Rassegna

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L’IMPASTO UMANO Fatti di terra, guardiamo le stelle


11. edizione TORINO SPIRITUALITÀ 23 | 27 settembre 2015 RASSEGNA STAMPA EDIZIONE 2015

A cura di Il Circolo dei lettori


RIEPILOGO TESTATE AGENZIE - QUOTIDIANI Ansa Askanews Ansamed Avvenire Brescia Oggi Corriere della sera Corriere Adriatico Corriere di Chieri Corriere del Veneto Cronaca Qui Il Canavese Il Fatto Quotidiano Il Giornale del Piemonte Il Messaggero Il Resto del Carlino Il Secolo XIX Il Sole 24 Ore Gazzetta dello Sport la Repubblica la Repubblica Torino La Sentinella del Canavese La Stampa La Stampa Torino La Stampa Cuneo La Stampa Novara La Voce del Popolo Libero Libertà Luna Nuova Jesus

PERIODICI Cosmopolitan Gioia Il Venerdì – la Repubblica La Freccia La lettura – Corriere della sera Left


Leggere Tutti Oggi Sette – Corriere della sera Shop in the city Torino Magazine Torino Sette TTL – La Stampa Vanity Fair RADIO - TV Radio Veronica One Prima Radio Radio Gold Radio Vaticana RAI Uno Mattina WEB Corrieredelweb.it Famigliacristiana.it Informazione.tv Il Libraio.it Il Post Iodonna.it Il Torinese.it Mangialibri.com Marketpress.it Mi-lorentaggio.com Mole24 Nuova Societa.it 12alle12.it Lo Spiffero.com Targatocn.it Torinofree.it TorinoToday.it repubblica.it La Stampa.it


INDICE

Il Messaggero. 30 settembre 2015 Le parole della montagna al festival di Torino S.r.d. Corriere del Veneto, 30 settembre 2015 Big Bang S.r.d. La Stampa Novara, 29 settembre 2015 Le regole dello stato potenziano la libertà S.r.d. La Repubblica Torino, 28 settembre 2015 Festival dell’anima, il boom Clara Caroli Libertà, 28 settembre 2015 In 45 mila a “Torino Spiritualità” S.r.d La Stampa Torino, 28 settembre 2015 Non si ferma a Torino. Ecco perché il mio Circolo non è un lusso Emanuela Minucci Famigliacristiana.it, 28 settembre 2015 Alex Zanotelli: ascoltiamo il grido della terra Barberis Elisa La Stampa.it, 28 settembre 2015 Intervista a Salvatore Striano Elena Masuelli La Repubblica Torino, 27 settembre 2015 Tra cuore e anima è gran finale Clara Caroli


La Voce del Popolo, 27 settembre 2015 L’impasto umano S.r.d. La Voce del Popolo, 27 settembre 2015 A Torino Spiritualità impastata con la terra Luca Rolandi La Voce del Popolo, 27 settembre 2015 Il potere delle storie dell’umanità sofferente Marina Lomunno La Stampa Torino, 27 settembre 2015 Gentilezza, arte, umanità sono i temi per il gran finale Tiziana Platzer La Stampa Torino, 27 settembre 2015 Veronesi e il vangelo: “Una storia moderna dopo duemila anni” Tiziana Platzer La Stampa Cuneo, 27 settembre 2015 Chiude oggi la rassegna editoriale Al “Sociale” opera di Pinter per Torino Spiritualità Cristina Borgogno ANSA, 27 settembre 2015 Torino Spiritualità, 45 mila presenze JESUS, 27 settembre 2015 Intervista ad Alessandro Bergonzoni Donatella Ferrario Famiglia Cristiana, 26 settembre 2015 Intervista a Padre Zanotelli Elisa Barberis TTL La Stampa, 26 settembre 2015 Perché gli uomini si picchiano e ci piace guardarli? Giulia Zonca


La Repubblica Torino, 26 settembre 2015 Vizi e virtù dell’uomo Clara Caroli Libero, 26 settembre 2015 Come la coda del maiale Paolo Nori La Stampa Torino, 26 settembre 2015 Il weekend della Spiritualità passa anche dal free climbing Tiziana Platzer La Stampa Novara, 26 settembre 2015 L’invito dello psichiatra al festival dell’anima “Dedichiamo più tempo ad ascoltare noi stessi” S.r.d. La Stampa Nord Ovest, 26 settembre 2015 L’impasto umano è il cuore di Torino Spiritualità Tiziana Platzer Il Fatto Quotidiano, 26 settembre 2015 I fantasmi dell’infelicità: Nicola II e l’incapacità di “svuotarsi di sé” Pietrangelo Buttafuoco La Gazzetta dello Sport, 26 settembre 2015 Torino si fa seria. Incontri e lezioni per “scoprirsi” S.r.d. Cronaca Qui Torino, 26 settembre 2015 Raccogliamo il testimone di Expo 2015 S.r.d. JESUS, 26 settembre 2015 Intervista a Manolo e Giovanni Allegro Donatella Ferrario Io Donna.it, 26 settembre 2015 Intervista a Manolo Farian Sarabahi


La Stampa.it, 26 settembre 2015 Intervista a Corrado Augias Elena Masuelli Rai, 26 settembre 2015 Intervista a Jonathan Gottschall Simonetta Rho La Stampa, 26 settembre 2015 Intervista a Sandro Veronesi Tiziana Platzer Torino Sette, 25 settembre 2015 L’Italia del disagio sul grande schermo Agnese Gazzera Torino Sette, 25 settembre 2015 Il lato oscuro della violenza Luca Beatrice Torino Sette, 25 settembre 2015 Da Kundera a Kafka al Vangelo di Marco. le lezioni spettacolo Lucia Caretti Torino Sette, 25 settembre 2015 Paideia e le radici S.r.d. Torino Sette, 25 settembre 2015 Il festival in pillole S.r.d. Torino Sette, 25 settembre 2015 Un salmo sei voci S.r.d. Torino Sette, 25 settembre 2015 Arte, spinta (il composto sovrumano) Alessandro Bergonzoni


Torino Sette, 25 settembre 2015 La terra chiama, le stelle rispondono Lucia Caretti Torino Sette, 25 settembre 2015 Le mostre collaterali S.r.d. Torino Sette, 25 settembre 2015 La gentilezza è fuori moda o un valore da recuperare? Lucia Caretti Torino Sette, 25 settembre 2015 La biblioteca vivente S.r.d. Torino Sette, 25 settembre 2015 Perline Cristina Caccia Sette, 25 settembre 2015 Lectio Brevis S.r.d. Corriere Adriatico, 25 settembre 2015 Smerillo gemellata con Torino S.r.d. Avvenire, 25 settembre 2015 In carcere con Shakespeare Fulvio Fulvi La Repubblica Torino, 25 settembre 2015 Uno stato d’animo con tante facce: le scopriremo tutte Sara Strippoli Radiotelevisione Svizzera, 25 settembre 2015 Intervista a Luigi Berzano


Rai tg3, 25 settembre 2015 Intervista a Corrado Augias Simonetta Rho Radio Gold, 24 settembre 2015 Torino si accende di spiritualità S.r.d. La Stampa Torino, 24 settembre 2015 “Il libero arbitrio è utopia però ci si può sorridere” Tiziana Platzer La Stampa Torino, 24 settembre 2015 Costruire una sedia per imparare a riallacciare i rapporti umani Elena Masuelli La Stampa Torino, 24 settembre 2015 Orologi S.r.d. La Stampa, 24 settembre 2015 A Torino tra Camera, Monet, Raffaello e la Spiritualità Francesco Rigatelli La Stampa Cuneo, 24 settembre 2015 Gianmaria Testa e il “non detto” della musica Cristina Borgogno, Vanna Pescatori Cronaca Qui Torino, 24 settembre 2015 Prix Italia al gran finale con Torino Spiritualità S.r.d. ANSA, 24 settembre 2015 Platel a Torino con “En avan, marche!” QN La Nazione, 24 settembre 2015 Università per Stranieri, “Renuntio Vobis” di Claudio Perroni S.r.d.


JESUS, 24 settembre 2015 Intervista a Stratos Kalafatis e a padre Alberto Maggi Donatella Ferrario Uno Mattina, 24 settembre 2015 Intervista Khenpo Sodargye Rinpoche La Stampa, 24 settembre 2015 Intervista a Matthew Fox Bruno Quaranta Vanity Fair, 23 settembre 2015 Carpe diem: “Tra fango e stelle” S.r.d. Torino Sette, 23 settembre 2015 Torino Spiritualità al MAO S.r.d. Torino Sette, 23 settembre 2015 Christian Raimo per Torino Spiritualità S.r.d. La Sentinella del Canvese, 23 settembre 2015 Incontri per capire e combattere le mafie S.r.d. Nuova Societa.it, 23 settembre 2015 Le migrazioni aprino l’11. Edizione di Torino Spiritualità Moreno D’Angelo Metro, 23 settembre 2015 Torino Spiritualità cinque giorni di riflessione Antonio Garbisa La Stampa Torini, 23 settembre 2015 Gianmaria Testa inaugura il ciclo “Torino Spiritualità” S.r.d.


Il Secolo XIX, 23 settembre 2015 Torino Spiritualità cinque giorni di incontri e dibattiti S.r.d. Il Canavese, 23 settembre 2015 Sono Pino Maniaci e Salvo Vitale gli ospiti al convegno No Mafia organizzato dai Toto S.r.d. ANSAmed, 23 settembre 2015 Islam: a Torino incontro racconta vita Adnkronos, 23 settembre 2015 Torino Spiritualità Radio Veronica One, 23 settembre 2015 Intervista al curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto Alessandro Colombo RAI tg3, 23 settembre 2015 Intervista al curatore Armando Buonaiuto e a Michela Murgia Simonetta Rho Radio Vaticana, 23 settembre 2015 Intervista al curatore Armando Buonaiuto Francesca Di Folco La Stampa, 23 settembre 2015 Intervista ad Antonio Pascale Tiziana Platzer Luna Nuova, 22 settembre 2015 Dal Teatro Stabile con Platel all’Expo: unione musicale in vetrina S.r.d. La Repubblica Torino, 22 settembre 2015 Così parliamo di migranti Sara Strippoli


La Repubblica Torino, 22 settembre 2015 Meditazioni e incontri con le “altre” culture Clara Caroli La Repubblica Torino, 22 settembre 2015 Così parliamo di migranti Sara Strippoli Il Torinese.it, 22 settembre 2015 “Fatti di terra, guardiamo le stelle”, cinque giorni per riflettere con la “fiera” dello spirito Laura Goria Il Post, 22 settembre 2015 Fotografie dal Monte Athos a Torino S.r.d. Corriere della Sera, 22 settembre 2015 Trent’anni senza Giancarlo Siani: il cronista ragazzo che sfidò la camorra Severino Colombo Corriere di Chieri, 22 settembre 2015 Con l’alpinista e il domenicano. Chieri voce a Torino Spiritualità S.r.d. Cosmpolitan, 22 settembre 2015 22 cose da fare questo mese S.r.d. Corriere Adriatico, 22 settembre 2015 Le parole della Montagna S.r.d. JESUS, 22 settembre 2015 Intervista a Matthew Fox, Sandro Veronesi, Fabrizio Bentivoglio Donatella Ferrario La Stampa Torino, 21 settembre 2015 Migranti e profughi a Torino Spiritualità Noemi Penna


La Repubblica, 21 settembre 2015 Com’è ambiguo lo scrittore autentico John Berger Il Sole 24 Ore, 20 settembre 2015 A Torino Spiritualità: l’ “impasto umano” S.r.d. La Repubblica Torino, 20 settembre 2015 Giorno e Notte Gabriella Crema La Stampa Torino, 20 settembre 2015 L’India approda a Torino e balla le antiche leggende Francesca Rosso La Lettura – Corriere della sera, 20 settembre 2015 Il bianco, il viola e gli altri colori dell’anima (e i suoni, e le voci) Severino Colombo La Lettura – Corriere della sera, 20 settembre 2015 L’uomo è il vice di Dio. Forse non se lo merita (e i suoni, e le voci) Piero Stefani La Lettura – Corriere della sera, 20 settembre 2015 Terra, aria e poi il golem. L’impasto perfetto ha il suo contrario Marco Ventura La Lettura – Corriere della sera, 20 settembre 2015 La mia speranza sono le stelle goffe Mauro Covachic Corriere della sera, 20 settembre 2015 Le scelte dei lettori: bimbi, cigni, arte: #amorplatonico Severino Colombo Left, 19 settembre 2015 Dialogando con Savater, Colombo e Manconi S.r.d.


La Stampa Torino, 19 settembre 2015 Otto camminate tra boschi e stelle per sensibilizzare lo spirito Noemi Penna Corriere della sera, 19 settembre 2015 Ecco il nostro #amorplatonico Ida Bozzi Avvenire, 19 settembre 2015 Storie e creatività: al via il Prix Italia Marina Lomunno Torino Sette, 18 settembre 2015 Cercando la felicità tra sacro e ordinario Franca Cassine Torino Sette, 18 settembre 2015 Nell’impasto umano accanto alla terra la luce delle stelle Marco Bobbio Torino Sette, 18 settembre 2015 Colori del monte Athos e sfumature dell’anima S.N. Torino Sette, 18 settembre 2015 Passeggiate per la mente e (un po’) anche per il fisico Marco Bobbio Torino Sette, 18 settembre 2015 Un contest indaga sugli ingredienti S.r.d. Torino Sette, 18 settembre 2015 In cerca del significato Michela Murgia Torino Sette, 18 settembre 2015 Tra sentimenti e note S.N.


Torino Sette, 18 settembre 2015 Meditare in acqua con la scuola di Otium S.r.d. Torino Sette, 18 settembre 2015 I canti rituali dei monaci e il concetto di libertà S.r.d. Sette – Corriere della sera, 18 settembre 2015 In scena S.r.d. La Repubblica, 18 settembre 2015 Prix Italia, 350 storie dal mondo nella vetrina contemporanea Clara Caroli Corriere della sera, 18 settembre 2015 Oltre i confini di spazio e tempo Antonio Carioti Targatocn.it, 17 settembre 2015 "Il non detto nella musica": tutto pronto per l'incontro con Gianmaria Testa del programma "Torino Spiritualità ad Alba S.r.d. La Stampa, 17 settembre 2015 “Che cosa muove i migranti?”Lo spirito si nasconde nelle news Mario Baudino La Stampa, 17 settembre 2015 Savater: prigionieri del tempo. A salvarci è la meraviglia Francesca Sforza La Stampa, 17 settembre 2015 “Che cosa muove i migranti?”Lo spirito si nasconde nelle news Mario Baudino La Stampa, 17 settembre 2015 Meditare passeggiando Elena Masuelli


La Stampa, 17 settembre 2015 Dalla mistica asiatica alla gentilezza occidentale Elena Masuelli La Stampa, 17 settembre 2015 I canti dei monaci tibetani e le danze delle donne sufi Elena Masuelli La Stampa, 17 settembre 2015 Meditare passeggiando Elena Masuelli Il Risveglio, 17 settembre 2015 No mafia F.F Corrieredelweb, 17 settembre 2015 L'impasto umano di Torino Spiritualità: umanità, responsabilità e consapevolezza S.r.d. TorinoToday.it, 16 settembre 2015 Al via l’11. edizione di Torino Spiritualità S.r.d. Cronaca Qui Torino, 16 settembre 2015 A “piedi” verso Torino Spiritualità Gherardo Mirarchi Corrieredelweb, 16 settembre 2015 Religioni senza Dio Alessandra Di Pietro Il Sole 24 Ore, 13 settembre 2015 L’11 edizione di Torino Spiritualità S.r.d. La Voce del Popolo, 13 settembre 2015 L’impasto umano S.r.d.


Targatocn.it, 11 settembre 2015 Alba: in arrivo "Il Silenzio" di Torino Spiritualità S.r.d. La Repubblica Torino, 11 settembre 2015 Il ballo originale Claudia Allasia La Repubblica Torino, 10 settembre 2015 Enzo Bianchi parla al MAO della “sapienza” del cibo Clara Caroli ANSA, 10 settembre 2015 A Torino Spiritualità Sogyal Rinpoche La Repubblica Torino, 10 marzo 2015 Il ballo originale Claudia Allasia Mole24.it, 7 settembre 2015 Torino: finite le vacanze è tornato il Circolo dei lettori Damiano Grilli Informazione.tv, 7 settembre 2015 Le Parole della Montagna approdano a Torino Spiritualità S.r.d. ANSA, 7 settembre 2015 Athos, colori della fede, mostra a Torino Radio Veronica One, 4 settembre 2015 Intervista al curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto Alessandro Colombo TorinoFree.it, 4 settembre 2015 Torino Spiritualità 2015 Paola Montonati


La Repubblica Torino, 4 settembre 2015 Ritorna il festival dell’anima Sara Strippoli Lo Spiffero.it, 4 settembre 2015 Rai, presentata edizione Prix Italia S.r.d. La Stampa Torino, 4 settembre 2015 Cinema, teatri e musei. Riflessioni sull’uomo in 30 luoghi della città Tiziana Platzer La Stampa Torino, 4 settembre 2015 Cimitero e Planetario inediti teatri del viaggio nel mistero della morte Elena Masuelli La Stampa, 4 settembre 2015 Tra i profughi e gli angeli, il mix di Torino Spiritualità Mario Baudino Il Resto del Carlino, 4 settembre 2015 Le parole della Montagna in “trasferta” a Torino S.r.d. Il Giornale del Piemonte, 4 settembre 2015 Torino riscopre la Spiritualità Andrea Feltrinelli Cronaca Qui Torino, 4 settembre 2015 Musei, chiese, carceri e cimiteri. Torino Spiritualità invade la città Luigina Moretti Corriere della Sera, 4 settembre 2015 Torino Spiritualità e gli ingredienti del genere umano Antonio Carioti TorinoToday, 4 settembre 2015 Generico S.r.d.


Radio Veronica One, 3 settembre 2015 Intervista al curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto Alessandro Colombo Mangialibri.it, 3 settembre 2015 Torino Spiritualità S.r.d. Quotidiano Piemontese, 3 settembre 2015 Dal 23 al 27 settembre torna Torino Spiritualità S.r.d. Lo Spiffero.com, 3 settembre 2015 Torino Spiritualità parla di migrazioni Ansa Corrieredelweb, 3 settembre 2015 Presentata oggi l’11 edizione di Torino Spiritualità S.r.d. Askanews, 3 settembre 2015 Crocevia tra materiale e trascendente, torna Torino Spiritualità ANSA, 3 settembre 2015 Torino Spiritualità parla di migrazioni 12alle12.it, 3 settembre 2015 Torino spiritualità scava nei sentimenti dei migranti S.r.d. La Freccia, 3 agosto 2015 Regole e libero arbitrio Amedeo Balbi Il Canavese, 2 settembre 2015 Pronto il cartellone della rassegna “No Mafia” S.r.d.


Cronaca Qui Torino, 13 agosto 2015 Torino Spiritualità impazza sui social con i suoi hasthag G.M. La Repubblica Torino, 4 giugno 2015 Venaria gioca in Europa Marina Paglieri La Stampa, 1 giugno 2015 Podemos, leninisti che voglio potere, non cambiamento Francesco Olivo La Stampa Torino, 4 maggio 2015 Così abbiamo cambiato pelle Piero Fassino La Stampa Torino, 4 marzo 2015 Quattro appuntamenti con i viaggi di Polo S.r.d. Cronaca Qui Torino, 9 aprile 2015 “Pregare” in tutte le religioni del mondo Luigina Moretti La Voce del Popolo, 8 marzo 2015 Scrittori di Scritture Federica Bello La Repubblica Torino, 10 marzo 2015 Flores D’Arcais laico dell’anno: “Troppa religione nella vita pubblica” Vera Schiavazzi


FORNO Municipio The summit - K2, ore 21 (giov 19, gratuito) 19/02/2015

“L’eclissi”, ovvero un modo più attento di declinare l’amore, nelle sue sfumature più delicate. Amore e diversità nello spettacolo che l’Oliver Cafè ha proposto per la serata di San Valentino, sabato 14. Lo spettacolo teatrale, di Elisa Macario Ban e Luca Lusso, con la stessa Elisa e Luca Bianco, ha esordito nell’ambito di Torino Spiritualità. Per l’Oliver, è stato il primo tentativo per promuovere cultura, gustando un dolce e sorseggiando del buon vino. (t.m.)

CROCIERA, SI RIPARTE! A pochi giorni alla crociera per Dubai ed Emirati Arabi, che porterà i lettori del Risveglio in viaggio tra il 6 e il 14 marzo, è stata presentata la destinazione successiva. Si torna al nord, con il viaggio “I gioielli del Baltico“: 8 giorni (20-27 giugno) con tappe a Stoccolma, Tallin, San Pietroburgo ed Helsinki. A Stoccolma e San Pietroburgo la nave trascorrerà la notte in porto, permettendo di godere le due capitali. Come sempre, ai lettori del nostro giornale è riservata un’offerta particolare: prezzo imbattibile (a partire da 1.620 euro tutto incluso), accompagnatore dedicato al gruppo sulla nave e pullman riservato da/per Ciriè compresi nel prezzo. Il numero di cabine disponibili a queste condizioni è limitato: si invita chi fosse interessato, anche solo per maggiori informazioni, a contattare la redazione o l’agenzia viaggi MGM (011/8177629). Altre informazioni sulla crociera a pag. 49. (r.r.)

e ho acquistato tutti i su li immaginabili! Esiston del portare, persone Pag.14 for mente per aiutarci a tro to più adatto e per spie re (le due principali scu no PIP= portare i piccol del portare. Nei loro sit la mappa delle consulen Esistono poi anche Dove poter prendere sce per un certo periodo lo che facciamo noi di M non abbiamo una sede fi pria. Abbiamo una serie poter dare in dotazion una cauzione, in modo c La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

IL TEATRO DA OLIVER

ha provato da autodidatta, che l’ha scoperto per caso: un gruppo di donne di età diverse ha accolto con entusiasmo Il laRisveglio proposta dell’associazione Mom’s incentrata sul babywearing, ovvero sul portare i bambini con supporti di vario genere. Elena Sacco, una delle portavoci dell’associazione ciriacese è giunta nei locali di via Matteotti 16 a Ciriè con due borse cariche di materiali. Ha un bambino di tre anni e un pancione di 37 settimane che non l’ha fermata durante tutta la mattinata e ci spiega come e quando ha cominciato: «Ho portato il mio primo figlio da quando aveva 3 settimane circa, mi sono appassionata

SOLIDARIETÀ. “Dona senza frontiere” ha visto

Fidas e giovani testimonial d CIRIÈ — Amore, cuore, sangue. Una terna che la Fidas ha pensato di declinare a favore della sua nobile causa, proprio nel giorno dedicato a tutti gli innamorati. Per ricordare a tutti gli appassionati della vita che altruismo e solidarietà sono forme in cui è possibile declinare l’amore. In tanti i testimonial per l’iniziativa “Dono senza frontiere” che sabato mattina si sono presentati puntuali all’appuntamento con il prelievo di sangue alla sede Fidas Ciriè San Carlo presso l’Rsa di via Biaune a Ciriè. L’iniziativa, proposta dal Coordinamento nazionale Giovani Fidas anche per avvicinare al dono del sangue i nuovi cittadini, è stata organizzata a livello locale da Valentina Massa, membro giovane del direttivo locale e responsabile Zona 2 Canavese della Fidas. «Un ringraziamento – afferma la giovane - va a tutti i donatori che hanno aderito all’iniziativa, diventando i testimonial diretti dell’evento e che, nella giornata

Un’immagine della giornata di sabato

dedicata all’amore, hanno più bel gesto: donare un po ro sangue». Chi si è presentato all’a mento col prelievo sabato h partecipare all’iniziativa of si come “testimonial” della ta, prestandosi a una foto c


ealizzato un ebook scaricabile da oggi con tutti gli eschi. In occasione dell’Ostensione verranno anizzati tour alla scoperta di questo patrimonio. A 04/03/2015

L’ebookSul sito dell’editore Editris 2000 il la di ricerca di Raffaele Palma e dell’associazion

La Repubblica - Ed. Torino

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THE MOORNINGS LIVE Alle 22 al Blah Blah in via Po 21, con ingresso gratuito, è in programma il live della band The Moornings: gruppo francese di irish folk punk. Dalle 19 presentazione buffet vegano a cura di Vered Rosa con selezioni musicali di Ksoul (Kinda Soul Recordings). Info www.blahblah.it

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Quattro appuntamenti con i viaggi di Polo arco Polo è il grande protagonista del nuovo ciclo di incontri organizzato dal Mao, il Museo d’arte orientale di via San Domenico 11. Quattro appuntamenti con altrettanti personaggi della cultura italiana, che parleranno di viaggi reali e immaginari, dalla finzione letteraria alla geopolitica. Si parte oggi alle 18 con “L’invenzione dell’avventura”: il protagonista è Ernesto Ferrero, scrittore e critico letterario, nonché direttore del Salone del libro, che racconterà di come oggi il National Geographic abbia preso il posto del Giornale dei viaggi e delle scoperte edito da Sonzogno, ma spiegherà pure come le avventure migliori a volte siano quelle mentali, di cui era un maestro Emilio Salgari. Gli incontri del ciclo “Viaggiando con Marco Polo” proseguono martedì 24 marzo alle 18 con Syusy Blady, scrittrice, conduttrice tv e “Turista per caso”, e venerdì 27 marzo alle 18 con Lucio Caracciolo, giornalista, professore universitario e direttore di Limes. Il finale è in programma il 31 marzo, alle 18, con Alessandro Vanoli, docente accademico e membro sia dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente che del comitato organizzativo di Torino Spiritualità. Intanto prosegue fino al 12 aprile al Mao la mostra fotografica sempre dedicata al grande viaggiatore veneziano, con le fotografie di Michael Yamashita. (ste.p.)

NASCE NELL’ACQUA… Assemblea Teatro, in collaborazione con la ditta Il Buon Riso di Torino propone oltre un mese di spettacoli (un tour e una rassegna comica) dedicati al riso, come cereale e come emozione. Alle 15 il primo appuntamento, al Cascinale dei Nobili di Casalbeltrame (Novara) con «Nasce nell’acqua ma muore nel vino»:

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spettacolo che Trobairitz d’Oc e Assemblea Teatro presentano in nuova e definitiva veste. Info www.assembleateatro.com

DA BALLA A DALLA Alle 21 al Teatro Alfieri di Asti Massimo Licinio presenta Dario Ballantini nello spettacolo «Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta»: sul palco Ballantini, con i musicisti diretti da Stefano Cenci, ripercorre la carriera del cantautore e la storia della loro strana amicizia

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Carignano nella piazza omonima. Interpreti principali Iaia Forte (nel ruolo di Carmen) e Roberto De Francesco (nel ruolo di Cose’). Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari e il suono a cura di Hubert Westkemper, team di affiatati artisti che da tempo affianca Martone nei suoi lavori. Le coreografie sono curate da Anna Redi. Info www.teatrostabiletorino.it

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VIENI A SENTIRE L Alle Officine Ferrovia Sommelier 12, alle 21 presenta «Roba Fort sentire come si vede comando, Dottor Lo Miccolis) affiancato d Bue e da Capitan Fre Giudice), con la supe cabina di regia di Ma Gurlino). Info 011/02 www.officineferrovi

L’ETÀ DELL’ORO Alle 21 dalle Officine Montale va in scena allestimento di Stalk «L’Età dell’Oro» per i community theatre» realizzato nell’ambit iniziative per il decen Bandolo (associazion al disagio mentale), p Compagnia di San P collaborazione con l Info www.stalkertea

IL VORTICE FUOR Alle 21 al Cecchi Poin 17 si proietta la pellic fuori» di Giorgio Affa Andrea Grasselli. Il fi Claudio Beltramelli, u vegano che si occup della sua fattoria trad senza uso di macchin Valle Camonica. Info www.cecchipoint.it

RENGA & SUBSON Si sono aperte le pre Francesco Renga e d per «Mondovisioni. A Collisioni», in progra giugno in piazza dell Mondovì. Biglietti di ticketone.it, in tutti i Ticketone e in tutte l prevendite autorizza info@collisioni.it e direzione@mondov telefonando al 389/2

ALTRI APPUNTAM Questi e altri appunt rubrica «Giorno&No www.repubblica.tor (a cura di g

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Scrittori di Scrittura Verso Pasqua con due libri della collana «Scrittori di Scrittura» edita da Effatà nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dall’Ufficio di pastorale della Cultura della diocesi di Torino in collaborazione con la Facoltà Teologica di Torino e Torino Spiritualità. «Perché non sono ancora – La resurrezione» di Paolo di Paolo, prende spunto dal brano evangelico della Resurrezione nel Vangelo di Giovanni (Gv 19, 41-20,18), ma nello spirito del progetto non è un commento. Si tratta infatti della riscrittura del brano biblico – che viene comunque presentato e corredato da una breve introduzione esegetica TITOLO Perché non sono ancora – La Resurrezione AUTORE Paolo Di Paolo EDITORE Effatà, Cantalupa (To), 2014, 80 pagine, 6 euro del biblista don Gian Luca Carrega – ad opera di autori invitati a cimentarsi con la Parola. Ecco dunque che nella riscrittura di Paolo di Paolo resta impressa la sua ripresa della «voce». La voce del Risorto, la voce che fa aprire gli occhi di Maria Maddalena: «Il riconoscimento è avvenuto – scrive – Non è stato per via di sguardo ma di voce. La voce che ci rende unici. Quella precisa voce inconfondibile. Per

TITOLO Le nozze di Cana – In note anacolute per bambini semiseri e adulti strambi AUTORE Davide Longo EDITORE Effatà, Cantalupa (To), 2014, 80 pagine, 6 euro ogni essere umano c’è una voce diversa. Esistono voci simili, non voci uguali. La voce come ciò che di più intimo abbiamo». Voce che assume un valore diverso nell’altro brano ripreso dall’autore «i discepoli di Emmaus» ma che rimanda ancora a quell’esperienza di Resurrezione che ciascuno può fare e vivere nella sua storia personale. Stile e tono differente per l’opera di Davide Longo sulle Nozze di Cana che conquista il lettore portandolo con ironia ad allargare l’orizzonte, ma senza perdere in profondità… Si passa così da un Gesù che «se fosse vissuto oggi, insomma, avrebbe girato in skatebord con un bongo sotto il braccio e le braghe molli sul sedere» a Maria che «sa, come ogni madre, che quando il figlio prenderà la propria strada lascerà per sempre lei e il nido in cui è nato». Spunti vicini alla sensibilità del quotidiano, spunti che possono aiutare a riavvicinarsi alla Scrittura in questo tempo quaresimale. Federica BELLO

Pag.27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

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La Repubblica - ed. Torino 10/03/2015

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La Repubblica - ed. Torino 10/03/2015

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Pag. 45

La Stampa - ed. Torino 04/05/2015

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La Stampa - ed. Torino 04/05/2015

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diffusione:309253 tiratura:418328 01/06/2015 Pag. 16

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24/06/2015 Pag. 26 Ed. Siena

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OGGI, alle 17.30, American association of teachers of italian (Associazione americana di insegnanti italiani) e l'Università per Stranieri di Siena presentano in piazzale Rosselli, il libro di Sergio Claudio Perroni «Renuntio vobis»; edizioni Bompiani. Relazione di Paolo Valentino. «Renuntio Vobis» rappresenta un caso letterario. Ha fatto discutere e continuerà a farlo, per i contenuti e per la lingua. Hanno già scritto: «uno strumento narrativo geniale»; «un'impresa davvero straordinaria»; «un racconto affascinante»; «se fosse vissuto alla fine del 500, Perroni sarebbe stato chiamato a parlare davanti agli studenti del collegio romano, l'università dei gesuiti»; Siena è tappa di un tour di presentazioni nei maggiori festival italiani che finirà a Torino Spiritualità.

TORINO SPIRITUALITA - Rassegna Stampa 24/06/2015

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Università per Stranieri, «Renuntio vobis» di Claudio Perroni«Uno strumento narrativo geniale; un'impresa straordinaria»


diffusione:556325 tiratura:710716 11/06/2015 Pag. 13 Ed. Torino

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diffusione:18490 tiratura:24149 22/07/2015 Pag. 7 Ed. Ascoli

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16/07/2015 Pag. 36 N.28 - 25 luglio 2015

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Non appartengono a nessuna confessione specifica. Sono laici, agnostici, persino atei. Nei paesi anglofoni li chiamano nones: persone la cui morale è basata su principi come solidarietà, accoglienza, amore per il creato. Per questo credono poco nelle liturgie. E molto nel papa di Alessandra Di Pietro

Religioni

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inchiesta


16/07/2015 Pag. 36 N.28 - 25 luglio 2015

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A destra, l’attore inglese di teatro Sanderson Jones che, insieme alla collega Pippa Evans, ha fondato la Sunday assembly, «una congregazione laica che celebra la vita» ogni domenica, in una chiesa sconsacrata di Londra (sotto). Parole, musica e atmosfera la fanno assomigliare molto a un servizio religioso, salvo che non vi si fa menzione di Dio.

jack davolio, leon neal/getty images

londra, conway Hall, domenica mattina. centinaia di persone si incontrano per cantare canzoni pop, ascoltare discorsi ispirati, bere tè con biscotti: età media dai 30 ai 50 anni. Sembra di partecipare a una grande messa, solo che qui sono tutti atei uniti dal motto “Vivi meglio, aiuta spesso, meravigliati di più”. «Siamo interessati solo a ciò che ci connette come esseri umani, a quel profondo bisogno di stare con gli altri e di aiutarci reciprocamente», dice a Gioia! l’inglese Pippa Evans, l’attrice di teatro che con il collega Sanderson Jones ha fondato questa Sunday assembly (Assemblea della domenica), da

loro definita «una congregazione laica che celebra la vita». L’idea di creare una Chiesa all’infuori di Dio è venuta ai due, mentre andavano in macchina a fare uno spettacolo e si raccontavano di quanto gli piacessero matrimoni, funerali, canti di Natale dentro cui erano cresciuti: perché mai rinunciare a quel senso speciale di comunità per il solo fatto di non essere più credenti? Così una domenica di gennaio 2013 a Londra, Pippa e Sanderson convocano la loro prima Sunday assembly: oggi si contano 67 gruppi sparsi per il mondo che celebrano la comunione di anime intonando Get lucky dei Daft Punk (altro must, Happy di Pharrell Williams).

