15 Giorni - Numero 48 - 19 Gennaio 2016 by VivoGubbio

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Martedì 19 Gennaio 2016 Anno IV Numero

CON QUESTE TESTE NIENTE

PALAZZO DEI CONSOLI!

CAOS E VELENI SUL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE LOGGE DEI TIRATORI. MA SE NEL 1300 SULL’URBANISTICA AVESSERO RAGIONATO COME OGGI, MAI SI SAREBBE COSTRUITO IL COMPLESSO DI PIAZZA GRANDE E NEANCHE IL LOGGIATO DELLA DISCORDIA, VISTO CHE RISALE AL ‘600 IN AGGIUNTA ALLA PARTE INFERIORE DI 300 ANNI PRIMA

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GODONO I PICCIONI

GUERRA TOTALE SUL PROGETTO CHE PUNTA A TRASFORMARE IL LOGGIATO IN UNA SALA CONVEGNI ED ESPOSITIVA. UNA LETTERA DAL QUIRINALE HA SCATENATO L’INFERNO DOPO CHE IL PIANO È STATO CONCORDATO CON LA SOPRINTENDENZA, QUINDI AUTORIZZATO DAL MINISTERO E DAL COMUNE. IL SINDACO FILIPPO STIRATI CHIEDE CHIAREZZA AL MINISTRO FRANCESCHINI, MENTRE CARLO COLAIACOVO TIRA DRITTO E AVVIA L’ITER PER L’APPALTO

di MASSIMO BOCCUCCI Immaginate la città di oggi fare un salto all’indietro fino al Quirinale, ci sta met1300, con gli stessi soggetti in campo, dalle istituzioni ai partendo le mani pure il titi, comitati e varia umanità. La gazzarra scoppiata attorno Tar e c’è chi vorrebbe al progetto di riqualificazione delle Logge dei Tiratori, che un referendum sebprevede la posa di vetri per trasformare la parte superiore bene le logge siano del loggiato in una sala convegni ed espositiva, ci fa pensare a private e non pubblicosa sarebbe successo, in quel tempo, nei confronti di chi aveche (perché magari va presentato il progetto per edificare l’imponente palazzo non metterlo assieme dei Consoli. Per realizzare il complesso urbanistico di piazza a quello sulla riforma Grande si è sventrato un nucleo urbano e oggi esaltiamo giudel Senato che si farà stamente chi ha avuto quella straordinaria intuizione messa a ottobre?). Chissà se interverrà anche l’Onu, ignara della bain pratica. Il caos dei giorni nostri sulle logge è allucinante, garre tutta paesana che stranamente ignora un centro storico alimentato da circa due anni su un progetto che prevede un dove le antiche vie sono piene di buche e si asfaltano col cainvestimento di tre milioni di euro rendendo vitale l’attuale trame tra i silenzi degli assaltatori delle logge, e dove c’è un loggiato in pieno degrado e in preda ai piccioni. I contestatomuretto su una piazza pensile che si affaccia nel vuoto senza ri, dal comitato a Rifondazione Comunista-Gubbio Libera e il la benché minima protezione procurando morte, dolore, pegruppo consiliare dei grillini, hanno sollevato un guazzaburicoli quotidiani con una gara d’appalto per la messa in siglio gridando allo scandalo perché i vetri alterano l’edificio. curezza espletata e poi inspiegabilmente annullata. Dopo che Con questo modo di ragionare, mai si sarebbe realizzato nel il sindaco Stirati ha annunciato, sullo scorso numero di “15 1600 quello stesso loggiato visto che trattasi di un piano suGiorni”, che i lavori per le logge possono partire, rivelando periore delle logge edificate nel 1300. È colpa anche di questo anche la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Fondameccanismo dei no, su tutto, che oggi non si riesce a realizzione Carisp per l’utilizzo pubblico del loggiato, è arrivata la zare nulla di urbanisticamente significativo da consegnare ai lettera firmata da Godart. L’archeologo belga naturalizzato posteri. italiano, docente di filologia micenea all’università Federico COLAIACOVO A SCADENZA Il piano dei detrattori del proII di Napoli, ha fatto sapere che il presidente Mattarella “congetto appare chiaro: allungare i tempi il più possibile confidivide pienamente la posizione del comitato che difende l’andando nella scadenza del mandato di Carlo Colaiacovo che tico opificio del seicento le Logge dei Tiratori dell’Arte della a marzo lascerà la presidenza della Fondazione Cassa di RiLana. Vetrificare questo mirabile monumento significa ferirlo sparmio di Perugia. Come noto, nell’istituto ormai da tempo e deturparlo”. Poche righe per schierarsi, dovendo adesso vein diversi vorrebbero dirottare altrove quei soldi bloccati che rificare quali effetti concreti possa sortire un’iniziativa del gea Gubbio fanno litigare. Colaiacovo ha resistito ma cosa farà il nere trasmessa, come evidenzia Godart, anche a Dario Fransuccessore se la faccenda non dovesse sbloccarsi? È una corsa ceschini ministro per i Beni culturali. contro il tempo: i lavori avrebbero dovuto già cominciare ma LE RIPERCUSSIONI Non c’è alcun riferimento da parte di Gol’iter urbanistico non è stato quelle delle due settimane che dart all’iter concordato e seguito fin dall’inizio dalla Soprinsono bastate al Comune per consentire l’installazione di un tendenza, che è stata parte sempre attiva nella progettualità, traliccio di 27 metri con 9 antenne della telefonia mobile a così come lo stesso ministero ha visionato a suo tempo il perPadule. Colaiacovo è un potere forte soprattutto quando per corso progettuale. Non ci sono riferimenti all’investimento di coltivare l’elettorato, facendo anche leva sull’invidia sociale, tre milioni, con ricaduta sull’economia locale e le casse comuva contrastato se propone qualcosa. Viene agitato il fantanali. Stirati si aspetta dal ministro Franceschini una posiziosma che il cavaliere vuole mettere le mani sulla città, ma non ne chiarificatrice e definitiva, ponendo - come Gagliardi del quando elargisce soldi a palate messi nelle mani dei politici centrodestra - la questione del conflitto tra organi dello Stato per sponsorizzare questa o quella iniziativa destinando per (Soprintendenza, Ministero e Comune autorizzano, il Quirinaaltre cose i soldi pubblici. Colaiacovo ha in mano l’autorizzale boccia). La maggioranza tace ed è spaccata, con Giuseppe zione urbanistica del Comune per procedere e ha dato il via Biancarelli capofila dei contrari al progetto ma al contempo libera alle procedure per la gara d’appalto. deciso a scongiurare ogni spaccatura interna. Il Pd fa silenPICCIONI IN FESTA Sulle logge si passa da un intoppo all’alzio nonostante sia stato il sindaco Diego Guerrini ad aprire tro. E adesso pare che i piccioni stiano organizzando un... la strada al progetto. Stirati è favorevole al progetto anche in veglione permanente con la formula all inclusive. Sono felinome dell’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con ci, svolazzano tranquillamente e godono di una fissa dimora Carlo Colaiacovo dopo gli attacchi feroci in campagna elettoassistendo alla guerra senza frontiere per mandare all’aria il rale quando nel 2014 la sua coalizione prese di mira l’imprenprogetto. È un caso di Stato questa battaglia. Si è scomodato il ditore che ora finanzia molte iniziative comunali.

