15 Giorni - Numero 47 - 16 Dicembre 2015

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Mercoledì 16 Dicembre 2015 Anno III Numero

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VOGLIA DI FARE

INTERVISTA A TUTTO CAMPO CON FILIPPO MARIO STIRATI. IL SINDACO ANNUNCIA I PROGETTI PER IL 2016: IL COMPLETAMENTO DI VIA PERUGINA, LAVORI ALL’ACQUEDOTTO STORICO E ALL’EX SEMINARIO, L’APERTURA DEL PARCHEGGIO DI SAN PIETRO, UN PROGETTO UNIVERSITARIO A SAN BENEDETTO, IL RIPRISTINO DI NUMEROSI TRATTI DI STRADE, L’INSTALLAZIONE DELLE TELECAMERE E IL NUOVO PIANO DI VIABILITÀ, LA RIVISITAZIONE DEL PIANO REGOLATORE

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AUGURI

TRA MILLE LUCI E INIZIATIVE

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ALBERGHI CHE REGISTRANO IL TUTTO ESAURITO, TURISTI CHE RIEMPONO IL CENTRO COME AI BEI TEMPI: LE FESTIVITÀ SI SONO APERTE COL BOTTO. MA NON DEVE ESSERE L’ECCEZIONE

IMMACOLATA Un ponte felice

È bastato accendere le luci dell’Albero di Natale più grande del mondo per consentire a un’intera città di destarsi dal sonno. È un tocco magico quello che le festività natalizie sanno infondere nei cuori e nelle menti degli eugubini. È come un risveglio dopo un lungo letargo, che quest’anno s’è fatto sentire forse in maniera ancor più accentuata. Ma rivedere le vie, le piazze e degli angoli delle strade di nuovo affollati come nei giorni migliori ha riacceso un pizzico di sana speranza nei cuori degli eugubini.

Che a Natale, questo ormai è evidente, tornare a respirare un’atmosfera diversa, e con uno sguardo di fiducia rivolto al futuro.

Non ha sorpreso nessuno, insomma, la grande folla presente nel lungo ponte dell’Immacolata, baciato dal bel tempo e reso ancor più accattivante agli occhi dei visitatori all’evento che più di ogni altro caratterizza il periodo natalizio.

di ROBERTO BARBACCI Anche quest’anno, come già avvenne nel 2014, Gubbio s’è risvegliata, lasciando da parte le polemiche (vedi quelle per l’assegnazione degli appalti per gli eventi natalizi) e mostrando il miglior lato di sé. Una città che cerca la sua dimensione, consapevole però che i numeri di un mese che si preannuncia pieno di presenze (albergatori hanno ammesso di essere rimasti quasi sorpresi dalle numerose prenotazioni ricevute, relative anche a week-end lontani dal periodo più intenso delle feste) debbano essere solo un punto di partenza, e non un punto di arrivo come avvenuto anche nel recente passato. Perché la città ha bisogno di vivere 365 giorni all’anno e non può accontentarsi di fare il pienone soltanto a Natale. Che pure resta sempre un bel segnale: se lo scorso anno si parlò di rivincita, quest’anno si delinea una piacevole conferma. Le luci che addobbano il centro storico, i mercatini spostati in piazza Quaranta Martiri, la pista di ghiaccio (vero) che rende unico lo scenario di piazza Grande, i quartieri “invasi” da presepi sempre più curati e accattivanti sono il segnale che qualcosa sta cambiando, e in meglio. Una città che ha riscoperto il gusto di sentirsi bella: facciamo allora che non sia soltanto un miracolo di Natale.

Grazie a tutti Per la prima volta 15 Giorni, pronto a entrare nel suo quarto anno, esce con un numero di 48 pagine.

Un record che ci rende orgogliosi e ci induce a ringraziare i tanti inserzionisti che credono in questo organo di informazione libero, schietto, pronto a rivelare e approfondire tutto ciò che possa interessare i lettori. Ringraziamo le attività commerciali, le aziende, i professionisti che ci accordano con la fiducia e che trovate numero dopo numero con il proprio marchio: sono loro e soltanto loro il nostro editore. Ringraziamo i lettori che ci premiano seguendoci ed esprimendo apprezzamento per i contenuti originali e il linguaggio diretto senza mai ricercare il consenso men che meno il coinvolgimento del potere. Interloquire con tutti è il nostro motto, senza alcun atteggiamento servile nei confronti della politica, delle istituzioni, di chicchessia. L’impegno è raccontare tutto ciò che accade, fuori dalle comunicazioni di rito, per entrare nei fatti e retroscena. Grazie a voi tutti per il sostegno. Buon Natale e felice Anno Nuovo.

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“FAREMO TANTE COSE”

IL SINDACO FILIPPO MARIO STIRATI SI PROIETTA VERSO IL NUOVO ANNO METTENDO IN AGENDA MOLTE REALIZZAZIONI PER IL CENTRO STORICO E LA PERIFERIA. “I PASSAGGI PIÙ IMPORTANTI DEL 2015? IL PROTOCOLLO D’INTESA FIRMATO CON ASSISI E LA STRATEGIA DELL’AREA INTERNA” di MASSIMO BOCCUCCI

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Il sindaco Filippo Mario Stirati si è insediato ufficialmente a palazzo Pretorio l’11 giugno 2014. Quella mattina il passaggio di consegne con il commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro ha rappresentato il rito istituzionale a seguito del successo elettorale ottenuto dal professore al ballottaggio l’8 giugno con Ennio Palazzari candidato del centrosinistra targato Pd, il terzo confronto su quattro nelle urne consumato tutto a sinistra dal 1993 tra i ripetuti salti delle quaglie e cambi di casacca (nel 1997 unico confronto tra centrosinistra e centrodestra con Corazzi e Baldinelli, nel 2011unico successo al primo turno col piddino Guerrini). L’azione politico-amministrativa di Stirati in questo anno e mezzo è stata caratterizzata da forte impegno e stile, impronta culturale e rispetto dei ruoli. Non sono mancate le polemiche e diffuse perplessità su strategie, scelte, carrierismi e tornaconto interni alla maggioranza, oltre a situazioni e vicende nella macchina comunale, in un momento storico in cui a Gubbio, come altrove, la politica è ai minimi storici per efficacia e gradimento.

Gli eugubini, guardando alla vostra azione politico-amministrativa, per cosa ricorderanno questo 2015?

“Per la dignità e la credibilità che la città ha riconquistato, per l’autorevolezza che ha restituito grande potere negoziale nei

confronti della Regione e di tutti i soggetti istituzionali”.

L’atto e la decisione più importanti assunti quest’anno?

“Il protocollo d’intesa con Assisi e la strategia dell’area interna”.

Quali saranno i progetti principali che intende realizzare nel 2016?

“Il completamento di messa in sicurezza e di riqualificazione urbana di via Perugina, l’opera di sistemazione e di valorizzazione dell’acquedotto storico, i lavori nell’ex Seminario per il ritorno della Lumsa, il progetto di recupero dell’ultimo piano di San Benedetto finalizzato alla presenza dell’università di Perugia, la prosecuzione dell’intervento del parcheggio di San Pietro, il ripristino di numerosi tratti di viabilità delle zone di espansione e delle frazioni, la strada presso la nuova caserma dei pompieri, l’installazione delle telecamere unitamente al nuovo piano di viabilità, la rivisitazione tecnicourbanistica del piano regolatore. C’è anche altro, ma non voglio esagerare”.

Che fine farà il progetto delle Logge dei Tiratori?

“Per quanto ci riguarda la questione è definita dall’inizio del 2015. Nei giorni scorsi abbiamo sottoscritto la convenzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Credo che i lavori possano avere inizio, dal momento che le questioni sol-

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SULL’IMMINENTE VERIFICA DI MAGGIORANZA: “IN UNA COALIZIONE È INEVITABILE CHE VI SIANO SENSIBILITÀ DIVERSE E SANA DIALETTICA. A ME SPETTA IL COMPITO DI FARE LA SINTESI, POI PERÒ L’IMPORTANTE È SAPER FARE SQUADRA” levate dal nuovo sovrintendente sono state da lui stesso superate di concerto con il ministero”.

Il parcheggio multipiano di San Pietro quando aprirà?

“Spero vivamente già dal 2016”.

La riorganizzazione del personale che diventerà operativa da gennaio cosa porterà di veramente innovativo?

“Un reale coordinamento tra i diversi settori, maggiore efficacia operativa derivante da una definizione degli obiettivi della macchina amministrativa più mirati e più impegnativi. Fermo restando che non mi sento di descrivere il nostro Comune come una valle di lacrime”.

Lei dice spesso che la maggioranza è solida e coesa, ma perché si ha la sensazione che tra Liberi e Democratici e Scelgo Gubbio la cenere viene infilata sotto il tappeto?

“In una coalizione è inevitabile che vi siano sensibilità diverse e sana dialettica nelle idee e nelle proposte. D’altro canto come leader di questa coalizione nella mia veste di sindaco, io non sono né un capo né un despota. A me spetta il compito di fare la sintesi con grande spirito di condivisione, rispetto e democrazia. L’importante è saper fare squadra e remare lealmente nella stessa direzione di marcia”.

Perché tanta segretezza sul documento politico di Scelgo Gubbio inviato al suo ufficio in Comune?

“Perché non era concepito come un atto politico di rilevanza esterna anche se, non si sa bene come, lo è diventato con tutti gli strascichi del caso”.

La verifica richiesta da Scelgo Gubbio c’è stata?

“Dopo un anno e mezzo di governo cittadino è del tutto fisiologico che una coalizione composta da quattro forze politiche come Liberi e Democratici, Scelgo Gubbio, Psi e Sel, si interroghi sul lavoro svolto, sulle prospettive future e soprattutto su come rendere ancora più forte il profilo politico della nostra amministrazione, per comunicare in maniera più appropriata

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ed esauriente ai cittadini tutto quanto di positivo si sta facendo - ed è moltissimo - nonostante il tentativo proveniente da più parti di sminuirlo e inficiarlo”.

Il rimpasto (dopo le dimissioni di Rughi) quando ci sarà?

“Tra la fine dell’anno e l’anno nuovo presenterò alla città il nuovo assetto”. È normale che Giuseppe Biancarelli conservi ormai da mesi contestualmente gli incarichi istituzionali di consigliere regionale, presidente della seconda commissione a palazzo Cesaroni, consigliere comunale e presidente del consiglio comunale?

“Biancarelli è stato eletto per volontà nostra e dei cittadini di Gubbio in Consiglio Comunale e in Consiglio Regionale. La sua presenza nella massima assise dell’Umbria è stata messa in discussione dal Tar, ma confidiamo nel verdetto definitivo Giuseppe Biancarelli del Consiglio di Stato. La correttezza e lo stile di Biancarelli mi rendono tranquillo in ordine a una definizione per tutti positiva della situazione che si è venuta a determinare”.

Gagliardi è l’unico a fare opposizione dura e incalzante perché il Pd è alleato con voi in Regione e i grillini sono coinvolti negli incarichi e progetti dell’amministrazione comunale?

