30 Giorni - Numero 29 - 7 Novembre 2015 by VivoGubbio

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mensile d’informazione Sabato 7 Novembre 2015 Anno III Numero

LA “BUONA” SCUOLA A GUALDO TADINO HA APERTO I BATTENTI UN LABORATORIO DI RIPARAZIONE SARTORIALE, DIRETTA CONSEGUENZA DEL PROGRAMMA “PUNTI E SPUNTI” GRAZIE ALLA QUALE S’È FORMATA ANCHE LA GIOVANE TUNISINA NAOUAL

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LA GIOVANE TUNISINA, IN ITALIA DAL 2008, HA UNA LAUREA IN ECONOMIA INTERNAZIONALE, MA PER ANNI HA FATTO LA CASALINGA. UN CORSO DI FORMAZIONE PROMOSSO DA CARITAS E COOPERATIVA “CON FRANCESCO” LE HA CAMBIATO LA VITA. OGGI HA APERTO UNA NUOVA ATTIVITÀ, ACCOLTA DALLA COMUNITÀ LOCALE COME SEGNO DI INTEGRAZIONE di CHIARA GIOMBINI ga. Lei, insieme a diverse donne italiane Alla presenza del vescovo diocesano, e straniere, ha partecipato alla formamonsignor Domenico Sorrentino, del zione in attività sartoriali e, superate le sindaco Massimiliano Presciutti e di selezioni, in diretta collaborazione con la don Andrea La Regina in rappresentanza di Caritas italiana, lo scorso 10 ottocooperativa ed il sostegno di Caritas, ha deciso di aprire la bottega artigianale. bre è stata inaugurata una nuova attività Un’iniziativa che è frutto dell’impegno artigianale a Gualdo Tadino, in viale Don quotidiano del Cvs Caritas che a Gualdo Bosco n.6. È una delle storie a lieto fine Tadino ha sede in via Perugia, nella chieresa possibile dall’operato del Centro di sa di San Giuseppe Artigiano. Un centro volontariato sociale locale della Caritas che ha organizzato la formazione e che, presieduto da Paola Scoppolini. ogni giorno, assiste tante persone e faIL LABORATORIO Ad un anno dall’apermiglie in difficoltà con aiuti alimentari, tura del progetto “Punti e Spunti”, gracontributi per il pagamento di bollette, zie al quale alcune donne hanno impaaffitti e attività scolastiche, oltre che con rato l’arte del cucito, ha aperto i battenti la disponibilità di vestiario e l’accompaun laboratorio di riparazioni sartoriali gnamento nei servizi territoriali. “È un in collaborazione con la cooperativa sopunto di partenza di un segno di speranciale “Con Francesco” e con la Caritas itaza - ha detto il Vescovo - è un evento di liana che ha finanziato l’iniziativa con i INAUGURAZIONE Un momento della città che aiuta a tenerla unita. Gualdo ha fondi dell’8 per mille. cerimonia di inaugurazione dell’attività bisogno di rivivere. Ci sentiamo una faUn nuovo mestiere, quello sartoriale, che miglia e i muri si abbattono. Siamo uniti al di là delle culture sta cambiando la vita di Naoual, originaria della Tunisia, in e delle religioni. Spero che tutta la comunità dia uno scatto di Italia nel 2008 per raggiungere suo marito e che, nonostante entusiasmo perché insieme ce la possiamo fare”. sia laureata in Economia internazionale con specializzazione in Logistica del trasporto, ha vissuto per anni come casalin-

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GUALDO TADINO

PRIMO SI IN CONSIGLIO PER IL PIANO ROCCHETTA

ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE SUL PROGETTO PRESENTATO DALLA SOCIETÀ ROCCHETTA SPA PER IL RECUPERO DELL’AREA E L’AUMENTO DEL PRELIEVO DI ACQUA MINERALE. CRITICHE PERÒ LE OPPOSIZIONI CHE TEMONO UN DANNO IRREVERSIBILE ALL’ECOSISTEMA DELLA ZONA