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ATTUALITÀ

LA PRESCIZIONE È CERTA

AL PROCESSO PER GORACCI & C. UDIENZE OGNI TRE MESI E ANCORA NESSUN TESTIMONE ASCOLTATO. IL PROSSIMO 14 FEBBRAIO SARANNO TRASCORSI GIÀ QUATTRO ANNI DALLA RETATA CON GLI ARRESTI. GLI IMPUTATI TROVANO NEI TEMPI LUNGHI UN SICURO ALLEATO L’ultima udienza è datata 14 dicembre 2015. La prossima udienza è fissata per il 14 marzo 2016. Procede con questi ritmi il processo Trust a carico degli ex sindaci Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli, gli ex polici amministratori Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, dipendenti ed ex dipendenti comunali, accusati a vario titolo degli scandali al Comune contestati nel decennio 2001-2011. Dalla retata con gli arresti del 14 febbraio 2012 ci sono state in tribunale a Perugia le udienze tecniche senza essere ancora entrati nel merito. Si è alle decisioni assunte riguardo la scrematura dei testimoni che sono scesi significativamente di numero (da 391 nelle varie liste consegnate a circa 200) in un’apposita ordinanza, l’ammissione delle prove e l’indicazione dei giudici al pubblico ministero Mario Formisano di definire per l’udienza prevista a marzo tutte le intercettazioni ritenute importanti per il

