15 Giorni - Numero 53 - 22 Aprile 2016 by VivoGubbio

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quindicinale d’informazione

Venerdì 22 Aprile 2016 Anno IV Numero 53

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CI PROVANO LORO RIPARTE LA STAGIONE DELLE BATTAGLIE NEL PD: ORA ANDREA SMACCHI E VIRNA VENERUCCI SI ORGANIZZANO PER PRENDERE IN MANO IL PARTITO E RIPRENDERE LA GUIDA DEL COMUNE, MENTRE C’È CHI VIRA VERSO STIRATI

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COPERTINA

Asse Smacchi-Venerucci per il futuro del PD È USCITO ALLO SCOPERTO IL GRUPPO LEGATO AL CONSIGLIERE REGIONALE E ALL’EX ASSESSORE CHE VOGLIONO L’AZZERAMENTO DEI VERTICI DEL PARTITO E PREPARANO LE STRATEGIE PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI. C’È CHI INVECE PENSA DI FARE ACCORDI CON STIRATI di MASSIMO BOCCUCCI Nel bene e nel male ruota tutto atliano Grilli), quindi sono al loro fiantorno al Partito Democratico che co Smacchi, Venerucci, Diego Pierotpassa da una consultazione elettorati (segretario provinciale dei Giovani le all’altra consumando spaccature, Democratici), Simone Mengoni (neo vendette e rivendicazioni. La batosta segretario eugubino dello stesso del 2014 è stata assorbita e i segnali movimento giovanile) con Ubaldo di ripresa alle ultime regionali (ma Smacchi (padre del consigliere resuccede sempre così quando di mezgionale), l’ex assessore Giuseppe zo non c’è il Comune) hanno rinviMerli, Katia Meneghello, Andrea gorito gli appetiti dei singoli. Adesso Passeri e Adolfo Traversini. Questo vogliono provarci, in primissima liè il gruppo Smacchi. La crisi interna Andrea Smacchi e Virna Venerucci nea, il consigliere regionale Andrea al Pd viene gestita attraverso i vertici Smacchi e il consigliere comunale Virna Venerucci, già assestra le due anime e in separate sedi. I dissidenti spingono persore nell’ultimo scorcio di Diego Guerrini. I due hanno preso ché la segretaria Passeri si faccia da parte ed è andato a vuoto in mano la situazione e si giocano le carte nell’immediato per per ora il tentativo di chi prova a mediare e ricucire. I dissidenti la guida del partito e in prospettiva per (ri)prendere il Comuaccusano la segretaria Passeri di non avanzare proposte, prone (il mandato di Filippo Mario Stirati scade nel 2019). Un getti e strategie, fino a rivendicare il ruolo guida, la collegialità punto è chiaro: in piazza Oderisi non c’è una lotta tra renziani e i percorsi per tornare a primeggiare. e l’ala sinistra come succede in Regione e in Parlamento. Vale LE STRATEGIE Messa così sembra aperta la strada del comricordare che chi a Gubbio renziano non era, lo è poi diventamissariamento anche se nessuno ha tutta questa voglia di metto secondo la logica politica che sul carro del vincitore si sale tersi in casa qualche perugino o nominato dai vertici di Perugia sempre volentieri. Nel Pd eugubino la battaglia è sempre molto che sficcanasi e agisca fuori controllo. I panni sporchi si vorpersonalistica, alla ricerca di leadership e posizionamenti (se rebbero continuare a lavare in famiglia, prendendosi il rischio possibile soprattutto incarichi e posti di lavoro), e c’entra assai delle liti e le fughe. Quest’ultima spaccatura arriva a distanza di poco la politica. due anni da quella che ha portato Stirati al governo della città SEGRETERIA SOTTO TIRO Ora va seguita passo dopo passo (come era in sostanza accaduto con Goracci nel 2001 e 2006) l’iniziativa rumorosa di quanti sono usciti allo scoperto sfiducon mezza classe dirigente uscita per fondare una lista civica. ciando la segretaria Oriella Passeri con lo scopo di azzerare C’è chi vuol tenere tutto fermo prospettando un avvicinamento i vertici locali anche a costo di aprire la strada al commissaa Stirati per compattarsi alle elezioni nel 2019. C’è chi invece riamento del partito. Sono in diciassette ad aver posto il procorre per sé come Andrea Smacchi che guarda alla prospettiva blema. Nello specifico, cinque si sono dimessi dalla segretedi fare il sindaco (chiudendo con un anno d’anticipo i due manria (Giovanni Manca, Andrea Ragnacci, Christian Starace, dati da consigliere regionale) o di appoggiare il braccio destro Giorgio Tomassoli, Luca Vinti) e tre dalla direzione politica Virna Venerucci. Questo o quello, insomma: il nocciolo della comunale (Giuliano Bettelli, Francesca Castellani, Massimifaccenda sta qui. Il resto è tattica.

LA NOVITÀ Parte ufficialmente da questo numero la partnership tra il freepress e il portale web eugubino

15GIORNI E LIVEGUBBIO, L’UNIONE FA LA FORZA

Il freepress 15 Giorni allarga i propri orizzonti grazie all’intesa con i brillanti ideatori del portale web Livegubbio, il contenitore on line più completo dell’informazione eugubina per le news in tempo reale e il blog full time aperto a tutti, che è diventato sempre più frequentato terreno quotidiano di confronto. È un altro passo importante nel panorama dell’informazione locale che vuole essere quanto più completa e svincolata da interessi particolari o personali. Livegubbio, da oggi in una rinnovata veste nel solco di una presenza consolidata, è lo strumento che si affianca a

15 Giorni e si propone di essere un riferimento a uso e consumo di tutti, senza filtri né orientamenti pilotati. D’ora in poi il freepress più letto e gettonato (che per l’occasione si presenta con una veste grafica rinnovata) si integra con il portale web più cliccato, grazie anche al contributo di un crescento numero di inserzionisti pubblicitari che ringraziamo per la fiducia. Ci proponiamo di camminare assieme a voi, pronti a dare il meglio e a raccogliere indicazioni per un vostro coinvolgimento sempre maggiore. Adesso c’è una ragione di più per essere sempre liberamente informati e veicolare informazioni.

ATTUALITÀ

Spuntano un altro progetto e la minaccia delle catene LOGGE DEI TIRATORI ANCORA NELLA BUFERA. SONO STATE PRESENTATE LE OFFERTE PER I LAVORI DALLE IMPRESE DEL COMPRENSORIO. LA “MONACELLI FRANCO COSTRUZIONI EDILI” PROPONE DELLE VETRATE APRIBILI, MENTRE C’È CHI PENSA DI PROTESTARE INCATENANDOSI AL LOGGIATO di MASSIMO BOCCUCCI Restano forti le fibrillazioni attorno alle Logge dei Tiratori, anche dopo la presentazione delle offerte per l’appalto dei lavori di riqualificazione riservato nel bando Le Logge come si presentano oggi della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia alle imprese del comprensorio eugubino-gualdese. Decide la Fondazione, presieduta da Carlo Colaiacovo che sta completando il suo secondo e ultimo mandato, a chi assegnare i lavori per 1,6 milioni di euro sui tre milioni dell’operazione che porta 300mila euro nelle casse del Comune. Ma a sorpresa è spuntato un progetto alternativo.

