15 Giorni - Numero 63 - 15 Novembre 2016 by VivoGubbio

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Martedì 15 Novembre 2016 Anno IV Numero 63

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

LA BRUTTA BESTIA IL TERREMOTO HA MESSO IN GINOCCHIO UNA VASTA AREA TRA LA VALNERINA, IL MACERATESE E IL REATINO. MA SI È AVVERTITO IN MODO NOTEVOLE ANCHE NEL TERRITORIO EUGUBINO. ADESSO SEMBRA SPOSTARSI VERSO NORD. GIÀ NEL 1700 C’ERANO STATE DELLE SCOSSE FORTISSIME

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COPERTINA

I terremoti fanno parte della nostra storia Le carte sono riprese dal sito ufficiale Ingv e sulla faglia di Gubbio c’è questa descrizione: “Schema geologico della zona di Gubbio. Il bacino (la valle allungata in senso nordovest-sudest) è indicato con il grigetto. La faglia di Gubbio è la linea nera continua che borda il bacino intorno e a nord di Gubbio, mentre appare tratteggiata a sud, perché meno visibile in affioramento”.

GLI ARCHIVI CONSEGNANO UNA SERIE DI EVENTI SISMICI IMPRESSIONANTI. LA RICOSTRUZIONE DELLE SCOSSE PIÙ IMPORTANTI. FIN DAL 1700 CI SONO DOCUMENTI DI MOVIMENTI TELLURICI DAL NOTEVOLE IMPATTO, COSÌ COME NEL SECOLO SCORSO di GIANCARLO TOMASSOLI

È tornato a farsi sentire. Anche a Gubbio. Tutto è iniziato con la scossa del 24 agosto, epicentro ad Accumoli nel reatino, magnitudo 6 della scala Richter e magnitudo 5.4 a Norcia. A ottobre altri segnali forti: due in sequenza, nella serata del 26 ottobre con epicentro a Castelsantangelo sul Nera nel maceratese, magnitudo 5.4 e poi 5.9 della Richter. Fino ad arrivare al picco del sisma, il 30 ottobre, con epicentro nei pressi di Norcia e una potenza pari al 6.5. I siti ufficiali internazionali di geofisica degli Stati Uniti e del Giappone hanno calcolato il sisma di magnitudo 6.6 della Richter. Dal 24 agosto scorso il numero complessivo di scosse ha superato quota 24mila. Esiste un’analogia storica agghiacciante in questi luoghi. Bisogna tornare indietro di oltre 300 anni (1702-1703). Il 18 ottobre 1702 a Norcia si registrò una scossa di magnitudo 5.2 e il 14 novembre si rilevò a Spello un terremoto di magnitudo 5.1. L’apice delle scosse risale al 1703: il 14 gennaio fu rilevato un movimento tellurico con epicentro a Norcia di magnitudo 6.7 e il 16 gennaio una replica del 6.2 con epicentro nell’aquilano, a Montereale (14 chilometri da Amatrice). Il 2 febbraio un’altra scossa devastante (6.7) con epicentro a L’Aquila (quello del 2009 è stato del 6.2). Perciò quest’area aveva già visto un cataclisma. VERSO GUBBIO Nel ‘700 risultano consegnati agli archivi altri terremoti importanti, non distanti da Gubbio. Raggiunsero e superarono una potenza di magnitudo 6 della scala Richter: il 12 maggio 1730 il 6.1 con epicentro ad Avendita vicino Cascia; il 24 aprile 1741 di magnitudo 6.2 a Castelplanio nel fabriane-

I danni riportati dalla strada che conduce a Castelluccio di Norcia

La faglia di Gubbio, riconoscibile dalla linea nera continua

se; il 27 luglio 1751 un 6.3 a Gualdo Tadino; il 3 giugno 1781 di magnitudo 6.4 tra Cagli e Piobbico. Nel secolo scorso si ricordano il 26 aprile 1917 di magnitudo 5.8 a Citerna (14 chilometri da Città di Castello); il 2 gennaio 1924 un 5.6 a Mondolfo tra Fano e Senigallia; il 30 ottobre 1930 di magnitudo 6 a Senigallia; il 14 giugno 1972 di magnitudo 5.9 ad Ancona. Poi quello di Norcia il 19 settembre 1979 (5.9). A seguire si ricorda lo sciame sismico che raggiunse la potenza massima il 26 settembre 1997 con due scosse di magnitudo 5.8 e 6.1 con epicentro tra Annifo e Colfiorito. Proseguì il 7 ottobre (5.3 a Colfiorito) e il 14 ottobre (5.5 a Sellano) fino al 26 marzo 1998 con il sisma magnitudo 5.4 con epicentro a Gualdo Tadino. Gubbio è stato interessato da uno sciame sismico con epicentro tra Semonte e Casamorcia iniziato il 27 agosto 2013 (3.7) fino a gennaio 2015, con il picco di magnitudo 4 avvertito il 22 dicembre 2013. Questo sciame sismico è di impatto modesto rispetto a quello che interessò il bacino di Gubbio nel 1984. Il maggior evento è datato 29 aprile 1984 (magnitudo 5.2) tra Gubbio e Valfabbrica, nei pressi del Monte Urbino: venne poi ricalcolato con una potenza di magnitudo 5.6 della scala Richter. Questo è il picco massimo che è stato mai riscontrato nel bacino eugubini, anche se due terremoti simili risalgono al 23 aprile 1593 e al 23 ottobre 1730, entrambi catalogati di magnitudo 5.4 (ricalcolati dopo recenti studi). Lo sciame sismico dell’84 può ritenersi di minore rilevanza per intensità e durata rispetto a quanto s’è visto e sentito in questo periodo nell’Appennino centrale.

SCALA RICHTER, CHE COS’È E COME SI CALCOLA La magnitudo, ideata nel 1935 dal sismologo statunitense Charles Richter, è la misura che i sismografi usano per calcolare l’energia che si sprigiona all’epicentro di un terremoto, la sua reale intensità nel punto dal quale l’energia è liberata. Per calcolare la magnitudo si usa un indice Richter che non si misura in gradi, ma rappresenta delle grandezze, corrispondenti all’ampiezza delle onde sismiche che un terremoto sprigiona al suo epicentro, elevate su base logaritmica. Ogni volta che la magnitudo sale di una unità, l’energia aumenta non di una, ma di circa 30 volte. Rispetto a un terremoto di magnitudo 4,

uno di magnitudo 5 è 30 volte più forte, mentre uno di 6 risulta 900 volte più forte. Nella magnitudo 6.5 - ovvero la scossa del 30 ottobre 2016 a Norcia - l’energia sviluppata raggiunge gli 80 chilotoni pari a 80mila tonnellate di tritolo e quattro volte superiore alla potenza delle bombe atomiche cadute nel 1945 su Hiroshima e Nagasaki. La massima magnitudo al mondo (9.5) è stata registrata in Cile nel 1960, mentre in Italia si è arrivati al 7.4 nel gennaio 1693 nella Val di Noto (Sicilia orientale). La magnitudo non è utilizzata per il risarcimento dei danni prodotti dai terremoti. G.Tom.

COPERTINA

Disdette e zero prenotazioni, ecco i danni collaterali GLI OPERATORI TURISTICI CHIEDONO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SGRAVI FISCALI, AGEVOLAZIONI E UNA FORTE CAMPAGNA PROMOZIONALE PER FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE DI EMERGENZA

Zero prenotazioni per Natale e disdette fino al 70% nel ponte dei Santi e per il prossimo dell’Immacolata: sono gli effetti del terremoto che Gubbio ha sentito ma senza danni per le persone, le abitazioni e il patrimonio storico. Ci sono però i danni collaterali. E sono grossi. Perciò gli operatori del settore Uno scorcio del centro storico si sono confrontati con l’Amministrazione Comunale esprimendo tutta la preoccupazione per una situazione complicata. Si sono mobilitati gli albergatori e i ristoratori, con le associazioni GubbioFaCentro (raccoglie un’ottantina di operatori commerciali e professionisti del centro storico) e Iridium (raggruppa 25 strutture agrituristiche). Chiedono aiutoi sotto forma di sgravi fiscali e sospensione delle tasse: lo fanno attraverso un documento destinato alla Regione e alle forze politiche confidando in incontro per confrontarsi e trovare soluzioni. C’è la richiesta di sospendere le cartelle di pagamento da parte di Equitalia almeno fino al 31 dicembre 2017, così come viene chiesto di ricalcolare la Tari (in misura

di MASSIMO BOCCUCCI

proporzionale alla percentuale di occupazione delle camere), la Siae e il canone Rai, oltre a bloccare la rateizzazione dei mutui e prevedere i benefici della cassa integrazione in deroga. La misura proposta è da estendersi - viene specificato - a tutte le imprese in difficoltà. Si fa leva pure sull’impegno delle Una tipica reception istituzioni esortate a promuovere alcune iniziative pubblicitarie e di marketing territoriale per attrarre l’attenzione dei media sui territori colpiti indirettamente o di riflesso dagli eventi sismici, per i danni economici e d’immagine. Si suggerisce il ricorso a testimonial e video per documentare la sicurezza dei luoghi, rafforzando il piano di comunicazione a ogni livello per gli appuntamenti attrattivi del prossimo periodo natalizio, fino a proporre pacchetti per le gite scolastiche dalle Marche in Umbria e viceversa con un sostegno reciproco. È stato istituito un gruppo di lavoro aperto a tutti che si incontra per monitorare le azioni intraprese e sviluppare nuove idee e prodotti turistici.

