15 Giorni - Numero 50 - 26 Febbraio 2016

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Venerdì 26 Febbraio 2016 Anno IV Numero

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ABUSI EDILIZI FUORI CONTROLLO!

SIVA

U ESCL

SCANDALO AL COMUNE: VERIFICATE SOLO 400 DELLE CIRCA 3.700 IRREGOLARITÀ EDILIZIE SEGNALATE NEL 2007 DALL’AGENZIA DEL TERRITORIO. MANCA IL PERSONALE PER I CONTROLLI, TUTTO VIENE TENUTO SOTTO SILENZIO E I POLITICI FANNO FINTA DI NIENTE

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COPERTINA

TANTI ABUSI, POCHI CONTROLLI

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LE IRREGOLARITÀ EDILIZIE NEL MIRINO DA 8 ANNI, MA LE VERIFICHE VANNO A RILENTO. NON SONO STATI SOSTITUITI DUE TECNICI CHE VENNERO ASSUNTI A TEMPO DETERMINATO PER CONTROLLARE, ASSIEME AD ALTRI, I CIRCA 3.700 CASI SEGNALATI DALL’AGENZIA DEL TERRITORIO. SI TRATTA DI UNA CIFRA RECORD PER IL COMUNE NEL PANORAMA REGIONALE di MASSIMO BOCCUCCI Pare che gli abusi edilizi sul territorio stato preso d’assalto per chiarire la posieugubino siano possibili, o quanto meno zione e gli studi legali si sono affollati per tollerati. Se non consentiti per legge, studiare il da farsi. Alcuni immobili sono sembrano rientrare nell’antico adagio stati autorizzati o condonati, altri hanno “occhio non vede cuore non duole”. Fare avviato l’iter di sanatoria o registrazione, qualche mossa ardita nelle pratiche e fino a casi di fabbricati totalmente o parrealizzazioni edilizie potrebbe risultare zialmente sconosciuti. agevolato dal semplice fatto che i conI NUMERI DEI CONTROLLI Il dirigente trolli sono scarsi, per non dire pressodel settore urbanistica, pianificazione ché inesistenti. Gli uffici tecnici sono ingolfati di pratiche, tra ambientale e patrimonio del Comune, Francesco Pes, ci ha quelle da autorizzare e le segnalazioni dell’Agenzia del Terrifatto sapere che risultano controllati 400 casi dei circa 3.700 torio che risalgono al 2007 quando a metà dicembre esplose rilevati. Questi controlli hanno evidenziato nel 48% che non il caso di circa 3.700 irregolarità più o meno gravi. A palazzo si è trattato di abusi ma edifici non accatastati o inesistenti, Pretorio tutto tace se è vero che, in oltre 8 anni, i controlli nel 20% invece c’erano istanze di condono in corso, nel 13% hanno interessato soltanto 400 casi rispetto alle circa 3.700 i soggetti coinvolti hanno proceduto spontaneamente con la situazioni evidenziate. I politici - ricordando due campagne demolizione risolvendo la questione facendo decadere l’ipoelettoralim, quattro sindaci (Goracci, Ercoli, Guerrini, Stirati) tetico reato; infine nel 19% sono state emesse ordinanze di e il commissario D’Alessandro - fanno finta di niente perché, demolizione che per l’80% sono state ottemperate mentre il si sa, c’è il timore di perdere consensi ed è meglio promettere 20% ha fatto ricorso al Tar o altre procedure. I controlli vanno che tutto s’aggiusta... senza muovere nulla. a rilento. Di questo passo serviranno decenni per monitorare TANTE PROMESSE Avevano promesso i politici una legge completamente il quadro rilevato dall’Agenzia del Territorio e regionale ad hoc per sanare tutta la faccenda, avevano assicuper normalizzare del tutto la situazione. rato che quelle irregolarità sarebbero sparite d’incanto. Non è MANCA IL PERSONALE I controlli vanno a rilento e c’è un andata proprio così, almeno per ora. All’epoca dei fatti, quanproblema di personale comunale che se ne occupi. Non sono do venne fuori questa storia, si parlò di un mondo sommerso più un servizio due assunti ad hoc con contratto a tempo deportato alla luce, fatto di irregolarità e abusi. Le fotografie aeterminato. Altri due, con lo stesso tipo di contratto a tempo ree scattate dall’Agea avevano rilevato la presenza di immobideterminato, sono in partenza. Gli uffici tecnici hanno gli uoli e situazioni irregolari in varie zone, arrivando a denunciare mini contati già per gli adempimenti ordinari e dunque dila cifra record di circa 3.700 casi, un’enormità in rapporto a venta problematico monitorare. Ci vorrebbe una task force, 32mila abitanti, che hanno fatto di Gubbio la capitale umbra oppure ricorrere a qualche consulenza esterna. Si sta verificon il maggior numero di irregolarità, superiore addirittura cando la possibilità di coinvolgere per l’attività di controllo, a Perugia ferma a quota 3.000. È finita in subbuglio la politiattraverso forme di convenzione, la Polizia Provinciale e la ca: quanti cittadini hanno ricordato di aver potuto agire inGuardia Forestale. Bisognerà controllare che chi dovrebbe disturbati perché c’era chi sapeva e chi tanto avrebbe chiuso controllare lo farà. un occhio, anzi due. L’uffficio del Catasto in via Matteotti è

Fontecese, per il Tar è tutto in regola

Il polo commerciale Fontecese si può costruire, non ci sono irregolarità né inadempienze: questo ha deciso il Tar dell’Umbria respingendo il ricorso delle tre famiglie della zona che si erano opposte rivendicando diritti e contestando diverse questioni nel chiamare in causa il capofila dell’operazione Stefano Rossi, la Coop e il Comune. I lavori per il polo, su circa diecimila metri quadri e affidati all’Edilcemento, sono bloccati dall’estate scorsa in attesa di questa sentenza. Il centro più grande dell’Alto Chiascio prevede la seconda sede di Coop e altre attività commerciali per un investimento di 16 milioni di euro. “Dopo otto mesi di attesa - commentano le tre famiglie difese dall’avvocato Mario Bruto Gaggioli

Santini - attendevamo una sentenza puntuale e ben motivata. Invece abbiamo avuto un pronunciamento del tutto inadeguato sotto ogni punto di vista, carente e parziale, che non esamina sino in fondo nel merito il ricorso, dimenticando di analizzare ogni aspetto. In alcuni casi dimentica addirittura di valutare intere parti, come le dichiarazioni false relative al fosso di Zappacenere e la mancanza di autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche, che tra l’altro sono già da tempo oggetto di una querela da noi presentata in procura. Chiaramente insoddisfatti dal giudizio del Tar, annunciamo ricorso in appello presso il Consiglio di Stato”.

M.Boc.