processo e da trascrivere attraverso la nomina di un perito. Si ha la netta sensazione che di questo passo la prescrizione sarà inevitabile per larga parte dei reati di cui devono rispondere gli imputati. MONITO MODENA Non c’ha girato attorno in aula l’avvocato Laura Modena, uno dei legali delle parti civili (assiste la funzionaria comunale Nadia Minelli, gli ex componenti del Nucleo di valutazione del Comune, Alfredo Brofferio e Pasquale Riccardo Fornaia, il dirigente dell’ente in pensione Gabriele Silvestri). La Minelli e i componenti del Niv fecero un esposto che ha innescato l’inchiesta amplificata dagli elementi (testimonianze comprese) raccolti dai magistrati Formisano e Antonella Duchini che portarono agli arresti. Ha prospettato l’avvocato Modena il rischio della prescrizione nel vano tentativo, il 14 dicembre scorso, di far ascoltare i primi tre testimoni convocati e presenti, ossia i vigili urbani Adamo Naticchi, Loredana Volpi e Patrizio Ceccarelli. Niente da fare. Il collegio, presieduto da Gaetano Mautone con Giuseppe Noviello e Alessandro Pazzaglia, ha diretto il dibattimento per quattro ore rimandando poi tutto a marzo con la prevista convocazione di cinque testimoni dell’accusa. Tra le decisioni prese dal collegio a dicembre c’è stata anche la non ammissione degli articoli di giornale come volevano invece le difese nel sostenere invano che i giornali avevano anticipato le mosse della Procura di Perugia, compresi gli arresti. LA COERENZA Goracci e la Ercoli hanno sempre rivendicato orgogliosamente la propria connotazione di comunisti nudi e puri. E dunque sono i primi a sapere che in base alla loro impostazione ideologica - come hanno ripetutamente espresso anche quando si è trattato di altri casi a cominciare da Berlusconi - l’epilogo di un processo per prescrizione senza una sentenza definitiva non equivale all’assoluzione. Avendo ribadito la propria estraneità ai fatti contestati, ritenendo da sempre legittima ogni azione politico-amministrativa intrapresa o fatta intraprendere all’interno del Comune durante il proprio mandato, sicuramente punteranno all’assoluzione con formula piena rinunciando a ogni forma di prescrizione per non lasciare ombre. Goracci, per esempio, potrebbe chiedere il giudizio di merito su due fatti addebitati e prescritti quando ne venne deciso il rinvio a processo. Quelle sono per lui, a oggi, due zone d’ombra da rimuovere. M.Boc.

15 151515 LAVORO Nonostante la crisi, vengono boicottati alcuni investimenti per ridare ossigeno 1515 15 15 1515 Più disoccupati, meno investimenti 15 1515 15

LA CRISI NON MOLLA LA PRESA: I NUMERI DELLA CASSA INTERGRAZIONE. COLACEM RIDUCE IL PERSONALE ACCORPANDO UFFICI E SERVIZI E RIDIMENSIONA LE ATTIVITÀ NELL’INFORMAZIONE

di ROBERTO BARBACCI C’è chi vede la ripresa. Ma sono più quelli che non la vedono, specie a Gubbio dove la crisi economica continua a mordere. Perfino le due cementerie, da sempre trainanti per il tessuto produttivo, ricorrono a piene mani alla cassa integrazione. Colacem sta accorpando uffici e servizi: sta per essere attivata la nuova palazzina in via della Vittorina, davanti la sede generale, con una significativa riduzione di personale già in atto. Nei nuovi uffici sarà spostata Colabeton, mentre il settore trasporti è già stato trasferito a Padule. Il gruppo Financo sta anche ridimensionando le attività nell’informazione. Restano gli effetti negativi dal destino di aziende leader, come Merloni, con oltre 2.000 lavoratori costretti a casa, di cui un buon 30% eugubini. DISOCCUPATI E CASSA INTEGRAZIONE Ai centri comprensoriali dell’impiego risultano al terzo trimestre iscritti in 2.615 a Gubbio (di cui 1.395 donne), 1465 a Gualdo Tadino (731 donne), 285 a Fossato di Vico (144), 208 a Sigillo (102), 125 a Scheggia Pascelupo (60), 111 a Costacciaro (59). A livello di ammortizzatori sociali, con riferimento alla cassa integrazione (Cig) in deroga, nel 2015 ci sono state 145 domande, di cui 84 a Gubbio, da parte di aziende sotto i 15 dipendenti. Cin-

que mesi di Cig in deroga, autorizzata dalla Regione e pagata dall’Inps, hanno interessato complessivamente 348 dipendenti. La Cig straordinaria ha invece interessato quattro aziende e 600 dipendenti, mentre quella ordinaria ha coinvolto 22 aziende e 524 lavoratori. INVESTIMENTI BOICOTTATI Il territorio comunale ha perso posizioni importanti con intere famiglie sempre più aggrappate alle pensioni di anzianità, di invalidità e accompagnamento. Languono gli investimenti e su quelli in corso si sono scatenate battaglie ideologiche, come sui nuovi centri commerciali che movimentano oltre 30 milioni di euro e sul progetto di riqualificazione Logge dei Tiratori che è pronto ad attivare lavori per tre milioni. L’ammistrazione comunale e i sindacati passano da un tavolo istituzionale all’altro senza aver tirato fuori finora soluzioni concrete che possano ridare ossigeno al tessuto economico-produttivo. Le iniziative vengono per lo più finanziate da singoli imprenditori mentre i soldi pubblici finiscono principalmente per il personale comunale, alcuni servizi e operazioni per coltivare il consenso politico-elettorale.

