popolare, una mano lava l’altra e tutte e due lavano i panni.

SILENZIO SUI COSTI Tutto tace a palazzo Cesaroni sull’ordine del giorno di Giuseppe Biancarelli che punta a ridurre drasticamente i costi in Regione, quelli della politica ma anche della macchina generale. Per adesso niente di concreto sulla riduzione dei costi tra qualche riflessione in libertà sulla sobrietà della politica anche in occasione del pellegrinaggio Assisi-Gubbio, diventato ormai una passerella per i politici di tutte le razze a caccia di visibilità. Biancarelli è impegnato a trovare il modo per far discutere e approvare l’ordine del giorno sul taglio degli stipendi dei consiglieri a tutto il resto.

In caso contrario, chissà se lui e gli eventuali seguaci reagiranno lasciando la maggioranza e magari la Regione. C’è già chi ribatte ironicamente: mica sono matti!

L’OMBRA DEL TAR Biancarelli per ora mantiene quattro cariche (consigliere regionale, presidente della seconda commissione regionale, consigliere comunale e presidente del Consiglio Comunale) tra gli attacchi di Luca Barilari del Pd (a titolo personale, il partito per ora tace) e Francesco Gagliardi del centrodestra. Sullo sfondo sembra esserci l’ombra del Tar: si parla con insistenza del 9 ottobre come la data in cui verrebbe presa una decisione sul ricorso di Carla Casciari (Pd). Sarebbe questo il vero motivo per cui Biancarelli si tiene le quattro poltrone: se il ricorso venisse accolto, perderebbe il posto in Regione. In caso di dimissioni rischia di rimanere anche senza incarichi in Comune.

M.Boc.

LA STORIA Ha cambiato vita lasciando Gubbio e l’Italia per rimettersi in gioco

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Fabrizio Palazzari ha scelto l’Australia

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L’EX VICE-SINDACO SI RACCONTA, PARLANDO DELLA SUA NUOVA ESPERIENZA: “LA POLITICA MI HA DELUSO, ORA HO SCOPERTO UN PAESE CHE RISPETTA LE REGOLE E DOVE C’È ONESTÀ” di MASSIMO BOCCUCCI re perfettamente l’inglese, perciò sto frequentando la scuola Un giorno Fabrizio Palazzari ha deciso di mollare tutto: via da dopo il lavoro, dal lunedì al giovedì dalle 16.30 alle 21.30. Una Gubbio, via dall’Italia. Meglio l’Australia per rifarsi una vita e volta superato l’esame, si può trovare uno sponsor, ovvero rimettersi in gioco. Il lavoro che non c’è, la politica che l’ha deun’azienda australiana che attesta la professionalità in un deluso profondamente a tutti i livelli, specie dopo l’esperienza in terminato settore. Si viene assunti e l’azienda fa da garante nei Consiglio Comunale e da vicesindaco per un biennio dal 2011 confronti del governo. Dopo due anni si ottengono tutti i dirital fianco di Diego Guerrini fino alla candidatura alle ultime ti con la possibilità di mettersi in proprio, avere finanziamenti elezioni regionali. Per ripartire ha scelto Coburg, un sobborgo dalle banche e molto altro. Praticamente si diventa australiani della Città di Moreland che si trov a nell’area metropolitana di a tutti gli effetti. Chi c’è passato, raccolta che i primi tre anni Melbourne nello stato di Victoria che conta oltre 147mila abisono solo di sudore e lacrime ma se riesci poi tutto ritorna e tanti. È formata dai sobborghi compresi tra 4 e 10 chilometri a con gli interessi. Gli italiani qui vivono molto bene”. nord del centro di Melbourne. Il comune di Moreland si è forCosa fa di preciso? mato nel 1994 nell’ambito della riorganizzazione generale dei “Lavoro nei cantieri edili. Mi trovo bene e mi sento apprezzato confini degli enti territoriali dell’area di Melbourne, voluta dal più di quanto immaginassi”. governatore di Victoria, Jeff Kennet. Il nuovo comune contiene Quale situazione generale ha trovato? le precedenti città di Brunswick e appunto Coburg, nonché la “In Australia contano le regole, c’è una cultura anglosassone. parte meridionale della città di Broadmeadows.La nuova vita La gente lavora, conosce il valore dell’onestà e non sa cosa vuol di Palazzari è lontano dagli occhi e dal cuore, ma i sentimenti lo dire rubare al prossimo. Sono molto precisi e fiscali”. legano sempre in modo profondo alle proprie radici.

