15 Giorni - Numero 57 - 30 Giugno 2016

GUBBIO www.livegubbio.it

Giovedì 30 Giugno 2016 Anno IV Numero 57

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

DIVERTIRSI SÌ, MA BASTA ECCESSI MOBILITAZIONE GENERALE PERCHÉ SIA MESSO UN FRENO DOPO GLI ATTI VANDALICI, ALCOOL E SCORRIBANDE NOTTURNE, OLTRE ALLE ESAGERAZIONI SOTTO I CERI. CI SI ASPETTANO CONTROLLI POTENZIATI E LINEA DURA CON CHI ESAGERA

Emporio Emily

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FERMIAMO I VANDALI COPERTINA

I GRAVISSIMI EPISODI DEGLI ULTIMI TEMPI COSTRINGONO AD ALZARE IL LIVELLO DI GUARDIA. CI SI INTERROGA SULLA MATRICE E LE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE PER FRONTEGGIARE GLI ECCESSI. BENE IL DIALOGO PER OFFRIRE AI GIOVANI PIÙ OPPORTUNITÀ, MA SE NECESSARIO SERVE ANCHE SEVERITÀ di MASSIMO BOCCUCCI Mobilitazione generale. Gli atti vanpresenza di uno sfogatoio forcaiolo, dalici e gli eccessi - tra le scorribanma vanno trovate risposte concrete de nel periodo dei Ceri e i gravissimi anche dure per gestire le situazioni episodi al parco di Coppo, piazza San negative e scoraggiarne il ripetersi.

Giovanni e Padule - hanno lasciato il PATTUGLIAMENTI Una intensifisegno tra i danni materiali e quanto cazione dei pattugliamenti, specie di allucinante s’è visto. Ci si interroga, di sera, delle forze dell’ordine può si riflette, si cercano risposte e soluessere una soluzione concreta. L’atzioni. Ci si pone il problema delle optività di controllo non va però conportunità che la città offre, in termini cepita per fare cassa, puntando alle culturali e per il divertimento che non multe per rimpinguare le disastrate La desolante scena ammirata a parco Coppo sia solo un contesto “Cerocentrico”. Si casse comunali o dello Stato, ma per pensa con preoccupazione alle prospettive per i giovani in un fronteggiare come si deve la microcriminalità da una parte e le tessuto sociale lacerato dalla crisi economica, senza sbocchi ocdegenerazioni comportamentali dall’altra. Per dare man forte cupazionali con i colossi produttivi in apnea e il sistema pubblisi potrebbero mettere in campo, oltre ai carabinieri e la polizia co sopraffatto da lottizzazione politica e privilegi. Si alza il grido: locale che hanno comunque organici ridotti, anche gli agenti di servono strategie concrete, attraendo risorse private, per rilanaltri corpi istituzionali e delle strutture pubbliche. E quando si ciare la città e servono piani efficaci per controllarla attraverso accertano le responsabilità, serve anche una linea punitiva come una maggiore vigilanza e la linea della severità quando serve. Nel risposta forte e chiara per l’intera comunità. giro di poco ha dominato la devastazione in punti diversi della COMITATO PERMANENTE Ci sono iniziative per dare un concittà, dai luoghi-simbolo alla periferia. Al parco di Coppo è finita tributo al dibattito e alla ricerca di soluzioni. Alcune proposte nel modo peggiore una festa studentesca, in piazza San Giovansono venute nel corso di un incontro pubblico a San Pietro, preni non c’è stato alcun senti anche il sindaco rispetto per l’habitat Filippo Mario Stirati storico-architettonico con amministratori e di pregio in un quadro consiglieri comunali. aggravato da fenomeni Si è parlato di interdi bullismo, a Padule venti per sostenere le frazione notoriamente politiche giovanili per tranquilla hanno divelalimentare il senso cito in uno spazio verde vico. Si sono mobilitati il cassonetto dei rifiuti i residenti del centro I danni alle scalette in piazza S. Giovanni e la palizzata. Le derive La staccionata danneggiata a Padule storico, che stanno cosotto Ceri, tra il vomito dilagante e pure di peggio, avevano fatto stituendo un comitato permenente, e hanno posto in primo piano già scattare l’allarme con una serie di reazioni tanto preoccupavari aspetti della vita quotidiana cittadina: piazze, club giovanili, te quanto critiche. motorini, igiene pubblico, pranzi e cene caraiole. Si propone un POTENZA DI FACEBOOK Le degenerazioni vengono riportate sistema di videosorveglianza in tutto il centro storico e in piazza puntualmente su Facebook, uno strumento sempre più potenSan Giovanni ma anche la presenza a piedi, spece in estate e di te per mettere in piazza quanto succede giorno per giorno, ora notte, delle forze dell’ordine anche se hanno difficoltà a coprire dopo ora. I social network sono luoghi di dialogo, confronto, i turni in un territorio molto esteso. Da qui l’idea di sollecitare scambio di informazioni. E tutte le storie finiscono lì, in antequestura, prefettura, comando regionale dei carabinieri e la Reprima, con i più disparati commenti (taluni anche volgari senza gione perché possa aumentare la dotazione organica. Si è fatta rendersi conto del rischio querele). I vandali sono una minaccia. la stima di una ventina di club presenti nel centro storico, con E si teme l’emulazione, con l’ampliamento dei fenomeni per couna concentrazione superiore nella zona di corso Garibaldi, con piare i comportamenti e sfidare tutti aggravando le situazioni. quasi cinquecento giovani coinvolti che parcheggiano selvaggiaNon ci sono precedenti di atti vandalici così sfrontati, oltretutto mente i ciclomotori. È emersa l’opportunità di promuove iniziamessi in atto in un raduno studentesco con oltre cinquecento tive per responsabilizzare i giovani sulle tematiche del vivere cigiovani e in pieno giorno. Sarebbe bastato un colpo di telefono vile nel rispetto dei residenti e della città storica, fino agli eventi ai carabinieri per fermare lo scempio che coinvolgano i genitori. Chiamati prima che si superassero i limiti. Le in causa anche i dirigenti scolastici segnalazioni alle forze dell’ordine per promuovere incontri con gli stusono intanto un primo rimedio: se denti e i genitori, coinvolgendo i revediamo qualcosa che non va, è bene sidenti del centro storico disponibili segnalarlo subito. Si può dare una a raccontare le bellezze della città e mano a fermare in tempo certe deripronti a far capire le problematiche. ve. Sono scese in campo le istituzioni, Infine, il tasto dolente dei continui le associazioni, i cittadini che hanno banchetti ceraioli che hanno ridotto avviato pubblicamente una serie di la festa dei Ceri a goliardici appuntarilfessioni con tanto di analisi appromenti senza freni.

I presenti all’incontro pubblico tenuto a San Pietro fondite, appelli e proposte. Non si è in

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INCHIESTA

Scuole, atteso un giro di vite

DOPO I FATTI ACCADUTI AL PARCO DI COPPO E PIAZZA SAN GIOVANNI NELLE SCORSE SETTIMANE, I PRESIDI DEL “MAZZATINTI” E DEL “CASSATA-GATTAPONE”, MARIA MARINANGELI E DAVID NADERY, RICHIAMANO L’AUTOREVOLEZZA DELLA SCUOLA E PREPARANO NOVITÀ PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO di MASSIMO BOCCUCCI

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Dirigono i due poli della scuola superiore. Un esercito di quasi 1.800 studenti ripartiti tra i cinque indirizzi del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” e i dieci del polo tecnico “Cassata-Gattapone”. Maria Marinangeli e David Nadery, entrambi nati l’8 marzo 1996, stanno guiMaria Marinangeli dando i due istituti ormai da un quadriennio (lei è preside dal 2004, per lui è il primo incarico). Li abbiamo coinvolti nei gravi fatti che suscitano apprensioni e dibattiti.

Quanta tristezza e preoccupazione per le vicende del parco di Coppo e piazza San Giovanni?

MARINANGELI: “Tantissime. Un misto di dolore e stupore.

Dolore perché sono fatti che ci interrogano, soprattutto su come noi ci rapportiamo al quotidiano di questi giovani. Stupore perché si pensa sempre che certe cose succedano lontano da noi, ad altri. Invece siamo difronte ad una generazione che chiede e alla quale noi adulti dobbiamo delle risposte”.

NADERY: “Preoccupazione, più che tristezza. Gli episodi sono gravi, ma ho ascoltato fin troppe prediche dal pulpito, e la cosa mi pare scontata e poco utile a comprendere”.

Cosa la colpisce di più negativamente?

NADERY: “Le scene di degrado, violenza su luoghi e persone colpiscono per il nichilismo che sottendono. Mi colpisce negativamente anche la scarsa capacità di riflessione di un’intera comunità sui propri giovani”.

MARINANGELI: “Intanto che i nostri ragazzi sembrano aver perso del tutto i valori del senso civico, del rispetto delle cose

e delle persone, della bellezza, della verità e dello stupore. Poi che ci sia una sorta di assuefazione all’ondata barbarica in atto”.

Episodi come questi vanno identificati come malessere sociale, goliardia esagerata o alDavid Nadery tro?

MARINANGELI: “È altro. Progressivamente abbiamo tolto ai ragazzi il senso del dovere e della fatica. È banale dire che hanno tutto e hanno troppo, ma non saprei dirlo diversamente.

