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Sabato 28 Novembre 2015 Anno III Numero
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COPERTINA
PROCEDONO SPEDITI I LAVORI DELLA NUOVA STRUTTURA, LA CUI CONSEGNA È PREVISTA IN PRIMAVERA. RIMANE CRITICA LA SITUAZIONE DELL’AREA ESTERNA, PUR SE IL PROGETTO CHE PREVEDE PARCHEGGI, SPAZI VERDI E UN ESERCIZIO COMMERCIALE È GIÀ STATO APPROVATO
di ROBERTO BARBACCI Manca poco. O meglio, LAVORI SPEDITI La nuoquesta sarebbe l’intenva chiesa, al contrario, ha zione. La nuova chiesa già visto la luce. Resta da di Madonna del Ponte collocare soltanto la croè pronta a togliere il velo ce di ferro sulla sommità e a manifestarsi agli ocdella “prua”, visto che la chi dei tanti fedeli eugustruttura (che ha supebini, parrocchiani e non, rato tutti i test da parte che da un paio di anni delle commissioni liturL’architetto Solano e don Gabriele NAVATA La vista centrale abbondanti aspettano giche) è stata progettata la fine dei lavori. Un cantiere che ha corso spedito verso la ricalcando la sagoma di una nave. All’interno si stanno ultirealizzazione di un’opera i cui costi sono stati coperti quasi mando in questi giorni la messa in posa del battistero e dell’alper intero dalla CEI, con fondi destinati a strutture liturgiche, tare, mentre prima di Natale è previsto l’arrivo dei banchi che inseriti in un piano nazionale a più ampio raggio. Il grosso del potranno ospitare complessivamente 630 persone. Oltre alla lavoro è stato già realizzato, tanto che nel giro di un paio di navata centrale è prevista sul lato destro la cappella feriale, mesi, al massimo tre, la chiesa dovrebbe essere consegnata che verrà divisa da una vetrata dal resto della struttura. Oltre alla comunità locale. alla chiesa, nel progetto è prevista anche un’ampia area dediAREA ESTERNA Quello che manca ad oggi, facilmente visibicata alle strutture parrocchiali (con un salone da 270 mq) che le ad occhio, riguarda però tutta l’area esterna. Per la quale è prevedono uffici, due appartamenti (per complessivi 16 posti stato già presentato e approvato un progetto da parte del Codisponibili, da utilizzare anche come foresteria), 12 aule per mune. La questione è abbastanza complessa e appare improil catechismo ed altre attività. Gli spazi sono già provvisti di babile che si possa procedere all’ultimazione dei lavori entro tutti gli impianti idraulici ed elettrici, e restano soltanto da la primavera, quando (salvo sorprese) è prevista l’inauguraammobiliare. zione della struttura. Il progetto prevede la realizzazione di INAUGURAZIONE Nelle intenzioni dei parrocchiani, in testa un ampio parcheggio con spazi verdi, cui in futuro potrebbe il parroco don Gabriele Pauletto, l’inaugurazione dovrebbe essere inglobata anche un’area (già prevista) con un piccolo avvenire in primavera (magari già a Pasqua, in calendario esercizio commerciale il 27 marzo), ma molto (100 mq) e uno spazio dipenderà anche dalla per locali ad uso ricrearealizzazione delle intivo. Al momento, la via frastrutture esterne. C’è d’accesso al cantiere è però già un piano che costituita da un sottoprevede la realizzazione fondo di pietrame e stradi uno strato provvisorio to di copertura (manca in terra battuta. PROGETTO L’area esterna VETRO Il lato della cappella feriale solo la finitura).
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POLITICA
SAPEVA DELL’EPILOGO
IL TRAVAGLIO POLITICO DI SCELGO GUBBIO DOPO LE CLAMOROSE DIMISSIONI DI DUE LEADER di MASSIMO BOCCUCCI È un galantuomo Lorenzo Rughi, una persona perbene che sulla propria pelle in passato ha pagato dazio a una politica più dittatoriale che democratica, trovando poi giustizia. Ha deciso di lasciare per motivi personali che vanno rispettati, si intuiscono facilmente e trovano riscontro per una serie di ragionamenti e valutazioni già emerse 16 mesi fa quando assunse l’incarico. Soprassediamo nello specifico. Il rispetto
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a Rughi è dovuto in modo sincero per lo spessore dell’uomo e per lo straordinario impegno che ha profuso. Rughi ha fatto (sostanzialmente ha dovuto fare) un passo indietro proprio mentre si sono consumati atti politici eclatanti: il documento politico-amministrativo pubblico (perché inviato in Comune che è un ente pubblico) e di pubblico interesse con tutta una serie di valutazioni e richieste al sindaco: l’assenza (sua e di Giordano Mancini) alla riunione di giunta dove è stata varata la riorganizzazione del personale comunale. Questo è stato messo inevitabilmente in correlazione al suo gesto, ma le dimissioni non sono per questo pur se la politica in qualche modo c’entra. FACCIATA E SOSTANZA Le opposizioni hanno fatto il loro mestiere, cavalcando la situazione, mentre dalla maggioranza si sono levati attestati di stima. Alcuni convinti, altri invece almeno politicamente solo di facciata perché provenienti da settori (in particolare da Liberi e Democratici) che non aspettavano altro di vedere Scelgo Gubbio decapitata (non dimentichiamo le dimissioni di Gabriele Tognoloni da vicepresidente) e in difficoltà perché ala moderata e modernista di una coalizione che ha ancora al suo interno i cromosomi della filiera Pci-PdsDs-Pd. Ormai in politica (da Roma al resto del Paese) non ci si stupisce più di nulla: di traditori politici e di saltimbanchi della politica è pieno il sistema. Tornando a Scelgo Gubbio, non è - a scanso di equivoci - un movimento civico del malaffare o di chissà quali mostri: è semplicemente diventato un partito e come tale si muove, in un sistema politico-istituzionale italico ormai in putrefazione, con i riti delle verifiche, rimpasti, poltrone, incarichi, appalti dove chi s’impegna potrebbe trarre anche benefici diretti e indiretti per se stesso. È un ragionamento eminentemente politico, nulla di personale e circostanziato. Solo questo era il senso del commento che ha accompagnato il numero di 15Giorni dove abbiamo pubblicato in esclusiva il famigerato documento della discordia. Se qualcuno si è offeso sul piano personale, sono d’obbligo le scuse e specie verso chi dal Comune, in via diretta o indiretta, legato a qualunque movimento politico (Scelgo Gubbio o altri), non ha percepito un centesimo da quando è insediata l’attuale Amministrazione Comunale.
