15 Giorni - Speciale Mostra del Tartufo 2016

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GUBBIO I Ceri

La Festa 2016

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SPECIALE XXXV Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari

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LA MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO DI GUBBIO SI RINNOVA RESTANDO FEDELE ALLA SUA STORIA. CINQUE GIORNI PER INNAMORARSI NUOVAMENTE DEL RE DELLA TAVOLA

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PRESENTAZIONE

Un Mostra di qualità all’insegna delle novità

LA RASSEGNA EUGUBINA TORNA ALLA FORMULA ORIGINARIA CON UN UNICO GRANDE PADIGLIONE SITUATO IN PIAZZA GRANDE. ACCANTO AGLI ESPOSITORI PREVISTI LABORATORI, DEGUSTAZIONE E PURE DELLE VERE E PROPRIE USCITE “SUL CAMPO” PER IMMERGERSI IN UN’ESPERIENZA OLTRE IL GUSTO di ROBERTO BARBACCI

Passano gli anni, restano il fascino inche la scelta di riproporla nella collocaconfondibile e quella voglia di presenzione originaria del ponte di Ognissanti tare al mondo intero un’eccellenza che non è casuale: il calendario quest’anno pochi altri possono vantare. Il Tartufo propone un ponte lunghissimo da veBianco di Gubbio è più che mai il nerdì a martedì e non potevamo non vero Re della tavola e non sembra cosfruttare l’opportunità. Tutti i visitatori noscere crisi. Riesce a superare intemconfluiranno in piazza Grande salendo perie e criticità anche la Mostra Merda più parti del centro storico e questa cato Nazionale del Tartufo Bianco e anche a livello strategico mi pare una dei prodotti agroalimentari, che noscelta molto sensata. L’area della Monostante debba fare i conti con risorse stra sarà il cuore pulsante di una città La conferenza stampa di presentazione sempre più scarse e con una concorrenche vuol mostrarsi per quello che è, za che definire agguerrita è poco si propone una volta di più di cioè bellissima e unica”. Le criticità del momento sono note a tutoffrire un prodotto di qualità ed efficienza, popolando una città te, ma Stirati preferisce guardare oltre: “La volontà di proseguire che invero negli ultimi mesi è tornata ad ospitare tanti eventi e un percorso cominciato 35 anni fa c’è ed è più forte di ogni altro soprattutto tanti visitatori. impedimento. Quest’anno peraltro riproporremo una formula UNA MOSTRA DI QUALITÀ Con questa fanno 35, ma pure se molto particolare, col ritorno di personalità di spicco del mondo le edizioni sono tante, il volto della rassegna rimane giovane. Al dello spettacolo proprio in occasione della festa: Lino Banfi e timone c’è sempre la Comunità Montana Alta Umbria, che in una Laura Chiatti (che dovrebbe essere accompagnata dal marito fase di transizione riesce comunque a offrire un cartellone di Marco Bocci) sono due eccellenze nazionali e omaggeranno il eventi di primissimo livello. Fa la sua parte anche il Comune di nostro concittadino Mariano Laurenti, che ha scelto di venire a Gubbio, quest’anno coinvolto in modo ancor più marcato nell’orvivere a Gubbio con la famiglia dopo una lunga carriera cinemaganizzazione di un evento che torna alla formula più congeniale, tografica. È un modo per unire due contesti apparentemente difquella cioè di riunire sotto un’unica struttura tutti gli espositori. ferenti, ma che in realtà hanno molte analogie. Perché il Tartufo Non è casuale nemmeno la scelta: piazza Grande rappresenta do Gubbio, permettetemi di dirlo, è a suo modo una star”. quanto di meglio la città può offrire a livello scenografico. “SiaPROIETTATI AL FUTURO Per il tartufo è una stagione un po’ mo convinti che questa sia la soluzione migliore, oltre che quella particolare, con una raccolta che sin qui non ha soddisfatto apideale per riuscire a contenere i costi - ha spiegato in sede di pieno (complici le poche piogge estive) ma che promette di anpresentazione il Sindaco Filippo Mario Stirati - ma da parte nodare a regime nel mese di novembre. “Questo è ciò che ci dicono stra c’è tutto l’interesse a valorizzare e tenere alto il nome di una i dati - ha affermato il commissario Mauro Severini - ma quello Mostra che rappresenta una grandissima vetrina per la città. Anche conta è che Gubbio sia ancora presente sulla piazza con una

