Detourism 20

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Venezia MAGAZINE

ANNO III (YEAR 3) 2016

20 ( venezia ) MAGAZINE


FESTE POPOLARI /Folks Festivals

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LE FESTE DELL'ESTATE VENEZIANA V l /Summer festivals in Venice

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e feste patronali e popolari, di sestiere o isolane, sono il momento più atteso dell'estate veneziana. Cucina tipica, concertini, regate di voga alla veneta, processioni religiose, giochi di un tempo per grandi e per piccini come la tombola, la pesca di beneficenza o la lotteria sono gli ingredienti irrinunciabili delle serate delle sagre popolari, un modo per immergersi nella vera vita veneziana e per rivivere la storia e l'essenza della città. Ecco un tour tra le feste da non perdere dell'estate veneziana per vivere una Venezia insolita e scoprire le isole della laguna. Intorno alla metà di luglio il campo San Giacomo da l'Orio a Santa Croce per una settimana e più si riempie di tavoli, panche e chioschi e un folto e vario programma musicale allieta le serate per la Festa benefica di San Giacomo da l'Orio, che si ripete ogni luglio dagli anni Sessanta. A Venexia se divertimo ancora cussì

è il motto della festa: sul palco della sagra si sono alternate le migliori band della città - e non solo - per intrattenere quanti tentano la sorte alla pesca di beneficenza e gustano i piatti della tradizione. Nella seconda settimana del mese di luglio - quest'anno dall'8 al 10 luglio - il borgo di Malamocco, sull'isola del Lido di Venezia, festeggia la Festa della Madonna di Marina. La storia di questa festa ha origini lontane che si perdono nella leggenda: un malamocchino, tale Felice Dario, avrebbe trovato lungo la battigia un tronco da portare a casa per farne legna da ardere. Per tre volte il tronco scomparve e ritornò nel luogo originario, fino a quando dal tronco stesso apparve l’immagine della Vergine. Così, dal lontano 1300 circa, si ricorda il miracolo della Madonna “del zocco”, detta poi “Madonna di Marina”. Oltre alle iniziative legate alla tradizione religiosa, in Piazza Maggiore e nel Piazzale di Malamocco si allestiscono


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In alto /at the top La festa in campo San Giacomo da l'Orio. /The Festival in Campo San Giacomo da l'Orio. photo: veneziablog

eligious and folk festivals, belonging to the island or the district are the most-awaited moments in summer. Typical cooking, little concerts, rowing regattas, religious processions, old-time games for big and small like bingo, charity prize draws, lotteries – indispensable elements for evenings at folk festivals, a way to immerse yourself in Venetian life and relive the history and essence of the city. Here's a tour through the not-to-be missed town festivals in order to live Venice in an unusual way and discover the lagoon islands. Festa benefica di San Giacomo da l'Orio (charity festival) - For more than a week, in mid-July at campo San Giacomo da l'Orio, Santa Croce, the square fills with tables, benches, kiosks and a full musical programme for the evenings. This festival has taken place every July since the 1960s. ( venezia ) MAGAZINE

A Venexia se devertimo ancor cussì (in dialect – In Venice we

still have fun like this!) This is the motto of the festival: on the local stage, the best city bands play - and not only! – to keep entertained those participating in the charity prize draws, eating traditional food. The village of Malamocco, on the island of Lido di Venezia, celebrates the Festival of the Madonna di Marina in the first week of July. The story of this festival dates a long way back and is lost in legend: according to the legend, a local villager called Felice Dario found a tree trunk along the shoreline. He took it home to use it as firewood. The trunk disappeared three times, and he re-found it three times in its original place, but during the last time the image of the Blessed Virgin appeared on the trunk (zocco). And so the miracle of the Madonna “del zocco” also known as “Madonna di Marina” from the faroff 1300s is remembered like


>FESTE POPOLARI /FOLK FESTIVALS

In alto /at the top L'antico borgo di Malamocco, e un momento della storica processione religiosa accompagnata dalla banda musicale di Pellestrina. /The ancient village of Malamocco, and the religious procession, followed by the Concert Band of Pellestrina. photo: Riccardo Roiter Rigoni.