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POLITICA

PALAZZO PRETORIO

NON È ANCORA FINITA LA VERIFICA DI MAGGIORANZA. LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE TIENE BANCO ALL’INTERNO DEL GRUPPO DI LIBERI E DEMOCRATICI. BRACCIO DI FERRO CON SCELGO GUBBIO. SI CERCA DI FAR PASSARE GABRIELE DAMIANI IN QUOTA PSI

di MASSIMO BOCCUCCI Chi pensa che con la nomina dei nuovi assessori Oderisi Nello venienze diverse con una convivenza tenuta in piedi per la voFiorucci e Gabriele Damiani sia tutto risolto nella maggiolontà di governare e di evitare un altro commissariamento. ranza, deve ricredersi. La verifica non è finita. Liberi e DemoIL FUTURO DEL PSI I socialisti sono rimasti fuori dalla Giunta, cratici mugugnano e parecchio. All’interno c’è chi vorrebbe anche se provano a far passare di avere in quota Gabriele Darivedere, dopo l’assetto di Giunta sollecitato in questo caso da miani. Lo stesso neo assessore ha partecipato a una riunione del partito tirando fuori delle origini familiari legate al Psi. Ma Scelgo Gubbio, anche le cariche istituzionali, a cominciare dalla tutti sanno che Damiani è stato nel 2011 nella lista Gubbio per presidenza del Consiglio Comunale. La questione è stata posta Noi del candidato sindaco Lucio Lupini e che nel 2014 ha dato durante le ultime riunioni del movimento, che si susseguono a ritmo costante nel quartier generale di Santa Lucia. Racconuna mano a Scelgo Gubbio intrattendo stretti rapporti personali tano di un sindaco Stirati risentito in un paio di summit per le con i vertici del movimento. Il Psi cerca adesso di darsi un nuovo continue problematiche che riguardano soprattutto le poltrofuturo per recuperare la tradizione e il peso dopo le contraddine e i rapporti di forza interni alla coalizione. Gli ex piddini, zioni e le diaspore degli ultimi anni. È stato avviato un percorso con il coordinatore Claudio Tasso e Giuseppe Biancarelli in che punta ad attrarre attenzioni e soggetti pronti a mettersi in testa, ci tengono a tenere tutto sotto controllo e non si fidano gioco. Bisognerà vedere quale capacità di rinnovamento avrà e del peso che può esercitare Scelgo Gubbio. Questa alleanza di che tipo di immagine vorrà darsi rivelandosi in questa fase storica indebolito e oggettivamente poco incisivo. liste civiche, piene di ex di qualcosa, presenta situazioni e pro-

IL PARALLELO Politica sempre più impopolare. A Roma però il commissariamento funziona

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Un buon commissario fa solo bene al Comune

I politici vedono il commissariamento di un Comune come il fumo negli occhi: ti credo... basta guardare cosa ha scoperchiato Francesco Paolo Tronca a Roma, dopo il defenestramento di Ignazio Marino, con la storia degli appartamenti e locali comunali dati per anni e anni in affitto a canoni mensili ridicoli, fino a un euro al mese in pieno centro storico, con una rimessa economica già stimata in oltre 100 milioni di euro l’anno. I favori agli amici degli amici e agli elettori sul carro un commissario non li fa. A Gubbio c’è spesso una levata di scudi contro l’esperienza del commissariamento durato un anno, dal 2013, tanto da sentir dire che la città è stata salvata dai partiti e movimenti tornati al comando dopo le diaspore e i cambi di casacca. Si è sentito parlare, dopo le elezioni nel segno della solita faida interna al Pd, di protezione civile che arrivava a rigenerare la città definendo “drammatica” l’esperienza del commissariamento. Eppure Maria Luisa D’Alessandro era partita benissimo preoccupandosi non tanto del con-

senso elettorale, come fa chi cerca posizioni di potere e stipendi dorati, quanto di amministrare applicando le regole, senza discrezionalità per accontentare questo o quello. A un certo punto non ha retto le pressioni e ha mollato lasciando in sospeso cose importanti. Aveva per esempio lasciato in eredità, tra gli aspetti più qualificanti positivi del mandato, la gara d’appalto per la messa in sicurezza del pericoloso muretto di piazza Grande. Erano state espletate tutte le procedure con l’assegnazione provvisoria, mentre nei mesi a venire, quando è tornata la politica, è stata d’imperio bloccata dalla Giunta Stirati con gli uffici tecnici a congelare l’operazione (del resto la politica controlla la produttività di dirigenti e funzionari esercitando il potere... del portafoglio). La vicenda del muretto è all’attenzione della magistratura: si attendono sviluppi al proposito perché a Gubbio (visti anche i precedenti) come altrove è bene fidarsi dei commissari e degli organismi di controllo più che della politica.

M.Boc.

CISL, la nuova sede allarga i confini

La sede di Gubbio del sindacato Cisl ha ampliato la propria presenza nei locali del centro direzionale Prato in via Beniamino Ubaldi. Comprende anche le realtà territoriali di Scheggia e Pascelupo, Isola Fossara e Costacciaro, contando complessivamente circa 3.500 tesserati. Presso l’ampliata sede operano anche pensionati che si occupano di accoglienza, informazioni e prenotazioni dei servizi che riguar-

dano l’assistenza pensionistica, socio-sanitaria, infortuni e malattie professionali, contribuzione, disoccupazione, trattamenti di famiglia, lavoratori emigrati e immigrati, assistenza per denuncia dei redditi e indicazione situazione economica Isee, supporto per pagamento tasse, pratiche di successione, contenziosi fiscali, attività di colf e badanti.

M.Boc.