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La “messa dei laici”

dio

senza


16/07/2015 Pag. 36 N.28 - 25 luglio 2015

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Una fede su misura

Un momento del servizio domenicale (sopra), che si conclude tradizionalmente con tè e biscotti (a sinistra). La congregazione, nata a Londra nel 2013, conta 67 gruppi sparsi per il mondo, che si riuniscono con analoghe modalità «post religiose», secondo la definizione della cofondatrice Pippa Evans (nella foto a destra, mentre canta per l’assemblea).

Fare esperienza di emozioni «Certo che sì», conferma Luigi Berzano, professore ordinario di Sociologia all’università di Torino e direttore dell’Osservatorio sul pluralismo religioso, responsabile per la casa editrice Mimesis di una collana intitolata appunto Spiritualità senza Dio?. L’esperto continua: «In passato la spiritualità nasceva dentro le religioni ed era un’esperienza emozionale coinvolgente, che portava il fuoco sulle ceneri delle tradizioni». Da qualche decennio la novità è, secondo Berzani,

«un’esplosione di autentiche spiritualità laiche autonome e così radicali da poter definire il fenomeno designer spirituality, ovvero disegnate su misura per sé. Succede ad esempio con quegli stili di vita che arricchiscono di significati la propria biografia e le danno un un senso compiuto». Tipo la meditazione di migliaia di persone, ogni giorno in Italia, in comunità coese. Berzani cita, invece, «il sentimento di comunione che molti provano con gli animali, domestici e non, ritenendo che ogni essere senziente ab-

jack davolio, leon neal/getty images

Le chiedo se chi partecipa a queste assemblee domenicali può essere definito “none” (da “none of the above”, cioè “nessuna delle confessioni indicate sopra”, come scritto nei moduli anglosassoni del censimento quando si tratta di indicare la propria religione). Evans sostiene di non poter parlare a nome degli altri, ma a suo dire sì: «Sono sicuramente una none e la nostra è una post religione»: comprende atei (non credono), agnostici (non hanno certezze), ex religiosi, indifferenti. Secondo il Pew Research institute, autorevole centro di ricerche, in America sono circa il 23 per cento (erano il 16 per cento nel 2007), con punte del 35 per cento tra i nati tra gli ’80 e i primi del 2000. I nones sono interclassisti, ma il gruppo più numeroso è formato da maschi bianchi e istruiti. In Italia, i nones sono dieci milioni di persone secondo l’Uaar, Unione atei e agnostici razionalisti, la più importante associazione sul tema, che promuove lo sbattezzo, l’educazione civica a scuola al posto della religione e la depenalizzazione dell’eutanasia. Può insomma esistere una spiritualità senza Dio?

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16/07/2015 Pag. 36 N.28 - 25 luglio 2015

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«Chi cerca spiritualità non è più l’ateo razionale, ma una persona che vuole crescere in autonomia anche dentro le religioni tradizionali. Più queste saranno in grado di accogliere il cambiamento, più resisteranno»

bia pari dignità». Non per caso il papa più pop della storia contemporanea ha scelto il movimento ecologico come argomento di Laudato si’, la sua prima enciclica: il rispetto della Terra, nostra casa comune, è nel cuore di milioni di persone a prescindere dalla religione e dunque si presta a essere un’esperienza spirituale coinvolgente per laici e cattolici. «Chi cerca spiritualità non è più l’ateo razionale, ma una persona che vuole crescere in autonomia anche dentro le religioni tradizionali», chiosa Berzani. «Più esse saranno in grado di accogliere il cambiamento, più resisteranno».

Appuntamento a Torino

L’undicesima edizione di Torino spiritualità si terrà dal 23 al 25 settembre 2015 nel capoluogo piemontese e sarà dedicata al bisogno di trascendenza degli uomini. Tra gli ospiti, il maestro buddhista Sogyal Rinpoche, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, il teologo Vito Mancuso. torinospiritualita.org

Il papa parla e Gesù vive Papa Francesco lo sa bene e si muove in questa direzione, apre le braccia agli agnostici che non hanno certezze, a chi si è allontanato dalla Chiesa, ma promuovendo valori di compassione e accoglienza: dai migranti ai separati, passando per i gay, offre un’etica anche ai non credenti. «Prima che arrivasse lui, la Chiesa ti faceva venire in mente rituali stanchi, adesso invece parla Francesco e Gesù vive, ti rimanda nelle sue parole i poveri, l’accoglienza, il perdono», afferma un travolgente don Gino Rigoldi, autore di Non amate troppo Dio (Rizzoli). Tra queste

pagine il cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano ci ricorda: «La nostra naturale disposizione a costruire relazioni d’amore ha sempre bisogno di essere curata e incrementata nel quotidiano». E invece a tanti, a troppi, capita «che l’amore per Dio (… ) finisca per inaridire la nostra capacità di amare il prossimo». Per essere felici e vivi non dobbiamo disperdere il senso dell’umano, né quello di «sentirsi sempre dentro una grande comunità»: che è poi, secondo Evans, il motivo del successo delle assemblee domenicali. Le chiediamo se anche dall’Italia è arrivato qualche segnale d’interesse. «Sì, anche da voi», risponde. Forse dagli stessi che, nel frattempo, affollano gli appuntamenti del più importante evento italiano sul tema, Torino Spiritualità (v. box a sinistra). È in arrivo l’undicesima edizione con questo titolo: L’impasto umano. Fatti di terra, guardiamo le stelle. G

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inchiesta


03/08/2015 Pag. 58 N.8 - agosto 2015

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FESTIVAL FERMATA DEL MESE

REGOLE E LIBERO ARBITRIO LIBERTA' DI SCELTA E vINCOLO INELUTTABILE DELLA MATERIA IN UNA RIFLESSIONE vISTA CON GLI OCCHI DELLA SCIENZA Amedeo Balbi Tutto ciò che avviene nell'universo è soggetto all'azione di leggi fisiche che la scienza, nel corso dei secoli, ha imparato a decifrare sempre meglio e oggi possiamo dire di conoscere con straordinaria precisione le regole di funzionamento del mondo di cui abbiamo esperienza quotidiana. Possiamo, ad esempio, calcolare con incredibile accuratezza la traiettoria di una sonda spaziale, fino a farla incontrare con un corpo celeste piccolo e lontanissimo, dopo un viaggio di molti anni, come è accaduto recentemente con Plutone. La maggior parte di noi ha la consapevolezza che la realtà obbedisce a ferrei rapporti di causa-effetto. Se abbiamo in mano un sasso e lasciamo la presa, ci aspettiamo di vederlo cadere a terra. Possiamo provarlo tutte le volte che vogliamo e osserveremo sempre la stessa cosa. Ma che succede quando introduciamo noi stessi nell'equazione? Sembriamo portati a considerarci, almeno in parte, svincolati dalle leggi fisiche. Sentiamo di poter pianificare e guidare liberamente, per quanto è in nostro controllo, il corso delle nostre azioni future. Ma non siamo fatti anche noi della materia di cui è fatto il resto del cosmo? Gli atomi che ci compongono non devono essere soggetti alle stesse leggi fisiche cui obbedisce ogni altra particella dell'universo? Ma allora in che senso possiamo dirci davvero liberi? È possibile conciliare il nostro senso e bisogno di libertà con la visione scientifica dell'universo? Sono temi su cui scienza e filosofia ragionano da secoli, con posizioni spesso contrastanti. Free will and the inevitable constraint of matter in a reflection seen through the eyes of science. Astrophysicist Amedeo Balbi addresses the subject during a lectureshow scheduled for September 24 with writer Antonio Pascale, on the occasion of the Torino Spiritualità event. // SAVE THE DATE TORINO SPIRITUALITÀ 2015 | Giovedì 24 settembre ore 21 | Teatro Gobetti Lezione-spettacolo con lo scrittore Antonio Pascale, lo scienziato Amedeo Balbi e il musicista Riccardo Sinigallia. Foto: [Astrofisico]

TORINO SPIRITUALITA - Rassegna Stampa 04/08/2015

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02/09/2015 Pag. 28

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TORINO SPIRITUALITÀ

Posted bylorenzo

SEP

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La ricerca del significato prosegue con nuovi strumenti, percorsi, idee. Per l'undicesimo anno consecutivo Torino Spiritualità invita il pubblico al confronto, alla riflessione e alla sosta. Dal 23 al 27 settembre il capoluogo piemontese


ospita cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze che hanno come tema comune l'impasto umano, la complessa mescolanza di materia e trascendenza che costituisce e unisce le persone. Oltre 120 appuntamenti e 150 voci da tutto il mondo per una manifestazione che sempre più coinvolge gli spazi cittadini e il territorio regionale, facendo dello spirito dei luoghi contenuto e spunto di ricerca. Tra le tante location di questa edizione: i teatri Carignano, Gobetti, Alfieri e Vittoria, la sede del Circolo dei lettori Palazzo Graneri della Roccia, il MAO Museo d'Arte Orientale, il Museo del Carcere Le Nuove, la chiesa di San Filippo Neri, il Tempio Valdese, il Centro di Produzione Rai, il Cimitero Monumentale, le Fonderie Limone di Moncalieri, il Parco Astronomico di Pino Torinese, le città di Novara e di Alba. L’edizione 2015 di Torino Spiritualità accoglie ospiti provenienti da tutto il mondo: tra gli altri, il maestro tibetano Sogyal Rinpoche, il teologo statunitense Matthew Fox, il filosofo spagnolo Fernando Savater, lo studioso statunitense Jonathan Gottschall, il critico d'arte inglese John Berger, il coreografo belga Alain Platel, il free climber Manolo. Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, il contributo dei partner Giubileo per la Cultura, Ersel, Codebò, la collaborazione dei partner tecnici Lago, EXKi, Sparea, Caffè Vergnano, Aboca, Hotel Victoria, ITS Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Mirafiori Motor Village, QC Termetorino, la media partnership di La Stampa e Rai Radio3. IL TEMA Parlare dell’essere umano come di un impasto, oltre a rinviare alla biblica argilla plasmata da mani divine, risponde al desiderio di intaccare la nostra presunzione di compiutezza. Nulla al mondo ha un unico lato, tutto è fatto di chiaroscuri e contrasti, e allo stesso modo anche l’uomo è frutto di un instabile, movimentato gioco di elementi opposti e complementari: luce e ombra, mortalità e trascendenza, leggerezza e peso, anima e corpo, limite e desiderio, brutalità e grazia. Ma proprio in questa indeterminatezza si nasconde la più preziosa delle nostre


potenzialità: poterci scolpire forma dopo forma, pensiero dopo pensiero, fino a divenire “sorpresa” perfino per noi stessi. L’INAUGURAZIONE DELL’UNDICESIMA EDIZIONE Parlare di “impasto umano” non vuol dire prendere in considerazione solo quel che scorre sotto la superficie della nostra pelle, ma vuol dire anche riflettere sulle relazioni che ci legano inestricabilmente gli uni con gli altri. Cosa muove gli uomini, l’appuntamento inaugurale in programma mercoledì 23 settembre alle ore 18 presso la Chiesa di San Filippo Neri, è l’occasione per affrontare questo tema insieme ai giornalisti di La Stampa Mario Calabresi, Domenico Quirico, Niccolò Zancan e al fotografo Giulio Piscitelli, che intervengono per parlare di migranti, di identità e della responsabilità che deriva dal nostro comune essere “fatti di terra”. Alle ore 21 invece, sempre in San Filippo, la scrittrice Michela Murgia, il Coro del Teatro Regio di Torino e l’attore Bob Marchese ci conducono dal regno dell’umano alle regioni della trascendenza con la lezioneconcerto L’imperfetta armonia, dedicata a esplorare il sacro e il sublime che si celano nel celeberrimo Requiem di Mozart. I PROGETTI SPECIALI Eppure l'hai fatto poco meno di un dio - Un salmo, sei lezioni Ogni anno Torino Spiritualità invita alcuni ospiti a condurre una riflessione ispirata da un testo sacro. Nell'edizione 2015 il punto di partenza è il verso del Salmo 8 Eppure l'hai fatto poco meno di un dio. Quali caratteristiche segnano in modo inequivocabile la differenza tra natura terrena e divina? Quali elementi definiscono il nostro “essere umani”? A rispondere, l'attore Alessandro Bergonzoni con una lezione sull'arte, il teologo Vito Mancuso che riflette sullo stupore, lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco che affronta il tema dell’infelicità, il magistrato Gherardo Colombo che si misura con la vertigine del dubbio, il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi che si interroga sul significato del termine “umano” e il filosofo spagnolo


Fernando Savater che sviluppa il tema della dittatura del tempo. Sei lezioni distribuite tra il 25 e il 27 settembre tra Teatro Carignano e Teatro Gobetti. Fatti di terra, guardiamo le stelle Non capita spesso di ascoltare un reading di letteratura russa nella cornice di un cimitero monumentale o di assistere a uno spettacolo tra suoni, parole e visioni sotto la volta di un osservatorio astronomico. Accade con Fatti di terra, guardiamo le stelle, progetto in due puntate realizzato con il contributo di Giubileo per la Cultura. Il percorso si apre venerdì 25 alle ore 18 presso il Cimitero Monumentale di Torino con Paolo Nori impegnato nella lettura di pagine tratte da La morte di Ivan Il'ič di Lev Tolstoj e si conclude nella serata di sabato 26 nella cupola Planetario digitale del Parco Astronomico di Pino Torinese con lo spettacolo Le stelle rispondono. Viaggio astrale per voce, musica e pianeti, una poetica esplorazione degli infiniti spazi dell’universo inseguendo i nomi di stelle, buchi neri e galassie insieme a Orlando Manfredi & Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo. ASPETTANDO TORINO SPIRITUALITÀ (19-20 SETTEMBRE) Nel fine settimana che precede il festival sono previste otto Camminate spirituali, percorsi (distribuiti tra sabato e domenica) per lasciarsi sorprendere dall'incanto delle montagne. Tra rifugi, laghi, volte stellate, santuari e vette alpine, riemerge il filo che connette l'essere umano e la natura: con lo scrittore Ugo Cornia, il musicista e attore Alfredo Lacosegliaz, l'antropologo Adriano Favole, i musicisti Catafolk, il giornalista e alpinista Pietro Crivellaro, il teologo Ermis Segatti, lo scrittore Enrico Camanni, la camminatrice Linda Cottino, lo scienziato Jacopo Pasotti, il gruppo musicale Paranza del geco, il teologo spagnolo J.P. Hernandez. Le camminate spirituali sono realizzate in collaborazione con Dislivelli e Torino e le Alpi. A Torino invece, nella serata di sabato 19 settembre al Tempio Valdese, il teologo Stefano Giannatempo esplora le pagine del Piccolo Principe tra spiritualità e teatro, mentre domenica sono due gli appuntamenti serali: alle 17.30 al Circolo dei lettori, prendendo spunto dal libro Abolire il carcere di Luigi Manconi, incontro con l'autore, Gustavo Zagrebelsky, Giovanni Torrente, Vito Mancuso. Alle 21 al Teatro Carignano, lo spettacolo di danza indiana


bharatanatyam con Shiva Ananda Lahari (nell’ambito della XXII edizione del festival Il Sacro Attraverso l’Ordinario, in collaborazione con MAO Darbar India in Danza e MITO Settembre Musica). GLI INCONTRI E LE LEZIONI IN PROGRAMMA Autore de Il Libro Tibetano del Vivere e del Morire e fondatore dell'associazione Rigpa, Sogyal Rinpoche è uno dei maggiori maestri buddhisti contemporanei, conosciuto per l’abilità nel trovare un punto di contatto tra antica saggezza e mondo moderno, atteso per una lezione il 25 settembre al Teatro Alfieri. A Torino anche Matthew Fox, fondatore dell'Institute of Culture and Creation Spirituality (venerdì 25 settembre), l’eminente maestro buddhista Khenpo Sodargye Rinpoche (giovedì 24 settembre), il giornalista e scrittore Corrado Augias (venerdì 25 settembre), i rabbini Rav Haim Cipriani e Rav Giuseppe Laras (giovedì 24 settembre), lo psichiatra Giacomo Dacquino (sabato 26 settembre) e il coreografo belga Alain Platel (sabato 26 settembre). Tra gli altri ospiti, il teologo, biblista e divulgatore delle Sacre Scritture padre Alberto Maggi che ne I pranzi di Gesù racconta un Gesù inedito, scomodo commensale, giovedì 24 settembre; lo studioso statunitense Jonathan Gottschall autore di Il professore sul ring, che nell’incontro Fighters siete pronti?, sabato 26 settembre, è intervistato dal critico d’arte Luca Beatrice sul fascino della violenza e racconta la sua insolita esperienza di accademico e combattente di arti marziali miste; la tensione che spinge l'uomo a superare se stesso staccandosi quasi letteralmente dalla dimensione “terrestre” è invece protagonista dell’appuntamento con Maurizio Zanolla, pioniere dell'arrampicata libera noto come Manolo, intervistato dallo scrittore e alpinista Enrico Camanni sabato 26 settembre (in collaborazione con il festival Le Parole della Montagna - Smerillo Spiritual Festival); è poi dedicato all’enciclica di Papa Francesco Laudato si' e al grido della nostra Terra ferita l'intervento del missionario comboniano Alex Zanotelli, domenica 27 settembre. I DIALOGHI Riflessioni a più voci, con protagonisti della contemporaneità che si confrontano su argomenti e punti di vista diversi, si aprono giovedì 24 settembre con un incontro


sulla capacità di convivere con l’assenza delle cose che ci vengono a mancare o che attendiamo invano. Partecipano gli scrittori Philippe Forest, Mauro Covacich e Giorgio Vasta. Sempre giovedì, un incontro dedicato alla figura del monaco viaggiatore Thomas Merton e alla sua straordinaria vita spesa alla ricerca della verità. Intervengono Mario Zaninelli e Antonio Montanari. Venerdì 25 settembre il teologo Paolo Curtaz e il musicista rock Francesco Lorenzi, leader della band The Sun, mettono a confronto gli imprevisti esiti dei rispettivi percorsi umani nel dialogo Conversione a U, in programma presso la Chiesa di Gesù Nazareno, mentre gli storici Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli dialogano sul “bisogno delle barbarie”, prendendo ispirazione dalla celebre poesia Arrivano i barbari di Costantino Kavafis. Sabato 26 settembre, nell’appuntamento Osservate più spesso le stelle, il filosofo spagnolo Fernando Savater e il giornalista Michele Serra prendono le mosse dallo splendido testamento del teologo russo Pavel Florenskij per interrogarsi su cosa si possa insegnare e cosa valga davvero la pena imparare, mentre lo scrittore e critico d’arte John Berger dialoga con Maria Nadotti su come l’uomo possa fronteggiare lo smarrimento di un mondo sempre più percepito a frammenti. Restituiti al mondo. Un capitale con interessi è invece il titolo dell’incontro tra l'ex detenuto e oggi affermatissimo attore Salvatore Sasà Striano (Gomorra, Cesare deve morire) e lo scrittore Maurizio Torchio moderati da Michela Murgia nel Museo del Carcere “Le Nuove”. E ancora, dell'esperienza di Peppino Impastato e del coraggio di impegnarsi anche a rischio della propria vita si parla con i giornalisti Salvo Vitale e Pino Maniaci, entrambi in prima linea contro la mafia. Domenica 27 settembre la giornalista Cristina Gabetti e il giornalista e scrittore Massimo Gramellini incrociano punti di vista professionali e personali sul tema della gentilezza e sulla sua reale “utilità”; il filosofo e giornalista Armando Massarenti e lo scienziato Luca Bonfanti, moderati dal giornalista Marco Filoni, ripercorrono casi di cronaca e smontano luoghi comuni per rispondere alla domanda “la scienza fa bene?”; nell’appuntamento La seconda nascita. Concepire se stessi la mistica Angela Volpini, protagonista di oltre 80 apparizioni mariane, e il religioso Antonio Menegon mettono a confronto fedeltà ai


modelli esterni e fedeltà a se stessi; nella suggestiva cornice del MAO Museo d'Arte Orientale gli studiosi Carla Gianotti e Aldo Tollini si soffermano sul concetto buddhista di impermanenza del corpo; l’anglista Nadia Fusini e il critico teatrale Nicola Fano percorrono le pagine di Shakespeare alla ricerca di una definizione dell’uomo: “capolavoro” o “quint’essenza di polvere” (in collaborazione con Fondazione TPE), mentre Vito Mancuso e la storica delle religioni Maria Chiara Giorda, insieme agli studenti dell'Università di Torino, provano a definire quale logica – il caso o l'armonia? - muove le vite umane. GLI SPETTACOLI Le musiche e le danze di tradizioni lontane e il loro stretto rapporto con la trascendenza e la spiritualità sono protagoniste di due appuntamenti di grande suggestione: i monaci tibetani del monastero di Tashi Lhunpo sono al Carignano la sera di giovedì 24 settembre con un evento scandito da canti ancestrali, rituali in maschera, preghiere e invocazioni in cui il valore culturale incontra la sacralità di una tradizione antichissima. La sera di sabato 26 settembre a rendere magica l’atmosfera del Carignano pensano invece i canti sufi delle Deba Mayotte, tredici donne tra i 16 ai 62 anni, vestite di bianco e viola, con le mani decorate dall'henné, tutte provenienti dalle isole di Mayotte nell’Oceano Indiano, che con voci e tamburi conducono a un'ipnosi dolce e sensuale (in collaborazione con Associazione Culturale Musica 90). Davvero la pesantezza è terribile mentre la leggerezza è meravigliosa? Torino Spiritualità prova a rispondere a questa domanda nel reading tratto dal capolavoro L'insostenibile leggerezza dell'essere (teatro Carignano, venerdì 25 ore 21). Negli inediti panni di Milan Kundera, un carismatico Fabrizio Bentivoglio rivela al pubblico il volto enigmatico della leggerezza e il suo declinarsi in dubbio, tradimento, sensualità. Il progetto è una produzione del Circolo dei lettori, ideato e curato dalla regista Roberta Lena, riduzione letteraria della scrittrice Valentina Diana, sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro, disegni del satirista Roberto Perini. Altri reading portano sulla scena gli scrittori Francesco Piccolo con il suo Momenti di trascurabile (in)felicità e Sandro Veronesi con Non dirlo, un'indagine sul Vangelo di Marco, imperscrutabile, potente e raffinata macchina da


conversione di scintillante modernità. Mistero e trascendenza anche nel dialogo immaginario che si svolge tra Papa Benedetto XVI e un misterioso e implacabile ospite in Renuntio Vobis, dello scrittore Sergio Claudio Perroni. Inediti intrecci di linguaggi e scenari nella performance che vede lo scrittore Antonio Pascale, lo scienziato Amedeo Balbi e il musicista Riccardo Sinigallia misurarsi con il rapporto tra libertà e materia. Filosofia e teatro sono invece gli strumenti per esplorare l'enigmatica essenzialità del celebre racconto di Franz Kafka Il digiunatore, con la partecipazione della filosofa Michela Marzano e della compagnia Teatrodilina. La vita di Felicia Bartolotta, mamma di Peppino Impastato, e la sua lotta per vedere riconosciute l'innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici sono al centro di Il mare a cavallo, spettacolo intenso e tagliente con Antonella Delli Gatti per la regia di Luca Bollero su testo di Manlio Marinelli. Si rinnova in fine la collaborazione con Torinodanza, che porta alle Fonderie Limone l'ultima produzione del coreografo Alain Platel, En avant, marche!. E ANCORA… Tra gli altri appuntamenti da non perdere: Biblioteca vivente. Storie di riti di passaggio, l’incontro con il progetto “libri umani” che torna a Torino Spiritualità dopo il grande successo della scorsa edizione, questa volta in un condominio del quartiere torinese di San Salvario. Athos – I colori della fede è invece la mostra del fotografo greco Stratos Kalafatis allestita a Palazzo Saluzzo Paesana, accompagnata da una tavola rotonda sulla spiritualità che si può respirare nei luoghi sacri, con la partecipazione dell'artista, del giornalista Giorgio Boatti, del priore di Bose Enzo Bianchi, del prete ortodosso padre Iosif Restagno, di frate Antonio Belpiede e di un monaco della Repubblica Monastica di Monte Athos. In programma anche altre tre esposizioni: la mostra fotografica Addomestica la tua tigre di Marco Galliero, la mostra di grafica Il volto e la maschera presso il Circolo culturale polacco Polski Kot e il Foyer del Teatro Carignano e, presso gli spazi di NH Collection Piazza Carlina, l'allestimento di sculture Trasmutazioni. Oltre l'uomo e la materia, a cura di Francesca Canfora. Nelle tavole rotonde si parla di Donne migranti e percorsi di cambiamento con


Giuseppina Corrias, Daniela Fargione, Paola Marchi, Betina, Lilan Prenz, Aida Ribero, Luisa Ricaldone, in collaborazione con il Concorso Lingua Madre, de La creazione dell'uomo nelle diverse tradizioni spirituali (in collaborazione con il Centro di Scienze Religiose Peterson e l'Università di Torino), della Spiritualità senza Dio (con diversi studiosi, tra cui i filosofi Giovanni Leghissa e Vinicio Busacchi e i sociologi Luigi Berzano e Gian Antonio Gilli), del Menù dell'Ultima Cena con Mariachiara Giorda, Sara Hejazi, Generoso Urcioli e Marta Berogno, di credenze religiose e pratiche pastorali con Giuseppe Bonazzi, Bruno Manghi, Marta Margotti, don Ermis Segatti, di arte e silenzio con gli studioso di scienze tradizionali orientali Gabriele Goria e Maria Roberta Cappellini. Sono inoltre previsti appuntamenti in collaborazione con i centri buddhisti torinesi associati all’UBI, che proporranno negli spazi del Polo culturale Lombroso 16 Di terra e di stelle, tre intensi giorni di incontri per approfondire la conoscenza della loro tradizione spirituale; con il festival Prix Italia, che ospita nella sede del Centro Produzione Rai l'incontro Nessuna vita scorre uniforme. Raccontare storie partendo dalle persone; con il Comitato Interfedi della Città di Torino, con COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, con la spiritualità protestante, con la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, con la Pastorale per la Cultura della Diocesi di Torino (ospite lo scrittore Christian Raimo), con i Missionari della Consolata, con il gruppo Insieme per la Pace, con l’Eremo del Silenzio, con la fede Bahai, con gli Artisti di San Filippo Neri, con Marte Jail Concept Store, con l’Associazione Triciclo. L'orizzonte si amplia anche al cinema con la rassegna Italia, oggi, in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio. E non mancheranno neppure appuntamenti rivolti ai più piccoli: una serie di laboratori tra manualità e narrazioni e la festa in piazza Carignano a cura di Fondazione Paideia, con il live painting dell'artista Coco Cano. LA SCUOLA DI OTIUM: L'ARTE DI ESSERE UMANI La complessità della vita contemporanea richiede luoghi e tempi in cui dedicarsi alla formazione del sé, parentesi naturali per sentirsi padroni del proprio pensiero e del proprio agire. La Scuola di Otium offre spazi privilegiati dove


trovare nuove forme di ascesi e interrogare la propria capacità di “essere umani”. Le lezioni saranno condotte da storici, filosofi, teologi, artisti, religiosi. Gli appuntamenti sono con Gianluca Magi sull'I Ching, il libro cinese dei mutamenti, Matthew Fox sul rapporto tra corpo e spirito, Shantena Augusto Sabbadini sulla fisica del Tao, suor Giuliana Galli, Mariachiara Giorda e Sara Hejazi sulle regole monastiche e il vivere essenziale, Dominique Decavel sullo yoga non duale del Kashmir, Riccardo Di Gianni e Jacopo Pacifico sulla meditazione indiana, lo chef Giovanni Allegro sul tema “cucinare per lo spirito”, Enzo Bianchi su fedeltà e convinzioni, il gruppo Costruire bellezza su restauro e trasformazione, Rita Mattioli e Mirella Zanarini con un percorso sensoriale tra lieviti, assaggi e impasti), Marina Borruso e i suoi “maestri d'acqua” con due laboratori di meditazione condotti presso le piscine di QC Termetorino. TORINO SPIRITUALITÀ IN REGIONE A NOVARA Nei giorni del festival la città di Novara ospita per la prima volta una selezione di appuntamenti targati Torino Spiritualità: si inizia giovedì 24 con la lezione di Corrado Augias, seguita venerdì dall’intervento dello psichiatra Eugenio Borgna sulla necessità di comunicare, sabato dal già citato dialogo a tema scientifico tra Armando Massarenti e Luca Bonfanti, domenica dalla lezione di Silvia Vegetti Finzi e infine lunedì da una lezione di Giulio Giorello. AD ALBA: L'ESSERE UMANO E IL SILENZIO Torino Spiritualità torna per il terzo anno nella città di Alba. Gli appuntamenti sono con il priore di Bose Enzo Bianchi, con il cantautore Gianmaria Testa, con lo psichiatra Luciano Fico e con la rappresentazione de Il Calapranzi di Harold Pinter (eventi a cura di Associazione Intonando).


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TORINO. TORINO SPIRITUALITÀ SCAVA NEI SENTIMENTI DEI MIGRANTI 03 SET 2015

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TORINO La prossima edizione di ‘Torino Spiritualità’, la numero 11, con ‘L’impasto umano’ come tema, si cala più che mai nell’attualità. La rassegna, dal 23 al 27 settembre in 35 luoghi della città, tra teatri, chiese, scuole e circoli, “cercherà con umiltà e consapevolezza”, come ha spiegato il direttore Maurizia Rebola, di interrogarsi su cosa sta accadendo nel mondo ed in particolare sulle migrazioni in atto e sulle stragi di centinaia di persone che fuggono da realtà ormai insopportabili solo per cercare un posto per vivere in modo più dignitoso. Una linea, questa, ben indicata dai due eventi inaugurali, del 23 settembre, entrambi nella


Chiesa di San Filippo Neri, primo dei quali l’incontro dal titolo ‘Cosa muove gli uomini?’ con il direttore della Stampa Mario Calabresi e alcuni inviati sui luoghi oggi più ‘infuocati’, mirato ad indagare i moti d’animo di chi emigra, ma anche lo sguardo di chi, ovvero tutti noi, guarda a quelle tragedie con una certa ambiguità. Seguirà un incontro-concerto intitolato ‘L’imperfetta armonia’, con Michela Murgia ed il Coro del Teatro Regio impegnato nel Requiem di Mozart. Un modo per far incontrare la contingenza del reale con la trascendenza rappresentata dalla musica di Mozart. “Se Dio dovesse scegliere una musica opterebbe per Mozart”, scrisse il teologo Karl Barth, come ha riportato oggi Armando Bonaiuto, curatore di ‘Torino Spiritualità’ presentando la rassegna al Circolo dei Lettori. In tutto si terranno in città 120 appuntamenti con 150 interventi di altrettanti grandi pensatori, religiosi, intellettuali, scienziati. Un gran numero di eventi di varia natura, tra spettacoli, conferenze, concerti, happening, laboratori, un cartellone di eventi attesissimo da una città che l’anno scorso ha premiato la kermesse con una presenza record: 50.000 persone. Tra i nomi più attesi il maestro buddista Sogyal Rinpoche, autore de ‘Il Libro Tibetano del Vivere e del Morire’ e fondatore dell’associazione Rugpa, conosciuto per l’abilità nel trovare un punto di incontro tra antica saggezza e modernità; Matthew Fox, fondatore dell’Institute of Culture and Creation Spirituality, i rabbini Rav Haim Cipriani e Rav Giuseppe Laras, il coreografo belga Alain Platel, lo studioso americano Jonathan Gottschall, autore di ‘Il professore sul ring’, l’arrampicatore estremo Manolo, il missionario Alex Zanotelli. Tantissimi gli spettacoli ad alto tasso di emozionalità come il concerto dei monaci tibetani del monastero di Tashi Lhunpo, quello dei canti sufi delle Deba Mayotte, 13 donne tra i 16 e i 62 anni, vestite di bianco e viola, con mani dipinte di henné. Tante anche le iniziative esterne come laboratori e lezioni di yoga e meditazione, progetti per bambini, il progetto ‘Fatti di terra, guardiamo le stelle’ promosso dal Giubileo per la Cultura in due sedi, il Cimitero Monumentale e il Parco Astronomico Infini.to. “Una miscellanea straordinaria nel nome della cultura più vera, quella che ha attinenza con i contenuti del nostro essere”, ha detto Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e ideatrice 11 anni fa della kermesse. Condividi su

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pagerank: 4 11. edizione TORINO SPIRITUALITà? 23|27 settembre 2015 L'IMPASTO UMANO FATTI DI TERRA, GUARDIAMO LE STELLE Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle (Oscar Wilde) La ricerca del significato prosegue con nuovi strumenti, percorsi, idee. Per l'undicesimo anno consecutivo Torino Spiritualità invita il pubblico al confronto, alla riflessione e alla sosta. Dal 23 al 27 settembre il capoluogo piemontese ospita cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze che hanno come tema comune l'impasto umano, la complessa mescolanza di materia e trascendenza che costituisce e unisce le persone. Oltre 120 appuntamenti e 150 voci da tutto il mondo per una manifestazione che sempre più coinvolge gli spazi cittadini e il territorio regionale, facendo dello spirito dei luoghi contenuto e spunto di ricerca. Tra le tante location di questa edizione: i teatri Carignano, Gobetti, Alfieri e Vittoria, la sede del Circolo dei lettori Palazzo Graneri della Roccia, il MAO Museo d'Arte Orientale, il Museo del Carcere Le Nuove, la chiesa di San Filippo Neri, il Tempio Valdese, il Centro di Produzione Rai, il Cimitero Monumentale, le Fonderie Limone di Moncalieri, il Parco Astronomico di Pino Torinese, le città di Novara e di Alba. L'edizione 2015 di Torino Spiritualità accoglie ospiti provenienti da tutto il mondo: tra gli altri, il maestro tibetano Sogyal Rinpoche, il teologo statunitense Matthew Fox, il filosofo spagnolo Fernando Savater, lo studioso statunitense Jonathan Gottschall, il critico d'arte inglese John Berger, il coreografo belga Alain Platel, il free climber Manolo. Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, il contributo dei partner Giubileo per la Cultura, Ersel, Codebò, la collaborazione dei partner tecnici Lago, EXKi, Sparea, Caffè Vergnano, Aboca, Hotel Victoria, ITS Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, Mirafiori Motor Village, QC Termetorino, la media partnership di La Stampa e Rai Radio3. IL TEMA Parlare dell'essere umano come di un impasto, oltre a rinviare alla biblica argilla plasmata da mani divine, risponde al desiderio di intaccare la nostra presunzione di compiutezza. Nulla al mondo ha un unico lato, tutto è fatto di chiaroscuri e contrasti, e allo stesso modo anche l'uomo è frutto di un instabile, movimentato gioco di elementi opposti e complementari: luce e ombra, mortalità e trascendenza, leggerezza e peso, anima e corpo, limite e desiderio, brutalità e grazia. Ma proprio in questa indeterminatezza si nasconde la più preziosa delle nostre potenzialità : poterci scolpire forma dopo forma, pensiero dopo pensiero, fino a divenire "sorpresa" perfino per noi stessi. L'INAUGURAZIONE DELL'UNDICESIMA EDIZIONE Parlare di "impasto umano" non vuol dire prendere in considerazione solo quel che scorre sotto la superficie della nostra pelle, ma vuol dire anche riflettere sulle relazioni che ci legano inestricabilmente gli uni con gli altri. Cosa muove gli uomini, l'appuntamento inaugurale in programma mercoledì 23 settembre alle ore 18 presso la Chiesa di San Filippo Neri, è l'occasione per affrontare questo tema insieme ai giornalisti di La Stampa Mario Calabresi, Domenico Quirico, Niccolò Zancan e al fotografo Giulio Piscitelli, che intervengono per parlare di migranti, di identità e della responsabilità che deriva dal nostro comune essere "fatti di terra". Alle ore 21 invece, sempre in San Filippo, la scrittrice Michela Murgia, il Coro del Teatro Regio di Torino e l'attore Bob Marchese ci conducono dal regno dell'umano alle regioni della trascendenza con la lezioneconcerto L'imperfetta armonia, dedicata a esplorare il sacro e il sublime che si celano nel celeberrimo Requiem di Mozart. I PROGETTI SPECIALI Eppure l'hai fatto poco meno di un dio - Un salmo, sei lezioni Ogni anno Torino Spiritualità invita alcuni ospiti a condurre una riflessione ispirata da un testo sacro. Nell'edizione 2015 il punto di partenza è il verso del Salmo 8 Eppure l'hai fatto poco meno di un dio. Quali CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 04/09/2015

