MFF
Magazine For Fashion
n. 73. MARZO/APRILE 2014. Solo in abbinamento con MF/Mercati Finanziari - IT Euro 4,50 (3,00 + 1,50) TRIMESTRALE
Supplemento al numero odierno di MF/Mercati Finanziari. Spedizione in abbonamento postale L. 46/2004 art. 1 C. 1 DCB Milano
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international edition
Nella foto, Nicola Formichetti con quattro look Diesel f-w 2014/15 ritratto da Alex Sainsbury
THE ITALIAN JOB
RINASCERE A VENEZIA. ESSERE IL DELFINO DI RENZO ROSSO. LA PRIMA SFILATA DA DIRETTORE ARTISTICO. LA PASSIONE PER IL MONDO DELLA MUSICA. NICOLA FORMICHETTI SVELA LA SUA NUOVA VITA. TRA PRESENTE E FUTURO DI DIESEL
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La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08â‚Ź al minuto).
16 | MFF-Magazine For Fashion
Roksanda Ilincic
Acne studios
Manish Arora
Fay
Emporio Armani
Antonio Marras
Alexander McQueen
Frankie Morello
CĂŠline
Simone Rocha
Ktz
The row
Ermanno Scervino
Cividini
Viktor & Rolf
Sergei Grinko
Lanvin
Rick Owens
Proenza Schouler
Giles
MFF-Magazine For Fashion | 17
Costume national
Hache
Stella McCartney
Marc by Marc Jacobs
Mother of pearl
MM6
Msgm
Marni
Richard Nicoll
Trussardi
Helmut Lang
Drome
Jil Sander
Rodarte
Tommy Hilfiger
Dkny
openview Walk this way. Ăˆ l'ora di intraprendere un nuovo percorso strategico che diventa nota d'orgoglio. Dna plus
the italian job
contemporaneitĂ . Radici blasonate e approcci innovativi. Partendo dalle origini per guardare avanti. E il nuovo numero di MFF-Magazine For Fashion, dedicato alle collezione donna autunno-inverno 2014/15, fotografa quel next step che si respira e che ha un'anima precisa. Italy's comeback. O comeback to Italy. Come Nicola Formichetti, direttore artistico di Diesel, che racconta nella cover story la sua nuova vita dopo l'approdo nel regno di Renzo Rosso. Con la riscoperta dell'Italia, tra presente e futuro del marchio, protagonista di un mega-evento a Venezia. Un Italian job, per dirla alla Hollywood style, che sta diventando un sentiero. Battuto da maison e stilisti che hanno raccontato nelle loro interviste la scelta di rimanere indipendenti. O le opportunitĂ di espansione worldwide per le Pmi della moda e del lusso, che da sempre sono state l'anima e le fondamenta del sistema fashion italiano. Che non vuole solo camminare. Ma correre. Stefano Roncato
AR8036H
20 | MFF-Magazine For Fashion
contents Fall-winter 2014/15
16 e 17
openview
48 e 49
steFano roncato 34 e 35
facecool
silvia Manzoni 50
Francesca Manuzzi, Matteo zaMpollo 36 a 40
frontrow donatella versace + versace
52
bienvenew Francesca Manuzzi
giles deacon rosario Morabito
54 e 55
giaMpietro baudo 44 a 46
gabriele colangelo alessia lucchese
alice Merli 42 e 43
Jack Mccollough e lazaro hernandez
paul sMith rosario Morabito
56
cĂŠdric charlier silvia Manzoni
il Finale dello show FirMato alexander wang
22 | MFF-Magazine For Fashion
contents Fall-winter 2014/15
58 e 59
veronica etro
75
chiara bottoni 60
steFano roncato, Michele bagi, Fabio gibellino, Francesca Manuzzi, angelo ruggeri, Matteo zaMpollo e Michela zio
siMon gao rosario Morabito
62
anna Molinari chiara bottoni
64 e 65
68 a 73
77 e 78
l'elogio del norMale diane pernet
the italian Job steFano roncato
the season
due opzioni per crescere Fabio gibellino
80 e 81
the shop five Francesca Manuzzi, Michela zio e Matteo zaMpollo
il line-up Finale di barbara casasola
24 | MFF-Magazine For Fashion
contents Fall-winter 2014/15
82
the insider
92 a 101
Francesca Manuzzi 84 e 85
calvin klein collection n°21 Prada dolce & Gabbana dior louis vuitton miu miu cÊline valentino saint laurent
top of the tops Francesca Manuzzi, Matteo zaMpollo
86
video awards Matteo zaMpollo
88 e 89
accessor-hype Michele bagi
90
groom service Francesca Manuzzi
the best
102 a 122
trends shiny days PoP furs
la scenograFia di roberto cavalli
26 | MFF-Magazine For Fashion
contents Fall-winter 2014/15
folkish Grey tailorinG fascino felino noir seduction cool wool cartoonish zoo sexy sabbath neo oPtical shearlinG 123 e 124
must have snow fur think Pink arlecchino 60's
l'allestiMento superMarket creato da chanel per il suo show
in cover nella Foto, nicola ForMichetti con quattro look diesel F-w 2014/15 servizio steFano roncato Foto alex sainsbury
SH OP LA NV IN .C OM
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34 | MFF-Magazine For Fashion
facecool people
Jean andré WOrK: Illustrator / FOr: Himself / WHere: Paris «Hello, I work as graphic design and drawer in Paris for brands, labels, magazines, agency or private». È l'inizio di forse centinaia di curriculum di illustratori francesi. Ma scorrendo qualche riga più in basso nel profilo di Jean andré si trovano i clienti. e si passa da Nike a le coq sportif, da colette alla Universal. e i suoi lavori sono davvero tra i più apprezzati. Rigorosamente (o quasi) in bianco e nero, andré è uno dei nomi più in vista dei nuovi illustratori parigini, con una passione spiccata per il corpo femminile letto, di volta in volta, in modo realistico o minimal.
eddy anemian WOrK: Fashion designer / FOr: Eddy Anemian / WHere: Bruxelles Desidera che le sue radici armene si riconoscano. che danze e colori parlino attraverso gli abiti. anemian, 24enne, con un diploma in moda a lione e oggi al quinto anno de la chambre di Bruxelles, ha vinto l'H&M design award 2014 con una collezione ispirata a Tilda Swinton in Io sono l'amore e al pittore Ingres. Ha già un'esperienza tra le fila stilistiche di Balenciaga e spera che la sua esperienza parigina continui: «Voglio essere un designer da quando ho cinque anni e ho sempre sperato di lavorare a Parigi e, chissà, un giorno avere un mio brand. e questo premio mi fa credere che tutto questo si possa realizzare».
max Brun WOrK: Founder & Ceo / FOr: Hi! Production / WHere: Milan Woody allen e Roman Polanski, passando per Wes anderson, Michel Gondry, Giuseppe Tornatore e Wim Wenders, ma occorrerebbero troppe righe per enumerarli. Il nome di Max Brun, come executive producer con la sua Hi! Production va a siglare progetti che solcano gli schermi delle anteprime di cannes, con il corto di Prada A Theraphy diretto da Polanski, così come del festival di Roma con Castello Cavalcanti di Wes anderson, i corti di MiuMiu, sempre presenti a Venezia. Poi, il doppio filo con l'arte che lo unisce a Vezzoli, Hirst, Gehry, la Beecroft e la abramovic. In una serie di progetti video, tra adv, corti e progetti speciali d'eccellenza.
alexandre de BetaK WOrK: Founder / FOr: Bureau Betak / WHere: Paris, New York, Shanghai «coming soon for the last 20 years», dice l'homepage del sito web di Bureau Betak, l'azienda di production fondata da alexandre De Betak nel 1990. Venticinque anni e più di 600 show, creative director e producer con uffici a Parigi, New York e Shanghai e alle spalle la creazione di eventi speciali, installazioni e sfilate di Dior, Hussein chalayan, Rodarte, Jason Wu, Viktor & Rolf, Michael Kors, Berluti ed H&M. È l'uomo con il microfono nel backstage, il regista assoluto, che tiene le fila. Memorabili il primo show di Miu Miu a New York nel 1994 e il live webcast di Victoria's Secret che mandò in crash il sito del brand nel 2000.
micaela erlanger WOrK: Stylist / FOr: Hollywood celebs / WHere: Los Angeles Tastemaker e tra le 25 stylist più potenti di Hollywood. Si autoproclama vintage-a-holic e il suo portfolio clienti include lupita Nyong’o, Michelle Dockery, Martha Plimpton e Winona Ryder. la erlanger, laureata alla Parsons di New York con un Ba in design e management e con sei anni di esperienza al fianco della stylist annabel Tollman, ha avuto come prima cliente Joely Richardson per il tour promozionale di The Girl With the dragon tattoo ed è l'anima dietro la nuvola azzurra che ha fatto volteggiare lupita sul palco degli oscar 2014 durante la premiazione come miglior attrice non protagonista. Se ne sentirà parlare ancora e ancora.
MFF-Magazine For Fashion | 35
Dieci personaggi cool, hot names italiani e internazionali. Giovani imprenditori, designer eclettici, it-people e nuovi creativi, finiti sotto i riflettori. Da tenere d’occhio, perché stanno mettendo la loro firma nel fashion business. Un giro del mondo alla ricerca dei volti più interessanti dell'universo della moda. Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
alan gelati WORK: Photographer / FOR: Himself / WHeRe: London Vive a Londra con due Jack russel, classe 1972, Gelati è sì un fotografo, ma prima di tutto un nutrito appassionato d'arte a tutto tondo. Si forma alla Civica scuola di fotografia seguendo le classi del professor Chiaramonte, per poi iniziare un corso di estetica e storia dell'arte a Brera. Nel 1998 arriva il momento londinese, con un ingaggio come fotografo d'opere per la casa d'aste Christie's, di cui non si lascia sfuggire l'ulteriore corso in dealing. Un training che oggi l'ha portato a una carriera da solo artist e un cv che annovera Harper's Bazaar, ID, Vanity Fair, il Sunday Times, ma anche L'Oréal, Givenchy, Chopard, Nivea e molti altri.
anaïs laFaRge, ROmain JOste and guillaume steinmetz WORK: Founders / FOR: The broken arm / WHeRe: Paris Aperto un anno fa è da subito entrato nei luoghi più hip di Parigi. The broken arm è il concept store fondato da Guillaume Steinmetz, Anaïs Lafarge e Romain Joste, dopo aver lavorato insieme per quattro anni al sito De Jeunes gens modernes. Un po' caffetteria, un po' negozio, vive con dei ritmi rallentati rispetto al mondo, si concede il tempo per respirare in un'atmosfera rilassata e accogliente. La scelta dei marchi è altissima (Raf Simons, 3.1 Phillip Lim, Bernhard Willhelm), come quella delle esclusive, create per lo store. Ultima, e praticamente sold-out, quella del collettivo francese Ètudes, realizzata per la spring/summer 2014.
elena PeRminOva WORK: It girl / FOR: Herself / WHeRe: Mosca Sembra Cenerentola degli anni 10, con una storia così incredibile da sembrare falsa. Elena Perminova è una it-girl russa, moglie di un oligarca del Paese, Alexander Lebedev, e madre di due figli. Dov'è la poesia quindi? Che lei e suo marito si sono conosciuti in galera, quando lei era stata arrestata a 16 anni per spaccio, ma subito pronta a collaborare, e lui era un potente politico, che si prendeva cura di un programma di protezione testimoni. Da quel momento in poi le loro strade si sono incrociate più volte. Fino a trasformare «Lena» Perminova in una delle socialite più famose e importanti al mondo. Ad appena 27 anni.
HeROn PRestOn WORK: Founders / FOR: Been Trill / WHeRe: Los Angeles Dalle sue mani, ma soprattutto dalla sua testa, è nato buona parte di ciò che è super hype oggi. Mr Heron Preston è il fondatore di Been Trill, un collettivo di artisti e dj che ha anche una sua linea di abbigliamento streetwear. Con solo pezzi best-seller, ovviamente, connessi a doppio filo con la web culture. Tutto è iniziato dal suo blog di street style, dalle sue fotografie, che presto si sono trasformate in un libro. Da allora Heron Preston ha iniziato a riempire le agende dei cool hunter con il suo nome, sempre alla ricerca di nuove sfide. Oltre a essere anche global digital producer per Nike.
Haley WOllens WORK: Stylist / FOR: Celeb - pop star / WHeRe: New York È un duro lavoro, stare nell'ombra delle superstar, soprattutto se queste sono Drake o Miley Cyrus, cioè alcune delle più famose al mondo. Haley Wollens è la donna dietro le quinte dei look più azzeccati delle pop star. Una carriera un po' casuale, assunta ancora studentessa a The Fader, come stylist per la nuova hip hop sensation del 2004, quella che oggi tutti conosciamo come M.I.A., ancora sua cliente. Da allora è partita una escalation perfetta, da semplice it girl a curatrice dei lookbook di Opening ceremony e regista di video musicali nel tempo libero. Quando riesce a trovarlo nella sua agenda fittissima.
36 | MFF-Magazine For Fashion
ON STAGE
Front ROW A cura di Alice Merli
Il made in Italy celebrato worldwide e la mostra con la M maiuscola che animerà il Met museum di New York
exhibition
London
Rio de Janeiro
Dagli anni 50 a oggi, da Giambattista Giorgini a Fausto Puglisi. Il V&A-Victoria and Albert museum di Londra ha scelto di raccontare «The glamour of italian fashion 1945-2014» con un percorso sui generis. La mostra, sponsorizzata da Bulgari e aperta fino al 27 luglio, racconterà attraverso capi e accessori, immagini d’archivio e filmati, l’influente contributo della moda italiana dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. «Circa metà degli oggetti esposti appartiene alla collezione del V&A, mentre la restante metà proviene da prestiti e donazioni di cui siamo molto fieri», ha spiegato Sonnet Stanfill, curatrice della mostra e del dipartimento di moda presso il museo londinese.
Anche il Brasile ha scelto di rendere omaggio alla moda italiana. Fino al 6 luglio la Fundação Cidade das artes di Rio de Janeiro ospiterà la mostra «Italian glamour», con creazioni iconiche, firmate dai più grandi nomi del made in Italy e indossate dal jetset internazionale, dagli anni 50 a oggi.
Beijing
Rome
Affluenza da record per la mostra «Discovering italian fashionMade in Roma» che ha animato gli spazi della Tsinghua university di Pechino, il più blasonato ateneo cinese dedicato alla creatività e al business. In scena la storia della moda italiana, con un focus particolare sulla couture capitolina dagli anni della Dolce vita a oggi. La flash exhibition, organizzata da Class editori e MF Fashion con il supporto di AltaRoma, ha infatti registrato oltre 5 mila visitatori durante i tre giorni di apertura al pubblico.
E mentre il mondo celebra la moda italiana e il suo fascino, l'Italia non resta a guardare. Il Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma sta infatti studiando la prima grande mostra in Italia dedicata alla storia del fashion made in Italy. L'exhibition dovrebbe essere inaugurata entro la fine dell’anno, con vernissage previsto nella prima metà del mese di dicembre. A curare il progetto dovrebbe essere la storica della moda Maria Luisa Frisa, in tandem con Stefano Tonchi, direttore di W, coppia che ha già lavorato in passato a una serie di exhibition importanti per la Fondazione Pitti immagine discovery di Firenze.
New York Un omaggio speciale a Charles James, padre della couture made in Usa. Il Met-Metropolitan museum of art di New York festeggerà il 2014 con una mostra dedicata alla storia della moda Usa e con la trasformazione del Costume institute, le cui sale verranno ribattezzate Anna Wintour costume center in onore dei 16 anni di eventi benefici e di fondi raccolti dal potente e iconico direttore di Vogue America. «Volevamo spiegare dove è nata la nostra moda e quanto incredibile e forte è stato il gusto imposto da James a suo tempo e oggi ancora percepito dal fashion world», ha spiegato il curatore Harold Koda, affiancato da Elettra Rossellini Wiedemann (nella foto) che ha indossato una piccola preview della mostra: un abito da ballo del 1952.