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POLITICA

PARCHEGGIO DI SAN PIETRO, PROVE DI APERTURA

IL SINDACO FILIPPO MARIO STIRATI INTENDE ATTIVARE IL LIVELLO -2 ENTRO LE PROSSIME FESTIVITÀ CON UN CENTINAIO DI POSTI AUTO A USO LIBERO. I LAVORI SONO ANCORA IN CORSO D’OPERA. LA TABELLA DI MARCIA PREVEDE IL COMPLETAMENTO DEL PUC ENTRO IL 2017 MA È DIFFICILE RIUSCIRCI Il livello -2 del parcheggio multipiano di hanno acquistato e già versato l’anticipo via Fonte Avellana prevede un centinaio (sono una trentina dopo che una decina di posti auto, per il momento a uso libehanno rinunciato) e la vendita di un’altra ro. L’obiettivo del sindaco Filippo Mario quarantina di box auto per ricavare altre Stirati è aprirlo per le prossime festività risorse economiche da investire per andanatalizie. È un passo importante per quere avanti con i lavori. La maggior parte dei sta opera pubblica discussa e controverbox è sui 18-20 metri quadrati e le ultime sa, tra le inchieste giudiziarie in corso e leggi finanziarie hanno previsto degli sgrail cantiere aperto da nove anni con masvi fiscali considerandoli delle pertinenze sicci investimenti di soldi pubblici, che è dell’abitazione per i residenti in una vasta ancora lontana dall’essere completata. Si zona (bisognerà vedere se la prossima Uno dei livelli del PUC di San Pietro vogliono intanto mettere a disposizione il legge finanziaria confermerà la misura). centinaio di posti nel piano più interrato, mentre sono in corso i Gli importi per l’acquisto dei box sono destinati a calare data la lavori di uno degli stralci previsti dalla tabella operativa ereditacongiuntura economica negativa: all’inizio si aggiravano ciascuta da Stirati e messa a punto tre anni fa dall’allora commissario no attorno ai 30mila euro per la concessione trentennale (ora si straordinario Maria Luisa D’Alessandro. Questa tabella prevede tratta di acquisizione definitiva). l’ultimazione entro il 2017 (difficilmente verrà rispettata) dopo le IMPATTO ESTETICO Il completamento del parcheggio multicontinue proroghe che chiamano in causa pure gli impegni obblipiano non è per il momento prevedibile nella tempistica anche gati sulle modalità di spesa dei finanziamenti regionali. perché c’è un dibattito aperto sull’impatto estetico ambientale del piano che si affaccia su via Fonte Avellana. Ci sono pressioni, TEMPI ALLUNGATI In questa fase sono in corso dei lavori che ormai da anni, per modificare il progetto e prevedere un impatimpegnano l’impresa locale Monacelli Franco Costruzioni Edili to diverso. Restano poi aperte le questioni del muro di conteniSrl, aggiudicataria dell’appalto da circa 350mila euro, e riguarmento dietro la vecchia palestra (da tempo è puntellato dopo i dano soprattutto l’impiantistica. Dovevano essere completati segni di cedimento) e lo spazio verde realizzato nel precedente nel giugno scorso, ma è stata approntata una variante che ha stralcio dei lavori che è andato completamente rovinato per l’inportato all’ennesimo allungamento dei tempi. Soltanto dopo curia con spreco di soldi. questo stralcio si potrà procedere a una fase successiva che prevede nel livello zero la realizzazione dei box per i privati che

REFERENDUM Si è scatenata la bagarre dopo l’assenza di Smacchi alla serata con la Marini, Giulietti e Cucinelli

IL PD ORA LITIGA PURE SU FACEBOOK

Dietro il referendum c’è una lotta di potere ferocissima interna al Pd. Andrea Smacchi Altro che riforma costituzionale per il Paese, questa è una resa dei conti tra i renziani e non ma anche tra gli stessi renziani. A Gubbio come e più che altrove. Avevamo visto giusto: il Pd eugubino è spaccato su tutto, anche sul referendum del 4 dicembre. La riprova al teatro comunale nella manifestazione per il Sì col presidente della Regione Catiuscia Marini, il parlamentare Giampiero Giulietti e l’imprenditore Brunello Cucinelli (una volta il Pd sosteneva che gli imprenditori dovevano star fuori dalla politica per conflitto d’interessi: avranno cambiato idea oppure valeva solo per Berlusconi). Alla serata non c’era Andrea Smacchi. Assenza voluta, strategica o cos’altro? La stampa con siti e blog si sono occupati del caso, ricordando come Smacchi sia della corrente del sottosegretario Gianpiero Bocci e quindi considerato - è stato scritto dal quotidiano on line ilnuovocorrierenazionale. it - come persona indesiderata a quella manifestazione. Si fa perfino riferimento a un mancato invito di Smachi. SEPARATO IN CASA Il quotidiano on line diretto da Giuseppe Castellini, già direttore del Giornale dell’Umbria, scrive: “Ma allora, quanti Pd ci sono in Umbria? È ormai l’era dei cacicchi? E soprattutto, in Umbria c’è più il Pd? Tira aria di resa dei conti

nel partito e in Regione. Nel Pd umbro il grande gelo tra “bocciani’ e la Sara Cardoni maggioranza composta da renziani e Giovani turchi (più un pezzetto di sinistra che a Roma è antirenziana, ma in Umbria appoggia la maggioranza in funzione anti Bocci) si fa, se possibile, ancora più freddo. Si è già detto del malumore crescente, verso la maggioranza e la presidente della Regione, Marini, da parte dei quattro consiglieri regionali che fanno riferimento a Bocci (Barberini, Porzi, Smacchi e, nella posizione originale di bocciano-renziano, Guasticchi), tanto che si ventila un’altra crisi della giunta regionale, dopo la precedente prova generale di qualche mese fa. Ma ora siamo arrivati ai dispetti puri e semplici, che la dicono lunga sul fatto che, su queste basi, far arrivare in porto la legislatura regionale (mancano quasi 4 anni alle nuove elezioni) in modo efficiente e produttivo per l’Umbria non sarà affatto cosa facile”. BAGARRE SU FACEBOOK L’ex segretaria del partito Sara Cardoni ha postato su Facebook l’invito rivolto a Smacchi. “Bugiardo o distratto?”, ha aggiunto la Cardoni. Apriti cielo. Il consigliere regionale eugubino si è offeso ed è cominciata una sarabanda di accuse e insinuazioni sui vantaggi e soldi derivati e legati alla politica. Altro che riforma costituzionale e referendum. M.Boc.

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DIOCESI

Nuovo vescovo, candidati al setaccio

CURRICULUM E INDAGINI PER LA SCELTA. CONTINUANO A CIRCOLARE I NOMI DI PRESCIUTTI, BRIZI, GIOVANELLI E GIULIETTI. MONSIGNOR CECCOBELLI HA RIVELATO CHE I TEMPI PER LA SUCCESSIONE SONO RIDOTTI PROSPETTANDO LA NOMINA PER NATALE O AL MASSIMO ENTRO PASQUA. NOMINE DECISE IN ALTRE ZONE di MASSIMO BOCCUCCI

Ogni momento è quello buono per conoscere il nome del nuovo vescovo di Gubbio. Non è una previsione tirata fuori da qualche gola profonda o dalle sensazioni in ordine sparso. È lo stesso Mario Ceccobelli, pronto a concludere la sua esperienza eugubina cominciata ufficialmente il 6 febbraio 2005, a rivelare che i tempi sono ormai stretti: il suo successore potrebbe essere rivelato già a Natale o al massimo entro Pasqua. Ormai l’esame delle candidature è in fase oltremodo avanzata di valutazione con il completamento delle procedure preliminari, che prevedono peraltro l’acquisizione in via riservata di informative specifiche sui potenziali nominati. Lo stesso Ceccobelli ha fatto sapere che “la diocesi di Gubbio avrà presto un nuovo titolare, che sarà poi il sessantesimo successore di Sant’Ubaldo. È ormai certo ormai che non sarò io l’ultimo vescovo ad aver raccolto l’eredità del patrono”. NUOVE NOMINE La scadenza per Gubbio viene prospettata anche in relazione a quanto sta succedendo in altre diocesi italiane dove ci sono gli avvicendamenti per il raggiungimento del limite di età di 75 anni. Nella diocesi ligure di Savona-Noli

è stato nominato il 61enne bresciano Calogero Marino, vicario a Chiavari, al posto di Vittorio Lupi dimessosi l’aprile scorso. Per l’arcidiocesi siciliana di Messina-LipariSanta Lucia del Mela è stato scelto il 65enne Giovanni Accolla, parroco a Siracusa, che subentra all’81enne Benigno Luigi Papa in carica dall’aprile scorso come amministratore apostolico. Per la diocesi pugliese di Lucera-Troia è stato invece nominato il 65enne Giuseppe Giuliano, parroco a Somma Vesuviana, al posto del 67enne Domenico Cornacchia trasferito da metà gennaio a Molfetta. PAPABILI Per la successione di Ceccobelli continuano a circolare le candidature, da tempo rimbalzate, del 56enne cagliese don Marco Presciutti, il 50enne romagnolo Stefano Brizi vicario generale a Pesaro, il 46enne parroco fanese don Giorgio Giovanelli, il 52enne vescovo ausiliario perugino Paolo Giulietti.