POLITICA Slitta ancora il pronunciamento del Consiglio di Stato sull’elezione
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Scusi Biancarelli, quei soldi da tagliare?
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IL CONSIGLIERE REGIONALE DEV’ESSERSI AMBIENTATO BENE IN REGIONE: ADESSO NON PARLA PIÙ DEI COSTI DELLA POLITICA. AVEVA PRESENTATO UNA MOZIONE IL 10 LUGLIO E POI IL SILENZIO Era il 10 luglio quando Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli di Umbria più uguale presentava una mozione per chiedere all’Ufficio di presidenza di approvare una delibera per ridurre “significativamente il trattamento economico di cui sono beneficiari i consiglieri e gli assessori regionali”. Biancarelli, che aveva annunciato fin dal campagna elettorale un giro di vite sui costi della politica e del sistema-Regione, aveva anche chiesto che l’atto venisse approvato entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti, immaginandolo un modo per “rendere - scriveva testualmente - la politica ancora più credibile”. Quella mozione è rimasta lettera morta e Biancarelli non è più tornato sull’argomento cavallo di battaglia fin dalla campagna elettorale. Chissà se il buon Biancarelli - persona integerrima e che oltretutto non ha bisogno di farsi mantenere dal carrozzone - sia entrato a pieno regime nei palazzi perugini e nei meandri di questa politica pappona e inconcludente, notoriamente dei privilegi pari alle chiacchiere, abituata più a vedere i suoi eroi cambiare partito più di quanto non facciano i comuni mortali con le mutande. Lui è il leader della lista civica Liberi
di MASSIMO BOCCUCCI e Democratici, che nell’immaginario collettivo può voler significare Liberi di cambiare partito quando si vuole e Democratici nel condividere potere e privilegi. Tutti aspettano di sapere (il Consiglio di Stato se la prende comoda) se è legittima o meno sua elezione, o se al suo posto ci IN ATTESA Carla Casciari deve andare Carla Casciari del Pd che giustamente mica può rinunciare così a cuor leggero a 500mila euro per una legge elettorale che manco l’esperto Calderoli sarebbe stato in grado di fare. Ma intanto in Regione tutto fila liscio tra stipendi da nababbi per gli eletti e nominati (9.300 euro al mese), portaborse scelti tra gli amici di partito e figli di politici (due a testa, quattro se si ha una presidenza), dirigenti superpagati. Biancarelli per ora ha fatto l’ottimo moralizzatore, però è molto più efficace quello de Le Iene. Per ora. Batta un colpo Biancarelli, se vuole ancora e se può.
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LE SCORRIBANDE DEI LADRI
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di MASSIMO BOCCUCCI nelle aree immediatamente a ridosso del centro Ignoti in libera uscita, o meglio liberi di agire indisturbati negli appartamenti a tutte le ore: sono storico. Ultimamente sono state particolarmenincuranti se la zona sia più o meno residenziale e te bersagliata la zona della Vittorina, Fontanelle, se ci sono persone all’interno durante i blitz. Le Monteuiano e Spada. In qualche caso i malvivenscorribande dei ladri sono sotto gli occhi di tutto ti sono stati scoperti e costretti alla fuga, in altri sono riusciti a portare via soldi e oggetti preziosi. ed è caccia aperta alla banda dei furti che ormai Agiscono in tutti i modi, dalle arrampicate lungo da tempo ha preso di mira le abitazioni, dai singole grondaie ai sistemi più arditi per entrare dalla li appartamenti alle villette, tanto in città quanto finestra o anche dalla porta. Restano impressi i segni su pornella vasta periferia, sia esse in posizione isolata o nei rioni. I te e finestre oltre che nelle singole stanze con quel senso di malviventi stanno agendo con regolarità impressionante visiinsicurezza, violazione del privato e impotenza che lascia tando le abitazioni dalle tipologie più disparate e senza farsi nella preoccupazione le famiglie. A peggiorare la situazione tanti scrupoli. I carabinieri della Compagnia di Gubbio, guidaci si mettono certe situazioni che favoriscono i male intenta dal capitano Pier Giuseppe Zago, hanno raccolto parecchi zionati. Un esempio per tutti: al parco Martiti dei lager, tra elementi intensificando tanto i controlli quanto l’attività investigativa per mettere un freno ai fenomeni di delinquenza via Palestrina e Machiavelli, dietro degli uffici della Colacem, tutti i lampioni sono fuori uso e risulta facile mimetizzarsi per sempre più diffusi. Si fa riferimento con insistenza a una banprepararsi a colpire. Un po’ di prevenzione non guasterebbe. da dell’est Europa, organizzata e specializzata, che agirebbe Il fenomeno dei furti, che si porta dietro apprensione totale, spostandosi da un territorio all’altro. Le segnalazioni sono è dilagante e si estende anche ai negozi e alle auto, con gente molteplici, in aumento, e non tutte sfociano in denunce per senza scrupoli che agisce prendendosi tutti i rischi e gettando evitare i risvolti burocratici. Non c’è zona immune dai blitz nel panico le vittime di turno. Da più parti viene sollecitata notturni oltre che negli orari più impensati, con le famiglie in l’amministrazione comunale pr promuovere un tavolo con le casa o assenti per breve tempo. forze dell’ordine per aumentare i controlli. Lo stato d’allerta sta salendo ai massimi livelli, specialmente
INVITO Gli otto istituti di credito sul territorio sollecitati dalle forze sociali a favorire la ripresa
Le banche prendono tanto, ma poi investono quasi niente
Prendere con tutte e due le mani, senza restituire qualcosa. È risaputo: le banche prendono molto dal territorio eugubino, in termini di depositi, investimenti e conti correnti, e restituiscono molto poco sia per la stretta del credito con tassi alti che a livelli di contributi per le iniziative. Serve un rapporto diverso tra Filippo Mario Stirati istituti di credito e comunità, in un contesto dove operano otto gruppi bancari con diversi sportelli. Fanno pressioni il sindaco Filippo Mario Stirati, la prima commissione consiliare permanente presieduta da Alessio Bazzurri e il tavolo delle forze sociali con 16 sigle tra associazioni di categoria e sindacati. Dai rappresentanti delle imprese vengono le riflessioni più pungenti e stimolanti, pur se i direttori locali delle sedi rimandano tutte le questioni e aspettative ai vertici. Le istituzioni e le imprese prospettano che vengano individuati strumenti e azioni concrete, con agevolazioni, incentivi e sgravi fiscali che favoriscano il sostegno alle aziende esistenti oltre a incoraggiare la nasci-
ta di nuove. Si punta a creare un sistema di relazioni per far circolare le progettualità e le risorse. “Abbiamo avviato da tempo - dice Stirati - un percorso che punta alle strategie per uscire dalla crisi profonda e stagnante che attanaglia il mondo del lavoro e l’occupazione. Ci sono stati ripetuti Alessio Bazzurri incontri con gli imprenditori, gli organismi di categoria, i sindacati che hanno evidenziato le difficoltà del sistema. Sono tanti gli ostacoli alla ripresa economica, anche in relazione all’accesso al credito e ai fondi delle banche”. Il sindaco pone l’attenzione anche su ciò che viene dal mondo delle start up, specie nell’imprenditoria giovanile e in collegamento con l’acceleratore d’impresa Joint. Per Stirati un punto qualificante è il centro storico che, nell’ambito del Quadro Strategico di Valorizzazione, “deve essere rilanciato e salvaguardato a livello di abitazioni e attività commerciali”. M.Boc.