Gli italiani che vivono là cosa pensano dell’Italia?

Quando e perché ha deciso di trasferirsi in Australia?

“L’Italia resta nel cuore, anche se si sente confuso e deluso dal“L’ho deciso quando ho capito che non c’era più spazio per la politica Italiana e dal modo in cui è governata. Nove italiani guadagnarsi un pezzo di pane lavorando onestamente. Ho su dieci qui hanno fatto successo e non parlano granché bene 47 anni e sono venuto qui con l’ambizione di poter realizzare dell’Italia che è indietro su tutto e non garantisce lavoro”. qualcosa di importante”.

Quanto le manca Gubbio?

C’entra l’esperienza politica in questa sua decisione?

“Sento la mancanza delle mie figlie, le persone care, gli amici, “In parte c’entra. Alla fine ho tirato le somme e mi sono accorMi mancano i Ceri, l’Albero, il campanone, tante cose. Gubbio to di avere dato 7 anni della mia vita con impegno, dedizione è per me la citta più bella del mondo. Parlo tutti i giorni della e interesse per il prossimo. Poi i risultati sono stati quelli che nostra festa, anche se qui conoscono meglio Gubbio grazie a tutti conoscono. Forse era un mio limite o, magari, la politica Don Matteo”. non è per le persone come me. Aggiungo con un po di ironia Come vede a distanza la città? che magari ho seminato male”.

“Seguo tutto, dalla politica ai fatti quotidiani. Vorrei che chi È vero che si può andare in Australia solo con delle gaamministra, a partite dai Comuni fino ai livelli superiori, abbia ranzie e prospettive di lavoro? il buon senso di prendere spunto da quelle realtè che stanno “Ci sono mille modi. Se però si vuole venire in Australia a lavofacendo meglio di noi. Un buon esempio può considerarsi prorare e usufruire dei vantaggi che il governo offre ai residenti, prio l’Australia”. bisogna ottenere il visto permanent. Per averlo si deve parla-

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Comune, manovre sul personale MINI RIASSETTO ASPETTANDO LA RIORGANIZZAZIONE GENERALE, MENTRE L’AREA TECNICA RESTA UN CASO UNICO CON TRE DIRIGENTI

Non è ancora tempo di rivoluzioni nei settori e uffici del Comune. Del resto, è una questione vecchia e risaputa: tutti in campagna elettorale promettono di cambiare ma all’atto pratico niente cambia. Per ora si registra un mini riassetto all’interno di un settore aspettando il piano completo di riorganizzazione della macchina comunale prospettato ormai da tempo dall’assessore delegato Lorena Anastasi e per ora rimasto in sospeso tra non pochi misteri. Una determinazione assunta dal dirigente del settore affari generali, Raoul Caldarelli, dispone l’assegnazione in via provvisoria alla funzionaria Nadia Minelli la responsabilità di una serie di servizi: anagrafe, statistico, elettorale e stato civile, informatica, segreteria del sindaco, ufficio relazioni con il pubblico (istituito con atto a fine ottobre 2014 e in attesa di entrata in funzione). Minelli è una della quindicina di posizioni organizzative del Comune e incaricata al servizio personale, affari generali, organi istituzionali. Caldarelli, che dirige anche il settore sviluppo sociale, economico, turismo e cultura, oltre a essere vice-segretario dell’ente, parte proprio dai suoi incarichi, assunti dall’ottobre scorso col decreto del sindaco Filippo

Mario Stirati, che comportano “un accumulo di competenze che hanno significativamente aggravato il carico di lavoro”.

Fino a luglio erano attivate due posizioni organizzative (ovvero mini-dirigenze) nel settore affari generali guidato da Caldarelli e una è stata lasciata da Franco Bazzurri, collocato in pensione. Ora è rimasta in servizio la sola Minelli che dunque è chiamata ad assorbire quest’altra serie di funzioni.

Resta a monte la riorganizzazione globale degli uffici, compresa la delicata vicenda della collocazione dei soggetti coinvolti nell’inchiesta giudiziaria Trust che sono stati rinviati a giudizio oppure risultano indagati. C’è chi mantiene l’operatività nello stesso servizio e situazioni in cui convivono dipendenti che hanno parte, da posizioni contrapposte, nel processo-Goracci. Non cambia neanche l’assetto degli uffici tecnici con ben tre dirigenti (Luigi Casagrande, Francesco Pes, Raffaele Santini) come caso più unico che raro nel panorama umbro e regionale. Uno dei tre viene dato da tempo in partenza verso l’Ati1 aspettando di capire le modalità e gli eventuali risvolti.