mercatini, mostre artistiche e di artigianato, musica, balli, teatro, fuochi d'artificio e la tombola finale. Ma nel pieno dell'estate, la terza domenica di luglio, a Venezia c'è soprattutto la tradizionale Festa del Redentore, che illumina il bacino di San Marco con i fuochi d'artificio. Il Redentore per i Veneziani è la festa estiva sull'acqua per eccellenza. Si festeggia ogni anno dal luglio del 1577, come ringraziamento per la fine di una terribile peste. Il cuore della festa è sempre stato all'isola della Giudecca, dove i Veneziani rendono omaggio al Redentore, con una processione al Tempio votivo progettato da Andrea Palladio. Nella Notte Famosissima, la vigilia, si mangia, si beve e si fa festa, aspettando i fuochi di artificio, per tutta la notte, con musica e canti. Il giorno dopo si svolge la

this. Besides the events tied to the religious tradition, there are also markets, artistic and handicraft exhibitions, music, dancing, theatre, fireworks and the final bingo at Piazza Maggiore and Piazzale di Malamoccco. But above all this, in midsummer, on the third Sunday in July, there is the traditional Festa del Redentore in Venice. Fireworks illuminate the San Marco lagoon. According to Venetians, the Redentore Festival is the best and mostawaited summer festival. It has been celebrated every year since 1577, as a thanksgiving for the end of the plague. Giudecca has always been the centre of the festival and Venetians have always paid homage to the Redeemer with a procession to the Basilica designed by Andrea Palladio. On the eve - Notte Famosissima


tradizionale Regata del Redentore, dove gareggiano a più riprese i protagonisti del remo, campioni, giovanissimi e donne. Quest'anno, la festa cade sabato 16 e domenica 17 luglio. Siete mai stati a Pellestrina? L'estate è il periodo migliore per visitare quest'isola dalle bellissime spiagge, apprezzata in particolare per il buon pesce fresco e la pesca di peoci (cozze). Con la bella stagione ogni piccolo borgo dell'isola si riempie di luci, bandierine colorate, musica e le tradizionali regate. Il 4 di agosto l’isola di Pellestrina ricorda l'apparizione della Madonna al piccolo Natalino Scarpa di Pellestrina, evento legato alla vittoria di Venezia sui turchi nel 1716. Quest'anno tutta l'isola è in festa per i 300 anni dall'episodio miracoloso. Per una decina di giorni si svolge la famosa Festa della Madonna dell’Apparizione con una serie di appuntamenti: il

(Famous night) everyone eats, drinks and celebrates, waiting all night with music and singing, for the fireworks display. The traditional Regata del Redentore is held the day after, when champions, young people and women compete in various rowing competitions. This year the festival will be held on Saturday 16th and Sunday 17th July. Have you ever been to Pellestrina? Summer is the best time to visit this island known for its beautiful beaches, and particularly appreciated for it good fresh fish and ( peoci) mussels catch. Each little village of the island is decorated with lights, colourful banners, music and there are traditional regattas. On the 4th August, the island of Pellestrina remembers the Madonna appearing to little Natalino Scarpa di Pellestrina. This was an event connected to Venice's

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In alto /at the top Chiesa del Redentore, allestimento del ponte votivo. /The votive bridge to the Basilica. In basso /at the bottom I fuochi della Notte Famossissima. /Fireworks on the eve of the Redentore. photo: Videocomunicazione Città di Venezia


>FESTE POPOLARI /FOLK FESTIVALS

In alto /at the top Il Santuario della Madonna dell’Apparizione, a Pellestrina. /Sanctuary of the Madonna dell'Apparizione, Pellestrina. photo: Apetours

pellegrinaggio a piedi fino al Santuario dell’Apparizione, chioschi di specialità culinarie tipiche isolane, orchestre danzanti e spettacoli teatrali. In concomitanza con la festa, nella prima domenica di agosto si tiene la tradizionale Regata di Pellestrina, evento molto atteso che richiama sull'isola centinaia di appassionati di voga. Altra festa paesana dell'isola è la Sagra di Santo Stefano, patrono di Portosecco, che si conclude il giorno di ferragosto. Gli abitanti festeggiano il santo con i gustosi piatti di pesce dei chioschi, concertini, serate danzanti, la tradizionale tombola e le immancabili regate di voga. Momento culminante della festa è la processione lungo le strade di Portosecco fino alla piazza cittadina con la statua lignea di Santo Stefano, portata a spalla dagli isolani e seguita dal corteo della banda musicale, le

