MFF
Magazine For Fashion
w w w. m f f a s h i o n . c o m
n. 72. FEBBRAIO 2014. Solo in abbinamento con MF/Mercati Finanziari - IT Euro 4,50 (3,00 + 1,50) TRIMESTRALE
INTERNATIONAL
Supplemento al numero odierno di MF/Mercati Finanziari. Estero: F 10,00 â‚Ź. Spedizione in abbonamento postale L. 46/2004 art. 1 C. 1 DCB Milano
EDITION
Nella foto, da sinistra, Federico Curradi, Massimo Giorgetti, Andrea Pompilio, Jane Reeve, Julian Zigerli, Andrea Incontri e Stella Jean in un ritratto di Stefano Roncato
NEW BLOOD NUOVA LINFA PER IL MADE IN ITALY
Jane Reeve, neo ad di Camera nazionale della moda italiana, Federico Curradi di Iceberg, Massimo Giorgetti di Msgm, Andrea Pompilio, Julian Zigerli, Andrea Incontri e Stella Jean insieme per scrivere il futuro del menswear a Milano
WE ARE CONNECTED #DiEsElREbOOT
12 | MFF-Magazine For Fashion
Marc Jacobs
Balmain
Nike x Katie Eary
Onitsuka Tiger x Andrea Pompilio Roxanne Farahmand
Hogan
Valentino
Rick Owens
Lanvin
James Long
Krisvanassche Andrea Incontri
Hood by air
Dries Van Noten
John Galliano
Philipp Plein
Yohji Yamamoto
Sibling
Vivienne Westwood
MFF-Magazine For Fashion | 13
Roberto Cavalli
Givenchy
Adidas @ Christopher Shannon Fendi
Andrea Pompilio
Frankie Morello
Tom Ford
Marc by Marc Jacobs
Paul Smith
Jeremy Scott
Y-3
Ami Alexandre Mattiussi
Prada
Dolce & Gabbana
openview New blood, new life. Rivoluzionare l'oggi per scrivere il domani. Senza clamori ma con un percorso preciso
new blood
e definito, capace di prende il meglio di un passato glorioso e di utilizzarlo per impostare il futuro. Il nuovo numero di MFF-Magazine For Fashion, dedicato alle collezione uomo autunno-inverno 2014/15, racconta della linfa vitale che sta dando una nuova anima al made in Italy, complice la nomina dell'ad Jane Reeve alla guida della Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, e la costruzione di una generazione di new names, pronti a riscrivere il destino del menswear tricolore. Sei progetti chiamati a dare un'anima nuova alla città di Milano, che si sta preparando per l'evento globale dell'Expo 2015. Prima di quella data, il mondo intero dovrà confrontarsi con altri due appuntamenti worldwide, le Olimpiadi invernali, in corso a Sochi, e i Mondiali di calcio del Brasile. E proprio da questi due eventi il segmento dello sportswear attende nuovo ossigeno per sostenere i conti e ritornare ai mirabolanti fatturati del passato. Le passerelle non sono state a guardare. E se da qualche stagione l'idea di un activewear urbano è sempre più presente sul catwalk, a dominare la stagione sono state le sneakers. Di ultima generazione, trasformate, interpretate, utilizzate come tela su cui sperimentare. Per lasciarsi la crisi alle spalle e correre verso una nuova vita ancora tutta da inventare. Stefano Roncato
16 | MFF-Magazine For Fashion
contents
what’s new 12 e 13
Openview stefano Roncato
30 e 31
Facecool Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
32 a 34
Frontrow alice Merli
36 e 37
Bienvenew Francesca Manuzzi
38 e 39
Berluti + Sartori Giampietro Baudo
talks 40 e 41
Silvia Venturini Fendi Chiara Bottoni
42
John Varvatos Chiara Bottoni
il tableau Finale della sFilata dsquared2 autunno-inverno 2014/15
18 | MFF-Magazine For Fashion
contents
44
Katie Eary Rosario Morabito
46
Yohji Yamamoto Chiara Bottoni
48
Astrid Andersen Rosario Morabito
50 a 58
New blood servizio e foto stefano Roncato
60 e 61
Top of the tops Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
62
#phenomenon Francesca Manuzzi
65 e 66
Sportswear alla riscossa Fabio Gibellino
68 e 69
Thanks goth Fabio Maria Damato
un MoMento dalla passerella di eMporio arMani
20 | MFF-Magazine For Fashion
contents
70 e 71
Prede e predatori Testo Diane Pernet. Foto Sonny Vandevelde
FaShion 73
The season Stefano Roncato, Francesca Manuzzi, Matteo Zampollo, Michele Bagi, angelo Ruggeri e Michela Zio
74 a 87
The Best Valentino Raf Simons N°21 Giorgio Armani Ermenegildo Zegna couture Lanvin J.W.Anderson Prada Dolce & Gabbana Givenchy Dries Van Noten Saint Laurent
la presentazione tod’s durante Milano Moda uoMo
22 | MFF-Magazine For Fashion
contents
Roberto cavalli Dior homme 88 e 89
Something to remember
90 e 91
Details to remember
92 e 93
The top five
95 a 108
the trends Pink power Fashion slogan Beatles vs Rolling stones Jumpsuit Gangster thrift shop Mark Rothko 50 shades of grey Sotto coperta
109 e 110 Must have Mountain Underground 70s freak country
l’allestiMento Fiabesco della sFilata tHoM broWne a parigi
iN cOVER
nella Foto, da sinistra, Federico curradi, MassiMo giorgetti, andrea poMpilio, jane reeve, julian zigerli, andrea incontri e stella jean servizio e Foto steFano roncato
DsquareD2.com
PHOTOGRAPHED BY STEVEN KLEIN
SHOP PLEIN.COM
30 | MFF-Magazine For Fashion
fAcecOOL Nove volti cool, hot names italiani e internazionali. Imprenditori, designer e creativi sotto i riflettori. Da tenere d’occhio, perché stanno mettendo la loro firma nel fashion business. Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo Putra Bramantyo & Dimas Indro WORK: Founders / FOR: Maris / WHERE: Jakarta
Men on a mission. Portare lo streetwear maschile a chi è appassionato di moda. Ma in terra indonesiana. Maris è il nuovo shop di culto di Jakarta, la città più popolosa di tutto il Sudest asiatico. Putra Bramantyo e Dimas Indro, i due fondatori, sono appassionati di lifestyle urbano, neanche a dirlo. Il loro negozio, che ha appena alzato la saracinesca, offre una selezione dei marchi più esclusivi al mondo, oltre a ragalare un'overview sulle eccellenze locali. La scelta del nome? Di derivazione latina, certo, ma anche lispirato allo slang locale. «Maris shopping», se letto velocemente, a Jakarta vuol dire «facciamo shopping». Subliminale.
Massimo Casagrande WORK: Shirt designer / FOR: Himself / WHERE: London
Devozione assoluta alla camicia. Massimo casagrande, graphic e fashion designer, ha un passato tra le fila del menswear di Versus, Versace Sport e Jeans. Oggi si divide tra l’insegnamento al campus UK dell'Istituto Marangoni e la creatività per il suo brand, lanciato nel 2012 e di matrice minimal-funzionalista 30s60s. La nuova collezione, presentata a Londra e parte del progetto fashion east, richiama gli artwork di Adam Mcewan. Ma oggi lo stilista, nato in Italia e cresciuto tra Johannesburg e Venezia, crea camicie per un classicismo futuro, assemblando differenti tessuti con in mente Giacometti, Irving Penn e cy Twombly.
Aaron De La Cruz WORK: Artist / FOR: Himself-Arkitip / WHERE: San Francisco
È bastato mettere in fila una quantità di Birkenstock total black, mentre Aaron De La cruz dipingeva un graffito di 40 piedi. e far cadere sopra di esse piccole gocce bianche. Arkitip, collettivo di cui l'artista fa parte, ha curato la collaborazione tra 55Dsl, Birkenstock e Aaron De La cruz, creando una limited edition in uscita prima dell'estate. L'artista californiano ha già nel suo curriculum una discreta lista di operazioni simili in campo moda, quasi sempre con brand vicini allo streetwear. Ma riscuote anche un discreto successo tra gli amanti dell'arte vera, che l'hanno portato a esporre all'ultima Design Miami (a lato).
Pamela Golbin WORK: Chief curator / FOR: Les Arts Décoratifs / WHERE: Paris
Responsabile dal 1993 di una delle più importanti collezioni pubbliche di abiti e tessuti del mondo, Pamela Golbin è curatore della sezione dedicata a moda e tessile de Les arts décoratifs del Louvre di Parigi. Nel 1997 inaugurava la più grande permanente di moda spalmata su 1.490 metri quadrati; a seguire sono arrivate le retrospettive su Balenciaga, Valentino e Vionnet, oltre a un numero importante di libri. Oltre a tutto ciò la Golbin, nata in Perù e laureata alla Sorbona di Parigi, ha anciato l'Annual fashion talks a New York city. Ultima fatica, la mostra «Dries Van Noten - Inspirations» in scena a Parigi fino al 31 agosto.
MFF-Magazine For Fashion | 31
James Jarvis WORK: Illustrator / FOR: Studio Jarvis / WHERE: London
Pare che la sua dieta da piccolo sia stata composta da Richard Scarry, Hergé, Judge Dredd e Albert camus. James Jarvis è uno degli illustratori più in vista nel panorama mondiale. Anche perché, fino a un paio di anni fa, era proprietario del marchio di toys super cool, Amos. Ora, complice anche una mostra da colette a Parigi, il suo nome è sempre più sulla breccia dell'onda. Per Amos ha disegnato una serie di T-shirt di culto (a lato alcuni modelli). e i suoi personaggi tondi, protagonisti del libro Spheric dialogues, raccontano di vita quotidiana. Tremendamente vera.
Gitte Jonsdatter & David Dencker WORK: Founder / FOR: Muuse / WHERE: Copenhagen
Ricercatrice, designer ed educatrice lei, esperto di relazioni internazionali lui. Il duo composto da Gitte Jonsdatter e David Dencker studia strategie per implementare start-up di moda. Le scovano, le promuovono, le vendono dal 2011 attraverso la piattaforma Muuse, con sede in Danimarca. Un catalizzatore di giovani talenti, che ogni stagione seleziona un panel di designer, portati sotto i riflettori e poi sul mercato, attraverso l'e-commerce ideato da Dencker e la Jonsdatter, che spiegano: «Abbiamo co-fondato Muuse nel 2011 per il desiderio comune di dare l'opportunità ai creativi di vedere i loro prototipi prendere vita e salire in passerella».
Christian Pellizzari WORK: Designer / FOR: Himself / WHERE: Paris
È stato tra i finalisti dell'edizione maschile del 2013 di Who is on next?, che selezione ogni anno i talenti migliori del panorama italiano. Ancora under 30, christian Pellizzari ha iniziato a muoversi con le proprie gambe qualche anno fa, dopo aver raccolto esperienze sul campo, con gli studi al Polimoda di firenze e poi un viaggio di maison in maison tra gli atelier di Tonello, Vionnet e Jay Ahr. Oggi disegna il suo brand, che vanta un'identità precisa, fatta di eleganza urbana, contemporanea e accessibile. come nella sua ultima stagione, dove un gusto nostalgico per la tradizione tailor si è mescolato con un'attitude elegantemente street.
Loïc Prigent WORK: Film maker / FOR: Himself / WHERE: Paris
«Sono un secchione della moda. Se avessi vent'anni sarei un blogger, ma non li ho, quindi curo una sorta di fanzine che indaga su come, quando e perché», ha spiegato Loïc Prigent, che spende le sue giornate di lavoro alla corte di Karl Lagerfeld, tra chanel e fendi, ma anche negli atelier di Jean Paul Gaultier, Sonia Rykiel e Giorgio Armani. Attraverso i suoi corti come The rush during show (a lato un frame) svela il day by day dei mostri sacri del fashion. Ultima fatica, lo short movie Inside the mothership per raccontare il dietro le quinte del fendi day di Milano moda donna e One night only in Paris, sull'ultima sfilata couture di Armani.
Matthew Williams WORK: Creative director / FOR: G.O.O.D. music, ShowStudio WHERE: London - NYC - Venice beach
La sua firma è apparsa per parecchio tempo a fianco di quella di Nicola formichetti, quando i due si occupavano dell'immagine di Lady Gaga e di tutto il collettivo Haus of Gaga. Poi la carriera di Matthew Williams ha preso un'altra strada. Art director e fotografo, ora si occupa della casa discografica di Kanye West, la G.O.O.D. music, oltre a far parte della fabbrica di creatività made in Uk di Showstudio, sotto l'egida di Nck Knight. Di recente, ha collaborato con Nike, Supreme e Stussy. e ha curato il video della presentazione di Hood by air (a lato un frame) anadto in scena a New York.
32 | MFF-Magazine For Fashion
ON STAGE
A cura di Alice Merli
Tra moda ed economia: le anticipazioni, le notizie e gli approfondimenti importanti per leggere in prima fila il fashion system
Front ROW exhibition
Charles James «Volevamo spiegare al mondo dove è nata la moda americana e quanto incredibile e forte è stato il gusto imposto da Charles James». Con queste parole Harold Koda, curatore del Met-Metropolitan museum of art di New York, ha battezzato l'exhibition «Charles James: beyond fashion» che andrà in scena dall'8 maggio, occupando di fatto la rinnovata sede del Costume institute che a maggio riaprirà dopo due anni e mezzo di restauri, resi possibili grazie alle donazioni di Lizzie (nella foto durante il battesimo della mostra) e Jonathan Tisch.
debutti
Rad Hourani La couture amplia i suoi orizzonti con Rad Hourani. Il designer mediorientale, cresciuto in Canada, è il primo stilista a essere invitato dalla Chambre syndicale a portare in passerella una collezione unisex di alta moda: in scena un gioco per lui (nella foto) e lei di androginia e citazioni dark.
collectibles
arte
Una cifra da capogiro per una sneakers destinata a entrare nel mito. Lanciata online ed esaurita nel giro di dieci minuti, la Air Yeezy 2 Red october (nella foto) è l'ultima shoes creata da Kanye West in tandem con Nike, ispirata al modello indossato dalla pop-star durante il suo Yeezus tour. Il modello venduto, a 245 dollari, è già comparso sulla piattaforma eBay in Inghilterra dove è in vendita alla cifra capogiro di 10 milioni di sterline.
Louis Vuitton rafforza il legame con l’arte. La griffe torna con la sua terza collezione di Foulardes d’artistes, ispirata al mondo della street culture. Tre i nomi chiamati: dal californiano Kenny Scharf al cileno Inti (nella foto il suo carrè), passando per André Saraiva.
Nike + Kanye West
Louis Vuitton
co-branding
J Brand retail
Rick Owens Conto alla rovescia per l’arrivo di Rick Owens a Milano. Il designer californiano naturalizzato in Francia, la cui collezione è prodotta dall’italiana Olmar and Mirta, si appresta a inaugurare il suo primo punto vendita italiano nella città lombarda che si troverà negli ex spazi dello store Skitsch, tra via Monte di Pietà e via Fratelli Gabba. Il designer vanta monomarca a Miami (nella foto), Parigi, Londra, New York, Seoul, Tokyo e Hong Kong.
J Brand ha affidato a Simone Rocha una capsule collection che arriverà sul mercato nella seconda parte del 2014. Dopo le collaborazioni con Proenza Schouler e Christopher Kane, il brand guidato da Jeff Rudes (nella foto) ha confermato la sua attenzione verso i giovani creativi chiamando la designer inglese.
MFF-Magazine For Fashion | 33
books
Dirk Bikkembergs
eventi
Accordi
Sarà la Cina la prossima tappa strategica di Etro. La maison sbarcherà nell'ex Celeste impero con un mega evento celebrativo. «La nostra idea è quella di portare la Cina, oggi settimo mercato di riferimento, a salire sul podio, attualmente occupato da Italia, Corea del Sud e Stati Uniti», ha spiegato Ippolito Etro, dg della griffe. Il multi-evento si svolgerà il 25 aprile al CAFA-China central academy of fine arts di Pechino e vedrà in passerella il dèfilé delle collezioni autunno-inverno 2014/15 donna e uomo (sopra Kean Etro a fine sfilata) e una mostra retrospettiva che illustrerà la storia del brand.
«Un accordo nel segno del made in Italy». Così Gildo Zegna, ad del gruppo Ermenegildo Zegna, e Giovanni Zoppas, ceo del gruppo Marcolin, hanno definito l’alleanza siglata tra le due società: una licenza decennale che vedrà Marcolin produrre e distribuire in esclusiva gli occhiali da sole e da vista di Zegna e Agnona. La partenza? L'arrivo di Stefano Pilati alla creatività (sopra nel backstage della sfilata Zegna). «Il Pilati effect è la scintilla che ha scatenato tutto. Sulla scia dei progetti Zegna couture e Agnona, Marcolin ci ha convinti a studiare una strategia globale per l’eyewear all’insegna del made in Italy».
Etro
Ermenegildo Zegna
Si chiama Dirk Bikkembergs, 25 years of athletes and fashion il nuovo volume fotografico firmato dal marchio Dirk Bikkembergs, oggi satellite del gruppo Zeis Excelsa. Il libro (nella foto la cover) è edito da Rizzoli e racconta 25 anni di storia attraverso 400 pagine di fotografie realizzate dallo stesso designer, chiamate a interpretare le oltre 50 collezioni create dallo stilista di Anversa dal 1988 a oggi. Il volume-album sarà disponibile online, nelle librerie, nei book store e nelle boutique del marchio.
cessioni
Jo no fui Jo no fui cambia l’assetto azionario per iniziare una nuova fase storica. Andrea Bucalossi è infatti entrato nel capitale del brand creato da Alessia Giacobino con una quota del 60%. Il manager, con 12 anni di esperienza nel settore dei fondi di investimento, ricoprirà il ruolo di amministratore unico. Obiettivo dell'operazione sarà l'espansione internazionale di Jo no fui e Mr & Mrs Furs, altra label fondata dalla designer. Il brand ha inoltre congelato gli appuntamenti futuri, in primis la sfilata di febbraio nell'ambito di Milano moda donna. Un’assenza che, probabilmente, si protrarrà per più di una stagione.
riAssetti
Cesare Paciotti «Entro la fine del 2014 saremo a posto con banche e creditori e nel 2015 torneremo ai bilanci da manuale che hanno caratterizzato gli anni migliori dell’azienda». Cesare Paciotti guarda il futuro con positività, dopo aver depositato, lo scorso dicembre, la richiesta per la procedura concorsuale. Con l’istanza di concordato preventivo sono stati congelati, come da prassi, i pagamenti sia nei confronti dei 250 dipendenti diretti dell’azienda sia dei creditori. Il momento difficile dell’azienda sarebbe dovuto, come dichiarato dal suo fondatore, alla difficile congiuntura del mercato interno delle ultime stagioni.
Licenze
food
Debutto nell’homewear per Trussardi. Tomaso Trussardi (nella foto), ceo del gruppo e terza generazione della famiglia italiana, ad aprile durante il prossimo Salone del mobile di Milano lancerà un'intera collezione casa grazie a un accordo di licenza siglato con Club house Italia. L’azienda è leader nel settore del design, grazie alle consolidate collezioni casa create con Fendi e Kenzo.
Non solo abiti, ma anche dolci e drink. Ha aperto le porte a Parigi, nella magica cornice della galleria Montpensier, sotto le arcate del Palais Royal, il nuovo locale di Maison Kitsuné (nella foto). Il primo café europeo della griffe fondata da Gildas Loaëc e Masaya Kurokihave si trova al 30 di rue de Montpensier ed è il secondo opening di questo tipo nel mondo, dopo quello di Tokyo. Nello spazio sarà in vendita una piccola selezione di accessori, accanto alle compilation musicali che hanno contribuito al successo della maison.
Trussardi
Maison Kitsuné
34 | MFF-Magazine For Fashion
restyling
Les Copains Lo stile si rinnova da Les Copains. Il marchio di Bvm ha annunciato la collaborazione con Peter Som per la linea Les Copains Blue a partire dalla primavera 2015. La partnership tra il designer Usa e la linea contemporary del marchio avrà durata biennale. Una decisione che vedrà anche il debutto dei primi store asiatici. «L’evoluzione è a buon punto», ha spiegato Luca Bertolini, ad del marchio «siamo presenti in maniera significativa in Giappone, Russia e negli Stati Uniti, dove stiamo lavorando per aprire nei department store spazi dedicati».
accordi
cessioni
Puma vestirà l’Arsenal a partire dal 1° luglio 2014. Il gruppo sportswear tedesco sarà sponsor tecnico ufficiale per tutte le squadre che fanno capo al football club inglese e licenziatario per il merchandising worldwide. Un accordo attraverso il quale l’azienda satellite del gruppo Kering rafforzerà la sua posizione strategica come brand calcistico, dopo aver esteso la sua partnership con la Figc-Federazione italiana gioco calcio e con campioni come Mario Balotelli e Sergio Aguero o Nicolas Anelka (nella foto in un adv). Focalizzandosi sempre di più sul mondo agonistico, anche in vista dei Mondiali di calcio del Brasile.
Vicini apre le porte a L Capital. La società proprietaria del marchio Giuseppe Zanotti design e il fondo di private equity sponsorizzato dal gruppo Lvmh hanno infatti firmato un accordo vincolante per la vendita del 30%. «Questa intesa rafforzerà la nostra società con la presenza di un socio globale», ha detto il designer, fresco del potenziamento dell'uomo (nella foto).
Puma
Giuseppe Zanotti
strategia
Stone Island Niente vendita per Stone Island. Nessuna delle proposte ricevute è stata infatti ritenuta pienamente convincente per l’acquisizione. «I prezzi proposti erano assolutamente congrui. Ma nessuno ha accettato di impegnarsi nelle garanzie che chiedevo sul mantenimento dell’attività nella fabbrica di Ravarino (Modena)», ha spiegato il presidente di Sportswear company, Carlo Rivetti. Gli azionisti hanno quindi deciso di rinnovare l’impegno e l’investimento nell’azienda, anche alla luce degli importanti risultati raggiunti, sia economici che di posizionamento del marchio, che ha archiviato l’anno con un fatturato consolidato di 70 milioni di euro, in crescita di oltre il 12% rispetto al 2012. Per una scelta nel rispetto del made in Italy.
new labels
Costume national Sarà un anno di rilancio per Costume national. Il brand guidato da Ennio Capasa ha infatti battezzato la nuova linea Costume and costume (nella foto un look), che ha debuttato da Luisaviaroma durante Pitti immagine uomo. «Sarà una collezione orientata a retail e vendite online, perché negli ultimi tempi il mercato è cambiato», ha detto Carlo Capasa, ad della griffe. La linea sarà prodotta in licenza per dieci stagioni con la Ffi-Fibres & Fabrics International.
espansione
rilanci
Il made in Italy si unisce al savoir faire svizzero di Giorgio Armani. La maison ha infatti svelato, in occasione di Milano moda uomo, una nuova linea di orologi haute de gamme (nella foto l'allestimento). Emporio Armani Swiss Made raccoglie 51 preziosi modelli di segnatempo e farà il suo debutto ufficiale il prossimo 27 marzo a Baselworld, il Salone mondiale dell’orologeria e della gioielleria che si svolge a Basilea. «Da sempre credo nel mix di innovazione e tradizione: il mio intero percorso stilistico si basa su questa idea», ha detto lo stilista. «Mi sono ispirato alle forme degli anni 30 e 40 rivisitate in chiave contemporanea».
Jole Veneziani inizia una nuova vita grazie a Federico Bano, erede di un archivio di 15 mila pezzi tra tessuti, disegni, accessori e 200 abiti di collezione. Primo step del rilancio firmato dal ceo della griffe ed ex collaboratore della stilista negli anni 80 (nella foto un modello d'archivio), è l’apertura di uno showroom di 300 metri quadrati al terzo piano del civico 27 di via Montenapoleone. A settembre invece vedrà luce un nuovo flagship store al civico 21 della stessa via.
Emporio Armani
Jole Veneziani
36 | MFF-Magazine For Fashion
Roland Mouret @ ROBERT CLERGERIE
Andreas Melbostad @ DIESEL BLACK GOLD Black come l'asfalto e l'atmosfera dello show. Borchiato d'oro gold. I sigilli del debutto di Andrea Melbostad al timone del menswear della premium label di Otb parlano da soli. Lo stilista, direttore creativo della donna dall'inverno 2013/14, compie la sua prima assoluta nel menswear: «È la prima volta che mi confronto con l'uomo, un mondo dal quale però ho sempre rubato elementi per il womenswear», ha spiegato lo stilista, che in pedana a Pitti (il brand è stato ospite speciale dell'85ª edizione della kermesse fiorentina) porta coat e blazer in panno di lana rigorosi, istoriati di zip-decoro, pants affusolati da cadetto, ma anche parka multi tasca, bomber skinhead e chiodo iridati di borchie e onorificenze. Con un filo conduttore: i trattamenti che conferiscono una mano denim.
Per individui cresciuti nel XXI secolo. «La tradizione J.Fenestier ci permette di decostruire e ricostruire per lanciare Robert Clergerie homme», ha spiegato Roland Mouret, neonominato alla guida creativa del brand. Nell’atelier a Romans, capitale calzaturiera francese, si producono shoes su misura per uomo dal 1895 e quando Robert Clergerie ha creato la sua società ha acquistato l’atelier di J.Fenestrier per iniziare una nuova era. Oggi quelle stesse forme e volumi tipici ideati negli anni 20 e 30, mixate a influssi anni 80, rivivono nella collezione dello stilista nato a Lourdes-. Che per il suo debutto ha scelto imbottiture protettive, inserti in pelle e linee grafiche: 18 modelli con suole Goodyear e Blake, create con latte di Hevea extra comfort.
Glenn Martens @ Y/PROJECT Lanciata nel 2010 da Yohan Serfaty e Gilles Elalouf, Y/project cresce con Glenn Martens. Lo stilista di Bruges, con una formazione all'Accademia di Anversa, un passato tra le fila di Jean Paul Gaultier, H&M, Honest By Bruno Pieters e all'attivo una linea eponima, ricrea per il brand parigino coat di pelle, giacche tailored, pantaloni e accessori dal touch emozionale. Lo stilista, che è stato l'ex assistente di Serfaty, diventa direttore creativo di Y/Project, progredendo nella ricerca tecnologica di lavorazioni e finiture, coniugando un'allure sportiva con spirito avantguarde. Per una nuova era che prepara il brand alla scena internazionale.
FASHION MOMENTS
BIENVENEW
Nove nomi graffiano il menswear di stagione. Il prossimo autunno-inverno si anima con una serie di debutti e nuove leve alla loro prima assoluta. Tra liaison creative inedite e il battesimo del lato mannish di brand per ora solo femminili. Per un inverno ricco di rinascite ed esordi eccellenti. Francesca Manuzzi
MFF-Magazine For Fashion | 37
Carlo Brandelli @ KILGOUR Alessandro Dell'Acqua @ N°21
Nato a Londra da una famiglia italiana, Carlo Brandelli cresce tra artisti e artigiani. Nel 1992, a 21 anni, lancia Squire, uno store a Mayfair che attira l'attenzione di Alexander Mcqueen, Massive Attack, Helmut Lang, Nick Knight e Peter Saville. Nel 2003 inventa Kilgour, tra ready-to-wear e made-to-measure, conia quel celebre completo destrutturato a un bottone. Dopo sei anni Kilgour cambia la proprietà e Brandelli si dedica alla scultura. Oggi, a cinque anni di distanza, il padre torna al figlio e per il lancio si affida a un video ideato proprio da Knight, uno dei suoi primi estimatori. Per un rilancio in grande stile.
Museo N°21. 21 ragazzi, 21 look, in un tableau vivant con tanto di leggii digitali che ne chiariscono la composizione. Dettaglio per dettaglio, il messaggio è chiaro: si parla d'attualità, di quotidiano, come per la donna N°21. La prima prova maschile di Alessandro D'Acqua altro non gioca che con l'inaspettato, sulle calza da scalata s'inerpicano ragni di cristallo; sotto ai pants brevi alla caviglia indossati con le felpe icona, su cui ora campeggiano anche maxi aggettivi che raccontano lo stilista. Poi, teste equine di paillettes sul retro di caot doppiopetto, parka e bomber, come fosse un portafortuna cinese, per l'anno del cavallo.
GUGLIELMO CAPONE Classe 1961, nato a Caserta, Guglielmo Capone sigla il suo ritorno alla moda al fianco di Tiziano Sgarbi, fondatore di Twin Set-Simona Barbieri, proprietario di Erika Cavallini semi couture e Liviana Conti. Una partnership che dà vita a uno studio sulla maglieria, rieditata nell'atmosfera del Cotton club, tra jazz e volteggi 40s. Focus assoluto sul capospalla, ingigantito mannish. «È un’eleganza maschile, molto rigorosa esplicata con materiali rigidi, dedicati alla cultura della sartoria», ha spiegato lo stilista, che in pedana porta coat double di panno e suede, caban in cavallino e montone e parka in macrotweed.
Giancarlo Petriglia @ PIQUADRO OPERA Dopo la collabs con Marras arriva Giancarlo Petriglia. Prosegue il viaggio di Piquadro. Il brand lancia Opera, la nuova nata dalle mani creative del designer, che con la linea eponima ha vinto l’edizione 2012 di Who is on next. «Non si tratta di una capsule collection, ma di un progetto che proseguirà con la primavera/estate e anche oltre», ha spiegato Marco Palmieri, presidente e ad del gruppo Piquadro. Che per il designer ha pensato un progetto a lungo termine, composto da cinque linee, una uomo, due donna e due unisex, distribuite negli oltre 100 monomarca dell’azienda. Tra funzionalità, business, travel e un trait fashion impeccabile.
Simon Holloway @ HOGAN Ex creative director di Jimmy Choo e un passato che segna nel suo curriculum posizioni di spicco da Narciso Rodriguez a Ralph Lauren, passando per Michael Kors e Richard Tyler. Hogan vara un upgrade delle proprie collezioni di calzature e si affaccia sul palcoscenico ready-to-wear con un progetto speciale affidandolo allo stilista britannico. Simon Holloway sbarca da Hogan e ne rivisita i codici vestimentari. Il creativo, London based, con un know che spazia dal concept dell'abbigliamento alle calzature, passando per le fragranze e abbracciando modernità e classicismi in egual misura. In collezione, i 60s londinesi, dandy d'antan e un incontro fra Saville row e i biker.
ANTONIO MARRAS Uno scampolo di tessuto maschile cela una pochette-invito da taschino. Così Antonio Marras torna all'uomo, dopo quattro anni, con un omaggio al padre, suo mentore. Lo stilista sardo riapre il cassetto della memoria e non solo in senso figurativo. Per l'occasione sfodera tessuti e insegnamenti di papà Efisio, della sua storica bottega di Alghero e conia, in collaborazione con Emmegierre fashion, un guardaroba d'antan attualizzato, con suit dalle tapestry cravatteria, Principe di Galles, poi giacche in pelliccia e neoprene. I coat giganti celano pull intarsiati altrettanto ampi e pantaloni con cavallo basso e coulisse in vita. E ai piedi derby realizzate in tandem con Pantofola d’oro.