M.Boc.

Folla numerosa alla Festa della Famiglia, cantiere di speranza

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Tantissime famiglie hanno risposto all’invito della Pastorale Familiare Diocesana che lo scorso 27 settembre, in contemporanea con tante città italiane, ha organizzato la Festa della Famiglia. Una giornata aperta al mattino con tanti giochi per bambini e adulti in Piazza San Giovanni, proseguita

poi con un affollato pranzo sotto gli Arconi e con momento dedicati a riflessioni e testimonianze dei presenti. A conclusione del programma, la messa celebrata da vescovo Mario Ceccobelli in Piazza Grande, che per la prima volta ha ospitato una funzione religiosa, con tanti eugubini presenti.

Liberi e Democratici verso il congresso

Rifiuti, Biancarelli sulle orme di Goracci

La lista civica Liberi e Democratici si trasforma in movimento politico con i dirigenti da eleggere: il primo congresso è previsto per ottobre, salvo sorprese. Il movimento leader nella coalizione di Stirati, costituito l’anno scorso per lo più da fuoriusciti del Pd ed ex Rifondazione Comunista, attraversa fibrillazioni interne e qualcuno comincia a farsi da parte, come Adamo Minelli (nella foto), uno dei fondatori. Ha contribuito ad alimentare tensioni la situazione di Giuseppe Biancarelli finito nella bufera perché, caso senza precedenti a Gubbio, fa contestualmente il consigliere regionale e il presidente della seconda commissione in Regione per la lista Umbria più uguale, il consigliere comunale e il presidente del consiglio comunale con Liberi e Democratici. Il giovane consigliere comunale del Pd Luca Barilari, a titolo personale, e Francesco Gagliardi del centrodestra hanno sferrato un durissimo attacco su questa sommatoria di cariche. La maggioranza non riesce a trovare un successore e Biancarelli ha fatto sapere di non volersi dimettere finché non ci sarà la soluzione. Si è parlato di Giovanni Menichetti, peraltro molto legato allo stesso Biancarelli, e di una possibile apertura al Movimento 5 Stelle che ha candidato Sara Mariucci.

CORSI E RICORSI A Biancarelli c’è chi ricorda come, quando stava nel Pd, fosse stato il primo a contestare Michele Sarli che nel 2011 faceva contestualmente il consigliere comunale, il presidente di commissione e il segretario del partito (e in questo caso non c’erano stipendi). In difesa di Biancarelli è sceso Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd e consigliere regionale: l’anno scorso il Pd umbro aveva sconfessato i fuoriusciti del Pd come Biancarelli bollandoli come traditori politici e trasfughi, mentre adesso i vertici piddini fanno altri discorsi essendo l’eugubino in maggioranza a Palazzo Cesaroni.

Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli è contrario a qualsiasi forma di incenerimento dei rifiuti, riportando a palazzo Cesaroni le posizioni per anni espresse dal predecessore Orfeo Goracci di cui ha raccolto il testimone. Biancarelli ricorda che “nel programma della coalizione e nelle linee programmatiche della presidente Marini la strada maestra è la strategia rifiuti zero, quella di eliminare qualsiasi forma di incenerimento, non solo l’inceneritore di Terni. Anche perché incenerire in Umbria significa incenerire nei cementifici e in una determinata città, i cui cittadini non sono diversi da quelli di Terni. E la salute dei cittadini è una variabile che sta sopra a qualsiasi argomento legato alle attività produttive“.

Per ora la politica dello smaltimento dei rifiuti ha portato in Umbria ad avere costi e tassazioni a livelli stratosferici che ricadono nelle tasche dei cittadini. A Gubbio la Tari continua ad aumentare anno dopo anno, c’è la drammatica situazione della discarica comunale di Colognola (sotto inchiesta), spuntano discariche abusive a cielo aperto (in passato perfino su aree gestite direttamente dal Comune). Per ora le scelte politiche non hanno risolto il problema, anzi lo peggiorano in termini di costi e benefici. Molto più facile, sicuramente, dire no e fare crociate ideologiche.