Prevede delle vetrate completamente apribili, tra le più grandi del mondo. Questo piano è stato ufficialmente presentato dall’impresa locale “Monacelli Franco Costruzioni Edili”, che ha rivelato di essere stata invitata a presentare l’offerta per realizzare l’intervento di restauro rifunzionale e riuso di alcune parti del loggiatoi. VETRATE APRIBILI Da qui è nata l’idea di un’alternativa, con le vetrate apribili e non fisse, al progetto in piedi ormai da anni. “Ci siamo subito attivati - hanno spiegato dall’impresa per trovare una risposta efficace al discusso problema. Si tratta di una soluzione dinamica che tiene conto delle esigenze della proprietà e delle aspettative della cittadinanza che da due anni e mezzo è divisa sul progetto presentato dalla Fondazione Carisp”. Le vetrate apribili possono - secondo l’impresa Monacelli - restituire trasparenza con la loro semplice apertura adattan-

dosi alle situazioni climatiche. Questo tipo di vetrate - hanno evidenziato i promotori - risultano in grado di scomparire con un semplice movimento dinamico per mezzo di specifiche tecnologie. È concepito come un intervento con la caratteristica della reversibilità attraverso la collocazione di pannelli vetrati della superficie di circa 12 metri quadrati ciascuno. La proposta dell’impresa eugubina prevede anche un sistema antivolatile a ultrasuoni. LE CATENE Ma sull’operazione incombe la minaccia di iniziative clamorose per contrastare i lavori: c’è chi intende alimentare nuovi fronti di polemica e pensa a più di una mobilitazione, facendo trapelare perfino l’intenzione di incatenarsi sul loggiato per richiamare l’attenzione nazionale. La Fondazione Carisp vuole evitare ogni ulteriore rumore mediatico mentre si è riservata l’apertura delle buste con le offerte per assegna-

re i lavori a proprio insindacabile giudizio. Le questioni che dividono la città riguardano il passaggio pedonale da piazza Quaranta Martiri a piazza San Giovanni ma soprattutto la ristrutturazione dell’immobile e la vetrificazione del loggiato con le relative autorizzazioni. I favorevoli al piano rimarcano la bontà dell’operazione per il recupero del loggiato superiore che versa in condizioni di degrado sopraffatto dai piccioni, oltre ai risvolti economico-occupazionali. Gli oppositori, con in testa il comitato locale per la tutela dei beni culturali, fanno invece leva sull’intervento critico di Louis Godart, già consigliere culturale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella investito della questione, e sulla petizione contraria accompagnata da un migliaio di firme con il coinvolgimento di urbanisti, tecnici e personalità a livello nazionale.

IL CASO Il tribunale di Perugia ha fissato un risarcimento di 400mila euro una famiglia della zona Aldo Moro

ESPROPRI, CONDANNATO IL COMUNE

In mezzo ai debiti e le inchieste giudiziarie, ora arriva anche la grana degli espropri con il risarcimento di cifre anche paurose che mettono sempre più alle corde l’Amministrazione Comunale. Il tribunale di Perugia ha condannato il Comune, con sentenza esecutiva, a risarcire con circa 400mila euro una famiglia proprietaria di terreni nella zona della scuola elementare Aldo Moro, dove è stato eseguito a suo tempo l’esproprio per realizzare strade senza corrispondere alcuna indennità ai proprietari. Una vecchia storia che però registra adesso i suoi effetti pratici, tenendo conto che il Comune - tra potere politico e gestione burocratica - viene gestito secondo una consolidata continuità. Questo è solo uno dei contenziosi legali intentati da privati che rivendicano corposi indennizzi per vecchie storie di espropri tra procedure e calcoli contestati. Dall’Amministrazione Comunale si sceglie la via del silenzio, nel timore di aprire armadi con eventuali scheletri, mentre ha impugnato la sentenza di primo grado ricorrendo in appello per chiedere intanto la sospensiva e non pagare, conferman-

do per la linea difensiva lo stesso avvocato locale (esterno all’ufficio legale dell’ente) che ha seguito il primo grado, con un aggravio di spese per la significativa parcella compreso l’anticipo di 15mila euro già concesso. Ci sono trattative in corso con i proprietari per un accordo che al momento non è stato trovato, specie dopo l’indennizzo sancito dal giudice. Ci sarebbero altri due casi simili di terreni espropriati e non risarciti, con altrettante condanne sostanziose cui il Comune è stato chiamato a far fronte. Si tratta di faccende del passato mai sanate, tenute sotto stretto riserbo, e gestite dalla giunta comunale di turno evitando di parlarne pubblicamente ma che pesano sugli equilibri contabili rivelandosi molto più di una spada di Damocle. Ci sono contenziosi legali pendenti da svariati anni con il Comune tenuto sotto scacco dalla richiesta di considerevoli risarcimenti. Non è escluso l’intervento della Corte dei Conti, più volte sollecitata a verificare il peso dei debiti e delle svariate rivendicazioni, senza dimenticare le questioni ancora aperte legate all’inchiesta Trust. M.Boc.

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FOCUS

Profughi, idea referendum per coinvolgere i cittadini DIBATTITO APERTO CON LA PROPOSTA DI UNA CONSULTAZIONE POPOLARE DOPO L’ADESIONE VOLONTARIA DEL COMUNE AL BANDO MINISTERIALE SPRAR CON L’ARRIVO DI ALTRI 40 EXTRACOMUNITARI. SOLLEVATI DAL LIBERO COMITATO CITTADINO I PROBLEMI DI LAVORO, CONDIZIONE SOCIALE E SICUREZZA di MASSIMO BOCCUCCI L’arrivo di altri profughi (ne sono attesi 40 in aggiunta ai 50 nei centri di prima accoglienza del Coppiolo e Montanaldo, oltre agli extracomunitari già in città ormai da tempo) ha sollevato il dibattito e aumentato le preoccupazioni tra la L’incontro aperto tenuto in Comune gente dopo l’adesione della Giunta Stirati al bando ministeriale Sprar che prevede l’attivazione di un centro di accoglienza. Non sono bastati per ora i discorsi politici, gli appelli morali, il buonismo e le rassicurazioni venute dal prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro. Il bando Sprar avrà una durata biennale movimentando circa 600mila euro l’anno. Nella provincia di Perugia sono 5 i Comuni aderenti agli Sprar e 25 su 59 quelli che hanno aderito alla prima accoglienza. L’adesione agli Sprar è volontaria per i singoli Comuni, non imposta da disposizioni statali, e da qui l’opportunità di ascoltare direttamente i cittadini attraverso un referendum locale per condividere o meno la scelta. Se ne parla, sentendo l’umore popolare, e la proposta è stata ufficialmente lanciata dal consigliere comunale Francesco Gagliardi. “Dobbiamo rispondere alle leggi dello Stato ed europee - ha detto il sindaco Filippo Mario Stirati all’incontro pubblico