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Presentata oggi l'undicesima edizione di Torino Spiritualità (23-27 settembre 2015)


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caratteristiche segnano in modo inequivocabile la differenza tra natura terrena e divina? Quali elementi definiscono il nostro "essere umani"? A rispondere, l'attore Alessandro Bergonzoni con una lezione sull'arte, il teologo Vito Mancuso che riflette sullo stupore, lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco che affronta il tema dell'infelicità , il magistrato Gherardo Colombo che si misura con la vertigine del dubbio, il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi che si interroga sul significato del termine "umano" e il filosofo spagnolo Fernando Savater che sviluppa il tema della dittatura del tempo. Sei lezioni distribuite tra il 25 e il 27 settembre tra Teatro Carignano e Teatro Gobetti. Fatti di terra, guardiamo le stelle Non capita spesso di ascoltare un reading di letteratura russa nella cornice di un cimitero monumentale o di assistere a uno spettacolo tra suoni, parole e visioni sotto la volta di un osservatorio astronomico. Accade con Fatti di terra, guardiamo le stelle, progetto in due puntate realizzato con il contributo di Giubileo per la Cultura. Il percorso si apre venerdì 25 alle ore 18 presso il Cimitero Monumentale di Torino con Paolo Nori impegnato nella lettura di pagine tratte da La morte di Ivan Il'iÄ di Lev Tolstoj e si conclude nella serata di sabato 26 nella cupola Planetario digitale del Parco Astronomico di Pino Torinese con lo spettacolo Le stelle rispondono. Viaggio astrale per voce, musica e pianeti, una poetica esplorazione degli infiniti spazi dell'universo inseguendo i nomi di stelle, buchi neri e galassie insieme a Orlando Manfredi & Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo. ASPETTANDO TORINO SPIRITUALITà? (19-20 SETTEMBRE) Nel fine settimana che precede il festival sono previste otto Camminate spirituali, percorsi (distribuiti tra sabato e domenica) per lasciarsi sorprendere dall'incanto delle montagne. Tra rifugi, laghi, volte stellate, santuari e vette alpine, riemerge il filo che connette l'essere umano e la natura: con lo scrittore Ugo Cornia, il musicista e attore Alfredo Lacosegliaz, l'antropologo Adriano Favole, i musicisti Catafolk, il giornalista e alpinista Pietro Crivellaro, il teologo Ermis Segatti, lo scrittore Enrico Camanni, la camminatrice Linda Cottino, lo scienziato Jacopo Pasotti, il gruppo musicale Paranza del geco, il teologo spagnolo J.P. Hernandez. Le camminate spirituali sono realizzate in collaborazione con Dislivelli e Torino e le Alpi. A Torino invece, nella serata di sabato 19 settembre al Tempio Valdese, il teologo Stefano Giannatempo esplora le pagine del Piccolo Principe tra spiritualità e teatro, mentre domenica sono due gli appuntamenti serali: alle 17.30 al Circolo dei lettori, prendendo spunto dal libro Abolire il carcere di Luigi Manconi, incontro con l'autore, Gustavo Zagrebelsky, Giovanni Torrente, Vito Mancuso. Alle 21 al Teatro Carignano, lo spettacolo di danza indiana bharatanatyam con Shiva Ananda Lahari (nell'ambito della XXII edizione del festival Il Sacro Attraverso l'Ordinario, in collaborazione con MAO Darbar India in Danza e MITO Settembre Musica). GLI INCONTRI E LE LEZIONI IN PROGRAMMA Autore de Il Libro Tibetano del Vivere e del Morire e fondatore dell'associazione Rigpa, Sogyal Rinpoche è uno dei maggiori maestri buddhisti contemporanei, conosciuto per l'abilità nel trovare un punto di contatto tra antica saggezza e mondo moderno, atteso per una lezione il 25 settembre al Teatro Alfieri. A Torino anche Matthew Fox, fondatore dell'Institute of Culture and Creation Spirituality (venerdì 25 settembre), l'eminente maestro buddhista Khenpo Sodargye Rinpoche (giovedì 24 settembre), il giornalista e scrittore Corrado Augias (venerdì 25 settembre), i rabbini Rav Haim Cipriani e Rav Giuseppe Laras (giovedì 24 settembre), lo psichiatra Giacomo Dacquino (sabato 26 settembre) e il coreografo belga Alain Platel (sabato 26 settembre). Tra gli altri ospiti, il teologo, biblista e divulgatore delle Sacre Scritture padre Alberto Maggi che ne I pranzi di Gesù racconta un Gesù inedito, scomodo commensale, giovedì 24 settembre; lo studioso statunitense Jonathan Gottschall autore di Il professore sul ring, che nell'incontro Fighters siete pronti?, sabato 26 settembre, è intervistato dal critico d'arte Luca Beatrice sul fascino della violenza e racconta la sua insolita esperienza di accademico e combattente di arti marziali miste; la tensione che spinge l'uomo a superare se stesso staccandosi quasi letteralmente dalla dimensione "terrestre" è invece protagonista dell'appuntamento con Maurizio Zanolla, pioniere dell'arrampicata libera noto come Manolo, intervistato dallo scrittore e alpinista Enrico Camanni sabato 26 settembre (in collaborazione con il festival Le Parole della Montagna - Smerillo Spiritual Festival); è poi dedicato all'enciclica di Papa Francesco Laudato si' e al grido della nostra Terra ferita l'intervento del missionario comboniano Alex Zanotelli, domenica 27 settembre. I DIALOGHI Riflessioni a più voci, con protagonisti della contemporaneità che si confrontano su argomenti e punti di vista diversi, si aprono


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giovedì 24 settembre con un incontro sulla capacità di convivere con l'assenza delle cose che ci vengono a mancare o che attendiamo invano. Partecipano gli scrittori Philippe Forest, Mauro Covacich e Giorgio Vasta. Sempre giovedì, un incontro dedicato alla figura del monaco viaggiatore Thomas Merton e alla sua straordinaria vita spesa alla ricerca della verità . Intervengono Mario Zaninelli e Antonio Montanari. Venerdì 25 settembre il teologo Paolo Curtaz e il musicista rock Francesco Lorenzi, leader della band The Sun, mettono a confronto gli imprevisti esiti dei rispettivi percorsi umani nel dialogo Conversione a U, in programma presso la Chiesa di Gesù Nazareno, mentre gli storici Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli dialogano sul "bisogno delle barbarie", prendendo ispirazione dalla celebre poesia Arrivano i barbari di Costantino Kavafis. Sabato 26 settembre, nell'appuntamento Osservate più spesso le stelle, il filosofo spagnolo Fernando Savater e il giornalista Michele Serra prendono le mosse dallo splendido testamento del teologo russo Pavel Florenskij per interrogarsi su cosa si possa insegnare e cosa valga davvero la pena imparare, mentre lo scrittore e critico d'arte John Berger dialoga con Maria Nadotti su come l'uomo possa fronteggiare lo smarrimento di un mondo sempre più percepito a frammenti. Restituiti al mondo. Un capitale con interessi è invece il titolo dell'incontro tra l'ex detenuto e oggi affermatissimo attore Salvatore Sasà Striano (Gomorra, Cesare deve morire) e lo scrittore Maurizio Torchio moderati da Michela Murgia nel Museo del Carcere "Le Nuove". E ancora, dell'esperienza di Peppino Impastato e del coraggio di impegnarsi anche a rischio della propria vita si parla con i giornalisti Salvo Vitale e Pino Maniaci, entrambi in prima linea contro la mafia. Domenica 27 settembre la giornalista Cristina Gabetti e il giornalista e scrittore Massimo Gramellini incrociano punti di vista professionali e personali sul tema della gentilezza e sulla sua reale "utilità "; il filosofo e giornalista Armando Massarenti e lo scienziato Luca Bonfanti, moderati dal giornalista Marco Filoni, ripercorrono casi di cronaca e smontano luoghi comuni per rispondere alla domanda "la scienza fa bene?"; nell'appuntamento La seconda nascita. Concepire se stessi la mistica Angela Volpini, protagonista di oltre 80 apparizioni mariane, e il religioso Antonio Menegon mettono a confronto fedeltà ai modelli esterni e fedeltà a se stessi; nella suggestiva cornice del MAO Museo d'Arte Orientale gli studiosi Carla Gianotti e Aldo Tollini si soffermano sul concetto buddhista di impermanenza del corpo; l'anglista Nadia Fusini e il critico teatrale Nicola Fano percorrono le pagine di Shakespeare alla ricerca di una definizione dell'uomo: "capolavoro" o "quint'essenza di polvere" (in collaborazione con Fondazione TPE), mentre Vito Mancuso e la storica delle religioni Maria Chiara Giorda, insieme agli studenti dell'Università di Torino, provano a definire quale logica - il caso o l'armonia? - muove le vite umane. GLI SPETTACOLI Le musiche e le danze di tradizioni lontane e il loro stretto rapporto con la trascendenza e la spiritualità sono protagoniste di due appuntamenti di grande suggestione: i monaci tibetani del monastero di Tashi Lhunpo sono al Carignano la sera di giovedì 24 settembre con un evento scandito da canti ancestrali, rituali in maschera, preghiere e invocazioni in cui il valore culturale incontra la sacralità di una tradizione antichissima. La sera di sabato 26 settembre a rendere magica l'atmosfera del Carignano pensano invece i canti sufi delle Deba Mayotte, tredici donne tra i 16 ai 62 anni, vestite di bianco e viola, con le mani decorate dall'henné, tutte provenienti dalle isole di Mayotte nell'Oceano Indiano, che con voci e tamburi conducono a un'ipnosi dolce e sensuale (in collaborazione con Associazione Culturale Musica 90). Davvero la pesantezza è terribile mentre la leggerezza è meravigliosa? Torino Spiritualità prova a rispondere a questa domanda nel reading tratto dal capolavoro L'insostenibile leggerezza dell'essere (teatro Carignano, venerdì 25 ore 21). Negli inediti panni di Milan Kundera, un carismatico Fabrizio Bentivoglio rivela al pubblico il volto enigmatico della leggerezza e il suo declinarsi in dubbio, tradimento, sensualità . Il progetto è una produzione del Circolo dei lettori, ideato e curato dalla regista Roberta Lena, riduzione letteraria della scrittrice Valentina Diana, sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro, disegni del satirista Roberto Perini. Altri reading portano sulla scena gli scrittori Francesco Piccolo con il suo Momenti di trascurabile (in)felicità e Sandro Veronesi con Non dirlo, un'indagine sul Vangelo di Marco, imperscrutabile, potente e raffinata macchina da conversione di scintillante modernità . Mistero e trascendenza anche nel dialogo immaginario che si svolge tra Papa Benedetto XVI e un misterioso e implacabile ospite in Renuntio Vobis, dello scrittore Sergio Claudio Perroni. Inediti intrecci di linguaggi e


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scenari nella performance che vede lo scrittore Antonio Pascale, lo scienziato Amedeo Balbi e il musicista Riccardo Sinigallia misurarsi con il rapporto tra libertà e materia. Filosofia e teatro sono invece gli strumenti per esplorare l'enigmatica essenzialità del celebre racconto di Franz Kafka Il digiunatore, con la partecipazione della filosofa Michela Marzano e della compagnia Teatrodilina. La vita di Felicia Bartolotta, mamma di Peppino Impastato, e la sua lotta per vedere riconosciute l'innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici sono al centro di Il mare a cavallo, spettacolo intenso e tagliente con Antonella Delli Gatti per la regia di Luca Bollero su testo di Manlio Marinelli. Si rinnova in fine la collaborazione con Torinodanza, che porta alle Fonderie Limone l'ultima produzione del coreografo Alain Platel, En avant, marche!. E ANCORA... Tra gli altri appuntamenti da non perdere: Biblioteca vivente. Storie di riti di passaggio, l'incontro con il progetto "libri umani" che torna a Torino Spiritualità dopo il grande successo della scorsa edizione, questa volta in un condominio del quartiere torinese di San Salvario. Athos - I colori della fede è invece la mostra del fotografo greco Stratos Kalafatis allestita a Palazzo Saluzzo Paesana, accompagnata da una tavola rotonda sulla spiritualità che si può respirare nei luoghi sacri, con la partecipazione dell'artista, del giornalista Giorgio Boatti, del priore di Bose Enzo Bianchi, del prete ortodosso padre Iosif Restagno, di frate Antonio Belpiede e di un monaco della Repubblica Monastica di Monte Athos. In programma anche altre tre esposizioni: la mostra fotografica Addomestica la tua tigre di Marco Galliero, la mostra di grafica Il volto e la maschera presso il Circolo culturale polacco Polski Kot e il Foyer del Teatro Carignano e, presso gli spazi di NH Collection Piazza Carlina, l'allestimento di sculture Trasmutazioni. Oltre l'uomo e la materia, a cura di Francesca Canfora. Nelle tavole rotonde si parla di Donne migranti e percorsi di cambiamento con Giuseppina Corrias, Daniela Fargione, Paola Marchi, Betina, Lilan Prenz, Aida Ribero, Luisa Ricaldone, in collaborazione con il Concorso Lingua Madre, de La creazione dell'uomo nelle diverse tradizioni spirituali (in collaborazione con il Centro di Scienze Religiose Peterson e l'Università di Torino), della Spiritualità senza Dio (con diversi studiosi, tra cui i filosofi Giovanni Leghissa e Vinicio Busacchi e i sociologi Luigi Berzano e Gian Antonio Gilli), del Menù dell'Ultima Cena con Mariachiara Giorda, Sara Hejazi, Generoso Urcioli e Marta Berogno, di credenze religiose e pratiche pastorali con Giuseppe Bonazzi, Bruno Manghi, Marta Margotti, don Ermis Segatti, di arte e silenzio con gli studioso di scienze tradizionali orientali Gabriele Goria e Maria Roberta Cappellini. Sono inoltre previsti appuntamenti in collaborazione con i centri buddhisti torinesi associati all'UBI, che proporranno negli spazi del Polo culturale Lombroso 16 Di terra e di stelle, tre intensi giorni di incontri per approfondire la conoscenza della loro tradizione spirituale; con il festival Prix Italia, che ospita nella sede del Centro Produzione Rai l'incontro Nessuna vita scorre uniforme. Raccontare storie partendo dalle persone; con il Comitato Interfedi della Città di Torino, con COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, con la spiritualità protestante, con la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, con la Pastorale per la Cultura della Diocesi di Torino (ospite lo scrittore Christian Raimo), con i Missionari della Consolata, con il gruppo Insieme per la Pace, con l'Eremo del Silenzio, con la fede Bahai, con gli Artisti di San Filippo Neri, con Marte Jail Concept Store, con l'Associazione Triciclo. L'orizzonte si amplia anche al cinema con la rassegna Italia, oggi, in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio. E non mancheranno neppure appuntamenti rivolti ai più piccoli: una serie di laboratori tra manualità e narrazioni e la festa in piazza Carignano a cura di Fondazione Paideia, con il live painting dell'artista Coco Cano. LA SCUOLA DI OTIUM: L'ARTE DI ESSERE UMANI La complessità della vita contemporanea richiede luoghi e tempi in cui dedicarsi alla formazione del sé, parentesi naturali per sentirsi padroni del proprio pensiero e del proprio agire. La Scuola di Otium offre spazi privilegiati dove trovare nuove forme di ascesi e interrogare la propria capacità di "essere umani". Le lezioni saranno condotte da storici, filosofi, teologi, artisti, religiosi. Gli appuntamenti sono con Gianluca Magi sull'I Ching, il libro cinese dei mutamenti, Matthew Fox sul rapporto tra corpo e spirito, Shantena Augusto Sabbadini sulla fisica del Tao, suor Giuliana Galli, Mariachiara Giorda e Sara Hejazi sulle regole monastiche e il vivere essenziale, Dominique Decavel sullo yoga non duale del Kashmir, Riccardo Di Gianni e Jacopo Pacifico sulla meditazione indiana, lo chef Giovanni Allegro sul tema "cucinare per lo spirito", Enzo Bianchi su fedeltà e convinzioni, il gruppo Costruire bellezza su restauro e


03/09/2015 18:56 Sito Web

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CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 04/09/2015

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trasformazione, Rita Mattioli e Mirella Zanarini con un percorso sensoriale tra lieviti, assaggi e impasti), Marina Borruso e i suoi "maestri d'acqua" con due laboratori di meditazione condotti presso le piscine di QC Termetorino. TORINO SPIRITUALITà? IN REGIONE A NOVARA Nei giorni del festival la città di Novara ospita per la prima volta una selezione di appuntamenti targati Torino Spiritualità : si inizia giovedì 24 con la lezione di Corrado Augias, seguita venerdì dall'intervento dello psichiatra Eugenio Borgna sulla necessità di comunicare, sabato dal già citato dialogo a tema scientifico tra Armando Massarenti e Luca Bonfanti, domenica dalla lezione di Silvia Vegetti Finzi e infine lunedì da una lezione di Giulio Giorello. AD ALBA: L'ESSERE UMANO E IL SILENZIO Torino Spiritualità torna per il terzo anno nella città di Alba. Gli appuntamenti sono con il priore di Bose Enzo Bianchi, con il cantautore Gianmaria Testa, con lo psichiatra Luciano Fico e con la rappresentazione de Il Calapranzi di Harold Pinter (eventi a cura di Associazione Intonando). www.torinospiritualita.org


03/09/2015 16:33 Sito Web

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Torino Spiritualità parla di migrazioni Invita a riflettere sui movimenti migratori e sulle stragi di uomini in cerca di un posto diverso dove vivere, l'11ª edizione di Torino Spiritualità che si terrà dal 23 al 27 settembre in 35 luoghi della città, tra teatri, chiese, circoli e locali di varia natura. Il tema di quest'anno è "L'impasto umano", dove "per impasto - spiega il direttore Maurizia Rebola - si intende la complessità dell'uomo che a differenza degli altri animali può operare sul suo destino". (Ansa)

TORINO SPIRITUALITA - Rassegna Stampa 04/09/2015

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Dal 23 al 27 settembre torna Torino Spiritualità 3 settembre 2015 / in Cittadini, Torino

Torna dal 23 al 27 settembre Torino Spiritualità. Più di 120 appuntamenti e 150 ospiti. Tra le tante location di questa edizione: i teatri Carignano, Gobetti, Alfieri e Vittoria, la sede del Circolo dei lettori Palazzo Graneri della Roccia, il MAO Museo d’Arte Orientale, il Museo del Carcere Le Nuove, la chiesa di San Filippo Neri, il Tempio Valdese, il Centro di Produzione Rai, il Cimitero Monumentale, le Fonderie Limone di Moncalieri, il Parco Astronomico di Pino Torinese, le città di Novara e di Alba. Il tema di quest’anno è “L’impasto umano”. Nel fine settimana che precede il festival sono previste otto Camminate spirituali, percorsi (distribuiti tra sabato e domenica) per lasciarsi sorprendere dall’incanto delle montagne. Tra rifugi, laghi, volte stellate, santuari e vette alpine, riemerge il filo che connette l’essere umano e la natura: con lo scrittore Ugo Cornia, il musicista e attore Alfredo Lacosegliaz, l’antropologo Adriano Favole, i musicisti Catafolk, il giornalista e alpinista Pietro Crivellaro, il teologo Ermis Segatti, lo scrittore Enrico Camanni, la camminatrice Linda Cottino, lo scienziato Jacopo Pasotti, il gruppo musicale Paranza del geco, il teologo spagnolo J.P. Hernandez. Le camminate spirituali sono realizzate in collaborazione con Dislivelli e Torino e le Alpi. Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale. Il programma completo sul sito ufficiale.

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circolo dei lettori Via Giambattista Bogino, 9,Torino

Giovedì 10 settembre alle 21 arriva al Circolo dei lettori Kazuo Ishiguro, l’autore di Quel che resta del giorno (con cui vinse il Man Booker Prize nel 1989) e Non lasciarmi (2005), due straordinari romanzi, diversi per atmosfere e tematiche ma uniti nella forza delicata delle riflessioni che impongono, dai quali sono stati tratti gli omonimi film – rispettivamente di James Ivory nel 1993 e Mark Romanek nel 2010 – con attori del calibro di Anthony Hopkins, Emma Thompson, Christopher Reeve, Hugh Grant, Peter Vaughan, Keira Knightely. Kazuo Ishiguro, in dialogo con Nadia Fusini, porta con sé nella Sala grande al Circolo dei lettori Il gigante sepolto (Einaudi), la sua ultima creatura letteraria, nata quasi dieci anni dopo il successo mondiale di Non lasciarmi.

Da settembre, via Bogino è la tappa da cui partono i tour di presentazioni delle ultime uscite più importanti del panorama editoriale. Non solo incontri con gli QUANDO Dal 10/09/2015 Al 10/09/2015 autori: agli appuntamenti del Circolo si costruisce di volta in volta una temperie culturale, un terreno Ore 21:00 d'incontro comune che, a partire dalle suggestioni COSTO offerte da un libro, un autore, una tematica, si anima di Centro Circoscrizione 1 dibattiti, consigli di lettura, condivisione di esperienze. Vai al sito A inaugurare il ciclo di Anteprime, lo scrittore giapponese naturalizzato inglese Kazuo Ishiguro, che TI PIACE? prima di recarsi l’indomani al Festivaletteratura di 0 0 Mantova, presenta al pubblico di appassionati lettori un romanzo mitologico ed esistenziale, ambientato nella Britannia del VI secolo alcuni anni dopo la morte di Re Artù. Fra draghi, giganti, folletti e un vecchissimo cavaliere della tavola rotonda, due genitori – Beatrice e Axl – sono in viaggio per raggiungere il figlio lontano. Sarebbe una ricerca come tante, nella storia della letteratura di viaggio e di formazione, se non fosse per la sottile raffinatezza filosofica di Kazuo Ishiguro che introduce un elemento dirompente, conferendo allo spirito della narrazione un senso completamente diverso. L’atmosfera di quelle terre magiche e misteriose è infatti intrisa di oblio, a causa di una fitta nebbia che provoca improvvise amnesie e labilità di memoria a breve e lungo termine, impedendo alle persone di capire il proprio presente – avendo dimenticato il passato che ne è l’origine. Ecco allora che l’avventura dei due anziani genitori – partiti sull’onda del vago ricordo, ormai prossimo al dubbio, di aver avuto un figlio – si trasforma in una ricerca di identità, in una missione volta a recuperare la memoria collettiva e individuale, quel gigante sepolto che custodisce il significato della Storia. Con un pericolo ultimo, una potente contraddizione che, nello stile di Ishiguro, resta in eredità al lettore: la memoria è certamente una peculiarità umana, un dovere, un bisogno insopprimibile, ma può essere allo stesso tempo un ostacolo all’appianamento dei conflitti, alla possibilità di perdonare. Come nella migliore tradizione delle favole, della mitologia e di tutti quei racconti che attraverso figure immaginarie raccontano i tanti volti della realtà, Ishiguro mostra che liberare il gigante, raggiungere cioè la meta del viaggio, è tutt’altro che la fine della storia: mette di fronte a nuove sfide e a dilanianti interrogativi ai quali solo una nuova ricerca potrà, forse, dare risposta. Nato a Nagasaki nel 1954 e trasferitosi in Inghilterra con la famiglia a sei anni, Kazuo Ishiguro è uno degli scrittori in lingua inglese più amati dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo. Vincitore nel 1989 del Man Booker Prize con Quel che resta del giorno, e inserito nel 2008 dal Times nella lista “The 50 greatest British writers since 1945”, unisce al lavoro di scrittore – romanzi e racconti – quello di sceneggiatore, e in ogni sua opera


riesce a infondere lo stile delicato e profondo della grande tradizione classica nipponica e, insieme, quello proprio della sensibilità e delle atmosfere inglesi. Tutti i suoi romanzi sono tradotti in italia da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (1989), Gli inconsolabili (1995), Quando eravamo orfani(2000) e Non lasciarmi (2006). Per Einaudi ha pubblicato anche la raccolta di racconti Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009).

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04/09/2015 14:11 Sito Web

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Rai, presentata edizione Prix Italia "Che mondo sarebbe un mondo senza storie" è il claim della sigla del Prix Italia che torna a Torino dal 19 al 24 settembre. Una 67esima edizione che valorizza "Il Potere delle Storie. Il Laboratorio della Creatività". Nel video di presentazione si parte dall'iscrizione della Stele di Rosetta in tre differenti grafie - geroglifico, demotico e greco -, il testo di un decreto tolemaico emesso nel 196 a. C. "Grazie a chi segue il Prix Italia, a chi ci lavora e alla città di Torino ed al suo sindaco. Grazie alla presidente Tarantola che ha lavorato tanto a questa edizione del Prix - così esordisce in conferenza stampa a Viale Mazzini la nuova presidente Rai Monica Maggioni -. Il Prix Italia continua ad essere una realtà importante per la Rai perché quando mette la creatività al centro non può non essere tale per il servizio pubblico. Il programma è intensissimo e al suo interno c'è uno sguardo sul contemporaneo molto forte al punto che uno dei dibattiti sarà dedicato alla questione dell'immigrazione (dibattito che sarà introdotto proprio dalla Maggioni e che si terrà la mattina del 22 settembre, ndr), che affronteremo anche con il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. Come Rai, nel Prix Italia metteremo il nostro sguardo ed il nostro ruolo che è il racconto del reale. A questa massa di gente in cammino dobbiamo dare un nome e raccontare la loro storia. Al tempo stesso il Prix Italia mette al centro anche il racconto radiotelevisivo al tempo del web". "Sono onorato di partecipare alla prima conferenza stampa del nuovo presidente della Rai - interviene il sindaco di Torino Piero Fassino -. Grazie a Paolo Morawski, segretario generale del Prix Italia, per aver organizzato questa edizione ed a tutti i dirigenti Rai che ci hanno lavorato. Questa è la settima edizione che si svolge a Torino. Ringrazio la presidente Tarantola e il segretario Giovanna Milella che ci hanno lavorato per tanto tempo. Il Prix Italia si fa a Torino che ha una storia che s'intreccia con quella della Rai che a Torino ha una presenza forte. Quest'anno Torino è la Capitale dello Sport ed in contemporanea al Prix Italia ci saranno altri eventi culturali come Torino Spiritualità. Il mio auspicio è che con questa edizione ci sia un radicamento ulteriore del Prix Italia. Torino negli ultimi anni ha fatto una scelta precisa di investire in cultura, non come qualcosa di aggiuntivo, ma come un fattore costitutivo di un modello di sviluppo". Ben 348 i programmi in concorso quest'anno divisi in tematiche (amore, economia, ect.). "Un'annata eccezionale quest'anno, oltre 100 programmi in più - brinda Morawski -. La comunità internazionale crede nel Prix Italia. L'aggiornamento con le nuove categorie con programmi radiofonici è stato accolto con 62 opere in concorso. I servizi pubblici, cuore di questa manifestazione dedicata ai media, sono maledettamente bravi nel produrre programmi di qualità. Nel manifesto del Prix Italia l'incipit di Erodoto, padre di tutte le storie, le opere d'arte che sono anche audio e video e che competono e si premiano in questa occasione ed il codice a barre che indica il mondo contemporaneo: quindi si sottolineano tradizione, arte e contemporaneità anime di questo concorso. Un concorso che è al centro di questa manifestazione che si accompagna ad una settimana di eventi, una sorta di piazza processionale culturale dove persone da tutto il mondo s'incontrano e confrontano sulla propria professionalità". Tra i temi su cui si dibatterà la presenza di "38 milioni di schiavi nel mondo - afferma Morawski -, ci sono paesi dove la schiavitù è ancora legittima. E come si racconta la schiavitù? Affronteremo questa tematica di forte contenuto umano e sociale ed al tempo stesso parleremo delle nuove frontiere culturali, a partire dall'arte e dalla danza". Il Prix Italia è anche una grande vetrina Rai. Due le produzioni originali. Il 21 settembre il concerto di apertura, una produzione Rai e MiTo, in occasione della Giornata internazionale della pace, con note dell'Opera buffa dell'Ottocento italiano suonate dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che vede una selezione di giovani cantanti dall'Accademia di Milano della Scala che annovera anche alcuni asiatici. "Ci sono tenori, cantanti lirici asiatici che vengono in Italia a studiare - osserva Morawski -. Il Prix Italia è anche questo: una commistione di culture, lingue, esperienze". Altra produzione originale è in programma mercoledì 23: 6 poeti per due ore reciteranno poesie in diretta in arabo, portoghese, greco. Si tratta di "United Voices of Radio

TORINO SPIRITUALITA - Rassegna Stampa 07/09/2015

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04/09/2015 14:11 Sito Web

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TORINO SPIRITUALITA - Rassegna Stampa 07/09/2015

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Poetry 2015", un evento in diretta su Radio3 condotto da Marino Sinibaldi. E poi tante opere originali Rai in vetrina. Il 20 settembre nel pomeriggio Rai Ragazzi mostra i suoi cartoni animati e alla sera Rai Cultura presenta in anteprima "a.C.d.C. - Roma e i Barbari. Un'altra storia delle invasioni", di Davide Savelli. Il 21 settembre Rai3 propone "Io & George", un docufilm in 6 puntate per uno viaggio on the road: la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e suo figlio George, affetto da sclerosi multipla, lasciano Londra per attraversare l'Italia, da Milano fino a raggiungere la Sicilia. Il 22 settembre Rai1 racconta "Stanotte al museo Egizio" con Alberto Angela. Il 23 settembre RaiWay parlerà delle nuove frontiere in alta definizione nel panel "Hdtv: sperimentazione e innovazione - We tell the story, we look to the future". Nella stessa giornata Rai2 introduce "Monte Bianco", il celebrity adventure game, in onda da novembre, in cui sette volti noti si sfideranno per la conquista della vetta più alta d'Europa. A seguire, RaiCinema proietta in anteprima "Sicario", il film di Denis Villeneuve, con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Josh Brolin, Jon Bernthal. L'ultimo giorno, il 24 settembre, Rai Teche presenta in anteprima "Santità, faccia finta di pregare!", con la partecipazione straordinaria di Paolo Mieli e Mons. Dario Edoardo Viganò, un documentario dedicato al rapporto che ha legato e lega i Papi alla televisione. Tra gli altri eventi si segnala il 22 settembre l'incontro "Raccontare lo Sport. Elogio del gioco di squadra", evento che si collega a Torino capitale dello sport (modera Paolo Garimberti, presidente di Euronews; tra gli ospiti sportivi Novella Calligaris, Mauro Berruto, Maurizio Felugo, Stefano Mancinelli, in più il direttore di Rai Sport Carlo Paris e lo psicologo Beppe Vercelli). Durante i giorni della manifestazione otto giovani di altri servizi pubblici proveranno a raccontare il Prix Italia sui new media. In un labirinto di nomi - 95 speaker stranieri l'anno scorso, oltre 100 quest'anno -, tra i quali Nicholas Payne, direttore di Opera Europa, e Chris Rogers di Bbc News, Morawski segna il passo: "I grandi nomi al Prix Italia sono i grandi nomi del futuro". A coronare il Prix Italia la cerimonia di premiazione che comprende i concorsi radio tv, web e Golden Awards. "L'ambizione è quella che chi verrà al Prix Italia rientri a casa pieno di passione - chiosa Morawski -. Essere nel 21esimo secolo significa non soltanto transizione dei mezzi di comunicazione da broadcaster in media company, ma anche cambiamento culturale, cambio di mentalità, di temi ed approcci. Il Prix Italia vuole essere tutto questo e ci piace pensare che tutti una volta qui dicano che valeva la pena esserci!". (AGV)


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Vedere il Video video­film­nolimits.com

Inoltre ci saranno varie iniziative esterne, da lezioni di yoga e meditazione a vari laboratori con progetti per i più piccoli come “Fatti di terra, guardiamo le stelle” ideato dal Giubileo per la Cultura e collocato tra il Cimitero Monumentale e il Parco Astronomico Infini.to. “Una miscellanea straordinaria nel nome della cultura più vera, quella che ha attinenza con i contenuti del nostro essere” dice Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura, che undici anni fa ideò la manifestazione. Nella chiesa di San Filippo Neri, il 23 settembre, ci saranno i due eventi inaugurali, il primo sarà l’incontro “Cosa muove gli uomini?” in cui il direttore della Stampa Mario Calabresi, con alcuni inviati dai luoghi più caldi del mondo di oggi,

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spiegherà che cosa spinge molti a emigrare, ma ci sarà anche un occhio per chi ha uno sguardo tra pietà e cinismo su queste terribili tragedie.