Tutte le agenzie educative che ruotano intorno a loro fanno a gara a facilitare le cose. In primo luogo la famiglia, ma anche la scuola, le società sportive, la Chiesa. E vivono in un mondo impazzito dove tutto è consentito e tutto viene giustificato. Ma così facendo il tiro si alza e quando non si sa che fare si cerca la trasgressione. La cosa drammatica è che non si rendono conto di quel che stanno facendo; la percezione della realtà è completamente alterata da una sorta di ‘stanchezza’. Eugenio Montale lo avrebbe definito ‘il male di vivere’; ecco è il dolore che il poeta ha incontrato nella sua vita, ed è anche la più drammatica testimonianza della crisi spirituale dell’uomo moderno, in un mondo che pare sul punto di sgretolarsi e dissolversi. Definirei questo ‘male di vivere’ come l’incapacità dell’uomo di comunicare,una sorta di isolamento, di frattura, di vita strozzata. Ma è anche il male dell’essere, in quanto ci impedisce di avere delle certezze, di conoscere la realtà e noi stessi”.

NADERY: “Sono, allo stesso tempo, episodi singoli e il portato di una cultura collettiva. Come episodi singoli vanno perseguiti per legge: le forze dell’ordine hanno fatto indagini, individuato

nomi, denunciato. I maggiorenni vanno perseguiti personalmente, i minorenni per tramite dei genitori, e pene e sanzioni debbono essere irrogate. Poi c’è il dato culturale, con le specifiche che caratterizzano questo territorio. E dovrebbe essere la comunità degli adulti a interrogarsi. Mentre vedo che si indulge alla predica, alla retorica dell’emergenza, alla chiamata alle armi. A scanso di equivoci, continuo a pensare che i giovani siano la parte migliore della società, anche della società eugubina”.

La scuola si sente in qualche misura coinvolta oppure sono le famiglie a doversi interrogare?

NADERY: “Tutti ci dobbiamo interrogare. L’importante è, però, farsi le domanda giuste. Ne pongo alcune: l’abuso di alcool e, più recentemente di droghe così presente nei giovani eugubini, in che modo può essere figlio della cultura della ‘deroga’, della ‘zona franca’, della ‘sospensione della legge’ che sia le feste tradizionali sia la ‘cultura del club’ paiono legittimare?

Quanti degli adulti locali sono disposti a riflettere sul ruolo deviante che hanno sui giovani i miti del machismo, della forza fisica, della virilità malintesa, che fanno parte di momenti topici della cultura locale? La forte chiusura, culturale ed emotiva, che caratterizza la gioventù in un territorio così peculiare come quello eugubino, in che modo determina e rinforza la sensazione di autosufficienza e onnipotenza di alcuni, e allo stesso tempo l’anomia e l’esclusione di altri? E’ troppo facile la retorica del mala tempora currunt, mentre servirebbe una profonda riflessione sul modello di uomo, di donna e di giovane che questo territorio ha nel tempo costruito.

MARINANGELI: ”Le famiglie si devono interrogare. Lo sanno i genitori e lo sappiamo anche noi a scuola che con le famiglie ci confrontiamo ogni giorno. Anche nel rapporto che le famiglie devono avere con l’Istituzione scolastica, ci dovrebbe essere una sorta di cooperazione e collaborazione maggiore. Far comprendere ai figli che la scuola è la base del loro futuro, che va rispettata. Aiutarli a superare le frustrazioni di un brutto voto, di un giudizio sospeso e, oppure, anche di un’eventuale bocciatura. Dovremmo fare fronte comune. La scuola è una istituzione con le sue regole; gli insegnanti sono educatori ma sono anche coloro che danno ai ragazzi insegnamenti e contenuti culturali. Bisognerebbe recuperare il motto di Don Milani “I care”, cioè mi sta a cuore, mi preme. Ecco, la scuola deve ritornare ad essere centrale nella vita dei giovani, e i genitori dovrebbero aiutarci in questo”.

Queste brutte storie avranno delle conseguenze nell’organizzazione del nuovo anno scolastico dell’istituto?

MARINANGELI: “Abbiamo chiuso l’anno scolastico dandoci come riflessione per l’estate l’analisi di questi fattacci. Il nuovo anno ripartiremo da qui. Dalle regole in primo luogo, dal non consentire deroghe a quello che è il quotidiano (assenze, ritardi etc.). Proporremo poche cose ma chiare e precise. A scuola si viene per stare bene e per imparare, ma saremo più attenti e rigorosi. Ai ragazzi chiederemo di mettersi in cammino verso il loro futuro seguendo la traccia che la scuola, e tutto il corpo docente, indica loro, alle famiglie collaborazione massima”.

NADERY: “Non saprei quali. Posso solo auspicare che i responsabili dei fatti noti possano essere coinvolti a scuola in percorsi di recupero del senso civico”.

Si farà promotore di iniziative particolari?

NADERY: “Non credo a misure emergenziali, non credo a convocazioni congiunte di consigli di istituto, credo invece si debba promuovere riflessione sulla cultura locale. La gioventù eugubina ha bisogno di sentirsi parte del mondo, e forse Gubbio e il suo splendido isolamento non bastano più”.

MARINANGELI: “Vedremo. Ci confronteremo fra colleghi e con le istituzioni. Noi siamo pronti ad aprire e partecipare a qualunque tavolo”.

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INCHIESTA

I GENITORI “TRADISCONO” IL RUOLO IL PARERE DELLA PSICOLOGA SILVIA TIRONZELLI: “IN FAMIGLIA SI È COMPLICI DI COLORO CHE DOVREBBERO ESSERE GUIDATI. PADRI E MADRI VIVONO NEL TIMORE DI NON ESSERE ACCETTATI E AMATI. IN QUESTA VERA E PROPRIA INVERSIONE DEI RUOLI, GLI ADULTI NON RIESCONO A DIRE DI NO” a cura della DOTT.SSA SILVIA TIRONZELLI * Grazie a social come Facebook, tutti, pressoché in tempo reale, abbiamo potuto commentare e discutere, pubblicamente, dei fatti accaduti al parco di Coppo e a San Giovanni. Che contributo possono dare discipline come la psicoanalisi a questa discussione? A mio parere, lungi dal fornire “cure” per simili fenomeni, possono offrire degli spunti di riflessione. Ovviamente, il discorso non è semplice e sintetizzarlo in poche righe rischia di banalizzarlo. Anche perché le seguenti considerazioni riguardano una tendenza sempre più marcata, ma non contraddistinguono, per fortuna, tutte le famiglie o tutti i giovani. Un paio d’anni fa ad un ciclo di conferenze tenuto a Grottammare dall’Irpa (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata), assistetti ad un interessantissimo intervento di uno psicoanalista francese: Alain Vanier.

Vanier analizzava come fosse cambiata la figura di figlio nel corso delle epoche e soprattutto a partire dagli anni 1970. Queste valutazioni, per nulla scontate, mi colpirono molto e sono lo spunto principale dell’analisi che sto per fare. In passato, il figlio, membro più piccolo della famiglia, era del tutto sottomesso alle autorità genitoriali. Più che diritti aveva doveri: ascoltare e imparare. Esprimere la propria opinione era un lusso che si poteva concedere solo da adulto e a casa propria. Oggi, invece, interpellato fin da piccolo (quando ancora non è neanche in grado di esprimerli) sui propri desideri, è divenuto “oggetto prezioso”, da venerare e preservare a ogni costo.

Mentre prima, nella famiglia patriarcale, il padre padrone, irraggiungibile e incontestabile (con ovvie conseguenze sul piano della comunicazione in famiglia), regnava in casa su tutti, anche sulla moglie (che, nel migliore dei casi, era però depositaria dell’amore e della comprensione), ora l’autorità paterna è sempre più frequentemente messa in scacco. Come ben sottolinea lo psicoanalista Massimo Recalcati nel suo “Cosa resta del padre?”, ci troviamo nell’epoca dell’evaporazione del padre, della caduta del nucleo familiare tradizionale, con le sue regole e i suoi tabù.

Assistiamo, sempre più spesso, a famiglie che sembrano aver perso un centro di gravità.

Così se prima, con la famiglia “autoritaria” avevamo una distinzione netta tra le generazioni (con esiti conflittuali o di sottomissione), oggi, invece, sempre più spesso, abbiamo a che fare con una non-differenziazione generazionale: i genitori, sempre più identici (anche nelle esperienze e nei bisogni) ai propri figli, ne diventano i “migliori” amici. Complici di coloro che dovrebbero guidare e sostenere, sempre più difficilmente riescono ad assu-

Silvia Tironzelli si è laureata in psicologia clinica e di comunità sotto la guida dello psicoanalista Massimo Recalcati. Specializzata in psicoterapia presso l’istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza di Roma, esercita a Gubbio presso lo studio medico “Procacci, Bazzucchi, Pierini e Ceccarini”, all’interno del centro polifunzionale “I Tigli”. È membro fondatore di Alipsi, Associazione Lacanania Italiana di Psicoanalisi. mere un ruolo educativo. Anche perché, di sovente, questi padri e madri (non a caso figli dei padri padroni) vivono nel timore di non essere accettati e amati dai propri figli. In questa vera e propria inversione dei ruoli, gli adulti non riescono a dire di no, vivono il terrore dei possibili conflitti e, quando essi si presentano, cercano di risolverli “tappando” le questioni con l’acquisto di oggetti di consumo, garanti di felicità e status quo. Ma il conflitto lungi dall’essere un’esperienza esclusivamente negativa, ha un’importante funzione: quella di consentire alle differenze di emergere e di dialogare, evitando che l’intransigenza, la negazione o l’intolleranza sfocino nell’odio o nella violenza cieca.