“Gagliardi agita costantemente presunti atti amministrativi di dubbia regolarità e legalità, invocando a più riprese la magistratura. Io credo che l’opposizione seria, anche dura, si faccia sul terreno delle idee e delle proposte alternative. Tentare di scardinare un’attività amministrativa intimorendo l’apparato e gettando ombre sugli amministratori, a prescindere, non sia un buon servizio nei confronti dei cittadini ai quali dobbiamo far recuperare fiducia e rispetto delle istituzioni. La trasparenza e la legalità per me sono sacre, ovviamente, e se vengono infrante sono il primo a denunciarlo e a oppormi”.

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di MASSIMO BOCCUCCI modificazioni della legge regionale numero 2/1985 in materia di indennità di fine mandato per i consiglieri regionali”. Per non parlare degli attacchi grillini a Catiuscia Marini sui legami con la Coop e il doppio binario vitaliAndrea Smacchi zio-pensione.

Biancarelli e Smacchi non si occupano di questo. Per esempio, Biancarelli si preoccupa molto, vista la mozione firmata con il socialista Silvano Rometti, dell’adozione di iniziative da parte della Giunta per risolvere il problema dell’inquinamento dei fiumi Marroggia, Clitunno, Timia e Teverone. È anche molto preso dal “progetto per la realizzazione di impianti geotermici pilota nella piana dell’Alfina chiedendo l’adesione della Giunta regionale al documento di Amministrazioni comunali dell’Umbria e del Lazio recante la contrarietà a tale realizzazione”, dove come firmatario è in bella compagnia di Emanuele Fiorini (Lega Nord), Raffaele Nevi (Forza Italia), Claudio Ricci (centrodestra), Andrea Liberati (5 Stelle), Marco Squarta (Fdi), Giacomo Leonelli (Pd), Silvano Rometti (socialisti).

Smacchi invece gioca su tutti i tavoli, dalle crisi croniche delle aziende (aspettando che ne riapra qualcuna) al decreto salva-banche e l’accoglienza dei profughi. Stando sul carro del potentissimo sottosegretario Bocci, diciamo che è un piddino democristiano furbo e scaltro già padrone del mestiere.

Diceva saggiamente, tempo fa, un consigliere regionale a chi gli faceva notare a cosa in realtà servisse: “Qualcuno ci deve andare. Meglio uno di Gubbio, no?”.

La risposta, buttata là col sorriso sulle labbra, si presta a più interGiuseppe Biancarelli pretazioni. Un rappresentante del territorio nelle massime istituzioni può tutelare meglio la città da dove proviene (lo si vede dai finanziamenti concessi e i provvedimenti assunti), ma intanto risolve di sicuro i problemi personali tra chi ne fa un lavoro (lasciando il precedente che rende molto di meno) e chi ama la politica come luogo di potere e decisioni. Andrea Smacchi del Pd è al secondo mandato (sfonderà quota un milione di euro) e ormai ha capito tutti i meccanismi e trucchi. Giuseppe Biancarelli di Umbria più uguale (a Gubbio sta con i Liberi e Democratici: prendiamo appunti per non confonderci) è appena entrato e come ha provato a porre la questione degli stipendi e delle spese gli hanno subito fatto capire bene come funziona e come conviene (tanto che non è successo nulla).

Il Movimento 5 Stelle dall’opposizione ha fatto la voce grossa sulla spinosa materia dei costi della politica nei palazzi perugini e ha presentato una proposta di legge su “Ulteriori modificazioni della legge regionale numero 28/2012 recanti disposizioni in materia di riduzione delle indennità e obbligo di rendicontazione puntuale dei rimborsi spettanti ai consiglieri regionali e ai membri della Giunta regionale, e ulteriori

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POLITICA

“GIUNTA DA AZZERARE”

L’UNICO RAPPRESENTANTE DEL CENTRODESTRA NE HA PER TUTTI: “STIRATI È INADEGUATO, NON PRENDE DECISIONI. UN ALTRO COMMISSARIAMENTO SAREBBE NEFASTO, PIUTTOSTO È MEGLIO CHIAMARE I TECNICI A FARE GLI ASSESSORI, RIMESCOLANDO COSÌ LE CARTE DI UNA MAGGIORANZA CHE APPARE SEMPRE PIÙ DIVISA”

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Gagliardi, verso quale direzione sta andando la città?

“Non in quella sperata dagli eugubini al momento del voto.

La città ha chiesto discontinuità rispetto al passato e Stirati finora ha deluso ogni aspettativa. L’amministrazione in carica è debole sotto il profilo delle competenze ed è soggiogata dal peso della burocrazia comunale che regna sovrana come nella peggiore delle tradizioni. D’altra parte, Stirati è stato vicesindaco vent’anni fa e questo mostro degli uffici ha contribuito in prima persona a crearlo. Non gli si può chiedere di rimettere ordine, non è nelle sue corde farlo”.

Cosa vuol dire fare opposizione in questo contesto istituzionale con lei unico rappresentante del centrodestra?

“Credo di essere riuscito ad instaurare un ottimo rapporto con la città, grazie a una comunicazione puntuale. Il mio lavoro si fonda su di un’analisi attenta di tutti i documenti prodotti dalla Giunta e dagli uffici che mai riesce ad essere smentita dagli amministratori. Le magagne che ho tirato fuori sono tante e sono sicuro che la conoscenza contribuisca a rafforzare la coscienza critica dei cittadini”.

di MASSIMO BOCCUCCI Si sente un pò isolato nell’azione di controllo e stimolo?

“Mi reputo il più vivace tra i consiglieri comunali e questo disturba molto la cordata politica al comando. Al contempo sento vicina la città e crescono le attestazioni di stima e di incoraggiamento. Da perfetto sconosciuto alle elezioni sono diventato un punto di riferimento per molti cittadini e mi sono guadagnato la fiducia di gran parte dei dipendenti comunali.

Trovo che questi siano i segni più evidenti di un desiderio forte di cambiamento che si respira in città”.

Ci sono esposti e denunce alla magistratura ordinaria e contabile: c’è il rischio che i giudici non pensino più a Gubbio dopo la retata giudiziaria di tre anni fa e un processo al gruppo Goracci appena cominciato con l’ombra della prescrizione?

“Le secche in cui è finito il sistema giudiziario italiano non aiutano i comportamenti virtuosi nella gestione della cosa pubblica. Non credo però che la vicenda Goracci possa aver creato una sorta di zona franca di indagine per la magistratura. Ho segnalato alle procure diverse situazioni e mi auguro

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“SUI MIEI ESPOSTI ALLA MAGISTRATURA ASPETTO RISPOSTE: LA GIUSTIZIA, SI SA, È LENTA MA PUÒ ARRIVARE UN’ALTRA VOLTA” che i dubbi riportati negli esposti essere presto fugati, nella consapevolezza purtroppo che la giustizia è troppo spesso lenta e nemmeno inesorabile. Chi amministra oggi dovrebbe fare tesoro degli avvenimenti del passato”.

I venti di crisi nella maggioranza, soprattutto tra Liberi e Democratici e Scelgo Gubbio, sono frenati dal timore di un altro commissariamento?

“La fusione a freddo tra i curiali e i post-comunisti ha mostrato gravissimi segni di cedimento. L’ex assessore Rughi e Mancini hanno disertato la seduta di Giunta nella quale è stata varata la riorganizzazione del personale. Una così plateale manifestazione di dissenso avrebbe dovuto aprire una seria verifica nella maggioranza. Al confronto, le dimissioni di Rughi sono quasi insignificanti. Ma la spaccatura più importante è quella che si sta delineando all’interno di Liberi e Democratici: la forza attrattiva del sindacato sull’amministrazione sta facendo storcere il naso a un nutrito gruppo di consiglieri. Il vero timore non è il commissariamento, quanto la cottura a bagnomaria nella restante parte del mandato”.

Stirati su cosa la convince e dove invece si sente di marcare una netta distanza?

“Stirati non ha le qualità di un leader e questo lo rende incapace di assumersi la responsabilità delle decisioni. Non suscita peraltro empatia tra la gente e questo lo si è visto in maniera lampante nella riunione di Padule organizzata dal comitato contro l’antenna. Non è un trascinatore e non sarà in grado di ridare speranza alla città. Stirati politico non mi convince affatto”.

Cosa propone nell’immediato per la città?

“La Giunta e il sindaco non sono all’altezza della situazione.

Un nuovo commissariamento sarebbe nefasto. Consiglio a Stirati di azzerare tutto e di affidare gli assessorati nevralgici a tecnici di provata esperienza, a costo di rimescolare le carte della sua maggioranza. Il dialogo con le minoranze non solo è possibile, ma è anche auspicabile”.

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Trust, il Comune parte civile può agevolare i processati?

Il Comune di Gubbio si è costituito parte civile al processo Trust che vede imputati gli ex sindaci Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli, ex politici amministratori e dipendenti comunali con accuse multiple, dall’associazione a delinquere alla concussione e altro. La riorganizzazione del personale comunale, deliberata dalla Giunta Stirati nell’ottobre scorso e operativa dal prossimo primo gennaio, si porta dietro alcuni cambiamenti e trasferimenti che potrebbero anche avere collegamenti con il caso Trust.

Sono previste novità sulle dislocazioni di personale e a seguire sulle cosiddette posizioni organizzative, ovvero i mini-dirigenti che al momento sono 13. I trasferimenti potrebbero determinare le condizioni per una successiva promozione di fatto se, per esempio, ci fossero dei posti liberi da mini-dirigenti e i dipendenti trasferiti avessero i titoli per occuparlo. Bisognerà vedere dal primo gennaio quali saranno i trasferimenti attuati in concreto e soprattutto se questi trasferimenti porteranno poi a nomine ulteriormente remunerate. E naturalmente bisognerà vedere se a beneficiare di eventuali promozioni siano dipendenti coinvolti nel processo. Sarebbe singolare, in quel caso, che il Comune costituito parte civile agevolasse di fatto la carriera di qualcuno sotto processo. È un’eventualità che farebbe scattare reazioni e situazioni dai riflessi indecifrabili.

M.Boc.

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LE RIVELAZIONI E GLI ESPOSTI NON FERMANO LA MANOVRE NEGLI UFFICI TRA GLI INQUADRAMENTI, SPOSTAMENTI E INCENTIVI SOSTANZIOSI Balza all’occhio questo quadro: circa 180 dipendenti in tutto, 6 dirigenti compreso il segretario generale, 13 mini-dirigenti (si chiamano posizione organizzative) in qualche caso nominati con procedure-lampo, una pioggia di premi in denaro che in certi casi superano perfino l’ammontare dello stipendio o comunque l’aumentano considerevolmente. Il Comune è il paradiso terrestre dove tutte è possibile, con la classe politica che a ogni elezioni promette di ristrutturare tutto e poi si preoccupa soprattutto di promozioni, spostamenti e incentivi esercitando di fatto solo un controllo a piacimento (indiretto ma reale) della macchina tecnico-burocratica.