PARROCCHIE Sfoghi e disagi dopo l’accorpamento con Semonte. La Curia viene invitata al ripensamento

CASAMORCIA, PARROCCHIANI CONTRARI ALLA FUSIONE

C’è preoccupazione perché i locali realizzati, utiC’è un disagio nella parrocchia di Casamorcia di lizzati e valorizzati in questi anni a Casamorcia fronte alla fusione con Semonte decisa nel giuandranno piano piano a svuotarsi, nella congno scorso con la costituzione di un’unica realtà vinzione che quando Semonte avrà le nuove senza alcun preavviso né coinvolgimento dei strutture, verrà seguendo la logica portato lì per parrocchiani. Di questo disagio si stanno facenquestioni di spazi. “Siamo passati da due messe do portavoce proprio i parrocchiani nei confrondomenicali a una sola - evidenzia la signora Blati del vescovo Mario Ceccobelli. Dalla frazione di Casamorcia, si fa sentire Barbara Blasi che Il parroco don Armando Minelli si -, nel periodo estivo alle ore 8.30 a Semonte e l’unica alle 11 a Casamorcia, mentre dal primo novembre non usa mezzi termini: “Questo matrimonio non s’ha da fare!”. sono invertiti gli orari. Con questa soluzione, le persone che Le due parrocchie sono rimaste giuridicamente in essere nonon hanno mezzi di trasporto sono private della possibilità di nostante la fusione e potrebbero tornare a essere separate, andare a messa la domenica”. Ci sono preoccupazioni anche stando alle aspettative. Non convincono le motivazioni sulla per la catechesi con percorsi differenti e non concilianti tra carenza dei sacerdoti e non viene condivisa la decisione della loro, classi miste la cui età non coincide con quelle miste di Sefusione proprio di queste due realtà. monte. Viene rigettato l’accostamento con l’operazione fatta “Nel panorama delle parrocchie eugubine - spiega Barbaa Mocaiana, Nerbisci, Monteleto e Loreto, anzi viene rimarcara Blasi - Casamorcia sebbene tra le più piccole si è sempre to come le stesse problematiche si riscontrano in quell’area. distinta negli ultimi trent’anni per la vivacità e le attività parNon hanno dubbi i parrocchiani di Casamorcia: don Armando rocchiali: dal gruppo giovanile ai campi scuola, dal giornale Minelli si ritrova a guidare quello che viene definito come un al gruppo teatrale, dall’oratorio alle bancarelle solidali per il “immenso barcone”, senza un pianificazione né una strategia Perù, senza citare poi tutte quelle organizzate dal circolo Ancondivisa. Vengono prospettate delle iniziative per indurre spi che da anni si prodiga per mantenere viva la frazione sul la Curia a tornare sui propri passi e c’è una forte esortazione piano religioso, sociale e politico”. Vengono anche ricordate affinché le fusioni vengano prima discusse con i parrocchiani le vocazioni di don Marco Cardoni e del neo diacono Giorgio delle zone interessate coinvolgendoli nelle decisioni. Cardoni, espressione proprio della zona.

CRONACA

La denuncia: “Mi hanno aggredito in carcere”

LA STORIA DI UN 23ENNE MAROCCHINO CHE VIVE A GUBBIO CON LA MADRE E I FRATELLI. HA FIRMATO UN ESPOSTO DICHIARANDO DI ESSERE STATO PICCHIATO A CAPANNE DALLE GUARDIE CARCERARIE

Ha 23 anni, vive a Gubbio ormai da tempo con la madre, i fratelli e il compagno di lei. Ma adesso il giovane marocchino sta in carcere, a Capanne, e ha denunciato di essere stato aggredito, insultato e picchiato dopo essere rientrato dall’udienza preliminare in tribunale. Il fascicolo è sul tavolo della Procura della Repubblica di Perugia con la segnalazione, i filmati e la relazione delle guardie carcerarie trasmessa dalla direttrice del penitenziario perugino, Bernardina Di Mario. L’accusa è pesante: aggressione con pestaggio e insulti, appena rientrato nella casa circondariale, da parte degli agenti che lo stavano scortando per il rientro in cella dopo essere comparso in tribunale a Perugia davanti al giudice per l’udienza preliminare in un procedimento penale per rapina aggravata. Lo rivela il ragazzo che ha deciso di denunciare l’accaduto firmando con il suo legale, Pierluigi Fiori del Foro di Perugia, una segnalazione inviata alla direttrice del penitenziario, al Garante dei detenuti Carlo Fiorio, e per conoscenza al magistrato di sorveglianza, Beatrice Cristiani. Il giovane, in possesso di permesso per ricongiungimento familiare, ha ricostruito l’accaduto nei particolari e si aspetta una rapida inchiesta, dicendosi pronto a riconoscere gli agenti che accusa dell’aggressione fino a confidare nel supporto dei filmati delle telecamere di sorveglianza a Capanne che dovrebbero averlo ripreso quando è entrato e uscito da uno stanzino. IL SUO RACCONTO La vicenda risale al 6 ottobre scorso fa quando il giovane, in carcere da fine febbraio per rapina con una sentenza passata in giudicato e in attesa di giudizio per altri due reati (un’altra rapina e inosservazione degli obblighi domiciliari), è stato portato di prima mattina in tribunale per l’udienza che si è consumata in pochi istanti con un rinvio. Ha atteso, assieme ad

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altri, di essere riportato in carcere verso le ore 13 e prima di risalire sul mezzo che l’avrebbe riportato a Capanne si sarebbe lasciato sfuggire un’imprecazione. Nella segnalazione, viene riferito che il giovane è stato ricondotto in carcere e invitato ad accomodarsi in uno stanzino. Una volta entrato in questo stanzino, con ancora le manette ai polsi, il giovane evidenzia di essere stato dapprima circondato e quindi picchiato selvaggiamente dagli almeno cinque componenti della scorta. Sostiene di essere stato colpito con schiaffi e pugni al costato che gli hanno fatto perdere l’equilibrio, e una volta caduta a terra è stato preso a calci e botte in testa. Ricorda anche di essere stato insultato (“Sei uno scarafaggio”) e minacciato (“Devi stare zitto, non dire niente sennò ti ammazziamo. Ringrazia Dio che sei qua dentro”). INDAGINE INTERNA L’episodio, viene specificato nella segnalazione, è durato alcuni minuti e il giovane ha riportato ecchimosi al petto e piccole ferite in diverse parti del corpo, in particolare al polso sinistro, ed è stato medicato da un infermiere. Uscito tramortito dallo stanzino - risulta scritto nella nota trasmessa -, ha chiesto l’intervento del medico di servizio che giunto poco dopo non l’ha visitato osservando che il ragazzo non aveva nulla. Soltanto l’indomani è stato consentito al marocchino di telefonare al proprio avvocato. L’avvocato Fiori ritiene l’episodio “inspiegabile” e rimarca come il ragazzo dapprima detenuto a Rimini e successivamente a Perugia, dove risulta ammesso al lavoro interno quale inserviente nelle cucine, “ha sempre tenuto un comportamento corretto non avendo dato luogo a rilievi di sorta”. La direttrice del carcere ha avviato l’indagine interna e coinvolto la Procura, mentre si dispera e piange la madre, fortemente preoccupata dopo aver incontrato il figlio in carcere.

ATTUALITÀ

OSPEDALE DEDICATO ALL’IMMACOLATA

PROPOSTA DI UN GRUPPO DI EUGUBINI: INTITOLARE IL NOSOCOMIO DI BRANCA ALLA MADONNA CHE SI CELEBRA L’8 DICEMBRE. COINVOLTI ESPONENTI DELLA SOCIETÀ CIVILE L’idea è questa: dare un nome all’ospedale comprensoriale di Branca. La proposta: intitolarlo all’Immacolata Concezione che si venera l’8 dicembre. Ci sta pensando un gruppo di eugubini che già in passato aveva mandato segnali in questa direzione cercando di coinvolgere le istituzioni e la diocesi. Al momento la struttura, inaugurata il primo marzo 2008, è denominata semplicemente ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino ricordando che il successivo 17 marzo con una solenne cerimonia venne intitolato Largo Unità d’Italia il piazzale antistante. Per il nosocomio non state avanzate mai proposte specifiche sulla denominazione tenendo conto delle varie sensibilità e tradizioni dei territori comunali, dove ciascuno ha il proprio patrono e i propri simboli. L’Immacolata Concezione è una figura che storicamente ha segnato la fede e l’impronta sul territorio comprensoriale e - viene rimarcato dai proponenti - può dunque accomunare le sensibilità degli ambiti comunali e le popolazioni.

Su questa volontà ci sono stati, per ora, dei contatti informali con alcuni esponenti della società civile, come Mauro Pierotti (presidente dell’associazione “Eugubini nel mondo”) e Paolo Salciarini (responsabile dell’ufficio beni culturali della diocesi). Quanti hanno pensato a questa intitolazione stanno valutando se inoltrare una richiesta ufficiale con raccolta di firme, coinvolgendo le istituzioni e le gerarchie ecclesiastiche delle due diocesi che gravitano sul comprensorio eugubino-gualdese. L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. Nella devozione cattolica, l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).