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15 IL CASO
ANCHE PER IL NATALE L’APPALTO È COL TRUCCO
FA DISCUTERE IL BANDO ADOTTATO DAL COMUNE PER L’AFFIDAMENTO DEGLI EVENTI NATALIZI. FORTI DUBBI SULLA REGOLARITÀ DELLE PROCEDURE, SOPRATTUTTO RISPETTO AI REQUISITI PREVISTI
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Date un’occhiata per curiosità nel sito internet del Comune, alla sezione bandi e concorsi, all’avviso pubblico per l’affidamento dell’organizzazione degli eventi per la celebrazione delle festività natalizie (determinazione n. 1300 del 9 ottobre 2015 a firma di Raoul Caldarelli dirigente del settore sviluppo sociale, economico, turistico e culturale). Guardate quali sono i requisiti richiesti per organizzare gli eventi dal 4 dicembre al 10 gennaio e scoprirete che tra l’altro è esplicitato “la proposta dovrà essere articolata in… una relazione sulle attività svolte dal proponente negli ultimi tre anni ed attinenti con le prestazioni richieste nel presente avviso pubblico”. È singolare come possa un’associazione costituitasi in data 8 ottobre 2015 partecipare a un avviso pubblico pubblicato il 9 ottobre con scadenza 21 ottobre dove è richiesto che si debba (non è facoltà ma è dovere secondo quanto esplicitato) produrre una relazione sulle attività portate avanti nell’ultimo triennio. Altrettanto singolare è il fatto che la commissione incaricata di vagliare le due offerte presentate, ovvero lo stesso Caldarelli e non si sa chi altri, abbia assegnato 3 punti per le attività svolte negli ultimi anni a un’associazione appena costituita.
Sono peraltro gli stessi punti assegnati all’altro soggetto in gara, la Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, che sta in piedi da lunghi anni e che, però, ha la “particolarità” di essere interamente di proprietà del Comune (più che una società partecipata è un Comune-Bis e viene da chiedersi se possa partecipare a bandi dello stesso Comune). Dal Comune hanno fatto sapere che il bando non ha costi pubblici: sbagliato, perché la promozione, le luminarie e altre possibili iniziative natalizie sono a spese dell’Amministrazione Comunale. È singolare che nella proposta della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl non fosse previsto alcun costo a carico dell’ente pur se soggetto emanazione diretta dell’ente. Gli effetti del ritorno della politica si vedono giorno dopo giorno. Senza organismi di controllo sulle attività degli enti locali (i politici hanno chiuso il Corecom che pure era nominato per larga parte dagli stessi politici secondo l’italico principio che molto spesso il controllato nomina il controllore), con la magistratura ingolfata di esposti e denunce, chissà se a palazzo Pretorio siano tutti più tranquilli perché una “retata giudiziaria” c’è già stata tre anni fa. M.Boc.
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IL CASO Sotto la lente per il rispetto delle prescrizioni a suo tempo formulate dalla Provincia
Discarica di Colognola, problemi e sospetti
Un problema tira l’altro alla discarica comunale di Colognola, già gravata da inchieste giudiziarie e processi penali. La produzione di scarsa quantità di gas dai rifiuti, con i relativi sospetti su un’eventuale presenza degli stessi gas in atmosfera, si collega a una serie di questioni aperte rispetto alle prescrizioni a suo tempo fatte dalla Provincia al Comune sul percolato, la contaminazione delle falde, il risanamento strutturale per la scarsa tenuta del muro di contenimento a valle, lo sconfinamento su proprietà non comunali. Nelle prescrizioni di legge c’era l’obbligo di captare e utilizzare il biogas prodotto in modo naturale. Ultimamente tale obbligo si sarebbe trasformato, dopo la nomina del sindaco Filippo Mario Stirati a consigliere provinciale e stando a quanto rivelato dal dirigente comunale del settore, in un’indicazione sulla sola eliminazione del gas prodotto. La gara pubblica aggiudicata alla società Berica per captare e trasformare in energia elettrica la produzione del biogas
attraverso un impianto di cogenerazione da installare presso il depuratore di Sant’Erasmo, è sfociata in un contenzioso. Berica sta richiedendo un rimborso delle spese sostenute per la mancata produzione di biogas motivata con una inefficace conduzione della discarica. Vuole vederci chiaro il giovane consigliere comunale Luca Barilari del Pd che in un’interrogazione chiede al sindaco e all’assessore all’Ambiente, Alessia Tasso, come stanno le cose. Stirati ha prospettato un accordo con Berica, e Barilari si dice preoccupato del fatto che una volta sollevata la società dagli impegni contrattuali, il Comune si dovrà accollare “oneri economici dovuti a una cattiva gestione della discarica pubblica”. Per questo l’esponente piddino intende conoscere se siano state attivate “le procedure idonee per obbligare Berica al rispetto degli impegni assunti a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto di sfruttamento del gas prodotto dai rifiuti”. M.Boc.