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IL CASO BIANCARELLI RIAPRE LO SCONTRO COL PD

POLITICA

L’ESCLUSIONE DAL CONSIGLIO REGIONALE RIACCENDE LA LITE TRA LIBERI E DEMOCRATICI E L’ESTABLISHMENT DI CATIUSCIA MARINI. TORNA LA BATTAGLIA SUI RIFIUTI DA INCENERIRE NEI CEMENTIFICI E I TIMORI PER GLI INVESTIMENTI. SMACCHI GONGOLA: È RIMASTO SOLO E HA FESTEGGIATO CON BOCCI, PORZI, BARBERINI, COLAIACOVO E 400 INVITATI AL “BENIAMINO UBALDI” di MASSIMO BOCCUCCI C’eravamo tanti amati. Che poi mica RISARCIMENTO E BATTAGLIA Può essere inteso come un è tanto vero ricordando le baruffe segnale per chiedere un risarcimento, magari riservando per le elezioni comunali del 2014, qualche altro incarico nel firmamento delle nomine regionaperò almeno l’alleanza tra la coali, tanto che Liberi e Democratici rilancia un vecchio cavallo lizione di Stirati e il centrosinistra di battaglia della parabola Goracci sul fatto che senza una della Marini aveva portato Giuseppe presenza adeguata nella massima istituzione regionale “la Biancarelli in Regione ristabilendo città subisce un contraccolpo estremamente negativo sul piail siparietto in stile goracciano di avno della rappresentanza di annose e cruciali problematiche versari a Gubbio e appassionatamente assieme a Perugia. La che vanno dalle infrastrutture alla sanità fino alla dimensiosentenza del Consiglio di Stato, che ha estromesso Biancarelne economico-sociale. Più in generale ne esce indebolito il li per consegnare a Carla Casciari il posto da 9.300 euro al progetto dell’Umbria dei territori, nato per dare respiro alla mese, ha fatto ripartire lo scontro tra i piddini di oggi e quelli pluralità delle realtà politiche”. Con il Pd eugubino è battaglia di ieri. La sentenza, arrivata a sorpresa in tempi rapidi e con dall’anno scorso, risolta nelle urne relegandolo all’opposizioun dispositivo che non fa una piega sul piano giuridico (i seggi ne, e adesso si riapre quella col Pd umbro che viene accusato andavano assegnati sul totale dei voti validi come esplicita la di gestire “con una sorta di monocolore la complessità delle legge elettorale fatta apposta dal Pd per premiare al massiquestioni regionali, mortificando ogni tipo di alleanza e di mo se stesso) cambia un’altra volta lo scenario affidando al possibile coalizione”. sindaco Stirati il ruolo di pontiere per strappare attenzioni e SMACCHI GONGOLA Da tutta questa storia ci guadagna Anfinanziamenti. drea Smacchi, il presidente della commissione che ha proFURIA CIVICA I Liberi e Democratici sono partiti lancia in dotto la legge elettorale sub judice per i ricorsi in essere, che resta contro la presidente Catiuscia Marini e l’establishment si ritrova per la prima volta unico eugubino in Regione. Ha del Pd umbro, fino a esprimere, non avendo più il loro leafesteggiato Smacchi, abbinando la der Biancarelli come rappresentante, “preoccupazione per la nuova gradita situazione alle feste città sull’evolversi della situazione sia per quanto riguarda la natalizie, con un pienone all’Hotel concreta possibilità che vengano inceneriti nei cementifici i “Beniamino Ubaldi” dove aveva prerifiuti, sia per quanto riguarda un possibile sbilanciamento notato per 200 e si sono ritrovati in del piano delle infrastrutture a vantaggio di altri territori”. oltre 400. C’erano il suo “padrino Nell’orbita del movimento, però, si è fatto sentire chi la pripolitico” Giampiero Bocci, la presimavera scorsa insisteva per allearsi in un cartello di liste cidente del consiglio regionale Donaviche con Claudio Ricci e non con la Marini prevedendo il Pd tella Porzi, l’assessore alla Sanità come asso pigliatutto. La lista civica ha esternato esprimendo Luca Barberini, il cavalier Carlo Colaiacovo, giornalisti ed “sconcerto per la sentenza del Consiglio di Stato”, per poi rielettori anche della fascia comprensoriale. Mancava Catiuscia cordare come Biancarelli “sia stato determinante per l’elezioMarini e c’è chi ha subito ironizzato alludendo simpaticamenne della Marini e per il successo del centrosinistra” e fino a te al fatto che la presidente della Regione avesse preferito una reputare l’epilogo “un fatto politico di enorme gravità”. cena a Todi perché pare... ci fosse qualcuno di sinistra!

Se la poltrona è imbarazzante...

Biancarelli non vive di politica, grazie a Dio. Non ha bisogno della politica per arricchirsi come fanno la stragrande maggioranza di quelli che occupano certe poltrone (scambiate per professione) magari con stipendi superiori a quelli che prenderebbero svolgendo la propria. È chiaro che ci sono politici che traggono vantaggi economici e generali notevoli, così come ci sono politici che amano il potere immaginando di poter decidere per gli altri. Biancarelli ha mostrato molta dignità nel suo impegno politico. Da sempre. Resta il discorso sui quattro incarichi tenuti saldamente in questi mesi. Adesso potrebbe mandare un

Il consiglio comunale eugubino

segnale fortissimo di trasparenza politica per non lasciare l’onta del sospetto che non si è dimesso dai due ruoli di palazzo Pretorio solo per il timore di perdere i due ruoli a palazzo Cesaroni. Se c’è una diversa verità, la riveli apertamente: e non può essere, ovviamente, quella che la maggioranza non è riuscita in sei mesi a trovare un degno successore. Questo sarebbe offensivo per l’intelligenza generale, preoccupante eventualmente per il livello di palazzo Pretorio o saprebbe solo di paravento per nascondere l’imbarazzo da poltrona.. M.Boc.

