15 Giorni - Numero 137 - 19 Novembre 2021 by VivoGubbio

GUBBIO Il portale web di informazione sull’attualità eugubina VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2021 ANNO IX NUMERO 137

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

VERDE SPERANZA

IL COMUNE ALLE PRESE CON AREE VERDI ABBANDONATE E SOPRAFFATTE DALL’INCURIA. CI SONO MOLTE SEGNALAZIONI SULLE PRECARIE CONDIZIONI DI SPAZI PUBBLICI IMPORTANTI DELLA CITTÀ. È IN SCADENZA L’ACCORDO CON L’AGENZIA FORESTALE REGIONALE CHE NON STA DANDO GRANDI RISULTATI. I CITTADINI SI ORGANIZZANO DA SOLI CON SENSO CIVICO E VOLONTÀ: MOCAIANA CHIEDE UN PARCO GIOCHI

E R P I L O T T U T O U T

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COPERTINA

UNA VERGOGNA LE AUTO PARCHEGGIATE NEGLI SPAZI RISERVATI AI DISABILI IN CERTE AREE, DOVE CERTI POSTI AUTO BEN DELIMITATI SONO OBBLIGATORI, VIGILI URBANI SI DICONO IMPOSSIBILITATI A INTERVENIRE PER FAVORIRE UN’ESIGENZA E GARANTIRE UN DIRITTO SE NON C’È UNA CONVENZIONE DEI PRIVATI CON IL COMUNE Toccherà chiamare il Gabibbo, le Iene e chissà chi altri di fronte a un certo malcostume, che purtroppo non riguarda soltanto le metropoli, come il parcheggio selvaggio nei posti riservati ai disabili. Le denunce sono all’ordine del giorno, ma di fronte alle segnalazioni e alla richiesta di aiuto per liberare quegli spazi indebitamente occupati ci si ritrova di fronte alla burocrazia che contempla la possibilità d’intervento delle forze dell’ordine per elevare le multe e per la rimozione dei veicoli soltanto nel caso in cui siano presenti le convenzioni tra il Comune e le attività private, che sono obbligate a prevedere aree di sosta per i portatori di handicap. Se non ci sono gli atti deliberativi assunti dall’ente, i vigili urbani fanno presente a chiunque si rivolga nella speranza di qualche provvedimento di non poter intervenire, suscitando sdegno e polemiche da parte di chi si ritrova penalizzato pur in presenza di un’esigenza e anche di un diritto. DOSSIER FOTOGRAFICI C’è chi ha pensato di scattare foto che mostrano le auto senza il previsto contrassegno parcheggiate impropriamente in aree prospicienti negozi, centri commerciali e altre attività che hanno ben delimitati e segnalati spazi ad hoc. C’è chi si è rivolto direttamente agli agenti della Polizia Municipale, contattando il comando e gli uffici in largo della Pentapoli confidando nella comprensione per

di MASSIMO BOCCUCCI

chiedere un intervento risolutivo anche con l’ausilio del carro attrezzi. Niente da fare, né a livello di sanzioni e men che meno per liberare quei posti indebitamente occupati da gente senza scrupoli. Per stessa ammissione dei vigili urbani, i parcheggi per i disabili in aree non provviste di convenzione con il Comune sono gestite direttamente dai proprietari delle attività, che nella maggioranza dei casi si trincerano dietro gli impegni di lavoro lasciando il problema irrisolto e senza mostrare alcuna sensibilità nei confronti di chi ha bisogno e vorrebbe usare legittimamente gli spazi ben precisi destinati per legge. FORTI CON I DEBOLI La situazione sta sfuggendo di mano e rimbalzano le accuse al Comune e ai vigili urbani di impegnarsi solamente a rastrellare soldi dai parcometri e dalle multe per fare cassa, tralasciando le necessità delle fasce più deboli nel trincerarsi dietro gli atti della burocrazia. Neanche le testimonianze portate da chi si ritrova coinvolto suo malgrado in situazioni decisamente spiacevoli, smuove sostanzialmente e nei fatti l’atteggiamento da burocrati che rimanda tutto alle convenzioni nonostante certe segnalazioni dovrebbero favorire la risoluzione delle problematiche sollevate nelle singole aree in cui il parcheggio per i disabili non è tutelato come dovrebbe.

PROGETTO La struttura comunale di via della Piaggiola rivive nel piano della studentessa 18enne Anna Cecchini

L’EX MATTATOIO RILANCIATO NEL PROGETTO DI UNA LICEALE

una struttura di archeologia industriale. La memoRiprende vita l’ex mattatoio comunale in via della Piaggiola, lasciato a se stesso nonostante promesria del luogo è conservata nella salvaguardia delle capriate in legno, come elementi di sostegno della se e progetti di rilancio rimasti sulla carta. Ci pensa struttura della copertura, e del binario in ferro che una studentessa del polo liceale “Giuseppe Mazzase in precedenza aveva lo scopo di coadiuvare il latinti” che ha presentato un progetto molto particolare, portando l’indirizzo Artistico alla Biennale voro della macellazione, ora può fungere da sosteNew Design di Venezia, dove la diciottenne Anna gno per pannelli espositivi scorrevoli. Anna Cecchini a Venezia Cecchini della 5AD ha rappresentato il talento arti“Il nostro indirizzo Artistico - spiega Maria Maristico dell’Umbria, unica alunna della regione selezionata. nangeli, dirigente dell’istituto - al suo interno ha giovani di granLa brillante studentessa, seguita per la preparazione del suo dissimo spessore e valore artistico che sperano di poter tornare lavoro dai docenti Maria Venturi e Roberto Pezzopane, e aca lavorare e a fruire dei laboratori, anche innovativi, dello spazio liceale, già da questo anno scolastico”. “Il primo premio è andato compagnata a Venezia dalla professoressa Antonella Capponi, al liceo artistico Firenze con un progetto legato alla lettura del ha vinto la selezione che l’ha portata ad esporre all’Arsenale un cielo per i non vedenti. Ma ogni singola scuola ha vinto perché la progetto di riqualificazione dell’ex mattatoio per renderlo spazio passione e l’impegno che contraddistinguono manifestazioni imespositivo di mostre d’arte contemporanea. Il progetto prevede l’allestimento di una zona dedicata all’arte portanti come questa sono stati già premiati con questo viaggio moderna, all’interno di uno spazio dove è possibile il recupero di formativo in conoscenza e di scambio tra studenti”.