victory over the Turks in 1716. This year, the island celebrates the 300th anniversary of the miracle with the Festival of the Madonna dell'Apparizione and a ten-day programme: a pilgrimage on foot to the Sanctuary dell'Apparizione, kiosks with traditional island cooking, dancing orchestras and theatrical events. On the first Sunday in August, in conjunction with the festival, there is the traditional Regata di Pellestrina which is a greatlyawaited event attracting hundreds of rowing fans to the island. Another town festival of the island is the Festival of Santo Stefano, patron saint of Portosecco. This ends on 15th August. The townsfolk celebrate with tasty fish-based dishes at kiosks, concerts, evening dances, traditional bingo and inevitable rowing regattas. The highlight of the festival is the procession along the roads in Portosecco


autorità religiose e gli abitanti del luogo. Il giorno di ferragosto anche l'isola di Torcello celebra, con grande solennità, la Festa dell'Assunta, ovvero dell'Assunzione della Vergine, alla quale è dedicata la millenaria basilica, conosciuta in tutto il mondo per i suoi splendidi mosaici. Oltre agli appuntamenti legati alla festa liturgica, nel pomeriggio si tiene da tradizione un concerto di musica sacra nella basilica di Santa Maria Assunta, e sono organizzate visite guidate alla basilica e ai luoghi circostanti. In genere, in occasione della Festa, viene aperta al pubblico la salita al campanile della basilica e gli ingressi ai siti monumentali (museo e basilica) sono gratuiti. Tra le solenni feste veneziane, non si può dimenticare, il 16 agosto, la Festa di San Rocco, co-patrono insieme a San Marco di Venezia, le cui spoglie sono custodite nell’omonima chiesa veneziana. Durante la giornata viene celebrata la Santa Messa solenne con processione, e per l'occasione viene allestito il Tendon del Dose, grande baldacchino posto a coprire il tragitto dalla Chiesa all'ingresso della Scuola Grande di San Rocco, a ricordo della visita che il Doge con tutta la Signoria faceva alla Scuola Grande, a seguito del voto al Santo per la liberazione dalla pestilenza. Per la giornata di festa, apre gratuitamente al pubblico la Scuola Grande di San Rocco, dove è custodito il famoso ciclo pittorico del Tintoretto.

to the town square. Island inhabitants carry the wooden statue of Santo Stefano on their shoulders, and they are followed by a procession including a band, religious authorities and townsfolk. At ferragosto, also the island of Torcello celebrates with great solemnity the Festa dell'Assunta, i.e. the Assumption of the Blessed Virgin. The thousandyear-old basilica is dedicated to her, and is known the world over for its splendid mosaics. Apart from events connected to this holy feast-day, there is a traditional concert of sacred music held in the basilica, guided visits to the basilica and nearby places. Usually, visits to the bell tower , and entrance to basilica and museum are free for the occasion. Among the not -tobe- forgotten holy feasts is the Festival of San Rocco on the 16th August. San Rocco and San Marco are co-patron saints of Venice. The remains of San Rocco can be found in the church carrying the same name. On the day of the celebrations, there is a procession after the Holy Mass, and the Tendon del Dose is set up. It is a big canopy covering the route from the Church to the entrance of the Scuola Grande di San Rocco. It recalls the solemn visit by the Doge and his courtiers to the Scuola Grande, after praying and vowing to the saint for the liberation from the plague. Visiting the Scuola Grande di San Rocco is free during the feast day and Tintoretto's pictorial cycle can be seen inside. ( venezia ) MAGAZINE

In questa pagina /in this page La cattedrale di Santa Maria Assunta a Torcello. /Santa Maria Assunta, Torcello. photo: Wikimedia - Superchilum Canaletto, Visita del Doge alla Chiesa di San Rocco (1735 ca.), National Gallery, Londra.


LA VENEZIA PIÙ VERDE /The greenest side of Venice

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GIARDINI SOTTO IL CIELO /Gardens under the skies

Andar per altane e balconi. /Turrets and balconies. Testo e foto di /text and photographs by Mariagrazia Dammicco, Wigwam Club Giardini Storici Venezia

