QUARTIERI
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EMERGENZA ROM
In breve
Cassonetti a fuoco in via Germagnano, una carovana si insedia all’ex Dazio
VIA FIOCCHETTO
“Tana libera tutti” con arte e aperitivi Ô Un posto dove incontrarsi e portare idee nuove. Si terrà dal 13 al 15 settembre in via Fiocchetto 24 l’inaugurazione di “Tana libera tutti”, un progetto ideato e promosso dalle associazioni Onda Urbana e Stazione 24. Ricco il programma di appuntamenti. Si partirà venerdì 13 dalle ore 19 con un aperitivo e mostra tra arte figurativa e astratta a cura dell’artista Sabina Fara. VIA BOGINO
I deportati italiani al Circolo dei Lettori Ô Il 19 settembre alle ore 17 presso il Circolo dei Lettori di via Bogino 9 sarà presentato il testo di Antonella Filippi e Lino Ferracin “Deportati italiani nel lager di Majdanek”. Alla realizzazione dell’opera ha contribuito anche la circoscrizione Sette. Presentano il volume gli storici Fabio Levi e Gianni Oliva, saranno presenti gli autori. SOCIAL LAB FILM FESTIVAL
Un film africano al Cecchi Point Ô Giovedì 12 settembre al Cecchi Point in via Cecchi 17 si terrà la presentazione della seconda edizione del “Social Lab Film Festival - Slaff” con la proiezione del lungometraggio franco senegalese dal titolo “Tey - Aujourd’hui” di Alain Gomis. Il film, vincitore dell’edizione 2013 del Fespaco di Ouagadougou in Burkina Faso, inizierà alle ore 21.30. CENTRO EUROPA 01
Lezioni gratuite di zumba e pilates Ô L’associazione Centro Europa 01 promuove lezioni gratuite dedicate ai residenti della circoscrizione Dieci presso la palestra di via Morandi 12/a. Sarà possibile scegliere tra cinque attività diverse: cross fit, balli di coppia, zumba, pilates, bodybuilding per un massimo di quattro ore. Le lezioni sono distribuite nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 21.
Due bidoni bruciati e devastati. Una fotografia scattata dalle parti del campo nomadi di via Germagnano mostra i raccoglitori dell’immondizia danneggiati oltre ogni misura. Una notizia che non farà felice Amiat, costretta da tempo ad utilizzare i ragni per raccogliere i rifiuti sparsi in strada. Problemi anche nell’area ex Dazio di corso Vercelli dove una decina di roulotte si sono insediate stabilmente a partire dalla giornata di ieri. «Presenteremo una nuova denuncia». dichiara il coordinatore all’Ambiente della Circoscrizione, Vincenzo Iatì. [ph.ver.]
REPORTAGE Scrostate e sbiadite: molte icone religiose sono in condizioni pietose
Il degrado non risparmia la fede E le madonnine cadono a pezzi Ô Sono un elemento caratteristico della religiosità popolare; per secoli hanno vegliato sui torinesi, che le hanno abbellite con fiori e lumini, che le hanno pulite dai segni del tempo. Tuttavia, oggi, le madonnine e le icone mariane sparse per la città sono in condizioni spesso pietose. Basta fare un giro nella parte più storica della città per rendersene conto: da via Po (qualcuno ha mai notato che sotto i portici si trova una madonnina?) a via del Carmine, dove un ottocentesco affresco parietale sul lato della strada mostra Maria in trono col Gesù Bambino a via Milano, dove si trova una antica icona ormai stinta dal tempo. Gli esempi possono continuare in tutta la città, anche in periferia, dove rimangono ancora antiche testimonianze della devozione popolare ridotte in condizioni spesso molto precarie: in via Verolengo, all’angolo con via Assisi, si trova un piccolo piloncino che di certo ha visto anni migliori, essendo scrostato e collocato nella banchina alberata della via. Questo piccolo altarino è probabilmente stato realizzato attorno ad un precedente cippo, uno dei tanti fatti posizionare da Vittorio Amedeo II dopo la vittoria nella battaglia di Torino, e dei quali rimangono pochissime testimonianze. Questi pilastrini recavano incisa l’immagine della Consolata, protettrice di Torino: ve ne sono ancora una quindicina, e molti sono in condizioni pessime. In strada Lanzo, ad esempio, un cippo ormai consunto è stato inglobato nella parete di una casa; in via Gachino gli hanno addirittura costruito davanti una centralina della luce. Meglio va per le madonnine delle case popolari: da via Cravero a via Verolengo , da corso Racconigi a corso Cincinnato sono molte le palazzine che hanno ancora delle iconcine