COPERTINA

di MASSIMO BOCCUCCI

VOGLIA DI VERDE TANTI SPAZI CITTADINI SONO LASCIATI NEL DEGRADO TRA DENUNCE E ASPETTATIVE. LE AREE VERDI RECLAMANO PIÙ ATTENZIONI E INTERVENTI. NON STA FUNZIONANDO L’INTESA CON L’AGENZIA FORESTALE REGIONALE CHE SCADE QUEST’ANNO: FUNZIONA MEGLIO IL VOLONTARIATO SOSTENUTO DA CONTRIBUTI PUBBLICI

Chi ha veramente il pollice verde? Troppo spesso l’ambientalismo è un orpello ideologico che cavalca soprattutto la pancia della gente, guardando solo la luna e non il dito. La vocazione veramente ecologista si vede principalmente nelIl villino di Parco Ranghiasci le piccole cose che poi diventano grandi, come le condizioni di degrado in cui versano tanti spazi cittadini. Si pensi all’ultima battaglia affrontata faticosamente dai residenti di Raggio per ottenere dal Comune e Umbra Acque i lavori di sistemazione del canale dove ristagna l’acqua con ripercussioni negative anche a livello igienico-sanitario e che ancora devono essere fatti nella parte sostanziale dopo ripetute rassicurazioni. Ci sono aree verdi da riqualificare e gestire per la vitalità e l’immagine della città. Ci sono i fondi europei da intercettare e un

accordo in essere con l’Agenzia forestale regionale (Afor), che risale a tre anni fa. Per la necessità di effettuare interventi, una delibera della Giunta Stirati ha approvato uno schema con cui ha delegato le funzioni all’Afor individuando l’operatività da realizzare corredata dai relativi progetti, le schede tecniche e gli impegni di spesa. ACCORDO IN SCADENZA Questo atto scade quest’anno e comprende la determinazione di un impegno di spesa da parte del Comune attraverso le risorse del proprio bilancio. La situazione però resta critica perché la cura e manutenzione del verde pubblico lasciano molto a desiderare con continue segnalazioni da parte dei cittadini sull’incuria e l’abbandono, in punti anche cruciali della città come i giardini di piazza Quaranta Martiri e parco Ranghiasci, fino alla Gola del Bottaccione, il percorso vita sul monte Ingino e i vecchi tornanti che portano alla basilica di Sant’Ubaldo, la strada di San Girolamo, il letto dei torrenti Camignano e Cavarello. La faccenda è entrata anche nel dibattito politico, che in verità si perde spesso in chiacchiere senza risultati concreti se non dopo le rivolte popolari.

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DIBATTITO POLITICO La Lega, con i consiglieri comunali Michele Carini, Angelo Baldinelli e Sabina Venturi, ha sollevato a livello istituzionale il problema, facendo riferimento in un’interpellanza alle numerose aree verdi della periferia e delle frazioni che risultano completamente dimenticate se non fosse per qualche cittadino volenteroso e di buon senso. Si ricorda che l’Afor beneficia di numerosi finanziamenti europei che, dietro un’attenta programmazione degli interventi manutentivi, possono essere intercettati dal Comune senza far gravare le spese sul proprio bilancio. Il sindaco Filippo Mario Stirati è stato sollecitato a rendere noti gli interventi programmati dall’Agenzia forestale nel periodo 2018-2021 e per quali importi. CITTADINI VOLENTEROSI Ci sono zone, come a Zappacenere, dove invece sono gli stessi residenti a prendersi cura delle aree verdi che la disciolta Comunità montana Alto Chiascio aveva trasformato in un parco con tanto di sculture e camminamenti in legno. Negli anni quella vasta area, peraltro densamente abitata, è stata lasciata all’abbandono e chi vi abita è riuscito a convincere l’Amministrazione

FANNO DISCUTERE SOPRATTUTTO LE CONDIZIONI DEI GIARDINI DI PIAZZA QUARANTA MARTIRI, PARCO RANGHIASCI, LA GOLA DEL BOTTACCIONE, IL PERCORSO VITA SUL MONTE INGINO E I TORNANTI CHE PORTANO ALLA BASILICA DI SANT’UBALDO, LA STRADA DI SAN GIROLAMO, IL LETTO DEI TORRENTI CAMIGNANO E CAVARELLO. MOCAIANA CHIEDE UN PARCO GIOCHI. LAVORI IN CORSO SUI SENTIERI Comunale a destinare un fondo annuale di 300 euro per la manutenzione ordinaria minima, vedi la falciatura dell’erba e la rimozione delle foglie in determinati periodi dell’anno preoccupandosi di mantenere l’ordine e la fruibilità di giovani e non. Ora c’è il problema del ponte pedonale di legno che è chiuso perché pericolante: l’assessore ai Lavori Pubblici, Valerio Piegentili, si è impegnato a risolvere la Il letto del Camignano questione ma va per lunghe il preventivo con le possibili soluzioni tecniche per l’oscillazione del prezzo del ferro. PARCO A MOCAIANA Voglia di verde e di parchi, di spazi dove poter giocare e conversare per trascorrere qualche giornata all’aria aperta. I cittadini si mobilitano e in qualche caso avanzano richieste precise al Comune, anche attraverso una petizione online come hanno deciso di fare a Mocaiana. Ce ne sono un’infinità di aree verdi, a ridosso del centro storico e nella vasta periferia: solo che per la maggior parte si tratta di terreni comunali lasciati all’abbandono, in totale disuso e senza la benché minima manutenzione per chissà quale destinazione. Lo chiamano patrimonio, nel senso di possesso e proprietà ma senza alcuna prospettiva sennò vendere di tanto in tanto per fare cassa nei bilanci del Comune da profondo rosso. C’è chi va alla carica, come alcuni residenti della frazione di Mocaiana che hanno mandato segnali precisi all’Amministrazione Comunale per avere un parco giochi destinato ai bambini della zona a ovest del territorio. Viste le caratteristiche della frazione, un gruppo di residenti ha sollecitato il sindaco, coinvolgendo anche i consiglieri comunali. Hanno promosso una petizione online per sensibilizzare la Giunta Stirati e l’intero Consiglio Comunale. Nell’istanza è stata sottolineata la mancanza nella zona di un parco giochi per i più piccoli, fino a chiedere una piccola area da attrezzare con attrazioni per i piccoli e qualche panchina per creare un luogo di svago dove le famiglie possano portare i propri bambini a giocare e divertirsi in sicurezza e in compagnia. Non si sono posti la questione di dove