DsquareD2.com
38 | MFF-Magazine For Fashion
Weitzman @ Hong Kong Dopo il test di Milano, il matrimonio tra Stuart Weitzman e l'archistar Zaha Hadid conyinua. Lo shoes designer è infatti approdato in Cina, a Hong Kong, con la sua seconda boutique progettata dalla Hadid. Lo spazio, aperto insieme a Pedder group, si trova nel mall Ifc e si sviluppa tra linee fluide e dettagli futuribili. Nel prossimo triennio il brand crescerà ancora in Asia grazie a una serie di new opening.
ON STAGE
Front ROW A cura di Alice Merli
Sei progetti architettonici unici, sei punti vendita pronti a siglare una nuova strategia retail
opening
Giambattista Valli @ Milan Dopo l’apertura delle due boutique parigine, Giambattista Valli approda a Milano con la sua prima boutique italiana, in un raccolto cortile in via Sant’Andrea 12: uno spazio di 130 metri quadrati dalle atmosfere d'atelier, che svelerà tutto l'universo creativo dello stilista.
Michael Kors @ Shanghai Il primo flagshipo non si scorda mai. Michael Kors, colosso a stelle e strisce che naviga verso i 3,2 miliardi di dollari di fatturato per l'intero esercizio 2013/14, corre nel retail in Cina grazie all'apertura del suo primo flagship store nell'ex Celeste impero. Lo spazio di 6 mila metri quadrati sorge nel Jing An Kerry centre di Shanghai. E per celebrare l'evento lo stilista americano, durante la prima settimana di maggio, approderà in città per un evento speciale dedicato a raccontare il suo mondo alla clientela cinese.
WP @ New York Battesimo del fuoco per Wp Lavori in corso che arriva negli Stati Uniti con il suo primo Wp store a New York, passo iniziale di una strategia di espansione in tutta l'area del Nordamerica. Il flagship di 160 metri quadrati si trova a Brooklyn ed è situato nel centro dello storico quartiere di Cobble hill.
Bulgari @ Rome Céline @ London Céline torna a Londra, ma in punta di piedi, così come l’aveva lasciata. Il marchio di Lvmh, dopo avere chiuso il suo unico store londinese nel 2009 senza preavviso né grandi spiegazioni, ha infatti aperto il suo primo flagship nella capitale britannica al numero 103 di Mount street. A pensare lo spazio Phoebe Philo, anima creativa della maison, che a Londra aveva già trasferito l’ufficio stile della griffe. Entro la fine dell’anno il marchio al centro di un grande piano di sviluppo prevede altri 15 nuovi store worldwide.
Bulgari ha rinsaldato il suo legame con Roma, facendo partire da qui le celebrazioni del suo 130° anniversario. Per l'occasione Peter Marino ha rinnovato, dopo mesi di restauro, la storica boutique di via Condotti 10. L'archistar ha lavorato nel rispetto del progetto degli anni 30 di Florestano Di Fausto.
40 | MFF-Magazine For Fashion
ON STAGE
Front ROW A cura di Alice Merli
Sei matrimoni creativi che scriverranno sei progetti unicum, tra fast fashion, menswear e youngwear d'avanguardia
capsule
Vaccarello @ Versus
Andrea Pompilio @ Canali
Alexander Wang @ H&M
Dopo M.I.A. e JW Anderson sarà Anthony Vaccarello il nuovo designer chiamato da Versace a progettare l'universo di Versus. «I vestiti creati da Anthony hanno tutto ciò che amo: sono sensuali, dinamici, audaci. È un talento naturale, ha la tecnica e la sicurezza che servono per spingere la moda dove vogliono le donne di oggi», ha detto Donatella Versace, «Non vedo l’ora di collaborare con lui e di vedere Versus-Versace attraverso i suoi occhi». La capsule sarà composta da ready to wear e accessori.
Andrea Pompilio approda ufficialmente da Canali. Per il marchio milanese di abbigliamento maschile lo stilista sarà consulente creativo, il primo nella storia dell’azienda fondata 80 anni fa, e debutterà sulla passerelle con una capsule collection il 23 giugno durante l’edizione primavera-estate 2015 di Milano moda uomo. Il compito del designer sarà quello di dare un twist al guardaroba maschile classico del marchio, reinterpretando forme, tessuti, stampe e colori, in una chiave decisamente innovativa.
Con un annuncio a sorpresa, virale e lanciato in occasione del Coachella music festival, Alexander Wang ha svelato il suo matrimonio con H&M. Il designer, già direttore creativo di Balenciaga, creerà una linea donna e uomo oltre a nuovi prodotti lifestyle. L’intera collezione sarà disponibile dal 6 novembre. «Alexander è uno dei più importanti esponenti moda del momento. Capisce alla perfezione i desideri del pubblico e li realizza con passione», ha detto Margareta van den Bosch, creative advisor di H&M.
Kate Moss @ Topshop
Simone Rocha @ J brand
Roland Mouret @ Banana republic
Dopo tre anni e mezzo di separazione, Kate Moss e il marchio britannico Topshop hanno fatto pace. E sono pronti a lanciare la nuova collezione creata dalla supermodel per il marchio dell'orbita Arcadia. Battezzata Being Kate, la nuova etichetta promette di realizzare gli stessi record di vendita registrati dalle passate collaborazioni. La collezione verrà venduta sul sito web di Topshop e attraverso la piattaforma retail della catena inglese, che conta sulla presenza di doors in 40 Paesi differenti.
J Brand ha affidato a Simone Rocha la realizzazione di una capsule collection, che arriverà sul mercato nella seconda parte dell'esercizio 2014 in una piattaforma selezionata di store internazionali. Dopo le collaborazioni con il duo di Proenza Schouler e con Christopher Kane, il brand contemporary californiano ha confermato la sua attenzione verso i giovani creativi, arruolando la vincitrice 2013 del British fashion council emerging designer award. La collezione sarà presentata a stampa e buyer a luglio.
Banana republic continua il suo percorso nella moda scegliendo un pezzo da novanta. Il marchio che fa capo al gruppo Gap ha infatti arruolato Roland Mouret per realizzare una speciale capsule collection di abiti, che sarà nei negozi del marchio a partire dal prossimo mese di agosto. La neonata etichetta sarà composta da un totale di 25 pezzi, destnati solo al segmento femminile.
shop at albertaferretti.com
42 | MFF-Magazine For Fashion
backstage
donatella versace + versace «ho voluto celebrare il coraggio della donna. e ho lavorato sui codici versace per eccellenza: sensualità, determinazione, provocazione». parola dell'iconica designer, che ha appena salutato l'ingresso del fondo blackstone nel capitale della griffe, pronto a portare in dote 210 milioni e il progetto quotazione. Giampietro Baudo
I
l coraggio della donna, il coraggio di una donna. l'autunno-inverno 2014/15 di casa versace ruota tutto intorno a una parola: forza. «con questa collezione ho voluto celebrare il coraggio della figura femminile. non solo la forza interiore ma anche quella che esibisce al mondo. e ho lavorato sui codici versace per eccellenza: sensualità, determinazione, provocazione e orgoglio». a spiegare l'esercito di valchirie che calca la pedana allestita nella sede di via gesù, nel cuore di milano, è donatella versace. pronta a immaginare un’armata sensuale capace di vincere la sua più grossa battaglia: «sfilare su questa passerella», ha scherzato dietro le quinte la stilista. pronta, pochi giorni dopo lo show, ad accogliere a braccia aperte blackstone, il fondo di private equity statunitense che ha versato 210 milioni di euro per entrare nel capitale della griffe con una quota pari al 20% (150 milioni di euro verranno corrisposti in seguito a un aumento di capitale, ndr). «sono molto felice di poter iniziare a lavorare con blackstone e con stephen schwarzman (fondatore e ceo del fondo di private equity, ndr)», ha spiegato la designer, «di cui ammiro l'operato e che condivide con me la stessa visione familiare nello sviluppo che interesserà il futuro della maison versace. nel corso degli anni abbiamo guadagnato un posizionamento forte e unico nel mercato internazionale del lusso, e credo che questo investimento attuato nella maison, insieme con un management incredibile e una chiara visione progettuale, assicureranno a versace un futuro di grande sviluppo». difficile darle torto, anche a fronte dei dati di bilancio registrati nell'esercizio 2013, chiuso con 479,2 milioni di euro di ricavi (+17,2%), 71 milioni di euro di ebitda (+59,7% e un’incidenza sulle vendite del 14,8%) e 10,9 milioni di utile netto (+27,6%). il 2014/15 della griffe nasce dunque sotto una buona stella, e mentre nel futuro l'ipotesi quotazione si delinea sempre di più, il presente è scandito dalla passerella autunno-inverno 2014/15. progettata tra sensuali tagli in sbieco, architetture ergonomiche, linee nette e decorazioni preziose prese in prestito dal mondo militare. che si tratti di mostrine ondeggianti sulle spalle, di medaglie scintillanti e preziose o di onorificenze regali. «ho voluto disseminare la collezione di piccoli tocchi militari che potessero accompagnare il racconto di una stagione molto versace, fedele al dna della griffe», ha concluso, «in un certo senso l'immagine di questa stagione è più semplice rispetto al solito. È una femminilità esaltata dalle linee. una figura capace di ammaliare e sorprendere». proprio come madame donatella. trasformata da musa in guida. e capace di assicurare alla medusa il futuro che le spetta nel panorama della moda worldwide. Full translation at page 125
MFF-Magazine For Fashion | 43
nella Foto sopra, il runway order della sFilata autunno-inverno 2014/15 di versace, andata in scena pochi giorni priMa dell'ingresso del Fondo blackstone nel capitale
44 | MFF-Magazine For Fashion
Alessandro De Benedetti @ mila schÖn Illustratore in primis e un cv che lo vede da Malo, Thierry Mugler, Exté, Tru Trussardi e alla guida di progetti in singola, con la sua linea eponima. De Benedetti riceve il testimone creativo di Bianca Maria Gervasio, al timone stilistico di Mila Schön da cinque anni, e conia un omaggio ai 70s. Lo stilista per la nuova era del marchio, affidato da Itochu corporation al New antica group attraverso una master license, studia una maxi installazione video ispirata al cult movie Una lucertola con la pelle di donna interpretato da Florinda Bolkan. Tra atmosfere dark e rimandi geometrici alla forma del triangolo, presente in tutta la collezione. «Il gusto sofisticato tipico di questo decennio resterà una cifra costante di Mila Schön», ha raccontato De Benedetti, «l’intenzione è riposizionare il marchio in una nicchia di mercato dall’alto valore culturale. E a breve lanceremo anche l'e-commerce».
Nicolas Ghesquière @ loUis VUiTTon Un solo verbo: «The timeless is now». Nicolas Ghesquière lancia la sua idea di Louis Vuitton, atemporale. L'ex direttore creativo di Balenciaga raccoglie il testimone di Marc Jacobs alla guida della maison di Lvmh con uno show iridato dalla luce che penetra dalle persiane del Cour carrée du Louvre. In un inno al daylight: «Al giorno nuovo, un giorno importante», come recita la lettera-release scritta da Ghesquière. In sala Jean-Paul Gaultier, Stefano Pilati e Azzedine Alaïa e le go girl del cuore creativo del designer, come Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourg, a scoprire le citazioni 60s e 70s, le pelli artigianali, tubini leather zippati e silhouette strette in vita dalla cintura. Poi, trench in cocco, pant da space-biker, gonne da ragazze pom-pom bobo. Ai piedi, boots e stivali dal tacco midi e tra le mani un métissage monogram, per la parata di new bags, tra una nuova Speedy mono-manico, le mini Alma, la Petite malle, una nuova bag arrotolata e la doctor bag trapezio. The time is now e Ghesquière è pronto a rispondere.
Jason Wu @ boss
Graeme Black @ lEs coPains
Usa e Taiwan meets Germany. Architettura e natura, contrasti in dialogo, come l’uomo e il pianeta terra. Si uniscono così Jason Wu e Boss by Hugo Boss, per la collezione di debutto. Con signore che vestono coat infiniti e mocassini mannish, completi pantalone dal layering di giacche e dress sahariana dalle venature trasparenti. Grigio e nero si accompagnano a touch cammello, innestati dalle campiture del plaid. Per lady di ferro, con abiti dalla vita segnata, che non mostrano mai il ginocchio. A dipingere un’eleganza assoluta. Uptown New York city.
20 anni fa e oggi. Graeme Black torna da Les Copains. Il designer inglese, con esperienze da Boss black e alla direzione creativa del marchio cinese di lusso Erdos 1436, ma che iniziò la sua carriera proprio per il brand italiano, ne fa rivivere la storia della maglieria. Trame fitte o XXL per pull, abiti e tailleur. Il knitwear si fa rigato nei girocollo in mohair, portati con giacchine di pelliccia candida e pants da cavallo. Così come si intreccia su cappotti a maxi pied de poule, maglioni hipster su cui campeggiano alci o si scopre laminato come nelle pitture di William Turner.
FASHION MOMENTS
BIENVENEW Dodici nomi scrivono i debutti del womenswear. Il prossimo autunno-inverno si anima di un nuovo ruggito, orchestrato da giri di poltrone, binomi creativi e personaggi decisamente cool. Per una stagione di battesimi eccellenti, che regala una scossa al fashion business wordwide. Francesca manuzzi
MFF-Magazine For Fashion | 45
Alessandro Dell'Acqua @ rochas Donne jakuza vs dame dell'800 in incognito al Berghain. Hanno occhiali scuri e felini, baschine regali, aculei notturni sui guanti. I sandalli tintinnano in un ballo di décor e le gonne non salgono sopra al ginocchio. Dopo l'addio di Marco Zanini, debutta Alessandro Dell'Acqua da Rochas, che rielabora ragazze ladylike fuori, noir dentro, dalle silhouette di sovrapposizioni. Doppio cappotto a contrasto, doppia gonna dai tessuti diversi e una somma di balze che si gonfiano come fiori. Poi, una pioggia di broderie preziose e guanti imprescindibili. L'oro e la pelle sono laccate, le polo diventano gown dall'orlo rosa che sfiora il pavimento, impressi di iconiche trapestry. Per una new way-new wave.
Pablo Coppola @ bally Movimenti in casa Labelux. Da Bally sale sulla poltrona creativa il designer argentino Pablo Coppola, che in passato ha collaborato con Dior, Céline, Burberry e Tom Ford. «Questa maison ha un approccio diverso al prodotto; se per tutte le altre aziende l’accessorio viene dopo il ready to wear qui è esattamente il contrario e proprio questa peculiarità la rende eccezionale», ha spiegato il designer. Che forgia pump ladylike, tracolle a trapezio e stivali bcbg che si mescolano a pantaloni ampi e maglieria deluxe, in un ensemble di purezza, linee decise e integralismo del basico di lusso, in cui la forma è importante nella misura in cui da sola è capace di raccontare l’eccellenza.
Jeremy Scott @ moschino
Luella Bartley and Katie Hillier @ marc by marc jacobs Girls rule the world. Gli uomini sono estromessi dallo show di Marc by Marc Jacobs, che cambia veste. Le quote rosa prendono il sopravvento e al potere creativo sale il duo Luella Bartley-Katie Hillier. Nel paese delle meraviglie, come suggerisce la colonna sonora, atterrano due ragazze londinesi bionde come Alice, che coniano umiliti-pop-ninja dell'esercito MBMJ, nome che prenderà il brand dopo il relabelling, e donzelle uscite da un romanzo di Dickens, impirolate in gown-fiocco. Ed è colpo di fulmine per il fashion system.