IL BANDO In vendita 11 lotti immobiliari per una base d’asta complessiva di quasi 6,5 milioni
Edifici e terreni in vendita, il Comune cerca soldi
Cercasi soldi disperatamente. Il Comune piange miseria, invischiato com’è nel mantenere il carrozzone tra dirigenti (6), posizioni organizzative (13 mini-dirigenti: un record), dipendenti (in tutto 180 circa), consulenti e altro. Così per gli investimenti strategici (e sanare i buchi di bilancio) si deve ricorrere ai privati (ai cementieri, specie Colacem, con una mano si danno gli schiaffoni specie sotto elezioni e con l’altra si prendono parecchi soldi) oppure mettere in vendita palazzi, fabbricati e terreni. Questa storia va avanti ormai da anni e anche la Giunta Stirati, nel solco di una consolidata tradizione, non si sottrae al rito della gara d’asta. Il bando adottato dal dirigente Francesco Pes prevede una cifra globale a base d’asta di quasi sei milioni e mezzo di euro con 11 lotti a partire dallo storico palazzo Ex Orfanelle in via XX Settembre, già sede degli uffici tecnici comunali per 3.263 metri quadrati di superficie catastale (base d’asta 2.270.000
euro). Ci sono anche un antico casolare a Cipolleto con annessa corte (405mila), le ex scuole di Ponte d’Assi (396mila), Nogna (134.100) e Morena (55mila), terreni agricoli con tre fabbricati in località Fusciano (321.731,20), fabbricati e terreni a Sioli (143.500), Pianale (122.544.45), Loreto Basso (114.154,70), San Benedetto Vecchio (82mila) e Spada (17.800). Il prossimo 18 dicembre presso la sede del settore urbanistica è fissata la gara pubblica per la vendita al miglior offerente dei lotti, con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo indicato con l’amministrazione comunale e il dirigente che si riservano comunque il diritto insindacabile di annullare tutto. Si è perso il conto delle volte che il Comune, ripetutamente negli anni, ha sperato di cedere pezzi di patrimonio per monetizzare così da fronteggiare le voragini contabili e avere risorse effettivamente spendibili.
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SI SONO SCORDATI DEL VIALE DELLA RIMEMBRANZA
INCURIA GENERALE CON PIANTE ALTE E MARCIAPIEDI SPESSO IMPRATICABILI: COSÌ È RIDOTTA UNA DELLE VIE SIMBOLO DELLA CITTÀ, CHE RICORDA I NOMI DEI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA Fa tristezza vederlo ridotto così. Fa rabbia perché della memoria storica spesso ci si riempie la bocca con la retorica e le campagne ideologico-politiche. Poi, guardi le condizioni in cui versa viale della Rimembranza e ti rendi conto che l’incuria, l’abbandono, la trascuratezza superano di gran lunga la memoria. Le condizioni del viale e della parallela via Piave sono disastrate tra le piante alte, le buche, i marciapiedi spesso impraticabili, l’erba incolta in diversi punti. Gli abitanti della zona segnalano uno stato di abbandono preoccupante tra il fondo stradale dissestato e soprattutto i passaggi pedonali dove lo strato di breccia si mescola alle foglie e i detriti di ogni genere. La manutenzione ordinaria sta venendo meno ormai da tempo, le risorse economiche pubbliche sempre più esigue destinate per mantenere la macchina comunale più che per i servizi. Il viale della Rimembranza richiama una delle iniziative che il Comune, subito dopo la Grande Guerra, aveva preso per tramandare il ricordo dei caduti. Il contributo eugubino si tradus-
se in oltre 5.000 uomini mobilitati, circa 700 morti e dispersi, centinaia di feriti, invalidi e mutilati. Le proposte del consiglio comunale di allora - riporta in uno studio lo storico Fabrizio Cece - si concentrarono, nella seduta del 16 dicembre 1918, sulle onoranze da rendere ai soldati eugubini che combatterono e persero la vita. L’assessore Giovanni Clementi, dopo aver ricordato i quattro telegrammi spediti dal sindaco Giammaria Della Porta alle più alte cariche del Regno, espose tra le iniziative la formazione di un albo d’oro con l’elenco di tutti i soldati caduti. Quell’albo non è mai stato realizzato - evidenzia Cece -, dalle ricerche eseguite risulta solo che nel 1920 il tipografo Gioacchino Romitelli fu compensato per la stampa di un opuscolo che doveva riportare la lista dei decorati. Esistono numerosi documenti ed elenchi dei morti eugubini: alcuni di essi servirono nel 1923-24 per realizzare il viale della Rimembranza che venne inaugurato 16 maggio 1924 alla presenza di Re Vittorio Emanuele III. M.Boc.
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“Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare, l’altra per ricevere”. Così scriveva Goethe alla fine del ‘700, così il genio tedesco interpretava il senso per una vita felice, nell’immaginario di un viaggio che riflette l’esigenza di avere la voglia di dare o meglio di donare sé stessi per gli altri, gli altri per noi stessi. Un reciproco scambio di generosità che nessun aforisma può sintetizzare meglio dell’atto pratico, dell’attività che l’Avis Gubbio dal 1954 quotidianamente ricerca e promuove. Con l’aumentare del fabbisogno del sangue, gli oneri e i doveri dell’associazione eugubina più grande del territorio, accrescono proporzionalmente e, sebbene ad oggi l’Avis Gubbio conti 1.200 soci e sia riuscita a realizzare 1.521 donazioni in un solo anno, si può parlare di successo, di tenacia e di abilità. Non di vittoria. Ma l’alleanza fa la forza e per questo il contributo di tutti risulta ora e per sempre essenziale. Per celebrare il 61° anno di vita, il prossimo 28 novembre dalle 16,15 presso la chiesa di San Marco, l’Avis Gubbio ha organizzato la festa del donatore per omaggiare i presenti e futuri avisini, nell’intento di creare un momento conviviale per l’intera comunità. Alle 18 presso l’hotel Catignano si svolgerà l’assemblea ordinaria dei soci alla quale interverranno il sindaco Filippo Mario Stirati, il presidente dell’Avis comunale Giorgio Meniconi, i rappresentanti dell’Avis regionale e provinciale, il presidente dell’Avis di Paese Rosanna Pestrin per ricordare i 30 anni di gemellaggio. L’occasione sarà propizia anche per conesgnare gli attestati e le benemerenze ai soci e alle associazioni o alle realtà che da sempre si sono mostrate sensibili alla causa avissina. In serata la cena aperta a soci, familiari e simpatizzanti. Davide Barbetti
L’INIZIATIVA Parte il progetto Cineforum
Il Mazzatinti e 15Giorni portano il cinema a scuola
Gli studenti al cinema, direttamente a scuola. È il progetto Cineforum che ha come filo conduttore “Amare sino alla fine. L’unica ideologia del Novecento che non è fallita”, realizzato dal polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” in collaborazione con 15Giorni. È in programma dal 25 novembre al 2 marzo presso l’aula magna della scuola in piazzale Leopardi secondo un calendario prestabilito. Sotto la guida della preside Maria Marinangeli, il progetto è coordinato dagli insegnanti Luigi Girlanda e Fabio Menichini. Il percorso di proiezioni serali (tutti dalle ore 20), dalla partecipazione facoltativa e valida quale credito formativo esterno per i partecipanti al ciclo, mira alla conoscenza del lessico di base di un’opera cinematografica (soggetto, sceneggiatura, struttura narrativa), cogliere i meta-linguaggi contenuti in un film, prendere una distanza critica da ciò che si guarda, comunicare e condividere un’esperienza estetica. PROGRAMMA Ecco i 10 film in calendario: Fuga per la vittoria (dell’amore per lo sport, 25 novembre); Le ali della libertà (dell’amore per la libertà, 2 dicembre); Amore senza fine (dell’amore adolescenziale, 9 dicembre); Cristiada (dell’amore per la fede, 16 dicembre); The reader (dell’amore oltre l’ideologia, 27 gennaio); Rambo (dell’amore per se stessi, 3 febbraio); Operazione Walkiria (dell’amore per la patria, 10 febbraio); Viaggio in Inghilterra (dell’amore per la vita, 17 febbraio); La passione di Cristo (dell’amore divino, 24 febbraio); Stand by me (dell’amore per l’amicizia, 2 marzo).