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n una città di pietra e acqua salmastra come Venezia, densamente costruita e vincolata ai confini delle insulae, non tutti possono disporre della terra per coltivare un giardino o anche solo un piccolo orto. Eppure la “voglia di verde” dei Veneziani è tale da riuscire a rendere fertili anche degli umidi ed ombrosi corridoi di terreno, inverdire segrete corti, utilizzare antiche vere da pozzo come preziosi contenitori per piante che ne debordano. Ma è ancora più sorprendente la loro creatività nel trasformare terrazze e balconi in tanti piccoli eden , talvolta incorniciando creativamente anguste finestre privandosi persino della luce esterna pur di godere di un po' di natura in casa. Fra le piante preferite quelle dal portamento ricadente e poco esigenti come fitte edere screziate di bianco, lunghe liane di vinca con

piccoli fiori lilla primaverili, spumose asparagine dalle false foglie simili a piccoli aghi. Ma le più diffuse sono sicuramente alcune succulente a forma di “rosetta” o ”carciofino”, che spesso incuriosiscono i forestieri. Si tratta di diverse varietà di sedum, sempervivum, echeveria, graptopetalum, piante molto rustiche appartenenti alla grande famiglia delle crassulacee: richiedono poca terra, si accontentano dell'acqua piovana, mantengono le foglie in ogni stagione, in primavera sono punteggiate di fiorellini stellati gialli o rosati e per propagarle basta conficcarne nella terra un rametto spezzato! A ruota segue la vigorosa tradescantia, con i lunghi tralci verdi o violacei ed i fiori a tre petali. Comunemente è chiamata ' erba miseria ' per la sua indomita capacità di sopravvivere ad ogni avversità e maltrattamento: cresce sia al


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In alto /at the top Le altane, terrazze in legno che spesso accolgono giardini sul tetto. /Altane, turrets-wooden terraces, often places for rooftop gardens. photo: Servizio Comunicazione Visiva Città di Venezia e Manuela Cicogna.

enice - a denselyconstructed city made of stone, with building restrictions dependent on boundaries of other buildings, and saltwater... not everyone has land for a flower or vegetable garden. Yet, the local “desire for greenery” is so great, that they are even able to make damp, shady strips of land, fertile enough; rendering secret courtyards green, by using ancient well curbs as containers filled with overflowing plants. Their creativity is even more surprising because they transform terraces and balconies into small “ gardens of Eden ”. Sometimes with the idea of enjoying a bit of nature in the house, they creatively frame poky windows with flowers, even if that means doing without natural light. Preferred plants requiring little care are usually the ( venezia ) MAGAZINE

trailing varieties - whitemottled ivy, periwinkle with its little lilac-coloured spring flowers, copious asparagine with leaves similar to pine needles. The most popular attracting the curiosity of tourists, are definitely rose or artichokeshaped succulents , which usually include different rustic varieties of sedum, sempervivum, echeveria, graptopetalum, all belonging to the crassulaceae family. They require little soil, are content with rainwater, and have leaves in all seasons. In spring they have little yellow or pink star-shaped flowers, and for propagation - only need a small broken piece to be jabbed into the ground. Followed by the hardy t radescantia (spiderworts) with its long green or violet-coloured shoots and three-petalled flowers. It is commonly called the “ the misery plant ” because it can


> LA VENEZIA PIÙ VERDE /THE GREENEST SIDE OF VENICE

sole pieno che all'ombra, con troppa acqua o in siccità. Originaria dell'America, porta il nome dei naturalisti inglesi che nel Seicento la fecero conoscere, Tradescant padre e figlio, a cui è stato dedicato a Londra il primo Museo di storia del giardino. Tantissimi i gelsomini o piante sempreverdi che li ricordano: il “vero” gelsomino, quello officinale, che cresce in angoli ben riparati; l'immancabile trachelospermum, o falso gelsomino, che fra maggio e giugno pervade ogni angolo della città con il suo profumo; ma anche il solanum, o gelsomino notturno; e la plumbago, o gelsomino azzurro. Fra i rampicanti straordinarie le fioriture primaverili del glicine, scenografica copertura di pergole e terrazze, con i forti rami avvinghiati alle ringhiere; o dell'inebriante lonicera, anche nella varietà 'etrusca'

survive all types of maltreatments: it can grow both in the shade or in full sunshine, with too much water or in drought conditions. The plant is originally from America and was named by English father and son naturalists – Tradescant - who discovered it in the 1600s. The first garden history museum opened in London, was dedicated to them. There are many varieties of jasmines : the “real” jasmine grows in sheltered corners; the inevitable trachelospermum or star jasmine invades every nook and cranny of the city in May and June with its perfume; the solanum or night jasmine; the plumbago or the light blue jasmine. Wisteria are among the extraordinary climbers with spring blooms. They spectacularly cover railings, pergolas and terraces with their strong clinging branches; or