Fiori d’arancio a casa Brugnoni Fiori d’arancio in casa dell’imprenditore Giancarlo Brugnoni, socio dell’A.S. Gubbio 1910, e della moglie Lorenza Vagnarelli: il 26 settembre scorso la loro figlia Sara si è unita in matrimonio con l’avvocato Alessandro Sirleo. La cerimonia si è tenuta presso l’Abbazia di Montecorona, il ricevimento al Castello di Solfagnano. Agli sposi e ai loro familiari le felicitazioni della redazione di 15 Giorni.

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Nella Chiesa non esiste un Papa emerito Prima o poi qualcuno dovrà decidersi a fare chiarezza sulla situazione drammatica che sta vivendo la Chiesa cattolica da più di due anni.

Ci riferiamo all’assurda questione dell’esistenza di due papi. Finora, tutti gli esperti di diritto canonico che hanno provato ad affrontare la cosa, si sono quasi “autocensurati” a cura di per le inquietanti conseguenze che LUIGI GIRLANDA una riflessione seria su questo argomento comporta. Da Roma e da tutto il mondo ecclesiale si fa finta che la questione sia semplice e che tutto sia chiaro, ma purtroppo non è così. In effetti, anche un bambino sa benissimo che la Chiesa cattolica, per costituzione divina, ha un solo Papa. Questo è l’unico dato certo. Nella bimillenaria storia della Chiesa non si sono mai avuti due papi! A questo proposito, bisogna fare attenzione a non cadere in un facile equivoco: si tirano spesso in ballo, a sproposito, esempi del passato in cui esistevano anche tre “papi” contemporaneamente. Ma l’equivoco è proprio questo: gli esempi del passato vedevano i presunti “papi” in lotta e contrapposizione tra loro. Proprio perché era chiaro che la Chiesa ha un solo e unico papa, nel passato ogni “presunto” papa considerava se stesso come il legittimo Sommo Pontefice e vedeva gli altri “pretendenti” al papato come degli “usurpatori”. Nel passato sono esistiti “papi e antipapi”, ma mai si è visto considerare normale che esistessero “due papi” legittimi.

Solo nella Chiesa di oggi (e questo la dice lunga sul livello drammatico di perdita della fede del mondo cattolico attuale) è considerato normale vedere due papi che si chiamano vicendevolmente “Sua Santità”, che si vestono entrambi di bianco, che abitano entrambi dentro le mura vaticane, che hanno entrambi le chiavi di San Pietro (simbolo del papato) nel loro stemma e via continuando… Prima o poi qualcuno dovrà pure denunciare che il “re è nudo” e dire con chiarezza che tale situazione è insostenibile e contraria alla stessa costituzione divina della Chiesa. A generare confusione e imbarazzo è la figura di Benedetto XVI e l’assurda qualifica di “papa emerito” che è stata coniata per cercare

LA ROCCA

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di far sembrare tutto normale. È chiaro a tutti, infatti, che il Codice di Diritto Canonico non prevede l’istituto giuridico del “papa emerito” e ogni canonista, dicevamo, che ha provato a indagare la questione non ha potuto che costatare l’impossibilità di tale equivoca e contraddittoria definizione.

In effetti, come tutti sanno, il papato non è un sacramento ma un incarico che viene affidato a un cardinale, il quale una volta eletto deve dichiarare espressamente di accettare l’elezione. È per questo che il Codice prevede anche la possibilità delle “dimissioni” dall’incarico. Una volta dimessosi dall’incarico accettato con l’elezione, un papa non è più papa. L’esempio più noto è quello di Celestino V che, una volta rinunciato al papato, è tornato ad essere l’eremita solitario che era prima di accettare l’incarico di Sommo Pontefice. Il papato non è come l’episcopato. Quest’ultimo, essendo un sacramento, imprime il cosiddetto “carattere” e non può essere cancellato. Per cui un vescovo in pensione rimane pur sempre vescovo. Ecco perché esiste il “vescovo emerito”. Ma, ripetiamo, il papato non è un sacramento indelebile. “Papa emerito” è una completa assurdità. A questo si aggiunga la natura inedita della rinuncia di Benedetto XVI. Pochi hanno fatto attenzione al fatto che nella dichiarazione pronunciata da Ratzinger al momento delle dimissioni non viene fatto alcun cenno alle dimissioni da papa, ma solo all’esercizio attivo del ministero petrino. Cosa significa? A cosa ha rinunciato davvero Ratzinger? Non è cosa da poco. Anche perché tutti gli atti successivi di Benedetto XVI sembrano davvero andare nella direzione di una rinuncia al solo ruolo attivo, ma non al papato. Fanno riflettere le ultime parole pronunciate alla sua ultima udienza generale: “La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo”. Non revoca? Ma allora Benedetto XVI è ancora papa? La Chiesa ha solo un papa! C’è da capirli quei poveri esperti di diritto canonico che non trovano il coraggio di spingersi oltre… L’argomento è inquietante. Dovremo tornare a parlarne.