38 | MFF-Magazine For Fashion
backstage
berluti + sartori «Ho voluto immaginare un bosco creativo, un ambiente a metà strada tra un atelier e un laboratorio, un punto di incontro di idee. eliminando ogni traccia di nostalgia, per portare questo uomo nel domani», Ha spiegato il designer italiano alla guida del marcHio di lvmH. cHe per la prima volta è salito in passerella. Giampietro Baudo
U
n debutto sui generis: non un nuovo matrimonio creativo ma una liasion che continua e diventa sempre più forte, tanto da debuttare in passerella con la prima sfilata dopo quattro stagioni di allestimenti spettacolari. il guardaroba di berluti immaginato da alessandro sartori prende vita in pedana. «era arrivato il momento giusto per raccontare questo mondo attraverso un défilé», ha spiegato il designer italiano, alla guida del marchio homme di lvmh dal 2012 e con un passato nel gruppo ermenegildo Zegna dove ha seguito il progetto Z Zegna. «Ho immaginato di animare un bosco creativo, un ambiente a metà strada tra un atelier e un laboratorio. un punto di incontro di idee e innovazioni». legno per terra, trucioli che decorano lo spazio abitato da 300 forme di scarpe, a richiamanre il forte legame con la storia della maison. «Ho cercato di raccontare il massimo del naturale e il massimo del fatto a mano, sia negli abiti che nell'ambiente. Ho voluto traghettare il concetto di sartoria in un contesto nuovo, speciale. moderno». ovvero la parola guida di tutta la collezione per l'autunno-inverno 2014/15. tailoring & contemporaneità, due concetti racchiusi in una giacca simbolica: costruzione perfetta di sartoria e tasche tagliate in diagonale, come quelle di un trench o rilettura di quelle che decorano il davanti delle felpe più street. a conferire alla figura maschile un'attitudine smart e veloce, funzionale e innovativa. «Ho cercato di immaginare l'eleganza di un gesto semplice, come mettere le mani in tasca. e da qui sono partito nel disegnare questo modello dalla linea essenziale ma capace di rendere più ordinata la silhouette». il sottofondo della stagione, racchiusa in 44 look, è un profumo di sport. innestato in una silhouette raffinatamente chic. pronta ad alternare over dalle proporzioni giganti, sfumature di marrone, suit formali e dalla costruzione asciutta ma anche pennellate di bianco accecante e accessori über luxury. il cuore resta la manifattura tradizionale, grazie alle 70 ore necessarie per creare una giacca. ma con un comandamento fondamentale: «eliminare ogni traccia di nostalgia, ogni elemento rétro per traghettare questo uomo nel domani». un domani che la griffe di lvmh sta creando poco per volta, costruendo una ragnatela di produzione haut de gamme. con le boutique monomarca e le maison sparse nel mondo e arrivate a quota 46. con gli atelier francesi, arnys in primis, acquisiti per assicurare standard produttivi di altissimo livello all'abbigliamento e servizi di haute couture da uomo. ma anche con il progetto shoes legato al territorio italiano: tra agosto e settembre sarà infatti tagliato il nastro al nuovo sito produttivo ferrarese, uno spazio di oltre 6 mila metri quadrati che darà lavoro a oltre 200 artigiani e che andrà ad affiancarsi allo storico stabilimento di produzione. «l’italia è davvero strategica per berluti. questo paese ha una storia meravigliosa legata al lusso del tempo. del tempo dedicato all’artigianalità», ha poi aggiunto lo stilista. ricordando che lo spazio ferrarese andrà a ospitare anche un laboratorio di formazione: «una classe di 30 studenti che saranno formati per diventare tecnici calzaturieri e pellettieri di domani». Full translation at page 111
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nella Foto qui sopra, il runway order della sFilata autunno-inverno 2014/15 di berluti, priMa stagione in passerella per la collezione creata da alessandro sartori
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INTERVIEW
silvia venturini fendi
«L’uomo Fendi è urbano. e in questa coLLezione ho voLuto tutti i nostri eLementi estetici», ha spiegato La designer, tornata in pedana con iL menswear deL brand. Chiara Bottoni
È
stata la rentrée in passerella della stagione autunno-inverno 2014/15. L’uomo di Fendi è tornato a sfilare a milano, nei nuovi spazi di via solari, dove la maison romana, controllata da Lvmh, ha collocato la sua sede lo scorso settembre nel building che, dal 2005 al 2012, ha accolto la Fondazione arnaldo pomodoro. dopo due stagioni di presentazioni, la collezione maschile affidata alla direzione creativa di silvia venturini Fendi ha calcato nuovamente la passerella con uno show ricco, prezioso. molto Fendi. tra pellicce vistose, borse iconiche e un tocco di ironia, segno distintivo della griffe. «volevo che ci fossero tutti i nostri elementi estetici», ha sottolineato la designer, «materiali e lavorazioni. metropolitano e natura... materia selvaggia e primitiva. sperimentazione è la parola d’ordine. nulla rimane come è arrivato». L’obiettivo è stato centrato e la collezione ha fatto parlare. un ritorno sotto una buona stella, dunque, che lascia ben sperare per le prossime stagioni e per l’evoluzione di un’etichetta, pensata per essere il completamento naturale del percorso avviato con il womenswear. grazie a un progetto che aspettava solo il momento giusto per conquistare una posizione di rilievo tra i marchi del menswear. Che cosa rappresenta l'uomo nell'immaginario estetico di Fendi? L’uomo Fendi è urbano, contemporaneo, cosmopolita e globetrotter. affronta diverse situazioni con un guardaroba di pezzi pensati per essere adatti sia al lavoro sia al tempo libero. c’è in generale una grande attenzione all’outwear e ai capispalla come evidenziato in questa stagione da pezzi tra cui il cappotto di marmotta o il prezioso biker in pelle ricamato a motivo coccodrillo, ma anche alla maglieria e agli abiti classici. tutto è in bilico tra tradizione e innovazione: il pull è in visone mentre gli abiti in principe di galles presentano un’originale lavorazione a quadri distorti. L’uomo Fendi ama la qualità e si identifica in una dimensione di luxury leisure. Che rapporto ha con il Dna della maison e che in quale relazione è con il womenswear? il dna della maison viene declinato anche nell’uomo Fendi: ama i materiali pregiati come il coccodrillo e la pelliccia,
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NEllE FoTo, alcuNI look E accEssoRI auTuNNo-INVERNo 2014/15 dI FENdI NElla pagINa a laTo, sIlVIa VENTuRINI FENdI NEl backsTagE dEllo shoW
ma anche rivisitazioni cool e inaspettate, come la stampa coccodrillo su neoprene. è attento ai mix di materiali, alle combinazioni sperimentali e alla tecnologia, come quella presente nel pull che passa dalla maglia al montone. un sottile fil rouge lo accomuna alla donna, grazie a una costante attenzione alla qualità e a un sapiente mix tra tradizione e innovazione. Come mai avete deciso di tornare a presentarlo con una sfilata? dopo due stagioni di presentazioni in movimento (il marchio era già rientrato nel calendario di milano moda uomo, ndr), abbiamo pensato che tornare a sfilare fosse un’evoluzione naturale per una linea in cui crediamo molto e che sta crescendo di stagione in stagione. Come si sta evolvendo la collezione nel tempo? nelle varie collezioni c’è una coerenza di fondo: l’attenzione alle lavorazioni artigianali, l’utilizzo di materiali che denotano un lifestyle all’insegna di un lusso sussurrato, come la pelliccia e il cuoio selleria, una costante dell’uomo. in ogni collezione ci sono dei capisaldi che contribuiscono a creare l’identità di questo menswear: l’outwear e la maglieria innovativi, i giochi di grafismi e la palette di colori ispirati alla natura. Qual è il peso dato agli accessori? gli accessori sono molto importanti. guanti di pelliccia, scarpe con le suole argentate, zaini in neoprene stampa cocco, sono fondamentali e, da questa stagione, anche l’uomo avrà la sua borsa iconica: la versione maschile della peekaboo, una raffinata working bag dal design deciso. Full translation at page 111
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INTERVIEW
john varvatos
«NON SAREI MAI ARRIVATO DOVE SONO OGGI SE NON FOSSI CRESCIUTO A DETROIT TRA I 60s E I 70s. DA ALLORA, OGNI MODA È STATA CONDIZIONATA DALLA MUSICA. E IL FASHION HA AVUTO UN RUOLO CHIAVE NEL CREARE I LOOK DELLE ROCKSTAR». PAROLA DEL DESIGNER CHE HA PORTATO A MILANO I KISS E HA CELEBRATO LA SUA PASSIONE ROCK IN UN LIBRO-ALBUM. Chiara Bottoni
C
i voleva John Varvatos per portare i Kiss a Milano. Lo stilista ha trasformato la sua sfilata autunno-inverno 2014/15 in un vero e proprio show con standing ovation, grazie a un’apparizione finale ad alto tasso rock'n'roll. Forse qualcuno avrà anche pensato che si trattasse di controfigure, come è successo ai frequentatori del sabato sera di corso Como, che hanno visto il gruppo dirigersi verso un noto locale della zona, dopo la sfilata. «Nel breve tratto che abbiamo percorso a piedi, le persone ci guardavano con gli occhi spalancati», ha raccontato Varvatos. Che ha voluto accanto a sé l’irriverente gruppo rock, protagonista anche dell’advertising spring-summer 2014, per celebrare una collezione dedicata ai supereroi. «Credo che in ogni ragazzo un animo da rockstar conviva con uno spirito da super hero», ha aggiunto, «la collezione è ispirata a questo mondo, senza cadere nel grottesco. I vestiti restano eleganti e indossabili con piccoli dettagli di stravaganza, stemperati nell’insieme». Il tema del rock è da sempre il filo conduttore dello stile Varvatos, che ha voluto dedicare al tema il libro John Varvatos, Rock in fashion, scritto a quattro mani insieme a Holly George-Warren e pubblicato a fine 2013. «Non sarei mai arrivato dove sono oggi se non fossi cresciuto a Detroit tra gli anni 60 e 70». Che potere ha avuto e ha la musica rock sulla moda? Come questa è cambiata negli anni, secondo lei? Ogni generazione dagli anni 60 in avanti è stata fortemente condizionata dalla musica nel suo modo di vestire e la moda, a sua volta, ha avuto un ruolo determinante nel costruire l’immagine delle star. Oggi questo continua a succedere in un contesto dove internet ha assunto un peso rilevante. Ora la moda è istantanea e le persone hanno una fame insaziabile di novità che la rete può soddisfare appieno. Un capitolo del suo libro è intitolato Band on the run. Qual è il gruppo meglio vestito a suo parere oggi? Ritengo i Kings of Leon una delle band più cool, insieme a The Killers e ai Band of horses. Quello che più mi affascina è vedere come le generazioni si siano influenzate a vicenda. Quanto, ad esempio, Lenny Kravitz abbia preso da Jimi Hendrix... Come designer di menswear, è stato influenzato anche da qualche donna del rock? Da nessuna in maniera letterale ma amo lo stile di alcune icone come Janis Joplin, Patti Smith, Tina Turner o Debbie Harry. Ma il mondo del womenswear non la affascina? Non ha mai pensato di realizzare una collezione donna? La chiave del successo è essere il re in quello che si fa e non il re e la regina! A chi mi domanda se lancerò il womenswear rispondo che i miei clienti sono già felici di quello che faccio. Arrivati a un certo punto è inutile cambiare binario troppo spesso. L’Italia è strategica per la vostra produzione. È importante anche a livello di business? L’Italia sarà fondamentale per noi nel processo di espansione europea del marchio. Qui sfiliamo durante Milano moda uomo e qui abbiamo un headquarter, a Milano, che seguirà le principali operazioni nel Vecchio continente. Dall’apertura del nostro primo flagship europeo a Londra, in agosto, all’opening di un negozio milanese previsto per il 2015. Anche a livello stilistico il suo è un marchio più europeo che statunitense… Ci sono persone che si stupiscono quando sentono il mio accento del Midwest! Il prodotto è molto europeo, così come l’approccio, l’attitude e il lifestyle del marchio sono naturalmente più vicini all’Europa che agli Stati Uniti. Il mio stile è molto dressy rispetto a quello della media degli States, escludendo ovviamente New York e parte della West coast. Qual è la chiave del successo di un marchio come il suo? Sono convinto che la passione sia la parola chiave di tutto, ciò che ti può aiutare ad andare avanti. E ora ho molta più passione di quando ho cominciato! Poi ci sono i partner giusti. Da quando, nella primavera del 2012, Lion capital ha investito nel gruppo è iniziato un periodo che definirei una luna di miele. Il migliore nella storia del brand. Come non esserne entusiasta? Full translation at page 111 NELLa FoTo IN aLTo, uN RITRaTTo dI johN VaRVaTos. NELLE aLTRE IMMagINI, aLcuNI Look dELLa coLLEzIoNE auTuNNo-INVERNo 2014/15. QuI soTTo, Lo sTILIsTa (aL cENTRo) coN I kIss a FINE sFILaTa
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nella Foto qui sopra, un ritratto di katie eary. nelle altre iMMagini, alCuni look per l'autunno-inverno 2014/15 della designer inglese
intervieW
katIe eaRy
«RIbELLARMI È QUALCOSA CHE HO SEMPRE FATTO SENzA ESSERNE CONSAPEVOLE, PENSO DIPENDA DA COME SONO CRESCIUTA». A PARLARE È LA STAR, IRRIVERENTE, DEL MADE IN UK. PRONTA A STUPIRE CON IL SUO SPORTy-COOL. Rosario Morabito
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enio e sregolatezza in salsa british. Intrappolato in un corpo da pin-up. Katie Eary è tutto questo, ancora prima di essere il nome più cool della young generation creativa che sta ridando smalto alla Union Jack. Ed è proprio nel vivaio londinese che, nel 2008, Eary si è imposta all’attenzione degli addetti ai lavori grazie alla sua collezione di laurea al Royal college of art. Che ha conquistato una schiera di fans, capeggiati dal fotografo Mario Testino e dalla pop-star Kanye West, con cui ha collaborato su diversi fronti fashion. Nella sua visione, le tinte forti e i colori acidi, le stampe pop e i motivi animalier incontrano lo sportswear dando vita a uno stile urban-cool, aggressivo e irriverente. Un approccio audace, soprattutto in tempi di crisi. Ma che nel giro di qualche stagione è diventato la sua cifra stilistica vincente. Il suo approccio al menswear si distingue nel panorama inglese. Cosa vuole comunicare con gli abiti che disegna? Quello che faccio è combinare silhouette sporty con una manifattura curata, a cui poi si sovrappongono le stampe. Nel farlo, cerco di mantenere una certa ironia, in modo da portare un elemento divertente nel guardaroba maschile. Il tutto si traduce in quel capo unico che accende l’intero look: qualcosa che continuerò a fare finché non sentirò che non è più cool o adeguato. Come trasforma questo concept nei capi di vendita? I capi in vendita sono pezzi base del guardaroba maschile come T-shirt, maglie o jeans. Sono punti di partenza cui poi aggiungo le mie stampe. Quando ha pensato la prima volta di iniziare questa carriera? Non so... L’ho sempre percepito come qualcosa di cui non andare particolarmente fieri: volevo essere un'artista e ho costruito il mio particolare
percorso fra varie scuole. Finché non mi sono ritrovata a scegliere il corso di moda al college, perché disegnare mi piaceva molto. Cosa vuol dire essere tra i fashion designer più promettenti oggi a Londra? Quali sono le sfide, i vantaggi, le prospettive? È un momento molto entusiasmante, ma anche stressante! Ricevo in continuazione e-mail di fornitori, produttori, clienti che si rivolgono a me come se facessi parte del gruppo Lvmh... E questo è il rovescio della medaglia. Tutti pensano che tu abbia un budget illimitato, il che comporta una grande pressione. Ad ogni sfilata cerco davvero di fare uno step in più e allo stesso tempo non posso allontanarmi troppo da quello per cui mi sono affermata, pena non vendere e non essere più in grado di sfilare. Insomma, è dura... Nelle sue collezioni c’è sempre un elemento di ludica ribellione. Cosa vuol dire per lei ribellione? Chi sono i ribelli oggi? Ribellarmi è qualcosa che ho sempre fatto senza esserne consapevole. Penso dipenda dal modo in cui sono stata cresciuta. I ribelli di oggi? Vediamo... Miley Cyrus: la adoro! Ha delle icone che hanno influenzato il suo design concept? No, e non le ho mai avute. Detesto questa domanda: i personaggi che influenzano il mio lavoro vengono dai libri che leggo. Per esempio il personaggio di Sandy da Marabou stork nightmares di Irvine Welsh. Mercato globale ed economie emergenti: più una sfida o un’opportunità per una stilista giovane e indipendente? Opportunità! Ho lanciato il brand durante la recessione: le cose non possono che migliorare. E per il futuro vedo un'evoluzione sempre più digitale. Full translation at page 111
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qui sotto, uN RitRAtto Di YoHJi YAMAMoto tRAtto DA THIS IS MY DREAM, DoCu-FiLM CHE RiPERCoRRE LE tAPPE DELLA suA VitA CREAtiVA DA toKYo A NEW YoRK. NELLE Foto, A DEstRA E sotto, ALCuNi LooK Y-3 FALL-WiNtER 2014/15
iNtERViEW
Yohji Yamamoto
«SEMPrE PIù PErSONE STANNO vIvENDO QUELLA cHE È LA SNEAkEr cULTUrE», HA SPIEgATO IL DESIgNEr NIPPONIcO, DA DIEcI ANNI LEgATO AL grUPPO ADIDAS PEr IL PrOgETTO Y-3. Chiara Bottoni
D
ieci anni fa, in pochi avrebbero scommesso che due realtà così lontane come il marchio tedesco di sportswear Adidas e lo stilista giapponese Yohji Yamamoto avrebbero potuto stringere un legame talmente forte da portare Y-3, il brand nato dalla fusione delle rispettive competenze stilistico-innovative, a diventare un modello di convivenza felice nel mondo della moda. Oggi a stupirsene è lo stesso Yamamoto, parlando in questa intervista di una collaborazione che ha un: «Qualcosa di miracoloso». Un matrimonio felice, celebrato quest’anno dal ritorno in passerella a Parigi, il luogo dove l’avventura era iniziata, dopo che dalla spring-summer 2006 la label si era spostata con il suo show a New York. Archiviata con successo la felice rentrée di gennaio 2014 con la sfilata combinata di uomo e donna, a giugno si bisserà con lo show della primavera-estate 2015 nell’ambito della settimana parigina del menswear. Strategia d’immagine che si accompagnerà all’apertura di 15 nuovi punti vendita worldwide nel 2014 con un focus sull’Asia, in particolare su Tokyo e Shanghai, sul Medio oriente, ad esempio ad Abu Dhabi, e in Europa, a partire da San Pietroburgo. Un programma energico che rispecchia l’entusiasmo trasmesso dal designer arrivato alla soglia dei 70 anni. Come procede questa collaborazione di lungo termine con Adidas? Ha un che di miracoloso! Un tempo c’erano due realtà completamente diverse tra di loro che sono state accostate e, contro ogni previsione, hanno trovato un punto di contatto così forte che la collaborazione è ancora in essere dopo dieci anni. È incredibile! La liaison si è stretta e lo stile si è evoluto nel tempo in qualcosa di più elegante, pur conservando il suo Dna sportivo. Quanto è importante, dal suo personale punto di vista, il legame tra la moda e lo sportswear? Sono due dimensioni totalmente correlate tra di loro. È normale ormai vedere dei businessmen indossare completi formali con un paio di sneakers per andare in ufficio. Questo semplice dettaglio basta a conferire al look un tocco sporty. Sempre più persone stanno combinando elementi sportivi con la sartorialità, vivendo in quella che io definisco la «sneaker culture». Amo lo spirito che sottende questo pensiero e penso che Y-3 abbia esercitato la sua influenza in questa direzione. Che cosa Adidas ha ricevuto da lei durante questi dieci anni di collaborazione e cosa lei ha dato ad Adidas? Adidas e io ci siamo piaciuti a vicenda. I giapponesi e i tedeschi sono due razze intelligenti. Abbiamo gli stessi ritmi lavorativi. Sulla base di un carattere comune, ci rispettiamo reciprocamente. Non c’è nulla che non possa trovare una soluzione immediata nel nostro rapporto. Avete in programma qualche brand extension o lancio di nuove linee di prodotto nel futuro? Mi piacerebbe che Y-3 diventasse un brand ancora più importante, un vero punto di riferimento nel mondo della moda! Full translation at page 111
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A
nche per la danese Astrid Andersen, lo show di laurea al Royal college of art del 2010 è stato un trampolino di lancio decisivo. Il suo nome è finito dritto dritto negli smartphone degli addetti ai lavori più cool, e da li in poi la sua reputation non ha fatto che crescere. Merito del modo in cui sta reinventando lo street style, con un lavoro di hip-hop luxury. E quindi capi prevalentemente sportivi su cui si innestano elementi preziosi, a volte femminili: un contrasto originale, oggi molto popolare fra rapper e celebrities. Oggi Astrid Andersen vive fra la Danimarca e il Regno Unito: studio e manifattura sono a Copenhagen, mentre Londra resta una passerella strategica. Per raccontare il suo mondo estetico ma anche per i suoi progetti futuri.
iNTERViEW
AstRId AndeRsen «I MIEI CLIENTI IDEALI SONO I RAGAZZI CHE INDOSSANO I MIEI CAPI PER STRADA... QUI IL BRAND PRENDE VITA NELLE TRIBù METROPOLITANE. E QUESTO MI PIACE MOLTO», HA CONFIDATO LA GIOVANE DESIGNER HIP-HOP, CHE SI DIVIDE TRA LA SUA COPENHAGEN E LONDRA. DOVE SFILA E DOVE BATTEZZERÀ UNA COLLEZIONE SPECIALE, CREATA INSIEME A TOPMAN. Rosario Morabito
La sua estetica continua a ricevere consensi worldwide: qual è il segreto del suo successo? Disegno capi che reputo sexy e attuali per gli uomini di oggi. Ormai tutti indossano sportswear, il che mi dà modo di ridefinire i limiti in termini di tessuti e stili. Principalmente voglio far sentire gli uomini a proprio agio. Quando creo una collezione il nodo centrale è creare abiti comodi, con un’identità che coinvolga chi li indossa, come nel monopezzo, che è d’impatto e sexy proprio perché è così confortevole. Cosa l'ha portata alla moda, una passione di lungo corso o un innamoramento improvviso? Fin dai miei primi quaderni è evidente che la moda era nei mie pensieri, ma non ho mai pensato che fosse la mia unica aspirazione. Poi, al Royal college of art, ho capito che ero brava nel tradurre le mie idee in menswear, e quello mi ha motivato ad andare più a fondo. La sua vita si divide fra Londra e Copenhagen, due capitali europee stimolanti, ma anche due posti molto diversi. Come influiscono sul suo lavoro e sulla sua creatività? Londra è adrenalina e ridefinizione di tutti i campi creativi; è una città in continua evoluzione. Copenhagen è molto classica e più dedita al mantenimento delle tradizioni artigianali e del design senza tempo. Cosa distingue lo street style di oggi a quello di dieci anni fa? In realtà penso che oggi guardiamo molto allo street style di 10, 15 anni fa. Per quanto mi riguarda, il mio lavoro consiste nel dare ai materiali e alla manifattura la stessa importanza e attenzione che da sempre viene usata nell’alta moda, ma occupandomi di street style. I suoi capi stanno riscuotendo molti consensi fra le icone fashion contemporanee, della musica e non. Chi è l'ambasciatore che l'ha resa più fiera? Sono più fiera quando vedo un ragazzo per strada che ha risparmiato per potersi comprare uno dei miei pezzi. Ovviamente mi fa piacere vedere il mio lavoro nel contesto da cui trae origine; sono stata molto fiera quando NAS ha indossato una mia T-shirt; ascoltavo la sua musica quand’ero un’adolescente in cerca della mia strada. C’è qualche personaggio che ha influenzato il suo lavoro? Questo qualcuno cambia in continuazione: è la mia fantasia. Quando disegno ho in mente ragazzi molto precisi. A volte sono degli alter ego, altre degli amanti, ma sempre creature immaginarie. Il mio cliente ideale? I ragazzi che indossano i miei capi per strada. Qui il brand prende vita attraverso le tribù metropolitane, il che mi piace molto. Quali saranno i prossimi step di crescita per il brand Astrid Andersen? Una fantastica collaborazione con Topman, che verrà lanciata in primavera. Per il resto, spero continueremo a costruire e solidificare il brand, incontrando persone da cui trarre ispirazione. Full translation at page 111
NELLE iMMagiNi SOTTO, aLCUNi LOOK aSTRiD aNDERSEN pER L'aUTUNNO-iNVERNO 2014/15. iN BaSSO a DESTRa, UN RiTRaTTO DELLa DESigNER DaNESE
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nella Foto, da sinistra, Federico curradi, MassiMo giorgetti, andrea poMpilio, jane reeve, julian zigerli, andrea incontri e stella jean
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cover storY
NEW BLOOD jane reeve
il neonominato ad della Cnmi, chiamato a dare uno slancio internazionale al fashion made in Italy
&
FederICo CurradI maSSImo gIorgettI andrea InContrI Stella jean andrea PomPIlIo julIan zIgerlI i giovani designer che stanno scrivendo il domani del menswear italiano Servizio e foto Stefano roncato
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jane reeve
«Far brillare l’Italia di moda con comunicazione, innovazione e internazionalizzazione». È la ricetta del nuovo ceo della Cnmi Dalla sua nomina ha insistito molto su cooperazione e comunicazione. Ha già rilevato nuove sinergie dal suo approdo alla CnmiCamera nazionale della moda italiana? C’è voglia di lavorare e fare bene. Da parte di tutti ho percepito orgoglio e fierezza nel rappresentare un settore che rappresenta un punto di eccellenza per il Paese. Come si integra il suo passato ai vertici di Jtw Italia con questa nuova carica? Ci sono molti punti in comune. Prima di arrivare in Cnmi credevo che a legare i due mondi ci fosse solo la creatività. Nel tempo mi sono accorta che c'è molto di più. Questo perché il consumatore mondiale del mercato del lusso è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Oggi le regole del marketing che valevano per i consumer goods sono diventate, anche nella moda, essenziali per capire le esigenze di un cliente internazionale sempre più evoluto. Quali sono gli obiettivi del suo mandato? Sono stata chiamata per occuparmi della comunicazione, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione del sistema moda. Dobbiamo far brillare l’Italia, unico Paese al mondo con una filiera completa nel fashion business. Una ricchezza da far conoscere al mondo. Cosa differenzia Milano dagli altri poli della moda? E su cosa deve puntare per catalizzare
l’attenzione sulle sue fashion week? Sto partecipando alle principali fashion week internazionali per capire le strategie adottate, analizzando come si sono mosse negli anni. Credo sia fondamentale veicolare l’immagine del Paese con una solida strategia di comunicazione e marketing per portare subito risultati concreti. Sempre più giovani animano il calendario di Milano. Qual è il metodo per sostenere questa nuova matrice? Tra gli obiettivi del mio mandato c’è anche quello di valorizzare i giovani per favorire l’evoluzione del macro sistema moda. Visibilità è la parola d'ordine, bisogna amplificare quello che già fanno dando loro la possibilità di essere conosciuti da stampa e buyer internazionali.Tra le soluzioni che stiamo studiando c’è l’ipotesi di integrare le loro proposte nei punti vendita per poterle veicolare in maniera più significativa al cliente finale. Come si muoverà la moda verso l’Expo 2015? Stiamo lavorando su varie ipotesi, sicuramente non organizzeremo delle classiche sfilate perché questo lo facciamo già. Ogni brand dirà la sua, ragionando individualmente, ma muovendosi anche come gruppo, per indirizzarci in maniera decisa verso un unico obiettivo. Qual è il suo asso nella manica? Ho cominciato a giocare solo ora e terrò l’asso nascosto fino a quando servirà!
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FederICo CurradI
«valorizzare la creatività... Senza di lei non si va da nessuna parte», ha spiegato il designer che sta ripensando il menswear di Iceberg Quali speranze nutre nel nuovo corso di Cnmi? Cosa vorrebbe vedere realizzato? La fashion week milanese deve essere un evento importante, internazionale, del quale tutti devono parlare, anche all’estero. Bisogna credere e investire nei nuovi creativi perché sono la luce di oggi e la speranza per far continuare e progredire questo mestiere nelle stagioni future. La creatività deve essere il primo elemento da valorizzare, senza la quale non si va da nessuna parte. E quando parlo di investimenti intendo economici, logistici e sinergici per tutto e tutti. Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e capacità bisogna avere per il successo? Ho iniziato questo lavoro da ragazzino, in sartoria, in un modo un po' old school. A 23 anni sono volato a New York per vendere la mia prima collezione nei negozi della Grande mela. In seguito, è arrivato anche il momento dell'Italia. All’inizio puntavo esclusivamente sulla ricerca, poi con l’esperienza capisci che devi trovare un punto di incontro con la commerciabilità e la qualità dei capi. Questo è un dettaglio cruciale nel creare una collezione di successo e nel mettere le basi per far crescere il tuo nome o il nome della maison per cui lavori.
Qual è stata l’accoglienza e l’approccio alle sue prime collezioni per l’uomo di Iceberg? Ho cercato di mettere il focus su un elemento distintivo e insito nel Dna di Iceberg: lo sportswear. Da qui, andando a scavare nell’archivio, ho preso lo spirito del marchio per rileggerlo a un livello diverso, per farlo diventare un po’ mio. La prima cosa che ho fatto è stato ripensare volumi, fitting e strutture di giacche, cappotti e di ogni singolo capo, perché credo che, specie nel menswear, questo sia uno dei punti fondamentali per costruire una collezione credibile. Nella seconda stagione ho provato ad aggiungere qualcosa di nuovo, immaginando la naturale evoluzione del gusto di marca, ed è questo quello che voglio fare per le stagioni a venire. Chi sta aiutando la moda italiana oggi? Lo stiamo facendo tutti dando il nostro personale contributo ogni giorno. Nel mio piccolo vorrei ridare a Iceberg la luce che dovrebbe avere ma che in questo momento non possiede. Vorrei, grazie alle mie collezioni, fare qualcosa di distintivo, riconoscibile, pronto per essere desiderato dai consumatori e da una certa generazione di persone attente alle tendenze. Per farlo continuerò a lavorare sodo con questo unico obiettivo.
Federico curradi e tre Modelli in total look iceberg Fall-winter 2014/15
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massimo giorgetti
Per il designer che ha creato msgm: «milano sta aiutando tanto i giovani. ma dare un vibe più social potrebbe sostenere l'indotto» Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e capacità bisogna avere per il successo? Mi sono sempre chiesto come sono arrivato dove sono oggi. Credo che alla base di tutto ci sia stata una riconoscibilità di marca e di gusto sin dalla prima collezione. Se vedi qualche capo Msgm appeso assieme ad altri di diverse griffe, riconosci subito la mia mano. Un altro punto a mio favore è stata la capacità di captare le tendenze e di interpretarle in chiave personale, anche se all’inizio sono stato criticato per questo. Così ho conquistato la fiducia dei buyer, e quando loro iniziano a fidarsi, a divertirsi e a crederci si sparge la voce, dando il via a tutta una serie di eventi concatenati. Quali speranze nel nuovo corso di Cnmi? Cosa vorrebbe vedere realizzato? Credo che a Milano oggi non manchi più quel supporto ai giovani come si diceva una volta. Anzi, se sei un creativo emergente, hai delle buone idee e voglia di fare, ci sono una serie di strumenti che ti vengono in soccorso, e lo dico pensando ai miei inizi, nel 2009, quando le cose erano più difficili. In città, però, manca una certa internazionalità di eventi, di locali, di gente. Anche gli addetti ai lavori non vivono appieno Milano
come succede durante le fashion week di Londra o New York. Probabilmente, dare un vibe più social e festaiolo potrebbe aiutare l’umore e l’immagine generale dell’indotto. Credo che sia un lavoro da fare a più mani, coinvolgendo anche le maison in calendario. Mi piacerebbe che Milano fosse competitor delle altre capitali sotto tutti gli aspetti. Fate parte della generazione digitale. Accanto alla sfilata tradizionale, cosa deve fare un nuovo marchio per emergere? Personalmente sono stato incuriosito dai social media sin da subito, specie da Instagram. Quando ho iniziato era chiaro che noi designer dovessimo fare attenzione a quel mondo, pur essendo stato criticato per questa mia apertura. Oggi i social dettano le tendenze: lo street style e la moda stessa sono fruibili in tempo reale su questi nuovi mezzi. Si nota quando, a pochi minuti dalla fine di una sfilata, cercando con un hashtag il brand, vieni inondato da una miriade di foto, come se fossi stato seduto in prima fila. Questa è una rivoluzione. Chi sta aiutando la moda italiana oggi? Credo ci sia una serie di elementi che, sommandosi, creano un'energia dirompente.