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di CHIARA GIOMBINI Il Consiglio Comunale di Gualdo Tadino, lo scorso 29 ottobre, ha espresso parere favorevole al progetto della società Rocchetta (piano di recupero dell’area e aumento dei prelievi di acqua minerale). Hanno approvato la deliberazione proposta dalla Giunta i consiglieri di maggioranza (Pd, Gc, RpG), a cui si è aggiunta la consigliera di Gualdo Civica, Paola Gramaccia. Si è astenuto Brunello Castellani (Per Gualdo) in quanto avrebbe voluto che negli accordi fossero previsti impegni più puntuali e corposi in favore della comunità gualdese, ad esempio la realizzazione di un parco didattico-scientifico. CONTRARI Non hanno votato a favore della delibera Forza Italia, Morroni Sindaco e il Movimento 5 Stelle. Quest’ultimi, a livello co- “con l’incremento dei prelievi si rischia di distruggere irmunale e regionale, hanno espresso un forte dissenso in quanto, reversibilmente l’ecosistema”. I deputati umbri del M5S hanno depositato anche un’interrogazione in Parlamento, nella Commissione ambiente. In particolare, hanno chiesto l’intervento del Governo per fare chiarezza sui rischi che l’incremento del prelievo comporta e quali provvedimenti intenda assumere il Ministro dell’Ambiente affinché questo ulteriore emungimento non arrechi pregiudizio alla salvaguardia del patrimonio idrico e degli equilibri idrogeologici dell’area, interessata da numerosi vincoli ambientali. Dal centro destra (FI e MS) si è evidenziato che l’investimento, che impegnerà la città per i prossimi 25 anni, non può pregiudicare l’ecosistema e che, dunque, andavano pretesi studi approfonditi sulla sua sostenibilità per i bacini idrici e l’approvvigionamento della popolazione. L’ATTO A FAVORE “Sulla base di quanto emerso durante la fase di partecipazione con associazioni e partiti e durante i lavori della conferenza dei servizi”, ha premesso il sindaco Massimiliano Presciutti, “si esprime un parere favorevole per un quantitativo massimo di 25 litri al secondo, a fronte di una richiesta complessiva di 40 litri al secondo. Si chiede, inoltre, la predisposizione di uno studio idrogeologico dei bacini mediante monitoraggi continui delle sorgenti e dei corsi d’acqua che scaturiscono da questi bacini”. Con l’atto approvato si sollecita anche l’istituzione di un tavolo di confronto per quantificare l’indennizzo derivante dai diritti di uso civico nonché del canone annuale inerente la servitù di acquedotto sui terreni interessati. “La società Rocchetta - ha puntualizzato Presciutti nella sua relazione - si è impegnata ad eseguire investimenti per 30,5 milioni di euro per il recupero dell’area colpita

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dall’alluvione del 2013 e a realizzare il progetto “Oasi della Rocchetta” presentato nei mesi scorsi”, così come ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Sindaco in cui “si è impegnata a sostenere progetti di sviluppo economico sociale ed ambientale della comunità gualdese, per tutta la durata della concessione”. Per garantire l’uso idro-potabile per la popolazione, l’amministrazione comunale ha chiesto che nell’atto di proroga venga inserita la norma di salvaguardia la quale prevede che per sopravvenuti motivi di pubbli-

co interesse o di mutamento della situazione idrica la Regione disponga la revoca dei prelievi da parte di Rocchetta S.p.A. Un altro via libera alla concessione è arrivato il 30 ottobre dalla Conferenza dei Servizi istituita dalla Regione. L’organismo collegiale all’unanimità ha dato parere favorevole al rinnovo, incassando anche l’ok di Arpa Umbria che ha presentato un’apposita relazione. L’ultimo passaggio, quello di approvare o meno la proroga della concessione, ora, spetta alla Giunta regionale.

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IL BILANCIO Tanti apprezzamenti per le opere gualdesi in mostra. Ma c’è pure un “giallo”

Gualdo ha nobilitato l’Expo dei record

Sabato 31 ottobre l’Expo è terminata, così dopo mesi di padiglioni, file e tante foto, l’esposizione universale di Milano ha chiuso i battenti. In attesa dei numeri ufficiali, si può tranquillamente affermare grazie ai dati della Coldiretti che il numero finale dei visitatori di Expo si aggirerà intorno ai 21 milioni, di cui 6 milioni e mezzo stranieri. In questi mesi anche Gualdo Tadino ha avuto il suo ruolo all’interno dell’esposizione grazie alle tre opere presenti presso l’area “Il tesoro d’Italia”, uno spazio concepito da Vittorio Sgarbi: due stupende maioliche a lustro della Società Ceramica Umbra (Paolo Rubboli) e l’Albero Genealogico della stirpe di David (Matteo da Gualdo) sono state il fiore all’occhiello della città gualdese. L’ammirazione di Sgarbi per Matteo da Gualdo (nella foto si vede mentre viene mostrata l’opera all’ex premier Silvio Berlusconi) risale a più di dieci anni fa, quando visitò la mostra a lui dedicata presso la Rocca Flea e lo definì “un pittore straordinario, un maestro di prima fila”. Inoltre in occasione di una presentazione del suo ultimo libro, uscito prima dell’inaugurazione di Expo, Sgarbi avrebbe affermato: “Che ci importa dei Bronzi di Riace quando all’Expo avremo l’Albero genealogico della stirpe di David di Matteo da Gualdo?”