I'm lovin it, direbbe Ronald McDonald's e anche una ressa infinita di utenti dei social network. Jeremy Scott, re della moda pop, ribalta Moschino post Rossella Jardini. È fashion e fast, con lo spin-off capsule Fast fashion - next day after the runway, che diventa tormentone, con case per iPhone a forma di pacchetto di patatine nei colori del fast food più famoso del mondo, gli stessi toni che si posano su tailleur e pellicce. La pedana è 80s e ospita completi di catene in bachelite e pull dalla M capital tonda come un cuore. Tutto è messo per iscritto, dalle cinture con le lettere metalliche che si rincorrono in silhouette bondage, fino al denim matelassé portato con intimo logato. Poi, vinile, oro e giallo SpongeBob, con il suo faccione su zaini e dress, insieme agli animali emblema del baby junk food, che campeggiano su gown e cappe dalla fodera pop-corn. Ipercalorico.
46 | MFF-Magazine For Fashion
Katie Eary @ riVEr islanD Dopo Rihanna arriva Katie Eary. La designer inglese conia un guardaroba di 18 capi. Una high-street collection per il River island forum, già in vendita sullo shop online del marchio. Maxi dress, swimwear e accessori che tintinnano di bling bling tutto ispirato a Paura e delirio a Las Vegas. Stampe lisergiche, toni shiny imprimé leopardo e geometrie decostruite diventano emblema di un nuovo percorso che la stilista hype ha studiato per questa collabs ipervisiva. La pietra angolare è il termine eye-catching, la cultura pop la fa da padrona e a presentare il tutto uno short movie ideato dal regista Kinga Burza e presentato durante la rassegna London fashion week's Fash/On film festival.
Stuart Vevers @ coach Risponde direttamente al presidente Victor Luis e nelle sue mani, oltre all'heritage Usa di Coach, sono riposte le redini di tutti gli aspetti creativi del brand, dalla progettazione del segmento maschile e femminile, fino all'immagine coordinata e allo studio d'ambiente degli store. Stuart Vevers, dopo sei anni da Loewe e un passato da Mulberry, Calvin Klein, Bottega Veneta, Givenchy e Louis Vuitton, approda alla guida della griffe americana. «La nomina di Stuart Vevers segna un'importante pietra miliare nella strategia di trasformazione che abbiamo intrapreso», ha spiegato Lew Frankfort, ceo del marchio. Lo stilista inglese, premiato nel 2006 dal British fashion council come Accessory designer of the year, rappresenta una delle principali teste nella creazione di leathergoods di lusso e per Coach ha ripensato il posizionamento di mercato puntando verso l’alto di gamma, con un nuovo american sportswear. Un gioco di coppia tra pellerossa e cowboy, ragazze di provincia e donne metropolitane, con borse a bandoliera e décor quasi assenti. Say Hello alla new era.
Cinese di nascita, francese d'adozione dall'età di quattro anni. Con una formazione all'Ecole nationale des arts décoratifs, Yiqing Yin sbarca da Léonard con la sua cultura delicata, il suo modo di riempire il vuoto intorno al corpo con panneggi di tessuto. Raccoglie il testimone di Raffaele Boriello e tutto l'heritage della maison parigina, creando amazzoni berbere, avvolte in un layering couture, impresso di cravatteria, chinoiserie, interiezioni floreali. La pelliccia di volpe si mixa ai piumaggi sui coat, gli abiti come origami si dipingono di jacquard e hanno cinture obi in vita, in una reminiscenza alle radici dello Yin, tanto care anche ai fondatori Jacques Leonard e Daniel Tribouillard.
Yiqing Yin @ lEonarD Simon Holloway @ hoGan Mr Holloway e il suo debutto bis da Hogan. Dopo l'uomo di gennaio arriva il momento del segmento femminile del brand di Diego Della Valle. Il designer, ex creative director di Jimmy Choo e con un passato tra le fila di Narciso Rodriguez, Ralph Lauren, Michael Kors e Richard Tyler, continua con l'upgrade del marchio del gruppo Tod's da brand di calzature a ready-to-wear con un tableau vivant di venti modelle e un set fotografico attivo durante tutta la presentazione. Il creativo, London based, sbarca da Hogan e conia donne biker, vestite di pelle, pellicciotti di cashmere e meccanica. Donne che scelgono stampe pop realizzate dall’illustratrice-artista Julie Verhoeven.
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Jack mccollough e lazaro hernandez interview by silvia manzoni
I due kids di New York, vestiti e pettinati come ragazzi-modello, stretta di mano cordiale e sorriso cool, sembrano quasi intimiditi davanti alla mostra che il raffinato grande magazzino parigino Le Bon Marché ha immaginato per celebrare il loro lavoro durante la fashion week francese. Lazaro Hernandez e Jack McCollough, il tandem che si nasconde dietro al marchio cult Proenza Schouler, lanciandosi uno sguardo complice, non riescono quasi a crederci. «Si rende conto? Questo è il department store dallo spirito più intimamente parigino, frequentato da un pubblico chic e dai vip: il fatto che abbia chiesto a noi due american kids di esporre qui il nostro lavoro è un grande momento». Ma qual è il vostro rapporto con l'Europa? In America siete degli stiilisti adulati dalle grandi star e dalla stampa... Per noi è sempre stato un punto d'onore mantenere una distribuzione equilibrata tra Europa e Stati Uniti, non vogliamo restare imprigionati nell'etichetta degli stilisti americani che creano per le americane. Il nostro primo distributore è stato Barney's a New York, il secondo Colette a Parigi. Pensiamo di avere un carattere internazionale. L'idea di una moda frenchy, americana o italiana oggi si disgrega, non ha più senso. La mostra al Bon Marché, costruita come un percorso storico delle collezioni, vi ha costretto a guardare negli archivi. Quali sono state le vostre impressioni? Quando non si crea per un marchio storico si è un po' obbligati a guardare sempre avanti e a fare nuove esperienze. Per questo avere l'occasione di ripercorrere le collezioni di questi dieci anni è stato un esercizio interessante, che non ci ha risparmiato delle sorprese. È stato come rileggere un diario...Talvolta ci ha fatto sorridere, altre ci siamo detti: «Ehi, guarda che bell'idea». Come si lavora in duo? Ci siamo incontrati sui banchi di scuola (alla Parsons design school di New York, ndr) e da allora le collezioni sono state costruite con un vero spirito d'équipe. Tutto parte da un mood, poi cominciamo a disegnare silhouette in armonia con questo spirito. Ci possono essere disaccordi, ma l'importante è far evolvere la griffe. Se ciascuno lavorasse per conto proprio il risultato sarebbe diverso. Ma abbiamo gli stessi riferimenti di base dovuti al fatto che viaggiamo insieme e che lo scambio di impressioni ci permette di essere sempre in sintonia. Che cosa vi ispira? L'ispirazione è un mix di idee e di riferimenti: artisti, viaggi, incontri. Ci piace mettere insieme
questi diversi input e mescolarli. L'importante è essere come delle spugne, cercare sempre nuove esperienze per alimentare il nostro lavoro, non accontentarsi. Avete parlato di artisti. Cosa vi tocca da vicino nel mondo dell'arte? Pensate che la couture sia una forma d'arte? Seguiamo da vicino gli artisti contemporanei, andiamo sempre alla Biennale di Venezia, ad esempio, e l'anno scorso abbiamo visto delle cose davvero sorprendenti e molto stimolanti. Detto questo, l'arte può essere qualsiasi cosa, ma facciamo una distinzione tra arte in senso proprio e design. Il secondo non può essere assimilato alla prima. Quali sono i creatori che vi ispirano di più? Direi Christian Dior. È per me (McCollough, ndr) la referenza assoluta dai tempi della scuola. La sua carriera è stata corta ma ha mostrato tante di quelle idee nuove e tante silhouette affascinanti. Io invece (Hernandez, ndr) sono impressionato da Miuccia Prada. Non soltanto in termini di stile, ma per aver saputo conciliare business e creatività. È una visionaria che si prende la libertà di dire quello che vuole e nel contempo ha creato un successo commerciale. Ha tutto il mio rispetto. Ha fatto avanzare le idee, ha dato uno scossone al fashion tradizionale. La moda e la società si riflettono, il modo di pensare della gente è cambiato anche grazie a lei. Nei vostri tessuti siete molto legati all'artigianato. Pensate che questa valorizzazione del craft sia un valore aggiunto per una collezione? La lavorazione artigianale e la qualità dei tessuti sono valori essenziali, è la ragione per cui li facciamo realizzare tutti in Italia, dove ci sono probabilmente le migliori manifatture del mondo. Ma ci piace mescolare questo approccio tradizionale con tecnologie di punta, che ci permettono di raggiungere risultati che sarebbero stati impensabili qualche decina di anni fa. La combinazione tra questi due elementi è quello che definiamo come la modernità. Ci piace pensare che la donna a cui si rivolgono le nostre collezioni sia sensibile a questo connubio e lo consideri come una vera forma di lusso. Crediamo che il futuro della moda si giochi proprio qui. Noi sviluppiamo tutti i nostri tessuti, cerchiamo di creare stoffe innovative, utilizzando tecniche futuriste e strumenti come il computer per rivoluzionare le texture e dare un impatto più forte all'abito. Ma il lavoro manuale e il know-how artigianale costituiscono una base imprescindibile per arrivare a risultati di grande modernità. Full translation at page 125
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nella Foto qui sopra, un ritratto di Jack Mccollough e lazaro hernandez, aniMe creative dietro il Marchio proenza schouler
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gabriele colangelo interview by alessia lucchese
È tra gli enfant prodige della moda italiana, amatissimo dagli editor internazionali. Dal 2008, anno della fondazione del suo marchio, Gabriele Colangelo è riuscito a ritagliarsi una nicchia speciale nel fashion system, grazie al suo spirito artistoide e a una sapienza delle tecniche di lavorazione, da quelle più couture fino agli ultimi ritrovati hi-tech. Caratteristiche che l’hanno portato a essere tra i finalisti dell’Lvmh prize, il premio organizzato dal gruppo di Bernard Arnault per supportare i talenti del futuro con un aiuto finanziario di 300 mila euro e un programma di coaching per 12 mesi e che vedrà schierati in giuria Nicholas Ghesquière, Marc Jacobs, Phoebe Philo, Raf Simons, Karl Lagerfeld, Riccardo Tisci, Humberto Leon e Carol Lim. Partiamo dall’Lvmh prize. Sono stati svelati i nomi che si contenderanno la vittoria del 28 maggio. Come ci si sente a essere parte della rosa dei finalisti? Sono piuttosto scaramantico e non vorrei dire troppo su questo premio. Posso solo affermare che per me è stato un onore essere selezionato tra migliaia di designer. Sembra impossibile a pensarlo, ma davvero il numero di candidature ha superato abbondantemente il numero mille. È stato molto emozionante essere a Parigi, durante la settimana della moda, a presentare la collezione di fronte a un panel di 40 esperti del settore. È una grande opportunità. A convincere gli esperti a scommettere su di lei è stato uno stile personale in un mercato che tende a omologarsi. Da dove prende le ispirazioni? L’arte è un elemento costante nel mio lavoro. Saranno forse gli studi classici che ho fatto, che
mi hanno portato alla laurea in lettere antiche, ma le arti figurative, soprattutto contemporanee, hanno sempre avuto un fortissimo impatto su di me e sul mio modo di concepire la moda. Anche per l’ultima collezione autunno-inverno 2014/15 mi sono lasciato ispirare dagli acquerelli del pittore tedesco Joachim Bandau che ho voluto riproporre sugli abiti non solo a livello di decoro ma soprattutto sulle lavorazioni. Il mio background nella pellicceria dell’azienda di famiglia mi ha sempre spinto a cercare le lavorazioni più innovative e a giocare a livello materico. Qual è stato il momento in cui ha capito che la moda sarebbe stata la sua vita? Sicuramente il 2008 è stato un anno che posso considerare uno spartiacque della mia vita. Ho vinto il concorso di Who is on next? e ho avuto l’opportunità di sfilare per la prima volta a Milano. Ho sempre saputo che avrei fatto lo stilista «da grande». Un altro evento importante è stato la vittoria di una borsa di studio come fashion stylist offerta dalla Cnmi-Camera nazionale della moda italiana a vent’anni. Com’è cambiata la moda dai suoi esordi? Credo che il cambiamento più importante sia stato dato dall’avvento del fast fashion. Oggi invece la moda delle grandi catene ha sparigliato le carte, rendendo accessibile le tendenze delle passerelle a prezzi davvero competitivi, e penso che anche le grandi maison abbiano dovuto fare molto per accettare questo cambiamento epocale. Full translation at page 125
Nella Foto sopra, uN ritratto di gabriele ColaNgelo
52 | MFF-Magazine For Fashion
giles deacon interview by rosario morabito
Con la sfilata di Londra dello scorso febbraio, Giles Deacon ha tagliato il traguardo dei dieci anni della sua Giles. Un periodo intenso, in cui stagione dopo stagione ha consolidato il suo brand affermandosi come uno dei designer più couture sulla scena londinese, quello che meglio riesce a fondere una sartorialità d'antan con un mondo divertente, dai tratti horrorcartoonish. Oggi il designer lavora nel cuore dell’east end londinese, dove nel suo atelierlaboratorio crea collezioni in bilico fra sartorialità e teatralità, seguendo suggestioni di quartiere e una vision internazionale. La sua sfilata di febbraio ha segnato dieci anni di show alla London Fashion Week, abbastanza per tirare delle somme. Il suo bilancio come è? Non sono un grande fan dei traguardi, mi sembrano un po’ pretenziosi e retrospettivi. Magari quando avrò raggiunto i 25 anni di carriera ci penserò. Diciamo che non cambierei nulla di quello che ho fatto fino a ora: sono stati dieci anni incredibili e sono entusiasta al pensiero dei prossimi dieci... Che è quel che conta. Ha descritto il suo stile come: «Abiti che danno sicurezza, giocosi e d’impatto». Cosa rende un vestito d’impatto? E quand’è che un abito dà sicurezza? Mi piacciono gli abiti che hanno un’identità precisa, riconoscibili attraverso il taglio, la manifattura, i dettagli. Molte donne mi hanno detto che i capi che disegno danno loro sicurezza: abiti che a un party ricevono complimenti e provocano commenti. In più, dicono che il taglio le fa
sentire bene, il che dà sempre sicurezza. Nelle sue creazioni c’è spesso un elemento di gioco... Perché? Mi piacciono le cose belle ma ho senso dell’umorismo: designer come Fornasetti e Schiaparelli sono fonti d’ispirazione continui. Inoltre il colpo di scena e una certa teatralità sono molto importanti per me: amo l’idea di raccontare una storia, sia essa romantica, dark o pop. La nuova collezione ha un carattere particolarmente dark, legato alla ribellione adolescenziale. Contro cosa pensa che i ragazzi, oggi, dovrebbero ribellarsi? Da quelli che conosco, direi che sono molto preoccupati per il futuro, dal punto di vista del lavoro e dell’ambiente. E lei: contro cosa si ribellava, da ragazzo? Contro una forma mentis provinciale: lo volevo e lo voglio ancora oggi. I suoi capi sono prodotti dall’taliana Castor: cosa vuol dire made in Italy? Vuol dire qualità alta, in ogni singola fase del processo produttivo. È qualcosa di unico al mondo: nessun altro posto raggiunge gli stessi livelli nella produzione e distribuzione di moda. Nei prossimi mesi cosa c’è in agenda per Giles? Stiamo lavorando all'e-commerce, che verrà lanciato in estate. Oltre a disegnare le prossime collezioni, penso che mi concentrerò su nuovi prodotti per il sito, in linea con l’universo Giles. Full translation at page 125
nella Foto sopra, un ritratto di giles deacon, aniMa del Marchio giles
54 | MFF-Magazine For Fashion
paul smitH interview by rosario morabito