L’INIZIATIVA La maggioranza (per il momento) preferisce non pronunciarsi

Asse Rifondazione-5 Stelle per istituire il referendum

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I DUE GRUPPI CONSILIARI HANNO PRESENTATO, IN MOMENTI DIVERSI, LA PROPOSTA DELLA CONSULTAZIONE POPOLARE CITTADINA SU DETERMINATE TEMATICHE. L’IDEA È EMERSA NEL BEL MEZZO DELLE POLEMICHE SUL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE LOGGE di MASSIMO BOCCUCCI escluse e le modalità, compresa l’assenza di un quorum. SeconIstituire il referendum propodo i 5 Stelle, il referendum consultivo e quello propositivo dositivo, consultivo e abrogativo: vrebbero essere indetti su richiesta di almeno 1.000 residenti ci aveva pensato Pavilio Lupini che abbiano compiuto i 16 anni (pure per il diritto a votare) o di Rifondazione Comunistadal consiglio comunale con il voto di almeno due-terzi dell’aula, Gubbio Libera e ha rilanciato mentre per il referendum abrogativo prevedono 2.000 firme e la proposta il gruppo consiliare l’età minima di 18 anni. del Movimento 5 Stelle, che in una mozione chiede l’attivazione TEMPI E MODI Vengono elencate dal di un’apposita commissione che elabori una proposta applicatimovimento anche le materie escluse da va. L’idea s’inserisce nel bel mezzo delle polemiche sul progetto una possibile consultazione popolare di riqualificazione delle Logge dei Tiratori che sta dividendo la diretta: bilanci, finanze, tributi e relative città come al tempo dei Guelfi e Ghibellini, tanto che c’è chi tariffe; attività vincolata in esecuzione di ha lanciato la proposta del referendum sebbene si tratta di un norme statali, regionali, o statutarie e di edificio privato e non pubblico. Il progetto del complesso moconvenzioni in essere; atti di elezione, nonumentale di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio mina, designazione, revoca; disciplina del di Perugia è da due anni al centro di furiose diatribe, con un personale del Comune e delle sue aziencomitato locale in trincea per impedirne la realizzazione e due de e istituzioni; atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze. forze politiche, Rifondazione Comunista-Gubbio Libera prima e Nella proposta di regolamento è specificato che ciascun refeadesso i grillini, che hanno sposato la causa dei contrari. rendum debba avere un solo breve quesito, non dovrà essere BOZZA CON LE REGOLE I 5 Stelle aprono una prospettiva ripetuto nell’arco della durata in carica dello stesso consiglio che ritengono possa tornare utile in certe situazioni. L’istituto comunale e comunque non prima di tre anni dallo svolgimento del referendum nel territorio è già previsto dall’articolo 21 dello di una precedente consultazione. I referendum non potranno Statuto Comunale ma in linea di principio generale senza scenavere luogo nell’anno di svolgimento delle elezioni comunali e dere nei particolari e con l’esclusione di larga parte dei settori la proposta dovrà essere presentata da un comitato promotore pubblici. Aveva già preso un’iniziativa analoga Pavilio Lupini con di almeno 20 persone, costituito con atto pubblico, e accompaun ordine del giorno nell’aprile 2015, votato a ottobre dal congnata da una prima raccolta di 200 firme con una commissione siglio comunale che dava mandato di procedere alla Commistecnico-giuridica di nomina politica che dovrebbe essere chiasione Statuto mai riunita in questi mesi. I grillini hanno messo mata a vagliarne l’ammissibilità. a punto una proposta di regolamento che prevede le materie

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15 151515 IL CASO Cittadini preoccupati e polemici per il giro di soldi da 50mila euro al mese 1515 15 151515Porte aperte ai profughi 15 15 15 15 15

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fra timori e business

VERRÀ APERTO UN CENTRO DI ACCOGLIENZA. POLEMICHE PER LA DISPONIBILITÀ DELLA GIUNTA STIRATI A OSPITARE 40 RICHIEDENTI ASILO. UN COMITATO SI OPPONE. GAGLIARDI: “IL SINDACO AVEVA DETTO CHE NON AVREBBE PARTECIPATO AD ALCUN BANDO”. LA VICE-SINDACO CECCHETTI: “ADERIAMO AI SPRAR MESSI PER LA GESTIONE DELL’INTEGRAZIONE SOCIALE”

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La Giunta Stirati ha deciso di aprire le porte e aderire al bando ministeriale Sprar per accogliere 40 profughi. Sindaco e assessori hanno deciso di attivare un centro di accoglienza da gestire in collaborazione con la cooperativa sociale Ats Arci Perugia (bando espletato in 10 giorni), con un giro di soldi pubblici da 50mila euro al mese e un co-finanziamento della spesa attraverso la messa a disposizione di locali e personale comunale impiegato nei servizi sociali o in altri settori. La Giunta ha fatto tutto in gran silenzio, approvando la delibera e varando l’avviso pubblico in tempo record, senza farne menzione tra le molteplici comunicazioni quotidiane istituzionali. Il sindaco Filippo Mario Stirati, rispondendo a un’interrogazione di Francesco Gagliardi del centrodestra, aveva dichiarato che la situazione dei profughi ospitati sul territorio comunale era sotto controllo e che il Comune non aveva intenzione di partecipare ad alcun bando. Il sindaco Stirati e la vice Rita Cecchetti (nella foto) hanno difeso l’adesione ai piani Sprar per la gestione dell’integrazione sociale ed economica di soggetti già in protezione umanitaria internazionale. “Il Comune non ha cambiato idea - hanno detto Stirati e Cecchetti - ma prosegue su una modalità concertata di condivisione con vari soggetti, facendosi responsabilmente carico del coordinamento di una strategia di solidarietà umanitaria”.

SITUAZIONE CRITICA Nel documento di giunta approvato è esplicitato che “a seguito dell’invio di numerosi richiedenti protezione internazionale, anche il nostro territorio comunale si trova a dover gestire una grave quotidiana situazione di emergenza non programmabile”. Gagliardi ha presentato una nuova interrogazione dove pone anche risvolti sulla sicurezza, sulla gestione dei soldi, sul business legato ai migranti. L’accoglienza dei profughi solleva polemiche e diffusi malumori. Era stata critica Forza Nuova, con tanto di raccolta firme, interessandosi alla decisione del vescovo Mario Ceccobelli di ospitare dieci extracomunitari in Vescovado. Il movimento politico aveva parlato di “forma di carità certamente discutibile trattandosi di clandestini”, fino a chiedersi “da quando le opere meritorie sono oggetto di comunicato stampa pubblico? Non possiamo non notare, come i nostri concittadini accoglienti nei confronti dei fratelli migranti non riescano a fare a meno di diramare note stampa e di promuovere incontri, che vedono i presunti profughi (non vi è un solo Siriano a Gubbio) protagonisti, con al seguito le tele-

camere. Stessa esposizione evidentemente non è garantita dall’aiuto agli italiani in difficoltà. Se poi si considera che a ogni immigrato vengono erogati 35 euro giornalieri per l’ospitante, ecco che la carità diviene business. Da oltre un anno, infatti, a Gubbio strutture alberghiere e cooperative, con sede legale a Perugia e fatturati legati all’immigrazione sopratutto nell’eugubino, in modo totalmente misericordioso ospitano e fanno profitto sull’accoglienza degli stranieri.

Sempre e solo per la maggiore gloria... delle loro tasche”.

COMITATO CITTADINO La presenza sempre più massiccia di stranieri, soprattutto di extracomunitari, sta determinando timori e polemiche. Si è costituito il Libero Comitato Cittadino, presente anche con una propria pagina su Facebook, che contrasta la scelta della Giunta Stirati di attivare un centro di accoglienza profughi. Il comitato ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini e alle associazioni. “Riteniamo che certe decisioni - evidenzia il comitato - non possano essere calate dall’alto e passare indisturbate sulla testa della comunità”. Il comitato si mobilita con la raccolta di firme per sensibilizzare la cittadinanza sul tema. “Non c’è alcun intento politico - viene spiegato - né alcun pregiudizio sull’operazione dell’Amministrazione Comunale, ma nella ferma consapevolezza che prima di attivare un centro di accoglienza profughi l’amministrazione debba confrontarsi pubblicamente con la città. La scelta della Giunta Stirati non è stata obbligata e nel territorio sono già ospitate una sessantina di persone, gran parte delle quali sono senza un impegno quotidiano e girovagano per la città”. Il comitato ha deposito un primo pacchetto di firme (283) per chiedere la convocazione del Consiglio Comunale aperto (ne sono previste 250) come rivendicazione del diritto alla democrazia partecipativa. “Vogliamo sapere come sono state integrate le decine di persone già ospitate a Gubbio - fa sapere il comitato - e quale prospettiva di integrazione si apre per i 40 nuovi migranti che l’Amministrazione Comunale, senza esserne obbligata, ha deciso di accogliere in una seduta di giunta che ha visto perfino assente il sindaco. Il timore, neanche troppo velato, è che dietro questa forma di apparente solidarietà si celi la gestione di ingenti somme di danaro, senza alcun ritorno benefico per la comunità eugubina. La raccolta firme continuerà in attesa che il presidente dell’assemblea Biancarelli accolga la richiesta”.