AL LICEO “MAZZATINTI” SI RICORDA AGATHA CHRISTIE Nel 40° anniversario della morte della regina del giallo, il polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” ha inserito nel piano dell’offerta formativa un’iniziativa per ricordare e far conoscere alle nuove generazioni la scrittrice più letta nel mondo. L’iniziativa è “Trilogia per Agatha Christie” ed è rivolta agli studenti con un coinvolgimento particolare per l’indirizzo delle Scienze Umane. Gli incontri si svolgeranno presso l’Aula Magna della sede di piazzale Leopardi e consisteranno nella visione guidata e commentata dei film Assassinio sul Nilo, Assassinio allo specchio e Assassinio sull’Orient-Express. Una primo incon-

tro, che si svolgerà nel pomeriggio del 14 novembre, avrà lo scopo di far conoscere la vita e l’opera dell’autrice, anche attraverso la visione di un documentario. Questa è l’occasione per celebrare una donna straordinaria che ha dato alla narrativa gialla un’originale impostazione psicologica, fondata sulla conoscenza della natura umana e sulle dinamiche relazionali che sono alla base dell’agire di ogni essere umano. La Christie ha dato vita a romanzi in cui la componente psicologica, più che la ricerca di indizi scientifici, diventa la chiave di lettura efficace e vincente per comprendere la realtà dei fatti.

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I FURTI SONO UNA PIAGA, RUBANO PURE IL CARRO FUNEBRE ALTRI EPISODI GRAVI ALLE PORTE DEL CENTRO STORICO. IN VIA LEONARDO DA VINCI BLITZ IN UN NEGOZIO DI BICI E ALL’IMPRESA MORTUARIA FILIPPETTI. A SANT’AGOSTINO SONO ENTRATI IN CASA DOPO AVER ANESTETIZZATO I CANI

Non è una psicosi né un’ossessione, ma è una durissima realtà quella dei furti che non stanno dando tregua e sono ormai diventati una piaga. Raccontare qualche episodio, anche incredibile, aiuta a comprendere meglio la portata del fenomeno a cui si fatica a mettere un argine. Prendete la storia di quelli che sono andati per rubare le biciclette e non per la prima volta hanno preso di mira lo specializzato Dieffe Bike Store in via Leonardo da Vinci. Solo che stavolta, gli ignoti hanno trovato il modo di fare un colpo a effetto perché ne hanno portate via una decina tra le migliori sul mercato, per un valore di circa 30 mila euro, usando niente meno che il carro funebre parcheggiato all’interno della vicina sede dell’Impresa Filippetti. Hanno forzato la porta d’ingresso dell’impresa caricando le bici rubate dopo aver fatto irruzione nel negozio utilizzando un’auto. Si sono poi dileguati senza lasciare traccia. La denuncia del furto vista la singolare dinamica, senza precedenti, ha lasciato sorpresi per primi i carabinieri della Compagnia di Gubbio. C’è rimasta malissimo la famiglia Filippetti che non aveva mai visto niente di simi-

le in lunghi anni di attività. Tutto potevano aspettarsi meno che dei malviventi utilizzassero un carro funebre per caricare e portare via delle bici. È anche possibile che fosse tutto calcolato, magari con appostamenti e un piano predisposto nei particolari. Quello stesso negozio di bici era stato visitato dai ladri un paio di volte, l’ultima un mese fa quando nell’occasione i malviventi si erano serviti di un furgone che però transitando per le vie di Gubbio aveva insospettito una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione aprendo un vero inseguimento. I ladri erano riusciti a fuggire lasciando il furgone con la refurtiva tutta recuperata e restituita al Dieffe Bike Store. I titolari del negozio pensavano di aver già pagato pegno. CANI ANESTETIZZATI A Sant’Agostino c’è chi ha agitato nel bel mezzo del pomeriggio approfittando della temporanea assenza dei proprietari di un’abitazione. Gli ignoti sono entrati in casa dal giardino dopo aver anestetizzato tre cani. Hanno quindi agito indisturbati. La situazione dei furti nel territorio eugubino, dal centro alla periferia, sta creando sempre più preoccupazioni e allarmismi. Nell’area ovest si registra l’iniziativa dei cittadini che si sono organizzati autonomamente attraverso le ronde per presidiare e controllare le zone, soprattutto nella frazione di Mocaiana. M.Boc.

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Allarme Imu, Ici e rifiuti: mancano cinque milioni

IL BUCO NELLE RISCOSSIONI SI È APERTO DAL 2008 AL 2015. È GIALLO SULLE PROCEDURE DI RECUPERO. SONO GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA E PER LA TASSAZIONE DEI TERRENI. PESA IL MAI DECOLLATO PIANO REGOLATORE ADOTTATO NEL 2007. L’ALLARME DEL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO GAGLIARDI Nelle casse comunali mancano un sacco di soldi che dovrebbero essere incassati dall’Imu, l’Ici e la tassa sui rifiuti. I già precari bilanci del Comune, tra i buchi aperti da tempo, sono nuovamente messi a dura prova. Di Imu e Ici sono stati riscossi complessivamente appena 400mila euro, nelle singole annualità dal 2008 al 2015, e non risultano all’appello oltre due milioni, comprese la rateizzazioni concesse, mentre sono quasi 2,9 milioni quelli che mancano dalla tassa sui rifiuti. Sono i segni della crisi economica e nel caso di Imu e Ici anche gli effetti del nuovo piano regolatore, in vigore dal 2007, che ha riclassificato svariate aree da agricole a edificabili con comparti edilizi mai decollati. La situazione è pesante tra chi non sta pagando le tassazioni e molti che chiedono al Comune di declassare i terreni inutilizzati, perché possano tornare

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agricoli ed essere così sgravati dal carico fiscale. Il picco di insoluti si è manifestato particolarmente nell’ultimo triennio. Il problema è come e quando potranno essere recuperate queste somme ingenti. Dalle famiglie e dalle aziende del territorio non sono entrati 2.893.653,58 euro per la tassa dei rifiuti e il grosso (2,6 milioni) è stato accumulato dal 2008 ad oggi, con picchi di 500mila euro l’anno per il 2014 e il 2015. La faccenda rischia di avere delle ripercussioni: sono infatti chiamate in causa le azioni di controllo e soprattutto le procedure di recupero dei soldi che l’amministrazione pubblica è tenuta ad attuare con gli strumenti previsti. “Non è dato sapere - spiega il consigliere comunale Francesco Gagliardi del centrodestra che ha lanciato l’allarme - se siano in atto dei procedimenti di recupero”.

SCUOLA MEDIA “MASTRO GIORNO-NELLI”: L’ECCELLENZA, CIFRE ALLA MANO

verificato nella nostra scuola: questo risultato è Le prove nazionali INVALSI, da sempre, rappresenestremamente importante e conferma la qualità e tano il momento più temuto dagli studenti durante la serietà dell’istituto. gli Esami di Stato. Se vogliamo, lo stesso vale anche La dirigente Isa Dalla Ragione (nella foto), nel comper i Docenti che vedono in queste prove una verimentare positivamente i risultati INVALSI, ha voluto fica importante del percorso formativo offerto dalla Isa Dalla Ragione manifestare al Collegio Docenti la propria soddisfascuola. Ebbene, gli Esami di Stato 2015/2016 hanno zione, sottolineando il fatto che la performance della scuola è riservato alla scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” una piacevola naturale conclusione di un’attenta auto valutazione (RAV) lissima sorpresa: l’istituto ha fatto registrare risultati di assoluche, nel corso dello scorso anno, ha consentito di perfezionare to rilievo e anche prestigio, se si considera la comparazione tra metodologie didattiche, percorsi formativi, modalità di interale scuole nazionali che l’INVALSI effettua per il MIUR. zione e condivisione delle scelte. La nostra scuola risulta al di sopra, e di molto, della media reUn ringraziamento particolare la Dirigente ha voluto riservarlo gionale, del centro Italia e dell’intera nazione, con un dato foralla Presidente di Commissione dott.ssa Francesca Pinna e ai temente indicativo: il cheating è praticamente nullo (0,2%). professori Gianni Francioni e Domenico Panfili per la consueQuesto indicatore accerta la regolarità delle prove INVALSI, che ta, straordinaria e seria collaborazione. non si manifesta, invece, quando gli alunni vengono “aiutati” UFFICIO STAMPA “MASTRO GIORNO-NELLI” dai professori, falsando di fatto le prove stesse. Ciò non si è

CUCCAGNA, VINCE MELARA TRA MILLE EMOZIONI

Si è rinnovata nel giorno di San Martino la tradizionale “Cuccagna” in piazza Giordano Bruno, appuntamento che ogni anno richiama tanti curiosi nel quartiere e che riesce sempre a strappare sorrisi e un po’ di sano divertimento. Un’edizione decisamente particolare, perché dopo tanti anni ad aggiudicarsi la vittoria non è stata la squadra di Villamagna, superata da quella arrivata da Melara, paesino nei dintorni di Rovigo, che ha scoperto la competizione su internet e ha deciso di prendervi parte, riuscendo a conquistare il primo posto. In realtà la squadra di Melara è avvezza alla “Cuccagna”, perché s’è scoperto poi essere specializzata

proprio in questo tipo di competizioni che hanno una notevole diffusione anche in Veneto. Tante le squadre che hanno partecipato alla scalata, con i ragazzi di Villamagna che pur dovendosi accontentare una volta tanto della piazza d’onore hanno omaggiato come meglio non avrebbero potuto l’amico di tante “cuccagne” Roberto Casagrande, recentemente scomparso, con il presidente dell’Associazione Quartiere di San Martino Maurizio Vagnarelli che ha premiato il fratello Michele con una targa ricordo a nome di tutta l’organizzazione. Sul podio anche i ragazzi di Qualcuno sotto che c’arcoje. (Foto Matteo Gavirati Facebook).