Con una mostra al Design Museum di Londra estesa fino al 22 giugno grazie al boom di presenze e il debutto sulla scena retail tedesca con l’inaugurazione di un nuovo store ad Amburgo due mesi fa si può dire che il business di Paul Smith abbia resistito bene alla crisi. Merito di uno stile che è ormai un’icona della cultura pop britannica contemporanea. Ma soprattutto merito di un uomo, Sir Paul, che non ha perso lo smalto e l’energia degli esordi, e che oggi è saldamente al timone di un gruppo da oltre 240 milioni di euro di giro d’affari. Costruito nel leggendario ufficio londinese di Covent Garden: wunderkammer piena di libri, gadget, memorabilia. Stanza delle meraviglie, che racconta un collezionista a 360 gradi. Alla London fashion week ha fatto sfilare una collezione ispirata al dandismo decadente dei tardi 60s. Com’è nata questa idea? È una collezione molto dandy, che guarda a Cecile Beaton e a un’era aristocratica ma dall’estetica fine 60s. Molte persone che conoscevo da giovane appartenevano all’upper class: avevo amici di vent’anni che, per distinguersi, indossavano le vestaglie dei nonni come camicie, o quelle della nonna come abiti. E i pattern usati erano molto old school: polka dots, paisley... Da cui il mio gioco di pattern, che spesso nasce anche dei tessuti delle cravatte. Lo stesso periodo ha ispirato anche la collezione maschile, che ha scelto Jim Morrison come icona. Cosa la intriga di questo personaggio? Da ragazzo vidi i Doors dal vivo qui a Londra: erano gli anni delle West coast band americane. Mi intrigava la sua musica, talmente potente da vivere ancora oggi. Mentre il suo volto è come quello di Che Guevara o di Hendrix: icone. Ad influenzarmi è quell’epoca in generale, un periodo in cui non c’erano soldi, non c’era molta scelta e si lasciava un segno con la creatività. Le linee uomo e donna viaggiano insieme e sono influenzate dal mio background, che ha molto a che fare con l’industria musicale. Per entrambe l’estetica è rock. La musica è stata fondamentale per elaborare il suo Dna creativo? Il mio legame con la scena musicale è iniziato a 17 anni: da Nottingham venivo a Londra nei weekend. Un amico artista mi aveva insegnato a stampare il tessuto con la pressa e il garage dei miei genitori divenne uno studio. All’epoca potevi vedere band importanti in concerti con un centinaio di persone, per cui era facile avvicinare gli artisti: dopo essermi presentato provavo subito a vendere le mie magliette, che poi loro indossavano sul palco. I clienti erano Eric Clapton, Mick Jagger, Rod Stewart... Loro avevano 21 anni, io 18. Poi iniziai a vendere
pantaloni e giacche ai Led Zeppelin. David Bowie venne dopo, nel '79. Con lui ho collaborato di recente. Ho disegnato una T-shirt per il nuovo disco e insieme abbiamo disegnato un red vynil: mille copie vendute on-line in dieci minuti. Le mie stampe erano influenzate dalla pop art radicale: quando morì James Dean, ad esempio, stampai su una T-shirt la foto della macchina distrutta con delle macchie di colore. Di recente l’ho trovata in un negozio vintage qui a Londra e nessuno immaginava fosse mia. All’interno della mostra «Hello, my name is Paul Smith» viene ricostruito in dimensioni reali il suo primo negozio a Nottingham... Vendevo capi speciali, molti pezzi unici disegnati e realizzati da mia moglie, o creazioni di amici designer. Era molto difficile sopravvivere con un negozio così piccolo, troppo specializzato per una città di provincia. Per cui dal lunedì al giovedì lavoravo facendo di tutto per guadagnare. Poi il weekend aprivo il mio negozio, senza dover compromettere su quello che vendevo. Il passaparola creò una clientela prevalentemente di dee-jay e creativi: ero l’unico a vendere quel genere di moda per il resto dell’Inghilterra che non fosse Londra. Il colore è un elemento chiave del suo stile... Ne ha uno che preferisce? Il fatto è che ci sono colori e colori: ci sono toni come il burgundy, il verde scuro, il blu notte, e poi toni come il giallo o un rosa brillante. Il colore esprime il mio mood, uso molto il navy blue, una cornice in cui poi mettere un soggetto più stagionale. La sua sfilata londinese è stata preceduta dai rumors di una collaborazione con Jonathan Saunders. Cosa ha portato Saunders nel suo mondo? Come sponsor del Bfc-Designer fashion fund, che Saunders ha vinto nel 2012, l’ho aiutato gli ho fatto da mentore per un po’. Adesso gli ho chiesto di dare un’occhiata alle mie tre collezioni donna, di sedere con me e dare un suo parere. Jonathan porta un punto di vista differente: è giovane, disegna principalmente moda donna ed è un vero talento. Come ci si sente ad aver raggiunto il ruolo di icona della moda Brit? Un’icona! (ride). Non lo so, voglio dire: è bellissimo avere una mostra al Design museum, e che sia così popolare, ma io mi godo il mio lavoro ogni giorno. Mi alzo alle 5, nuoto, arrivo in ufficio alle 6.30: amo guidare nella Londra deserta del mattino. Poi ho due ore di assoluta solitudine prima di tuffarmi nel tran tran quotidiano delle riunioni. Tutto qui. Full translation at page 125
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Qui sopra, un ritratto di paul sMith realizzato all'interno del design MuseuM di londra
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cédric charlier interview by silvia manzoni
Una prima boutique a Parigi (uno shop in shop da Printemps), una clientela che si diversifica e incoraggia ad allargare l'offerta agli accessori (dopo borse e occhiali, le calzature sono in pole position). Cédric Charlier, giovane designer prodotto dall'italiana Aeffe, ha imboccato il 2014 con un grande ottimismo. Il nuovo negozio creato da Regis Laroque inaugura un concept che vedremo d'ora in avanti nelle boutique Charlier? Non voglio parlare di concept, perché le idee sono venute in maniera molto naturale. Questo allestimento che accosta materiali diversissimi è piuttosto un riflesso del mio lavoro. Su spazi commerciali più grandi ci sarà per forza un'evoluzione, ma lo spirito resterà immutato. Avere un proprio spazio in un grande departement store implicherà un cambiamento nella tipologia della sua clientela? Io non creo per una donna in particolare, oggi la cliente è libera, il total look è una forma stilistica sorpassata, sono dunque felice di questa vetrina così internazionale. Oggi le mie migliori clienti sono europee, ma gli ordini stanno crescendo bene anche in Russia e negli Usa. Come si sviluppa una giovane maison in un periodo in cui anche le grandi griffe accusano delle difficoltà? Il segreto è di essere all'ascolto. E di lavorare per creare il prodotto giusto, al momento giusto, al posto giusto, con la creatività al servizio di un prezzo accessibile. Penso di far parte di una
giovane generazione di stilisti del dopo-crisi, che riflette diversamente sul mercato. Siamo arrivati dopo gli eccessi di certe maison. È un cambiamento di mentalità che mi sta a cuore. Cosa muove la sua creatività? E, nella moda, chi ammira particolarmente? La curiosità mi aiuta a trovare le risposte adeguate e mi spinge a scoprire cose alle quali non avevo pensato. Il grande maestro per me è Cristobal Balenciaga, per il taglio dei suoi abiti. Poi il mio compatriota Dries Van Noten, che fa un lavoro magnifico, riuscendo a evolvere restando sempre coerente con se stesso. È un modello. Un compatriota, dunque. Esiste un belgian touch che caratterizza una generazione di stilisti? Penso che esista piuttosto uno spirito belga. La differenza è che la moda francese è stata influenzata dalla tradizione couture, che in Belgio non esiste. Quello che ci differenzia è dunque la libertà, tutti i couturier della scuola di Anversa sono diversi perché svincolati dalle regole. E anch'io vedo le cose qui in Francia con l'occhio di qualcuno che viene da un piccolo paese. Meno di un'ora e mezza di treno tra Bruxelles e Parigi, ma una grande diversità di vedute. E la moda italiana? C'è un approccio diverso in Italia. Esiste una nozione a parte dell'eleganza, in particolare nella moda maschile, che mi ha sempre lasciato estasiato. Full translation at page 125
nelle Foto sopra, un ritratto di CédriC Charlier
MSGM.IT
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veronica etro interview by chiara bottoni
Il suo ufficio racconta molto di quello che è lei. Anche se Veronica Etro, direttore creativo delle collezioni donna del marchio di famiglia Etro, confessa di passarci poco tempo, concentrata sulle incombenze quotidiane dell’ufficio stile. La stanza di rappresentanza della designer è una sorta di piccolo mondo, sintesi della sua personalità eclettica e della sua fascinazione per etnie differenti. Quello che più colpisce è la presenza alle pareti di quadri speciali. Che racchiudono, in cornici anticate, gli scatti di alcuni look della primavera-estate 2013, realizzati da Erik Madigan Heck. «Una collezione ispirata a un dipinto che ho visto nel Museo nazionale delle arti della Regina Sofia a Madrid», ha spiegato la stilista, «a dimostrazione del legame esistente tra la donna Etro e l’arte, in questo caso la pittura». L’arte insieme all’artigianalità. Due ingredienti fondamentali per il successo della griffe. «Stampiamo 30 metri di tessuto al giorno, facciamo realizzare pregiatissimi ricami e uno degli abiti dell’autunno-inverno 2014/15 è composto da ben 99 pezzi differenti, cuciti insieme uno a uno», ha aggiunto la designer, che ha raccontato l’origine del percorso creativo delle sue collezioni e annunciato il lancio di un libro monografico sulla griffe, che ne racconterà la storia in maniera molto poco convenzionale. La collezione autunno-inverno 2014/15 sintetizza in maniera forte gli elementi del guardaroba della donna Etro. Quanto paga rimanere fedeli a una propria estetica nel panorama mutevole della moda? In questi anni, ho voluto sperimentare rimanendo però sempre legata alla tradizione, ben centrata tra i paletti dell'identità del marchio. In particolare, l’ultima collezione invernale sintetizza tutti i capisaldi della storia di Etro, il viaggio, le etnie, la fascinazione per le nuove culture, all’insegna di un decorativismo esotico. Punto di partenza è stato un capo di Rudolf Nureyev che abbiamo acquistato per il nostro archivio, espressione di una grande ricerca sui materiali e sui tessuti. Con questa stagione, però, volevo lanciare anche un altro messaggio: il mio obiettivo era creare una collezione atemporale in questo periodo storico dominato dai tempi velocissimi delle cruise e delle pre-collezioni. Credo, infatti, che sia terminato il tempo di una moda gadget a favore di grandi classici senza tempo. Da Etro la chiamiamo nuova tradizione. Il cliente oggi vuole trovare capi con un’identità molto precisa. Sono convinta che oggi sia premiante lavorare restando fedeli al proprio Dna. Non a caso, abbiamo realizzato una capsule vintage, caratterizzata dal recupero di stampe iconiche su modelli basici. Ci sono delle regole precise che rispetta nell’avviare il processo creativo di una
collezione? Dei «rituali» speciali a cui resta fedele? Il rituale numero uno è l'istinto. Non mi sono mai data un tema preciso da seguire in maniera pedissequa. Preparare una collezione da sfilata è un lavoro di sei mesi ed è bello trasferire al suo interno elementi autobiografici del vissuto di questi arco temporale. Ad esempio, spesso andiamo a Londra per visitare i mercatini vintage, i musei, le librerie più speciali. Poi iniziamo a fare ricerca a 360 gradi, tra il nostro archivio di Milano e la nostra biblioteca. A volte andiamo a visitare anche gli archivi di Fino Mornasco (Como), che custodiscono tutti gli stampati realizzati da mio padre negli anni per i vari stilisti. E poi ci sono i reperti di viaggio raccolti dalla famiglia. Tutti noi viaggiamo molto e collezioniamo pezzi artistici. L’unico rituale a cui resto fedele è il mio quaderno rosa di appunti. Quando inizio ad aggirarmi con questo blocco tra le mani vuol dire che siamo entrati nel momento caldo della stagione! Quanto ha inciso la sua formazione scolastica? Vengo da una istituto di formazione artistica e questo ha inciso moltissimo sul mio lavoro. Ho studiato alla scuola tedesca a Milano e poi sono andata a Londra, una città che per me rappresentava il connubio tra tradizione e innovazione. Alla Central Saint Martins la creatività era ai massimi livelli. Qui sono riuscita ad appagare il mio desiderio di plasmare con le mani, di trattare gli abiti come oggetti. Questo background è servito a sostenere a 360° il mio lavoro. E poi l’arte, che amo follemente (in queste settimane il brand sta sponsorizzando la più grande retrospettiva italiana dedicata a Frida Kahlo, in scena a Roma alle scuderie del Quirinale, ndr). Come definirebbe la donna Etro? La sue identità è molto chiara. Sicuramente è una donna che sceglie il colore, quindi una donna forte. Che ama l'arte, il viaggio, il folk, l'etnia e scoprire culture nuove. Una donna che gioca con la moda e con gli stampati. Che futuro vede per il womenswear di Etro? Il fatto di avere un'identità così marcata sta giocando a nostro favore. Guardiamo sempre con attenzione a quello che accade nella moda e alle esigenze di un mercato che sta cambiando così rapidamente. Inoltre, stiamo managerializzando sempre più l’azienda. Immagino un futuro che prende forza da un solido passato. A novembre, per raccontare la nostra storia, lanceremo un libro monografico non convenzionale, edito da Rizzoli. Full translation at page 125
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QUI SOPRA, UN RITRATTO DI VERONICA ETRO, ANIMA CREATIVA DEL WOMENSWEAR DI ETRO
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simon gao
interview by rosario morabito Fra i nomi di punta della nuova generazione di fashion designer cinesi, Simon Gao è attualmente impegnato nella conquista del versante occidentale. Un percorso partito nel 2013 a Parigi, prima con un’installazione dei suoi pezzi haute couture, ispirati all’energia del cosmo e alla teoria cinese dei cinque elementi, seguita dalla presentazione della collezione primaveraestate 2014. Poi con una linea esclusiva disegnata per la Galeries Lafayette, che per la prima volta ha collaborato con un designer cinese. La sua campagna d’Europa è proseguita poi a Londra, con la sfilata autunno-inverno 2014/15 dello scorso febbraio, che ha chiuso la fashion week: uno show-evento pieno di celebrities e presentato da Mercedes Benz China (già sponsor del premio Designer of the Year aggiudicatosi da Gao, ndr). Classe 1981, a soli 15 anni Simon Gao ha preferito proseguire gli studi viaggiando fra Singapore, Svizzera e Nuova Zelanda. Un percorso di ampliamento degli orizzonti dopo il quale ha fatto ritorno in Cina, specializzandosi con una laurea in Fashion branding management presso il Raffles-Bcit international fashion college. Il passo successivo è stato la creazione del brand SimonGao nel 2012. Negli ultimi due anni è riuscito non solo a farsi una reputation in patria, ma anche a esportarla oltreconfine. Il tutto grazie alla rilettura, in chiave contemporanea, degli stilemi classici del costume orientale. E la formula è risultata da subito vincente. Com’è nata la collezione dedicata all'autunno-inverno 2014/15? Quello che ho volevo era creare una collezione che fosse urban-chic. Una sorta di couture
d’avanguardia che fondesse insieme culture e popolazioni diverse. L’heritage gioca un ruolo fondamentale: un occhio al passato e uno al futuro, per creare uno stile da riconoscere subito. Qual è la sua idea di donna, cosa la distingue? La donna SimonGao è una figura contemporanea e cosmopolita, viaggia, vuole essere seducente. Ma allo stesso tempo esige alta qualità e comfort. Questa è stata la sua prima volta a Londra, una delle mete preferite dai creativi di tutto il mondo. Su di lei che impatto ha avuto? Londra è una città unica e anche molto chic: una capitale in cui vedi sia un lifestyle particolare sia cultura. Ho visitato un sacco di musei e mostre, e allo stesso tempo facevo attenzione a quello che indossava la gente per strada. Tutto mi sembra un dialogo tra passato e futuro. Lei vive e lavora a Beijing: che tipo di approccio c’è in Cina verso la moda? Beijing una città complessa, in cui convivono categorie di persone molto diverse: tante subculture, ognuna con il proprio codice vestimentario. Anche lo stile da strada hip-hop può essere d’avanguardia, dark, o molto cinese. È un grande contenitore di culture differenti. Quali sono ora gli obiettivi per il futuro del suo marchio? Mi piacerebbe tornare a sfilare qui a Londra. Ho avuto dei feedback molto positivi dal BfcBritish fashion council; spero di riuscire a calcare questa pedana già dalla prossima stagione. Full translation at page 125