LA SEGNALAZIONE Se da una parte Gualdo ha mostrato le proprie eccellenze, dall’altra ci è voluto l’intervento del sindaco Massimiliano Presciutti per chiedere spiegazioni riguardo alla presenza di alcuni prodotti in ceramica prodotti in Cina presenti al Padiglione Italia, dopo una segnalazione fatta da alcuni cittadini gualdesi (nella foto). Il primo cittadino con una lettera rivolta all’Associazione Italiana Città della Ceramica, alle Associazioni di Categoria, alla Giunta regionale, ai Consiglieri regionali e ai Parlamentari umbri ha chiesto dei chiarimenti. “Una svista forse o un errore non voluto - scrive Presciutti - poiché alcuni dei prodotti presenti in quella zona di merchandising riportavano anche il claim “Orgoglio Italia”. Da sindaco di Gualdo Tadino “Città della Ceramica” sono rimasto esterrefatto nel vedere tale papocchio, documentato dalle foto che mi sono pervenute. Mi sembra una vera e propria contraddizione questa. Per di più farlo nella sede del Padiglione Italia di Expo 2015 mi lascia ancor più sbigottito, peccato perchè ci sono tante aziende serie che producono ceramiche di eccellenza in Italia, in particolare nel territorio di Gualdo Tadino, e credo che sarebbero state ben felici, se coinvolte, di portare i loro prodotti ad una manifestazione così importante e difficilmente ripetibile nel nostro Paese in tempi brevi.” Edoardo Ridolfi

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LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

Il declino della nostra città

Una panoramica di Gualdo Tadino dal 1946, prima che fosse così male amministrata Nel quartiere Biancospino c’era una fontana storica denominata “La fonte di Finetti”, poi abbattuta per far posto alla sede di un’azienda. Salendo nel centro storico c’era un’altra fontana antica, “La fonte di Magnalardo”. In un locale in via del Fosso, chiamato “Le fontanelle”, c’erano dei lavatoi, poi il monastero di Sant’Agostino, anche esso abbattuto, e un tunnel sotterraneo praticabile che conduceva nella chiesa. Così come piazza Santa Margherita, dove ora al posto degli alberi e l’ampio piazzale c’è un edificio, vero e proprio obbrobrio, inutilizzato. In piazza Martiri, invece, al posto della pavimentazione antica, attualmente troviamo piastrelle più volte saltate. Così come in Piazza Garibaldi dove non ci sono più la fontana antica e il monumento ai caduti. Proseguendo, in piazza Soprammuro c’erano una bellissima piastra da ballo e un chiosco-bar. Per non citare poi l’ospedale Calai, da anni chiuso, così come il Teatro Talia, l’albergo a Valsorda dove ora ci sono appartamenti privati e le perdite

ARTE Nell’ambito della rassegna Artissima

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nel campo dell’informazione (due televisioni) e dei servizi (l’Inam, la Pretura), zone amate dai gualdesi e dai turisti come le Fonti della Rocchetta, il ristorante San Guido, l’opera di architettura industriale della ceramica Monina. Invito anche l’Amministrazione Comunale e la Comunanza Agraria a curare la montagna gualdese, i suoi prati e i pascoli. Non si possono poi non ricordare il comm. Carlo Rosi, al quale non sono stati dati i giusti riconoscimenti, e l’Appennino Gualdese che tanto bene ha fatto alla comunità gualdese. Ci sarebbe tanto altro da denunciare, come il traffico e i parcheggi nel centro storico, problematiche potrebbero essere risolte ad esempio offrendo un servizio di “navetta autobus”. Secondo me la colpa di tutto questo è di noi gualdesi che, nel tempo, abbiamo dato troppa fiducia ai sindaci e alle maggioranze che si sono succedute. Eros Donnini

L’INIZIATIVA A Gualdo la Little Free Library

L’opera Marenostrum di Giombini a Torino

La biblioteca libera che trovi in giardino

Il fotografo gualdese Remo Giombini ha fatto tappa a Torino per la rassegna “Artissima”, che è andata in scena dal 4 all’8 novembre. La sua installazione Marenostrum, un’opera di 3mx2m, è stata allestita all’interno della sezione “Paratissima” nell’ambito della collettiva Cross The Border ed ha accolto i favoriti di pubblico e critica. L’opera, che parla di barconi carichi di migranti affondati nel Mediterraneo, è partita da Gualdo Tadino nel gennaio di quest’anno con l’esposizione presso la chiesa di San Francesco (in collaborazione con il Polo Museale), e a distanza di mesi continua il suo viaggio dopo aver toccato altre significative tappe, fino ad approdare nel capoluogo piemontese, arrivando a farsi conoscere a sempre più vaste platee. LO STILE Remo Giombini ha iniziato a fotografare nei primi anni ’80. prediligendo da subito il colore. Lavora prevalentemente in studio concependo la fotografia come una costruzione prestudiata che si basa sull’artificio creativo, elevandosi come forma artistica all’impianto compositivo considerato l’elemento principe delle sue realizzazioni. Risaltano le immagini, grazie all’immediatezza cromatica frutto di grande ricerca nell’accostamento di colori che non si sovrappongono mai, ma si completano uno con l’altro in una ripetitività mai banale. La suggestione fotografica dei ritratti sospesi nell’infinito, nelle nature morte, nei fiori, rimandano ad atmosfere irreali e poetiche comunque pittoriche.

