Detourism Venezia web Magazine #19

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Venezia MAGAZINE

ANNO III (YEAR 3) 2016

19 ( venezia ) MAGAZINE


ANNO III_2016 numero 19 YEAR III_2016 issue 19

( venezia ) MAGAZINE WEB MAGAZINE A CURA DI WEB MAGAZINE BY Ufficio Turismo Sostenibile della Città di Venezia Redazione /Editors Luca Bianchetto Francesca Perotto Sara Rossi Marta Zardinoni Hanno collaborato a questo numero /In collaboration with Mariagrazia Dammicco, Pierangelo Federici

Contatti /Contacts turismosostenibile@comune.venezia.it www.veneziaunica.it/it/content/detourism-venezia www.comune.venezia.it/turismo Progetto grafico /Graphic design mimicocodesign.com

SCOPRI LA VENEZIA CHE NON TI ASPETTI TRAVEL VENICE LIKE A LOCAL Detourism è il nuovo magazine della Città di Venezia, per viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai soliti percorsi, alla ricerca dei luoghi più originali, insoliti e segreti della città. Detourism is the new magazine of the City of Venice, for curious travellers who enjoy wander off the beaten path looking for the Venice most unusual and secret places and discovering its original characters. PERCHÉ DETOURISM? WHY DETOURISM? Perché Venezia è la città perfetta in cui perdersi. Per un modo diverso di viaggiare. Per vivere Venezia da veneziani. Per scoprire un’altra Venezia. Vi invitiamo a diventare deturisti, scoprire quello che le guide non dicono, percorrere itinerari fuori dai luoghi comuni e sperimentare incontri inaspettati. Because Venice is the perfect place to get lost. Travelling in a different way. Experiencing Venice like a Venetian. Discovering another Venice. So ditch the itinerary and become a detourist, find out what travel guides never tell, and discover an unexpected Venice. BUON DETOUR! HAPPY DETOURING! Ufficio Turismo Sostenibile della Città di Venezia The Venice Office of Sustainable Tourism

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LA VENEZIA PIU VERDE LA LAGUNA NORD /The Northern Lagoon /The greenest Venice

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02

VENEZIA VISTA DALL'ACQUA /Venice seen from the water

ANDAR PER ROSE /Walking among roses

CUCINA VENEZIANA /Food & Wine

BIENNALE 2016 /Biennale 2016

03

04

PELLESTRINA, MON AMOUR /Pellestrina, mon amour

BIENNALE ARCHITETTURA 2016

FESTE VENEZIANE /Festivals & Events

05 UN ANNO DI TRADIZIONI /The great traditional festivities


LA LAGUNA NORD /Venice Northern Lagoon

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VENEZIA VISTA DALL'ACQUA: TOUR ALLE ISOLE DELLA LAGUNA NORD l /Venice from another perspective: slow tour to the islands of the Lagoon

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are difficile immaginare che oltre alla Venezia da cartolina, quella affollatissima di Piazza San Marco, di Rialto e del Canal Grande, ne esista un’altra, fuori dall’ordinario, ancora inesplorata e segreta. Eppure, solo poco distante dalla più celebre piazza cittadina, per chi vuole cercare angoli di pace e confondersi tra i veneziani , c’è tutta una Venezia insolita e inattesa, da esplorare a ritmo lento. Non si può dire di aver conosciuto Venezia – città, unica al mondo, che sorge su un arcipelago di piccole isole al centro della sua laguna – senza averla mai vista dall’acqua . Il modo migliore per avventurarsi nella laguna, quest'ampia distesa di acqua e di terre semi-emerse dominata dalla quiete e dal silenzio, è viaggiare a bordo di imbarcazioni ecosostenibili , dotate di motore elettrico e pannelli fotovoltaici,

oppure alimentate con biocarburanti. Ma si può anche scegliere di navigare su un colorato bragozzo, la tipica barca da pesca veneziana , che è ancora oggi uno dei simboli più noti della cultura lagunare. Sono circa una quarantina le isole della laguna di Venezia e più della metà si trova nella parte settentrionale. Murano, celebre per le fornaci e gli atelier di vetro soffiato, Burano, isola di pescatori dalle tipiche case colorate, e Torcello, amata da Hemingway, con la sua millenaria basilica, la più antica della laguna, sono solo alcune delle isole che attendono di essere raggiunte, esplorate e ricordate per la loro bellezza. Tutte le isole che stanno intorno a Venezia , anche le meno conosciute, ma forse proprio per questo più ricche di fascino, non dovrebbero essere dimenticate in un soggiorno nella città lagunare.


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In alto /at the top L'isola di Torcello. /The island of Torcello. photo: Paolo Andrich.

t is hard to imagine that behind the Venice of the postcards, the touristpacked city of Saint Mark's Square, the Rialto and the Grand Canal, there is another secret Venice, extraordinary and unexplored . Yet, a stone's throw from the world's most famous square a parallel city, unexpected and uncommon , lies waiting for those who come to find the quieter corners and mix with real Venetians; a city to be explored without haste. You cannot say you know Venice - unique in all the world, on its archipelago of small islands in the middle of the lagoon - if you have never seen it from the water. The best way to explore the lagoon, that wide open stretch of water and semiimmersed land soaked in silence and tranquility, is on board an eco-sustainable boat, with an electric motor and photovoltaic panels, or powered by biofuels. But you ( venezia ) MAGAZINE

can also choose to sail on a colourful bragozzo, the traditional Venetian fishing boat which is still one of the best-known symbols of lagoon culture. There are around forty islands in the Venetian lagoon , more than half of which are in the northern part, which is soon to formally become a 16,000 hectare natural park. Murano, famous for its kilns and glass-blowing workshops; Burano, the fishermen's island with its typical coloured houses; Torcello, beloved by Hemingway, with its thousandyear-old cathedral, the oldest in the lagoon: these are just a few of the islands waiting to be explored, experienced and remembered for their beauty. None of the smaller islands surrounding Venice, even the least-known, but perhaps most fascinating precisely because of this, should be forgotten during your stay in the city.