nella Foto in alto, un ritratto di siMon gao, giovane designer cinese del Marchio siMongao
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anna molinari interview by chiara bottoni
Un duplice riconoscimento da parte di Carpi corona il 2014 di Anna Molinari. La stilista di Blumarine e Blugirl, dopo essere stata insignita della civica benemerenza in occasione della festa della donna, ha festeggiato l'inaugurazione di una nuova ala del Museo della Città, all’interno di Palazzo Pio, destinata a ospitare uno spazio espositivo permanente dedicato al marchio Blumarine, nato proprio nella città in provincia di Modena nel 1977. Due grandi regali per la designer, che sta iniziando a lavorare alla stesura della sua autobiografia. A che donna pensa quando realizza i capi per Blumarine? Da sempre ho una filosofia precisa. Voglio vestire le donne in maniera sensuale e ironica. Quando preparo una collezione, lo faccio con l’intento di rivolgermi a donne belle dentro e armoniose fuori, che siano le vere protagoniste dei propri tempi. Ha un’icona di stile e di femminilità che rappresenta per lei una sorta di musa? Tutte le donne che, negli anni, ho scelto per le mie campagne sono state per me delle muse, da Monica Bellucci a Nadja Auermann, da Naomi Campbell a Eva Herzigova… Sono state per me delle preziose ispiratrici di stile. Ora lo è Toni Garrn, la protagonista del mio ultimo advertising, insieme a Natalia Vodianova, una donna meravigliosa e un’icona di eleganza. Quanto e come è cambiata la sua moda dagli esordi? Viene definita la regina delle rose ma l’ultima stagione ha virato verso un'estetica meno romantica… Al centro del mio lavoro c’è sempre una moda molto reale e vicina al mercato. Effettivamente,
l’ultimo show è stato caratterizzato da un tocco più aggressivo, al passo con i tempi. Perché il mio obiettivo è quello di essere sempre contemporanea, attenta a quello che sta succedendo nella società, guardandomi intorno per ricercare le ultime novità in fatto di materiali e silhouette. Però, il legame con la mia storia è sempre presente nelle collezioni. Nell’ autunno-inverno 2014/15, ad esempio, le rose si sono trasformate in piccoli decori sui broccati… Uno dei suoi capi icona è stato il Blu V. Ha in progetto di rilanciarlo? Il Blu V è l’oggetto che mi sta più a cuore. Lo rilancio ogni stagione, aggiungendo dettagli innovativi. Per il prossimo inverno, l’ho proposto in maglia e tulle plumetis. Rimane da sempre uno dei pezzi più venduti nei negozi. La civica benemerenza e il Museo: la sua Carpi le sta facendo grandi regali... È stata una gioia enorme, un momento di grande commozione. Ero circondata dalla mia famiglia, dagli amici. Si dice «Nemo propheta in patria», invece durante il mio discorso mi sono sentita amata da questa città. Anche lo spazio a Palazzo Pio è stata una vera soddisfazione. Cosa vede nel futuro della sua maison? Ha un sogno nel cassetto? Il mio sogno è quello di poter continuare a lavorare con lo stesso entusiasmo di oggi. E poi ho appena iniziato a scrivere un libro sulla mia vita e sulla moda. Un tempo volevo fare la poetessa per appagare la vena creativa che ho nel cuore. E la mia vita è stata una grande avventura! Full translation at page 125
In alto, un rItratto dI anna MolInarI, desIgner del MarchIo BluMarIne e dell'etIchetta young BlugIrl
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Thom Browne
Rick Owens
ASVOF.COM OVERVIEW
L'ELOGIO DEL NORMALE
UNA TORNATA DI PASSERELLE AFFOLLATE DI PEZZI WANTED AND DESIRED, PRENDENDO A PRESTITO IL TITOLO DEL DOCUMENTARIO SU ROMAN POLANSKI. LA STAGIONE ANDATA IN SCENA NELLE SCORSE SETTIMANE HA INCORNICIATO UN MOOD FATTO DI VESTITI REALISTICI E DESIDERABILI, INDOSSABILI MA MAI NOIOSI. ABITI BUONI, CLASSICI E SENZA TEMPO. ALL'UNANIMITÀ E CON GRANDE DECISIONE, I DESIGNER HANNO DIMOSTRATO UNA SOLA COSA: LA MODA PUÒ ESSERE MOLTO ATTRAENTE ANCHE SENZA TUTTA L'AGITAZIONE CHE OGGI RUOTA INTORNO ALLE SFILATE DI MODA. TESTO DIANE PERNET. FOTO SONNY VANDEVELDE
F
orse non è un caso che sia stato proprio il nome di un film a tormentarmi ovunque andassi questa stagione. Ma non mi era totalmente chiaro perché un documentario su Roman Polanski fosse così significativo. Fino a questo momento quando sto riguardando le collezioni della stagione appena conclusa. Wanted and desired è il titolo del film, che articola perfettamente in due parole quante collezioni saranno ricevute dal cliente finale della fashion-chain. Questa è stata una della rare stagioni dove le passerelle hanno incorniciato la moda in modo che i vestiti in se stessi diventassero le star dello show, al posto del marchio che così spesso rischia di oscurarli. Louis Vuitton ha riassunto meglio di chiunque altro questo aspetto. Chiaramente, il grande buzz era intorno al debutto di Nicolas Ghesquière nel megabrand di Lvmh. Ma l'attesa collettiva ha toccato il suo apice di intensità quando lo show ha preso il via: semplicità e chiarezza, focalizzazione su un vestito moderno e senza tempo. Non c'era nulla di scioccante in passerella, solo vestiti realistici, desiderabili, indossabili ma mai noiosi. Più precisamente, la passerella era un mix di tradizione focalizzato su una singola silhouette: corta linea ad A con richiami agli anni 60, realizzata in pelle, tweed e rifinita con un tacco a banana. L'affermazione perentoria di Ghesquière è stata come un sussurro commercialmente sicuro, che anticipa un racconto a venire ancora più grande. È un modo per lui di voltare pagina, dopo i tanti anni teatrali, e di alta qualità, firmati da Marc Jacobs. Dries Van Noten è sempre stato il design capace di creare collezioni apparentemente naturali e senza tempo, fermamente radicate nella realtà. Questa stagione il Musée des arts décoratifs di Parigi è stato il luogo ispiratore, con il creativo belga pronto, generosamente, a rivelare la fonte della sua ispirazione nell'esposizione dei suoi lavori battezzata «Dries Van Noten - Inspirations». È dedicata a un'ampia gamma di 400 oggetti che nel tempo hanno catturato i riferimenti estetici di Dries, che si tratti di storia dell'arte, di culture globali e oggetti creati da altri designer. Durante i giorni degli show mi sono ritrovata a discutere con Harold Koda, responsabile del Costume institute al Met-Metropolitan museum of art di New York, di una giacca firmata Dries, ispirata a un iconico modello Balenciaga, che avevo da anni in guardaroba. Ha spiegato, e io concordo con lui, che Dries ha lavorato J.W.Anderson
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Louis Vuitton
Christophe Lemaire
la parte anteriore della giacca ancora meglio dell'originale firmata Balenciaga, realizzando un capo totalmente nuovo. Lo stesso percorso Dries l'ha portato avanti nella sua ultima collezione: una fresca interpretazione dell'eleganza con vestiti in seta tagliati in sbieco, rinvigoriti con fantasie dagli effetti ottici e stampe a foglia di dalia con brillanti intarsi di lamé. L'accessorio scelto come fil rouge è stato un fiore 3D che sembrava pronto a sbocciare rigoglioso. Un altro moderno classicista è Christophe Lemaire che ha sfilato al Palais Brongniart, la storica casa della borsa di Parigi. Il suo lusso tranquillo è stato scandito da una sartoria cocoon in toni pacati. Qui, ancora una volta, mi sono ritrovata a sentire quel semplice eco Wanted and desired. Le cose erano un po' diverse per l'etichetta giapponese Sacai, guidata da Chitose Abe. Ma nel mood della stagione, anche lei ha mostrato indossabili classici con un twist speciale. Mentre buttavo l'occhio su alcuni ibridi che mi passavano davanti, mi sono resa conto che Chitose è un'esteta devota, con una sottile ma sicura attrazione per la bellezza ispirata alle mutazioni progressive di Frankenstein. Le sue giacche in pelle da motociclista e le pellicce di Mongolia erano eccezionali, proprio come i suoi giubbotti imbottiti pronti a trasformarsi in una giacca tailored, che si fonde in un lavorato a maglia. Haider Ackermann ha rielaborato il suo classicoelegante in una sobria tavolozza colorata, con languide silhouette in grigio, marrone e un verde argentato, concentrandosi sui pantaloni: o pieni e travolgenti o stretti e con una fantasia a pelle di rettile, coperti da lunghi cappotti fuori misura: anche se non si ha la fortuna di essere come la sua musa Tilda Swinton, si potrebbe comunque riuscire a indossare i suoi abiti causando un bel po' di entusiasmo entrando in una stanza affollata. Un entusiasmo senza fragore. Questo è il dono di Haider, che possiede un'eleganza innata. La bellezza del successo di Rick Owens sta nel fatto che Rick crea vestiti che piacciono solo a Rick. C'è qualcosa di simultaneamente antico e futuristico riguardo a quello che fa, ma è proprio questa realtà disgiunta che dà alle sue collezioni quella qualità inspiegabilmente attraente. La stagione appena presentata è stata tutta incentrata sulla famiglia e sul rispetto (che potrebbe sembrare in contrasto con la sua firma estetica) ma ovviamente Rick l'ha fatto nel suo solito modo impavido. Il cast dello show Sacai
Iris Van Herpen
Dries Van Noten
è apparso come una sorta di tribù ultraterrena di componenti familiari che indossano copricapi che ricordano aspirapolveri. Pelle, lana e duchesse satin avvolgono i corpi, mentre le gambe sono state vestite da stivali lunghi fino alle cosce. Il suo affascinante look grunge, indubbiamente comodo e pratico nonostante la prima impressione che ha dato durante lo show, era offerto in sacrificio in una tavolozza di stucco, nero, sangue di bue e cioccolato. Curiosamente, le corone-aspirapolvere hanno fatto anche un'altra apparizione questa stagione, ma attraverso il futuro affascinante immaginato da Iris Van Herpen, sotto forma di tubi a vuoto. Sporgendosi fuori da giganti buste di plastica trasparente che erano occupate da modelli quasi nudi, i tubi sigillavano i contenitori prima che dessero ai modelli l'ossigeno essenziale, come un cordone ombelicale. Chiamato «Biopiracy» (Pirateria Bio), il concetto era un po' un enigma oltre le congetture circa il futuro, dove l'uomo non sarebbe più in controllo del suo stesso corpo. Tuttavia, i vestiti e i completi che la designer ha mandato in passerella con indimenticabili stivali zoomorfici erano totalmente indossabili, anche se la musa evocata appariva come una creatura audace, simile a un satiro (Iris usa la tecnologia come uno strumento per trasformare le sue tecniche: prende un tessuto che sembra mercurio liquido o un metallo cangiante per creare un total look quasi aggressivo, ndr). A parte Iris questa stagione è stata, più che mai, lontana anni luce dalla teatralità. È un'ottima cosa ricominciare da zero ogni tanto, come questa volta. Non c'è modo migliore per i designer di dimostrare di che stoffa sono fatti che ridurre tutto all'essenziale. Ma il loro approccio era così pervasivo che era difficile credere che fosse una coincidenza. Era come se la confraternita dei designer parigini avesse deciso, in massa, che era il momento giusto per ricordare al mondo che abiti buoni, classici e senza tempo spesso sono attraenti anche senza tutta l'agitazione che oggi ruota intorno alle sfilate di moda. O forse la spiegazione più plausibile è che sono stati gli uomini e le donne nelle boardroom, piuttosto che quelli negli uffici stile, ad aver avuto un'apparizione. Perché loro, più di chiunque altro, sorrideranno quando le collezioni verranno giudicate Wanted and desired nei negozi di tutto il mondo. Full translation at page 125 Haider Ackermann
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tHe italian Job servizio stefano roncato - foto alex sainsbury
«Sono me stesso adesso, è un nuovo Nicola». Qualcosa sembra essere cambiato nella costellazione di uno dei più spiccati talenti visivi di questi anni. Perché solo a nominare Nicola Formichetti partono parole come vagoni di un treno. Lady Gaga. Hype styling. Tokyo plus New York. Mugler. E adesso, più incisivamente, Diesel. Con cui sembra essere stata intrapresa una nuova direzione. L’arrivo e forse la riscoperta dell’Italia non sono passati inosservati. Una sorta di Italian job che sta lasciando il segno anche a livello personale in Formichetti. Pronto a raccontare la sua nuova dimensione dopo la mega-sfilata all’Arsenale di Venezia. La prima come direttore artistico di Diesel, a un anno dalla sua nomina. Dove di fronte a 300 ospiti super selezionati è andata in scena la nuova Diesel, raccontata da musica, videoproiezioni e tre mood. Rock, denim e militare coniugati per ribadire il Dna del marchio. Un mega-evento dove si è esibita live anche Brooke Candy, new talent dalla personalità strabordante, già musa di Diesel. Ha cantato in anteprima il singolo Opulence. Non a
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caso. «She’s amazing», ha raccontato in questa intervista lo stesso Nicola Formichetti, che ha curato lo styling del relativo video. E durante lo shooting con lui protagonista, ha mostrato dal cellulare alcune foto con prove di look della sua nuova protetta musicale. Sorride soddisfatto. Lui pensa già oltre. Come si sente dopo il primo show ufficiale? Molto, molto bene. Mi sento confident. Ho trovato finalmente me stesso con un grande team. Renzo (Rosso, fondatore e numero uno del gruppo Otb a cui fa capo Diesel, ndr) è un po’ come mio papà, mi sembra di essere uno di famiglia. È il lato italiano, ti trattano bene. E quando entri in famiglia non ne esci. Datemi sei mesi e inizio a parlare italiano. A un anno dal suo arrivo, Renzo Rosso ha affermato di averle passato il testimone creativo con questa sfilata… Parliamo molto, ci interessano le stesse cose. Vivo a casa sua quando sono nella sede di Breganze. Mi porta al lavoro. Passare da New York al Veneto è sicuramente uno shock. Ma un bello shock. Trovo molto positivo questo cambiamento di velocità. Vado a correre vicino al fiume. In Italia si lavora duramente ma ci si diverte anche. Mangi, bevi, scherzi. Giochi con le persone con cui lavori. A New York si lavora dalle 10 alle 18. Non esci con i colleghi. Qui è diverso.
E il cambio da Parigi? Quando vieni dalla high fashion a Bassano, vedi la differenza. Le persone qui sono nice. Non mentono molto. A Parigi devi metterti una corazza, proteggerti. Da Mugler, stavo cercando di impersonare qualcun altro. A volte succede, il luogo dove sei ti cambia. Sono me stesso adesso, è un nuovo Nicola. Un vero coming back to Italy... Anche la sfilata raccontava questo. L’omaggio a Venezia e alle radici di Diesel. Le proiezioni con video come se fossero quadri, dipinti e sculture. L’ispirazione era alla cultura italiana. Che percorso state seguendo? Mi sento come un outsider. Fashion ma con un feeling differente. Non vogliamo vestire qualcuno con logo dalla testa ai piedi, sarebbe volgare. Piuttosto una new category. Qualcosa tra luxury, hi-street e contemporary. Pensiamo a Diesel come un’alternativa al lusso. Come sta cambiando il mondo fashion? La moda è sempre più ispirata dalla strada. In contatto quindi con il mondo reale. È meno nascosta dietro una tenda, più aperta. Qual è il suo primo ricordo di Diesel? Gli anni 90, quando Diesel in Italia era il marchio più cool e aveva il negozio più cool a Roma.