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MUSICA

“PORTO GUBBIO NEL CUORE” TANTI CONSENSI PER LA GIOVANE CANTANTE ROMANA OSPITE D’ONORE AL CONCERTO DEI CANTORES BEATI UBALDI. AFFASCINATA DALLA CITTÀ E DALL’ATMOSFERA DI SAN PIETRO. SI È GIÀ MESSA IN GIOCO IN TV, CINEMA, MUSICAL E DOPPIAGGIO: ORA PENSA SOLO A CANTARE

di MASSIMO BOCCUCCI Ha conquistato tutti Giulia Luzi nell’atperò ama l’arte in generale e in tutte le sue mosfera magica della chiesa di San Pietro, infinite sfaccettature. Però la vera Giulia ospite d’onore il 29 dicembre scorso delesce quando sono su un palco e canto”. le Musiche di Natale con i Cantores Beati C’è un personaggio dello spettacolo che Ubaldi. Una serata speciale e un incontro ammira particolarmente? scandito da lunghi applausi con un’artista “Se devo parlare di cantanti ammiro molto romana versatile, giovanissima (ha comla grinta di Laura Pausini, la classe di Elipiuto 22 anni il 3 gennaio) e piena di quasa, il talento di Tiziano Ferro come autore. lità. Canto, doppiaggio, recitazione: la sua Tra i cantanti italiani del momento è assomaturazione artistica è passata attraverso lutamente il mio preferito”. i film della Disney (Hannah Montana, L’era Cosa le resta dell’esperienza da protaglaciale 2, Winnie the Pooh, La sirenetta gonista a Tale e quale show? quando tutto ebbe inizio), le fiction (i Ce“Mi sento arricchita, molto. Mi ha fatto cresaroni e Un medico in famiglia), il musical scere artisticamente ma non solo. Ho im(Romeo e Giulietta ama e cambia il mondo), il cinema (Vinoparato a mettermi in gioco ogni settimana senza mai perdere dentro con Giovanna Mezzogiorno), la discografia (Tienimi ironia e sorriso ma sempre con il massimo impegno e e la decon te), la tv (apprezzatissima protagonista a Tale e Quale dizione. È il mio carattere, sono fatta così. Se faccio una cosa Show su Rai Uno e ospite per il Capodanno con Gigi D’Alessio la devo fare fatta bene, altrimenti lascio perdere”. su Canale 5). A San Pietro ha brillato come solista, in simbiosi Il musical Romeo e Giulietta ama e cambia il mondo rapperfetta coi Cantores Beati Ubaldi e l’orchestra, nel duetto con presenta una prima svolta? Roberto Tomassoli. “Assolutamente sì. Un po’ il mio trampolino di lancio e il mezChe impressione ha avuto di Gubbio e dell’accoglienza al zo per cui ho dimostrato al pubblico che sono principalmente concerto con i Cantores Beati Ubaldi? una cantante”. “Davvero ottima - dice Giulia -. Gubbio è meravigliosa, sembra Continua il lungo tour con questo musical prodotto da un mondo a parte, quasi finta! L’accoglienza è stata così caloDavid Zard? rosa che mi sono sentita come fossi a casa “Andremo avanti fino a febbraio. Sono fismia. Sono stati tutti eccezionali, primo tra sate le tappe del 16 e 17 gennaio a Lecce, tutti il direttore Renzo Menichetti, seguito dal 28 al 31 a Bologna, fino a chiudere a dal presidente del coro, Giancarlo BarbacReggio Calabria dal 4 al 6 febbraio. Preveci, e da tutti gli altri. Sono state due giornado una valle di lacrime. Sarà tosta lasciare te davvero belle ed emozionanti, e cantare i miei compagni di avventura dopo quasi con un’orchestra come quella è stato per tre anni, consapevole che però è giunto il me un onore”. momento di fare altro e buttarmi in nuove La fiction, il doppiaggio, il cinema, il musfide”. sical, la canzone: qual è la vera anima arA quali nuovi progetti sta lavorando? tistica di Giulia Luzi? “A un progetto discografico. Per ora non “Mi sento principalmente una cantante, che Il concerto dei Cantores del 29 dicembre posso dire altro”.