M.Boc.

Ribalta per Mattia Passeri: che bel clic su Forbes!

Forbes ha scelto una foto di Mattia Passeri che ha trovato una ribalta speciale su Pinterest con l’immagine della stilista inglese Vivienne Westwood. La foto del ventisettenne fotografo eugubino ha avuto spazio nella bacheca ufficiale del famoso portale internet Pinterest.com (link di Forbes https://it.pinterest.com/pin/5488830770302491/, foto di Vivienne su http://movieplayer.it/personaggi/viviennewestwood_256068/galleria/). Per Mattia Passeri si tratta di un’occasione professionale di particolare prestigio che s’inserisce in un percorso di crescita sull’asse tra Pisa, dove

vive, e Milano. “Attualmente sto collaborando - dice Passeri - con un’agenzia specializzata in servizi fotografici ai vip per i giornali. Mi occupo di post-produzione”. Lo scatto di Passeri pubblicato su Pinterest è un’immagine di Vivienne Isabel Swire sposata Westwood che ha riscosso molto successo grazie alla famosa creazione del manga Nana, della mangaka Ai Yazawa. Nel manga vengono rappresentati degli anelli o altra oggettistica marcata Westwood. È anche un’esperta di musica e ha firmato nel popolare film “Sex and the City” l’abito da sposa di Carrie Bradshaw.

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PANFILIRACCONTACAPANNE

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MENTRE È ALLE BATTUTE INIZIALI IL PROCESSO TRUST, L’EX SINDACO È RIPARTITO DALLA CATTEDRA ALLE ELEMENTARI SFOGANDOSI OGNI TANTO SU FACEBOOK. L’EX ASSESSORE HA PUBBLICATO NELLE SCORSE SETTIMANE IL DIARIO DEI SUOI 32 GIORNI TRASCORSI IN CARCERE di MASSIMO BOCCUCCI 3° Circolo Didattico diretto da Nevio Vagnarelli che si articola Il processo Trust, per i presunti anche nelle sedi dell’ex seminario a San Martino, Madonna del scandali al Comune nel decennio Ponte, San Marco, Padule e Branca. L’ex sindaco ogni tanto si dal 2001 al 2011, è appena cominsfoga su Facebook nella pagina “Orfeo Goracci: siamo solidaciato (la prima udienza coi testimoni è in programma il prossimo 16 li” dove fa analisi politiche fino a prendere posizione critiche sugli scandali in altre città e contesti messi in parallelo con la marzo, salvo sorprese), e con quevicenda personale. sti ritmi la prospettiva della preIL MEMORIALE DI PANFILI L’ex scrizione è concreta (poi bisognerà assessore Lucio Panfili, che la provedere se Goracci & C. vista la connotazione ideologico-politicura di Perugia reputa l’ideologo ca andranno sino in fondo con il giudizio di merito). Ma tutto del sistema-Goracci e lavora alla questo non condiziona la vita di tutti i giorni degli imputati Soprintendenza, ha tenuto un diache sono assistiti dai rispettivi staff legali impegnati a gestire i rio durante i 32 giorni trascorsi a voluminosi incertamenti dell’inchiesta con una ventina di capi Capanne, in carcere dal 14 febbraio d’imputazione (i più gravi l’associazione a delinquere e la con2012 con Goracci e gli altri coinvolcussione), oltre duecento testimoni e un impianto accusatorio ti. Un diario di bordo che Panfili ha chiamato “Frattempo” ed è durissimo fondato dai magistrati perugini sul sistema di podiventato un libro. Il carcere è una sospensione di vita - questo tere che Goracci avrebbe messo in piedi per garantirsi libertà il Panfili-pensiero -, c’è stato un prima e c’è un dopo. Del dutotale di manovra e carriera nelle istituzioni dove lo stipendio rante quel frattempo: di questo parla il diario. Nel momento di (e il vitalizio) è nettamente più alto di quanto percepisce un lasciare la propria abitazione, quella mattina del 14 febbraio, insegnante elementare. Orfeo Goracci, dopo un ventennio Panfili rivela di aver portato con sé un blocco per appunti e passato tra il Parlamento, la Regione e il Comune, è tornato arrivato presso la caserma dei carabinieri ha cominciato a raca tempo pieno a scuola dall’inizio di questo anno scolastico. contare pensieri ed emozioni. È la cronaca di quanto ha vissuInsegna storia, geografia e scienze a Torre Calzolari, alle classi to e di quel che gli è passato per la testa. prime e terze. Questo plesso della scuola primaria rientra nel

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15 151515 1515 15151515 LA LETTERA A DECENZIO 15 15 15 15 15

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ATTUALITÀ

PER SALVARE LA DIOCESI

CONTATTI AD ALTI LIVELLI E INIZIATIVE IMPORTANTI LEGATE ANCHE AL PRIMO VESCOVO DOCUMENTATO PER SCONGIURARE L’ACCORPAMENTO CON PERUGIA O CITTÀ DI CASTELLO di MASSIMO BOCCUCCI Conservare l’autonomia della diocesi, scongiurando l’accorpamento con Perugia o con Città di Castello: a questo stanno lavorando il vescovo Mario Ceccobelli e la curia eugubina che temono la mannaia dei tagli. La commissione pontificia, insediata da Papa Francesco per ridurre di 36 sedi le 226 diocesi italiane, sta mettendo a punto il piano che prevede prioritariamente, secondo quanto emerge, l’intenzione prioritaria di fissare il limite minimo di 90mila abitanti. Gubbio attualmente è lontana da questo tetto (circa 55mila). Si stanno muovendo ad ampio raggio le diplomazie eugubine, religiose e civili, per dare un futuro autonomo alla diocesi di Gubbio. Ci sono contatti ad alti livelli, tenuti direttamente con la Congregazione per i vescovi (una delle nove congregazioni in cui si articola la curia romana). Ceccobelli punta molto sull’effetto degli eventi legati alla ricorrenza del primo vescovo di Gubbio storicamente documentato, Decenzio, menzionato in una lettera di Papa Innocenzo I che risale al 416, nella quale il pontefice si riferisce ai “praedecessores tui”, indizio che altri vescovi hanno preceduto Decenzio, almeno fin dal IV secolo. Quella decretale del pontefice, in cui si trattano questioni liturgiche non riferite solo all’ambito diocesano eugubino e segno dunque che Decenzio e la diocesi avevano un peso specifico significativo, sarà al centro di una serie di iniziative che puntano a far risaltare il dinamismo di Ceccobelli e dei suoi collaboratori.