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proposta di grande livello, e questa Mostra va più ambiti e il programma 2016 va in questa nella direzione sperata. È uno strumento imdirezione. “Premieremo” coloro che soggiorportante per la città: la Festa dei Ceri e una veneranno per almeno due notti con iniziative ad hoc, cercheremo di fidelizzare i visitatori con trina internazionale come Don Matteo portano turisti durante tutto l’anno, ma un evento come laboratori, degustazioni e mostre di artigianaquesto può aiutare a catalizzare attenzione in to che esulano dal semplice contesto della Moun periodo particolare e per questo va incenstra. La vera sfida però, appena passata questa tivato e sostenuto con grande convinzione. Fa edizione, sarà quella di ritrovarsi attorno a un Gli stand in piazza Grande tavolo con altre realtà dove in contemporanea bene il Comune a credere nella Mostra e finché vengono realizzate delle mostre simili per progettare campagne ne avremo la possibilità anche noi faremo altrettanto”. Tanto di promozione univoche, evitando così di dover far fronte solo che l’Assessore al Turismo del Comune di Gubbio, Nello Oderisi Fiorucci, è andato oltre: “La volontà di proporre delle iniziatisulle proprie forze. È una necessità, ma anche una strategia che ve nuove, volte soprattutto all’interazione con i visitatori, va di guarda con autorevolezza e oculatezza al futuro”. Una Mostra pari passo con la necessità di ampliare i propri confini. Vogliamo giovane, “aggressiva” e accattivante: bentornato tartufo, bentornato re della tavola. offrire al turista una proposta di qualità assoluta svariando tra

L’EVENTO Il 29 ottobre, alle ore 17, al Centro Servizi Santo Spirito l’omaggio al regista che vive a Gubbio

LINO BANFI E LAURA CHIATTI PER L’OMAGGIO A LAURENTI

Appuntamento sabato 29 ottobre, alle ore 17, al Centro Servizi Santo Spirito per un pomeriggio speciale nel segno del cinema. L’iniziativa è dell’Amministrazione Comunale nell’ambito della Mostra del tartufo bianco. Per l’omaggio al regista Mariano Laurenti, che vive a Gubbio dopo aver girato 52 film e aver lavorato con mostri sacri come Totò e Sophia Loren, arrivano due suoi straordinari e speciali compagni di viaggio: Lino Banfi, che Laurenti ha diretto in tanti film del filone di successo della commedia sexy all’italiana, e Laura Chiatti, che lo stesso regista ha guidato in due film quando lei era appena dicias-

settenne agli albori della carriera. Con lei è atteso anche il marito Marco Bocci (la conferma è attesa a ridosso dell’evento). Banfi, che quest’anno ha compiuto 80 anni, nell’occasione parlerà anche del suo libro “Hottanta voglia di raccontarvi” in cui ripercorre una vita intensa e piena di soddisfazioni. Laura Chiatti è uno dei simboli del cinema italiano con radici umbre visto che è nata a Castiglione del Lago. L’incontro al Centro Servizi Santo Spirito, con il coordinamento dei giornalisti Massimo Boccucci e Gianluca Sannipoli, è aperto al pubblico con un bel bagno di folla per la presenza di ospiti di assoluto prestigio.