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Le "Parole della Montagna" approdano a "Torino Spiritualità" Alla conferenza stampa di presentazione di “Torino Spiritualità 2015”, uno dei più importanti Festival nazionali di cultura, è stata data notizia ufficiale della partnership con Le Parole della Montagna – Smerillo Spiritual Festival. SMERILLO Il Responsabile della Programmazione di Torino Spiritualità, Armando Bonaiuto, infatti, avendo molto apprezzato il progetto smerillese, definito unico nel suo genere, ha subito attivato sinergie per una positiva collaborazione fra i due eventi. E così il 26 settembre, le Parole della Montagna risuoneranno anche a Torino Spiritualità, in un incontro con l'alpinista Manolo, in dialogo con Enrico Camanni, con l'introduzione di Simonetta Paradisi, direttore artistico. “E' un grande traguardo per il Festival Le Parole della Montagna che consacra il

Vedere il Video Guarda il tuo Video su Cell, PC e Tablet. Tutti i tuoi Video Qui!

successo ogni anno sempre crescente, di una manifestazione che chiama a raccolta nel piccolo Borgo fermano di Smerillo, illustri pensatori, filosofi, letterati, teologi, uomini in cerca, per parlare di spiritualità e di sacralità della montagna, luogo di incontro con il divino. Siamo lusingati dichiara Simonetta Paradisi - dopo il grande successo di pubblico e di consensi, registrato nell'edizione dello scorso luglio, vedere il Festival Le Parole della Montagna partecipare a Torino Spiritualità è un per noi un segno che stiamo andando nella giusta direzione. Non è l'unico segno di apprezzamento: oltre al Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, già conseguito gli scorsi anni, il Festival si è onorato quest'anno

anche del prestigioso Patrocinio del Senato e del Gruppo Interparlamentare Amici della Montagna ed è stato iscritto fra gli eventi culturali di pregio per Expo 2015. A coronare un'annata di grande successo, il festival è stato anche vincitore del prestigioso Premio Basilio Mosca”.  redazione  Le Parole della Montagna Festival "Le Parole della Montagna" Smerillo Torino Spiritualità Questo articolo è stato letto 250 volte.

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Anche quest’anno il Circolo dei lettori apre i battenti con un calendario ricco di eventi. Il programma 2015-2016 inizierà con l’11esima edizione di Torino Spiritualità dal 23 al 27 settembre; il tema principale sarà annunciato giovedì 3 alle


12. Nel frattempo si procederà con MITO settembre in musica, gli appuntamenti al Circolo di Novara, al Forte di Exilles e i consueti gruppi di lettura. L’apertura sarà nelle mani di Kazuo Ishiguro, celebre scrittore de Quel che resta del giorno e Non lasciarmi, invitato come ospite e “porta bandiera” della futura serie di appuntamenti che vedrà direttamente gli scrittori presentare le proprie nuove uscite editoriali ai membri del Circolo dei lettori. (L’articolo continua sotto la foto)

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Per chi fosse interessato al ciclo Torino Spiritualità,

nov 18, 2013

informiamo che è possibile partecipare come volontari semplicemente compilando il form nella pagina seguente (QUI).

L’asteroide chiamato Torino e i suoi compagni celesti

@Damiano Grilli

gen 15, 2014

(Seguici anche su Facebook!) La bellezza di Torino sotto i

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Cronaca Qui Torino 09/04/2015

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Cronaca Qui Torino 09/04/2015

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diffusione:556325 tiratura:710716 10/09/2015 Pag. 17 Ed. Torino

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11/09/2015 13:32 Sito Web

www.targatocn.it

pagerank: 4 La terza edizione della rassegna musicale è stata presentata ieri sera nella sala 'Teodoro Bubbio' del comune Giovedì 10 settembre nella sala Consigliare "Teodoro Bubbio" del Palazzo comunale di Alba è stata presentata la terza edizione della rassegna Torino Spiritualità ad Alba. La manifestazione organizzata dall'Associazione Corale Intonando, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Alba ed il contributo di Egea e Banca d'Alba, prevede quattro incontri che si svolgeranno al Santuario della Natività di Maria S.S. di Mussotto d'Alba e al Teatro Sociale "G. Busca" di Alba a partire da giovedì 24 settembre. Secondo quanto hanno spiegato durante la presentazione Francesco Cordero e Gabriella Giargia, la rassegna di quest'anno ha per tema Il Silenzio - Fucina della Creazione. Quale è il luogo metafisico in cui ha preso forma l'impasto umano? Quale è la dimensione più consona alla creazione, sia essa quella del pensiero, quella dell'arte o quella della relazione tra individui? Il silenzio, luogo della riflessione, si configura come ambiente essenziale al manifestarsi dell'Idea. L'edizione 2015 di Torino Spiritualità ad Alba verte quest'anno sulla ricerca di questo spazio interiore, mettendo al centro delle quattro giornate di incontri l'importanza di indagare il "non luogo" nel quale prende vita, si attesta e si giustifica ogni forma di espressione, di ascolto, di creazione. «Quest'anno volevamo spiegare questa grande incandescenza che ogni uomo è - ha spiegato Armando Buonaiuto curatore di Torino Spiritualità - Rispetto alle altre creature, l'uomo nasce nel silenzio perché deve ancora imparare tutto. Il silenzio può essere spazio di vita ma può essere anche spazio di morte». Durante l'incontro l'attore Paolo Tibaldi insieme al regista Mario Bios ha parlato de "Il Calapranzi" di Harold Pinter, la rappresentazione teatrale sul palco del "G. Busca" di Alba domenica 27 settembre alle ore 21. «Come Amministrazione - ha dichiarato il Sindaco di Alba Maurizio Marello - siamo davvero soddisfatti di questa esperienza con Torino Spiritualità che tre anni fa è approdata ad Alba. Si è andati avanti e quest'anno ci sono eventi di grande interesse con personaggi di grande spessore ma mi fa particolarmente piacere che in questa edizione ci sia un incontro con Gianmaria Testa per tante ragioni ma soprattutto per l'amicizia che ci lega. Ringrazio gli organizzatori per questi quattro appuntamenti. È significativo che la stagione del tartufo inizi con la spiritualità. Questo è un segno importante della crescita culturale che vogliamo come città». c.s.

CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 14/09/2015

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Alba: in arrivo "Il Silenzio" di Torino Spiritualità


13/08/2015 Pag. 26

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13/09/2015 Pag. 18

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diffusione:334076 tiratura:405061 13/09/2015 Pag. 29 DOMENICA

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16/09/2015 Pag. 30

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GIOVEDÌ, 17 SETTEMBRE

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Al via l'undicesima edizione di Torino Spiritualità Redazione · 15 Settembre 2015

Presso

Dal 23/09/2015 Al 27/09/2015

Informazioni DOVE

,Torino

QUANDO

Dal 23/09/2015 Al 27/09/2015

Conto alla rovescia a una cifra per l’undicesima edizione di Torino Spiritualità, il festival che in un decennio di attività ha conquistato il pubblico di Torino e non solo con il gusto della riflessione sul significato della vita, delle parole che usiamo ogni giorno, delle emozioni e dei concetti che condividiamo. Quest’anno, dal 23 al 27 settembre, l’invito è a esplorare gli ingredienti dell'impasto umano, la complessa mescolanza di materia e trascendenza che costituisce e unisce le persone. Cinque giorni a Torino - con appuntamenti anche a Novara e ad Alba - fitti di incontri, dialoghi, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze che con oltre 120 eventi e 150 voci da tutto il mondo promettono di coinvolgere come e più di sempre gli spazi cittadini e il territorio regionale, facendo dello spirito dei luoghi contenuto e spunto di ricerca.

Come suggerito dal tema di questa edizione, l’essere umano è un impasto di caratteri, aspirazioni e COSTO tentazioni, perfettibilità e ricerca. E come per ogni alchimia, occorre conoscerne e bilanciarne gli Vai al sito ingredienti, tanto più in un composto “instabile” quale TI PIACE? l’uomo, agitato da elementi opposti e complementari. Il viaggio di scoperta comincia quindi con una fase 0 preparatoria, iniziando a scomporre le nostre È necessario attivare Javascript per poter potenzialità e caratteristiche per risalire all’essenza visualizzare originaria. Nel fine settimana che precede il festival correttamente questa sfida. sono previste otto Camminate spirituali – percorsi ideati per far riemergere il nesso profondo fra uomo e natura, riscoprendo il piacere di lasciarsi sorprendere dall'incanto delle montagne – e tre incontri del ciclo Aspettando Torino Spiritualità, che con spunti e suggestioni diverse anticipano alcuni ingredienti dell’impasto. Diversi orari

Camminate spirituali Tra rifugi, laghi, volte stellate, santuari e vette alpine, torna in superficie il filo ancestrale intessuto fra l’essere umano e il mondo dell’incontaminato, della purezza naturale: gli otto percorsi proposti (quattro sabato 19 e quattro domenica 20 settembre) svelano di che pasta siamo fatti, risvegliando sensi e capacità spesso assopiti nelle nostre vite metropolitane. Sabato 19 la prima camminata è in compagnia del teologo Ermis Segatti, diretta al Sacro Monte di Belmonte, nella Valle Orco (Torino). Tredici cappelle dedicate alla passione di Cristo come altrettante tappe di un viaggio sulle tracce della devozione popolare, tra arte sacra, misticismo e fervore religioso. Un altro invito all’esplorazione è quello dello

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scrittore Ugo Cornia, che accompagna alla visita dell’Ostello Lavesé, a SaintDenis (Aosta), un angolo di montagna valdostana immerso nella quiete di boschi e radure, alla scoperta di una struttura dotata di fascino antico e, insieme, ecosostenibilità d’avanguardia. Con lo storico dell’alpinismo Pietro Crivellaro, poi, è in programma una lunga escursione Verso Croce Carrel, a Breuil-Cervinia (Aosta), posata in ricordo del glorioso alpinista valdostano che per primo salì la via italiana alla vetta del Cervino, che quest’anno festeggia i 150 anni della prima ascensione. L’ultimo percorso di sabato è nella media Val di Susa (Torino) per arrivare al Rifugio Levi-Molinari, con l’alpinista Linda Cottino e il divulgatore naturalistico Marco Pozzi: l’escursione sotto le stelle dona la possibilità di ascoltare la musica del silenzio nella notte, mentre la camminata mattutina promette di abbagliare con lo splendore del sole sulla valle. Domenica 20 altri quattro itinerari a disposizione per tornare ad ascoltare noi stessi e la voce della natura: si comincia con il divulgatore scientifico Jacopo Pasotti che propone di visitare Il Villaggio di Alpenzù, nella Valle del Lys (Aosta), affascinante esempio di architettura walser raggiungibile attraverso un itinerario fra boschi, pascoli e villaggi sino a trovarsi al cospetto dei ghiacciai del Monte Rosa. Si torna in provincia di Torino per varcare “La porta millenaria delle Alpi”, com’è stato definito il Moncenisio – spartiacque della frontiera che univa il Regno di Sardegna – guidati nella visita al Colle del Moncenisio, in Val di Susa, dal musicista e autore Alfredo Lacosegliaz, insieme alla violinista Cristina Verità, per rivivere storie secolari sulla via di mulattieri, mercanti, pellegrini, briganti ed eserciti. Invito alla pace e al raccoglimento, il Battistero di San Giovanni a Settimo Vittone (Torino) è la meta della camminata con il padre gesuita Jean-Paul Hernandez e i musicisti di Paranza del Geco: tra i più affascinanti esempi di architettura preromanica in Piemonte, la visita a questo monumento offre l’occasione di entrare in sintonia con i pellegrini che lì sostavano lungo il viaggio sulla via Francigena, e di riascoltare antiche melodie grazie all’accompagnamento di canti sacri popolari. L’ultimo itinerario di domenica sembra voler cercare la via più breve: La Scurcio di Acceglio in Val Maira (Torino), infatti, significa letteralmente “la scorciatoia” in occitano, e l'antropologo Adriano Favole insieme ai musicisti Catafolk, propone una camminata fra i borghi occitani immergendosi nelle atmosfere e nei racconti delle comunità montane e ammirando piccoli capolavori d’arte medievale, sulle note delle musiche locali. Le camminate spirituali, progetto di Compagnia di San Paolo realizzato in collaborazione con Dislivelli e Torino e le Alpi, hanno una quota di partecipazione (per info e prenotazioni + 39 349 6285606). G +1

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La settimana


17/09/2015 17:54 Sito Web

corrieredelweb.it

pagerank: 4 11. edizione TORINO SPIRITUALITà€ 23|27 settembre 2015 L'IMPASTO UMANO FATTI DI TERRA, GUARDIAMO LE STELLE Comunicato n. 4 IMPASTO UMANO: GLI "ALTRI" SIAMO NOI UMANITà€, RESPONSABILITà€ E CONSAPEVOLEZZA 17 settembre 2015. L'11. edizione di Torino Spiritualità , in programma dal 23 al 27 settembre e dedicata al tema dell'impasto umano, è un'occasione per scoprire i tanti significati, le implicazioni meno evidenti e l'attualità di ciò che chiamiamo spiritualità . L'emergenza umanitaria dei migranti ne è l'esempio più evidente: quando decine di migliaia di esseri umani senza più nulla da perdere decidono di rischiare la vita anche solo per la speranza di un futuro migliore e si gettano stremati ai confini del "primo mondo", è inevitabile sentirsi chiamati all'appello come uomini, come creature che per loro stessa natura non possono restare indifferenti alle sofferenze dei propri simili. Per questo, fin dall'inaugurazione, il Festival invita a riflettere sull'impasto umano che unisce tutti gli esseri umani, dai più fortunati ai disperati che muoiono sulle nostre frontiere. Mercoledì 23 settembre (ore 18, Chiesa di San Filippo Neri, in collaborazione con La Stampa), la lezione di apertura di Torino Spiritualità è una domanda rivolta a ognuno di noi: Cosa muove gli uomini? I giornalisti Mario Calabresi, Domenico Quirico e Niccolò Zancan, con l'aiuto delle fotografie di Giulio Piscitelli, invitano il pubblico a interrogarsi sui drammi che costringono a migrare e sul senso di disagio e paura che spesso proviamo di fronte a questo fenomeno, incapaci di fare i conti con le sue cause e soprattutto con la consapevolezza che nel passato di ogni società oggi benestante vi sono state miserie e guerre dalle quali fuggire. Da questa riflessione sui legami profondi e dimenticati che ci uniscono a coloro che consideriamo "altri", venerdì 25 gli storici Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli prendono le mosse per spiegare come quei migranti che alcuni considerano "barbari" siano una fondamentale iniezione di vitalità : Il bisogno della barbarie (ore 21, Circolo dei lettori, Sala Grande) è una reazione al senso di immobilità e senescenza che più volte nella Storia ha favorito l'ingresso di forze sociali e culturali nuove, nonostante da millenni i barbari siano sinonimo di devastazione e diversità , specchi della paura e dell'odio per ciò che viene da lontano. Quando arrivano in genere un mondo finisce e un altro ha inizio: in alcuni casi, non è che la soluzione migliore alla ricerca di un senso, di un'identità . Tanto che nella sua poesia Arrivano i barbari Costantino Kavafis scrive: "E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi? Era una soluzione, quella gente". Una volta che "quella gente" è arrivata, iniziando il difficile e controverso percorso dell'integrazione, qual è il modo migliore di interagire con le sue differenze? Cristina Gabetti e Massimo Gramellini, entrambi impegnati nel giornalismo e nella scrittura, domenica 27 propongono una scommessa: La gentilezza funziona? (ore 10.30, Teatro Gobetti). Benché il senso comune ci dica che le persone tendono all'egoismo e che gentilezza e solidarietà sono rare, in realtà è esperienza di molti che essere gentili fa sentire meglio, è persino gratificante. Ma allora perché non riusciamo ad esserlo così spesso quanto vorremmo? In questo dialogo la spiritualità prende la forma dell'accoglienza e dell'attenzione verso il prossimo, che invitano necessariamente i singoli e le società ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Responsabilità nei confronti anche del nostro Pianeta: un ospite che in miliardi di anni ha fatto tanto per l'uomo, il quale negli ultimi due secoli ha ricambiato con devastazioni naturali, alterazione del clima, estinzioni di massa. Per questo domenica 27 Padre Alex Zanotelli porta a Torino Spiritualità Il grido della Terra (ore 16, Teatro Gobetti): a lungo l'uomo ha CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 18/09/2015

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L'impasto umano di Torino Spiritualità: umanità, responsabilità e consapevolezza


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CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 18/09/2015

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sfruttato le risorse dell'ambiente incurante delle conseguenze, anche su altri esseri umani. Ora è necessario capire cosa l'uomo può fare per una casa tanto bisognosa di cure, prestando orecchio al suo grido e imparando a riconoscere in esso anche il grido dei poveri, che dell'indifferenza verso il pianeta sono le prime vittime. Rimediare ai danni causati alla natura e, nella delicata catena che tutto lega, alle comunità più povere, prendere a cuore la sorte dei migranti e riconoscerli come parte integrante delle nostre società : tutto questo significa tornare a riflettere sul nostro impasto, su ciò che dovrebbe animarci ma che forse stiamo dimenticando. Così, sabato 26 (ore 15.30, Teatro Gobetti) lo scrittore e critico d'arte John Berger insieme alla giornalista e saggista Maria Nadotti richiamano l'attenzione sulla percezione falsata e frammentata che abbiamo del mondo e che rende difficile conservare uno sguardo complessivo sugli altri come su noi stessi. Scrivere al buio è il titolo del loro dialogo e il simbolo dell'oscurità artificiale in cui brancoliamo, sempre più distanti gli uni dagli altri a dispetto dell'apparente iper-connessione quotidiana. Occorre capire come fronteggiare lo smarrimento di un'esistenza percepita a frammenti, così che anche gli esseri umani possano riacquistare piena dignità e significato. Analogo è l'auspicio dell'incontro con Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità di Bose, Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze, nell'ambito del ciclo Scuola di Otium (sabato 26, ore 20.30-22.30, Circolo dei lettori, Sala Grande, a pagamento con prenotazione obbligatoria, per info e riduzioni torinospiritualita.org). Nella riflessione si maturano consapevolezze alle quali occorre restare fedeli, nonostante il disorientamento del mondo, che cambia velocemente e impone nuove sfide, talvolta indugiando in un pensiero debole o nichilista. Per questo perseveranza e coerenza sono cruciali: senza di esse non c'è possibilità di cammino comune, di appartenenza, di speranza per il futuro. Avere convinzioni salde garantisce un'identità non mutevole e unifica anche la nostra anima, donando la libertà di decidere di noi stessi. Ed è una decisione estrema quella presentata dalla filosofa Michela Marzano insieme alla compagnia Teatrodilina nella lezione-spettacolo Gli artisti della fame. Una lezione e un monologo su Un digiunatore di Kafka (sabato 26, ore 17.30, Teatro Carignano, a pagamento, info su torinospiritualita.org). Se nel racconto del celebre scrittore il protagonista considera il proprio digiuno come un'opera d'arte e una sfida, Michela Marzano coglie lo spunto dell'atto creativo dell'uomo per riflettere sulla scelta dell'ascesi corporale e della privazione autoimposta come estrema e paradossale espressione di libertà . Un'altra testimonianza intensa di autodeterminazione è raccontata da Padre Antonio Menegon e Angela Volpini, che con Marilène Ghanem domenica 27 raccontano La seconda nascita: concepire se stessi (ore 16, Chiesa di San Giuseppe): un viaggio nella fede, iniziato per Angela Volpini a 7 anni, con la prima di numerose altre visioni mariane, e condotto all'insegna del desiderio di colmare il divario tra dover essere ed essere, tra fedeltà ai modelli e fedeltà a se stessi. Sul confine tra mistica e cristianesimo, un dialogo sulla bontà originaria dell'essere umano e sul valore del libero arbitrio. Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, il contributo dei partner Giubileo per la Cultura, Ersel, Codebò, la collaborazione dei partner tecnici Lago, EXKi, Sparea, Caffè Vergnano, Aboca, Hotel Victoria, ITS Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, Mirafiori Motor Village, QC Termetorino, la media partnership di La Stampa e Rai Radio3.


17/09/2015 Pag. 28

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SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2015

“Che cosa muove i migranti?” Lo spirito si nasconde nelle news Calabresi e Quirico aprono la rassegna dialogando sulla crisi umanitaria in Europa MARIO BAUDINO TORINO

XI edizione 23­27 settembre

Torino Spiritualita’

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C’

è chi ritiene sia un impasto sapiente, e chi proprio non può riconoscere in esso una volontà esterna e metafisica: ma l’uomo, cioè noi, alla fin fine non è altro che il risultato di tante mani, talune misteriose, ivi compresa soprattutto la sua. Quando riflettiamo su questo, affrontiamo l’enigma dello spirito. Torino Spiritualità, alla sua undicesima edizione dal 23 al 27 settembre, lo farà come sempre in modo corale, raccogliendo e cercando di armonizzare le voci più diverse, le religioni e le esperienze mistiche, ma anche gli scetticismi razionali o ragionevoli dei laici, le seduzioni della musica e del teatro, gli atti concreti che per taluni sono assimilabili alla preghiera e per altri sono semplicemente i gesti della vita. Si comincia con gli aspetti più duri e inevitabili del nostro presente, quelli che ci interpellano senza mediazioni. L’incontro inaugurale, mercoledì 23 (alle 18 a San Filippo Neri), riguarda le grandi migrazioni; e sul tema «Che cosa muove gli uomini» si confrontano il direttore della Stampa Mario Calabresi e i giornalisti Domenico Quirico e Niccolò Zancan, oltre al fotografo Giulio Piscitelli, che hanno raccontato in questi mesi e anni il dramma dei popoli in fuga. Si prosegue con 120 appuntamenti per 150 ospiti, una lungo viaggio per la città e i suoi vari punti d’incontro che diventano una sorta di mappa

Intervista

del mondo. I viaggiatori sono sempre più numerosi: l’anno scorso si erano contate cinquantamila presenze, quest’anno potrebbero essere molte di più. Nata da un’esigenza di confronto tutta laica (l’idea venne a Antonella Parigi, allora direttrice del Circolo dei Lettori, dopo una serie di reading teatrali tenuti da Gabriele Vacis), cresciuta tra mille diffidenze e difficoltà, Torino Spiritualità gioca la carta non facile almeno in Italia che per quanto riguarda i temi più intimi sul senso della nostra vita, le domande ultime possono essere formulate benissimo anche dall’esterno rispetto alle fedi e alle organizzazioni religiose. E il grande successo dimostra come la spiritualità non sia monopolio di nessuno, semmai dialogo, incontro, comprensione reciproca. Fra le tante manifestazioni quest’anno, una produzione del Circolo dei Lettori, si avventura anche in territorio apparentemente estraneo: il Milan Kundera dell’Insostenibile leggerezza dell’essere cui Fabrizio Bentivoglio dedica un reading. Fu un libro di culto, forse un feticcio di alcuni decenni fa. Scopriremo probabilmente che, come tutti i classici, ha ancora qualcosa da dirci. Il responsabile del programma, Armando Bonaiuto, ha scelto una poesia di W. H. Auden per presentare la manifestazione, quella dove si parla di «una creatura bambina/su cui gli anni potevano imprimere ogni fattezza». Quella creatura siamo noi

Savater: prigionieri del tempo a salvarci è la meraviglia Il filosofo rifletterà sul trascorrere del mondo

FRANCESCA SFORZA

D

i cosa è fatto l’uomo? Un impasto di tempo e meraviglia, sembra rispondere Fernando Savater, il filosofo e scrittore spagnolo che a Torino Spiritualità si interrogherà sulla maledizione che condanna gli uomini alla dittatura del tempo, alla vecchiaia, alla fine di tutto. Eppure, a ragionarci su, è proprio il vivere in vista della morte a rendere l’uomo consapevole della grande meraviglia dell’esistenza. In attesa di ascoltare il suo intervento dedicato alla «Condanna del Tempo», venerdì 25 al Teatro Gobetti di Torino, l’autore di Etica per un figlio (Ética para Amador) ha accettato di rispondere a qualche domanda. Fernando Savater, per sfuggi­ re meglio alla condanna del tempo è meglio una preghiera o la ricerca del piacere? Non le sembrano due aspetti che tra­ discono la stessa aspirazione, ovvero quella di vivere in eter­ no?

«Al fondo, credo che nessuno voglia semplicemente “vivere per sempre”. La vita è anche fatta di sofferenza, miseria, umiliazione, vecchiaia, di sen-

REPORTERS

so della perdita. Quello che invece forse vorremmo - come pretendeva Faust - è che si eternizzi l’istante o gli istanti in cui siamo felici, quando siamo circondati da coloro che amiamo, quando l’integrità del corpo e dello spirito è rispettata, quando nulla ci manca né ci procura dolore. Questo è ciò a cui aspirano sia colui che prega rivolgendo al cielo le sue orazioni, sia l’uomo dissoluto alla ricerca di piaceri sempre nuovi». Le tre religioni monoteiste ­ ebraismo,cristianesimoeIslam­ credono alla vita dopo la morte. L’uomocontemporaneosembra allontanarsi da questa creden­ za: chi è più saggio, secondo lei?

«La saggezza è guardare la vita prima della morte, non dopo. Ho sempre trovato curioso che si utilizzi il termine “credenti” per coloro che ritengono possibile una vita dopo la morte. Dovrebbero piuttosto chiamarsi “increduli”, poiché non accettano la morte, che è non solo una realtà incontrovertibile, ma anche ciò che definisce la vita in quanto tale. Vivere è essere mortale». La velocità a cui l’attuale tecno­ logia ci ha abituati è un modo

«Viviamo meravigliandoci, o in attesa di meravigliarci, ma prima ci aspettavamo che la meraviglia fosse suscitata dal paradiso o dall’inferno, mentre oggi ce la aspettiamo da Cupertino (il cuore della Silicon Valley, dove si trova tra le altre la sede di Apple, ndr). Se l’uomo non fosse disposto alla meraviglia, anche momentaneamente, per pochissimo tempo, non solo l’inventiva, ma anche il commercio e la produzione ne risentirebbero».

per avere più o meno tempo?

«Il tempo che ci è dato è sempre lo stesso, non aumenta né diminuisce. La tecnologia che abbiamo a disposizione consente di aggiungere attività ad altre attività, di moltiplicare il numero delle nostre imprese, ma non di sommare tempo al tempo. Appartengo alla categoria di coloro che ritengono sia importante la qualità di ciò che facciamo, non il numero di cose che si accumulano». Ognunodinoinellasuagiornata escogita diversi sistemi per «ri­ sparmiare tempo». Lei cosa ne fa del tempo che risparmia?

«Non capisco fino in fondo l’espressione risparmiare tempo, e dunque non ne risparmio. Il tempo è come il denaro, se non viene utilizzato manca di utilità vitale, è privo di senso. Anche quando un’attività ci sembra inutile, è possibile viverla individuandovi un senso profondo. Nessuna eventuale banca del tempo garantirebbe la nostra felicità». I greci descrivevano l’esperienza del pensiero a partire dalla me­ raviglia. Come si è modificata nel tempo la capacità dell’uomo moderno di meravigliarsi?

L’infanzia è quel momento della vita in cui il tempo non ha anco­ ra il senso della scansione. Lei, dagenitore,comegestivailtem­ po di suo figlio? Favorendo l’ozio o le attività?

Di San Sebastian Fernando Savater 68 anni, insegna Etica in diverse università della Spagna

«Credo che un genitore non debba scegliere tra ozio e attività, ma limitarsi a offrire ai propri figli una compagnia amorevole quando sono più piccoli, e il senso della sua esperienza quando diventano grandi. È quando sono giovani che si può immaginare di guidarli verso il meglio. Non ricordo bene come facevo trascorrere il tempo a mio figlio, è passato un po’ di tempo, oggi Amador ha quarant’anni...»


SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2015

A CURA DI ELENA MASUELLI

Le Camminate Spirituali

Meditare passeggiando

O

tto percorsi tra rifugi, laghi, boschi e cime alpine, tra il Sacro Monte di Belmonte, la Val di Susa, la Valle del Lys e Breuil-Cervinia (foto). Un’immersione totale dell’uomo nella natura. A fare da guida, fra gli altri, lo scrittore Ugo Cornia e gli alpinisti Enrico Camanni e Linda Cottino, il teologo Ermis Segatti e il padre gesuita J.P. Hernandez. Sono le tradizionali «Camminate spirituali» che sabato 19 e domenica 20 settembre anticipano il festival. Così come l’esplorazione del Piccolo Principe fra teologia e teatro Di pianeta in pianeta con Stefano Giannatempo (Tempio Valdese, sabato 19, ore 18); l’incontro La prigione e l’anima. Abolire il carcere, cercare libertà (Circolo dei lettori, domenica 20 alle 17,30) con Luigi Manconi, Vito Mancuso, Giovanni Torrente e Gustavo Zagrebelsky; al Teatro Carignano danza bharatanatyam e musica carnatica per Shiva Ananda Lahari, con Renjith Babu e Vijna Vasudevan (domenica 20, ore 21).

Incontri, lezioni e dialoghi

Dalla mistica asiatica alla gentilezza occidentale

«E

ppure l’hai fatto poco meno di un dio». È questo il punto da cui partire per marcare il confine fra natura terrena e divina, il verso del Salmo 8. Si mette in gioco con Il dubbio Gherardo Colombo (il 25 al Gobetti alle 21); riflette sul senso de Lo stupore il filosofo Vito Mancuso (sabato 26, Teatro Carignano alle 15); affronta I fantasmi dell’infelicità Pietrangelo Buttafuoco (il 26 al Gobetti, ore 11,30); domenica 27

al Carignano si confronta con L’arte Alessandro Bergonzoni (ore 15) e il priore di Bose Enzo Bianchi si pone domande sul significato de L’umano (ore 11). Fra i protagonisti degli incontri l’ex frate domenicano, Mattew Fox, con le sue Confessioni di un cristiano ribelle (venerdì 25, Circolo dei Lettori, ore 18,30); i maestri buddisti Sogyal Rinpoche, con la lezione tra antica saggezza e modernità Scoprire la naturale libertà della mente (

il 25 alle 20,30 al Teatro Alfieri) e Khenpo Sodargye Rinpoce con Gli incontri fortuiti, ne basta uno per cambiare una vita (giovedì 24, Teatro Carignano, ore 18). Lo stesso giorno parlano i rabbini Rav Giuseppe Laras e Rav Haim Fabrizio Cipriani (Circolo dei Lettori ore 16 e 21,30); padre Alberto Maggi ne I pranzi di Gesù racconta di un indigesto commensale (Chiesa di San Giuseppe, ore 21). Venerdì 25, la lezione di Corrado Augias,

(Teatro Carignano, ore 18); sabato 26 incontri al Circolo dei Lettori col coreografo belga Alain Platel (ore 10), con Maurizio Zanolla, il pioniere dell’arrampicata libera noto come Manolo (ore 10,30) e lo psichiatra Giacomo Dacquino (ore 16). Al Teatro Gobetti alle 18 lo studioso statunitense Jonathan Gottschall autore di Il professore sul ring, racconta la sua insolita vita di accademico e combattente di arti marziali e il missionario combo-

niano Alex Zanotelli dà voce al Grido della Terra (domenica 27, ore 16). I dialoghi aprono giovedì 24 con un incontro sulla capacità di convivere con Quello che mi manca fra gli scrittori Philippe Forest, Mauro Covacich e Giorgio Vasta (al Gobetti alle 18,30). Domenica 27 Cristina Gabetti e Massimo Gramellini si confrontano su La gentilezza funziona? (Teatro Gobetti, ore 10,30); Armando Massarenti e Luca Bonfanti in-

Mostre e spettacoli

A sinistra, le donne sufi dell’isola di Mayotte durante uno spettacolo. Qui accanto, monaci tibetani salmodiano alcuni testi sacri buddhisti

I canti dei monaci tibetani e le danze delle donne sufi

L’

imperfetta armonia, con Michela Murgia e il Coro del Teatro Regio di Torino, apre con Mozart il cartellone di spettacoli del festival (mercoledì 23, Chiesa di San Filippo Neri, ore 21). Canti ancestrali e maschere dei monaci tibetani del monastero di Tashi Lhunpo (giovedì 24, ore 21) e la sensuale spiritualità delle donne sufi Deba di Mayotte, abiti bianchi e viola, mani tatuate di henné (sabato 26, ore 21,30) fonderanno la spiritualità con musica e danze al Teatro Carignano. Sullo stesso palco Fabrizio Bentivoglio, nei panni di Milan Kundera(venerdì 25, ore 21) e Sandro Veronesi col reading Non dirlo. Il Vangelo di Marco (domenica 27, ore 18). Sabato 26, alle 21, Francesco Piccolo ripercorre al Teatro Gobetti i suoi Momenti di trascurabile (in)felicità mentre al Vittoria rivivrà la lotta della madre di Peppino Impastato, con Il mare a cavallo. Riempie di contenuti il sottotitolo del festival Fatti di terra, guardiamo le stelle, con Paolo Nori che al Cimitero Monumentale legge brani da La morte di Ivan Il’ic di Lev Tolstoj (venerdì 25, ore 18). Le stelle rispondono al Parco Astronomico Infini.To di Pino Torinese in un viaggio sotto la volta del planetario con Orlando Man-

fredi e il gruppo Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo (sabato 26, alle 21 e alle 22.30). Fra le mostre, Athos-I colori della fede, con le foto di Stratos Kalafatis a Palazzo Saluzzo Paesana, Addomestica la tigre di Marco Galliero alla Biblioteca Civica Ginzburg, Il volto e la maschera al Polski Kot, le sculture Trasmutazioni. Oltre l’uomo e la materia, a cura di Francesca Canfora, nel foyer del Carignano e negli spazi dell’Nh Collection Piazza Carlina.

