15 Giorni - Numero 52 - 7 Aprile 2016

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Giovedì 7 Aprile 2016 Anno IV Numero

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ESCLUSIVA

UN PARCO EUGUBINO IN PORTOGALLO

L’INGEGNERE FRANCESCA BALDINUCCI HA FATTO PARTE DEL TEAM INTERNAZIONALE CHE HA VINTO UN CONCORSO PER RIQUALIFICARE UN’AREA PUBBLICA NEI DINTORNI DI LISBONA

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COPERTINA

FRANCESCA “FIRMA” L’AREA VERDE DI ARRUDA

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L’INGEGNERE BALDINUCCI È UNA DELLE TIROCINANTI DELLO STUDIO CAMPOS COSTA CHE HA PARTECIPATO AL CONCORSO PER IL RECUPERO DI UN PARCO NELLA CITTADINA PORTOGHESE. “ABBIAMO VINTO SCEGLIENDO DI VALORIZZARE GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO” di ROBERTO BARBACCI Immersa tra vigneti e campi che è vero che alla fine quello dello in questo periodo s’illuminano di studio Campos Costa (realizzato un verde che sa di speranza, Arin collaborazione con Paratelier ruda dos Vinhos è la classica citdi Monica Ravazzolo e l’ingetadina a misura d’uomo immergnere civile Miguel Lourenço) sa nel cuore del Portogallo. Non è stato scelto dalla commissione, troppo distante dalla capitale Lirisultando vincitore. sbona, abbastanza per rifuggire ELEMENTI CARATTERISTICI la vita frenetica della metropoli, “Il contesto è il materiale stesso così da godersi scenari bucolici del progetto - spiega Francesca e quella quiete che nella peniso- perché si fonde perfettamente MASTERPLAN Un’immagine dall’alto dell’intero progetto la lusitana è un modo d’essere, con il paesaggio. Riprende tre ancor prima che una cartolina. Dell’esistenza di questo pictratti fondamentali: la presenza del fiume, elemento che da colo centro tradizionalmente incline alla produzione di vino sempre si caratterizza con la piacevolezza di un luogo, col Francesca Baldinucci è venuta a conoscenza quasi per caso. rumore dell’acqua sempre gradito in sottofondo; la presenza Non sapeva nemmeno dove fosse sulla cartina finché l’archidi piccoli vigneti decorativi che ben si sposa con le tradizioni tetto Pedro Campos Costa non gli ha proposto di lavorare locali in aggiunta a un rimboschimento effettuato sulla parte a un progetto di riqualificazione di un’area destinata ad uso più scoscesa del versante; la realizzazione di un percorso cipubblico. “È stata una sorpresa anche per me, ma non potevo clabile e per i pedoni che costeggia il letto del fiume e funge tirarmi indietro”. da porta d’ingresso o d’uscita dalla città. Ci siamo mossi atINTEGRATO COL TERRITORIO Francesca ha da poco comtorno a questi tre elementi, aggiungendo poi uno spazio da piuto 25 anni e a Lisbona c’è finita nel giugno del 2015 grapoter utilizzare come bar o museo (che sorgerà sui ruderi zie al progetto Erasmus, il programma di mobilità studentedi un vecchio annesso inutilizzato) cui si accede tramite una sca che l’Unione Europa ha creato nel 1987 per favorire lo scalinata che porta a una terrazza con vista su tutto il paesagscambio di studenti tra le università del continente. Invero la gio circostante”. Semplicità, essenzialità e integrazione con il sua laurea in Ingegneria all’Università di Perugia l’aveva già territorio: sono questi i pilastri che hanno colpito l’attenzione ottenuta nei mesi precedenti, così il viaggio ha rappresentadella commissione, composta tra gli altri da quel Joao Gomes to una vera e propria esperienza di formazione in uno degli da Silva riconosciuto unanimemente come uno dei paesaggistudi più rinomati del sti più importanti su scala internazionale.

Portogallo.

“Campos ESTERO UNICA VIA? Un progetto simile magari non contriCosta è un architetto cobuirà a cambiare una carriera da un giorno all’altro, ma certo nosciuto in tutto il monper Francesca quanto realizzato è motivo di enorme soddisfado e questa opportunità zione. Come al solito però, una volta tornata in Italia, la “norha rappresentato una malità” ha ripreso il suo corso: “Mi sto guardando intorno in grandissima occasione cerca di proposte che pure arrivano per lo più dall’estero. In di confronto con il monItalia non avrei mai avuto la possibilità di concorrere a un do del lavoro. Tra i tanti progetto simile e in queste ultime settimane, pur cercando concorsi presi in esame contatti con più aziende, sto riscontrando che non è facile troSOPRALLUOGO dallo studio nei mesi vare qualcosa per cui valga la pena restare. All’estero c’è una Francesca in visita per i rilievi scorsi c’era anche quello mentalità differente, i giovani vengono visti come una risorsa, relativo alla riqualificazione del parco di Arruda dos Vinhos, non come un’occasione per “sfruttare” il lavoro altrui. L’espedel quale mi sono occupata io assieme ad altri quattro tirorienza portoghese mi ha dato moltissimo e spero solo di poter cinanti (Giulia Mollame, Caterina Dubini, Marija Burum, avere altre opportunità come questa in futuro”. Il cuore dice Katarzyna Augustyniak). C’è stato chiesto di realizzare un Italia, ma la valigia è sempre pronta. progetto che tenesse conto degli aspetti del territorio e della storia del paesaggio, da sempre a grande vocazione vinicola”.

Con due soli vincoli: un budget fissato a un milione di euro e la necessità di prevedere il passaggio di una strada a quattro corsie sopra l’intera area. “Cosa quest’ultima di cui non abbiamo tenuto conto volontariamente”, aggiunge Francesca.

“Ci siamo presi questo “rischio” perché abbiamo ritenuto che il progetto infrastrutturale fossesovradimensionato e quindi non auspicabile per la città”. Se ne devono essere accorti anche coloro che hanno giudicato i 15 progetti presentati, se LA MOSTRA Tutti i progetti che hanno preso parte al concorso

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VIABILITÀ

GIOIE E DOLORI

RIPRISTINATO IL DOPPIO SENSO DI MARCIA NEI PRESSI DI TRANQUILLO DOPO MESI DI DISAGI PER IL SEMAFORO. PROBLEMI INVECE IN PROSSIMITÀ DELLA CURVA VERSO IL COLLEGAMENTO CON LA SUPERSTRADA E-45 Lampeggia il semaforo lungo la strada della Contessa ed è meglio vederlo così che regolare, tra disagi e lamentele, il senso unico alternato nei pressi della frazione cantianese di Tranquillo. Ci sono invece forti disagi sulla Pian d’Assino per un cedimento all’altezza della curva che da Gubbio immette sul rettilineo verso il collegamento con la superstrada E-45 con attivato in questo caso l’impianto semaforico che regola il senso unico alternato. Le martoriate strade eugubine continuano a riservare gioie (quando le cose migliorano) e dolori (quando si torna al vecchio cliché) in attesa di soluzioni che possano risolvere i problemi ancora giacenti.

TRIENNIO DIFFICILE Lungo la Contessa è stato ripristinato il doppio senso di marcia dopo i lavori di sistemazione della sede stradale franata il 12 novembre 2013 durante una violenta ondata di maltempo, cui seguirono due settimane di chiusura totale e la riapertura a singhiozzo. L’intervento è gestito dalla Provincia con i fondi della Regione per circa 700mila euro. La carreggiata ha ripreso la conformazione di sempre anche se rimangono le buche e i paurosi avvallamen-

SEMAFORO ADDIO Lungo la Contessa

ti che inducono a procedere con prudenza a velocità ridotta sebbene non espressamente indicato. Le criticità si sono trascinate per lungo tempo a causa del formarsi di code, specie di mezzi pesanti durante le giornate di lavoro. Si ricorda l’anno scorso per il ponte di Pasqua una situazione difficile con la fila di auto che partiva dall’imbocco della Contessa scatenando scene di protesta e segnalazioni che hanno visto attivarsi il sindaco Filippo Mario Stirati. C’è stata una tregua fin quando è stato aperto il cantiere che in questi mesi è andato avanti a rilento, con pochi operai e momenti di inattività.

PROGETTO NEL CASSETTO La situazione è migliorata restando aperto il dibattito sulla necessità di un adeguamento dell’intera tratta. In Comune c’è il progetto di ammodernamento donato, ai tempi di Orfeo Goracci sindaco, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Ci sono state negli anni delle iniziative dei partiti, con convegni e tavole rotonde fino alle promesse dei candidati a ogni tornata elettorale, ma la situazione non è cambiata con l’aggravante della cronica inaM.Boc. deguatezza della galleria e del tratto franato.