DECISIONI LAMPO Intanto, sono salite a 13 il numero delle posizioni organizzative, con l’ultimo incarico assegnato nel settore ambiente e manutenzioni all’ingegnere Viviana Suvieri che il 6 novembre scorso ha fatto domanda, il 13 ha sostenuto la prova selettiva e il 18 ha ricevuto la nomina con la determinazione assunta dal dirigente Raffaele Santini. Per questo incarico è prevista una retribuzione annua di 5.164,56 euro, oltre a un’indennità di risultato da quantificare. La mappa dei dirigenti e mini-dirigenti è corposa in rapporto ai circa 180 dipendenti dell’ente: con il segretario generale Ernesto Barocci ci sono Raoul Caldarelli (affari generali, sociale e turismo), Arianna Lattanzi (economico-finanziario), Luigi Casagrande, Raffaele Santini, Francesco Pes per le tre aree tecniche. È in arrivo, da gennaio, un nuovo settore per lo sviluppo economico con tanto di dirigente, mentre è prevista la riduzione da tre a due aree tecniche ma non è specificato da quando. La pattuglia dei mini-dirigenti per il momento è così dislocata: tre nel settore sviluppo sociale economico; due agli affari generali, così come all’economico-finanziario, progetti strategici, ambiente-manutenzioni; uno all’urbanistica e uno al servizio di polizia municipale guidato dalla responsabile Elisa Floridi.

Sarebbe infine in arrivo la promozione a mini-dirigente per una

funzionaria, spostata dal prossimo gennaio all’ufficio tributi: questo caso è destinato a far discutere anche per tutta una serie di implicazioni.

CASO CUG C’è una faccenda strana che si è aperta sulla riorganizzazione del personale comunale deliberata dalla Giunta Stirati il 7 ottobre scorso. Sono corsi ai ripari a palazzo Pretorio perché nell’iter di predisposizione della dotazione organica adottata, con i relativi passaggi sul riassetto di dirigenti e funzionari, non c’è stato il pieno coinvolgimento né è stato raccolto il parere del Comitato unico di garanzia (Cug), un organismo interno al Comune eletto l’anno scorso e al quale il piano generale riorganizzativo è stato consegnato solo poche ore prima dell’adozione. C’è stata una riunione col sindaco Stirati, l’assessore Lorena Anastasi (nella foto), il segretario Barocci e il funzionario comunale Pavilio Panfili, componente del direttivo del movimento di maggioranza Liberi e Democratici. Si è cercato di porre rimedio all’inadempienza con un accordo interno per sanare tutto.

ECCO I PREMI Il regalo pre-natalizio è arrivato con la delibera che impegna 159.979,80 euro per il personale non dirigente. Si tratta delle somme dei premi di produttività riferite ai progetti del 2014. Ma la distribuzioni di questi soldi lascia dubbi sui criteri di ripartizione come per esempio l’incidenza delle assenze, visto che i progetti sono stati codificati solo a ottobre 2014 mentre il conteggio verrebbe fatto calcolando invece tutto l’anno. Oltretutto, le quote pro-capite sarebbero in molti casi identiche tra vari soggetti coinvolti pur se in presenza di fasce d’inquadramento diverse e collocazioni in settori differenti.

M.Boc.

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ATTUALITÀ

A 550MILA EURO DI ATTIVO

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MAGÌE CONTABILI A PALAZZO PRETORIO: LA MAGGIORANZA CHE APPENA INSEDIATA LO SCORSO ANNO GRIDAVA ALLA BANCAROTTA, ADESSO RIVELA CHE I CONTI SONO IN ORDINE E NON CI SONO MAI STATI PROBLEMI. LE OPPOSIZIONI CHIEDONO APPROFONDIMENTI

Dai timori della bancarotta all’attivo di bilancio dichiarato con orgoglio in consiglio comunale dalla maggioranza, che s’è dimenticata di colpo dei La copertina del numero 19 che buchi contabili denunciati riportava del buco di bilancio l’anno scorso fino a dichiarare che non ci sono mai stati problemi. Va bene che nella coalizione di governo ci sono ex amministratori e consiglieri che hanno cambiato partito e schieramento (a Gubbio il salto della quaglia è lo sport politico preferito da lunghi anni), ma adesso si è aperto un giallo sui conti del Comune. Per mesi, una volta insediata la Giunta Stirati, si è sentito da fonti interne alla maggioranza parlare di una voragine finanziaria di 3 milioni e 690mila euro ereditata che condizionava pesantemente le possibilità di spesa, le scelte strategiche e gli investimenti. Ricordiamo il numero 19 del nostro 15 Giorni, che il 3 luglio 2014 riportava appunto la sostanza delle esternazioni di autorevoli esponenti della coalizione che aveva vinto da poco le elezioni cominali.

PIETRA SOPRA La fotografia della situazione finanziaria si trascinava, a dirla tutta, anche dalla precedente Giunta Guerrini, con in mezzo il commissariamento, addebitando il collasso economico al decennio Goracci-Ercoli. Adesso, in occasione dell’ultimo assestamento di bilancio, è spuntato fuori a sorpresa un attivo di 550mila euro e che di buchi non ve ne sono mai stati. La faccenda ha scatenato reazioni e c’è chi ha reclamato approfondimenti su come stanno esattamente

le cose e come in così poco tempo possa essere cambiato tutto. Svariati componenti dell’attuale maggioranza vengono da esperienze trascorse nelle coalizioni che hanno governato la città dal 2001, e la gestione è comunque rimasta interna alla sinistra eugubina attraversata da spaccature interne che hanno originato varie formule nelle alleanze grazie ai continui cambi di partito. Questo lascia la sensazione che sul passato si cerchi di mettere una pietra sopra.

OPPOSIZIONI IN CAMPO Ma le opposizioni non ci stanno.

Francesco Gagliardi del centrodestra vuole vederci chiaro fino a richiamare anche passaggi polemici come la buonuscita di un milione e mezzo per le imprese locali che hanno abbandonato l’appalto per il parcheggio multipiano di via Fonte Avellana. Pavilio Lupini, già braccio destro di Goracci, ha evidenziato come le tasse locali siano ai massimi livelli consentiti dalla legge sebbene la maggioranza abbia “magnificato il proprio operato affermando di essere riuscita nel miracolo di riportare i conti in ordine dopo il commissariamento chiarendo che le amministrazioni precedenti non hanno causato alcun buco ma che addirittura hanno lasciato in eredità ai nuovi amministratori un avanzo di gestione”.

Chi ci capisce è bravo. Ragione di più per immaginare che sarebbe opportuno un controllo capillare chiarificatore da parte di soggetti fuori dalla politica.

M.Boc. Pavilio Lupini

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CURIOSITÀ

ORANELCRACDELLABANCA LA FORTUNA HA VOLTATO LE SPALLE A CHI NEL 2011 VINSE LA QUOTA DA 630MILA EURO E HA INVESTITO QUASI TUTTI I SOLDI NELLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE FINITE IN FUMO

per il momento andati in fumo. Si tratta di La fortuna è cieca e anche la sfortuna.

Così dopo la grande soddisfazione per somme che variano mediamente tra i 30 aver vinto una quota del Superenalotto e i 50mila euro. Qui il caso fa più rumore milionario del 22 settembre 2011, adesperché in questa rete è caduto pure uno so uno degli eugubini fortunati è finito nel dei vincitori che è piombato nel panico temendo di aver perso tutto con la stessa tritacarne del crac bancario che sta metfacilità con cui ottenne quei soldi. La fortendo sottosopra il Paese. Non poteva imtuna che bacia Gubbio spesso e volentieri maginare quanto sarebbe successo a distavolta rischia di voltare brutalmente le stanza di quattro anni il fortunato che ha deciso di investire 600mila euro a Gubbio LA BEFFA Correntisti in cerca di spiegazioni spalle. Indimenticabile quella schedina, sviluppata attraverso quote costate agli avventori del bar 4 nelle famigerate obbligazioni subordinate di una delle baneuro l’una, che fruttò l’iperbolica 65.038.202,39 euro avendo che salvate dal Governo Renzi sulle spalle dei risparmiatori.

Lui è uno di quelli che ha giocato al bar Europa lo straordibeccato la magica sestina. Era dalla fine di aprile di quel 2011 che non si sbancava il jackpot. “Tutta gente di qui, tutti clienti nario sistema che ha fruttato oltre 65 milioni di euro. Chi lo conosce bene e sa la faccenda, rivela che il fortunato ha perso di sempre e persone che lavorano e hanno bisogno”, ebbero a commentare Giampiero Burzacchi e Tonino Paciotti, i il sonno e non si dà pace tanto da essersi rivolto a un avvocato titolari del bar-ricevitoria. È stata la nona vincita più alta di per capire cosa si possa fare nella bufera che ha travolto il sempre nella storia del concorso di casa Sisal. Molti di loro sistema bancario italiano e il premier Renzi dopo il discusso decisero di tenere i soldi in banca allettati da tassi d’interesse decreto salva-banche. vantaggiosi. Vatti a fidare.

TANTI BEFFATI Gli studi legali si stanno affollando di persone M.Boc. che si sono ritrovate con i propri soldi vincolati in quei titoli

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TRASPORTI Le Ferrovie dello Stato pensano unicamente a tagliare: Gubbio rimane ai margini

Non facciamoci prendere per... il treno!

BATTAGLIA SENZA SOLDI E TUTTA POLITICA PER LA ROMA-ANCONA TRA IL RADDOPPIO ORTE-FALCONATA (BLOCCATO DA 12 ANNI) E LA VARIANTE GUBBIO-ASSISI IRREALIZZABILE

Perfino Giuseppe Biancarelli e Andrea Smacchi, che sebbene alleati in Regione a malapena si parlano, hanno sottoscritto l’emendamento per la variante ferroviaria sulla Roma-Ancona che passi per Assisi, Bastia Umbra, Perugia e Gubbio al posto del raddoppio della Orte-Falconara prospettato fin dal 1997 e ancora fermo al progetto preliminare del 2003 senza il becco di un quattrino nonostante ogni piano umbro dei trasporti l’abbia previsto.

L’emendamento è bipartisan, sottoscritto anche da Claudio Ricci avversario diretto di Catiuscia Marini alle ultime elezioni regionali. Non c’è solo puzza di bruciato. C’è di peggio.

BUONA FEDE Il comitato Ultimo Treno, e tanti esponenti della società civile che in buona fede e con assoluto senso logico rivendicano un rilancio del sistema ferroviario umbro che possa servire zone come l’aeroporto di Sant’Egidio e l’eugubino, dovranno tenere gli occhi bene aperti e non farsi fregare come i politici sanno fare benissimo, specie quando si mettono assieme. Non facciamoci prendere per il... treno, insomma. In questi anni l’Umbria ha dovuto combattere con i tagli alle fermate dei treni veloci, perdendo servizi in continuazione: figurarsi se adesso le Ferrovie dello Stato, solo apparentemente privatizzate, investono soldi per potenziare la rete e i servizi ferroviari in una regione sempre più stretta e isolata dai circuiti maggiori.

FRONTE CONTRARIO Tanto più che sulla variante Fossato di

Vico-Perugia si è aperto un fronte contrario con 10 sindaci, con in testa il gualdese Massimiliano Presciutti legatissimo a Smacchi di cui è stato portaborse in Regione prima dell’elezione (sono contrari anche Fossato di Vico, Nocera Umbra, Terni, Foligno, Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Spello, Valtopina). Forse pure loro fanno finta di arrabbiarsi visto che il raddoppio è su binario morto.