Il nostro tempo, del resto, è segnato dalla spinta al consumo e celebra solo il successo. I fallimenti (inevitabili in un percorso di crescita individuale) vanno disconosciuti o negati. Si esalta di continuo la libertà, confondendola con un godimento infinito ed illimitato che se ne frega dell’altro. Un godimento autistico di cose e sostanze, che va a discapito dell’essere soggettivo, che non ci permette di accedere all’altro ed al nostro desiderio. Che non ci fa crescere, perché per crescere abbiamo bisogno di lodi, ma anche di critiche. Di molteplici possibilità, ma anche di limiti. * Psicologa

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Palazzo Beni, partono i lavori

ATTUALITÀ

SI ATTIVA IL CANTIERE PER L’INTERVENTO DA 650MILA EURO FINANZIATO DALLA CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA. SE NE CERCANO ALTRI 250MILA PER RIPULIRE LA FACCIATA. OSPITERÀ UN POLO MUSEALE DI ARTI E MESTIERI di MASSIMO BOCCUCCI

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Il cantiere è bell’è pronto per la ristrutturazione di palazzo Beni in via Cavour, destinato a ospitare un polo museale di arti e mestieri. Partono i lavori che andranno avanti fino all’aprile 2017. L’investimento è di 650mila euro con il peso determinante nell’operazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Ora c’è l’impegno forte per Il portone d’ingresso di Palazzo Beni reperire altri fondi, circa 250mila euro, per poter ripulire la facciata tenendo conto che una parte dell’edificio è di privati.

Il palazzo che ospiterà la mostra, con una corte e un giardino interno che verrà sistemato in seguito, è di proprietà dell’Arma dei Carabinieri, per il lascito Ceccarelli, ed è stato concesso in comodato per vent’anni alla neonata Fondazione Arti e Mestieri Storici presieduta da Fabio Mariani, presidente dell’Università dei Muratori, con l’atto sottoscritto il 16 giugno dello scorso anno nella sala consiliare del Comune con il sindaco Filippo Mario Stirati, alti rappresentanti dei carabinieri e l’allora presidente della Fondazione Carisp, Carlo Colaiacovo. Il sodalizio

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costituito il 30 gennaio 2015 con il coinvolgimento del Comune, va nella direzione della sinergia pubblico-privato per la valorizzazione del patrimonio cittadino attraverso la promozione, studio e salvaguardia delle arti e dei mestieri di eccellenza con la costituzione di un polo museale, promosso e finanziato dalla Fondazione Carisp.

PEZZI ESCLUSIVI Le sale ospiteranno una serie considerevole di pezzi esclusivi e molto particolari, in arrivo anche da San Gimignano, che ricostruiscono le antiche arti in un contesto storico particolare come quello eugubino che nei secoli ha dato sviluppo alle corporazioni dei mestieri ancora oggi orgogliosamente presenti. Palazzo Beni, che verrà restituito al pieno splendore e alla fruibilità, è un’imponente costruzione eretta negli ultimi anni del 1300 dalla famiglia ghibellina dei Beni al loro rientro dall’esilio. Vi soggiornarono i papi Martino V nel 1420 e Giulio II nel 1506.

Nel XVII secolo l’attuale portale sostituì l’originario con un impatto molto La facciata di Palazzo Beni diverso.

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ATTUALITÀ

LOGGE, C’È UNA VARIANTE ALL’IMPIANTO TERMICO

MODIFICA AL PROGETTO, DECISA DALLA SOPRINTENDENZA, E POI VIA AI LAVORI DOPO CHE IL TAR DELL’UMBRIA HA RESPINTO IL RICORSO DI ITALIA NOSTRA (MA NE RESTA UN ALTRO). I GIUDICI HANNO SENTENZIATO CHE L’ITER È STATO CORRETTO, LA VETRATA È AMOVIBILE ED È UNA BUONA COSA CHE L’EDIFICIO STORICO SIA FRUIBILE di ROBERTO BARBACCI C’è una variante da fare al progetto, dell’Umbria e la Fondazione Carisp, su disposizione della Soprintendenrappresentata dall’avvocato Mario za, e riguarda l’impianto termico.

Rampini di Perugia. Italia Nostra Poi, i lavori per riqualificare le Logge chiedeva l’annullamento delle delidei Tiratori potranno partire. Sono bere del Comune e tutti gli atti collegià pronte le imprese Pelucca Sagati assunti dalla Soprintendenza e a muele ed Ecosuntek di Matteo Milivello ministeriale con relativi pareri nelli con Fausto Marionni in un asse sul progetto di ristrutturazione. Il triGubbio-Gualdo Tadino per mettere bunale amministrativo ha accolto le mani al manumentale edificio di tesi difensive secondo cui le vetrate piazza 40 Martiri nell’operazione da previste non determinano alcun auLe Logge di Gubbio come si presentano oggi 3,2 milioni di euro finanziata dalla mento di volume non comportando, Cassa di Risparmio di Perugia proprietaria dello stabile. Il progettra l’altro, la chiusura definitiva dei lati delle logge essendo apribili to è regolare, così come è legittimo l’iter che è stato seguito da o rimovibili secondo le prescrizioni della Soprintendenza.

Comune, Soprintendenza e Ministero dei Beni Culturali per autoINTERVENTO CONSERVATIVO L’intervento viene valutato dai rizzare l’intervento, secondo quanto ha stabilito il Tar dell’Umbria giudici come conservativo e sono ritenute corrette le posizioni respingendo il ricorso dell’associazione Italia Nostra che si è opespresse dal Ministero dei Beni Culturali. Viene evidenziato nel posta soprattutto alla parte riguardante la posa della vetrata nel dispositivo, argomentando sulle tesi difensive, che è stato avviato seicentesco loggiato superiore. Per i giudici “la scelta di chiusura un percorso di restauro, rifunzionalizzazione e riuso delle Logge con le vetrate, fermo restando ogni valutazione estetica di pertidei Tiratori considerato lo stato di degrado. Il Tar ritiene che l’iter nenza della Soprintendenza, non pare manifestamente illogica né sia stato regolare e che non sussistano condizioni di illegittimità irragionevole rispetto allo scopo primario di conservazione di un nell’operazione, sia relativamente alla progettualità che alle fasi bene di chiara valenza storico-artistica, specie in una situazione di autorizzative con la raccolta di pareri e le relative verifiche. I giuforte degrado”. Il ricorso di Italia Nostra è ritenuto esplicitamente dici dedicano anche un passaggio alla frubilità delle logge a favoinfondato dal Tar. re della collettività. “Il bene culturale - sottolinea la sentenza - è pubblico non in quanto bene di appartenenza ma in quanto bene SENTENZA CHIARA In 21 pagine, nella sentenza depositata di fruizione”. lo scorso 15 giugno dopo la camera di consiglio del 6 aprile con Raffaele Potenza presidente, Stefano Fantini consigliere e PaoULTIMA CARTA Lo scorso 28 giugno Italia Nostra ha emesso un lo Amovilli primo refendario estensore, sono state evidenziate comunicato nel quale è stato spiegato che prima del pronunciale ragioni che hanno indotto i giudici a non accogliere il ricorso mento del TAR era già stato presentato un altro ricorso avverso inoltrato dall’associazione ambientalista, rappresentata dall’avvol’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Gubbio, cato Marco Ricci del Foro di Perugia, contro il Comune di Gubbio che dovrà essere discusso a breve dal medesimo TAR dell’Umbria, (difeso dall’avvocato Claudio Rosimini dell’ufficio legale dell’enrimandando di fatto qualsiasi verdetto definitivo sulla vicenda e te), la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici mostrando ancora una cauto ottimismo circa il blocco dei lavori.

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EFFETTO PETIZIONE SOLO SU DON PIETRO

DIOCESI

I CAMBIAMENTI NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI: I FEDELI SI MOBILITANO E SOLO UMBERTIDE RIESCE A TRATTENERE DON VISPI. DON FABRICIO CELLUCCI È IL NUOVO PARROCO DELLA MADONNA DEL PRATO. DON MARCO CARDONI VA A CANTIANO

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Sono state raccolte oltre 1.500 firme tra i fedeli della Madonna del Prato, Umbertide e Cantiano per trattenere i rispettivi parroci. Alla fine, il vescovo Mario Ceccobelli ha preso la decisione: i fedeli della Collegiata di Umbertide sono contenti e la loro mobilitazione, all’atto pratico, è stata ripagata perché don Pietro Vispi resta lì. Non cambiano invece i piani per le altre due parrocchie: alla Madonna del Prato, dove era atteso don Vispi, approda don Fabricio Cellucci, il ventinovenne di origini brasiliane che è stato ordinato sacerdote Don Marco Cardoni lo scorso 24 aprile. È una nomina a sorpresa, maturata dopo la mobilitazione umbertidese con lo stesso don Vispi restio a lasciare, perché di solito un neo sacerdote viene dapprima incaricato di fare un po’ di “apprendistato”, magari a fare il vice.

IL CAMBIO DI CANTIANO Il quarantenne don Marco Cardoni si trasferisce nella parrocchia di San Giovanni Battista di Cantiano, al posto del quarantottenne don Claudio Crescimanno indotto a rientrare a casa tra molti rumors. A Cantiano hanno fatto l’impossibile perché don Claudio potesse rimanere. Viene considerato dai fedeli, che hanno promosso una petizione con 650 firme su una popolazione di 2.200 residenti, il prete “che

in 7 anni ha risvegliato la fede in un paese difficile dal punto di vista reliDon Pietro Vispi gioso, costituendo un’equipe pastorale con altri tre giovani seminaristi a servizio del comprensorio e rilanciando l’oratorio”.

Il trasferimento di don Claudio, paventato da gennaio, è stato contestato fin dall’inizio e i fedeli marchigiani hanno confidato che il vescovo Ceccobelli potesse usare lo stesso metro di valutazione che l’ha indotto a confermare don Pietro Vispi a Umbertide dopo averne previsto il trasferimento. Sul congedo di don Claudio ci sarebbe, sullo sfondo, anche la prospettiva di una diversa gestione di due fabbricati di proprietà comunale e gestiti dalla diocesi (fino al 2019) dopo la ristrutturazione con i fondi del Giubileo e la gestione di una cooperativa a strutture ricettive. Don Claudio aveva destinato il fabbricato nel centro del paese all’oratorio e in futuro potrebbe avere altre funzioni più redditizie, come per l’accoglienza e la gestione di nuovi profughi.