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15 151515 POLITICA Il presidente del Consiglio Comunale parla di Regione e Comune 1515 15 Biancarelli: “Risaniamo i debiti 1515151515 15 15

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e cerchiamo finanziamenti”

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SOTTO TIRO LE PROBLEMATICHE SIA POLITICHE CHE AMMINISTRATIVE SUL TERRITORIO E I RICORSI PER IL CONSIGLIO REGIONALE. FRECCIATE VELENOSE AL PD E GIUDIZI POSITIVI PER I 5 STELLE di MASSIMO BOCCUCCI Ci è sfuggito qualcosa, oppure in Regione Ha un conto in sospeso Giuseppe Biancarelli con non è cambiato niente rispetto agli stipendi la Regione, mentre in Comune la vita è sempre padei politici e ai costi di gestione che lei chierecchio movimentata tra l’attività della maggiorandeva di ridurre drasticamente? za e le pressioni dell’opposizione. Ci sono svariate “I capigruppo della maggioranza si erano impegnati cose in sospeso di cui non s’è mai parlato in questi con me a dare un chiaro segnale entro il 31 dicemmesi. Biancarelli non si sottrae alle domande che bre. È evidente che quell’impegno, stante la mia aspuntano a fare chiarezza. senza, non verrà onorato. Non è concepibile, tuttaCosa le resta dei mesi trascorsi in Consiglio via, che un consigliere regionale percepisca 9.000 euro al mese Regionale? quando ne sarebbero sufficienti, spese comprese, non più della “Intanto, dei nuovi amici. E poi la certezza di avere lavorato metà. Teniamo presente che andrebbero, per coerenza, colpiti bene, cosa della quale tutti ce ne hanno reso merito. Ci sotutti i lauti benefici goduti in passato, così come quelli in corso di stiene anche la ben motivata speranza, nell’interesse degli maturazione in termini di vitalizi”. eugubini e per rispetto dei nostri 9.009 elettori, di tornare a Che aria politico-amministrativa tira a Gubbio in questo svolgere quel ruolo che ci è stato sottratto per pochissimi voti momento? e soltanto sulla base di una sentenza interpretativa del voto “La crisi che stiamo vivendo, in Italia e nella gestione degli Enti assai controversa, che ha profondamente diviso i giudici della locali, è pesante e senza precedenti. A Gubbio è aggravata dal Corte d’Appello da quelli amministrativi e che ha comportato disastro politico e amministrativo degli ultimi anni culminato un premio sproporzionato in termini di seggi per il partito di nel commissariamento. Dobbiamo essere concentrati solo sui maggioranza relativa, il Pd, come se avesse ottenuto 70.000 problemi. Il sindaco Stirati è impegnato in prima linea, tutti i voti in più. Evidentemente qualcosa non quadra, i meccanismi giorni, nella loro soluzione”. della rappresentanza, dei quali il Pd e la presidente Marini non Cosa è cambiato soprattutto in questa città con la vointendono farsi carico, sono del tutto falsati in danno di una stra amministrazione? forza politica, come la nostra, risultata determinante per la vit“Il compito non è facile. Si stanno pagando gli enormi debiti toria del centrosinistra. Rispettiamo le sentenze, ma la vicenda accumulati. Ripartono lavori, appalti, e la manutenzione del per noi non è conclusa, anche perché il Consiglio di Stato, in territorio. Mentre si recuperano i finanziamenti perduti, si proun primo momento, aveva emesso a nostro favore, e nel giro muovono la città e il turismo, nonché forme nuove di occupadi poche ore, un provvedimento cautelare, di quelli che si rilazione con uno sportello specifico già attivo. sciano raramente e di fronte a situazioni assai chiare”.

Ha mai pensato a una staffetta per la presidenza del Come sta procedendo sul fronte dei ricorsi?

Consiglio Comunale?

“Attendiamo la fissazione dell’udienza davanti alle Sezioni Uni“Porre la questione di un’eventuale staffetta alla guida del Conte della Corte di Cassazione”. siglio Comunale spetta ai gruppi politici, non certo a me che, S’è pentito dell’alleanza alle regionali col Pd e la Marini? essendo stato eletto a larghissima maggioranza e fin da subito, “Abbiamo stretto un’alleanza programmatica fondata sui temi ho il dovere di ricoprire l’incarico nel miglior modo possibile”. della lotta alla povertà, dell’emergenza lavoro specie per i gioÈ vero che lei è molto più propenso a trovare convervani, della difesa dell’ambiente: su questi temi vanno valutate genze con i 5 Stelle che con il Pd? le azioni della Regione. Il conflitto di puro potere scoppiato “Tutti conosciamo bene i dirigenti del Pd. Il Movimento 5 Stelnelle ultime settimane tra le correnti del Pd armate una conle, che per la prima volta ha una rappresentanza nell’assemtro l’altra per imporre ciascuna i propri direttori della sanità blea cittadina, è popolato di persone perbene e libere che viregionale, non va certo a beneficio degli umbri. Non sfugge vono la politica come passione e non per convenienza”. a nessuno che questo devastante e per molti versi insanabile Considera quella di Gagliardi l’unica opposizione? contrasto sorto all’interno del Pd, sia emerso dopo la nostra È uno dei cinque gruppi di opposizione, né più né meno”. esclusione dal Consiglio Regionale”.

I Guerra per bande nel PD

ll Pd eugubino non ha mai smesso di guerreggiare al proprio interno. Un pezzo si è staccato due anni fa prima delle elezioni (un film già visto fin dai tempi del Pds-Ds) e quel che è rimasto è spaccato. È ripartita la guerra per bande. Proprio alla vigilia di un incontro pubblico sui fondi europei, ospiti il primo aprile scorso la presidente della Regione Catiuscia Marini e il parlamentare umbertidese Giampiero Giulietti, è arrivato il siluro per la segretaria Oriella Passeri (espressione di un gruppo) da parte di cinque componenti della segreteria (Giovanni Manca, Andrea Ragnacci, Christian Starace, Giorgio Tomassoli, Luca Vinti) e tre della direzione politica comunale (Giuliano Bettelli, Francesca Castellani, Massimiliano Grilli) che si sono

dimessi e riconducibili all’entourage del consigliere regionale eugubino Andrea Smacchi. Tornano a scontrarsi tra loro le anime e i gruppi del partito, tra quanti stanno con la Marini e quanti stanno invece con il sottosegretario Gianpiero Bocci che a Gubbio ha Smacchi come delfino. La politica, a onor del vero, c’entra sempre poco quando si battaglia nel Pd: è una lotta di potere e poltrone, come ha dimostrato anche il braccio di ferro sugli incarichi nella sanità. I dimissionari hanno fatto sapere, nell’annunciare le dimissioni, che “è venuto a mancare il rapporto di fiducia con la segretaria Passeri” e che non ci sono più “i presupposti per la condivisione di un progetto politico che avevamo sostenuto in maniera franca e leale al momento della sua nomina”, ricordando di aver proposto un rinnovamento di persone e idee.

M.Boc.

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POLITICA

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UNA BELLA GREPPIA!

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INCHIESTA DELLA GUARDIA DI FINANZA SULLE SPESE. NEL FRATTEMPO I CONSIGLIERI REGIONALI RISERVANO INCARICHI E STIPENDI AGLI “AMICI”

di MASSIMO BOCCUCCI richi fiduciari (agli “amici” inPresto sapremo come i consiglieri regionali hanno speso i solsomma senza alcun concorso di dagli anni passati a oggi. La Guardia di Finanza ha aperto pubblico) con relativi importi. un’inchiesta requisendo la voluminosa documentazione con La presidente Donatella Portutti i rendiconi sui movimenti di denaro. Negli anni addietro zi ha scelto 10 collaboratori non c’era l’obbligo di fornire scontrini e fatture per giustificacon importi lordi che vanno da re le spese (chiamali fessi... la Casta ci sapeva fare), ora però 7.096 a 31.537 euro l’anno. Il i finanziari stanno facendo le pulci. Indiscrezioni vorrebbero vicepresidente di maggioranza che ci si troverebbe di fronte a spese choc tra telefono, viaggi PORZI SUPER Marco Vinicio Guasticchi ne e molto altro.

Ben 10 collaboratori ha scelti 4 con importi da 8.400 CORTE DEI CONTI Giuseppe Biancarelli, che attende gli esia 11.360. Andrea Smacchi, presidente della prima commisti dell’ennesimo ricorso sul posto a palazzo Cesaroni, ha fatto sione consiliare permanente, ha “ingaggiato” con contratto sapere che la Corte dei Conti ha esaminato i bilanci consuntidi lavoro subordinato a tempo determinato part-time Mario vi dei gruppi consiliari della decima legislatura del Consiglio Zeno Rosi (figlio dell’ex assessore regionale Maurizio Rosi, Regionale relativi al 2015. “Dall’esame è emerso - evidenzia importo lordo annuo 15,300 euro), Noemi Francesca Polito Biancarelli - che da giugno a dicembre 2015, il gruppo di Um(11.900) e Alessandro Orfei (6.800). Il 30 settembre 2015 bria Più Uguale, unico tra tutti i gruppi dell’assemblea legiha cessato l’incarico Antonello Chianella (23.800). Giusepslativa, non ha speso un solo centesimo della Regione per la pe Biancarelli, presidente della seconda commissione consipropria attività politica e non ha assunto nessuno. Se la Corte liare permanenza, aveva “ingaggiato” (come assistente per la di Cassazione ci riammetterà in Consiglio Regionale continuecommissione) con contratto di lavoro a tempo determinato remo con determinazione nella nostra battaglia per ridurre dal 24 settembre Moreno Zebi (consigliere comunale di Lisignificativamente le indennità dei consiglieri regionali e per beri e Democratici eletto nella lista di Biancarelli, presidente recuperare quanto erogato in più in passato”. della prima commissione consiliare permanente in Comune).