>LAGUNA NORD /VENICE NORTHERN LAGOON

In alto /at the top L'isola della Certosa. /The island of Certosa. photo: Philip Plisson.

Certosa

Certosa

Proprio al centro della laguna veneta, l’isola della Certosa, il cui nome deriva dai Padri Certosini che l’abitarono per secoli, offre i più suggestivi panorami di Venezia, di Murano e del Lido. L’isola, abbandonata e spogliata delle sue opere d’arte, in tempi più recenti è stata usata a scopi militari. Oggi, dopo un lungo progetto di recupero tuttora in corso, è diventata un parco urbano, in parte accessibile al pubblico, che permette facili escursioni naturalistiche. L’isola ospita anche una marina con più di trecento ormeggi attrezzati, una struttura ricettiva con hotel, ristorante e bar, un cantiere navale e una scuola di vela.

Right in the centre of the Venetian lagoon, the island of Certosa, whose name comes from the Carthusian monks who lived here for centuries, offers striking views of Venice, Murano and the Lido. The island, once abandoned and stripped of its art, in more recent times was used by the military. Today, after a long rehabilitation project which is still ongoing, it has been turned into an urban park, parts of which are open to the public for user-friendly nature walks. The island also has a harbour with over three hundred well-equipped berths, a hotel complex with restaurant and bar, a boatyard and a sailing school .


Vignole

Vignole

Chiamata un tempo l'isola delle sette vigne, le Vignole, seppur vicinissima a Venezia, è oggi un piccolo paese con una quarantina di abitanti, da sempre legati alla terra. Dagli orti dell'isola infatti spesso provenivano le verdure del mercato di Rialto, trasportate ogni giorno su grandi barche a remi. Da visitare l a chiesetta cinquecentesca, intitolata a Santa Maria Assunta e Santa Eurosia, forse l'unica del suo genere ancora ben conservata fra le tante – ormai scomparse – che si trovavano nelle isole della laguna. Se già in epoca romana era un luogo privilegiato di villeggiatura, l’isola delle Vignole è ancora molto amata dai veneziani, che la scelgono per una sosta in una delle sue caratteristiche trattorie con pergolato e giardino.

Once called the island of the seven vineyards, le Vignole, albeit very close to Venice, is a small village with around forty inhabitants, who have always been farmers. In fact, many of the vegetables sold in the Rialto market are grown on the island's plots, and brought in daily in large rowing boats. The sixteenth century church of Santa Maria Assunta e Santa Eurosia is worth a visit, as perhaps the only well-preserved example of the many churches now disappeared - on the islands of the lagoon. The island of Le Vignole was already a prestigious holiday destination in Roman times, and continues to be much loved by the Venetians, who come here to eat in one of the typical trattorias with gardens and pergolas.

Sant'Andrea

Sant'Andrea

Sull’isola di Sant’Andrea, alle porte della laguna, si trova una rocca cinquecentesca a guardia di Venezia, progettata da Michele Sanmicheli, uno dei massimi architetti dell’epoca, per intimorire i nemici che venivano dal mare. Attualmente il forte non è accessibile, ma anche dall’acqua è possibile ammirare a pieno il corpo centrale, costruito sui resti dell’originario torrione quattrocentesco, e il bastione esterno alla base del quale erano poste le batterie. Qui, per un breve periodo, fu recluso l’avventuriero e scrittore veneziano Giacomo Casanova.

On the island of Sant’Andrea, at the gateway of the lagoon, stands a sixteenth century fortress which guards the city of Venice, built by Michele Sanmicheli, one of the era's greatest architects, to intimidate enemies arriving by sea. Currently the fortress is not open to the public, but from the water visitors can admire the central stronghold, built on the ruins of the original fifteenth century keep, and the external bastion which housed the artillery. The writer and adventurer Giacomo Casanova was imprisoned here for a short time. ( venezia ) MAGAZINE

In alto /at the top L'isola delle Vignole. /Vignole island. photo: Giorgio Bombieri. In basso /at the bottom L'isola di Sant'Andrea. /Sant'Andrea island. photo: Venezia Unica


>LAGUNA NORD /VENICE NORTHERN LAGOON

In alto /at the top Lazzaretto Novo. /Lazzaretto Novo island. photo: Giorgio Bombieri. Sotto /at the bottom La Torre Massimiliana dell'isola di Sant'Erasmo. /Maximilian Tower at Sant'Erasmo. photo: Giorgio Bombieri.

Sant’Erasmo

Sant’Erasmo

L’isola di Sant’Erasmo, la più vasta della laguna nord , è conosciuta come l’orto della Serenissima , ed è rinomata per la bontà dei suoi carciofi, cardi e asparagi . Sull’isola si produce anche dell’ottimo vino: proprio a Sant’Erasmo ogni domenica d'ottobre si celebra la vite e l’uva con una delle feste più popolari della laguna, la Festa del Mosto. A Sant’Erasmo si può visitare, da marzo a ottobre, la Torre Massimiliana, fortezza ottocentesca che prese il nome dell'arciduca Massimiliano d'Austria, il quale vi trovò rifugio durante i moti popolari del 1848. Oggi la torre, recentemente restaurata, ospita esposizioni d'arte ed eventi culturali .