collocarlo, lasciando al Comune l’individuazione dell’area più idonea né la formula della gestione (una convenzione?). Viene invece puntualizzato dai promotori della richiesta il tempo e i chilometri che i genitori si trovano costretti ad affrontare tutte le volte per raggiungere il parco giochi più vicino. “Anche a Mocaiana - scrivono nella petizione online - i bambini hanno diritto di avere il loro parco giochi senza fare nove chilometri e impiegare quindici minuti di macchina per farli svagare”. PIANO PER I SENTIERI Buone nuove ci sono invece sul fronte dei più caratteristici sentieri naturalistici del territorio con un piano di riqualificazione. Si tratta in particolare di interventi programmati che interessano il sentiero degli Antichi Umbri, nel tratto di percorso che provenendo dall’acquedotto medioevale lungo la Gola del Bottaccione arriva alla Porta di Sant’Ubaldo fiancheggiando le mura urbiche, la sistemazione di due tratti del Sentiero Francescano, in particolare la strada dritta verso Ponte d’Assi e la strada comunale 53 di San Pietro in Vigneto, e infine la fornitura e messa in opera della segnaletica Cai (Club alpino italiano) lungo tutti i sentieri del comprensorio. La realizzazione di questi lavori, affidata alla ditta Isam Srl, vede un costo complessivo di 250 mila euro coperto dalla Regione. «Questo grazie a un finanziamento intercettato dalla capacità progettuale della nostra amministrazione - spiega l’assessore Piergentili - e assegnato grazie alla strategia Aree Interne di cui il Comune di Gubbio è capofila. Si tratta di interventi importanti che si collocano in una più ampia strategia di valorizzazione dei cammini e dei sentieri del territorio e che ci vedono lavorare a fianco anche di associazioni e realtà, come il Cai, che ringraziamo per il supporto e l’aiuto”. Il progetto prevede anche la realizzazione di un sito web dedicato espressamente a questi itinerari e che verrà attivato con criteri di comunicazione iconografica semplificata e intuitiva, tali da superare le barriere linguistiche e di comprensione.

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IL CASO

PERSONALE COMUNALE TRA CRITICITÀ, PROSPETTIVE, VELENI E UN PROCESSO SCONTRO TRA GORACCI E LA MAGGIORANZA SULLA GESTIONE DI CONCORSI, ASSUNZIONI E TRASFERIMENTI. L’EX SINDACO LANCIA VELENI E LA COALIZIONE DI STIRATI GLI RICORDA LE PESANTI ACCUSE AL PROCESSO TRUST IN CORSO A PERUGIA Tasto delicatissimo la gestione del personale comunale. Quante baruffe e veleni, con scambi di accuse tra opposte fazioni politiche. In un caso, quello che coinvolge l’ex sindaco Orfeo Goracci, perfino un processo con l’accusa di aver favorito gli amici e danneggiato i nemici all’interno della macchina Orfeo Goracci di palazzo Pretorio, tra intercettazioni, delibere anche scottanti e risvolti per talune relazioni interpersonali. Goracci accusa la coalizione di Filippo Mario Stirati di gestire male il settore, alzando ombre su scelte e comportamenti. La maggioranza c’è andata giù pesante su Goracci, che sui social non perde occasione, nel bel mezzo del processo Trust al tribunale di Perugia sui presunti abusi di potere, per tenere alto il morale delle “truppe” elettorali rimaste. LA SITUAZIONE Le assunzioni al Comune vanno avanti da anni senza concorsi pubblici ma reclutando da altri enti o selezioni interne, mentre si profilano trasferimenti e pensionamenti, come quello a fine anno di Luigi Casagrande storico dirigente tra urbanistica, lavori pubblici e grandi opere. La Giunta Stirati ha aperto un percorso per superare la mancanza di un regolamento per varare i concorsi, dopo aver approvato il piano triennale del fabbisogno di personale per il 2021-2023. Il personale è passato in vent’anni da circa 400 unità alle 168 ora in ruolo, di cui quattro dirigenti, oltre a qualche dipendente a tempo determinato e il segretario generale. Nel rapporto tra dipendenti e popolazione, che ne prevede uno ogni 152 abitanti, dovrebbe esserci dunque una dotazione minima di 204 unità. Per il 2021 è stata fissata una spesa di 187mila euro, con la prospettiva di 243mila per il 2022 e per il 2023.

di MASSIMO BOCCUCCI

LE ACCUSE “Goracci, da che pulpito viene la fantasiosa predica!”, titola una nota nella quale le forze di maggioranza aprono il contezioso. “Per l’ennesiIl sindaco Stirati ma volta - attacca la coalizione di Stirati - ci ritroviamo a leggere accuse infamanti nei nostri confronti. Nel confermare l’assoluta legittimità nonché liceità etica delle nostre scelte amministrative in materia, rimaniamo sbigottiti soprattutto dal fatto che, a formulare tali accuse fantasiose e infondate, sia un ex sindaco che su questioni legate al personale del Comune di Gubbio ha tuttora in atto un procedimento giudiziario in cui si sta difendendo da pesantissime accuse formulate dai magistrati della Procura di Perugia. Noi siamo garantisti, ma riteniamo quanto meno inopportuno, per un ex sindaco rinviato a giudizio su questi temi, andare ad inventarsi false accuse su triangolazioni e graduatorie manipolate nei confronti di chi ha rispettato la legge. Per avere credibilità occorre essere al di sopra di ogni sospetto. Le vicende giudiziarie che riguardano Goracci hanno ancora pesanti strascichi sulla serenità del clima lavorativo all’interno del Comune, avendo lasciato dietro macerie, veleni e paure di una gestione descritta da più parti come arbitraria, discrezionale e divisiva. Le accuse vere vanno eventualmente formulate alla Procura”. IL CONTRATTACCO Punto nell’orgoglio e nelle vicende giudiziarie, Goracci è passato al contrattacco: “In 90 mesi nessun concorso, le triangolazioni e il pescare da graduatorie di altri Comuni non sono mie fantasie ma sono atti. La situazione nel Comune di Gubbio è talmente serena che sono a cinquine quelli che vogliono andarsene”. L’ex sindaco si dice tranquillo nel percorso processuale, senza fare cenno all’eventuale rinuncia ai termini della prescrizione per uno o più situazioni legate all’inchiesta Trust.

CULTURA Ribalta prestigiosa per la poetessa eugubina, premiata all’Agenda dei Poeti 2021 di Otma 2 Edizioni

PREMIO “CITTÀ DI MILANO” PER LA POESIA “DIETRO IL BURQA” DI PATRIZIA GAGGIOLI

Prestigiosa vetrina milanese per Patrizia Gaggioli, poetessa e pittrice che da anni partecipa a concorsi e premi di poesia. Si è aggiudicata il primo posto al Premio Internazionale Agenda dePoeti 2021 Trofeo “Città di Milano” con la poesia “Dietro il Burqa”, che verrà pubblicata nell’Antologia del sodalizio che organizza l’evento letterario. Una ribalta di valore assoluto per un’opera dedicata alle donne afghane che si battono per i propri diritti e più in generale a tutte le donne che lottano per la pari dignità. L’appuntamento culturale di Otma 2 Edizioni vedrà l’epilogo il prossimo 28 novembre a Milano, presso il Circolo “Alessandro Volta” con la cerimonia di premiazione. La poetessa eugubina, con la passione pure per la pittura, è

da sempre molto attiva, le sue produzioni trovano spazio in diverse antologie e raccolte di Aletti Editore, Otma 2 e Ape Terni Edizioni. Si ricorda nel 2018 la raccolta personale “Volgiti al sole” con Bertoni Editore, nella quale spinge attraverso la poesia a coltivare la speranza e il benessere alimentando le proprie aspirazioni. Sempre in prima linea per i diritti umani, Patrizia Gaggioli si racconta attraverso la positività dei sentimenti personali con l’ottimismo per un mondo migliore. La fede resta un cardine sia nella poesia che nella pittura, ed è una luce che invade ogni aspetto della realtà anche in questo periodo difficile dell’esistenza umana, riservando spunti di serenità per tutti. CLAUDIA BOCCUCCI

