15 Giorni - Numero 60 - 15 Settembre 2016 by VivoGubbio

GUBBIO www.livegubbio.it

Giovedì 15 Settembre 2016 Anno IV Numero 60

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

GLI STUDENTI FANNO LE PAGELLE

AL POLO TECNICO “CASSATA-GATTAPONE” UNA PARTE DEI PREMI ECONOMICI AGLI INSEGNANTI VENGONO STABILITI TENENDO CONTO CONTO DELLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ATTRAVERSO UN QUESTIONARIO ANONIMO. IL SISTEMA FA DISCUTERE

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IL POLO TECNICO “CASSATA-GATTAPONE” NEI CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL BONUS ANNUALE HA INSERITO ANCHE LA VALUTAZIONE DEGLI INSEGNANTI DA PARTE DEGLI STUDENTI RICORRENDO A UN QUESTIONARIO IN CLASSE. SONO GLI EFFETTI INTRODOTTI DALLA COSIDDETTA RIFORMA DELLA “BUONA SCUOLA”

David Nadery

di MASSIMO BOCCUCCI

Al polo tecnico “Cassata-Gattapone” qualche insegnante deve ringraziare i propri studenti se sulla propria busta paga trova dei soldi in più. I premi di valutazione vengono stabiliti, infatti, anche attraverso la valutazione che gli alunni possono esprimere nei confronti dei loro docenti attraverso un questionario. È accaduto alla fine dello scorso anno scolastico, quando la sorpresa è maturata mentre la scuola stava finendo e senza che gli stessi insegnanti fossero preavvisati. La storia si riproporrà per questa nuova stagione didattica. “Per valorizzare i docenti arriva la scuola al contrario, gli studenti danno i voti ai loro insegnanti”: non ci gira attorno l’Anief, l’associazione sindacale nazionale di categoria, che sul proprio sito ufficiale si esprime con durezza e ironia, parlando apertamente di “effetti perversi della valutazione degli insegnanti introdotta con la Legge 107/2015 (quella che il Governo Renzi chiama riforma della “Buona Scuola”) dove, tra i criteri da adottare per formulare la ristretta lista dei docenti ‘buoni’ e quella allargata dei colleghi ‘cattivi’, c’è anche quello di somministrare un questionario tra gli allievi per sapere come agiscono in classe i loro docenti. In certi casi, lo stesso viene chiesto ai genitori. Siamo alla follia: tra le domande, che arrivano fino a 20, c’è anche quella sul miglior ‘prof’ della classe”. Tradotto in pratica, adesso a scuola chi è valutato si ritrova nella condizione di valutare con il questionario destinato alle classi in forma anonima. In tutta Italia questa vicenda sta procurando reazioni. E nel caso di Gubbio rischia di fare ancora più sensazione perché l’ultima immagine lasciata dalla scuola media superiore è purtroppo quella degli atti vandalici lo scorso 10 giugno al parco di Coppo in occasione della festa studentesca di chiusura del trascorso anno scolastico. CONTRADDIZIONI E POLEMICHE Il comitato di valutazione per la valorizzazione del merito del “Cassata-Gattapone”, presieduto dal dirigente scolastico David Nadery e composto da tre docenti, un genitore, uno studente e un osservatore esterno

dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha ritenuto di procedere con la valutazione dei docenti coinvolgendo gli studenti in chiusura del precedente anno e con la prospettiva di riproporre la stessa formula in questa nuova stagione. Il polo tecnico eugubino, che conta un migliaio di studenti nei suoi dieci indirizzi e plessi di Itis-Itc-Ipsia, ha deciso inoltre di attuare la parte della riforma che autorizza, tra i criteri di valutazione dell’operato del dirigente scolastico, pure una valutazione degli insegnanti sottoposti (è un po’ come se i dipendenti di una qualunque struttura valutassero un direttore generale se non il proprietario). La polemica monta soprattutto sulla valutazione studenti-professori, proposto tra i criteri per non assegnare più i bonus annuali a pioggia ma secondo dei meccanismi regolati dal ministero dell’Istruzione. “D’ora in poi un insegnante dovrà pensarci bene nell’assegnare un voto negativo ai suoi allievi”, denunciano i sindacalisti dell’Anief. Questo meccanismo si sta adottando anche in altre regioni italiane (sono partite per prime Emilia Romagna, Veneto e Piemonte) e si stanno scatenando polemiche con ventilate iniziative di ricorsi legali ritenendo che un insegnante non possa essere condizionato dal giudizio di un suo alunno, il quale potrebbe arrecargli un danno economico solo perché magari valutato negativamente nel percorso di studi. FACILE IRONIA Si ironizza sulle domande utilizzate in certi questionari diffusi nelle scuole: il tuo insegnante riesce a coinvolgerti, è disponibile alle gite, corregge i compiti bene e in fretta? Dimostra attenzione verso lo studente? Sa tenere la disciplina in classe? In un istituto del torinese - per esempio - nel maggio scorso si sono adottati due questionari: uno per i maturandi e uno per i genitori degli alunni al quarto anno, oltre alle schede di autovalutazione per i docenti. L’ironia corre sul web nei siti della categoria e nei dibattiti, al di là delle posizioni ideologiche di cui la scuola italiana purtroppo è fin troppo piena.

MARIA RITA PITONE AD AMATRICE RICORDANDO L’ESPERIENZA AL LICEO

Si chiama Maria Rita Pitone. La sua foto ha fatto il giro d’Italia quando è stata mandata a dirigere l’istituto omnicomprensivo di Amatrice dopo il violento terremoto. Continua a guidare gli 850 studenti di quattro istituti di Rieti e in aggiunta pure le scuole di Amatrice, Accumuli e Cittareale. Nel suo percorso professionale ha avuto un ruolo importante l’esperienza a Gubbio che non ha mai dimenticato. È stata all’indirizzo sociopsico-pedagogico nato dall’accorpamento dell’istituto magistrale “Angelico Fabbri” con il liceo classico “Giuseppe Mazzatinti” dal 1991 al 1993 per insegnare fisologia, storia e scienze dell’educazione, stabilendosi nel quartiere di Sant’Agostino. “Ce la ricordiamo benissimo e aveva una forte personalità”, dicono di lei le colleghe del Mazzatinti. Maria Rita Pitoni, reatina di 56 anni, è stata investita di una responsabilità delicata direttamente dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Ad Amatrice gli studenti sono 269, di cui 61 liceali, mentre ad Accumuli gli scolari sono una trentina e a Cittareale sono 22 con il plesso che non è crollato ma è comunque inagibile. La dirigente, insegnante e psicopedagosista ha alle spalle anche un’intensa attività di volontariato nelle zone di guerra. La preside del polo liceale Mazzatinti, Maria Marinangeli, intende contattarla per dare un sostegno alla sua attività e anche per prospettare un incontro a Gubbio in ricordo del passato. “Ha lasciato davvero un buon ricordo nel nostro istituto - dice la preside Marinangeli - e crediamo di poter dare un qualche contributo pensando alle difficoltà di quel territorio martoriato. In Umbria abbiamo vissuto delle situazioni drammatiche e abbiamo ricevuto aiuti e sostegni, credo che sia importante mobilitarsi per dare un apporto concreto”.

IL CASO

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SCUOLE NEL CAOS PER LE CATTEDRE

VALZER DI NOMINE E ASSEGNAZIONI: PROBLEMI E POLEMICHE PER DEFINIRE GLI ORGANICI DEGLI INSEGNANTI. IN MOLTI CASI SONO STATI ASSEGNATI DEI DOCENTI DI MATERIE CHE NON SERVONO

Al polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” avevano chiesto un insegnante di italiano e latino e ne è stato assegnato uno di latino e greco, così come se ne aspettavano uno di matematica per ritrovarsi uno di matetica applicata. Non è proprio la stessa cosa. Altrove, in giro per Maria Marinangeli l’Umbria (lasciamo stare il resto d’Italia), è andata anche peggio con l’arrivo di docenti non richiesti poiché di materie inutili rispetto alle esigenze. C’è di più: le assegnazioni sono avvenute attraverso un algoritmo che ha spedito insegnanti in ogni dove, anche a migliaia di chilometri (fortunata la moglie del premier Renzi: sta nella provincia della sua Firenze). E ancora: si sono formate le liste dei docenti che, inseriti dopo le ultime assunzioni, hanno presentato la propria candidatura da sottoporre ai dirigenti anche se poi, in presenza di più opzioni, sono stati gli stessi insegnanti a decidere dove andare. Meno male che la riforma si chiama della ‘Buona scuola’. PIANI STRAVOLTI I dirigenti scolastici delle 142 scuole dell’Umbria hanno dovuto fare magìe per far quadrare i nuovi organici. L’Ufficio scolastico regionale (Usr), diretto da Sabrina Boarelli, ha ufficializzato le cattedre di ruolo dalle elementari alle superiori e al resto, Gubbio compresa, hanno pensato i singoli istituti con i meccanismi di arruolamento attraverso la presentazione dei curriculum e i colloqui con gli interessati. Non meno complicata l’assegnazione del cosiddetto organico potenziato, ovvero i docenti in aggiunta di cui ogni scuola può disporre dopo aver fatto richiesta all’Usr delle materie di interesse sulla base del piano triennale dell’offerta formativa presentato nel 2015. Su quel pacchetto di richieste avrebbero dovuto basarsi le nuove assegnazioni, ma sono state riformulate per l’esubero di classi di concorso. Ci sono scuole che hanno chiesto insegnanti di determinate materie e per tutta risposta ne hanno ottenuti di tutt’altre. “In alcune classi di concorso c’è un esubero a livello nazionale non recuperabile neppure con la mobilità interregionale”, ha evidenziato la dirigente regionale Boarelli nella nota di assegnazione di questo organico aggiuntivo. LE INCONGRUENZE Il risultato è che alcuni insegnanti sono stati assegnati anche laddove non servivano, poiché altrimenti non avrebbero avuto alcuna collocazione. Ci sono clamorose anomalie in varie parti dell’Umbria. C’è chi ha chiesto un docente di matematica e invece ne ha avuto uno di costruzioni, oppure ne aspettava uno di francese e invece gli è arrivato di discipline tecnico aziendali. Altro esempio pratico: a Gualdo Tadino la preside eugubina Francesca Cencetti aveva chiesto per il “Raffaele Casimiri” un insegnante di italiano e latino, mentre se n’è ritrovato uno di disegno e storia dell’arte, così come allo scientifico di Umbertide era stato richiesto un docente di spagnolo e ne hanno mandato uno d’informatica gestionale. L’assegnazione, gestibile alle scuole medie inferiori, è stata molto più semplice alle elementari non essendoci le classi di concorso per materia. Magra consolazione. M.Boc.