INCARICHI Nella sezione trasparenza del sito internet della L’importo annuo lordo di Zebi era di 34.000 euro. L’incarico Regione, alla voce personale dipendente non a tempo indeè decaduto con la cessazione della presidenza di Biancarelli terminato assegnato agli uffici di diretta collaborazione con escluso dal Consiglio Regionale. gli organi di indirizzo politico, sono riportati tutti gli inca-

RIFIUTI Il Comune tenta di investire del problema la neonata Autorità umbra per i rifiuti e le risorse

Discarica di Colognola, futuro intricato

Il presente della discarica di Colognola è fatto di problemi all’ordine del giorno mentre il futuro resta un rebus, con i milioni di euro necessari per gestire la fase post-mortem in mezzo alle inchieste giudiziarie di cui si attendono gli esiti. La sorte della discarica sta al centro delle strategie che hanno portato il Comune ad aderire, al di là degli obblighi di legge, al nuovo organismo per i rifiuti e la rete idrica varato dalla Regione. Il sindaco Filippo Mario Stirati punta a investire del problema l’Auri (Autorità umbra per i rifiuti e le risorse idriche), così come ha tentato di fare in precedenza con l’Ati (Ambito territoriale integrato), cercando di allargare il giro delle responsabilità e del coinvolgimento economico perché la delicata faccenda non resti circoscritta al solo Comune in evidente difficoltà.

La discarica comunale si porta dietro le pesanti turbolenze del passato che hanno sollevato l’attenzione dei magistrati per fare chiarezza sui conferimenti del rifiuti, la gestione di forme d’inquinamento e l’utilizzo dei soldi incassati. Anche questo aspetto, assieme alla mancanza di fondi, condiziona la situazione e frena le mosse risolutive.

INTRECCI SULLE NOMINE La Giunta Stirati cerca le soluzioni e il modo di coinvolgere gli altri territori e la Regione.

Ma il ruolo di Gubbio nella nuova agenzia regionale è partito

con l’handicap di non aver alcun rappresentante nel consiglio direttivo presieduto dal sindaco piddino di Corciano, Cristian Betti, con Stirati che sulle nomine si è astenuto assieme alla collega di Valfabbrica, Roberta Di Simone. Il sindaco di Gubbio aveva chiesto rappresentatività e coinvolgimento del territorio, il primo in Umbria per estensione, ma le scelte politico-strategiche dettate essenzialmente dal Pd sono state diverse. Ora si vedrà se potrà considerarsi una compensazione il ventilato trasferimento all’Auri di un dirigente comunale. Si è ripartiti dall’ordine del giorno, approvato a larga maggioranza dal Consiglio Comunale, dove sono state riaffermate le posizioni contrarie all’incenerimento dei rifiuti, con particolare riferimento all’utilizzo delle cementerie, e a perseguire la strategia Rifiuti Zero con la gestione e dismissione della discarica di Colognola all’interno del piano d’ambito, sotto la spada di Damocle dell’Europa che ha nuovamente sanzionato l’Italia e ha fissato nel 2020 il termine ultimo per chiudere tutte le discariche.

Nell’accettare l’ingresso nell’Auri, sancito obbligatoriamente dalla legge regionale istitutiva del 20013, sono stati lanciati da Gubbio i timori sul giro di milioni e gli appalti. E anche su questo tasto non si escludono battaglie e sorprese.

M.Boc.

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15 151515 1515 15151515 UNA NUOVA IDEA 15 15 15 15 15

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ATTUALITÀ

DI CITTÀ-MUSEO

SI È MESSO IN GIOCO L’ARCHITETTO ALESSANDRO BONCI CHE HA ELABORATO UN PROGETTO ISPIRATO ALLA CIVILTÀ ROMANA METTENDO IN RETE LUOGHI E TESORI. NELL’INIZIATIVA L’EX CONSIGLIERE COMUNALE HA COINVOLTO UN GRUPPO DI ESPERTI E LE SOPRINTENDENZE

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di MASSIMO BOCCUCCI Un altro modo di vivere e far vivere GLI STRUMENTI L’impostazione messa a punto prevede la il centro storico sta in un suggesticreazione di tavole grafiche, plastici, mezzi multimediali, utivo progetto che punta a realizzare il lizzo di tecniche di grafica tridimensionale, per definire in museo della città. Ispirato alla civiltà maniera chiara le fasi di sviluppo inquadrate in un quadro romana, questo progetto nasce da sincronico rispetto a quanto accadeva nel resto del mondo un’idea dell’architetto ed ex consie negli stessi periodi storici, richiamando per ogni periodo gliere comunale Alessandro Bonci la localizzazione delle testimonianze che sono pervenute e i che ha coinvolto un gruppo di giovaluoghi dove possono essere visitate. “La struttura potrebbe ni tecnici e le Soprintendenze. Viene contenere - argomenta Bonci - pure riproduzioni di manufatAlessandro Bonci rivisto il sistema museale eugubino ti, edifici in scala, costumi, ambientazioni oltre che dei laborainterpretando tutta una serie di luoghi pubblici e privati, dai tori didattici. Potrebbe collocarsi in questa struttura un mumusei alle chiese, dai palazzi storici ai reperti archeologici, seo dei Ceri come elemento non materiale ma caratterizzante come dei pezzi di un grande museo che è la città nella sua intel’identità culturale eugubina”. rezza. Si parte, come possibile sede elettiva, dal palazzo DucaITINERARI TEMATICI La città intesa come strumento vivo le con i locali a ridosso del Voltone, in alternativa l’ex ospedale con una linea di partenza di vari itinerari tematici dove il visiin piazza 40 Martiri o il complesso di San Pietro. “Serve un tatore può trovare le indicazioni per approfondire, allargando indice analitico - spiega Bonci - di tutti gli elementi che hanno gli interessi con i territori che storicamente hanno legami foruna rilevanza storica, artistica e culturale meritevoli di essere ti con Gubbio, vedi Urbino e il Montefeltro. Il gruppo che ha segnalati a chi volesse conoscere quello che il territorio può elaborato il progetto immagina una specie di serbatoio di inoffrire. Il museo della città può essere inteso di fatto come un formazioni dal quale il turista possa estrapolare e individuare non museo, idea simile a quella del museo dell’antica civiltà gli oggetti sui quali concentrare la sua attenzione, che si tratti di Roma: un luogo dove si faccia una digressione di carattere di un periodo storico preciso oppure di una zona della città o storico sulle fasi dalla nascita allo sviluppo storico-urbanistidi un tema di altro genere, con l’ausilio di personale formato co-culturale di Gubbio e di quelle che sono le testimonianze a creare un itinerario di visita personalizzato e il supporto di notevoli che ancora si conservano”. un servizio di visite guidate.

IL CASO Dai banchi dell’opposizione ci s’interroga sul progetto dei lavori

Ex Stazione, il marciapiede è più largo della carreggiata

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DOPO LA ROTONDA DI VIA PERUGINA, DAVANTI A UN BAR, IL TRATTO PEDONALE PASSA DA 1,5 A 2,7 METRI. IL MOVIMENTO 5 STELLE CON IL CONSIGLIERE MAURO SALCIARINI VA ALL’ATTACCO QUANTI DUBBI Si sono mobiFa un certo effetto vedere il marlitati gli attivisti del Movimento 5 ciapiede più largo della carreggiaStelle che hanno scoperto l’arcano, ta, perciò fuori registro fino a creadopo aver fatto tutte le misuraziore problemi e pericoli per il transito ni, e ha rilanciato l’osservazione il dei mezzi. Accade nel primo tratto consigliere comunale Mauro Saldi via Beniamino Ubaldi, salendo subito dopo la rotonda di via Peruciarini. L’intervento urbanistico gina, quando sul lato della strada si rivela un problema sul piano la misura del marciapiede passa tecnico e pratico, oltre a risultare a sorpresa da 1,5 a 2,7 metri. Su incompleto. Non si comprende questo lato del marciapiede, che perché il marciapiede sia stato refiancheggia il bar nell’area dove alizzato in simili dimensioni e sia fino alla seconda guerra mondiastato interrotto, con ripercussioni le c’era la stazione ferroviaria, ci anche sulla sosta delle auto. Non MISURE I marciapiedi della rotatoria a confronto sono i segni lasciati da pullman e sono escluse iniziative per verificare se le norme siano state rispettate. “Credo che sia vergognoso camion che passando strisciano in continuazione non trovando - spiega l’esponente pentastellato Salciarini - eseguire dei lavori lo spazio per muoversi. C’è di più: il marciapiede s’interrompe in questa maniera, sulla falsa riga di quel mostro della pista ciall’improvviso per una decina di metri, subito dopo il tabaccaio clabile su cui abbiamo fatto tre interpellanze preparandone ora che segue il bar. Sarebbe interessante capire com’è stato realizuna quarta”. zato il progetto, chi ha caldeggiato una soluzione del genere e chi trae eventuali vantaggi da questa situazione.

M.Boc.

ISTRUZIONE Al Mazzatinti 165 iscritti, al Cassata-Gattapone sono 180: c’è l’intera offerta formativa

Confermati i 15 indirizzi alle scuole superiori

L’offerta formativa nei due poli scolastici superiori riparte dalle certezze consolidate: il liceo “Giuseppe Mazzatinti” e il tecnico “Cassata-Gattapone”, conservano, con gli iscritti alle prime classi, tutti i rispettivi indirizzi messi in piedi in questi anni. Al polo liceale sono 165 gli studenti in arrivo delle terze medie per i 5 indirizzi (classico, scienze umane, scientifico, artistico e sportivo) per un totale di circa 800 giovani. Al polo tecnico, con l’industriale e lo sperimentale così come il commerciale e il professionale compresa la sezione moda, i nuovi iscritti sono 180 ripartiti tra i 10 indirizzi che contano globalmente oltre un migliaio di alunni. Si registra una lieve flessione delle iscrizioni in generale legate al calo degli studenti (ne mancano all’appello una quarantina dal comprensorio) e da qui 16 iscrizioni in meno al liceo rispetto al 2015 e 3 in meno all’Its. Così come sono in diminuzione i giovani diretti fuori sede, contando i 14 al “Casimiri” di Gualdo Tadino, 4 all’alberghiero di Città di Castello e 2 a quello di Assisi, uno al liceo di Umbertide. I due poli superiori eugubini continuano comunque ad attrarre iscritti da Gualdo Tadino, dalla fascia appenninica, e dalle zone nell’entroterra pesarese di Cantiano e Cagli.