“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, dichiarò Malala Yousaf-zai, la giovane pakistana vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2014. Ne sono un esempio le “Little Free Library” inaugurate venerdì 30 ottobre grazie alle maestre e agli alunni della scuola primaria Domenico Tittarelli: queste piccole biblioteche, installate presso i giardini pubblici, i giardini adiacenti all’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Casimiri e in piazza Mazzini, sono un luogo a disposizione di tutti dove prendere e lasciare libri, una piccola oasi in mezzo al caos cittadino.  L’idea nasce negli Usa, dove Todd Bol ha costruito nel 2009 la prima “Little Free Library”, una cassetta (come quelle utilizzate per gli uccelli o i pipistrelli) che ospita libri accessibili a tutti, gratuitamente; e con un altro americano, Rick Brooks, ha creato la prima rete che cataloga e associa tutte quelle esistenti nel mondo. In Italia il primo esempio risale al giugno 2012, quando l’insegnante Giovanna Iorio installò la prima casetta nel parco dell’Inviolatella Borghese, nel quartiere di Vigna Clara, a Roma. Attraverso il profilo Facebook della scuola le insegnanti hanno ringraziato la Vicepreside Laura Santini, l’amministrazione comunale e la Falegnameria Franceschini per l’aiuto concreto nella realizzazione delle casette. Fantasie e sogni partono da un’idea che si fa strada: leggere, oggi, è sempre più condividere. Edoardo Ridolfi

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ATTUALITÀ

UMBRIA SCENDE IN CAMPO

ACCOLTA ALL’UNANIMITÀ LA MOZIONE DEL CONSIGLIERE SMACCHI CON LA QUALE LA REGIONE SI IMPEGNA A TENERE ALTA L’ATTENZIONE SULLA VICENDA. PREVISTI SGRAVI PER LE AZIENDE CHE IMPIEGHERANNO IL PERSONALE COINVOLTO. APERTO UN TAVOLO SULLA VERTENZA

di ROBERTO BARBACCI da gli avvisi per l’acquisizione di programmi di investimento Resta alta l’attenzione sulle vertenze ex Merlodelle imprese da realizzare nell’area colpita dalla crisi occupani - JP Industries. Anche zionale, che rientrano all’interno dell’accordo di programma, l’Assemblea Legislativa che partiranno entro i primi di dicembre. Si procederà poi con dell’Umbria s’è dedicata il varo di una graduatoria provvisoria dei programmi di investimento in termini di incremento occupazionale, prevedendo in prima persona alla vianche condizioni di premialità per le imprese che, a fronte di cenda, grazie alla mozione nuovi investimenti, opteranno per l’assunzione di personale presentata dal consigliere ex Merloni per un quota di almeno il 25%. Saranno complessieugubino Andrea Smacchi (Pd), ed emendata dal consigliere vamente 26 i milioni di euro destinati a questi progetti, di cui di centrodestra Ricci, alla discussione della quale hanno par8,7 come finanziamento agevolato e contributo a fondo perdutecipato in qualità di soggetti interessati anche le sigle sindato al programma di investimenti JP Industries nell’ambito della cali. C’è dunque il via libera affinché si adottino iniziative da legge 181. A breve verrà comunque convocato un tavolo sulla parte della Giunta regionale presso il Ministero dello Sviluppo vertenza, per avere anche Economico perché la vicenda venga concretamente considerata di oggettiva rilevanza nazionale, nonchè ai fini della riun’informazione più chiara e meglio delineata sia modulazione progettuale dell’Accordo di programma a suo per gli operai coinvolti, sia tempo stipulato tra il Mise e le Regioni Marche e Umbria. per le aziende interessanSOLUZIONI ALTERNATIVE Aspettando il verdetto della Caste relativamente ai nuovi sazione sul ricorso presentato dalle banche contro la cessione strumenti di cui potranno dell’ex Merloni all’imprenditore Giovanni Porcarelli, sono disporre. due le principali novità degli ultimi giorni. La prima riguar-

30 303030 FABRIANO Sollevati dubbi sui rischi legati all’utilizzo di cani per spaventare le prede 30 30 30 3030 Cinghiali, prime battute di caccia30 303030 30

Ma non mancano le polemiche

LA PRIMA DOMENICA DI NOVEMBRE HA VISTO UNA SQUADRA DI CACCIATORI IMPEGNATA NEI PRESSI DI VIA BOVIO, DOVE SONO STATI ABBATTUTI 14 CAPI. ALLO STUDIO NUOVI INTERVENTI PER RIDURRE LA PRESENZA DEGLI ANIMALI NEI PRESSI DEI CENTRI ABITATI Tanti mesi di parole a caccia di soluzioni e possibili antidoti. Ora però s’è passati per davvero all’azione: l’abbattimento di una quindicina di capi di cinghiale nella zona di via Bovio ha riportato l’attenzione sulla questione che da mesi imperversa in città. Un evento, quest’ultimo, che non ha mancato di sollevare polemiche, benché la caccia è stata effettuata nel primo giorno utile. L‘amministrazione comunale, da tempo sensibile sull’argomento, ha fatto capire di non poter allentare la morsa, dal momento che i cinghiali abbattuti si trovavano troppo a ridosso del centro abitato, mettendo dunque in pericolo l’incolumità dei cittadini. “Stiamo studiando altre soluzioni per proseguire le battute anche nelle prossime settimane”, ha spiegato il sindaco Giancarlo Sagramola, che ha ribadito come la prima battuta sia stata effettuata nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, con l’area transennata e una distanza di almeno 150 metri dalle abitazioni. Tra le critiche arrivate dopo la caccia, dalle opposizioni si è