MassiMo giorgetti, insieMe ai Modelli con abiti e accessori MsgM Fall-winter 2014/15
MFF-Magazine For Fashion | 55
andrea InContrI
«difendiamo e spieghiamo i valori del made in Italy, assicurano una qualità al di sopra di ogni altra manifattura nel mondo» Quali speranze riversa nel nuovo corso di Cnmi? Cosa vorrebbe vedere realizzato? A Milano ci sono tanti ingredienti positivi, a partire dalla bellissima architettura, dai luoghi non conosciuti ai più, fino al talento, delle generazioni consolidate e degli upcoming. Per questo motivo la Cmni dovrebbe avere il ruolo assoluto e primario, volto all’interesse comune, di coordinare e valorizzare tutte queste sinergie ed energie, per creare un'esperienza incentrata sul Made in Italy. Credo, poi, che dovrebbe essere il centro di tutto il mondo della moda italiano, riuscendo a osservare i nuovi talenti, dando loro opportunità per crescere. Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e conoscenze bisogna avere per il successo? Il lavoro che facciamo è duplice perché siamo stilisti ma anche imprenditori, e questo consiste in una miriade di difficoltà da affrontare giorno per giorno. Un designer, però, per avere successo deve mettere al primo posto la creatività, perché il suo lavoro viene apprezzato se questa è valida, credibile e spendibile. Poi, deve essere bravo anche a gestire i contatti e i rapporti con chi compra i suoi vestiti, capire le loro esigenze e direzionare le nuove proposte anche su un binario sensato e concre-
to. Per questo è essenziale avere vicino persone valide, dentro e fuori dalla tua azienda. Anche la Cnmi-Camera nazionale della moda italiana. È sempre un percorso ad ostacoli, il segreto è resistere fino al traguardo. È ancora importante il Made in Italy? Non sono fissato con l’artigianalità, anzi c’è un valore della serialità che mi piace e che ho voluto mettere in evidenza con la mia ultima collezione. Però il Made in Italy ha una grande importanza, bisogna difenderlo. È un'esperienza incredibile e assicura una qualità al di sopra di qualsiasi altra manifattura nel mondo. Nei negozi vogliono capi perfetti, con un solo filo tirato rimandano tutto al mittente. Fare tutto in Italia, inoltre, ha il suo costo, ma le cose belle costano. Siamo a un anno dall'Expo. Quali saranno i vantaggi per la moda? Arriveranno tantissime persone, tutti potenziali consumatori, quindi sarebbe intelligente spiegare cos'è il Made in Italy, cos'è la nostra creatività e il nostro valore aggiunto. Che siano sfilate, mostre o qualsiasi iniziativa capace di spiegare l’italianità, in un campo di eccellenza come la moda poi, è il compito da portare a termine per il prossimo Expo di Milano.
andrea incontri e tre Modelli con look andrea incontri Fall-inverno 2014/15
56 | MFF-Magazine For Fashion
Stella jean
«la crisi ha prodotto un vuoto che le giovani generazioni potranno riempire. Il segreto del successo? Personalità, pervicacia e volontà» Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e capacità bisogna avere per il successo? Personalità, pervicacia e volontà. Esiste un young power? Oggi c'è un’aggregazione di nuovi nomi italiani. Ci stiamo stringendo insieme ai grandi brand per realizzare iniziative per dare fiducia e speranza alla moda italiana. Basta pensare a operazioni come quella di Giorgio Armani, che ha messo a disposizione l’Armani/Teatro. Come sta cambiando il calendario di Milano con tutte le new entry? Si stanno creando spazi per i nuovi nomi. Credo che questo fosse inevitabile. La crisi ha prodotto un vuoto che le giovani generazioni potranno riempire. Quali speranze riversa nel nuovo corso di Cnmi? Cosa vorrebbe vedere realizzato? Spero si riesca a dare un twist alternativo al percorso storico di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, dal piglio internazionale e sottolineando la nostra italianità. Fate parte della generazione digitale. Accanto alla sfilata tradizionale, cosa deve fare un nuovo marchio per emergere? Confesso di essere un po' un'analfabeta del digitale e
ne faccio un leggero vanto. Al momento resto ancora spettatrice di quello che sta succedendo. Molti brand stanno facendo tante operazioni a livello di immagine. Ma le aziende italiane che producono scommettono sui giovani? Ho avuto la fortuna di trovare un produttore che ha deciso di scommettere su di me. Investire sui giovani è però un azzardo con un’alta percentuale di rischio. Credo che in Italia manchino un po’ di produttori coraggiosi. Questa forse è la catena più debole del sistema Siamo a un anno dall'Expo. Quali saranno i vantaggi portati per la moda? Può essere una grande spinta propulsiva ma bisogna arrivare preparati, con un'idea della moda italiana che unisca storia, contemporaneità e futuro, stupendo le persone che verranno a visitarci Chi vorrebbe alla sua sfilata? Rigoberta Menchù, che vorrei vestire, il ministro Kyenge e Aung San Suu Kyi. C'è un brand italiano che vorrebbe disegnare? Il mio marchio ha una forte identità. Lavorare su un altro sarebbe come lavorare una storia altrui. Ma ci sono tante case di moda che amo, come Marras, Marni ed Etro.
stella jean e due Modelli con look stella jean Fall-winter 2014/15; occhiali vintage
MFF-Magazine For Fashion | 57
andrea PomPIlIo
«dietro a ogni sfilata c’è un esercito di professionisti che vive con la moda. Questo non va sottovalutato ma deve essere raccontato» Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e capacità bisogna avere per il successo? Prima di tutto serve una lunga esperienza in azienda, per capire le vere dinamiche del lavoro che non è solo e semplicemente creatività, ma anche concretezza. Dopo di questo ci vuole il coraggio e la follia di rischiare e debuttare con una propria collezione, contando sulle proprie forze ed energie. Questi elementi uniti al duro lavoro e al talento sono spesso le criticità per il successo. Successo che poi si deve mantenere. Quali speranze riversa nel nuovo corso di Cnmi? Cosa vorrebbe vedere realizzato? Questo è un momento molto frizzante per Milano, e un momento di riconoscimenti anche per noi che ci abbiamo creduto da sempre e che adesso raccogliamo i primi frutti. La provenienza di questa energia non sono in grado di capire da dove venga, ma la sento, esiste e sicuramente si può e si deve fare meglio. In America ad esempio, quelli che erano giovani creativi e sono stati supportati dal sistema, oggi sono dei veri e propri giganti finanziari della creatività, ed è questo miracolo che la Cnmi con le sue sinergie dovrebbe far succedere anche in Italia.
Come bilancia nelle sue collezioni il rapporto tra vocazione creativa e necessità commerciali? Se hai lavorato in azienda sin da subito interiorizzi il processo di mettere la creatività al servizio della commercialità. Le mie collezioni da sempre sono state anche in qualche modo facili nella vendita di ogni singolo prodotto, ma anche perché sono io uno estremamente concreto. Spesso disegno vestiti adatti a essere indossati da me tutti i giorni, e forse per questo motivo poi sono concreti e facili da scegliere per tutti i miei clienti. Siamo a un anno dall'Expo. Quali saranno i vantaggi portati per la moda? Trovo sia interessante far capire, spiegare il dietro le quinte di una sfilata. Il lavoro, l’organizzazione, i sacrifici, la competenza e la gente che ogni giorno mette le sue idee e le sue energie in questo lavoro. Ma anche spiegare l’importanza economica che tutto l’indotto del tessile abbigliamento ha sull’intero sistema paese. Perché non sono solo sfilate e mondanità, ma c’è un esercito di professionisti che vive di moda e vive con la moda. E questo non va sottovalutato.
andrea poMpilio e un Modello con look andrea poMpilio Fall-winter 2014/15
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julIan zIgerlI
«oggi a prevalere nella moda italiana è un bisogno di cambiamento, di freschezza e novità», ha detto lo stilista, guest di giorgio armani Siete giovani e nuovi. Quali caratteristiche e capacità bisogna avere per il successo? Grande carisma, una collezione molto forte e una direzione stilistica precisa per comunicare con il pubblico ed essere riconosciuto. Esiste un young power? C'è sempre stato nel mondo della moda... Alcune volte è più difficile metterlo in evidenza, altre, come ora, è più facile perché a prevalere è un'esigenza di cambiamento, di qualcosa di nuovo, giovane e fresco. Come sta cambiando il calendario sfilate di Milano con tutte queste new entry? Credo che ancora non sia cambiato radicalmente ma siamo in una fase di cambiamento. Finora non c'era mai stato in Italia uno spazio sufficiente per i giovani rispetto ad altre città. Come si emerge nella moda in tempo di crisi? Non c'è un ingrediente perfetto per avere successo. Bisogna essere se stessi ed essere molto fiduciosi. La moda è grande industria ma è molto difficile trovare la propria strada. Come bilancia il rapporto tra vocazione creativa e necessità commerciali?
Non mi sono mai concentrato troppo sulla parte commerciale di questo lavoro. Il mio stile è molto loud e sporty ma, allo stesso tempo, facilmente indossabile. Sono sempre stato impegnato a bilanciare, piuttosto, queste due dimensioni. Fa parte di una generazione digitale. Accanto alla sfilata tradizionale cosa deve fare un nuovo marchio per emergere? Nel mondo digitale, deve avvenire tutto in modo naturale. È importante avere molti followers e usare bene tutti i media a disposizione. Mi piacciono in particolare Instagram e Facebook. Chi sta aiutando la moda italiana in questo momento? L'operazione di Giorgio Armani è appena iniziata ma rappresenta un bellissimo segnale che crea molta visibilità per i designer emergenti. Chi vorrebbe alla sua sfilata? Rihanna o Beyoncé. C'è un marchio italiano che vorrebbe disegnare? Prada è un marchio che adoro e Versace, strong come il mio, ma a un livello differente.
julian zigerli e quattro Modelli con abiti e accessori julian zigerli Fall-winter 2014/15
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testi: chiara bottoni e Fabio Maria daMato photo consultant: Michele de andreis Make up: donatella Ferrari – national Face designer giorgio arMani, barbara del sarto – Face designer giorgio arMani hair: piero bastiani using tecniart l'oréal proFessionnel Models: jakob bloM, victor gorincioi, ben lark e sven stoop @ independent Men hanno collaborato: Francesca Manuzzi, alice Merli, Matteo zaMpollo e valentina straMare (Moda); clara Melchiorre e steFano sargentini (photo assistant)
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top of the Model chart
best exclusive
Most booKAble
1 1
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abel van oeveren Y-3
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adam butcher Les hommes
sMAshiNG New fAce thibaud charon Prada
charles ayres taylor Louis Vuitton
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max streetley Louis Vuitton
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linus wĂ–rdemann
Maison Martin Margiela
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jason anthony
Salvatore Ferragamo
MFF-Magazine For Fashion | 61
tops 3
tommaso de benedictis Bottega veneta
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jack chambers Burberry prorsum
le esclusive più interessanti. i volti più richiesti dell'a-i 2014/15. e i più nuovi, pronti al boom, da tenere d’occhio per le stagioni che verranno. secondo il parere esperto di una selezione di casting director italiani e internazionali. in una classifica che rivela quali sono stati i nomi più caldi visti sui catwalk di tutto il mondo. Francesca manuzzi e matteo Zampollo
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luca stascheit Krisvanassche
thaNKS to: edward Branchfeld Samuel ellis Scheinman @ dMcasting ardea Pederzoli @ Marabini Baiocchi Maurilio carnino @ Mtc casting caterina Matteucci @ random production alexandra Sandberg
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marc andrÈ turgeon Lanvin
4
hideki asahina
Dries Van Noten
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decio Santos @ Santos assessoria
xavier buestel Roberto Cavalli
Shelley durkan @ Shelley durkan casting
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#PHENOMENON INSTACOOL
Instamaniacs, follow @mffashion_com. Pezzi tormentone e fenomeni spontanei. Trend 2.0 sbarcati sulla carta. Indossati da celeb, blogger, modelli ed editor. Oggetti del desiderio, personalizzati o cadeaux esclusivi. Destinati al sold-out nelle boutique. Francesca Manuzzi
@orlandobloom on his #sr500 by @deuscustoms
@nike #huarache #sneakers #limited
@kojinorihide popped out of a #charlesdickens #tale made by #measure @linoieluzzi and @luca_rubinacci
@boychild with @hoodbyair #shirt #hba #dope
@beppeangiolini of @camerabuyer in @prada shoes
@adidasoriginals #stansmith are back <3
my @brixton #sierrajacket is better than yours
@bonuccileo19 and his baby wearing @lc23
@icasamadre enjoying a #zuccotto #wool #hat
@jpoz32 #sport #addiction at @whitetradeshow
stock of socks @hufworldwide at @oneblockdown
MFF-Magazine For Fashion | 65
qui sopra, il setting dell'ultiMa sFilata di givenchY a parigi: lo stilista riccardo tisci ha ricreato, con tubi al neon, un tradizionale caMpo da pallacanestro
business view
SPORTSWEAR ALLA RISCOSSA a
bbasso le Olimpiadi, viva le Olimpiadi. Questo non è un paradosso, anzi, è una spiegazione. La più logica se si parla del mondo dello sportswear. Basta sbirciare i bilanci degli ultimi anni di Nike, Adidas e Puma per capirne i motivi e giustificarne le flessioni (con l'eccezione del colosso di Beaverton). Nell'ultimo triennio infatti Adidas è partita dai 13,3 miliardi di euro del 2011 per arrivare ai 14,4 miliardi del 2013 (stimati) passando attraverso i 14,9 miliardi del 2012. Anche per Puma il discorso è più o meno identico: 3 miliardi (stimati) nell'ultimo esercizio, 3,7 miliardi in quello dell'anno scorso e ancora 3 miliardi a fine 2012. Per quello di Nike, invece, le cose sono leggermente diverse, nel senso che c'è stata comunque una crescita, ma con diversa intensità. Il gruppo americano infatti tra il 2011 e il 2012 ha aggiunto 2,37 miliardi di euro al suo turnover
i coloSSi dello SPort: 5 anni di Boom adidas group nike group puMa
dati in Miliardi di euro
17,27
* stime previsionali per fine anno
18,75
14,9 13,71
13,56 14,88 13,32
14,4*
11,99 10,38
2,45
2009
2,71
2010
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2011
3,7
2012
3*
2013
Dopo un 2013 altalenante il comparto spera in un 2014 record, grazie alle Olimpiadi di Sochi e ai Mondiali di calcio in Brasile, che guideranno consumi e passioni del pubblico. In un segmento sempre più contaminato dai grandi brand della moda. Fabio Gibellino
mentre tra il 2012 e il 2013 solamente, si fa per dire, di 1,48 miliardi. Ebbene, tralasciando le strategie interne di riposizionamenti vari e rivoluzioni nel comparto vendite, soprattutto per Puma, il 2012 ha potuto contare su un paio di eventi prestigiosi: le Olimpiadi di Pechino e gli Europei di calcio. Ovvero quanto di meglio ci si possa aspettare contro il nulla del 2013. È per questo che il 2014 viene vissuto con grande ottimismo dagli attori del comparto. Perché quest'anno l'appuntamento con i Giochi invernali di Sochi verrà doppiato dai Mondiali di calcio in Brasile, per un'opportunità di crescita globale da non farsi scappare. E infatti, la World federation of the sporting goods industry, che riunisce a sé i big player del settore, prevede tassi generalizzati in positivo nell'ordine del 3,5-4%. Esattamente il contrario di quanto accaduto l'anno scorso, almeno se si parla di comparto, perché ragionando per singole aziende, e si tratta di quelle specializzate, oltre alla loro capacità di realizzare buoni prodotti, dovranno tenere a bada quello che è il trend degli ultimi anni. Ovvero la discesa in campo, in modo sempre maggiore e sistematico, delle griffe della moda e dei grandi marchi del fast-fashion. L'esempio più eclatante è firmato da Giorgio Armani, che a partire da Pechino 2008 è diventato official outfitter della squadra italiana olimpica e non solo per il formale, ma anche per le tenute sportive. E non è l'unico, perché sempre a Sochi H&M ha vestito la nazionale svedese, Lacoste quella francese, Ralph Lauren quella americana, ma solo per la vita di villaggio e la cerimonia di chiusura, e Bogner, marchio tedesco dell'abbigliamento, accompagnerà la Germania in premiazione e alle cerimonie. Ma non è tutto, perché basta fare qualche passo indietro, più precisamente alle sfilate parigine della moda uomo, per vedere una griffe storica come Givenchy dedicare la collezione al mondo del basket playground, e il suo stilista, Riccardo Tisci, siglare un patto di collaborazione proprio con Nike. O ancora è sufficiente guardare il campione di tennis Novak Djokovic sui campi degli slam con divise a marchio Uniqlo. D'altronde la combinazione tra stile e prestazione era iniziata molto tempo fa. L'anno zero, almeno da un punto di vista simbolico, è il 2002 con il legame tra Adidas e Yohji Yamamoto che ha portato alla nascita della Y-3. Per non parlare di Puma che è finita nell'orbita di Kering. Tutto il resto è venuto più o meno di conseguenza, considerando che il segmento dello sport/sportswear genera le sue migliori performance in modo sostanzialmente equivalente nei mercati maturi quali Europa e Nord America, con la solita Cina a scalare, di forza, la classifica. Quello che potrà far stare tranquilli ancora per un po' i marchi specializzati è che a trainare il mercato in termini di prodotto
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sono le scarpe. Per Nike rappresentano addirittura il 57% delle vendite, per Adidas il 48% e per Puma il 43%. Mentre l'appareal ha un peso del 34% per Nike e Puma e del 39% per Adidas. Certo occorre anche tenere conto della crisi dei mercati, che comunque, Olimpiadi o no, sta influenzando i bilanci di tutti. Un esempio è l'Italia, che ha generato risultati di un paio di punti percentuali inferiori alla media. Infatti, secondo i dati di Sita ricerche, il comparto dello sportswear, comprendendo un campione di clienti italiani over-14 ed escludendo turisti, residenti stranieri e società, ha chiuso il 2013 con una flessione del 6,5% per ricavi, che ammontano a 9,7 miliardi di euro, e del 3,5% per numero di pezzi venduti, giunti a 283,7 milioni. Più o meno la stessa cosa è successa nello sport attivo che, escludendo dal conteggio le scarpe, ha perso il 6,3% in valore, fermandosi a 732 milioni di euro, e il 4,9% di prodotti, limitati a 21,4 milioni di capi. Il tutto in uno scenario che negli ultimi 15 anni ha visto un deciso ridimensionamento del numero di negozi dedicati, passati da circa 7.500 a non più di 5 mila ma che, come ha detto Maurizio Governa, presidente di Moda & Sport Lombardia e vicepresidente di Assomoda con delega allo sport e sportswear: «Non significa che il settore è in crisi, anzi, l'esplosione del fenomeno sportswear ha consentito di ampliare la base della clientela finale ed è un trend ancora in atto che presuppone molti margini di sviluppo». Dunque, mentre sulle rive del mar Nero si stanno assegnando le medaglie olimpiche e mentre in Brasile si stanno ultimando i preparativi per i Mondiali di calcio, le griffe potranno iniziare a sperare in un nuovo anno d'oro, sapendo che dovranno competere fra loro in termini di prodotto, e sperando che i loro volti siano quelli vincenti, perché come ha sottolineato Governa: «Tutto dipenderà dai risultati degli atleti». Full translation at page 111 nelle iMMagini di questa pagina: la presentazione londinese di roxanne FarahMand, che ha collaborato con nike (01), le sneakers create da riccardo tisci per nike (02), gli zaini eastpak di nicoMede talavera (03), l'happening di onitsuka tiger x andrea poMpilio a Milano Moda uoMo (04) e un MoMento dello show di Y-3 a parigi (05)
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ecco i numeri del mercato tricolore
dati a cura di sita ricerche
SportSwear
9.743 € milioni
per 283,7 milioni di capi
Sport attivo
732 € milioni
per 21,4 milioni di capi
consumo
degli italiani sopra i 14 anni in italia nel 2013
shop.santonishoes.com
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ThAnKS gOTh spotlight
Con due film in uscita nel 2014 e tre in lavorazione per il 2015, compreso il remake di Beetlejuice e il cartoon The Addams family, Tim Burton sembra aver ispirato le passerelle del ready to wear maschile. Ammantate da una coltre crepuscolare di nero e vestite di pelle hard & dark. Fabio Maria Damato 01
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nime oscure e cappotti famelici. Atmosfere notturne e attitude aguzze. Come se i corsi e i ricorsi della moda fossero solo una scusa per vendere l'anima al diavolo. Perché se è vero che per l'autunno-inverno 2014/15, in quanto a tendenze, c'è di tutto un po', altrettanto vero è che la voglia di agghindarsi da creature dell'oscurità non è mai stata così attuale. Certo non sembrerà inedito citare quel linguaggio gotico e dissacrante tanto caro alla filmografia di Tim Burton, ma mai fino ad oggi, da dopo la scomparsa del talentuoso e dannato Alexander Lee McQueen, sulle passerelle delle fashion week internazionali si era vista tanta ossessione per una occulta eleganza. A ispirare stilisti e designer è stato l'anno che segnerà la rinascita in grande stile di mister Burton, complici una schiera di film in lavorazione. Primo della lista il sequel di Beetlejuice (la prima versione è del 1988), e poi Big eyes, atteso sempre per quest'anno e ispirato alla pittrice degli anni 50 Margaret Keane. Ma il vero boom sarà il 2015
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con un trittico di tutto rispetto: The Addams family in versione cartoon, Monsterpocalypse, adattamento cinematografico del gioco da tavolo ideato da Matt Wilson, e, last but not least, Night of the living. Intanto in passerella è stato un susseguirsi di riferimenti, forse anche didascalici, ma beatamente e volutamente scolastici. Dai cimiteri dai quali far risorgere morti viventi, La sposa cadavere o Frankenweenie (foto 03), alle pene d'amor perdute di Nightmare before christmas, dove Jack Skeletron (foto 05), il protagonista di una terra di mezzo, prende ago e filo grosso per rimettere insieme la sua amata Sally. Come fatto sui macro cappotti vittoriani di Sarah Burton proprio per l'etichetta del compianto Alexander McQueen (foto 02). E allora pronti a infilarsi in stringate macrocefale con la para tripla, anzi forse quadrupla, per non sporcare di fango gli orli nelle notti omicide de Il mistero di Sleepy Hollow (foto 01). O a vestirsi di sagomature di pelle nera come nei frames di Batman (foto 09). Atmosfere dalle quali non ha mai voluto fug-
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gire l'inossidabile Rick Owens (foto 04), con i suoi completi da stregone trapezoidali messi a punto in anni e anni di ricerca estetica personale, fuori da qualsiasi trend di stagione. Modello-icona di questo mondo, lui e soltanto lui: Johnny Depp. Bello e dannato davanti alla cinepresa quanto abitudinario e formato famiglia nella vita privata. E partendo da Edward mani di forbici (foto 06), pellicola capace di renderlo famoso in tutto il mondo, passando per il cantato Sweeney Todd (foto 11) e l'umoristico noir Dark shadows (foto 08), ecco ritrovare le reference andate in scena sulla pedana di Diesel Black gold alla prima prova maschile disegnata da Andreas Melbstoad (foto 07), fino alla venerata Rei Kawakubo per Comme des garรงons (foto 10). Punto di riferimento della moda avant-garde che probabilmente inorridirebbe nel vedersi affiancata ai blockbuster di hollywood. Ma le cui creazioni di stagione, con i loro buchi cadaverici e i volti coperti da nuvole di capelli immersi nella pece, sarebbero i costumi perfetti per la prossima fatica di mister Burton. Full translation at page 111
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Thom Browne
Z Zegna
OVERVIEW
PREDE & PREDATORI La stagione è stata incentrata sul trovare un elusivo equilibrio tra ciò che si può indossare all'istante e il desiderato in via eccezionale. E anche se gli show sono stati contagiati dalla nostalgia, il sentimento generale è stato quello di sperimentare, senza dimenticare codici di tradizione. Testo Diane Pernet Foto Sonny Vandevelde
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hom Browne ha compreso bene che un buon fashion show spesso funziona come un buon libro: una narrazione avvincente, dove il significato essenziale e mozzafiato è sottinteso e resta nascosto dietro le parole in superficie. La trama di questa stagione era una commedia tweedy, ambientata in una foresta incantata, popolata da statue di animali in lana creati da 100 studenti belgi de La Cambre. Decisamente interessanti anche quando calcavano la pedana in singolo, i look hanno rivelato la loro essenza a fine show. Quando è diventato chiaro che gli uomini immaginati da Browne erano contemporaneamente prede e predatori, con le loro cuffie animalesche di Stephen Jones o il maquillage camouflage da cacciatore. Questo gli ha attribuito lo stesso potere bestiale e primordiale che mostrano gli uomini nelle serie fotografica Wilder mann realiazzata da Charles Fréger. Fuori dalla foresta ma dentro una mecca urbana, si svolge la fiaba di Rick Owens, in un carosello di dominatori e dominati. Owens pensando ai poliziotti ha creato il look del prossimo inverno, scegliendo il massimo emblema dell'autorità per un iconoclastico come lui. E all'alba dei 50 anni, ora che anche lui è un'autorità nel suo regno, ha scelto un racconto particolarmente toccante nel modo in cui le sue riflessioni spirituali sono state tradotte in una tavolozza vigorosa, ma raffinata. Ma la stagione è stata dominata anche dal favoloso matrimonio tra arte e fashion, decostruzione e ricostruzione, evocato sulla passerella di Raf Simons. L'integrazione di due estetiche, quella del designer Belga e quella dell'artista americano Sterling Ruby, ha portato a un senso organico di caos, dimostrando che la moda non ha bisogno di genuflettersi all'arte ma può essere Haider Ackermann
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Andrea Incontri
Rick Owens
Raf Simons/Sterling Ruby
Prada
arte in sé. L'idea non è così strana se si pensa a quanti musei stanno puntando l'attenzione verso la moda. Miuccia Prada e Patrizio Bertelli inaugureranno il prossimo anno a Milano la Fondazione Prada dedicata all'arte mentre Dries Van Noten sbarcherà al Musée des arts décoratifs di Parigi con la sua prima monumentale retrospettiva. E la collezione di Simons, infusa d'arte, ha rappresentato bene questa nuova corrente, quando il designer ha lavorato sostituendo le sue stampe identificative e i ricami, con nuance sfumate, tessuti contrastanti e giochi di tie-dye. Una caratteristica che conquista di Dries van Noten è che gli piace far sembrare gli indumenti vecchi, comodi e usati. Lasciando il dubbio che i capi comparsi nella collezione «Rave e Rinascimento» siano parte di un racconto militar-vintage. Reperti di un tempo ormai passato sono andati scena sulla pedana di Maison Martin Margiela, dove in passerella hanno sfilato risvolti dilatati e camicie attorcigliate, trench avvolti in coperte militari e giacchette fatte in gommone, tende e gilet da sub. Da Christophe Lemaire, i riferimenti multiculturali si sono comodamente sposati con indumenti da lavoro cinesi dell'era Mao, senza dimenticare colti riferimenti a nomadi e musicisti rétro mediorientali. Per una collezione di puro lusso, che non sconfina nel borghese. Haider Ackermann ha scelto una surreale raffinatezza per le sue truppe romantiche dell'inizio del XIX Dior homme
secolo; i ragazzi del designer, attraenti e sensibili, indossavano ampi cappotti e pantaloni dal cavallo basso, giacche morbide con tessuti sfarzosi, proporzioni languide e volumi stravaganti. Nel frattempo il revival di un Teddy boy ha contagiato le sfilate di Junya Watanabe e Miuccia Prada. Watanabe ha unito la sartoria inglese con l'utilitywear, scegliendo, come ciliegina sulla torta, un colletto incravattato. Miuccia Prada ha invece mostrato uniformi militari in completi slanciati e sobri, con pantaloni cadenti su vivide scarpe da tennis. Sport-street e un tailkoring super raffinato sono stati gli ingredienti star di Givenchy, Z Zegna e Dior homme, dove Kris Van Assche ha fatto rivivere i tessuti classici dell'abbigliamento maschile, come il tweed, il principe di Galles o il gessato. Sia da Andrea Incontri che da Lanvin, le pennellate cromatiche di stagione sono state pulite, pure, moderne e austere. Mentre Issey Miyake ha scelto grossi schizzi di colore e Ktz ha immaginato codici di simboli enigmatici. Nel complesso, la stagione è stata incentrata sul trovare quell'elusivo equilibrio tra ciò che si può indossare all'istante e il desiderato in via eccezionale. E anche se gli show sono stati contagiati da un po' di nostalgia, il sentimento generale è stato uno solo: battere nuove strade, senza dimenticare del tutto il comfort del familiare. Full translation at page 111 Givenchy
Lanvin
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Th s ason Stefano Roncato Francesca Manuzzi Matteo Zampollo Michele Bagi Angelo Ruggeri Michela Zio
Tendenze e cult pieces per disegnare il nuovo homme-style
The Top five Buyer’s best choice. Quello che scenderà dalle passerelle per arrivare nei negozi
Time capsule I want it. Ossessioni da fashionista e capi chiave del vestire contemporaneo. Settanta pezzi, tra outfit e accessori per la prossima stagione
The besT Valentino Raf Simons N°21 Giorgio Armani Ermenegildo Zegna couture Lanvin J.W.Anderson Prada Dolce & Gabbana Givenchy Dries Van Noten Saint Laurent Roberto Cavalli Dior homme
The Trends Pink power Fashion slogan Beatles vs Rolling stones Jumpsuit Gangster thrift shop Mark Rothko 50 shades of grey Sotto coperta
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The BesT
valentino
Haute couture per lui, che sfila su un sontuoso tappeto persiano. Valentino lancia il suo uomo bespoke. «Presentiamo in sfilata cinque cappotti con focus su volumi e tessuti. La couture qui non è decorazione, ma un fatto privato», hanno spiegato Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, anime nuove della griffe romana. «Verrà venduta su appuntamento e realizzata da un laboratorio romano, che si occuperà di rendere unici pezzi street in denim, camouflage e sneakers». Insieme all'alta moda da uomo in passerella arrivano coat in cashmere double, giubbini in pelle, pelliccia e astrakan, cappe furry, pull hipster, tute e suit dalle righe pijama. Il tutto accompagnato da sacchetti di pelle e sneakers off white dalla campitura colorata. Per una collezione che fa spiegare le ali alla griffe, protetta dalle aquile e dalle civette che campeggiano sul dorso dei coat oversize.
MFF-Magazine For Fashion | 75
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raf simons/sterling ruby Prendere una foot di Sterling Ruby nel suo atelier losangelino, mescolarla alle silhouette e all'indagine sull'uomo di Raf Simons e la collabs è confezionata. Stormtrooper dalle scarpe deformed, con giacche e pantaloni da palombaro aerografate, graffittate di quell'arte warholiana, di strilli pop che urlano «Father» e «Abus lang», di diy punk à la Clash maniera. Il duo, legato da un sodalizio creativo e d'amicizia decennale, porta sulla passerella accompagnata da The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd una moda ipervisiva, oltraggiosa, iconica come le sculture-blob di tessuto a stelle e strisce che Ruby ha coniato ad hoc per il setting dello show (fanno parte del filone andato in mostra al Macro di Roma lo scorso anno con il missile Us, ndr). È un taglia e cuci, in cui Simons ridisegna le citazioni dell'amico artista, in coat collage di scampoli di tessuto, righe evidenziatore come cerotti, bordature arcobaleno di giacche a vento a uovo e mani trompe l'oeil, che reggono e spingono la figura.
76 | MFF-Magazine For Fashion
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n°21 La numero uno di N°21 uomo è un omaggio alla moda reale. Un'evoluzione naturale del marchio di Alessandro Dell'Acqua, che sconfina nel guardaroba di lui, immaginandolo il compagno della donna che da diverse stagioni strappa applausi. «Mi piaceva l’idea che le due collezioni fossero molto vicine a livello di gusto e di portabilità», ha raccontato Dell'Acqua durante l'evento di Pitti immagine uomo. In scena un daywear accessibile, dai dettagli eccentrici, che abbinano classico e inaspettato. Una rilettura fashion dei capi cult. I completi spezzati adottano il pizzo come elemento romantico, il calzino si adorna di ragni di cristallo. Ma a cogliere nel segno sono la maglieria sperimentale, le felpe boxy stampate o i capispalla, cuciti addosso a una gioventù raffinata, quasi borghese.