The island of Sant’Erasmo, the largest in the northern lagoon , is known as the garden of the "Serenissima", and is famous for its wonderful artichokes, cardoons and asparagus. The island also produces excellent wine, and on the first Sunday of October every year, Sant’Erasmo celebrates the vine and its fruit with the lagoon's most popular festival, the Festa del Mosto. From March to October you can visit the Maximilian Tower, a nineteenth century fortress named after Archduke Maximilian of Austria, who took refuge here during the popular uprising in 1848. Recently restored, the tower now holds art exhibitions and other cultural events.


Lazzaretto Nuovo

Lazzaretto Nuovo

L'isola del Lazzaretto Nuovo – per distinguerlo da quello vecchio – un tempo ospitava un lazzaretto per la quarantena di uomini e merci sospettati di contagio della peste. Da aprile a ottobre si può visitare l'isola con un tour guidato che prevede un percorso storico–archeologico interno alla cinta muraria e un’escursione naturalistica. La passeggiata, di circa un chilometro, consente di percorrere il vecchio “giro di ronda” delle sentinelle e di salire sui bastioni ottocenteschi, dove si abbraccia con lo sguardo tutta la laguna di fronte a Venezia .

The island of Lazzaretto Nuovo - as distinct from the old - was once home to a quarantine centre for men and goods suspected of being infected with the plague. The island can be visited from April to October, with a guided tour which takes visitors on a historical - archaeological route inside the perimeter walls and a nature walk. The walk, around one kilometre, follows the old route of the guards, and climbs the nineteenth century bastions, giving great views of the whole panorama of the lagoon .

San Francesco del Deserto

San Francesco del Deserto

L’isola di San Francesco del Deserto, un piccolo paradiso di pace e silenzio che sorge di fronte a Sant’Erasmo, è un eremo francescano, abitato dai Frati Minori fin dal 1230. Secondo la tradizione, questo convento, circondato da uno splendido giardino, ospitò, intorno al 1220, il Santo di Assisi di ritorno dall’Oriente. L’isola è aperta ai visitatori in cerca di tranquillità, che desiderano ristorarsi passeggiando nel parco, visitando la chiesa e il chiostro. Sarà come entrare in un altro mondo, lontano dalla folla di Venezia.

The island of San Francesco del Deserto, a small paradise of peace and quiet across the water from Sant’Erasmo, is a Franciscan hermitage, inhabited by Minorite monks since 1230. Legends tells that this monastery, with its splendid gardens, hosted St. Francis of Assisi on his return from the Holy Land in 1220. The island is open to visitors in search of tranquility, who wish to rest in the gardens, the church and the cloisters. It is like entering another world, far away from the crowds of Venice. ( venezia ) MAGAZINE

In questa pagina /in this page L'isola di San Francesco del Deserto. /The island of San Francesco del Deserto. photo: Giorgio Bombieri.


LA VENEZIA PIÙ VERDE /The greenest side of Venice

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ANDAR PER ROSE TRA CALLI E CANALI /Walking among roses between the narrow streets and canals Nel segno della bellezza più piena. /In the name of the greatest beauty. Testo e foto di /text and photographs by Mariagrazia Dammicco, Wigwam Club Giardini Storici Venezia

In alto /at the top Dal mese di maggio, a Venezia le rose fioriscono in spazi segreti, dietro palazzi e conventi, fra canali e mura di cinta. /From May, Venice roses are in bloom in hidden spaces, behind palaces and cloisters, between the canals and walls.

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a sempre e dovunque considerata “regina dei fiori”, la rosa è indiscussa sovrana anche dei giardini veneziani. Fioriture da scoprire durante la bella stagione in spazi segreti, dietro palazzi e conventi, fra canali e mura di cinta. Terreni strappati al salmastro, dove un tempo si coltivavano anche prodotti utili per la tavola e la salute, dove i fiori si mescolavano ad ortaggi, erbe aromatiche e officinali, ad agrumi in vaso e a frutti del brolo. Roseti curvati ad arco coprivano lunghe pergole, desiderose di sole. Oppure in epoca più recente creavano ombrosi berceau “a forma di capanna”, come ci racconta D'Annunzio. A volte ne nasceva un vero “paradiso dei fiori” come nel giardino Eden alla Giudecca dove “vecchie rose selvatiche s’intrecciavano ancora con rose 'centifolia' e 'muscosa', tra iris e gigli bianchi”. In realtà quello della rosa è un vero universo, un genere con

un albero genealogico così ramificato da contare oggi circa 150 specie e innumerevoli varietà, per rispondere alle esigenze di diversi spazi verdi oltre che alle più intime attese di ogni giardiniere. Chi avrà il privilegio di accedere a giardini privati, potrà scoprire la languida bellezza di antiche varietà o il portamento orgogliosamente eretto di quelle moderne, talvolta raccolte in vere e proprie collezioni, piccole sfide botaniche in cui i proprietari amano cimentarsi per godere di fioriture che stupiscano gli ospiti e rispecchino il proprio animo. Ma anche semplicemente passeggiando per la città ci si può imbattere nelle spettacolari cascate di sarmentose, come la vigorosa R. banksiae lutea che deborda dall'alto muro di cinta d i Ca' Foscari nell'angolo che guarda verso il ponte. Attraversando il folto corridoio verde di Palazzo Cavalli Franchetti, fra campo Santo Stefano e San Vidal, o il Parco Savorgnan, vicino