presso la sala consiliare di palazzo Pretorio -, ci siamo messi a disposizione come tutti i Comuni per dare certezze e governare il fenomeno. Crediamo nella solidarietà e nell’accoglienza”. La vicesindaco Rita Cecchetti ha ricordato quanProfughi in arrivo in Italia do nel 2014 si è insediata l’attuale giunta e venne annunciato “che sarebbero arrivati 42 profughi e poco dopo senza preavviso arrivarono 20 africani. È cominciato un percorso di collaborazione con le associazioni. Volevamo unire il ruolo da protagonista del Comune con la solidarietà e abbiamo aderito agli Sprar anche su sollecitazione dell’Anci”. Le preoccupazioni espresse da più parti, come ha fatto il Libero Comitato Cittadino, sono legate alla presenza sul territorio di extracomunitari quotidianamente in cerca di soldi davanti a negozi, centri commerciali, semafori e nei bar. Non vengono nascosti i timori sulla provenienza e l’identità, le condizioni di salute e la sicurezza, il lavoro in tempi di crisi sempre più dilagante e l’assegnazione delle case popolari, fino a chiedersi cosa faranno i profughi in arrivo al termine del biennio degli Sprar.

ATTUALITÀ Sui social network imperversano l’ironia e le foto dei ciclisti che preferiscono utilizzare la strada

NESSUNO USA LA PISTA CICLABILE

La pista ciclabile è per ora soprattutto una pista deserta. Inutilizzata e oggetto di facile ironia, tra polemiche e riflessioni su come vengono spesi i soldi pubblici. Corrono le battute più audaci e simpatiche sui social network per la nuova pista che attraversa I ciclisti preferiscono... la strada... la zona ovest. Non la sta utilizzando nessuno: è lasciata lì al proprio destino senza che di giorno in giorno neanche un ciclista si avventuri, secondo le testimonianze di quanti gravitano specialmente in via Leonardo da Vinci, dove le bici transitano puntualmente lungo la strada come se nulla fosse. C’è chi la sbeffeggia pure, come quanti postano su Facebook le foto dei ciclisti che restano sulla carreggiata preferendo procedere a lato della pista, oppure delle auto che per parcheggiare salgono sui cordoli di cemento che la delimitano. Accanto ai cordoli, che vengono considerati una vera trappola col rischio di incidenti, si trovano infatti spesso in sosta auto e ciclomotori. Gli effetti di questa realizzazione sono, insomma, il totale disinteresse e anzi la convinzione che sia più dannosa che utile.

Lo scenario è mortificante tra i commenti anche sarcastici che coinvolgono l’Amministrazione Comunale per il progetto, la realizzazione dei lavori e la spesa sostenuta. La pista ciclabile è costata 335mila euro, di cui 120mila concessi dal ministero dell’Am...le auto preferiscono la pista... biente e il resto con fondi comunali. COSTI NEL MIRINO Sebbene sia stata ultimata ormai da un po’ di tempo, è stata per ora congelata l’inaugurazione prospettata dal Comune senza annunciare ancora la data. Il timore della maggioranza, divisa dall’inizio sul progetto, è quello di riaccendere i riflettori su un’opera pubblica controversa, accompagnata da polemiche furibonde prima sollevate dai cittadini (con i residenti in prima linea) e poi rilanciate nel dibattito politico. C’è una segnalazione alla Corte dei Conti: è stato chiesto alla magistratura contabile di verificare le modalità di spesa dei fondi pubblici, tra l’iter seguito e le variazioni che apportate al progetto durante i lavori hanno determinato un aumento dei costi. M.Boc.

VIABILITÀ

Via della Repubblica, l’asfalto è uno sfregio

FA DISCUTERE, SCATENANDO L’IRONIA SUI SOCIAL NETWORK, L’INTERVENTO NEL CENTRO STORICO CON LA STRISCIA DI CATRAME E IL SELCIATO IN PIETRA RIMASTO AI LATI. SI SPRECANO LE CRITICHE MENTRE SI ANNUNCIANO ALTRI INTERVENTI, COL CANTIERE DI VIA PERUGINA CHE È GIÀ PARTITO di ROBERTO BARBACCI

Ai lati di via della Repubil progetto di riqualificazioblica c’è il vecchio selciato ne delle Logge dei Tiratori, in pietra ma in mezzo una ritenendo che si debba salstriscia di catrame. Così si vaguardare il centro storico presenta la via dopo l’insenza alcuna alterazione, ed tervento sul fondo stradale. è stato sollecitato più volte a Dalle mattonelle in porfido intervenire energicamente di corso Garibaldi e il tratto sul rifacimento delle paviin pietra nella parte superiomentazioni delle vie. re della stessa via della ReALTRI LAVORI Il Comupubblica, si passa all’asfalto ne ha annunciato analoghe più impattante e del tutto operazioni di maquillage inappropriato per il contenella zona di San Pietro, in Come si presenta la via in cima... sto storico-architettonico. ...come si presenta in fondo via Mazzatinti a via Reposati Le polemiche sono lievitate e si è scatenata la facile ironia e via Armanni, con il timore che vengano rimosse le attuali strisui social network con critiche pesantissime per i lavori che sce di asfalto per sostituirle non con il selciato (che resta ai lati) hanno consegnato una pessima immagine della via. Le polema con altro catrame. Anche in questo caso ci sono state polemiche stanno lievitando e si scatena la facile ironia sui social miche quando si è utilizzato il sistema dell’asfalto per sistemanetwork (“meno male che Gubbio è la Città di Pietra e culla del re le vie dissestate fin dai tempi della posa del metano e di altri Medioevo”, è stato fatto notare sarcasticamente) con critiche interventi sulle reti tecnologiche. Intanto lo scorso 18 aprile pesantissime per i lavori appena ultimati che consegnano una sono cominciati i lavori nel tratto di via Perugina che conduce pessima immagine della via. L’ammiall’incrocio con piazza Quaranta Marnistrazione comunale ha spinto per il tiri. Anche in questo caso non mancarifacimento del look di questo tratto, no perplessità legate soprattutto alla dopo gli inevitabili interventi sulle reti tempestica, sia per i disagi arrecati tecnologiche, ma le conseguenze risulalle famiglie degli studenti dell’edifitano dirompenti. cio scolastico e della scuola media MaE IL COMITATO? Si attende la presa stro Giorgio, sia per l’imminente arridi posizione del comitato locale per la vo del mese di maggio, da sempre uno tutela dei beni culturali che conduce dei picchi stagionali a livello turistico, da oltre due anni una battaglia contro Il cantiere di via Perugina, aperto lo scorso 18 aprile complice la concomitanza con i Ceri.