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“Utilizzate la pista ciclabile”

IL COMUNE APRE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL TRACCIATO NEL TRATTO DAL TEATRO ROMANO A MADONNA DEL PONTE. NON SI PLACANO LE POLEMICHE: MOVIMENTO 5 STELLE E CENTRODESTRA RILANCIANO LE CRITICHE Sensibilizzare gli eugubini a utilizzare la pista ciclabile dal Teatro Romano a Madonna del Ponte prima di inaugurarla: è quanto si propone l’Amministrazione Comunale sul tracciato che resta al centro di continue polemiche e commenti ironici perché inutilizzato, già rovinato e spesso trasformato in parcheggio per auto. L’opera pubblica, finanziata con uno stanziamento di 335mila euro tra il ministero dell’Ambiente e il Comune, risulta collaudata dal direttore dei lavori (il dipendente comunale Paolo Bottegoni) fin dal febbraio scorso ma resta nella più completa trascuratezza passando talvolta alla cronaca per gli incidenti causati dai cordoli in cemento che ne delimitano alcuni tratti. L’assessore ai Lavori Pubblici, Alessia Tasso, ha fatto sapere che la realizzazione è andata avanti secondo i piani prefissati e ha rivendicato la bontà dell’operazione ereditata dalla precedente amministrazione. Si è dibattuto molto su questo progetto pieno di problematiche, tanto da avanzare

dubbi sull’opportunità di spendere così tanto denaro pubblico per qualcosa che rischia di restare inutilizzato. Sui social vengono lanciate accuse e rivelate situazioni spiacevoli, compreso il fatto che la pista versa già in condizioni precarie. Hanno una posizione fortemente critica i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e del centrodestra, che con Francesco Gagliardi ha rincarato la dose: “L’assessore Tasso sostiene che la pista ciclabile è ultimata dal punto di vista amministrativo, regolarmente eseguita, corrispondente al progetto e munita dei dispositivi di sicurezza. Il direttore dei lavori ha personalmente provveduto al collaudo dell’opera sebbene da dipendente comunale sia in pratica il controllato divenuto controllore di se stesso”. Gagliardi rileva che “i progettisti comunali hanno già percepito il premio produttività per l’opera realizzata pur se non funzionante sul piano pratico e inutilizzata”. R.Bar.

IL CASO Tre cantieri aperti sulla vecchia Pian d’Assino, senso unico alternato verso il mare. Il traffico va in tilt

CAMPOREGGIANO E CONTESSA, DISAGI PER I SEMAFORI

Ci risiamo: cantieri aperti simultaneamente lungo la vecchia decrepita strada Pian d’Assino nel tratto a ovest dopo il bivio per Pietralunga e un altro filone di lavori all’altrettanto vecchia decrepita galleria della Contessa. Morale: tre impianti semaforici a breve distanza l’uno dall’altro verso l’Alto Tevere, e un impianto lungo la Contessa. Disagi a non finire nei tratti molto transitati, in due snodi cruciali verso l’Alto Tevere da una parte e la riviera adriatica dall’altra. Sulla Pian d’Assino si sono incrociati degli interventi in qualche caso

strutturali e in altri per la posa dell’asfalto. I lavori eseguiti contestualmente stanno creando lunghe code fino a spazientire gli automobilisti e quanti transitano con i mezzi pesanti. In molti casi gli intasamenti rendono ingestibile la situazione proprio per la vicinanza dei tre cantieri. C’è il senso unico regolato da un impianto semaforico, fino al prossimo 19 dicembre, per lavori di manutenzione della galleria della Contessa con la decisione presa dall’area viabilità della Provincia di Perugia. Il tratto interessato dal restringimento va dal chilometro 3+350 al 4+600, dalle ore 7 alle 9 dei giorni lavorativi. È intervenuto su questa situazione critica il consigliere regionale Andrea Smacchi.

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Fuori Traccia, a teatro c’è posto per l’originalità CULTURA

L’INIZIATIVA PROPOSTA DAL CENTRO TEATRALE UMBRO PORTA ALLA RIBALTA LE COMPAGNIE EMERGENTI DELLA SCENA REGIONALE E NON SOLO. SPETTACOLI COINVOLGENTI PROPOSTI AL TEATRO COMUNALE RIFERITI AL GENERE CONTEMPORANEO MA CON UN AMBITO RIVOLTO ANCHE ALLE FAMIGLIE

Ha aperto i battenti lo scorso fine settimana la seconda edizione di Fuori Traccia, l’iniziativa che consente di assistere a spettacoli originali ed innovativi proposti da compagnie emergenti della scena contemporanea, divisi in due sezioni: quella legata al Teatro Contemporaneo (il sabato sera alle 21) e quella dedicata alle Famiglie a Teatro (la domenica alle 17). Fuori Traccia è un’iniziativa promossa dal Centro Teatrale Umbro di Goregge, resa possibile grazie al riconoscimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, come residenza artistica. Gli spettacoli sono in programma presso il teatro comunale di Gubbio, con le prevendite aperte presso gli uffici dello IAT in Via della Repubblica. Questo il calendario con i prossimi appuntamenti: 19 NOVEMBRE, NIENTE PANICO Un incontenibile flusso d’incoscienza che spazia dalla poesia al catechismo, dalla scienza alla saggezza popolare, dalla psicanalisi all’equitazione, dall’amore a... gli alieni, forse unica via d’uscita e di salvezza, anche se, restando fermo immobile in attesa di un raggio traente, è facile farsi prendere dal panico… magari basterebbe correre per non farsi prendere, e, uscendo, potrebbe anche accorgersi di non essere così solo nell’universo. 20 NOVEMBRE, IL PRINCIPE MEZZANOTTE C’è una volta un principe, dico c’è perché mica è morto poveretto, un principe di

nome Mezzanotte, nato a mezzanotte e perdutamente innamorato del buio e delle stelle... Non ci resta che entrare nel castello se vogliamo sapere come andrà a finire, sì, proprio attraverso il comò, ve l’ho detto che è magico? Non

temete, il principe è molto ospitale… 26 NOVEMBRE, DUE PASSI SONO Un uomo e una donna si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto, dall’arredamento essenziale, stranamente ingigantito, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Sembrano essere chiusi in una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” aprirà la custodia del loro carillon. 27 NOVEMBRE, CHENDITRÌ LANGMANN Mercante di caramelle, viaggia per collaudare la sua ultima invenzione: la Caramellina, un seme che in pochissimo tempo fa nascere gigantesche piante caramellose; il governo di Balalla lo autorizza a impossessarsi di tutte le terre del paese per piantare i suoi “ChendiTree”. Che ne sarà delle antiche piantagioni di Idrissa? Langmann riuscirà a trasformare l’intero paese in una fabbrica di caramelle? Maggiori informazioni: info@centroteatraleumbro.it (Tel./Fax 075.9258072, Cell. 338.9788533 - 347.7161585)

MINIATURA E STAMPA ARTIGIANA, IL PROGETTO DI “UNALUNA”

OPERAZIONE CULTURALE TRA ARTE E ARTIGIANATO IN UN PROTOCOLLO D’INTESA SOTTOSCRITTO DAL COMUNE E I POLI SCOLASTICI SUPERIORI CON L’ASSOCIAZIONE PRESIEDUTA DA ANNA BUONINSEGNI ‘400: calligrafia e miniatura da un lato, con la Un percorso con gli studenti dei due poli supatente data alla città dalla Divina Commeperiori legato alla tradizione della miniatura dia attraverso la figura di Oderisi da Gubbio, e della stampa tipografica artigiana di pregio, e dall’altro la stampa tipografica. Il sindaco nell’ambito del progetto di alternanza scuolalavoro: è questo il senso del protocollo d’inFIlippo Mario Stirati reputa l’operazione di tesa tra il Comune, il polo liceale “Giuseppe “straordinario contenuto con un’attività di Mazzatinti” e il polo tecnico “Cassata-Gattapregio e di salvaguardia di mani intelligenti, pone” con l’associazione “Arte Libro Unalurappresentando insieme ad altre attività arAnna Buoninsegni na”. Verrà costituito un gruppo di lavoro che tigiane un’offerta importante del territorio”. avrà il compito di elaborare annualmente la proposta di offerta L’iniziativa punta a far risaltare altre bellezze della città nell’offormativa e gli obiettivi da raggiungere. “Si realizza una proferta turistica e culturale. Il polo liceale ha accolto di buon grado questa sfida: “Abbiamo lavorato per giungere alla firma di spettiva culturale importante - spiega Anna Buoninsegni, presidente di Arte Libro unaluna - come eredità lasciata da Alessanquesto protocollo d’intesa - dice il preside Maria Marinangeli dro Sartori che voleva indicare ai giovani gli antichi mestieri per - e siamo grati ad Anna Buoninsegni per la tenacia dimostrata nuovi lavori. Sono circa 800 i ragazzi dei due istituti che hanno e per l’opportunità data ai giovani dell’indirizzo artistico che già partecipato ai nostri laboratori, dalla carta fatta a mano alla avranno l’opportunità di effettuare esperienze di laboratorio di stampa a caratteri mobili, acquaforte, calligrafia, miniatura e alto livello. Il liceo artistico diventa partner di un progetto di legatoria. Adesso si punta a consolidare il percorso”. bellezza”. Per il professor Giovanni Menichetti del polo tecnico Nei locali del liceo artistico c’è la sintesi della storia del libro in è importante questa esperienza “perché offre un’opportunità Europa, con lo spartiacque segnato da Gutenberg a metà del significativa nell’alternanza scuola-lavoro”.