ATTUALITÀ

LUIGI CASAGRANDE

OGNI SINDACO VOLEVA CAMBIARE, POI GLI DAVA PIÙ INCARICHI VA IN PENSIONE IL DIRIGENTE DI PIÙ LUNGO CORSO CHE HA GUIDATO L’URBANISTICA E I LAVORI PUBBLICI CON UN’IMPRONTA FORTISSIMA. IL SUO NOME È ENTRATO PER ANNI NELLE CAMPAGNE ELETTORALI: I CANDIDATI CHE NE ANNUNCIAVANO LA RIMOZIONE SI SONO POI RITROVATI A RENDERLO SEMPRE PIÙ DETERMINANTE NELLA GESTIONE Se fossimo in certi contesti e situazioni, si direbbe dell’ingegnere Luigi Casagrande un uomo potente in grado di guidare e decidere le sorti di una città nel settore nevralgico dell’urbanistica. Non ha mai fatto politica attiva ma ha di fatto determinato quanto e più della politica, tanto che in campagna elettorale c’era il vizio dei candidati sindaci di turno di annunciare urbi et orbi la rotazione dei dirigenti facendo intendere un ridimensionamento. Tutte balle spaziali - tipiche della politica ricordando certi “nudi e puri” più falsi dei soldi del Monopoli - perché il sindaco eletto puntualmente bussava alla sua porta, provava a capire e lo lasciava come minimo in quell’incarico se non potenziarlo, accontentandosi di verificare se potesse scapparci qualche “marchetta” per soddisfare il singolo “capocellula” elettore. REBUS SUCCESSIONE Casagrande ha costruito un mondo attorno a sé. Adesso che si appresta a lasciare, per il collocamento a riposo, si apre una partita importante nel riassetto dirigenziale. Non sarà facile raccogliere l’eredità dello storico dirigente ai lavori pubblici e grandi opere, patrimonio, protezione civile e servizi scolastici, che con 2022 lascerà il servizio. La successione è già un rebus tra chi pensa, nella stessa maggioranza del sindaco Filippo Mario Stirati,

di MASSIMO BOCCUCCI

che si debba procedere subito a un concorso pubblico per titoli ed esami e chi invece induce Stirati ad avvalersi tranquillamente di una facoltà di legge che prevede la nomina fiduciaria per almeno tre anni e comunque sino alla fine del suo mandato (2024). Il sindaco sarebbe orientato verso la soluzione della nomina fiduciaria attraverso un avviso pubblico, insediando una commissione per valutare il curriculum di uno o più candidato per poi procedere a colloquio interno. Stirati lascerebbe poi al successore il compito di prevedere la conferma del professionista, o individuarne un altro, oppure bandire il concorso pubblico. IL QUADRO Con la partenza di Casagrande resteranno come dirigenti Francesco Pes al settore urbanistica, territorio e ambiente, Raoul Caldarelli sociale, cultura e turismo, Daniela Franceschetti all’economico-finanziario (viene dalle Marche e ha vinto l’ultimo concorso), con Claudia Bianchi segretario generale. L’area tecnica ha già perso per collocamento a riposo l’ingegnere Raffaele Santini (ambiente e patrimonio) che ai tempi di Goracci venne inserito dividendo in tre settori l’area tecnica.

IL CASO Autostrasportatori infuriati contro Comune e Regione. Barbetti e Colacem verso la rinuncia al bando europeo

IL CEMENTO TRA CRISI E FARDELLI IDEOLOGICI

Autotrasportatori eugubini sul piede di guerra e gruppi cementieri di nuovo ai ferri corti con il sindaco Filippo Mario Stirati sulla vicenda del Css. Il primo segnale forte l’hanno mandato i camionisti con una mobilitazione poiché “le vicende che stanno caratterizzando il settore cementiero eugubino, con rallentamenti o addirittura fermate delle produzioni, generano profondissime preoccupazioni nell’opinione pubblica, nelle maestranze, in tutto l’indotto. Preoccupazioni che sembrano non sfiorare minimamente l’amministrazione comunale di Gubbio e le altre istituzioni pubbliche”. Il settore locale dei trasporti denuncia che da lunghi mesi “vengono agitate parole irresponsabili seguite da silenzi altrettanto irresponsabili che hanno portato a una situazione allarmante sotto gli occhi di tutti. L’indebolimento o addirittura la chiusura delle attività del settore cemento è un pericolo che va scongiurato subito”. Nel mirino ci sono Comune e Regione, che tra colori politici diversi sono accomunati dal timore di toccare l’umore di una parte dell’elettorato. “Il settore del cemento - hanno evidenziato gli autotrasportatori - caratterizza da sempre l’economia di Gubbio, rappresentando quasi il 30 per cento del Pil locale. Non ci si può voltare dall’altra parte com’è stato fatto finora, vanno assunte iniziative concrete, vere e convincenti”.

È risalita la tensione di Barbetti e Colacem con Stirati dopo l’individuazione di Francesco Della Porta, project manager e consigliere del comitato NoCss, alla guida del bando Life 2021 Sap Clima Gov a cui il Comune è pronto a partecipare. Le due cementerie a queste condizioni non ci stanno. Il sindaco ha reso pubblica la richiesta ai due cementifici cittadini di essere partner. Alla Commissione Europea, che attraverso il Green Deal si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, il Comune vuole inoltrare la domanda per un finanziamento relativo a un progetto che dovrà essere realizzato da aziende, istituti universitari e amministrazioni pubbliche. “Per questo abbiamo sottoposto - ha detto il sindaco - ai due cementifici cittadini una richiesta di partenariato, nella profonda convinzione che solo un dialogo costruttivo e un approccio comune a problemi complessi possa generare risposte efficaci. Ci fa piacere vedere che non solo noi ma anche le stesse rappresentanze sindacali dei lavoratori sostengano che non si possa ridurre il dibattito solo al tema del Css ma si debba capire come attrezzarsi per arrivare al 2030 con l’abbattimento delle emissioni e al 2050 con il raggiungimento della cosiddetta neutralità climatica”. Ma il coinvolgimento di Della Porta frena questa prospettiva di collaborazione. M.Boc.