POLITICA

VIRNA SINDACO, ANDREA CON BOCCI

IL PIANO SEGRETO DI UNA PARTE DEL PD: RIPRENDERE IL COMUNE CON L’ARCHITETTO VENERUCCI CANDIDATO SINDACO E SMACCHI ASSESSORE ESTERNO DELLA PROSSIMA GIUNTA REGIONALE IN QUOTA SOTTOSEGRETARIO ALL’INTERNO. ACCORDI CON IL GRUPPO PECCI. VOCI SU STIRATI: TORNA COI PIDDINI? di MASSIMO BOCCUCCI Cene segrete in ameni posti di campagna e vertici per mettere a punto i particolari di un piano ambizioso. Il Pd (per ora non compatto, come al solito) comincia la corsa, quanto lunga si vedrà, per riprendersi il Comune e assicurare all’uomo di punta, Andrea Smacchi, un futuro ai massimi livelli istituzionali. Andiamo al sodo: l’ala Smacchi-Venerucci ha studiato tutto nei particolari. L’architetto e consigliere comunale Virna Venerucci candidata a sindaco (nel 2019 o prima se succede qualcosa) e Smacchi in Regione ma non più come consigliere (è al secondo mandato) ma come assessore esterno della nuova Giunta Regionale al fianco del sottosegretario Gianpiero Bocci che potrebbe candidarsi alla presidenza o metterci un suo delfino (l’attuale assessore regionale alla sanità Luca Barberini, rientrato in sella zitto zitto in piena estate dopo le rumorose dimissioni revocabilissime). Smacchi, salvo ripensamenti, ha abbandonato l’idea di candidarsi a sindaco per tutta una serie di ragioni, compreso il peso dell’incarico rispetto alla Regione, e per garantirsi un futuro politico si gioca la carta di portare in dote al sottosegretario all’Interno Bocci niente meno che l’Amministrazione Comunale. Nel 2019 (o prima) vorrebbe riportare il Pd al governo della città (in modo diverso dall’ammucchiata del 2011 che durò due anni) e l’anno successivo passare l’incasso con l’assessorato in Regione. Di questo piano si è già parlato, tralasciando i dettagli che verranno perfezionati passo dopo passo, e c’è anche un accordo di massima con il gruppo guidato da Gianni Pecci che in Consiglio Comunale è rappresentato dal giovane Luca Barilari. GLI OSTACOLI Ci sono delle variabili a questo progetto e sono rappresentate dagli ostacoli, a cominciare dalle spaccature interne al Pd che a ogni elezione fanno sempre la differenza. In questa fase, la minaccia per il ticket Smacchi-Venerucci è rap-

presentata dalla cosiddetta corrente dei Giovani Turchi che ha in Umbria come massimo esponente il parlamentare umbertidese Giampiero Giulietti, il quale potrebbe candidarsi alle primarie per la presidenza della Regione e su Gubbio punta ad avere un riferimento che molti vedono nell’ex assessore Raffaello Di Benedetto. Questo gruppo nascerebbe in antitesi a Smacchi e giocherebbe le sue carte proprio alle elezioni comunali. Le fronde interne al Pd sono state l’ago della bilancia, facendo vincere Goracci nel 2001 e 2006, e Stirati nel 2014. L’incognita è proprio una coalizione di centrosinistra alternativo che da sempre toglie il sonno al Pd ufficiale con gente animata da rivalse interne e da lotte di potere che portano, come dal 1993 a oggi, una sinistra che governa e una che si oppone tra salti della quaglia e riposizionamenti di comodo. IL RITORNO Stavolta Smacchi lavora, con l’aiuto dei vertici di Perugia del partito (che non ci azzeccano mai, però magari hanno imparato le lezioni) e qualche pontiere locale, per disinnescare il sindaco Filippo Mario Stirati e una fetta del movimento Liberi e Democratici composto per larga parte da ex piddini. Da questa manovra verrebbe lasciato fuori e al suo destino, puntando all’isolamento, l’attuale presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Biancarelli. A Stirati verrebbe prospettato un rientro nel Pd dalla porta principale con una candidatura al Parlamento (nel 2018 o in caso di elezioni anticipate) oppure in Regione nel 2020 a patto che non si ricandidi per guidare il Comune. Le voci su Stirati si rincorrono e sono in diversi a dare per certo il suo ritorno nel Pd, facendo trapelare delle manovre già avviate anche se non condotte da Smacchi che sta alla finestra pensando a rafforzare il suo scenario con i fedelissimi.

ASSESSORI SOTTO PRESSIONE

IL GIOVANE GABRIELE DAMIANI NON NASCONDE DI AVERE PROBLEMI CON LA MINIMA TALVOLTA UN PO’ ALTA. GLI ESAMI CON L’HOLTER CARDIACO FANNO RICORDARE CHI GIÀ IN PASSATO, COME SPARTACO CAPANNELLI E GIANNI PECCI, È STATO IMPEGNATO NELLA GIUNTA COMUNALE E HA AVUTO GLI STESSI PROBLEMI Gli assessori comunali non si arricchiscono e devono stare attenti perché possono rimetterci in salute. Succede a chi magari prende l’impegno dando non solo il massimo ma anche di più. L’autoironia in certi casi aiuta, com’è accaduto a Gabriele Damiani, trentenne assessore allo Sport, che per qualche giorno ha girato per la città e per gli uffici comunali con l’holter cardiaco per tenere sotto controllo la pressione. C’ha scherzato sopra nel raccontare che la pressione minima ogni tanto s’impenna. Tutto sotto controllo, sia chiaro: il buon Gabriele Damiani sa gestirsi perfettamente. Assessori sotto pressione: viene facile pensarci e dirlo apertamente con un sano spirito per far capire che un impegno è un impegno, specie nei confronti della collettività che si aspetta sempre molto. Il passato ci consegna casi analoghi, come con Spartaco Capannelli assessore all’urbanistica con Ubaldo Corazzi sindaco e Gianni Pecci assessore al personale con Diego Guerrini. Fortunatamente tutte situazioni circoscritte, gestite con un’attenzione ai controlli. Ma il fatto rimane. La vita dell’assessore non fila via sempre liscia e tranquilla se accanto agli onori ci sono soprat-

tutto tanti oneri. Gli assessori comunali sono impegnati, con il sindaco, a fronteggiare quotidianamente i problemi per cercare di risolversi tra mille difficoltà (specie economiche). E prendersi a cuore le problematiche, significa anche sottoporsi allo stress che può lasciare il segno se non frenato adeguatamente. Della classe politica si pensa e si dice tutto il peggio, ma qualche distinguo va comunque fatto perché a livello comunale non girano soldi a palate (per quelli rivolgersi alla Regione e al Parlamento dove è pieno di vincitori al “Win for life”...) ma semmai può essere una questione di potere (a Gubbio spesso lo è guardando attentamente lo scenario). Dipende poi tutto dallo spirito di servizio, dal tipo di impegno ed eventualmente dal tornaconto personale. È sempre apprezzabile lo spirito di servizio che non passa inosservato quando c’è. Per l’eventuale tornaconto personale basta controllare.

ATTUALITÀ

Furti, c’è chi si ferisce e chi viene beffato IL FENOMENO È SENZA TREGUA E IN MOLTI RINUNCIANO ALLA DENUNCIA EVITANDO DI INCORRERE NELLE LUNGAGGINI DELLA BUROCRAZIA. NON MANCANO I CASI CURIOSI di ROBERTO BARBACCI

Se vi dicono che i furti nelle abitazioni sono in calo non ci credete. O meglio, per fare il verso all’ironia sulla statistiche di Trilussa col famoso pollo, è bene precisare che i numeri non rivelano esattamente come stanno le cose perché sono in molti a rinunciare alla denuncia per non incorrere nella burocrazia tra l’attesa, il sopralluoghi e la compilazione dei moduli. Ci sono tanti episodi non agli atti ma che vengono raccontato dagli stessi malcapitati protagonisti. Ci sono episodi anche curiosi come il ladro maldestro che ci ha rimesso invece di guadagnare nel cercare di introdursi in pieno giorno in un appartamento nella zona della Vittorina, in un’area densamente abitata. È riuscito ad aprire il portoncino della casa con ingresso indipendente a piano terra, ma quando s’è trovato davanti il robusto portone dell’abitazione, dopo una fila di scale, non è stato in grado di aprirlo e nel tentativo di scardinarlo si è procurato qualche ferita che ha lasciato tracce di sangue. Alla fine ha preferito desistere e se n’è andato rinunciando al colpo. Si sono accorti due coniugi che rientrando a casa hanno notato il sangue lungo le scale, pensando che fosse del proprio gatto. Poi si sono resi conto di quanto era accaduto tra il portone forzato e altre tracce lasciate in ordine sparso. ATTENTI AL PISOLINO A Zappacenere, invece, c’è chi dormiva beatamente sul divano davanti alla tv, da solo in casa per

trascorrere una tranquilla serata senza i familiari. Tutto poteva immaginare meno che qualche malintenzionato trovasse il coraggio di introdursi nel salotto, dalla porta principale, per rubare la borsa della moglie sul tavolo senza che lui si accorgesse di nulla. S’è preso i rischi del caso, ha puntato sul fattore sonnolenza e il colpo gli è riuscito pur se il gioco ha valso poco la candela perché il bottino non è stato un granché. E’ bastato trovare il modo per entrare nell’appartamento e in pochi attimi portare via la borsa che ha poi abbandonato portandosi via i soldi in contanti, la carta di credito e perfino i documenti custoditi nel portafoglio. La borsa è stata ritrovata poco distante, al parco della Vittorina. L’uomo non si è accorto di nulla, non ha avvertito il benché minimo segnale né ricorda alcun rumore. Il blitz si è consumato rapidamente e con estrema abilità e freddezza, potendo solo immaginare se l’ardito malvivente fosse consapevole che nell’appartamento era presente qualcuno almeno finché non ha trovato la televisione accesa e il padrone di casa addormentato.