PRESIDI SODDISFATTI “Il Mazzatinti si conferma come un riferimento importante del territorio - spiega la preside Maria Marinangeli - nel solco della tradizione. Avremo tre classi dell’indirizzo scientifico e due sia del classico che delle scienze umane.

Attiveremo i nuovi corsi di scherma, sciabola e spada all’interno dello sportivo grazie a un accordo con la federazione, oltre a prevedere altri progetti”. Al polo tecnico c’è l’impegno del preside David Nadery per confermare tutte le opzioni formative in essere. “Il nostro istituto ha raggiunto una rilevante stabilità - dice Nadery - che ci permette di pianificare al meglio gli assetti organizzativi e di portare avanti i percorsi avviati. Siamo soddisfatti della risposta che viene dal territorio e cerchiamo di anno in anno di sviluppare progettualità e prospettive”. Resta sul tavolo l’alberghiero dopo la delibera del consiglio d’istituto del “Cassata-Gattapone” che nei mesi scorsi ha rilanciato la questione aspettando risposte dalla Regione. L’anno scorso, nel surriscaldato dibattito politico sulla richiesta da Gubbio per ottenere il nuovo indirizzo, ci furono una ventina di eugubini iscritti a Città di Castello.

Quest’anno, nel silenzio della faccenda accantonata, non ci sono state fughe. M.Boc.

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ATTUALITÀ Il 24 aprile è in programma l’ordinazione sacerdotale di Fabricio Cellucci

Diocesi, speranze e spine

PER SALVARE L’AUTONOMIA, SCONGIURANDO L’ACCORPAMENTO, DALLA CURIA PUNTANO MOLTO SUGLI EFFETTI DELLE CELEBRAZIONI PER I 1.600 ANNI DELLA LETTERA DECRETALE DI PAPA INNOCENZO I AL VESCOVO DECENZIO. MA C’È IL NODO DEL NUMERO DEGLI ABITANTI

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di MASSIMO BOCCUCCI di Cristo Risorto a UmberCome fare per salvare tide, dove l’indomani nella l’autonomia della Diocesi chiesa locale celebrerà la scongiurandone l’accorpasua prima messa. Il vemento? Se lo chiedono in scovo Mario Ceccobelli Curia tra un certo ottimidal suo insediamento, il 6 smo ma anche il fondato febbraio 2005, ha accolto timore che la legge dei nella Diocesi cinque senumeri colpisca inesoraminaristi (per due è stato bilmente. La commissione fermato il percorso). La vaticana voluta da Papa condizione generale dioFrancesco dibatte attorno cesana fa il conto anche al limite di 90mila abitanti, con i pochi sacerdoti ricon pressioni perché quemasti. Ora in partenza c’è don Claudio Criscimanno, autore di sto tetto minimo scenda a 70mila come parametro che tuttavia numerose pubblicazioni e collaboratore della prestigiosa rivista resta troppo alto per l’attuale configurazione delle diocesi eucattolica “Il timone”, che a giugno dovrà lasciare la parrocchia gubina (55mila). C’è anche un problema di carenza di sacerdoti di Cantiano. e di un numero basso di parrocchie, seminaristi e ordinazioni.

LETTERA DECRETALE Dalla Curia confidano molto sugli effetMa la Curia conta di giocarsi altre carte ritenendo che la partita ti delle celebrazioni per i 1.600 anni della Lettera Decretale che sia apertissima. La questione si porrà dal prossimo 14 agosto Papa Innocenzo I inviò il 19 marzo 416 al vescovo Decenzio. Ci quando il vescovo Mario Ceccobelli compirà 75 anni e si disono state una tavola rotonda nella chiesa di San metterà come da prassi per raggiunti limiti di età.

Pietro dopo un convegno scientifico internazioViene data per certa una proroga (lui stesso l’ha nale a Roma presso il Pontificio ateneo Sant’Ananticipato) che potrebbe durare finché non sarà selmo. Si fa molto affidamento, dunque, sul peso varata la riforma delle diocesi italiane destinate a della tradizione: perciò c’è stata una mobilitazioscendere di 36 sedi dalle 226 attuali. ne attorno alla Decretale di Papa Innocenzo I che ORDINAZIONE DI CELLUCCI Si prepara, come rappresenta il più antico documento che attesti segnale ritenuto incoraggiante, l’ordinazione prel’esistenza della diocesi. Nel 416 la prassi liturgisbiteriale di Fabricio Cellucci, 29 anni, originario ca nelle diocesi era regolata da criteri di assoluto del Brasile e poi adottato fin dai primi mesi da una libertarismo e il vescovo Decenzio era contrario, famiglia italiana, cresciuto a Velletri e che sta da fino a scrivere al pontefice che in risposta fissò tre anni nel territorio diocesano. Verrà ordinato delle precise norme destinate alla Chiesa univeril prossimo 24 aprile alle ore 17.30 in Cattedrale.

Fabricio Cellucci sale e rimaste nella storia.

Sta completando il suo percorso nella parrocchia

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L’EVENTO

MADONNA DEL PONTE, LA CHIESA APRE LE PORTE

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ATTESO IL 10 APRILE IL CARDINALE BAGNASCO PER L’INAUGURAZIONE E LA CONSACRAZIONE DELLA STRUTTURA DEDICATA ALLA MADRE DEL SALVATORE. RESTA DA COMPLETARE L’ESTERNO di ROBERTO BARBACCI È tutto pronto per l’inaugurazione della Chiesa di Madonna del Ponte, dedicata alla “Madre del Salvatore”, realizzata grazie al contributo dei fondi per l’8 per mille destinati dalla CEI (che hanno coperto più del 70% dell’opera) e firmata dall’architetto Augusto Solano. Alla cerimonia, in programma domenica 10 aprile a partire dalle ore 17, prenderà parte anche il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. A fare gli onori di casa, assieme al vescovo Mario Ceccobelli e al vescovo emerito Pietro Bottaccioli, il parroco di Madonna del Ponte don Gabriele Pauletto, appartenente all’ordine dei Canonici Regolari Lateranesi (sono attesi anche l’Abate Generale don Giuseppe Cipolloni e quello della provincia italiana don Ercole Turoldo). Torneranno per l’occasione anche tutti e quattro i parroci che dal 1983 ad oggi (da quando cioè è stata istituita la parrocchia di Madonna del Ponte) si sono succeduti nel ruolo: don Domenico Bergamo, don Franco Canichella, don Silvano Minorenti e don Pietro Benozzi. La cerimonia prevede la presenza dell’Ensemble

“Floriano Canal”, vale a dire il coro liturgico parrocchiale diretto dal maestro Arnaldo Ridolfi, e quella della Banda Musicale di Madonna del Ponte diretta dal maestro Stefano Mancini, mentre è prevista l’esibizione degli Sbandieratori della città di Gubbio.

Il cantiere negli ultimi mesi è andato avanti spedito (avevamo dedicato un ampio servizio ai lavori nel numero 46 dello scorso 28 novembre), tanto che la struttura interna risulta pressoché ultimata, con la grande navata della chiesa corredata dal battistero e dalla cappella feriale ai lati, le 12 aule per il catechismo e la pastorale parrocchiale, i due appartamenti, la foresteria e il salone consegnati e pronti per essere già utilizzati. Rimane da completare soltanto l’area esterna, con la via d’accesso, i parcheggi e ulteriori locali e spazi previsti sul progetto che attendono un nuovo iter. A due anni e mezzo dalla posa della prima pietra, la chiesa è pronta a mostrarsi agli occhi dei parrocchiani e più in generale della comunità eugubina. Domenica 17 aprile alle 18 è previsto il concerto di inaugurazione dal titolo “Magnificat Anima Mea”.

Seminaristi da tutto il mondo nei luoghi di San Francesco

L’ultimo saluto a Vinicio Baldelli

Sono giunti da ogni parte del mondo in pellegrinaggio sui luoghi di Francesco. Hanno attraversato sentieri immersi nella natura arrivando dopo 4 giorni di cammino ad Assisi, ma non prima di aver reso partecipi tanti umbri della loro esperienza missionaria ed itinerante. Un nutrito gruppo di seminaristi (circa 400) dei seminari neocatecumenali Redemptoris Mater ha attraversato i luoghi più belli dell’alta Umbria, e una tappa del loro tragitto ha toccato anche Gubbio, dove una cinquantina di essi (nella foto un piccolo gruppo) hanno trovato ospitalità presso alcune famiglie delle comunità neocatecumenali locali. I ragazzi hanno raccontato le loro esperienze (molti di loro, oltre a portare avanti gli studi per diventare sacerdoti, negli anni passati sono stati inviati come missionari in alcuni tra i luoghi più remoti e poveri del mondo) facendo partecipe anche le comunità locali, col vescovo Mario Ceccobelli che li ha accolti in vescovato rimanendo molto colpito dai loro racconti. Lo stesso Ceccobelli ha voluto celebrare anche un’eucarestia alla presenza di tutte le comunità neocatecumenali di Gubbio (delle parrocchie di San Secondo, Madonna del Ponte, Madonna del Prato, San Pietro e Torre Calzolari), rivolgendo ai pellegrini l’invito a tornare in città, oltre ad augurare loro di proseguire il proprio percorso all’interno dei rispettivi seminari. Sono oltre 100 i Redemptoris Mater sparsi in quasi 60 paesi, dove attualmente studiano circa 2.000 giovani che hanno sentito la chiamata al sacerdozio.