EVENTI E RUOLO DI ASSISI Proprio questi contatti e gli appuntamenti di quest’anno legati alla lettera pontificia di 1.600 anni fa, vengono ritenuti in Vescovado come delle opportunità fondamentali per provare a conservare l’autonomia diocesana. Sono attesi a Gubbio il prossimo 19 marzo, nel complesso di San Pietro, un alto rappresentante della Congregazione per i vescovi assieme ai cardinali Ennio Antonelli e Gualtiero Bassetti per una tavola rotonda che rappresenterà l’occasione di rimarcare l’impronta storica della diocesi nel contesto nazionale. Il giorno prima, invece, la decretale di Innocenzo I sarà al centro di un convegno internazionale a Roma, presso il pontificio ateneo di Sant’Anselmo. Ci sarà quindi ad agosto la 67° Settimana Liturgica Nazionale, momento di formazione e spiritualità con laici, operatori pastorali, rappresentanti delle diocesi e degli istituti religiosi di tutta Italia. Ceccobelli cerca di spingere perché Assisi diventi delegazione pontificia lasciando che gli altri territori (Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Fossato di Vico, Sigillo, Bastia Umbra, Cannara), per un bacino potenziale di circa 59mila abitanti, possano essere dirottati nella diocesi di Gubbio. L’attuale conformazione di 55mila è ben al di sotto del limite di 90mila abitanti che la commissione pontificia avrebbe intenzione di introdurre come requisito prioritario.

UNA LUNGA STORIA Decenzio il primo vescovo citato in un documento custodito, poi il secondo vescovo noto che è Gaudioso, menzionato in una lettera di Gregorio Magno del 599 come visitatore della chiesa di Tadinum. Documenti alla mano, sono 81 i vescovi da Decenzio a Mario Ceccobelli. Sant’Ubaldo

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i t t u t a a r u g u A Buona Pasqua

guidò la diocesi dal 1129 al 16 maggio 1160. Marcello Cervini fu successore di Ubaldo Baldassini dal 29 febbraio 1544 al 9 aprile 1555 quando venne eletto papa con il nome di Marcello II, l’ultimo ad aver usato il proprio nome di battesimo e il cui pontificato durò solamente 21 giorni. Nell’albo vi sono Adam e Arnaud che vengono ricordati come antivescovi verso la fine del ‘300. Gubbio è rimasta sede vacante dal 1809 al 1814 e dopo Beniamino Ubaldi (in carica per 33 anni) dal 1965 al ’72 quando venne nominato Cesare Pagani nell’accorpamento con Città di Castello fino all’81. Ceccobelli, 59° successore di Sant’Ubaldo, è stato nominato il 23 dicembre 2004 per insediarsi il 6 febbraio 2005. Per trovare un precedente della nomina di un vicario generale di Perugia bisogna risalire al 1932 con monsignor. Il 6 febbraio 2005 l’ingresso in diocesi, arrivando da Perugia, venne caratterizzato da una breve sosta presso l’edicola di Sant’Ubaldo a Belvedere nel punto che segna l’inizio del Comune e della diocesi. “Sono grato a tutti voi per la vostra presenza e accoglienza che mi fate - disse quel pomeriggio monsignor Ceccobelli -. Mi consegno nelle mani di Ubaldo perché mi accompagni nel cammino di pastore di questa diocesi.

Mi affido alle preghiere di tutti voi”. All’arrivo a Gubbio, visitò

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subito l’astenotrofio Mosca per salutare gli anziani per poi raggiungere piazza Grande salutando la folla con il benvenuto degli sbandieratori che gli fecero dono di una bandiera raffigurante il suo stemma. Ad accoglierlo il sindaco Orfeo Goracci, assieme ai sindaci degli altri Comuni della diocesi (Umbertide, Costacciaro, Scheggia Pascelupo e Cantiano). “In questa città - spiegò Ceccobelli - vorrei essere l’amico di tutti, guida e pastore per i credenti, amico a mai antagonista per gli altri. Gubbio è città unica, suggestiva, per certi aspetti misteriosa. Tutto questo mi affascina”. Poi in cattedrale seguì l’incontro con il predecessore Pietro Bottaccioli (e la consegna del pastorale) che l’accolse con un richiamo alla tradizione: “Io ti farò da braccere, ma il Cero... ora lo porti tu!”.

LA FATTURA Una famiglia s’è vista recapitare un conto di 140 dopo un’ispezione mai richiesta

La caldaia è a posto, ma arriva il salasso Una telefonata per prendere un appuntamento su incarico della Provincia per ispezionare la caldaia dell’abitazione, poi la visita fugace di un tecnico dell’Agenzia per l’energia e l’ambiente Srl di Perugia per constatare che la caldaia non aveva alcun problema e una lettera raccomandata per richiedere della documentazione e infine un conto salato di 140 euro, iva compresa, arrivato a domicilio qualche giorno dopo. È furibonda la signora Maria, che vive nella zona di via Leonardo da Vinci, e con lei il figlio che si è fatto sentire contestando il metodo e nel merito l’ennesimo salasso. “E pensare che al tecnico alla fine dell’intervento ho chiesto se dovessimo pagare qualcosa - racconta la famiglia

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eugubina -, lui ha risposto di no e non ha fatto il benché minimo riferimento alla fattura che ci sarebbe arrivata”.

Ci sono rimasti male madre e figlio vedendosi recapitare il conto da pagare con tre fogli compilati che costituivano il rapporto di prova dell’ispezione e di controllo dell’efficienza energetica. Tutto in regola, tutto secondo le norme. “Dalla segreteria dell’Agenzia per l’energia e l’ambiente che ho subito contattato - spiega il figlio della signora tartassata - mi hanno fatto presente che sulla raccomandata inviata c’era scritto che non avrei pagato nulla se entro dieci giorni avessi mandato la documentazione richiesta”. Quest’agenzia ha in sostanza fatto tutto da sola: si è annunciata e ha effettuato il controllo dettando le regole del gioco e presentando un conto salato senza alcun preavviso. “Non mi sta bene il modo con cui hanno proceduto - denuncia - e soprattutto l’importo che ritengo esagerato tenendo conto che la caldaia non ha alcun tipo di problema”.

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LA ROCCA

Tutti citano la Bibbia, compresi i laicisti e satana

Tra le tante idee sbagliate di Martin Lutero e della cosiddetta “riforma protestante” da lui scaturita ce ne è una che, oggi più che mai, sta rivelando tutte le sue conseguenze nefaste. Ci riferiamo alla teoria del “libero esame delle Sacre Scritture”, a cura di conseguenza diretta del principio LUIGI GIRLANDA della “Sola Scrittura”. Il concetto è semplice, al di là del nome, e può capirlo benissimo anche chi non ha dimestichezza con la teologia. Secondo Lutero, cioè, l’unico modo per conoscere e sapere qualcosa di Dio è quello di leggere la Bibbia (sola Scrittura) e, di conseguenza, ognuno può e deve farlo liberamente senza bisogno di alcuna autorità superiore che lo guidi nella corretta interpretazione del testo (“libero esame delle Scritture”, appunto). A tutto questo viene da pensare vedendo come da qualche tempo, guarda caso nel contesto della discussione sulla “proposta di legge Cirinnà”, i social network sono letteralmente invasi, ad opera di associazioni atee, con pubblicazioni di alcune pagine della Bibbia tese a “dimostrare” la legittimità della pratica dell’utero in affitto.