NOVITÀ Riscontri positivi dopo l’inversione del senso unico per agevolare l’ingresso verso il centro storico

TRAFFICO ALLEGGERITO GRAZIE A VIA DEL MOLINO

mano. Ma il senso unico in entrata e non Effetti positivi dall’inversione del senin uscita è una soluzione che guarda ben so unico di marcia in via del Molino. È oltre: non è un mistero infatt, che le citdiventato un nuovo punto di accesso al tà, specie a vocazione d’arte come Gubcentro cittadino e il risultato è sotto gli bio, si pongono innanzitutto il problema occhi di tutti: si è alleggerito il traffico in di come agevolare l’ingresso. Vale peralentrata verso la zona di San Pietro da un tro sottolineare che per inserirsi nella via traversa che ormai da anni si poteva afuscendo dalla città, bisogna arrivare nel frontare con i veicoli soltanto in uscita. piazzale di via Campo di Marte invertenLa differenza si vede quotidianamente, do la rotta e imbattendosi spesso nella considerato che l’utilizzo è aumentato coda verso il semaforo. rappresentando una validissima alterLa nuova segnaletica in Via del Molino Via del Molino è sicuramente uno snodo nativa. Il provvedimento, reso operativo strategico in tal senso anche perché durante l’anno scolastico, dopo un’attenta verifica della situazione da parte del sindaco per la presenza a pochi metri lungo via Perugina delle scuole Filippo Mario Stirati con i suoi collaboratori e i tecnici comunamaterna, elementare e media, si può alleggerire con questa li, ha raccolto e concretizzato numerose segnalazioni, avanzaalternativa in entrata anche tutta la mole quotidiana del trafte e rilanciate da 15Giorni con Livegubbio.it e Il Messaggero, fico locale, sia nelle prime ore del mattino all’ingresso degli quando si era sollevata la protesta popolare per il blocco dei alunni che quando terminano le lezioni tra l’ora di pranzo e lavori in via Perugina nel tratto interessato dal cantiere attivo il pomeriggio inoltrato. Non viene vista, dunque, come solo dallo scorso aprile dall’incrocio con via del Mausoleo a quello una soluzione d’emergenza per il cantiere di via Perugina, ma con viale Don Minzoni. come rimedio efficace per agevolare il transito in entrata. Non Sicuramente aver invertito il senso di marcia in via del Molino ci sono ripercussioni per i residenti lungo la via, che possopuò considerarsi una risposta concreta e funzionale al fatto no raggiungere tranquillamente le proprie abitazioni senza il che, per la chiusura di via Perugina, il traffico in entrata verso benché minimo disagio, e sono state assolutamente positive la città è stato dirottato lungo le direttrici esterne, ovvero a est le reazioni degli abitanti di via Perugina. su viale della Rimembranza e a ovest verso via del Teatro Ro-

Gubbio Cultura, adesso si scava

IL CASO

MAGISTRATI AL LAVORO DOPO GLI ESPOSTI E LA DELIBERA CONSILIARE TRASMESSA DAL SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE. IL BILANCIO 2015 SI È CHIUSO CON UNA PERDITA DI UN MILIONE E 324.785 EURO, MENTRE IL DEBITO COMPLESSIVO HA RAGGIUNTO QUASI DUE MILIONI. AVVIATA LA PROCEDURA DI MESSA IN LIQUIDAZIONE. SI PUNTA AD APRIRE UN’ALTRA SOCIETÀ PARTECIPATA ATTRAVERSO IL “FALLIMENTO PILOTATO” Esposti e pressioni perché la magistratura, ordinaria e contabile, faccia chiarezza sulla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl. Le aspettative sono forti su un’inchiesta per verificare la situazione e il percorso di questa società municipalizzata che il Comune ha utilizzato negli anni per aggirare il cosiddetto Patto di Stabilità con assunzioni per chiamata diretta senza concorso pubblico e incarichi distribuiti anche a politici e loro familiari. La Corte dei Conti e la Procura della Repubblica di Perugia hanno ricevuto tutta una serie di segnalazioni per scavare a fondo. Sono intanto state ufficializzate le cifre da capogiro: il Comune, proprietario unico, ha approvato il bilancio 2015 con una perdita di esercizio di 1.324.785 euro, registrando un monte debiti complessivi di 1.967.256 euro comprese le pendenze verso i fornitori e lo stesso Comune. Hanno certificato la situazione l’amministra-

tore Alessandro Brunetti e Fabiola Sebastiani, revisore dei conti fin dal 2007 quando la società venne costituita per volontà dell’allora Giunta Goracci. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha deciso il mandato legale per accertare eventuali responsabilità nel dissesto, tenendo conto che sulla situazione pesano i meccanismi delle assunzioni e delle collaborazioni, con tutte le implicazioni per il ruolo della politica in questa storia. È stata avviata la procedura di messa in liquidazione e scioglimento, decisa dal consiglio comunale a maggioranza lo scorso 29 luglio, con la nomina XXX FUTURO Sta intanto prendendo corpo iI piano dell’Amministrazione Comunale per il futuro: si parla di un bando per aprire un’altra fase con una nuova società municipalizzata, valutando l’apertura di una seconda farmacia comunale nel centro storico da cui incassare altre risorse economiche. Il Comune intende in pratica ragionare come un privato, cioè mandare in fallimento (pilotato) la Gubbio Cultura con i debiti accumulati e riversare su una nuova società le cose che interessano, a cominciare dai 22 dipendenti a tempo indeterminato assunti a suo tempo per larga parte con chiamata diretta senza concorso pubblico.

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POLITICA

BENI DEL COMUNE ALL’ASTA, PREZZI ALTI E RISCHIO FLOP IN VENDITA EDIFICI E TERRENI COMUNALI PER CIRCA 4 MILIONI. MA LE RICHIESTE ECONOMICHE SEMBRANO TROPPO ALTE. PER PRESENTARE LE OFFERTE C’È TEMPO FINO AL 19 SETTEMBRE Non c’è una lira, si sarebbe detto una volta. Ma è un fatto che il Comune cerca i soldi. Disperatamente. Servono per finanziare i lavori pubblici e le iniziative, ma soprattutto perché la coperta comunale è sempre più corta a causa dei conti in profondo rosso tra la discarica di Colognola, il Puc di San Pietro e la società partecipata Gubbio Cultura e Multiservizi. Perciò il Comune ci riprova con l’asta di palazzi storici, fabbricati, terreni agricoli ed edificabili. L’ultimo tentativo della serie, sulla scia di quanto già visto in passato, propone 12 lotti che vengono messi in vendita. Le offerte andranno presentare entro mezzogiorno del prossimo 19 settembre. Il valore complessivo dell’operazione supera di poco quattro milioni. C’è però il rischio di un flop nelle adesioni perché, a sentire gli esperti, i prezzi a base d’asta sono in molti casi troppo alti rispetto al valore di mercato. Si va dall’importo minimo di 731 euro per un terreno agricolo nella zona di Vallingegno ad aree edificabili di 330mila metri quadrati nella frazione

di Cipolleto per oltre 1,9 milioni, con in mezzo lo storico palazzo Palmi in via XX Settembre di 240 metri quadrati con la base d’asta di 453.600 euro. Ci sono anche terreni edificabili a Zappacenere, da 102 metri quadri per 15.500 euro a 650 metri (in questo caso in via dell’Arte dei Falegnami) per 90.900, e altri 1.440 metri per 96.950 euro. Nella frazione di Spada c’è un terreno edificabile di 7.210 metri con base d’asta di 441.250 euro, così come ce n’è uno a Padule di 837 metri per 83.030 euro. Un terreno a uso agricolo in località San Martino in Colle vale 469.634 euro, mentre a Fontanelle ce n’è uno da 90.911 euro. C’è inoltre un fabbricato abitabile a Cipolleto, costituito da un antico casolare rurale con piccola corte annessa (295 metri quadrati con corte scoperta di circa 450) per un valore stimato in 405mila euro. In passato le gare d’asta sul patrimonio comunale non hanno sortito gli effetti sperati con buona parte delle offerte rimaste senza acquirenti, magari in attesa di un calo sostanzioso degli importi di base.