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IL CASO

POLPETTE KILLER NELLA ZONA DI ZAPPACENERE C’è chi ha perso la testa e ha deciso di farsi giustizia da solo, mal sopportando evidentemente la convivenza con i cani in una zona come Zappacenere dove la concentrazione è considerevole e dove di notte spesso abbaiano con riflessi sulla quiete pubblica. Non s’è fatto scrupoli chi ha piazzato dei bocconi avvelenati poco dopo il ponte di Zappacenere nell’area di parco che completa il quartiere residenziale. Quattro cani avvelenati uno dietro l’altro nei pressi di un cassonetto della raccolta differenziata. Non ci sono precedenti di un impatto del genere per le polpette killer lasciate appositamente in un punto strategico con l’intento di colpire più di un animale. Il fenomeno della carne avvelenata è stato segnalato ripetutamente, in diversi posti e particolarmente nell’area della Vittorina proprio vicino Zappacenere, ma un epilogo così non si era mai visto. Questo parco è circoscritto tra le case e utilizzato per lo più dai residenti in una zona affollata di cani, che in qualche caso infastidiscono soprattutto per l’abbaiare notturno. Non si è mai pensato però che ci sarebbe stata una reazione simile con un’offensiva cruenta senza porsi il problema delle possibili conseguenze. Gli ignoti che hanno lasciato nel parco le polpette killer non hanno neanche calcolato il fatto che è frequentato anche dai bambini. Sono scattate proteste e denunce, mentre si discute su come prevenire certe situazioni oltre che su come conciliare la presenza dei cani in un quartiere densamente abitato con risvolti igienici, di sicurezza personale e quiete. Ha lasciato sconcertati tra gli abitanti della zona il metodo incivile e pericoloso scelto per mandare un segnale contro la presenza crescente dei cani. “Si cerca di arginare il fenomeno - spiega il veterinario Norberto Quadraroli dell’Asl - ma i responsabili non vengono mai trovati. L’unico sistema può essere la tracciabilità dei prodotti di libera vendita che vengono usati per avvelenare la carne, come i lumachicidi o altro”. M.Boc.

AZIONI CONGIUNTE

SENTIERO FRANCESCANO, UN PIANO PER IL RILANCIO

Si prepara un percorso progettuale per un’operazione di rilancio del Sentiero Francescano, attraverso iniziative di cui hanno parlato i sindaci di Gubbio, Assisi e Valfabbrica in un incontro con i presidenti e i direttori dei Gal Alta Umbria e Media Valle del Tevere. C’è la possibilità di utilizzare i fondi della programmazione comunitaria 2014-2020. Verranno studiati interventi di promo-commercializzazione delle imprese ubicate a ridosso del sentiero. Le azioni individuate potranno già partire nel 2017. L’obiettivo del progetto è quello di fornire ai pellegrini e agli amanti del turismo sportivo-naturalistico un’offerta di livello. Saranno attivate iniziative volte a potenziare i servizi a disposizione dei viandanti anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

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DON FABRICIO, L’ORDINAZIONE E UNA MISSIONE DA COMPIERE

DOMENICA 24 APRILE IN CATTEDRALE LA CONSACRAZIONE PRESBITERIALE DEL GIOVANE DI ORIGINI BRASILIANE. LA SUA VOCAZIONE VIENE VISTA COME UN SEGNO PER PROVARE A SALVARE L’AUTONOMIA DELLA DIOCESI

di MASSIMO BOCCUCCI Don Fabricio sa di avere una missione da compiere: giore di Anagni - racconta Cellucci - svolgendo poi questo giovane di origini brasiliane non vuole essere il servizio pastorale prima nella diocesi di Velletril’ultimo a essere ordinato sacerdote nella diocesi di Segni e quindi in Umbria, dapprima a Gubbio nella Gubbio così com’è, ovvero autonoma e non accorparrocchia di Santa Maria Ausiliatrice a Padule e poi pata come si teme per la spending review allo studio a Umbertide”. Si avvicina a questo rito così speciadella commissione vaticana insediata da Papa Franle attraverso una tre giorni vocazionale in preparacesco che punta a ridurre di 36 sedi le attuali 226 in zione, con gli interventi di padre Antonio Genziani Italia. Tutto serve per cercare di salvaguardare la tradell’ufficio per la pastorale delle vocazioni della Cei dizione e per conservare la sede vescovile che fu di (il 21 aprile alle ore 21 a Umbertide nella parrocchia Sant’Ubaldo e che dal prossimo 14 agosto, quando di Cristo Risorto), del cardinale Luis Antonio Tagle monsignor Mario Ceccobelli compirà 75 anni ragarcivescovo di Manila e presidente della Caritas Ingiungendo il limite d’età previsto, sarà vacante con ternazionale (il 22 aprile alle ore 21 a Gubbio nella Fabricio Cellucci una proroga scontata per Ceccobelli che potrebbe chiesa di Santa Maria al Corso), di padre Paolo Bedurare fino all’entrata in vigore della riforma vaticana. nanti docente di teologia morale alla pontificia università GregoQUARTA ORDINAZIONE Don Fabricio Cellucci verrà ordinato riana (il 23 aprile alle ore 21 a Gubbio nella chiesa di San Francesacerdote il 24 aprile, in cattedrale alle ore 17.30. Ventinovenne sco). Dal 18 al 23 aprile è prevista, a Umbertide nella parrocchia è cresciuto a Velletri e da tre anni vive nel territorio diocesano di Cristo Risorto, l’adorazione eucaristica con la preghiera per le per completare il suo percorso nella parrocchia di Cristo Risorvocazioni sotto la guida di Cellucci. to a Umbertide, dove l’indomani dell’ordinazione celebrerà la INAUGURAZIONE Nonostante l’assenza del card. Angelo Basua prima messa. Cellucci, che è vice direttore dell’ufficio per gnasco, tantissimi fedeli hanno preso parte alla consacrazione la pastorale delle vocazioni, sarà il quarto ordinato nella diocesi della chiesa Madre del Salvatore di Madonna del Ponte, readal vescovo Ceccobelli, dal suo insediamento il 6 febbraio 2005: lizzata grazie al contributo della CEI. Molto partecipato anche l’ultima dell’umbertidese don Stefano Bocciolesi risale al 20 il concetto d’inaugurazione dello scorso 17 aprile, che ha visto settembre 2009, dopo quelle di un altro originario umbertidese esibirsi l’Orchestra da Camera di Gubbio e il coro locale Floriano (Matteo Monfrinotti) nel 2007 e del friulano Roberto Revelant Ensemble. Soddisfazione è stata espressa dal parroco don Ganel 2008. Oggi sono impegnati nel percorso cinque seminaristi. briele Pauletto, che ha accolto tantissimi confratelli del Canonici PERCORSO E VIGILIA “Ho cominciato la mia formazione nel Regolari Laternanesi da ogni parte del mondo per un evento che 2002 quando sono stato accolto nel Seminario Minore e Magha segnato la storia della comunità locale.