Novara e Alba

Come fare

La libertà di Giulio Giorello il silenzio di Enzo Bianchi

Dove si comprano i biglietti Le sedi tra Torino e Moncalieri

E

A

splorano la dimensione etica e spirituale dell’uomo gli incontri nella nuova sede del Circolo dei Lettori a Novara con Corrado Augias e il suo Le ultime diciotto ore di Gesù (giovedì 24, ore 21); Eugenio Borgna, Parlarsi (venerdì 25, ore 18); Luca Bonfanti e Armando Massarenti, La scienza fa bene. Se conosci le istruzioni (sabato 26, ore 18); Silvia Vegetti Finzi, Nel cuore segreto dei bambini (domenica 27, ore 17); Giulio Giorello, Libertà (lunedì 28, ore 18). Ad Alba quattro momenti sul silenzio: al Sociale il cantautore Gianmaria Testa con Il non detto della musica (giovedì 24, ore 21); Enzo Bianchi, Ascoltare il sussurro del divino (venerdì 25, ore 21); lo spettacolo Il calapranzi (foto) di Harold Pinter con Paolo Tibaldi, regia di Mario Bois (domenica 27, ore 21); al Santuario della Natività di Maria del Mussotto Luciano Fico e il laboratorio La via del silenzio (sabato 26, ore 9-13 e 14-18).

crociano dati, speranze e paure in La scienza fa bene (Circolo dei Lettori, ore 11,30); Angela Volpini, testimone di oltre 80 apparizioni mariane, e il religioso Antonio Menegon dialogano sul confine tra mistica e cristianesimo (Chiesa di San Giuseppe, ore 16); Vito Mancuso e la storica delle religioni Maria Chiara Giorda, con gli studenti dell’Università di Torino, delineano il percorso della Logica della vita (Chiesa di San Filippo Neri, ore 18,30).

rrivano dalle parti più diverse 150 voci del mondo in 30 luoghi della città - i teatri Carignano, Vittoria, Alfieri e Gobetti, le Fonderie Limone di Moncalieri, il Museo d’Arte Orientale e quello del Carcere Le Nuove, il Centro di Produzioni Rai, la Chiesa di San Filippo Neri e il Tempio Valdese- per un calendario di 120 appuntamenti. Per quelli ad accesso libero vengono distribuiti i tagliandi a partire da un’ora prima dell’evento, davanti all’ingresso dei diversi spazi, ogni persona ne può ritirare un solo. Per gli altri, i biglietti sono acquistabili con prevendita al call center di Vivaticket 892 234, oppure online sul sito www.torinospiritualita.org, dove si trova anche il programma completo della manifestazione. I tagliandi sono disponibili anche al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) tutti i giorni della manifestazione dalle 9,30 alle 21, domenica 20 e 27 settembre dalle 9,30 alle 19. Per informazioni +39 349 6285606

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17/09/2015 07:15 Sito Web

www.targatocn.it

pagerank: 4 Il musicista sarà sul palco del 'G.Busca' giovedì 24 settembre alle 21 Foto di Daniela Crevena Nell'ambito della terza edizione di Torino Spiritualità ad Alba Gianmaria Testa incontrerà giovedì 24 settembre al Teatro Sociale di Alba alle 21 Francesco Cordero e il pubblico per dialogare intorno al silenzio il tema di quest'anno - come luogo dell'arte, come condizione necessaria alla nascita dell'idea artistica e alla sua fruizione. La composizione musicale ha necessità assoluta del silenzio e di quella sorta di argine protettivo che esso rappresenta per il suo fluire. Nelle parole e nell'esperienza Testa l'esperienza del silenzio diventa una guida essenziale alla fruizione completa dell'opera artistica. L'incontro sarà occasione per abbracciare un uomo amatissimo e conoscere da vicino un artista nel suo processo creativo, per ascoltare insieme a lui alcune delle canzoni più significative di una lunga carriera e, infine, per ascoltare una nuova canzone inedita. c.s.

CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 17/09/2015

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"Il non detto nella musica": tutto pronto per l'incontro con Gianmaria Testa del programma "Torino Spiritualità ad Alba


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18/09/2015 Pag. 100 N.38 - 18 settembre 2015

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18/09/2015 Pag. 19

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TO

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TORINOSETTE

7 APPUNTAMENTI incontri rassegne solidarietà libri e religioni

AL VIA «TORINO SPIRITUALITÀ»

NELL’IMPASTO UMANO ACCANTO ALLA TERRA LA LUCE DELLE STELLE

E’

MARCOBOBBIO frontare il delicato tema della perdita e ras, lo psichiatra Giacomo Dacquino, il la natura mutevole e inde- della «finitezza umana»; alle 21 poi al coreografobelgaAlainPlatel,ilteologo, terminata dell’essere uma- Teatro Carignano andrà in scena lo biblista e divulgatore delle Sacre Scritno o, come recita il titolo, spettacolo «Il potere della compassio- ture padre Alberto Maggi, lo studioso «L’impasto umano. Fatti di ne», con canti ancestrali, danze sacre, statunitense Jonathan Gottschall, il terra, guardiamo le stelle», rituali in maschera, preghiere e narra- missionario comboniano Alex Zanotelil tema portante dell’undi- zioni di miti dei monaci tibetani del mo- li. Nella sezione dei «dialoghi» si avrà cesima edizione di «Torino nastero di Tashi Lhunpo (ingresso 20 un confronto tra il teologo Paolo Curtaz Spiritualità». Il festival de- euro); sempre alle 21, ma al Teatro Go- e il musicista rock Francesco Lorenzi, dicato alle riflessioni sul- betti, si svolgerà poi «Materia e liber- tra gli storici Alessandro Barbero e l’uomo e sulla sua natura, sulla società e tà», un confronto tra uno scrittore, An- Alessandro Vanoli, tra il filosofo spasul sacro, si apre mercoledì 23 e andrà tonio Pascale, un astrofisico, Amedeo gnolo Fernando Savater e il giornalista avanti fino a domenica 27 e porterà in Balbi, e un musicista, Riccardo Sinigal- Michele Serra, tra lo scrittore e critico città oltre 120 appuntamenti, tra lezioni, lia,perraccontarelacondizioneumana d’arte John Berger e Maria Nadotti, tra incontri, dialoghi e spettacoli, e 150 voci con gli occhi della scienza. igiornalistiCristinaGabettieMassimo datuttoilmondoperunamanifestazione INCONTRI, LEZIONI, SPETTACO- Gramellini, tra il teologo Vito Mancuso checercheràdioffrire e la storica delle relinuovi punti di vista e Da mercoledì 23 sino a domenica 27 si susseguono gioni Maria Chiara nuove risposte ad alGiorda. Tanti anche incontri, lezioni, spettacoli, meditazioni, dialoghi gli spettacoli, con i cune delle grandi domande della contemper dare voce ai grandi temi del nostro tempo canti sufi delle Deba poraneità. Mayotte, il reading PROGRAMMA. tratto da «L’insosteDopo la giornata inaugurale di merco- LI.Neicinquegiornidellakermesseso- nibile leggerezza dell’essere» con Faledì 23 alla chiesa di San Filippo Neri no previste lezioni e incontri con Sog- brizio Bentivoglio, le letture di France(servizio qui a fianco) il programma del yal Rinpoche, uno dei maggiori maestri sco Piccolo e il suo «Momenti di trascufestival prenderà il via giovedì 24. Tra buddhisti contemporanei, Matthew rabile (in)felicità» e Sandro Veronesi gli altri, alle 18,30, al Teatro Gobetti è Fox, fondatore dell’Institute of Culture con«Nondirlo,un’indaginesulVangelo previsto un dialogo tra Mauro Covaci- and Creation Spirituality, il giornalista diMarco»,e«Ildigiunatore»conlaparch, Philippe Forest e Giorgio Vasta sul e scrittore Corrado Augias, i rabbini tecipazione della filosofa Michela Martema «Quello che mi manca», per af- Rav Haim Cipriani e Rav Giuseppe La- zanoedellacompagniaTeatrodilina.

PROGETTI SPECIALI. Con «Eppure l’hai fatto poco meno di un dio», alcuni ospiti a condurranno una riflessione ispirata da un testo sacro, ovvero il verso del Salmo 8, per capire quali caratteristiche segnano la differenza tra natura terrena e divina. «Fatti di terra, guardiamo le stelle» è invece un progetto in due puntate, realizzato con il contributo di Giubileo per la Cultura, che prevede un reading di letteratura russa con Paolo Nori nella cornice del cimitero monumentale e uno spettacolo tra suoni, parole e visioni sotto la volta di un osservatorio astronomico con Orlando Manfredi & Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo. «Biblioteca vivente. Storie di riti di passaggio» è un incontro nel quale le stanze di un condominio di San Salvario faranno da cornice alle voci di venti libri, la «Scuola di otium» sarà il consueto

LE MOSTRE

L’

IL DIRETTORE

COLORI DEL MONTE ATHOS E SFUMATURE DELL’ANIMA

immagine come tentativo di dare corpo alle emozioni dello spirito. Le mostre che fanno da corollario a Torino Spiritualità sono tutte molto intense e nascono da esperienze di vita e di percorso interiore. Come «Athos, i colori della fede», di Stratos Kalafatis che s’inaugura mercoledì 20 a Palazzo Saluzzo Paesana, via della Consolata 1 bis, alle 18, alla presenza del fotografo. Kalafatis ha dedicato cinque anni all’esplorazione e alla conoscenza del Monte Athos, dei paesaggi, dei monasteri, ma soprattutto degli uomini che lo abitano. Questo mondo viene svelato attraverso le 120 immagini di grande impatto. «Sul Monte Athos non nascono vite umane». È una delle particolarità più significative di Monte Athos: il divieto assoluto di accesso alle donne, il famoso «Avaton». Una disciplina di vita che lascia la sua impronta indelebile sui mondi interiori che il fotografo

sceglie di raccontare e sui ritratti dei loro protagonisti. In questo mondo dominato dai maschi, le storie di Kalafatis si dispiegano su una gamma cromatica ben più ricca rispetto al nero rigoroso del saio monastico. Il risultato è un Monte Athos dipinto con colori brillanti, a volte abbaglianti e ipersaturi, in modo da ottenere un forte contrasto, un chiaroscuro denso, che ci rimanda alla pittura del Caravaggio o di Rembrandt. La mostra, a cura di Afrodite Oikonomidou e Enrico Debandi, sarà visibile sino al 25 ottobre (da martedì a sabato ore 15-19, domenica 11-19, ingresso libero). Altre mostre legate alla manifestazione sono: «Addomestica la tua tigre» di Marco Galliero, che si apre mercoledì 23 settembre alla Biblioteca Ginzbur, via Lombroso 16, un viaggio dell’animo e della mente attraverso il mondo Theravada di Birmania, Laos, Cambogia e Thailandia del nord. Sino al 17 ottobre (venerdì 25 alle 18 dialogo tra Ettore

Incercadelsignificato

T 2 Uno scatto di Stratos Kalafatis Fili e Bruno Portigliatti). Giovedì 24 al NH Collection di piazza Carlina, alle 18, s’inaugura «Trasmutazioni. Oltre l’uomo e la materia» a cura di Francesca Canfora con sculture di giovani artisti sulla trasmutazione della materia (sino all’8 ottobre). Infine al Circolo Polski Kot di via Massena 19/a è allestito «Il volto e la maschera» da venerdì 25 alle 19,30 sino al 31 ottobre. [S.N.]

SABATO 19 E DOMENICA 20

R

PASSEGGIATE PER LA MENTE E (UN PO’) ANCHE PER IL FISICO

iallacciare il filo rosso che unisce uomo e natura, esplorare rifugi, laghi, volte stellate, santuari e vette alpine per riscoprire il piacere del benessere fisico e mentale. È questo il senso delle otto «Camminate spirituali», previste nel fine settimana che precede il festival. Sabato 19, il teologo Ermis Segatti e l’alpinista Enrico Camanni guideranno una passeggiata fino al Sacro Monte di Belmonte, nella valle dell’Orco, lo scrittore Ugo Cornia raggiungerà l’ostello Lavesé a Saint-Denis in Valle d’Aosta, lo storico dell’alpinismo Pietro Crivellaro condurrà

un’escursione ai piedi del Cervino, fino alla Croce Carrel, mentre l’alpinista Linda Cottino e il divulgatore naturalistico Marco Pozzi arriveranno fino al rifugio Levi-Molinari in Val di Susa, con cena e pernottamento nella struttura. Domenica 20, sarà la volta del villaggio di Alpenzù nella valle del Lys (Aosta), con il divulgatore scientifico Jacopo Pasotti, del colle del Moncenisio in val di Susa con il musicista e autore Alfredo Lacosegliaz e la violinista Cristina Verità, del battistero di San Giovanni a Settimo Vittone in compagnia del padre gesuita Jean-Paul Herandez e dei musicisti del gruppo La Paranza del Geco, e dei borghi occita-

spazio di introspezione al di fuori dei ritmi frenetici della quotidianità, infine «#celo #manca» è il social contest nel quale i partecipanti potranno scrivere su un foglietto cinque ingredienti che compongono il loro impasto umano e altri cinque che invece mancano, scattandosi una foto e condividendola su twitter e facebook con gli hasthag #celo e #manca. I LUOGHI. Il festival si svolgerà tra gli altri al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), Chiesa di San Filippo Neri (via Maria Vittoria 5), teatro Carignano (piazza Carignano 5), teatro Gobetti (via Rossini 8), teatro Alfieri (piazza Solferino 4), teatro Vittoria (via Gramsci 4), Fonderie Limone (via Pastrengo 88, Moncalieri), cimitero monumentale (ingresso via Varano 39), osservatorio astronomico di Pino Torinese (via Osservatorio 30), Mao (via San Domeni-

ni della Val Maira assieme all’antropologo Adriano Favole e al gruppo Catafolk. Quota di partecipazione alle passeggiate 15 euro, info e iscrizioni 349/6285606. Negli stessi giorni è previsto un altro antipasto della rassegna. Sabato 19 alle 18, al Tempio Valdese, il teologo Stefano Giannatempo esplorerà le pagine del «Piccolo Principe» tra spiritualità e teatro, poi domenica 20 alle 17,30 al Circolo dei lettori si discuterà di carceri con Luigi Manconi, Gustavo Zagrebelsky, Giovanni Torrente e Vito Mancuso mentre alle 21 al Teatro Carignano si svolgerà uno spettacolo di danza indiana bharatanatyam con Shiva Ananda Lahari. [MA.BO.]

MAURIZIA REBOLA

orino Spiritualità è «cercare il significato». Il significato che talvolta si cela dietro il saper accogliere i doni della vita, anche quelli che di primo acchito potremmo non riconoscere come tali. Saper accogliere l’altro nel momento del bisogno. Accogliere e accettare le nostre zone d’ombra, poiché anch’esse sono tra gli ingredienti che compongono quel magnifico «impasto» che è l’uomo, tema cardine dell’undicesima edizione del festival. Reputo Torino Spiritualità un regalo. Rappresenta la possibilità di lavorare su temi che mi stanno molto a cuore e aspetto con trepidazione il 23 settembre per poter dare inizio a questa esperienza di ricerca. Ritengo che la vita stessa debba essere vissuta «in ricerca», inseguendo un significato che spesso sfugge. Credo che la spiritualità possa essere una componente essenziale di questo percorso, che va intrapreso non per raggiungere una meta, ma semplicemente per avvicinarsi a se stessi, per imparare l’attesa, la pazienza, il sacrificio, la disponibilità. Non per segnare un punto, ma per essere parte armonica del tutto.

Un contest indaga sugli “ingredienti” L’iniziativa sui social per tutta la durata del Festival Torino Spiritualità #cercailsignificato e que­ st’anno l’oggetto dell’indagine è proprio colui che cerca, che pone le domande. Siamo noi. Di cosa siamo fatti, noi? Cosa ci dà forma? Ma so­ prattutto: che cosa ci manca? E allora perché non pensarci e non dirlo con una foto e cinque ingredienti? Nasce così il social contest di #ToSp2015 dedi­ cato all’#impastoumano. I partecipanti devono semplicemente scri­ vere su un foglietto, come una lista della spesa, i loro ingredienti (i cinque compo­ nenti della loro personalità che ritengono di possedere e i 5 che invece ancora mancano loro), scattandosi una foto e condividendola su Twitter e Facebook. Gli hasthag da utiliz­ zare sono #celo e #manca come si faceva da piccoli con le figurine. Dal 3 di settembre, data in cui si è svelato il te­ ma di Torino Spiritualità, molti hanno già par­ tecipato. C’è chi, come Luisa, ha un famiglia

impegnativa e qual­ che chilo di troppo e le manca la pallavolo; Chiara invece ha fan­ tasia e le manca un anno a New York; An­ na ha tre gatte e un po’ di cinismo, le man­ cano 3,5 diottrie; Giu­ seppe ha uno spiccato senso ambientalista e gli manca un centro di gravità permanente. L’impasto di Raffaella è fatto di sogni e romanticismo, manca la sicu­ rezza. Quello di Gabriele è fatto di argilla. Or­ lando ha il lavoro più bello del mondo, ma gli manca la rapidità e tanti altri ancora. Questa iniziativa proseguirà per tutta la durata di Torino Spiritualità e verrà condivisa su tutte le piattaforme social del Circolo dei Lettori.


APPUNTAMENTI 31 2 L’AGENDA APPUNTAMENTI È SUL SITO WWW.TORINOSETTE.IT PER INVIARE NOTIZIE E COMUNICARE CON TORINOSETTE FAX: 011/6639036 E­MAIL: TORINOSETTE@LASTAMPA.IT SEGUITECI ANCHE SU FACEBOOK E TWITTER

MERCOLEDÌ 23 L’INAUGURAZIONE IN SAN FILIPPO NERI

TRA SENTIMENTI E NOTE

S REPORTERS

co 11), museo del Carcere Le Nuove (via Borsellino 3), palazzo Saluzzo Paesana (via della Consolata 1bis), tempio Valdese (corso Vittorio Emanuele II 23), centro studi Sereno Regis (via Garibaldi 13), cinema Massimo (via Verdi 18). BIGLIETTI. Tutti gli appuntamenti (salvo dove indicato diversamente), sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti; per entrare è però necessario ritirare i tagliandi (massimo uno a persona) che saranno distribuiti davanti ai luoghi degli incontri, un’ora prima dell’inizio. Per gli spettacoli a pagamento le prevendite si effettueranno al Circolo dei lettori e online su www.torinospiritualita.org. Info e prenotazioni: 349/6285606, info@torinospiritualita.org, www.torinospiritualita.org.

otto la nostra identità si cela un impasto instabile, fatto di sentimenti e pulsioni ambigui. Oscurità e luce, bontà e indifferenza, cuore e bile, sono opposti che si attraggono e si mescolano. Cercare di capire «Che cosa muove gli uomini», soprattutto alla luce dell’emergenza umanitaria di questi ultimi mesi, è l’obiettivo della lezione di apertura di Torino Spiritualità, che si tiene mercoledì 23 settembre, alle 18, nella Chiesa di San Filippo Neri, via Maria Vittoria 5. Il direttore de La Stampa Mario Calabresi e gli inviati Domenico Quirico e Niccolò Zancan, con la scenografia delle immagini di Giulio Piscitelli, cercheranno di dare corpo ai moti d’animo contrastanti che i migranti suscitano nel nostro quotidiano. Siamo tutti fatti della stessa terra, navighiamo lo stesso mare, guardiamo

Alle 18 con Calabresi, Quirico e Zancan; alle 21 Mozart con il Coro del Regio e Murgia gli stessi astri. Si potrebbe perfino dire, con saggezza un po’ naif, che proveniamo tutti dallo stesso stampo. Eppure, davanti al movimento dei popoli in migrazione, ci rifugiamo in un’appartenenza identitaria certa e immutabile, rifiutando di fare i conti con l’ignoto e lasciando crescere la paura. E invece vale la pena accettare la sfida dell’ignoto, lo sforzo della comprensione, perché se forse non risolve i problemi, certo ci fa più consapevoli, e solo un popolo consapevole è capace di decidere.

2 Domenico Quirico e Mario Calabresi si interrogano su «Che cosa muove gli uomini» Alle 21, sempre a San Filippo, lo spettacolo di apertura è all’insegna de «L’imperfetta armonia» e della musica di Mozart, che, come sosteneva il teologo Karl Barth, è quanto di più vicino alla trascendenza («Non so se gli angeli, quando sono intenti a lodare Dio, cantino Bach; sono certo, invece, che quando sono tra loro suonano Mozart, e allora anche al Signore piace molto ascoltarli»). La scrittrice Michela Murgia accompagnerà il Coro del Teatro Regio che si

esibirà nel «Requiem in Re Minore K. 626» (versione per pianoforte a quattro mani di C. Czerny, con Marco Rimicci e Jeong Un Kim), diretto dal maestro Claudio Fenoglio. Letture di Bob Marchese. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Teatro Regio. Questi eventi inaugurali sono gratuiti, occorre recarsi almeno un’ora prima a San Filippo Neri per ritirare il biblietto d’ingresso sino a esaurimento posti. Info 349/62.85.606. [S.N.]

2 Michela

Murgia affianca il Coro del Regio nella «lettura» del Requiem in Re Minore K. 626 durante lo spettacolo inaugurale che si tiene mercoledì 23 alle 21 nella Chiesa di San Filippo

MEDITARE IN ACQUA CON LA SCUOLA DI OTIUM

C’

Franca Costan, Giovanni Licandro, Pierluigi Monaco, Lisa Pasquinucci Awa è una meditazione che si fa in acqua, un incontro profondo con se stessi dove, grazie al sostegno dell’acqua, la consapevolezza si radica e si espande nell’attimo presente. L’acqua ci libera gentilmente dalle illusioni che il senso di identità ci fa credere vere, ci traghetta oltre i luoghi comuni dellanostrasofferenza,depositandociinunadimensione di vitalità e pace. Gli incontri prevedono sessioni di meditazione in acqua e altre pratiche. Telo, accappatoio e ciabatte sono forniti da QC Termetorino. L’ingresso costa 30 euro, ridotto Amici di Torino Spiritualità (posti limitati) 25 euro.Il biglietto comprende ingresso giornaliero al «Percorso benessere», da utilizzarsiinunadataascelta(validità1anno).

GIOVEDÌ 24 AL CARIGNANO E AL GOBETTI

I CANTI RITUALI DEI MONACI E IL CONCETTO DI LIBERTÀ

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aleggerezza,esistenzialeereligiosa, è solo uno degli aspetti della spiritualità esplorati dal Festival, che giovedì 24 propone «Il potere dellacompassione»(ore21,Teatro Carignano), uno spettacolo con i monaci tibetani del Monastero di Tashi Lhunpo che, fra canti ancestrali, danze sacre, rituali in maschera, preghiere e narrazioni mitologiche offrono un quadrosuggestivodelteatropopolareedelle proprie antichissime tradizioni. Sempre giovedì 24 alle 21, al Teatro Gobetti la spiritualità si declina filosoficamente nella lezione-spettacolo di Amedeo Balbi, Antonio Pascale e Riccardo Sinigallia su «Materia e libertà»: uno scrittore, un astrofisico e un musicista si interroganosullacondizioneumana–finoache puntosiamoarteficidelnostrodestino?

GIOVANNI CAMICI

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Èsolol’uomo cheplasma sestesso

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IL 24 E IL 25 DA QC TERMETORINO

è un potenziale di attenzione, ascolto e creatività nascosto in ognuno di noi. Un potenziale che raramente la complessità della vita contemporanea ci permette di esplorare; e che ancor più raramente ci viene insegnato a ricercare. La Scuola di Otium risponde a questa esigenza,offrendooccasionidisostaper esercitarsi nella formazione del sé e dedicarsi a trovare strumenti utili a vivere conequilibrioeserenaconsapevolezza. Il programma è ricco anche quest’anno e comincia giovedì 24 settembre (replica venerdì 25) con un’esperienza particolare. Dalle 8,45 alle 11,30 presso QC Termetorino, corso Vittorio Emanuele 77, si tiene «Awa. Meditare in acqua» con Marina Borruso e i Maestri d’acqua Carlo Baiesi, Marianna Bashkirova, Anna Bulzoni,

IL CURATORE

I monaci tibetani del Monastero di Tashi Lhunpo

LA SCRITTRICE

Dallamusicaarmoniasenzapari

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MICHELAMURGIA

rendete un testo sacro antichissimo,manonunoacaso: scegliete una lunga preghieraperimortiscrittadainnumerevoli mani in un lasso di tempo che attraversa i secoli. Mettetela in mano a un musicista geniale e cercate di non fare troppo gli schizzinosi:davantialsuotalentononècosì importante che per le cose di Dio quell’artista abbia forse più rispetto che fede. Aggiungete un coro, un pianoforte a quattro mani, una chiesa bellissima e l’immaginario di tre religioni e mescolate a ritmo: non stupitevi se alla fine quello che ne viene fuori è il Requiem di Mozart, mirabile esempio di impasto tra cose apparentemente incongruenti da cui emerge un’armonia disensoedisuonosenzapari.Viaggiare tra lo spartito e il testo musicato dal genio di Salisburgo è una sortadianalisideldnaumano,dove le contraddizioni e le disarmonie non sono anomalie del sistema, ma lasuastessaossatura.IlRequiemè la prova che non esistono versioni ufficiali del mistero: più sono varie edivergentileinterpretazioni,piùè forte la sfida di metterle insieme e creare un equilibrio che parli a tutti,viviemorti,credentidiognifede. Chi ha composto le parole con le

quali da secoli diamo ai defunti l’estremo saluto è stato teologicamente molto più temerario e moderno di tanti che oggi l’ascoltano rapiti, ignari della sua portata ecumenica e sincretista. Nel clamoroso testo del «Dies Irae» l’annuncio del giorno del giudizio lo danno insieme il biblico re Davide e la paganissima Sibilla, senza apparente gerarchia di importanza.Nell’ipnoticoDomineJesul’inferno in cui non vogliamo veder finire noi stessi e i nostri cari è multiforme come solo un vero inferno può essere:èilTartarodiEsiodo,l’inestinguibile Geenna ebraica, ma anche i contorti inferi danteschi pieni di bestie dalla bocca insaziabile. Mozart, e lui solo tra i tanti che hanno musicato quelle parole eterne, non si mette in competizione con questa complessità, ma l’accompagna con didascalico rispetto, restituendo anche all’orecchio meno musicalmente colto ogni sensazione, ogni immagine, ogni trappola di significato tesa allo spiritotraquellerighe.Inquestaprospettiva affermare che il Requiem di Mozart«nonètuttodiMozart»èunpregio, non un difetto, e si sposa con l’evidenzacheancheiltestononsiadi un solo autore. Nella comunione dei santi alla fine vince il coro, perché morte e umanità non sono temi per vocesola.

ARMANDO BONAIUTO

ema spinoso l’impasto umano. Non perché sia difficile da afferrare o approfondire, ma perché mette in questione ciò che abbiamo di più caro: noi stessi. O meglio, l’immagine che ci siamo creati di noi stessi: solidi, determinati, compiuti... La definizione «impasto umano» evoca infatti una forma provvisoria e mutevole, qualcosa che ancora non possiede una natura precisa, come una scultura appena abbozzata o un quadro da finire. Qualcosa, insomma, che sembra non rendere giustizia alla preziosità della natura umana. E invece, l’idea che ci ha portati a questa edizione nasce proprio da una meravigliosa dichiarazione d’amore per gli uomini e le donne: il Discorso sulla dignità dell’uomo di Pico della Mirandola. In quelle pagine si racconta che quando Dio creò il mondo, pose ciascun essere vivente su una scala gerarchica che culminava nella perfezione degli angeli e discendeva fino all’esistenza timida e pulsante dell’ameba. All’uomo, però, Dio non assegnò alcun posto preciso, e non perché questa sua creatura non gli fosse cara, ma affinché fosse libera di plasmarsi secondo qualsiasi forma volesse. Dunque l’essere umano è davvero un’opera non definita, ma in questa indefinitezza sta la sua ineguagliabile dignità: essere creatore insieme a Dio, poter terminare ciò che la mano divina ha iniziato. «Da nessun angusto limite costretto», l’uomo è il solo a potersi spingere in alto, verso cieli e stelle, o a potersi abbassare verso la terra e ancora più giù, fino a far di sé nient’altro che vita biologica. Siamo noi a scegliere quale forma dare al nostro impasto, al punto che il vero quesito sull’uomo non dovrebbe essere che cosa egli sia, ma che cosa sia in grado di essere, poiché ciascuno ha da dire, fare e pensare qualcosa che non ha precedenti, e il movimento delle forze che ci attraversano non si ferma mai. «O uomo, impasto di bene e di male, c’è un momento in cui fai fiori, un momento in cui fai stelle, un momento in cui fai le tenebre», scriveva a riguardo la poetessa Alda Merini. Ma se è con le nostre mani che ci scolpiamo, va anche detto che le nostre non sono le sole mani a plasmarci: ciascun essere umano porta su di sé anche le impronte degli altri uomini, perché ogni sfioramento, ogni contatto, imprime una forma sulla materia di cui siamo fatti. Davanti a ogni mano tesa, sarebbe bello non dimenticarlo.


diffusione:105812 tiratura:151233 19/09/2015 Pag. 23

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19/09/2015 Pag. 86 N.36 - 19 settembre 2015

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Torino - Il 19 e il 20 settembre anteprima di Torino Spiritualità al circolo dei lettori con Luigi Manconi e Abolire il carcere (Chiarelettere) e con Gustavo Zagrebelsky, che ha da poco pubblicato il saggio Liberi servi (Einaudi) che prende le mosse dal capitolo dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij, sulla figura del grande inquisitore. Dal 25 al 27 settembre poi la rassegna entrerà nel vivo facendo il pieno di pensatori e scrittori di primo piano. Con al fondo una domanda radicale: che cosa definisce il nostro "essere umani"? Proveranno a rispondere il filosofo Fernando Savater, gli scrittori Pietrangelo Buttafuoco e Paolo Nori, il magistrato Gherardo Colombo, il grande critico d'arte John Berger e molti altri. www.torinospiritualita.org

CIRCOLO DEI LETTORI - Rassegna Stampa 21/09/2015

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DIALOGANDO CON SAVATER, COLOMBO E MANCONI


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Corriere della Sera - La Lettura 20/09/2015 Pag. 8 N.199 - 20 settembre 2015

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Corriere della Sera - La Lettura 20/09/2015 Pag. 10 N.199 - 20 settembre 2015

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Corriere della Sera - La Lettura 20/09/2015 Pag. 10 N.199 - 20 settembre 2015

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Corriere della Sera - La Lettura 20/09/2015 Pag. 11 N.199 - 20 settembre 2015

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22/08/2015 Pag. 181 N.9 - settembre 2015

Cosmo Life Cultura

2. BERTI UNA BIRRETTA! A Roma (11-13/9) alle Officine Farneto c’è Fermentazioni, il festival della birra artigianale, mentre dal 21 al 27/9 c’è Milano Beer Week, la festa dei migliori locali birrai a Milano.

INDOSSARE IL GIALLO, ovvero il colore di stagione. Basta una pochette, come questa di Ballin (€ 490).

9. METTERTI L’ENERGIA ADDOSSO, così il rientro sarà mooolto più facile. E poi, vuoi mettere come sta bene il giallo sull’abbronzatura? (Sisley € 29,90).

8. PRENDERTI UN’AGENDA NUOVA. Perché l’anno vero inizia a settembre! (www.chapters. indigo.ca, € 12)

22 7

COSE DA FARE QUESTO MESE

ASPETTARE LANA. È da mesi che la Del Rey deve pubblicare il suo nuovo cd. Settembre sarà il mese giusto? Ah, saperlo.

3. ASCOLTARE BUONA MUSICA. Vai al Todays (www.todaysfestival. com) dal 28 al 30/8 a Torino. Qualche nome? Interpol, Tv on the Radio, Verdena...

4. RIDERE DI BRUTTO. Il 27 agosto esce il film Minions, che ripercorre la storia dei piccoli mostriciattoli. Vorrai mica perdertelo...

5. RIFARTI GLI OCCHI. Il 2/9 arriva nelle sale Operazione U.N.C.L.E. di Guy Ritchie, con Henry Cavill e Armie Hammer in versione Sixties e supersexy. Imperdibile!

6. VENERARE I DURAN DURAN. L’11/9 esce il loro nuovo album Paper Gods, con un sacco di featuring fighissimi.

COSMOPOLITAN.IT Settembre

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DIRE: «AMMAZZA, JAKE GYLLENHALL...». Perché non è mai stato così bello, e muscoloso e disperato come in Southpaw (esce il 2/9).

11. DA QUALCHE PARTE NEL MONDO di Chiara Cecilia Santamaria (Rizzoli, € 17). L’ex autrice della nostra rubrica Pianeta Coppia firma un romanzo che ha per protagonista Lara, una ragazza con una famiglia disfunzionale che cerca di riprendersi in mano la sua vita trasferendosi a Londra per fare la pittrice. 12. BARCELLONA MI AMOR di Melinda Miller (tre60, € 13). Dopo London In Love, Melinda Miller (pseudonimo di una coppia italiana che vive a Londra) racconta un’altra storia d’amore, questa volta ambientata a Barcellona. Tutto comincia il 23 aprile, ovvero il giorno di San Jordi, festa degli innamorati e dei libri... 13. VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di Marie Renée Lavoie (Sperling & Kupfer, € 16,90). Questo romanzo, che ha avuto grande successo in Canada, racconta di Hélène, una bambina di 8 anni che si fa chiamare Joe perché, ispirandosi alla sua eroina preferita Lady Oscar, vuole essere trattata come un maschio e vorrebbe compiere imprese leggendarie. Molto carino. 14. LA FELICITÀ DELLE SUORE di Daniela Delle Foglie (Mondadori, € 17). Una commedia di esordio che promette bene. Maddalena ha 26 anni, è cresciuta in una famiglia molto religiosa e forse per questo odia le suore e ama il porno. Però un giorno incontra Simone, cattolico fervente e qualcosa cambia. 15. QUELLO CHE HAI AMATO a cura di Violetta Bellocchio (Utet, € 14). 11 giovani scrittrici che Violetta Bellocchio ha coinvolto con una domanda apparentemente semplice: «Raccontami quello che hai amato». Uomini, città, auto, film, amici… 11 storie da leggere, 11 autrici da non perdere di vista.

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COSMOPOLITAN.IT Settembre

16. SCOPRIRE LA MUSICA CHE NON TI ASPETTI. Il MiTo (a metà tra Torino e Milano) è uno dei festival di classica e contemporanea più importanti. Ma non pensare che sia noioso! L’8 settembre potrai sentire alcuni ganzissimi rapper italiani, e cioè Ensi, Clementino, Ghemon e Coez, accompagnati dall’Orchestra Milano Classica. Bellissimo (www.mitosettembremusica.it).

18. TWITTARE IN LOOP. Il 7/9 riparte Pechino Express su Rai 2 e il 10/9 inizia la nuova edizione di XFactor su SkyUnoHd. Pronta a twittare con @cosmopolitan_it?