R.Bar.

Se n’è andato l’onorevole Vinicio Baldelli, che il prossimo 1° maggio avrebbe compiuto 101 anni. Baldelli è stato uno dei personaggi eugubini di maggior riievo del secolo scorso: professore di lettere nelle scuole secondarie, preside, deputato ed infine consigliere regionale dal 1970 al 1980. Di lui si ricorda anche il fatto di essere stato uno dei padri fondatori del regionalismo umbro, leader della Democrazia Cristiana negli anni in cui l’Umbria si apprestava a trasformare se stessa, con il boom economico, avviandosi verso la piccola e media impresa.

La salma è tornata a Gubbio per l’ultimo saluto, con amici, familiari e conoscenti che lo hanno accompagnato durante la cerimonia religiosa tenuta nella chiesa di San Pietro nella giornata du mercoledì 6 aprile. Ai familiari la redazione di 15Giorni porge le più sentite condiglianze.

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Raccolta differenziata, cambiamo le abitudini (in meglio)

I cittadini del borgo di Sant’Agostino sono interessati in questi giorni a modificare le abitudini della tradizionale raccolta dei rifiuti stradale per adattarsi ad un metodo diverso, quello della raccolta porta a porta. Ma in cosa consiste questo metodo e perché viene notoriamente considerato il livello massimo di servizio di raccolta dei rifiuti?

La raccolta porta a porta è un vero e proprio servizio a domicilio, e in quanto tale comporta una facilitazione del lavoro all’utente: permette di sensibilizzare e responsabilizzare direttamente il cittadino rendendo possibile una più effettiva selezione dei rifiuti. L’obiettivo è quello di far concentrare il cittadino facendolo interrogare su quello che si getta nel contenitore per rifiuti, poiché con la raccolta porta a porta è possibile fare anche un controllo maggiore: l’utente diventa riconoscibile e pertanto è maggiormente responsabilizzato. Una questione che non è secondaria è quella legata all’eliminazione dei contenitori stradali per rifiuti. In questo modo si scongiura la creazione spontanea di vere e proprie discariche a cielo aperto, generate dallo scarso senso civico di qualche cittadino. Per ora resteranno posizionate le sole campane per la raccolta del vetro, ma saremo in grado nei prossimi mesi di proporre un porta a porta anche per questa frazione di rifiuto.

Il compito dei cittadini serviti dal porta a porta è quello di fare la differenziata in modo egregio ed esporre sul suolo pubblico di fronte alla propria abitazione il contenitore dedicato che viene ritirato giornalmente secondo un certo calendario.

La raccolta avviene dalle 6 del mattino e i giorni di raccolta sono il lunedì e il giovedì per l’RSU, il martedì per la plastica, il mercoledì e il sabato per l’organico e il venerdì per la plastica.

Fare bene la raccolta differenziata ha un’importanza ambientale e sociale. Non è più accettabile un conferimento in discarica di un RSU che contiene al suo interno alte percentuali di rifiuti ancora differenziabili e di materiali che possono pertanto poter essere destinati a nuova vita. Non è più accettabile dal punto di vista ambientale in primis, ma anche per una questione sociale ed economica. La raccolta differenziata di Gubbio deve crescere, e perché questo sia possibile invito voi tutti cittadini ad aiutarci a fare di più.

Per qualsiasi segnalazione o dubbio siete invitati a contattare Teknoservice al numero verde 800 615 622 o il Comune di Gubbio ufficio ambiente al numero 075.9237330.

Alessia Tasso Assessore all’Ambiente del Comune di Gubbio

CULTURA Al popolare regista è stata conferita lo scorso 16 marzo la cittadinanza onoraria

Zeffirelli ha tutta l’ammirazione di Gubbio

Ci ha accolto nel salotto dei ricordi. Una distesa sterminata di fotografie con le donne e con gli uomini che hanno fatto la storia del Novecento. Non solo quella artistica e quella cinematografica, ma anche quella dell’umanità intera, come testimonia una lettera vergata a mano da Santa Teresa di Calcutta. Franco Zeffirelli ci ha accolto così. Felice e sorridente di ricevere a casa sua la cittadinanza onoraria di Gubbio. Perché, parole sue, lui si è sentito marchiato dalla bellezza e dall’intensità delle pietre eugubine. E quando sente Gubbio, ancora parole sue, è colto dall’emozione che solo il ricordo è capace di scatenare. La sua arte è racchiusa nelle immortali pellicole cinematografiche “Romeo e Giulietta” e “Fratello sole, sorella luna”, che hanno diffuso l’immagine di Gubbio in tutto il mondo.

Oggi la città, seppure in ritardo, ha tributato al Maestro il giusto omaggio. Lui ha saputo aspettare, dice sorridendo sprofondato nel divano. La finzione e la realtà si mescolano sapientemente nelle opere di Zeffirelli ed i suoi racconti sanno di vita vissuta. Cristo ha le pantofole in uno scatto fotografico che ci lascia tutti senza fiato. In mezzo a centinaia di fotografie è l’immagine che più di ogni altra mi ha mostrato la grandezza di questo straordinario artista.

Avv. Francesco Gagliardi * Consigliere del Comune di Gubbio * proponente l’ordine del giorno per la cittadinanza onoraria a Franco Zeffirelli votato all’unamità dal Consiglio Comunale il 10 dicembre 2015 e conferita il 16 marzo 2016

IL RICORDO L’ex insegnante se n’è andato a 93 anni. Fu assessore alla cultura con Barboni

Gennaro Pinna, un preside speciale

Pinna e una scolaresca liceale anni ‘90

Ha visto passare generazioni di studenti, poi diventati in tantissimi casi degli ottimi professionisti, e l’impronta del professor Gennaro Pinna si è vista dapprima come insegnante di lettere e poi come preside. La sua impronta al liceo classico “Giuseppe Mazzatinti” è riconosciuta da tutti, perciò quando il 24 marzo scorso se n’è andato, a 93 anni, la comunità eugubina l’ha ricordato con affetto e stima. Quanti lo hanno conosciuto ne hanno apprezzato le qualità umane, la profonda cultura e le capacità di docente. A metà degli anni Novanta ha ricoperto anche l’incarico di assessore alla cultura nella Giunta di Paolo Barboni. Alla famiglia le condoglianze, in particolare alla professoressa Matilde insegnante al liceo “Mazzatinti” e alla nipote Francesca dirigente scolastico del Secondo Circolo Didattico che ne hanno raccolto l’eredità.

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15 151515 CULTURA Sette serate dal 15 al 25 aprile per la rassegna che torna al teatro comunale 1515 15151515 La tradizione armena ospite 15 15 15 15 15

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al Festival di Danza ”Fiumicelli”

SARANNO 40 LE SCUOLE DI DANZA CLASSICA, PER COMPLESSIVI 900 ALLIEVI, PRONTE A SALIRE SUL PALCO DURANTE LA RASSEGNA, GIUNTA ALLA 35ESIMA EDIZIONE. SERATA SPECIALE IL 17 APRILE CON LA COMPAGNIA DI BALLO TATUL ALTUNYAN, TRA LE PIÙ APPREZZATE D’ASIA

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È un appuntamento divenuto insito nella tradizione locale, che ogni anno riveste sempre una maggiore rilevanza a livello nazionale e non solo. Il Festival Nazionale delle Scuole di Danza Classica “Renato Fiumicelli” è pronto a deliziare ancora una volta il pubblico eugubino con 7 serate in cartellone nel periodo compreso tra il 15 ed il 25 aprile. Una manifestazione consolidata che anche per il 2016 ha scelto Gubbio come quartier generale, con tantissime scuole di danza provenienti da ogni parte del Paese pronte ad esibirsi sul palcoscenico in occasione della 35esima edizione della rassegna. “Per la città di Gubbio questo è un formidabile evento di promozione - ha commentato Filippo Mario Stirati durante la conferenza stampa di presentazione - e siamo ben contenti che ancora una volta la nostra città sia stata scelta per ospitare la rassegna. Il festival fa parte della storia culturale di questo luogo e andrà preservato e incentivato anche negli anni a venire, mantenendo un’identità forte legata al territorio”.

NOVITÀ D’AUTORE Sono 24 anni che il Festival “Renato Fiumicelli” viene riproposto ogni anno al teatro comunale. Rita Fecchi e Carla Menichetti, per conto del comitato organizzatore, ha illustrato i numeri dell’edizione 2016: “Saranno complessivamente una quarantina le scuole che si esibiranno nel corso delle 7 serate, per un totale di poco inferiore ai 900 allievi provenienti da tutta Italia. Ciascuno degli insegnanti invitati è diplomato dall’Accademia Nazionale di Danza di Roma, o da altra istituzione, italiana o estera, equipollente per prestigio e qualità di formazione. È un requisito indispensabile per poter far

parte dell’elenco delle scuole partecipanti”. Tre le principali novità in programma: venerdì 15 aprile, nella giornata d’inaugurazione, è prevista una video conferenza illustrata da Ermanno Romanelli dal titolo “Shakespeare e la danza nel ‘900”, tributo al drammaturgo inglese a 400 anni dalla scomparsa. Domenica 17 aprile spazio invece alla compagnia di ballo Tatul Altunyan di Yerevan (Armenia), una delle più prestigiose d’Asia, che toccherà Gubbio in una delle tappe della tournee italiana, portando sul palcoscenico il folklore e la tradizione di un popolo assai particolare, ma di nobilissime tradizioni a livello di danza.