Biancarelli è il presidente della seconda commissione a palazzo Cesaroni (una delle poltrone saldamente in pugno finché il Consiglio di Stato non farà sapere - a comodo suo naturalmente - se l’elezione in Regione è legittima o ci deve andare Carla Casciari del Pd) e ha approfittato dell’occasione, visto che in commissione c’è pure Smacchi, per concedere un bello zuccherino ai mobilitati per questa varante adottando l’emendamento che andrà in aula nella discussione e l’approvazione del piano. Non sappiamo se finirà come per l’istituto alberghiero chiesto da Gubbio, appoggiato per mesi a parole dalla Marini e bocciato dal consiglio regionale con la levata di scudi di Goracci (era già praticamente “pensionato”) e Smacchi (per finta). Cambierebbe poco con un’eventuale approvazione di quell’emendamento. Se infatti da 12 anni non si hanno notizie pratiche sul raddoppio della Orte-Falconara, non si capisce come si aprirebbe adesso uno spiraglio serio e praticabile per la variante Assisi-Perugia-Gubbio. Non facciamoci prendere per il treno, o meglio per i fondelli.

M.Boc.

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ATTUALITÀ

LOGGE, LAVORI AL VIA MA I CONTRASTI RESTANO

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L’INTERVENTO PUÒ PARTIRE, MENTRE C’È UNA PETIZIONE CON 1.100 ADESIONI INVIATA ALLE PIÙ ALTE CARICHE DELLO STATO. INTANTO IL PROFESSORE ROBERTO SEGATORI HA INVITATO IL SINDACO STIRATI A PROMUOVERE UNA CONSULTAZIONE TRA I CITTADINI di MASSIMO BOCCUCCI I piccioni dovranno cercarsi un’altra casa, perché il sindaco Filippo Mario Stirati ha annunciato che i lavori di riqualificazione delle Logge dei Tiratori possono partire. C’è anche la convenzione sull’utilizzo pubblico sottoscritta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, proprietaria dello storico edificio, e il Comune che intanto incassa 300mila euro sull’operazione da tre milioni di euro. Non arretrano però di un centimetro quanti contrastano con tutte le forze il progetto predisposto dalla stessa Fondazione d’intesa con la Soprintendenza. La chiamano la “spedizione dei mille”, agganciando la storia garibaldina alle firme raccolte nella petizione per fermare il progetto che vorrebbe trasformare il loggiato superiore in uno spazio per convegni e mostre con delle vetrate speciali concordate con la Soprintendenza. Sono oltre 1.100 le adesioni, tra eugubini e non, alla petizione “Sos Gubbio Salviamo le Logge dei Tiratori” che si oppone alla posa dei vetri e che è stata fatta pervenire al Presidente della Repubblica Mattarella, al premier Renzi, al ministro per i Beni Culturali Franceschini, alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e alla direzione del Parlamento Europeo a Roma.

Sono in indirizzo anche il sindaco Stirati, la Regione e la Soprintendenza, il Fondo per l’Ambiente Italia e il WWF, Italia Nostra e perfino le associazioni per la protezione animali.

IDEA REFERENDUM Roberto Segatori, docente di sociologia all’università di Perugia, intervenendo il 27 novembre scorso

alla presentazione del libro dell’ex sindaco Diego Guerrini sulla storia di Gubbio dal 1946 al 2001, parlando delle diatribe continue in una città divisa praticamente sempre e su tutto, ha fatto esplicito riferimento alle logge e a Carlo Colaiacovo continuamente avversato, su questo progetto come su altre iniziative, sebbene portatore di risorse economiche notevoli che gli stessi detrattori prendono comunque volentieri. Segatori ha proposto al sindaco Stirati, presente nella sala dell’ex Refettorio del complesso di San Pietro, che sia un referendum a chiarire tutta la faccenda una volta per tutte, visto la solita inconcludenza della politica.

LUNGO BLOCCO Il movimentismo del comitato locale per la tutela dei beni culturali ha prodotto fin qui l’effetto di bloccare l’iter dopo che il progetto è stato varato con la Soprintendenza e autorizzato dall’Amministrazione Comunale con tempistiche lunghe che hanno di fatto agevolato e incoraggiato l’azione di contrasto. Questa petizione potrebbe mettere dei bastoni tra le ruote dopo i ripetuti rischi per Gubbio di perdere i tre milioni di finanziamenti. Il progetto delle logge eugubine, infatti, si trascina ormai da oltre due anni tra annunci e frenate. Non è un mistero che da Perugia si sono levati nel tempo i malumori: c’è chi ha evidenziato il fatto che se a Gubbio ci sono tutte queste divisioni, allora sarebbe meglio dirottare i soldi in un’altra città disposta a farsi finanziare degli interventi.

IL PUC Si procede a rilento dopo 5 mesi di stop. Si prepara uno stralcio da circa 800mila euro

San Pietro, c’è il nuovo stralcio dei lavori

Tocca all’impresa locale Monacelli Franco COSTI ALTI Quest’opera particolarmenCostruzioni Edili Srl far ripartire il cantiete tormentata è ricompresa nel famigerato re, rimasto nuovamente fermo per altri Puc di San Pietro sotto inchiesta giudizia5 mesi, al parcheggio multipiano di via ria, gravato da mille lungaggini e i cui costi Fonte Avellana che sta passando da una sono paurosamente lievitati, compreso il stralcio all’altro dei lavori per arrivare a lodo da circa un milione e mezzo di euro un soffertissimo completamento. Il conconcesso ai privati capofila iniziali dell’opetratto è stato firmato a ottobre, dopo razione quando sono usciti di scena. Il paruna gara d’appalto espletata a maggio e cheggio, il cui iter è cominciato nel lontano perfezionata a fine agosto, e si è attesa la INTERNO Un piano del PUC di San Pietro 2007, dovrà essere completato nel 2017 scadenza dei 45 giorni (ai primi giorni di dicembre) per vedesecondo la tabella di marcia stilata l’anno scorso dal commisre attiva l’impresa che si è aggiudicata questo nuovo intersario straordinario Maria Luisa D’Alessandro, tenendo conto vento da circa 250mila euro con un ribasso molto forte sulla che già sono state concesse al Comune una serie impressiobase d’asta. Si prepara intanto il prossimo ennesimo stralcio, nante di deroghe sui fondi europei legati a questo piano urche dovrebbe aggirarsi sugli 800mila euro ed è finalizzato ad banistico. In via Fonte Avellana tutto è fermo da quando l’imattivare i box auto già venduti a suo tempo oltre a prevedere presa eugubina Vagnarelli Srl, che fa capo all’imprenditore alcune sistemazioni come il muro che ha ceduto all’altezza Giancarlo Brugnoni, ha completato ai primi di giugno lo straldelle rampe del parcheggio, confinante con un’abitazione cio precedente per circa 700mila euro, sottoscrivendo con il privata. Dalla prossima fase, l’amministrazione comunale Comune l’atto di consegna a metà luglio. Da quel momento conta di disporre dei soldi derivanti dalla vendita dei box e fino a dicembre il parcheggio è tornato a diventare un amauto e di altri spazi sui quali dovrebbe essere coinvolto il masso di cemento armato per ora inutilizzabile con forti criticonsiglio comunale. che specie da parte di chi vive nella zona.

M.Boc.

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SPECIALE NATALE quindicinale d’informazione

Cartoline Natalizie dal Centro Storico

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GOSPEL

ABBRACCIO DELL’ANIMA

IL CORO, DIRETTO DA GIOVANNI BARTOLINI, PROPONE PER IL PERIODO NATALIZIO UNO SPETTACOLO CHE RACCHIUDE I BRANI PIÙ RAPPRESENTANTIVI DEL PROPRIO REPERTORIO

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Giunto in prossimità del 15esimo A due anni dal successo di pubblianno di attività, il coro è compoco e critica che aveva visto il coro sto da circa 30 ragazzi tra i 20 e i protagonista di una serata di mu40 anni, che negli anni sono cresica e cuore al Teatro Comunale sciuti passando dai primi concerdi Gubbio, gli Angels, sempre sotti di Natale in chiesa a veri e proto la direzione dell’incontenibile pri spettacoli di Musical Theatre Giovanni Bartolini, sono tornati messi in scena nel comprensorio, in scena proponendo un concerto con titoli del calibro di “Evita” e live figlio dell’atmosfera natalizia.

“Musical”, un’opera integrata con “Abbiamo scelto ancora una volta brani tratti da “Les Miserables”, un periodo a ridosso delle festivi“Chicago” e “Notre Dame de Patà natalizie perché crediamo che ris”. Del 2007 è la produzione del la nostra musica sia capace di reGOSPEL Una esibizione live del coro degli Angels cd “Angels of music”, raccolta dei galare sensazioni di amore e pace, più bei brani musical interpretati nei primi anni, mentre nel come una sorta di abbraccio dell’anima”, spiega Bartolini. Una 2013 ha visto la luce “Shosholoza”, nel quale sono confluiti sfida doppia, nel senso che il coro s’è esibito per due serate di i brani gospel più rappresentativi e significativi dello spirito fila (12 e 13 dicembre) proponendo alcuni dei brani più cadegli Angels. Ad ottobre, infine, alcuni membri del coro hanratteristici del proprio repertorio. Ad accompagnarli sul palno preso parte al “Gospel Connection Project” di Assisi, il più co musicisti del calibro di Lorenzo Cannelli, Mirco Capeci, grande workshop internazionale di musica gospel. Gli impeMaurizio Pugno, Giuliano Bei, Alessandro Panfili e Bruno gni del periodo natalizio vedranno gli Angels esibirsi presso Erminero, oltre agli ospiti Riccardo Migliarini e Linda Valol’Ospedale Comprensoriale di Branca giovedì 17 dicembre ri. “Il nostro desiderio è sempre quello di lanciare, attraverso (ore 15,30), quindi presso la Chiesa Parrocchiale di Sigillo la musica e il canto gospel, un messaggio di vita e di amore, (domenica 17 dicembre, ore 17) e infine venerdì 8 gennaio che a noi ci piace definire alla stregua di “un canto dell’anima”, alle 21 presso il Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino. un’incessante ricerca di interiorità e spiritualità che va oltre R.Bar. alla tecnica vocale e alla professionalità con cui viene svolto”.

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L’EVENTO

PER LE MUSICHE DI NATALE

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LA GIOVANE ARTISTA, PROTAGONISTA NEI MESI SCORSI DEL TALENT “TALE E QUALE SHOW”, SI ESIBIRÀ CON I CANTORES BEATI UBALDI

Giulia Luzi by Michele Coppola

È uno degli appuntamenti che più di ogni altro caratterizzano il periodo natalizio, evento che riesce a catalizzare l’attenzione anche fuori dai confini comprensoriali. “Le Musiche di Natale”, il concerto che conclude il calendario annuale degli eventi dei Cantores Beati Ubaldi, torna anche quest’anno con un altro ospite d’eccezione, destinato ad elevarne una volta di più la qualità e la proposta. Così, dopo Giò di Tonno (2013) e Frate Alessandro (il Tenore di Dio, 2014), toccherà alla bella e brava Giulia Luzi proseguire la lunga carrellata di artisti che hanno nobilitato il concerto, diretto dal maestro Renzo Menichetti e organizzato come ogni anno daI Cantores Beati Ubaldi.

