POSTAZIONE EDELWEISS
• Classico esempio di adattamento dell’uomo alla morfologia del terreno (rock glacier e morene)
• Villaggio con servizi per le truppe impegnate in prima linea con cucine, ricoveri, e baracche con i nomi delle mogli dei soldati (es. Villa Anna)
• Il villaggio era difeso da un’enorme trincea chiamata il Trincerone.
Postazione Edelweiss
Il Sèttsass ospitava, nel Postglaciale, una lingua di ghiaccio che scendeva fino in Val Badia.
Rock Glacier
Morena
Postazione Edelweiss
Rock Glacier
IL SASS DA STRIA
• Nell’ottobre del 1915 primo attacco italiano al Sass de Stria.
• Il Sottotenente Fusetti scala la parete sud (versante italiano) ma viene ucciso in combattimento sotto la cima (il corpo non sarà mai ritrovato)
• Nella zona Sasso di Mitte viene allestita una teleferica per far arrivare materiale verso la cima.
• Si formeranno tre nuclei di insediamento austriaco e la cima non verrà mai conquistata stabilmente.
• Un tunnel sarà scavato per rifornire la postazione avanzata alla Selletta
Goiginger
• Qui viene sfruttata la giacitura della roccia per costruire trincee e camminamenti.
Trincee austriache che sfruttano le fratture delle rocce dolomitiche e la loro giacitura
Fratture nella roccia dolomitica
Postazione austriaca del Sasso di Mitte
Cassaforma per il cemento ottenuta con lamiera ondulata al Sass da Stria
Mutschlechner, 1933
Gordon, 1934
Nelle carte geologiche della zona sono segnate le giaciture
rocce
delle
Carte militari con le postazioni austroungariche nella zona del Sass da Stria
CengiaMartini
Il 18 ottobre 1915 comincia l’assalto alla Cengia che taglia a metà la parete del Piccolo Lagazuoi in contemporanea all’attacco al Sass de Stria
La cengia venne stabilmete occupata a partire dal 19 ottobre ed il Maggiore Ettore Martini vi salì stabilmente dal giorno successivo: da allora la cengia porta il suo nome.
Gli Austriaci cercarono in tutti i modi di stanare gli italiani dalla cengia, con l’uso di mine:
1) 1 gennaio 1916 per seppellire i nemici
2) 14 gennaio 1917 con una contromina per bloccare i lavori alla cengia
3) 22 maggio 1917 distruzione, solo parzialmente riuscita, con una carica da 30840 Kg
4) 20 giugno 1917 distruzione dell’Anticima del Lagazuoi da parte degli Italiani con una carica da 32664 Kg. dopo lo scavo della galleria di mina ancora oggi percorribile
5) 16 settembre 1917 esplosione di circa 5000 Kg di esplosivo da parte degli Austriaci senza danni rilevanti
La notte tra il 31 dicembre e 1 gennaio 2015 gli
Austriaci, appostati sulla
Cima del Lagazuoi, fanno
esplodere una mina per allontanare gli Italiani appostati sulla sottostante
Cengia Martini: il Dente
Filpponi si frantuma ed un grosso blocco si adagia sulla cengia costituendo un ottimo punto di difesa per il nostro esercito.
Il «Dente Filipponi»
La Cengia Martini, spina nel fianco sulla Postazione Vonbank
Postazione Vonbank
Dolomia Cassiana
Il GRABEN dell’Averau
Il blocco di Dolomia Principale dell’Averau è sprofondato e messo a contatto con la Dolomia Cassiana più antica.
Dolomia Principale
Veduta dalla cima del Lagazuoi
Dolomia Principale
Formazione di Travenanzes
Formazione di Heiligkreuz
Dolomia Cassiana
Anticima del Piccolo Lagazuoi con il cratere della mina del 1916
POSTAZIONE VONBANK
• Dopo la conquista della Cengia Martini bisognava rinfornzare le postazioni ai piedi del Lagazuoi che controllavano l’accesso alla Valparola.
• Vennero costruite trincee a zig-zag (alla greca) per evitare che i colpi delle granate potessero ferire più soldati lungo un’unica direzione.
Postazione Vonbank
Dalla Postazione Vonbank austriaca verso l’Agordino, territorio italiano
Trincea «alla greca», a zig-zag per evitare, in caso di scoppio di granate, di essere colpiti tutti in fila
Trincee alla Postazione Vonbank
Sentiero dei Kaiserjaeger
Il sentiero, oggi la Via ferrata omonima, serviva a far giungere viveri, munizioni e materiali ai soldati austriaci sulla cima del Lagazuoi
Dolomia Cassiana
Scenario 2: Col dei Bòs e Tofane
Lagazuoi
Tofana di Ròzes
Forcella Col dei Bòs