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E io ero sempre lì. Avevo 13 anni. Per me entrare in Diesel è stato come tornare a casa, alla mia giovinezza. E adesso voglio portare Diesel a essere il brand più cool sul pianeta, globale ma anche personale. Quali sono oggi le chiavi del successo? Essere fedele a se stessi e fidarsi del proprio istinto. Cercare di non pensare a come la gente pensa a te e a quello che fai. Come l’uscita finale con modelli e modelle in passamontagna... Non era una provocazione, ma uno statement. Siamo qui e abbiamo una voce, anche per i problemi sociali. Dopo il sodalizio con Lady Gaga, adesso tocca a Brooke Candy. Che importanza ha per lei la musica? Sono ossessionato dai performer. Gaga was the best time of my life. Ma dovevo andare avanti. Il mio vecchio assistente continua a lavorare con lei, facendo un ottimo lavoro. Gaga continua a essere rocking. La musica per me è una grande fonte di ispirazione. Quando creo me ne circondo. La musica può cambiare la maniera in cui pensa la gente. E sono sempre attratto
da nuovi talenti, come Brooke. Come pensa a se stesso? Direttore creativo, designer, stylist? Nessuna di queste definizioni. Mi occupo di tante cose e ciò è richiesto da un brand come Diesel, seguendo tutti i diversi aspetti del marchio. Collezioni ma anche visuals, negozi, advertising. All’epoca di Mugler, parlava del suo digital instict, legato al mondo dei social network. È ancora così importante? So and so. Penso che qualcosa sia un po’ cambiato. Per esempio per la sfilata non abbiamo realizzato uno streaming per mostrare tutto in tempo reale. Ma un video che le persone hanno potuto vedere in un secondo tempo in tutto il mondo. Lo show doveva essere una cosa speciale, solo per chi era invitato. Lo show all’Arsenale era solo la prima puntata? Quale sarà la prossima tappa? Stiamo già parlandone. Dopo Venezia, potrebbe essere Venice beach. Full translation at page 125
in apertura, il direttore artistico di diesel nicola ForMichetti ritratto tra i Modelli in tutto il servizio, look diesel Fall-winter 2014/15 ha collaborato: Francesca Manuzzi - photo assistant: hugo Yanguela hair: Martin cullen @ streeters london - Make-up: Miranda JoYce @ streeters london - Models: doug @ select, leo Mel @ i love, Mae lepres @ MarilYn agencY, nastia shershen @ elite Milano e steve Milatos @ d ManageMent casting: angus Munro @ aM casting - stYling: daveY sutton sotto, il portrait uFFiciale di nicola ForMichetti con renzo rosso
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Th s ason Stefano Roncato Francesca Manuzzi Matteo Zampollo Michele Bagi Angelo Ruggeri Valentina Stramare Michela Zio
Tendenze e cult pieces per disegnare il nuovo femme-style
poinT of view
The besT
Trends
Business view The shop five The insider Top of the tops Video awards Accessor-hype Groom service
Calvin Klein collection N°21 Prada Dolce & Gabbana Dior Louis Vuitton Miu Miu CÊline Valentino Saint Laurent
Shiny days Pop furs Folkish Grey tailoring Fascino felino Noir seduction Cool wool Cartoonish zoo Sexy sabbath Neo optical Shearling
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sopra, reMo ruFFini di Moncler (a destra) insieMe a raFFaele JerusalMi di borsa italiana nel giorno del debutto di Moncler a piazza aFFari, a Milano
duE OPzIONI PEr CrESCErE business view
Cessione a un fondo di private equity o quotazione? Per le Pmi italiane della moda e del lusso le strade per potenziarsi, e reperire i capitali necessari allo sviluppo worldwide, restano due. Con una terza rischiosa via, legata alla storia del capitalismo familiare: lasciare in sella i fondatori, dotando l'azienda di un management internazionale. Fabio Gibellino
C
rescere o sopravvivere? È questo il grande punto interrogativo dei tempi che corrono. Almeno e soprattutto per il mondo della moda che da una parte vede i grandi gruppi con fatturati a nove zeri dominare la scena, dall'altra le piccole, o relativamente piccole, griffe che, nonostante il blasone, stentano a tenere il passo. Per capirne le ragioni bisogna però fare un piccolo passo indietro e tornare al 2009, l'anno della grande crisi. «Fino ad allora», ha spiegato Armando Branchini, vicepresidente di Fondazione Altagamma, «il mercato cresceva con tassi mediamente sopra l'8% e l’unica vera preoccupazione delle aziende era quella di fatturare il più possibile, perché il mercato stesso spingeva alla crescita. Nel 2009 però i consumi sono calati del 9%, facendo in realtà perdere circa il 18%, costringendo tutti a cambiare rotta verso la massimizzazione della crescita e al guardare direttamente i competitor». E per ottimizzare la performance di bilancio: «Ci si è dovuti concentrare sul retail, con la condizione che per aprire monomarca in una prime location nel mondo servono circa 10 milioni di euro e, considerando che una buona visibilità comporta la presenza in almeno 22/24 brand location, significa una politica di investimenti mirati che difficilmente possono essere coperti da una realtà medio-piccola». E qui arriva il dunque. Perché per sostenere questo tipo di costi, enormi ma che se accompagnati da una buona politica produttiva possono portare a una dimensione accettabile senza dover per forza essere fagocitati dai grandi big player,
occorre trovare risorse. E per farlo si deve ricorrere a investitori interni. Le vie più comuni sono due. La prima è quella della cessione di una quota a un partner finanziario, tra l'altro il 2013 ha raggiunto il suo picco storico di operazioni di private equity, con un totale da record di 16 deal. La seconda invece è quella della quotazione, resa ancor più appetibile dagli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni con in particolare quella di Italia Independent considerando le piccole realtà di successo. «Si tratta di soluzioni equipollenti che vanno scelte in base alla possibilità e alla traiettoria strategica dell'azienda oltre che, nel caso di una ipo, della possibile risposta del mercato finanziario», ha poi detto Branchini. Certo poi bisogna tenere conto di pro e contro. Così, se: «Il vantaggio del partner finanziario è che non preclude la quotazione, che può avvenire successivamente e a una corporate value molto più alta, visto che gli investimenti sono già stati fatti (vedere il caso Moncler/Eurazeo, ndr), la quotazione dà la possibilità di seconde iniezioni di vendita o di aumento di capitale per nuovi soci, lasciando, cosa da non sottovalutare, la proprietà fondatrice in una posizione di forza». Inoltre, sempre in tema di quotazione: «Offre il vantaggio di poter pianificare su un orizzonte di lungo periodo e una governance più flessibile, al contrario della partnership che per natura implica una presenza più importante dei soci», ha poi detto Barbara Longhi, responsabile dei mercati Pmi di Borsa italiana, «oltretutto, e in particolare a Piazza Affari, c'è indubbiamente una finestra d'attenzione
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LE PMI ITALIANE PREDE DEI PRIVATE EQUITY l'evoluzione degli investiMenti di private eQuitY nel settore Moda Fonte: aiFi-pwc 1.428
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NUMERO DI OPERAZIONI
9 666
334 257
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aMMontare dei deal (in mln di euro)
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2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 per il mercato italiano e per il settore della moda/lusso, questo è un momento che andrebbe sfruttato da chi ha programmi di crescita ambiziosi ed è alla ricerca di una valutazione che rappresenti l'azienda al meglio, quindi ci aspettiamo che diverse aziende possano guardare alla Borsa come fonte di accelerazione». Non a caso, Borsa Italiana ha da qualche tempo avviato un programma di formazione, battezzato Elite, per chi vede nell'ipo la giusta via, senza che sia strettamente vincolante. d'altronde, come ha sottolineato la stessa Longhi: «È vero, c'è spazio per altre operazioni, ma le aziende che si presentano devono essere robuste, con una storia, con un management credibile e con una stabilità di mercato». Certo il rovescio della medaglia in questi casi è convertire una realtà, spesso di stampo familiare, a una dinamica fatta di trimestri e bilanci pubblici. «una realtà dove a ogni comunicazione l'investitore può decidere se restare o meno», ha poi fatto notare Branchini. E allora, ecco la terza via, più complicata, forse più romantica, sicuramente più lunga. È quella di rimanere in sella e tenersi tutto, ma a patto che la società sia strutturata con un management di qualità o che, come conferma il vicepresidente di Altagamma: «Si faccia attenzione ai ruoli della famiglia, perché i poteri devono essere attribuiti in funzione delle cariche». Il tutto tenendo ben presente le barriere culturali, perché come ha ricordato Branchini: «Quando si parla di capitalismo familiare ci sono generalmente due accezioni; quella cattolica dove si pensa a un'impresa il cui ciclo di vita è uguale a quello del suo fondatore, e quella protestante dove si pensa che un'azienda, una volta fondata, deve vivere per l'eternità». Con tutto quel che comporta e con tutte le eccezioni del caso. Full translation at page 125 nelle iMMagini di Questa pagina, dall'alto: lapo elKann, Fondatore e nuMero uno di italia independent, realtÀ FenoMeno dell'eYewear Quotata nel segMento aiM di borsa italiana da diceMbre 2013; donatella versace alla Fine dell'ultiMa sFilata, a pocHi giorni dalla vendita del 20% della griFFe al Fondo blacKstone; il Megastore valentino a sHangHai, uno dei priMi grandi progetti della Maison dopo l'ingresso nel capitale di MaYHoola, societÀ partecipata dall’eMiro del Qatar HaMad bin KaliFa al-tHani
UNDICI REALTÀ DI MODA PRONTE PER LA QUOTAZIONE Fonte: borsa italiana
ARAV FASHION (Silvian Heach)
0
50
100
150
90 mln
BRACCIALINI
70 mln
CIRO PAONE (Kiton)
105 mln
DUVETICA INDUSTRIE
36 mln
GRUPPO GERMANI (Kocca)
40 mln
HARMONT & BLAINE
71 mln
MINICONF (Sarabanda, Ido e Dodipetto)
75 mln (2012)
MONNALISA
40 mln
PEUTEREY
90 mln
TWIN SET - SIMONA BARBIERI
177 mln
ZEIS EXCELSA (Dirk Bikkembergs)
136 mln (2014)
dati di bilancio, relativi al 2013 dove non diversamente specificato, in milioni di euro
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THE SHOP FIVE BUYER VIEW
1 2 3 4 5
The best pieces
The best accessories
The best mood
ABITI VALENTINO
CAPPELLO GIGANTE
SPORTSWEAR DELUXE
PELLICCIA COLORATA
MOSCHINO
Vladimiro Gioia
DIOR SNEAKERS PUMP
JUMP-SKIRT
PONY BOOTS
MARC BY MARC JACOBS
OUTWEAR COUTURE Balenciaga
ANYA HINDMARCH BAGS
ANIMAL WORLD
BOMBER
TOUT BIJOUX
COMFORT COCOONING
Haider Ackermann
Roundel London
Acne studios
Memento duo
Thea by Emilie Duchene
LC23
Tpn
Agnona
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Sei domande a chi può misurare il polso della stagione. Il punto di vista esclusivo di chi si muove a cavallo tra business cool hunting e marketing. Buyer nazionali e compratori worldwide raccontano le impressioni su quello che hanno visto in pedana. E svelano i pezzi più venduti. Francesca Manuzzi, Matteo Zampollo e Michela Zio Thanks To: TONINO ASSELTA @ Asselta (Bari), ROSY BIFFI @ Biffi (Milano), BRUNA CASELLA @ Bernardelli (Mantova), LORIS PORTOLAN @ Birba’s (Pordenone), ANTONELLA GENTILI @ Brera (Ferrara), SUSANNA AVESANI @ Club 21 (Singapore), MARZIO TORCIANTI @ Coltorti (Jesi), CHRISTINE ELLIS, GINO CUCCUINI @ Cuccuini (Livorno), LUIGI D’ANIELLO @ D’Aniello (Napoli), MASSIMO DEGLI EFFETTI @ Degli Effetti (Roma), VERA WERBER @ Dell’oglio (Palermo), PALMIRA SORGETTI @ Et e Marianne (Termoli), GIUSEPPE TROVATO @ G. Fortini Rossetti (Catania), GIANNI PERONI @ G&B (Flero), GIOVANNA GAUDENZI @ Gaudenzi (Riccione), FEDERICO GIGLIO @ Giglio (Palermo), ADRIANA SARALVO @ Joyce Milano (Hong Kong), JACOPO TONELLI @ L’inde Les Palais (Bologna), ANGELA ADANI @ La Boutique Di Adani (Modena), TIZIANA CARDINI @ La Rinascente (Milano), ROBERTA BOCCHETTA @ Le Fate Ignoranti (Roma), LELIA GIACOMELLI @ Lungolivigno (Livigno), NATALIE KINGHAM @ Matchesfashion.com (Londra), JUSTIN O’SHEA @ Mytheresa.com (Monaco Di Baviera), GIULIA NARDI @ Newton (Ferrara), FEDERICO DONIN @ Nia (Roma), ROBERTA VALENTINI @ Penelope (Brescia), SANDRA DOMÍNGUEZ e LUIS SANS @ Santa Eulalia (Barcellona), ANNA MARIA MONTANI @ Spazio Espanso (Roma), ROMINA BRACCHI @ Spinnaker (Alassio), BEPPE ANGIOLINI @ Sugar (Arezzo), FLAMINIO SONCINI @ Tony Magenta (Magenta)
The best look
The best new names
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LOUIS VUITTON
SUNO
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PALLAS
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THE INSIDER INSTACOOL
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84 | MFF-Magazine For Fashion
top of the Model chart
Best excLusIve
Most BooKABLe
1 1
2
lexi boiling Emilio Pucci
2
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Antonio Berardi
sMAshING New fAce alisa ahmann
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3
mariacarla boscono Prada
1
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2
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tops 3
ine neefs Iceberg
4
maartje verhoef
Giambattista Valli
Le esclusive più interessanti. I volti più richiesti dell'a-i 2014/15 e i più nuovi, pronti al boom, da tenere d’occhio per le stagioni che verranno. secondo il parere esperto di una selezione di casting director italiani e internazionali. In una classifica che rivela quali sono stati i nomi più caldi visti sui catwalk di tutto il mondo. francesca manuzzi e matteo zampollo
5
thaNKS to:
josephine le tutour Carven
Isadora Banaudi Maurilio carnino @ Mtc casting drew dasent e daniel Peddle @ the Secret gallery Piergiorgio del Moro @ dMcasting danilo di Pasquale Shelley durkan @ Shelley durkan casting Gisella Genna Zan ludlum @ www.zanludlum.com caterina Matteucci e Simone Bart rocchetti @ random production ardea Pederzoli @ Marabini Baiocchi alexandra Sandberg
3
sophie touchet Anteprima
4
larissa marchiori Dries Van Noten
5
charlene hÖgger Paco Rabanne
decio Santos @ Santos assessoria Stefanie Stein @ Stefanie Stein casting
86 | MFF-Magazine For Fashion
FASHION MOVIE
VIDEOawards
The players. I migliori cortometraggi legati al mondo della moda, che ora comunica usando new talents. Da guardare online, sull'esclusiva piattaforma di Mffashion.com e Nowfashion.com. Matteo Zampollo
MIGLIOR REGIA per
KNOWING THROUGH NOTHING Newbark presents A FILM BY: Floria Sigismondi STARRING: Jamie Bochert
MIGLIOR SCENEGGIATURA per
RENDEZ-VOUS & OTHER STORIES & other stories and Karla Otto presents A FILM BY: Wendy McColm STARRING: Jeanne Damas WITH: Anousak Ratsamy
MIGLIOR FOTOGRAFIA per
PILOT - FILMS OF CITY FRAMES Giorgio Armani presents A FILM BY: Piero Messina STARRING: Paolo Sorrentino
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI per
METAMORPHOSIS, AN HERMÈS STORY Hermès presents A FILM BY: Julien Vallée
MIGLIORI MUSICHE per
NEXT TIME Saint Laurent music project presents A FILM BY: Hedi Slimane STARRING: Curtis Harding and Grace Hartzel
88 | MFF-Magazine For Fashion
tiMe capsule
accessor-hype MOSCHINO
CHLOÉ
LOUIS VUITTON
SARA BATTAGLIA
CHANEL
CORTO MOLTEDO
MIU MIU
TOD'S
CHARLOTTE OLYMPIA
VALENTINO
FENDI
DRIES VAN NOTEN
LANVIN
EDDIE BORGO
Hit list
shoes MISSONI
BALMAIN
MFF-Magazine For Fashion | 89
I pezzi cult, che restano impressi nella memoria. I migliori dettagli dalle passerelle, destinati a essere desiderati in tutto il mondo. Dieci borse, dieci scarpe, dieci tips. Trenta must-have saliti in pedana a Milano, Parigi, Londra e New York. Michele Bagi
ALExANDER WANG
ELENA GHISELLINI
BALENCIAGA
PAULA CADEMARTORI
Hit list
Bags SOPHIA WEBSTER
RUPERT SANDERSON
SAINT LAURENT
GIANVITO ROSSI
ROCHAS
CÉLINE
GIVENCHY
DOLCE & GABBANA
PRADA
Hit list
tips
DIOR
90 | MFF-Magazine For Fashion
beauty
groom service Personal beauty. Reale e virtuale. Un racconto di bellezza che si muove con una nuova velocità digitale. Mixando attitudine selfie e acuti backstage. Francesca Manuzzi
BOLD eyeLashes Prada
muLti Lines Anthony Vaccarello
strOng track Dries Van Noten
upBeating Jean Paul Gaultier
hypnOtizer Rochas
chaneL
ysL Beauté
mac
DiOr
tOm fOrD Beauty
masCara le VolUme De Chanel waterproof 10 noir
eyeliner BaBy Doll 12 light amethyst
Chromaline eyeliner teinté gel/Crème BlaCk BlaCk
felt-tip eyeliner Diorshow art pen 095 noir poDiUm
masCara Ultra lenght Ultra raVen
Foto backstage di sonny vandevelde
92 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
calvin klein collection Tra urbano e gypsy, con un tocco rurale: è la svolta che non ci si aspetta in casa Calvin Klein. Abituati ai lavori di ricerca tailoring di Francisco Costa, bisogna abituare l'occhio a una stagione di lane cotte e tricot. Ma non ci vuole molto tempo, visto l'impatto e la certezza con cui Costa definisce la nuova estetica della maison. Sfila un comfort rustico, fatto di proporzioni maxi, di stratificazioni e di lavoro ai ferri. Panni ruvidi, sweater dressing dominante, che ben si abbina alle stagioni freddissime che da qualche hanno stanno colpendo la Grande mela. Il tailorismo di avanguardia lascia il posto alla ricerca sulla lana, ai calcoli millimetrici negli accostamenti dei capi, ai colori di Rothko, e alla creazione delle forme. Nella definizione di un comfort iperfemminile, tutto nuovo.