voluta eccepire la pericolosità legata all’utilizzo di cani, volti a spaventare i cinghiali (si è segnalato che ogni anno ne muoiono tanti, a riprova dei rischi che corrono). Sveglia Fabrianesi pone invece il problema sotto un’altra luce: “I danni che i cinghiali arrecano agli agricoltori devono essere indennizzati dagli enti preposti. Perché le associazioni di categoria tacciono invece di pressare gli enti chiedendo di indennizzare gli agricoltori in tempi rapidi e certi? E perché il sindaco propone sanzioni contro chi offre cibo ai capi, pur sapendo che ci sono cacciatori-bracconieri che operano illegalmente per ricavarne quanti più profitti, con carne da reinserire poi nel mercato (forse senza alcun controllo)? La politica ha fallito su questo tavolo e auspichiamo che a breve si possa procedere con norme più severe e controlli più accurati e preventivi”. Intanto avvistamenti si susseguono in altre zone abitate, in attesa di nuove battute previste per tutto il periodo venatorio. Roberto Barbacci

IL CASO Dopo 150 anni, lo storico deposito nei pressi della stazione viene dismesso dall’azienda

Trenitalia chiude l’officina fabrianese

Se ne va un pezzo di storia lavorativa fabrianese: Trenitalia ha comunicato che a partire dal 1° gennaio 2016 verrà chiuso l’officina presso la stazione di Fabriano dove, sin dal lontano 1865, si è provveduto alle sistemazioni e manutenzioni dei convogli, in particolari quelli ad alimentazione diesel. “La dirigenza di Trenitalia - si legge in una nota firmata dagli operatori del deposito cittadino - ha illustrato il piano industriale per il 2016 annunciando la chiusura della struttura fabrianese ad inizio del nuovo anno. A nulla sono valse le interrogazioni parlamentari (l’aveva presentata

la deputata del M5S Patrizia Terzoni), regionali e comunali presentate da più parti, né i vari appelli dei sindacati e dei lavoratori che hanno cercato di far capire l’importanza di questo servizio. Abbiamo, insomma, cercato di spiegare cosa si stava prospettando all’orizzonte in un territorio già gravemente martoriato dalla crisi”. In ballo non ci sono soltanto 150 anni di storia: sperano di conoscere presto il loro destino i 30 lavoratori, che saranno tutti trasferiti in altre sedi, divisi con ogni probabilità tra Ancona e Foligno. R.Bar.

ATTUALITÀ L’ennesimo colpo presso l’Autogrill della SS76 ha allungato la sequenza dei furti

Allarme criminalità, la città s’interroga

Tra le tante questioni che fanno breccia in questo scorcio d’autunno negli ambienti fabrianesi, quella relativa alla sicurezza è certamente in cima alla lista dei pensieri. Non c’è solo la vicenda legata ai cinghiali a destare preoccupazione. Soprattutto in alcune zone del centro storico, che da qualche settimana a questa parte sono alle prese con il mal funzionamento dei sistemi d’illuminazione. Anche per tale motivo le forze dell’ordine locali hanno rafforzato la loro presenza sul territorio, con 7 pattuglie dislocate in tutto il comprensorio. Ma negli ultimi giorni di ottobre la cronaca ha raccontato anche dell’ennesima

rapina presso la stazione di servizio della Statale 76. I proprietari dell’area, esasperati dall’ennesimo furto (il totale è salito a 8 negli ultimi anni), hanno fatto sapere di meditare anche di abbandonare l’attività. Il danno si ammonterebbe ad almeno 20mila euro, ma è probabile che la cifra possa addirittura essere superiore. La tecnica utilizzata dai malviventi è tale da pensare che chi ha architettato il colpo fosse a conoscenza di ogni minimo particolare, avendo individuato con precisione chirurgica i punti per entrare. Ad ogni modo, un altro motivo per aumentare l’attenzione in un periodo davvero nero.