CENTRO CUCINE

ATTUALITÀ

IL COMUNE BUSSA A DENARI, NUOVO BANDO PER VENDERE TERRENI E FABBRICATI LA GIUNTA STIRATI HA MESSO SUL MERCATO 25 IMMOBILI PER UN VALORE DI OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO. PER LE OFFERTE C’È TEMPO FINO AL 15 DICEMBRE. RESTA FUORI DAL PACCHETTO IL PALAZZO DELLE EX ORFANELLE ABBANDONATO A SE STESSO Servono soldi freschi per rimpinguare le asfittiche casse comunali, così da palazzo Pretorio ci riprovano con un altro bando per passare all’incasso e provare ad affidare ai privati il compito di rilanciare una parte del patrimonio pubblico perlopiù lasciato a se stesso, mettendo sul mercato 25 immobili per un valore complessivo in 2.591.534 euro. L’assessore al Patrimonio, Rita Cecchetti, ha ufficializzato le strategie operative con le stime in attuazione del cosiddetto Piano di alienazione e valorizzazione immobiliare (Pavi) approvato dal Consiglio Comunale. Gli interessati all’acquisto degli immobili messi all’asta dovranno inoltrare la domanda di partecipazione alla gara pubblica con la relativa offerta entro il prossimo 15 dicembre a mezzogiorno. Sulla home page del sito web del Comune è stato pubblicato un apposito banner che rimanda al bando con tutte le informazioni per aderire alle singole proposte. Per avere ulteriori chiarimenti e informazioni, oltre che per ricevere la documentazione tecnica e amministrativa rispetto alle schede tecniche sintetiche pubblicate, gli interessati possono anche rivolgersi al servizio patrimonio (telefono 0759237341 e 0759237318), con la possibilità di eventuale sopralluogo mediante appuntamento allo 0759237375. LA MAPPA Nel lotto delle 25 proprietà comunali finite sul mercato ci sono terreni edificabili in via dell’Arte dei Falegnami, nelle frazioni di

di MASSIMO BOCCUCCI

Spada e Padule, nella zona di San Biagio. Ci sono anche il terreno e complesso delle ex scuole di Nogna e San Benedetto Vecchio, lo storico fabbricato di palazzo Palmi, un fabbricato nella frazione di Morena, terreni agricoli a San Martino in Colle, Loreto (vocabolo Moscella), Vallingegno (vocabolo Maitini), Nerbisci verso Mocaiana, Ghigiano, Sioli e Semonte, la corte urbana in via Antonini, un fabbricato in via Armanni a San Pietro e uno in via Federico da Montefeltro.

IL CASO Nel pacchetto delle proposte non trova posto il palazzo delle Ex Orfanelle in via XX Settembre, già sede degli uffici tecnici comunali, che ha un prezzo di base alto e senza avere una prospettiva ben definita dopo i tentativi di cessione fin dai tempi di Orfeo Goracci sindaco. L’immobile di pregio è stato lasciato nel più totale abbandono e nei primi del 2000 erano state segnalate dai dipendenti comunali preoccupanti infiltrazioni di acqua che lo rendevano inagibile per le attività. Il Comune non ha mai pensato di investire risorse per il pieno recupero e quando ha provato a venderlo ai privati non è riuscito a concretizzare partendo da cifre alte, a cui aggiungere gli interventi di restauro e in base all’utilizzo che nessuna amministrazione comunale ha valutato per garantire decoro e funzionalità.

CULTURA Un’edizione da record con quasi 200 giovani talenti che hanno incantato il pubblico con 118 coreografie

DANZ’COMPETITION TRA ALLIEVI E PREMI CON UNA GIURIA DI STELLE

danza e Italian Dance Award) e Francesca BernaHanno brillato tante stelle, con quasi 200 iscritti per 118 coreografie e l’impronta lasciata da scuobini (giornalista e critica di danza). le di molte parti del mondo, all’evento “Gubbio L’ELENCO DEI PREMIATI Danz’Competition” tra giornate dedicate allo Coinvolto l’art designer tifernate Gabriele Polistudio, workshop, master auditions e concorso dori, già vincitore del premio Open al Festival del internazionale con i migliori maestri e direttori Cinema di Venezia, che ha ideato le forme d’arte. di prestigiose accademie e compagnie. Si è data Assegnati borse studio e premi in denaro, come appuntamento per la prima edizione sostenuta al miglior talento Katerina Giuliaieva, Caravan dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e per la migliore coreografia, e Danz’Competition dal Comune, sotto la direzione artistica di Cecilia a Chiara Amato. Il giurato Gonzalo Gualguera ha Monacelli e Francesco Annarumma, una giuria invitato gli allievi Rachele Rossi, Francesca Smaci, d’alto livello con Elena Filipyeva (direttrice artiAlessia Tacchini, Joel Dettori e Giovanni Liverani al Balletto di Magdeburg, così come ha fatto Karl stica dell’Opera House di Kiev), Gonzalo GalgueCecilia Monacelli e Alfred Schreiner con Joele Dettori e Davide Genra (ballet director del Teatro di Magdeburg), Karl Francesco Annarumma Alfred Schreiner (maestro dell’Opera di Vienna), tili al Gärtnerplatz Theater di Monaco di Baviera. Patrick Teschner (ballet master del Gärtnerplatz Theater a MoKrystyna Shyshkarova ha invitato due settimane in Ucraina l’allienaco di Baviera), Krystyna Shyshkarova (direttrice della Totem va eugubina Elena Vagnarelli a Lisa Chibbaro alla Totem Dance Dance Theater in Ucraina), Afshin Varjavandi (direttore della Theater. A luglio 2022 ci sarà “Gubbio Danz Week” con all’intercompagnia Inc InNprogress), Alessandro Rende (docente della no la seconda edizione di Danz’Competition. Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, direttore di Europa in

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LA ROCCA

LA MESSA TRA CIELO E TERRA Tra le tante novità che pastori e preti della neo-chiesa ci propongono ormai sempre più spesso, ce ne sono alcune particolarmente pericolose per le anime di quei fedeli che ancora tendono a prendere sul serio quello che viene predicato dai sacerdoti newstyle. Abbiamo già avuto modo di parlare della trovata di amministrare il battesimo all’età di undici anni; stavolta proviamo a dire qualcosa sulla pensata di ridurre il numero delle messe. Intendiamoci subito: non c’è nulla di nuovo sotto il sole; sono secoli infatti che i nemici di Dio si inventano di tutto pur di sopprimere la santa messa cattolica. Lo fanno ovviamente sempre sotto le più nobili e urgenti motivazioni, ma il risultato è ogni volta lo stesso: la liturgia deve essere sempre meno celebrata. Uno dei loro slogan preferiti è: “meno messe e più messa”. Una baggianata che vorrebbe dire pressappoco: “facciamo meno celebrazioni, ma quelle che facciamo siano più sentite e partecipate”. Dimenticano che la messa non è partecipata solo dai fedeli presenti in chiesa. Ogni messa, dovunque venga celebrata (fosse anche il luogo più sperduto del mondo), è offerta per tutti i fedeli di tutte le epoche storiche. In ogni celebrazione liturgica, ogni fedele che conserva la vera fede cattolica, è unito al Cielo, al Purgatorio e a tutta la Chiesa in cammino sulla Terra.