Al di là del merito quello che colpisce è l’assurdità e la contraddittorietà del “metodo” adottato dai sostenitori del più ferreo laicismo. È infatti paradosso assurdo che, proprio i sostenitori della più netta separazione tra sfera politica e sfera religiosa, non trovino nulla di meglio da fare che ricorrere alla Bibbia per giustificare, in qualche modo, la loro idea anticristiana di società. I riferimenti biblici che circolano in questi giorni sono infatti relativi alla storia dei patriarchi, in particolare Abramo e Giacobbe, che - secondo il testo sacro - pur di assicurarsi una discendenza, con l’accordo delle loro mogli ritenute sterili, si uniscono ad altre donne per avere un figlio da crescere.

Se pure Abramo e Giacobbe sono ricorsi a questo escamotage, si dice, perché oggi opporsi a legislazioni che vorrebbero in qualche modo emulare e istituzionalizzare tale pratica?

L’argomentazione ha effettivamente una qualche credibilità e rischia, in un’epoca in cui anche la Chiesa cattolica sembra es-

sersi arresa ai principi di Lutero da cui siamo partiti, di far breccia nella mente del popolo cristiano educato da decenni a “leggere liberamente la Bibbia”, spesso e volentieri senza alcuna competenza e con un’autorità ecclesiastica che sembra aver rinunciato al suo ruolo di guida nella corretta interpretazione del testo sacro. Sarà bene quindi fare qualche precisazione. È doloroso precisare l’ovvio, ma l’ignoranza religiosa ha ormai raggiunto un livello tale che perfino l’ovvio diventa “informazione inedita”. Gli episodi di Abramo e Giacobbe, riportati senza alcun riferimento alle condizioni storiche in cui si sono svolti (sono accaduti circa quattro millenni fa) e avulsi dall’intero contesto biblico, rischiano di far prendere fischi per fiaschi. In effetti, sono esempi di “infedeltà” a Dio. Sia Abramo che Giacobbe, depositari della promessa divina di una discendenza numerosa, con il loro agire frutto di un calcolo meramente umano dimostrano, in quegli episodi, di non fidarsi delle promesse di Dio. Il loro ricorrere a strategie umane è proprio il segnale dell’infedeltà al Dio della promessa. Tanto è vero che da queste loro azioni deriveranno conseguenze dolorose, tipiche dell’uomo che si allontana da Dio per seguire i propri ragionamenti. Abramo, ad esempio, sarà costretto con dolore a separarsi dal figlio avuto con la schiava della moglie e, da uomo di profonda fede, accuserà solo se stesso per ciò che gli è capitato (“se mi fossi fidato di Dio - penserà - tutto questo non mi sarebbe accaduto”). Operazione davvero fuorviante, dunque, quella di chi vuole giustificare anche teologicamente le nuove legislazioni, prendendo una paginetta della Bibbia e dicendo che così hanno fatto anche i patriarchi. Onestà vorrebbe che si riportassero anche le pagine seguenti, per leggere le conseguenze nefaste del cosiddetto “utero in affitto” a cui sarebbero ricorsi i patriarchi. Ma i nemici di Dio sanno bene come utilizzare la Bibbia per ingannare. In fondo anche Satana, quando tentò Cristo nel deserto, citò artatamente alcune pagine della scrittura. Solo che Gesù, essendo Dio, non era per il libero esame della Bibbia e sapeva leggerla nella sua verità.

E il giochetto, come è noto, non funzionò.

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IL CASO

EX SEMINARIO, CONDOMINI ESCLUSI DAI PIANI DEL COMUNE

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CONTENZIOSO LEGALE ED ESPOSTI IN VISTA SULL’ITER DI RISTRUTTURAZIONE E DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI ALLA LUMSA. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA FATTO TUTTO DA SOLA SENZA COINVOLGERE I PRIVATI PROPRIETARI DI NEGOZI E MAGAZZINI. C’È IL GIALLO DELL’AFFITTO Ci sono gli avvocati di mezzo e ci sono anche prospettati esposti alla magistratura ordinaria e contabile perché i privati proprietari di negozi e magazzini nel complesso monumentale dell’ex seminario a San Martino non sono stati minimamente coinvolta dal Comune che ha deciso di destinare tremila metri quadrati in concessione d’uso alla Diocesi per ospitare all’interno i corsi dell’università privata Lumsa.

I condomini, che detengono alcune parti dello storico edificio, hanno già avviato le consultazioni legali e sono pronti al confronto durissimo, senza escludere ricorsi e segnalazioni in ogni sede chiedendo di verificare l’eventuale presenza di danni all’Erario oltre che ai privati. S’inserisce infatti anche il giallo del canone mensile di affitto fissato, a quanto pare, in 5.900 euro mentre l’Agenzia del Territorio lo stima in 14.000. Vengono sollevati forti dubbi sulla legittimità dell’intera operazione, che ha visto esclusi fin qui i condomini da ogni passaggio della pianificazione condotta dalla Giunta Stirati con la Curia diocesana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che attraverso l’impegno del presidente Carlo Colaiacovo garantirà 850mila euro per i lavori di ristrutturazione interna del complesso.

PROGETTO DEFINITIVO L’Amministrazione Comunale va avanti senza indugi e, dopo aver sottoscritto il 12 novembre

scorso il protocollo d’intesa con la Curia e la Lumsa, ha approvato il progetto definitivo dei lavori di completamento. L’intervento è a cura e spese della parte privata, interessando il completamento degli spazi da affittare alla Lumsa dopo aver rimosso il polo scolastico primario di Santa Illuminata e gli uffici comunali dell’anagrafe.

Sono preoccupati i commercianti della zona, ritenendo che la vitalità assicurata dalla presenza di una scuola primaria e di uffici pubblici rischia di non essere la stessa in presenza di corsi universitari con un giro di presenze molto inferiori e solo in alcuni periodi rispetto alla situazione attuale.

DECISIONI DALL’ALTO Il Comune è chiamato a coinvolgere tutti i proprietari, anche di piccole frazioni dell’immobile, per evitare di esporsi alla raffica di ricorsi e di esposti che vengono prospettati da quanti non ci stanno ad accettare ogni tipo di decisione calata dall’alto e vogliono vederci chiaro sul rispetto delle regole e procedure. Ha fatto la sua scelta la Giunta Stirati che ha gettato le basi perché l’università Lumsa possa avviare l’attività didattica finalizzata a far diventare Gubbio la sede permanente di corsi di formazione, master, summer e winter school, convegni e festival culturali, scuole di dottorato di ricerca e specializzazione, oltre che eventuali corsi di laurea.