dalle sfumature purpuree. Particolarmente apprezzate dai Veneziani le piante utili, prime fra tutte le aromatiche, belle e facili da coltivare nonché pronte per essere utilizzate in cucina cogliendole direttamente dal davanzale. E, perchè no?, anche qualche pianta di pomodori, così, giusto per la soddisfazione di portare in tavola qualche prodotto del proprio orticello. Non c'è neppure da stupirsi se talvolta sui balconi si arrampica una piccola vite di uva fragola , magari accanto ad un fico, ad un nespolo del Giappone o a un melograno nano in vaso. Quasi un brolo in miniatura, citazione dell'orto-frutteto di antica ispirazione veneta. E levando gli occhi ancora più su ecco le altane, terrazze in legno poggiate su pilastrini che un tempo venivano usate come oasi di

the honeysuckle with its heady scent, even in the “Etruscan” variety with its purple hues. Herbs are among the more useful plants appreciated by Venetians. First of all, and apart from the fact that they can be collected directly from the kitchen windowsill, they are beautiful to see and easy to grow. Any why not? Even the occasional tomato plant, just to content the fact of home-growing a vegetable and having it on the table! You shouldn't even be surprised if you sometimes see a small American fox grapevine, maybe near a fig or a medlar or a miniature pomegranate tree growing in a pot. Almost a miniature brolo (citing an ancient Venetian word meaning a vegetable-fruit garden). Look up higher, you can see altane, i.e. turrets – wooden

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> LA VENEZIA PIĂ™ VERDE /THE GREENEST SIDE OF VENICE

fresco contro la calura, locale di servizio per stendere la biancheria, angolo in cui ritirarsi in solitudine, loggione nelle grandi occasioni, ma anche punto di osservazione quando serviva difendere la cittĂ e luogo in cui le donne esponevano al sole le chiome per ottenere il famoso 'biondo veneziano' . Oggi le altane accolgono talvolta un giardino sul tetto : fondamentale valutare carichi e statica, scegliere piante che ben sopportino di essere esposte in tutte le stagioni a venti

terraces built on small pillars. These were once used - to get fresh breezes on hot summer days, to hang out the laundry, as a spot for peace and quiet, an area for important occasions, an observation point used to defend the city, a place where women would 'let down' their hair to the sun to obtain its famous bleaching effects – Venetian blonde ! Now, these turrets are places for rooftop gardens : obviously load and statics must be evaluated. Choose plants that bear up to all weather conditions, salt-air winds, sun and


salmastri, sole e pioggia. E ovviamente mettere in conto che si devono portare a mano fino all'ultimo piano vasi, terra e piante arrampicandosi per ripide scalette o passando attraverso angusti abbaini. Ma i Veneziani sanno bene che per avere un giardino in città bisogna conquistarselo. Eppure li vedete sui ponti, spesso in coppia per salire e scendere più agevolmente gli scalini, carichi di piante ed arbusti che fuoriescono dai carrelli, con sacchi di terra legati saldamente. In fondo anche queste sfide giardiniere sono, come scrive Pwedrag Matvejević in L'altra Venezia, “tracce di una voglia o di un desiderio senza i quali nulla di tutto questo ci sarebbe stato”.

rain. And obviously take into consideration that pots, earth and plants must be taken up to the last floor by hand, often only by climbing steep, narrow, stairs and/or passing through poky dormers. But Venetians know even too well that to have a garden in the city, they need to earn it. Yet, you see them on bridges, often working in well-organized couples with trolleys overflowing with plants, bags of earth, going up and down steps easily, Deep down, these gardening challenges are as Pwedrag Matvejević states in The other Venice - “traces of a wish or a desire without which, nothing would have been possible.”

> INFORMAZIONI UTILI //Useful information Da leggere, per farsi guidare /Reading sugge-

Gabriele Kostas, La Toletta Edizioni, Venezia 2014.

Giorgiana Bacchin Reale, Elisabetta Pasqualin, Le altane di Venezia , La Toletta Edizioni, Venezia 2013.