M.Boc.

Don Fabricio Cellucci durante la sua ordinazione PressNews

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IL CASO

La primaria di San Martino non vuole uscire dalle mura COSTRETTI A CAMBIARE SEDE IN VISTA DEL RITORNO DELLA LUMSA PRESSO I LOCALI DELL’EX SEMINARIO, I GENITORI DEGLI ALUNNI CHIEDONO CHE SI TROVI UNA COLLOCAZIONE ALL’INTERNO DEL CENTRO STORICO di ROBERTO BARBACCI Potrebbe lasciare il centro storico l’ultimo plesso scolastico ancora attivo all’interno delle vecchie mura cittadine. Il destino della scuola primaria di San Martino (ex Santa Illuminata) pare infatti segnato: il ritorno della LUMSA nei locali dell’ex seminario costringerà studenti e insegnanti a spostarsi altrove, con i locali dell’ex Professionale che rappresenterebbe a detta dei funzionari comunali la destinazione d’uso più logica e favorevole. Ma i genitori degli studenti hanno fatto capire di non essere tanto d’accordo, al punto da aver già effettuato un primo sit in di protesta davanti a Palazzo Pretorio cercando di instaurare immediatamente un canale con le istituzioni cittadine. “L’interesse del Comune – ha spiegato il sindaco Filippo Mario Stirati in una nota – è quello di tutelare gli interessi degli studenti e delle rispettive famiglie. Stiamo vagliando alcune ipotesi, tra cui c’è quella di destinare gli spazi dell’ex Professionale ad ospitare alunni ed insegnanti. Ma ci tengo a dire anche che il ritorno della LUMSA in città rappresenta una grossa opportunità per tutta la comunità locale e rappresenta uno dei punti cardine e di maggiore rilevanza del nostro mandato. È bene capire che l’esigenza di spostare gli spazi dall’ex seminario ad altra sede è figlia di

quella che riteniamo essere una grande affermazione per la nostra città”. I genitori preferirebbero evitare di uscire dal centro storico, avanzando come ipotesi alternative gli spazi degli uffici anagrafe in piazza Bosone, della Società Operaia oppure dell’ex ospedale. Stirati ha ribadito però che “nessuno dei tre luoghi indicati garantisce la stessa funzionalità rispetto a quelli presenti all’ex Professionale. Terremo conto della volontà dei genitori, fermo restando che la soluzione che andremo a prendere andrà comunque considerata provvisoria e temporanea, tanto quella che nel 2009 portò la precedente amministrazione a spostare gli studenti da Santa Illuminata all’ex seminario per motivi legati alla stabilità della struttura. L’unica certezza ad oggi è che con i lavori di ristrutturazione del complesso dell’ex seminario, necessari per consentire il ritorno della LUMSA, non è pensabile che gli alunni restino nelle stanze occupate sino a poche settimane fa”. Stirati non ha escluso anche un ritorno a definitivo a Santa Illuminata, reperendo i fondi dal Piano Integrato di Recupero Urbanistico istituito dalla regione.

CASAMORCIA, CHIUDE UNICREDIT. RESIDENTI INFURIATI

È in subbuglio la frazione di Casamorcia perché l’agenzia di Unicredit (l’ex Cassa di Risparmio di Perugia) ha appena chiuso i battenti. Niente più sportello bancario tra la delusione e la reazione infuriata dei residenti che si sono fatti sentire esternando tutta la propria delusione e arrabbiatura per la perdita di un servizio importante. È stato fatto tutto sotto silenzio con uno svuotamento di conti dirottati - secondo quanto hanno rivelato i correntisti e quanti hanno titoli o depositi - nelle altre sedi del territorio

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per giustificare la rinuncia allo sportello. Unicredit ha deciso di lasciare attive soltanto le agenzie di piazza 40 Martiri, via Leonardo da Vinci e Padule. La zona ovest ha perso un altro punto di riferimento per i cittadini e questo ha suscitato reazioni critiche e di delusione per lo smantellamento di servizi in un contesto già penalizzato per l’isolamento. Le proteste stanno provocando proteste e la rinuncia in molti casi a continuare a servirsi di questo istituto bancario.

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Si avvicina il 1° luglio, il momento in cui alcuni cittadini eugubini saranno interessati al nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. In vista di questa data vogliamo dare delle informazioni pratiche per ricordare ciò che il cittadino dovrà fare.

CENTRO STORICO E SANT’AGOSTINO I cittadini residenti del centro storico e a Sant’Agostino sono già serviti dalla raccolta rifiuti porta a porta, pertanto già conoscono le abitudini a questo servizio. La modifica che li riguarderà consiste nell’inserimento nella raccolta dei rifiuti di un passaggio di raccolta di vetro alluminio e acciaio nella giornata di giovedì. Sarà pertanto necessario esporre nella giornata di giovedì il contenitore fornito dove dovranno essere conferiti insieme rifiuti in vetro, in acciaio e in alluminio. Le campane verranno eliminate.

AREA DI ESPANSIONE Coloro che risiedono nelle aree oggetto di ampliamento del porta a porta (area compresa tra via Porta Romana, la Variante, Via della Piaggiola e Via della Rimembranza) dovranno invece dotarsi del kit completo che in questi giorni stiamo consegnando in vari punti di raccolta e che è disponibile presso la stazione ecologica, ed adeguarsi al calendario di raccolta. Il comportamento che viene richiesto al cittadino consiste nel conferire i rifiuti in forma differenziata nei contenitori forniti ed esporli sulla sede pubblica la sera prima della giornata di raccolta secondo il calendario di ritiro. I contenitori stradali e le campane per il vetro verranno eliminati.

RESTO DELL’ESPANSIONE E FRAZIONI La novità che dal 1 luglio interessa invece i cittadini del resto dell’espansione e delle frazioni riguarda la raccolta di vetro alluminio e acciaio che verrà eseguita presso le campane del vetro. Il cittadino dovrà recarsi presso le campane che verranno con l’occasione dotate di un adesivo riassuntivo delle tipologie di rifiuti che sarà possibile conferire al suo interno.

PANNOLINI E ATTIVITÀ COMMERCIALI È necessario che i cittadini che si trovino nella situazione di dover smaltire pannolini o pannoloni più volte a settimana chiamino il numero telefonico 075 9237333 lasciando il loro nome e la via di residenza, poiché il Comune sta organizzando delle giornate di ritiro dedicate per questi utenti. Invece le attività commerciali si dovranno rivolgere allo stesso numero per prenotare la fornitura di contenitori grandi per eseguire al meglio la raccolta dei rifiuti porta a porta che saranno consegnati una volta ritirati dalla sede stradale e adeguatamente puliti.

Ringrazio i cittadini per la partecipazione e la collaborazione che stanno dimostrando augurandomi che questo spirito possa caratterizzare anche il servizio affinché sia possibile raggiungere risultati importanti e utili a tutta la città.

Alessia Tasso Assessore all’Ambiente

ARTIGIANATO Da Bruxelles è arrivato il via libera all’indicazione geografica di provenienza dei prodotti

IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LE CERAMICHE “MADE IN GUBBIO”

Tutela da una parte e lotta alla contraffazione dall’altra: due esigenze racchiuse in provvedimenti forti e chiari Ceramisti eugubini al lavoro assunti assunti dal Parlamento Europeo che ha stabilito, per una qualificata cerchia di i prodotti, alimentari e non, l’obbligatoria indicazione geografica di provenienza. È in bella compagnia la ceramica artistica di Gubbio, che figura negli emendamenti approvati dove trovano spazio i vetri di Murano e il marmo di Carrara, l’alabastro di Volterra e la filigrana della Sardegna con le ceramiche di Vietri. La Commissione Europea e il Consiglio hanno ricevuto con questo pronunciamento la spinta decisiva che dovrebbe portare all’introduzione del “Made in”, ovvero il regolamento destinato a garantire la massima trasparenza sulla provenienza dei prodotti di largo consumo.

Il Parlamento Europeo si è pronunciato con un’ampia maggioranza su alcuni emendamenti proposti da Laura Comi di Forza Italia. Ci sono i prodotti alimentari ma anche i manufatti d’alto valore dell’artigianato artistico tradizionale italiano. Il testo approvato dagli eurodeputati è considerato fondamentale per adottare un pacchetto relativo alla sicurezza dei prodotti non

alimentari destinati alla vendita al dettaglio, che fornisca informazioni pertinenti tra cui l’indicazione del Paese Due esemplari di maiolica locale di origine.

La risoluzione, approvata con 423 voti favorevoli, 92 contrari e 54 astensioni, è il segnale da Bruxelles che esorta la Commissione Europea a presentare anche norme vincolanti per l’istituzione di un sistema unico per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti nell’Unione Europea. Questo strumento - si legge nel testo - aiuterà a tutelare il valore dei prodotti locali, con evidenti benefici per i produttori e le regioni interessate, oltre a un aumento della consapevolezza dei consumatori. Gubbio è sempre stata in prima linea per preservare la tradizione, sia essa legata all’artigianato (oltre alla ceramica ci sono forti radici nella lavorazione del legno e del ferro battuto, ricordando anche le antiche corporazioni dei mestieri tutt’ora esistenti) che alle manifestazioni folcloristiche intese non come semplici rievocazioni ma tramandate nei secoli nella propria purezza, come la festa dei Ceri e il Palio della Balestra.