SCUOLA A TEATRO
Mastro Giorgio-Nelli, emozioni al Lyrick
Visita al teatro Lyrick di Assisi per la scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” con 39 studenti delle classi terze che come premio per l’impegno sono state accompagnate a seguire lo spettacolo Billy Elliot. Un premio al talento e al merito, che la scuola ha voluto esprimere regalando un’opportunità pedagogica di particolare valenza formativa. “Assistere al Billy Elliot - ha detto al dirigente Isa Dalla Ragione - è stato un modo, originale e apprezzato, per far capire ai giovani che il talento paga e, soprattutto, che deve essere coltivato con serietà, impegno e dedizione perché comporta sacrifici che potranno portare gratificanti prospettive di vita”. Anche i docenti accompagnatori hanno apprezzato l’iniziativa.
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LA ROCCA
Un inquietante vescovo vestito di bianco
Cosa contenevano di così inquietante le parole del cosiddetto “terzo segreto di Fatima” da spingere il Vaticano a non renderle pubbliche e addirittura a negarne l’esistenza? In effetti, nella parte rivelata a cura di nel Duemila, pur considerando la LUIGI GIRLANDA drammaticità dello scenario descritto – la città di Roma in rovina e migliaia di cadaveri - non c’è nulla che possa giustificare l’inspiegabile ritardo di oltre quaranta anni nella pubblicazione del segreto (era infatti un ordine espresso della Madonna che il segreto fosse rivelato al mondo nel 1960). Inoltre, se il segreto fosse tutto in quella visione, non si spiegherebbe il perché suor Lucia rimase per oltre tre mesi come “paralizzata” dal timore quando ricevette dal suo vescovo l’ordine di mettere per iscritto quanto la Madonna le aveva rivelato nel 1917. A tal punto che dovette intervenire la Madonna stessa, in una nuova apparizione privata, a confermare la suora di dare ascolto al vescovo e addirittura ad assisterla, quasi parola per parola, nella stesura del testo. Se il segreto riguardava una guerra o una qualche calamità che si sarebbe abbattuta su Roma, suor Lucia, nonostante il comprensibile rammarico e dispiacere, non avrebbe certo sperimentato quella specie di paura paralizzante che la attanagliò per settimane. In effetti, già nelle parti precedenti, aveva rivelato per conto della Madonna l’abbattersi sul mondo della terribile seconda guerra mondiale, con distruzioni immani e milioni e milioni di vittime. Cosa poteva esserci di più inquietante? È possibile, anche limitandosi alla visione rivelata nel Duemila, scorgere qualcosa, trovare un minimo indizio che possa giustificare sia la paura di suor Lucia sia l’atteggiamento del Vaticano nell’occultare il segreto? Ebbene, secondo i più accreditati studiosi di Fatima la risposta è affermativa. Forse l’indizio decisivo è rintracciabile in un passaggio anomalo e contorto delle parole usate da suor Lucia per descrivere la visione rivelata nel Duemila. Ecco le testuali parole: “E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. L’espressione è davvero inquietante. Perché dire “un vescovo vestito di bianco” e non, come sa-
rebbe più logico e corretto, “un papa”? E perché aggiungere quell’espressione equivoca “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”? Perché il “presentimento”, ovvero un termine che evoca una specie di stato d’animo inquieto e quasi spaventato? Perché non dire un più normale “abbiamo avuto la sensazione”? La cosa si fa ancora più sconvolgente se si pone attenzione al seguito del testo, quando suor Lucia parla senza esitazioni e senza “presentimenti” del Santo Padre che attraversa la città in rovina e piena di cadaveri. Cosa si nasconde dietro quelle parole? Forse “il vescovo vestito di bianco” e il “Santo Padre” non sono la stessa persona? Leggendo il testo sembra proprio così. Forse suor Lucia ha visto un futuro della Chiesa in cui ci sarà un “vescovo vestito di bianco” che sarà ritenuto “papa” (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), ma che in realtà non lo sarà e nello stesso tempo un Papa vero che cammina tra le macerie e i cadaveri in una inquietante devastazione della città santa? Perché nel 1960 Giovanni XXIII decise, contro un preciso comando della Madonna, di non rivelare al mondo il segreto? Temeva forse che se rese pubbliche quelle parole avrebbero gettato sui suoi successori una sorta di delegittimazione? Forse nelle parole della Madonna, ancora tenute nascoste dal Vaticano, c’è la spiegazione di chi è davvero “il vescovo vestito di bianco” della visione? Di quelle parole preziose di Maria conosciamo solo l’incipit, che suor Lucia provvidenzialmente scrisse nei suoi diari: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, etc.”. Cosa c’è dopo quell’eccetera? Forse la descrizione di una perdita della fede in gran parte della Chiesa? Se il Portogallo manterrà la fede significa che altre nazioni la perderanno? Non dimentichiamo che la visione inizia con un angelo che sta per inviare la punizione di Dio sul mondo. Una punizione per cambiamenti dottrinali nella Chiesa? La profezia riguarda i nostri giorni, come sembra aver detto papa Benedetto XVI nel 2010 proprio a Fatima? Tempi in cui è considerata normale la coesistenza di due papi… Domande che meritano ulteriori approfondimenti.