IL BORSINO

PARTENZA IN SORDINA, LA TRIFOLA SI FA DESIDERARE

L’ESTATE POCO PIOVOSA HA RALLENTATO LA CRESCITA IN MOLTE ZONE, MA L’ESPERTO TARTUFAIO EUGUBINO MARIO PERUGINI È FIDUCIOSO: “A NOVEMBRE ASPETTIAMOCI QUALCHE BELLA SORPRESA. LA STAGIONE NON È COMINCIATA MALE”. I PREZZI PERÒ SONO ALTI: PER UN KG DI BIANCO SI SFIORANO I 1.000 EURO Alla fine il Re sulla tavola è sempre lui. Anche quando si fa desiderare un po’, come si conviene all’invitato d’onore. Il tartufo rimane il vero attore della Mostra e poco importa se quest’anno ancora non s’è mostrato in tutta la sua bellezza. La stagione del bianco è cominciata in sordina, complice un’estate nella quale non tutto è andato secondo le previsioni. “È piovuto poco, e quando ci sono stati bei rovesci temporaleschi l’acqua non è arrivata troppo in profondità”, spiega Mario Perugini. Lui si che è un’istituzione in materia: tartufaio da sempre, per anni ha guidato l’associazione eugubina prima di “congelarla” in attesa di un successore disposto a raccoglierne l’eredità. “Come associazione siamo sostanzialmente fermi. Siamo attivi per l’ordinario, ma ci vorrebbe una bella scossa e una nuova classe di giovani disposta a prendersi carico dei tanti oneri. Più di questo, però, ci vorrebbe un dialogo più efficace con le istituzioni, perché oggi i tartufai non sono tutelati come meriterebbero e col tempo stiamo assistendo ad un impoverimento delle risorse a disposizione. Inquinamento atmosferico, sfruttamento dei territori, scarsa pulizia dei boschi e quant’altro contribuiscono a un rapido peggiorare delle condizioni di ricerca”. ASPETTANDO NOVEMBRE… È un discorso che meriterebbe maggiore approfondimento, ma quel che interessa oggi i tanti visitatori delle mostre è la raccolta stagionale. “Sono moderatamente fiducioso per il mese di novembre - spiega Perugini perché le piogge di metà ottobre e la successiva ondata di caldo potrebbe favorire la crescita tardiva di qualche tartufo. Per ora la raccolta è stata un po’ scarsa e per lo più ha riguardato pezzi di piccola taglia. La poca acqua penetrata nel suolo in estate ha impedito al tartufo di aumentare il proprio diametro. Questa è la

situazione del bianco (la trifola) mentre per il nero le aspettative sono un po’ più alte e la raccolta sta andando abbastanza bene”. Se di trifola ce n’è poca, però, automaticamente i prezzi salgono: “Lo scorso anno andò peggio, ma per ora siamo intorno a 900 euro al kg. Forse a fine novembre con un po’ di stagnazione della domanda si potrà scendere di 200 euro, ma non credo di più. Il nero per ora sta sui 150 euro ed è un prezzo abbastanza normale rispetto alla media tradizionale”. A Gubbio si spera in un novembre a marce ingranate: “Mi piace pensare che sia così. Ma in tutta onestà la stagione non è che sin qui sia andata male”. NOSTALGIA CANAGLIA La Mostra eugubina tocca quest’anno le 35 edizioni consecutive, ma Perugini ricorda con un po’ di nostalgia i primi tempi: “All’epoca, e parlo degli anni ’80, la Mostra di Gubbio era invidiata da tutti. Ora la concorrenza è aumentata e ho la sensazione che si sia perso il treno buono per restare competitivi. È chiaro che non si può pensare di eguagliare mostre come quelle di Alba ed Acqualagna che dirottano tutti gli sforzi, specie economici, su un unico evento annuale, ma sicuramente quella eugubina meriterebbe un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni. La Comunità Montana e il Comune fanno quello che possono, ma rispetto agli inizi la situazione è molto cambiata e le aspettative di gran lunga calate”. Resta però la qualità del tartufo eugubino, vero e proprio ambasciatore del territorio nel mondo. “Contiamo circa 3.000 cavatori e questo è un patrimonio enorme. L’Alta Umbria è una terra speciale, ma forse non siamo stati sempre capaci di valorizzarla come avremmo dovuto. E se non impareremo a rispettarla nella maniera che merita rischiamo di rovinarla definitivamente”. R.Bar.

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Lo Zafferano conquista tutti AUMENTANO I PRODUTTORI SUL TERRITORIO, AUMENTA IL CONSUMO E DI CONSEGUENZA ANCHE L’INTERESSE DELLA COLLETTIVITÀ. L’ASSOCIAZIONE ZAFFERANO DI GUBBIO SI È RINNOVATA CON L’ELEZIONE DI LETIZIA BARTOCCI ALLA PRESIDENZA. DURANTE LA MOSTRA PREVISTE USCITE NEI CAMPI RACCOLTA di ROBERTO BARBACCI