M.Boc.

LA MOSTRA Rassegna espositiva nella Taverna dei Capitani in via Baldassini. Coinvolti 14 artisti nazionali

“PROPOSITUM ARTIS”, TONI BELLUCCI ALLA RIBALTA

L’associazione culturale “La Medusa”, in Costanzo, Nino De Luca, Anna Iskra Docollaborazione con il Comune di Gubbio nati, Omar Galliani, Alberto Gallingani, e Pescara Art Evolution, ha organizzato la Ferruccio Gard, Gian Ruggero Manzoni, rassegna espositiva “Propositum Artis”.

Franco Mulas, Giulia Napoleone, GualtieSi tratta di una mostra itinerante di arte ro Redivo. contemporanea promossa da Pae PescaTORNARE ALLA BIENNALE “Un’iniziatira Art Evolution nella Taverna dei Capitani va importante e ad alta valenza culturale del palazzo dei Consoli in via Baldassini. per la rilevanza artistica delle personalità Dopo il Museo Tattile Statale Omero di presenti - dice il sindaco Filippo Mario StiAncona, la mostra “Propositum Artis” è rati -. Una mostra itinerante compresa in stata allestita a Gubbio per la sua seconda un itinerario nazionale con città e luoghi edizione con un seguito già programmato di grande significato che consente la circopresso il palazzo dei Capitani di Ascoli Pilarità di proposte di livello e che dà attenceno e il Pan di Napoli. Sono 14 gli artisti zione all’arte moderna contemporanea. partecipanti all’evento: sono tutti italiani Obiettivo della nostra politica culturale è di riconosciuto valore, seppure diversi fra far rivivere la Biennale di Gubbio e far sì loro per le formulazioni espressive con che ci sia un sistema museale sempre più la volontà di riconsegnare all’arte quella ricco, valorizzato nella sua interezza. L’arte valenza etico-estetica sociale e spiritualcontemporanea ci può sicuramente aiumente elevante che negli ultimi decenni è tare e si può ben coniugare con i luoghi venuta sempre più a mancare. storici della città quali ad esempio il Palazzo Ducale. Ringrazio Toni Bellucci che GLI ARTISTI COINVOLTI I testi nel caL’artista Toni Bellucci ha lavorato per far ripartire e ricollocare talogo sono dei professori Gianluca Marla Biennale e anche tutte le associazioni che si adoperano per ziani e Armando Ginesi, con un contributo di poetica introdutcreare opportunità in un contesto dove il dialogo e il confronto tiva di Gian Ruggero Manzoni, indicato come portavoce del sono alquanto importanti per portare il nome della città oltre gruppo. Gli artisti coinvolti sono Sandro Bartolacci, l’eugubino il territorio locale”.

Toni Bellucci, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Giancarlo

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di LUIGI GIRLANDA

I FEDELI DI CANTIANO SI SENTONO FIGLI DI UN DIO MINORE

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Salvo auspicabili ripensamenti dell’ultimo minuto da parte del vescovo Mario Ceccobelli, la diocesi di Gubbio sta per subire la più corposa e massiccia smobilitazione di parroci che la storia degli ultimi decenni ricordi. Alla luce del malcontento diffusissimo che tale scelta sta procurando, molti si chiedono se non stiamo per assistere a una sorta di “colpo di grazia” su una realtà già pesantemente provata dalle disastrose perdite di sacerdoti e religiosi dell’ultimo decennio. Ne parlavamo nello scorso appuntamento della nostra rubrica. In soli dieci anni si sono persi nell’ordine: il diacono Piero e sua moglie (che Ceccobelli aveva portato con sé in episcopio al suo ingresso a Gubbio nel 2005), i frati minori francescani della basilica di Sant’Ubaldo, i due sacerdoti di Avellino chiamati dal Vescovo a risiedere presso la Chiesa della Misericordia di via Baldassini, lo stimato eremita padre Basilio Martin (punto di riferimento e guida spirituale di numerosi fedeli), le religiose dell’istituto di diritto diocesano “Volontarie del Vangelo”. A tutto questo vanno aggiunti due giovani seminaristi che, terminati brillantemente gli studi teologici al seminario di Assisi, chiedevano di essere ordinati sacerdoti.

In una situazione di crisi di vocazioni come quella che la Chiesa sperimenta da decenni, questi due giovani rappresentavano davvero una lodevole grazia per la nostra diocesi. Ebbene, il loro approdo al sacerdozio è stato fermato e, almeno in un caso, nonostante il parere favorevole del rettore del seminario. Ora, inspiegabilmente, a meno di due mesi dalla fine del suo mandato, mons. Ceccobelli ha deciso di procedere alla smobilitazione di parroci da cui siamo partiti, generando uno scontento

LA ROCCA

senza precedenti tra i fedeli delle parrocchie interessate. Sono state raccolte quasi duemila firme, tra le comunità di Umbertide, Gubbio e Cantiano. Al momento in cui andiamo in stampa, solo per don Pietro Vispi (che da Umbertide sarebbe dovuto andare a Gubbio) il Vescovo è tornato sui suoi passi. Si dice per via delle numerose richieste pervenute. Ma questo non fa che rendere ancora più incomprensibile la situazione. In effetti, i fedeli di Cantiano (i più colpiti dalle decisioni del Vescovo, perché il loro parroco don Claudio Crescimanno non viene trasferito in un’altra parrocchia ma cacciato dalla diocesi senza alcuna motivazione ufficiale) lamentano la disparità di trattamento.

Sono mesi che dicono di chiedere spiegazioni al Vescovo, o per lo meno un incontro per poter parlare e capire. Tutto questo sembra andare contro le più elementari regole di trasparenza, ma perfino contro la tanto sbandierata “corresponsabilità dei laici” nella gestione pastorale della Chiesa.

I laici di Cantiano, che pure hanno raccolto oltre 650 firme su una comunità di duemila fedeli, si chiedono se non hanno diritto nemmeno di sapere le motivazioni ufficiali dell’allontanamento di don Claudio e se sono forse considerati “figli di un dio minore” o fedeli di serie B. A rendere ancora più paradossale la situazione è il fatto che a tutt’oggi non si è avuto nessun provvedimento ufficiale scritto. La strada scelta per cacciare don Claudio, dopo sette anni di prezioso servizio alla diocesi, è stata infatti quella di fargli scrivere dal vescovo di Isernia (da cui il sacerdote dipende, visto che non si è voluto incardinarlo a Gubbio) che gli ha comunicato che dal 1° luglio non potrà più svolgere il suo ministero in diocesi. I fedeli di Cantiano sono davvero amareggiati e scoraggiati e si chiedono cosa possa esserci dietro tutto questo. Perché non provare ad ascoltare la voce di un numero così elevato di fedeli? Perché lasciare circolare le voci più assurde e a volte le accuse più infamanti verso un sacerdote colto e noto in tutta Italia, come don Claudio Crescimanno, che ha servito la diocesi con tanto amore e sensibilità pastorale e culturale? Perché non argomentare chiaramente, senza lasciare adito a dubbi, su decisioni che riguardano la vita di tanti fedeli? Cosa può esserci dietro tutto questo? I cantianesi meritano risposte.

Gli Angels al Teatro Romano tra emozioni e solidarietà MUSICA

DOMENICA 17 LUGLIO IL CORO GOSPEL SI ESIBIRÀ NELLA SPLENDIDA CORNICE DI EPOCA ROMANA, CON IL RICAVATO DELLA SERATA CHE VERRÀ DESTINATO ALL’ASSOCIAZIONE SPIRIT ONLUS

danza spirituale di gruppo con cui cerchiaDopo il grande successo riscontrato nei due concerti live della stagione invernale al Temo e desideriamo regalare ogni volta senatro Comunale di Gubbio e al Teatro Don sazioni di pace e amore al pubblico che ci ascolta. Il coro “Gospel Contemporaneo” che Bosco di Gualdo Tadino e l’apprezzamento da 7 anni rappresenta la nostra essenza è ricevuto in qualità di ospiti al Teatro Pavolo strumento con cui oggi desideriamo cone di Perugia per il Gran Galà Nazionale dei Cavalieri del lavoro, gli Angels sono pronmunicare le nostre più intime emozioni. ti a tornare in scena con un nuovo appunCon testi di grande spiritualità, inni e preghiere a Dio, questo genere ci permette, al tamento live, il cui ricavato andrà in parte Gli Angels sul palco Riccardo Ruspi di là della religiosità, di vivere una continua devoluto in beneficienza all’Associazione ricerca interiore che va oltre la tecnica vocale e la professionaeugubina Spirit Onlus. Domenica 17 luglio sarà una serata lità nell’esecuzione, per quanto necessarie e importanti”. Tra ricca di energia allo stato puro che sotto la direzione musicale di Giovanni Bartolini colorerà con cuore, musica, ritmo ed gli appuntamenti in calendario per gli Angels c’è il Concerto di emozioni il suggestivo Teatro Romano di Gubbio.