VIA DEL BOTTAGNONE È CHIUSA E IL TRAFFICO VA IN TILT

deflusso delle auto dopo la gara s’è rivelato La viabilità è messa sempre sotto pressione quanto mai lungo e complicato (con anche a Gubbio, specie adesso che con la ripresa trequarti d’ora di attesa). Immancabili le dell’attività scolastica alcune aree finiscoproteste si sono indirizzate verso il Comuno per ricevere un quantitativo di traffico ne, soprattutto verso gli uffici tecnici per la superiore alle abitudini. Ma la situazione calendarizzazione dei lavori pubblici. I vigili s’è fatta piuttosto pesante in via del Boturbani sono stati allertati per gestire il traftagnone, chiusa alla circolazione in uscita fico nelle ore di punta in un contesto sem(cioè in direzione di Fontanelle) e tale da pre più caotico. Tutto il traffico si riversa su essersi trasformata in questi primi giorni Il cantiere di Via del Bottagnone viale Leonardo da Vinci con conseguenze di scuola in un vero e proprio imbuto. Una disastrose per il formarsi di intasamento in diversi momenti situazione di forte disagio s’era già avvertita in occasione della della giornata, anche di sera. gara di campionato tra Gubbio-SudTirol, tanto che il normale

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ATTUALITÀ Le fogne vanno in tilt e gli allagamenti si moltiplicano. Segnalazioni al Comune ma niente cambia

ALLAGAMENTI SENZA TREGUA, IL CASO DI VIA MACHIAVELLI

La pioggia manda in crisi la città. La storia si MINORANZA MOBILITATA La minoranza ripete in varie zone tra allagamenti e disagi in Consiglio Comunale si sta mobilitando perche scatenano le proteste. In via Machiavelli, ché venga fuori una mappa delle zone più a nella zona Aldo Moro tra via Benedetto Croce rischio e sia programmato un piano di intere via Pierluigi da Palestrina, ci sono una seventi. Il capogruppo della lista civica “Impegno rie di abitazioni e il supermarket Conad. La per Gubbio”, Francesco Zaccagni, ha presenrete fognaria non regge perché strutturata in tato un’interpellanza che richiama un’iniziatempi dove c’erano pochissime case e pratitiva con gli stessi contenuti assunta nel 2009 L’area a rischio di Via Machiavelli camente zero attività commerciali. Adesso la dall’allora consigliere socialista Alessandro zona si ritrova a sostenere un carico eccessivo di smaltimento Bonci. Si punta ad avere chiarimenti sulle condizioni di funziodelle acque, aggravato dalle condizioni meteo quando capita. nalità delle infrastrutture fognarie e degli acquedotti comunali Gli abitanti e gli operatori commerciali hanno fatto presente anche in considerazione degli insediamenti previsti dal piano ripetutamente al Comune la problematica e ogni volta che la regolatore adottato nel 2007 e chiede se l’amministrazione pioggia cade in modo più intenso e prolungato, le ripercussioni Stirati sia in possesso di una cartografia tematica aggiornata sono pesantissime per gli allagamenti. Al centro Conad l’acqua delle infrastrutture a rete, con particolare riferimento alle dilascia il segno perfino sulle provviste alimentari conservate mensioni, i materiali, lo stato di manutenzione e funzionalità. nei magazzini a piano terra e nel seminterrato. La situazione si Zaccagni sollecita il sindaco Filippo Mario Stirati a far sapere trascina ormai da tempo, tra le ripetute denunce di problemi se il Comune ha intrapreso un monitoraggio delle situazioni e e disagi, e si è fatta oltremodo preoccupante per le ondate se i bilancio ha previsto fondi economici adeguati per gli interdi maltempo che talvolta risultano particolarmente violente. venti necessari. Francesco Gagliardi del centrodestra punta su Viene fatto notare come negli anni la zona ha conosciuto una una mozione urgente “per la predisposizione di una mappatugrande espansione a livello residenziale e commerciale, ma i ra completa delle aree abitate a rischio allagamenti sull’intero soldi incassati dal Comune per le opere primarie e secondarie territorio comunale, che individui le specifiche criticità degli non sono stati reinvestiti per metterla in sicurezza con le reti impianti e determini le soluzioni tecniche da adottare”. Il Motecnologie adeguate a sostenere il flusso delle acque. Si attenvimento 5 Stelle ricorda di aver chiesto più volte, da un anno, dono segnali dall’Amministrazione Comunale e dagli uffici tecla mappa delle fogne e che il Comune rimpalla la faccenda a nici del Comune che sono bersagliati di sollecitazioni e critiche Umbra Acque. di fronte a una situazione sempre più difficile da gestire.

IL CASO Incuria totale: come si presenta oggi il giardino dopo che la ditta Vagnarelli srl aveva ultimato i lavori

GUARDATE COME È RIDOTTO IL PRATO DI SAN PIETRO!

C’era un prato verde, un vero biliardo, l’anno scorso sul livello superiore del parcheggio multipiano di via Fonte Avellana. Oggi quel prato è ridotto a tabula rasa perché il caldo s’è portato via tutto senza Il prato un anno fa... la benché minima manutenzione da parte del Comune. Il famigerato Puc di San Pietro continua ad assorbire soldi pubblici e neanche quando un lotto di lavori viene completato, come l’anno scorso ha fatto l’impresa edile locale Vagnarelli Srl, si riesce a conservare lo stato in cui era stato consegnato. Il prato verde era stato sistemato, nell’area della vecchia palestra, con una cura particolare e garantendo, sempre dall’impresa privata, un minimo di manutenzione iniziale. Poi, quando l’Amministrazione Comunale ha proceduto l’assegnazione del lotto successivo dei lavori, ecco che del prato non si è occupato nessuno lasciandolo abbandonato a se stesso. L’estate ha dato il colpo di grazia dopo mesi passati a dimenticarsi di un minimo di manutenzione ordinaria. La vergogna viene denunciata da più parti, anche sui social network, con tanto di reportage fotografico per far risaltare tutta l’incuria. Quel prato oggi non c’è più. È eviden-

te lo spreco di denaro dei cittadini ed è auspicabile un intervento degli organismi di controllo, ossia la Corte dei Conti, che vada a richiedere direttamente i danni a chi questa incuria ha provocato con il di...il “prato” oggi sinteresse. TANTI SOLDI SPESI Il parcheggio multipiano di San Pietro sta assorbendo milioni di euro (e meno male che ai tempi di Goracci era stato reclamizzato come la più grande opera del secolo a costo zero per il Comune...) tra la ricca buonuscita ai privati che l’hanno lasciato incompiuto e le altre risorse immesse per arrivare a completarlo prima e dopo che il Comune ha deciso di riprendere tutto in mano. La vicenda del prato completamente rovinato è l’ulteriore riprova di come questa operazione sia un fallimento, aspettando di vedere l’opera completata con la facciata e tutto il resto dopo le infinite discussioni sull’impatto estetico e funzionale. Per ora registriamo un fiume di soldi spesi, solo in parte compensati dalle entrate per la vendita dei box auto, ovvero 800mila euro dopo gli iniziali 200mila di caparra e quest’ultimi già volatilizzati da un pezzo. R.Bar.

VIABILITÀ

Via Tifernate, restano i segni della voragine

RESIDENTI E OPERATORI COMMERCIALI ARRABBIATI PER UN TRATTO STERRATO CHE CREA PERICOLI E DISAGI. SOLLECITATI GLI UFFICI TECNICI COMUNALI CHE RASSICURANO MA NON INTERVENGONO di ROBERTO BARBACCI Qualche metro di manto sterLa situazione peggiora quanrato e tanto basta per far do piove, con lo sterrato che scattare l’allarme in via si rimuove parzialmente, Tifernate perché quei mecosì come in presenza delle tri stanno creando un sacco alte temperature perché si di problemi con tutti i rischi solleva la polvere. Il pericodel caso in un punto stratelo deriva anche da punti di gico di entrata e di uscita dal affossamento che mettono a fronte ovest. In questo specidura prova i veicoli al passagfico tratto, a stretta distanza gio. La ghiaia si raduna ai lati dall’accesso al Park Hotel “Ai Cappuccini”, le condizioni sono della carreggiata e invade in parte pure il marciapiede, tanto che disastrate e pericolose con una vera mutilazione, eredità della è minacciata perfino l’incolumità dei pedoni durante il transito voragine che si è aperta il 22 agosto dell’anno scorso a una dedei mezzi. Via Tifernate potrebbe essere trasformata in senso cina di metri da un altro cedimento registrato nel giugno 2014. unico rispetto all’attuale doppia circolazione secondo un piano La strada è aperta al traffico dal 24 marzo scorso, ma c’è questa del traffico che tiene conto anche di viale Leonardo da Vinci con ferita che alimenta disagi e proteste da parte di residenti, operala discussa pista ciclabile. Dopo i cedimenti dell’anno scorso, il tori commerciali e automobilisti. Sono stati più volte sollecitati Comune è intervenuto utilizzando 70 metri cubi di calcestruzgli uffici tecnici comunali per un intervento definitivo, ma la sizo. L’assessore ai Lavori Pubblici, Alessia Tasso, ha evidenziato tuazione resta precaria nonostante le rassicurazioni. La genesi come l’area sia stata interessata da eventi simili a partire già dal del problema va ricercata negli smottamenti che hanno indotto 1955, con il crollo del muro di contenimento della vigna a monte il Comune ad avviare un’indagine della strada, e che le due voragini geologica prevedendo la posa di apertesi nel giro di un anno sono un manto provvisorio, così da il segno della presenza di un vuopoter monitorare la situazione to considerevole. Sono stati esenel sottosuolo e individuare la guiti quattro sondaggi fino a una causa dei ripetuti cedimenti. Ma profondità di 20 metri per ottequeste indagini stanno andando nere una stratigrafia del terreno per le lunghe in un tratto cruciale e cercare eventuali nuove voraparticolarmente transitato, dove gini diverse da quelle conosciute. i materiali usati servono solo per Dalla stratigrafia di tre sondaggi, attutire la problematica evitanè emerso uno strato classificato do che si abbassi troppo il livello come vuoto o con materiale inLo stato del manto stradale in Via Tifernate della carreggiata. consistente.