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In alto /at the top La tenera generositĂ della R. chinensis mutabilis nel giardino di Palazzo Cavalli Franchetti. /The tender generosity of R. chinensis mutabilis in the garden of Palazzo Cavalli Franchetti.

n all locations and since time immemorial considered "the queen of flowers", the rose is the undisputed sovereign of the Venetian gardens. Blooms to discover during the summer in hidden spaces, behind palaces and cloisters, between the canals and walls. Land reclaimed from the salt water, which once also cultivated products both for the table and for our well-being, where the flowers mix with vegetables, aromatic and medicinal herbs, potted citrus and fruits of the orchard. Arches of roses cover long pergolas, eager for the sun. In more recent times they have created shady "hut-shaped" cradles, as described by D'Annunzio. Sometimes a true "paradise of flowers" is born, as in the Eden garden on the island of Giudecca, where "old wild roses still intertwine with Provence and Moss roses, between irises and white lilies." ( venezia ) MAGAZINE

In reality, the rose its own universe; a family tree with so many branches that today number about 150 species and countless varieties, to meet the needs of different green spaces and the deepest longings of every gardener. Those who have the privilege of access to private gardens can discover the languid beauty of the ancient varieties or the proudly erect bearing of the modern ones, sometimes together in actual collections, small botanical challenges in which the owners love to test themselves and to enjoy blooms that dazzle guests and mirror their own souls. But just by walking around the city one may encounter, in the spectacular waterfalls of vines and creepers, such varieties as the vigorous R. banksiae lutea that spill from the walls of Ca' Foscari in the corner looking towards the bridge. Through the dense green corridor of the Palazzo Cavalli


> LA VENEZIA PIÙ VERDE /THE GREENEST SIDE OF VENICE

In questa pagina /in this page Semplicemente passeggiando per la città ci si può imbattere nelle romantiche fioriture dell'indiscussa sovrana dei giardini veneziani. /Just by walking around the city one may encounter "the queen of flowers", the undisputed sovereign of the Venetian gardens.

al ponte delle Guglie, si può scoprire la tenera generosità della R. chinensis mutabilis, con il fiore semplice che nel corso della sua vita si tinge di colori diversi spesso fino ad autunno inoltrato. Nell'aiola centrale del Giardino di Ca' Rezzonico si può ammirare l'uso di “colorare” nella bella stagione i disegni tracciati dal bosso con variopinte fioriture. Cespugli di rose vermiglie e rosmarino spiccano sul blu elettrico dell'installazione Casa cielo di passaggio di Mario Bottinelli Montandon al giardino di Thetis all'Arsenale Novissimo, accanto a numerose altre opere contemporanee che si fondono con la vegetazione. Dalle cancellate di palazzo Gradenigo, aristocratica residenza lungo il Rio Marin, si può scorgere la ricchezza delle Rose Bourbon che crescono incuranti di essere talvolta raggiunte dall'acqua salmastra. Ed entrando al ritrovato palazzetto Bru Zane,

Franchetti , between Santo Stefano and San Vidal, or the Parco Savorgnan, near the Guglie bridge, one can discover the tender generosity of R. chinensis mutabilis, with its simple flower which, during the course of its life, is tinged with different colours, especially in late autumn. In the central flowerbed of the Garden of Ca' Rezzonico one can admire the summer use of "colouration" in the designs traced in the boxwood by the multi-coloured blooms. Bushes of vermilion roses and rosemary stand out against the electric blue of the Casa cielo di passaggio installation by Mario Bottinelli Montandon in the Thetis garden of the Arsenale Novissimo, alongside many other contemporary works that blend in with the vegetation. In the fences of the palazzo Gradenigo, an aristocratic residence along the Rio Marin, one can see the richness of the Bourbon roses that grow


oggi dedicato alla musica romantica, si viene accolti dalle rampicanti Rose Iceberg che si fondono in una sinfonia di scale di verde e note di fioriture bianche. Percorrendo invece il Canal Grande in vaporetto, nei pressi del Ponte degli Scalzi, si possono ammirare i romantici archi di rose del giardino di Ca' Nigra, dono d'amore della contessa Elisabetta Francesca Albrizzi al celebre diplomatico piemontese Costantino Nigra. Nei pressi di San Samuele si resta affascinati dall'esuberanza delle fioriture pastello di R. 'Sea Foam' e R. 'Petal Pushers' che dalla balaustra di palazzo Malipiero Barnabò si protendono verso l'acqua, davanti a grandi macchie di oleandro. E nella laguna sud ci si può spingere fino all'isola di San Lazzaro dove acquistare la celebre confettura di petali di rose damascene preparata dagli

abundantly, sometimes as far as the brackish water. And, entering the restored palazzetto Bru Zane, now dedicated to Romantic music, one is welcomed by climbing Iceberg roses that come together in a symphony of green scales and notes of white blooms. Travelling along the Grand Canal by boat, near the Ponte degli Scalzi, one can admire the romantic arches of roses of the Ca' Nigra garden, a gift of love from the Countess Elisabetta Francesca Albrizzi to the famous Piedmontese diplomat Costantino Nigra. Near San Samuele one will be fascinated by the exuberance of the pastel blooms of the R. 'Sea Foam' and R. 'Petal Pushers' that run from the balustrade of the palazzo Malipiero Barnabò into the water, opposite large bushes of oleander. And in the southern lagoon one can visit the island of San

Accanto /on the left Palazzetto Bru Zane. Due putti muniti di faretra accolgono gli ospiti fra candide rose Iceberg. /The green space fronting Palazzetto Bru Zane, with Iceberg roses.