Giulia Luzi è uno dei volti giovani ed emergenti del panorama musicale e televisivo italiano. S’è fatta conoscere al grande pubblico per l’interpretazione di Jolanda Bellavista nella fiction I Cesaroni, che soprattutto nei primi anni ha raccolto enormi consensi di pubblico e critica. Successivamente ha recitato in alcune puntate della serie tv Un medico in famiglia, prima di operare una svolta nella propria carriera prendendo parte al musical Romeo e Giulietta, interpretando proprio il personaggio principale. Le qualità canore proposte l’hanno fatta notare ancor più all’attenzione degli addetti ai lavori, tanto da farne una delle protagoniste principali dell’ultima edizione di Tale e quale show, la trasmissione di Rai Uno nella quale ha raggiunto la finale ottenendo grandi consensi (specialmente per l’esibizione di Le vie en rose di Edith Piaf).

Per l’occasione, il maestro Menichetti ha pensato a un evento che possa in parte ricalcare la scia del passato, proponendo cioè musi-

di ROBERTO BARBACCI che natalizie con la partecipazione dell’orchestra sinfonica che nel corso degli anni ha sempre rappresentato uno dei punti di forza del concerto. Ma la presenza di Giulia Luzi, artista a 360 gradi che sa unire le sue grandi doti canore a quelle di attrice, per la 14esima edizione Le Musiche di Natale si proporrà come un vero e proprio spettacolo, con tante novità e sorprese che potranno anche valorizzare al meglio le qualità dell’illustre ospite. Giulia Luzi sarà un’autentica special guest di un evento che si conferma come uno degli appuntamenti più caratteristici del programma natalizio, imperniato sulla tradizione ma anche sulla capacità di diffondere il messaggio universale della musica in tutte le sue sfaccettature.

Per i Cantores Beati Ubaldi, che da anni si distinguono per l’impegno nella diffusione della cultura musicale, la collaborazione con la giovane artista costituirà un’altra tappa significativa: il concerto di Natale, infatti, rappresenta da sempre il culmine delle attività annuali programmate e il massimo momento espressivo che caratterizza la crescita continua del coro, giunto ormai alle soglie del ventesimo anno di vita.

Informazioni e prevendita a partire da Lunedì 14 Dicembre presso lo IAT - Ufficio del Turismo in via della Repubblica (telefono 075.9220693).

ORARIO NO STOP Dal 20 al 24 Dicembre dalle 9 alle 20

Auguri di cuore

GUBBIO GUALDO TADINO FABRIANO

15 151515 1515 15 151515STORIA E DOCUMENTI PREZIOSI 15 15 15 PUBBLICAZIONI DEDICATE A GUBBIO: DIEGO GUERRINI RACCONTA LA CITTÀ TRA STORIA, 15 15

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STRENNE NATALIZIE

ECONOMIA E POLITICA DAL 1946 AL 2001. BRUNO CENNI RIVELA APPUNTI DI TOPOGRAFIA DALL’XI AL XII SECOLO RIMETTENDO ORDINE IN ALCUNE TESTIMONIANZE DELL’ANTICHITÀ

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Per conoscere l’evoluzione sociale, politica ed economica della città è senz’altro interessante leggere il libro di Diego Guerrini, 35 anni, già sindaco dal 2011 al 2013 dopo un percorso nella sinistra eugubina fatto di impegno, tenacia, volontà. “Gubbio in 50 anni - politica ed economia a Gubbio dal 1946 al 2001” è il materiale d’archivio che Guerrini ha raccolto a completamento del percorso di studi all’università di Perugia, Facoltà di scienze politiche, quando nel 2005 presentò la tesi proprio su questo argomento con relatore il docente di sociologia Roberto Segatori che ha curato la prefazione “Subito dopo la mia travagliata e breve esperienza di sindaco - spiega Guerrini - ho deciso di pubblicare il lavoro di ricerca. Questo libro vuole essere un contributo di storia destinato a tutti i giovani, a tutti coloro che vorranno comprendere meglio quell’arco temporale”. Il professor Segatori nella prefazione rimarca come il libro sia “un’appassionante ed efficace testimonianza dell’unicità, ovvero - incredibile ossimoro - della dualità della città di Gubbio e della personalità dell’autore. Dualità intesa come opposizione tra estremi. Del resto, solo a Gubbio si viene a cercare la patente di matti”.

Il professor Bruno Cenni è una memoria storica della città, un cultore dell’arte e un profondo conoscitore dell’evoluzione che Gubbio ha avuto nei secoli. Il suo libro “Egubio, la città di Ubaldo. Appunti di topografia dall’XI al XII secolo”.

L’interessante pubblicazione, resa possibile grazie al contributo delle famiglie di Gian Piero Burzacchi e Tonino Paciotti, raccoglie documenti preziosi e rivela alcune particolarità storiche. Vengono ricostruite pagine di storia, arte e cultura. E viene fatta chiarezza su alcuni aspetti, come la prima cattedrale di Gubbio che non è stata la chiesa di San Giovanni - come si è sempre tramandato - ma dal 980 al 1188 il complesso di Santo Spirito dedicato ai martiri Mariano e Giacomo della Munidia (l’attuale Algeria) poi trasferiti con Ubaldo Baldassini nell’attuale duomo. La canonizzazione del patrono Ubaldo non risale al 5 marzo 1192 ma al 4 marzo 1191 per decisione di Papa Clemente III, che morì sul finire di quel mese: venne promulgata dal successore Celestino III insediatosi il 30 marzo di quello stesso anno. Il lavoro del professor Cenni, stimatissimo insegnante per lunghi anni oltre che attento ricercatore, pubblica in questo libro imperdibile l’originale della Bolla di canonizzazione conservato nell’Archivio di Stato.

15 151515 TANTE IDEE REGALO DAGLI SCAFFALI DELLE LIBRERIE 1515 15 15 1515 INFORMATICA E MUSICA D’AUTORE 15 1515 UNA FINESTRA SUL FUTURO: RENZO ROSSI CI PORTA ALLA SCOPERTA DEL NUOVO MONDO 15

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ATTRAVERSO L’ESPERIENZA PROFESSIONALE. PAOLO BRANCALEONI RIPERCORRE 14 ANNI DI CARRIERA PROPONENDO UN INTERESSANTE PARALLELO TRA BRANI MUSICALI E RACCONTI “Cloud Computing e PMI - La gestione dell’IT nella ‘nuvola’. Approccio pratico e vantaggi” è il libro scritto da Renzo Rossi nel percorso della sua pluriennale esperienza alla direzione sistemi informativi e telematici di Colacem. È un’analisi sull’evolversi delle tecnologie informatiche, rivolgendosi soprattutto alla loro applicazione nelle piccole e medie imprese, nella nuova èra del cloud computing. Il libro, edito da Tecniche Nuove di Milano, leader nell’editoria specializzata per le attività produttive e professionali, si sta diffondendo tra gli operatori del settore. Il ricavato dei diritti di autore sarà devoluto al Comitato per la vita “Daniele Chianelli” a supporto della ricerca e la cura dei tumori. Rossi, che ha presentato l’iniziativa editoriale ad Ancona il 27 novembre scorso in un incontro su “Si fa presto a dire cloud: come orientarsi nella scelta dei servizi di cloud computing” organizzato presso la sede di Confindustria, ha voluto ringraziare “i colleghi e l’azienda dove lavoro da così tanto tempo, che mi hanno permesso in tutti questi anni di militanza di consolidare una professionalità sempre tecnologicamente all’avanguardia, fornendo uno scenario di continuo confronto e crescita soprattutto umana”.

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Dal 14 dicembre è disponibile in tutte le librerie italiane il Libro/CD “Attimi di vita” del cantascrittore eugubino Paolo Brancaleoni, edito da Morlacchi Editore e MeltinaRecords.

Si tratta di una raccolta di 14 brani di musica d’autore e 14 racconti brevi, recanti lo stesso titolo delle canzoni, che ripercorrono il periodo artistico 2000-2014, con tre inediti.

Il tutto corredato da un interessante album fotografico con istantanee che fissano gli attimi fondamentali del percorso artistico di Brancaleoni, che ha voluto condensare in poche pagine i ricordi d’infanzia, gli amici, gli amori, i festival e i colleghi musicisti con i quali ha suonato nel tempo. Un concentrato di emozioni in musica, immagini e parole che non lascia indifferente chiunque abbia voglia di immergersi in questo universo poliedrico.

“Emozioni dure, pure, genuine di altri tempi, filtrate dal punto di vista dell’io e della ragione; un viaggio mentale e spirituale come fosse una sorta di metafora della vita; acqua, terra, aria, elementi naturali e valori concreti che evidenziano una formazione culturale e caratteriale solida, pura e priva di surrogati”, recita la quarta di copertina del libro/Cd. La foto di copertina, molto suggestiva, è del fotografo eugubino Paolo Tosti.

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LUOGHI

LA FAVOLA DEL CASTELLO

UNA VILLA RESIDENZIALE APPARTENUTA AI NOBILI GALEOTTI È DIROCCATA. LE IMMAGINI RIPRESE DAL DRONE RIVELANO IL FASCINO E L’ABBANDONO

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Nel testamento del nobile Paolo Emilio Galeotti, risalente al 1671, si parla dell’antico castello di San Cipriano. Di questa villa residenziale, nella zona del Coldimolino country house, restano anche evidenti riDRONE Uno scatto di Giampaolo Pauselli chiami a una possibile struttura pre-esistente. Non è di proprietà pubblica e fa impressione vederlo diroccato. Il terremoto del 29 aprile 1984, le intemperie e l’incuria hanno fatto il loro corso spietato con un degrado sempre più evidente. C’è chi come Giampaolo Pauselli, appassionato di fotografia, ha pensato bene di fissarne le immagini con l’utilizzo del drone per poi postarle su Facebook e lanciare un grido d’allarme. Una struttura del genere potrebbe essere recuperata e trasformata. Lo storico Fabrizio Cece si è occupato del castello con una scheda tecnica nel 1993. Si parte proprio dal testamento di Galeotti che fa riferimento al podere acquistato a San Cipriano sul quale è stato realizzato l’edificio investendo parecchi soldi per farne un’abitazione “degna di persone grandi”. La tenuta di San Cipriano consegnata ai giorni nostri nel 1757 coincide con l’attuale.

COSA C’E’ ALL’INTERNO Il corpo principale dell’edificio è composto, come le strutture residenziali dell’epoca, di grandi saloni con porte incorniciate di marmo, mensole, pitture murali e stucchi, vedi alcuni stemmi del primo piano. Le pitture del piano terra - scrive Cece nella scheda - raffigurano vedute di monumenti romani. Imponente la grande scalinata con colonne e balaustre di stile barocco. Le facciate sono scandite dalle aperture incorniciate di pietra serena sporgente. A lato del portone d’ingresso ci sono due mattoni recanti l’epigrafe “1480 S. Cypriano”, probabile testimonianza di una costruzione più antica. La torre merlata alla ghibellina è forse dovuta al fatto che fu un imperatore a concedere dei privilegi alla nobile famiglia eugubina dei Galeotti, che in più occasioni gestirono la zecca eugubina, sotto Francesco Maria II Duca di Urbino, lo Stato Pontificio (dal 1626 al 1759 per cinque generazioni) e durante il periodo repubblicano. La famiglia dei marchesi Galeotti si estinse nel XIX secolo con le quattro figlie di Amerigo, e il patrimonio andò diviso ai Castracane di Fano, alle casate dei Gatti, Fabiani e Bernabei di Gubbio. Estinti i Galeotti nella loro linea maschile, anche il castello ha avuto diversi passaggi di proprietà fino a ritrovarlo oggi ridotto a quasi un rudere.