di LUIGI GIRLANDA

I CATTOLICI USA SCELGONO TRUMP NONOSTANTE IL VATICANO

La schiacciante vittoria di Donald Trump alle elezioni americane non può che suscitare qualche riflessione nel mondo cattolico. In primo luogo perché mai, come in questa occasione, è stato così palese quanto il mondo dei mezzi di informazione finisca spesso per raccontare una realtà distorta e completamente priva di qualunque aggancio con il mondo reale. Praticamente tutto il media system mondiale, con i suoi analisti, commentatori ed “esperti”, ha raccontato per mesi un’America immaginaria, che nulla aveva a che fare con il Paese reale, la cui maggioranza ha compattamente votato per il candidato che tutti dipingevano come un mostro e come un sicuro sconfitto nella consultazione elettorale. Dovrebbero fare un “mea culpa” tutti quei giornalisti, specie se cattolici, che spesso collaborano, più o meno inconsapevolmente, a raccontare una realtà che poco o nulla ha a che fare con la verità dei fatti. Molti dimenticano che la Madonna, a Fatima, ha detto parole davvero inquietanti sulla professione del giornalismo. Era il 13 ottobre del 1917, il giorno del famoso miracolo del Sole che tutti poterono vedere, anche i più incalliti miscredenti. Ebbene, proprio a commento di quella incredibile esperienza soprannaturale, la Vergine Maria rivolse a suor Lucia parole che dovrebbero far riflettere: “Tutti hanno visto il prodigio del Sole: sacerdoti e laici, cittadini e contadini, credenti e miscredenti, sapienti e giornalisti”. L’ultima antitesi è davvero inquietante. Il giornalista come contrario del “sapiente”: parola della Madonna stessa. Dovrebbero imparare davvero la lezione quei cattolici che credono di comprendere a fondo lo “spirito dei tempi” solo perché puntualmente, ogni mattina, vanno ad abbeverarsi delle analisi sul mondo fatte da qualche quotidiano o telegiornale di partito. A parte questa “tirata di orecchie” del Cielo verso tutti coloro che in qualche modo appartengono alla categoria dei giornalisti, a cominciare ovviamente dal sottoscritto, la recente elezione americana suscita altre, e ben più scomode, riflessioni se solo si passa ad analizzare la composizione dell’elettorato di Trump. Come riporta il New York Times il 52% dei cattolici Usa ha votato per Donald Trump, e ben l’81% degli evangelici e dei

LA ROCCA

born-again christians. Hillary Clinton ha convinto il 68% di atei e agnostici e, tra i credenti, soprattutto la comunità ebraica (71% rispetto al 24% per Donald). Insomma, come analizza a caldo ReligionNewsService sono i cattolici e i bianchi evangelici ad avere fatto la differenza per Trump. La cosa non è sfuggita agli analisti politici e ai vaticanisti, perché in realtà le alte gerarchie vaticane non avevano nascosto il proprio endorsement (termine di moda per dire “appoggio”, “avallo”, “sostegno”) proprio a Hillary Clinton. Lo stesso papa Bergoglio, con una di quelle sue uscite che suscitano un certo imbarazzo anche tra i funzionari della comunicazione vaticana, durante il viaggio di ritorno dal Messico dello scorso febbraio, aveva attaccato pesantemente Trump, entrando di fatto a gamba tesa nel dibattito politico americano, perché non adeguato al nuovo vangelo dell’accoglienza a tutti i costi. Curiosamente, i “cattolici adulti e progressisti” non si indignarono per l’indebita interferenza del Papa nelle questioni politiche, come facevano invece con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ogni volta che, per esempio, ribadivano la necessità di tutelare i valori non negoziabili della vita. È innegabile invece che la stragrande maggioranza del mondo cattolico europeo “tifava” per l’imbarazzante candidata democratica Hillary Clinton (basta leggere quello che ancora oggi alcuni sacerdoti scrivono su Facebook o scambiare qualche parola con i fedeli in parrocchia), convinta sostenitrice di valori in profondo contrasto con la dottrina cattolica. Nonostante ciò, i cattolici americani hanno invece votato in larga maggioranza proprio per Trump, che su alcune questioni come la difesa della vita è oggettivamente più in linea con il vangelo che non la democratica Clinton. Uno “strappo” con le gerarchie vaticane? Forse, ma non è la prima volta che in politica si crea una frattura tra gerarchia e semplici fedeli elettori. In Italia sono noti i famosi referendum del 1974 e del 1981, quando i cattolici sedicenti “adulti” votarono a torto contro le indicazioni chiare e nette del Vaticano su temi eticamente rilevanti. La novità di questa elezione non è quindi lo strappo che si è creato tra endorsement vaticano ed elettori cattolici. Il dato inedito è che, questa volta, ad avere ragione sembrano essere stati i fedeli e non la gerarchia.

LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

PACE FRA I CRISTIANI

Nell’ultimo numero di 15Giorni, il professor Luigi LA RISPOSTA Girlanda attacca Papa Francesco, che già da tempo è sotto il suo mirino. Tutte le sue critiche sono, come Caro professor Barbi, ma quale attacco a Papa sempre, eccessive. Ora non gli sta bene che il Papa vada a commemoFrancesco? Le posso assicurare che nutro verso rare il quinto centenario della Riforma Protestante (1517) di Martin di lui gli stessi, medesimi sentimenti che lei nutre Lutero (1517). Egli, oltre ad attribuire a Lutero tutte le nefandezze verso tutti i predecessori di Bergoglio. Rimane il possibili contro i cristiani e gli ebrei, dimentica certi precedenti. Già mistero del perché lei possa rivolgere critiche, San Paolo si scagliò contro i giudei che uccisero Gesù e perseguitarono come sempre eccessive, a tutti i Papi della storia, i cristiani. Le ostilità durarono fino al tempo… di Giovanni XXIII. In mentre a me non concede una critica all’attuale una recente pubblicazione dal titolo Gli eredi della Terra di Idelfonso pontefice. Ma sono contraddizioni che di questi Falcones (Editrice Longanesi) San Vincent Ferrer, nel 1391, infiammò tempi sembrano all’ordine del giorno, per cui mi a tal punto il popolo spagnolo che “rase al suolo il quartiere ebraico di limito a prendere atto che non ha potuto smentire Barcellona. Oltre 500 abitanti, per la maggior parte donne, che si erano quanto da me scritto, ma solo provare a bilanciare distinte nella difesa a oltranza della proprio fede, vennero massacrate l’antisemitismo di Lutero attribuendo presunte visto il loro rifiuto di convertirsi al cristianesimo”. Tornando all’epoca nefandezze ai cattolici del passato. Converrà che dello Scisma, Paolo IV (Gian Pietro Carafa), il 12 luglio 1555, istituì il l’operazione non è poi così consolante né, tanto ghetto, detto dal popolo serraglio: non potevano acquistare immobili, meno, intellettualmente onesta. era loro concesso solo il commercio di beni e prestiti di danaro. Il 24 LUIGI GIRLANDA agosto 1572, nella notte di S. Bartolomeo, i cattolici fecero strage degli ugonotti, i protestanti francesi. Massacri da ambo le parti che insanguinarono l’Europa Centrale, in nome dello stesso Dio! Mi limito qui, per non parlare dell’istituzione dell’Inquisizione. Passando ad altro, si dimentica il professore Girlanda della corruzione e mondanizzazione del clero, del cumulo dei benefici ecclesiastici conferiti ad alti prelati, dello scandalo dei papi nepotisti, ecc.? Si dimentica che da tempo si invocavano in ogni parte d’Europa riforme radicali che restituissero alla Chiesa la sua originaria purezza. Si dimentica che la Curia romana (i cardinaloni che sguazzavano nel benessere e la gente moriva di fame!) non prendeva alcuna decisione per riformare A PARTIRE DA 0,50 EURO la loro Chiesa? Già un decennio prima, nel 1504, Erasmo da Rotterdam, il più colto degli umanisti dell’epoca, coltivava l’ideale di un Cristianesimo umanistico ispirato alla sola lettura dei Vangeli. Nessuno l’ascoltò. Né Giulio II, né Leone X, presi MADE IN ITALY dalla loro mania di conquista e grandezza, fino a svuotare le casse del Vaticano. Il 31 ottobre scorso Papa Francesco, in visita a Lund in Svezia ha detto: “Ora abbiamo la possibilità di riparare a un momento cruciale della nostra storia, superando controversie e malintesi”. In un documenA PARTIRE DA 9 EURO to congiunto, firmato dal Papa e dal Presidente della Federazione Luterana, è stato è stato scritto di pregare “per la guarigione della fede e di rifiutare ogni odio e ogni violenza”. No, professor Girlanda, Papa Francesco ha fatto benissimo. Perché, al di là del troppo sangue versato e delle divisioni ancora DI QUALITÀ CERTIFICATA CON NORMATIVE EUROPEE esistenti, le due Chiese hanno un denominatore comune: credere in Cristo. La stragrande maggioranza dei cattolici ama il nostro Papa e lo segue. Che Iddio gli dia lunga vita!