Informazioni

stions before you go

Mariagrazia Dammicco, Guida ai giardini di Venezia /A Guide to the Gardens of Venice, foto di ( venezia ) MAGAZINE

/Contacts

Wigwam Club Giardini Storici Venezia www.giardini-venezia.it giardini.storici.venezia @gmail.com +39 388 4593091


LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /Venice's culinary history

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"E MI ME NE SON 'NDAO..." PEREGRINAZIONI LAGUNARI (prima puntata) /Lagoon peregrination (First part) Testo di /by Pierangelo Federici (*) www.facebook.com/veneziani.a.tavola

In alto /at the top In primo piano l’isola di Mazzorbo, collegata da un lungo ponte di legno a Burano. /Foreground - the island of Mazzorbo, connected to Burano by a long wooden bridge.

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enezia è nata dall'acqua, cresciuta sull'acqua e la sua stessa forma urbis ricorda un pesce. Di cosa avremmo potuto mai nutrirci se non dei prodotti della pesca? Una legge emanata nel 1173 dal Doge Sebastiano Ziani fissava i prezzi massimi delle principali derrate alimentari. In essa, guarda caso, l'articolo dedicato ai prodotti ittici è il più dettagliato, con il preciso elenco di tutte le specie marine e lagunari e i relativi prezzi di vendita . Un'altra fonte è il noto ricettario di un anonimo cuoco veneziano redatto verso la fine del 1300, nel quale sono riportate oltre cento ricette con la totale assenza di tutte le pietanze relative al pesce. Perché? Perché, evidentemente, tali ricette erano ritenute troppo usuali e conosciute per essere riportate in un prezioso ricettario manoscritto, il pesce a Venezia è il cibo per tutti . Insomma, se come

scriveva il filosofo Feuerbach “l'uomo è ciò che mangia”, il veneziano è sicuramente un pesce. Letta questa premessa, sei pronto per venire con me, andiamo in Laguna . Appuntamento alle Fondamente Nove (o "Fondamenta Nuove"), si chiamano così perché nel 1766 una bufera devastò questa parte della città e fu necessario ricostruirla. Nelle giornate più limpide, da qui è possibile vedere il panorama dell'arco dolomitico del Cadore: proprio per questo il grande Tiziano Vecellio decise di venirci ad abitare e ammirare così le sue montagne natali . Da qui, un grande vaporetto della linea 12 ci porterà nel cuore della Laguna Nord. Navigando davanti a Murano ti racconto una ricetta antica che nasce dal lavoro: qui gli operai delle fornaci utilizzavano le braci roventi per cucinare quello che capitava, per esempio un bel bisato, una anguilla di laguna appena pescata. Si chiama bisato su l'ara,


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In alto /at the top . Targa all’ingresso del mercato di Rialto, indica la lunghezza minima per la pesca di alcune specie ittiche al fine di preservarne la crescita. /A plaque at the entrance of the Rialto market, indicating the minimum length permitted by law when catching some fish species done in order to preserve growth.

enice came from the water, grew on the water and its urban form is fish-shaped. What else could we have eaten, if not seafood? A law issued in 1173 by Doge Sebastiano Ziani, established maximum prices for main foodstuffs. It is interesting to note that an article dedicated to fish products was more detailed, and that there was a precise list of all the sea and lagoon species and their relative sales prices. Another source is a famous recipe book by an anonymous Venetian cook, written at the end of 1300, where there are more than a hundred recipes and not a mention of any type of seafood . Why? Evidently, because such recipes were considered as too usual and known to be recorded in a precious handwritten recipe book. In Venice, fish is common food . So, according to Feuerbach, if “man is what he eats” then the Venetian person is certainly a fish . ( venezia ) MAGAZINE

Having read this, you're now ready to come with me – let's go to the lagoon area . An appointment at the Fondamente Nove (“Fondamente Nuove” - New embankments) thus called because a storm devastated this part of the city and it had to be reconstructed. On clear days, it is possible to get a view of the Dolomites in the Cadore area : the famous Tiziano Vecellio decided to come and live here exactly for this reason - so that he could admire the mountains – his birthplace. A big vaporetto – line 12- leaves from here and will take us to the centre of Laguna Nord. As we sail in front of Murano, I'll tell you about a very old recipe used by workers: here, men operating the furnaces would use hot embers to cook whatever available, for example a good bisato, or bisato su l'ara - using a freshlyfished lagoon eel. It's very easy to prepare: cover the base of a casserole dish with bay leaves. After having delicately


> LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /VENICE'S CULINARY HISTORY

(*) Pierangelo Federici, veneziano, di mestiere fa il pubblicitario copywriter, per passione il gourmet. Ha creato campagne pubblicitarie per importanti marchi dell’enogastronomia italiana, tiene da anni una rubrica di interviste e ricette dedicate sul mensile Venezia News, scrive per “Veneziani a Tavola” e alcuni blog internazionali.