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ECCELLENZE EUGUBINE TRA ARTE E MUSICA PITTURA Sono 13 le opere dell’artista naif in mostra permamente presso la galleria di Serra
Nardelli sbarca nella prestigiosa via Margutta, il tempio dei pittori
Le opere di un artista eugubino sbarcano le dei migliori artisti in una delle boutique più lungo la prestigiosa Via Margutta, icona delesclusive dell’arte antica e contemporanea”. la vita artistica romana, uno dei luoghi più L’amicizia con la famiglia Serra, che da decenesclusivi della capitale, resa celebre da alni opera nel campo dell’arte e del collezionicune scene del film Vacanze Romane, e più smo, ha reso possibile il grande salto, avallain generale una delle vie più ricche di storia to anche da un po’ di velata insoddisfazione e fascino della città eterna. Pietro Nardelli per la poca attenzione che Gubbio a detta di ha coronato il sogno di una vita: da qualche Nardelli rivolge nei confronti dell’arte e della giorno ci sono anche 13 sue opere presso i cultura: “Ho sempre lamentato il fatto che in locali di Serra, la boutique d’arte per eccelchi amministra la città non esiste la volontà lenza di pittori e artisti. Resteranno in mostra di creare degli spazi adatti per far emergere permanente e potranno essere acquistate L’ultima opera di Pietro Nardelli il talento dei tanti artisti locali. Non è un caso dai visitatori che decideranno di visitare le stanze della galse ancora oggi mi vedo costretto ad emigrare altrove, benleria romana. “Quando arrivi a via Margutta, beh, puoi davché questa è certamente una delle cose migliori che mi sia vero direi di essere arrivato in alto, ed è difficile immaginare capitata. Soffro però nel constatare che ancora una volta la qualcosa di più”, confessa non senza un filo di emozione il mia terra sia rimasta insensibile all’appello”. Magari sulla scia Rigattiere Nardelli. Un’eccellenza tutta eugubina che merita dell’exploit del Rigattiere eugubino si potrà davvero pensare di essere incensata e che consegna alla città intera una vedi cambiare le cose, e in meglio. Intanto Nardelli, che ha da trina esclusiva e di assoluto rilievo. “Quasi tutte le opere che poco finito un’opera su una proiezione metafisica legata alla ho deciso di portare in esposizione presentano uno scorcio Festa dei Ceri, si appresta a prendere parte anche a Natale di Gubbio, o comunque dei tratti inconfondibili di “eugubiNaif, la mostra che da 6 dicembre al 6 gennaio verrà allestita nità”. Per me è un grande onore, nonché un privilegio poter a Castiglione del Lago. essere annoverato a fianco dei più grandi pittori e in generaR.Bar.
LIRICA Curioso fuori programma durante la trasmissione La Barcaccia col soprano Sumi Jo
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Il karaoke di Giorgio Piccotti conquista il pubblico di Radio Rai
Una nuova ribalta fuori dai confini locali per esperti ed esigenti all’ascolto. La sua voce da il tenore eugubino Giorgio Piccotti. Il giova“tenore di grazia” ha rapito letteralmente la ne cantante si è esibito sabato 14 novembre folla che lo ha premiato con un fragore di apin diretta su Rai Radio 3 in ambito di una plausi e con i “bravo” urlati dall’una e l’altra puntata speciale del programma “La Barparte della platea. In mezzo a tanto tripudio caccia”. La trasmissione, che va in onda dal si sono sentite anche le voci dei presentatolunedì al venerdì alle ore 13, è certamente la ri affermare “straordinario, il karakoista più più seguita dal pubblico melomane, essenbravo che mai ci sia stato, esibizione stupendo anche l’unica che parla di opera lirica a da, altamente professionale, purtroppo hai 360 gradi. S’è trattato invero di una sorprespaventato gli altri, nessuno avrà più il coragsa nel vero senso della parola: Giorgio era a gio di presentarsi!”. SELFIE Piccotti con Sumi Jo Perugia, nella Basilica di San Pietro, per parA fine serata Giorgio, attorniato da gente che tecipare fra il pubblico del programma, straordinariamente ha voluto tributargli la propria ammirazione, ha avuto modo in onda di sabato alle 19,10. Appena cominciata la diretta, di scambiare qualche impressione pure con Sumi Jo, che gli i due conduttori Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, critici ha manifestato il proprio apprezzamento complimentandomusicali di livello mondiale, hanno presentato la madrina si per il modo col quale utilizza “una voce gradevolissima”. della serata, il soprano coreano Sumi Jo. La grande artista Ancora nei giorni successivi ci sono state soltanto espressi è esibita come da programma, ma terminata l’esecuziosioni favorevoli soprattutto su Facebook, nella pagina uffine ecco che i conduttori hanno annunciato l’intenzione di ciale del programma. Giorgio Piccotti si è esibito già in varie lanciarsi tra il pubblico e varare un inedito un “karaoke” liparti d’Italia riscuotendo un buon successo e non è nuovo rico, dando la possibilità a tutti coloro presenti in basilica di ad esibirsi alla radio in quanto, nel novembre 2014 insieme esibirsi in diretta. Giorgio è stato fatto esibire con il “Panis al valente pianista Fabio Stirati, era stato ospite intervistato Angelicus” di Franck, accompagnato dal maestro Roberto della trasmissione “ClassicShock” su Radio Libera Tutti, dove Cognazzo, organista e pianista di fama. Un vero e proprio venne trasmessa anche un’ampia selezione del loro apprezsogno per il giovane tenore, che s’è ritrovato catapultato a zatissimo concerto di Nemi “La voce di Chopin”. I prossimi cantare davanti al suo idolo Sumi Jo e ai conduttori che lui impegni lo porteranno nelle Marche e in Emilia-Romagna segue da anni, ma ancor più grande perché il tutto è stato con “La bohème” e “Rigoletto”. fatto in diretta su Radio3 con la platea piena di melomani
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FESTA DEI CERI
CAPODIECI, È TEMPO DI CANDIDATURE
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I SANGIORGIARI HANNO GIÀ UFFICIALIZZATO I NOMI IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL 10 GENNAIO. SANT’ANTONIO LO FARÀ IL PROSSIMO 11 DICEMBRE, SANT’UBALDO AD ANNO NUOVO