MFF-Magazine For Fashion | 77
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giorgio armani Tutto il mondo dell'uomo riassunto nello spazio di una giacca. Una mascolinità anatomica, iper muscolosa e assolutamente virile. Che si scioglie, mescolandosi naturalmente a gusti vezzosi e attenzioni al dettaglio. In contemporanea alla mostra del fotografo degli anni d'oro della maison, Aldo Fallai, in scena fino a metà marzo a Firenze, lo show di Giorgio Armani appare come una rilettura aggiornata dell'armanità più pura. Il comfort dei tessuti, la morbidezza delle linee. Che contrasta con la ruvidità dell'uomo che le indossa. La manica raglan, grande fil rouge della collezione, è: «La figlia delle mie giacche disegnate negli anni 70, quelle che hanno scritto le pagine principali della mia moda», ha raccontato lo stilista dietro le quinte. Un'eleganza soft, mai ingessata, accompagnata da un tailoring perfetto. Che si muove tra un knitwear leggermente sopra le righe, panciotti a otto bottoni, che raccontano storie dal fascino immediato. E, soprattutto, senza tempo.
78 | MFF-Magazine For Fashion
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ermenegildo zegna couture Un big bang creativo. L'esplosione nel video accoglie gli spettatori. Arrivando come un meteorite dentro i palazzi dell'ex fiera di Milano, ora proprietà di CityLife, dove è allestito uno show. Tutta una galassia è riassunta nello spazio di una passerella. Dove Stefano Pilati, alla sua seconda prova come mente creativa di Ermenegildo Zegna couture, fa piombare una collezione: «Contaminata», come l'ha lui stesso definita. Fa interagire naturale e tecnico, creando un dialogo continuo tra due opposti, che si intersecano e si mescolano, confondendo le idee. Unendo il savoir fair della maison, fatto di fiere eccellenze artigiane e tradizione sartoriale, con le tecnologie e le ricerche astrofisiche. Polvere di stelle intacca cappotti e abiti tre pezzi. I cardigan più classici adottano forme geometriche nei dettagli. Si fondono i tessuti, le forme. È una mutazione evolutiva. Che parte dai primordi di una classicità conosciuta, proiettandola verso un futuro ancora tutto da scrivere.
MFF-Magazine For Fashion | 79
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lanvin Codice binario che prende vita. Uomini Lanvin su Facebook a caccia di I like. «Digital è la parola che avevamo in mente», hanno spiegato Alber Elbaz e Luca Ossendrijver, rispettivamente direttore creativo della maison e anima del menswear. Raccontando di come Elbaz addirittura non possieda computer o e-mail e di come la realtà virtuale porti a una spersonalizzazione. A emblema, le grosse maschere nere di matrice africana o le mani impresse su giacche e camicie, quasi a custodire la privacy. Cibernetico e a tratti 80s, il ragazzo del brand indossa suit dalla vena rockabilly. Influssi sport per pantaloni con bande laterali, poi pull turtleneck e bluse con inserti in retina forata. In una palette lanviniana con acuti di blu, notte ed elettrico, e rosa Stabilo, per i grafismi Memphis.
80 | MFF-Magazine For Fashion
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j.w.anderson Uno sguardo alla storia dell'impero glorioso del Re Sole. A costruire un guardaroba no-sex. Assoluta androginia cesellata con sapienza da J.W.Anderson. Il designer, entrato nell'orbita del colosso Lvmh che l'ha chiamato a disegnare Loewe, ha scolpito una stagione senza sesso e senza tempo. I gloriosi fasti della Francia seicentesca vengono riletti in chiave moderna, quasi futuristica. Un genere estetico tutto nuovo, composto da capelli impomatati, tacchi spessi e stringate imperiali. Che innesta, come accessori, secchielli di pelle total black e bracciali tondi e colorati. I cortigiani 2.0 si muovono su arie classiche con casacche dai motivi geometrici, sporcate di fiori e che giocano con le trasparenze. Giacche e camicie si stringono in vita, si fanno iper-sciancrate. Mentre i capispalla assumono forme a uovo, dalla derivazione haute couture. In un quadro a olio di ispirazione barocca. Rieditato in una Londra dall'attitudine futuribile.
MFF-Magazine For Fashion | 81
The BesT
prada Dal cinema al teatro. Dalle platee mondiali ai palchi di periferia. C'è più intimità, più silenzio. Meno clamore. Nessuna star ma tanti volti pensierosi. Miuccia Prada trasforma la passerella in proscenio, e la illumina con un occhio di bue da monologo drammatico. Un percorso solitario e introspettivo, che la stessa designer racconta in backstage come «un'eleganza e trasandatezza apparente, piccole uniformi, maglie povere anche se preziosissime, la sfida dei tessuti leggeri che di solito non utilizzo». In passerella, colori matching in contrasto su silhouette allungate, vagamente 70s. E una sciarpetta sottile come accessorio ossessione. I pezzi sono forti, decisi e ultra-strong con gabbie strette sul busto citando giubbotti antiproiettili. Riprese da un pentagramma military, tasche multi-funzionali applicate sul petto. Lo stesso codice costruisce le borse a doppio soffietto o le bag rubate ai fotografi. Echi bourgeois si alternano sui capi di lei, tra fiocchi sui top monospalla, stole di mongolia colorata e tubini di pelle. Per arrivare a furry coat deluxe unisex. A cavallo tra citazioni al glam seventies e l'eleganza sofisticata del balletto classico.
82 | MFF-Magazine For Fashion
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dolce & gabbana Domenico Dolce e Stefano Gabbana salgono in cattedra per un ripasso di storia. Dopo aver sviscerato le architetture e le tradizioni legate al mondo ecclesiastico della Sicilia, ora è tempo di racconti epici, di cavalieri e regnanti illuminati. L'invasione normanna dell'XI secolo, la fondazione del Regno di Sicilia. È in quel periodo che il duo dietro il marchio Dolce & Gabbana fa vivere la sua collezione invernale. Si torna al tempo dei re, con le loro effigi che si ritrovano stampate sulle maglie e a dominare la passerella. Sfilano le architetture dei loro palazzi, che ritornano anche nelle silhouette, affilate come guglie o imponenti come castelli. Fanno capolino i profili delle cattedrali e dei rosoni gotici, impressi sugli abiti sartoriali. Gli accessori imitano armature borchiate e corone regali. Ma non c'è nostalgia nella visione dolcegabbanesca. C'è piuttosto una riedizione, un Game of thrones haute couture. Perché oltre alla corona, oggi nessuno rinuncia più a una felpa XXL con stampa all-over. Da street king
MFF-Magazine For Fashion | 83
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givenchy Il sacramento della lunetta. È un tiro da tre all'All star game quello messo a segno da Riccardo Tisci. Givenchy gioca a basket in un campo di cemento e strisce al neon rosa. Niggas in Paris meets Walter Gropius. «Mi sono ispirato ad alcune delle mie ossessioni», ha spiegato lo stilista di origine italiana, «la prima, quella del basket, sport che ho sempre praticato. Poi i grafismi della Bauhaus e i movimenti di design dell'epoca, con la loro eleganza». I modelli, che potrebbero tranquillamente essere icone dell'Nba come Lebron James, Kevin Love e Marco Belinelli, sfilano in circolo dentro una gabbia di rete metallica, la stessa che ispira le velette underground che celano i volti. La divisa del Tisci-team è una tracksuit deluxe con numero 17, feticcio dello stilista che torna in un 117 non casuale sul pareggio del tabellone segnapunti. Di default i pantaloni sono loose. Il campo e gli schemi di gioco della pallacanestro disegnano le silhouette di bomber e felpe, anche ferite da strade di zip metalliche. La texture color Lagavulin del pallone Molten tinge le felpe e la maglieria, che diventa sempre hoodie. Ai piedi, chiaramente, sneakers più bianche del bianco, come esige l'etichetta rap, poi cappellini da baseball e gilet di pelliccia come Snoop Lion e Kanye West oserebbero. Tra gentleman anni 20 e una gang di latinos.
84 | MFF-Magazine For Fashion
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dries van noten Dorian Gray meets Romeo+Giulietta. I ritratti sontuosi di Agnolo Bronzino e una manciata di poesia maledetta, riprodotti in 4D. Lisergia d'arte da Dries Van Noten per una «Rave Renaissance», come l'ha definita lo stilista. «È il Rinascimento italiano in un'attitudine tecnica». Mick Jagger canta a cappella mentre i ragazzi del Cyberdog stratificano abiti teatrali, camicie in seta da palio, velluti stampati, stole di volpe colorata che incorniciano il volto e poi cappotti, maglioni o pantaloni dalle tinture tie-dye. Camminano in massa, in gruppi da dieci persone. Gang accomunate dalla tinta della loro divisa urbana, che conta bomber, spolverini e pantaloni tecnici, bermuda ampi e pull tricottati. In un inno all'ibrido opulento-street, etnico, punk e hippie. Lo stesso filo conduttore della mostra dedicata allo stilista belga e in scena fino ad agosto a Parigi al Musée des arts décoratifs. Intitolata «Dries Van Noten: inspirations» ripercorre la storia creativa dello stilista, tra abiti e colte citazioni d'artista.
MFF-Magazine For Fashion | 85
The BesT
saint laurent Les Invalides come LA. Gli ospiti dello show Saint Laurent richiamati da un invito disegnato da Raymond Pettibon, l'illustratore-musicologo per eccellenza. La scena è una pedana illuminata da pannelli a led: una sorta di macchina della luce da concerto creata ad hoc per mr Hedi Slimane. Perché l'uomo dello skinny che più skinny non si può continua nel suo percorso rock. Entra in un bar di Los Angeles, assolda una band di neolaureati rockettari, i Froth, e li mette su un volo intercontinentale. Loro studiano il sound ideale, capace di supportare il suo tailoring da fanzine, in una scarica di Teddy jacket, blazer e cappotti di paillettes, spigati, completi ammantati di tweed digitale, dai cenni brit pop, con mini stampe baby cat o tartan dai ricordi grunge. In pedana musicisti e modelli, ritti e magri come silfidi, in silhouette allungate, rettangolari, consumate dagli after nelle camere d'hotel. Skinny boy, con gambe matita e coat giganti, dalle spalle enormi. Giacche rockabilly e chiodi heavy metal. Tra Clash e Black flag, con creepers.
86 | MFF-Magazine For Fashion
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roberto cavalli Il re del rock è tornato. Roberto Cavalli riprende in mano il timone creativo del menswear dopo che nelle ultime stagioni era stato il figlio Daniele Cavalli a guidare lo stile. E utilizza le sue stesse fotografie per ritornare in grande stile sulle passerelle di Milano. Un ritorno alle origini: «Amore. Avventura. Libertà». Sono le tre parole che mr Cavalli scandisce nel backstage, ossessive e ripetute durante la collezione. Purest Cavalli. Visto che la sfilata-happening mima le atmosfere di uno studio d'artista, un atelier dove si muove un giovane fotografo alle prime armi pronto a immortalare i modelli in passerella. In un gioco di rimando agli inizi della carriera dello stilista toscano. Sfila un rock imperioso, hendrixiano, adornato da fasce e cerchietti gioiello. Dove echi military, come nel cappotto che apre lo show, e ricordi etnici, tra stampe di paesaggi e animalier imperiosi, si mischiano a un tailoring contaminato da texture digitali.
MFF-Magazine For Fashion | 87
The BesT
dior homme Dior homme, i mods e Christian Dior in persona. L'ascetismo, la subcultura brit degli anni 60 e la visione edulcorata del sarto della moda francese. Con le sue passioni e ossessioni. Sulla pedana del brand di Lvmh compare l'eleganza al compasso del fondatore della maison, in una miriade di versioni del suit Savile Row, sottile, ampio, irregolare, embroidered, rieccitato in pelle. Il mughetto all'occhiello, portafortuna del sarto di avenue Montaigne, diventa ricamato e trompe l'oeil. Kris Van Assche cita Mr Dior, rivedendo il gessato, tracciando righe fintamente random, facendo cenni alla campagna, alla caccia. Tra parka ingigantiti e field jacket verde militare. E ancora, con flash di montone e pelliccia, ma anche montgomery e bomber in denim. Ultimo acuto, il pointillisme sottile della cravatteria Dior a trasformare completi, camicie, borse e derby in oggetti di culto.
88 | MFF-Magazine For Fashion
PRADA - REMIX HARD-ROMANTICO DI PELLICCIA E GILET PROTETTIVI
SAINT LAURENT - PELLE DARK DA CONCERTO E BORCHIE HARD METAL
GUCCI - IL COAT DALLE TASCHE MILITARI, INGENTILITO NEI TONI
BALMAIN - LA NUOVA BIKER JACKET IN CAVALLINO MACULATO
ANDREA POMPILIO - LE CAMICIE PARLANTI DAI COLLAGE ANATOMICI
BALENCIAGA - IL MONTGOMERY HI-TECH DI NUOVA GENERAZIONE
MICHAEL KORS - NEWYORKESE DOC, IN TUTA E COAT SARTORIALE
MISSONI - LA COPERTA-POCHO CON LE STORICHE ZIGZAGATURE
MONCLER GAMME BLEU - IL VORTICE DI LOSANGHE BRITISH
SALVATORE ERRAGAMO - VESTAGLIE DI SETA PER IL DANDY FORMALE
CALVIN KLEIN - LE PAROLE ICONA DEL BRAND SULLE FELPE PARLANTI
VALENTINO - L'HAUTE COUTURE CONTAMINA LA SARTORIA HOMME
HERMÈS - DUVET DI COCCODRILLO PER RACCONTARE UN LUSSO URBAN
ALEXANDER WANG - I PANTALONI JODHPUR IN LUCIDA PELLE PECE
ETRO - SARTORIALE DOC, CON LO STITCHING DA ATELIER IN VISTA
BURBERRY PRORSUM - LE CARTINE TOPOGRAFICHE STAMPA TE SU SETA
DIOR HOMME - IL NUOVO POIS FATTO DI PICCOLE STELLE POP
MAISON MARTIN MARGIELA - IL COAT FATTO DI VELE NAUTICHE
BELSTAFF - LA MANTELLA ANTIPIOGGIA IN VERSIONE GOTH
MSGM - LA CAMICIA METALLICA DAI BAGLIORI DI ORO SBIADITO
MFF-Magazine For Fashion | 89
DSQUARED2 - LA GIACCA QUILTED IN TONI DI ARANCIO INFORTUNISTICO
VERSACE - IL SOSPENSORIO HARD, DI PELLE E BORCHIE DORATE
BRIONI - ORIENTALISMI À LA JAPONAISE SUL BASEBALL JACKET
COMME DES GARÇONS - IL SUIT PERFORATO DA BUCHI SURREALI KENZO - I PAESAGGI FIABESCHI DISEGNATI SUI PULL E SULLE FELPE
TIME CAPSULE
OUTFIT TO REMEMBER
DI DOLCE & GABBANA - LA FELPA MONTONE DAI RITRATTI REGALI
DIESEL BLACK GOLD - STEMMI, PINS E GAGLIARDETTI COME DÉCOR
THOM BROWNE - SUIT RIDOTTO AL MINIMO E DAI BORDI SFILACCIATI
JUNYA WATANABE - IL DENIM È CONTAMINATO DA BRITISH PATCH
STELLA JEAN - LA T-SHIRT CON LE LOCANDINE DEI FILM ITALIANI
COSTUME NATIONAL - IL CLASSICO TRE PEZZI MASCHILE RIPENSATO
Un pezzo cult, impresso nella memoria. Un look irrinunciabile, capace di dominare la stagione. Un outfit pronto a scrivere la storia del costume contemporaneo. Ecco i must-have dalle passerelle di Milano e Parigi, Londra e New York. Michele Bagi
YOHJI YAMAMOTO - FIORATI E ALTA MONTAGNA IN UN MIX ECCENTRICO FRANKIE MORELLO - LA FELPA PER 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO
NEIL BARRETT- FULMINI-DECORO SULLA FELPA STREETWEAR
GIVENCHY - T-SHIRT CON CINTA A FERMARE LA SCIARPA DI VISONE
90 | MFF-Magazine For Fashion
MARNI - LA STOLA-SCIARPA IN ASTRAKAN DOUBLE FACE
BURBERRY PRORSUM - BAG OVERSIZE, CON LAVORAZIONI KILIM
GIVENCHY - VELETTA HAUTE COUTURE E BASEBALL CAP
KIT NEALE - MATCH DI FANTASIE MANGA PER LA SACCA DA PALESTRA
BERLUTI - BAG GEOMETRICHE DALLA PELLE ANTICATA A MANO
SERGIO ROSSI - BABY MACULATO B&W CON BORCHIATURE ROCK
BOTTEGA VENETA - ZUCCOTTO OLD STYLE IN CASHMERE SUPERFINE
DOLCE & GABBANA - GUANTI REGALI DECORATI DI ORO E PIETRE
LOUIS VUITTON - IL NUOVO DAMIER COBALT BY KIM JONES
VALEXTRA - ÁLVARO GONZÁLEZ RILEGGE IL CLASSICO DEL BRAND
LANVIN - SHOES MARMORIZZATE E ZAINI IN TEXTURE D'ALTA MODA
PRINGLE OF SCOTLAND - PUNTE DI METALLO À LA BILLY ELLIOT
TOM FORD - SNEAKERS DELUXE, CON DUE GIORNI DI TINTEGGIO
COUNTY OF MILAN FOR EASTPAK LO ZAINO PIÙ COOL DEL MOMENTO
ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE STIVALI IN COCCODRILLO WILD
HOGAN - SUOLA CARRAR MATO E FIBBIE AL DEBUTTO DI HOLLOWAY
PIQUADRO OPERA - LE NUOVE BAG TRASFORMISTE DI PETRIGLIA
MICHAEL KORS - MAXI CUFFIE DI LANA, PER RAPPER E RASTA MAN
SAINT LAURENT - UNA STRISCIA DI METALLO PER L'EYEWEAR CULT
CHRISTOPHER KANE - RETTILE POP SU GUANTI DA ASSASSINO
MFF-Magazine For Fashion | 91
RAF SIMONS/STERLING RUBY - IL DRIPPING D'ARTISTA SU BAG-SACCO
SUPERDUPER HATS - CAPPELLI VINTAGE DAL SAPORE HIPSTER
VERSACE - MANETTE SCINTILLANTI A SORREGGERE LE POCHETTE
ALEXANDER MCQUEEN - CERCHI DI PIUMAGGI DARK COME CORONA Z ZEGNA - FERMA-MANICHE METAL , TRA OLD STYLE E FUTURO
TIME CAPSULE
DETAILS TO REMEMBER
GUCCI - CAP DI PELLE TRESSÉ E PANNO, À LA RUDOLF NUREYEV
HAIDER HACKERMANN - FORME CLASSICHE E ALLIGATORE SAUVAGE
TRUSSARDI - IL TRASFORMISMO RACCHIUSO IN UNA BORSA-ZAINO
FENDI - L'ICONICA PEEKABOO DIVENTA UN CULT DA UOMO
COSTUME NATIONAL - FOULARD RIBELLI DA ANNODARE AL COLLO
DIOR HOMME - GIOIELLI POUR HOMME, TRA PINS E FERMACRAVATTA
In primis bag, shoes e sneakers, pronte a diventare le ossessioni della prossima stagione. E poi bijoux, occhiali e cappelli, utilizzati per definire il nuovo accessorize che ha animato le passerelle di Milano e Parigi, Londra e New York. Michele Bagi
PRADA - BISACCIA DA FOTOGRAFO E SNEAKERS DALLA SUOLA FUTURIBILE ROBERTO CAVALLI - CATENE HARD PER DECORARE MANI DA ROCKSTAR
VALENTINO - PIUMAGGI RAFFINATI PER IL CAPPELLO DA PESCATORE
KATIE EARY - GEMELLAGGIO CON NIKE, TRA POP-ART E ÜBER LUXURY
92 | MFF-Magazine For Fashion
THE TOP FIVE
BUYER VIEW
The best pieces
1 2 3 4 5
The best accessories
The best mood
SPORT APPAREL
COMPLETO OVER
SNEAKERS COLORATE Volta
Onitsuka Tiger x Andrea Pompilio
PULL PARLANTE
ZUCCOTTO
NEW DANDY
Carhartt
Prada
COAT AMPIO
STOLA PELLICCIA
Dolce & Gabbana
BACKPACK TECNICO
NEW COUTURE
Acne studios
A.P.C.
Ports 1961
ROYALS
Marni
SWEAT PANTS Alexander Wang
COPERTA Missoni
Tothem
Christian Pellizzari
CREEPERS
URBAN COWBOY
Underground
Phillipp Plein
MFF-Magazine For Fashion | 93
Sei domande a chi può misurare il polso della stagione. Il punto di vista esclusivo di chi si muove a cavallo tra business cool hunting e marketing. Buyer nazionali e compratori worldwide raccontano le impressioni su quello che hanno visto in pedana. E svelano i pezzi più venduti. Francesca Manuzzi, Matteo Zampollo e Michela Zio THANKS TO: MARCO DE LELLIS @ A piedi nudi nel parco (Firenze), CLAUDIO ANTONIOLI @ Antonioli (Milano), TONINO ASSELTA @ Asselta (Bari), LORIS PORTOLAN @ Birba’s (Pordenone), ROSY BIFFI @ Biffi (Milano), SUSANNA AVESANI @ Club 21 (Singapore), GINO CUCCUINI @ Cuccuini (Livorno), LUIGI D’ANIELLO @ D’Aniello (Napoli), MASSIMO DEGLI EFFETTI @ Degli Effetti (Roma), MARIO DELL’OGLIO @ Dell’Oglio (Palermo), FRANZ KRALER @ Franz Kraler (Cortina d’Ampezzo), GIANNI PERONI @ G&B (Flero), MICHELE GIGLIO @ Giglio (Palermo), PIETRO PASQUALE @ Il setaccio uomo (Novara), PATRICK ARAMBURU @ L’Eclaireur (Parigi), CESARE TADOLINI @ L’incontro (Modena), AMOS E ANGELA ADANI @ La boutique di Adani (Modena), LUISA SEVERI @ Luisa (Rimini), LEILA GIACOMELLI @ Lungolivigno (Livigno), DAMIEN PAUL @ Matchesfashion.com (Londra), BEPPE NUGNES @ Nugnes 1920 (Trani), ROBERTA VALENTINI @ Penelope (Brescia), VINCENZO SINAGRA @ Sinagra (Palermo), PUPI SOLARI @ Pupi Solari (Milano), ERIC JENNINGS @ Saks Fifth Avenue (New York), GIORGIO MOLTENI @ Tessabit (Como), TIZIANA FAUSTI @ Tiziana Fausti (Bergamo), FLAMINIO SONCINI @ Tony Magenta (Magenta), HIROFUMI KURINO @ United Arrows (Tokyo)
The best look
The best-seller in store
The best new names
THOM BROWNE
ART COMES FIRST
T-SHIRT GIVENCHY
SAINT LAURENT
BY WALID
FIELD JACKET + PARKA Nanamica
COMME DES GARÇONS
TPN
ALEXANDER MCQUEEN
CEDRIC JACQUEMYN
KENZO
MOBI
BLAZER GIORGIO ARMANI
SNEAKERS ADIDAS BY RAF SIMONS
SNEAKERS RICK OWENS
MFF-Magazine For Fashion | 95
Saint Laurent
Cheap monday
Raf Simons/Sterling Ruby
Lou Dalton
Julian Zigerli
trends
pink power
fucsia, cipriato, confetto e baby. la rivoluzione HoMMe è in rosa, MeGlio se allover o in versione tie-dye. il colore delicato per eccellenza si spalMa sulla silHouette e trasforMa il pentaGraMMa croMatico dell'uoMo 2.0
Lanvin
Paul Smith
Acne studios
Dries Van Noten
Gucci
96 | MFF-Magazine For Fashion
John Richmond
Calvin Klein collection
trends
fashion slogan è un toto adversting. strilli pubblicitari, scarabocchi, brand, mantra e segnaletica. per una moda ipervisiva e parlante Agi & Sam
Frankie Morello
Dsquared2
Kenzo
Christopher Shannon
Philipp Plein
Alexander McQueen
Vivienne Westwood
Carven
Msgm
DESIGN. LABORATORIUM MMXIII PH. MICHELE DE ANDREIS
PITTI IMMAGINE AND FIERA MILANO PRESENT WOMENSWEAR ACCESSORY COLLECTIONS 22-24 FEBRUARY 2014 MILANO PAD 3 CITYLIFE PALACE PIAZZA VI FEBBRAIO WWW.PITTIMMAGINE.COM IN COLLABORATION WITH COMUNE DI MILANO AND CITYLIFE
98 | MFF-Magazine For Fashion
Paul Smith
TRENDS
BEATLES VS
Prada
Kolor
Gucci
Berluti
Salvatore Ferragamo
Marni
Etro
MFF-Magazine For Fashion | 99
Hermès
Costume national
Versace
Diesel black gold
ROLLING STONES
Antonio Marras
REVERS AMPI, PALETTE BRUCIATA E DÉCOR DAI 70S, ISPIRATI AI FAB FIVE DI SGT. PEPPER. CHIODI E PELLE, NEI LOOK AFFILATI COME NEL PERIODO PIÙ ROCK DI JAGGER & SOCI Cerruti
Les hommes
Saint Laurent
Damir Doma
ITALIA Il
primo sistema di informazione
per turisti e consumatori
cinesi
Carta, web, app e social
per comunicare l’eccellenza
Eccellenza Italia è il primo sistema di comunicazione multimediale ideato da Class Editori in partnership con Xinhua News Agency per offrire ai turisti cinesi che arrivano in Italia una guida precisa e puntuale all’eccellenza nella moda, nel luxury, nell’arte, nel design, nel food & wine e nell’ospitalità. Il sito web
ITALIA ITALIA L’app per Apple e Android
100 1
www.eccellenzaitalia.cn
I social
MFF-Magazine For Fashion | 101
Louis Vuitton
Balmain
Dsquared2
trends
jumpsuit
Valentino
KTZ
la tuta da lavoro e la divisa sportY entrano nel guardaroba maschile dailY. tra overall in pelle e morbido panno deluXe
Andrea Incontri
Moncler gamme bleu
J.W.Anderson Juun.J
Wooyoungmi
102 | MFF-Magazine For Fashion
Fendi
Marni
Emporio Armani
trends
gangster thrift shop
Givenchy
pellicce dagli echi vintage. a pelo lungo o rasate, prese in prestito dalle bancarelle dei flea market. tra streetwear couture e hip hop
Dior homme
Dolce & Gabbana
Gucci
Costume national
Christopher Raeburn
Canali
MFF-Magazine For Fashion | 103
N째21
Burberry prorsum
Kenzo
Valentino
Dirk Bikkembers Caruso
Mark McNairy
Prada
104 | MFF-Magazine For Fashion
Salvatore Ferragamo
Kenzo
Iceberg
Costume national
John Galliano
Diesel black gold
TRENDS
MARK ROTHKO
Jonathan Saunders
ESPRESSIONISMO ASTRATTO E COLOR FIELD, PER CAPI BRILLANTI COME TELE. CHE SI TINGONO DI LUMINOSI BLOCCHI CROMATICI, DAL PERIMETRO INDEFINITO E A CONTRASTO
Neil Barrett
Umit Benan
Dsquared2
Z Zegna
celebrates
Come in una sCeneggiatura anni ’50, Persol tratteggia un nuovo stile riPartendo dalla ClassiCa freCCia e reinterPretandola – Con un toCCo ContemPoraneo – nella versione freCCia Phoenix in un Poker di nuovi modelli Parte della CaPsule ColleCtion Persol film noir. al Centro della sCena C’è lo stile del film noir mentre il gangster (Po3072s), la femme fatale, (Po3070v), il rePorter (Po3073v) e il deteCtive (Po3074s), sono i modelli Protagonisti della Primavera/estate 2014. l’iConiCa freCCia Phoenix, dal CaratteristiCo disegno a righe, trae isPirazione dal mito della feniCe, sCelto da Persol Come elemento Chiave nella reinterPretazione del ProPrio Patrimonio di stile. informazioni su Persol: www.Persol.Com faCebook.Com/Persol twitter.Com/Persoleyewear
Special advertorial. Tutti i dati e le informazioni contenuti in queste pagine sono stati forniti dall’Azienda che ne garantisce correttezza e veridicità, a soli fini informativi.