MFF-Magazine For Fashion | 93
The BesT
n°21 Glitter iridescenti e coat mannish. Principe di Galles e piume di struzzo. Gli opposti che si attraggono. Le polo scintillanti, incastonate di rose rosse, fanno da contraltare magico a pants cammello con la tasca a filo. Il bomber diventa over e innervato di pelliccia. Idem l'abito T-shirt. Tutto è a colonna, figura dritta, fino a sotto al ginocchio, come le gonne villose di una: «Tomboy vezzosa», come l’ha definita Alessandro Dell'Acqua, che ha pensato la sua nuova N°21 tra maschile e femminile, dove forme e capi provenienti dal guardaroba di lui si impreziosiscono di tessuti ultragirly, leggeri e adatti a delle donne frou frou, che come dettaglio preferiscono backpack da ferrata.
94 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
prada
Un dittongo di donne. Come coreografate in un balletto da Pina Bausch, le modelle salgono e scendono dalla pedana a gradoni, mentre Barbara Sukowa graffia i muri della Fondazione Prada con la sua voce. L'atmosfera razionalista e fumosa, alla Margarethe von Trotta, accoglie la profonda indagine sull'intellighentia tedesca degli anni 70 e 80 portata avanti da Miuccia Prada. E coniata con un cast dagli stilemi austeri, con i capelli raccolti in chignon ipertirati. Ăˆ Berlino est, con abiti dai profili di pelle, sciarpe da coreografo, vesti see-through e coat grafici dalle incursioni ricce di pelliccia colorata. Ai piedi stivali con zeppa piena, sandali con tacchi metallici perforati. Bauhaus incontra Moritz von Oswald.
MFF-Magazine For Fashion | 95
The BesT
dolce & Gabbana Occhioni nel buio, figure flessuose, fiori colorati e un albero secolare dal fascino magico. C'era una volta la foresta incantata di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, in cui vivono creature fiabesche, gufi, cigni e le loro ninfe degli alberi. Regine di un poema epico cavalleresco, protagoniste di un romanzo storico, Giovanne d'Arco di Cartoonia, Cappuccetto rosso impellicciate e Belle addomentate nel bosco dai gown di chiffon fluttuanti. «Nel medioevo sono nate le fate e le abbiamo immaginate in Sicilia», ha spiegato il duo che guida la maison Dolce & Gabbana, «la nostra è una favola con incantesimi, con tanti personaggi. Fate, Cappuccetto rosso, Biancaneve, Robin Hood di Sherwood...». Tra felpette e abiti di dentelle decorata d'animali pop, coat broccati con chiavi di volta, tubini dai fregi barocchi di Versailles e armature da moderne Lady Oscar, glitterate e scintillanti.
96 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
dior Cross fit di moda. Un cielo di luci al led illumina il racconto synth-couture di Raf Simons. T-shirt fino ai piedi puntellate di cristalli. Petite dress da Maggie the cat stringati come sneakers. Abiti couture decorati di preziosi ramages gioiello, rotti dallo spacco della gonna, che nascondono un'anima swimwear. Ma anche bar jacket e coat maschili, senza maniche, cammello o color Pantone. La nuova Christian Dior è decalogo del nuovo sport, con pump appuntite da running, dalla suola sportiva e dal tacco aerodinamico. Le dame di Simons sono pronte allo scatto fulmineo, per tuffarsi dentro abiti capitonnÊe, di quel quilted à la Lady Dior, in fascinoso fucsia, arancio e bronzo.
MFF-Magazine For Fashion | 97
The BesT
louis vuitton Marc Jacobs esce, Ghesquière entra. Lo spazio del Cour carrée du Louvre illuminato dalla luce che filtra dalle persiane e di una nuova era, atempore. Il momento più atteso della stagione arriva sotto i riflettori con un inno al daylight: «Al giorno nuovo, un giorno importante», come recita l’incipit della lettera scritta dallo stesso Ghesquière e si trova sui seat della sala. In pedana una grammatica da it-girl parigina, coniata con citazioni 60s e 70s, di pelle dalle lavorazioni artigianali, profili a contrasto, tubini di pelle con zip sul lato e gonnine svasate. Coccodrillo per trench e top dalla scollatura netta. Pant da biker, gonne da ragazze pom-pom bobo. Ai piedi, boots e stivali dal tacco midi e tra le mani un mix di marroni e monogramma, per nuove cult bag che aspettano solo di essere acquistate.
98 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
miu miu Lupi di mare vestiti di zucchero filato. Enjoy the silence. La musica dei Depeche Mode racconta il fascino ovattato di una sala incellophanata, di plastica come le cerate, fulcro dello show. «Sono partita dalla rilettura della giacca a vento», ha spiegato Miuccia Prada, anima di Miu miu. «È l’emblema della normalità, dell’atteggiamento sportivo. Nylon ma anche lamé, alto e basso. Come la realtà di oggi». I windbreaker da Luna rossa e nella loro versione pastello si sommano alle mini trapuntate dai décor rivetto, alle camice aperte che mostrano un reggiseno a triangolo, quasi un bikini. O ai boots trasparenti in pvc, con chiodo al posto del tacco e coulisse per stringerli.
MFF-Magazine For Fashion | 99
The BesT
céline Fear & tenderness. L’artista tedesca Hannah Höch e la fotografa e reporter Lee Miller, figure chiave del dadaismo. Rivoluzionarie del bcbg, che con la loro sindrome di rottura preferivano abiti mannish. E così Céline. Bottoni bianchi si posano su un coat nero, manicotti di pelliccia scaldano l'avambraccio, mono-earring adornano il volto e le skirt si spaccano in fenditure che, cerebralmente lascive, scoprono la gamba. Le pellicce cadono mollemente, svelano quadri vichy e gonne delicate. Sensuali come il leopardo, il tweed e la lana in eccesso, votati a capispalla e tute dai pants a trombetta, acquattati su sandali platform. Per il collage di femminilità deragliata immaginato dalla matita di Phoebe Philo.
100 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
valentino C'è il battito del cuore oltre a quello della musica nello show di Valentino. C'è una femminilità tutta romana, esaltata dal duo creativo composto da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. Che raccoglie la sentita commozione di monsieur Garavani a fine sfilata, in uno scambio di abbracci che mai come questa volta va oltre la formalità, verso un sincero apprezzamento. In pedana le donne del '68 dell'Urbe, le artiste, le intellettuali, sono figure inaspettate, come allora, che rompono le regole e trasportano verso universi onirici. Lontani dall'austerità. Losanghe e animali immaginari per le fantasie. Pizzi con farfalle e tulle per tuniche poetiche. Per una sensualità dal cuore romano.
MFF-Magazine For Fashion | 101
The BesT
saint laurent Sound Laurent. Sembra un festival, che trascende i tempi, che dagli anni 60 arriva al brit pop di oggi. Si aprono i cancelli, porte dorate che svettano verso l'alto. Parte la musica dei Cherry Glazer. Hedi Slimane ha traghettato la maison di monsieur Yves verso una collocazione super-personale e sorprendente. Che fa risorgere un'estetica indie-rock via Los Angeles, che scava negli anni d'oro del pop, che fa sedere in prima fila non rapper o reginette delle classifiche, ma talenti Uk dai tratti spigolosi. Che lancia in mezzo ai suoi pezzi easy una serie di abiti couture featuring John Baldessarri. Che riveste d'oro cappe e coat, ma anche animalier e stivali. Che provoca rendendo attualissime le icone sixties. Infondendo un nuovo spirito androgino e iper-femminile.
102 | MFF-Magazine For Fashion
Erdem
N째21
Giambattista Valli
trends
Elie Saab
Shiny dayS Msgm
Salvatore Ferragamo
Rodarte
Zadig & Voltaire
Antonio Berardi
Marco de Vincenzo
Saint Laurent
MFF-Magazine For Fashion | 103
Dolce & Gabbana
Dries Van Noten
Chanel
Genny
Jean Paul Gaultier
Krizia
Blumarine
Matthew Williamson
Marc Jacobs
Trussardi
Narciso Rodriguez
Emilio Pucci
104 | MFF-Magazine For Fashion
Marni
Roberto Cavalli
Versace
Tom Ford
Emilio Pucci
Prada
ChloĂŠ
trends
pop furs Mathhew Williamson
Aquilano.Rimondi
Angelo Marani
Fendi
Salvatore Ferragamo
106 | MFF-Magazine For Fashion
Sacai
Custo Barcelona
Etro
trends
Burberry prorsum
folkish Agnona
Altuzarra
Hussein Chalayan
Missoni
Peter Pilotto
Tory Burch
Uma Wang
Antonio Marras
.com
108 | MFF-Magazine For Fashion
Maison Martin Margiela
Haider Ackermann
Jason Wu
Jil Sander
Hermès
Boss
Giorgio Armani
Barbara Casasola
Ralph Lauren
trends
grey tailoring Dkny
The row
Iceberg
Vivienne Westwood red label
Tod's
110 | MFF-Magazine For Fashion
Balmain
Simonetta Ravizza
Givenchy
Giorgio Armani
CĂŠline
Tom Ford
trends
fascino felino Sportmax
Carven
Blugirl
Salvatore Ferragamo
Dsquared2
112 | MFF-Magazine For Fashion
Salvatore Ferragamo
Francesco Scognamiglio
Fay
Byblos Milano
Moschino
Rochas
Balenciaga
trends
noir seduction Moncler gamme rouge
Philipp Plein
Louis Vuitton
Max Mara
MFF-Magazine For Fashion | 113
Hussein Chalayan
Lanvin
Iceberg
Drome
Fausto Puglisi
Victoria Beckham
Alberta Ferretti
H&M
Frankie Morello
Michael Kors
114 | MFF-Magazine For Fashion
Issey Miyake
Anteprima
Stella McCartney
Hermès
Marc Jacobs
trends
cool wool
Michael Kors
Viktor & Rolf
Chloé
The row
Acne studios
Sonia Rykiel
Céline
CELEBRATES
SI APRE UN NUOVO CAPITOLO PER SALCO. FONDATA NEL 1951 DA RICCIOTTI SALVADORI, LA SOCIETÀ DI EMPOLI SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI IMPERMEABILI E PIUMINI SI RINNOVA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI UN MERCATO GLOBALE. GIUNTA ALLA TERZA GENERAZIONE, L’AZIENDA CON UN GIRO D’AFFARI DI 2,5 MILIONI DI EURO PUNTA A RADDOPPIARE IN TRE ANNI CON L’OBIETTIVO DI RAGGIUNGERE UN EBITDA PARI AL 18%. UN RISULTATO CONCRETO CHE SALCO RAGGIUNGERÀ GRAZIE ALLA NUOVA ORGANIZZAZIONE INTERNA CHE DA UN LATO VEDE IL RESTYLING DELLA RETE VENDITA ITALIA ED ESTERO, DALL’ALTRO IL POTENZIAMENTO DELLA BRAND AWARENESS CON L’OPENING DEL NUOVO SHOWROOM IN VIA MONTENAPOLEONE A MILANO. DALL’AUTUNNO/INVERNO 14/15 LA STRATEGIA DI RINASCITA SI RIFLETTERÀ ANCHE SULLA COLLEZIONE CON UNA PROPOSTA DOVE LE ULTIME TECNOLOGIE IN MATERIA DI OUTDOOR SI ARMONIZZANO CON UNA VISIONE COUTURE. IL PIUMINO SI TRASFORMA E DIVENTA ESPRESSIONE DI UN’ELEGANZA PREZIOSA. Showroom SALCO - Via Montenapoleone, 19 – Milano - tel. 0039 02 76394028 - www.salcoitalia.it Special advertorial. Tutti i dati e le informazioni contenuti in queste pagine sono stati forniti dall’Azienda che ne garantisce correttezza e veridicità, a soli fini informativi.