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15 151515 LA PROTESTA Si tenta il tutto per tutto per scongiurare che si proceda con i lavori 1515 15 151515Padule insorge contro il traliccio, 15 15 15 15 15

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Comitato No Antenna furioso

IL COMUNE HA AUTORIZZATO WIND A PROCEDERE CON L’INSTALLAZIONE, MA LO HA FATTO BASANDOSI SU UN PRESUPPOSTO FALSO: NELLA RELAZIONE C’È SCRITTO CHE L’AREA DOVE DOVREBBE SORGERE È ISOLATA. MOBILITAZIONI DEI RESIDENTI PRONTI A SPORGERE DENUNCIA di ROBERTO BARBACCI Ci mancava solo un traliccio da una trentina di metri con l’antenna della Wind in una zona come Padule, dove c’è già un impatto ambientale notevole per le attività della cementeria PROTESTA Cittadini ricevuti in Comune Colacem e l’ex Sirio Ecologica che smaltisce i rifiuti speciali. Quel traliccio non s’ha da mettere: è disposto a combattere su tutti i fronti il comitato “No Antenna”, costituito dai residenti della popolosa frazione per contrastare il nuovo impianto di telefonia mobile. Vengono promosse riunioni di continuo con tanta partecipazione di cittadini e

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c’è una pressione costante sul sindaco Filippo Mario Stirati e l’Arpa. C’è anche un risvolto che tira dentro gli uffici tecnici comunali: l’installazione è stata autorizzata sul presupposto che la zona viene identificata come isolata. Niente di più falso, denunciano dal comitato, annunciando la possibilità di promuovere un’azione legale con la richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune, del gestore telefonico e verso il proprietario del terreno per la diminuzione di valore che subirebbero le case e i terreni circostanti. Tanto più che è nelle possibilità dell’Amministrazione Comunale individuare le aree sensibili e da preservare per valutare caso per caso eventuali richieste di installazioni. Non è una crociata contro la telefonia per chissà quale psicosi ma soprattutto perché la zona di Padule ha già dato in fatto di impatto ambientale. La Wind si fa forte dell’autorizzazione comunale e del contratto stipulato con il privato proprietario del terreno. Per il gestore i tempi sono scadenzati: l’attivazione è prevista entro gennaio.

VARIE INIZIATIVE Il comitato si oppone con ogni forza: “Dagli incontri è emerso - evidenziano i residenti - che l’antenna è molto carica, cioè con tutte le tecnologie attualmente esistenti”. Iniziativa del Movimento 5 Stelle in Regione, mentre nessuno dei partiti e liste a palazzo Pretorio si è preso la responsabilità di chiedere apertamente la sospensione dell’operazione-Wind per prendere tempo e trovare il modo di bloccare tutto. Sono stati presentati dei documenti per indurre il Comune a redigere il piano delle aree sensibili, così da prevenire in futuro iniziaive di gestori e imprenditori su insediamenti con impatto ambientale. Ma intanto la politica locale non sta trovando la forza per mettere un freno all’installazione della Wind. Gli abitanti di Padule chiamano a raccolta tutti gli eugubini perché la mobilitazione si allarghi e hanno messo in atto svariate forme di proteste. È evidente che soltanto alzando il tiro, aumentando cioè la pressione in ogni forma senza tanti complimenti, il comitato può sperare di scuotere le coscienze e indurre l’Amministrazione Comunale a prendere provvedimenti concreti per sospendere l’installazione.

Tra gli appuntamenti in programma c’è la camminata indetta per domenica 20, con partenza alle 15 dalla chiesa di Padule per arrivare nella zona dei lavori. Un’iniziativa tesa a dare un segnale forte per sottolineare la volontà del comitato di tutelare la propria salute e quella dei figli, e alla quale sono invitate tutte le famiglie della zona e del comprensorio.

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IL CASO

SENTIERO FRANCESCANO

ALLARME DI ABITANTI E TURISTI PER I RISCHI A CAUSA DELLE BATTUTE DEI CACCIATORI NELLE ZONE DI SAN PIETRO IN VIGNETO E CAPRIGNONE, ATTORNO ALLE FRAZIONI DI PETROIA, BISCINA, BELLUGELLO E VIALI. CHIESTO L’INTERVENTO DI ORGANISMI E ISTITUZIONI

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cani in piena battuta di caccia, menCacciare si può lungo il Sentiero frantre alcune persone stavano transicescano della pace. Gli appassionati tando lungo il sentiero. delle battute di caccia al cinghiaLo spavento è stato grande, col timole possono muoversi liberamente in vari settori autorizzati, alcuni dei re che potesse succedere qualcosa.

Sul momento i presenti hanno penquali incrociano proprio il percorso sato che qualche gruppo di cacciatodi San Francesco tra Gubbio e Assiri avesse infranto le regole andando si. Le zone sono quelle di San Pietro a svolgere l’attività venatoria in terin Vigneto e Caprignone, attorno alle reni non abilitati. Da una verifica è frazioni di Petroia, Biscina, Bellugello poi emerso che le battute di caccia in e Viali. L’assegnazione attuale di due quella zona risultano invece regolarsettori, ai Lupi di Colonnata e il TiCARTELLI L’area delimitata dal Tidone di Colpalombo mente autorizzate. Dall’Atc Perugia done di Colpalombo, non permette 1, investita della faccenda, non è arrivato per il momento aldi fatto agli abitanti della zona, oltre che ai clienti degli agricun segnale di risposta e allora si è aperto un caso che diventurismi, di poter fare le passeggiate a piedi, in bicicletta e con ta di dominio pubblico e potrebbe sfociare in esposti. Tanto i cavalli, né di raccogliere funghi e tartufi. Gli abitanti hanno più che l’episodio riferito nei dettagli, e che risale a ottobre, è così deciso di investire del problema l’Atc Perugia 1 (Ambistato filmato con un cellulare. È stata anche evidenziata la sito territoriale di caccia), cui hanno inoltrato una richiesta di tuazione della chiesa di Caprignone: la squadra del Tidone di sospensione delle autorizzazioni nei settori denominati San Colpalombo utilizza il piazzale come luogo per il raduno con Pietro in Vigneto e chiesa di Caprignone, assegnati rispettidue cartelli segnaletici colorati che fungono da richiamo. Ne vamente alle squadre di Colonnata e Colpalombo, per evitasono stati informati il Comune e il vescovo Mario Ceccobelli re potenziali pericoli. La nota è stata inviata anche al corpo che per il momento non hanno preso posizione.

Forestale, Curia vescovile e associazioni della caccia. È stato M.Boc. riferito un episodio: grida di decine di cacciatori, abbaiare dei

LA VISITA Iniziativa al parco della Vittorina

Gli alunni della scuola “Aldo Moro” sulla via di Francesco

Alla scoperta dei luoghi francescani lungo il suggestivo sentiero, come iniziativa parte integrante del progetto “Nostra Madre Terra: sulle tracce di San Francesco”. Gli alunni delle seconde classi della scuola elementare “Aldo Moro”, diretta da Francesca Pinna, con i propri insegnanti, in un’uscita didattica hanno visitato il parco della Vittorina. Il progetto intende portare alunni, insegnanti e genitori a visitare altri tratti del Sentiero Francescano al di fuori del territorio comunale. In occasione dell’uscita al parco della Vittorina è stato realizzato un “Tau” in legno molto suggestivo, con materiali di recupero, adornato da barattolini in vetro e candeline. Il “Tau” ha accolto anche i pellegrini del cammino di Santiago de Compostela arrivati il 7 dicembre scorso al parco.

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FESTA DEI CERI

PER TIRARE LA BROCCA

DOPO SAN GIORGIO, CHE HA UFFICIALIZZATO LE CANDIDATURE LO SCORSO 20 NOVEMBRE, È TOCCATO AI SANTANTONIARI PRESENTARE I CANDIDATI CAPODIECI, ESPRESSIONE DELLA MANICCHIA ESTERNA. I SANTUBALDARI UFFICIALIZZERANNO I NOMI SABATO 9 GENNAIO

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di ROBERTO BARBACCI SANT’UBALDO Il 9 gennaio verranno ufficializzate anche le candidature per l’elezione del capodieci di Sant’Ubaldo. Il nuovo metodo adottato dallo scorso anno, che non prevede più una rotazione prestabilita delle zone ma consente ad ogni ceraiolo di potersi candidare, indipendentemente dalla zona di appartenenza (ma con l’unica condizione di non potersi presentare per più di due volte), dovrebbe portare a non meno di tre candidati. Per ora le voci di corridoio (perché di ufficiale non c’è nulla) indicano in Fabrizio Martini (Santa Lucia), Matteo Minelli (San Pietro-Sant’Agostino) e Stefano Rossi (Case Popolari) i maggiori indiziati alla candidatura, ma la situazione è comunque in evoluzione e nelle prossime settimane non è escluso che altri possano decidere di presentarsi alle urne.

SANT’ANTONIO I ceraioli di Sant’Antonio hanno presentato i loro candidati lo scorso 11 dicembre. La consueta rotazione tra manicchia interna ed esterna prevede che nel 2016 sia quest’ultima ad esprimere i candidati. I quattro che si sono presentati in taverna sono Domenico Bagagli (muta dei Brotanelli), Michele Gaggiotti (muta de Ontano), Eros Mencarelli (muta de Spara, candidato su invito di un gruppo di amici di altre zone) e Massimo Passeri (zona di Branca).

Natale è alle porte, ma quando si parla di Ceri il pensiero va decisamente altrove.

Perché le festività natalizie altro non sono, se non l’anticamera di un’attesa che comincia lentamente a farsi strada nelle vie e nelle piazze della città. Dicembre passa in fretta, anche perché a gennaio, come da consolidata abitudine, è tempo di eleggere i capodieci della corsa del prossimo 15 maggio. Tutti e tre nello stesso giorno, con domenica 10 gennaio adottata alla stregua di un election day. È prassi consolidata da decenni ormai per i ceraioli di San Giorgio, ma dallo scorso anno pure santubaldari e santantoniari hanno deciso di allinearsi, dopo aver modificato il metodo di elezione optando per coinvolgere tutta la base ceraiola (con determinate regole a seconda del cero di appartenenza).

SAN GIORGIO I sangiorgiari, come già evidenziato nel precedente numero di 15 Giorni, sono quelli che si sono mossi con più anticipo sui tempi. Toccherà alla manicchia di San Pietro esprimere i tre (o più) candidati da portare alla votazione.

Nella riunione di presentazione, svoltasi in taverna lo scorso 20 novembre, hanno espresso il desiderio di candidarsi Giorgio Anastasi, Matteo Battistelli, Lamberto Morelli e Moreno Morelli. Le candidature verranno però ufficializzate soltanto nella giornata di sabato 9 gennaio, e dunque fino a quella data è possibile assistere a cambiamenti, con possibili nuove entrate o candidature ritirate. Intanto la Famiglia di San Giorgio, come da consolidata abitudine, lo scorso 8 dicembre ha presentato il Calendario Ceraiolo 2016.