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BASKET

Basket Gubbio, è l’anno zero: tanti giovani per ripartire IL SODALIZIO SI È AFFIDATO ALL’ESPERIENZA DI STEFANO SPOGLI PER INAUGURARE UN NUOVO CICLO DOPO LA RETROCESSIONE IN SERIE D DELLA PASSATA STAGIONE. “RIPARTIAMO DALLE RISORSE DEL VIVAIO MA CON TANTA VOGLIA DI CRESCERE IN FRETTA”. PRIMO OBIETTIVO: RIPORTARE LA GENTE ALLA POLIVALENTE di ROBERTO BARBACCI Una tradizione viva da oltre 40 anni. Eppure gli ultimi di vita del Basket Gubbio non sono stati all’altezza di quelli che li hanno preceduti. Non è solo una questione di risultati: il ritorno nel campionato di Serie D regionale ha finito semplicemente per accelerare, o se preferite per imporre, una ripartenza che da più parti veniva vista alla stregua di un evento inevitabile. Ricominciare dal basso per ricostruire una base solida e riportare all’attenzione della città una realtà che nel corso degli ultimi decenni ha regalato tante soddisfazioni, costretta suo malgrado a fare i conti con le ristrettezze economiche che certo non hanno agevolato il compito delle varie dirigenze che si sono succeduti nelle ultime stagioni. L’occasione buona per tirare una riga e voltare pagina è capitata nell’estate appena trascorsa. Quella

Dalla rabbia per una retrocessione che nessuno avrebbe voluto vivere alla necessità di ripartire con un progetto completamente nuovo: cosa ha spinto Stefano Spogli ad accettare di tornare? “A dire la verità è stata una sorpresa anche per me. Sono rientrato a Gubbio da poco tempo e non mi aspettavo di ricevere subito questa chiamata. Alla fine per me il basket è molto più di una passione, ma in questo caso mi sono sentito come un amico al quale viene chiesto di dare una mano per far ripartire qualcosa che stava faticando a ritrovare una sua dimensione. È chiaro che affrontare un campionato di Serie D regionale non è la stessa cosa che giocare in un torneo interregionale, ma il livello tutto sommato è buono e c’è la possibilità di veder crescere in fretta tanti ragazzi che altrimenti non avrebbero trovato spazio. Per questo oltre alla prima squadra mi è stata affidata anche l’Under 18, che per buona parte compone anche l’ossatura del roster della Serie D”. David Fiorucci e Marco Maurizi sono le “chiocce” del gruppo: a cosa si può ambire con un organico così giovane? “Questo è un anno zero e onestamente viviamo la stagione senza grosse pretese. Siamo partiti bene e ciò ha portato entusiasmo e fiducia, ma ci sono squadre meglio attrezzate e non me la sento di affermare che ce la giocheremo per le prime posizioni fino alla fine. Diciamo però che ci sono le basi per cominciare a programmare una risalita nell’arco di due o tre anni”. Quanto ha inciso nella scelta di affidarsi a un gruppo così giovane l’impossibilità di poter arrivare ad altri profili, vista la poca disponibilità a livello di risorse economiche? “Beh, non è che ci sia stata troppa scelta. Ma il settore giovanile del Basket Gubbio è in salute e con oltre 100 ragazzi che militano nelle varie selezioni si può e si deve pensare di crescere giocatori destinati a trovare spazio in prima squadra. Raul Cardenas e Nicola Bazzucchini, che dirigono rispettivamente il settore giovanile e il minibasket, sono due figure chiave per il futuro di questa società. Ho ragione di pensare che ci siano tanti buoni prospetti: il fatto che non ci sia spazio per andare a cercare giocatori fuori sede offre comunque l’opportunità di valorizzare le risorse locali, aumentando anche l’interesse in città”.

che ha visto l’avvento alla presidenza di Massimiliano Maurizi, con Vincenzo Cacciamani nelle vesti di vice-presidente, quella che ha riportato Stefano Spogli sulla panchina che in un modo o in un altro ha segnato la sua vita nel mondo della palla a spicchi. Guidò il Basket Gubbio giovanissimo a cavallo del nuovo millennio, è rimasto spesso nei quadri tecnici dando una mano alla prima squadra ma soprattutto seguendo passo dopo passo la crescita del settore giovanile, tanto che molti giocatori di cui dispone oggi li ha visti crescere sin dalla più tenera età. Ha capito che dopo qualche anno vissuto un po’ ai margini della pallacanestro questa poteva essere l’occasione buona per tornare in sella e impostare un lavoro che muove certamente da quello che ha tutta l’aria di essere un anno zero.

È giusto affermare che il primo vero obiettivo della società dovrà essere quello di riportare tanta gente alla Polivalente, e quindi di riannodare i fili con una città che sembra aver dimenticato troppo in fretta i fasti del passato? “Purtroppo quando i cicli si susseguono a ritmo così incalzante è facile perdere un po’ di seguito. Ammetto che è un po’ triste vedere solo una cinquantina di persone sugli spalti quando giochiamo in casa. Abbiamo cambiato orario rispetto alle abitudini: si gioca il sabato alle 18,15, ma capisco che al di là dell’orario è proprio il settore basket che fatica a trascinare la gente. Nel nostro piccolo ci stiamo impegnando per ricreare un po’ di entusiasmo. La società si basa sul volontariato, tanto che la quasi totalità delle entrate è diretta conseguenza delle rette pagate dai ragazzi del settore giovanile. I risultati potranno darci visibilità, ma per esperienza so che il percorso sarà lungo e tutt’altro che scontato”. L’ultimo sguardo allora è proprio alla squadra: tutti eugubini (tranne uno) ma soprattutto tanti prospetti di buon avvenire… “Fiorucci e Maurizi sono quelli che hanno maggiore esperienza, ma con loro poi ci sono già elementi che c’erano lo scorso anno, ovvero Pettinacci, Reggiani e Paffi. Per il resto abbiamo portato tanti ragazzi dall’Under 18 perché certamente un campionato come la D può aiutarli a farli crescere più in fretta. L’unico elemento fuori sede, se così vogliamo dire, è Gabriele Monacelli che arriva da Gualdo, ma in realtà posso solo affemare di avere tra le mani un gruppo molto unito che si allena sempre con grande impegno e dedizione. I risultati sin qui c’hanno sorriso e questo è un premio ai loro sacrifici. Per questo dico che sarebbe bello rivedere un po’ di gente in più in tribuna perché per tutto l’impegno che ci mettono questi baldi giovanotti meritano solo di essere sostenuti”.

“GUBBIO PRESENTE” CON GLI AZZURRI A VADUZ

Si sono fatti 777 chilometri ad andare ed altrettanti a tornare (più di 1.500 in totale), solo per il gusto di assistere a quello che per il piccolo principato del Liechtenstein ha rappresentato un vero e proprio evento. Cinque eugubini hanno preso la via di Vaduz sabato scorso, assistendo dagli spalti alla vittoriosa trasferta della nazionale azzurra di Giampiero Ventura contro la piccola nazionale alpina nella quale milita l’ex rossoblù Marcel Buchel. Il tutto è nato quasi per gioco: il pretesto è stata la grande ammirazione che uno di loro nutre da sempre nei confronti del piccolo stato del Liechtenstein. Federico Gambini non poteva

chiedere di meglio, e così hanno pensato bene di seguirlo in questa amabile “scampagnata” pure Matteo Pauselli, Giacomo Pierotti e Marco Urbani, mentre Giorgio Filippetti è montato in macchina a Bologna, dove si trova per motivi di studio. Al di là del risultato finale (4-0 per l’Italia, accolto da qualcuno a denti stretti per le tante occasioni sprecate nella ripresa) resterà indelebile il ricordo di una trasferta che ha già il profumo della nostalgia, immortalata dall’immancabile striscione “Gubbio Presente” che ha strappato sorrisi su Facebook e un commento all’insegna del “nce famo mai arconosce…”.

ARTURO MARIANI E LA VOGLIA DI LIBERTÀ Vivere con una gamba sola. Ma c’è di più, perché Arturo Mariani, 22 anni di Guidonia Montecelio, è anche un calciatore della nazionale italiana mutilati. L’amore e la passione per uno sport che insegna anche a vivere, che dà forza e determinazione e che consente di togliersi anche qualche soddisfazione è alla base di una scelta coraggiosa, ma di gran carattere. La sua è una storia tutta da raccontare ed è talmente partite che Arturo ha voluto scrivere in prima persona la biografia della sua vita, devolvendo i proventi delle vendite all’Associazione Salvamamme. Del fatto che sarebbe nato senza una gamba i suoi genitori ne vennero a conoscenza quando la mamma Gianna

Presentazione del libro di Arturo Damiani NATO COSì “diario di un giovane calciatore senza una gamba”

era appena al terzo mese di gravidanza. Non hanno battuto ciglio: quella gravidanza sarebbe stata portata avanti senza alcun indugio, con papà Stefano consapevole delle difficoltà che ne sarebbero potute scaturire. Arturo racconta tutto nel libro Nato Così, portato in tour in tante città italiane, la cui prossima fermata è prevista per venerdì 18 novembre alle ore 16.30 presso il Polo Liceale “Giuseppe Mazzatinti”. Racconterà la sua emozione nel poter giocare a calcio, una passione ereditata in famiglia (così come l’amore per la Roma), che nel 2014 lo ha portato a disputare anche i mondiali delle nazionali per atleti mutilati in Messico. Un inno alla libertà e alla voglia di vivere.