Infine, quest’anno il festival potrà fregiarsi della collaborazione e della presenza della rivista DANZA & DANZA, che premierà la miglior scuola di ogni serata con un abbonamento annuale alla pubblicazione, divenuta tra le più rinomate e ricercate del settore.

TRADIZIONE RADICATA Il festival come da abitudine non prevede un vincitore finale, ma l’assegnazione di due borse di studio per allievi che si saranno messi particolarmente in evidenza, scelti da un’apposita giuria. Il lavoro portato avanti dalla signora Giuliana Fiumicelli Plastino (sorella del compianto Renato) e dalla scuola di danza “Città di Gubbio” prosegue nel solco della tradizione, pronto a regalare un’altra edizione densa di significati. Per informazioni è possibile contattare il numero 075.9271668 o la mail info@gubbiodanza.it.

ASSOCIAZIONISMO Il 17 aprile appuntamento all’Hotel Catignano col torneo Città di Gubbio

Burraco, un torneo colorato di rosa

La passione per il burraco si allarga con l’impegno in prima linea dell’associazione “Sotto il Campanone”. Appuntamento speciale il 17 aprile presso l’Hotel Catignano a San Marco con il terzo torneo regionale a coppie “Città di Gubbio” per un montepremi di 3.500 euro e riservato ai tesserati Fibur (iscrizioni fino al 16 aprile ore 18, quota 20 euro, accreditamento dalle ore 10 del 17 aprile). Viene presentato come il torneo tutto in rosa a partire dallo staff arbitrale con Simonetta Santucci direttore di gara, Maura Flenghi arbitro di Sala Conti, Raffaella Giampaoli e Annarosa Rodigari arbitri di sala. L’associazione eugubina, nata nel settembre 2013, conta attualmente oltre 100 soci anche di altri ambiti comunali dove non ci sono circoli Fibur. Gli appassionati si ritrovano per giocare due volte la settimana (martedì e venerdì) presso la sede sociale in via Borromini. Sono arrivate già diverse soddisfazioni,

come ai campionati a squadre nell’ottobre scorso con la promozione in Serie D della squadra composta da Annamaria Girlanda, Antonella Vinciarelli, Simonetta Procacci e Massimo Pugnitopo. I più titolati sono Massimo Pugnitopo e Simonetta Procacci promossi in Serie D anche nei campionati a coppie del marzo scorso e che nella classifica regionale 2015 si sono piazzati seconda e terzo. A Prato in occasione del primo torneo regionale di burraco internazionale le quattro coppie dell’associazione partecipanti sono risultate tutte vincenti, così come le cinque che hanno partecipato a Senigallia al torneo di Pasquetta (nella foto la spedizione eugubina). L’associazione è presieduta da Annamaria Girlanda, con vice Paola Gentilotti, segretaria Adele Martinozzi e membri del direttivo Elisabetta Fagioli, Simonetta Procacci, Angela Scotti.

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MUSICA

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L’OMAGGIO A MINELLI 15 CON LE NOTE DELLA BANDA IL TRADIZIONALE CONCERTO DI PASQUA DELLA BANDA MUSICALE DI MADONNA DEL PONTE VISSUTO NEL RICORDO DEL GIOVANE SASSOFONISTA, ALLA PRESENZA DEL PRIMO MAESTRO FULVIO FALLERI E DI TANTI AMICI. LETIZIA MORELLI PREMIATA CON LA BORSA DI STUDIO

di ROBERTO BARBACCI e Cesare Bedini, proUn tributo sincero ed seguita poi con una affettuoso a un amico che a suo modo ha seconda parte quale contribuito a rendere hanno partecipato Mila Banda Musicale di chele Fondacci (batteria), Lorenzo Cannelli Madonna del Ponte (piano) e Luca Tomasciò che oggi è divensoni (basso). A seguire tata, cioè un punto di è stato il turno della riferimento per tanti banda, che si è esibigiovanissimi musicisti BANDA Un momento del concerto SAX L’omaggio dei sassofonisti ta in un alcuni classici che la utilizzano anche del proprio repertorio, tributando anche un omaggio a Encome trampolino di lancio per la loro carriera. Il tradizionale nio Morricone (fresco vincitore dell’Oscar) con alcune delle concerto di Pasqua della banda diretta dal maestro Stefano sue colonne sonore più belle. Il concerto ha però vissuto un Mancini ha avuto un significato tutto particolare, poiché l’occasione è stata propizia per omaggiare Roberto Minelli, che momento molto particolare nell’ultima parte, quando è stata consegnata la prima borsa di studio intitolata a Roberto Midella banda è stato parte integrante per molti anni (ha seguinelli, rivolta alle nuove leve della banda, alla presenza dei geto anche in qualità di docente i corsi per i giovani allievi), il nitori Franco e Gianna: la commissione della banda, compocui ricordo a quasi due anni dalla scomparsa non accenna ad sta dal maestro Mancini e dagli insegnanti Andrea Angeloni affievolirsi. Per l’occasione, il concerto è stato aperto da una e Gioia Fiorucci, ha deciso di premiare la giovane flautista sessione di sax alla quale hanno preso parte Fulvio Falleri Letizia Morelli. La banda è già al lavoro per preparare i pros(che di Roberto è stato il primo maestro e si è esibito suosimi appuntamenti, che culmineranno alla fine di agosto con nando proprio il sax appartenuto a Minelli), Giovanni Sanl’edizione 2016 di Sbandiamo in Piazza Grande. nipoli, Giordano Biccheri, Giorgio Acciaio, Tiziano Fioriti

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LA ROCCA

Nella Chiesa la legge non sembra uguale per tutti

Il Papa e i vescovi devono rispettare le leggi della Chiesa o possono fare come pare a loro? Questa è la domanda che ormai un numero sempre più grande di fedeli cattolici si pone con crescente disorientaa cura di mento e perplessità, visti gli esempi LUIGI GIRLANDA abbastanza clamorosi di violazione delle norme liturgiche e del diritto canonico che i pastori compiono senza farsi troppi problemi. Un esempio recentissimo è quello della messa del giovedì santo celebrata da papa Bergoglio. Come è noto, si tratta della “missa in Cœna Domini”, quando la liturgia, sull’esempio di Gesù, celebra il rito della lavanda dei piedi. È noto che papa Francesco si è sempre comportato in modo piuttosto inusuale e libero in questo contesto, lavando i piedi indistintamente a uomini e donne. Ebbene, le norme del messale parlavano espressamente di soli uomini da scegliere per questo rito. Legge più o meno giusta, che può piacere o meno, ma che sempre legge è: dura lex sed lex.

Qualcuno potrebbe aver fatto notare a Bergoglio che il Papa dovrebbe obbedire alle leggi liturgiche della Chiesa e così, proprio pochi mesi fa, l’umile Papa Francesco ha emanato una legge “ad personam” cambiando le norme del messale e permettendo di scegliere anche le donne per il rito della lavanda dei piedi. Per adattare le regole della Chiesa alle sue idee, il Papa si è servito della Congregazione per il Culto Divino a cui ha inviato una lettera in cui si legge: “Dopo attenta ponderazione sono giunto alla conclusione che venga modificata la rubrica secondo la quale le persone prescelte per ricevere la lavanda dei piedi debbano essere uomini o ragazzi, in modo tale che da ora in poi i pastori della Chiesa possano scegliere i partecipanti al rito tra tutti i membri del popolo di Dio”.

La Congregazione ha così emanato le nuove regole seguendo alla lettera le indicazioni del Papa e indicando che i prescelti per il rito della lavanda dei piedi possono essere sia uomini che donne “membri del popolo di Dio”, cioè

battezzati e appartenenti alla Chiesa. Ebbene, Bergoglio quest’anno ha scelto anche persone non battezzate e appartenenti ad altre religioni, tornando a violare le leggi della Chiesa che lui stesso, solo pochi mesi fa, aveva cambiato. Tutto normale? Ormai adattare le leggi della Chiesa alle convinzioni personali sembra sia diventato un costume comune dei pastori. Ne abbiamo avuto esempio anche a Gubbio il 6 giugno dell’anno scorso in occasione della solennità del Corpus Domini.

Si tratta di una ricorrenza così importante che il Codice di Diritto Canonico obbliga espressamente il vescovo ad essere presente in diocesi. Ecco infatti cosa prescrive il paragrafo 3 del canone n. 395: il Vescovo “non sia assente dalla diocesi nei giorni di Natale, della Settimana Santa e della Risurrezione del Signore, della Pentecoste e del Corpo e del Sangue di Cristo, se non per una causa grave e urgente”. Il 6 giugno 2015, giorno del Corpo e Sangue di Cristo, il Vescovo non era a Gubbio e molti eugubini rimasero sorpresi da questa assenza. Anche perché, rimasto sorpreso anche io e nell’informarmi su cosa fosse accaduto, ho potuto constatare che non sussisteva nessuna causa “grave e urgente”, per dirla con il Codice, che giustificasse l’assenza del Vescovo.

Monsignor Ceccobelli aveva deciso di andarsene con un gruppo di fedeli della diocesi in pellegrinaggio a Torino per vedere la Sindone, esposta per oltre due mesi. Ho sollevato la questione in Curia sentendomi rispondere che queste cose non interessano nessuno e che di queste cose nessuno si interessa.