( venezia ) MAGAZINE


> LA VENEZIA PIÙ VERDE /THE GREENEST SIDE OF VENICE

A destra /at the right Le rose rosate 'Résurrection' da Ravensbruck in ricordo delle deportate venete. /The pink roses 'Résurrection' in memory of the Venetian women deported to Ravensbruck. Al centro /in the middle La vigorosa R. banksiae lutea del Parco Savorgnan, vicino al ponte delle Guglie. /The vigorous R. banksiae lutea of the Parco Savorgnan, near the Guglie bridge.

stessi monaci armeni o anche a Sacca Sessola, nota come l'Isola delle Rose. Ma a Venezia le rose possono essere anche celebrative. Come il bòcolo, il bocciolo di rosa rossa che secondo la tradizione ogni veneziano dona alla propria amata il 25 aprile, festa nazionale della Liberazione ma anche giornata dedicata a San Marco protettore della città. Ricordano le donne della Resistenza quelle piantate all'isola della Giudecca nel Giardino della Memoria di Villa Hériot. Rose che parlano

Lazzaro to buy the famous Damask rose petal jam made by the Armenian monks and Sacca Sessola, known as the Island of Roses. But in Venice roses can also be celebratory. As in the bòcolo, the bud of the red rose which, according to tradition, every Venetian gives his or her beloved on April 25, the National Day of Liberation but also the day dedicated to St. Mark, the city's patron saint. In memory of the Women of the Resistance, the Giardino della Memoria of the Villa Hériot was planted on the island of Giudecca. Roses that speak of libe-


di donne libere e coraggiose: le gialle 'Proust', amate dall’antifascista veneziana Franca Trentin, le rosse 'Bella Ciao' per le non combattenti della Resistenza “taciuta” e le rosate 'Résurrection' da Ravensbruck in ricordo delle deportate venete. Accanto a queste, un'altra pianta recentemente è stata piantata: è un alberello di rose bianche che Iveser ha voluto dedicare a Valeria Solesin, la studentessa veneziana della Sorbona, unica vittima italiana degli attentati jihadisti del 13 novembre a Parigi. E ancora una volta è stata scelta una rosa, il segno di un sentimento profondo e commosso, un inno alla bellezza e all'amore. Accarezzata dalle brezze della laguna, di fronte a quell'acqua che unisce tutti i popoli e i loro fiori.

rated and courageous women: the yellow 'Proust', loved by the Venetian anti-fascist Franca Trentin; the red 'Bella Ciao' for the non-combatants of the "unspoken" Resistance and the pink 'Résurrection' in memory of the Venetian women deported to Ravensbruck. Alongside these, a new addition has recently been planted: it is a sapling of white rose that Iveser (the Venetian Institute for the history of the Resistance) dedicated to Valeria Solesin, a Venetian student of the Sorbonne, the sole Italian victim of the jihadist attacks of 13 November, 2015, in Paris. And here again a rose was chosen, a sign of deep and moving sentiment, a hymn to beauty and love. Caressed by the breezes of the lagoon, where the water unites all peoples and their flowers.

Indirizzi /Addressess Indirizzi e orari di apertura

venerdi 9.00-13.00 (su appuntamento)

Da leggere, per farsi guidare

Ca' Rezzonico /Museo del Settecento veneziano Dorsoduro 3136 carezzonico.visitmuve.it inverno 10.00-17.00; estate 10.00-18.00

Palazzetto Bru Zane / Centre de musique romantique française San Polo 2368 www.bru-zane.com dal lunedì al venerdì 14.3017.30

> INFORMAZIONI UTILI //Useful information

Iveser /Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giudecca 54/P, calle Michelangelo www.iveser.it lunedì e mercoledi 9.3013.00/14.30-17.30; martedì e giovedì 9.30-14.30;

Thetis SpA, Castello, Arsenale Novissimo www.thetis.it dal lunedì al venerdì 10.0016.00 Parchi pubblici di Venezia inverno 8.00-18.00; estate 8.00-20.30 ( venezia ) MAGAZINE

/Reading suggestions before you go

Mariagrazia Dammicco,

Guida ai giardini di Venezia,

foto di Gabriele Kostas, La Toletta Edizioni, Venezia 2014. Informazioni /Contacts Wigwam ClubGiardini Storici Venezia www.giardini-venezia.it giardini.storici.venezia @gmail.com +39 388 4593091


LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /Venice's culinary history

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PELLESTRINA, MON AMOUR /Pellestrina, mon amour Testo di /by Pierangelo Federici (*) foto di /photographs by Veneziani a Tavola www.facebook.com/veneziani.a.tavola