Musica e solidarietà alla Chiesa di Mocaiana del 17 settembre Il coro sarà accompagnato ancora una volta dall’orchestra dal (il cui ricavato andrà per i lavori di ristrutturazione della Chiesa di Loreto). Il 7 dicembre, poi, il coro sarà ospite per l’Accenvivo composta da Lorenzo Cannelli (pianoforte), Mirco Capesione dell’Albero di Natale più Grande del Mondo, mentre il 17 ci (basso), Maurizio Pugno (chitarra elettrica), Bruno Ermidicembre è in programma un Concerto Gospel a Foligno e il nero (organo Hammond) e Alessandro Panfili alla batteria. giorno successivo a Montevarchi. Il coro è anche al lavoro in “Dopo tanti anni di musica insieme amiamo definirci “un’unica voce” – spiega Giovanni Bartolini –. Spiritualità, cuore ed studio per produrre un cd e dvd live del concerto dello scorso Natale tenuto a Gubbio. energia sono le nostre caratteristiche, tante voci al servizio di Per info e prevendita contattare l’Ufficio IAT di Gubbio allo 075 un’unica realtà, “Il Coro”. È l’anima di ognuno di noi a cantare: 9220693 la musica diventa un dialogo di emozioni, una vera e propria

IL FESTIVAL Dal 4 al 5 luglio saranno una quindicina i gruppi che si esibiranno live nella 13esima edizione

TORNA GUBBSTOCK CON TANTE INIZIATIVE

Torna immancabile nell’estate eugubina l’appuntamento con Gubbstock Rock Festival, la kermesse organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Gubbio in collaborazione con la Cooperativa Sociale Asad e altre realtà associative del territorio. Il prossimo 4-5 luglio il Teatro Romano tornerà a riempirsi di tanti giovani (l’ingresso è gratuito) che potranno gustarsi l’esibizione di 15 gruppi che si alterneranno sul palco, col programma che prevede tra gli altri gli eugubini Rico Blues Combo (il 4 luglio) e i JM in apertura dei C+C=Maxigross, attesi per il gran finale di martedì 5 luglio. Una rassegna, quella eugubina, che s’è consolidata ormai nel panorama regionale e non solo, con tanti gruppi che negli anni passati hanno fatto tappa al Teatro Romano prima di

farsi conoscere al grande pubblico. Un evento che consente a tanti appassionati di venire a contatti con diversi stili musicali e di conoscere alcuni tra i talenti emergenti della musica italiana. Numerose le iniziative collaterali previste: da Alpha Beta, curata dall’Associazione Alkimia (si tratta di un gioco fotografico originale per smartphone), al workshop sulla preparazione della voce, da C 86 (a cura di Mentindipendenti e Sempre Allegri Dentro) che ricorda il 30esimo anniversario della prima compilation di musica indipendente a Colla (street poster art) e per finire al corso di fotografia live promosso dall’Informagiovani. Durante le serate del festival sarà presente anche un punto ristoro e un’area dedicata alle tante associazioni che hanno aderito all’iniziativa.

L’EVENTO Venerdì1° luglio super serata con Burns-Golinelli-Hunt, il trio che affianca Vasco Rossi in tour

GUITAR IN ROCK SBARCA A PIAZZA GRANDE

La grande musica torna in piazza Grande: venerdì 1° luglio la piaza pensile ospiterà l’evento Guitar in Rock, che vedrà salire sul palco il trio Burns-Golinelli-Hunt, vale a dire il supportino cast ufficiale di Vasco Rossi. Un evento unico nel suo genere che a suo modo apre ufficialmente la stagione musicale estiva eugubina, alla presenza del chitarrista Stef Burns che rappresenta uno dei maggiori interpreti

a livello internazionale. Una data esclusiva per l’Umbria che sarà aperta dall’esibizione di alcune band del panorama regionale (Mabilia, Mephistofesta, Dirag, Over the cover e Blizzard of Sabbath) e che culminerà alle 22,30 con il main event della serata. I biglietti sono disponibili presso lo IAT e i partner dell’evento al costo di 10 euro l’uno.

R.Bar.

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ATTUALITÀ

Eremo di Sant’Ambrogio, servono lavori urgenti

STRADA INAGIBILE E MURO CROLLATO CON DANNI ALLA CISTERNA: I CANONICI REGOLARI LATERANENSI DIALOGANO CON L’AMMINISTRAZIONE PER UN INTERVENTO CHE LO RIPORTI PIENAMENTE FRUIBILE. INTANTO LE SORELLE DEL PICCOLO TESTAMENTO DI SAN FRANCESCO NON ESCLUDONO UN RITORNO

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nestre favorendo la circolazione dell’aria La strada per arrivarci è inagibile e sbarrata. Il complesso monumentale è segnanei locali colpiti in modo inesorabile to da umidità e muffa dopo il crollo di un dall’umidità da quando, nel 2009, è franato il muro che ha visibilmente lesionamuro che ha lesionato una cisterna. Le to la cisterna idrica. Le stesse suore non continue infiltrazioni d’acqua minano il escludono di tornarci quando le condiziotrecentesco eremo di Sant’Ambrogio.

I Canonici Regolari Lateranensi, proprieni dovessero consentirlo e per questo retari dello stabile che fino al 2009 è stato stano in contatto con i Canonici Regolari Lateranesi di San Secondo. La situazione abitato dall’ordine religioso delle Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco Una vista dal basso dell’eremo di Sant’Ambrogio a monte del complesso è migliore e sotto controllo, ma il muro che ha ceduto e il sentiero inagibile compoi trasferitesi nel monastero di San Marziale, hanno avviato plicano il quadro: l’eremo non si può visitare né abitare. un dialogo con il Comune, coinvolgendo anche la SoprintenFino a una quindicina d’anni fa, nel periodo estivo il luogo si denza, per cercare una soluzione. È stata fatta una stima dei danni e servono risorse economiche per scongiurare guai pegripopolava, con tantissimi fedeli che partecipavano alla tradizionale festa dell’eremo programmata proprio nei primi giorni giori sulla stabilità dell’eremo e dell’intera zona. di luglio. Ad oggi una prospettiva simile appare irrealizzabile, Ha vigilato, dal 2001 fino a due anni fa, il francescano padre ma le recenti segnalazioni hanno almeno consentito di riproFrancesco Ferrari e adesso è lasciato a se stesso in condizioni porre all’attenzione della comunità uno dei luoghi più carichi sempre più preoccupanti. Un paio di volte al mese le suore che di storia che il panorama religioso locale può offire. hanno abitato l’eremo vi si recano rimuovendo le sbarre del sentiero a proprio rischio e pericolo: lo fanno per aprire le fiM.Boc.

IL CASO Denuncia degli abitanti della zona che hanno fatto pressioni su Comune e consorzio “Umbra Acque”

ACQUEDOTTO DI CASAMORCIA-RAGGIO SOPRAFFATTO DAL DEGRADO

Gli abitanti della zona di Casamorcia-Raggio hanno segnalato le condizioni in cui versa l’acquedotto che rifornisce l’area ovest, fino a Mocaiana e dintorni. La struttura si presenta lasciata nell’assoluto degrado, con l’arba incolta tutta attorno, e c’è l’auspicio che la situazione sia ben diversa all’interno dove sono custoditi e operativi i conservoni. L’acquedotto è gestito dal consorzio “Umbra Acque”. L’impianto si presenta trascurato con una manutenzione sostanzialmente assente, come hanno fatto notare i residenti nella zona che hanno contattato il giovane William Scesi che si è attivato informando la Redazione di 15 Giorni. Nelle bollette idriche, salatissime anche

per mantenere il “carrozzone” voluto dalla Regione, sono compresi i costi di manutenzione e gestione, ordinaria e straordinaria, perché gli impianti siano gestiti in modo corretto e senza alcun degrado. L’acquedotto ricade in un’area di proprietà del Comune immersa tra piante abbandonate con roghi e spine ovunque, specie a ridosso dell’abitazione dove viveva il custode che è ora preda di vipere e topi. Attorno c’è una strada con abitazioni e famiglie con bambini che hanno segnalato l’incuria all’Amministrazione Comunale senza alcun provvedimento di sistemazione e ripulitura.

PIAN D’ASSINO, S’ALLUNGANO I TEMPI PER L’APPALTO E pensare che prima di Pasqua al ministero delle Infrastrutture davano per certo che entro aprile sarebbe stato deciso l’appalto dei lavori per il tratto da Mocaiana al bivio di Pietralunga della strada statale Pian d’Assino. Questi politici invece continuano ad avere le promesse facili senza mantenerle. I tempi si stanno allungando e adesso i più ottimisti pensano che (forse) prima di chiudere i ministeri per le lunghe ferie d’agosto

forse sarà completato l’esame, che va avanti da lunghi mesi, delle offerte per l’aggiudicazione dei lavori. Si assiste all’immancabile teatrino di un politico che interroga un altro politico, peraltro della stessa parte politica: l’ultimo della serie è il consigliere regionale socialista Silvano Rometti che col suo partito sta al governo sia dell’Umbria che del Paese, che ha chiesto il perché di tutto questo ritardo..

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MUSICA

LUIGI DI BRUNO E IL SUO CD TRA RIVISTE, RADIO E TV

VETRINA NAZIONALE PER LUIGI GIRLANDA CON “IL TEMPO DEL VIAGGIO”. IL CANTAUTORE, PROFESSORE DI FILOSOFIA E SCIENZE UMANE AL LICEO “MAZZATINTI” E COLLABORATORE DI 15 GIORNI, STA PROMUOVENDO CON SUCCESSO IN TUTTA ITALIA LA SUA PRIMA PRODUZIONE DISCOGRAFICA Incuriosisce la storia personale quanto la sua prima produzione discografica.

Luigi Di Bruno, nome d’arte del professor Luigi Girlanda, ha fatto centro con il suo Cd “Il tempo del viaggio” che ha lanciato a livello nazionale. C’è attorno al disco, disponibile anche su tutti i digital store, una forte attenzione da parte dei media nazionali e regionali, per certi versi inusuale per un artista emergente. Il lancio dell’album Luigi DI Bruno e la storia Luigi Girlanda hanno trovato la ribalta. Si parla soprattutto dell’omaggio al papà Bruno (l’indimenticabile preside scomparso due anni fa) volendo asseconda il desiderio che lui facesse il cantante. Ansa, Messaggero, Tempo, Corriere dell’Umbria hanno dato risalto alla presentazione del Cd. Colpiscono soprattutto i due ampi servizi pubblicati dai

IL POST Su Facebook Luca Regni ha inserito un post con un messaggio carico di significati nel dibattito sui valori e l’unità della festa

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MAI UN CERO SENZA GLI ALTRI

Potenza di Facebook. Quando si vuole, si riesce a colpire nel segno.