Con i gruppi de ‘l Maggio la tradizione resiste FOCUS

COME DA CONSOLIDATA ABITUDINE, DAL TARDO POMERIGGIO DEL 30 APRILE IN TUTTO IL COMPRENSORIO SI RINNOVERÀ L’APPUNTAMENTO CON UNO DEGLI EVENTI PIÙ CARATTERISTICI DELLA STORIA LOCALE di ROBERTO BARBACCI La modernità spazza via tutto, ma sempre con le dovute eccezioni. Tanto che l’avvicinarsi del mese di maggio porta a Gubbio un clima di festa, euforia e attesa che non s’avverte in nessun altro periodo dell’anno. E se i Ceri vanno per la maggiore, nelle campagne e nelle zone più periferiche è forte il richiamo di antichi riti e tradizioni che provano a resistere allo scorrere del tempo, dove le nuove generazioni hanno perso buona parte del patrimonio che è stato loro tramandato. La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, però, in tutto il comprensorio è facile imbattersi nelle note e nei canti dei gruppi di maggiaioli, pronti a portare l’annuncio dell’arrivo della bella stagione. È una tradizione antica che rientra nel costume locale ma che affonda le radici anche in altre regioni (principalmente quelle dell’Italia centrale), che molti fanno risalire addirittura ai tempi dei Romani. Il canto de ‘l Maggio come lo conosciamo oggi è però di formazione ben più recente, e seppur in forme differenti s’è mantenuto costante nel corso degli anni. Fino a qualche decennio fa rappresentava un momento di incontro e aggregazione con pochi eguali, tanto che dalla campagna arrivavano tantissimi gruppi un po’ da ogni parte del comune, che puntualmente venivano ripagati dalle famiglie più agiate con doni alimentari. Il tempo ha modificato anche questa usanza, se è vero che oggi ai gruppi dei maggaioli vengono destinate per lo più offerte in denaro,

spesso simboliche ma pur sempre gradite. È una delle tradizioni più antiche che fanno parte della cultura eugubina, capace forse anche per questo di aver retto alla progressiva perdita di quei valori e di quelle ricchezze che momenti di aggregazione ed allegria come questi hanno saputo regalare nel corso degli anni. Difficile, se non impossibile, paragonare ‘l Maggio di oggi a quello di qualche decennio fa, ma in tanti (specialmente giovani) nei giorni precedenti alla fine di aprile sono all’opera per preparare il necessario e andare nelle case di amici e conoscenti a rinnovare gli auguri per la bella stagione. Un copione consolidato nel tempo dove non manca mai un pizzico di improvvisazione e personalizzazione (specie nei versi e nelle melodie proposte) ma dove ricorrenti sono strumenti quali fisarmonica, organetti, cembali, tamburelli e via dicendo. Un modo anche per restare ancorati a ricordi del passato, perché tanti maggiaioli di oggi hanno avuto la possibilità di accompagnare i loro genitori o i loro nonni, dai quali nel tempo hanno ricevuto il testimone. Ecco perché la modernità è riuscita a fiaccare solo in parte la voglia di portare avanti un simbolo del passato: per molti andare a cantare ‘l Maggio vuole essere un omaggio non soltanto alla bella stagione che è alle porte, ma anche e soprattutto memoria della propria esistenza.

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SCIENZA

Armonizzarsi con la natura, Pogacnik sceglie Gubbio L’ARTISTA SLOVENO SARÀ PRESENTE A GUBBIO DAL 13 AL 15 MAGGIO PER IL WORKSHOP ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE COSMOGEA. POGACNIK È NOTO PER I NUMEROSI PROGETTI DI LITOPUNTURA CHE DA DECENNI ESPORTA IN TUTTI I CONTINENTI. L’UNESCO L’HA NOMINATO ARTISTA PER LA PACE

Arriva a Gubbio uno degli artisti più apprezzati a livello internazionale, recentemente insignito dall’UNESCO del Premio Artista per la Pace per il biennio 2016-2018. Marko Pogacnik arriverà in città nel week-end 13-15 maggio, ma la sua non sarà una visita legata alla Festa dei Ceri che proprio Marko Pogacnik in quei giorni vivrà il suo culmine. È stato invitato a Gubbio nell’ambito del “Seminario della Vita”, evento promosso dall’Associazione Cosmogea che da anni collabora con l’artista sloveno. I tanti impegni sull’agenda hanno impedito a Pogacnik di poter fissare un’altra data, ma il workshop conta già numerosi iscritti da ogni parte d’Italia. UN MONDO “NUOVO” Nato a Kranj nel 1944, da più di 30 anni l’artista sloveno s’è fatto conoscere su scala mondiale grazie alle sue conoscenze riguardanti la geomanzia, disciplina che investe la capacità di mediare tra le potenzialità e bisogni di un luogo, delle sue piante e delle funzioni ecologiche con quelle di coloro che vi abitano e ne sono responsabili. Nell’accezione di Pogacnik non viene vista come una semplice “possibilità predittiva”, ma come l’arte-scienza di agire in armonia con determinati ambienti, promuovendo l’ascolto di ciò che circonda l’uomo e accogliendo anche gli aspetti non visibili del paesaggio, imparando e ricordando come interagire positivamente con esso. L’artista è conosciuto nel mondo anche per la tecnica da lui stesso creata e denominata “litopuntura”, un vero e proprio metodo di “agopuntura” (sulla falsariga di quello utilizzato per il corpo umano) che consiste nel fissare dei monoliti di pietra nel terreno e raffigurarvi sopra dei cosmogram-

di ROBERTO BARBACCI

mi, segnati creati in sintonia con il linguaggio universale della natura. Dal 1983 in poi sono stati numerosi i progetti di litopuntura che Pogacnik ha realizzato un po’ in tutti i continenti, tanto che nei mesi scorsi anche l’Unesco ha voluto sottolineare il suo impegno per l’ambiente e la natura noEsempio di litopuntura minandolo Artista per la Pace. Durante i due giorni del seminario, l’artista si recherà assieme ai partecipanti in alcuni luoghi del comprensorio eugubino, scelto perché capace di offrire una grande varietà di qualità naturali. Sarà un modo per ottenere un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostante, ma anche il primo passo per tendere alla costruzione di una nuova umanità volta a far emergere qualità di moralità, etica, senso di giustizia, fratellanza, condivisione e rispetto per creare una società umana armonicamente perfetta su tutta la terra. INFORMAZIONI È ancora possibile dare la propria adesione per partecipare al workshop contattando i numeri 0432.582484 oppure il 349.4070431, o inviando una mail a segreteria@cosmogea.it (per coloro che lo volessero, sarà possibile partecipare anche a solo una parte dei lavori in base alle proprie esigenze). L’apertura del seminario è prevista per le 14 di venerdì 13 maggio con il ritrovo in Piazza Quaranta Martiri. Sempre venerdì 13 è in programma alle 20,30 presso la Sala del Refettorio del Complesso di San Pietro una conferenza introduttiva gratuita e aperta a tutta la cittadinanza, durante la quale sarà possibile anche rivolgere domande all’artista sloveno.