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UMBRIAENERGY E CESAP GAS HANNO LA SEDE EUGUBINA IN VIA CAIROLI

Umbriaenergy è leader in Umbria per la l’energia elettrica e il gas. Il servizio è presente anche a Gubbio con un proprio punto in via Cairoli. “Il valore aggiunto è da rintracciare nel forte legame con il territorio - ha spiegato Laura Caparvi, amministratore delegato di Umbriaenergy -, una società che nasce in Umbria, che opera con dipendenti e fornitori umbri. È una realtà che si attesta tra le prime 16 aziende umbre per fatturato, in grado quindi di generare valore a beneficio dell’economia

nella regione”. Umbriaenergy e Cesap Gas, da poco diventata parte della società, hanno insieme oltre 100mila clienti che vengono gestiti quotidianamente anche attraverso gli sportelli dislocati nei territori provinciali di Perugia e Terni.

La sede di Gubbio è presente assieme a quelle di Bastia Umbra, Cannara e Ponte San Giovanni. “Gubbio rappresenta un riferimento importante per il gruppo - osserva Caparvi - con la volontà di privilegiare sempre più un contatto diretto con i cittadini e gli operatori economici”. La sede di via Cairoli è aperta dal lunedì al venerdì con operatori locali.

Il fascino della chitarra

di questi artisti sono stati dei veri e propri pionieri, degli sperimentatori, perlopiù autodidatti, cresciuti in un momento dove non c’erano AL FONDINO CORSI LEZIONI DI CHITARRA MODERNA scuole di musica né tantomeno internet. Oggi molto è cambiato ed è possibile approfondire La chitarra è lo strumento musicale più diffuso al mondo. Il lo studio della chitarra in scuole con docenti professionisti. A fascino che essa esercita va ben oltre questo primato. La chiGubbio, la scuola di musica Al Fondino Corsi, propone cortarra ha ispirato la penna di numerosi poeti, grandi artisti gli si di chitarra moderna con l’intento di abbinare allo studio hanno dedicato dipinti e sculture, molti registi l’hanno resa dello strumento (si può studiare anche basso, tastiera, batteprotagonista nelle loro pellicole. Soprattutto, nel ventesimo ria, canto, armonica a bocca, fisarmonica, corso da dj) il fare secolo, la chitarra è costantemente presente in tutte le rivomusica in gruppo, nei laboratori di musica d’insieme. Il corso luzioni musicali. Chitarristi come Andrés Segovia in Europa e di chitarra, nello specifico, tocca molteplici aspetti della preAugustìn Barrios in Sudamerica hanno nobilitato questo struparazione musicale del “chitarrista”: lo studio dell’armonia, mento contribuendo alla sua riscoperta e mettendo in luce le della teoria musicale, la lettura, l’approfondimento dei vari sue infinite possibilità espressive. Parallelamente la chitarra generi e lo stile chitarristico ad esso legato (ritmico, solistico ha cominciato ad essere utilizzata nella musica popolare di e studio del suono). I docenti, Paolo Ceccarelli e Francesco tutto il mondo: nel flamenco spagnolo, nel delta blues, nel Fagiani, sono dei professionisti attivi nel panorama musicale blues elettrico e nel jazz americano, nel folk americano, nel nazionale, vantano importanti collaborazioni oltre ad avecantautorato italiano ed europeo, nella bossa nova brasiliana, re una preparazione accademica. Un’altra prerogativa di Al l’elenco potrebbe continuare per molto. Ma è nel rock che la Fondino Corsi è quella di avere un corpo docenti non solo chitarra è diventata un vero e proprio strumento icona, graqualificato ma anche attivo in qualità di musicisti, in modo zie ad artisti come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Jimmy Page e da trasmettere oltre alle nozioni musicali, anche la passione tanti altri, ognuno dei quali ha contribuito all’evoluzione tece la voglia di fare. nica ed espressiva di questo straordinario strumento. Molti