106 | MFF-Magazine For Fashion
Costume national
John Varvatos
Antonio Marras
Corneliani
Hermès
Kenzo
Ermanno Scervino
Hackett London
Ports 1961
Jil Sander
Calvin Klein collection
Krisvanassche
Giorgio Armani
Bottega veneta
ardesia, fuliggine e piombo. il grigio declinato nelle sue sfumature, diventa décontracté o classy, per completi tre bottoni, doppiopetto e look bobo
MFF-Magazine For Fashion | 107
Louis Vuitton
Haider Ackermann
Carven
Ami Alexandre Mattiussi Dirk Bikkembergs
TRENDS
50 SHADES OF GREY Guglielmo Capone
Michael Kors
108 | MFF-Magazine For Fashion
Philipp Plein
Burberry prorsum
Ermanno Scervino
Maison Martin Margiela
TRENDS
SOTTO COPERTA
TRAPUNTATE, SIOUX, ASTRATTE O TRICOTTATE OLD-STYLE. L'OSSESSIONE DI STAGIONE È LO SCIALLE-COPERTA DI LINUS, CHE ALL'OCCORRENZA SI FA CAPPA EXTRA COMFORT
Roberto Cavalli
Issey Miyake
Sacai
Leitmotiv
Sibling Y-3
Missoni
MFF-Magazine For Fashion | 109
MOUNTAIN 01 / DOLOMITE 02 / MONCLER GRENOBLE 03 / JIMMY CHOO 04 / BRIMARTS 05 / HERNO 06 / BALLY 07 / GANT 08 / SANTONI 09 / BELSTAFF
07
02
04
05 08
01
09
06
03
UNDERGROUND 01 / DR. MARTENS 02 / TIGRAN AVETISYAN 03 / BLAUER 04 / JACOB COHEN 05 / UNDERGROUND 06 / G-STAR RAW 07 / D-S!DE 08 / DONDUP 09 / ALBERTO GUARDIANI
01
02
03
06 08
04
05
09
07
110 | MFF-Magazine For Fashion
70s FREAK 01 / PAOLONI 02 / ILLESTEVA 03 / JACOB COHEN 04 / CASTORI 05 / KINLOCH 06 / ALTEA 07 / MANUEL RITZ 08 / KOMONO 09 / ETON 01
MFF-Magazine For Fashion | 110
05
07
02
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COUNTRY 01 / HABSBURG 02 / GABS 03 / DIADORA HERITAGE 04 / GREVI 05 / BARK 06 / ROY ROGER'S
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MFF-Magazine For Fashion | 111
ADDress A.P.C. AAron De LA Cruz ACne stuDios ADiDAs Agi & sAM ALberto guArDiAni ALexAnDer MCQueen ALexAnDer WAng ALteA AMi ALexAnDre MAttiussi AnDreA inContri AnDreA PoMPiLio Antonio MArrAs AstriD AnDersen bALenCiAgA bALLy bALMAin bArk beLstAFF berLuti bLAuer bottegA venetA briMArts brioni brixton burberry ProrsuM CALvin kLein CoLLeCtion CAMerA buyer CAnALi CArhArtt CArLo brAnDeLLi CAruso CArven CAsAMADre CAstori Cerruti CesAre PACiotti CheAP MonDAy ChristiAn PeLLizzAri ChristoPher kAne ChristoPher rAeburn ChristoPher shAnnon CoMMe Des gArçons CorneLiAni CostuMe nAtionAL County oF MiLAn DAMir DoMA Deus ex MAChinA DiADorA heritAge DieseL bLACk goLD Dior hoMMe Dirk bikkeMbergs DoLCe & gAbbAnA DoLoMite DonDuP Dr. MArtens Dries vAn noten D-s!De DsQuAreD2 eAstPAk eMPorio ArMAni erMAnno sCervino erMenegiLDo zegnA Couture eton etro FenDi FrAnkie MoreLLo gAbs gAnt giAnCArLo PetrigLiA giorgio ArMAni giusePPe zAnotti Design givenChy gLenn MArtens grevi g-stAr rAW guCCi gugLieLMo CAPone hAbsburg hACkett LonDon hAiDer ACkerMAnn herMès herno hogAn hooD by Air huF iCeberg iLLestevA issey MiyAke J brAnD J.W. AnDerson JACob Cohen JAMes JArvis JAMes Long JereMy sCott JiL sAnDer JiMMy Choo
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englIsh backstage - berluti + sartori “I ImagIned a creatIve forest, an envIronment halfway between an atelIer and a workshop, a meetIng poInt of Ideas. removIng all traces of nostalgIa, to brIng thIs man Into tomorrow”, explaIned the ItalIan desIgner, drIvIng the brand of lvmh. that for the fIrst tIme went onto the catwalk. gIampIetro baudo a debut sui generis: not a new creative wedding but a liasion that continues and becomes stronger and stronger, so as to make his debut on the catwalk with the first show after four seasons of spectacular productions . the wardrobe of berluti imagined by alessandro sartori comes to life on stage”. It was the right time to tell the world through a fashion show”, explained the Italian designer, driving homme brand of lvmh since 2012 and with a past in the group ermenegildo Zegna where has followed the project Z Zegna”. I imagined to animate a creative forest, an environment halfway between an atelier and a workshop, a meeting point of ideas and innovations”. wood floor, wood shavings decorating the space inhabited by 300 forms of shoes, recalls to the strong link with the history of the house. “I tried to tell the most of the natural and the best hand-made, both in clothes and environment. I wanted to ferry the concept of tailoring in a new context, special. modern”. that is the word of the whole collection for autumn- winter 2014/15. tailoring & contemporary, two concepts enclosed in a jacket symbolic construction of perfect tailoring and pockets cut diagonally, like those of a trench or reinterpretation of those that decorate the front of sweatshirts more street . to give the male figure an attitude smart and fast, functional and innovative”. I tried to imagine the elegance of a simple gesture, like putting your hands in your pocket. and from here I started this model in designing a sleek but able to make more orderly the silhouette”. the substrate of the season, enclosed in 44 looks, is a scent of sports. engaged in an elegantly chic silhouette . ready to switch over from the giant proportions, shades of brown,formal suit and dry construction but also brush strokes of blinding white and über luxury accessories . the heart remains the traditional manufacturing, thanks to the 70 hours needed to create a jacket. but with a fundamental commandment: “remove all traces of nostalgia, retro element for every man in this ferry to tomorrow”. a tomorrow that the brand of lvmh is creating little at a time, building a web of production haut de gamme . with mono-brand boutiques and fashion houses around the world and arrive at an altitude of 46 . with the french ateliers, arnys in primis, acquired to ensure production standards of the highest level of service and haute couture clothing for men . but even with the project shoes tied to the Italian territory: between august and september it will cut the ribbon at the new production site in ferrara, a space of over 6000 square meters, which will employ more than 200 artisans and which will complement the historic plant production”. Italy is very strategic for berluti . this country has a wonderful history tied to the luxury of time . of time dedicated to craftsmanship, “added the designer . recalling that the ferrara space will also host a training workshop, “a class of 30 students who will be trained to become technical footwear and leather goods of tomorrow”. interview - Silvia venturini Fendi “man fendI Is urban. and In thIs collectIon, I wanted all of our aesthetIc elements”, explaIned the desIgner, returned to the scene wIth the menswear of the brand. chIara bottonI It was the comeback on the catwalks of the season autumn-winter 2014/15. the menswear fendi show has returned in milan, in the new spaces of via solari. where the roman fashion house, owned by lvmh, has placed its headquarters last september in the building that, from 2005 to 2012, accepted the fondazione arnaldo pomodoro. after two seasons of presentations, the collection of men entrusted to the creative direction of silvia venturini fendi has walked the catwalk again with a show rich, valuable. very fendi. among fur showy, iconic handbags and a touch of irony, the distinctive feature of the brand. “I wanted that there were all of our aesthetic elements ,” emphasized the designers “ materials and workmanship. metropolitan and nature ... matter wild and primitive. experimentation is the watchword. nothing remains as it arrived“. the goal was reached and the collection did speak. a return under a lucky star, then, that bodes well for the coming seasons and to the evolution of a label, thought to be the natural completion of the course started with womenswear. thanks to a project that was just waiting for the right time to gain a prominent position among the brands of menswear. what is the aesthetic imaginary of Fendi man? the fendi man is urban, contemporary, cosmopolitan globetrotters. take on different situations with a wardrobe of pieces designed to suit both at work and at leisure. there is generally a great deal of attention to outwear and coat this season as evidenced by pieces including the marmot coat or precious leather biker embroidered crocodile pattern, but also to the classic suits and knitwear. everything is in balance between tradition and innovation: the pull is in mink while the prince of wales dress have an original distorted working cadres. the fendi man loves the quality and is identified in a dimension of leisure luxury. what is your relationship with the dna of the house and with womenswear? the dna of the fashion house fendi is declined also in menswear: love the precious materials such as crocodile and fur, but also revisiting cool and unexpected, such as the crocodile print on neoprene. pays attention to the mix of materials, combinations and experimental technology, such as that present in the pull that passes from the link to the ram. a common thread unites to woman, with a constant focus on quality, and a judicious mix of tradition and innovation . why did you decide to come back to present with a parade? after two seasons of presentations on the move (the brand was already back in the calendar of milan fashion week, ed), we thought we would pull back to a natural evolution for a line in which we strongly believe and that is growing from season to season . How is the collection evolving over time? In the various collections, there is a basic coherence: the attention to craftsmanship, the use of materials that show a lifestyle marked by a whispered luxury, such as fur and leather upholstery, a steady man. In every collection there are the cornerstones that contribute to the identity of this menswear: the outerwear and knitwear innovative graphic elements and color palette inspired by nature. what is the weight given to the accessories? the accessories are very important. fur gloves, shoes with soles silver, neoprene crocodile print backpacks, are essential and this season, the man will have his iconic bag: the male version of peekaboo, a fine design working bag. interview - joHn varvatoS “I would never be where I am today If I had not grown up In detroIt In the 60s and 70s ... every generatIon from those years was Influenced by the musIc In the way they dress. and fashIon has played a key role In creatIng the look of the rock star”. words of the desIgner used who brought the kIss In mIlan and celebrated hIs rock passIon In a book-album. chIara bottonI John varvatos wanted to bring kiss to milan. the designer has turned his fashion show of fall-winter 2014/15 in a real show with a standing ovation, thanks to an final appearance highly rock’n’roll. maybe someone would have even thought that they were stand-ins, as has happened to the visitors of corso como on saturday night, which saw the group head to a well-known club of the area, after the parade. “In the short distance that we had to walk, people looked at us with wide eyes”, said varvatos. that he wanted next to him the irreverent rock band, also the protagonist of spring-summer 2014 advertising to celebrate a collection dedicated to superheroes. “I believe that in every boy a soul of rock star is living with the spirit of a super hero”, he added, “ the collection is inspired by this world, without falling into the grotesque. the clothes are stylish and wearable with small details of extravagance, diluted as a whole”. the theme of rock has always been the underlying theme of the varvatos style, who wanted to dedicate the topic of the book to John varvatos, rock in fashion, co-written with holly george-warren and published in late 2013. “I would never be where I am today if I had not grown up in detroit in the 60s and 70s”. what power the rock music has played on fashion? How has this changed over the years, according to you? every generation from the 60s forward has been strongly influenced by the music in the manner of dress and the fashion, in turn, has played a key role in building the image of the star. today, this continues to happen in an environment where the Internet has become an important place. now fashion is instant and people have an insatiable appetite for news that the network can fully satisfy. one chapter of your book is titled Band on the run. what is the best dressed group in your opinion today? I think the kings of leon is one of the coolest band, along with the killers and band of horses. what fascinates me most is to see how the generations are influenced each other. as, for example, lenny kravitz has taken from Jimi hendrix... as a designer of menswear, have you also been influenced by some woman of rock? not in a literal way but I love the style of some icons like Janis Joplin, patti smith, tina turner and debbie harry . But the world of womenswear not fascinates? You have never thought of making a women’s collection? the key to success is to be the king in what you do and not the king and queen! to those who ask me if I will launch womenswear I would say that my customers are already happy with what I do. arrived at a certain point is useless to change the track too often.
italy is a strategic country for your production. it is also important at the business level? Italy will be crucial for us in the process of european expansion of the brand. we show during milan fashion week and here we have a headquarters in milan, which will follow the main operations in the old continent. from the opening of our first european flagship in london, in august, to the opening of a store in milan in 2015. also stylistically your brand is a more european than american... there are people who are surprised when they hear my midwest accent! the product is very european, as well as the approach, the attitude and lifestyle of the brand are of course closer to europe than to the united states. my style is very dressy than the average of the u.s., excluding of course new york and part of the west coast. what is the key to the success of a brand like yours? I believe that passion is the key word of all, what can help you to move forward. and now I have a lot more passion than when I started! then there are the right partners. since, in the spring of 2012, lion capital has invested in the group began an era I would call a honeymoon. the best in the history of the brand. how can we not be excited? interview - katie eary “rebel Is somethIng I’ve always done wIthout beIng aware of It, I thInk It depends on how I am grown”. so says the star, Irreverent, of the made In uk. ready to amaZe wIth her sporty- cool. rosarIo morabIto genius and recklessness in british sauce. trapped in the body of a pinup. katie eary is all this, even before being the coolest name of the young creative generation who is polishing up the union Jack. and it is precisely in the london nursery who, in 2008, eary has captured the attention of the insiders due to her graduate collection at the royal college of art. which has won a number of fans, led by photographer mario testino and the pop star kanye west, with whom has collaborated on several fashion fronts. In her view, the strong tints and acid colors, pop prints and animal motifs meets sportswear, creating an urban-cool style, aggressive and disrespectful. a bold approach, especially in times of crisis. but in just a few seasons this has become her winner style signature. Your approach to menswear stands out in english landscape. what do you want to communicate with the clothes you draw? what I do is to combine sporty silhouette with a cured manufacturing, then overlap the prints. In doing this, I try to mantain a certain irony in order to bring a fun element in the male wardrobe. the final result is that unique item that lights up the entire look, something that I will continue to do until I feel that it is no longer cool or appropriate . How to turn this concept into the pieces of selling? the garments on sale are basic pieces of the male wardrobe such as t -shirts, sweaters or jeans. these are starting points to which I add my prints . when did you think to start this career, forthe first time? I don’t know... I’ve always perceived it as something that I shouldn’t be particularly proud of: I wanted to be an artist and I built my particular path among the various schools. until I found myself choosing the fashion course at college, because I loved to draw . what does it mean to be among the most promising fashion designers in london today? what are the challenges, benefits and prospects? It’s a very exciting moment, but also stressful! I get e-mails all the time from suppliers, manufacturers, clients who come to me as if I were part of the lvmh group... and that’s the downside. everyone thinks that you have an unlimited budget, which involves a great deal of pressure. for each show I really try to make a step further and at the same time I can not stray too far from that for which I have affirmed, avoiding not sell and no longer be able to take it off. In short, it’s tough... in your collection there is always an element of playful rebellion. what does it mean for you the rebellion? who are the rebels today? rebel is something I’ve always done without being aware of it. I think it depends on the way I was raised. the rebels today? let’s see... miley cyrus: I love her! do you have icons that influenced your design concept? no, and never had. I hate this question: the characters that affect my work come from the books I read. for example, the character sandy from marabou stork nightmares of Irvine welsh. Global market and emerging economies: is it more a challenge or an opportunity for a young and independent designer? opportunity! I launched the brand during the recession: things can only get better. and for the future, I see more and more digital evolution. interview - YoHji Yamamoto “more and more people are experIencIng what Is the sneaker culture”, saId the Japanese desIgner tIed to the group adIdas for y-3 proJect for ten years. chIara bottonI ten years ago, few people would have bet that two realities so long as the german sportswear brand adidas and Japanese designer yohji yamamoto could forge a bond strong enough to bring y-3, the brand born from the merger of their respective stylistic and innovative competences, to become a model of happy coexistence in the fashion world. today it is hardly surprising the same yamamoto, speaking in this interview of a partnership that has “something miraculous”. a happy marriage, celebrated this year by returning to the catwalk in paris, the place where the adventure had begun, after the spring-summer 2006 collection, when the label had moved with his show in new york. archived successfully happy comeback of January 2014 with a show combined of men and women, in June, it will repeated with the show of spring-summer 2015 as part of the paris menswear week. an image strategy that will be accompanied by the opening of 15 new stores worldwide in 2014 with a focus on asia, especially on tokyo and shanghai, the middle east, for example, in abu dhabi, and europe, from st. petersburg. a program that reflects the energetic enthusiasm transmitted by the designer, arrived at the age of 70. How is this long-term collaboration with adidas? It has been almost miraculous! at that time there were two completely different realities that have been put together and, against all odds, they found a so strong contact point that the collaboration is still outstanding after ten years. It’s amazing! the liaison was narrow and the style has evolved over time into something more elegant, while retaining its sporty dna. How important it is, from your point of view, the link between fashion and sportswear ? they are two dimensions totally correlated. It is now normal to see some businessmen wear formal suits with a pair of sneakers to the office. this simple detail is enough to give the look a sporty touch. more and more people are combining elements of sportswear with tailoring, living in what I call the “sneaker culture”. I love the spirit behind this thought and I think that y-3 played a role in this direction. what adidas has received from you during those ten years of collaboration and what you gave to adidas? adidas and I have liked each other. the Japanese and the germans are two intelligent races. we have the same working rhythms. on the basis of a common character, respect each other. there is nothing that can not find an immediate solution in our relationship. are you planning some brand extension or launching new product lines in the future? I would like y-3 to become a brand more important, a true landmark in the fashion world! interview - aStrid anderSen “my Ideal clIents are the guys who wear my clothes In the street ... here the brand to lIfes In the urban trIbes. and I lIke that very much”, told the young hIp-hop desIgner, who Is dIvIded between london and copenhagen. where her collectIon parades and where she wIll baptIZe a specIal one created wIth topman . rosarIo morabIto also for the danish astrid andersen, the graduation show at royal college of art in 2010 was a decisive springboard. her name went straight into the smartphones of the coolest insiders, and from then her reputation has done nothing but grow. about the world in which is reinventing street style, with a work of hip-hop luxury. then heads mainly sports items onto valuable items, sometimes women: an original contrast, today very popular among rappers and celebrities. today astrid andersen lives in denmark and the united kingdom : studio and manufacturing are in copenhagen, while london remains a strategic bridge. to tell the world her aesthetic but also for her future projects. Your aesthetic continues to receive worldwide acclaim : what is the secret of your success? drawing pieces which I think are sexy and current for today’s men. by now everyone wears sportswear, which gives me the opportunity to redefine the limits in terms of fabrics and styles. mainly, I want to make people feel at ease. when I create a collection the central node is to create comfortable clothes, with an identity that involves the wearer, as in the one-piece ,which is impact and sexy because it is so comfortable . what led you to fashion, a long-time passion or a sudden fall in love? from my earliest notebooks is clear that fashion was in my thoughts, but I never thought it was my only aspiration. then, at the royal college of art, I realized that I was good to translate my ideas into menswear, and that motivated me to go deeper. Your life is divided between london and Copenhagen, two european stimulants Capitals, but also two very different places. How this affects your work and creativity? london is adrenaline and redefinition of all creative fields, is a city in constant evolution. copenhagen is very classic and more dedicated to the preservation of traditions craft and timeless design. what distinguishes today’s street style to that of ten years ago? In fact I think that today we look at a lot of street style than 10, 15 years ago. as for me, my job is to give the materials and manufacturing the same importance and attention that has always been used in high
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fashion, but occupandomi of street style . Your items are having a lot of success in the contemporary fashion icons, music and otherwise. who is the ambassador would be more fair? I am most proud when I see a guy on the street who has spared to be able to buy one of my pieces. obviously, I ‘m glad to see my work in the context from which it originates ; I was very proud when nas wore my t -shirt, listened to his music when I was a teenager in search of my street . is there any character that has influenced your work? that someone is constantly changing: it is my imagination. when I design I have in mind the guys very accurate. sometimes they are the alter ego, of lovers, but always imaginary creatures. my ideal client? the guys who wear my clothes in the street. here the brand to life through the urban tribes, which I really like. what are the next steps of growth for the brand astrid andersen? a fantastic collaboration with topman, which will be launched in the spring. for the rest, I hope we will continue to build and solidify the brand and meet people from which to draw inspiration. CoverStorY - new Blood Jane reeve, the newly appoInted ceo of the cnmI, called to gIve an InternatIonal Impetus to made In Italy fashIon, & federIco curradI, massImo gIorgettI, andrea IncontrI, stella Jean, andrea pompIlIo and JulIan ZIgerlI, young desIgners who are wrItIng the future of ItalIan fashIon. servIce and photo stefano roncato jane reeve calling to guide the cnmI as ceo has a single objective:” make Italy fashion shine with communication and internationalization “ Since the appointment you insisted on cooperation and communication. Have you already found new synergies from the approach to the Cnmi-national Chamber for italian Fashion? there is a desire to work and do well. from all I felt pride and pride in representing a sector that represents a point of excellence for the country. How do you integrate your past at the top of jtw italy with this new charge? there are many points in common. before arriving in the cnmI I thought to tie the two worlds was only creativity. over time I realized that there is much more. this is because the largest consumer of luxury goods market has changed dramatically in recent years. today, the rules of marketing that were worth for consumer goods have become, even in fashion, essential to understanding the needs of an increasingly sophisticated international customer. what are the objectives of your mandate? I have been called to take care of the communication, innovation and internationalization of the fashion system. we need to shine Italy, the only country in the world with a complete supply chain in the fashion business. a wealth to let the world know. what differentiates milan from the other poles of the fashion? and what must aim to attract the attention on her fashion week? I’m participating in major international fashion weeks in order to understand the strategies adopted by analyzing how they have moved over the years. I think it is essential to convey the image of the country with a solid communication strategy and marketing to bring concrete results immediately. more and more young people animate the calendar of milan. what is the method to support this new array? among the objectives of my mandate is also to exploit the young to promote the evolution of macro fashion system. visibility is the key word, we must amplify what already do by giving them the opportunity to be known by the international press and buyers.In the solutions we are studying is the possibility to integrate their proposals in retail outlets for future in more significant way to the final customer. How to move towards the fashion to expo 2015? we are working on several assumptions, surely we will not arrange the classic shows because we do this already. each brand will tell, thinking individually, but also moving as a group, directly in a decisive manner towards a single goal. what is your ace in the hole? I started playing just now and I’ll keep the ace hidden until serves! Federico Curradi he gave a new life to the menswear of Iceberg working on:”a distinctive element and inherent in the dna of the brand: the sportswear “ what ‘s hopes in the new course of the Cnmi? what would you like to see accomplished? the milan fashion week has to be a major event, international, of which all must speak, even abroad. we must believe and invest in new creative because they are the light of today and hope to continue and grow this business in future seasons. creativity should be the first item to be enhanced, without which it is not going anywhere. and when I speak of investments mean economic, logistical and synergistic for everything and everyone. You are young and new. what features and capabilities you need to have for success? I started this job as a kid, in tailoring, in a somewhat ‘ old school. at age 23, I flew to new york to sell my first collection in stores in the big apple. later, came the moment of Italy. at first I was aiming exclusively on research, then, with the experience I realize that I have to find a meeting point with the marketability and quality of the garments. this is a crucial detail in creating a successful collection and lay the foundation to grow your name or the name of the house you work for. what was the reception and approach to your first collection for the menswear of iceberg? I tried to put the focus on a distinctive element and inherent in the dna of the Iceberg: sportswear. from here, going to dig in the archive, I took the spirit of the brand to re-read it at a different level, to make it a little ‘ me. the first thing I did was to rethink volumes, fittings and structures of jackets, coats and each piece, because I think that, especially in menswear, this is one of the key points to build a credible collection. In the second season I tried to add something new, imagining the taste of the natural evolution of the brand, and this is what I want to do for seasons to come. who is helping the italian fashion today? we’re doing it all by giving our personal contribution every day. In my small way I would like to give back to the Iceberg light that should have but that does not have at this time. I would like to thanks to my collections, do something distinctive, recognizable, ready to be desired by consumers and a certain generation of people attentive to trends. to do this I will continue to work hard with this single goal. massimo Giorgetti with msgm has conquered the fashion industry and buyers thanks:” at my ability to capture and interpret the trends in personnel key‘ You are young and new. what features and capabilities you need to have for success? I always wondered how I got where I am today. I believe that the basis of all there has been a recognizable brand and flavor from the first collection. If you see some msgm pieces hung together with others of different brand, you recognize immediately mine. another point in my favor was the ability to capture trends and interpret them in a personal key, even though at first I was criticized for it. so I won the trust of buyers, and when they begin to trust, to have fun and believe word spread, giving way to a series of linked events. what’s hope in the new course of the Cnmi? what would you like to see accomplished? I think in milan today do not miss the most support to young people as it was once. In fact, if you’re an emerging creative, have good ideas and want to do, there are a number of tools that will come to the rescue, and I say this thinking of my beginnings in 2009, when things were more difficult. In the city, however, lacks a certain international events, local people. even the experts do not live fully as it happens during the milan fashion week in london or new york. probably give you a more social and festive vibe might help the mood and the overall image of the armature. I think it’s a job to do with more hands, involving the house in the calendar. I’d like milan to be competitors of the other capitals in all respects. You are part of the digital generation. Beside the traditional parade, what to do for an emerging brand? personally, I was intrigued by social media right now, especially from Instagram. when I started it was clear that we were to pay attention to the designer world, although it was criticized for this my opening. today social trends dictate: street style and fashion are very usable in real time on these new media. you notice when, a few minutes from the end of a parade, looking with a hashtag brand, come flooded with a myriad of photos, as if I was sitting in the front row. this is a revolution. who is helping the italian fashion today? I think there is a number of elements which, together, create explosive energy. andrea incontri architect lent to fashion, driving his brand with a certainty:”we are designers and entrepreneurs. but first comes creativity ‘ what’s hope from the new course of the Cnmi? what would you like to see accomplished? In milan there are many positive ingredients, starting with the beautiful architecture, from places unknown to most people, up to the talent of established and upcoming generations. for this reason, the cmnI should have the absolute primary role, face the common interest, to coordinate and exploit all these synergies and energies, to create an experience focused on the made in Italy. I think, then, that should be the center of all the world of Italian fashion, being able to watch the new talent, giving them opportunities to grow. You are young and new. what characteristics and skills you need to have for success? the work we do is twofold because we are designers but also entrepreneurs, and this consists of a myriad of problems to face day to day. a designer, however, to be successful must give priority to creativity, because his work is appreciated if this is valid, credible and expendable. then, it must be good also to manage contacts and relationships with those who buy his clothes, understand their needs and directing the new proposals also on a sensible and practical rail. for this it is essential to have good people around, inside and outside your company. even
the cnmI-national chamber for Italian fashion. It is always an obstacle course, the secret is to hold to the finish. it is still important made in italy? I’m not fixated with the craftsmanship, indeed there is a value of seriality that I like and that I wanted to highlight with my latest collection. but the made in Italy has a great importance, amazing experience and a quality above any other manufacture. In the shops they want perfect clothes, with only one wire pulled refer all to the sender. do everything in Italy also has its cost, but the good things cost a lot. we are one year from the expo. what are the advantages for fashion? will reach many people, all potential consumers, then it would be smart to explain to anyone who does not yet have their conception, what is the made in Italy, what is our creativity and our added value. whether fashion shows, exhibitions or any initiative capable of explaining the Italian, in a field of excellence as the fashion then, is the task to be accomplished for the next expo in milan. Stella jean ambassador of a multicultural mix, believes that:”the crisis has resulted in a vacuum that the younger generation will be able to fill » You are young and new. what features and capabilities you need to have for success? personality, tenacity and will. there is a young power? today there is an aggregation of new Italian names. we are squeezing together the big brands to implement initiatives to give confidence and hope to the Italian fashion. Just think about operations such as giorgio armani, who has provided the armani / teatro. How is changing the timing of milan with all the new entries? we are creating space for new names. I think this was inevitable. the crisis has resulted in a vacuum that the younger generation will be able to fill. what’s hope the new course of the Cnmi? what would you like to see accomplished? I hope will be able to give an alternative twist to the historical path of the national chamber for fashion, from the look more international, emphasizing our Italian. You are part of the digital generation. Beside the traditional parade, what to emerge for a new brand? I confess to being a bit ‘ digital illiterate and I make a slight boast. at the moment I am still a spectator of what is going on. many brands are making many operations in terms of image. But the italian companies that produce bet on the young? I was lucky enough to find a producer who has decided to bet on me. Investing in young people is, however, a gamble with a high degree of risk. I believe that Italy lacks a little ‘ brave producers. this is perhaps the weakest link in a chain. we are one year from the expo. what are the advantages brought by fashion? It can be a great driving force but you have to come prepared with an idea of Italian fashion that combines history, contemporary and future, wonderful people who will come to visit who would be at your show? rigoberta menchù, who would like to dress up, the minister kyenge and aung san suu kyi. there is an italian brand that would like to draw? my brand has a strong identity. working on another one would work as a story of others. but there are so many fashion houses that I love, as marras, marni and etro. andrea Pompilio the secret of success? “long experience in the field, creativity and practicality. and the crazy courage to launch your own line “ You are young and new. what features and capabilities you need to have for success? first you need a long experience in the business, to understand the true dynamics of the work that is not only just creativity but also practicality. after this, it takes courage and folly to risk and debuting your own collection, relying on their own strength and energy. these elements combined with the hard work and talent are often critical to success. then you have to maintain that success. what hope pours into the new course of the Cnmi? what would you like to see accomplished? this is a very bubbly moment for milan, and a moment of recognition for us as we have always believed that and now reaping the first fruits. the origin of this energy are not able to understand where it comes from, but I feel it, and there certainly can and must do better. In america, for example, those who were young creative and have been supported by the system, are now real financial giants of creativity, and it is this miracle that the cnmI with its synergies expected to happen in Italy. How to balance in your collections the relationship between creative vocation and business needs? If you worked in the company from the very beginning to internalize the process of putting creativity at the service of commercialism. my collections have always been in some ways, easier, in the sale of each product, but also because I am an extremely concrete. often design suitable clothes to be worn by me every day, and perhaps for this reason then they are concrete and easy to choose from for all my clients. we are one year from the expo. what are the advantages brought by fashion? I think it’s interesting to understand, explain the behind-the -fifths of a parade. the work, organization, sacrifice, responsibility, and the people who daily puts his ideas and his energy in this work. but also explain the economic importance that all induced the textile and clothing has on the entire system of the country. why not just parades and worldliness, but there is an army of professionals who thrives on fashion and lives with fashion. and this should not be underestimated. julian Zigerli he brought in milan, at the invitation of armani, his world:” loud & sporty. I do not think the trade but to balance the two elements’ You are young and new. what features and capabilities you need to have for success? great charisma, a collection and a very strong stylistic direction for precise communicate with the public and be recognized. there is a young power? there has always been in the fashion world. .. sometimes it is more difficult to put into evidence, others, like now, because it is easier to prevail is a need for change, for something new, fresh and young. How is changing the calendar of milan runway with all these newcomers? I think it still has not changed radically, but we are in a phase of change. until now, there had never been to Italy sufficient space for young people compared to other cities. How emerge into fashion in a time of crisis? there is a perfect ingredient for success. you have to be yourself and be very confident. the fashion industry is big but it is very difficult to find their own way. How to balance the relationship between creative vocation and business needs? I never focused too much on the business side of this work. my style is very loud and sporty but at the same time, easily wearable. I have always been committed to balance, rather, these two dimensions. as part of the digital generation, beside the traditional parade what to emerge a new brand? In the digital world, everything must be done in a natural way. It is important to have many followers and make good use of all available media. I particularly like Instagram and facebook. who is helping the italian fashion at the moment? the operation of giorgio armani has just begun but it is a beautiful signal that creates a lot of visibility for emerging designers. who would you want at your show? rihanna or beyoncé. there is an italian brand that you would like to draw? prada is a brand that I love and versace, as strong as mine, but at a different level. BuSineSS view - SPortSwear to tHe reSCue after a seesaw 2013 the sector hopIng for a record In 2014 , thanks to the sochI olympIcs and the world cup In braZIl, whIch wIll drIve consumptIon and passIons of the publIc. In a segment IncreasIngly contamInated by bIg fashIon brands . fabIo gIbellIno down with the olympics, hurray for the olympics! this is not a paradox, indeed, it is an explanation. the most logical if we talk about the world of sportswear. Just peep the budgets of recent years nike, adidas and puma to understand the reasons and justification for the push-ups (with the exception of the giant beaverton ). last three years, in fact adidas started from 13.3 billion euro in 2011 to reach 14.4 billion in 2013 ( estimated ) through 14.9 billion in 2012. also for puma the speech is more or less identical : 3 billion euro ( estimated ) this year, 3.7 billion euro in the last year and still 3 billion at the end of 2012. for what nike however, things are slightly different in the sense that there was still a growth, but with different intensity. the american group in fact between 2011 and 2012 added 2.37 billion euro in its turnover between 2012 and 2013 only, so to speak, of 1.48 billion euro. well, ignoring the internal strategies of repositioning and various revolutions in the sales department, especially for puma, 2012 has been able to count on a couple of prestigious events : the beijing olympics and the european football championship. that is the best that can be expected against the nothingness of 2013. that’s why 2014 is lived with great optimism by the actors of the sector. because this year the appointment with the winter games in sochi plus the world cup in brazil, an opportunity for global growth can not miss. In fact, the world federation of the sporting goods industry, which brings it to the big players in the industry, provides generalized positive rates in the order of 3.5-4 %. exactly the opposite of what happened last year, at least when it comes to the sector, because thinking for individual companies and specialized ones, in addition to their ability to make good products, will have to hold off what is the trend of recent years. that is, the descent into the field, always greater and systematic, the fashion designers and major brands of fast -fashion. the most striking example is signed by giorgio armani, who from the 2008
beijing olympics became official outfitter of the Italian olympic team and not only for the formal, but also for sportswear. and it’s not the only one, because in sochi, h & m dressed the national swedish team, lacoste for the french, ralph lauren for the american, but only for the life of the village and the closing ceremony, and bogner, german clothing brand, will accompany germany in awards and ceremonies. but that’s not all, because just take a few steps back, more precisely to the paris men’s fashion shows, to see the historic brand givenchy devotes collection to the world of basketball playground, and its designer riccardo tisci, signed a cooperation pact with nike. or simply watch the tennis champion novak djokovic in the fields of slam split with brand uniqlo. moreover, the combination of style and performance had started a long time ago. the year zero, at least from a symbolic point of view, is the 2002 with the link between adidas and yohji yamamoto that led to the birth of the y-3. not to mention that puma is over orbit of kering. everything else has come more or less as a result, whereas the segment of sports / sportswear generates its best performance in a manner substantially equivalent in mature markets such as europe and north america, with the usual china to climb the strengthen ranking. what will be able to rest easy for a while is the specialized brands that lead the industry in terms of product are the shoes. nike to represent as much as 57 % of sales, 48% for adidas and puma at 43%. while the appareal has a weight of 34% for nike and puma, adidas at 39%. of course we must also take account of the market crisis, which however, olympics or not, is affecting the budgets of all. an example is Italy, which has generated results of a couple of percentage points below the average. In fact, according to data from sita research, the sportswear sector, including a sample of Italian customers over 14 and excluding tourists, foreign residents and companies, ended 2013 with a decline of 6.5 % in revenues, which amounted to € 9.7 billion euro, and 3.5% by number of paris sold, reached 283.7 million. more or less the same thing happened in active sport which, by count excluding from the shoes, lost 6.3% in value, stopping at € 732 million, and 4.9% of the products, limited to 21.4 million of pieses. all this in a scenario that in the last 15 years has seen a marked reduction in the number of stores dedicated, up from about 7,500 to less than 5000, as said maurizio governa, president of lombardia fashion & sport and vice-president of assomoda with responsibility for sport and sportswear : “it does not mean that the sector is in crisis, indeed, the explosion of sportswear has allowed us to expand the customer base and final trend is still in place that requires a lot of room for development”. so, while on the shores of the black sea where are assigning olympic medals and while in brazil are finalizing preparations for the world cup, the jaws can begin to hope for a new year of gold, knowing that it will have to compete with each other in terms of product, and hoping that their faces are winning ones, because as governa pointed out: “everything will depend on the results of the athletes”. SPotliGHt - tHankS GotH wIth two fIlms comIng out In 2014 and three In processIng for 2015, IncludIng the remake of beetleJuIce and the cartoon the addams famIly, tIm burton seems to have InspIred the catwalks of the ready-to-wear for men. cloaked In a blanket of twIlIght and dressed In black leather hard & dark. fabIo marIa damato dark souls and hungry coats. nocturnal atmospheres and sharp attitude. as if the courses and resorts in fashion were just an excuse to sell the soul to the devil. although it is true that for the autumn- winter 2014/15, in terms of trends, there is a bit of everything, it is equally true that the desire to dress up as creatures of darkness has never been so relevant. sure does not seem that unpublished cite the gothic language and irreverent so dear to the filmography of tim burton, but never to this day, from after the death of the talented and damn alexander lee mcQueen, on the catwalks of the international fashion weeks had seen such an obsession with the occult elegance. to inspire stylists and designers was the year that will mark the resurgence in grand style of mr. burton, a group of accomplices of movies in processing. first on the list is the sequel of beetlejuice (the first version in 1988), and then big eyes, waited for this year and inspired by the painter margaret keane of 50s. but the real boom will be 2015 with a triptych in all respects: the addams family in cartoon version, monsterpocalypse, a film adaptation of the board game designed by matt wilson, and, last but not least, night of the living dead. meanwhile, the catwalk was a series of references, maybe even didactic, but blissfully and willfully educational. from cemeteries where to resurrect the living dead, the corpse bride and frankenweenie (photo 03) to the pains of love lost of nightmare before christmas, where Jack skellington (photo 05) the protagonist of a middle ground, takes a needle and heavy thread to piece together his beloved sally. how did the macro victorian coats of sarah burton for the label of the late alexander mcQueen (photo 02). and then ready to slip into macrocephaly in lace with triple para or perhaps quadruple, not to smudge the edges of the mud in the murderous nights of the mystery of sleepy hollow (photo 01). or to dress in black leather shapes as in the frames of batman (photo 09). atmosphere from which never wanted to escape the stainless rick owens, with its complete sorcerer trapezoidal developed over years and years of aesthetic research staff, outside of any trend of the season (photo 04). model - icon of this world, he and him alone: Johnny depp. beautiful and damned front of the camera as routine and family format in private life. It is from scissorhands edward (photo 06 ), film capable of making it famous all over the world, through the singing sweeney todd (photo 11) and the humorous noir dark shadows (photo08), to find the reference in the scene on the platform of diesel black gold of the first menswear test designed by andreas melbstoad (photo 07), to the venerated rei kawakubo for comme des garçons (photo 10). reference point of the avant-garde fashion which probably be appalled at being flanked to the hollywood blockbuster. but those creations of the season, with their cadaverous holes and faces covered by clouds of hair dipped in pitch, would be the perfect costumes for the next effort of mr. burton. overview - PreY & PredatorS the season has been focused on fIndIng an elusIve balance between what you can wear Instantly and desIred exceptIonally . and also If the show were Infected by nostalgIa, the general feelIng was to experIence, not to mentIon the codes of tradItIon. text dIane pernet. photo sonny vandevelde thom browne understands that a good fashion show often works like good literature – with a gripping narrative at its core and heart-pounding subtext beneath the surface. this season’s storyline was a tweedy romp through the woods set around a sculpture garden of woolen animals made by 100 belgian fashion students from la cambre. although entertaining enough on its own, when paired with the collection’s rawedges and stephen Jones’s animalistic hats and headpieces it became clear that browne’s men were simultaneously predator and prey. this gave them the same kind of primal, bestial power that the men exude in photographer charles fréger’s ‘wilder mann’ series. out of the woods and into the urban mecca, it was a tale of the dominator and the dominated at rick owens. owens was feeling moody and thinking of cops, the ultimate emblems of authority for iconoclasts like him. understanding that, at age 50, he too is now an authority in his own realm, there was something particularly poignant about the way his spiritual musings were translated into a rugged yet refined palette. then there was the smashing marriage between art and fashion, of deconstruction-reconstruction at raf simons. the belgian designer’s integration of two aesthetics with american artist sterling ruby resulted in an organic sense of chaos proving that fashion does not need to genuflect to art but can be the art itself. the idea is not so strange when you think of how many museums are turning their eyes towards fashion these days. ms. prada and mr. bertelli are opening their prada modern art museum in milan next year while dries van noten will soon open his retrospective at the musée des arts décoratifs in paris. simons’ art-infused collection was a big departure as he moved away from his signature prints and embroidery and replaced it with the nuances of shading, tie-dyed, dip-dyes and contrasting textures including mohair, velvet, denim and canvas. one thing I’ve always appreciated at dries van noten is that he likes things to feel old, comfortable and used – making you wonder if that khaki you saw might have been vintage military in his most recent collection dubbed “rave and renaissance.” artifacts of an earlier time set the scene at maison martin margiela with distended lapels and twisted shirts, trenches wrapped in military blankets and jackets made of dinghies, tents and diving vests. at christophe lemaire, multicultural references were always kept comfortably chic with chinese workwear from the mao era and references from middle eastern nomads and retro musicians. the collection was pure luxury and elegance without straying into the bourgeois. haider ackermann was all about dreamy gentility with his troupe of early 19th century romantics. wearing sweeping coats and low-crotch pants, soft jackets with opulent fabrics, languid proportions and extravagant volumes, they transformed his men into seductive yet sensible creatures. meanwhile, there was a distinctive teddy boy revival at Junya watanabe and prada. watanabe mixed british tailoring with utility wear and the sartorial ‘cherry on the cake’ – a collar and tie. prada showed military uniforms of slim, sober suits with trousers cascading over vivid sneakers. sport-street and super polished tailoring were the star ingredients at givenchy, Zegna – and dior where kris van assche revived classic menswear fabrics like tweed, glen plaids and pinstripes. at both andrea Incontri and lanvin, the creative brushstrokes were clean, pure, modern and austere while Issey miyake made big splashes color and ktZ sketched codes of enigmatic signs and symbols. all in all, the fall-winter season has been about finding that elusive balance between the instantly wearable and the exceptionally covetable. perhaps that is why designers experimented with coats in every silhouette imaginable. although there was a great deal of nostalgia on show, there was also a palpable desire to break new ground – albeit without letting go completely of the comfort of the familiar.