In basso e e nella pagina successiva /at the bottom and in the next page L'isola di Mazzorbo, in vecchie foto in bianco e nero. /The island of Mazzorbo. photo: venicexplorer

tutto sommato è semplice da preparare: stendi un letto di foglie d’alloro sul fondo di una pirofila, adagiaci sopra, avvolta a spirale, una anguilla che avrai pulito delle interiora e alla quale avrai praticato qualche delicata incisione a coltello. Un po’ d’acqua, aceto e un pizzico di sale, a imitazione di quello che usavano una volta: l’acqua della Laguna. Ricopri ancora con foglie di alloro e inforna. Chiacchierando stiamo per arrivare alla nostra meta: l’isola di Mazzorbo. Era anticamente denominata Maiurbium (da Magna Urbs, città maggiore), a testimonianza dell’importanza avuta dall’isola. Reperti archeologici, oggi conservati al Museo di Torcello, dimostrano che anche Mazzorbo fu popolata dagli “altinati” in fuga dalla terraferma a seguito

slit the skin several times with a knife, place the gutted eel in a spiral shape on the top of the leaves. Add some water, vinegar and a pinch of salt – imitating what was used once upon a time: lagoon water. Cover with more bay leaves and put into the oven. While we've been chatting, we've arrived at our destination: the island of Mazzorbo. In ancient times, it was called Maiurbium (from Magna Urbs, meaning main city) a proof of just how important the island was. Archaeological finds, now kept at the Torcello Museum , show that even Mazzorbo was once populated by the “Altinati” (inhabitants of Altinum) who fled from the mainland after being invaded by the Longobards between the 6th and 7th centuries. Mazzorbo reached its maximum splendour in the 10th century. Then there


> LA STORIA DI VENEZIA COTTA A PUNTINO /VENICE'S CULINARY HISTORY

(*) Pierangelo Federici, a Venetian, is by profession a copywriter and by passion a gourmet. He has created ad campaigns for big Italian wine and food brands, has had a column (publishing interviews and recipes) in the monthly magazine Venezia News for years and writes for “Veneziani a Tavola” and a number of international blogs.

delle invasioni dei Longobardi, tra il VI e il VII secolo. Nel X secolo raggiunse il massimo splendore, poi il declino che la condurrà a diventare un luogo per le attività ortofrutticole dei veneziani. E che attività ortofrutticole! Anche a Mazzorbo, come sui terreni di Sant’Erasmo, delle Vignole e di Lio Piccolo, si coltiva il meraviglioso Carciofo Violetto (Presidio Slow Food), ma ci puoi trovare tutte le delizie dell’orto e perfino le viti di “Dorona” , un vitigno autoctono molto antico che ci regala un vino bianco particolarissimo. Guardati intorno, cosa vedi? Una Venezia nobile e ricca, meraviglia venuta dall’ingegno di architetti, grandi artisti, abili mercanti? No, quello che vedi è soltanto l’acqua e l’elemento determinante del paesaggio lagunare, il palo, la “ bricola”, i “ vieri” da pesca, la “ palina”. Sono gli stessi elementi dell’urbanistica e dell’edilizia veneziana, perché la mia città è soprattutto figlia della fatica di umili persone: i “ battipali”. Pensa che il Ponte di Rialto sta in piedi perché lì sotto ci sono 12.000 pali di olmo, piantati a mano! Resta con me, perché la prossima volta ti porterò con la mia barca per canali, terre emerse e “ghebi”…

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was a decline, and it became a place for market gardening activities. And what a production! Just like at Sant’Erasmo, Vignole and Lio Piccolo, the wonderful violet artichoke promoted by the Slow Food Movement is grown here. But you can also find other garden delicacies and even vineyards with the rare, autochthonous “Dorona” grapes, an ancient variety used for a very unusual white wine. Look around, what do you see? A rich, aristocratic Venice, wonderfully created by talented architects, famous artists, and clever merchants? No - what you see is only water and the determining element of the lagoon landscape - the pole, the “bricola” (dolphinsman-made structures or groups of poles for major stability marking canal navigation), the “palina” - (single pole to anchor boats in city canals) the “vieri” (fishing baskets or traps). These same elements belong to both Venetian city planning and construction, because my city is above all the result of hard work done by humble people the “battipali” (pole drivers). Just think about it, the Bridge of Rialto stands up only because there are 12,000 handdriven elm poles under it! Stay with me – the next time I'll take you with my boat, along the canals, to areas above sea level, to “ghebi” (minor canals)...