LA ROCCA

di LUIGI GIRLANDA

LA CRITICA AI PAPI, DA VIRTÙ A COLPA IMPERDONABILE

È lecito a un fedele cattolico muovere critiche ai pastori della Chiesa? Una risposta chiara a questa domanda oggi è molto più impellente di quanto possa immaginare chi non è al dentro delle questioni riguardanti il mondo cattolico. In effetti, al di là dell’ossequio della quasi totalità dei mass media, da più parti cominciano a farsi sentire voci di dissenso sempre più marcate e argomentate al magistero di Papa Bergoglio. Apparentemente, nulla di nuovo sembrerebbe esserci sotto il Sole, visto che la storia della Chiesa degli ultimi decenni ha visto praticamente ogni sommo pontefice subire critiche feroci non solo dal mondo laico, ma anche da parte di cardinali e vescovi, che pure dovrebbero essere una sorta di cassa di risonanza del magistero del papa. Benedetto XVI, forse il più odiato dei papi del post concilio, dopo gli attacchi subiti per aver liberalizzato la messa antica e tolto la scomunica ai vescovi seguaci di Lefebvre, arrivò addirittura a scrivere una lettera ai vescovi del mondo in cui diceva: “Sono rimasto rattristato dal fatto che anche cattolici, che in fondo avrebbero potuto sapere meglio come stanno le cose, abbiano pensato di dovermi colpire con un’ostilità pronta all’attacco”. Famoso anche il caso di Papa Paolo VI che, dopo l’enciclica del 1968 “Humanae vitae”, subì critiche così feroci da parte di molti vescovi del mondo che decise di non pubblicare più nessuna enciclica negli ultimi dieci anni del suo pontificato. È nota a tutti, infine, la carica polemica che certa parte del mondo cattolico ha scagliato contro tutti i papi del preconcilio, dipinti sovente come arcigni difensori di una chiesa corrotta e lontana dal mondo. Ora, la novità del “caso Bergoglio” sta nel fatto che la critica, un tempo considerata non solo legittima ma doverosa, viene riguardata oggi con sdegno e disprezzo, proprio da parte di quegli stessi sacerdoti e vescovi che, quando non erano protagonisti del dissenso al magistero pontificio, né erano comunque silenziosi complici. Tanto per fare qualche esempio, abbiamo più volte ricordato come a Gubbio, subito dopo l’elezione di Papa Benedetto XVI, un sacerdote ebbe modo di dire, in presenza del sottoscritto e del Preside della Scuola diocesana di Teologia, che auspicava il ritorno di Mehmet Ali Ağca in piazza san Pietro perché potesse far fuori il neoeletto pontefice, dipinto come una sciagura per la Chiesa, senza per questo subire il minimo fastidio ecclesiale. Altro che critica, dunque, ma vero e proprio odio. Oggi, al contrario, sembra che non essere entusiasti adulatori di Papa Bergoglio sia una colpa imperdonabile che costa ostracismo e isolamento. “Io non avrei problemi a sospendere a divinis un sacerdote che non è d’accordo con Papa Francesco”, dicono oggi i vescovi, anche dalle nostre parti, stando a quanto riferiscono alcuni sacerdoti. Evidentemente con i predecessori di Bergoglio qualche problema lo avevano. Chissà perché? Sarebbe opportuno capire allora qual è la giusta prospettiva cattolica sulla legittimità della critica ai pastori. Se il principio è quello secondo cui “il Papa è il Papa e ha sempre ragione”, allora si dovrebbe spiegare come mai questa massima non viene applicata, ad esempio, per Pio IX, san Pio X, Papa Pacelli, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Oppure, se la critica verso questi giganti della storia della Chiesa è legittima e perfino dipinta come sintomo di una fede adulta, qualcuno dovrà pur decidersi a spiegare perché solo con Papa Bergoglio questo principio salta e non viene rispettato, fino al punto di richiedere sdegnati al Vescovo di scomunicare chi critica il Papa (accade anche questo alle riunioni del clero diocesano!). Questa è la situazione paradossale del mondo cattolico odierno: i paladini della chiesa della misericordia che ha finalmente rinun-

ciato alle condanne e alle scomuniche, sono i primi a chiedere il ripristino di tali istituti giuridici quando non la si pensa come loro. Ecco allora che sorge un dilemma, quando ci si chiede cosa mai è accaduto con l’elezione di Papa Francesco: o Bergoglio ha tra i suoi indomiti paladini i nemici dei Papi di ieri oppure, finalmente, vescovi e sacerdoti hanno cominciato a seguire obbedienti il Papa. Tertium non datur. E non è proprio una bella cosa.

Fabrizio Ianni

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LA STRUTTURA RICETTIVA

L’HOTEL ALLA CASELLA E L’OMAGGIO ALLA STORIA

Da qualche settimana ha cominciato la sua attività l’Hotel “Alla Casella”, situato alle porte di Gubbio in via Mazzatinti e realizzato dove un tempo era presente l’Hotel Oderisi. Una struttura che mescola tradizione e modernità, completamente ristrutturata e con locali e arredi rinnovati. Riccardo Pierini insieme alla moglie Allana Freitas hanno pensato bene di far rivivere un luogo storico, scegliendo un nome legato proprio alla particolarità del posto e al ruolo che rivestiva in età medievale. La “casella” era infatti quella che veniva definita la “garitta di guardia”, cioè il luogo per ricoverare il corpo di guardia, di ronda e di sorveglianza lungo le mura. Le “caselle” si trovavano in cima alle torri e ai torrioni o lungo la cinta muriaria, e stando ai documenti dell’epoca una di queste era proprio presente nella struttura che oggi ospita l’hotel, posta appena sopra il tratto di mura che scavalca il torrente Camignano (denominata la “Casella dei Cancelli”). Riccardo e Allana hanno tratto ispirazione dalla storia per donare nuovo slancio e vigore alla struttura, legandola in maniera indissolubile col suo passato e la sua storia. Info: 075 9275956 / 334 8324735 Web www.hotelallacasella.com Facebook Alla Casella

FESTA DEI CERI Sabato 23 l’investitura del Capodieci Matteo Battistelli. Ecco una carrellata degli appuntamenti

CON I SANGIORGIARI SI APRE IL PERIODO PIÙ INTENSO

Maggio è alle porte e fioccano, come da consuetudine, gli appuntamenti in preparazione all’edizione 2016 della Festa dei Ceri. Un programma sempre ricco che apriranno i sangiorgiari sabato 23 aprile per la festa di San Giorgio, con le lodi alle 9 presso la chiesetta della seconda capeluccia e in serata alle 18 la messa a Santa Maria (con l’investitura del capodieci Matteo Battistelli, che giovedì 28 alzerà lo “stendardo” in via XX Settembre) e a seguire la cena sotto gli Arconi. Il 1° maggio i Ceri

torneranno in città nel consueto clima di festa, con i santubaldari che si ritorveranno a cena venerdì 6 maggio (e il giorno dopo toccherà al capodieci Stefano Rossi far festa nella zona della case popolari). Sabato 7 i santantoniari in taverna omaggeranno i ceraioli più anziani con la “Cena delle Cavie”, mentre il giorno seguente è prevista l’alzata del pennone del capodieci Michele Gaggiotti. Martedì 10 faranno festa anche i capitani Luca Pecci e Vincenzo Lauri. Poi spazio solo all’attesa...