Pycckий За кулисами - Берлути+сартори «Я представил творческий лес, что-то среднее между ателье и лабораторией. место встречи идей.
Я полностью отказалсЯ от ностальгии, чтобы привести этого мужчину в завтрашний день», - объЯснил итальЯнский дизайнер, возглавлЯющий марку Lvmh и впервые поднЯвшийсЯ на подиум. джампиетро баудо (GiamPietro Baudo). дебют в своем роде: не новый творческий союз, а связь, которая постоянно становится все сильнее, до такой степени, что привела к дебюту на подиуме с первым показом после четырех сезонов подготовки. гардероб берлути (Berluti), разработанный алессандро сартори (alessandro Sartori), обретает жизнь на помостах. «наступил нужный момент, чтобы рассказать об этом мире с помощью дефиле», - объяснил итальянский дизайнер, возглавляющий марку Lvmh с 2012 и в прошлом работавший в группе ermenegildo Zegna, где курировал проект Z Zegna. «Я представил творческий лес, что-то среднее между ателье и лабораторией. место встречи идей и инновации». куски дерева на полу, стружки украшают территорию, заполненную 300 моделями обуви, которые помогают представить историю дома моды. «Я попытался максимально раскрыть натуральное и ручную работу, как в одежде, так и в окружении. Я хотел изобразить концепт ателье в новом, особенном контексте. в современном контексте». современный – это ключевое слово для всей коллекции осень-зима 2014/15. создание одежды и современность – два концепта, соединенных в символическом пиджаке: прекрасная конструкция и карманы, вырезанные по диагонали, как в тренче, или новое прочтение карманов, украшающих наиболее стрит байки. это придает мужскому образу быстроту, функциональность и инновацию. «Я попытался представить элегантность такого простого жеста, как засунуть руки в карманы. и от этого я оттолкнулся в создании этой модели в простых линиях, но способных придать собранность силуэту». Фоном сезона, представленным в 44 образах, стал спортивный аромат, накладывающийся на утонченный шик силуэта. коллекция чередует верхнюю одежду гигантских пропорций, оттенки коричневого, официальные костюмы сдержанной конструкции ослепительно-белого цвета и аксессуары ультра-шик. в центре остается традиционное производство, требующее 70 часов для создания пиджака. но с фундаментальным правилом: «полностью отказаться от ностальгии, от каждого элемента ретро, чтобы привести этого мужчину в завтрашний день». завтрашний день, который марка Lvmh создает каждый раз понемногу, расширяя свою сеть мономарковых бутиков и домов моды, расположенных по всему миру и достигнувших 46 единиц, среди которых французские ателье, arnys в первых рядах, приобретенные как гарантия производственных стандартов высочайшего уровня в мужской одежде. развивается также и проект по пошиву обуви, связанный с итальянской территорией: в августесентябре в Ферраре, рядом с историческим производственным предприятием, будет разрезана красная лента на новом, которое занимает более 6 тысяч кв.м. и создаст более 200 рабочих мест. «италия является настоящим стратегическим пунктом для берлути. у этой страны удивительная история, связанная с роскошью былой эпохи. эпохи ремесленничества», - добавил модельер. он напомнил, что предприятие в Ферраре будет также включать учебную лабораторию: «здесь будет обучаться группа из 30 студентов, чтобы завтра стать специалистами по пошиву обуви». интервью - сильвия вентурини Фенди (Silvia venturini Fendi) «мужчина Fendi – городской житель. и в этой коллекции Я захотела воплотить все элементы нашей эстетики», - объЯснила дизайнер, вернувшись на подиум с новой мужской коллекцией. (cтатьЯ chiara Bottoni). это стало возвращением на подиум сезона осень-зима 2014/15. мужская коллекция Fendi вернулась на подиум милана, в новое здание на улице солари, где римский дом моды, управляемый Lvmh, расположился в прошлом сентябре и где с 2005 по 2012 находился фонд арнальдо помодоро (arnaldo Pomodoro). после двух выставочных сезонов мужская коллекция, творческим директором которой стала сильвия вентурини Фенди, снова поднялась на подиум с ярким шоу. очень Фенди. от дорогих мехов до вычурных сумок, с оттенком иронии – отличительным знаком марки. «Я хотела, чтобы присутствовали все элементы нашей эстетики, - подчеркнула дизайнер, - материалы и отделка. мегаполис и природа... грубый и простой материал. эксперимент – это ключевой элемент. ничего не должно остаться, каким было изначально». цель была достигнута, и коллекция заявила о себе. возвращение под хорошей звездой, что заставляет верить в будущие коллекции и в эволюцию бренда, задуманного как натуральное дополнение направлению, заданному женской коллекцией. все это благодаря проекту, который ждал подходящего момента, чтобы занять особое место среди марок мужской одежды. каков эстетический образ мужчины Fendi? мужчина Fendi – городской, современный, космополит, любитель путешествовать. он сталкивается с различными ситуациями, и его гардероб подобран как к работе, так и к досугу. особое внимание уделено верхней одежде, представленной в этом сезоне такими элементами, как пальто из сурка или байкерской кожаной курткой в стиле крокодила, а также кофтам и классическим костюмам. все находится на стыке между традицией и инновацией: пуловер из норки, костюмы в стиле принца уэльского в кривую клетку. мужчина в стиле Fendi любит качество и идентифицирует себя с миром роскоши. как это соотносится с днк дома моды и женской линией? днк дома моды отражается и в мужской коллекции: мужчина Fendi любит дорогие материалы, такие как крокодил и мех, а также новые неожиданные прочтения, такие как крокодиловый рисунок на неопреновом каучуке. он внимателен к миксам материалов, экспериментальным сочетаниям и технологиям, например, представленным в пуловере, чем-то переходным между свитером и курткой. красной нитью, объединяющей мужскую и женскую коллекции, является постоянное внимание к качеству и осознанное сочетание традиции и инновации. Почему вы решили вернуться на подиум? после двух выставочных сезонов (марка уже была представлена на неделе мужской моды в милане). мы решили, что возврат на подиум станет естественным шагом на пути развития линии, в которую мы очень верим и которая растет с каждым сезоном. как коллекция развивается со временем? во всех коллекциях сохраняется основное: внимание к отделке, использование материалов, подчеркивающих жизненный стиль в сдержанной роскоши (таких как мех и кожа селлерия), постоянство мужчины. в каждой коллекции есть основные черты, на которой строится образ этой мужской одежды: инновация в верхней одежде и кофтах, игра рисунков и цветовой палитры, вдохновленной природой. какова роль аксессуаров? аксессуары очень важны. кожаные перчатки, обувь с посеребренной подошвой, рюкзаки из неопренового каучука с крокодиловым рисунком обязательны; а с этого сезона у мужчин появится своя отличительная сумка: мужской вариант Peekaboo, утонченная рабочая сумка яркого дизайна. интервью - джон варватос (John varvatoS) «Я бы никогда не достиг всего этого, если бы не вырос в детройте в 60-70-х гг... начинаЯ с тех лет, каждое поколение выбирало свой стиль одежды под влиЯнием музыки. и мода имела огромное значение в создании имиджа рок-звезды». это слова американского дизайнера, привезшего в милан kiSS и отметившего свою страсть к року книгойальбомом. кьЯра боттони (chiara Bottoni) нужен был именно джон варватос, чтобы привести kiss в милан. стилист преобразил свой показ осень-зима 2014/15 в настоящее шоу, достойное бурных аплодисментов, благодаря яркому финалу в стиле рок-н-ролл. возможно, кто-то подумал, что это двойники, когда в субботу вечером они увидели группу, идущую после показа по проспекту como в направлении известного заведения. «на этом коротком отрезке, который мы прошли пешком, люди смотрели на нас широко открытыми глазами», - рассказал варватос. он захотел отметить коллекцию, посвященную супергероям, вместе с дерзкой рок-группой, ставшей также главным героем рекламной компании весна-лето 2014. «Я думаю, что в каждом парне живет душа рок-звезды и дух супер-героя», добавил он. «коллекция вдохновлена этим миром, без гротеска. одежда остается элегантной и повседневной с маленькими экстравагантными деталями, но в целом выдержанными». тема рок всегда являлась центральной в стиле варватоса, который захотел посвятить этой теме книгу «джон варватос: рок в моде» («John varvatos, rock in fashion»), написанную в две руки с холли джордж-варрен (holly George-Warren) и опубликованную в конце 2013 г. «Я бы никогда не достиг всего этого, если бы не вырос в детройте в 60-70-х гг». какое влияние оказала и оказывает музыка рок на моду? как оно менялось с годами, по-вашему? начиная с 60-х, каждое поколение выбирало свой стиль одежды под влиянием музыки, и мода, в свою очередь, имела огромное значение в создании имиджа звезд. сегодня это продолжается в контексте определяющей роли интернета. сейчас мода мгновенна, и у людей неутолимая жажда нового, которую сеть может вполне утолить. одна из глав вашей книги называется «Группа в движении» (Band on the run). какая группа, по вашему мнению, лучше всего одевается сегодня? Я считаю, что kings of Leon - одна из самых крутых групп, наряду с the killers и Band of horses. то, что меня больше всего впечатляет, так это как разные поколения влияют друг на друга.
как, например, ленни кравиц (Lenny kravitz) взял многое от джими хендрикса (Jimi hendrix)... как дизайнер мужской одежды, вы ощутили влияние также и исполнительниц рока? напрямую нет, но я люблю стиль некоторых икон рока, таких как дженис джоплин (Janis Joplin), патти смит (Patti Smith), тина тернер (tina turner) или дебби харри (debbie harry). мир женской моды вас не привлекает? вы никогда не думали о том, чтобы создать коллекцию женской одежды? ключ к успеху – это быть королем в том, что ты делаешь, а не королем и королевой! тому, кто меня спрашивает, не собираюсь ли я запустить линию женской одежды, я отвечаю, что мои клиенты уже счастливы тому, что я делаю. достигнув определенной высоты, не имеет смысла менять направление слишком часто. италия представляет собой стратегический пункт для вашего производства. она важна также и на уровне бизнеса? италия будет для нас основополагающей для расширения марки в европе. здесь мы представляем коллекцию на неделе мужской моды в милане и здесь находится наш головной офис, который будет заниматься главными задачами в старом континенте. от открытия нашего первого европейского флагмана в лондоне в августе до открытия бутика в милане, запланированного на 2015 г. на уровне стиля ваша марка скорее европейская, чем американская... некоторые люди удивляются, когда слышат мой среднезападный акцент! как продукт, так и подход, отношение и жизненный стиль, конечно, более близки европе, чем соединенным штатам. мой стиль очень нарядный для среднего американца, безусловно, за исключением нью-йорка и западного побережья. каков ключ к успеху такой марки, как ваша? Я уверен, что страсть – это главное, то, что может помочь тебе двигаться дальше. и теперь у меня намного больше страсти, чем когда я начинал! кроме того, правильные партнеры. с того момента, весной 2012 г., когда Lion capital инвестировал в нашу марку, начался период медового месяца. лучший в истории бренда. как тут не быть довольным? интервью - кэти эри «бунтарство - это то, чем Я всегда занималась, даже не осознаваЯ этого. Я думаю, на это повлиЯло то, как Я росла», - говорит дерзкаЯ звезда моды made in uk. она всегда готова удивить своим «SPorty-cooL». (статьЯ roSario moraBito) талант и распущенность в британской сальсе, облачённые в тело красотки. кэти эри (katie eary) была воплощением всего этого и задолго до того, как она стала самым стильным именем молодого поколения дизайнеров, возвращающих былую славу союзному гюйсу «юнион джеку» (англ. union Jack). именно в лондоне в 2008 году эри привлекла внимание деятелей моды благодаря своей выпускной коллекции в королевском колледже искусств. она обрела своих фанатов, во главе которых фотограф марио тестино (mario testino) и поп-звезда канье уэст (kanye West), с которым она сотрудничала на разных фронтах модной индустрии. в её видении яркие краски и кислотные цвета, поп принты и животные мотивы переплетаются со спортивной одеждой, зарождая стиль «urban-cool», агрессивный и дерзкий. этот ловкий подход за несколько сезонов стал её победной стилистической изюминкой, особенно во времена кризиса. ваш взгляд на мужскую моду выделяется в английской панораме. Что вы хотите передать посредством одежды, которую рисуете? Я сочетаю спортивный силуэт и тщательную отделку, к которым впоследствии добавляются принты. Я стараюсь относиться к этому с иронией, чтобы привносить весёлые элементы в мужской гардероб. всё сводится к той единственной вещи, которая «зажигает» весь образ. Я буду использовать этот приём пока не почувствую, что это уже неуместно. как трансформируется эта концепция в одежде для продажи? одежда для продажи - это базовые вещи мужского гардероба, такие как футболки, майки и джинсы. это отправные точки, к которым я потом добавляю мои принты. когда вы впервые задумались об этой карьере? не знаю… Я всегда рассматривала это как что-то, чем не стоит особо гордиться. Я хотела быть художницей, и я прошла мой особый путь в разных школах, в итоге я выбрала курс моды в колледже, потому что мне очень нравилось рисовать. Что значит быть одним из самых перспективных современных модных дизайнеров в лондоне? каковы цели, преимущества и перспективы? это очень воодушевляющий момент, который в то же время сопровождается постоянным стрессом! Я постоянно получаю электронные письма от поставщиков, производителей, клиентов, которые обращаются ко мне, как будто я являюсь частью группы Lvmh… всё это обратная сторона медали. все думает, что у тебя неограниченный бюджет, а это ведёт к большому давлению. на каждом показе я действительно стараюсь сделать шаг вперёд и в то же время я не могу слишком далеко уходить от того, благодаря чему я утвердилась, иначе я больше не смогу продавать и проводить показы. в общем, не всё так просто. в ваших коллекциях всегда присутствует элемент бунтарства. Что для вас дерзость, и кто такие бунтари нашего времени? бунтарство - это то, чем я всегда занималась, даже не осознавая это. Я думаю, на это повлияло то, как я росла. бунтари нашего времени? … майли сайрус (miley cyrus), обожаю её! есть ли иконы стиля, которые повлияли на вашу концепцию дизайна? нет и не было никогда. Я терпеть не могу этот вопрос, потому что персонажи, которые влияют на мою работу, происходят из книг, которые я читаю. например, сэнди из «кошмары аиста марабу» ирвина уэлша. мировой рынок и развивающиеся экономики – это больше препятствие или возможность для молодого и независимого стилиста? возможность! Я запустила бренд во время кризиса, дальше должно быть только лучше. в будущем я вижу эволюцию со всё большим внедрением компьютерной коммуникации. интервью - Йоши ямамото (YohJi Yamamoto) «все больше и больше людей приобщаетсЯ к “культуре сникерсов”», - объЯснил Японский дизайнер, уже 10 лет занимающийсЯ проектом y-3 длЯ adidaS. кьЯра боттони (chiara Bottoni) десять лет назад мало кто мог бы сказать, что два таких разных феномена, как немецкая марка спортивной одежды adidas и японский стилист йоши Ямамото, смогут создать такой тесный союз, позволивший y-3 (бренд, рожденный в итоге объединения их дизайнерско-инновационных способностей) стать образцом счастливого симбиоза в мире моды. сегодня этому удивляется даже сам Ямамото, называя в этом интервью их сотрудничество «чем-то чудесным». счастливый брак был отпразднован в этом году возвращением на подиум в париже, где и началось приключение, но после коллекции весна-лето 2006 г. проект переместился в нью-йорк. запомнившееся своим успехом возвращение в январе 2014 г. с комбинированной мужской и женской коллекцией в июне выступит на бис с показом коллекции весна-лето 2015 в рамках парижской недели мужской одежды. продвижение имиджа будет сопровождаться открытием 15 новых пунктов продажи в 2014 г. по всему миру с фокусом на азию (в частности токио и шанхай), на средний восток (например, абу-даби) и европу (начиная с санкт-петербурга). энергичная программа, отражающая энтузиазм дизайнера на пороге своих 70 лет. как продвигается это длительное сотрудничество с adidas? в нем есть что-то чудесное! раньше существовало два абсолютно различных между собой феномена, которые были совмещены и, вопреки всем ожиданиям, нашли такие сильные точки соприкосновения, что и через десять лет сотрудничество все еще продолжается. это невероятно! связь укрепилась, и стиль трансформировался со временем во что-то более элегантное, сохранив тем не менее свое спортивное начало. насколько, по вашему собственному мнению, важна связь между модой и спортивной одеждой? это два абсолютно взаимосвязанных между собой измерения. уже вполне нормально видеть идущих в офис бизнесменов в официальных костюмах и сникерсах. этой простой детали достаточно, чтобы придать внешнему виду спортивную нотку. все больше людей сочетает спортивные элементы с элегантными и приобщается, таким образом, к тому, что я называю “культурой сникерсов”. мне нравится этот дух, и я думаю, что y-3 повлияла на это направление. Что приобрел adidas от вас в течение этих десяти лет сотрудничества, и что вы дали adidas? мы с adidas понравились друг другу. Японцы и немцы – две умные нации. у нас одинаковые рабочие ритмы. поскольку у нас одинаковый характер мы взаимно уважаем друг друга. нет ничего, что мы не могли бы решить, в наших отношениях. у вас есть идеи по расширению бренда или запуска новой линии в будущем? мне хотелось бы, чтобы y-3 стал еще более важным брендом, настоящим ориентиром в мире моды! интервью - астрид андерсен «мои идеальные клиенты - это ребЯта, которые ходЯт по улице в моей одежде… так бренд живёт в племенах метрополии, и это мне очень нравитсЯ»,-
MFF-Magazine For Fashion | 113 рассказала нам молодой дизайнер хип-хоп, котораЯ разрываетсЯ между её копенгагеном и лондоном, где проходЯт показы и где пройдёт крещение особой коллекции, созданной вместе с toPman. (cтатьЯ roSario moraBito) для датчанки астрид андерсен (astrid andersen) выпускной показ в королевском колледже искусств 2010 года стал отправной точкой. её имя появилось в телефонах важных людей модной индустрии, с того момента её репутация всё больше набирала обороты. всё это благодаря тому, что она заново открывает уличный стиль, создавая роскошный хип-хоп, то есть по большей части спортивную одежду, привнося драгоценные элементы, иногда женственные. такой оригинальный контраст сейчас очень популярен в кругах рэперов и знаменитостей. в настоящее время астрид андерсен разрывается между данией и великобританией: её студия и производство находятся в копенгагене, в то время как лондон остаётся стратегическим местом для показов. мы узнали об эстетическом мире этого дизайнера и её будущих проектах. ваша эстетика продолжает получать мировое одобрение. каков секрет вашего успеха? Я рисую одежду, которую считаю сексуальной и актуальной для современных мужчин. сейчас уже все носят спортивную одежду, это позволяет мне определять новые грани относительно тканей и стиля. главным образом я хочу, чтобы мужчины чувствовали себя комфортно. при создании коллекции ключевым моментом является удобство: одежда должна обладать индивидуальностью, которая переходит на того, кто её надевает, и сексуальностью именно потому, что она такая комфортная. Что вас привело в модную индустрию, многолетняя страсть или внезапная влюблённость? взглянув на мои первые тетради, становится очевидно, что мода уже тогда была в моих мыслях, но я никогда не думала, что она станет моим единственным стремлением. впоследствии в королевском колледже искусств я поняла, что у меня хорошо получается воплощать мои идеи в мужской одежде, и это мотивировало меня идти до конца. ваша жизнь проходит в лондоне и копенгагене, двух европейских столицах со множеством возможностей, но в то же время таких разных. как они влияют на вашу работу и творчество? лондон - это адреналин и новый взгляд на все творческие сферы, это город, находящийся в непрерывной эволюции. копенгаген – очень классический, более преданный традициям мастеров и дизайну вне времени. Что отличает современный уличный стиль от того, что был десять лет назад? на самом деле, мы сейчас мы часто обращаемся к тому, что было десятьпятнадцать лет назад. что касается меня, то в моей работе, создавая уличный стиль, я с должным вниманием отношусь к материалам и производству, как это издавна принято в высокой моде. ваши вещи получают одобрение многих современных модных персонажей из мира музыки и не только. Чьим вниманием вы особенно гордитесь? Я больше горжусь, когда вижу парня на улице, который откладывал деньги, чтобы купить мою вещь. ну и конечно, мне приятно видеть мои работы в контексте, из которого они собственно и происходят. Я была очень польщена, когда naS надел мою футболку. Я слушала его музыку, когда была подростком в поисках своего пути. какой персонаж повлиял на вашу работу? этот персонаж постоянно меняется, это моя фантазия. когда я рисую, я чётко представляю определённых парней: иногда это alter ego, иногда любовники, но всегда вымышленные персонажи. мои идеальные клиенты – это ребята, которые ходят по улице в моей одежде. так бренд живёт в племенах метрополии, и это мне очень нравится. какими будут следующие шаги развития бренда astrid andersen? плоды невероятного сотрудничества с topman увидят свет весной. что касается всего остального, то надеюсь, что мы продолжим создавать и укреплять бренд, встречая людей, которые будут нас вдохновлять.
идеи и желание работать, существует целый ряд возможностей, чтобы помочь тебе. Я говорю об этом, вспоминая о своем начале в 2009, когда было сложнее. в нашем городе, однако, не хватает определенного международного уровня событий, заведений, людей. и даже работники не живут постоянно в милане, как это происходит во время недели моды в лондоне или нью-йорке. возможно, придание более социальной и праздничной атмосферы могло бы помочь настроению и общему имиджу. думаю, что для такой работы нужно больше рук и нужно привлечь, в том числе, дома моды, указанные в календаре. мне хотелось бы, чтобы милан стал конкурентом других столиц по всем аспектам. вы принадлежите к цифровому поколению. наряду с традиционным показом, что должна делать новая марка, чтобы заявить о себе? лично я с самого начала заинтересован в социальных медиа, в частности в instagram. когда я начинал, было ясно, что мы, дизайнеры, должны были обращать внимание на тот мир, хотя меня и критиковали за это. сегодня социальные медиа диктуют тенденции: street стиль и сама мода передаются в реальном времени с помощью этих средств. это можно заметить, когда спустя несколько минут после начала показа ищешь бренд с помощью хештега, и тебя направляют к тысяче фотографий, как будто бы ты сидел в первом ряду. это революция. кто сегодня помогает итальянской моде? Я думаю, что целая серия элементов, суммируясь, создает взрывную энергию.
история с оБложки - свежая кровь джейн рив (Jane reeve), новый уполномоченный управлЯющий национальной палаты итальЯнской моды, призванный вывести FaShion made in itaLy на новый уровень на международном пространстве, & Федерико курради (Federico curradi), массимо джорджетти (maSSimo GiorGetti), андреа инконтри (andrea incontri), стелла джин (SteLLa Jean), андреа помпилио (andrea PomPiLio) и джулиан зигерли (JuLian ZiGerLi), молодые дизайнеры, творЯщие завтрашний день итальЯнской моды. репортаж и Фото стеФано ронкато (SteFano roncato) джейн рив как управляющий национальной палаты итальянской моды, она видит перед собой только одну цель: «добиться расцвета итальянской моды, улучшив коммуникацию и выйдя на новый уровень на международном пространстве». с момента своего назначения вы делаете акцент на сотрудничестве и коммуникации. вам уже удалось определить общее видение с национальной палатой итальянской моды? мы хотим работать и делать это хорошо. со стороны других я почувствовала гордость представлять отрасль, которой славится страна. как согласуется ваше прошлое в верхах Jtw italia с этой новой должностью? у них много общего. до того, как я пришла в национальную палату итальянской моды, я думала, что эти два мира связывает только креативность. со временем я заметила, что их связывает намного большее. это объясняется тем, что мировой потребитель рынка роскоши радикально изменился за последние годы. сегодня правила маркетинга, которые раньше касались только рынка товаров, стали важны также и для моды, чтобы понять нужды все более продвинутого интернационального клиента. каковы цели вашего мандата? меня назначили заниматься коммуникацией, инновацией и интернационализацией системы моды. мы должны добиться расцвета италии, единственной страны в мире с полным комплектом в бизнесе моды. это богатство, которое нужно представить миру. Что отличает милан от других центров моды? на что он должен делать акцент, чтобы привлечь внимание на свои недели моды? Я участвую в основных международных неделях моды, чтобы понять применяемые стратегии, анализируя, как они изменились с годами. думаю, что обязательно нужно связать образ страны с надежной стратегией коммуникации и маркетинга, чтобы сразу же добиться конкретных результатов. все больше молодых людей оживляет миланский календарь. какую стратегию вы используете, чтобы поддержать эту новую матрицу? одна из моих целей – поддержать молодежь для развития макросистемы моды. быть замеченными – ключевое словосочетание. необходимо расширить то, что они уже делают, предоставив им возможность стать известными печати и международными покупателями. среди решений, которые мы разрабатываем, есть предложение интегрировать их предложения в точках продажи, чтобы соединить их и громче заявить окончательному клиенту. какие шаги мода предпримет к expo 2015? мы работаем нал различными идеями. безусловно, мы не будем организовывать классический показ, потому что мы это уже итак делаем. каждый бренд представит что-то свое, но мы все, как группа, будем двигаться в общем направлении к единой цели. в чем ваш туз в этой игре? Я только начала играть и сохраню в секрете свой туз до того момента, когда он мне пригодится!