mentare la visibilità si avverte sempre in Da alcuni anni a questa parte lo zafferamisura maggiore, così per l’edizione 2016 no s’è imposto all’attenzione come una delle spezie più ricercate e prelibate l’Associazione Zafferano di Gubbio ha deciso di passare dalla promozione… ai campi da portare in tavola. Una crescita espodi raccolta, dove coloro che lo vorranno nenziale arrivata per lo più nell’ultimo potranno recarsi (accompagnati da alcuni decennio e che ha fatto proseliti anche a volontari) nella mattinata di domenica 30 Gubbio, dove da anni opera l’Associazione Zafferano di Gubbio che riunisce un ottobre per vedere da vicino e imparare le tecniche di raccolta dello zafferano. buon numero di produttori locali. Poche Una visita guidata riservata a 30 persone settimane il consiglio, riunitosi per rediAlcune lavorazioni di zafferano che potranno prenotarsi entro la giornata gere il bilancio dei primi tre anni di mandi sabato 29 ottobre presso lo stand all’interno della Mostra, dato, ha rinnovato le cariche ed ha proclamato come presidenche dunque porterà coloro che la vivranno a confrontarsi con te Letizia Bartocci, un volto giovane che sin dai primi giorni un’esperienza molto più che sensoriale. Nel pomeriggio, poi, ha seguito passo dopo passo la crescita del sodalizio eugubino, raccogliendo il testimone da Alessandro Morelli. Una scelta sempre i volontari dell’associazione promuoveranno un incontro rivolto a un aspetto spesso trascurato del mondo dello zafcoraggiosa ma di grande consapevolezza, un segnale forte anferano, quello cioè legato alle proprietà benefiche e all’impiego che all’esterno che testimonia come il mondo dello zafferano in altri ambiti al di fuori della cucina dove tradizionalmente non sia di proprietà esclusiva degli uomini, nonostante richieviene collocato. Non mancherà una degustazione finale, ma da una buona dose di pazienza e pure qualche sforzo nei camsarà certamente curioso e interessante capire quali e quante pi. Ottobre poi è tradizionalmente il mese della raccolta della possono essere le sfaccettature legate all’utilizzo di una spezia spezia: proprio in questi giorni si sta concludendo il periodo che a Gubbio s’è conquistata una buona fetta di mercato, propiù intenso che precede come da abitudine la stagione delle ponendosi anche come risorsa economica, turistica, culturale mostre, con l’associazione che ha redatto un calendario fitto e per le sue caratteristiche uniche anche una difesa delle tradidi appuntamenti. La Mostra eugubina rappresenta ormai una zioni e dell’ambiente locale. Per saperne di più: www.zafferatappa fissa, nonché l’occasione giusta per farsi conoscere e fanodigubbio.net. vorire l’interazione con quanti più visitatori. L’esigenza di au-

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L’Elisir d’Amore di Donizetti in scena al teatro comunale MUSICA LIRICA

SI RINNOVA IL CONNUBIO TRA LA MOSTRA E LA MUSICA LIRICA: POCKETOPERA, L’ASSOCIAZIONE PRESIEDUTA DAL SENATORE ALDO SARTORI, PORTERÀ SUL PALCO NELLA SERATA DI LUNEDÌ 31 OTTOBRE UNA RAPPRESENTAZIONE CONOSCIUTA IN TUTTO IL MONDO, CHE A NOVEMBRE SARÀ REPLICATA A CAGLI di MASSIMO BOCCUCCI

un semplice concerto lirico, ma uno spettacoPocketOpera, associazione senza scopo di lucro presieduta dal senatore Aldo Sartori, lo completo attraverso una lettura dell’opera porta in scena il 31 ottobre, alle ore 21, al Teche, integra e fedele al suo contesto, viene riassunta e ricomposta con cantanti, orchestra, atro Comunale “L’elisir d’amore” di Gaetano attori e coro. Donizzetti, con replica al Teatro delle Muse “L’esperienza dello scorso anno - spiega il di Cagli l’11 novembre (ore 21). Il progetto lirico, sotto il titolo “Adoperiamoci... per l’opera” senatore Sartori - ha dimostrato che si può è arrivato alla terza edizione dopo le positive coinvolgere un pubblico non abitualmente allenato all’ascolto dell’opera. Questo è il nostro esperienze con “Butterfly”, protagonista il soprincipale obiettivo ricordando come sia staprano Yasko Fujii accompagnata dal maestro Una rappresentazione di Elisir d’Amore ta presentata la candidatura dell’opera lirica Stefano Seghedoni, e lo scorso anno “Il Baritaliana a patrimonio immateriale dell’umanità. Si tratta di un biere di Siviglia”, con il soprano Ivanna Speranza e l’orchestra dei fiati dell’Umbria diretta da Stefano Mancini, in occasione patrimonio da difendere, diffondere e supportare. Per questo dei 150 anni dalla fondazione della Società Operaia di Mutuo sia il Senato della Repubblica e il Ministero dei Beni Culturali hanno voluto concedere il loro patrocinio a questa iniziativa a Soccorso. Quest’anno è attesa il soprano Manuela Kriscak con Gubbio. È stato coinvolto nel progetto il teatro di Cagli che ha l’ensemble lirico di PocketOpera diretto dal maestro Stefano accettato con entusiasmo questo gemellaggio culturale. Ci senMancini. La trama dell’opera sarà recitata dagli attori di “Setiamo di ringraziare tutti coloro che ci hanno dato la possibilità mon’teatro” con Stefano Tosti e il coro Santa Cecilia di Fossato di realizzare questo progetto non solo economicamente, ma di di Vico. La regia è del maestro Antonio Petris. La formula proposta è quella di PocketOpera: non solo educazione all’ascolto o piena condivisione”.