LA GRANDE BELLEZZA DELLO SPORT con la partecipazione di

Arturo Mariani autore e giocatore della Nazionale Italiana calcio amputati

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Venerdì 18 Novembre 2o16 ore 16.3o Coordina: Giacomo Marinelli Andreoli -TRG

Pierluigi Palmieri Governatore di Panathlon International Raniero Regni Docente LUMSA Alessandro Sandreani ex capitano Gubbio calcio Maria Marinangeli Dirigente Scolastico Polo Liceale “G.Mazzatinti” di Gubbio

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LINO BANFI ENTUSIASTA: “CITTÀ MERAVIGLIOSA” PRESENTE A GUBBIO IN OCCASIONE DELLA FESTA-OMAGGIO PER IL REGISTA MARIANO LAURENTI, IL POPOLARE ATTORE È RIMASTO CONQUISTATO DALLE BELLEZZE DEL CENTRO STORICO

conservata”, ha detto Banfi, accompaUna festa perfettamente riuscita. Con gnato dalla moglie Lucia e dall’addetta sorpresa. Il regista Mariano Laurenti, stampa Paola Comin, davanti al sindaco che da dieci anni vive a Gubbio dopo una Stirati e al responsabile del settore turicarriera passata a firmare le pellicole che stico Ubaldo Casoli. Ha riservato delle hanno fatto la storia della commedia sexy simpatiche frasi in rima per la città e per all’italiana, ha ricevuto l’omaggio della Lisetta Mencarelli che ha fatto gli onori città il 29 ottobre scorso al centro servizi di casa al Bosone Garden. Paola Comin Santo Spirito con un riconoscimento ricecon piace ha ritrovato Gubbio: “Ricordo vuto dal sindaco Filippo Mario Stirati. E a negli anni ‘90 l’esperienza straordinaria salutarlo è arrivato il popolare attore Lino di Umbria Fiction. Non dimentico mai Banfi che Laurenti ha diretto in una decina di film di successo. Banfi ha visitato la Laurenti e Banfi posano con il libro dei Ceri quell’avventura professionale con grandi nomi della televisione internazionale. mostra del tartufo soffermandosi sia nei Gubbio potrebbe tornare a ospitare una rassegna del genere”, padiglioni in piazza Grande che sotto gli Arconi di via Baldassiha sottolineato la signora Comin che dal Park Hotel “Ai Capni dove si è fermato volentieri con tantissimi eugubini e turisti puccini” si è collegata in diretta con “Domenica Live” su Canale che gli hanno trasmesso calore e considerazione. “Grazie Gub5 per una parte della trasmissione di Barbara D’Urso dedicata bio per questi due giorni davvero piacevoli e per l’accoglienza alla contrastata eredità dell’attore Alberto Sordi di cui la stesspeciale che mi avete riservato. Questa città è meravigliosa, sa Comin è stata addetta stampa. merita di essere visitata e goduta per quanto è bella e ben

IL RICORDO

PODISMO

Il maestro Giulio Cesare Pascolini se n’è andato. L’ha fatto il 7 novembre scorso a novant’anni in punta di piedi dopo una vita spesa per la famiglia, la professione di insegnante elementare e la storica collaborazione con l’associazione “Maggio Eugubino” di cui è stato vicepresidente per molti anni. Spirito di servizio e attaccamento alle tradizioni cittadine: questo era il maestro Pascolini che si è sempre adoperato nelle iniziative del “Maggio Eugubino” di cui è stato punto di riferimento con una carica umana, affabilità e disponibilità mai passate inosservate. Lo piangono, con la moglie Graziella, i figli Maria Clara, Anna Paola, Carlo Alberto e Maria Gioia, la sorella Pina e tutti i familiari, quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo

Il mondo dei runner conta sempre più adepti e la riprova la si è avuta domenica scorsa a Mocaiana, teatro della seconda edizione dell’Autunnissima, la corsa organizzata dalla Pro Loco locale in collaborazione con Olur, Agromacelleria, Gubbio Ciclismo Mocaiana e la Muta di Ontano. che ha richiamato un folto numero di appassionati. Naturalmente molto nutrita la partecipazione degli atleti della Gubbio Runners, il migliore dei quali è stato Marco Orlandi che ha chiuso al 12esimo posto. (Foto Simone Berettoni)

GIULIO CESARE PASCOLINI, ADDIO IN PUNTA DI PIEDI

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075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

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MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE 2016

FESTA DEI CERI

Ceri, oltre 900 foto per rivivere le emozioni

NELLE EDICOLE E LIBRERIE L’ALBUM DELLA FESTA 2016, REALIZZATO DA 15GIORNI E PHOTOSTUDIO, PRESENTATO IL 1° NOVEMBRE ASSIEME AI CAPITANI E AI CAPODIECI. È GIÀ PARTITA LA CORSA VERSO LE ELEZIONI DEI CAPODIECI DI METÀ GENNAIO, CON SAN GIORGIO CHE HA UFFICIALIZZATO I CANDIDATI di ROBERTO BARBACCI

Una presentazione sobria per un’opera singola edizione, così come è bello proseche pure rappresenta un punto di rifeguire con questa piacevole consuetudine rimento per tutta la comunità eugubina che vuol rende omaggio alla città e alle (e non solo). Uno sguardo privilegiato su sue tradizioni”. un 2016 intenso racchiuso in oltre 900 EMOZIONI UNICHE A portare il saluto scatti, tutti inseriti all’interno dell’opera dei protagonisti dell’edizione 2016 della “I Ceri - La Festa 2016”, che come abifesta è stato il Secondo Capitano Vincentudine non riguarda soltanto i momenti zo Lauri. Non senza un velo di emozioni: salienti e gli appuntamenti eugubini del “Abbiamo vissuto un anno molto intenso mese di maggio ma amplia gli orizzon- Foto con i capodieci, capocetta e capitani 2016 e ogni occasione che ci consente di ricorti anche alle celebrazioni in onore di Sant’Ubaldo che avvendare questi momenti è benvenuta. Per noi tutti è stato un anno gono nelle città gemellate di Jessup (il St. Ubaldo Day di fine indimenticabile e non nascondo che sarebbe bello poterlo rimaggio), Thann (la Cremations des tres sapins di fine giugno) e vivere ancora, perché di certe emozioni non ci si stanca mai. Livinallongo, quest’ultima grazie al contributo fattivo e all’orL’augurio a chi verrà dopo di noi è di poter vivere tutte le senganizzazione dell’Associazione Eugubini nel Mondo che è già sazioni stupende che abbiamo vissuto noi”. L’album è disponial lavoro in vista della ricorrenza dei 100 anni dall’edizione che bile presso le edicole e librerie della città al costo di 15 euro. alcuni soldati eugubini tennero sul Col di Lana durante la priIn aggiunta, al costo di 5 euro ciascuno, è possibile acquistare ma guerra mondiale. anche gli album delle edizioni 2014 e 2015. All’opera hanno L’IMPORTANZA DI DOCUMENTARE L’album fotografico, contribuito 12 aziende eugubine: Vision Ottica Salciarini edito da 15Giorni e realizzato in collaborazione con Photo(main sponsor), Cippicciani Arredamenti, CVR, EdilceramiStudio, ripercorre tutti i momenti salienti dell’edizione 2016 ca Eugubina, Enermia, Falegnameria Battazzi, Gioielleria della Festa dei Ceri. Con un’attenzione particolare a immagini Minelli, Olur, Pasta Fresca all’Eugubina, Pasticceria Gli Anche esulano dal semplice e puro contesto della corsa, cercangeli, Ristorante Contessa, Si.a.m.i. e Notari. do di carpire attimi e istantanee che meglio di qualunque alSAN GIORGIO, ECCO I CANDIDATI Intanto come sempre avtre riescono a fotografare i ceraioli nel proprio animo. “Queste viene a ridosso delle festività natalizie gli occhi dei ceraioli pubblicazioni - ha spiegato il sindaco Filippo Mario Stirati sono già rivolti all’edizione 2017, e nella fattispecie alle eledurante la presentazione - servono proprio per testimoniare zioni per i capodieci già programmate pochi giorno dopo l’epinel tempo come cambiano usi e costumi legati alla nostra festa fania. I primi ad aver reso noti i nomi dei candidati sono stati e possono diventare utili strumenti anche per indirizzare tutte i ceraioli della manicchia di Semonte di San Giorgio, che con le componenti verso una forma di tutela che si rende sempre l’elezione 2017 arriverà alla conclusione del ciclo di 6 anni prepiù necessaria. Ben vengano inoltre iniziative che vedono provisto dallo statuto della famiglia. La scelta alla quale saranno tagoniste anche molte realtà vicine a Gubbio, vedi le città gechiamati i votanti sarà tra Giuseppe Marcheggiani, Luca Pamellate che rendono omaggio a Sant’Ubaldo unendo ancor più scolini e Pietro Tognoloni. Nelle prossime settimane anche le nostre comunità”. “Quello che vedete in queste 160 pagine è santubaldari e santantoniari (quest’ultimi domenica 13 nosolo il frutto di un impegno che muove soprattutto dal lato delvembre hanno rinnovato le cariche del consiglio della famiglia) la passione”, ha spiegato Pietro Biraschi. “Molti contribuiscorenderanno noti i nominativi dei candidati capodieci. Prima di no al nostro archivio solo per il piacere di fare foto, non è per Natale avverrà inoltre l’investitura ufficiale dei capitani del loro un lavoro e queste rende questi scatti ancor più speciali. È prossimo 15 maggio, che saranno Giorgio Fiorucci e Marco bello poter avere una documentazione così dettagliata di ogni Moscatelli.

TUTTE LE FOTO DELLA FESTA DEL 15 MAGGIO. E ANCORA MEZZANI, PICCOLI E JESSUP Un’iniziativa promossa e curata da

15 EURO

GUBBIO quindicinale d’informazione

L’ALBUM 2016

Per il terzo anno consecutivo siamo lieti di presentare alla comunità eugubina l’opera che ripercorre i momenti salienti della Festa dei Ceri 2016

DISPONIBILE IN VENDITA PRESSO TUTTE LE EDICOLE E LIBRERIE