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FESTE VENEZIANE /Festivals&Events in Venice

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UN ANNO DI TRADIZIONI /The great traditional festivities

> il giorno > on > il giorno > on

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> giugno fino al > June until > giugno > June

09/02 10/04 25/04 18/09 25 /04 8/05 8/05 11-18 25 /04 18-25 29-03 25 /04 26-03 02-10 25 /04 25 /04 07/10

Venezia

Venezia Gallerie Venezia dell'Accademia Dorsoduro 1050, Venezia Venezia

Sant' Erasmo

Venezia

San Francesco della Vigna Venezia Castello - Venezia

> giugno/luglio > June/July

Castello - Venezia

> giugno/luglio > June/July

Isola di Pellestrina

> luglio > July

> luglio > July

Malamocco, Lido di Venezia

Isola di Pellestrina


Carnevale di Venezia Inverno Veneziano 2014/15 VeniceVenice Winter 2014-2015 Carnival

White Venice 2015 - Mestre

Su e Zo per i ponti

Festa di San Marco - 25 aprile Saint Mark - April 25th

Stagione Remiera Rowing Season

Festa del carciofo violetto The purple artichoke Feast

Festa della Sensa

Festa di Sant' Antonio a San Francesco della Vigna

Festa della Bragora

Festa de San Piero de Casteo

Festa patronale di S. Pietro in Volta Patronal Feast in honour of S. Pietro in Volta Festa della Madonna di Marina Madonna di Marina Feast

Sagra di Sant' Antonio a Pellestrina

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Venezia

Venezia Gallerie Isola didell'Accademia Pellestrina Dorsoduro 1050, Venezia Isola di Pellestrina

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Venezia

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Festa di San Giacomo 2014/15 dell' Orio Inverno Veneziano Venice Winter San Giacomo dell'2014-2015 Orio Feast

White Venice 2015 - Mestre

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Regata Storica

Festa del Peocio

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ANNO III_2016 numero 20 YEAR III_2016 issue 20

( venezia ) MAGAZINE WEB MAGAZINE A CURA DI WEB MAGAZINE BY Ufficio Turismo Sostenibile della Città di Venezia Redazione /Editors Luca Bianchetto Francesca Perotto Sara Rossi Marta Zardinoni Hanno collaborato a questo numero /In collaboration with Mariagrazia Dammicco, Pierangelo Federici

Contatti /Contacts turismosostenibile@comune.venezia.it www.veneziaunica.it/it/content/detourism-venezia www.comune.venezia.it/turismo Progetto grafico /Graphic design mimicocodesign.com

SCOPRI LA VENEZIA CHE NON TI ASPETTI TRAVEL VENICE LIKE A LOCAL Detourism è il nuovo magazine della Città di Venezia, per viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai soliti percorsi, alla ricerca dei luoghi più originali, insoliti e segreti della città. Detourism is the new magazine of the City of Venice, for curious travellers who enjoy wander off the beaten path looking for the Venice most unusual and secret places and discovering its original characters. PERCHÉ DETOURISM? WHY DETOURISM? Perché Venezia è la città perfetta in cui perdersi. Per un modo diverso di viaggiare. Per vivere Venezia da veneziani. Per scoprire un’altra Venezia. Vi invitiamo a diventare deturisti, scoprire quello che le guide non dicono, percorrere itinerari fuori dai luoghi comuni e sperimentare incontri inaspettati. Because Venice is the perfect place to get lost. Travelling in a different way. Experiencing Venice like a Venetian. Discovering another Venice. So ditch the itinerary and become a detourist, find out what travel guides never tell, and discover an unexpected Venice. BUON DETOUR! HAPPY DETOURING! Ufficio Turismo Sostenibile della Città di Venezia The Venice Office of Sustainable Tourism

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Venezia MAGAZINE

ANNO III (YEAR 3) 2016 MARZO APRILE (MARCH APRIL)

18

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