Andar a magnar in isola”, per i veneziani è come la gita fuori porta di romani, milanesi, bolognesi… Qui a Venezia di mura e porte non ce ne sono, ma la tradizione è forte. Per esempio, c'è una bellissima citazione di Hugo Pratt su una locanda di Malamocco: uno sfogio (sogliola) appena grigliato per Corto Maltese. I Murazzi ( Murassi in veneziano) sono la famosa opera di difesa a mare, un’imponente, lunga diga in pietra d’Istria costruita dalla Repubblica di Venezia tra il 1744 e il 1782 (ultima grande opera della Serenissima). Sull'isola di Pellestrina i Murazzi iniziano a Santa Maria del Mare e terminano, dopo circa 10 chilometri, a Ca’ Roman e sostituiscono le precedenti palade, semplici palafitte riempite di sassi la cui durata era molto più breve. In epoca a noi vicina sono stati integrati con una serie di “pennelli” frangiflutti, posti

perpendicolarmente all'opera principale, il cui scopo è favorire la formazione di bassifondi e tratti di spiaggia. Quindi, è da non più di quindici anni che ci si può stendere sulla sabbia a prendere il sole a Pellestrina , prima c’erano soltanto queste grandi pietre: i Murazzi. In questa stretta lingua di sabbia che divide la laguna dal mare, non ci sono alberghi, nemmeno locande o qualsiasi tipo di struttura ricettiva, soltanto un unico minuscolo b&b aperto l’anno scorso; ma non c’è una sola discoteca, la “movida” non sanno cosa sia e, se non puoi fare a meno del mojito, te lo fai a casa tua perché l’unico cocktail riconosciuto è lo spritz liscio. Al bar, che vende anche i giornali e le sigarette, bevendo un’ombra e sgranocchiando un bossolà (da non confondere con il bussolà dolce dell’isola di Burano), si gioca a carte e si parla di pesca: “ poco pesse ‘sto ano,

come scoar el mar co’ un piròn”. Scopare il mare con una

forchetta; tutti pescano a


“ In alto /at the top Il borgo di San Pietro in Volta, sull'isola di Pellestrina. /San Pietro in Volta, on the island of Pellestrina. Lo spettacolo del tramonto sulla laguna. /The spectacle of the sunset on the lagoon.

Going to the islands to eat” is for Venetians like a trip gateway for the people of Rome, Milan, and Bologna... Here in Venice the walls and gates don't exist, but the tradition is strong. For example, here is a beautiful quote from Hugo Pratt about a Malamocco inn: a sfogio (local word meaning sole) just grilled for the sailor and adventurer Corto Maltese. The Murazzi (Murassi in the Venetian dialect) is a famous work of sea defence, an imposing, long Istrian stone dam built by the Republic of Venice between 1744 and 1782 (the last great work of the Serenissima). On the island of Pellestrina, the Murazzi start at Santa Maria del Mare and end, after about 10 kilometres, at the Ca' Roman, replacing the pre-existing palade simple piles filled with stones, whose lifespan was much shorter. In more recent times they were integrated with a series of groynes, placed ( venezia ) MAGAZINE

perpendicular to the main construction, with the aim of encouraging the formation of shallows and stretches of beach. So it is for no more than fifteen years that one has been able to lay on the sand and sunbathe at Pellestrina; previously, there were only these great stones: the Murazzi. On this narrow strip of sand that separates the lagoon from the sea, there are no hotels, inns or any kind of accommodation, only a single tiny B & B that opened last year. There is no nightclub. In fact, there is no "nightlife" as such, and if you simply cannot do without a mojito, you'll have to make it at home because the only recognized cocktail here is a spritz without ice. At the bar, which also sells newspapers and cigarettes, drinking in the shade and munching a bossolà (a savoury bread often in the form of a ring - not to be confused with the sweet bussolà from the


> LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /VENICE'S CULINARY HISTORY

(*) Pierangelo Federici, veneziano, di mestiere fa il pubblicitario copywriter, per passione il gourmet. Ha creato campagne pubblicitarie per importanti marchi dell’enogastronomia italiana, tiene da anni una rubrica di interviste e ricette dedicate sul mensile Venezia News, scrive per “Veneziani a Tavola” e alcuni blog internazionali.

In basso /at the bottom Hugo Pratt: uno sfogio (sogliola) appena grigliato per Corto Maltese. /Hugo Pratt: a "sfogio" (local word meaning sole) just grilled for the sailor and adventurer Corto Maltese.

Pellestrina e, se ti capiterà la fortuna di andarci per una vacanza, come è successo a me, dopo qualche giorno butterai l’amo o almeno passerai le mani tra la sabbia a caccia di telline. Oppure infilerai un paio di robusti guanti da lavoro per strappare dalle rocce delle dighe i peòci (cioè i mitili, le cozze), o ancora aiuterai un anziano ortolano a raccogliere il frutto del suo lavoro e lui ti compenserà con un cesto delle straordinarie verdure cresciute su questa terra salina. Naturalmente senza esagerare, è sempre meglio chiedere, per così dire “muoversi in punta di piedi”, perché l’ambiente lo richiede e la gente di qui è paziente e gentile, ma meno abituata dei veneziani del “centro” al più invadente turismo di massa . Col passare dei giorni imparerai quello che pochi sanno, cioè che in realtà, qualche centinaio di metri

island of Burano), you play cards and talk about fishing, " not many fish this year; it's like sweeping the sea with a fork!”. Everyone fishes at

Pellestrina , and if you happen to be lucky enough to go there for a holiday, as has happened to me, after a few days you will cast a line, or at least run your hands through the sand in search of clams. Or don a pair of heavy gloves to tear mussels from the rocks of the breakwaters, or help an elderly gardener to harvest the fruit of his labours and he will reward you with a basket of extraordinary vegetables grown on this saline land. Naturally, without need for exaggeration, it is always best to ask - "walking on tiptoe", as it were - because the environment requires it, and the people here, though patient and kind, are less used to the more intrusive mass tourism than the Venetians of the "centre". As the days pass


> LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /VENICE'S CULINARY HISTORY

(*) Pierangelo Federici, a Venetian, is by profession a copywriter and by passion a gourmet. He has created ad campaigns for big Italian wine and food brands, has had a column (publishing interviews and recipes) in the monthly magazine Venezia News for years and writes for “Veneziani a Tavola” and a number of international blogs.

