ALBERTO BERTINI - GEOLOGIA E GUERRA NELLE DOLOMITI (Parte 2)

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POSTAZIONE EDELWEISS

• Classico esempio di adattamento dell’uomo alla morfologia del terreno (rock glacier e morene)

• Villaggio con servizi per le truppe impegnate in prima linea con cucine, ricoveri, e baracche con i nomi delle mogli dei soldati (es. Villa Anna)

• Il villaggio era difeso da un’enorme trincea chiamata il Trincerone.

Postazione Edelweiss

Il Sèttsass ospitava, nel Postglaciale, una lingua di ghiaccio che scendeva fino in Val Badia.

Rock Glacier Morena

Postazione Edelweiss

Rock Glacier

IL SASS DA STRIA

• Nell’ottobre del 1915 primo attacco italiano al Sass de Stria.

• Il Sottotenente Fusetti scala la parete sud (versante italiano) ma viene ucciso in combattimento sotto la cima (il corpo non sarà mai ritrovato)

• Nella zona Sasso di Mitte viene allestita una teleferica per far arrivare materiale verso la cima.

• Si formeranno tre nuclei di insediamento austriaco e la cima non verrà mai conquistata stabilmente.

• Un tunnel sarà scavato per rifornire la postazione avanzata alla Selletta

Goiginger

• Qui viene sfruttata la giacitura della roccia per costruire trincee e camminamenti.

Trincee austriache che sfruttano le fratture delle rocce dolomitiche e la loro giacitura

Fratture nella roccia dolomitica

Postazione austriaca del Sasso di Mitte

Cassaforma per il cemento ottenuta con lamiera ondulata al Sass da Stria

Mutschlechner, 1933

Gordon, 1934

Nelle carte geologiche della zona sono segnate le giaciture
rocce
delle

Carte militari con le postazioni austroungariche nella zona del Sass da Stria

CengiaMartini

Il 18 ottobre 1915 comincia l’assalto alla Cengia che taglia a metà la parete del Piccolo Lagazuoi in contemporanea all’attacco al Sass de Stria

La cengia venne stabilmete occupata a partire dal 19 ottobre ed il Maggiore Ettore Martini vi salì stabilmente dal giorno successivo: da allora la cengia porta il suo nome.

Gli Austriaci cercarono in tutti i modi di stanare gli italiani dalla cengia, con l’uso di mine:

1) 1 gennaio 1916 per seppellire i nemici

2) 14 gennaio 1917 con una contromina per bloccare i lavori alla cengia

3) 22 maggio 1917 distruzione, solo parzialmente riuscita, con una carica da 30840 Kg

4) 20 giugno 1917 distruzione dell’Anticima del Lagazuoi da parte degli Italiani con una carica da 32664 Kg. dopo lo scavo della galleria di mina ancora oggi percorribile

5) 16 settembre 1917 esplosione di circa 5000 Kg di esplosivo da parte degli Austriaci senza danni rilevanti

La notte tra il 31 dicembre e 1 gennaio 2015 gli

Austriaci, appostati sulla

Cima del Lagazuoi, fanno

esplodere una mina per allontanare gli Italiani appostati sulla sottostante

Cengia Martini: il Dente

Filpponi si frantuma ed un grosso blocco si adagia sulla cengia costituendo un ottimo punto di difesa per il nostro esercito.

Il «Dente Filipponi»

La Cengia Martini, spina nel fianco sulla Postazione Vonbank

Postazione Vonbank

Dolomia Cassiana

Il GRABEN dell’Averau

Il blocco di Dolomia Principale dell’Averau è sprofondato e messo a contatto con la Dolomia Cassiana più antica.

Dolomia Principale

Veduta dalla cima del Lagazuoi

Dolomia Principale

Formazione di Travenanzes

Formazione di Heiligkreuz

Dolomia Cassiana

Anticima del Piccolo Lagazuoi con il cratere della mina del 1916

POSTAZIONE VONBANK

• Dopo la conquista della Cengia Martini bisognava rinfornzare le postazioni ai piedi del Lagazuoi che controllavano l’accesso alla Valparola.

• Vennero costruite trincee a zig-zag (alla greca) per evitare che i colpi delle granate potessero ferire più soldati lungo un’unica direzione.

Postazione Vonbank

Dalla Postazione Vonbank austriaca verso l’Agordino, territorio italiano Trincea «alla greca», a zig-zag per evitare, in caso di scoppio di granate, di essere colpiti tutti in fila

Trincee alla Postazione Vonbank

Sentiero dei Kaiserjaeger

Il sentiero, oggi la Via ferrata omonima, serviva a far giungere viveri, munizioni e materiali ai soldati austriaci sulla cima del Lagazuoi

Dolomia Cassiana

Scenario 2: Col dei Bòs e Tofane

Lagazuoi

Tofana di Ròzes

Forcella Col dei Bòs

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