Per la Curia di Gubbio il problema quindi non è la violazione della legge, ma solo se qualcuno se ne accorge e fa il guastafeste. Come se si dovesse confidare sul fatto che il popolo bue non sa nulla di Diritto canonico. E questo la dice lunga sulla situazione di crisi drammatica in cui ormai versa la Chiesa di Cristo.

LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

Referendum, a chi fa comodo il gioco del silenzio “Gubbio è una piccola realtà, ma non per questo deve venir meno al bisogno d’informazione. Ho notato, purtroppo, che i giornali e i media nazionali parlano poco (se non affatto), del referendum abrogativo del 17 aprile. E ciò che mi dispiace ancor di più è vedere (a meno che non mi sia sfuggito qualcosa...) che neanche la nostra Gubbio ne discute:credo invece che sia fondamentale intervenire nel piccolo per colmare le disattenzioni altrui. Il 17.04.2016 si terrà un referendum che chiama alle urne gli italiani per le trivellazioni in mare. Gli elettori saranno chiamati ad esprimersi su uno specifico passaggio della normativa in vigore, che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia dalla costa senza alcun limite temporale.

Il quesito sottoposto al voto sarà:”volete voi che sia abrogato l’art.6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n 152, “norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art 1 della legge 28/12/2015, n.208 “disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato”, limitatamente alle seguenti parole:

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“per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?”.

I vicesegretari del Pd Guerini e Serracchiani ritengono il referendum inutile, invitando all’astensione perchè non porterebbe a dei vantaggi. La consultazione popolare del 17 non risolverà i problemi e non aprirà le porte al green economy, ma sicuramente il voto ha un significato politico.

Un significato enorme: si tratta di anteporre alla tendenza al riformismo sfrenato del governo, la volontà della cittadinanza. La vittoria del SI sarebbe quindi un messaggio politico: non si vogliono più combustibili fossili ma un impegno nell’energia rinnovabile, con investimenti su di essa (che in Italia abbiamo in abbondanza); d’altra parte la politica potrebbe non cogliere questo messaggio. In questo caso rimarrebbe un danno economico. Infatti con la vittoria del NO si guarda il lato finanziario. È comunque importante sottolineare come queste trivelle portino anche dei rischi, come è accaduto in Tunisia il 13.03 dove la marea nera è arrivata fino a Lampedusa”.

Giulia Messina

Il Memorial Radicchi cerca collaboratori per l’Hospitality La macchina organizzativa è ripartita, anche quest’anno carica di belle nuove idee. L’obiettivo principale che ci siamo posti per il 2016, date le sollecitazioni di alcuni commercianti, è volto a cercare collaborazioni, in particolar modo per quanto riguarda l’area hospitality. Cerchiamo infatti commercianti che abbiano interesse a prendere in gestione il servizio food e beverage all’interno del villaggio accoglienza. Come lo scorso anno, saranno allestite due zone: una di preparazione e vendita pizze e una di vendita bevande.

Rammentiamo che la manifestazione è cresciuta molto, è molto apprezzata anche da chi non è esperto del settore e

da alcuni anni a questa parte si contano almeno 2.000 spettatori. Inoltre la kermesse sarà animata da gruppi musicali, lotteria e stand vari. Invitiamo i commercianti che volessero conoscere i dettagli e valutare le condizioni a contattarci all’indirizzo memorialmatteo@gmail.com.

Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti coloro che ogni anno ci sostengono, ma anche chi di buon grado accetta di parcheggiare lontano da casa perché apprezza la manifestazione e ciò che essa rappresenta. L’appuntamento è per la serata di venerdì 7 luglio 2016.

Il Comitato Organizzatore

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NON SI TOCCA

I CERAIOLI HANNO BOCCIATO LA PROPOSTA AVANZATA NELLE SCORSE SETTIMANE DALL’UNIVERSITÀ DEI MURATORI DI FARE L’ALZATELLA IN VIA BALDASSINI. TUTTI CONCORDANO SUL FATTO CHE LE PRIORITÀ SONO ALTRE, DALLE TENSIONI IN BASILICA ALLE SFILATE NEL CAOS di ROBERTO BARBACCI Il percorso non cambierà. Non ci saranno modifiche e dunque torna nel cassetto la proposta di fare l’Alzatella in via Baldassini, davanti la cosiddetta Casa di Sant’Ubaldo. La sostanziale bocciatura di quanto aveva prospettato il presidente dell’Università dei Muratori, Fabio Mariani, è venuta dai ceraioli in prima battuta dai ceraioli di San Giorgio e Sant’Antonio che si sono riuniti in assemblea, sotto la guida dei rispettivi Capodieci, Matteo Battistelli e Michele Gaggiotti, con i presidenti delle Famiglie, Vittorio Fiorucci e Alfredo Minelli. A ruota si sono pronunciati i ceraioli di Sant’Ubaldo con il Capodieci, Stefano Rossi, che ha portato avanti un’ampia consultazione nelle singole zone.

FORTE SCETTICISMO I ceraioli hanno espresso forti riserve sulla proposta. È stato osservato che non c’è un problema di giovani che non riescono a dare la “spallata” al proprio Cero e che soprattutto sono ben altri gli aspetti cruciali su cui riflettere e trovare soluzioni. Il riferimento è all’epilogo tesissimo e discusso della festa quando i Ceri in serata arrivano nella basilica di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino fino all’articolazione scomposta delle sfilate mattutine, passando per gli eccessi e le storture spesso denunciate e mai superate. La corsa resta dunque nella sua articolazione attuale, senza alcuna modifica, come era peraltro avvenuto in passato quando sono state avanzate delle proposte di allungare il percorso pensando all’Alzatella in via Baldassini ma anche per esempio al giro del giardino in piazza 40 Martiri. I documenti consegnati alla corporazione dei muratori sono destinati al tavolo istituzionale ceraiolo può solo prendere atto della volontà popolare, mentre resta da vedere se e come saranno affrontate le questioni più scottanti che ruotano attorno alla festa.

AVANTI SENZA TIMORI “A prescindere dalla ubicazione esatta della residenza del nostro amato Patrono - ha commentato Mariani - è innegabile che quel sito possiede una notevole quantità di suggestioni che arricchirebbero l’immagine della Festa.

Non abbiamo ottenuto grande consenso dai vertici delle famiglie ceraiole, anche se, PRESIDENTE Fabio Mariani per la verità, ad ogni cantone riceviamo incoraggiamenti da tante persone che ritengono invece validissima l’idea. Del resto era una cosa semplice, proposta con l’esclusivo obiettivo di migliorare la Festa, vederla più bella, perfezionarsi, senza stravolgimenti, senza lesione alcuna alla sua immutabilità, che fusa tra la gente, nella capacità di generare memoria e devozione, tradizione ed esaltazione delle nostre origini, viva di colori e di desiderio di partecipazione. Non è nostra intenzione dividere. La responsabilità che abbiamo e sentiamo è proprio quella di custodire e preservare, ma anche quella di migliorare. Lo scorcio di via Baldassini con i tre Ceri rimane un miraggio, ma siamo sicuri che qualcuno ripenserà più avanti a questa nostra idea. Noi non ci arrendiamo e continueremo, confidando in un dibattito che potrebbe coinvolgere tutti anche su altri temi che ci stanno a cuore, vedi la sfilata che da anni merita un intervento per ricondurla ad essere degna di una Città che si mostra a se stessa e al mondo nel suo giorno più importante

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IL PADULE SAN MARCO È LA PRIMA FORMAZIONE EUGUBINA A FAR FESTA: CON 3 GIORNATE D’ANTICIPO HA STACCATO IL PASS PER LA PRIMA CATEGORIA. AL FONTANELLE BRANCA BASTANO 4 PUNTI PER SALIRE IN ECCELLENZA. IL GUBBIO È LANCIATISSIMO VERSO IL RITORNO IN LEGA PRO