Sotto /at the bottom La spiaggia di Ca' Roman. /The beach at Ca' Roman.

più al largo, c’è un’altra diga che risulta sempre sommersa, quindi invisibile da terra. Proprio lì, sotto un paio di metri d’acqua, sulla lunga diga nascosta, quelli che sono capaci pescano i gransipori. Nulla a che vedere con quelle specie di mostri marini importati dalla Spagna, i granchi nostrani sono più piccoli, ma non per questo meno pericolosi per le dita, con il carapace scuro e una carne dal sapore inimitabile. Tradizionalmente vanno cotti con un sistema un poco cruento agli occhi dei più: bisogna tuffarli (vivi) in acqua di mare bollente, facendoli cuocere per circa 20 minuti, quindi vanno tagliati a pezzi con un grosso coltello, carapace compreso, insaporiti saltandoli in padella con olio extravergine d’oliva diversi rametti di rosmarino, abbondante aglio in camicia e pepe. Si mangiano usando le mani, “ciucciando” i pezzi, leccandosi le dita e bevendo il miglior bianco che hai in cantina. Dopo una giornata di spiaggia, magari nell’incanto unico dell’ Oasi di Ca’ Roman , eccoci alla sera sulla fondamenta di Pellestrina o di San Piero in Volta, qui si ripete lo spettacolo del tramonto, un’emozione con la vista che si perde sulla Laguna Sud , da Chioggia a Venezia, dall’entroterra fino ai Colli Euganei.

( venezia ) MAGAZINE

you will learn what few know that, in fact, a few hundred metres away, there is another breakwater which is always submerged, and thus invisible from the land. There, under a couple of metres of water, is a long, hidden dam, where those who are able fish for gransipori (edible crabs). Nothing like those species of sea monsters imported from Spain, the local crabs are smaller, but no less dangerous for their pincers, with a dark shell and meat with a unique flavour. Traditionally, a little cruelly in the eyes of some, they are plunged alive into boiling sea water, cooked for about 20 minutes, cut into pieces with a large knife, including the carapace, flavoured by panfrying in extra virgin olive oil with several sprigs of rosemary, plenty of unpeeled garlic and pepper. You eat with your hands, sucking the meat from the pieces, licking your fingers and drinking the best white wine you have in your cellar. After a day at the beach, maybe at the enchanting Oasi Ca’ Roman , we find ourselves in the evening at Pellestrina or San Pietro in Volta, with the ever-repeating spectacle of the sunset, an evocative view that disappears behind the southern Lagoon , from Chioggia to Venice, from the hinterland to the Euganean Hills.


BIENNALE ARCHITETTURA 2016 /Architecture Biennale 2016

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15. Mostra Internazionale di Architettura /15th International Architecture Exhibition

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a 15. Mostra Internazionale di Architettura sarà aperta al pubblico da sabato 28 maggio a domenica 27 novembre 2016 (la vernice avrà luogo nei giorni 26 e 27 maggio). La manifestazione si svilupperà in un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi. Di questi 50 sono presenti per la prima volta, e 33 sono gli architetti under 40. Il tema scelto dal curatore Alejandro Aravena è “ Reporting from the front ” e propone, spiega Aravena , di condividere con un pubblico più ampio il lavoro delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione, affrontando temi quali la segregazione , le disuguaglianze , le periferie , l’ accesso a strutture igienico-sanitarie , i disastri

naturali , la carenza di alloggi , la migrazione , l’ informalità , la criminalità , il traffico , lo spreco , l’ inquinamento e la partecipazione delle comunità . Propone, altresì, di presentare degli esempi di sintesi delle diverse dimensioni, dove il pragmatico si intreccia con l’esistenziale, l’attinenza con l’audacia, la creatività con il buon senso. Saranno 19 gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro, organizzati in numerose sedi della città di Venezia . Propongono un'ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la mostra di Venezia. Commenta così il Presidente Paolo Baratta : “Con questo si completa il numero di


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In alto /at the top Biennale Architettura 2016. /Architecture Biennale 2016.

he 15th International Architecture Exhibition will be open to the public from Saturday May 28th to Sunday November 27th 2016 (the preview will take place on May 26th and 27th). The exhibition will be laid out in a unitary exhibition sequence from the Central Pavilion (Giardini) to the Arsenale, and will include 88 participants from 37 different countries. 50 of them will be participating for the first time, and 33 architects are under the age of 40. The title chosen by Alejandro Aravena is REPORTING FROM THE FRONT and, explains Aravena, “will be about sharing with a broader audience, the work of people that are scrutinizing the horizon looking for new fields of action, facing issues like segregation , inequalities , peripheries , access to sanitation , natural disasters , housing shortage , mi( venezia ) MAGAZINE

gration , informality, crime, traffic , waste , pollution and participation of communities . And simultaneously will be about presenting examples where different dimensions are synthesized, integrating the pragmatic with the existential, pertinence and boldness, creativity and common sense”. 19 Collateral Events are scheduled for the 15th International Architecture Exhibition. The Collateral Events, which are admitted by the curator and promoted by non–profit national and international bodies and institutions, take place in several locations . They offer a wide range of contributions and participations that enrich the diversity of voices that characterizes the exhibition of Venice. The President Paolo Baratta says: “This announcement completes the number of organizations who despite