FESTA DEI CERI Su iniziativa di un gruppo spontaneo di ceraioli di tutti e tre i Ceri un incontro su riti, valori e fede

HILARITER PER RISCOPRIRE LE RADICI

la festa e ciò che è stato tramandato nel temSi parla spesso di Ceri, specie adesso che si copo. Un incontro nato dalla voglia di sapere e di mincia a respirare in maniera più consistente condividere un’esperienza unica che affonda le l’aria dell’attesa, a poche settimane dalla festa. radici nella storia e si propone di porre l’attenÈ il tempo delle riunioni, delle parole legate a zione su aspetti troppo spesso dimenticati, ma doppio filo alla corsa, e di tanto in tanto ci finiche di fatto rappresentano il fondamento stesso sce anche qualche questione che rischia di non dell’identità del popolo eugubino. Un’iniziativa trovare mai una soluzione (vedi l’annosa vicenda salutata con favore in quanto trasversale e scadel chiostro o dell’allungamento dell’alzatella, turita dopo una serie di incontri svolti presso la proposto dall’Università dei Muratori ma rigetBiblioteca Sperelliana ai quali hanno preso parte tato dai ceraioli). Si tralasciano troppo spesso ceraioli appartenenti a tutti i tre Ceri, confronquei valori e quei significati che hanno permestandosi in maniera semplice, libera e spontanea so alla festa di essere tramandata nel corso dei (quindi alla ceraiola), su alcuni temi fondanti la secoli, consegnandola alle generazioni presenti La locandina dell’evento Festa. L’evento è in programma venerdì 29 aprile come l’hanno ricevuta. È stata questa la molla alle 21 presso la Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli, che che ha spinto tanti ceraioli (soprattutto giovani, ma col sosteper una sera tornerà il luogo prediletto di tutti gli eugubini, gno di tanti ceraioli di vecchia data) a voler ricercare qualcosa così come è stato concepito quando venne edificato nel XVI di più della semplice riunione della zona o della muta. “Hilasecolo. Interverranno il prof. Piergiorgio Giacchè, antropologo riter, sulle Spalle nel Cuore”, nelle intenzioni deve essere il e docente dell’Università di Perugia, e il prof. Raniero Regni. primo di una serie di appuntamenti volti a far comprendere R.Bar. alle nuove generazioni quello che è il senso più profondo del-

LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

A SEMONTE SI PROMUOVE L’EDUCAZIONE SANITARIA

L’Associazione Semonte ha promosso una serie di interventi di educazione sanitaria presso la scuola elementare della frazione, in collaborazione con le insegnanti del plesso. Gli interventi sono stati inseriti nel progetto di plesso “Buon viaggio… bocconcino” per l’anno scolastico 2015-16. Sono stati organizzati tre ingressi in giornate diverse di specialisti esterni presso le classi quarta e quinta. Gli specialisti, a titolo gratuito, hanno trattato argomenti di educazione sanitaria attinenti la propria attività, avvalendosi di ausili multimediali e cartacei, con un rapporto quasi ludico con i bambini, chiamati a partecipare attivamente. In particolare, il giorno 8 marzo il dottor Lorenzo Olivieri, odontoiatra, specialista in chirurgia odontostomatologica, ha trasmesso nozioni fondamentali sul cavo orale, sulle sue parti anatomiche, sulle funzioni delle varie parti della bocca, sui “nemici” della bocca del bambino, sulle buone e cattive abitudini che il bambino e i genitori possono avere riguardo alla salute di questo distretto corporeo, su una corretta alimentazione, dando infine utili consigli per una perfetta igiene orale mediante le varie tecniche di manutenzione domiciliare. Il giorno 15 marzo il dottor Massimiliano Minelli, fisioterapista, specialista in terapia manuale, ha dato ai bambini le informazioni utili per saper riconoscere e assumere una corretta postura da seduti sui banchi di scuola o davanti al computer e per portare correttamente lo zainetto; ha insegnato come eseguire esercizi di stretching fra una lezione e la successiva, eser-

cizi utili per sgranchire le articolazioni e sollecitare l’attività muscolare; ha inoltre illustrato ai bambini le conseguenze di cattive abitudini posturali protratte nel tempo. Il giorno 6 aprile la dott.ssa Maria Maddalena Palumbo, biologo nutrizionista, specialista in alimentazione e nutrizione umana, insieme alla dott. ssa Cristina Billi, medico chirurgo, specialista in scienza dell’alimentazione, ha preparato un’esauriente lezione sui nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, fibre), le loro funzioni e l’adeguata modalità di comporre i pasti, distribuendo i nutrienti nell’arco della giornata; ha inoltre indicato ai bambini come distinguere gli alimenti salutari da quelli dannosi per la salute, invitandoli ad evitare cibi e bevande di produzione industriale, per preferire alimenti più semplici, ma più genuini. Alla fine della lezione, sono state distribuite delle brochure gentilmente offerte dal Centro Medico Cairoli in cui sono stati schematizzati i concetti partecipati alla scolaresca. Le insegnanti hanno invitato gli specialisti per un incontro con le prime tre classi, considerato l’interesse che i bambini più grandi hanno dimostrato, seguendo gli esperti con attenzione e intervenendo con numerosi quesiti. L’Associazione Semonte e le insegnanti della scuola elementare di Semonte ringraziano il dott. Lorenzo Olivieri, il dott. Massimiliano Minelli, la dott. ssa M. Maddalena Palumbo, la dott.ssa Cristina Billi e Centro Medico Cairoli.

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CALCIO

Tutto pronto per la festa

GUBBIO E FONTANELLE BRANCA A UN PASSO DAL TRAGUARDO: LA RIMONTA DEI ROSSOBLÙ DI MAGI TROVA LINFA NEL CROLLO DEL GAVORRANO, MENTRE A LISARELLI MANCA UN PUNTO PER L’ECCELLENZA

La linea del traguardo sempre più vicina, la netta sensazione di aver compiuto un mezzo capolavoro. Arrivando da storie diverse, perché Gubbio e Fontanelle Branca non hanno certo Gubbio, che rimonta! Foto Gubbiofans avuto lo stesso rendimento durante tutta la stagione. Ma sono pronte a stappare lo spumante e consegnare agli annali del calcio eugubino un’annata a dir poco meravigliosa, già inaugurata peraltro dalla promozione in Prima Categoria del Padule San Marco di Massimo Cerbella. A cavallo tra aprile e maggio, i rossoblù di Giuseppe Magi e i biancoblù di Andrea Lisarelli hanno in programma di far festa, coronando al meglio una stagione che li ha visti sempre e comunque protagonisti. TUTTI A SANGIUSTINO Il calcolo delle probabilità indica nel Fontanelle Branca la squadra più prossima a rompere gli indugi. In verità i brancaioli hanno già assaporato per una decina di minuti il sapore dell’Eccellenza: domenica scorsa hanno vinto senza problemi per 4-0 contro il Real Pitulum Tiberis, con il “Santa Barbara” che nei minuti finali ha seguito attraverso telefonini e social quanto accadeva a Lama, dove un pari tra la formazione locale e il Pontevalleceppi (cioè la coppia delle inseguitrici) avrebbe consegnato la promozione diretta con un turno d’anticipo alla formazione eugubina. Un proposito andato in frantumi in pieno recupero, quando il Lama ha ribaltato la partita vincendo per 3-2 e obbligando così il Fontanelle a dover attendere un’altra settimana. A Sangiustino, contro una squadra senza più obiettivi di classifica, basterà un punto per