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di ROBERTO BARBACCI distanti 6 punti quando al termine della stagione mancano appena 3 giornate, la prima delle quali vedrà i brancaioli impegnati proprio in casa del Pontevalleceppi (che la settimana successiva andrà a far visita al Lama). A dividere i biancoblù dall’Eccellenza restano appena 4 punti: “Se cominciassimo a fare calcoli adesso commetteremmo un errore imperdonabile”, ha fatto sapere Lisarelli, che si coccola e incensa Cristian Ghirelli, l’amico di una vita che in pieno recupero ha risolto PRIMA... FESTA Il Padule San Marco è in trionfo Elisa Moriconi la pratica Corciano con uno splendido colpo di testa: “Ormai Tira aria di promozione nel calcio eugubino. Eravamo stami considero una sorta di Altafini - ci scherza su il bomber ti buoni profeti un paio di numeri fa, quando senza indugio uno specialista dei finali di scrivemmo che Gubbio, Fontanelle Branca e Padule San Marpartita. Sono felicissimo, co avrebbero potuto staccare tutte quante il pass per la catesappiamo che c’è ancora goria superiore. E i primi ad essere riusciti nell’impresa sono tanto da fare, ma vediamo stati proprio i ragazzi di Massimo Cerbella, che lo scorso 2 il traguardo ed è una senaprile hanno festeggiato la matematica promozione in Prima sazione bellissima. Stiamo Categoria con tre gare d’anticipo, arrivata al termine della vivendo un’annata magica gara vinta per 3-0 contro il Parlesca. Una stagione condotta e questo gruppo merita costantemente in testa, una cavalcata trionfale che ha fatto di vincere il campionato”. deragliare strada facendo tutte le rivali nella lotta al titolo, coNell’euforia del momenstrette a giocarsi le relative chance di promozione passando to c’è scappata pure una per i play-off. “Non c’è mai nulla di scontato nel calcio, ma promessa: “Questo gol è BRANCA La gioia di Ghirelli Moriconi devo dire che siamo stati all’altezza del compito che c’eravadavvero importante e lo dedico alla mia fidanzata Ilaria, che mo dati”, spiega Cerbella. “Volevamo far bene, magari però tra un anno diventerà mia moglie”. Fiori d’arancio che profunon pensavamo di poter festeggiare la promozione con tre mano d’Eccellenza. giornate d’anticipo. L’annata è stata super sotto tanti aspetti: GUBBIO DA CORSA Dovrà forse pazientare un po’ di più pochi infortuni, tanta coesione e una rosa ampia nella quale i prima di far festa, ma anche il Gubbio è bello lanciato verso giovani hanno fatto la differenza, legittimando il lavoro della la riconquista della Lega Pro. Col Gavorrano si preannuncia Juniores (che è in vetta nel girone A di A2). Se fossimo rimasti un duello appassionante fino al termine della stagione: il 3-0 in Seconda avrebbe avuto poco senso proseguire il lavoro con sul GhiviBorgo ha scacciato vie ansie e paure e riconsegnato i fuoriquota, visto che con la riforma in Seconda non ci sarà alla piazza un Daniele Ferri Marini sempre più leader e trapiù alcun vincolo d’età. In Prima penso che questa società può scinatore, criticato (forse) troppo frettolosamente quando le dire di aver trovato la sua nuova dimensione, puntando semcose non giravano per il verso giusto. Con 3 gare al “Barbetti” pre a far bene”. Non sa ancora se resterà in panchina (“Dovrò e due trasferte nelle vicine Spoleto e Città di Castello, anche valutare bene il peso degli impegni confrontati con quelli lala tifoseria rossoblù è pronta a fare la sua parte dopo aver vorativi”), ma di una cosa si dice certo: “Questo gruppo ha un ricominciato a seguire in maniera un po’ più consistente la futuro luminoso davanti a sè. Facile rimarcare la presenza di squadra (300 tifosi hanno seguito i ragazzi di Magi a Poggielementi come Pierotti o Calzuola, ma la verità è che tutto il bonsi, un migliaio hanno assistito all’ultima gara casalinga). Il gruppo sa esaltarsi in qualsiasi situazione. Ora mi auguro che tecnico è convinto che la strada sia tracciata: “Questo gruppo anche il Ponte d’Assi possa far festa, perché è un’altra squadra è passato per molte difficoltà, ma adesso sta dimostrando di che meriterebbe di salire”. Per Cerbella è la quinta promovalere tanto. La carica dei nostri tifosi, poi, è il vero valore agzione in carriera, che segue a quelle con Fontanelle Branca e giunto. Ci attendono altre 5 finali, ma la squadra ha la giusta Carbonesca (due a testa). “Più che altro spero che anche nelle maturità per non farsi cogliere impreparata e mantenere il categorie superiori possano far festa sia il Fontanelle Branca, vantaggio su chi ci insegue”. Una rosa ampia dove tutti fanno dove ho lasciato un pezzo di cuore, sia il Gubbio, del quale da la loro parte e dove di recente s’è riproposto all’attenzione il calciatore ho vestito la maglia più di 30 anni fa. Sarebbe un baby Massimo Conti, “bocciato” nella prima parte della stagran bel riscatto per il calcio eugubino dopo qualche stagione gione come terzino destro, in sordina”. oggi protagonista in un FONTANELLE DA SOGNO Chi il traguardo lo vede sempre ruolo diverso (quello di più vicino è il Fontanelle Branca, capace di inanellare nel momezzala) e nel momento mento più delicato della stagione un filotto di tre risultati utili del bisogno. Le premesse che di fatto lo proietta ormai ad un passo dal paradiso. Il giroper un gran finale ci sono ne di ritorno della squadra di Andrea Lisarelli s’è dimostrato tutte e la piazza attende degno di un passista scalatore, con l’unico ko. di Casa del Diatrepidante di cancellare volo a sporcare una media altrimenti eccellente (6 vittorie e l’onta della retrocessione 5 pareggi con 23 punti conquistati nelle restanti 11 gare, alla della passata stagione.

GUBBIO Ferri Marini show Settonce media di 1,91 punti a partita). Pontevalleceppi e Lama sono

Calendari a confronto per il rush finale SERIE D Cinque giornate da vivere tutte d’un fiato: il Gubbio di Magi ha coronato un fantastico inseguimento al vertice, ma adesso dovrà mantenere il punto di vantaggio sul Gavorrano negli ultimi 450’ di campionato. I rossoblù avranno la possibilità di giocare tutte le ultime gare in Umbria: due trasferta a Spoleto (virtualmente retrocesso) e a Città di Castello (virtualmente salvo) con in mezzo il doppio confronto interno con Sangiovannese e Foligno (quest’ultimo il più temuto, nonostante i falchetti siano lontani dai play-off) e la chiusura col Viareggio sempre al “Barbetti”. Il Gavorrano ha 3 trasferte (Gualdo, Sansepolcro e Massese) e due gare casalinghe con Pianese e Scandicci. In pratica affronterà tutte le squadre impelagate in zona play-out. Che a fine stagione non è sempre un vantaggio…

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PROMOZIONE Alla squadra di Lisarelli, in vetta con 56 punti e 6 di vantaggio sull’accoppuata composta da Pontevalleceppi e Lama, mancano 4 punti per garantirsi il primo posto e la promozione diretta in Eccellenza. Domenica prossima è in programma lo scontro diretto a Pontevalleceppi: con una vittoria e una contemporanea mancata vittoria del Lama (di scena a Corciano: non la più semplice delle trasferte) gli eugubini potrebbe festeggiare con due gare d’anticipo. Altrimenti dopo ci sarà la sfida casalinga con il fanalino di coda Real Pitulum Tiberis, allenato ora dall’eugubino Leonardo Radicchi, quando in contemporanea si sfideranno Lama-Pontevalleceppi. L’ultima gara è in programma a Sangiustino contro una squadra presumibilmente fuori da qualsiasi discorso play-off o play-out.

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SABATO 9 APRILE IL PRANZO DE LA CONGREGA

Santantoniari verso la festa Si avvicina a grandi falcate una nuova edizione della Festa dei Ceri e si moltiplicano gli eventi ricreativi che come consuetudine precedono la festa. Sabato 9 aprile 2016 dalle ore 12.30 la Famiglia dei Santantoniari ha dato appuntamento a tutti i ceraioli per il Pranzo della Congrega e de la Stura Santantoniaria. Un’occasione buona per stare insieme e allo stesso tempo iniziare a preparare il periodo più bello dell’anno per tutti i ceraioli. Il singolare nome del pranzo riprende due definizioni che definiscono il modo di vivere questi momenti fatti di canti e gioia.

Le adesioni verranno raccolte entro e non oltre il 7 aprile.

TRE FAMIGLIE SI SONO RIVOLTE ALLA PROCURA

Polo Fontecese, scatta una denuncia

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Comune, Regione e privati coinvolti nell’affare del polo commerciale Fontecese con a Coop capofila sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia dalle tre famiglie eugubine che contestano l’operazione (sospesa da diversi mesi) da circa 16 milioni di euro su una superficie di circa 10mila metri quadrati. Le famiglie si erano rivolte al Tar, con il ricorso respinto a febbraio e per il quale adesso hanno preannunciato di voler inoltrare appello al Consiglio di Stato. È stato sottolineato, nel rendere pubblica l’iniziativa della denuncia con i magistrati attivati, “il continuo silenzio e immobilismo di Comune e Regione”, chiamando in causa la giunta e gli uffici, “nonostante le numerose sollecitazioni formali a controllare ogni singolo aspetto dell’iter, anche di carattere penale”, con l’invito a trasmettere tutta la documentazione alla procura (“Cosa mai fatta”, hanno evidenziato in una nota). Le tre famiglie fanno sapere che la vicenda ha risvolti penali e coinvolge “personaggi, professionisti e centri d’interesse molteplici, pubblici e privati”.

APPUNTAMENTO IL 22 APRILE

Le imprese del Comandante Alfa

Il popolare sito internet www.livegubbio.it e 15 Giorni, in collaborazione con Fotolibri e il patrocinio del Comune, organizzano venerdì 22 aprile, alle ore 21, presso la sala Trecentesca di palazzo Pretorio sede della Residenza Municipale, la presentazione del libro “Cuore di rondine” scritto dal Comandante Alfa, nome in codice di un agente del Gis, il Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri, meglio note come ‘teste di cuoio’, corpo speciale fondato nel 1978 per intervenire in situazioni difficili come rapimenti, liberazione ostaggi e dirottamenti di mezzi. Il comandante Alfa è uno dei fondatori della squadra. “Cuore di rondine” (edito da Longanesi), scritto proprio dall’agente, ripercorre alcune delle azioni più eclatanti del reparto. Sarà a Gubbio per portare la sua esperienza, accolto dal saluto del sindaco Filippo Mario Stirati. Una vita nascosta, sempre sull’orlo della morte e della fuga: questa è la storia raccontata in “Cuore di rondine”, un libro che tiene col fiato sospeso perché si svelano i retroscena di vite vissute da eroi, in cui non si può rivelare il proprio ruolo nemmeno ai propri parenti perché sarebbe troppo pericoloso per lo stesso agente e la sua famiglia.

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