DIMENTICATE Per secoli hanno vegliato sui torinesi, che le hanno abbellite con fiori e lumini, che le hanno pulite dai segni del tempo. Tuttavia, oggi, le madonnine e le icone mariane sparse per la città sono in condizioni spesso pietose
mariane, vero “simbolo” delle popolari. Ma tutte queste icone, nonostante spesso siano in un pessimo stato di conservazione, continuano a ricevere fiori, ad essere oggetto di una pia devozione. Spesso, come per i piloncini dell’assedio, si tratta di testimonianze storiche: sarebbe forse il caso di valorizzarle, o almeno di dare loro un po’ di quel lustro perso negli anni? Giorgio Cavallo
VALLETTE La giunta ha approvato il progetto della Juventus sull’area accanto allo Stadium
Via libera alla demolizione della Continassa Cantieri a fine mese, occupanti sgomberati Ô Si parte con i lavori alla Continassa. L’accelerata finale con l’ultima commissione che discute e la giunta che approva in una settimana così da permettere alla Juventus di dare ordine di preparare i cantieri entro la fine del mese. La consegna dell’area alle ruspe è ad un passo, giusto un po’ di ritardo sui tempi inizialmente previsti per l’inizio di settembre, ma resta l’incognita degli occupanti. Lo scorso luglio gli uffici dell’assessore alle Politiche sociali Elide Tisi erano ancora impegnati a trovare una soluzione con la Prefettura, ma ad oggi non sarebbero state prese decisioni definitive su quello che in Comune non tutti vogliono definire «sgombero» ma tale rischia d’essere a questo punto della vicenda, se non un «trasferimento» come previsto da qualcuno. I tempi non sono lunghi e non
sabato 7 settembre 2013
L’interno della Continassa
potranno essere procrastinati più di tanto, perché dopo la firma dell’atto di «perfezionamento» il progetto Il progetto ambientale per l’area della Continassa è stato approvato dalla Sala dell’Orologio, su proposta degli assessori Lo Russo e Lavolta. «Si tratta dei lavori di demolizione e di bonifica, da effettuare nell’area ceduta alla società Ju-
ventus, che devono precedere l’avvio del cantiere per le nuove opere» spiegano da Palazzo Civico, senza bisogno di evidenziare quanto già non dicano i termini «demolizione» e «bonifica». Sulla carta, invece, «la progettazione è stata realizzata da tecnici incaricati da Juventus, così come la società sportiva effettuerà in proprio i lavori previsti dal pro-
getto». L’onere delle opere spetta alla Città ma «il loro finanziamento sarà scomputato dagli oneri di urbanizzazione per una cifra complessiva di 1,3 milioni di euro». Il progetto ambientale è stato sottoposto alla verifica da parte degli uffici tecnici per una valutazione sia tecnica che economica delle opere previste. Alla fine dello scorso anno e poco prima di Natale, Palazzo Civico aveva approvato la variante urbanistica e il progetto di riqualificazione e valorizzazione attorno allo Juventus Stadium, firmandone il «contratto preliminare» appena prima di Capodanno, per un corrispettivo di 11,7 milioni di euro, circa 355 euro al metro quadrato per 33mila metri quadrati di superficie lorda e in 65 euro al metro quadrato sui circa 180metri metri quadrati del diritto di superficie. Enrico Romanetto