стелла джин (Stella Jean) посол мультикультурного микса, она верит, что «кризис произвел вакуум, который молодые поколения смогут заполнить». вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? персональность, упорство и воля. существует young power? сегодня новые итальянские имена собраны вместе. мы объединяемся вокруг крупных брендов, чтобы реализовать инициативу в поиске уверенности и надежды для итальянской моды. достаточно вспомнить об инициативе бренда Giorgio armani, который создал l’armani/teatro. как изменяется календарь милана в связи с новыми участниками? создается пространство для новых имен. Я считаю, что это неизбежно. кризис произвел вакуум, который молодые поколения смогут заполнить. каковы ваши ожидания от нового курса национальной палаты итальянской моды? Что вы хотели бы, чтобы реализовалось? Я надеюсь, что станет возможным придать новое направление историческому пути национальной палаты итальянской моды с международным фокусом, но подчеркивая наш итальянский характер. вы принадлежите к цифровому поколению. наряду с традиционным показом, что должна делать новая марка, чтобы заявить о себе? признаюсь, что я немного неграмотна в цифровых технологиях, и я этим даже горжусь. в данный момент я остаюсь лишь зрителем того, что происходит. многие бренды плотно работают над имиджем. но итальянские производители ставят ставки на молодежь? мне посчастливилось найти производителя, который сделал ставку на меня. инвестировать в молодежь, однако, - это азарт с большой долей риска. Я думаю, что в италии не хватает смелых производителей. возможно, это самое слабое звено системы. у нас остается год до expo. каковы будут положительные моменты для моды? это может стать решающим толчком, но необходимо к нему подготовиться, создав образ итальянской моды, объединяющей историю, современность и будущее, удивляя наших посетителей. кого бы вы хотели видеть на своем показе? ригоберта минчу (rigoberta menchù), коорую я бы хотела одеть, министра киенге (kyenge) и аун сан су чжи (aung San Suu kyi). есть какой-то итальянский бренд, с которым вы бы хотели работать? у моей марки сильная идентичность. работать на других было бы, как работать над чужой историей. но есть много домов моды, которые я люблю, такие как marras, marni и etro.
Федерико курради (Federico Curradi) он вдохнул новую жизнь в мужскую коллекцию iceberg, работая над «отличительным элементом днк марки: спортивной одеждой». каковы ваши ожидания от нового курса национальной палаты итальянской моды? Что вы хотели бы, чтобы реализовалось? неделя моды в милане должна быть важным международным событием, о котором должны говорить все, в том числе за границей. нужно верить и инвестировать в молодых креативных людей, так как они свет сегодня и надежда на продолжение этого ремесла в будущем. креативность должна быть оценена в первую очередь, ведь без нее невозможно двигаться дальше. и когда я говорю об инвестициях, я имею в виду как экономические, так и логистические для всех и вся. вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? Я начал эту работу молодым пареньком, немного стиле старой школы. в 23 года я полетел в нью-йорк, чтобы продать мою первую коллекцию в магазинах «большого яблока». позже наступило время и для италии. в начале я прилагал все усилия на поиск; потом с опытом начинаешь понимать, что должен найти точку соприкосновения нацеленность на продажу и качество товара. это основная деталь, чтобы создать успешную коллекцию и заложить основания для роста популярности твоего имени или имени дома моды, на который ты работаешь. каков был прием и отношение к вашим первым коллекциям iceberg для мужчин? Я старался сфокусироваться на отличительной элементе днк iceberg: спортивной одежде. начав с этого и перерыв архив, я взял дух марки, чтобы создать его прочтение на новом уровне, чтобы сделать его немного моим. первым делом я по-новому посмотрел на объемы, фиттинг и структуру пиджаков, пальто и каждого отдельного элемента, потому что я считаю, что, в частности в мужской одежде, это один из фундаментальных принципов при создании коллекции. во втором сезоне я попробовал добавить что-то новое, представив естественную эволюцию вкуса марки, и это то, что я хочу делать и в последующих сезонах. кто сегодня помогает итальянской моде? мы все этим занимаемся, привнося наш вклад каждый день. в том малом, что я могу, я хотел бы придать марке iceberg тот блеск, который она должна иметь, но которого пока у нее нет. Я хотел бы, благодаря моим коллекциям, сделать что-то особенное, отличительное, желаемое потребителями и определенным поколением людей, внимательным к теденциям. чтобы достичь этого, я продолжу усердно работать с этой единственной целью. массимо джорджетти (massimo Giorgetti) с msgm он завоевал систему fashion и покупателей благодаря «моим возможностям уловить тенденции и проинтерпретировать их в своем собственном ключе». вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? Я всегда спрашивал себя, как я достиг того, где я теперь. Я верю, что в основании всего лежало признание марки и вкуса с самой первой коллекции. если ты видишь одежду msgm, висящую вместе с разными другими марками, ты сразу узнаешь мой почерк. другой фактор в мою пользу – способность уловить тенденции и проинтерпретировать их в своем собственном ключе, даже если в начале меня за это критиковали. так я добился доверия покупателей; а когда они начинают доверять, радоваться и верить, о тебе начинают говорить, и отсюда начинается целая цепочка взаимосвязанных событий. каковы ваши ожидания от нового курса национальной палаты итальянской моды? Что вы хотели бы, чтобы реализовалось? думаю, что в милане сегодня нет проблем с поддержкой молодежи, как об этом говорили раньше. более того, если ты начинаешь творить, у тебя есть хорошие
андреа инконтри (andrea incontri) архитектор, которого одолжили моде, уверенно ведет свой бренд: «мы дизайнеры и предприниматели. но на первом месте – креативность». каковы ваши ожидания от нового курса национальной палаты итальянской моды? Что вы хотели бы, чтобы реализовалось? в милане много позитивных составляющих, начиная с красивейшей архитектуры, с наиболее известных мест до таланта, уже сложившихся и новых поколений. по этой причине национальная палата итальянской моды в общих интересах должна выполнять свою основную и первичную роль – координировать и помогать оценить всю эту общую энергию, чтобы сфокусировать внимание на made in italy. Я считаю, что она должна стать центром мира итальянской моды и заботиться о новых талантах, предоставляя им возможность для роста. вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? работа, которую мы делаем, - двойная, потому что мы дизайнеры, но также и предприниматели. и это привносит тысячу проблем, с которыми мы сталкиваемся каждый день. дизайнер, тем не менее, чтобы добиться успеха, на первое место должен ставить креативность, потому что его работа только тогда может быть оценена, если она стоящая, заслуживающая доверия и затраченных на нее средств. кроме того, он должен хорошо уметь управлять контактами и строить отношения с теми, кто покупает его одежду, понимать их нужды и направлять новые предложения на разумный и конкретный путь. поэтому так важно иметь рядом надежных людей в стенах и за пределами твоей фирмы. в том числе, и в национальной палате итальянской моды. это всегда путь через препятствия, главный секрет в том, чтобы дойти до финиша. made in italy еще имеет значение? Я не зациклен на единичности, более того, своей последней коллекцией я хотел подчеркнуть серийность. но made in italy имеет большое значение, невероятный опыт и самое высокое качество. в магазинах хотят идеальные вещи. из-за одной выглядывающей ниточки их отправляют производителю. конечно, сделать все в италии стоит денег, но красивые вещи всегда дорогие. у нас остается год до expo. каковы будут положительные моменты для моды? приедет много людей, все потенциальные потребители, следовательно, будет разумно объяснить тем, кто еще не имеет четкого представления, что такое made in italy, что такое наша креативность и наша добавочная стоимость. будут ли это показы, выставки или любая инициатива, главное задание для будущего expo в милане - объяснить, что такое итальянский характер (особенно в такой важной области, как мода)
андреа Помпилио (andrea Pompilio) секрет успеха? «долгий опыт в данной сфере, креативность и конкретика. и безумная смелость, чтобы запустить свою линию». вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? прежде всего, необходим длительный опыт в фирме, чтобы понять настоящую динамику работы, которая заключается не только в креативности, но также и в конкретике. затем необходимы смелость и безумие, чтобы рисковать и дебютировать с собственной коллекцией, полагаясь на собственные силы и энергию. эти компоненты в соединении с трудом и талантом критичны для достижения успеха. успеха, который потом нужно сохранять. каковы ваши ожидания от нового курса национальной палаты итальянской моды? Что вы хотели бы, чтобы реализовалось? это очень насыщенный момент для милана. и это момент признания также и для нас, тех, кто всегда в него верил и сейчас пожинает первые плоды. невозможно понять, откуда исходит эта энергия, но я ее ощущаю, она существует и, безусловно, можно и нужно сделать все наилучшим образом. в америке, например, те, кто когда-то был креативной молодежью и был поддержан системой, сегодня являются настоящими финансовыми креативными гигантами, и это чудо, которое национальная палата итальянской моды должна осуществить в италии. как в ваших коллекциях сочетается соотношение между творческим началом и коммерческим интересом? если ты с самого начала работал в фирме, ты впитал в себя понятие, что творчество должно служить коммерции. мои коллекции всегда было легко продать, в том числе, потому что я очень конкретен. часто я создаю одежду, которую я бы мог носить каждый день, возможно, поэтому потом клиенту так легко выбрать ее. у нас остается год до expo. каковы будут положительные моменты для моды? Я считаю, что интересно было бы понять, объяснить, что происходить за кулисами. работа, организация, жертвы, компетенции и люди, которые каждый день привносят свои идеи и свою энергию в эту работу. и объяснить также экономическую важность производства одежды имеет для всей системы страны. потому что это не только показы и светский мир, но и армия профессионалов, живущих от моды и с модой. и это не должно быть недооцененным. джулиан Зигерли (Julian Zigerli) он привез в милан, по приглашению армани, свой мир: «Loud & sporty. Я не думаю о коммерческой стороне, но только о том, как соединить эти два элемента». вы молодые и новые. какие качества и умения необходимо иметь для успеха? большая харизма, очень сильная коллекция и точное стилистическое направление, чтобы установить контакт с публикой и быть признанным. существует young power? это всегда существовало в моде. иногда было сложнее заявить об этой силе, в другие времена, как теперь, это легче сделать, потому что есть насущная нужда изменить что-то, нужда в чем-то новом, молодом и свежем. как изменяется календарь милана в связи с новыми участниками? Я думаю, что он еще не поменялся радикально, но мы находимся в фазе изменений. до настоящего момента в италии никогда не было достаточно пространства для молодежи, по сравнению с другими городами. как заявить о себе в моде в пору кризиса? не существует идеального ингредиента успеха. нужно быть собой и верить. мода – это крупная индустрия, но в ней сложно найти свой путь. как в ваших коллекциях сочетается соотношение между творческим началом и коммерческим интересом? Я никогда не концентрировался на коммерческой составляющей этой работы. мой стиль очень дoud & sporty, но в то же время мою одежду легко можно носить. Я всегда стремился уравновесить эти два измерения. вы принадлежите к цифровому поколению. наряду с традиционным показом, что должна делать новая марка, чтобы заявить о себе? в мире цифровых технологий все должно происходить натуральным образом. очень важно, чтобы у тебя было много followers и использовать все медиа, которые есть в твоем распоряжении. мне, в частности, нравятся instagram и Facebook. кто сегодня помогает итальянской моде? инициатива Giorgio armani только недавно началась, но она является прекрасным знаком, привлекающим внимание к начинающим дизайнерам. кого бы вы хотели видеть на своем показе? рианнаи бейонсе. есть какой-то итальянский бренд, с которым вы бы хотели работать? с Prada, маркой, которую я обожаю и versace, сильной, как и моя, но на другом уровне.
БиЗнес оБЗор - вЗлеты и Падения для сПортивноЙ одежды после спада и подъема 2013 г. отрасль надеетсЯ достигнуть рекорда в 2014 г., благодарЯ олимпиаде в сочи и чемпионату мира в бразилии. этот сегмент все больше и больше ощущает влиЯние крупных модных брендов. (статьЯ FaBio GiBeLLino) долой олимпиаду, да здравствует олимпиада. это не парадокс, это объяснение. еще более логичное, если мы говорим о мире спортивной одежды. достаточно взглянуть на бюджет nike, adidas и Puma, чтобы понять причины и объяснить кривую прибыли (за исключением колоса Beaverton). действительно, эти последние три года такой бренд, как adidas начал с 13,3 миллиардов евро в 2011 и закончил с 14,4 миллиардами в 2013 (по приблизительным подсчетам), достигнув 14,9 миллиардов в 2012. для Puma ситуация примерно та же: 3 миллиарда (по приблизительным подсчетам) за последний год, 3,7 миллиарда в прошлом году и еще 3 миллиарда в конце 2012. для nike ситуация немного иная: здесь также наблюдался рост, но с иной интенсивностью. американский бренд добавил 2,37 миллиардов евро к своему обороту с 2011 по 2012, в то время как с 2012 по 2013 только, условно говоря, 1,48 миллиарда. не говоря о внутренних стратегиях перестановки в отделе по продажам, особенно для Puma, 2012 г. был отмечен парой престижных событий: олимпиада в пекине и чемпионат европы по футболу. насколько же больше сейчас ожиданий, по сравнению с нулевым 2013 г. поэтому 2014 г. вселяет оптимизм в действующих лиц данной сферы. ведь за зимними играми в сочи последует чемпионат мира по футболу в бразилии – уникальная возможность роста, которую невозможно упустить. действительно, World federation of the sporting goods industry, объединяющая всех главных игроков данного сектора, предусматривает общий налог в пределах 3,5-4%. это совершенно противоположно тому, как это было в прошлом году, по крайней мере, если речь идет об отрасли в целом, т.к. отдельные и специализированные предприятия, кроме их возможности выпустить качественный продукт, должны принимать во внимание, что модно в последние годы. это связано с активным и все более систематическим участием в данной отрасли известных брендов и марок фаст-фэшн. самый яркий пример – Giorgio armani, ставший с пекинской олимпиады 2008 г. официальным стилистом итальянской олимпийской сборной, и не только официальных, но и спортивных костюмов. и это не единственный пример: в сочи h&m одел шведскую сборную, Lacoste – французскую, ralph Lauren – американскую (но только для проживания в деревне и для церемонии закрытия), немецкая марка Bogner оденет сборную германии на церемониях и награждениях. но на этом не заканчивается: достаточно вспомнить, что на недавней недели мужской моды в париже такая историческая марка, как Givenchy посвятила коллекцию миру баскетбола, а ее стилист, риккардо тиши (riccardo tisci) подписал договор с nike. можно также вспомнить, что чемпион по теннису новак джокович (novajk djokovich) появляется на поле в костюме марки uniqlo. с другой стороны, комбинация стилей и их взаимовлияние началось много лет назад. начальным пунктом, по крайней мере, символически, можно считать сотрудничество между adidas и йоши Ямамото (yohji yamamoto), приведшее к созданию y-3. не говоря уже о сотрудничестве Puma и kering. все остальное, в принципе, явилось последствием, учитывая, что сфера спорта/спортивной одежды достигла своих наилучших, в целом одинаковых результатов на рынках европы и северной америки, как обычно, с китаем во главе списка. что еще может успокоить на определенный период специализированные марки – так это то, что обувь является лидирующим продуктом на рынке. для nike обувь составляет 57% продаж, для adidas – 48%, а для Puma – 43%. в то время как одежда занимает 34% для nike и Puma и 39% для adidas. безусловно, нужно принимать во внимание кризис рынка, который, несмотря на олимпиаду, влияет на бюджет всех. примером может служить италия, достигшая результатов на несколько процентов ниже средних. действительно, согласно данным исследованиям Sita сектор спортивной одежды, включая campione итальянских клиентов старше 14 лет, за исключением туристов и иностранных граждан, закрыл 2013 год со спадом в доходах в 6,5%, которые насчитывают 9,7 миллиарды евро, и в 3,5% в числе проданных единиц одежды, достигнувших 283,7 миллионов. приблизительно то же самое произошло и в активном спорте, который, не учитывая обувь, потерял 6,3% в цене, остановившись на отметке в 732 миллиона евро, и 4,9% в продуктах, ограничившись 21,4 миллионами единиц. все это составляет общую картину, которая в последние 15 лет была отмечена резким сокращением числа магазинов: от 7.500 до 5.000. как заявил маурицио говерна (maurizio Governa), президент moda & Sport Lombardia и вице-президент assomoda по спорту и спортивной одежде: «это не означает, что эта область переживает кризис, напротив, сектору спортивной одежды удалось завоевать больше клиентов и расшириться, и мы верим, что он будет и дальше развиваться». таким образом, в то время как на берегах черного моря вручаются олимпийские медали, а в бразилии заканчиваются приготовления к чемпионату мира по футболу, бренды могут начинать мечтать о золотом годе, помня о конкуренции друг с другом и надеясь, что их лица озарит улыбка победителя. как подчеркнул говерна: «все будет зависеть от результата спортсменов». в центре внимания - слава Готам создаетсЯ впечатление, что двумЯ Фильмов, которые выйдут в 2014 г., и еще тремЯ, работа над которыми закончитсЯ в 2015 г., включаЯ ремейк на «битлджус» и мультФильм «семейка адамс» (the addamS FamiLy), тим бертон (tim Burton) вдохновил подиумы мужского прета-порте, окутанные покровом сумерек и одетые в кожу в стиле hard&dark. Фабио мариЯ дамато (FaBio maria damato) темные души и famelici пальто. ночная атмосфера и заостренные позы. как будто тенденции моды – только повод продать душу дьяволу. если, говоря о тенденциях, в коллекции осень-зима 2014/15 есть всего понемногу, то желание переодеться в творение темных сил никогда еще не было таким насущным. безусловно, совсем не кажется неуместным воплощать готические образы темных сил, такие дорогие кинемотографии тима бертона, но никогда до сегодняшнего момента после смерти талантливого александра ли маккуина (alexander Lee mc Queen) на подиуме международных недель моды нельзя было увидеть так много страсти к оккультной элегантности. вдохновением для стилистов послужило то, что этот год будет отмечен сразу несколькими фильмами в стиле великого мистера бертона. первый в списке – сиквел «битлджус» (Beetlejuice) (первая версия вышла в 1988); затем – «большие глаза» (Big eyes) по мотивам жизни художницы 50-х гг. маргарет кин (margaret keane), выход на экраны которого планируется в этом году. но настоящий взрыв ожидается в 2015 году с выходом яркого триптиха: «семейка адамс» (the addams family) в формате мультфильма, «монстропокалипсис» (monsterpocalypse) (экранизация настольной игры, разработанной мэттом уилсоном (matt Wilson) и, наконец, последний, но ничем не уступающий другим – «night of the living». а в это время на подиуме появляется все больше и больше аллюзий, возможно даже дидактические, намеренно учебные. от кладбищ, где оживают мертвецы, в «трупе невесты» (corpse Bride) или «Франкенвини» (Frankenweenie) (фото 03) и до мук утерянной любви в «кошмаре перед рождеством» (nightmare before christmas), где джек скеллингтон (Jack Skeletron) (foto 05), главный герой из потустороннего мира, берет толстую иглу и нитку, чтобы сшить свою возлюбленную сэлли. совсем как на викторианских макро-пальто сары бертон (Sarah Burton) для марки alexander mcQueen (фото 02). вот все готовы облачиться в макроцефалическую обувь из паракаучука в три или даже четыре слоя, чтобы не испачкаться во время ночной резни в «сонной лощине» (il mistero Sleepy hollow) (foto 01). или одеться всем по шаблону в черную кожу, как в «бэтмане» (Batman) (foto 09). это среда, от которой никуда не хотел уходить стойкий рик оуэнс (rick owens) со своими трапецеидальными костюмами в стиле ведьм, к которым он пришел через годы и годы личного художественного поиска и которые не оставлял, несмотря на тренд сезона (фото 04). есть только один образец для подражания в этом мире - джони депп (Johnny depp). чертовски красивый мачо перед камерами и повседневный прилежный семьянин в личной жизни. начиная с фильма «эдвард руки-ножницы» (edward Scissorhands) (фото 06), сделавшего его известным по всему миру, а затем и музыкальный фильм «суини тодд, демон-парикмахер с Флит-стрит» (Sweeney todd) (фото 11) и трагикомедия «мрачные тени» (dark shadows) (фото 08) стали источником идей, представленных на подиуме diesel Black gold в рамках первой коллекции андреаса мелбостада (фото 07) и вплоть до почтенной рей кавакубо для comme des garçons (фото 10). это ориентир авангардной моды, которая, возможно, пришла бы в ужас от того, что ее сравнивают с голливудскими блокбастерами. но в этом сезоне ее произведения с трупными лицами, покрытыми копной волос в смоле стали бы отличными костюмами для следующего творения мистера бертона. оБЗор - жертвы и хищники сезон был сосредоточен на поиске неуловимого баланса между тем, что можно носить в этот момент и тем, что хочетсЯ надеть в исключительных случаЯх. и хотЯ показы и были заражены ностальгией, все желали экспериментировать, не забываЯ при этом и о традиционных кодах. текст diane Pernet. Фото Sonny vandeveLde том браун понимает, что хороший показ зачастую работает по тому же принципу, что и хорошая литература – вместе с тем, как центральная линия повествования захватывает дух, скрытый подтекст заставляет сердце учащенно биться. сюжетной линией этого сезона стало брождение по лесу в стиле твид. декорацией послужил сад необычных скульптур, шерстяных животных, над изготовлением которых трудилась сотня бельгийских студентов из престижной брюссельской школы дизайна ла камбре. подобное фэшн-шоу представляется интересным зрелищем и само по себе, а в сочетании с оригинальным стилем коллекции и анималистическими шляпами и аксессуарами стивена джонса, становится очевидно, что мужчины, в представлении брауна, являются одновременно и хищником и жертвой. это придало им той первобытной, звериной силы, что излучает серия работ под названием “мужчина-дикарь” фотографа чарльза Фрегера. из лесной чащи в городскую мекку переносит нас история о властителях и подвластных, рассказанная риком оуэнсом. оуэнс обращает свою мысль к образу полицейских, олицетворяющих символ власти даже для иконы стиля, как он. было что-то особенно манящее в том, как его духовные размышления трансформировались в грубые и в то же время изысканные формы, ведь по сути в возрасте 50 лет, он тоже наделен определенной властью в пределах своих владений, на просторах моды и стиля. затем перед зрителем предстал разрушительно-созитательный союз между искусством и модой . попытка бельгийского дизайнера и американского художника стерлинга руби совместить две эстетики привела к органичному хаосу, подтверждая, что мода не отражение искусства, она и есть само искусство. идея эта не кажется такой уж необычной, если проследить современные тенденции музеев обращать свои взоры к моде. г-жа прада и г-н бертелли открывают прада-музей современного искусства в милане в следующем году, в то время как дрис ван нотен в скором времи планирует представить публике свою ретроспективу в музее декоративного искусства в париже. для саймона его новая коллекция стала шагом в направлении искусства, отдаляющим его от своих фирменных принтов и вышивок. их место заняли тонкие нюансы оттенков, новые техники окрашивания и контрастные текстуры, включая мохер, бархат, деним и холст. то, что я всегда ценил в дрисе ван нотене – это то, как он умеет состарить вещи так, чтобы они казались удобными и поношенными, заставляя призадуматься, была ли та вещица хаки, что вы видели, винтажным милитари из его последней коллекции “рейв и ренессанс”. артефакты более раннего времени составили основу показа дома martin margiela. раздутые лацканамы и перекрученные рубашки, тренчи из солдатских одеял, куртки из надувных лодок, палаток и резиновых жилетов. в коллекции кристофа лемера, как обычно, шик комфортно сосуществует с типичными элементами восточных культур: китайской спецодеждой времен мао, стилем ближневосточных кочевников и ретро-музыкантов. коллекция воплощала роскошь и элегантность, при этом сторонясь излишнего налета буржуазности. хайдер аккерман сосредоточился на
мечтательном аристократизме романтиков начала 19-го века. широкие пальто и брюки с заниженной талией, мягкие куртки из роскошных тканей, размытые пропорции и экстравагантные объемы превратили моделей в неудержимо соблазнительных и в то же время думающих существ. между тем, была заметна тендеция к возрождению тедди бой стиля в показах джуния ватанабе и прада. ватанабе смешала британский пошив с повседневностью, своеобразной вишенкой на торте при этом стали воротник и галстук. прада представила военную форму в виде узких костюмов блеклых цветов с брюками, свободно ложащимися на яркие кеды. спортивно-уличный супер-броский пошив стал главным ингредиентом в коллекциях Givenchy, Zegna и dior, где kris van assche возродил классические для мужской одежды орнаменты, такие как твид, клетка и узкая полоска. andrea incontri и Lanvin оба предпочли остановиться на стиле свежем, современном и строгом в то время как issey miyake сделал акцент на пятнах цвета, загадочных знаках и символах. в целом осенне-зимний сезон был посвящен поиску того неуловимого баланса, что всегда присутствует между вещами, что будут носиться моментально и исключительно востребованными. возможно, именно поэтому дизайнеры экспериментировали с пальто, придавая им невообразимые силуэты. несмотря на добрую долю ностальгических ноток в коллекциях, желание выйти на новый уровень также явно прослеживалось, однако без риска выйти за рамки уже знакомого.