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CANTIERE Caos per il traffico, rumore e polveri. E va peggio quando passano gli studenti del liceo

Via della Vittorina, lavori e caos

Via della Vittorina nel caos per il secondo stralcio lavori di sistemazione messi a punto dal Comune d’intesa con il gruppo Colacem. Caos per la circolazione dei veicoli, oltre al rumore e le polveri tra i mugugni di residenti e passanti. La situazione peggiora nelle ore di entrata e uscita degli studenti dal polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”, anche perché spesso proprio in quegli orari è in azione il servizio di nettezza urbana con l’acuirsi di code e disagi che rivelano la mancanza di una programmazione che tenga conto della situazione. È bastato poco per riaccendere le proteste dopo la fase estiva del primo stralcio che ha visto la realizzazione di un parcheggio pubblico da 20 posti occupati perlopiù dai dipendenti della Colacem, che già usufruisce di larghi spazi più a valle della stessa via. È prevista la realizzazione dei marciapiedi e interventi sulle reti tecnologiche. Colacem si prepara, infatti, ad attivare la nuova palazzina degli uffici nel quadro di una riorganizzazione generale che prevede l’abbandono del-

la vecchia sede di Colabeton a poca distanza. Lascia anche perplessa la rimozione delle piante, aspettando di vedere come si presenterà la via una volta completato del tutto l’intervento.

Questo intervento si protrarrà fino ad aprile, salvo imprevisti, con la chiusura del traffico cercando per quanto possibile la formula del senso unico alternato. La situazione è già critica e un’eventuale chiusura integrale di quel tratto della via potrebbe congestionare ulteriormente l’area e rendere oltremodo difficile la situazione per i residenti e quanti transitano.

Il Comune ha inteso rassicurare che, a seconda dell’avanzamento dei lavori, potranno essere apportate modifiche alla viabilità anche con la chiusura temporanea di alcuni tratti. La gestione del traffico è in capo agli uffici comunali d’intesa con il cantiere. I lavori sono stati definiti tra il Comune e Colacem in una convenzione del 22 dicembre scorso, con l’affidamento all’Edilcemento dello stesso gruppo imprenditoriale, sotto la direzione di Luigi Rosati del settore comunale servizi territoriali e Suape, mentre il responsabile dei lavori è Antonio Ramacci, per conto di Colacem.

M.Boc.

LA CAUSA Il sistema fognaria non regge e una famiglia, esasperata, ha deciso di passare all’azione

Branca, casa allagata: Comune in tribunale

Il sistema fognario non regge alla pioggia e a Branca una famiglia porta il Comune in tribunale chiedendo il risarcimento dei danni. Nonostante i sopralluoghi degli uffici tecnici, dopo la segnalazione, non c’è stato alcun intervento di sistemazione.

I fatti risalgono a due anni fa e la storia si è ripetuta più volte.

Dopo un primo episodio, con allagamento del piano interrato, i coniugi Francesco Bellucci e Pamela Bazzocchini hanno fatto presente il malfunzionamento di un “tombino” per lo scarico delle acque. I tecnici comunali sono intervenuti per verificare ma senza risolvere il problema, tanto che si sono verificati altri allagamenti e da qui la citazione per danni. Ogni volta che piove, la famiglia Bellucci (difesa dall’avvocato Ubal-

do Minelli) teme di subire ulteriori disagi e danneggiamenti.

Il Comune si difende sostenendo che di fronte alle continue piogge di due anni fa non era possibile fronteggiare tutte le situazioni. La Giunta Stirati non è ricorsa all’ufficio legale interno per la causa, ma ha nominato Marzio Vaccari del Foro di Perugia mettendo in conto spese iniziali per circa 8.000 euro.

La prima udienza è fissata per il 9 giugno. C’è un precedente poco rassicurante per il Comune: un negoziante di via Cairoli era inciampato su una pietra sconnessa lussandosi una spalla e vedendo rovinare a terra anche un computer che trasportava. Anche qui il Comune si è opposto al risarcimento dei danni ma ha perso la causa.

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di ROBERTO BARBACCI C’è un sottobosco calcistico ne come Giordano Gnagni, eugubino che vince e convinAlessio Paradisi, Roberto ce. E ha il volto felice di frazioFrancioni e Alessandro Gagni che hanno saputo trarre il giotti, trascinatori e leader di massimo dalle proprie qualità, un gruppo che fiuta ormai la attingendo a piene mani al bagrande preda. cino locale e ponendo davanti LEONE RAMPANTE E a caccia agli interessi economici altre dell’impresa va pure il Padule virtù quali divertimento, senso di appartenenza e passione.

San Marco di Massimo “Ghirbe” Cerbella, capolista nel giroFontanelle Branca e Padule San Marco viaggiano spedite ne A di Seconda Categoria. Un bomber di razza come Giacomo verso due clamorosi (e inattesi) trionfi. Presto ancora per canCalzuola (nella foto), tornato alla “casa madre” a dicembre, è tar vittoria quando si è giunti a tre quarti del cammino, ma gli divenuto il terminale implacabile di un organico giovane ma di indizi raccolti per strada vanno tutti in un’unica direzione. qualità, composto dai vari Bettelli, Pierotti e dai tanti giovani FESTA ALLA BRANCA La favola del Fontanelle Branca è sotto svezzati dalla Juniores che hanno saputo integrarsi a meravigli occhi di tutti da diversi mesi. A 7 gare dalla fine la comglia. Il vantaggio sulle inseguitrici è buono e la continuità mopagine di Andrea Lisarelli comanda saldamente nel girone strata sin dalla prima metà del torneo fa ben sperare in vista A di Promozione (e dire che era novizia della categoria): il di un possibile lieto fine. successo per 3-1 ottenuto ai danni del Lama, in una gara gioGUBBIO CI CREDE Il calcio, insomma, si gode un gran bel mocata davanti a 500 spettatori, ha certificato ambizioni e velleimento nei tornei regionali, che fa il paio con l’ottimo avvio di tà del club guidato da Riccardo Tittarelli e Fausto Fioroni, 2016 del Gubbio in Serie D: 6 vittorie in 7 gare hanno tenuto lanciatissimo verso la conquista di una storica promozione in i rossoblù agganciati al Gavorrano, avanti di 5 lunghezze in Eccellenza (sono 6 i punti di vantaggio sulla coppia Lama-Ponattesa di giocarsi il jolly, rappresentato dal derby col Gualdo tevalleceppi). Continuano a mettersi in luce talenti puri come Casacastalda, posticipato al 13 marzo, per andare a -2. Magi Riccardo Martini e Samuele sembra aver trovato la formuMarchi, prodotti del vivaio la giusta e anche la tifoseria è (ma hanno vestito anche la tornata a sostenere con vigomaglia del Gubbio negli ultimi re la squadra dopo le frizioni anni delle giovanili) e ripartiti con la società dei mesi passati. dai campionati minori con enNotari sogna in grande e pretusiasmo e motivazioni. Non gusta un finale di stagione da finiscono di stupire colonprotagonista.