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Stefano Brizi da Pesaro: ecco il primo candidato

È PARTITO IL TOTOVESCOVO. SI FA IL NOME DEL VICARIO GENERALE DELLA DIOCESI MARCHIGIANA. È UN SACERDOTE DI ORIGINI ROMAGNOLE. FACEBOOK INTANTO “ELEGGE” DON ARMANDO MINELLI di MASSIMO BOCCUCCI Il primo nome che in certi ambienti circola, per Si torna anche a parlare di una candidatura lola successione di Mario Ceccobelli alla guida cale, eventualità che a dirla tutta emerse già nel della diocesi, è quello di Don Stefano Brizi, vi2004 quando si profilava il successore di Pietro Bottaccioli e venne però scelto il marscianese cario generale e moderatore di curia della dioCeccobelli allora vicario a Perugia. A Gubbio cesi di Pesaro da 5 anni, parroco della cattedrale pesarese. È nato il 26 dicembre 1965 a Meldola, hanno i titoli previsti per l’ordinazione vescoin provincia di Forlì-Cesena. Entrato nel Semivile Don Cristoforo Przyborowski parroco di nario diocesano di Pesaro nell’ottobre del 1980, Mocaiana, Don Luca Lepri a Umbertide e Don Matteo Monfrinotti responsabile della pastoha conseguito il baccellierato in teologia presso rale diocesana. C’è però la possibilità di derogal’Istituto teologico marchigiano nell’88 e la liDon Stefano Brizi cenza in teologia spirituale presso la Pontificia re ai titoli come accaduto in passato. Università Gregoriana nel ‘90. È stato ordinato sacerdote nel Ci si sta mettendo di mezzo anche Facebook con l’indicazione ‘91 intraprendendo un cammino di attività e responsabilità in popolare che spinge Don Armando Minelli, parroco di Sediverse realtà parrocchiali. A Pesaro è anche direttore dell’Uffimonte e Casamorcia, sacerdote da 32 anni, cappellano della famiglia ceraiola dei santubaldari e convinto sostenitore che cio diocesano per il diaconato permanente e i ministeri laicali, l’epilogo della festa dei Ceri debba essere con la chiusura del oltre che assistente Unitalsi, responsabile dell’Ufficio beni culportone nel chiostro della basilica e lo “scavijamento” solitario turali e artistici, membro del Consiglio presbiterale diocesano e della Commissione presbiterale italiana della Cei. del Cero del patrono.

CECCOBELLI SICURO: “LA DIOCESI RESTERÀ”

È vescovo emerito Mario Ceccobelli che, dopo le dimissioni presentate il 14 agosto scorso come prassi vuole al compimento dei 75 anni, resta in carica finché non sarà deciso il destino della Diocesi di Gubbio, ovvero fino a quando la Santa Sede nominerà il successore o deciderà diversamente. Solo quando verrà ufficializzate le scelte, monsignor Ceccobelli si ritirerà nella sua Marsciano. Intanto ha confidato che non ci saranno né tagli né accorpamenti per Gubbio, lasciando intendere che possono dirsi superate le diffuse apprensioni legate alla commissione incaricata da Papa Francesco di ridurre le diocesi italiane (nei piani le sedi dovrebbero scendere dalle 226 attuali a 200 ma si è nel campo delle ipotesi). Ceccobelli si è detto sicuro che verrà nominato, nei tempi comunque im-

prevedibili, il sessantesimo successore di Sant’Ubaldo e che sarà conservata l’autonomia per la forte tradizione, fugando i timori sul ventilato tetto minimo di 90mila abitanti (la diocesi eugubina ne ha 55mila). Resta in piedi anche l’ipotesi della trasformazione di Assisi in delegazione pontificia dirottando su Gubbio alcuni territori come Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Sigillo e Fossato di Vico. Ceccobelli ha raggiunto i limiti di età dopo essere stato nominato vescovo di Gubbio il 23 dicembre 2004 da Papa Giovanni Paolo II, per subentrare a Pietro Bottaccioli, e consacrato il 29 gennaio 2005 nella cattedrale di Perugia dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti, per poi insediarsi il 6 febbraio con il solenne ingresso arrivando a Belvedere per il primo bagno di folla e l’omaggio all’edicola con la statuina di Sant’Ubaldo.

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Dalla Fenech a Banfi, passando per Gubbio

IL REGISTA ROMANO VIVE NELLA ZONA DELLA PISCINA COMUNALE E HA SCOPERTO LA CITTÀ NEL 1972 GIRANDO UN FILM CON LA POPOLARE ATTRICE. HA INCROCIATO TOTÒ E SOPHIA LOREN. LA SUA COMMEDIA SEXY ALL’ITALIANA FACEVA IL PIENO NELLE SALE HA CONQUISTATO ANCHE QUENTIN TARANTINO. OGGI NEL BUEN RETIRO EUGUBINO CONFESSA: “QUI C’È LA QUIETE CON UNO SPLENDIDO ISOLAMENTO” di MASSIMO BOCCUCCI

I suoi film hanno fatto la storia della to di stare a Gubbio, c’è la quiete commedia sexy all’italiana sul granin uno splendido isolamento. Quel de schermo. Nella storia di Mariamondo che ho vissuto ora mi è lonno Laurenti, regista, sceneggiatotano. Con Banfi ci sentiamo ancora re e attore romano che oggi ha 87 ogni tanto, mentre gli altri li ho peranni, ci sono i musicarelli e le pelsi di vista”. licole comiche campioni d’incasso LE PELLICOLE C’è la signora della con i volti più amati e popolari. C’è pizzeria vicino casa che spesso racanche Gubbio nella sua vita. C’è staconta ai clienti chi è quel signore to nel 1972 girando con Edwige Feche ogni tanto si fa vedere e che ha Edwige Fenech Mariano Laurenti nech uno dei suoi 52 film, “La bella una storia lunga alle spalle, cominAntonia prima monica e poi dimonia”, e c’è tornato nel 2006 ciata negli anni ’50 dapprima come collaboratore e poi come per restare con la moglia Maria Pia accanto al figlio Andrea che aiuto regista accanto a Mauro Bolognini, Dino Risi e Steno quando vi approdò con la troupe della fiction “Don Matteo” nel incontrando Totò in ben 21 pellicole, da “Fifa e arena” andando 2000 si è fermato mettendo su famiglia con un’eugubina. Viavanti, fino a mettersi in gioco da sé. Il premio Oscar Quenvono a due passi dalla piscina comunale. Per i suoi ciak sono tin Tarantino parlando un paio d’anni fa del cinema italiano passati comici celebratissimi, da Lino Banfi a Franco e Ciccio si espresse anche sulla commedia sexy: “Sono cresciuto anche passando per Alvaro Vitali, Pippo Franco, Bombolo, Enzo con i film di Laurenti e per me che sono principalmente abituaCannavale, Gianfranco D’Angelo. Sono passate le sex symbol to a emozionare con l’azione, è una vera sfida riuscire a far riche dagli anni ’70 hanno conquistato tutti, dalla Fenech a Glodere”. Il diretto interessato non poteva certo far finta di niente: ria Guida fino a Nadia Cassini e Nadia Bengala. Quando negli “Stimo Tarantino da sempre, mi hanno fatto piacere quelle paanni ’60 si trasformavano in storie le canzoni più in voga, coi role. Il nostro miglior regista è Carlo Verdone, il suo Compagni famosi “musicarelli”, ha incrociato Iva Zanicchi, Caterina Cadi scuola è il mio preferito”. selli e Bobby Solo. È stato il mentore di Nino D’Angelo, da “Un Val bene ricordare qualcuno dei film più popolari di Laurenti: “I jeans e una maglietta” dell’83 agli altri quattro girati col canragazzi del bandiera gialla” del 1967, con Gianni Pettenati che tante napoletano, ha tenuto a battesimo Laura Chiatti appena cantava la canzone ancora gettonatissima, “Una ragazza tutta diciassettenne, ha diretto Alessandra Mussolini poi entrata in d’oro” con Caterina Caselli e Iva Zanicchi, “Zingara” con Bobby politica, e prima ancora ha lavorato con Totò e Sophia Loren. Solo e Loretta Goggi, “Il vostro superagente Flit” con Raimondo La commedia all’italiana al cinema, ridanciana e sexy per tutti Vianello e Raffaella Carrà (la sua prima regia nel ’67), “I due i gusti, non è mai stata vista con favore maghi del pallone” del ’79 con Franco dalla critica, che la bolla come B-movie, Franchi e Ciccio Ingrassia, “Quel gran ma Laurenti non ha certo rimpianti. “Mi pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta sono divertito e lo rifarei mille volte calda” del ’72 con la Fenech e Pippo - dice -, oggi invece ha preso il sopravFranco, “L’insegnante va in collegio” del vento la volgarità. Sono contento di aver ’78 con la Fenech, Renzo Montagnani, fatto sorridere con ingenuità. Totò e la D’Angelo, Banfi e Vitali, “La liceale nella Loren due mostri, i migliori di tutti. La classe dei ripetenti” del ’78 con Gloria Chiatti era davvero molto carina e aveGuida. Ha chiuso nel ’99 e tutto il resto vamo un ottimo rapporto. Sono conten- Una scena de “La bella Antonia” girata a S.Martino sono ricordi.

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

LETTERE IN REDAZIONE

GRAZIE AL PERSONALE OSPEDALIERO

Dai primi di giugno purtroppo ho trascorso momenti molto tristi a causa dell’improvvisa malattia della mia cara mamma di 91 anni, cardiopatica e operata d’urgenza per un’ernia strozzata, presso l’ospedale di Branca. Ho trascorso con lei momenti veramente difficili, supportata moralmente e professionalmente dal personale ospedaliero. Ma il vero fiore all’occhiello è il servizio infermieristico dell’ospedale vecchio di Gubbio, condotto dalla capo sala, cioè dalla signora Paola, che mi ha supportato con tutta la professionalità, l’amore, la responsa-

bilità e il sostegno psicologico a me e alla mia mamma, personale che merita veramente di essere elogiato per il lavoro che svolge con tanta dedizione. Per questo dico che il loro responsabile debba essere orgoglioso di avere persone cosi preparate. Vi ringrazio ancora, per tutto il supporto.