CANDIDATI La quaterna dei santantoniari dopo la presentazione

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È SCATTATA LA TRAPPOLA IN VIA LEONARDO DA VINCI CON UN’AUTO DANNEGGIATA. SALE LA PROTESTA DI RESIDENTI E COMMERCIANTI PREOCCUPATI PER LE CONDIZIONI DI SICUREZZA di MASSIMO BOCCUCCI Quella pista ciclabile è una trappola più che un percorso per amanti del pedale e salutisti. L’opera pubblica, dal costo di 335mila euro di soldi pubblici (120mila dal ministero dell’Ambiente e il resto del Comune), è contestata, contrastata e sub judice per un esposto alla Corte dei Conti. Ma soprattutto è pericolosa perché i cordoli alti una ventina di centimetri stanno già creando problemi. In via Leonardo da Vinci ci sono stati un paio di incidenti. L’auto di un eugubino (come testimonia la foto) è finita sopra un tratto di cordolo verso Madonna del Ponte, poco dopo la rotonda a ridosso della caserma dei carabinieri. La scena è stata commentata con ironia dagli abitanti e commercianti della zona, mentre il malcapitato si disperava per i danni subiti dal mezzo protestando per la grottesca situazione. Era andata meglio a un turista che lungo la via, passate le Ceramiche Rampini in un tratto buio, non si è accorto del cordolo e pure lui c’è finito

sopra col proprio suv riuscendo in questo caso a limitare i danni per la tipologia dell’auto. Sulla pista ciclabile ci sono furibonde proteste per la scelta del tracciato. Via Da Vinci è molto transitata e presenta dei punti non illuminati. C’è di più: in alcuni tratti della pista c’è l’uscita di abitazioni e garage con potenziali pericoli. Si erano sollevati dubbi, anche da settori della maggioranza in consiglio comunale, sull’opportunità di rivedere l’intero progetto. Ma la Giunta Stirati, avendo peraltro già speso buona parte dei finanziamenti, ha deciso di andare avanti d’intesa con gli uffici tecnici comunali. C’era chi aveva consigliato di rinunciare a via Da Vinci per realizzarla nella soprastante via Tifernate da trasformare a senso unico in entrata o in uscita. L’Amministrazione Comunale ha preso altre decisioni tra le perplessità e le critiche.

LO SCEMPIO Ancora una volta un intervento che fa discutere nel cuore del centro storico

Catrame in via Reposati, questa è una vergogna!

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La storia si ripete, anno dopo anno, amministrazione dopo amministrazione: toppe di catrame per fronteggiare le buche nelle vie del centro storico. Un vecchio scandalo a cui non si pone rimedio. Basta guardare via Reposati a San Pietro per registrare l’ennesimo scempio con una striscia di asfalto tra le pietre e in mezzo alle antiche abitazioni. La politica chiacchiera e promette parlando di piani di tutela e valorizzazione, gli uffici tecnici procedono secondo un sistema ormai vergognosamente consolidato. Chissà se ci sarà bisogno di un apposito comitato per scuotere, questa volta sì, le coscienze.

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LA ROCCA

Il bue e l’asino per ricordare che solo Cristo salva

Quando i paladini dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso si accorgeranno di un particolare scomodo presente nel presepio, forse saranno i primi a schierarsi al fianco dei detrattori di questa devozione. È a cura di noto a tutti che il presepio deve la LUIGI GIRLANDA sua origine a san Francesco di Assisi. Spiega infatti un esperto in materia, padre Pietro Messa, che “nel 1223, esattamente il 29 novembre, papa Onorio III con la bolla Solet annuere approvò definitivamente la Regola dei frati Minori. Nelle settimane successive Francesco d’Assisi si avviò verso l’eremo di Greccio dove espresse il suo desiderio di celebrare in quel luogo il Natale. Ad uno del luogo disse che voleva vedere con gli “occhi del corpo” come il bambino Gesù, nella sua scelta di abbassamento, fu adagiato in una mangiatoia. Quindi ordinò che fossero portati in un luogo stabilito un asino e un bue - che secondo la tradizione dei Vangeli apocrifi erano presso il Bambino - e sopra un altare portatile collocato sulla mangiatoia fu celebrata l’Eucaristia”. San Francesco stesso, quindi, volle il bue e l’asino presenti nella realizzazione del primo presepio, facendo così diventare questi animali due protagonisti indiscussi di ogni presepio della storia. Ebbene, sta qui il particolare poco “ecumenico” da cui siamo partiti. Molti si chiedono infatti che significato abbiano questi due animali collocati, obbligatoriamente, dentro la capanna che ospitò la nascita del Figlio di Dio fatto uomo e con un “posto in prima fila” in posizione davvero privilegiata, essendo proprio alle spalle del Bambino Gesù, della Madonna e di san Giuseppe. In effetti, se si vanno a sfogliare i vangeli non c’è traccia di questi due strani personaggi. Ma perché allora proprio il bue e l’asino? A volte, un po’ pateticamente, si dice che servivano da “riscaldamento naturale” contro il freddo, vista la mancanza di mezzi della povera sacra famiglia. Spiegazione piuttosto sciocca per diversi motivi: la sacra famiglia non era povera (san Giuseppe era un rinomato carpentiere, con un’azienda di diversi dipendenti e, come è noto, sarebbe

andato tranquillamente in albergo - che poteva ovviamente permettersi - solo che per via del censimento - e non per mancanza di soldi come certo pauperismo odierno tende a insinuare - non trovò posto e si arrangiò come meglio poteva in un caravanserraglio - luogo che solitamente includeva stanze per i viandanti). La presenza del bue e dell’asino nel presepio ha tutt’altro motivo. È un monito a riconoscere in quel bambino l’unico salvatore del mondo ed è un chiaro richiamo dell’inizio di uno dei libri profetici più importanti del Vecchio Testamento, il libro di Isaia. Il testo si apre proprio con un’invettiva del Signore contro il suo popolo Israele che si ostina a non mantenere fede all’alleanza con il proprio Dio e a non saperlo “riconoscere”. Dice infatti il profeta Isaia per bocca del Signore, nelle prime righe del suo libro: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende». Eccoli il bue e l’asino. Israele, il popolo che da secoli attendeva il Messia, non lo ha riconosciuto. Gli ebrei, ancora oggi, si rifiutano di credere che Gesù è il Messia da loro atteso e non lo riconoscono come Figlio di Dio. I vangeli apocrifi e san Francesco, collocando un bue e un asino nel luogo della nascita di Gesù, hanno dato un chiaro messaggio al popolo di Israele, ricordandogli l’immagine usata dal profeta Isaia. È come se avessero detto: perfino il bue e l’asino di Isaia riconoscono Dio venuto sulla terra, ma tu popolo di Israele non conosci e non comprendi. Messaggio scomodo e non certo “politicamente corretto” in tempi in cui, anche nel mondo cattolico, per spirito ecumenico e interreligioso si comincia a pensare che Gesù sia un salvatore “opzionale”.

Come se Cristo non avesse chiaramente detto: nessuno viene al Padre se non per mezzo di me! Eppure, consapevoli o no, da circa otto secoli, quando collocano il bue e l’asino nel presepio, i cattolici veri ricordano al mondo che non c’è altro salvatore che quel Bambino in una mangiatoia.

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GIOCATORI SCONTENTI E PUBBLICO IN FUGA

LA GESTIONE E GLI INTRECCI DI MERCATO HANNO ALIMENTATO MUGUGNI E TENSIONI NELLA SQUADRA, MENTRE SONO SEMPRE MENO I TIFOSI SUGLI SPALTI DEL “BARBETTI”

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di MASSIMO BOCCUCCI Ci sono giocatoVuole vincere il campionato ri inquieti, tra Sauro Notari. Ha dato mani veterani e gli dato ai fedelissimi Giuseppe under: lo si vede Pannacci e Luciano Ramacin qualche caso ci di gestire tutto nei minimi nelle prestazioparticolari, dalle strategie ni altalenanti di mercato agli aspetti quoma soprattutto tidiani attorno alla squadra. dalle esternaMa il clima non è buono. Non Balistreri in azione Gubbiofans zioni confidenè solo per gli inattesi schiafMagi chiede scusa ai tifosi dopo il ko. Gubbiofans ziali. foni rimediati nell’ultimo derby al “Barbetti” contro il Città TIFOSI DELUSI L’ambiente è deluso. Lo sciopero degli ultras di Castello dopo tre vittorie consecutive. Ci sono mugugni e è rientrato ma la disaffezione del pubblico è sempre più martensioni con i giocatori che rivelano da più parti di essere incata tanto che le presenze sugli spalti del “Barbetti” arrivano a soddisfatti per una serie di situazioni, anche se formalmente essere quasi quelle delle ultime gare del Fontanelle Branca in fanno buon viso a cattivo gioco e potrebbero reagire (provanPromozione al “Santa Barbara” di Branca. Nel derby coi tiferdo a smentire?) di fronte a questa rivelazione assolutamennati la tifoseria ha messo nel bersaglio l’eroico Magi che pure te fondata. In diversi vorrebbero cambiare aria e da tempo sta facendo miracoli vista la situazione. Si ha sempre di più la stanno cercando un’altra sistemazione a condizioni migliori e sensazione che il Gubbio sia diventato il “giocattolo” di Notari soprattutto dove riuscire a trovare promesse mantenute. Non (impegnato ora a trovare 312mila euro entro il 23 dicembre aiutano gli intrecci di mercato, compresa la lite col Castello sul per tappare intanto qualche buco nella voragine economica) “caso Gorini” scoppiato prima del derby. Beppe Magi cerca di e dei pochi che gli ruotano attorno. Una tristezza infinita, spetenere incollato tutto il possibile e immaginabile per tenere rando che sia l’allenatore a trovare il modo di portare via il la squadra in corsa per la promozione in un girone particoGubbio dalla Serie D. larmente scadente di valori tecnici ma comunque complicato.