Da Torre Alta al Vescovato: quanti sorrisi e allegria per la tradizionale Pasquetta

Le buone vecchie tradizioni non invecchiano mai. Soprattutto a Torre Alta, dove la popolazione è andata via via diminuendo (tutti si spostano verso la parte bassa…) ma dove resiste ancora uno zoccolo duro di signore che vuol far vivere tante belle consuetudine. Una di queste è il canto della “Pasquetta”, che avviene ogni anno la sera del 5 gennaio. Una tradizione che s’è tramandata nel corso dei decenni e che ancora oggi vede in prima linea un gruppo di signore che non s’è perso d’animo, tanto da riproporla ogni anno con immutata passione. E dopo aver cantando in allegria nelle case di Torre Alta, a qualcuna è venuta l’idea di andare a fare una bella sorpresa nientemeno che in… Vescovato, dove Mario Ceccobelli le ha accolte ascoltando con attenzione la performance del gruppo. Tanti sorrisi e un brindisi finale hanno reso la serata davvero speciale, rinnovando una tradizione che certo nel tessuto cittadino è andata via via affievolendosi col passare degli anni. Ma a Torre Alta, non è una novità, le tradizioni sono dure a morire. R.Bar.

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IL CASO

FURTI SENZA TREGUA, I LADRI SANNO LE ABITUDINI

CITTÀ SOTTO ASSEDIO, IN CENTRO COME NELLE FRAZIONI E A TUTTE LE ORE. I MALVIVENTI SONO INFORMATI SULLE VITTIME E QUANDO AGISCONO NON SI PREOCCUPANO SE NELLE ABITAZIONI CI SIANO O MENO DELLE PERSONE. APPELLI AL SINDACO E ALLE FORZE DELL’ORDINE Il senso di sicurezza è sceso sotto ogni livello di guardia, mentre lo stato d’allarme ha raggiunto livelli assoluti. La città è sotto assedio perché i ladri imperversano in ogni dove, dal centro alle frazioni, e in ogni ora del giorno e della notte, senza peraltro preoccuparsi se quando agiscono vi siano o meno delle persone nelle abitazioni. Le famiglie stanno in ansia, temono per la propria incolumità. C’è uno smarrimento generale che investe la quiete sociale. Si moltiplicano gli appelli al sindaco e alle forze dell’ordine perché vi sia un rafforzamento dei controlli con un’attività di indagine a tappeto e una linea durissima per frenare questi fenomeni. Gli abitanti di Mocaiana, Loreto e Monteleto sono arrivati al punto di scrivere una lettera-appello al sindaco Stirati paventando apertamente il rischio che dietro i furti vi siano persone che li favoriscono, aiutando i malviventi

con informazioni sulle abitudini di quanti vengono poi presi di mira. Prende sempre più corpo l’idea che molti furti siano favoriti da complici locali che passano le informazioni sulle abitudini delle singole famiglie. Stirati si è attivato presso il prefetto, il questore e le forze dell’ordine. La casistica sui furti non conosce limiti. Gli episodi sono i più disparati e perfino clamorosi. Come ha dimostrato un blitz all’alba in un’abitazione di Madonna del Ponte, dove c’è chi è tranquillamente entrato in un appartamento fino a riuscire a rimuovere la cassaforte dal muro portandola via mentre la padrona di casa stava dormendo. Nella cassaforte non c’era granché, peggio i danni al muro. L’azione è stata fulminea e potrebbe essere stata favorita da qualche fonte rivelatrice delle abitudini della signora e delle caratteristiche dell’abitazione. R.Bar.

VERDETTO Il giudice ha dato ragione all’eugubino che si era lussato una spalla nel 2014

Risarcito dopo la caduta in via Cairoli TRADITO DA UNA PIETRA. IL COMUNE GLI DEVE RICONOSCERE CIRCA 5.000 EURO

Aveva fatto scalpore l’accaduto, a fine so è arrivata la sentenza che fissa il risarfebbraio del 2014, non tanto perché si cimento di circa 5.000 euro, salvo ricorso può finire intrappolati nelle disastrate a cui a quanto pare l’ente intende rinunvie del centro storico, sempre piene di ciare d’intesa con la società Schwegler Asbuche, quanto perché volevano indurre il sociated Ltd che ha gestito il sinistro per malcapitato ad addossarsi il concorso di la compagnia Qbe Insurance. colpo perché uscendo dal proprio negoL’eugubino, assistito dall’avvocato Piero zio in via Cairoli avrebbe dovuto sapere Pieri, ha avuto ragione rispetto alle tesi Lo “scalino” che causò la caduta che c’era una pietra instabile e magari della controparte rappresentata dall’avprovvedere a sistemarla. Ora sulla vicenda è arrivata la senvocato Luciano Trombettoni di Perugia. Gli è stato riconotenza a Perugia del giudice di pace Rosa Flagiello (all’inizio si sciuto il danno derivante dai problemi fisici conseguenti l’inera occupato del caso Antonio Smacchi, prima che chiudescidente e il risarcimento per il computer. La vicenda ha avuto se l’ufficio di Gubbio), che stabilisce il risarcimento di circa del grottesco, suscitando all’epoca i più disparati commenti, 5.000 euro dando ragione all’eugubino su tutta la linea. Ci perché inizialmente la società che ha gestito il caso, con il eravamo occupati di questa storia su 15 Giorni nel numero Comune parte sostanzialmente coinvolta, ha appunto sostedel 24 febbraio 2014. nuto la tesi del concorso di colpa. La vicenda lascia in eredità SPALLA LUSSATA Il tempo è passato e la giustizia, semla questione delle vie del centro storico che sono diventate, pre lenta, ha fatto il suo corso. Il Comune, attraverso la comin molti tratti, delle vere e proprie trappole per le persone pagnia di assicurazione, dovrà risarcire l’uomo che caduto che vi transitano. La situazione è peggiorata negli ultimi anni uscendo dal locale mentre trasportava un computer procuper le sempre minori disponibilità economiche del Comune, randosi cadendo a terra la lussazione di una spalla con un che nel migliore dei casi interviene ricorrendo alle toppe di decorso medico durato 35 giorni per tornare alla normalità. catrame destinate a risolvere temporaneamente il problema Il contenzioso legale è andato avanti per lunghi mesi e adesma con un pessimo impatto. M.Boc.