ANDARE PER FESTIVAL LETTERARI 19. Si parte con Mantova dal 9 al 13 settembre: il Festivaletteratura (www. festivaletteratura.it) è un'occasione preziosa per incontrare autori internazionali come Mario Vargas Llosa, Maylis de Kerangal, Tracy Chevalier, Björn Larsson. 20. Dal 16 al 20 si tiene Pordenonelegge (www.pordenonelegge.it), da non perdere se vuoi incontrare Francesco Piccolo, Nicola Lagioia, Daria Bignardi, Marco Missiroli, Mauro Covacich. 21. Sei una tipa meditativa? Potrà stuzzicarti Torino Spiritualità, dal 23 al 27 (www.torinospiritualita.org): si preannuncia interessante il reading di brani di L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera fatto da Fabrizio Bentivoglio. 22. Infine, dal 2 al 4 ottobre, tutti a Ferrara per il Festival della rivista Internazionale (www.internazionale.it/ festival): come ogni anno un momento indispensabile per capire quello che succede nel mondo. Tra gli ospiti di quest'anno il mitico Zerocalcare.

MUSICA, CINEMA E TV A CURA DI MARIA ELENA BARNABI. LIBRI A CURA DI GABRIELLA GRASSO. HANNO COLLABORATO ILARIA AMATO, VERONICA MAZZA, GUIA ROSSI. FOTO GETTYIMAGES.

LEGGERTI 5 LIBRI DI DONNE

17. GODERTI TANTA UNZ UNZ, GRATIS. Dio benedica gli MTV Digital Days! Dall’11 al 12 settembre alla Reggia di Monza potrai ballare gratis con i djset di alcuni grandissimi, tipo Benny Benassi, Claudio Coccoluto e Robin Schulz (in foto). Non male, vero?

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Cosmo Life Cultura


22/09/2015 Pag. 17

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PRIMA PAGINA ECONOMIA E SOCIALE TERZA PAGINA LIFE STYLE TRIBUNA MUSEI TEATRI NUMERI UTILI SERVIZI martedì 29 settembre 2015

Home » prima pagina » “Fatti di terra, guardiamo le stelle”, cinque giorni per

ARCHIVI

riflettere con la “fiera” dello spirito

"L'IMPASTO UMANO" E' IL TEMA DELL’11° EDIZIONE DI "TORINO SPIRITUALITÀ" ORGANIZZATA DAL CIRCOLO DEI LETTORI DAL 23 AL 27 SETTEMBRE

“Fatti di terra, guardiamo le stelle”, cinque giorni per riflettere con la “fiera” dello spirito

ARTICOLI RECENTI

Cinque giorni in cui il capoluogo subalpino ospita dialoghi, incontri, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze che hanno come filo conduttore il complesso impasto di materia e trascendenza che costituisce noi e

rimanda

alla

biblica

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di ilTorinese pubblicato martedì 22 settembre 2015

umani

Seleziona mese

argilla

plasmata da mani divine Fermarsi, riflettere

e

cercare

il

significato dell’esistenza con la guida di ospiti illustri, partendo da “L’impasto umano. Fatti di terra, guardiamo le stelle”. Ecco il tema dell’11° edizione di “Torino spiritualità” organizzata dal Circolo dei lettori dal 23 al 27 settembre. Cinque giorni in cui il capoluogo subalpino ospita dialoghi, incontri, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze che hanno come filo conduttore il complesso impasto di materia e trascendenza che costituisce noi umani e rimanda alla biblica argilla plasmata da mani divine. Tema infinito al centro degli oltre 120 appuntamenti, con 150 voci di tutte le religioni e credenze che dal mondo, compresi intellettuali laici e scienziati, che convergono non solo nelle varie location torinesi (Palazzo Graneri della Roccia, sede del Circolo Lettori, teatri, musei, chiese, tempio Valdese,ecc), ma anche nel più ampio territorio regionale, con tappe al Parco Astronomico di Pino Torinese e, più in là, a Novara ed Alba. E poiché parlare di impasto umano vuol dire riflettere anche sulle relazioni che ci legano gli uni agli altri, la serata inaugurale (mercoledì 23 settembre, ore 18, Chiesa di San Filippo Neri) è per capire “Cosa muove gli uomini”. I giornalisti Mario Calabresi, Niccolò Zancan, Domenico Quirico e il

Lavia apre con Brecht la stagione dello Stabile 29 settembre 2015 Maxi furto da 5 milioni, svuotata cassaforte di ricca ereditiera 29 settembre 2015 “Tesoro” di 300 mila euro e preziosi nella casa del gioielliere ucciso 29 settembre 2015 Caceres alticcio in Ferrari si schianta contro fermata bus: patente ritirata 29 settembre 2015 Arresti eccellenti, le Fiamme gialle all’Asl Torino 1 per le forniture informatiche 29 settembre 2015


fotografo Giulio Piscitelli lo metteranno a fuoco partendo dalla tragedia dei migranti e da come l’Europa (non) li accoglie. Più tardi (ore 21) nella Chiesa riecheggeranno invece le voci della scrittrice Michela Murgia, dell’attore Bob Marchese e del Coro del Teatro Regio di Torino che esplorano sacro e sublime del Requiem

di

Mozart

nella

lezione-concerto

“L’imperfetta

armonia”. Incontri e lezioni sono occasioni da non perdere, con ospiti di notevole caratura, come: Sogyal Rinpoche, autore de “Il libro tibetano del vivere e del morire” ed uno dei maggiori maestri buddhisti contemporanei; il teologo statunitense Matthew Fox; i rabbini Rav Haim Cipriani e Rav Giuseppe Laras; lo psicolgo Giacomo Dacquino; il coreografo belga Alain Platel ed il giornalista – scrittore Corrado Augias. Un Gesù inedito lo racconta padre Alberto Maggi (biblista e divulgatore delle Sacre Scritture) ne “I pranzi di Gesù”; mentre di tutt’altro tono sarà

l’incontro

con

lo

studioso

statunitense

Jonathan

Gottschall, accademico, combattente di arti marziali ed autore di “Il professore sul ring”, intervistato dal critico d’arte Luca Beatrice sul fascino della violenza. E come la tensione spinga l’uomo

a

superare

se

stesso,

quasi

staccandosi

dalla

dimensione terrestre, ce lo spiega uno che lo sa bene, il free climber e pioniere dell’arrampicata libera Manolo. Dialoghi per riflettere a più voci, iniziano giovedì 24/9 con due incontri. Gli scrittori Philippe Forest, Mauro Covacich e Giorgio Vasta dipanano la matassa della capacità di convivere con

l’assenza delle cose che ci vengono a mancare o che aspettiamo

invano;

mentre

Mario

Zaninelli

e

Antonio

Montanari si soffermano sulla figura del monaco viaggiatore Thomas Merton e la sua vita alla ricerca della verità. Nel fitto programma spiccano il filosofo spagnolo Fernando Savater e il giornalista Michele Serra che in “Osservate più spesso le stelle” si interrogano su cosa valga davvero la pena insegnare ed imparare; gli storici Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli dialogano sul “bisogno delle barbarie”; l’anglista Nadia Fusini e il critico teatrale Nicola Fano vanno alla ricerca della definizione dell’uomo nelle pagine di Shakespeare. Il MAO (Museo d’Arte Orientale) è poi la cornice giusta per sondare il concetto buddhista di impermanenza

del corpo con gli

studiosi Carla Gianotti e Aldo Tollini. Spettacoli con musiche e danze che arrivano da lontano con il loro carico di spiritualità; il Teatro Carignano è la location perfetta

per

due

appuntamenti. I

monaci

tibetani

del

monastero di Tashi Lhunpo portano canti ancestrali, preghiere e invocazioni di antica e suggestiva tradizione. Invece le Deba Mayotte -13 donne dai 16 ai 62 anni, vestite di bianco e viola, con le mani decorate dall’henné, tutte provenienti dalle omonime isole dell’Oceano Indiano- con i loro canti sufi e sull’onda dei tamburi conducono a una dolce ipnosi e ad una


serata indimenticabile. Sempre in teatro, il reading dell’attore Fabrizio Bentivoglio si ispira al capolavoro di Milan Kundera “L’insostenibile leggerezza dell’essere” per rispondere alla domanda “davvero la pesantezza è

terribile, mentre la

leggerezza è meravigliosa?” e svelare come quest’ultima abbia un volto enigmatico e un contraltare di dubbio, tradimento e sensualità. Anche gli scrittori Francesco Piccolo, Sandro Veronesi e Sergio Claudio Perroni portano in scena altri reading per sondare misteri e riflettere sul senso della vita. Novità di questa edizione sono gli appuntamenti al Cimitero Monumentale e al Planetario in un viaggio tra terra e cielo. Paolo Nori legge stralci di “La morte di Ivan Il’ič” di Tolstoj tra le tombe che ci ricordano la nostra mortalità; mentre vola alto nelle galassie, tra stelle, buchi neri ed infinito, lo spettacolo “Viaggio astrale per voce, musica e pianeti” al Parco Astronomico

di Pino

Torinese. Scuola di Otium riserva luoghi e tempi privilegiati in cui potersi interrogare sulla propria capacità di “essere umani”, nelle lezioni

condotte

da

storici,

filosofi,

teologi,

artisti

e

religiosi. Rapporto tra corpo e spirito, fisica del Tao, regole monastiche, yoga, meditazione indiana ed altro ancora negli appuntamenti in programma. Progetti speciali, tra creature terrene ed entità divina, nelle riflessioni ispirate a testi sacri. In programma 6 lezioni in teatro (Carignano e Gobetti) tenute dall’attore Alessandro Bergonzoni, il teologo Vito Mancuso, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il priore di Bose Enzo Bianchi, il magistrato Gherardo Colombo e il filosofo Fernando Savater. Questo e molto altro ancora vi attende nel mix di spiritualità dell’impasto sapiente messo a punto

dal Circolo dei

Lettori. Intanto, nel fine settimana (19-20 settembre) che precede la manifestazione potete rodare muscoli e pensieri, riscoprendo il filo che lega uomini e natura, nelle 8 camminate spirituali alla volta di rifugi e vette alpine, laghi e santuari, guidati da scrittori, musicisti e teologi. Laura Goria Programma completo su: www.torinospiritualità.org info@torinospiritualità.org Segreteria di Torino Spiritualità: Circolo dei Lettori, Via Bogino 9, Torino. Informazioni: + 39 349 6285606

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22/09/2015 Pag. 10

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23/09/2015 Pag. 41

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23/09/2015 Pag. 342 N.38 - 30 settembre 2015

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LA VITA SEGRETA DELLE PIANTE C ' è da imparare: i fiori «sanno escogitare» trucchi incredibili. E nella mostra Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono ne vengono svelati parecchi:

TRA FANGO E STELLE Il tema è quello dell'impasto umano, della mescolanza di materia e trascendenza che costituisce le persone. E a Torino Spiritualità, per cinque giorni, dal 23 al 27 settembre, se ne parla nei modi più diversi: c'è chi apre un dibattito e chi allestisce uno spettacolo (torinospiritualita.org).

una pianta sa bene come dissuadere un predatore dall'avvicinarsi e riesce a richiamare l'impollinatore con fine strategia. Itinerante per gli orti botanici della Lombardia, l'evènto arriva a Bergamo dal 4 / 1 0 al 10/1 e continuerà a «girare» per tutto il 2 0 1 6 (feteortibotanicilombardia.it).

UN PIANETA MIGLIORE Migliaia di contadini, di allevatori e pescatori arriveranno da ogni parte del mondo. Saranno a Milano, dal 3 al 6 ottobre, per We Feed the Planet, la nuova sfida di Slow Food: cercare, tutti insieme, nuove soluzioni per nutrire la Terra in modo «buono, pulito e giusto». Etro sostiene il progetto, ma si può dare una mano, versando un contributo su terramadregiovani.it.

DRITTE ALLA META O t t o b r e , si sa, è il mese mondiale della prevenzione del tumore al seno. Iscriversi alla PittaRosso Pink Parade è uno dei tanti modi per sostenere la Fondazione Umberto Veronesi, impegnata nella ricerca. E una camminata non competitiva di 5 km, prima a Roma ( 4 ottobre) poi a Milano ( 2 5 ottobre) Belle le sorprese per i partecipanti, che riceveranno anche regali, tra i quali il rossetto Shine C r e a t o r Lipstick di Deborah ( € 10; pittarossopinkparade.it).

V A N ITY

FAIR

3 0 . C 9 . 2 0 1 5

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CARPE DIEM


23/09/2015 Pag. 342 N.38 - 30 settembre 2015

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UN PO'PER GIOCO LA PACE INFINITA Equilibrio, fisico e mentale. O g n u n a delle 2 0 0 foto che Michael O ' N e i l l ha raccolto nel nuovo libro Ori Yoga: The Architecture of Peace (Taschen, pagg. 2 9 0 ) riesce a dare una sensazione di quiete. Ci ha messo diversi anni a scattare queste immagini, per arrivare a cogliere «una serie di posizioni, che portano chi pratica lo yoga vicino all'infinito» ( € 4 9 , 9 9 ; taschen.com).

Chi lo conosce sarà felice e chi non sa molto di lui potrà trovare qui una sce ta ricca delle sue opere. Nella mostra Bruno Kiunari. Ritratto di una collezione c'è un po' di tutto: dalle macchine aeree alle sculture da viaggio, dai libri illeggibili alla scimmia in gommapiuma Zizì. Fino al 2 4 / 1 0 , alla Galleria Giovanni Bonelli, a Milano (galleriagiovannibonelli.it).

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E la prima edizione, ma promette bene: Bologna Design W e e k mette insieme istituzioni, artisti e aziende che, in nome della creatività, inaugurano negozi, mostrano nuovi progetti e organizzano incontri. Dal 3 0 / 9 al 3 / 1 0 , in concomitanza con il Cersaie, il Salone della ceramica M a d e in Italy, che si tiene in Fiera a Bologna. Sarà un'esplosione di eventi, cocktail e party. Qui, la Z-armchair dell'architetto ucraino Oleksii Karman [bolognadesignweek.com).

IL GRANDE CIRCO Dopo quella primaverile, ora c'è la sessione autunnale: riparte il Photofestival, il circuito milanese dedicato alla fotografia d'autore. Fino all'1/11, in giro per la città, sono previste più di cento mostre, oltre a visite guidate e lectio magistralis. Tra le tante esposizioni, Nel cuore di saltimbanco di Gianluigi Di Napoli (sopra), a Palazzo Turati fino al 5 / 1 0 (photofestival.it).

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CARPE DIEM



24/09/2015 Pag. 34

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T1 CV PR T2

LA STAMPA GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015

Manualmente, oggi alle ore 14 mamme e figlie entrano gratis ManualMente porta la creatività femminile al Lingotto: da oggi a domenica (ore 9,30­19) nel Padiglione 1 di via Nizza 280 si potranno scoprire le ultime novità del settore ma soprattutto prender parte a lezioni e dimostrazioni di cucito creativo, home decor, cake e food design: il programma include oltre 800 appuntamenti, con esperti e creativi da tutta Europa. Ingresso a 9 euro, 20 euro per tre giorni; solo oggi, dalle 14, mamme e figli entrano gratis.

In città .67

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INCITTA’ Per le vostre segnalazioni: giornonotte@lastampa.it

Teatro Carignano, ore 18

Teatro Gobetti, ore 18

Teatro Carignano, ore 21

n «Non so quanto durerà la vita, ma fino a

n I vuoti e le «assenze» che irrompono nel­

n Canti ancestrali, danze sacre, rituali in ma­

quando avrò un respiro, anche per un solo ascoltatore, mi impegnerò perché possa bene­ ficiare degli insegnamenti di Dharma». Se­ guendo questa legge Khenpo Sodargye Rinpo­ che, uno dei principali maestri buddisti tibeta­ ni, gira il mondo, integrando la religiosità tradi­ zionale con i cambiamenti della modernità. A «Torino Spiritualità» invita a riflettere sugli «In­ contri fortuiti». Destino o caso, percorso già scritto o autodeterminazione?Ogni giorno tut­ ti incrociamo persone e occasioni, ne basta una a cambiarci la vita.

l’esistenza di ognuno, affrontati da tre scrittori pronti a provare a decifrare e a definire «Quello che mi manca»: Philippe Forest, anche critico letterario, cinematografico e d’arte; Mauro Co­ vacich, autore, fra gli altri romanzi, di «L’esperi­ mento» e «La Sposa»; e Giorgio Vasta, che fra i suoi libri ha pubblicato «Il tempo materiale» e «Spaesamento». Un dibattito animato dal con­ fronto con il fatto che ciò che manca si risolve alle parole, che non fanno tornare indietro, che lasciano esposti all’assenza di chi c’era e non esi­ ste più, di chi si vorrebbe ci fosse e non c’è.

schera, narrazioni di miti e preghiere scandiranno l’evento spirituale che porta a Torino i Monaci ti­ betani del Monastero di Tashi Lhunpo, fondato nel XV secolo e uno dei più importanti centri acca­ demici del Tibet, con la frequentazione di oltre se­ imila persone fra monaci e studenti. Dopo la Rivo­ luzione culturale cinese venne ricostruito nel sud dell’India. Il titolo della serata è «Il potere della compassione», dove si susseguiranno le appari­ zione del Cervo, del Bufalo e degli angeli Dakinis, quadri di un teatro popolare strettamente legato alla sacralità della tradizione monastica antica.

Intervista Teatro Gobetti, ore 21

TIZIANA PLATZER

“Il libero arbitrio è utopia però ci si può sorridere” Pascale: l’anima è soggetta alla materia, solo la canzone è libera

«S

ono in tanti a pensare che il libero arbitrio sia una pia illusione. L’astrofisico si spinge oltre: sostiene che non lo possediamo e che tutto ciò che è affidato al caos e non è prevedibile, ci rende uomini non liberi». Lo dice in una sola tirata, ci vuole subito un bel respiro: perchè l’argomento scelto dallo scrittore e giornalista napoletano Antonio Pascale è «Materia e libertà». Frequentato in lungo e in largo nell’omonimo spettacolo che mette in scena con l’astrofisico Amedeo Balbi e il musicista Riccardo Sinigallia, sul palco alle 21 al Teatro Gobetti (via Rossini 8; biglietti: 12 euro). Come vi è venuto in mente di unire i pensieri, su un tema così largo, di uno scrittore, un astrofisico e un musicista?

«Come capita spesso, le idee più strane nascono a cena, chiacchierando fra amici: e quando si comincia a parlare

di libertà e coscienza, di una visione che vada oltre l’esistenza terrena, si fa mattina. Così io e Amedeo, che insieme abbiamo già realizzato lo spettacolo “Dal Big Bang alla civiltà” e progettiamo una terza puntata sull’origine della vita, abbiamo messo insieme tesi scientifiche, letterarie e filosofiche. Con l’innesto della musica: Riccardo Sinigallia propone canzoni struggenti, d’amore».

secondi prima che il mio cervello lo voglia: questo vuol dire che non agisco liberamente. E questo può valere per tutto». Siete atei o credenti?

«Noi siamo tutti e tre atei, ma il nostro punto di vista non ha alcuna importanza, cerchiamo di esaminare le ipotesi di scienziati e filosofi». E il risultato lo offrite a «Torino Spiritualità» in cerca dell’ impa­ sto umano?

Volete dire che la musica ha in sè la libertà?

«Ci proviamo, le nostre conclusioni arrivano a un punto unico: siamo materia. Anche se l’anima esistesse, sarebbe comunque soggetta alle leggi della fisica. Il problema teologico è se esiste un dio e vede tutto: ma come è possibile che ci sia un dio onnipotente e un male indipendente?».

«La canzone emoziona e narra di scelte spontanee spesso, di atti di libertà che non passano per la razionalità». Ma non sempre in amore ci si sente liberi, non crede?

«Tutto ciò che riguarda l’anima e la sua esistenza può essere visto mettendo in discussione se è, o meno, soggetto agli influssi della materia. Ad esempio, proponiamo alcuni esperimenti: il neurofisiologo americano Benjamin Libet agli inizi degli Anni ’80 ha concluso che le azioni volontarie incominciano a livello neurale e solo successivamente arriva la consapevolezza dell’agire. Cioè, io piego il polso fino a 8

L’INAUGURAZIONE

Migranti, la lezione di Calabresi e Quirico n Un’inaugurazione di Torino Spiritualità all’insegna dell’emo­

zione. Quella di Antonella Parigi che ieri, all’interno di una gremitis­ sima Chiesa di San Filippo, ha salutato la sua creatura da assessore regionale e quella del sindaco Fassino che ha sottolineato il valore della manifestazione. Ma soprattutto quella del direttore Mario Ca­ labresi che per la lezione «Cosa muove gli uomini?» ha parlato di migranti portando la sua esperienza diretta. Una commozione pas­ sata anche dalla lucidità dei racconti di Domenico Quirico e Niccolò Zancan con la splendida cornice delle foto di Giulio Piscitelli. [F.CAS.]

Quindi non siamo liberi perchè il destino è già scritto?

«È probabile, dobbiamo aspettare che la scienza dimostri ulteriormente che agiamo sotto “costrizione”». Non vi prendete totalmente sul serio però..

«È una serata che prova a far riflettere e sorridere, e la musica è un buon intervallo».

Laboratorio «Intrecci», ore 10,30

Costruire una sedia per imparare a riallacciare i rapporti umani ELENA MASUELLI

Dare nuova vita a una sedia e insieme reinventarsi il futuro. Impagliarne la seduta, vestirla di colori accesi e allo stesso tempo allacciare relazioni, provare a stare bene. Parla di inclusione sociale e trasformazione, di “saper fare” e ritrovare fiducia il progetto «Costruire Bellezza». Ne fanno parte artigiani e persone senza dimora, ricercatori, studenti ed educatori, operatori sociali e creativi che, insieme, sperimentano per trovare materiali e linguaggi, nuovi elementi per riconoscersi in grado di prendersi cura di sé e degli altri. Succede due volte alla

settimana a Barriera di Milano, nei locali di via Ghedini 6 che ospitano workshop collaborativi che spaziano dal design all’arte, dall’artigianato alla cucina. Appuntamenti collettivi che diventano la via per attivare legami individuali che possano durare nel tempo, così come i manufatti prodotti. Momenti importanti, perché rappresentano un tempo di «sospensione dell’antagonismo» provato per strada o nelle case di ospitalità notturna, un posto dove sentirsi per una volta «a casa». «Torino Spiritualità», tra le proposte della Scuola di Otium Meditativo, fornisce oggi dalle 10.30 alle 13, con il laboratorio «Intrecci», l’occasione per co-

noscere e partecipare in prima persona alle di attività di «Costruire Bellezza», nato da un’idea del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università, realizzato col contributo di «S-Nodi», Azioni di Sistema contro la Povertà della Caritas, con la collaborazione del Servizio Adulti in Difficoltà del Comune di Torino e della Cooperativa Animazione Valdocco. Con un vecchio schienale una sedia può diventare dondolo, le antiche tecniche dell’intreccio tradizionale riparano una seduta sfondata, la fantasia nell’uso di materiali contempo-

Le sedie di «Costruire Bellezza» che coinvolge poveri e artigiani

ranei può fare di una cosa vecchia un oggetto trendy. E farlo con gli altri permette di vivere la trasformazione, mette in gioco la creatività di ciascuno. Il risultato è la consapevolezza di «saper fare», individuando un nuovo percorso per relazionar-

si con sè e con gli altri, ricominciando a progettare. Le sedie prodotte durante il workshop saranno esposte nella mostra «40sedie40», presso InGenio Arte Contemporanea in corso San Maurizio, 14/e fino al 2 ottobre.

Saper spendere Simonetta simonetta.conti@mailbox.lastampa.it

La statuina in bronzo è un bimbo seminudo

È

la curiosità che ha spinto Ludovica e suo marito Piero a chiedere a Saper spendere notizie su una storia di famiglia. Scrive Ludovica: «La mia famiglia, alla fine dell’Ottocento si era trasferita da Roma in Piemonte, poiché mio bisnonno era un dipendente delle ferrovie dello Stato. «Fin da quando ero bambina, ho sempre visto in camera da letto dei miei nonni una statuina in bronzo che si diceva fosse Gesù Bambino seduto su una pietra. È alta 24 cm. Chissà se uno dei suoi periti può saperne di più, cioè l’epoca e anche l’eventuale valore commerciale anche se non la venderò mai perché è un caro ricordo di più vite di famiglia». Abbiamo lasciato la ricerca al prof. Ferdinando Viglieno Cossalino ed ecco che cosa dice l’esperto dopo aver visto la foto del bronzo: «La graziosa statuina in bronzo, con parti dorate, raffigura un bambino seminudo seduto su un capitello, ma in realtà raffigura Giove in tenera età. Si riconosce dalla corona dentata che ha sulla testa e da quello che tiene nella mano destra che facilmente si confondono con rametti di legno. «In realtà sono dei piccoli fulmini che, secondo la mitologia greca, erano fabbricati da Vulcano e utilizzati da Giove che li scagliava con la mano destra verso la terra preannunciando temporali. E’ una curiosa scultura, piuttosto rara a vedersi. Si può attribuire ad uno scultore romano attivo nella prima metà del XVII secolo. La lettrice fa bene a conservarlo come storia di una famiglia». Maria Grazia ha un dipinto su tela con la firma Crema: «Era di mia nonna paterna - spiega la lettrice che l’aveva ricevuto in dono da una fratello che era ispettore in giro per l’Italia. Sin da piccola quel quadro era in bella vista in casa della nonna. Io l’ho conservato il dipinto, ma vorrei notizie». Dice il perito: «Il grazioso dipinto che raffigura un mazzo di mimose potrebbe essere opera del pittore Giovanni Battista di Crema (Ferrara 1883-1964) che produsse opere di vario genere e ottenne un buon successo. Purtroppo è un artista assente dal mercato. Il dipinto può valere 500 euro».



APPUNTAMENTI 29 2

IL CICLO

L’ATTORE

UN SALMO E SEI VOCI

C

he cosa nasconde la nostra essenza? Perché l’uomo è capace di elevarsi alle più nobili vette dello spirito ma anche di sprofondare negli abissi della malvagità? A questo interrogativo risponde il ciclo di incontri «Eppure l’hai fatto poco meno di un dio» (Salmo 8). Si comincia venerdì 25 alle 18,30 al Teatro Gobetti con il filosofo Fernando Savater e «La condanna del tempo» : a fronte dell’abbondanza di donieprivilegiconcessidaDio,l’uomo resta assoggettato all’implacabile scorrere del tempo, un destino che sembra vanificare anche la più perfetta delle esistenze e getta un’ombra su tutte le ricchezze ricevute. Un dilemma che riecheggia nell’incontro delle 21 al Teatro Gobetti con l’ex magistrato Gherardo Colombo: «Il dubbio» è una delle esperienze più tipicamente umane: l’uomo è un essere inquieto, possiede un sapere incerto, postula l’esistenza di Dio alla ricerca di un senso al tutto, immagina di avere un ruolo nelle logiche dell’universo. Ma proprio grazie al dubbio è spinto a perfezionarsi,afarsi«pocomenodiundio». Sabato 26 letteratura e spiritualità si intrecciano, grazie agli interventi di due voci che condividono l’esperienza letteraria e l’affiancano l’uno al giornalismo, l’altro alla teologia. Si comincia con lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco che dedica la sua lectio a «I fantasmi dell’infelicità» (ore 2 Gherardo Colombo 11,30, Teatro Gobetti): se il male è stato spesso definito come assenza di bene, quel «poco meno» della citazione biblica potrebbe forse consistere nell’incapacità di esprimere le passioni più nobili e, allo stesso tempo, il non sapersi abbandonare all’altro. Nel pomeriggio, in compagnia del teologo e scrittore Vito 2 Vito Mancuso Mancuso, protagonista è «Lo stupore» (ore 15, Teatro Carignano), esplosione di meraviglia per le conquiste dell’intelletto umano che si scontra con l’orrore di fronte ai crimini della storia. Domenica 27 l’indagine sull’impasto di cui siamo fatti si concentra sul modo di vivere la nostra umanità e sul potere poietico, artistico, della nostra intelligenza. Alle 11 al Teatro Carignano Enzo Bianchi, fondatore 2 Fernando Savater e priore della Comunità di Bose, si interroga su «L’umano»: Teofilo di Antiochia affermava «Mostrami il tuo uomo e io ti mostrerò il tuo Dio», poiché l’immagine che ci facciamo di noi stessi rispecchia quella del dio che ci ha creati. Qual è, oggi, il riflesso che scorgiamo nello specchio della spiritualità e cosa può insegnarci? Alessandro Bergonzoni ha scelto «L’arte» come fulcro della propria riflessione (ore 15, Teatro Carignano), accompagnato dallo storico Alessandro Vanoli. Mentre in Dio il dire coincide con il fare, l’uomo deve industriarsi per dare corpo al proprio pensiero e a quest’aspirazione espressiva si devono innumerevoli capolavori artistici. Il «poco meno» che sembra limitarci, allora, cela un tesoro: la possibilità di diventare noi stessi creatori, artisti divini. [S.N.]

QUATTRO ALLESTIMENTI

LE MOSTRE COLLATERALI

Arte, spinta (il composto sovrumano)

E

ALESSANDRO BERGONZONI

cco, un elenco degli assalti: la cura del sommo, fare per sparire, amore scorsoio, mari tempestivi, chiavi di volti, ingresso perenne, e poi mani contese, istinto glabro, ammantato sacro, misterico secreto, puro sapendo, pur non sapendo... Eccoci dirimpetto all’«acchefare», all’interna scelta, all’oltremodo, all’oltremondo a ciò che finalmente non si vede perché c’è Eccome. Arte Eccome. Eccolo un nostro cimento, umano per niente umano, assolutamente sovrumano. Far arte? In mezzo manca la parola entrare, passare, venire. Percepire, accogliere, far abitare poi riaccendersi e ricominciare a risentire prima ancora che «risentirsi» anche del fatto che non siamo padroni ne autori se non di nulla. Nonnulla, nulla scevro nulla. I grandi Né: non sia-

mo proprietari né dell’artefatto né tanto meno (e il meno è tanto), né dell’antefatto, ciò che ci prescinde, che preme nel preesistere, dicen- 2 Bergonzoni do non sei tu che crei azione ma la crea-azione. Tutto torna come dopo. A forza di credere che siamo noi a far arte, a creare ci siam convinti. Ah l’odore dei convinti, che esalazione spinta! Si tratta di cimento, eterno cimento, che preesisteva (già cimento), tesori assoluti, cimentifici a p’arte. Cosa vogliamo mai sapere se non il Mai? Mi piace pensare così: ogni cosa al mio posto, tutto tranne me, l’univer-

so a prescindere dall’io. Se scrivo «senza di te morirei» intendo il «solito sei tutta la mia vita». Ma se io dicessi «senza di te morirai» crederei che se tu non ti presenti a te, non esisti, non ci sei, non ti palesi, vieni a mancare non solo a me ma proprio a te finanche a morirne proprio. Non ci sto. Perché è senza di Lei che morirei (e molti son belli morti), senza l’arte, lo spirito che genera, non vivo più, più di così. Eccolo il grande «vagabbondare» perdersi nel molto da ricevere, nel tanto da accogliere a corpo aperto ad anima divaricata, la tua e quella dell’infinito, che per l’universo fluttua e solo allora me la faccio somigliare, quasi la divento (poco meno di un Dio) soprattutto molto molto più di un uomo e basta che non basta, degli uomini soltanto, più che soli. Uomini soli? Lo accetto se del sole si parla, di luce, di energia, frequenza, onda eterna, vibrazione.

V

enerdì 25 al circolo culturale Polski Kot, via Massena 19/a, s’inaugura la mostra «Il volto e la maschera», un omaggio all’arte del manifesto teatrale polacco. Introduce alle 19,30 la curatrice, Giulia Randone. L’esposizione sarà visitabile sino al 31 ottobre, da martedì a sabato ore 19-23. Una selezione di opere è visibile nel foyer del Teatro Carignano. Sino al 17 ottobre è allestita alla Biblioteca Ginzburg, via Lombroso 16, «Addomestica la tua tigre» di Marco Galliero. Gli scatti sono dedicati al mondo Theravada di Birmania, Laos, Cambogia e Thailandia del nord, la più antica forma di buddhismo. Sino all’8 ottobre al Nh Collection di piazza Carlina è visitabile la mostra «Trasmutazioni. Oltre l’uomo e la materia» a cura di Francesco Canfora (tutti i giorni, ore 10-18). A Palazzo Saluzzo Paesana, via della Consolata 1bis, sino al 25 ottobre è allestita la bella mostra «Athos, i colori della fede» di Stratos Kalafatis.

VENERDÌ 25 SETTEMBRE DUE READING

LA TERRA CHIAMA, LE STELLE RISPONDONO

N

on è possibile che mi tocchi di morire. Sarebbe troppo massimo dieci (decine), tutti noi (anche noi che abbiamo in mano atroce», afferma incredulo Ivan Il’ic. Nella suggestiva questo libro in questo momento, mi viene in mente adesso) saree quanto mai appropriata cornice del Cimitero Monumo tutti morti, e, non so come dire, non ero neanche sicuro che mentale, ingresso da via Varano 39, lo scrittore Paolo fosse una cattiva notizia, era una notizia, anzi, più che una notizia Nori legge, in un appuntamento inedito venerdì 25 era un pensiero, e come pensiero mi sembrava che, se non altro, settembre alle 18, il capolavoro di Tolstoj: un libro intenso e avesse il pregio di essere vero. Un pensiero, quello che tra un po’ commovente, colmo di gentile ironia e di stupore per come la saremo tutti morti, che è forse l’unico pensiero vero che possiamo vita, tutto a un tratto, possa sembrare così corta. formulare, l’unica verità che possiamo dire riguardo al futuro». Il reading rientra nel progetto, realizzato con il contributo Complementare alle letture di Paolo Nori al Cimitero Monudi Giubileo per la Cultura, «Fatti di terra, guardiamo le stelmentale è il reading «Le stelle rispondono. Viaggio astrale per le», che dà corpo al voce, musica e pianeti» al Parco Astronomico Infini.to di Pino Torinese, via dell’Osservatorio 30. Seduti nelle poltrone del PlanetaAl Cimitero Monumentale sottotitolo dell’undicesima edizione del rio, avvolti dalle parole del «Palomar» di Italo Calvino e dalle soPaolo Nori legge Tolstoj Festival Torino Spinorizzazioni di Orlando Manfredi & Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo, si parte per un viaggio negli infiniti spazi dell’universo, Viaggio astrale al Planetario ritualità. La storia di Ivan 2 Lo scrittore Paolo Nori inseguendo i nomi di pianeti, stelle, buchi neri e galassie, per scoIl’ic è semplice: un prire il punto di contatto tra noi e la vastità trascendente del cielo. uomo vive, si ammala e muore. Accade la cosa più normale che possa accadere a Biglietto: intero 10 euro, ridotto Amici di Torino Spiritualità 8 euro. Reading al ogni essere vivente, e Tolstoj mette in forte risalto che la cosa più normale è pro- Planetario: intero 12 euro, ridotto Amici Tosp 10 euro. Il biglietto comprende visite prio quella più terribile e insensata. Ma, dietro all’insensatezza che tutti perce- al Museo interattivo dello Spazio e alla cupola dell’Osservatorio Astrofisico: a sepiamo dinnanzi alla morte, è possibile ritrovare qualcosa che ci accomuna e che conda dell’orario di arrivo, le visite si terranno prima o dopo lo spettacolo. Per lo conferisce dignità e verità alla nostra esistenza. spettacolo delle ore 21, arrivo al Parco Astronomico a partire dalle ore 20,15. Per la «Mentre traducevo “La morte di Ivan Il’ic” mi ero accorto che non ci avevo mai pen- replica delle ore 22,30, arrivo dalle ore 21,45. Possibilità di servizio navetta 3 euro sato ma che era vero – commenta Paolo Nori -: tra un po’, tra poche decine di anni, (posti limitati, partenze da piazza Vittorio Veneto ore 19,45 e ore 21,15). [S.N.]