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a Branca non conosce fine

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GRAZIE ALLE OTTO VITTORIE CASALINGHE CONSECUTIVE LA SQUADRA DI LISARELLI HA CHIUSO IL GIRONE D’ANDATA DAVANTI A TUTTI. E CON L’ARRIVO DI MARCO GAGGIOTTI SOGNA IN GRANDE di ROBERTO BARBACCI mente s’è palesato (in trasferta il rendimento è sensibilmente Una favola che si rispetti è mericalato), ma le 8 vittorie consecutive al “Santa Barbara”, catino tevole del lieto fine. Ma anche se imbattuto nel girone d’andata (nessuno in Umbria nella primancano ancora 15 partite alla fine ma parte di stagione ha saputo fare tanto) hanno permesso della stagione, proprio le prime 15 alla squadra brancaiola di restare ancora davanti a tutti, con la hanno abbondantemente spiegato prospettiva di proseguire la striscia nell’ultima gara del 2015, che quella del Fontanelle Branca, in programma ancora in casa (domenica 20 dicembre contro comunque vada, dovrà essere per la Pievese). forza di cose annoverata sotto tale Marco Gaggiotti Fondacci categoria. La compagine brancaIL RITORNO A salvezza ormai acquisita, l’asticella adesso si sposta verso propositi di play-off. La concorrenza non maniola s’è presa il lusso di mettersi dietro squadre come Lama, ca, ma l’arrivo di Marco Gaggiotti in avanti è il segnale che la Pontevalleceppi, Marra San Feliciano e via dicendo, andando società c’ha preso gusto. Un ritorno atteso e a lungo sperato, a prendersi un titolo di campione d’inverno strameritato e quello del Pistolero, che ha sposato il progetto e accettando di sorprendente, perché nessuno alla vigilia dell’inizio del torneo tornare alla “casa madre” di Fontanelle dove da bambino ha avrebbe minimamente potuto immaginare un cammino simile mosso i primi passi da calciatore e dove oggi ha ritrovato tanda parte dell’undici di Andrea Lisarelli. ti amici. L’altro innesto di Matteo Pappafava, difensore classe CASA DOLCE CASA È una festa per il calcio eugubino, che 1998, strizza l’occhio al futuro. La strada è ancora lunga e la assume pure i connotati di un riscatto. Perché la squadra è concorrenza agguerrita, ma a Branca nescomposta interamente da calciatori del comprensorio, che suno vuol smettere di sognare. Un’intera peraltro giocano solo per il piacere di divertirsi (altrove, nel comunità s’è stretta attorno alla squadra girone, stanno spendendo soldi pesanti anche per il mercato (contro il Pontevalleceppi, nel big match di riparazione). C’è gente che ha dovuto ingoiare tanti bocconi della 13esima giornata, c’erano oltre 400 amari prima di trovare la propria consacrazione, e nemmeno spettatori) e l’entusiasmo non è mai vegli infortuni che da un mese a questa parte hanno falcidiato la nuto meno. Una storia, questa si, tutta rosa a disposizione del tecnico sono riusciti a porre un freno eugubina, e di cui andar fieri. alla scalata al vertice. Qualche passaggio a vuoto inevitabilBazzucchi e Pappafava

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ASSOCIAZIONI

LA ONLUS EUGUBINA HA COMPLETATO A NOVEMBRE LA REALIZZAZIONE DI UN REPARTO DI CHIRURGIA OCULISTICA E OTTICA PRESSO L’OSPEDALE DI NANORO, IN BURKINA FASO

di ROBERTO BARBACCI Fino al mese di novembre, L’Associazione L’impegno gli interventi chirurgici e le Onlus di Gubbio ha portato a visite oftalmologiche e otticompimento un altro progetche optometriche venivano to nel cuore dell’Africa. Nel effettuate in strutture sepaperiodo compreso tra il 21 e il rate, con grande disagio per 28 novembre scorsi una delei pazienti e per gli operatori. gazione eugubina, capitanata Dall’8 al 27 gennaio 2016 dal presidente Luigi Panata un’altra delegazione compoe dai socie Alessio Pascolini sta da ottici ed oculisti, accompagnati da infermieri e ferristi, e Simone Cecchini, s’è recata presso l’ospedale San Camillo nonché da personale di supporto, si recherà in Burkina Faso di Nanoro, in Burkina Faso, dove ha provveduto a completare per portare avanti una nuova missione a favore di una popola realizzazione di un reparto di chirurgica oculistica e ottica. lazione poverissima. Ma questa volta gli operatori avranno a Il tutto rientra all’interno parte di uno dei tanti progetti che disposizione un reparto nuovo di zecca, attrezzato ed efficienl’associazione ha promosso negli ultimi anni, promuovendo tra la poverissima popolazione locale strutture sanitarie in te come mai lo era stato prima. L’Associazione L’Impegno Onlus coglie l’occasione per ringaìraziare tutti coloro che in vario grado di migliorare le condizioni di vita Il reparto appena consegnato si compone di due sale operatomodo e ogni forma hanno reso possibile la realizzazione di questa parte del progetto. In particolare, un grazie sentito il rie, una sala di anestesia, una sala lavaggio e sterilizzazione, presidente Panata l’ha voluto rivolgere ad Alessio Pascolini, un ambulatorio oculistico, una sala refrazione e un laboratoche con la sua professionalità e buona volontà ha portato a rio per ottici, una sala d’attesa, oltre ai servizi essenziali. Il termine il lavoro in un lasso di tempo davvero breve, consemateriale utilizzato era stato spedito nelle settimane precegnando alla popolazione di Nanoro una struttura finalmente denti, mentre tutta la strumentazione che è stata calibrata al passo coi tempi. dai soci dell’associazione era già presente, in quanto utilizzati nelle missioni degli anni precedenti.

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La Banda Comunale di Gubbio promuove un corso di clarinetto L’Associazione Banda Comunale di Gubbio prosegue nell’intento di perseguire i propri fini sociali. Dal mese di novembre promuove in convenzione con la Scuola Comunale di Musica di Gubbio un corso ad indirizzo bandistico di clarinetto, volto alla formazione di nuovi strumentisti e/o al perfezionamento dell’uso del clarinetto da parte di strumentisti già attivi. Le lezioni saranno tenute dal maestro Nicola Pontani, diplomato presso il Conservatorio di Perugia, strumentista e concertista di alto livello e socio del nostro sodalizio. Il corso prevede n. 4 lezioni al mese al costo di €. 25,00 mensili, tutti i sabati dalle ore 15 presso la sede della Scuola Comunale in via Paruccini 6 (Scuola Media Nelli). Info: 347.6585178

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livello internazionale che a Gubbio ha amHa speso parole d’elogio il sindaco Filippo bientato due capolavori come Romeo e Mario Stirati per il regista Franco ZeffiGiulietta del 1968 e Fratello Sole Sorella relli quando il 10 dicembre scorso ne ha Luna del 1972, entrambi girati per buona tratteggiato lo straordinario profilo artistico per proporre il conferimento della parte nel centro storico eugubino. Il regista fiorentino, all’anagrafe Gian Franco cittadinanza onoraria al Consiglio ComuCorsi Zeffirelli che il 12 febbraio scorso nale, raccogliendo l’istanza di Francesco ha compiuto 92 anni, è profondamente Gagliardi che aveva rilanciato la proposta attaccato a Gubbio. È stato ospite in ripepresentata il 30 novembre 2011 dall’allora consigliere Luigi Girlanda. L’assemblea di SET Zeffirelli a Gubbio per Romeo e Giulietta tute occasioni, seguendo la festa dei Ceri e diversi eventi. Indimenticabile una sua partecipazione come palazzo Pretorio si è pronunciata all’unanimità. Ha salutato ospite di lusso al Teatro Comunale il 29 gennaio 2003 al “Derla decisione il polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” che nel proby del cuore” in diretta su Rai Uno con la Juventus protagoniprio cineforum aveva presentato agli studenti “Endless love” sta (lui tifoso viola doc) per una raccolta fondi per l’ospedale del 1981 in aula magna proprio nella serata precedente. Il pediatrico Gaslini di Genova. Nel preparare Romeo e Giulietta nome di Zeffirelli si aggiunge allo scienziato e geologo Walter ebbe tra i collaboratori Ubaldo “Bubi” Farneti, che insieme a Alvarez (1994), che con il padre Luis ha scoperto i segreti Gagliardi gli ha telefonato per annunciargli la decisione unadelle rocce della Gola del Bottaccione, l’indimenticato poeta nime dell’assemblea di palazzo Pretorio. Quando Zeffirelli e senatore a vita Mario Luzi (2005) e l’attore Terence Hill vide Gubbio per la prima volta se ne innamorò subito e deci(2014). Questo Consiglio Comunale ha già deliberato il 29 otse di farne il suo set naturale per la tragedia di Shakespeare, tobre scorso analogo riconoscimento al giudice antimafia Anche è stato un grande successo in tutto il mondo (quasi 40 tonino Di Matteo, sebbene il regolamento preveda una forte milioni di dollari d’incasso solo negli Stati Uniti) oltre che di comprovato legame con la città che in questo caso non c’è. critica, con la colonna sonora di Nino Rota e premiato con Un atto importante e condiviso la cittadinanza onoraria di due Oscar.

Zeffirelli nel nome di un maestro del cinema riconosciuto a

CAPITANO D’Anna Ridolfi

Le ragioni del 4-1-4-1

Il Gubbio ha cominciato la stagione con il 4-3-3, poi ad Ascoli (il 26 ottobre nel famoso 2-2 in doppia rimonta) molto è cambiato a livello di uomini (via la punta Vettraino e dentro il centrocampista Marchionni, con Loviso centromediano assistito dal corridore Guerri) e conseguentemente di modulo (4-1-4-1). Proviamo a ragionare sulla metamorfosi tattica del tecnico rossoblù. Il 4-3-3 ha come presupposto l’utilizzo di tre attaccanti, ovvero un centravanti e due esterni offensivi.

Acori ad Ascoli ha fatto due mosse che hanno mutato l’as-

ORARIO CONTINUATO

setto e l’atteggiamento sul campo perché ha rinunciato dalle 9 alle 21 a un attaccante di ruolo dare maggiore equilibrio al centroa per partire dal 19 Dicembre campo con Marchionni chiedendo a Mancosu di stare più aperto tutte lee piazzando Domeniche sulla linea esterna dei centrocampisti Loviso a fare da cerniera davanti la difesa. Questa mutazione è sostanziale. Perciò il Gubbio di oggi non fa il 4-3-3 (è chiaro che quando attacca possono salire tutti... e vale per qualunque squadra) ma un più equilibrato e abbottonato 4-1-4-1 che dato il livello e le caratteristiche dell’organico pare davvero la soluzione ideale trovata dall’allenatore.

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Sara Brugnoni farà il notaio Gubbio

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Il decreto ministeriale di assegnazione della sede è arrivato: Sara Brugnoni, unica donna eugubina ad aver conseguito l’abilitazione notarile, potrà aprire il suo studio da notaio a Gubbio. Aveva messo in cima alle preferenze la possibilità di poter espletare l’attività nella sua città e l’assegnazione si è materializzata essendo finita nelle prime posizioni della graduatoria nazionale con la sede a Gubbio disponibile tra quelle sull’intero territorio italiano.

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Il periodo natalizio offre numerosi appuntamenti culturali e musicali presso l’Abbazia Parrocchiale di San Secondo.

Sabato 19 dicembre alle 21 è in programma “Alla luce del Natale”, concerto realizzato in collaborazione con il Coro Polifonico “San Francesco” di Sorrento. Domenica 20 alle 18 il soprano Sabrina Morena e l’organista Lorenzo Antinori proporranno “Un canto semplice per te, Maria”, con musiche in onore della Santa Vergine. Domenica 3 gennaio, alle 18, toccherà invece al Coro Liturgico di San Secondo e al Coro di Voci Bianche esibirsi nel concerto di Natale, accompagnati dagli organisti Lucia Vispi e Giovanni Passamonti e dell’orchestra della “Bottega di Euterpe”, con la direzione del maestro Giordano Palazzari.

A Torre Alta la passione per le carte diventa calendario

Hanno deciso di condensare in un calendario quella che per loro è molto più di una semplice passione. Protagonista è un gruppo di anziane di Torre Alta, che da anni condividono tanti bei momenti in compagnia giocando a carte proprio come nei loro ricordi d’infanzia. E che a dimostrazione che per loro il tempo è come se si fosse fermato hanno pensato di realizzare un calendario, dove ad ogni mese non manca una massima per descrivere il periodo. Una simpatica iniziativa accompagnata da un messaggio: “Siamo un gruppo di anziane, al quale non è riuscito altro che giocare, sia a briscola che a tresette… ma quanto si divertono, queste anzianette!”.

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