RITA MEARINI

PROPOSTA

CACCIAMANI E LEPRI: “RICLASSIFICARE LE CASE”

I DUE CONSIGLIERI COMUNALI DI LIBERI E DEMOCRATICI CHIEDONO IN UN ORDINE DEL GIORNO DI REVISIONARE L’INQUADRAMENTO CATASTALE DI TANTE ABITAZIONI, SPECIE NEL CENTRO STORICO. FA DA CONTRALTARE LA RICHIESTA DI DECLASSAZIONE DI TERRENI EDIFiCABILI INUTILIZZATI Nel documento di Lepri e Cacciamani si vuole impegnare il sindaco Stirati e la giunta ad adeguare la classificazione catastale delle case nel centro storico e “a verificare, ed eventualmente aggionare, tutte le altre categorie catastali presenti sul territorio comunale così da avere un aggiornamento complessivo degli Gabriele Lepri immobili esistenti”. Si parte proprio dalla situazione all’interno delle mura urbiche. “Le strutture classificate in passato come A4 e A5 - scrivono Lepri e Cacciamani - sono ingiustamente soggette a bassa o nulla tariffazione sulle imposte immobiliari per via delle caratteristiche riportate nelle tabelle catastali”. I due consiglieri di maggioranza richiamano le opportunità consentite dal governo attraverso un apposito strumento previsto nella legge 311/2004 (la legge finanziaria del 2005).

Oltre 2.500 abitazioni nel centro storico accatastate come modeste, con dotazione limitata di impianti, e di tipo definito ultrapopolare con rifiniture di bassissimo livello e di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi. Si tratta di classificazioni, inquadrate come A4 e A5, che risalgono a qualche decennio fa Aldo Cacciamani e che sono rimaste immutate nel tempo sebbene siano sopraggiunte profonde ristrutturazioni specie dopo i terremoti del 1984 e del ‘97. L’ordine del giorno proposto dai consiglieri comunali di maggioranza Gabriele Lepri e Aldo Cacciamani (Liberi e Democratici) punta a riclassificare le unità immobiliari. Fanno da contraltare i ripetuti appelli a declassare i terreni trasformati da agricoli in edificabili dal piano regolatore adottato nel 2007, che per la pesante e persistente crisi economica sono inutilizzati e all’abbandono con il carico fiscale da dover corrispondere.

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di LUIGI GIRLANDA

In Vaticano si stanno accorgendo che non può esistere un Papa emerito

Abbiamo già avuto modo di occuparci dell’assurda situazione in cui la Chiesa cattolica è venuta a trovarsi dopo le incredibili dimissioni di Benedetto XVI dal ministero attivo di Papa. La questione è finalmente divenuta oggetto di seria riflessione e dibattito anche da parte di alcuni prestigiosi nomi del panorama culturale ed ecclesiastico. Il primo a suscitare attenzione e dibattito sulla questione è stato qualche mese fa niente meno che il segretario particolare di Benedetto XVI, e ora anche di Bergoglio, mons. George Gaenswein. Lo scorso 21 maggio, durante la presentazione di un libro su Benedetto XVI, don George ha fatto dichiarazioni esplosive affermando che, dopo l’elezione di Bergoglio “c’è di fatto un ministero allargato con un membro attivo e uno contemplativo. Per questo Benedetto non ha rinunciato né al suo nome né alla talare bianca. Per questo, l’appellativo corretto con il quale bisogna rivolgersi a lui è ancora ‘Santità’”. Dichiarazione davvero inquietante perché tutti sanno che per costituzione divina la Chiesa ha un solo Papa. Non c’è autorità umana che possa modificare un aspetto della Chiesa istituito dallo stesso Gesù Cristo (che ha voluto un solo Papa, Pietro, e non un ministero condiviso e allargato). A nessun esperto di Diritto canonico è infatti sfuggito che la “scappatoia” di considerare Benedetto XVI un “papa emerito” non ha alcun fondamento giuridico. Emerito può essere solo un vescovo, in quanto ha ricevuto un sacramento indelebile che non è cancellato dalle dimissioni per raggiunti limiti di età. Ne abbiamo un esempio concreto a Gubbio, visto che dopo le dimissioni presentate lo scorso 14 agosto al compimento dei 75 anni di età, mons. Ceccobelli è diventato vescovo emerito. Se Ceccobelli può essere considerato tale, appunto per via del sacramento ricevuto, non così per il Papa. In effetti, è quasi banale ribadirlo, il papato non è un sacramento ma un incarico che viene liberamente accettato al momento dell’elezione. È nota la domanda che viene rivolta all’eletto: “accetti l’incarico a Sommo Pontefice?”. Solo dopo che l’eletto ha accettato, ed è quindi diventato Papa, gli viene posta anche la seconda fondamentale domanda: “come vuoi essere chiamato?”.

LA ROCCA

Per questo la Chiesa ha sempre affermato che, come per tutti gli altri incarichi, anche a quello di Papa si può rinunciare. Le dimissioni di un Papa non devono essere “accettate” da nessuno, non avendo alcun superiore. Basta che lo dica chiaramente. Ed è proprio ciò che Benedetto XVI non ha fatto. Nella famosa dichiarazione dell’11 febbraio 2013 non ha mai detto di rinunciare all’incarico di Papa, ma solo all’esercizio attivo di tale ministero. Cosa significa? È come un padre che decidesse di rinunciare all’esercizio attivo della paternità, ma non per questo alla paternità in quanto tale. La questione è davvero spinosa, anche perché Ratzinger non è tornato cardinale (come avrebbe dovuto), ma ha continuato a vestirsi da Papa, a mantenere il nome di Benedetto XVI, ad abitare in Vaticano, a mantenere le chiavi di san Pietro, simbolo del papato, nel suo stemma episcopale e a farsi chiamare addirittura “Santità”, termine che spetta solo al Papa. È davvero inquietante sentire Bergoglio, nelle varie occasioni pubbliche in cui si è incontrato con papa Benedetto XVI, rivolgersi al lui chiamandolo “Santità”. In Vaticano ormai sono in molti a essere seriamente preoccupati per questa situazione ambigua e assurda. È chiaro che può esistere un solo Papa e nessuno può succedere a un Papa vivo. L’unica successione possibile è quella a un Papa morto o a un Papa dimissionario. Ma Benedetto XVI cosa è? La storia del “papa emerito” non è sostenibile. Ratzinger non può modificare un aspetto divino della Chiesa come il papato. Non ne ha l’autorità. Non può continuare a ritenersi Papa in un modo nuovo. Le cose si stanno muovendo e qualcuno prima o poi si deciderà a dire che il “re è nudo”. Forse bisognerà dire a Benedetto XVI che non può continuare a vestire da Papa e a tenere le chiavi di san Pietro nel suo stemma. Forse qualcuno dovrà dirgli che “Santità” non è il titolo che gli appartiene. Finora, nonostante si sia fatto il possibile per fargli dire che non è Papa, non si è mai riusciti a strappargli queste semplici parole, malgrado interviste e libri pubblicati. Perché la cosa inquietante, che nessuno vuole dire apertamente, è che se Benedetto XVI non ha rinunciato al papato (ma al solo ministero attivo), allora non può esserci un secondo Papa. E la cosa è davvero inquietante per le conseguenze che avrebbe.

DISSERVIZI

Cimitero, l’acqua è ovunque NELLA PARTE SUPERIORE LE GRIGLIE NON REGGONO. QUANDO PIOVE SI FORMANO DEI TORRENTI CHE CONLFUISCONO NELLE ZONE INTERNE, TRA CAPPELLE ALLAGATE E PERICOLI PER I VISITATORI Le recenti piogge che hanno fatto scendere i titoli di coda sulla stagione estiva hanno riproposto uno dei tanti problemi legati alle condizioni della rete fognaria nella parte superiore del cimitero. Una situazione che si protrae da tempo e che per il momento resta irrisolta, tanto che ad ogni acquazzone (ma anche con piogge di intensità minore) le acque finiscono per scavare dei veri e propri solchi tra una cappella e l’altra, finendo per confluire tutta in un’unica piazzola che di fatto diventa un vero e proprio lago. Le griglie risultano essere completamente otturate, complice anche la

breccia che nel tempo è stata portata all’interno delle mura dal parcheggio limitrofo (che non è asfaltato, a differenza di quello d’ingresso che si trova dalla parte opposta). Quando poi gli eventi atmosferici si dimostrano più violenti, ecco che l’acqua in alcuni casi finisce anche all’interno di alcune cappelle private, con vivo disappunto delle famiglie proprietarie. Più volte la situazione è stata posta all’attenzione delle autorità competenti, ma con l’avvicinarsi della stagione autunnale non si segnalano ancora modifiche e R.Bar. interventi per porre rimedio al problema.

MADONNA DEL PONTE, PIAZZA NELL’INCURIA

Scene tipiche di un posto in evidente stato di abbandono ai lati di una delle vie principali di accesso alla città. Sono quelle che si presentano agli occhi dei passanti che attraversano a piedi o in auto viale Leonardo da Vinci nei pressi della piazzetta adiacente alla scuola materna, a pochi metri dall’incrocio con via Sansovino (la deviazione che collega con via Tifernate). Il quadro è a dir poco desolante: ci sono bancali e strutture in ferro (si riconoscono un montacarichi e una pala da escavatore) lasciate lì chissà da quanto tempo, con copertoni di gomma per auto e numerosi teli di plastica (uno è addirittura attaccato a un albero e at-

torno vi si è ramificata una pianta rampicante). Non mancano a terra pezzi di carta che si sono staccati (forse per il maltempo) dai cartelloni delle affissioni, ma la palma dell’originalità va certamente attribuita al contenitore in alluminio per la raccolta permanente degli indumenti usati, che si presenta ribaltato e di fatto inutilizzato per ovvie ragioni. Abbastanza improbabile che a ridurlo in quello stato siano stati agenti atmosferici, data la mole della struttura. Più facile che si sia trattato di una bravata, a quanto pare rimasta impunita. Ad ogni modo, uno spettacolo indegno. R.Bar.