Carnevale dei Ragazzi, grandi preparativi È attivissima la macchina organizzativa della 56° edizione del Carnevale dei Ragazzi, organizzata come tradizione vuole dal Centro della Gioventù presieduto da Beniamino Rughi. Le scuole, le associazioni, le parrocchie, le famiglie e gli interessati vengono invitati a organizzarsi e partecipare in vita dell’appuntamento di domenica 7 febbraio. Si preparano carri allegorici, gruppi mascherati e le più disparate iniziative per vivere il Carnevale nel segno dell’allegria e della creatività. Si stanno raccogliendo le adesioni e fervono i preparativi con le immancabili sorprese che accompagneranno l’appuntamento.

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LA ROCCA

Una chiesa senza fedeli e senza realismo

Si tenta di nasconderlo in tutti i modi, ma c’è grande imbarazzo e profonda preoccupazione in Vaticano dopo la diffusione dei clamorosi dati sul catastrofico calo di presenze dei fedeli alle udienze e agli altri appuntamenti pubblici del Papa. Dati incontestabili a cura di perché forniti dalla stessa Prefettura LUIGI GIRLANDA della Casa pontificia e confermati in seguito anche dall’Istat. Fonti insospettabili, dunque. D’altra parte, da tempo alcuni attenti osservatori si erano accorti che alle udienze papali del mercoledì e agli altri appuntamenti pubblici di Bergoglio, piazza san Pietro era pressoché deserta (vedi foto). A nulla è servito, per correre ai ripari e attirare fedeli, inventare un evento mediatico su misura per papa Bergoglio: il “Giubileo della misericordia”. Non a caso, la prima notizia dell’indizione il Vescovo di Roma l’ha data proprio nel giorno del suo compleanno, quando l’attenzione era tutta concentrata sulla sua persona. Qualcuno ha sottolineato che è il primo giubileo straordinario della storia che non è indetto per ricordare qualche evento della vita di Cristo, ma per celebrare il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II. Si è cercato un qualunque pretesto pur di costruire un evento ecclesiale capace di riportare i fedeli in piazza (e di pretesto si è trattato, visto che il Concilio si è concluso nel 1965 e quindi non è nemmeno il cinquantesimo anniversario, ma semmai il cinquantunesimo). I dati ufficiali, che parlano di un tracollo di oltre il 40% di presenze, sembrano contrastate con l’immarcescibile ottimismo della stragrande maggioranza del mondo cattolico, che continua a parlare, non si sa bene fondandosi su cosa, di un periodo di straordinaria vitalità della Chiesa, di una vera e propria “primavera”, di un avvicinamento della gente alla religione e via celebrando. Eppure, dati alla mano, anche la presenza in chiesa dei fedeli è scesa, nei tre anni di Bergoglio, di quattro punti percentuali rispetto al pontificato di Benedetto XVI. Al plauso del mondo e del media system, sempre pronto a encomiare Bergoglio, corrisponde

quindi nella realtà, almeno stando ai dati, un drammatico allontanamento dei fedeli dalla vita religiosa (nonostante il Giubileo, che si sta rivelando, almeno dal punto di vista statistico, un deprimente flop). Si registra anche in questo caso un fenomeno drammatico, almeno in una prospettiva di fede, di cui è vittima da oltre cinquanta anni il mondo cattolico: la mancanza di realismo. In effetti, tutte le strategie messe in atto per “avvicinare l’uomo moderno alla Chiesa”, si sono rivelate un disastro completo. Il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto parlare all’uomo di oggi, con un nuovo linguaggio capace di tradurre la dottrina di sempre in modo più accessibile e comprensibile per tutti e avrebbe dovuto, così di diceva con sicurezza, avvicinare finalmente la gente al cattolicesimo. Ebbene, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: calo vertiginoso delle vocazioni religiose, abbandono in massa dei sacramenti e della messa domenicale, chiese e seminari vuoti e, non ultimo, un’ignoranza spaventosa delle più elementari verità di fede, che pur si diceva sarebbero state più comprensibili. Stessa dinamica per la riforma liturgica: si diceva che con la messa nelle lingue nazionali ci sarebbe stata una maggiore partecipazione dei fedeli e una comprensione più ampia del significato autentico della messa. Risultato: i fedeli hanno “votato” con i piedi ed hanno abbandonato in massa le celebrazioni liturgiche. Inoltre, oggi praticamente nessuno nel mondo cattolico è in grado di spiegare, nonostante la “comprenda meglio”, il significato autentico della messa cattolica. Il dramma è che nel mondo cattolico si fa finta di niente o, peggio, si continua a definire questo sfacelo come una “primavera della Chiesa”. A qualcuno tornano in mente le dinamiche dei regimi totalitari. Per esempio del comunismo russo, quando un intero continente era alla fame, ma gli organi ufficiali continuavano a bandire proclami in cui si diceva che l’economia andava benissimo. Si prova non poca tristezza, quindi, a domandarsi se la cosa più drammatica nel mondo cattolico di oggi sia la perdita della fede o quella del sano realismo.