IL 27 UN FACCIA A FACCIA TRA GRAMELLINI E GABETTI

LA GENTILEZZA È FUORI MODA O UN VALORE DA RECUPERARE?

U

LUCIA CARETTI

n «Buongiorno» a due voci per sgretolare l’egoismo e l’illusione di bastare a se stessi; per riflettere su quei gesti che ci connettono con il mondo e ci fanno sentire bene. Domenica 27 alle 10,30 (Teatro Gobetti, via Rossini 8, ingresso libero) Massimo Gramellini dialoga con la collega Cristina Gabetti e la sua rubrica mattutina si trasforma in un dibattito. Si parla di gentilezza e di valori che spesso si colgono tra le sue righe su La Stampa: soli- 2 Cristina Gabetti darietà, rispetto, delicatezza. Empatia, per usare il lessico della giornalista del Corriere della Sera, nota per l’impegno a favore della ecosostenibilità e la tutela dell’ambiente. Una battaglia cominciata con «Tentativi di Eco Condotta» (Rizzoli, 2008), proseguita con le telecamere di «Striscia la notizia» e infine riepilogata in «Occhio allo Spreco» (Rizzoli, 2009), oltre che in un testo per bambini. Cristina Gabetti ha tre figli ed è appassionata, come Gramellini, di introspezione: del continuo interrogarsi per migliorare se stessi e il proprio rapporto con il prossimo. Con leggerezza: non superficialità, ma sorriso e ironia, come quelli dell’angelo protagonista di «Avrò cura di te» (Longa-

2 Massimo Gramellini nesi, 2014, con Chiara Gamberale), ultima fatica del vicedirettore della Stampa. Lo stesso spirito di «A passo leggero» (Bompiani, 2014), in cui Gabetti auspica una società armonica e compassionevole, di persone che scoprono la sintonia che per natura le lega. E porta una prova scientifica: la teoria dei neuroni specchio del professor Giorgio Rizzolatti. «Siamo fatti di materia mobile e le relazioni ci cambiano spiega invece in chiave filosofica il curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto. «Gli altri» sono un ingrediente fondamentale dell’ «Impasto Umano» e la domanda che dà il titolo all’incontro sorge spontanea: «La gentilezza funziona?».

La Biblioteca Vivente Il 25 in una casa di San Salvario protagonisti di storie si raccontano Via Sant’Anselmo 6, un indirizzo. Uno storico pa­ lazzo nel cuore del quartiere simbolo dell’integra­ zione. Tre famiglie che apriranno le porte delle loro case per ospitare i Libri Umani. Questa è la location della Biblioteca Vivente inseri­ ta nel programma dell’11a edizione di Torino Spiri­ tualità. In perfetto accordo con il tema – l’impasto umano – la Biblioteca Vivente porta al cuore dei vi­ sitatori storie di integrazione e di scambi culturali, per diventare testimone anche di questo rito di passaggio che sta cambiando la nostra Storia. In un momento in cui la casa è simbolo più che mai di vita, Federico, Erika, Carla, Mario, Norman e Sabri­ naoffriranno le stanze del loro quotidiano che di­ venteranno teatro di confidenze e dialoghi intensi. Venerdì 25 settembre dalle ore 17 alle ore 19, entrando nello stabile di via San’Anselmo 6 si incontreranno i «librai» che presenteranno il catalogo dei libri umani presenti e il contenu­ to delle loro storie (le «quarte di copertina») e accompagneranno il pubblico a conoscerli, per poter «leggere» la narrazione prescelta. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Info bibliotecavivente@gmail.com. Il progetto è nato da un’idea di Enrico Gentina (coor­ dinatore e regista dell’Associazione Municipale Te­ atro), di Marco Pollarolo (Associazione Mamre onlus) e della Cooperativa Progetto Tenda in colla­ borazione con il Comune, le Biblioteche Civiche, l’Associazione Mamre Onlus, la Cooperativa Socia­ le Progetto Tenda e la Scuola Holden, Luce per la Vita Onlus, il mondo di Joele Onlus e Torino Spiritualità.


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TO

28

TORINOSETTE

7 SABATO 26 UN ORIGINALE INCONTRO

L

IL LATO OSCURO DELLA VIOLENZA

A CARIGNANO, GOBETTI E FONDERIE LIMONE

LUCA BEATRICE

a razza umana, fin dai primordi, è sempre stata affascinata dalla violenza. Si può dire anzi che costituisce uno stereotipo individuale e sociale con cui fare i conti. Fin dai tempi della Bibbia, dell’Iliade e dell’Odissea, poeti e filosofi hanno raccontato e spiegato perché i nostri eroi fossero uomini pronti a combattere, talora anche senza un valido motivo se non quello di prevalere sull’altro. Non è escluso dunque che la lotta risulti un carattere secondario della seduzione tra sessi. Le conclusioni che si possono trarre, insomma, sono molteplici. Succede quindi che un maturo quarantenne americano colto e tranquillo, docente nel dipartimento di inglese al Washington & Jefferson College, sposato con due figlie, autore di sette libri tra cui «L’istinto di narrare», abbia finalmente dedicato un importante studio al suo bisogno di chiudersi dentro una gabbia e farsi massacrare di botte in uno sport senza regole, l’Mma, ovvero arti marziali miste. Il modello è senza dubbio quello del «Fight Club», divenuto famoso per il romanzo di Chuck Palahniuk e per il successivo film di David Fincher. Jonathan Gottschall è a Torino Spiritualità sabato 26 settembre alle 18 al Teatro Gobetti, via Rossini 8, per uno degli appuntamenti più attesi del festival. Presenta «Il professore sul ring» in uscita

DA KUNDERA A KAFKA AL VANGELO DI MARCO LE LEZIONI­SPETTACOLO

D 2 Jonathan Gottschal, a destra

lo spettacolo che, fin dai tempi degli antichi romani per arrivare agli sport che si giocano oggi negli stadi, eccita gli sguardi e provoca aspre partigianerie. Il duello, ad esempio, presente nella nostra cultura fin dai primordi diventa uno degli antesignani della boxe o delle arti marziali, anzi se vogliamo persino più crudo e spietato poiché contemplava la morte certa di Il caso di Jonathan Gottschall, insegnante uno dei due contendenti. Per un uomo, dunque, è importante e intellettuale che ha deciso di dare non risultare mai un codardo, non fugprova di se stesso nella lotta e nello scontro fisico gire davanti al pericolo e accettare la sfida per imporsi nella comunità, attraverso tutta una serie di riti e geda Bollati Boringhieri. E in molti si chiederanno co- stualità a ricordarci che discendiamo dalle scimmie. sa c’entra questo elogio della violenza con i temi le- Scegliere di prendere sulla propria pelle e sulle ossa i gati alla mistica e alla fede. Più che di spinta incon- segni di un combattimento significa, per Gottschall, dizionata a farsi del male, si tratta piuttosto di ten- ipotizzare il riscatto dalla mediocrità e dalla banalità tare di capire cosa possa muovere un insegnante e quotidiana dell’esistenza. E poi, prima regola, non un intellettuale a dar prova di se stesso mediante lo parlare mai del «Fight Club». scontro fisico. 280 pagine fitte di informazioni, storia e soprattutto una domanda: può l’uomo arrivare così alla conoscenza di sé? Tra i numerosi ospiti, Gottschall è tra quelli che ha affrontato in maniera più cruda il tema dell’impasto Sabato 26 settembre alle 18 al Teatro Gobetti, via Rossini 8, umano, domandandosi se il lato oscuro dell’esistenza appuntamento con Jonathan Gottschall dal titolo «Fighters, di cui siamo inevitabilmente fatti, passa anche attrasiete pronti?». Gottshall ha voluto esplorare in prima persona verso la violenza. la «logica» della lotta mettendosi alla prova sul ring e combat­ Combattere non significa solo mettere a dura prova tendo. Con lui, Luca Beatrice, presidente del Circolo dei Lettori. il corpo e il cervello, ma anche offrire al pubblico quel-

L’APPUNTAMENTO

IL FESTIVAL IN PILLOLE VENERDÌ 25 ORE 15,30. Al Circolo dei Lettori,

Enzo Bianchi, Frate Antonio Belpiede, Giorgio Boatti, Padre Iosif Restagno, Stratos Kalafatis e un monaco Athonita parlano di «Sacro e senza tempo». ORE 18. Al Teatro Carignano, lezione di Corrado Augias «Le ultime ore di Gesù (ingresso 5 euro). ORE 21. Al Circolo dei Lettori, Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli esplorano «Il bisogno della barbarie». ORLE 21,30. Al Circolo dei Lettori, Marta Berogno, Maria Chiara Giorda, Sara Hejazi, Generoso Urciuoli esplorano i rapporti tra cibo e spiritualità ne «Il menu dell’Ultima Cena».

SABATO 26 ORE 15. Al Museo di Arte Orientale,

via San Domenico 11, Massimo Beggio interviene su «Forse l’autunno. Un’introduzione alla poetica dell’Haiku» che ha origine in Giappone nel XV secolo. Lo accompagna all’arpa Luca Incardona. ORE 16,30. Al Museo del Carcere Le Nuove, via Borsellino 3, Salvatore Striano e Maurizio Torchio parlano su «Restituiti al mondo. Un capitale

2 Sandro Veronesi, Fabrizio Bentivoglio e Francesco Piccolo tra i protagonisti dei reading

con interessi», interviene Michela Murgia. Striano è passato dalla cella al cinema, protagonista di «Gomorra» e di «Cesare deve morire», che ha meritato l’Orso d’oro a Berlino. ORE 18. Al Circolo dei Lettori, dialogo tra Pino Maniaci e Salvo Vitale su «Il coraggio di alzare lo sguardo» con Andrea Giambartolomei. Vitale ha raccolto l’eredità di Peppino Impastato e Monaci dirige la piccola emittente televisiva siciliana Telejato, da oltre dieci anni in prima linea contro la mafia. ORE 18. Al Centro Culturale Dar Al Hikma, via Fiochetto 15, incontro a cura della Comunità Religiosa Italiana, dedicato a «Califfi e asceti, geografie scienziati. 2 Augias Musulmani tra Oriente e Occidente», con Idris’Abd Al-Razzaq Bergia. ORE 18,30. Al Circolo dei Lettori, Christian Raimo affronta l’episodio del giovane ricco, narrato nel vangelo di Matteo, nell’incontro dal titolo «Rimetti a noi i nostri debiti. Il giovane ricco». Intervengono Stefano Gobbi, curatore del progetto «Scrittori di scrittura», e Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio Pastorale

della Cultura. ORE 21. Al Circolo dei Lettori, Dorothy Sabet su «Dalle celle alle stelle», musica di Aladdin Rajabi, con la testi2 Barbero monianza di Parichehr Heirani, figlia di un esponente bahà’i.

DOMENICA 27 ORE 11,30. Al Circolo dei Lettori, Lu-

ca Bonfanti e Armando Massarenti dialogano su «La scienza fa bene (se conosci le istruzioni) con Marco Filoni. Un giornalista -filosofo e uno scienziato incrociano i rispettivi punti di vista per demistificare le menzogne e i luoghi comuni sulla scienza. ORE 15. Al Circolo dei Lettori, Gabriele Goria e Roberta Cappellini si confrontano su «Il silenzio attivo. Reinventare la spiritualità con la ricerca artistica». ORE 15. Al Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Carla Gianotti e Aldo Tollini dialogano su «Il Corpo del Risveglio: ipermanenza del corpo e natura di Buddha», presenta Rev. Elena Seishin Viviani. ORE 15,30. Nella Chiesa di San Filippo Neri, via Maria Vittoria 5, va in scena lo spettacolo «La casa del bello» ideato, scritto, musica-

alla filosofia al Vangelo, dalla mafia al coro sufi: dopo i primi due giorni, la kermesse entra nel vivo e propone un fitto calendario di spettacoli. Un «impasto» di temi e forme: reading, lezioni, messe in scena, ogni sera almeno un appuntamento nei teatri cittadini. Venerdì 25 alle 21 al Carignano l’attore Fabrizio Bentivoglio legge «L’insostenibile leggerezza dell’essere» di Milan Kundera (ingresso 23 euro). Una produzione Circolo dei lettori, curata da Roberta Lena e Valentina Diana, con i disegni di Roberto Perini e le sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro. In FRED TOULET collaborazione con Torinodanza alle 20,45 2 Cantanti e danzatrici di Deba dalle isole Mayotte c’è «En avant, marche!», alle Fonderie Limone di Moncalieri. Dirigono Alain Platel e Frank Van Laecke, musiche di Steven Prengels (replica sabato 26 alle 19,30; 20 euro, biglietti 011/51.69.555). Sabato 26 è il giorno clou, con proposte per tutti i gusti. Alle 17,30 al Carignano la filosofa Michela Marzano dedica una lezione-recital a «Un digiunatore» di Kafka, con gli attori di Teatrodilina (5 euro). Segue una riflessione sulle pratiche ascetiche, rinunce del corpo e nutrimento dell’anima. È un vero e proprio spettacolo, invece, «Il mare a cavallo», alle 21 al Teatro Vittoria, via Gramsci 4 (12 euro). Con Antonella Delli Gatti e la regia di Luca Bollero, la pièce realizzata da Teatro Contesto e Associazione culturale Toto ripercorre il dramma di Peppino Impastato, vittima della mafia nel ’78. Per gli appassionati di Oriente c’è «Deba. Canti e danze Sufi dell’Isola di Mayotte» alle 21,30 al Carignano, in collaborazione con Associazione Culturale Musica 90 (23 euro). Un tuffo nella devozione e nell’arte islamica. Protagoniste tredici donne provenienti dall’isola dell’Oceano Indiano dove il Deba è nato: un rito con vesti e inni sacri riservato alle occasioni più importanti. È per tutti, invece, il reading di Francesco Piccolo «Momenti di trascurabile (in)felicità», alle 21 al Gobetti, via Rossini 8 (12 euro). Un gioco di parole per unire i titoli e le pagine dei suoi due libri, tra cui saltellerà. Si prevede un’enciclopedia di situazioni (gioie e fatiche di tutti i giorni), quella a cui sono abituati i suoi lettori: fatta di ironia e leggerezza, ma anche di intuizioni sul senso della vita. Gran finale domenica 27 con Sandro Veronesi. Al Carignano alle 18 (20 euro) legge il suo «Non dirlo», l’ultima fatica dopo i successi di «Caos Calmo» e «La forza del passato». Un testo che ripercorre il Vangelo di Marco e ne evidenzia la straordinaria potenza narrativa, capace di far innamorare di Cristo anche i non-credenti (come l’autore): Gesù è presentato come un eroe, fino alla sconvolgente morte in croce. Biglietti al Circolo dei lettori di via Bogino 9 (9,30-21, dom. 9,30-19): info 349/628.56.06. Anche online su www.torinospiritualita.org. [L.CA.]

to e interpretato dagli Artisti di San Filippo Neri. ORE 16. Nella Chiesa di San Giuseppe, via Santa Teresa 22, Padre Antonio Menegon e Angela Volpini parlano su «La seconda nascita: concepire se stessi» con Marilène Ghanem. Angela Volpini ha 7 anni quando il 4 giugno del 1947 la Madonna appare per rivelarle il suo messaggio : «Sono venuta a insegnarvi la via della felicità sulla terra». ORE 17,30. Al Circolo dei Lettori, Francesca Cadeddu e Mia Benedetta su «Cibo del pensiero, cibo dell’anima. Catalogo di un padiglione immaginario, per Expo e dopo Expo», in collaborazione con la Fonda2 Bianchi zione per le Scienze Rligiose Giovanni XXIII. ORE 18. Al Circolo dei Lettori, Nadia Fusini e Nicola Fano dialogano su «Capolavoro o quint’essenza di polvere?», letture di Graziano Piazza. L’evento è in collaborazione con la Fondazione Tpe. ORE 20,30. Al Circolo dei Lettori, per la Scuola di Otium, Enzo Bianchi su «Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze.

Paideia e le radici Domenica 27 per i bambini festa in piazza Carignano Domenica 27 settembre dalle 15,30 in piazza Ca­ rignano, la Fondazione Paideia organizza una festa per i più piccoli, che potranno trascorrere un pome­ riggio diverso dal solito e imparare divertendosi con il live painting dell’artista Coco Cano. «Mettiamo al centro le nostre radici» è l’iniziativa gratuita e aperta a tutti in cui i bambini verranno guidati alla scoperta delle proprie radici, per poi tra­ durle in disegni e colori con l’aiuto dell’artista e dei volontari della Fondazione. Le opere realizzate sa­ ranno posate come «prima pietra» del nuovo Cen­ tro Paideia, che diventerà un punto di riferimento per tutti i bambini e le famiglie della città. Anche quest’anno Torino Spiritualità sostiene Fon­ dazione Paideia: durante il festival, gli operatori e i volontari di Fondazione Paideia saranno presenti nei luoghi dei principali appuntamenti con stand in­ formativi e di raccolta fondi a sostegno dei progetti in corso dedicati a bambini e famiglie in difficoltà.

2 Ai piccoli si parla di «radici»


25/09/2015 Pag. 3

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26/09/2015 Pag. 23

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66 .Nord­Ovest

STAMPA .LA SABATO 26 SETTEMBRE 2015

M OSTRE & LIBRI I numeri

150

Undici

45mila

Il festival, organizzato dal Circolo dei Lettori di Torino, è arrivato quest’anno all’undicesima edizione

Arrivano da tutto il mondo i centocinquanta ospiti protagonisti dei 120 appuntamenti in programma

Oltre quarantamila visitatori ogni anno affollano il festival REPORTERS

L’impasto umano è il cuore di “Torino Spiritualità ” Incontri, lezioni, dialoghi e letture: questo il programma del 2015 La kermesse, in 30 spazi diversi , andrà avanti fino a domani

L TIZIANA PLATZER TORINO

e sfumature dell’esistenza e la ricerca - insistente, documentata attraverso tesi filosofiche, letterarie, scientifiche e religiose - di una risposta netta a una domanda che arriva dritta in faccia: di cosa è fatto l’impasto umano? È il terreno dell’anima su cui ha lavorato «Torino Spiritualità», evento sparso in 30 spazi diversi a Torino e anche a Alba e Novara, e conclude il percorso domani (programma su: www.torinospiritualita.org). Oggi

Apertura alle 10,30 con un personaggio innamorato degli orizzonti rocciosi: al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) è ospite l’alpinista Manolo, che si confronterà con Enrico Camanni su «L’orizzonte in verticale». L’assenza dei sentimenti è invece il centro dell’incontro con Pierangelo Buttafuoco alle 11,30 al Teatro Gobetti (via Rossini 8), pronto a tradurre l’infinita tristezza de «I fantasmi dell’infelicità». Torna ancora una volta all’evento del Circolo dei Lettori il filosofo Vito Mancuso, alle 15 al Teatro Carignano con

DOMENICA 27 CAFFÈ E QUAQUARE PER TUTTI

Massimo Gramellini

Jonathan Gottschall

una lezione su «Lo stupore». Si racconta in uno dei luoghi decentrati, il Museo del Carcere Le Nuove (via Borsellino 3) alle 16,30, Salvatore Striano: l’infanzia nei Quartieri Spagnoli, i furti, la camorra, otto anni di carcere e sul palco del piccolo teatro di Rebibbia l’idea per il futuro: «Sasà», attore per «Gomorra» di Matteo Garrone e «Cesare deve morire» dei Taviani, ha narrato la sua storia in «Teste matte». Ne parla con Maurizio Torchio, autore di «Cattivi», e Michela Murgia, ispirati al tema «Restituiti al mondo. Un capitale con interessi». Altra visione

Francesco Piccolo

sarà portata da Jonathan Gottschall, docente di letteratura inglese in Pennsylvania attratto dal richiamo della violenza in una palestra di arti marziali miste: «Fighters, siete pronti?» il titolo dell’incontro, con Luca Beatrice alle 18 al Teatro Gobetti. Fra le collaborazioni il legame con Torinodanza, che porta il suo spettacolo «En avant, marche!» diretto da Alain Platel e in scena alle 19,30 alle Fonderie Limone a Moncalieri. E la serata conduce ancora alle 21 al Gobetti, dove Francesco Piccolo si interroga sui «Momenti di trascurabile (in)felicità».

«En avant, Marche!» è alle Fonderie Limone

Enzo Bianchi

Alessandro Bergonzoni Vito Mancuso

Domani

Quanto peso diamo all’attenzione al prossimo, cercando di controllare l’egoismo, l’individualismo più spinto? Un tema che coinvolge il pubblico più largo quello scelto da Massimo Gramellini e Cristina Gabetti, che alle 10,30 al Gobetti cercheranno risposte al quesito «La gentilezza funziona?». Alle 11 al Carignano il priore di Bose Enzo Bianchi tiene la lezione su «L’umano»; sullo stesso palco alle 15 Alessandro Bergonzoni produce pensieri su come l’uomo si rapporta con «L’ar-

te»; alle 15 al Mao (via S. Domenico 11) Carla Gianotti e Aldo Tollini intervengono su «Il corpo del risveglio». Su cosa può, e deve fare oggi l’uomo per il Pianeta ne parla padre Alex Zanotelli alle 16 al Carignano tenendo la conferenza «Il grido della terra». Lo scrittore Sandro Veronesi entra dentro il Vangelo di Marco, alle 18 al Carignano con il reading «Non dirlo»: è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo. BIGLIETTERIA AL CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, PER GLI INCONTRI A PAGAMENTO.


diffusione:309253 tiratura:418328 26/09/2015 Pag. 41 Ed. Novara

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diffusione:309253 tiratura:418328 26/09/2015 Pag. 39 Ed. Torino

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diffusione:556325 tiratura:710716 26/09/2015 Pag. 13 Ed. Torino

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diffusione:309253 tiratura:418328 26/09/2015 Pag. 41 TUTTO LIBRI

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diffusione:309253 tiratura:418328 27/09/2015 Pag. 63 Ed. Cuneo

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66 .In città

STAMPA .LA DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

Raduno di 500 a Mirafiori

Italia ’61, modelli nautici

«Superconiglio» a teatro

E’ organizzato dal Fiat 500 Club Italia ­ coordinamento di Torino, il raduno di auto storiche, dalle 8 sul piazzale del Mirafiori Village, in piazza Cattaneo 9. Premiazioni al pomeriggio

Dalle 10, ai bordi del laghetto di Italia 61, in corso Unità d’Italia, giornata dedicata al modellismo con esposizione di oltre 50 modelli nautici a vela ed elettrici radiocomandati

Al +Spazio4 di via Saccarelli 18 l’associazione culturale Le Mele Volanti presenta «Superconiglio», spettacolo teatrale per bambini. Ingresso a offerta libera

Torino Spiritualità, ultimo giorno Le parole chiave/1 Mancanza «La mancanza è la casella vuota che tiene in movimento il gioco. Senza mancanza saremmo incatramati in un tutto pieno dove l’unica cosa a mancare sarebbe la vita»

Gentilezza, arte umanità, sono i temi per il gran finale La rassegna ha registrato 45 mila presenze TIZIANA PLATZER

Mauro Covacich

Polvere «L’uomo è la quintessenza della polvere, dice Amleto Eppure, creazione mirabile!» Nadia Fusini

Purezza «In senso generale, la purezza rinvia all’integrità, all’onestà, alla castità. Da sempre associata all’anima, la purezza è stata spesso contrapposta alla pesantezza e all’impurità del corpo. Dimenticando così che non c’è umanità senza mescolanza».

In cinque giorni forse non si è arrivati a definire nemmeno nella teoria la composizione dell’impasto umano, quella materia - e quelle mani che dovrebbero modellarla - inseguita da questa undicesima edizione di «Torino Spiritualità», ma la platea non ha mollato mai il festival e i suoi tavoli di discussione, riflessione, preghiera e meditazione: anche quest’anno sono 45 mila le presenze alle «lezioni» sparse nella città. Molte esaurite: dai due momenti inaugurali alla chiesa di San Filippo, con Mario Calabresi, Domenico Quirico e Niccolò Zancan interpreti del tema «Cosa muove gli uomini?», e con Michela Murgia e il Coro del Teatro Regio per lo spettacolo «L’imperfetta armonia»; alle conferenze di Gherardo Colombo e Vito Mancuso, e pure il reading di Francesco Piccolo. Curioso e scelto da tanti, anche in lista d’attesa, l’incontro di ieri al Parco Astronomico Infini.to su «Le stelle rispondono», seconda parte dell’appuntamento con Tolstoj al Cimitero Monumentale davanti a un pubblico numeroso.

Prix Italia Oltre120progettiinpiùdelpassato L’edizione2015chiudeconirecord n «Un record di pro­

grammi e progetti in con­ corso», 348 provenienti da 84 emittenti di 34 na­ zioni, oltre 120 in più del­ lo scorso anno: numeri che «parlano e ci dicono di una delle migliori edi­ zioni, come non se ne ve­ devano da anni». A trac­ ciare il bilancio del 67° Prix Italia, che si è concluso a Torino giovedì, è Paolo Mo­ rawski, segretario generale del concorso internazio­ nale per programmi radio, tv e web promosso dalla Rai. «Tutti i trend ­ sottolinea ­ sono positivi». L’edizio­ ne 2015 ha avuto il più grande corpo giurati in Europa e ha visto la partecipazione di 150 tra speaker, esperti ed artisti. Dieci i gruppi di lavoro nazionali e interna­ zionali, tra cui l’Executive Board dell’Ebu con 10 tra di­ rettori generali e presidenti dei più grandi servizi pub­ blici europei. «L’aumento degli stranieri ­ ha sottoline­ ato Morawski ­ dimostra che il Prix Italia, e quindi la Rai, hanno grande visibilità, forza e autorevolezza in ambito internazionale». Al di là dei numeri, Morawski ha osservato che «dietro il Prix c’è una grande macchi­ na, un grande lavoro della Rai e del Centro di Produzio­ ne di Torino, vitale, vivo e trasformato».

Le esperienze

Insomma il festival non subisce flessioni, anzi, conta su spettatori ogni anno più documentati e disponibili al dibattito sulle pieghe dell’anima quanto alle proposte esperienziali: la Scuola di Otium è entrata alle Termetorino per la meditazione acquatica e non è rimasto un posto libero. Così, tirando un bel sospirone di soddisfazione, la rassegna del Circolo dei Lettori mette le energie finali sulla

Michela Marzano

giornata di chiusura, che apre alle 10,30 al Teatro Gobetti con un quesito solo all’apparenza semplice: «La gentilezza funziona?». Cercatori di risposte Massimo Gramellini e Cristina Gabetti, che sonderanno quanto le persone siano disposte a sostituire con gentilezza e solidarietà il potere dell’individualismo. Alle 11 al Carignano ci sa-

rà Enzo Bianchi a affrontare «L’umano», il modo in cui viviamo la nostra umanità. Un giornalista-filosofo e uno scienziato incrociano i punti di vista sull’idea che «La scienza fa bene (se conosci le istruzioni)»: con Luca Bonfanti e Armando Masserenti, alle 11,30 al Circolo dei Lettori. Letture, commenti e dibattito aperto all’incontro con il

Le ultime frontiere del lavoro si scoprono nel festival dell’innovazione Protagoniste negli stand e nei laboratori sono le start up NOEMI PENNA

In piazza Carlo Alberto è atterrata Supernova, la prima edizione torinese del festival dell’innovazione. Dal cibo al gioco, dal design alla digital innovation, si raccontano e scoprono le ultime frontiere del lavoro con l’obiettivo di mettere in contatto i giovani talenti con le aziende, i citta-

Comitato Interfedi alle 15 sempre al Circolo ispirati a «La felicità tra bene materiale e bene spirituale». Dirsi «creatori»

E alle 15 ritorno al Carignano per i pensieri a ciclo continuo di Alessandro Bergonzoni, affiancato da Alessandro Vanoli, su «L’arte»: alla ricerca del nesso tra «quel che si dice e quel che si fa», per poter dire di essere «creatori». L’incrocio fra culture e tradizioni nell’era della globalizzazione muove le riflessioni di Gabriele Goria e Roberta Cappellini sul «Silenzio attivo. Reinventare la spiritualità con la ricerca artistica», alle 15 al Circolo dei Lettori; la visione

Promuovere pratiche virtuose

Piazza Carlo Alberto

dini e le imprese digitali. Un confronto unico nel suo genere per capire l’imprenditoria italiana che innova e si rinnova, partito dagli Mtv Digital Days di Monza e ad ottobre atteso ad Expo, Brescia e Kaunas, in Lituania. L’evento è organizzato da Talent Garden e prevede laboratori, workshop, esposizioni e dibattiti: tutto gratuito, dalle 10 alle 20. E grazie al contributo del curatore Luca De Biase, dalle 17,30 alle 19 sarà possibile prender parte alla prima conference italiana incentrata sull’innovazione del lavoro: un «Think Tag» stimolante, in un momento in cui il valore e le modalità dell’impiego stanno subendo rilevan-

REPORTERS

Uno degli obiettivi del primo festival Supernova a Torino è fare circolare le idee e i progetti migliori in ambito del lavoro

ti cambiamenti strutturali, che intende promuovere le pratiche europee più virtuose, incentivando aziende del territorio e istituzioni locali a rinnovare il sistema. Un’altra Torino

Le protagoniste della piazza sono soprattutto le startup. Nell’Exhibition si possono conoscere Ribes, Yamgu, RecTv o 3Doers. La sezione Digital ospita le proposte social di TwLetteratura e i workshop di Starteed e dell’I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino. Lo spazio Kids propone invece focus su manualità e programmazione, grazie al coinvolgimento di Iren, Fablab for

BRUNO GALLIZZI

Kids, progetto Kodu del Microsoft Innovation Center e Coder Dojo. Qui ieri mattina i bambini hanno potuto raccontare come immaginano la loro città, ridisegnando la mappa di Torino con i moduli realizzati dal designer torinese Fabio Guida. Il Cap10100 stanotte ha invece ospitato la festa più innovativa dell’anno, con realtà aumentata, musica

8bit, nuovi approcci alla musica live. Mostre e incontri

Sono numerosi i temi che saranno affrontati nella sezione incontri, dal risparmio energetico, alla privacy, all’uso dei big data. Nel Main Dome oggi alle 10 si parla di Open innovation, alle 11 di Smart City e alle 14,30 di social media e cyber-

bullismo. E nel Dome Stories alle 19,15 arriva Coldiretti Torino con il suo approfondimento sull’innovazione sociale abbinato alla degustazione al buio di Cibo Civile. Spazio B ospita in via Carlo Alberto 41/g le mostre fotografiche «Id-ws / Nuovi livelli urbani» sulle modificazioni morfologiche del tessuto urbano di Torino e «La città nuda / Tracce dal Limes» sui confini architettonici e il loro rapporto con l’uomo. Alle 16 propone la presentazione del libro «Cattivi scienziati» di Enrico Bucci e, alle 18, l’aperitivo sulla piattaforma Visualcontainer Italian Videoart, insieme agli artisti Hwayong Jung e Lino Strangis.


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LA STAMPA DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

Laboratori alla Pinacoteca

Il regista presenta Arianna

Ripartono, alla Pinacoteca Agnelli (via Nizza 262), i laboratori per famiglie. Dalle ore 16, attività dedicate a forme e colori della frutta incisa di Henri Matisse.

Alle 17,25 al cinema Fratelli Marx di corso Belgio 53, si proietta il film «Arianna» di Carlo Lavagna, prodotto da Tommaso Bertani (Ring Film). Sarà presenta il regista

In città .67

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INCITTA’ Per le vostre segnalazioni: giornonotte@lastampa.it

Teatro Gobetti, ore 18,30

Veronesi e il Vangelo “Una storia moderna dopo duemila anni” Intervista

N

on è la prima volta che sale su un palcoscenico, ma che sia il protagonista di quello che lui stesso definisce un «teatro minimale», sì. «E’ il risultato del rapporto tra i il mio corpo e il pubblico: ho fatto tanti reading, questa volta invece ho preparato un monologo, e accanto a me c’è solo un leggio, con qualche appunto se mai mi dimenticassi qualcosa». Non accadrà, lo spettacolo dello scrittore Sandro Veronesi «Non dirlo. Il Vangelo di Marco», spostato dal Carignano al Gobetti alle 18,30, è rodato: è la sceneggiatura del suo omonimo libro.

Corpo e anima L’edizione di quest’anno era intitolata «l’impasto umano fatti di terra, guardiamo le stelle» Tutto esaurito sempre

buddista è invece il patrimonio di Carla Gianotti e Alto Tollini che alle 15 al Mao raccontano de «Il corpo del risveglio: impermanenza del corpo e natura di Buddha». Pomeriggio per i bambini

Il pomeriggio ha un momento speciale per i bambini, guidato dall’Associazione Paideia: una festa alle 15,30 in piazza Carignano per giocare a scoprire le radici e rappresentarle con disegni e colori. In contemporanea nella chiesa di San Filippo gli artisti di San Filippo Neri mettono in scena «La casa del bello». Dello stato del Pianeta e di quanto l’uomo debba domandarsi cosa può fare per la Terra

vuole discutere padre Alex Zanotelli, alle 16 al Gobetti; e sempre alle 16 alla chiesa di San Giuseppe padre Antonio Menegon e Angela Volpini camminano tra la mistica e il cristianesimo parlando de «La seconda nascita: concepire se stessi». Il «Cibo del pensiero e dell’anima» è il nutrimento culturale proposto da Francesca Cadeddu e Mia Benedetta alle 17,30 al Circolo, dove alle 18 Nadia Fusini e Nicola Fano si interrogano su Shakespeare e la contraddizione «Capolavoro o quint’essenza di polvere?». Il finale è nelle parole di Vito Mancuso sulla «Logica della vita», alle 18,30 alla chiesa di San Filippo dove il festival è cominciato.