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SPORT

SAURO NOTARI IMPEGNATO A RIPIANARE LE PERDITE E A GESTIRE CIRCA 2 MILIONI DI DEBITI LA SQUADRA INTANTO VA AVANTI CON IL FRENO TIRATO IN UN GIRONE TUTTO DA SCOPRIRE

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di ROBERTO BARBACCI C’è un campionato che si gioca in campo e un per fare il punto della situazione. Se c’è la rialtro che si gioca fuori. La stagione eugubina è capitalizzazione si supera l’enpasse del mostata fin qui avara di soddisfazioni. Ma è il penmento, altrimenti viene avanti l’ipotesi che lo siero rivolto al futuro a preoccupare l’ambiente stesso Notari ha paventato pubblicamente e rossoblù. In società il momento è quantomeno che è stata al centro di incontri con tecnici e consulenti, ossia il cosiddetto “fallimento pilodelicato: Sauro Notari deve procedere con la ricapitalizzazione per ripianare le perdite del- Rossoblù, nervi tesi Gubbiofans tato” per ripulire il club dai debiti ripartendo da zero con un curatore fallimentare, un referente diverso la passata stagione (circa 250mila euro), pianificare i pagamenti delle rate di Equitalia per le esposizioni con l’Erario dall’attuale presidente, una nuova denominazione con un (quest’anno circa 550mila euro su un totale di circa 1,7 milionuovo presidente. I dirigenti hanno smentito questa prospetni) e sistemare altre pendenze (circa 300mila euro). Se i soci tiva e dunque si gioca la carta della ricapitalizzazione verifiripianeranno le perdite, entro ottobre, sarà un passo avanti. cando se sarà il solo Notari a farsene carico.

Il presidente potrebbe chiedere a Equitalia di rateizzare ulIntanto sul campo le cose non vanno proprio nel verso sperateriormente il debito su quest’anno per ridurre l’impatto se to: il pari interno con la Pianese e i 7 punti conquistati nelle possibile fino a 100mila euro. Un summit ristretto tra i soci prime 5 giornate non soddisfano appieno l’ambiente e non ripagano gli sforzi profusi da Magi. Si predica pazienza (il grupdi maggioranza (Notari ha il 23%, gruppo Brugnoni il 22%, gruppo Fioriti il 21%, Rodolfo Mencarelli il 17%) è servito po è stato costruito in corsa), ma tra qualche perplessità.

Primato ed entusiasmo: come vola il Fontanelle Branca C’è chi sorride nel calcio eugubino: è il Fontanelle Branca dei presidenti Tittarelli e Fioroni e del tecnico Lisarelli, che dopo 4 giornate è in vetta al girone A di Promozione. Squadra che

vince e che diverte, con tanti giovani eugubini che stanno facendo la differenza. La società con spirito di iniziativa e tanta buona volontà sta compiendo un piccolo miracolo sportivo.

Torna Spirito di Squadra: volley femminile e tanta solidarietà Torna anche quest’anno l’appuntamento con Spirito di Squadra, l’iniziativa che coniuga sport e solidarietà e che come già avvenuto nel 2014 concluderà il programma del Mese dello Sport, organizzato da Leukos Eventi col contributo di molte altre associazioni locali. Toccherà a 4 formazioni di volley femminili sfidarsi sul parquet della Polivalente nel week-end 10-11 ottobre: Conegliano Veneto, Modena, Scandicci e Club Italia vedranno al via molte delle protagoniste del prossimo campionato italiano, garantendo un livello elevato di spettacolo e divertimento. I biglietti

possono già essere acquistati presso lo IAT in via della Repubblica e l’Edicola San Martino, oppure direttamente il giorno delle gare in palestra (agevolazioni per le società sportive). L’intero ricavato verrà devoluto per la realizzazione di progetti mirati e ben precisi che abbiano ricadute sociali e benefiche sul territorio. Due le realtà individuate per l’anno corrente: Associazione Eugubina per la lotta al Cancro per il finanziamento di un progetto legato ad attrezzature e mezzi di trasporto per cure palliative e Associazione Giacomo Sintini per la donazione ai fini della ricerca.