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“DICONO CHE IL GUBBIO NON PAGA IL NERO...”

SI È ESPRESSO COSÌ IL GIORNALISTA EURO GRILLI DURANTE LA CONFERENZA STAMPA IN CUI LA SOCIETÀ HA ASSICURATO DI MANTENERE GLI IMPEGNI ASSUNTI. IL PRESIDENTE NOTARI E IL VICE BARBETTI CARICANO L’AMBIENTE: “VINCIAMO QUESTO BENEDETTO CAMPIONATO”

di MASSIMO BOCCUCCI Vox populi vox Dei? Chistrerà come effetto pratico sà, certo è che quando alla a Giancarlo Brugnoni che conferenza stampa in cui dopo quasi trent’anni ha in casa Gubbio è stato fatdeciso di uscire del tutto to punto della situazione, di scena avendo peraltro gli sguardi dei presenti si già lasciato ogni carica sono incrociati sulle parole operativa nell’anno della del giornalista Euro Grilli. retrocessione in Lega Pro. Filippo Barbetti aveva appena finito di sottolineare come la Brugnoni negli anni ha sempre garantito soldi e impegno lesocietà mantiene gli impegni assunti e il settore giovanile va a gando peraltro il suo nome all’unico aspetto positivo, ossia gonfie vele dopo l’accorpamento di fatto con l’Atletico. A quel l’ammodernamento dello stadio, della drammatica stagione punto il giornalista Euro Grilli ha buttato lì la domanda-osserdella Serie B. Con la ricapitalizzazione si vedrà quanti restevazione: “La gente dice che non pagate il nero”. Silenzio totale. ranno dei circa 25 soci e quanti saranno invece i volti nuovi. Nessuna risposta, né riflessione al riguardo. Di indiscrezioni Notari riparte da Filippo Barbetti, destinato ad assumere il sull’attuale gestione del Gubbio ne girano parecchie, anche ruolo di vicepresidente, e dai fedelissimi Giuseppe Pannacci attribuite agli ex giocatori che qualche settimana fa si sono e Luciano Ramacci, con gli amici storici di Semonte sempre trasferiti altrove, anche nei vicini lidi di Gualdo e Foligno, racal suo fianco per sostenerlo e consigliarlo. contando come sono andati questi mesi trascorsi in rossoblù. VINCERE E BASTA Notari ha un solo obiettivo dichiarato: Molto sui sistemi di gestione del club, riferiti al passato, potrà “Vinciamo questo benedetto campionato”. L’ha detto alla cena essere intanto chiarito dalla Guardia di Finanza che ha condegli auguri davanti alla squadra, ai collaboratori come Morecluso l’indagine avviata a suo tempo e si appresta a notificare no Zebi che ha trovato posto sul tavolo d’onore e agli amici al presidente Sauro Notari l’esito di questa inchiesta che ha di Semonte. Gli ha fatto eco Filippo Barbetti: “Usciamo prima visto acquisire documenti e testimonianze. possibile dalla Serie D”. Si spiegano così i profondi cambiaLA RICAPITALIZZAZIONE Il futuro del Gubbio passa per il menti nell’organico. A Notari non piace chiamarla rivoluzione, delicato passaggio della ricapitalizzazione da 312mila euro ma questa è considerati i massicci movimenti con 9 arrivi (il che si completerà entro il 15 gennaio. Una prima fase, riserdecimo sarà il secondo portiere) e 8 partenze. La missione da vata ai vecchi soci, si è esaurita alla vigilia di Natale e adesso compiere è scalare la classifica e ritrovare la Lega Pro persa nel tocca ai nuovi sottoscrittori delle quote con tutte le attenzioni trascorso annus horribilis. Intanto però a Gavorrano è arrivato riversate su Fernando e Filippo Barbetti destinati a entrare il primo stop del 2016, con la vetta tornata a 6 punti di distancon un forte impegno nella società. Filippo Barbetti subenza. La squadra s’è rafforzata, ma la strada è ancora lunga.

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075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

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