MEGLIO MOLTIPLICARE CHE SOTTRARRE La neochiesa pensa che una messa senza popolo non sia vera. Avendo una visione “sociologica” e non “cattolica” della Chiesa, è logico che i ministri newstyle siano convinti che le messe con poca gente siano qualcosa di inutile. Quando invece preti e vescovi erano autenticamente cattolici, la loro preoccupazione principale era la celebrazione quotidiana della messa da parte di tutti i sacerdoti. Per questo nelle chiese esistono i cosiddetti “altari laterali”. C’era un tempo in cui venivano celebrate anche più messe contemporaneamente, una per ogni altare della chiesa, anche senza la presenza fisica dei fedeli (quella mistica, come abbiamo detto, c’è in ogni celebrazione). Questo perché nella prospettiva cattolica è meglio moltiplicare il numero delle messe e non certo ridurlo. Ogni santo sacrificio è un tesoro di grazia per tutti: per noi sulla terra e per le anime dei nostri cari che ancora non sono in Paradiso e stanno soffrendo le pene del Purgatorio. In ogni messa ci congiungiamo in un vincolo strettissimo a tutti i fratelli che vivono in Cristo, alla Madonna, agli Angeli e Santi del Cielo, ai fedeli pellegrini sulla terra, vicini o lontani, conosciuti e sconosciuti. Un oceano e un tesoro di grazia e bellezza che ogni vescovo dilapida ogni volta che riduce il numero di liturgie a vantaggio di una maggiore partecipazione sociologica dei fedeli.

a cura di LUIGI GIRLANDA EPIDEMIA SENZA MESSA Una conferma di quanto queste idee sbagliate della neochiesa possano recare danno al bene spirituale e materiale dei fedeli è forse rappresentata da quanto il mondo si è trovato a vivere negli ultimi due anni. In effetti, a fronte dell’idea che la “messa senza il popolo” sia inutile, ci siamo ritrovati, nel periodo delle chiusure per la proclamata pandemia di coronavirus, con sacerdoti che “non avendo il popolo” hanno rinunciato alle celebrazioni liturgiche. Salvo tutte le lodevoli eccezioni, ci sono stati molti preti che durante il periodo del lockdown non hanno celebrato alcuna messa. In questo modo i fedeli, proprio nel momento di maggior bisogno, sono stati defraudati dei tesori di Grazia che ogni messa (con o senza popolo) comunque veicola su tutti coloro che conservano la vera fede cattolica. E pensare che nel messale della vera liturgia è presente anche una speciale messa da celebrare nei periodi di epidemia, proprio per invocare da Dio, durante il sacrificio di Cristo, la grazia della liberazione anche fisica dai mali del virus. Si prega in essa: “O Signore non ci addebitare le mancanze del passato, ma vieni presto incontro a noi con la tua tenerezza, perché siamo stremati di forze!”. Invece, mentre i fedeli erano stremati di forze, la neochiesa celebrava meno messe nella convinzione che, senza popolo, a nulla servono…

Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI

TRE PIANI, FRAMMENTI E INTERFERENZE DI VITA PSICHICA

IL ROMANZO DI ESHKOL NEVO SULLE TRE ISTANZE FREUDIANE CHE AVVOLGONO E FAGOCITANO L’ESISTENZA Dopo La simmetria dei desideri e Nostalgia, lo scrittore israeliano Eshkol Nevo propone una narrazione di grande originalità e raffinatezza: la quotidianità dei protagonisti, che si consuma in un anonimo condominio di Tel Aviv, si dipana abbandonandosi alla forza travolgente delle tre istanze di Freud che guidano le azioni e i sentimenti di protagonisti in balia di un vitalismo in continua lotta fatto di manie, nevrosi e fissazioni destinate a mostrare la complessità dell’esistenza umana e il coraggio che, necessariamente, si richiede per affrontarla. Il romanzo si articola su piani narrativi contraddistinti dalle particolarità delle tre forme di energia intrapsichica che Freud, il padre della psicanalisi, delinea nelle sue Cinque conferenze sulla psicanalisi: l’Es, il magma indistinto di pulsioni e desideri che si rende irriconoscibile già in quel pronome neutro che la lingua tedesca ci consegna per identificarlo, travolge l’esistenza di una giovane coppia e di una delle loro bambine che cadrà vittima dell’ossessione morbosa di un padre perseguitato dall’idea del male. L’Io, l’istanza mediatrice, che guida la vita di Hani, una madre che si dimena tra due fuochi vivendo la maledizione di un controllo minuzioso e lacerante sulle cose della vita. Da ultimo il Super-Io, ordinato-

re della società e fonte dei codici morali, che sconvolge l’esistenza di una donna giudice schiacciata da un peso, da una colpa inconfessabile difficile da portare con sé. Questo racconto, che ha ispirato anche la versione cinematografica recentemente offerta dall’ultima opera di Nanni Moretti, svela, servendosi di un’originalità disarmante e di un’attenzione maniacale per i dettagli, le grandi difficoltà dei rapporti umani che derivano, principalmente, dal fallimento della lunga impresa di costruzione del proprio Io, apparentemente banale, ma, in realtà, portatrice di un notevole sforzo. Il richiamo dell’autore alla teoria psicanalitica di Freud rappresenta la vera chicca del racconto: non c’è, nel riferimento, una volontà leziosa e vuota, ma si mostra, pagina dopo pagina, la coerenza di una narrazione naturale che ha inglobato e fatto suo l’impianto filosofico-scientifico del medico austriaco, riportando alla mente le profetiche parole di un autore come Italo Svevo, convinto del fatto che la psicanalisi fosse un’ottima materia per i romanzieri.

Come ti Cucino Sano

a cura di LORENZO DIAMANTINI

UNA PRIMIZIA IL FILETTO DI MAIALE CON CASTAGNE E MELAGRANA Questo piatto è ispirato al periodo, ai frutti di stagione, ai profumi dell’autunno e al clima incerto tipico dei giorni di novembre, dove spesso si sente parlare di estate di San Martino: un periodo mite che si manifesta solitamente proprio in concomitanza del giorno in cui si celebra il santo, l’11 novembre e probabilmente associato alla leggenda che narra di un giorno di maltempo in cui San Martino tagliò il suo mantello di lana per donarne metà a un povero infreddolito. Questo gesto nobile scacciò la pioggia e riportò il sereno, un pò come accade ciclicamente in queste giornate di transizione, profondamente legate al santo e alle tradizioni agricole e popolari, come il palo della cuccagna che riassume in se Ingredienti per 4 persone Per la riduzione di melagrana • 1 Melograno • 1 cucchiaio di Fecola • 50 millilitri di acqua

Per il filetto • 700 grammi Filetto di maiale • 20 Castagne • 1 Spicchio Aglio • 1 Bicchiere vino rosso • Salvia e Rosmarino qp