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CALCIO MINORE La squadra rigalese vuol essere protagonista in Terza Categoria

A Rigali si gioca per passione Santioni: “Vincere è bello, però...” È UNA DELLE ULTIME REALTÀ CALCISTICHE DEL COMPRENSORIO GUALDESE, CHE HA RESISTITO ANCHE AGLI EFFETTI DI UNA CRISI SEMPRE PIÙ PRESSANTE. “QUI TUTTI I GIOCATORI PAGANO PER DIVERTIRSI. SIAMO UNA GRANDE FAMIGLIA, E I RISULTATI NELLA VITA NON SONO TUTTO” di ROBERTO BARBACCI

Giocare per divertirsi. E se ci scappa, anche per prendersi qualche bella soddisfazione. A Rigali, però, quello che conta davvero l’aggregazione, la voglia di stare insieme. Un ambiente a misura d’uomo, un habitat ideale per fare calcio e vivere tanti bei momenti a stretto contatto con una comunità da sempre vicina alle sorti della squadra della frazione. “Ormai sono 10 anni che sono da queste parti, e devo ammettere di non essermi ancora stancato”, ammette Sauro Santioni. Tocca a lui, da tanti anni a questa parte, guidare la squadra impegnata sui campi di mezza Umbria. È una delle ultime realtà rimaste nel comprensorio gualdese. “Rispetto a qualche stagione fa ci sono molte meno squadre, ma la cosa non mi stupisce, dal momento che i costi per mantenere anche una squadra di Terza Categoria sono piuttosto onerosi. Qui si fa calcio per passione, ogni ragazzo è disposto a mettere una quota per poter concorrere alle spese, e questo ci permette di andare avanti. Poi la Pro Loco ci dà sempre una mano, pur se la società sportiva è un’entità a parte. Diciamo però che non ci sentiamo soli, e questa è la molla che ci spinge ad andare oltre”. TANTA PASSIONE Santioni è arrivato a Rigali tanti anni fa, giusto in tempo per appendere gli scarpini al chiodo e indossare la tuta di allenatore. “Il primo anno ero ancora un calcia-

tore, poi però ho capito che il mio destino era un altro e da allora non me ne sono più andato. Ringrazio il presidente Gianni Guidobaldi che la scorsa estate mi ha voluto ancora in sella. Lui e tutta la dirigenza va ringraziata a prescindere per gli sforzi profusi e la passione che mettono in ciò che fanno. La squadra è composta da tanti bravi ragazzi, e molti non sono nemmeno di Gualdo, ma provengono da fuori comune. È un motivo in più per ritenere che a Rigali si sta bene, se è vero che abbiamo così tanto appeal”. La stagione corrente, che vede la squadra impegnata per l’ultimo anno in Terza Categoria (il prossimo anno, con la riforma dei campionati, scomparirà la Terza e rimarrà la Seconda come torneo più “basso”), è partita tra gioie e dolori. “Puntiamo a far bene, anche se sarà dura riuscire a vincere ed effettuare così il doppio salto in Prima. Temo poi che molte squadre tra qualche settimana molleranno, visto che sapendo di finire comunque in Seconda le pressioni verranno meno. Io però sono contento di ciò che stiamo facendo e da parte nostra l’impegno non verrà mai meno”. Un impegno frutto di tanta passione e di un’inguaribile voglia di dare calci a quel pallone che ha segnato tutta la vita sportiva di Sauro. “Il calcio è sempre stata passione. E finché avrò voglia di stare in mezzo ai giovani, beh, allora avrò un motivo per restare”.

SERIE D La compagine di Omar Manuelli è in affanno e sta incontrando più difficoltà del previsto

Gualdo Casacastalda, cammino in salita

Alla ricerca della vittoria perduta. È questa la situazione attuale del Gualdo Casacastalda, che dal 20 settembre in qua ha faticato e non poco. In quella domenica, quando ancora la città era immersa nei Giochi de le Porte, una doppietta di Villanova ribaltò l’iniziale vantaggio dello Scandicci e regalò la prima e fin qui unica vittoria in campionato alla truppa di Manuelli. Da allora si è scesi in campo 6 volte, ma il rendimento del Gualdo Casacastalda è stato una costante: sconfitta in trasferta e pareggio in casa. Una media, purtroppo, da retrocessione. Sconfitte, numericamente parlando, pure pesanti: 3-0 a San Giovanni Valdarno, 1-0 a Foligno e 4-1 a Città di Castello. In casa, invece, sono arrivati i pareggi contro Poggibonsi (1-1), Gubbio (1-1, con gol dell’esordiente Mirko Palazzi, nazionale sammarinese, in una bella cornice di pubblico) e Viareggio (0-0). La partita manifesto, se così vogliamo definirla, di questa prima parte di stagione è stata quella col Poggibonsi, che ha visto i toscani pareggiare oltre il quinto minuto di recupero ed ha portato alle lunghe squalifiche del mister Manuelli e del portiere Casini, squalifiche che ancora entrambi i tesserati stanno