中文 后台 - Berluti + Sartori “我想象一个创意的丛林,介于裁剪室和工作室之间的环境,想法的集合。删除了所 有的怀旧痕迹,把男装带向明天。”该lVMH品牌的意大利设计师解释道。首次走上t 台。GiaMpietro Baudo 首秀自成一格:并不是一个新的创意的结合,而是一个不断变得越来越强的联合,促成 了在发布四季后的盛大首演。aleSSandro Sartori 设计的Berluti登上舞台。“这 是正确的时间,通过一场时装秀来告诉世界,”曾任职erMeneGildo ZeGna集团的 Z ZeGna项目,自2012年入主lVMH旗下男装品牌的意大利设计师解释说:“我想象一 个创意的丛林,介于裁剪室和工作室之间的环境,想法和创意的集合。”木地板,木刨 花装饰了容纳了300双鞋子的空间,唤起与品牌历史的强大链接。“我想讲述最自然的和 最好的手工制作,无论是服装和环境,我想把剪裁的概念过渡到新的主题,尤其是现代 的”。这是2014/15秋冬系列的概述。剪裁与现代,两个概念完美在展示在一件斜切口袋 的标志性解构外套中,像是运动衫上前襟上装饰的解构纹理使得更加街头风。给予了男 装一种聪明,快节奏,功能性和创新的态度。“我试图去想象一个简单的手势的优雅, 就像把手插在口袋里,而从这里我设计了一个造型优美但更加有序的轮廓。”本季的基 调,从全部44个look看来,是一种运动的气息。一个优雅和别致的轮廓。从巨型的比 例,棕色阴影,正装和修身结构以及色调也是亮白色和极为都市感的奢华配饰。其核心 仍是传统的手工,制作一件外套所需70小时。但有一个根本的使命:“删除了所有的怀 旧痕迹,把男装带向明天。”一个lVMH旗下品牌在此刻一点点创造的明天,建造的一 个高级定制的生产体系。随着单一品牌店和在世界各地的时装屋达到了46间。收购了法 国工作室arnyS in priMiS以确保男装的最高水平的服务和高级订制服装的生产标准。 还有意大利境内的鞋履项目:八月和九月之间会在费拉拉开幕的占地6000多平方米的空 间,将雇用200多名工匠,该新生产基地将补充这间历史悠久的工厂生产环节。 “意大 利对于Berluti非常具有战略意义,这个国家与奢华和手工工艺有着非常美好的历史渊 源。”设计师补充说。费拉拉的空间也将举办一个培训班,“30名学生的班级将被培训 成为明日鞋履和皮革制品的技术人员。” 采访 - SilVia Venturini fendi “fendi男装是都市的,而在这个系列中我想呈现我们所有的美学元素。” 重返男装舞 台的设计师解释道。 CHiara Bottoni 2014/15秋冬重返舞台。fendi男装重返米兰Via Solari的的新空间。这间lVMH集团拥 有的罗马时装屋把其总部在去年九月搬到在2005年到2012年曾是arnaldo poModoro 基金会的建筑。经过两季的发布会,SilVia Venturini fendi主设的男装系列发布了一 场丰富,有价值的大秀。非常fendi。其中华丽的皮草,标志性的手袋和淡淡的讽刺, 品牌的显着特点。 “我想呈现我们所有的美学元素”,设计师强调,“材料和工艺。都 市与自然...野生和原始的材质。口号是实验性。“ 我们的目标是达到那里,系列自己会 讲话。一个幸运的回归,预示着未来几季,该品牌将被认为是自然完成的与女装一起的 演变。等待合适的时机以获得男装品牌显着位置的项目。 fendi男装的审美形象是怎样? fendi男装是都市的,现代,国际化的。采取不同的情况与设计以同时适应工作和休 闲。非常重视外衣,这一季的明证的外套包括旱濑皮外套或是珍贵的鳄鱼纹皮革单车外 套,还有经典西装和针织服。一切都在传统与创新之间的平衡:套头衫是貂皮的,而威 尔士亲王礼服有一个原始的扭曲的结构。fendi男装重视品质以及休闲奢华的界定。 男装与品牌dna的关系以及与女装的关系如何? fendi的dna在男装也呈现出来:珍贵的材质,如鳄鱼皮,毛草,同时带着一种意外和 Cool的感觉,如氯丁橡胶和鳄鱼纹印花。注重材料,拼接和实验性技术的组合,像是 套头衫。与女装的链接是有一个恒定的注重品牌以及传统与创新巧妙的结合。 您为什么决定回归男装舞台? 在两季的发布会后(品牌已经回归米兰时装周日程,编者按),我们认为会回到一个自 然演进的过程,我们坚信那是从一季季间成长的。 系列是如何随着时间的推移演变的? 在不同系列间有一个基本的连贯性:注意工艺,材质的使用以展示低调的奢华,如毛草 和皮革内饰,一个稳重的男人的生活方式。在每个系列有造成这种男装身份的基石:外 套和针织服装的创新图形元素和灵感来自于大自然的色调。 配件比重如何? 配件是非常重要的。皮草手套,银底鞋,氯丁橡胶鳄鱼纹背包,是本季的基础。男装也 将有其iCon包包:男版peekaBoo,一个精心设计的工作包。 采访 - JoHn VarVatoS “如果我没有在六七十年代在底特律长大,我决不可能成为今日的我。。。每一代人 都被那些年的音乐和其穿着方式影响,而在创造摇滚明星的过程中时尚起了至关重要 的作用。”设计师的原话,其携品牌kiSS来到米兰和一本庆祝摇滚激情的专辑-书。 CHiara Bottoni JoHn VarVatoS希望把kiSS带到米兰。设计师已经把其2014/15秋冬秀变成了一场真正 的演出,结束时的起立鼓掌,归功于其压轴的极为摇滚的表演。也许会有人觉得他们 是替身,正如那些在周六晚在CorSo CoMo的访客们看到其集团选择了一个当地知名 的区域,在发布秀之后。“我们在很近的距离内交谈,人们看着我们睁大了眼睛,” VarVatoS说。他想要在他旁边的不羁的摇滚乐队还有2014春夏的广告主角,庆祝一个 献给超级英雄的系列。“我相信每一个男孩内心都有一个摇滚明星的灵魂和超级英雄 精神,”他补充说,“这个系列收到了这个世界的启发,而不落入奇形怪状。他的衣 服是时尚的,可穿的,带着一些奢华的小细节,作为一个整体后被稀释了。”摇滚主 题一直是VarVatoS风格的基础,想要把这本书roCk in faSHion的主题献给JoHn VarVatoS,合著者Holly GeorGe- Warren,于2013年底出版。 “如果我没有在六 七十年代在底特律长大,我决不可能成为今日的我。” 摇滚乐在时尚中有着怎样的力量?据您来看,这些年来发生了怎样的变化? 从60年代向前的每一代人都受到了音乐和其中的衣着方式与时尚的强烈影响,反过来, 其在塑造摇滚明星方面发挥了关键作用。今天互联网已经成为这一切发生的重要环境。 现在的流行是即时的,而民众对信息有一个贪得无厌的胃口,网络可以完全满足。 您的书的一个章节的标题是Band on tHe run。在您看来谁是今日的最佳着装乐 队? 我觉得kinGS of leon是最酷的乐队之一,还有tHe killerS 和 Band of HorSeS。 让我着迷的还有看几代人的相互影响。比如说lenny kraVitZ 受到 JiMi Hendrix的 影响。。。 作为男装设计师,您也被摇滚女星影响吗? 严格来说说没有,但我喜欢一些iCon像是JaniS Joplin, patti SMitH , tina turner 和 deBBie Harry 。 女装世界不令人着迷吗?您从来没有想过做一个女装系列? 成功的关键是在你的领域称王,而不是同时称王和称后!成功的关键是在你做的领域内 称王,而不是既称王又称后。对于那些质疑我早晚会推出的女装的声音,我想说我们的 客户已经很满意我们做的。过于频繁的改变对于实现目标是没用的。 意大利是对您的生产的战略意义的国家。在业务层面也同样重要吗? 意大利对我们品牌在欧洲扩张至关重要。在这里我们在米兰时装周发布大秀,在这里我 们在米兰设立一个总部管理旧大陆的主要业务。我们的第一个欧洲旗舰店将在8月在伦敦 开幕,之后2015年将在米兰开幕一间门店。 从风格上来看贵品牌更偏向是一个欧洲品牌。。。 在美国中西部有一些人听到我的口音会非常惊讶!我们的产品非常欧洲,包括方式,品 牌态度和生活方式,当然更接近欧洲而不是美国。我的风格比美国的平均水平更加考 究,当然除了纽约和西海岸的一部分品牌之外。 像贵品牌这样成功的秘诀是什么? 我认为激情是一切的关键,可以推动你前进。现在我比刚开始有更多的激情!然后是要 有合适的合作伙伴。从2012年春开始lion Capital投资于本集团开始了一个时代我称之 为蜜月。品牌历史上最好的时期。我们怎能不激动呢? 采访 - katie eary “反叛的东西我一直没有意识得在做,我认为这跟我的成长环境有关。” Made in uk 的不羁的新星说道。准备以其极具运动-酷的风格大放异彩。roSario MoraBito 天才和怪诞的英国味。困在迷人的身体里。katie eary是这一切,最酷的年轻一代的 英国创意天才。而恰恰是在伦敦,eary在2008年以其在英国皇家艺术学院的毕业设计系 列已经引起了专家的注意。赢得了以摄影师Mario teStino和流行歌星kanye WeSt 的为首的粉丝们的追捧,后者与其在几个时尚前沿合作。在她看来强大的色彩和尖锐 的颜色,pop印花和动物图案与运动装结合创造了一个都市的酷的,咄咄逼人又不羁的 风格。一个大胆的做法,尤其是在目前的危机时期。但短短的几季已经成为其最有代 表性的风格署名。 您的做法在英国男装界离经叛道。通过您设计的衣服想要进行怎样的沟通? 我做的是把运动轮廓与精准的生产结合,然后加上印花。在这样做时我尽量保持一定的 讽刺意味,为客户带来一个有趣的男性衣橱。最终的结果是,这个独特的项目照亮了整 个look,我会继续这样做,直到我觉得它不再酷或适合。 如何把这种理念融入到销售? 有销量的服装是男装的基本款,如t恤,针织衫或牛仔裤。这些是起点,之后我再加 上印花。 您是什么时候第一次想要开始这个职业? 我不知道...我一直认为是有些事并不特别值得自豪:我想成为一个艺术家,我在各种学校 中走出了我自己的路。直到我发现我在大学中选择了时尚课程,因为我非常喜欢画画。 作为今天的伦敦最有前途的时装设计师之一意味着什么?您面对的挑战,优势和前 景分别是什么? 非常令人兴奋,但也有压力!我不停收到供应商,制造商和客户的邮件,那些找我的 人好像我是lVMH集团的一部分。。。这是缺点。大家都认为你有无限的预算,这个由 很大的压力。对于每一场秀我要尽量前进一步,并同时不能偏离那些我被肯定的东西太 远,面对不卖的压力并且不再可能一炮而红。总之,很艰难。。。 在您的系列中总是有俏皮叛逆的元素。对您来说反叛意味着什么?今日的叛逆 iCon是谁? 反叛的东西我一直没有意识得在做,我认为这跟我的成长环境有关。今日的叛逆iCon? 让我想下,Miley CyruS:我很爱她! 这些iCon影响了您的设计理念吗? 没有,从来没有过。我讨厌这样的问题:影响我工作的来自我阅读的书中的人物。例如 irVine WelSH的MaraBou Stork niGHtMareS中的角色Sandy。 全球市场和新兴经济体:对一个年轻的独立设计师来说更多是挑战还是机遇? 机遇!我在经济衰退期成立我的品牌:事情只会变得更好。而对于未来,我看到越来 越多的数码变革。 采访 - yoHJi yaMaMoto “越来越多的人正在体验什么是“运动鞋文化”。日本设计师与adidaS集团合作的y-3 项目已然十年。 CHiara Bottoni 十年前很少有人会料到两个完全不相关的实体,德国运动品牌adidaS与日本设计师 yoHJi yaMaMoto可以强强联手建立y-3 ,该品牌诞生自其各自的独立风格和创新能力 的联合,成为了时尚界愉快的跨界合作的典范。今天对于yaMaMoto在这次采访中称
114 | MFF-Magazine For Fashion 这次合作为“神奇的事情”就毫不令人惊讶了。其将通过重返巴黎时尚舞台,在当年这 场冒险开始的地方庆祝其愉快的联姻。品牌自2006春夏之后就转至纽约举办发布秀。在 2014年1月将以一场男装和女装合并秀宣告回归,在6月将举办2015春夏系列作为巴黎男 装周的一部分。战略形象将伴随着2014年的15家全球新店开幕,将专注于亚洲,尤其是 东京和上海,以及中东,例如阿布扎比和欧洲从圣彼得堡开始。一个体现了该70高龄的 设计师的饱满的热情的项目。 与adidaS的这个长期合作如何? 近乎神奇!曾经的两个完全不同的实体走在一起,克服了种种困难,发现了一个极为强 烈的连结起点使得在十年合作仍然极为表现杰出。这棒极了!链接的坚固和超越时间的 风格已经发展出更优雅的设计,同时保留其运动dna。 从您的角度来看,时尚和运动之间的联系有多重要? 他们是两个完全相关的范畴。现在很正常可以看到一些商人穿着正式西装搭配一双运动 鞋到办公室。这个简单的细节就足以给予look一点运动感。越来越多的人正在把运动 元素与剪裁结合,我称之为“运动鞋文化” 。我喜欢这个想法背后的精神,我认为y-3 已经在行使在这个方向的影响力。 adidaS在这十年间的合作中从您身上得到了什么,或者您给予adidaS什么? adidaS和我很喜欢对方。日本和德国是两个聪明的民族。我们有相同的工作节奏。在 共性的基础上,相互尊重。在我们的关系中没有什么是不可能马上找到解决方案的。 您是否正在计划一些品牌延伸或启动未来新的产品线? 我更想要y-3成为一个更重要的品牌,时尚界一个真正的地标! 采访 - aStrid anderSen “我的理想客户是那些在街上穿着我的衣服的人。。。活生生的城市部落,我对此很 感兴趣。”游走在伦敦和哥本哈根的年轻的嘻哈设计师说道。其发布和挑战了一个与 topMan合作的系列。roSario MoraBito 同样对于丹麦设计师aStrid anderSen来说,其在2010年在英国皇家学院的毕业系列 是一个决定性的跳板。他的名字已被业内人士直接认定为最酷的,从那时起其声名大 振。他的世界是关于重塑街头风格,用嘻哈的奢华工艺。然后把主打运动的服装变得奢 华,有时甚至有点女性化:一种原始的对比,在今天的说唱歌手和名人中非常流行。目 前aStrid anderSen住在丹麦和英国:工作室和工厂在哥本哈根,而伦敦仍然是战略 桥梁。向世界讲述他的审美,也为其未来项目。 您的审美继续得到全世界的赞誉:什么是您成功的秘诀? 绘制我认为是性感和适合今日的男装。今天每个人都穿运动服,这使我有机会重新定 义在面料和款式方面的限制。主要是我想让设计舒服的衣服。当我构思一个系列时中 心点是舒适的衣服,与穿的人的身份相关,像是one-pieCe,极有冲击力和性感,因 为它是如此的舒适。 是什么带领您进入时尚世界,长时间的激情或是突然坠入爱河? 我最早的笔记本显示时尚一直是我的想法之一,但没想到这是我唯一的愿望。然后在皇 家艺术学院我意识到,我可以很好地把我的想法带入男装,并促使我更加深入。 您生活在伦敦和哥本哈根,两个欧洲的刺激之首,也是两个非常不同的地方。这 些如何影响您的工作和创造力? 伦敦刺激所有的创意领域和重新定义,是在不断进化的一个城市。而哥本哈根非常经 典,更专注于传统工艺的保护和永恒的设计。 今天的街头风格和十年前有什么区别? 事实上我认为,今天我们比10年,15年前更多的街头风格。至于我自己,我的工作在材 料和制造上给予同样的重要性和关注,一直在高级时装中使用的也可以用于街头风格。 您的项目得到很多成功的当代时尚,音乐及其他偶像的追捧。您认为谁可以作为 代言人? 我最自豪的是当我看到在街上有人穿我的作品。当然我很高兴看到我的作品在其起源 的背景下得到欣赏。我感到非常自豪的是naS穿着我的t恤,当我是寻求街头风格的青 少年的时候听他的音乐。 事实上影响了您的作品的iCon呢? 这个人是不断变化的:是我的想象。当我设计时我心目中的那个人非常具体。有时是一 个密友,一个我爱的人,但总是想象中的人物。我理想中的客户?在街上穿我的衣服的 人。。活生生的城市部落,我对此很感兴趣。 aStrid anderSen品牌的下一步增长计划如何? 与topMan的一个梦幻合作系列,将在春季推出。此外我希望我们将继续建立和巩固 品牌,满足那些我们汲取灵感的人们。 封面故事 - 新鲜血液 Jane reeVe,CnMi新上任的Ceo有一个明确的目标 ,推动Made in italy时尚国 际化,与federiCo Curradi , MaSSiMo GiorGetti , andrea inContri , Stella Jean , andrea poMpilio 和 Julian ZiGerli这些谱写意大利时尚未来的年轻的设 计师们一起。 文字&图片Stefano ronCato Jane reeVe 领导CnMi的新任Ceo有一个目标: “以沟通和国际化点亮意大利时尚。” 自任命起您就坚持合作与交流。已经在CnMi-意大利国家时尚商会找到新的协同 方法了吗? 我有一种把工作做到最好的欲望。所有这些我觉得骄傲,也为可以代表一个汇集了这个 国家精益求精的行业而感到自豪。 您怎样把任职JtW意大利高层的经历融入新任命? 有许多共同点。在上任之前我以为这两个世界唯一的联系是创造力。随着时间的推 移,我意识到还有更多。这是因为近年来奢侈品市场的最大消费市场发生了巨大变 化。今天有价值的产品市场的营销规则已经成为,包括在时尚业,对于日益复杂的国 际客户的需求的了解。 您的任务的目标是什么? 我被任命负责时装体系的沟通,创新和国际化。我们需要闪耀意大利,这个世界上唯一 拥有完整时尚供应链的国家。值得让全世界都知道。 米兰和其他时尚之都的区别是什么?什么是必须用以吸引注意力的因素? 我参与大型国际时装周,通过分析他们多年来的发展策略以做了解。我觉得有必要以良 好的沟通策略和营销手段来传达国家形象,立即可以带来具体成果。 越来越多的年轻人活跃了米兰日程。怎样支持这个新方阵? 我的任务之一是利用年轻人才促进宏观时装系统的演变。知名度是关键,我们必须扩大 已经做的,让他们有机会被国际媒体和买手关注。我们正在研究的解决方案是以更显著 的方式在零售店使其接触未来的可能最终客户。 对于expo 2015时尚界有什么动作? 我们正在努力在几个假设,想必不会安排经典演出,因为我们已经这样做过了。每一个 品牌来讲,都单独思考,但也作为一个群体动作,直接得实现统一的目标。 什么是您的王牌? 我开始刚开始玩,直到必要我才会亮出王牌! federiCo Curradi 他给予了iCeBerG男装一个新生命,致力于:“一个独特的元素和品牌固有的dna :运动装” 对CnMi的新任命有什么期望?想看到那些方面的成就? 米兰时装周需要成为一个国际化的重大活动,甚至在国外。我们必须相信并投资于新 创意,因为他们是今天的光明和未来继续发展的希望。创新应该是要增强的第一个项 目,缺乏这一点是不会去到任何地方的。而当我讲投资我指的是在经济,后勤和协同 方面的一切,每个人。 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 我开始做这项工作的时候还是个孩子,在学剪裁,有点老派。23岁我飞到纽约在商店卖 我的第一个系列。后来我来到意大利。起初我专注在研究,然后随着经验的增加,我意 识到我必须找到一个服装的销路和质量的交汇点。这是创建一个成功系列,奠定你的名 字或你工作的品牌的名字的关键细节。 您的第一个iCeBerG男装系列的主题和方法是什么? 我试图把重点放在鲜明的元素和iCeBerG固有的dna上:运动服。从这里出发,在存 档中挖掘,我在不同层次上解读品牌精神,让它变得有一点点我。第一件事是重新考虑 容积,配件和夹克,大衣,每件衣服的结构,因为我认为,尤其是在男装,这是建立一 个可信的系列的关键点之一。在第二季,我尝试添加一些新的东西,想象着品牌自然演 变的味道,这就是我未来几季想要做的。 谁帮助了今天的意大利时装? 我们正在以每天作出个人贡献的方式做这一切。在我个人的方式中,我想给回iCeBerG 应有但还不具备的荣光。我想感谢我的系列,做一些独特的,可识别的,被消费者和某 一代人欣赏和追随的。要做到这一点,我会继续朝着这个单一目标努力。 MaSSiMo GiorGetti MSGM已经征服了时尚界和买手,感谢:“以个人方式捕获和诠释趋势的能力’ 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 我一直想知道我怎样到达了今天。我相信所有的基础是从首个系列开始就建立了一个 有辨识度的品牌和味道。如果你看到MSGM的衣服与其他不同品牌挂在一起,你马上 认出我的。对我有利的另一点是以个人方式捕获和诠释趋势的能力,即使一开始是我 被批评的能力。所以我赢得买手的信任,当他们开始信任时,有乐趣和传播,一系列 的相关活动就可以开展。 对CnMi的新任命有什么期望?想看到那些方面的成就? 我觉得在米兰今天千万不要错过支持年轻人,像是曾经那样。事实上如果你是一个新兴 的创意人才,有好的想法和想要做的,有很多的方法可以成功。在我开始的2009年当时 环境更加艰难。米兰缺乏一定的国际活动和本地人。甚至连专家们也不常住不像是在伦 敦或纽约的时装周那样。可能会给你一个更大的社会和一个可以帮助新兴品牌的情绪氛 围和整体形象。我认为这是一份需要更多的手支持的工作,和日程中的品牌。我希望米 兰将在各方面与其他时尚之都竞争。 作为数字一代,在传统的发布秀之外,一个新兴品牌还可以做些什么? 就个人而言,我被社交媒体吸引,尤其是inStaGraM。当我开始时很明显我们要注重 设计师的世界,虽然我的openinG被批评。今天的社会趋势决定:这些实时新媒体对 街头风格和时尚非常有用。你注意到从发布秀结束的几分钟后,网络都充斥着无数照 片,仿佛是坐在前排看秀。这是一场革命。 谁在帮助今天的意大利时尚? 我认为有许多元素,它们一起创造了爆炸性的能量。 andrea inContri 建筑师借给时尚,稳健发展其品牌:“我们是设计师和企业家,但创意先行。” 对CnMi的新任命有什么期望?想看到那些方面的成就? 米兰有许多积极的因素,美丽的建筑,大多数人不知道的地方,已有和不断涌现的几代 创意人才。出于这个原因CMni的首要任务是在共同利益下协调和利用所有这些协同效 应和能量,打造聚焦Made in italy经验的中心。我认为那应该是意大利时装世界的中 心,能够看到新人才,给他们成长的机会。 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 我们所做的工作是双重的,因为我们是设计师,也是企业家,这包括要面对的日常问题 无数。然而设计师要成功必须以创意为主,因为如果他的工作是有效的,可靠的和值得 的那么就会得到赞赏。一定还可以管理联系人和那些买他的衣服的关系,理解他们的需 求,并在合理的基础上引导新的方向。对于这一点必须有好的人在身边,公司内外,即 使是CnMi。这始终是一个障碍赛,秘诀就是坚持到终点。 Made in italy仍然重要吗? 我并不迷恋手工工艺,当然确实很有持续价值,我很喜欢而且我想以我的新系列去强 调。但Made in italy有着极大的重要性,其了不起的经验及生产质量。在客户想要完 美的衣服的商店里将是最重要的。当然Made in italy也有其成本,好东西要花大钱。 一年后的世博会对时尚有什么帮助? 很多人,很多潜在消费者将抵达,将是极好的机会向那些对Made in italy没有概念的 人解释的机会,什么是我们的创造力和我们的附加值。无论是时装秀,展览或是任何能 够解释意大利的活动,之后是追求卓越的时尚领域是米兰的下一个世博会的任务。 Stella Jean 一个融合多元文化的代言人,她认为:“这场危机产生了一个真空,年轻一代将能 够填补。” 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 个性,坚韧和意志。 年轻的力量存在吗? 今天有一些列的新的意大利名字。我们和大品牌在一起给予意大利时尚信心和希望。正 如GiorGio arMani提供了其arMani / teatro。 这些新人如何改变米兰? 我们正在创造新的名字。我认为这是不可避免的。这场危机产生了一个真空,年轻一 代将能够填补。 对CnMi的新任命有什么期望?想看到那些方面的成就? 我希望这将能够为时尚新的历史路径,从外观上更加国际化,强调我们的意大利血统。
作为数字化的一代,除了传统的发布秀,还有什么可以促进新品牌? 我承认是一个数字文盲。此刻,我仍然作为旁观者在研究是怎么一回事。 很多品牌在形象方面做出许多努力。但意大利公司下注年轻人才吗? 我很幸运地找到了下注于我的投资人。投资于年轻人是种风险程度很高的赌博。我相信 意大利缺少一点点勇敢的投资人。这也许是在供应链中最薄弱的环节。 离世博会只有一年了。对时尚所带来的优势是什么? 它可以是一个巨大的推动力量,但你必须有备而来,与意大利时装的概念,结合了历 史,现代和未来,很多人会来参观 希望谁可以来你的秀? riGoBerta MenCHu’,kyenGe 部长和aunG San Suu kyi。 想为哪个意大利品牌设计? 我的品牌具有强大的定位。为另一个品牌工作会有不同的故事。但我喜欢很多品牌像是 MarraS , Marni和 etro。 andrea poMpilio 成功的秘诀是什么? “长期的现场,创造性和实用经验,以及推出自己产品线的疯 狂勇气。” 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 首先,你需要在业务上的长期经验,了解工作,不仅只是创意,还有实用性的真正动 力。在此之后,需要勇气和承担风险推出自己的系列,依靠自己的力量和能量。这些元 素结合勤奋和才华往往是成功的关键。然后,你必须保持这种成功。 对CnMi的新任命有什么期望?想看到那些方面的成就? 对米兰来说这是一个活跃非常的时刻,因为我们始终认为现将收获第一个果实。这种能 量的来源我都无法理解它从何而来,但我觉得一定能够而且必须做得更好。在美国那些 年轻创意得到了体系的支持,现在的创意需要真正的巨头支持,而正是这种奇迹CnMi 与其协同效应将发生在意大利。 您的系列中创造性与和市场需求之间的关系如何平衡? 如果你在公司从一开始就致力于把内在创造力商业化的服务过程。我的系列一直在某些 方面上更容易穿,更易销售。因为我是一个非常具体的人。设计合适每天穿的衣服,也 许因为这个原因那么他们是具体易于我的客户从中选择。 离世博会还有一年。给时尚所带来的优势是什么? 我认为是有趣的了解,解释发布秀背后的故事。这项工作,组织,牺牲,责任,每天把 他的思想和他的精力投入在这项工作的人。同时也解释所有组织纺织服装系统的经济重 要性。为什么不仅仅有发布秀,还有一队时尚和生活之后的人士。这不应该被低估。 Julian ZiGerli 受arMani邀请他把他的世界带来了在米兰:“loud & Sporty。我并不总是想着业 务,而是要平衡两个元素’ 。 你们还年轻,新人。需要什么样的特点和能力去成功? 伟大的人格魅力,一个精准的系列和一个非常强大的风格方向,被公众认可的沟通。 年轻的力量存在吗? 时尚界一直存在。。。有时难以付诸证据,像是现在,其更容易占上风是因为一个需 要变革和新的东西的环境。 新入者将怎样改变米兰时尚? 我认为仍然没有从根本上改变,但我们都在变化的阶段。到现在为止,与其他城市比较 意大利从来没有给过年轻人更多的空间。 如何在危机时刻建立新品牌? 成功的理想秘诀。你必须做你自己,并非常有信心。时尚界很大,很难找到自己的路。 如何平衡创造性和业务需求之间的关系? 我从来没有过于看重业务方面。我的风格是非常高调和运动,但同时很容易穿。我一 直致力于这2方面的平衡。 作为数字时代的一部分,传统的发布秀之外怎样促进新品牌? 在数字世界中,一切都必须以自然的方式来完成。要有众多的追随者,并充分利用所有 可用的媒体是很重要的。我特别喜欢inStaGraM和faCeBook 。 谁帮助了意大利时装的时刻? GiorGio arMani的支持刚刚开始,但是一个新兴设计师可以得到很多知名度的美 丽信号。 你想要谁在你的秀? riHanna 或是 BeyonCe’. 想为哪个意大利品牌设计? prada是我爱的品牌还有VerSaCe,和我一样强大一个品牌,但在不同的级别。 商业视角 - 运动装拯救 经过一个摇摆的2013后,运动装部门有望在2014年实现记录,归功于索契冬奥会和巴西 世界杯,将推动大众的消费和激情。在做个日益被大型时尚品牌侵占的领域。faBio GiBellino 打倒奥运会,奥运会万岁。这不是一个矛盾,事实上是一个诠释。尤其是我们讨论运动 装世界的时候是最合乎逻辑的。看下近年来nike , adidaS 和 puMa的预算就能了解这 反复的原因和理由(唯一的例外是巨头BeaVerton)。过去三年事实上adidaS从2011 年的(估算)133亿欧元经2012年的149亿欧元到2013年的144亿欧元(估算)。puMa也 大概:2012年底的30亿欧元到去年的37亿欧元和今年(估算)的仍为30亿欧元。然而 nike有所不同,仍然有着持续的不同程度的增长。该美国集团在 2011和2012年之间实际 上增长了23.7亿欧元的营业额,而2012年和2013之间,可以这么说,增长了14.8亿欧元。 好吧,忽略品牌的重新定位和销售部门内部策略的各种变革,尤其是对puMa,2012依 仗几个著名事件:北京奥运会和欧洲足球锦标赛。可以预期这些对2013的不良表现是最 好的解释。这就是为什么2014年该领域的表现非常乐观。因为今年的索契冬奥会加上巴 西世界杯,全球增长机会不能错过。事实上体育用品行业的世界联盟中的大牌们提供 了3.5-4%的增长率。去年刚好相反,至少其涉及到的领域中,那些个别公司和专门的 人,除了其自身能力做出好产品之外,要了解什么是近年的趋势。也就是说业内的下 滑总是更大和系统化,来自时装设计师和快时尚的大品牌。最明显的例子是GiorGio arMani在2008北京奥运会成为了意大利国奥队的官方服装赞助,不只正装也包含运 动装。它不是唯一,因为在索契 H&M赞助瑞典国家队,laCoSte为法国对,ralpH lauren为美国队,但仅限于奥运村和闭幕式,以及德国服装品牌BoGner将伴随德国 队的颁奖和仪式。但这还不是全部,回想不久前的巴黎男装时装周,历史悠久的品牌 GiVenCHy发布了一个篮球场世界的系列,其设计师riCCardo tiSCi与nike签订了 合作协议。或者干脆看网球冠军noVak dJokoViC在大满贯与品牌uniqlo的合作。 此外时尚和功能性的结合已经是很长的历史了。其元年至少从一个象征性的事件是2002 年adidaS和 yoHJi yaMaMoto合作诞生的y -3。更不用提kerinG 和puMa。一切 都已经或多或少地作为一个结果,而体育/运动服饰领域在成熟市场如欧洲和北美实质 上整合了其最佳性能,加之中国加强表现。在产品方面引领行业的是运动鞋。nike占 到57 %的销售额,adidaS和 puMa 分别是48 % 43% 。而服装在nike 和 puMa占到 39%,adidaS占到 34 %。当然我们还必须考虑到市场危机的因素,然而奥运会与否 影响了所有的预算。一个例子是意大利,低于平均百分点的一个市场。事实上据Sita reSearCH数据,在运动服行业,包括超过14岁的意大利客户而不包括游客,外国居民 和公司的样本截至2013年营业额下降6.5 %至97 亿欧元,按运动鞋售出数量下降3.5%至 2.837亿双。或多或少同样的事情发生在活跃运动领域,除了运动鞋之外营业收入下降 6.3 %为7.32亿欧元,在售出数量上下降4.9% 为2140万件。这一切在过去15年已经表现在 专门商店的明显减少,从大约7,500间到少于5000间,正如伦巴第大区时尚与运动协会总 裁兼aSSoModa副总裁主管体育和运动装的MauriZio GoVerna所说:“这并不意 味着该行业正处于危机之中,确实运动装的扩张使得我们能够扩大客户群,而最终趋势 仍然在于需要大量的发展空间。”因此在黑海畔正在分配奥运奖牌和巴西在做世界杯的 最后准备的时候,我们可以开始希望线的黄金年,要了解会有在产品的互相竞争,并希 望他们能获胜,正如GoVerna指出的“一切都将取决于运动员的成绩。” 聚光灯 - tHankS GotH 随着将在2014年上映的两部电影以及正在拍摄中的2015年的3部影片,包括 《BeetleJuiCe阴间大法师》的翻拍和卡通片《tHe addaMS faMily亚当斯一家》 ,tiM Burton似乎鼓舞了男装成衣的秀场。暮光笼罩的毯子,穿着暗黑系的黑色皮 衣。faBio Maria daMato 黑暗灵魂和破烂的外套。暗夜氛围和尖锐态度。仿佛时尚课程和度假只是一个借口把 灵魂卖给魔鬼。虽然说对于2014/15秋冬季在趋势方面仿佛什么都有一点,但同样装扮 成暗黑生物的愿望从未如此强烈过。似乎那些借鉴自未发表的tiM Burton电影的哥特 语言和极为不羁的态度,从来没有到像今日一般,自从被诅咒的天才alexander lee MCqueen逝去后,国际时装周的秀场从未展现过这种对神秘的优雅的狂热。激励造 型师和设计师的是这一年将是Mr. Burton的伟大风格的回潮,一系列相关电影正在制 作中。榜首是《BeetleJuiCe阴间大法师》的翻拍(第一版是1988年),然后是《BiG eyeS大眼睛》,期待在今年上映,灵感来自50年代的画家MarGaret keane。但真 正的繁荣将是2015年在各方面三部:卡通版的《tHe addaMS faMily亚当斯一家》, 由Matt WilSon设计的游戏改编的电影MonSterpoCalypSe,最后但并不限于此的 《niGHt of tHe liVinG dead活死人之夜》。同时, 秀场采用了一系列的引用,有 些甚至是直接的照搬,不过是开心的和彻底的参照。从活死人之夜里的墓地,CorpSe Bride僵尸新娘和frankenWeenie科学怪狗(图片03),到niGHtMare Before CHriStMaS怪诞城之夜的失去爱的痛苦,其中JaCk SkellinGton(图片05 )用针和 粗线缝起自己心爱的Sally。以及已故的alexander MCqueen (图片02 )为SaraH Burton制作的维多利亚女王时代的大衣。之后是准备潜入蕾丝的畸形大头的三层或是 四层的para胶,更不用提涂满泥浆的断头谷(图01 )的神秘的杀人夜。或者是黑色衣 打扮的蝙蝠侠(图09 )。从未脱离该气氛的riCk oWenS,经过多年发展出了完整的巫 师梯对和审美研究人员,在本季的任何趋势之外(照片04 )。在这个世界的Model iCon,一直是他也只有他:JoHnny depp。在镜头前美丽,私人生活一样常规和家庭 化。从剪刀手爱德华(图片06 ),一部使其在全球成名的电影,以及理发师陶德(图片 11 )的吟唱到黑暗阴影(图片08 )的黑色幽默 ,被 andreaS MelBStoad(图片07 ) 为dieSel BlaCk Gold设计的男装首秀的舞台借鉴 ,还有令人尊敬的rei kaWakuBo 为CoMMe deS GarConS(图片10 )系列。前卫时尚的参照很可能会被好莱坞大片震 惊。不过本季的那些作品,t台上死尸般的黑洞和掩盖在头发阴影中的苍白面孔也许将 是Mr. Burton的下个作品的完美造型。 概述 - 猎物&猎手 本季一直专注于寻找在立即穿和异常期望之间的难以捉摸的平衡。如果说t台被怀旧气 息感染,那么总的感觉是去体验,而不是照搬传统的符号。文字 diane pernet 。 图 片 Sonny VandeVelde tHoM BroWne明白一场好的时装秀往往就像好的文学作品 –以 一个扣人心弦的故事 为核心和让人心脏怦怦直跳的潜台词。这一季的故事情节是100 la CaMBre的比利时学生设置的丛林中的羊毛动物的雕塑园中的穿着粗花呢的顽童 们。尽管其本身就足够娱乐性,但当与毛边和StepHen JoneS的动物头帽子和头饰搭 配起来,很显然BroWne的男人们同时是捕猎者和猎物。这给了他们那种同样的原 始,野蛮的力量,那些人在摄影师CHarleS fréGer的“狂野人”系列中散发出的。 走出丛林进入城市圣地,这是一个riCk oWenS的统治者和被统治者的故事。oWenS 喜怒无常,想着警察,权威的终极标志对于他这样的叛逆者。可以理解的是,50岁时 他也会是现在他的领域的权威,有一些特别深刻的关于他的精神冥想被转换为一个坚 实而精致的色板的我方法。再有就是raf SiMonS的解构 - 重建,艺术与时尚之间的完 美联姻。这位比利时设计师携美国艺术家SterlinG ruBy整合了两种美学呈现了一种 时尚不需要向艺术跪拜而可以是艺术本身的系统的无序感。当你想到当下有多少博物 馆正把目光转向时尚,这些想法就不会奇怪了。MS. prada和 Mr. Bertelli明年将在 米兰揭幕其prada现代艺术博物馆,而drieS Van noten不久将在巴黎装饰艺术博物 馆开设其回顾展。 SiMonS的艺术系列是一次伟大的启程,因为他放弃了其标志性的 印花和刺绣,用阴影的细微差别取代,扎染,浸染和对比材质包括马海毛,丝绒,牛 仔布和帆布。我一直欣赏drieS Van noten的一件事是他喜欢看起来旧的,舒服和用 过的东西 – 让你好奇在其最新系列中的卡其是否来自“狂热的文艺复兴时期”的古董 军装。MaiSon Martin MarGiela设置的来自早年的场景和蓬蓬的大翻领以及缠绕 的衬衫,军毯裹成的战壕和橡皮艇,帐篷和潜水背心制成的夹克。对于CHriStopHe leMaire,多元文化的引用总是保持舒适的从毛泽东时代的中国工装极为CHiC,从中 东游牧部落和复古的音乐家的参照。该系列是纯粹的奢华与优雅而不落入资产阶级俗 套。Haider aCkerMann的一切都与其19世纪初的浪漫主义剧团的梦幻般的风度相 关。长大衣和低裆裤,柔软的夹克搭配华丽的面料,懒洋洋的比例和过度的体积,他们 把男人变成了诱人而又合乎情理的生物。与此同时Junya WatanaBe和 prada则 再 生了一个独特的teddy Boy。WatanaBe把英式剪裁与功效服与“CHerry on tHe Cake”剪裁混合- 一个衣领和领带。prada展示了修身军装,朴素的西服搭配长裤以 及活泼的运动鞋。街头-运动风和超级精美的剪裁是GiVenCHy的秘诀,ZeGna – 和 dior,kriS Van aSSCHe复兴了经典男装面料像是粗花呢,Glen格子花呢以及细条纹 面料。在andrea inContri 和 lanVin,创造性的笔触很干净,纯洁,现代而简朴, 而iSSey Miyake则创造了飞溅的色彩和ktZ勾勒的神秘符号和代码。总而言之,秋冬季 一直都是关于寻找那个介于即时穿和永恒渴望之间的微妙平衡。也许这就是为什么设计 师们以每一种可想象的轮廓尝试做大衣。虽然有大量的怀旧,但也有一个令人欣慰的新 突破的愿望 - 尽管没有熟悉的完全舒适。
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