GIAPPONE: TAPE KINESIOLOGICI E PHITEN AQUATITAN TAPES Il fatto che sia il kinesiotaping che i tape (cerotti) di Phiten provengano dal Giappone è certamente interessante. Già negli anni Settanta il chiropratico Kenzo Kase aveva fatto ricorso al taping kinesiologico. Nel 1985, il giapponese Yoshihiro Hirata – anche lui un esperto chiropratico – fonda l'azienda Phiten.
QUALI SONO I PUNTI IN COMUNE? QUALI SONO LE POTENZIALI SINERGIE? TAPING KINESIOLOGICO
PHITEN TAPE
Il taping kinesiologico tradizionale è di solito integrato in un concetto di trattamento olistico ed è applicato non solo sui punti del corpo lesionati, ma anche sulle strutture corporee più lontane e altresì coinvolte. Nel kinesiotaping si parte dal presupposto che tramite un lifting delicato i vasi sanguigni e quelli linfatici possano lavorare meglio e accelerare fino al 50 percento il processo di guarigione. Il taping kinesiologico e quello fisioterapeutico vengono impiegati prevalentemente da personale specializzato con approfondite conoscenze di anatomia. In base all'applicazione dei cerotti si ottiene un effetto tonificante oppure de-tonificante, che migliora sensibilmente la funzione muscolare e ripristina la mobilità. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzati tape colorati.
I tape di Phiten hanno un altro approccio: vengono «impregnati» di titanio liquefatto. A tal fine, le microparticelle di titanio vengono caricate con una frequenza oscillante per creare così un campo di risonanza che ottimizza il flusso di informazioni all'interno del corpo. Con i tape di Phiten la tecnica d'applicazione ha un'importanza secondaria, dato che il campo di risonanza agisce in ogni caso nei punti dove i tape vengono applicati. Per questo motivo i tape elastici di Phiten – disponibili sia sotto forma di rotolo che in singoli cerotti pretagliati – si prestano meglio all'uso domestico. L'effetto di entrambi i tape è, secondo le esperienze fatte in occasione di vari studi, molto simile. Phiten utilizza tape beige (color pelle) oppure neri.
EFFETTO SINERGETICO Il dott. Kossmann, reumatologo e primario presso il Parkresort Rheinfelden, da molti anni conduce uno studio sui pazienti in cui registra e analizza minuziosamente ogni singolo dolore e l'effetto sortito dal trattamento. Egli applica la tecnica del physiotaping. Tuttavia, il dott. Kossmann non utilizza i consueti nastri kinesiologici, ma i nastri beige di Phiten trattati con il titanio. Quest'ultimi sono altresì elastici e tengono perfettamente, a tal punto che il kinesiotaping può benissimo essere eseguito con i tape di Phiten. Secondo il dott. Kossmann, la tollerabilità dei nastri di Phiten è migliore di quella dei nastri del kinesiotaping in commercio. Finora il prezzo leggermente superiore dei tape di Phiten è stato per la maggior parte dei casi il motivo per cui i fisioterapisti hanno preferito ricorrere ai tape per chinesiologia. Recentemente, però, Phiten ha reagito integrando nel proprio assortimento due confezioni maxi da dieci rotoli ciascuno.