SOLIDARIETÀ Il Lions Club Gubbio Host ha promosso un’iniziativa per aiutare le famiglie povere

Un raccoglitore per i farmaci non scaduti

Non è purtroppo una novità che la crisi economica si rifletta pesantemente su problemi e bisogni di tutti, in particolare delle persone più deboli. Un effetto molto grave è anche quello di non riuscire ad accedere a farmaci, prodotti da banco o a pagare ticket sempre più costosi. Di conseguenza molto spesso, semplicemente, si rinuncia alla cura. Il Lions Club Gubbio Host, in un più ampio progetto Lions nazionale, ha individuato il problema e si è fatto carico della raccolta “farmaci NON scaduti inutilizzati” installando presso il centro commerciale Le Mura un apposito raccoglitore. Ci si riferisce a quei farmaci, non ancora scaduti appunto, che spesso ci troviamo in casa perché serviti per un congiunto defunto o per una nostra malattia oramai curata. Ebbene, gli stessi possono essere rimessi in

circolo, aiutando chi non vi potrebbe accedere per disagi economici. Per ovvi motivi, trattandosi di farmaci, la successiva distribuzione degli stessi deve essere seguita e supervisionata da personale competente. Non essendo stato possibile trovare in loco l’ideale collaborazione, il LC Gubbio Host sta inviando i farmaci a un punto di raccolta di Perugia da cui si provvederà alla loro distribuzione.

Con grande soddisfazione, si è potuto procedere ai primi prelievi nel giro di pochissimo tempo, a riprova di come l’iniziativa sia stata ben compresa dalla cittadinanza. Un service, questo, che immediatamente è stato accolto dal Club, uno dei soli tre che hanno aderito nel Distretto 108L, per il suo importante risvolto sociale.

CINOFILIA A settembre una tappa del campionato umbro si terrà a Gubbio

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Ikuvium Dogs, la passione per i cani non conosce confini

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PRIME SODDISFAZIONI A LIVELLO REGIONALE (E NON SOLO) PER L’ASSOCIAZIONE EUGUBINA, CHE ORGANIZZA CORSI DI EDUCAZIONE E AGILITY PRESSO GLI IMPIANTI DI FONTANELLE È cominciata sotto una buona stella l’avventura di Ikuvium Dogs, l’associazione eugubina affiliata CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) che organizza corsi di educazione e agility rivolti a cani di tutte le taglie e razze. Il battesimo ufficiale è avvenuto durante le finali dei campionati italiani Agility CSEN, che si sono tenute a Soliera (provincia di Modena) il 15-16 gennaio e ad Alviano (Terni) il 6-7 febbraio. Tra gli oltre 400 binomi provenienti da tutta Italia, a rappresentare il club eugubino c’erano Assunta Calzuola con Licia, femmina di pastore australiano, Leonardo Marcelli con Margot, femmina di labrador (entrambi per la categoria junior) e l’istruttrice certificata ENCI Livia Sommer con Caitli, meticcio femmina di setter inglese per la categoria senior. Le finali nazionali sono servite anche per scegliere i rappresentanti italiani che nel mese di maggio rappresenteranno il movimento nazionale nei campionati mondiali WAO che si terranno in Inghilterra.

MARGOT CAMPIONE REGIONALE I tre binomi di Ikuvium Dogs si sono fatti rispettare, ottenendo ottimi risultati al co-

spetto delle migliori coppie a livello nazionale. Una grande soddisfazione se l’è tolta Leonardo Marcelli con la sua Margot, che sono arrivati alle finali di Alviano dopo essersi laureati campioni regionali nella classe junior 525, premiati per l’occasione dai vertici nazionali. “Abbiamo cominciato questa avventura per gioco, ma nel tempo s’è trasformata in qualcosa in più di una semplice passione”, spiega Leonardo, felicissimo per i progressi mostrati in poco tempo dalla sua Margot e pronto a rilanciare la sfida in vista delle tappe in calendario del campionato 2016, che ripartirà ad aprile. E a riprova del fatto che il movimento eugubino sta diventando sempre più uno dei punti di riferimento nel panorama umbro, nel week-end 24-25 settembre sarà proprio Gubbio ad ospitare una delle tappe del campionato, presso gli impianti in località Fontanelle che già da alcuni anni fungono da campo d’allenamento per i binomi locali. L’attività del centro proseguono senza sosta: per info è possibile contattare il numero 335.7220990.

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LA PROPOSTA DEI MURATORI

Ceri, grana buche per il percorso allungato Saranno i ceraioli a pronunciarsi sulla proposta dell’Università dei Muratori, con il presidente Fabio Mariani, di allungare il percorso partendo da via Baldassini. Ma tocca al Comune, mentre si discute se l’allungamento del percorso sia una priorità rispetto agli attesi interventi su tensioni ed eccessi, risolvere, se il percorso verrà allungato, il problema delle condizioni in cui versa il fondo stradale di via Baldassini e del primo tratto di via Savelli della Porta dove dominano le buche, i punti sconnessi e pericolosi per il transito normale figurarsi per il passaggio dei Ceri. Se il prolungamento sarà in vigore dal prossimo 15 maggio, si dovrà mettere subito in moto l’Amministrazione Comunale per provvedere a sanare buche e avvallamenti come viene fatto ogni anno per altri tratti del percorso, soprattutto in corso Garibaldi. Corre l’ironia sui social network: c’è chi pensa che modificare il percorso dei Ceri potrebbe rappresentare l’occasione per sistemare alcune vie del centro storico, come le traverse di corso Garibaldi, che versano in condizioni pietose.

La grande eredità di Baratieri

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La notizia è arrivata pochi istanti prima di andare in stampa: Bruno Capannelli, per tutti “Baratieri”, è scomparso all’età di 95 anni, lasciando un vuoto incolmabile non solo all’interno della sua famiglia, ma anche negli ambienti ceraioli. Per decenni Baratieri è stato uno dei punti di riferimento del cero di Sant’Ubaldo, tanto da aver contribuito in modo decisivo a far crescere la zona delle Case Popolari (oggi una delle più numerose). Aveva raccolto molte delle sue memorie nel libro “Passeggiando tra i ricordi“, scritto assieme al nipote Roberto Guidarelli. Attorno ai familiari si stringe in un commosso ricordo tutta la redazione di 15 Giorni.

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MISERERE

Al prof. Salciarini l’omaggio del coro della Madonna Con l’avvento della quaresima i cantori del Miserere sono tornati a diffondere la loro voce e i loro canti lungo le vie e le piazze della città.

Una tradizione radicata nel tempo che ha radici lontane e che ogni anno affascina, aiutando ad entrare con uno spirito di profonda riflessione nel periodo quaresimale e soprattutto nei riti della settimana santa. Pochi giorni prima del mercoledì delle ceneri, il coro della Madonna s’è ritrovato a cena per festeggiare Gianfranco Salciarini, che sin dalla metà degli anni ’60 s’è speso molto per riformare il coro (all’epoca ne esisteva soltanto uno, che cantava dietro alla statua del Cristo Morto) e successivamente s’è prodigato per renderlo quanto più numeroso (ad oggi conta poco meno di un centinaio di cantori). L’occasione è stata propizia per un omaggio, realizzato dall’artista Giancarlo Grasselli, consegnato proprio durante la serata svolta presso il Ristorante dei Consoli.

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ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

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www.15giorni.it Società Editrice Infopress srl Tel./Fax 075.9271422 Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Mercoledì 24 Febbraio 2016 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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