BIENNALE ARCHITETTURA 2016> ARCHITECTURE BIENNALE 2016

Sotto /at the bottom 15. Mostra Internazionale di Architettura: Simon Velez - Temple Without Religion. /15. International Architecture Exhibition: Simon Velez - Temple Without Religion.

soggetti che fuori dai confini della Mostra sono presenti nella città di Venezia e che concorrono, insieme a un buon numero di Paesi partecipanti non dotati di padiglione all’interno dei Giardini e dell’Arsenale, a diffondere la Biennale Architettura facendola diventare un fenomeno urbano , tale da coinvolgere ogni angolo della città .” Anche per il 2016 è prevista, infine, un’ampia

being outside the boundaries of the Exhibition are exhibited in the city of Venice, and which contribute, along with a good number of participating countries that do not have a pavilion in the Giardini or in the Arsenale, to spread the 15th International Architecture Exhibition by turning it into an urban phenomenon , that would engage every corner of the city." Educational activities will again be offered for the


In alto /at the top 15. Mostra Internazionale di Architettura: Alexander Brodsky Vodka Ceremony Pavilion. /15. International Architecture exhibition: Alexander Brodsky Vodka Ceremony Pavilion.

offerta Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e universitĂ . Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti , sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale, e si suddividono in Percorsi Guidati e AttivitĂ di Laboratorio.

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year 2016, addressed to individuals and groups of students from schools of all levels and grades, from universities and fine arts academies, and to professionals, companies, experts, architecture fans and families. These initiatives aim to actively involve participants in both Guided Tours and Creative Workshops.


> fino al > until

FESTE VENEZIANE /Festivals&Events in Venice

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UN ANNO DI TRADIZIONI /The great traditional festivities

> il giorno > on > il giorno > on

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> il giorno > on

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> giugno fino al > June until > giugno > June

> giugno > June

> giugno > June > luglio > July

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17/02 10/04 25/04 20/09 25 /04 10/05 17/05 06-13 25 /04 21-26 25-29 25 /04 20-28 04-12 25 /04 25 07/04 /'16

Venezia

Venezia Gallerie Venezia dell'Accademia Dorsoduro 1050, Venezia Venezia

Sant' Erasmo

Venezia

San Francesco della Vigna Venezia Castello - Venezia

Castello - Venezia

Isola di Pellestrina

Malamocco, Lido di Venezia

Campo San Giacomo dell'Orio, Venezia


Carnevale di Venezia Inverno Veneziano 2014/15 VeniceVenice Winter 2014-2015 Carnival

White Venice 2015 - Mestre

Su e Zo per i ponti

Festa di San Marco - 25 aprile Saint Mark - April 25th

Stagione Remiera Rowing Season

Festa del carciofo violetto The purple artichoke Feast

Festa della Sensa

Festa di Sant' Antonio a San Francesco della Vigna

Festa della Bragora

Festa de San Piero de Casteo

Festa patronale di S. Pietro in Volta Patronal Feast in honour of S. Pietro in Volta Festa della Madonna di Marina Madonna di Marina Feast

Festa di San Giacomo dell'Orio San Giacomo dell'Orio Feast

www.gustoinscena.it www.carnevale.venezia.it

www.suezo.it www.veneziaunica.it

www.comune.venezia.it

www.carciofosanterasmo.it www.veneziaunica.it

www.comune.venezia.t www.comune.venezia.it

www.sanpierodecasteo.org

www.comune.venezia.it

www.comune.venezia.it

www.comune.venezia.it


> luglio > July

> lug /ago > Jul/Aug > agosto > August

> fino al > until

> il giorno > on

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> nel finomese al > on until > fino al > until

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18-19 26-04 13-16 25 /04 15/08 25 /04 16 /08 06 /09 25/04 09 /'16 31 /10 25 04/04 /10 25/10 2511/04 /11 25 21/04 /11

Venezia

Isola di Pellestrina Gallerie Isola didell'Accademia Pellestrina Dorsoduro 1050, Venezia Isola di Torcello

Chiesa e Scuola Grande di San Rocco, Venezia Canal Grande, Venezia

Alberoni, Lido di Venezia

Mestre

Isola di Sant'Erasmo

Stra - Venezia

Venezia

Basilica della Salute, Venezia


Festa del Redentore Inverno Veneziano 2014/15 VeniceRedentore Winter 2014-2015 Feast

Festa della Madonna dell' Apparizione White Venice 2015 - Mestre Madonna dell'Apparizione Feast Sagra di Portosecco Feast of Portosecco

Festa dell'Assunta

Festa di San Rocco Saint Roch Feast Day

Regata Storica

www.gustoinscena.it www.veneziaunica.it

www.comune.venezia.it www.comune.venezia.it

www.comune.venezia.it

www.scuolagrandesanrocco.it

www.regatastoricavenezia.it

Festa del Peocio

wwwww.dunealberoni.it

Mestre in Centro

www.mestreincentro.it

Festa del Mosto

Venice Marathon

Festa di San Martino San Martino Feast

Festa della Madonna della Salute Madonna della Salute Feast

www.comune.venezia.it

www.venicemarathon.it

www.comune.venezia.it

www.veneziaunica.it


Venezia MAGAZINE

ANNO III (YEAR 3) 2016 MARZO APRILE (MARCH APRIL)

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