DEGUSTAZIONI

RIECCO I SOMMELIER, PRONTI A STUPIRE

CONFERMATA LA PRESENZA DELLA DELEGAZIONE EUGUBINA AIS CHE VANTA OLTRE 400 DIPLOMATI. DOPO LE FELICI ESPERIENZE DEGLI ANNI PASSATI VERRANNO RIPROPOSTE DEGUSTAZIONI E ABBINAMENTI IN COLLABORAZIONE CON REALTÀ LOCALI. E PER IL GRAN FINALE MARTEDÌ 1° NOVEMBRE C’È L’AGLIANICO Un bacino d’utenza ristretto, un numero di tesserati e diplomati da far invidia a città che vantano una popolazione decisamente superiore. A Gubbio da qualche anno a questa parte l’Associazione Italiana Sommelier ha fatto proseliti, arrivando a contare oltre 400 sommelier e un continuo ricambio di “studenti” nei corsi di primo livello (40 anche nel 2016). Risultati eccellenti che testimoniano del gran lavoro svolto dalla delegazione dell’Alta Umbria, guidata dal gualdese Cristian Belardi e che vede in Giuseppe Agostinelli (vice delegato) e nell’addetto ai servizi Giulio Donati due delle figure più attive sul panorama eugubino. “I numeri che abbiamo raccolto in questi anni sono lusinghieri, ma questo per noi vuol essere solo un punto di partenza. Quello che ci sta più a cuore è la conoscenza che viene fatta attraverso i nostri corsi e che spinge le persone verso un bere più consapevole e responsabile. A tutti noi piace il vino, ma solo nella misura giusta. Essere sommelier oggi significa assecondare una passione, ma anche avvicinarsi a un mondo fatto di sapori e di grandi prodotti della terra con rispetto di chi l’ha coltivati. Vediamo che questa filosofia è sempre più radicata e la cosa non può che farci piacere”. UN MONDO CHE PIACE L’AIS da qualche anno ormai è parte integrante della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco. “Proponiamo sempre dei percorsi originali e anche facili da comprendere - spiega Agostinelli - perché non ci rivolgiamo solo a un pubblico esperto e competente, ma più in generale agli amanti della buona tavola. Per l’edizione 2016 abbiamo pensato a tre eventi legati al territorio pensati con coloro che operano a Gubbio. Nella giornata di sabato 29 ottobre proporremo un abbina-

mento 3x3 vino e tartufo in collaborazione col ristorante Dulcis in Fundo, dove a tre piatti a base di tartufo proveremo ad accostare tre vini molto particolari. Il giorno seguente offriremo la nostra collaborazione ai ragazzi di Cucina 89 per l’aperivino previsto presso il Palazzo della Porta, quindi parteciperemo all’incontro con l’Azienda Agricola Adanti di Arquata (cantine di Montefalco) e concluderemo martedì 1° novembre con un evento molto ricercato ed esclusivo che riguarderà l’Aglianico, un vino di grande pregio che c’ha consigliato di proporre una degustazione in due turni per consentire a quanta più gente di partecipare. In quell’occasione cercheremo anche di interagire con il pubblico con una formula abbastanza particolare che consisterà nel riconoscere dei vini “al buio”, cioè degustandoli senza sapere ciò che andranno ad assaggiare. Tutto questo è possibile grazie al gran lavoro dei volontari della delegazione eugubina, a cominciare da Paolo Tamagnini che rappresenta una delle eccellenze italiane nel settore al punto da ritenerci davvero fortunati ad averlo con noi”. In una delle degustazioni proposte nel programma della Mostra verranno utilizzati i vini dei tre produttori presenti a Gubbio: Col di Betto, Castello di Solfagnano e Semonte. “Quello del vino è un mondo che a Gubbio sta prendendo sempre più piede e che nei prossimi anni potrebbe far registrare numeri importanti a livello di produzione. Personalmente noto un desiderio crescente di avvicinarsi a questo ambito con maggiore consapevolezza e voglia di imparare a riconoscerne i tanti aspetti che spesso vengono trascurati. Ben vengano eventi come la Mostra per aumentarne le prospettive di crescita anche in ambito lavorativo”. R.Bar.