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EVENTI

DAL 30 SETTEMBRE AL 4 OTTOBRE IL FESTIVAL CHE CELEBRA LO SPLENDORE EUGUBINO. MOLTI STUDIOSI INTERNAZIONALI ED EVENTI CON CONCERTI, PROIEZIONI E LABORATORI

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di ROBERTO BARBACCI storia tracciata da episodi e figure di forte La formula è vincente, l’ambientazione e la riferimento. E oggi le pietre parlano perché voglia di riscoprire le proprie radici medioè una delle città medievali meglio conserevali a quanto pare funziona. Lo si è visto vate in Italia e in Europa e uno dei centri ad agosto, quando tantissimi appassionati e curiosi hanno preso d’assalto il mercatino storici più abitati e vissuti. Dunque questo non è un evento di facciata ma la riscoperta medievale allestito in Piazza San Giovanni. di una identità forte, che vede un alto profiE allora Gubbio ci riprova: da mercoledì 30 lo culturale accanto a iniziative divulgative settembre a domenica 4 ottobre va in scena anch’esse di qualità». Fioravanti ha invece spiegato che «non si un vero e proprio Festival del Medioevo, con incontri, dibattratta di una saga o una sagra, né di una rievocazione e nemmetiti, spettacoli, presentazioni, illustrazioni artistiche, mostre, no di una delle tante feste medievali. È una manifestazione per mercati, esibizioni, concerti e spettacoli in una delle più belle tanti versi unica nel suo genere che può fornire una vetrina a città medievali d’Italia, dedicate al lungo periodo storico che sua volta unica per la città e le sue eccellenze». va dal tramonto dell’impero romano d’Occidente alla scoperta LOCATION Gli incontri si terranno nella Sala Trecentesca del dell’America del 1492.

Palazzo Pretorio in Piazza Grande e nella Sala Conferenze (ex UNICITÀ Il Festival ospiterà alcuni tra i più importanti medievisti italiani e europei, tra i quali Chiara Frugoni, Franco Refettorio) del convento di San Francesco, adiacente a Piazza Quaranta Martiri. L’evento culturale è arricchito dalla Fiera Cardini, Tullio Gregory, Massimo Montanari e Jacques Dadel Libro Medievale che sarà ospitata nei suggestivi locali delarun, insieme a decine di altri autori, saggisti, scrittori e giorgli Arconi, in via Baldassini, mentre il Chiostro della Pace del nalisti. “Alle radici dell’Europa” è il tema che caratterizza la priconvento di San Francesco sarà invece la sede de “L’Erbario”, ma edizione del Festival, poiché - come affermava Le Goff, cui è una mostra mercato con vendita di piante officinali, bevande e dedicata la rassegna 2015 - “il Medioevo è la nostra infanzia”. Al medicamenti naturali e ospiterà anche una rassegna espositiva primo appuntamento del festival presenzierà anche il vice minella quale verranno rievocati i mestieri del Medioevo. Per tutti nistro del Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni. A fare gli onoe cinque i giorni del Festival, in altre due sale degli Arconi di ri di casa il Sindaco Filippo Mario Stirati, che ha raccolto ben via Baldassini verranno proiettati film, sceneggiati televisivi e volentieri l’invito dell’ideatore della rassegna, il prof. Federico documentari tratti dalle teche della Rai e dai programmi di Rai Fioravanti. «Gubbio è connotata come “la più bella città medieStoria. (Info: www.festivaldelmedioevo.it) vale” e di questo racconta la struttura urbanistica prevalente, la

La mostra dei dinosauri ha riaperto i battenti e guarda ai piccoli Ha riaperto i battenti la mostra “Dinosauri a Gubbio - Sulle tracce dell’estinzione”, che già ha riscosso un ottimo successo nella prima fase che si è conclusa nel mese di maggio.

L’antico monastero di San Benedetto a Gubbio ha accolto nuovamente gli esemplari e le spettacolari ricostruzioni dei fossili di dinosauri che potranno essere visitati e ammirati

NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile

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075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

fino al 30 giugno 2016. La seconda fase prevede una capillare divulgazione e promozione nella fascia d’età 4-10 anni, con un cartoon didattico a puntate che sarà veicolato anche attraverso Rai YoYo oltre che sui social network. Il binomio Gubbio-dinosauri diventa dunque un elemento promozionale sempre più radicato.

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Il prossimo numero sarà in distribuzione da

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