Preparazione Fate bollire le castagne, sbucciatele e tenete da parte. Dividere in due la melagrana e ricavatene il succo con uno spremi agrumi, filtratelo e tenete da parte. Massaggiate il filetto con le erbe aromatiche sminuzzate e trasferitelo in una casseruola con olio caldo lasciandola sigillare da tutti i lati. Aggiungete un bicchiere di vino, lasciate evaporare leggermente, poi unire le castagne pelate, uno spicchio d’aglio schiacciato e due cucchiai del succo di melagrana. Potete lasciare il filetto rosato oppure completate la cottura in pa-

i forti legami con la terra e con i suoi frutti. La mia ricetta parla un pò di tutto questo, si rifà alle tradizioni novembrine, ai giorni in cui si aprono le botti del vino nuovo, si cuociono castagne in ogni dove e si fa onore al buon cibo e all’abbondanza della campagna. Ho pensati al filetto, taglio più pregiato del suino, dal gusto delicato e un buon profilo nutrizionale, bilanciato dalle castagne, protagoniste di stagione e ricche di carboidrati e fibre e a complerare la melagrana, frutto anch’esso di stagione, dalle mille proprietà benefiche e dal colore rosso intenso, che fa pensare al mantello di San Martino e alle tonalità calde e accoglienti di questo mese che vestono questo piatto, sostanzioso, sfizioso e delicato. • Sale e Pepe qb Tempo di cottura: 20 minuti Costi: medio Preparazione: 60 minuti Difficolta: bassa della o in forno insiene al succo di cottura. Infine, in un pentolino scaldate il restante succo di melagrana. Sciogliere la fecola nell’acqua fredda ed aggiungetela al succo di melograno caldo. Fate addensare e usatelo come base del piatto. Adagiatevi sopra due fettine di filetto. Completate con castagne, qualche fogliolina di insalata e chicco di melagrana.

C’era una volta...

a cura di

FABRIZIO CECE

Apre l’archivio lo storico eugubino Fabrizio Cece, classe 1960. Durante l’attività di ricerca ha scovato e pubblicato diversi documenti. Sul web tiene alto l’interesse per la storia eugubina con delle vere lezioni e pubblicando documenti con cui incoraggia la ricerca archivistica anche per stimolare le nuove generazioni.

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Foto 1 1345: Donazioni e concessioni in enfiteusi. Tutti i possidenti eugubini sono obbligati a donare al Comune i loro beni e a riaverli immediatamente in enfiteusi (diritto reale su un fondo altrui, in base al quale il titolare- enfiteuta- gode del dominio utile sul fondo stesso, obbligandosi però a migliorarlo e pagando al proprietario un canone annuo in danaro ovvero in derrate; secondo il diritto vigente, l’enfiteusi può risolversi in proprietà dopo almeno venti anni, mediante il pagamento di una somma risultante dalla capitalizzazione del canone annuo). Villa di Santa Maria di Burano. Tra i possidenti figurano Bonaora di Angelo di Giuntolo, “dictus Buricchius”, e suo fratello Santuccio.

Foto 2 e 3 1656 Il Legato cardinale Homodei, in visita a Gubbio, vuole vedere il corpo di Sant’Ubaldo che allora aveva un fiore in bocca. Mitra, berrettini, corone di rosari, fiocchi di bambagia, anelli. Nell’urna vecchia, allora, c’era un mucchio di roba.

Foto 4 19 Gennaio 1437 Il conte Guidantonio da Montefeltro ordina ai suoi ufficiali di Gubbio di non molestare senza il suo consenso Angelo di Feo che era stato sorpreso a giocare, probabilmente a dadi.

ATTUALITÀ

TRUST, ALTRO RINVIO MA CERNICCHI HA GIÀ DETTO MOLTO

di MASSIMO BOCCUCCI

SALTA L’UDIENZA DEL PROCESSO, FISSATA PER IL 23 NOVEMBRE, CON LA FORMULA A DATA DA DESTINARSI. L’EX ASSESSORE HA AMMESSO LE RESPONSABILITÀ CON IL PATTEGGIAMENTO A 16 MESI DI RECLUSIONE ED È ATTESO IN AULA

Rinvio a data da destinarsi. Non si riesce a venire a capo del processo Trust (ed è solo il primo grado di giudizio) che vede imputati Orfeo Goracci con altri ex amministratori politici, ex dirigenti e funzionari del Comune che al tribunale di Perugia devono complessivamente rispondere, a diverso titolo, di svariati capi d’imputazione. L’udienza fissata per il 23 novembre è saltata e se ne riparlerà quando verrà nuovamente calendarizzato il dibattimento, che a questo punto resta fermo all’appuntamento precedente del 19 ottobre dove ancora una volta l’accusa con i testimoni ha sferrato accuse pesantissime nei confronti di Goracci & C, che hanno sempre dichiarato la propria estraneità ai fatti contestati rivendicando la legittimità di atti e comportamenti. CERNICCHI ATTESO IN AULA Nella precedente udienza hanno tenuto banco le ricostruzioni della dottoressa Fernanda Fraioli della Corte dei Conti e dell’ex dipendente comunale Franco Bazzurri tra documenti falsificati, minacce e ricatti, disparità di trattamento danneggiando i nemici per favorire gli amici.Ora sono attesi a deporre l’ex assessore ai Lavori Pubblici Marino Cernicchi, che nell’inchiesta Trust ha patteggiato a 16 mesi di reclusione assumendosi le responsabilità, l’ex funzionario comunale Lorenzo Rughi, considerato uno dei più

penalizzati e vessati dal cosiddetto “sistema Goracci”, e Rossi dei Carabinieri del Ros. Sulla vicenda Trust, al di là dell’epilogo, c’è già un punto fermo e chiarificatore: il patteggiamento di Cernicchi che era figura di primario riferimento per Goracci, un uomo di fiducia e dal forte coinvolgimento tanto da avere la delega ai lavori pubblici. Cernicchi sicuramente farà capire quale eventuale ruolo abbia avuto l’ex sindaco nelle responsabilità assunte con il patteggiamento. Il pubblico ministero Mario Formisano cercherà di chiarire proprio la situazione di Cernicchi come componente della Giunta guidata da Goracci e quindi ogni tipo di relazione tra situazioni e provvedimenti. Trust non è una ricostruzione priva di fondamento, come ha dimostrato proprio il patteggiamento con assunzione di responsabilità di Cernicchi che può considerarsi la pedina di uno scacchiere. Un altro aspetto importante in questa vicenda è rappresentato dalle intercettazioni, parti integranti del voluminoso incartamento della Procura della Repubblica di Perugia, da cui emergono anche passaggi squallidi e che ledono l’immagine della pubblica amministrazione e di un Comune ormai da anni tenuto sotto scacco da questa vicenda anche per decisioni assunte nei confronti di soggetti coinvolti.