Il solstizio d’inverno del ceraiolo è appena trascorso. La boa è stata girata e il countdown verso l’edizione 2016 della festa più amata dagli eugubini è già cominciato. Un’atmosfera che va aumentando d’intensità e che vivrà il suo primo picco stagionale nelle prime settimane di gennaio, quando i ceraioli saranno chiamati ad eleggere i capodieci della prossima festa. Per ora è il tempo dei rumors e delle prime candidature, che verranno però ufficializzate soltanto a poche ore dalle votazioni (tutti e tre i Ceri le hanno fissate per la seconda domenica di gennaio). SAN GIORGIO I primi a muoversi al riguardo sono stati i ceraioli di San Giorgio. Che lo scorso 20 novembre hanno già annunciato in via ufficiosa le quattro candidature. Tocca alla manicchia di San Pietro esprimere il capodieci 2016, e nell’elezione del prossimo 10 gennaio tutti i ceraioli iscritte nelle liste sangiorgiare (ormai abbondantemente oltre i 900) dovranno scegliere uno tra Giorgio Anastasi, Matteo Battistelli, Lamberto Morelli e Moreno Morelli (nella foto), coloro i quali hanno manifestato il desiderio di candidarsi davanti ai ceraioli della loro manicchia. Fino al 9 gennaio sarà possibile aggiungere altri nominativi, ma l’ipotesi appare sostanzialmente improbabile. Intanto sempre nelle scorse settimane è stato rinnovato il consiglio direttivo della famiglia: confermato alla presidenza Vittorio Fiorucci, che sarà coadiuvato da Enzo Panfili, Patrick Salciarini e Franco Vergari nel ruolo di vice-presidenti. Per la prima volta dal 1971 ad oggi, da quando cioè la famiglia è stata fondata, nel consiglio entra anche una ceraiola: si tratta di Paola Nuti, sangiorgiara doc. VERSO LE ELEZIONI Santubaldari e santantoniari stanno invece portando avanti le prime riunioni in vista della candidature. Per i ceraioli di Sant’Ubaldo, attesi dalla seconda votazione con il nuovo metodo varato appena un anno fa, resta valido il meccanismo delle candidature libere da vincoli di zona. Alcuni hanno già espresso il desiderio di avanzare la propria candidatura, ma
di ROBERTO BARBACCI nelle prossime settimane il dibattito andrà probabilmente aumentando, considerando che anche in questo caso le ufficialità delle candidature potranno arrivare solo nella serata del 9 gennaio, cioè a poche ore dalle votazioni. Per quanto riguarda i santantoniari, l’unica certezza è che il capodieci 2016 sarà espressione della manicchia esterna, con i candidati che verranno resi noti il prossimo 11 dicembre in vista del voto, previsto anch’esso per il prossimo 10 gennaio. Ad attendere la triade ci sono i capitani Luca Pecci e Vincenzo Lauri, estratti dal bussolo il 15 maggio 2014.
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NOTARI LO SA BENE: È UN POZZO SENZA FONDO
IL PRESIDENTE ALLE PRESE CON LA RICAPITALIZZAZIONE DA 312MILA EURO, DA ESEGUIRE ENTRO IL 23 DICEMBRE. INTANTO STUDIA COME GESTIRE LA MONTAGNA DI DEBITI (DUE MILIONI?)
di MASSIMO BOCCUCCI rappresentano un capitale umano nel segno Si è ritrovato in mano un candelotto più che un cerino e ormai Sauro Notari se n’è fatto del coinvolgimento al di là dell’aspetto pretuna ragione. Il presidente è consapevole che tamente economico. Dopo la ricostituzione questo Gubbio, economicamente parlando, del capitale si vedrà la composizione effettiè un pozzo senza fondo. Tanti debiti (oltre va della società che in questo momento ruota attorno a Notari, Barbetti e i fedelissimi due milioni?), soprattutto verso l’Erario del patron Giuseppe Pannacci e Luciano attraverso la rateizzazione con Equitalia Ramacci. Il rischio che corre Notari è di (circa 1,7 milioni), e una ricapitalizzazione da concretizzare entro metà dicembre che IN ATTESA Pannacci, Notari, Fioriti restare ancor più isolato in questo momento storico delicato dopo l’amara retrocessione nei dilettanti ammonta a 312mila euro, che si riferiscono alle perdite della e l’imperativo categorico di dover vincere il campionato. Il stagione scorsa e rappresentano una goccia nel mare. Notari presidente confida nell’immediato ritorno in Lega Pro per riha trovato alleati soprattutto Fernando e Filippo Barbetti, con Rodolfo Mencarelli sempre disponibile a fare la sua paraccendere gli entusiasmi, cercando al contempo di spalmare quanto più possibile i debiti. Restano in sospeso le questioni te e Marco Fioriti vigile. Il bilancio della stagione scorsa è stato approvato e si azzera il capitale sociale da ricostituire aperte dell’indagine della Guardia di Finanza e di altre verifiche che riguardano le scorse stagioni. Ma anche di questo vedendo chi ci sta. L’uscita definitiva di scena di Giancarlo Notari è perfettamente consapevole, giurando innanzitutto a Brugnoni è un duro colpo, e bisognerà vedere cosa faranno se stesso che il Gubbio non chiuderà i battenti e tornerà ad i soci minori che hanno fin qui detenuto complessivamente alti livelli. circa il 16%. I soci minori, possessori di quote dallo 0,16%,
NUMERI Dopo Barbacci, anche Fumanti trova spazio. Ma allo stadio c’è sempre meno gente
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Giocano gli eugubini. Ma i tifosi si allontanano
La corsa nel girone E di Serie D procede a ritmo alternato, tra buone prestazioni ed altre meno convincenti. Ciò che però risalta all’occhio è la disaffezione del pubblico eugubino: contro la Voluntas Spoleto, nella gara disputata al “Barbetti” lo scorso 22 novembre, i tornelli dei tre varchi d’accesso agli spalti (tribuna, gradinata e curva) hanno fatto registrare appena 537 in- Gabriele Fumanti Gubbiofans
gressi. Tenuto conto che i paganti sono stati 321, è facile arrivare a conteggiare che dei 346 abbonati almeno 130 hanno deciso di non recarsi allo stadio. Si sono persi però una sorta di piccolo evento, vale a dire due calciatori eugubini in campo nella stessa partita: si tratta di Gabriele Fumanti (‘98) e Marco Barbacci (‘96), giovani in rampa di lancio. R.Bar.