Piazza Madama Cristina

Il Vangelo è un testo perfetto da narrare?

«E’ stato scritto non per essere letto, ma predicato, per fissare i passaggi del racconto. Io ne ho tratto e enfatizzato le parti che mi parevano più adeguate per rendere al meglio un’ora e mezza davanti a una platea». Perchè le scritture di Marco l’hanno così coinvolta?

«Si tratta di un Vangelo scritto per i pagani, i romani, i persecutori dei cristiani. Ed è stato dimostrato che è il primo Vangelo, quindi è il “calco”, non quello di Matteo come si pensava. Sono rimasto incantato da quanto Marco si comporti come uno scrittore». Ha riconosciuto della moder­ nità nella storia?

«E’ moderna, scritta in greco antico e poi tradotta, parlata in aramaico dai protagonisti. La religione cristiana è unica

Sandro Veronesi

Le parole chiave/2 Semplicità Se la definisci la chiudi in cerchio stretto, se tenti di descriverla, non riesci a trovare le parole che potrebbero esprimerla. È più di quanto dici. Ma se incontri uno sguardo, se entri in un dialogo agile, nonostante le differenze di opinioni, incominci a capire che cosa è la semplicità Suor Giuliana Galli

nel mantenere 4 versioni della stessa storia, differiscono però i destinatari: il Vangelo di Luca è per i cristiani, di Matteo per i giudei, Giovanni è il primo teologo con l’Apocalisse, e Marco per i romani». È uno spettacolo per credenti e non, o mette in difficoltà qual­ cuno?

«Non lo so, la potenza della figura di Gesù viene fuori tutta, e stabilisce che il simbolo della fede è la croce. Chi crede non può non riconoscere questa energia».

Imperfezione L’imperfezione è un privilegio di prospettiva. Appartiene solo a chi rinuncia a considerarsi l’unica misura di se stesso Michela Murgia

Ma qual è l’impasto umano de­ scritto da Marco?

«E’ disastroso. Il Messia arriva perchè nulla più funzionava, perchè lui sarà la salvezza dal baratro. Oggi noi siamo una società secolarizzata che si è allontanata molto da un percorso morale». Questo è l’aspetto che spinge scrittori come lei, o Augias che ha portato a Torino Spiritualità il suo «Le ultime 18 ore di Gesù», a occuparvi di Cristo?

«E’ il simbolo di una via morale semplice. Papa Francesco parla al Congresso di pena di morte e fa capire che è in grado di aggiornarsi: la pena capitale è prevista nell’Antico e Nuovo Testamento. Con le giuste parole si possono diffondere pensieri che sappiamo da duemila anni». [T.PLA.]

Piazza Castello

Gentilezza «La gentilezza è un insieme armonico di parole, gesti, sguardi, è una chiave per entrare in risonanza con l’altro» Cristina Gabetti Scrittrice

Pala Alpitour

Sotto la tettoia del mercato tutto il meglio del fumetto

La tribù dei fotografi digitali oggi setaccia la città

Un festival celebra e svela l’arte del gioco intelligente

In piazza Madama Cristina si trova parcheggiata una Mini Minor del 1985, modello Mayfair, con la carrozzeria a fumetti. Una «Comic Car» unica in Italia, realizzata con il decoupage, ritagliando e incollando a mano fumetti della Disney e di altri storici albi, poi fissati con una speciale vernice che ha reso il risultato resistente all’acqua e al sole. A portarla a Torino è la Fiera del fumetto organizzata oggi da Lucas e Kolosseo: dalle 10 alle 19, sotto la tettoia del mercato si potrà vendere, acquistare o scambiare tutto quanto è mai stato prodotto negli ultimi 70 anni, conoscere le ultime novità degli editori indipendenti ed ammirare rarità come tavole originali firmate dai grandi del fumetto mondiale, opere di artisti per la riproduzione in stampa, oggetti di culto di Martin Mystere e dei supereroi Corno. [N.PEN.]

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Armati di reflex, macchine fotografiche compatte, smartphone e tablet, in mille oggi prenderanno parte alla «Torino Photo Marathon», la curiosa competizione organizzata da Reflex Tribe, la tribù torinese di fotografi digitali, sponsorizzata da Canon. Verranno assegnati tre temi fotografici ogni tre ore, per un totale di nove: quartier generale piazza Castello, dove il via sarà dato alle 10. La maratona è mirata a coniugare l’amore per la fotografia e la promozione del territorio. Non serve essere esperti o avere attrezzatura professionale: contano di più colpo d’occhio e creatività, per scovare gli scorci e le azioni che meglio si abbinano ai temi sorteggiati. A disposizione dei fotomaratoneti ci sono anche un tram storico di Atts, diretto al mercato della Crocetta, e le barche degli Amici del Fiume. [N.PEN.]

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Il foyer del Pala Alpitour fa da cornice ad Arsludica, il festival all’insegna del divertimento e della fantasia organizzato dagli omonimi negozi di Chieri e Torino, con giochi intelligenti e concorsi per tutte le età. Da non perdere le Lego, con centinaia di costruzioni realizzate da collezionisti e appassionati di tutt’Italia, un grande mosaico collettivo con Pixel Art di Quercetti e una pista per le biglie di oltre 20 metri. Sono previsti poi combattimenti acrobatici con spade laser Jedi, gare con i radiocomandi, dimostrazioni di droni, scavi di fossili di dinosauro con le scatole Clementoni e il campionato di puzzle a coppie. L’appuntamento in corso Sebastopoli 123 è dalle 10 alle 19: si entra con 5 euro, ridotto a 2 euro per i bambini sotto i 10 anni, gratis per bambini sotto il metro di altezza e disabili. [N.PEN.]


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LA STAMPA DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

Laboratori alla Pinacoteca

Il regista presenta Arianna

Ripartono, alla Pinacoteca Agnelli (via Nizza 262), i laboratori per famiglie. Dalle ore 16, attività dedicate a forme e colori della frutta incisa di Henri Matisse.

Alle 17,25 al cinema Fratelli Marx di corso Belgio 53, si proietta il film «Arianna» di Carlo Lavagna, prodotto da Tommaso Bertani (Ring Film). Sarà presenta il regista

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Teatro Gobetti, ore 18,30

Veronesi e il Vangelo “Una storia moderna dopo duemila anni” Intervista

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on è la prima volta che sale su un palcoscenico, ma che sia il protagonista di quello che lui stesso definisce un «teatro minimale», sì. «E’ il risultato del rapporto tra i il mio corpo e il pubblico: ho fatto tanti reading, questa volta invece ho preparato un monologo, e accanto a me c’è solo un leggio, con qualche appunto se mai mi dimenticassi qualcosa». Non accadrà, lo spettacolo dello scrittore Sandro Veronesi «Non dirlo. Il Vangelo di Marco», spostato dal Carignano al Gobetti alle 18,30, è rodato: è la sceneggiatura del suo omonimo libro.

Corpo e anima L’edizione di quest’anno era intitolata «l’impasto umano fatti di terra, guardiamo le stelle» Tutto esaurito sempre

buddista è invece il patrimonio di Carla Gianotti e Alto Tollini che alle 15 al Mao raccontano de «Il corpo del risveglio: impermanenza del corpo e natura di Buddha». Pomeriggio per i bambini

Il pomeriggio ha un momento speciale per i bambini, guidato dall’Associazione Paideia: una festa alle 15,30 in piazza Carignano per giocare a scoprire le radici e rappresentarle con disegni e colori. In contemporanea nella chiesa di San Filippo gli artisti di San Filippo Neri mettono in scena «La casa del bello». Dello stato del Pianeta e di quanto l’uomo debba domandarsi cosa può fare per la Terra

vuole discutere padre Alex Zanotelli, alle 16 al Gobetti; e sempre alle 16 alla chiesa di San Giuseppe padre Antonio Menegon e Angela Volpini camminano tra la mistica e il cristianesimo parlando de «La seconda nascita: concepire se stessi». Il «Cibo del pensiero e dell’anima» è il nutrimento culturale proposto da Francesca Cadeddu e Mia Benedetta alle 17,30 al Circolo, dove alle 18 Nadia Fusini e Nicola Fano si interrogano su Shakespeare e la contraddizione «Capolavoro o quint’essenza di polvere?». Il finale è nelle parole di Vito Mancuso sulla «Logica della vita», alle 18,30 alla chiesa di San Filippo dove il festival è cominciato.

Piazza Madama Cristina

Il Vangelo è un testo perfetto da narrare?

«E’ stato scritto non per essere letto, ma predicato, per fissare i passaggi del racconto. Io ne ho tratto e enfatizzato le parti che mi parevano più adeguate per rendere al meglio un’ora e mezza davanti a una platea». Perchè le scritture di Marco l’hanno così coinvolta?

«Si tratta di un Vangelo scritto per i pagani, i romani, i persecutori dei cristiani. Ed è stato dimostrato che è il primo Vangelo, quindi è il “calco”, non quello di Matteo come si pensava. Sono rimasto incantato da quanto Marco si comporti come uno scrittore». Ha riconosciuto della moder­ nità nella storia?

«E’ moderna, scritta in greco antico e poi tradotta, parlata in aramaico dai protagonisti. La religione cristiana è unica

Sandro Veronesi

Le parole chiave/2 Semplicità Se la definisci la chiudi in cerchio stretto, se tenti di descriverla, non riesci a trovare le parole che potrebbero esprimerla. È più di quanto dici. Ma se incontri uno sguardo, se entri in un dialogo agile, nonostante le differenze di opinioni, incominci a capire che cosa è la semplicità Suor Giuliana Galli

nel mantenere 4 versioni della stessa storia, differiscono però i destinatari: il Vangelo di Luca è per i cristiani, di Matteo per i giudei, Giovanni è il primo teologo con l’Apocalisse, e Marco per i romani». È uno spettacolo per credenti e non, o mette in difficoltà qual­ cuno?

«Non lo so, la potenza della figura di Gesù viene fuori tutta, e stabilisce che il simbolo della fede è la croce. Chi crede non può non riconoscere questa energia».

Imperfezione L’imperfezione è un privilegio di prospettiva. Appartiene solo a chi rinuncia a considerarsi l’unica misura di se stesso Michela Murgia

Ma qual è l’impasto umano de­ scritto da Marco?

«E’ disastroso. Il Messia arriva perchè nulla più funzionava, perchè lui sarà la salvezza dal baratro. Oggi noi siamo una società secolarizzata che si è allontanata molto da un percorso morale». Questo è l’aspetto che spinge scrittori come lei, o Augias che ha portato a Torino Spiritualità il suo «Le ultime 18 ore di Gesù», a occuparvi di Cristo?

«E’ il simbolo di una via morale semplice. Papa Francesco parla al Congresso di pena di morte e fa capire che è in grado di aggiornarsi: la pena capitale è prevista nell’Antico e Nuovo Testamento. Con le giuste parole si possono diffondere pensieri che sappiamo da duemila anni». [T.PLA.]

Piazza Castello

Gentilezza «La gentilezza è un insieme armonico di parole, gesti, sguardi, è una chiave per entrare in risonanza con l’altro» Cristina Gabetti Scrittrice

Pala Alpitour

Sotto la tettoia del mercato tutto il meglio del fumetto

La tribù dei fotografi digitali oggi setaccia la città

Un festival celebra e svela l’arte del gioco intelligente

In piazza Madama Cristina si trova parcheggiata una Mini Minor del 1985, modello Mayfair, con la carrozzeria a fumetti. Una «Comic Car» unica in Italia, realizzata con il decoupage, ritagliando e incollando a mano fumetti della Disney e di altri storici albi, poi fissati con una speciale vernice che ha reso il risultato resistente all’acqua e al sole. A portarla a Torino è la Fiera del fumetto organizzata oggi da Lucas e Kolosseo: dalle 10 alle 19, sotto la tettoia del mercato si potrà vendere, acquistare o scambiare tutto quanto è mai stato prodotto negli ultimi 70 anni, conoscere le ultime novità degli editori indipendenti ed ammirare rarità come tavole originali firmate dai grandi del fumetto mondiale, opere di artisti per la riproduzione in stampa, oggetti di culto di Martin Mystere e dei supereroi Corno. [N.PEN.]

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Armati di reflex, macchine fotografiche compatte, smartphone e tablet, in mille oggi prenderanno parte alla «Torino Photo Marathon», la curiosa competizione organizzata da Reflex Tribe, la tribù torinese di fotografi digitali, sponsorizzata da Canon. Verranno assegnati tre temi fotografici ogni tre ore, per un totale di nove: quartier generale piazza Castello, dove il via sarà dato alle 10. La maratona è mirata a coniugare l’amore per la fotografia e la promozione del territorio. Non serve essere esperti o avere attrezzatura professionale: contano di più colpo d’occhio e creatività, per scovare gli scorci e le azioni che meglio si abbinano ai temi sorteggiati. A disposizione dei fotomaratoneti ci sono anche un tram storico di Atts, diretto al mercato della Crocetta, e le barche degli Amici del Fiume. [N.PEN.]

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Il foyer del Pala Alpitour fa da cornice ad Arsludica, il festival all’insegna del divertimento e della fantasia organizzato dagli omonimi negozi di Chieri e Torino, con giochi intelligenti e concorsi per tutte le età. Da non perdere le Lego, con centinaia di costruzioni realizzate da collezionisti e appassionati di tutt’Italia, un grande mosaico collettivo con Pixel Art di Quercetti e una pista per le biglie di oltre 20 metri. Sono previsti poi combattimenti acrobatici con spade laser Jedi, gare con i radiocomandi, dimostrazioni di droni, scavi di fossili di dinosauro con le scatole Clementoni e il campionato di puzzle a coppie. L’appuntamento in corso Sebastopoli 123 è dalle 10 alle 19: si entra con 5 euro, ridotto a 2 euro per i bambini sotto i 10 anni, gratis per bambini sotto il metro di altezza e disabili. [N.PEN.]


27/09/2015 Pag. 9

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28/09/2015 12:30 Sito Web

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pagerank: 7 28/09/2015 In uno degli eventi conclusivi di "Torino Spiritualità", il missionario ha commentato l'enciclica "Laudato Si'": «Papa Francesco ha colto la connessione fra temi ecologici e giustizia sociale, ma la rivoluzione deve partire dal basso, dalle comunità cristiane, dalle amministrazioni comunali». La tanto attesa enciclica Laudato Si' di Papa Francesco ha messo in luce la gravità della crisi ecologica che stiamo attraversando, ma ora servirà un reale sforzo collettivo per evitare che esploda. A partire dalla Conferenza di Parigi, che a dicembre porterà i grandi Paesi a discutere la questione ambientale, «ma soprattutto nel nostro piccolo, dalle comunità cristiane che possono essere il motore di un cambiamento che comincia dal basso». Nella giornata conclusiva di Torino Spiritualità (150 relatori, 120 eventi, 45 mila presenze), padre Alex Zanotelli invita ad ascoltare "Il grido della Terra", per prendere coscienza delle ferite inferte al nostro pianeta e le conseguenze che hanno avuto sui poveri, prime vittime dell'indifferenza verso le risorse limitate. «Era da anni che aspettavamo questa lettera del Santo Padre - spiega il missionario, da anni impegnato sul fronte ambientale - e finalmente la Chiesa è riuscita a dire, senza tentennamenti, che è l'uomo la causa di questa drammatica attualità. A colpire ancora di più, però, è stata la capacità di Francesco di connettere tutta una serie di temi che sembravano sconnessi tra loro: la giustizia sociale e la giustizia ambientale. Non si può parlare di una senza tener conto anche dell'altra». Perché questa enciclica è così rivoluzionaria? «Per la prima volta la visione papale va contro la teoria darwinistica secondo cui a vincere è sempre il più forte, mentre il più debole è destinato a soccombere. Come ci dimostra la scienza, le infinitesimamente piccole particelle viventi hanno un sottilissimo strato di protezione ma all'interno della cellula la vita scorre in un flusso continuo. Francesco vuole farci comprendere proprio questo: tutto è interconnesso. Non è la prima volta che la Chiesa affronta la questione ecologica - anche Benedetto XVI si era espresso nella sua Caritas in veritate -, finora però solo come aspetto secondario. Con Laudato Si', invece, il Santo Padre l'ha presa di petto, spiazzando tutto e tutti. La difficoltà sta nel concretizzare questo messaggio, nel far capire che bisogna legare la nostra Fede con le nostre scelte quotidiane». La Chiesa riuscirà a tenere il passo del Papa? «Francesco ha una grande opposizione interna e soprattutto in America, dove non sono piaciute le affermazioni contro un'economia senza volto, che uccide. I disastri che vediamo ogni giorno nascono dal fatto che, per secoli, quello che era al di fuori della Chiesa sembrava quasi non avesse nulla a che fare con essa. Facciamo bellissime liturgie ma totalmente prive di concretezza. Il problema centrale che oggi si pone, è recuperare quello stretto legame che dovrebbe esserci tra la Fede che professo e le scelte nella nostra quotidianità. La crisi ecologica mette a rischio il futuro stesso. E se io credo in un Dio della Vita, devo davvero difendere questi doni che mi ha fatto: come credente, sono obbligato a impegnarmi». Il Santo Padre affronta, per la prima volta nella storia della Chiesa, anche il tema di una possibile decrescita, come teorizzato dal filosofo Serge Latouche. «Penso che per molta gente questo termine possa essere fuorviante, io preferisco parlare di una necessaria sobrietà a cui dovremmo tutti abituarci. Il 20% della popolazione mondiale consuma il 90% delle risorse a una velocità incredibile e, se si continuerà così, nel giro di poco sarà impossibile vivere. E credo debbano essere le comunità cristiane a dare per prime l'esempio di un'esistenza semplice ed essenziale, questo l'enciclica lo dice con chiarezza. Però manca ancora qualcosa». Dica. «Avrei voluto che il Papa fosse altrettanto esplicito su un altro dei nodi cruciali: quanto le armi e la guerra pesano sul problema ecologico. Francesco lo ha accennato più volte ultimamente, ma era importante inserirlo CIRCOLO DEI LETTORI WEB - Rassegna Stampa 29/09/2015

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Alez Zanotelli: ascoltiamo il grido della terra


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in questa interconnessione». Come si può tradurre questo documento nella vita reale? «La Chiesa anglicana, ad esempio, ha fatto una scelta precisa, rendendo le parrocchie autosufficienti a livello energetico con l'utilizzo dei pannelli solari. È il primo passo per dare un indirizzo alla collettività. In Italia, invece, siamo ancora lontani. Per questo bisogna insistere sulle comunità cristiane, in primis, ma anche sui Comuni. Se le amministrazioni locale riuscissero a controllare e decidere almeno sui quattro elementi fondamentali - aria, acqua, energia e terra -, allora sì che sarebbe una vera esperienza di democrazia. Deve essere però la gente a voler diventare autonoma, tutto questo non può essere imposto dall'alto». Francesco sostiene che «non disponiamo ancora della cultura necessaria per affrontare questa crisi» e che «c'è bisogno di costruire leadership che indichino strade». Ritiene che Laudato Si' possa riuscire davvero a smuovere la situazione anche a livello politico o sono parole destinate a rimanere utopia? «Oggi è chiaro che la politica è prigioniera delle forze economiche, finanziarie e tecnologiche. Ora come ora non mi aspetto grandi segnali da questo fronte, ma spero che il vertice di Parigi possa imprimere una svolta. La Conferenza di Copenhagen sui cambiamenti climatici nel 2009 è stata un fallimento colossale a cui bisogna rimediare: ci sono già buoni segnali da Cina e Stati Uniti e anche l'Europa sulla carta promette bene. Serve, però, un minimo di accordo, almeno sui temi principali. Ancor di più, che nasca un solido movimento verso un altro tipo di approccio e stile di vita, quello di cui parla il Papa. A cominciare dalle tante realtà positive che ci abbiamo in Italia: non è possibile che non esista un forum nazionale in grado di riunirle per presentarsi a Parigi con un unico obiettivo, frutto della cittadinanza attiva. Perché è dal basso che io mi aspetto la speranza del futuro». -->


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diffusione:309253 tiratura:418328 29/09/2015 Pag. 49 Ed. Novara

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diffusione:47960 28/09/2015 Pag. 21

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diffusione:210842 tiratura:295190 30/09/2015 Pag. 62 Ed. Pesaro

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IN PERSONA

Scalare una montagna a mani nude è un atto di fede. E richiede una concentrazione e una conoscenza di sé degni di un asceta. Per questo il freeclimber Maurizio Zanolla, conosciuto da tutti come Manolo («Uno di quei soprannomi che ti si appiccicano addosso da bambino, e non sai neanche più perché, ma te li porti dietro tutta la vita») parteciperà come ospite all'undicesima edizione di Torino Spiritualità, dal 23 al 27 settembre a Torino

Toccare il cielo è un'avventura dello spirito

Foto M.Mocellin.

di Valentina Dirindin

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robabilmente Manolo (al secolo Maurizio Zanolla), non apprezzerà che una sua intervista inizi col ricordo di quel famosissimo spot che girò negli anni Novanta, quello che ricordava che uno come lui era “No Limits”. Ce lo immaginiamo lui, leggenda vivente del freeclimbing, inventore in Italia dell'arrampicata libera, scalatore delle montagne di tutto il mondo, soprannominato per questo “Il Mago”, a pensare con fastidio che, con tutte le imprese pazzesche che ha affrontato, a renderlo noto al grande pubblico è stato un orologio. Però - e le chiediamo scusa, Manolo è da lì che vogliamo partire. Perché anche i meno sportivi non potevano non smettere di fare quello che stavano facendo per guardare in tivù quelle immagini di un ragazzone capelluto che scalava a mani nude vertiginose pareti di roccia in paesaggi mozzafiato. Tutti, in quel momento, avremmo voluto avere il fegato di essere Manolo, provare quella libertà, quell'ebrezza, quell'adrenalina che probabilmente lui provava scalando quelle montagne.

Giusto, Manolo, parliamo di questo: cosa si prova esattamente lassù, in situazioni così estreme? «Non è detto che proviamo tutti la stessa cosa, e non è del tutto corretto dire che ogni volta che scaliamo sia sempre una situazione estrema. Vivere delle emozioni non è sempre necessariamente connesso a una situazione di pericolosità. Forse l'immaginario collettivo comunica una percezione non proprio reale di quello che la montagna trasmette. Certo, ci sono momenti adrenalinici, ma c'è anche l'armonia di un ambiente che ti permette di guardarlo, di percepirlo.» Però, immaginiamo che l'adrenalina ci sia, anche quando si fa tutto in sicurezza. Ecco, questo come si concilia con l'aspetto più introspettivo e riflessivo di uno sport che si pratica in solitaria su una montagna? «Intanto c'è un avvicinamento a questo tipo di attività che dal mio punto di vista dovrebbe essere un po' graduale e anche intelligente. All'inizio tutto quello che non conosciamo ci fa

Manolo parteciperà a Torino Spiritualità sabato 26 settembre alle 10.30 al Circolo dei Lettori. In un incontro con il giornalista d'alpinismo Enrico Camanni, si parlerà della tensione che spinge l'uomo a superare se stesso, a staccarsi dalla dimensione "terrestre" per diventare creatura "verticale" nell'incontro con la dimensione sacra della montagna. Ulteriori informazioni su www.torinospiritualita.org

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Foto Daniele Lira.

IN PERSONA

paura, anche nel quotidiano, ma quando ci si abitua a quella condizione diventa una cosa familiare. Il vuoto di una grande parete può provocare terrore, ma poi si entra in una dimensione diversa che lo trasforma quasi in un punto d'aiuto, di appoggio.» Quando guardi le sue imprese, che siano in video o in fotografia, davvero non capisci: come è possibile vincere così la forza di gravità? Le sue mani, mentre scala, si aggrappano ad appigli quasi invisibili, e non si può non pensare che abbia qualche superpotere acquisito con il morso di un ragno radioattivo. Altrimenti, non te lo spieghi, come faccia a tenersi appeso a mani nude su pareti verticali che agli occhi di un comune mortale sembrano lisce come l'olio. E poi, vogliamo parlare della forza nelle braccia che tirano su un intero corpo sospeso nel vuoto, facendo leva su un minuscolo appiglio nella roccia? O vogliamo parlare di quanto ci tenga col fiato sospeso vedere qualcuno lì, sull'orlo del precipizio, affidare totalmente la propria vita ad un mix di forza e concentrazione? Manolo,

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quando parla delle sue imprese più spericolate, dà l'impressione di essersi reso conto di aver in qualche modo sfidato la sorte, in una pericolosissima roulette russa che forse oggi non ripeterebbe. Da genitore, d'altronde, la prospettiva su quel che abbiamo fatto da giovani cambia incredibilmente, e spesso non ci si può che augurare che i propri figli abbiano un po' più di sale in zucca. Lei si è autodefinito un “sopravvissuto”. Crede in una forza superiore che possa averla in qualche modo aiutata? «In realtà non molto. Quando sei adolescente hai l'incoscienza, il coraggio di coloro che si sentono immortali. Poi, crescendo, ti guardi indietro e rivaluti la pericolosità di quello che hai fatto. È un argomento molto difficile: c'è sicuramente qualcosa di trascendentale che si vede in quei luoghi, difficilmente un alpinista può non chiedersi l'origine di quella perfezione per noi irraggiungibile che si percepisce là intorno. La montagna ci fa pensare per la sua sublime bellezza, ma anche per gli aspetti drammatici che trasmette,

come la fragilità, la consapevolezza che tutto può scomparire in un attimo. Ecco, c'è sicuramente qualcosa di molto forte, una grande energia di cui ho molto rispetto: sarei un arrogante se pensassi di essere riuscito a fare quello che ho fatto e a uscire da certe situazioni solo grazie alla mia bravura e alla mia preparazione; sono stato fortunato.» Per praticare uno sport del genere, conta di più l'allenamento fisico o la concentrazione mentale? «Bisogna distinguere tra la semplice attività sportiva, che si pratica in sicurezza nelle palestre, e l'esplorazione, l'avventura vera che si vive tra le montagne. Ecco, quando ci allontaniamo dalla sicurezza delle quattro mura e andiamo all'aperto è sì molto importante la preparazione atletica, ma forse la parte mentale è preponderante. La capacità di avere una concentrazione costante richiede un grande allenamento psicologico che forse ci allontana un po' dalla semplice attività sportiva.» Cosa può insegnare l'arrampicata?


IN PERSONA

«Il rispetto per l'ambiente, per se stessi e per gli altri, innanzitutto. È una delle prime cose che la montagna mi ha insegnato. L'arrampicata sa essere una grande scuola, una forma di educazione che ti permette di adottare un modo critico di pensare. Ti dà la capacità di assumerti le tue responsabilità, di non delegare.» C'è nella sua vita un limite che non è riuscito a superare? «Ce ne sarebbero stati parecchi, ma la montagna mi ha insegnato anche a perdere. In generale ho imparato che i limiti non vanno superati con un enorme salto ma grattando quotidianamente e spostando leggermente più in là le proprie possibilità, provando pian piano a raggiungere l'obiettivo.» Come si diventa un grande arrampicatore, un bravo alpinista, un campione? «Il talento da solo non è sufficiente. Bisogna avere la voglia di raggiungere i risultati, ma questo lo si può dire di qualsiasi sport o di qualsiasi attività in generale. Possiamo anche nascere con un talento, per il quale però non abbiamo alcun merito: il nostro dovere è coltivarlo. Con il talento non andiamo da nessuna parte, se non ci mettiamo la passione,

la forza, l'impegno.» Una delle sue imprese è protagonista di un pluripremiato docufilm, “Verticalmente Demodè”. Parliamo della scalata di quella via che lei ha battezzato “Eternit”. Perché questo nome? «Quell'inclinazione è molto pericolosa da decifrare, può nascondere una difficoltà strana, velenosa. Ed è esattamente quello che era l'Eternit: qualcosa che non sembrava ma era pericoloso. Volevo ricordare la drammaticità di quella vicenda: il fatto che a volte non vogliamo vedere la pericolosità delle cose. Mi sembrava una cosa che era giusto ricordare.» Lei non ama le gare di arrampicata, perché? «Non ho nulla contro le gare, ma a me non piacciono, non mi dà soddisfazione vincere una competizione. Anzi, quando si entra in quelle dinamiche, il mio personale modo di fare arrampicata viene snaturato. Per me è una cosa molto intima e personale, che non riesco quasi a raccontare, figurarsi a vivere sotto i riflettori di una gara. Al massimo posso considerarla una competizione con me stesso. In fondo, la mia è forse più una forma di creatività che di attività agonistica.»

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visti e da vedere torino magazine

'Impromptus'

© Jochen Sandig

Torino-Berlino: un viaggio all'insegna della cultura Siamo giunti al terzo trimestre del viaggio che, per tutto il 2015, ci avvicina al mondo culturale di Berlino. Molte le iniziative che ci sono già state, ognuna delle quali è stata salutata da una fortissima partecipazione. Sono sicuro che andrà così anche a luglio, agosto e settembre». Con queste parole Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura, al Turismo e alla Promozione della Città, presenta il ricco calendario di Torino incontra Berlino, previsto per i mesi più caldi dell'anno. Un programma di forte impatto culturale, che rende ancora più ricchi gli eventi pensati per intrattenere i turisti di passaggio sotto la Mole per Expo 2015. Un percorso che passa attraverso la conoscenza artistica, e non solo, di due paesi che non hanno paura d’imbarcarsi verso nuove rotte, condividendo la ricchezza delle affinità e la bellezza delle differenze. Musica, cinema, arte, spettacoli dal vivo, scienza, filosofia, lingua e letteratura. A dare il via al programma estivo è 'Timebank' di Grotest Maru, in scena il 17 luglio dalle 19 alle 22.30 in piazzetta Reale. Il 2 agosto, invece, sarà la volta di 'Variazioni conviviali', una suggestiva cena spettacolo a Villa Reale-Ristorante Guido, a Fontanafredda, che vedrà protagonisti Bruno Franceschini e lo chef Ugo Alciati. Il 19 settembre, sul palco del Teatro Regio 'Impromptus' di Sasha Waltz, spettacolo che fa parte del programma del Torinodanza Festival. In agenda anche un appuntamento con la filosofia: il 23 settembre, dalle 17.30 all'Università degli Studi di Torino, si parlerà di Walter Benjamin. Per il programma completo: www.torinoincontraberlino.it

« Torremole

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Di terra e stelle… torna Torino Spiritualità al 23 al 27 settembre, i luoghi simbolo della città di Torino e della provincia saranno nuovamente coinvolti da Torino Spiritualità, il progetto del Circolo dei lettori giunto all'undicesima edizione. Leitmotiv per il 2015 sarà ‘l’impasto umano’, la complessa mescolanza di materia e trascendenza che costituisce, definisce e unisce le persone. La ricerca del significato proseguirà stavolta attraverso nuovi strumenti, percorsi e idee e per voce di numerosi ospiti provenienti da tutto il mondo: tra questi, il maestro tibetano Sogyal Rinpoche, il teologo statunitense Matthew Fox, il filosofo spagnolo Fernando Savater, il coreografo belga Alain Platel e il critico d’arte inglese John Berger, oltre a tanti altri intellettuali e protagonisti italiani della letteratura, della scienza, della storia, della teologia; in una parola, della contemporaneità. Il pubblico sarà invitato al confronto e alla riflessione per cinque giorni di dialoghi, lezioni, spettacoli, meditazioni ed esperienze nei teatri Gobetti e Carignano, nelle chiese San Filippo Neri e San Giuseppe, nell’elegante Palazzo Graneri della Roccia, fino alle postindustriali Fonderie Limone di Moncalieri e all’osservatorio astronomico di Pino Torinese. L’impasto di Torino Spiritualità si presenterà anche tramite grandi opere presentate in veste inedita – l’apertura sarà infatti con il 'Requiem' di Mozart reinterpretato dal Coro del Teatro Regio di Torino e dalla scrittrice Michela Murgia – reading – Fabrizio Bentivoglio leggerà brani tratti da ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ di Milan Kundera – e arte in luoghi inattesi – il cimitero e l’osservatorio astronomico saranno teatro del percorso ‘Fatti di terra gurdiamo le stelle’ – oltre a laboratori che coinvolgeranno il pubblico in una condivisione di esperienze insieme alla Scuola Otium. «Torino Spiritualità 2015 offre una riflessione sulla natura multiforme dell’uomo e sulla misura degli ingredienti che lo compongono e lo definiscono – ha detto Maurizia Rebola, direttore del Circolo dei lettori – l’impasto umano rimanda tanto alla natura composita di ogni individuo quanto al nostro essre in relazione gli uni con gli altri: noi tutti siamo l’impasto umano». Per il programma dettagliato: www.torinospiritualita.org

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Serranos: «Vamos a tapear» a moda delle tapas ha conquistato anche Torino. In via San Massimo 11 è stato da poco inaugurato il tapas bar Serranos Tapas y Gintonic. Tavoli di legno in stile rustico, musica iberica e tutta la vivacità del popolo ispanico rendono questa tipica taverna spagnola veramente originale. Appena varcata la soglia verrete circondati da un'atmosfera magica, perfetta per gustare le specialità della cucina spagnola e per sorseggiare una dissetante 'cerveza' San Miguel, un calice di sangria o un gin tonic, uno dei long drink più richiesti in Spagna in questo momento. Nel suggestivo déhors potrete assaporare le tante prelibatezze che, tutte le settimane, arrivano fresche dalla Spagna: dal jamón ibérico agli embutidos, dalle acciughe de Cantabrico al pimientos del piquillo de Lodosa, dai formaggi alle olive, fino alle saporite spezie andaluse. Must di Serranos, poi, sono piatti come la paella y fideuá (paella con pasta spezzata al posto del riso), il pulpo a la gallega (polpo alla galiziana), i gambas al ajillo (gamberetti saltati con aglio e vino bianco) e le croquetas de jamón e bacalao (crocchette di prosciutto serrano e baccalà). Cosa aspettate allora? Tuffatevi subito nei sapori spagnoli, per un itinerario gastronomico all'insegna del gusto. Per tutte le info: www.serranos.it

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