CALCIO

Gubbio, peccato lo scivolone dopo la partenza a razzo AL “BARBETTI” OLTRE 1.700 SPETTATORI PER LA PARTITA CON LA SAMBENEDETTESE CHE È COSTATA IL PRIMO STOP STAGIONALE DOPO UN BUONISSIMO AVVIO. RIMANE PERÒ APERTA LA “FERITA” DEL MANCATO ARRIVO DELLA PUNTA PROMESSA DA NOTARI, CHE NEL FRATTEMPO S’È RIPRESO CASIRAGHI di ROBERTO BARBACCI

Non può bastare una serata storta per cancellare specie se la mancanza di una prima punta in graquanto di buono messo in mostra dal Gubbio in do di fornire un apporto significativo sia in fatto questo primissimo scorcio di stagione. Un avdi reti, sia a livello di gioco (si è vista la difficolvio comunque positivo che trova riscontro in tà delle punte attuali nel tener palla e far salire classifica e che soprattutto certifica le qualità e i compagni). Qualche malumore s’è manifestato le potenzialità di Beppe Magi, che non ha subito al termine della gara col SudTirol (peraltro vinta l’impatto con il calcio professionistico dopo una con merito per 1-0), quando il vicepresidente Filunga e proficua (oltre che vincente) gavetta nei lippo Barbetti ha esternato pensieri precisi ridilettanti. La sconfitta con la Sambenedettese ha chiamando un po’ tutti a tenere un atteggiamenforse ridimensionato un po’ le ambizioni degli to più incline a un contesto professionistico qual L’errore di Volpe con la Samb eugubini, ma tutta ha tolto ai meriti conquistaè appunto quello nel quale risiede oggi il Gubbio. ti nelle precedenti uscite. La Lega Pro propone quest’anno un Di tutt’altro tenore la polemica tra i tifosi della curva, un caso torneo molto equilibrato ma anche e soprattutto livellato verso che può dirsi “rientrato” col ritorno di tutti i tifosi in blocco l’alto, con tante corazzate e giocatori di qualità ed esperiencompatto nel settore coperto. Le quasi 2000 presenze fatte za sparsi un po’ ovunque. Serviranno intelligenza, equilibrio e registrare contro la Sambenedettese hanno dimostrato anche grande forza d’animo per non rischiare di deragliare in un giquanto la tifoseria abbia compreso la bontà del lavoro svolto, rone che si preannuncia denso di significati e aperto a qualsiasi sostenendo la squadra con convinzione e senza lasciarsi andascenario, come dimostrato ampiamente dai balbettii iniziali di re a futili e inutili discussioni dopo la nottataccia con la Samb. alcune tra le squadre più attese (Parma su tutte). RIECCO CASIRAGHI Intanto il mercato ha offerto a Magi un AMBIENTE “CALDO” Di pari passo con i buoni risultati ottebuon cavallo di ritorno del calibro di Daniele Casiraghi che nuti sul rettangolo verde, qualche grana è arrivata dall’esterno, potrà tornare utile in una mediana che qualche difficoltà nelle brutta abitudine che a Gubbio pare sopravvivere a stagioni, prime giornate l’ha palesata. Il difficile verrà ora perché contro figure societarie ed epoche. Il mancato arrivo della punta prosquadre che cominciano a ingranare a livello fisico una certa difmessa dal presidente Sauro Notari ha fatto storcere il naso a ferenza potrebbe manifestarsi. Sopperire con entusiasmo e inpiù di un tifoso ed è destinata a far discutere anche a lungo, traprendenza sarà il primo passo per continuare a sorprendere.

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TIRO CON L’ARCO

Katia c’ha preso gusto E ora pensa al tricolore

L’ARCIERE EUGUBINA BALDELLI HA CONQUISTATO IL TITOLO REGIONALE NELL’ARCO HUNTER&FIELD IN FINALE A GUALDO TADINO. I PROGRAMMI PER IL 2017 SONO TUTTI RIVOLTI AL TITOLO ITALIANO di ROBERTO BARBACCI C’è una freccia che parte dritta verso il bersaglio, passando anche nei punti più nascosti e tra le insidie comuni ad ogni bosco. È quella di Katia Baldelli che s’è laureata campionessa regionale nella categoria “tiro di campagna” nell’arco compound femminile. Un successo tutt’altro che scontato, quello dell’arciere eugubina: a Gualdo Tadino erano in gara le atlete più forti della disciplina, tutte riunite per il campionato 12+12 Hunter&Field che è da considerarsi come una delle specialità più complesse e selettive. Katia è risultata vincente totalizzando il punteggio di 355 punti sulle 24 frecce scagliate, con distanze variabili dai 10 ai 60 metri, 12 delle quali conosciute e 12 sconosciute (in gergo si dive che vanno “calcolate”). A complicare le cose ci si è messa anche la pioggia che ha imperversato per buona parte della gara, rendendo ancor più difficoltose le operazioni (e l’attrezzatura di per sé è già bella pesante…). Affilata alla Compagnia Arcieri di Assisi, la Baldelli ha ottenuto un punteggio altissimo e ha reso vano qualsiasi tentativo di rimonta da parte della concorrenza, tanto da risultare anche terza assoluta nella classifica combinata senior uomini/donne. Le soddisfazioni non si sono esaurite col titolo regionale: alla gara di Coppa Italia di Ascoli Piceno, nella stessa disciplina Katia ha concluso al sesto posto nella propria categoria e al nono nell’assoluta. Risultati di grande valore che potrebbero fungere da preludio in vista degli obiettivi per la stagione 2017: a febbraio sono in programma i campionati italiani indoor, mentre a giugno l’appuntamento è con il campionato italiano Hunter&Field nel quale l’atleta eugubina vuol puntare decisamente a un grande risultato.

SABATO 17 SETTEMBRE ALLA POLIVALENTE

CON SPIRITO DI SQUADRA ARRIVANO I BIG DEL VOLLEY

Si avvia a conclusione l’edizione 2016 del Mese dello Sport, promossa dall’Associazione Leukos con il patrocinio del Comune di Gubbio e in collaborazione con molte altre realtà del territorio (tra le altre Quartiere di San Martino, Gubbio Runners, Rotary Club, GubbioFaCentro, Baracca Party, Circolo 99). Il programma prevede un’ultima tappa quanto mai affascinante e densa di significati: sabato 17 settembre a partire dalle 17,30 l’appuntamento è alla Palestra Polivalente di via dell’Arboreto, teatro della sfida di “Spirito di Squadra” che vedrà opposta la Sir Safety Conad Perugia ai cinesi dello Shandong. L’occasione sarà unica per vedere da vicino alcuni dei grandi protagonisti delle recenti olimpiadi di Rio, con gli azzurri Zaytsev, Birarelli e Buti splendidi medaglisti al pari dell’americano Russell (giocano tutti con Perugia). L’evento, giunto alla quarta edizione, vuol essere anche e soprattutto un tributo a Francesco Rampini, grande appassionato nonché giocatore e allenatore di volley, scomparso quattro anni fa ma il cui ricordo continua ad essere più che mai vivo nei cuori e nei pensieri di tanti amici. Come tutti gli eventi del Mese dello Sport, anche “Spirito di Squadra” sarà all’insegna della beneficenza. Hanno visto tanta partecipazione gli appuntamenti che si sono tenuti nelle ultime settimane, a cominciare dalla Notte Bianca dello Sport per proseguire col Monkey Street Boulder di San Martino e la Run For You, che per l’occasione è stata ribattezzata Color Run For You.

CONCORSO Riconoscimento internazionale per il progetto presentato dall’architetto perugino Andrea Dragoni

PREMIO AL GERMAN DESIGN AWARD PER L’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO

Il progetto dell’ampliamento del cimitero di Gubbio, che risale al 2011 ed è firmato dall’architetto perugino Andrea Dragoni, ha ottenuto la special mention, per la categoria Architettura, al German Design Award 2016, uno dei più noti concorsi di design a livello internazionale, entrando di fatto nell’olimpo dell’Excellent Product Design. L’opera è stata premiata dal German Design Council, che ha riconosciuto e descritto la struttura come “il risultato di un nuovo modello di studio per edifici pubblici”. La proposta viene spiegato - è stata costruita con “blocchi geometrici che si integrano perfettamente nell’ambiente circostante, rispecchiando il carattere storico della città vecchia. Proprio come una città, anche qui ci sono spazi aperti sotto il cielo aperto.

Questi cubi ispirati agli Skyspace di James Turrell, formano una dimensione spirituale. Una bella, pacifica e armoniosa location che reinterpreta l’idea di un cimitero”. Il prestigioso riconoscimento internazionale è l’ultimo di una lunga serie, oltre all’esposizione in una trentina di mostre collettive e alla citazione in diverse riviste specializzate in design. Premi, riconoscimenti e numerose recensioni in questi anni, hanno reso l’ampliamento del cimitero di Gubbio su 1.800 metri quadrati di superficie costruita su un’area di intervento di 4.035, uno dei progetti più noti. Se il progetto è stato firmato da Dragoni nel 2004, le installazioni artistiche sono state curate da Sauro Cardinali e Nicola Renzi dal 2005 al 2010.