scontando. Se allora avesse vinto il Gualdo sarebbe salito a quota 7 in classifica, quota raggiunta soltanto 4 partite e un mese dopo, quando anche le altre squadre hanno cominciato a fare punti. Il gioco, a dir la verità, non è quasi mai mancato, così come gli episodi hanno girato sempre contro: non saranno alibi, ma è giusto ricordare i rigori solari negati a Foligno e Città di Castello (sull’1-1) ed il gol regolare annullato domenica scorsa contro il Viareggio. Sarebbe cambiato qualcosa? Non abbiamo la controprova, ma è comunque vero che la fortuna non sembra aiutare Sgambato e compagni. Il problema in attacco comunque c’è, poiché il Gualdo Casacastalda ha segnato solo 3 reti nelle ultime 6 gare. La squadra gioca bene palla a terra, poi però qualcosa s’inceppa quando si giunge ai 15-20 metri. La difficile trasferta in casa della Colligiana e le sfide con Montemurlo, Gavorrano e Ponsacco dovranno aiutare a dire se il malato può guarire, o se la sofferenza è ancora solo all’inizio. Le toscane cominciano a correre, ma anche il Gualdo Casacastalda è bene che si metta marcia. Aspettando il mercato. Leonardo Bossi

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CANTIANO

L E NOTE DI JUBILATE DEO ILLUMINANO SAN GIOVANNI LA DECIMA EDIZIONE DEL CONCERTO PROMOSSO DALLA SCHOLA CANTORUM S. DOMENICO LORICATO DI CANTIANO HA VISTO L’ESIBIZIONE DI SETTE CORALI PROVENIENTI DA MARCHE E UMBRIA, REGALANDO UN PROGRAMMA INTENSO ED ESALTANDO LE ECCELLENZE LOCALI di ROBERTO BARBACCI

Sette corali provenienti da Marche e Umbria per una serata all’insegna della musica sacra, ma anche e soprattutto della qualità. A Cantiano, in una chiesa di San Giovanni Battista gremita, lo scorso 1° novembre la Schola Cantorum San Domenico Loricato ha presentato il concerto dal titolo “25 Anni a Quattro Voci” - Jubilate Deo, giunto alla decima edizione, nel quale è stato proposto un repertorio tratto dal Te Deum di Charpentier e dal Gloria di Vivaldi. Protagoniste della serata, ben 7 corali che si sono fuse in un unico coro, con l’Orchestra da Camera dei cameristi di Montefeltro che le hanno accompagnate regalando al pubblico uno spettacolo unico nel suo genere. Erano presenti, oltre alla Schola Cantorum San Domenico Loricato (diretta dal maestro Mario Campioli) di Cantiano, anche la Cantores Beati Ubaldi di Gubbio (diretta dal maestro Renzo Menichetti), il Coro Polifonico “Giovannini” di Fermignano (diretto dal maestro Marcello Sabbatini), il Coro Polifonico Città di Cagli (diretto dal maestro Adriano

Pigna), il Coro Polifonico “Santa Maria” di Piobbico (diretto dal maestro Francesco Sacchi), il Gruppo Corale “Montefeltro” di Sassocorvaro (diretto dal maestro Marco Magi) e appunto i Cameristi del Montefeltro, ensemble che da anni ormai valorizza le associazioni corali e strumentali dell’entroterra pesarese, accompagnandole nei concerti da camera e nelle rassegne corali. L’edizione 2015 di Jubilate Deo, allestita all’interno delle celebrazioni per i 25 anni dalla fondazione della Schola Cantorum cantianese, ha visto succedersi sul palco le soprano Anna Cornacchini e Roberta Cardoni, il contralto Jimena Llanos, il tenore Giuliano Mensà e il basso Roberto Ripesi. Grande è stato l’apprezzamento dei presenti nella chiesa di San Giovanni Battista per un appuntamento che è divenuto ormai uno dei maggiori eventi a livello culturale nel comune di Cantiano, e che ogni anno riesce a stupire e a sorprendere per la grande capacità di coinvolgere tante realtà, unite nel nome della musica, linguaggio universale.

Vieni a scoprire le nostre proposte in vista dei Mercatini di Natale MERCATINO DI NATALE A SAN MARINO Domenica 13 Dicembre (con pranzo di pesce) ISCRIZIONI ENTRO IL 20 NOVEMBRE

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COSTACCIARO Attesi tanti curiosi per quello che è un evento ormai consolidato

Corsa delle Botti, si rinnova la sfida tra le due Hostaria

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TANTI GIOVANI E UN’ORGANIZZAZIONE CHE CRESCE DI ANNO IN ANNO: LA MANIFESTAZIONE DEL COMUNE DELLA FASCIA HA TROVATO LA SUA DIMENSIONE, E QUEST’ANNO POTREBBE TROVARE GIOVAMENTO ANCHE DAL BEL TEMPO. LO SCORSO ANNO VINSE LA PORTA

HOSTARIA A CONFRONTO Porta contro Rocca: la sfida si rinnova e annovera sempre più appassionati. Quella 2015 sarà la decima edizione