LA NOVITÀ Partita l’operazione imprenditoriale voluta dalla Curia per rilanciare il complesso: nel 2022 prima apertura

HUB HOTEL, ECCO IL NUOVO “BENIAMINO UBALDI” DELLA DIOCESI

andava coniugata nel migliore dei modi con C’è una vocazione imprenditoriale nella Diola vocazione all’ospitalità che è il punto di incesi che ha messo in relazione vari soggetti e professionisti tra progettazione, ricettività contro tra l’idea che sta dietro a una struttura e ristorazione, promozione turistica e marturistica e l’esperienza pastorale della Chiesa diocesana”. ketin territoriale per rilanciare il complesso del seminario in via Perugia con l’hotel “BeLE REALTÀ COINVOLTE niamino Ubaldi”. È stata presentata in pompa “Siamo partiti dall’idea di mettere le persone magna l’operazione Hub Hotel. Partiranno a al centro - dice Lorenzo Rughi, l’ex assessore Il render dell’interno brevi i lavori di edilizia e per gli impianti, con che si occupa di amministrazione nella Curia l’obiettivo di realizzare un primo stralcio di opere per riaprire l’aleugubina - e tutte le nostre relazioni in questi mesi si sono orienbergo con un lotto di camere disponibili entro l’estate 2022 per tate in questo senso per progettare un’identità accogliente della un investimento iniziale di oltre un milione di euro. Seguirà una struttura verso gli abitanti e i turisti”. Previsto il reclutamento del seconda fase per dare corpo all’identità sportiva dell’albergo, personale con le candidature proponibili inviando il curriculum che si troverà lungo la pista ciclabile in corso di realizzazione e via email ald amministrazione@diocesigubbio.net. Lo chef Enpotrà potenziare il collegamento con i vicini impianti esistenti, rico Braganti si occuperà della progettazione del comparto ristoampliando l’offerta con un grande parco sportivo aperto a tutti. razione. Gli spazi Hub Hotel sono stati presentati da Gianluigi “Si tratta - spiega il vescovo Luciano Paolucci Caldarelli, dello studio Menichetti+Caldarelli Bedini - di un progetto di accoglienza ampio, Architetti che si è aggiudicato il concorso di inclusivo, attento alla sostenibilità e dedicato idee lanciato nei mesi scorsi dalla Curia eualla promozione del territorio. Il consiglio di gubina e al quale hanno risposto cinque amministrazione dell’Ente Seminario da temstudi professionali. Coinvolti anche Federico Minelli, consulente di marketing e comunipo ha avviato una serie di passi per rendere esecutivo questo progetto. L’hotel aveva bicazione, con la collaborazione di Federico Venerucci. sogno di una profonda ristrutturazione che M.Boc.

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RUBRICA - ALL’INSOLITO POSTO... di CLAUDIA BOCCUCCI

“BUZZINDA”, LA CITTÀ IDEALE TRA IDEALISMO E SPIRITUALITÀ

Dal subconscio dell’architetto Tomaso Buzzi nasce una città ideale piena di segreti e di simboli che conducono a un percorso di rinascita interiore. Uno dei luoghi più enigmatici d’Italia, La Scarzuola, una piccola località rurale situata nel comune di Montegabbione, più precisamente nella frazione di Montegiove, tra le colline umbre della provincia ternana. La storia di questo luogo ha origini nel lontano 1218, anno in cui San Francesco costruì una capanna nel punto in cui aveva piantato una rosa e un alloro, da quello stesso posto miracolosamente sgorgò una fontana attorno alla quale i Conti di Marciano scelsero di costruire un convento. A metà del secolo scorso, tutto il complesso edile venne acquistato da un architetto milanese il quale, ispirato al poema illustrato “Hypnerotomachia Poliphili”, diede il via alla costruzione della sua città. In una valletta alle spalle del convento prende dunque forma “Buzzinda”, la città il cui nome deriva appunto dal suo costruttore Tomaso Buzzi. L’ambiente signorile dei salotti romani e milanesi, lasciarono spazio a una volontà da parte di Buzzi di avvicinarsi alla vita umile dei con-

tadini umbri con cui condivideva fatiche e soddisfazioni della vita in campagna. L’idea dell’artista si materializza con un percorso colmo di simbolismi, un connubio di idealismo massonico, spiritualismo buddista e francescano, tutti elementi che contribuiscono alla concretizzazione della metafora di un viaggio iniziatico alla scoperta di se stessi. L’architetto progettò la città come un’importante scenografia teatrale in cui entrano a farne parte: Villa Adrian, Villa d’Este (Tivoli), i sette edifici nell’Acropoli (Partenone, Colosseo, Pantheon, Piramide, Torre dei Venti, Tempio di Vesta, la torre dell’orologio di Mantova) e Bomarzo. Nonostante la città sia ubicata in prossimità della strada statale che collega Perugia e Orvieto, non è un luogo semplice da raggiungere. Immersa in un quadro naturalistico dall’atmosfera bucolica e dantesca. Buzzinda spinge i visitatori a dover perdere il senso dell’orientamento per poi imboccare una strada sterrata e poco frequentata. Il contrasto di serenità e inquietudine culmina con un recinto murario e un cancello di ferro che danno il benvenuto in questa suggestiva realtà.

CINEMA Viene girato in via dei Consoli e via XX Settembre il film “Con chi viaggi”: nel cast anche Lillo e la Mastronardi

ROVAZZI SUL SET NEL CENTRO STORICO

Via dei Consoli e via XX Settembre diventano un set cinematografico, per l’ambientazione del nuovo film degli YouNuts!, al secolo Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, classe 1986, passati da famosi videomaker di talento, che hanno curato videoclip musicali di artisti come Jovanotti, The Giornalisti, Marco Mengoni e Marracash, al cinema ricordando “Sotto il sole di Riccione” distribuito nel 2020 da Netflix alla commedia d’azione “Altrimenti ci arrabbiamo” oltre al documentario This is Maneskin sulla popolare band rock. “Con chi viaggi” ha per protagonisti Fabio Rovazzi, Lillo Petrolo, Alessandra Mastronardi e Michela De Rossi. Le riprese si concentrano nel cuore dell’acropoli dove per favorire l’attività della troupe con l’ambientazione prevista dal copione è stata rinviata l’attivazione delle luminarie natalizie che non potranno essere installate e accese prima del 26 novembre.

NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

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Il film, girato tra Roma e l’Umbria, è prodotto da Lucky Red che ha previsto la distribuzione nelle sale nel 2022. Il soggiorno a Gubbio per le riprese è previsto per una cinquantina di persone delle troupe. Un viaggio imprevedibile tra colpi di scena e risate che cambierà le vite di tutti i personaggi. Tutto sembra scorrere normalmente, però come spesso accade la realtà non è quella che sembra. Si tratta di una commedia on the road, con sfumature noir, che permette di esplorare relazioni umane inattese. La programmazione a Gubbio delle attrazioni natalizie risente di questa operazione, come annunciato dal Comune e di Christmas Land che guida il circuito di eventi natalizi che prenderà il via domani. Non si è potuto fare diversamente perché sul set le luci di Natale risulterebbero fuorvianti rispetto al tema del film. A.Boc.

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