AEROBIC STUDIO’S DA APPLAUSI IN EMILIA ROMAGNA

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Ha ottenuto ottimi risultati la scuola danza Aerobic Studio’s Gubbio nel prestigioso concorso internazionale che si tenuto nelle scorse settimane in Emilia Romagna. Una crew di giovanissime ballerine ha conquistato l’accesso alla finalissima, risultando tra le scuole più apprezzate dell’intera rassegna. Una grande soddisfazione per la prof. ssa Lucia Mangoni con le sue ragazze che si sono fatte strada in mezzo a ballerini, coreografi e insegnanti tra i più apprezzati nel mondo delle danze urbane. È cominciata alla grande la nuova stagione in attesa di ripartire con i corsi e le lezioni per tutte le età nel corso del mese di settembre.

VIAGGIO IN LUSSEMBURGO PER LA FESTA CON I “FANTASIA” Viaggio in Lussemburgo, a Esch-sur-Alzette dove c’è una radicata comunità di origini eugubine, da giovedì 22 a domenica 25 settembre in occasione di una festa fissata per il 24 settembre con l’orchestra eugubina “Fantasia”. Il programma prevede la partenza il 22 settembre alle ore 21.30 dal piazzale del centro commerciale Coop-Le Mura in via Beniamino Ubaldi, mentre la partenza da Esch è fissata per il 25 alle ore 10.30. Gli interessati possono rivolgersi a Enzo Vispi (telefono 349.4579324) oppure all’orchestra “Fantasia” (telefono 389.9706138).

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AUTORITRATTO, IL LABORATORIO SULLA FOTOGRAFIA Tutti conoscono ormai il significato della parola selfie, pochi (quasi nessuno) sa da cosa deriva. Cioè da sel-portrait, cioè “autoritratto”. Che in fotografia è da sempre una delle massime espressioni artistiche, tanto da trovarne segni un po’ ovunque nel tempo. Nasce allora dall’esigenza di conoscere meglio questa tecnica e carpirne tutti i suoi significati il laboratorio “Riflessioni - Conoscersi ed esprimersi attraverso l’autoritratto fotografico”, ideato e voluto dall’incontro tra una fotografa (Isabella Sannipoli) e una psicologica (Silvia Fanucci) con l’intento di esplorare, conoscere

ed esprimere se stessi attraverso l’autoritratto fotografico. Si parte dunque dal concetto di fototerapia, tecnica che utilizza le foto personali e familiari come strumento di conoscenza e cura di sé. È la foto che ferma le immagini e attraverso di esse la persona può vedere se stessa con occhi differenti, arrivando a nuove consapevolezze. Il ciclo di incontri è partito lo scorso 6 settembre e proseguirà il 13 e 27 settembre e l’11 e 24 ottobre presso lo studio OVO in via Tifernate 24. Per info: 329.9110168 e 340.5428441.

TURISMO, IL 2016 È DA RECORD

Prima che arrivassero le scosse di Amatrice a far scappare via numerosi turisti da un po’ tutte le zone della regione (e Gubbio non ha fatto eccezione: numerose le disdette arrivate nei giorni immediatamente successivi al sisma), i dati dei flussi turistici dell’estate 2016 hanno sorriso alla città eugubina. Arrivi e presenze nei primi 8 mesi dell’anno sono stati decisamente sopra le medie degli anni precedenti, con una forte presenza di stranieri a dar man forte ai rialzi. In totale da gennaio e agosto i numeri parlano di un incremento del 13,8% degli arrivi e dell’11,8% delle presenze (17% e 19% nel caso degli stranieri). Oltre 12.000 gli ingressi al Museo Civico del Palazzo dei Consoli, in aumento di più di 1.300 unità. Il terremoto che ha colpito Abruzzo, Lazio e la bassa Umbria potrebbe però presentare il “conto” a fine anno, anche se la campagna di comunicazione imbastita dalla Regione Umbria punta a scongiurare il pericolo di una fuga duratura dei turisti dalla regione, una volta superata la suggestione dei primi giorni.

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“CHECCO” DEL FORNO E UNA VITA SPESA PER LA CITTÀ

È una perdita grande per la comunità eugubina: Aurelio “Checco” Casagrande se n’è andato all’età di 89 anni, ma resterà indelebile il ricordo in quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Una figura molto conosciuta in città, un personaggio affabile e coinvolgente che ha saputo mettere d’accordo intere geFoto Simone Grilli nerazioni di eugubini, contraddistinto anche dal suono inconfondibile del clacson col quale segnalava l’arrivo del furgone del pane. Santubaldaro verace e rispettato anche dai ceraioli degli altri ceri, è stata la prima punta di famiglia lungo la muta di Santamaria (lo hanno seguito il figlio Luciano e il nipote Luca). È stato tra i promotori di tante iniziative cittadine, non ultimo il contributo dato agli alberaioli. Alla moglie Marisa e a tutti i familiari giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione di 15Giorni.

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Affittasi casa indipendente in agriturismo. 2 km da Gubbio, immerso nel verde. 1 camera matrimoniale, 1 singola, 1 bagno, cucina con camino, ingresso tinello, porta finestra su giardino privato, posto auto privato coperto. Utenze indipendenti. euro 350,00. Info: 349.5927515 Vendo scooter Keeway ARN 150 cc, anno 2012, km 9700, in buonissimo stato a euro 800 trat. Info: 346.8029081 Signora italiana seria e affidabile con esperienza cerca lavoro come badante pomeridiana, dama di compagnia o per cambio pannolone, anche pulizie domestiche o solo notti. Info: 344.2621401 Vendesi boungalow all’interno del camping Marotta con roulotte incorporata in ottimo stato, 6 posti letto, bagno privato. Prezzo interessante. Info: 338.5812566 (Roberto) Scheggia e Pascelupo, zona centralissima, vendesi o affittasi appartamento di 80 mq circa composto di: 2 camere, 1 sala, 1 cucina/tinello, 1 bagno, lastrico solare e parcheggio esclusivo, assenza costi condominio, riscaldamento idrotermostufa pellets e boiler acs sistema solare per il periodo estivo, ristrutturato tetto e mura. Richiesta 60.000 euro trattabili oppure 250 euro affitto. Info: 339.2537563 oppure 0721.783000 Vendo scooter Peugeot 50cc modello Speedake, revisionato, con bollo pagato, a 350 euro, ottime condizioni, causa inutilizzo. Info 349.6092994 Insegnante di musica per lezioni private di solfeggio, pianoforte e tastiera, bambini e adulti. Info: 338.4936777 Ragazzo di Gubbio esegue lavoretti idraulici, imbiancatura e giardinaggio. Il più economico che c’è. Info: 340.8902870

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

Ragazza di Gubbio cerca lavoro come dog sitter. Info: 366.4528824 Signora italiana residente Gubbio centro cerca lavoro come addetta alle pulizie. Info: 340.9283913 Cerco lavoro come barista (con esperienza) o come commessa presso varie attività. Massima serietà e disponibilità. Info: 334.3702141 Signora eugubina con esperienza cerca lavoro come assistente anziani, preferibilmente la mattina. Massima serietà e prezzi modici. Info: 349.6092994 Cerco in affitto a Gubbio fondo o locale (anche modesta metratura 1015 mq) per piccolo laboratorio artigianale, no commerciale. Canone massimo 200 euro. Info: 380.2502988 Affittasi a Gubbio, zona San Lazzaro, appartamento arredato composto da ingresso, ampia sala-soggiorno, camera matrimoniale, bagno. Info: 329.1538166 Signora di 55 anni italiana di Gubbio cerca lavoro per pulizie domestiche, pulizia uffici, assistenza anziani. Massima serietà e precisione. Automunita. Orario disponibilità dalle 8 alle 10 oppure dalle 20 alle 23. Info: 347.9482798 Signora 40 anni italiana di Gubbio cerca lavoro per pulizie domestiche, assistenza anziani e notti in ospedale e a casa. Massima serietà e precisione. Automunita. Info: 320.8794271 Vendesi tosaerba elettric Castel Garden a 50 euro. Info: 339.4036320 Cerco lavoro come barista (con esperienza) o come commessa presso varie attività. Massima serietà e disponibilità. Info: 328.0010316

FARMACIE

COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134

Signora di Gubbio con esperienza cerca lavoro per assistenza anziani (meglio la mattina). Info: 349.6092994 Vendo box portatutto (simil Thule) per auto da 400 Lt modello FTB4, colore nero, seminuovo, usato solo 2 volte, vendo a prezzo di realizzo per inutilizzo. Info: 347.2449829 Vendesi villetta di 120 mq con 2000 mq di terreno immersa nel verde in fraz. Monteluiano a Gubbio. Prezzo 160.000 euro trattabili. Info: 333.1733249 Madrelingua inglese residente a Gubbio impartisce lezioni a gruppi o singoli studenti. Possibilità di lezioni a domicilio per gruppi di 5 persone o più. Info: 345.0389459 (Angela) Maestro di musica impartisce lezioni di solfeggio, flauto dolce e vari tipi di contrabbasso. In più si offre per insegnare a giocare a scacchi. Info: 340.8973768

ANNUNCI ATTIVITÀ

Vendesi o affittasi locale artigianale di 80mq presso C.C. “Contessa” a Gubbio. Info: 380.1461369 Cedesi attività di Edicola in zona San Pietro, comprensiva del chiosco. Ben avviata, con tutte le licenze in regola, clientela fidelizzata e in ottima posizione. Info: 331.1943862 Cedesi attività di bar ben avviata con clientela e attrezzature, cucina e possibilità di trasformarlo in vineria, stuzzicheria, spaghettata. È situato in pieno centro storico di Gubbio. Ottimo investimento euro 27.000 vero affare. No perditempo e curiosi. Vendo per motivi familiari. Info: 340.8046497

GUBBIO

www.livegubbio.it / www.15giorni.it Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Martedì 13 Settembre 2016 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE 2016