E si lasciano le riflessioni a chi vuole farle. Luca Regni ha fatto qualcosa che non è passato inosservato. “Sono stato a Sant’Ubaldo e non ho trovato il suo Cero. Pur amando profondamente San Giorgio e rispettando dal profondo del cuore Sant’Antonio, questa foto mi fa una sensazione alquanto strana. È proprio vero che i due Ceri non hanno ragione di esistere se non c’è quello di Sant’Ubaldo.

Come non ha nessuna ragione a essere solo e diviso il Cero di Sant’Ubaldo dagli altri due”. Non servono commenti.

settimanali Visto e Tutto. Importante anche la presenza di Luigi Di Bruno con intervista in varie radio: è stato infatti ospite a Lady Radio, Tele e Radio Galileo, Radio Ldr, KeepRadio, Teleradiopiù.

L’album è disponibile per il download mondiale in tutti i digital store ed è disponibile anche il cd che può essere acquistato da Amazon, che si occupa anche della spedizione, o presso i miL’intervista su Tutto gliori negozi di dischi. Durante l’estate, Luigi Di Bruno è atteso come ospite in alcune manifestazioni in giro per l’Italia esibendosi dal vivo. E cresce, infine, a vista d’occhio per lui il numero di “mi piace” e il numero di follower su Facebook e Twitter.

PASSAGGIO DEL MARTELLETTO

ROTARY, PAOLA FIORUCCI È IL NUOVO PRESIDENTE

Paola Fiorucci è il nuovo presidente del Rotary Club Gubbio. Si è insediata nella cerimonia del passaggio del martelletto, lo scorso 24 giugno a Villa Castelli, subentrando a Roberto Tanganelli che ha lasciato un bilancio annuale di 27 iniziative molto partecipate. Paola Fiorucci, affiliata dal 2002, è affiancata da Paola Colaiacovo e Giampietro Rampini (vicepresidenti), Maria Pia Castellani (tesoriere), Massimiliano Paoletti (segretario esecutivo), Stefano Pisoni (prefetto), Fabio Antonioli, Massimo Bastiani, Massimo Capannelli, Giorgio Ciliegi, Claudio Fiorucci, Roberto Tanganelli (past president) e Piero Lucio Capitoli (presidente incoming).

INFANZIA La rappresentazione allestita in collaborazione con Ikuvium Ballet ha chiuso l’anno scolastico

IL LIBRO DELLA GIUNGLA DI VILLA FASSIA

Lo scorso 10 giugno presso i locali della Scuola dell’Infanzia di Villa Fassia i piccoli alunni sono stati i protagonisti della rappresentazione “Il Libro della Giungla”. I bambini sono stati egregiamente diretti dall’esperta esterna Elisa Pierini, direttrice ed insegnante della scuola di danza “Ikuvium Ballet” di Gubbio e coreografa a livello nazionale.

Lo spettacolo è stato l’epilogo perfetto ed emozionante del progetto “musica e movimento” condotto, nella seconda parte

dell’anno scolastico, dalla stessa Elisa Pierini e a cui hanno aderito anche le due insegnanti del plesso. Anche l’artista del trucco e parrucco Sara Panfili ha collaborato realizzando, oltre al meraviglioso trucco dei bambini, la bellissima scenografia utilizzando materiale di recupero.

La rappresentazione ha riscosso grande successo ed enorme commozione da parte dei genitori, dei nonni e di tutto il pubblico partecipante.

Il “Giaguaro” ha portato agli esami la fede granata SCUOLA

SINGOLARE TESINA INTERDISCIPLINARE SUL GRANDE TORINO REALIZZATA DA GIOVANNI FILIPPETTI, STUDENTE DELLA TERZA MEDIA “MASTRO GIORGIO-NELLI”. GRANDI APPREZZAMENTI DAI PROFESSORI di MASSIMO BOCCUCCI

Giovanni col babbo Roberto e il fratello Giorgio all’Olimpico di Torino

I complimenti della commissione e un voto gratificante. Lui il suo scudetto l’ha vinto. Magari per quello del Torino dovrà pazientare, ma la tesina interdisciplinare per l’esame di terza media sul Grande Torino gli ha intanto fruttato il meglio alla scuola media “Nelli-Mastro Giorgio”. Giovanni Filippetti ha voluto raccontare una storia di calcio ed è quella della leggendaria squadra granata che dal 1944 al ’49 vinse cinque scudetti di fila con una fama che varcò i confini nazionali. Non c’entra il contagio del momento, ovvero gli Europei in Francia, ma una passione personale che viene da lontano, ereditata in una famiglia nel pallone e granata fino al midollo. Non poteva crescere diversamente Giovanni, stretto nella morsa del padre, di entrambi i nonni e dello zio. Ma l’ultimo della dinastia, proprio lui, è anche il più accanito dei tifosi, rivendicando orgogliosamente la matrice granata anche se gli amici non gli danno tregua. Tira dritto per la sua strada, tanto che pure nella squadra dove gioca in porta, ha il marchio granata sulla pelle e per tutti è il “Giaguaro”, ricordando il nomignolo di Luciano Castellini il portiere dell’ultimo scudetto vinto dal Toro nel 1976. Non sono molte per lui le soddisfazioni venute dal campo, niente titoli e un solo derby vinto l’anno scorso dopo vent’anni. Ma questo non condiziona affatto Giovanni.

La tesina ha conquistato i professori. Un lavoro articolato che, partendo dal Toro, ha spaziato nel secondo dopoguerra italiano,

il neorealismo e Cesare Pavese, il neoclassicismo, il Portogallo e l’Africa. Un viaggio completo nella memoria e l’attualità, toccando tutte le materie. Ha spaziato pure dal regolamento del calcio fino al locomotore e all’aereo collegato al ricordo della tragedia di Superga, dove il 4 maggio 1949 (il Toro tornava da un’amichevole a Lisbona) finì tra la fittissima nebbia nello schianto contro la collina torinese l’epopea di quella grande squadra. “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto, è soltanto in trasferta”, scrisse Indro Montanelli. Il buon Giovanni ha tirato fuori questa e le altre migliori citazioni dell’epoca che vennero consegnate alla memoria. Il racconto parte dai ricordi della sua famiglia, dalle radici del nonno tifoso che da piccolo si fece conquistare grazie a un vicino di casa. Non ha tralasciato i particolari, con tanto di omaggio finale ai ribattezzati “invincibili” citati uno per uno assieme ai componenti della drammatica spedizione.

“Concludere i tre anni di scuola media con questo percorso scrive nella tesina - è stato abbastanza impegnativo: ho dovuto studiare, approfondire l’argomento, scrivere, impaginare. Mentre lavoravo allo stesso tempo però mi sono sentito un po’ più maturo del giorno in cui entravo per la prima volta nella scuola tutto impaurito. Ho cercato di onorare al meglio quella squadra che fin da piccolo mi ha trasmesso un fascino incredibile”. Ai professori ha ricordato di quel Toro da 5 scudetti consecutivi e c’è scappata la battuta: “Ora quel record può cadere”, pensando alla Juve e al La prima pagina della tesina prossimo campionato.

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SPORT

Chiara, muscoli d’...Acciaio I Lupi non perdono il pelo SECONDO TITOLO TRICOLORE CONSECUTIVO PER L’ATLETA EUGUBINA DEL TEAM BODY LINE CENTER, CHE SI GUADAGNA UNA NUOVA CHANCE PER I MONDIALI IN PROGRAMMA IN BULGARIA AD OTTOBRE. NEL MODENESE LA SQUADRA EUGUBINA DI RUZZOLONE CONQUISTA L’ARGENTO NEL CAMPIONATO ITALIANO di ROBERTO BARBACCI

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C’è un altro viaggio mondiale per Chiara Acciaio. Dopo aver partecipato ai campionati mondiali dello scorso anno in Lettonia, l’atleta eugubina del Team Body Line Center ha conquistato ancora una volta il pass per la massima competizione internazionale, in programma ad ottobre in Bulgaria. Il pass è stato staccato grazie alla vittoria nel campionato italiano ottenuta lo scorso 26 giugno a Monsano, vicino a Ieri. Chiara ha confermato di essere la più forte nella categoria 50 kg e per le rivali ancora una volta non c’è stato modo di competere contro l’atleta eugubina. S’è fermato invece ad un passo dal sogno tricolore l’altro eugubino in gara, cioè Mirko Pierotti, battuto nella finalissima della categoria 75 kg. Un altro week-end di soddisfazione per il Team Body Line Center dopo che a inizio giugno Leonardo Argentina aveva conquistato il titolo italiano nel submission fighting, a riprova di un movimento che comincia a raccogliere consensi e traguardi anche fuori dai confini locali.

RUZZOLONE Arrivano soddisfazioni dalla formazione de “I Lupi di Gubbio”, che ha conquistato la piazza d’onore nel campionato italiano Figest (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) a squadre che s’è tenuto nelle scorse settimane nei pressi di Modena. Nella categoria A nella quale erano impegnati, i giocatori eugubini sono riusciti a competere con i fortissimi padroni di casa, che si sono riconfermati campioni italiani al termine di una sfida particolarmente accesa. È stato però soddisfacente il bilancio della spedizione de “I Lupi di Gubbio”, capitanati dal presidente Stefano Vagnarelli che ha guidato la squadra composta da Mirco Ronchi, Gianni Ercoli, Paolo Cerbella e Tiziano Scarponi. Il gioco del ruzzolone è uno dei più longevi e antichi del panorama nazionale, e non a caso vanta tantissimi appassionati un po’ in tutto il paese. Anche a Gubbio affonda ancora radici profonde e viene tramandato di generazione in generazione, a riprova di un legame col territorio che non sembra essere scalfito dal passare del tempo.