EQUITAZIONE L’atleta si allena nel centro ippico di Cagli
Asia Angeloni cavalca verso nuovi orizzonti IL 2015 DELLA GIOVANE EUGUBINA S’È CHIUSO CON OTTIMI RISULTATI E UN PIENO DI FIDUCIA
Con la partecipazione alla Coppa Europa dello scorso 8 novembre a Verona si è chiusa la stagione agonistica 2015 per l’amazzone eugubina Asia Angeloni. L’atleta 16enne, che per motivi logistici ha scelto di spostare la residenza sportiva nelle Marche, essendo seguita dall’istruttore federale Luca Panunzi del centro ippico “La Bisciugola” di Cagli, ha partecipato a questo prestigioso concorso riuscendo a conseguire un bel quarto posto finale dopo essersi confrontata con le migliori atlete del panorama nazionale e non solo. A settembre Asia aveva partecipato ai campionati nazionali ad Alviano ottenendo un buon risultato a livello personale e contribuendo alla conquista del secondo posto a squadre nel Trofeo delle Regioni nella monta da lavoro veloce. Sempre a settembre aveva partecipato a Città di Castello al campionato nazionale di Cross Derby concludendo al primo posto nella sua categoria. Ha inoltre partecipato, come avviene da anni, alle numerose tappe dei campionati regionali marchigiani su più specialità, ottenendo sempre ottimi risultati. Quella di Coppa Europa per la ragazza eugubina è stata l’ultima gara in sulla alla sua splendida Letizia, cavallo anglo-arabo sauro di 16 anni che in tutti questi anni le ha permesso di crescere dal punto di vista agonistico e sportivo e di ottenere sempre buoni risultati in ogni manifestazione alla quale ha preso parte. Dal prossimo anno Asia monterà una nuova cavalla purosangue inglese di 4 anni, già in addestramento, andando a caccia di nuove sfide e traguardi di una carriera che è soltanto agli albori, e dalla quale spera di poter ricevere sempre maggiori soddisfazioni. Roberto Barbacci
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Lavori in pista con vista mondiale
Sono giorni di intenso lavoro presso l’autodromo “Mario Rosati” di Gubbio. Il tempo è tiranno e le tappe di avvicinamento al mondiale che nel prossimo mese di agosto si correrà proprio nel circuito eugubino (cat. 1/10) non possono attendere. I volontari del club “5 Colli” si sono rimboccati le maniche, predisponendo tutto il necessario per farsi trovare pronti in vista dei round di warm up che porteranno alla rassegna iridata. Il primo è in programma martedì 8 dicembre con la tradizionale Gara sotto l’Albero, che vedrà al via tanti appassionati e pure Matteo Menichetti, laureatosi campione italiano nelle scorse settimane. Quello più importante è in calendario per la fine di maggio, quando arriveranno a Gubbio molti dei protagonisti che ad agosto si contenderanno il titolo. A tenere alta la bandiera del club eugubino ci saranno Matteo Menichetti (che s’è garantito il diritto a prendere parte al mondiale vincendo il titolo italiano) ma anche Daniele e Alessio Agostinelli, usufruendo delle wild card concesse alla società ospitante. I lavori in pista termineranno in primavera, quando il calendario proporrà le gare in preparazione al mondiale. Ma c’è da sistemare anche l’area del paddock, quella ristoro e pure tutta la logistica legata all’evento. Uno sforzo enorme che necessiterà giocoforza anche dell’aiuto da parte di istituzioni locali, federazioni e aziende per quella che rappresenta una vetrina unica ed esclusiva per la città, unico evento nel panorama sportivo regionale con in palio un titolo mondiale nell’anno 2016, con migliaia di appassionati in arrivo. R.Bar.
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LA GIOVANE EUGUBINA
Alice è più che mai nel paese del musical
Buon sangue non mente perché la diciassettenne Alice Rosati viene da una famiglia che la musica ce l’ha nel sangue. Il padre Claudio è un musicista, così come il fratello Marco. La giovane è impegnata nell’allestimento del musical Annie Jr che andrà in scena al teatro Silvestrianum dal 19 al 23 dicembre. Ha superato brillantemente le audizioni entrando nel cast della Children’s Musical School, la scuola diretta da Fiorella Nolis. Alice, orgoglio del papà Claudio e della mamma Monica Bicchielli, si divide tra la scuola, frequentando il quarto liceo linguistico a Gualdo Tadino, e la passione studiando canto e danza. Partecipa a corsi di formazione sul musical, il genere preferito, con la volontà dichiara di ritagliarsi uno spazio nel futuro a livello di professione. Ha vinto una borsa di studio per l’Mts (Musical the school) di Milano e fa parte del cast di Artemisia il Musical come performer più giovane.
L’Albero si accende con Medici Senza Frontiere 18
Novena dell’Immacolata
Partirà domenica 29 novembre la novena in preparazione alla festa dell’Immacolata Concezione, Patrona di Gubbio. La Chiesa di San Franesco come ogni anno ospiterà quotidianamente la messa delle 18 e in serata diverrà luogo di preghiera animata in base al calendario da parrocchie, gruppi giovanili, movimenti e associazioni. Martedì 8 dicembre è prevista la messa solenne celebrata da mons. Ceccobelli.
NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale
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È tutto pronto per l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo, in programma come consuetudine nel tardo pomeriggio di lunedì 7 dicembre. Quest’anno gli alberaioli hanno voluto che ad accendere l’albero fosse un rappresentante di Medici Senza Frontiere, l’associazione di volontariato che opera in tutto il mondo, rappresentata in piazza 40 Martiri (confermata come location della cerimonia dell’accensione) da Miguel Lupiz. Ha riscosso un notevole successo l’iniziativa Adotta una luce: tutte le 450 luminarie dislocate sul monte Ingino hanno ricevuto una donazione, tanto che non è stato possibile nemmeno soddisfare tutte le richieste pervenute.
FARMACIE COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134
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Il prossimo numero sarà in distribuzione da
MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015
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