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DEGUSTAZIONE

Una Crescia senza confini

UNO SPAZIO DEDICATO ALL’ALIMENTO PIÙ SEMPLICE, MA PURE IL PIÙ ICONICO DELLA TRADIZIONE EUGUBINA: ISIDORO ANGELONI RACCONTA COME HA CONTRIBUITO AD ESPORTARLO E FARLO CONOSCERE NEL MONDO

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Eccellenza eugubina da sempre, prodotto sempre il gusto più di ogni altro alimento. “Gubbio è famopiù ricercato ed apprezzato per la sua disarmante sa per il tartufo e altri prodotti, ma la crescia ha un semplicità. Dici crescia e il mondo assume altri fascino particolare. Siamo stati bravi a promuoverla colori. È l’alimento per eccellenza dell’eugubinità, nel mondo: la mia stessa azienda per 10 anni consetermine coniato su due piedi da Isidoro Angeloni cutivamente s’è recata a Sanremo durante il festival che pure calza a pennello per spiegare quello che per farla conoscere. Internet ha aperto nuovi orizè il suo significato più profondo. “Trovo questo agzonti e l’audience è aumentata in maniera esponengettivo perfetto per spiegare a chi viene da fuori di ziale. Devo ammettere che nel nostro settore stiaIsidoro alla Mostra cosa stiamo parlando. La crescia è l’alimento che ha mo riscontrando numeri davvero notevoli, perché accompagnato la storia di questa città, è stata per anni la sua la richiesta è costantemente al rialzo. Eppure si potrebbe e si stessa ragion d’essere. Qualche anno fa magari era facile imbatdovrebbe fare di più. Più volte ho sollecitato le istituzioni a protersi in curiosi che a malapena ne sapevano dell’esistenza, ora muovere un tavolo per creare un marchio di prodotti eugubini, invece chiunque arrivi a Gubbio ce la chiede e non può farne a perché la terra a Gubbio offre tantissime varietà di alimenti, ma meno. Ha ragione chi dice che la semplicità è il suo stesso punto non si è in grado di valorizzarli come meriterebbero. La crescia di forza: qui c’è solo acqua, farina e lievito, il resto sono chiacpuò rappresentare un veicolo straordinario di promozione e chiere”. immagine tanto quanto lo sono manifestazioni radicate da deUN “BENE” DA TUTELARE Il resto, o meglio, quel che circoncenni. Insomma, va bene la Festa del Ceri e Don Matteo che ha da il territorio eugubino è noto a tutti come torta al testo. “Una portato tantissime persone in città, ma i prodotti tipici possono volta le due cose venivano erroneamente confuse - riprende Isifare molto. In questo senso vedo di buon occhio i moderni stredoro, che da anni è proprietario del marchio La vera crescia et food che con la crescia si sposano a meraviglia”. di Gubbio - ma parliamo di due alimenti differenti. La crescia, LA LAVORAZIONE Isidoro e la sua crescia sono da anni procome detto, è fatta solo con acqua, farina e lievito. Nella torta al tagonisti alla Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco. testo tipica di Perugia vengono usati anche olio e uova. A PeruQuest’anno è previsto un evento ad hoc in programma sabato gia nei secoli passati c’erano tante famiglie nobili e signori che 29 ottobre nelle sale degli arconi: “Faremo vedere ai visitatori disponevano di maggiori possibilità. A Gubbio vivevano per lo come nasce una crescia e come poterla utilizzare in cucina, al di più contadini e ci si accontentava di poco. Col tempo però quella là dei tradizionali abbinamenti. Ci sentiamo molto legati a quesemplicità s’è tradotta in un prodotto più genuino e ricercato”. sto evento, auspicando che possa tornare a recitare un ruolo di C’è una platea che ha imparato a conoscerla e che ne apprezza assoluta preminenza anche in ambito regionale”. R.Bar.

SPECIALE XXXV Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari Direttore Commerciale Giancarlo Barbacci

Direttore Editoriale Massimo Boccucci

Direttore Responsabile Roberto Barbacci

Testi e Fotografie Roberto Barbacci

Chiuso in redazione Martedì 25 Ottobre 2016


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