CALCIO Un nuovo progetto con Giorgio Buttò come coordinatore tecnico e allenatori quotati e d’esperienza

SCUOLA CALCIO POTENZIATA A FONTANELLE

Lazzoni, già bandiera e capitano del Gubbio, Viene da molto lontano la scuola calcio di Marco Bedini e Leonardo Argentina che ha Fontanelle e si apre a nuove interessanvinto in quest’ultima stagione un campionati prospettive nel solco di una consolidata to Allievi a Città di Castello. tradizione che la vede da quasi mezzo secoIl progetto prevede, sulla base di circa 150 lo un punto di riferimento del territorio. Il giovani che rappresentano un punto di parsodalizio, che sotto la denominazione Fontenza per sviluppare una dimensione supetanelle Branca ha raggiunto un traguardo Il presidente Saldi con Giorgio Buttò riore, dei percorsi formativi a livello tecnico storico come la promozione in Eccellenza con un’attenzione a tutti gli aspetti primari come la crescita conquistata nell’ultima esaltante stagione, ha varato una riorumana e caratteriale, in un rapporto sempre stretto e costrutganizzazione tecnica sotto il coordinamento di Giorgio Buttò tivo con gli ambiti familiari e scolastici di ogni singolo ragazzo che nelle ultime stagioni ha lasciato una buona impronta all’Andalla fascia d’età più piccola a salire. A Fontanelle la scuola calgelana. Nell’impianto “Marco Minelli” di Fontanelle è stato decio si è sempre caratterizzata per dare ai giovani un ambiente ciso di potenziare l’attività giovanile con l’impegno della dirinaturale senza alimentare illusioni o avanzare promesse. È la genza, a cominciare da Giorgio Saldi e Fausto Fioroni in prima formazione il fulcro del progetto e su questo intende spendersi linea per varare il nuovo progetto. Per lo staff tecnico sono stati la società con il qualificato staff tecnico nel segno della totale scelti allenatori quotati ed esperti come Giorgio Bellucci, redueugubinità. ce da una positiva esperienza a Gualdo Tadino, Massimiliano

ATLETICO GUBBIO, CAMBIO DELLA GUARDIA AL VERTICE L’Atletico Gubbio ha un nuovo presidente: si tratta di Fernando Barbetti, già in passato alla guida del sodalizio di Zappacene le cui redini erano tenute prima del passaggio di consegne da Filippo Barbetti destinato ad assumere, per quanto è dato sapere, il ruolo di vicepresidente del Gubbio. Tra il Gubbio e l’Atletico ci saranno rapporti sempre più stretti e sono proprio Fernando e Filippo Barbetti gli anelli di congiunzione. Le squadre giovanili,

nei vari segmenti e comprese quelle del Gubbio, si alleneranno e giocheranno all’impianto “Luciano Cambiotti” nel quartier generale di Zappacenere. La Berretti verrà affidata quasi sicuramente ad Alessandro Sandreani dopo l’esperienza con la Juniores, e ci saranno poi Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali, con Lucio Bove (va verso la conferma in rossoblù) e Luca Pierotti dell’Atletico responsabili tecnici.

M.Boc.

MOTORI

Cipiciani, il sogno continua Ora è in vetta al campionato IL CENTAURO EUGUBINO È IN TESTA AL BRIDGESTONE CHAMPIONS CHALLENGE DOPO IL GIRO DI BOA. NEL MONDIALE SUPERSPORT S’È COMPORTATO BENISSIMO PRIMA DI ESSERE CENTRATO DA UN AVVERSARIO di ROBERTO BARBACCI Ha vissuto un mese di giugno a tutta, senza trovare mai il tempo (o il modo) per rifiatare. E il bilancio di Lorenzo Cipiciani è sostanzialmente positivo.

Nel Bridgestone Champions Challenge ha prima Cipiciani nella morsa di Canducci e Carzaniga conquistato e poi mantenuto la vetta quando ormai la stagione ha già superato il giro di boa, conquistando due secondi posti alle spalle di Michael Canducci nei round di Misano e del Mugello. Due piazzamenti che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca, perché il primo è arrivato a solo 12 centesimi di distacco dal vincitore (il classico arrivo in volata), mentre nel secondo caso il campione in carica Canducci è stato bravo a garantirsi un piccolo margine nei due giri finale dopo una lotta bella ed estenuante alla quale ha preso parte anche il “terzo incomodo” Mauro Carzaniga. “Sta venendo fuori una stagione incredibile e sono felice di aver concluso sempre sul podio tutte e 4 le gare disputate – spiega Lorenzo – ma è chiaro che se voglio vincere il campionato dovrò cercare di spingere un po’ più forte nelle prossime gare. È una sensazione bellissima perché mi ripaga di tanti sforzi e sacrifici, che sono

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stati condivisi con la mia famiglia e con coloro che mi hanno sempre testimoniato vicinanza e appoggio, anche economicamente”.

In mezzo alle due gare del Bridgestone Champions Challenge, CipiciaLorenzo a fine gara in parco chiuso ni ha messo anche la tappa del mondiale Supersport a Misano. Un appuntamento unico, un sogno che s’è realizzato ma che a sua volta gli ha lasciato un po’ di amaro in bocca, complice l’uscita di pista dopo sole tre curve al primo giro causata dall’imprudenza dell’australiano Lachlan Epis, che l’ha centrato costringendolo al ritiro.

“Purtroppo il finale è stato amaro, ma è stato bello potermi confrontare con alcuni dei piloti più forti a livello internazionale. So di aver procurato loro pure un po’ di grattacapi e questo mi da la conferma che se solo ci fossero le possibilità economiche sicuramente me la potrei giocare anche su altri palcoscenici. È stata un’esperienza indimenticabile che spero di poter ripetere in futuro”. Farlo da campione nel Bridgestone sarebbe ancora bello.

Prossima tappa ancora a Misano, il 24 luglio. Giusto il tempo per rifiatare per poi aprire il gas ancora più forte.

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IL RICORDO La scomparsa di Federico Ernesto Lucci, un pezzo di storia della città

“LIMONERO” CI MANCHERÀ

rico componente dell’associazione Gubbio Se n’è andato Federico Ernesto Lucci, per fa Centro. “Ricordo di aver ricevuto semtutti l’indimenticabile “Limonero”, un pezpre da parte sua sincere manifestazioni zo di storia della città. Aveva novant’anni di affetto, stima e simpatia puntualmente e lo scorso 12 giugno ha concluso la sua ricambiate - ha scritto il sindaco Filippo missione terrena vissuto accanto alla moMario Stirati -. Limonero è stato un nostro glie Rita, ai familiari e ai tantissimi amici ed esemplare concittadino, attaccatissimo estimatori. È stato particolarmente attivo L’indimenticabile “Limonero” alla città e alle sue tradizioni. Nella qualità nel mondo del commercio e del folclore di rappresentante del mondo del commercio ha salvaguardato eugubino, lasciando un’impronta molto apprezzata. È stato con onestà intellettuale i legittimi interessi della sua categoria, presidente della Società Balestrieri per lunghi anni e proprio ma senza perdere di vista le problematiche più generali riguarall’interno del sodalizio ha favorito, nel 1969, la nascita del danti il destino della nostra intera comunità. Come presidente gruppo Sbandieratori. Ha guidato anche la locale sezione deldella società Balestrieri ne ha interpretato con signorilità e stila Confcommercio per poi diventare componente nazionale le tutta la nobile attività promuovendo costantemente l’immadi Fenacom che coinvolge gli esercenti in pensione. È sempre gine di Gubbio in Italia e nel mondo. Questi Suoi meriti restano stato molto legato alle tradizioni e ha fatto lo speaker in piazza scolpiti nella nostra memoria e nel nostro cuore”. Un pensiero Grande in occasione dell’Alzata dei Ceri. Ha fondato la storica e un ricordo speciale dalla Redazione di 15 Giorni con le conprofumeria “Limonero” che in via della Repubblica viene pordoglianza alla famiglia.

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“MASTRO GIORGIO-NELLI”, ECCO LE BORSE DI STUDIO

Borse di studio per gli alunni meritevoli dell’anno scolastico 2015-2016 alla scuola media “Mastro Giorgio-Nelli”. Il comitato di valutazione ha indicato 6 studenti, salutati con parole d’elogio dalla dirigente scolastica Isa Dalla Regione durante la cerimonia di consegna, alla presenza del presidente del consiglio d’istituto Luigi Digitale. Premiati Camilla Gaggiotti, Federico Ghirelli, Ricci Antea, Valentina Pierotti, Alessandra Martini, Matteo Sollevanti.

PIÙ LIBERTA NELLE SERATE

Tramite apposita ordinanza il sindaco Stirati ha disposto che dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2016, l’orario entro il quale sarà possibile utilizzare strumenti musicali e fonti sonore nelle vie e nelle piazze cittadine verrà prolungato di un’ora rispetto alle normali abitudini. La fascia interdetta viene ristretta alle 1 della notte fino alle 8 del mattino. La decisione è stata presa dopo alcune valutazioni emerse nelle riunioni tenute nei mesi scorsi con operatori turistici, associazioni e singole attività, così da favorire la realizzazione di eventi, manifestazioni e espettacoli nel centro storico e non solo. Il tutto, fanno sapere dal Comune, senza eccessi e nel pieno rispetto.

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Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile

ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

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