di ROBERTO BARBACCI

fare festa, col Lama costretto a vincere sul difficile campo del Cerqueto, impelagato in zona play-out. Si prepara un piccolo esodo dopo che in stagione il “Santa Barbara” ha fatto registrare punte record di spetta- A Branca si sogna Foto Elisa Moriconi tori per la categoria (anche domenica, pur in concomitanza con Gubbio-Sangiovannese, i tifosi erano 250). DERBY DA URLO Agli esodi con tanti sostenitori al seguito s’è abituato da qualche tempo a questa parte anche il Gubbio. Che potrebbe anch’esso festeggiare il ritorno in Lega Pro domenica 24 aprile ospitando un Foligno in piena crisi societaria: servirà una vittoria e un “favore” da parte del Sansepolcro, che ospita un Gavorrano ridotto ai minimi termini da infortuni e squalifiche e scivolato a -4 dopo la sconfitta casalinga con la Pianese. Solo una vittoria dei biturgensi consentirebbe al Gubbio di chiudere i conti, che altrimenti avrebbe due match point contro Città di Castello (già salvo) e Viareggio. Il gran girone di ritorno dei rossoblù, che hanno messo assieme 37 punti su 42 disponibili, è figlio della grande capacità dimostrata da Magi nel saper gestire un gruppo che una volta aggiustato il tiro nel mercato di dicembre ha messo in mostra una superiorità schiacciante in un girone che sin da inizio stagione era parso ampiamente alla portata degli eugubini, bravi a rimediare a qualche errore di troppo commesso nel girone d’andata e a superare lo shock della mancata riammissione in Lega Pro. Ricordi ormai vecchi e lontani, perché il calcio professionistico è pronto ad accogliere di nuovo l’armata rossoblù.

CALCIO Il Madonna del Ponte Punto Sicurezza nel calcio a 5 e il San Bartolo nel calcio a 8 campioni regionali

CSI, PARTE LA CACCIA A DUE SCUDETTI

È davvero un momento d’oro per il calcio eugubino. Che vince anche nei campionati CSI, tanto da poter accampare nuove speranze tricolori grazie ai successi ottenuti nelle fasi Il Madonna del Ponte Punto Sicurezza regionali. Lo scorso 17 aprile hanno fatto festa il Madonna del Ponte Punto Sicurezza nel calcio a 5 e il San Bartolo nel calcio a 8. Due vittorie inattese, perché nessuna delle due formazioni partiva coi favori del pronostico. Il Madonna del Ponte ha fatto cifra tonda conquistando tre vittorie su altrettante gare, superando anche i cugini del San Martino (che avevano vinto la fase cittadina) che pure

si sono presentati alla rassegna con tante assenze, e sbarazzandosi della concorrenza delle due portacolori folignati. La sorpresa l’hanno fatta anche i padulesi del San Bartolo, partiti Selfie per il San Bartolo a fari spenti ma capaci a loro volta di inanellare tre successi nelle tre gare disputate senza subire nemmeno un gol. Per entrambe le compagini eugubine si sono così spalancate le porte delle finali interregionali, con l’obiettivo per nulla nascosto di provare ad andare a conquistare il titolo di campioni italiani. R.Bar.

MOTORI IL RALLY DI SAN MARINO TORNA IL 10 LUGLIO

Ora è ufficiale: gli sterrati di Gubbio torneranno ad essere protagonisti di una tappa del campionato italiano Rally Terra. Che sia o meno l’anticamera per un ritorno nel calendario mondiale è presto per dirlo, ma intanto domenica 10 luglio a Nerbisci e San Bartolomeo i migliori piloti italiani si daranno battaglia nella giornata finale del Rally di San Marino, appuntamento

che torna a Gubbio dopo molti anni di assenza. L’amministrazione comunale ha fortemente voluto l’evento, trovando nella Tecnoservice di Riccardo Bei (che sarà uno dei main sponsor dell’evento) il partner ideale per poter sostenere poi gli oneri dei lavori di rifacimento del manto stradale una volta terminate le prove speciali. R.Bar.

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OGNI SABATO MATTINA SI SALE A SAN GIROLAMO

Proseguiranno tutti i sabati fino a Pentecoste (che quest’anno cade domenica 15 maggio) i pellegrinaggi mariani al Monastero di San Girolamo, divenuti ormai parte integrante delle iniziative del periodo pasquale della Diocesi eugubina. Ogni sabato, con ritrovo alle 6,30 a San Marziale, si sale fino al monastero dove alle 7 viene celebrata la santa messa. Sabato 7 maggio sono invitati a partecipare anche i capitani e i capodieci della Festa dei Ceri, con la santa messa che verrà celebrata dal vescovo Mario Ceccobelli. Martedì 31 maggio è previsto invece il pellegrinaggio serale sempre verso San Girolamo a conclusione del mese mariano.

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Successo per il terzo torneo regionale di burraco a coppie “Città di Gubio”, organizzato dall’Asd “Sotto il Campanone”, presieduta da Annamaria Girlanda, il 17 aprile scorso presso l’hotel Catignano. Il torneo ha visto la partecipazione di 104 coppie provenienti da Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Emilia Romagna. Per la prima volta in assoluto nella storia del burraco, il torneo, per questo denominato “torneo rosa”, è stato diretto da uno staff arbitrale completamente al femminile: direttore di gara Simonetta Santutti di Macerata; arbitri di sala Raffaella Giampaoli di Roma e Annarosa Rodigari di Senigallia; arbitro sala conti Maura Flenghi di Pesaro. Il rosa è stato il filo conduttore dell’intero torneo: spillette a forma di rosa realizzate all’uncinetto dalle associate sono state gli omaggi al tavolo per ogni giocatore, festoni rosa addobbavano la sala, una piantina di ortensie rosa è stato l’omaggio per lo staff arbitrale. Hanno vinto Giulia Brusciotti ed Emilio Luciani dell’Asd Veregra Burraco. Sul podio d’onore Paolo Giacometti e Danilo Siena dell’Asd “Sotto il Campanone”, al terzo posto Massimiliano Campolucci e Daniela Dionisi dell’Asd “Otto di Cuori” di Senigallia. Altri premiati Domenico Aloi e Nadia Tomarelli, Massimo Astolfi e Annamaria Belligi, Michael Chiocci e Mara Nardelli, Elisabetta Fagioli e Adele Martinozzi, Simonetta Procacci e Massimo Pugnitopo.

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NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

FARMACIE

COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134

GUBBIO

www.livegubbio.it / www.15giorni.it Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Mercoledì 20 Aprile 2016 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

SABATO 7 MAGGIO 2016

LA BACHECA DI Gli annunci e le segnalazioni dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it Signora italiana residente a Gubbio si offre per pulizie, notti in ospedale o giornaliero. Info: 340.9283913

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