È tutto pronto a Costacciaro per l’edizione numero 10 della Corsa delle Botti, in programma domenica 8 novembre. Si rinnova il duello tra l’Hostaria de la Porta (quella degli abitanti del centro storico) e l’Hostaria de la Rocca, che racchiude gli abitanti delle frazioni, che nelle ultime due edizioni si è risolto a favore dei bottaioli de la Porta. Entrata a far parte del panorama delle feste a carattere regionale (la prima edizione risale al 1991: poi dal ’96 al 2008 è stata interrotta, e ripresa dal 2009 ad eccezione del 2012), la festa viene gestita dall’Associazione “Corsa delle Botti”, da mesi al lavoro con il nuovo consiglio e il nuovo presidente Patrizio Bartoletti. Già annunciate lo scorso 1° novembre le formazioni per la corsa 2015, sabato 7 sui apre la due giorni di festeggiamenti con la festa nella frazione di Villa Col de’ Canali dell’Hostaria de la Rocca. Domenica 8 i tamburini di Costacciaro sveglieranno la città e nel pomeriggio, dopo la sfilata con oltre 150 figuranti, si darà inizio alla corsa, seguita dalla premiazione (e in serata si balla con la Caciara Music Club e l’Orchestra Marco & Claudia, con apertura delle taverne). La Corsa delle Botti di Costaccia-

ro, nata su idea di Arcangelo Torcolini (lo stesso che ha ideato la Corsa delle Bighe di Scheggia), non si lega ad alcuna figura religiosa, ma vuol festeggiare il periodo della vinificazione, tanto che il trofeo è dedicato a San Martino. R.Bar.

LA STORIA La storica attività di Nocera Umbra si rifà il look: da dicembre tanti nuovi prodotti

Quagliotti, la ferramenta è una vocazione Esperienza e qualità al servizio dei clienti

Avevano appena 30 anni Antonio Quagliotti e Rita Torzoni, una coppia di sposini con due figlie piccole a rallegrare le loro giornate, quando hanno rilevato nel gennaio 1977 una ferramenta che già da molti anni era stata avviata, di proprietà di Angelo Frate e della moglie Giulia Nati. Decisero di passare la mano dopo una lunga vita spesa per la comunità, vissuta in un locale di appena 93 metri quadrati, che pure all’epoca per i due giovani nuovi proprietari sembrava una reggia situata in piazza Umberto I a Nocera Umbra. Erano gli anni del boom economico: ogni anno davano lavoro a tanti ragazzi, ben contenti di guadagnare qualcosa tra un anno scolastico e l’altro. Dopo 18 anni di lavoro in piazza, dovendo però pagare ogni mese l’affitto, nel 1994 i Quagliotti decisero di fare un grande passo, costruendo un proprio edificio di 400 metri quadrati situato nella zona industriale in via Parrano, sempre nei pressi di Nocera Umbra. Cosi il 20 novembre del 1994 inaugurarono la loro nuova casa lavorativa, dando vita a una nuova attività

che neppure i terribili eventi del terremoto del 1997 riuscirono a fiaccare, pur se a fronte di non pochi problemi generati dal sisma. La famiglia Quagliotti non si perse d’animo e rimboccandosi le mani rimise ben presto in piedi il proprio negozio che oggi, a 21 anni di distanza dall’inaugurazione del 1994, hanno deciso di rinnovare anche e soprattutto grazie alle figlie Emanuela e Nadia, che già da tempo hanno seguito le orme dei genitori entrando a far parte dell’ambito lavorativo familiare. La ferramenta manterrà la sua identità, ma al contempo verrà dato maggiore spazio al settore della pesca e soprattutto verrà ampliato il reparto dei casalinghi e degli articoli da regalo. Tutti i clienti sono invitati alla riapertura prevista per l’inizio del nuovo anno, tenendo presente che nel mese di dicembre la famiglia Quagliotti ha deciso di prolungare gli sconti per agevolare gli acquisti dei regali natalizi. Un’avvenura che non conosce fine, pronti a tuffarsi in una nuova era con rinnovato entusiasmo e tanta vitalità.

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LAUREA IN SCIENZE POLITICHE

Che festa per Leonardo, neo dottore con 110 e lode

. . . o n n u t u A è tempo di rinnovare la tua casa!

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Copertura poltrone e letti Ricopertura di siede con scarsa

Domenica 8 novembre i fuoristrada tornano ad essere i veri dominatori con “Sui Sentieri Del Gusto”, organizzato dal club Taino 4×4. Il percorso prevede e l’arrivo a Nocera Umbra transitando per strade di montagna e vecchie mulattiere.

Il 3 Novembre scorso, con l’immensa gioia di familiari, parenti e amici, si è laureato Leonardo Presta, Dottore in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, con il meritatissimo punteggio di 110 e lode. Vivissime congratulazioni dai genitori Vincenzo e Maria Lucia, da Maria Teresa e Cristian e un augurio speciale dal nipote Andrea.

Supplemento a

www.15giorni.it Società Editrice Infopress srl Tel./Fax 075.9271422 Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Leonardo Bossi, Chiara Giombini, Edoardo Ridolfi Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Mecoledì 4 Novembre 2015 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

SABATO 5 DICEMBRE 2015

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