MFF-Magazine For Fashion | 117
Au jour le jour
Les copains
Krizia
Just Cavalli
Yohji Yamamoto
Fay
Givenchy
trends
cartoonish zoo Dolce & Gabbana
Alberta Ferretti
Stella Jean
Vivienne Westwood
Giles
celebrates
Stagione di debutto per paolo bottazzi. la label, naturale evoluzione del marchio pbcode, irrompe Sul mercato con un’inedita collezione di Sciarpe e foulard per lei e per lui. nato dalla creatività del deSigner ligure paolo bottazzi e dalla viSione imprenditoriale di Shintaro akatSu attraverSo la Società montenapoleone trading, il marchio è deStinato a diventare un punto di riferimento per chi cerca un prodotto made in italy con un guSto contemporaneo. nei piani della Società è la creScita organica in italia e all’eStero anche grazie all’opening di uno Show room dedicato in via della Spiga a milano. e Se la collezione di Sciarpe e foulard diventa territorio di Sperimentazione attraverSo grafiche e materiali, in cantiere ci Sono brand extenSion di rango come la prima collezione di camicie Solo maSchili che debutta nei negozi con queSta Stagione primaverile. Showroom paolo bottazzi - via della Spiga, 52 – milano - tel. 0039 02.76390822 www.paolobottazzi.it Special advertorial. Tutti i dati e le informazioni contenuti in queste pagine sono stati forniti dall’Azienda che ne garantisce correttezza e veridicità, a soli fini informativi.
MFF-Magazine For Fashion | 119
Donna Karan
Emilio Pucci
Nina Ricci
Elie Saab
Marios Schwab
Etro
Alexander McQueen
trends
sexy sabbath Roberto Cavalli
Mary Katrantzou
Rodarte
Junya Watanabe
Givenchy
Alberta Ferretti
Valentino
120 | MFF-Magazine For Fashion
John Richmond
Roland Mouret
Gabriele Colangelo
Andrea Incontri
Fausto Puglisi
Max Mara
Michael Kors
Lanvin
Comme des garรงons
Iceberg
Tod's
Emporio Armani
Vionnet
Damir Doma
Marco de Vincenzo
MFF-Magazine For Fashion | 121
Byblos Milano
Bottega veneta
Diane von Furstenberg
Kenzo
Emanuel Ungaro
Dries Van Noten
Chanel
Jeremy Scott
Laura Biagiotti
Lacoste
Christopher Kane
trends
Acne studios
Victoria Beckham
neo optical
Proenza Schouler
Giambattista Valli
122 | MFF-Magazine For Fashion
Belstaff
Coach
Reed Krakoff
Isabel Marant
Tommy Hilfiger
Burberry prorsum
Diesel black gold
Costume national
Ter et bantine
trends
Shearling
Etro
Ports 1961
Altuzarra
Ermanno Scervino
Gareth Pugh
MFF-Magazine For Fashion | 123
SNOW FUR 01 / LAURA BIAGIOTTI 02 / SUPERDUPER HATS 03 / FURLA 04 / ELENA GHISELLINI 05 / HOGAN 06 / DONDUP 07 / RODO
06 04
02
01 05 03
07
THINK PINK 01 / PIQUADRO 02 / DOUBLEICE 03 / ETIENNE DEROEUX 04 / BALDININI 05 / ANGELOS FRENTZOS 06 / GIORGIO GRATI 07 / SERMONETA
04
06
02
05
03
01
07
124 | MFF-Magazine For Fashion
ARLECCHINO 01 / CHARLOTTE OLYMPIA 02 / BULGARI 03 / PAULA CADEMARTORI 04 / SONIA_SONIA RYKIEL 05 / BRIAN ATWOOD 06 / PIERRE-LOUIS MASCIA 07 / CHARLINE DE LUCA 08 / FAUSTO PUGLISI
08
05
03 01
04 06
07
02
60's
02
04
03
01 / BALDININI 02 / ARTHUR ARBESSER 03 / CORTO MOLTEDO 04 / BORSALINO 05 / CHLOÉ 06 / MEMENTO DUO
01
05
06
MFF-Magazine For Fashion | 125
address & other stories acne studios agnona alan gelati alberta Ferretti alexander Mcqueen alexander wang alexandre de betak altuzarra andrea incontri andrea poMpilio angelo Marani antepriMa antonio berardi antonio Marras anya hindMarch arthur arbesser asos au jour le jour baldinini balenciaga bally balMain banana republic barbara casasola belstaFF blugirl bluMarine borsalino boss bottega veneta brian atwood bulgari burberry prorsuM byblos Milano calvin klein collection canali carven cédric charlier céline chanel charline de luca charlotte olyMpia chloé christophe leMaire christopher kane cividini coach coMMe des garçons corto Moltedo costuMe national custo barcelona daMir doMa diane von Furstenberg diesel diesel black gold dior dkny dolce & gabbana donna karan dries van noten droMe dsquared2 eddie borgo eddy aneMian edun elena ghisellini elie saab eManuel ungaro eMilio pucci eMporio arMani erManno scervino etro Fausto puglisi Fay Fendi Francesco scognaMiglio Frankie Morello Fundaçao cicade des artes gabriele colangelo gareth pugh giaMbattista valli gianvito rossi giles giorgio arMani givenchy h&M hache haider ackerMann helMut lang hèrMes heron preston hogan hussein chalayan iceberg iris van herpen isabel Marant issey Miyake italia independent j.w.anderson jason wu jean andré jereMy scott jil sander john richMond junya watanabe just cavalli kenzo krizia ktz
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englIsh backstage Donatella Versace + Versace "I wanted to celebrate the courage of women. and I worked on codes of Versace for excellence: sensualIty, determInatIon and proVocatIon". words of the IconIc desIgner, who has just greeted the entrance of the fund blackstone In the brand capItal, ready to brIng a dowry of 210 mIllIon and the lIstIng project.gIampIetro baudo the courage of woman, the courage of a woman. the autumn - winter 2014/15 of Versace house revolves all around a word: strength. "with this collection, I wanted to celebrate the courage of the female figure. not only the inner strength but also which exhibits to the world. I've worked on codes of Versace for excellence: sensuality. determination, challenge and pride". to explain the army of Valkyries who appears on the dais set up in via gesù, in the heart of milan, is donatella Versace. ready to imagine a sensual army capable of winning the biggest fight "parade on this catwalk", the stylist joked backstage. ready, a few days after the show, to welcome with open arms blackstone, the u.s. private equity fund that has paid 210 million euros to enter the capital of the brand with a market share of 20% (€ 150 million will be paid later to an increase in capital. ed.) "I am very happy to start working with blackstone and stephen schwarzman (founder and ceo of the private equity fund. ed)", said the designer, "I admire his work, and he shares with me the same family viewing in development that will affect the future of fashion house Versace. over the years we have gained a strong and unique position in the international luxury market and I believe that this investment will be implemented in the house, along with an incredible management and a clear vision of the project. Versace ensures a future of great development". hard to disagree with her. even in the face of budgetary data recorded in the year 2013 closed with revenues of € 479.2 million (+17.2%). ebItda of € 71 million (up 59.7 % and a percentage of sales of 14.8%) and €10.9 million net profit (+27.6 %). the 2014/15 of the label thus born under a lucky star, and while in the future the hypothesis quotation emerges more and more, this is marked by the catwalk of autumn-winter 2014/15. designed in sensual cuts on the bias, ergonomic architecture. clean lines and precious decorations borrowed from the military world. whether the swaying insignisa on the shoulder. precious and glittering medals gifts awards. "I wanted to spread on the collection some military small touches that could accompany the story of a season very Versace, true to the brand's dna”, she concluded, "in a sense, the image of this season is easier than usual. It is enhanced by a feminine lines. a figure able to charm and surprise". just as madame donatella. transformed from muse in guide. and capable of ensuring the future of the medusa that it is in the worldwide fashion scene. lazaro HernanDez & Jack MccollougH InterVIew by sIlVIa manzonI the two kids of new york, dressed and combed as boys-model, warm handshake and cool smile, seem intimidated before the exhibition that the refined parisian department store le bon marché has imagined to celebrate their work during the fashion week in french. lazaro hernandez and jack mccollough, the duo who hides behind the cult label proenza schouler, throwing a conspiratorial look, can barely believe it. “do you realize? this is the department store with the deepest parisian spirit, attended by a chic public and VIps: the fact that they asked us, the two american kids, to exhibit our work here is a great time”. but what is your relationship with europe? In america you are designers flattered by big star and press... for us it has always been a point of honor to maintain a balanced distribution across europe and the united states, we do not want to be trapped in the label of american designers who create for americans. our first distributor was barney ‘s in new york, the second was colette in paris. we think we have an international character. the idea of a frenchy, american or Italian fashion today breaks down, no longer makes sense. the exhibition at bon Marché, built as a historical course through the collections, forced you on looking in the archives. What were your impressions? when not creating for a historic brand, you are a little forced on looking forward and have new experiences. for this, having the opportunity to retrace the collections of the past ten years has been an interesting exercise, which has not spared us some surprises. It was like rereading a diary... sometimes it made us smile, others we said, “hey, look at that great idea”. How do you work as a duo? we met at school (at parsons design school in new york, ed) and since then the collections have been built with a true team spirit. It all begins with a mood, then we begin to draw silhouettes, according this spirit. there may be disagreements, but the important thing is to evolve the brand. If everyone worked on their own the result would be different. but we have the same basic references due to the fact that we travel together and exchanging impressions allows us to be always in tune. What inspires you? the inspiration is a mix of ideas and references to artists, travels and meetings. we like to put together these various inputs and mix them. the important thing is to be like sponges, always seek new experiences to fuel our work, do not settle. You talked about artists. What do you firsthand experience in the art world? Do you think that couture is an art form? we closely follow contemporary artists, we always go to the Venice biennale, for example, and last year we saw some pretty amazing stuff, very inspiring. that said, art can be anything, but we
make a distinction between art and design in the proper sense. the second can not be compared to the first. Who are the creators that inspire you the most? I would say christian dior. It is for me (mccollough, ed) the absolute reference from school time. his career was short but showed so many new ideas and so many fascinating silhouette. but I (hernandez, ed) am impressed by miuccia prada. not only in terms of style, but for having been able to combine business and creativity. It is a visionary who takes the liberty to say what she wants and at the same time has created a commercial success. she has all my respect. has taken forward the ideas, gave a jolt to the traditional fashion. the fashion and society are reflected, the way of thinking has changed thanks to her. In your fabrics, you are very much related to crafts. Do you think that this enhancement of the craft is an added value to a collection? the craftsmanship and quality of materials are essential values, is the reason why we carry them all in Italy, where there are probably the best manufacturers in the world. but we like to mix this traditional approach with cutting-edge technologies that allow us to achieve results that would have been unthinkable a few decades ago. the combination of these two elements is what we define as modernity. we like to think that women who are turning our collections are sensitive to this marriage and consider it as a true form of luxury. we believe that the future of fashion plays right here. we develop all our fabrics, we try to create innovative fabrics, using futuristic techniques and tools such as computers to revolutionize the texture and give a stronger impact than the dress. but the manual labor and the traditional know-how are an essential basis for arriving at results of great modernity. gabrIele colangelo InterVIew by alessIa lucchese It is among the wunderkind of Italian fashion, beloved by international editors. since 2008, the year of the founding of the brand, gabriele colangelo has managed to carve a special niche in the fashion industry, with his artsy spirit and wisdom of processing techniques, from the most couture to the latest hi-tech. characteristics that led him to be among the finalists of lvmh prize, the prize organized by the group of bernard arnault to support the talents of the future with financial assistance of 300 thousand euro and a coaching program for twelve months and that will have, among the jurist, nicholas ghesquière, marc jacobs, phoebe philo, raf simons, karl lagerfeld, riccardo tisci, humberto leon and carol lim. let’s start from lvmh prize. the names that will contend for the victory of May 28th have been unveiled. How is the feeling to be part of the list of finalists? I’m pretty superstitious and do not want to say too much about this award. I can only say that for me it was an honor to be selected from thousands of designers. It seems impossible to think that, but really the number of applications has far exceeded one thousand. It was very exciting to be in paris during fashion week, to present the collection in front of a panel of 40 industry experts. It’s a great opportunity. What convinced the experts to bet on you, it was a personal style in a market that tends to homologate. Where do you get your inspirations? art is a constant element in my work. perhaps the classical studies I’ve done, which led me to a degree in ancient literature, but the visual arts, especially contemporary, have always had a very strong impact on me and on my way of thinking about fashion. even for the last autumn-winter collection 2014/15 I have been inspired by the watercolors of the german painter joachim bandau that I wanted to propose on the clothes not just in terms of decor but especially on the manifacture. my background in the fur shop of my family has always pushed me to look for the most innovative work and play at the level of material. What was the moment when you realized that fashion was your life? certainly 2008 was a year that I can consider as a watershed in my life. I won the contest of who is on next? and I had the opportunity to show for the first time in milan. I always knew that I would have done the stylist “grown-up”. another important event was the victory of a scholarship as a fashion stylist offered by the cnmI-national chamber for Italian fashion for twenty years. How fashion changed from your debut? I think the most important change has been given by the advent of fast fashion. today, however, the fashion of the big chains have disrupted the cards, making trends of the catwalk accessible, at very competitive prices, and I think that the big fashion houses have had to do much to accept this sea change. gIles Deacon InterVIew by rosarIo morabIto with the show in london last february, giles deacon has crossed the finish line of the ten years of his giles. an intense period in which, season after season, he has consolidated the brand, establishing himself as one of the most couture designers on the london scene, which manages to blend the best tailoring of yesteryear with a world of fun, horror - cartoonish traits. today, the designer works in the heart of the east end of london, where his studio - laboratory creates collections balancing tailoring and theatricality, following the suggestions of a district and international vision. Your show of February marked ten years of your collection at london Fashion Week, enough for a review. time to take the stock of your career? I’m not a big fan of goals, I’m a little pretentious and retrospective. maybe when I reach 25 years of career I’ll think about it. let’s say that I would not change anything about what I have done up to now: they have been ten incredible years and I am excited at the thought of the next ten... that’s what counts. You described your style as “Dresses that give security, playful and impact”. What makes a suit of impact? and when a dress gives security? I like clothes that have a clear identity, recognizable through cutting, manufacture and details. many women have told me that the piaces I designed give them security: clothes that, at a party, receive
126 | MFF-Magazine For Fashion compliments and provoke comments. In addition, they say that the cutting makes them feel good, that gives security. In your creations, there is often an element of the game... Why? I like nice things but I have a sense of humor: designers like fornasetti and schiaparelli are constant sources of inspiration. In addition, the twist and a certain theatricality are very important to me: I love the idea of telling a story, whether it be romantic or dark pop. the new collection has a particularly dark soul, linked to teenage rebellion. What do you think that kids today should rebel? from those I know, I would say that I am very concerned about the future, from the point of view of labor and the environment. and what do you rebel against, since a boy? against a provincial mindset: I wanted to change it and I want, also today. Your pieces are produced by Italian castor: what do you think of Made in Italy? It means high quality, at every stage of the production process. It is something unique in the world: nowhere else reaches the same levels in the production and distribution of fashion. In the coming months what’s on the agenda for giles? we are working on e-commerce, which will be launched in the summer. In addition to designing the next collections, I think I will focus on new products to the site, in line with the giles universe. paul sMItH InterVIew by rosarIo morabIto with an exhibition at london design museum extended until june 22nd, thanks to the boom in attendance and the debut on the german retail scene with the opening of a new store in hamburg two months ago, we can say that the business of paul smith has resisted well to the crisis. about a style that has become an icon of contemporary british pop culture. but above all about a man, sir paul, who has not lost the enamel and the energy of the early years, and is now firmly at the helm of a group of over 240 million euros of turnover. built in the legendary london office in covent garden: wunderkammer full of books, gadgets, memorabilia. room of wonders, that tells a collector to 360 degrees. at london Fashion Week you have paraded a collection inspired by the decadent dandyism of the late 60s. How came this idea? It is a very dandy collection, which looks to cecile beaton and aristocratic era but the end aesthetics 60s. many people I knew as a young man belonged to the upper class: I had friends for twenty years, to stand out, wearing the robes of grandparents as shirts or grandmother’s dresses. and the patterns used were very old school: polka dots, paisley... hence my game patterns, which often also arises tissue of ties. the same period has also inspired the men’s collection, you chose Jim Morrison as an icon. What intrigues of this character? as a boy, I saw the doors live here in london: these were the years of the american west coast band. I was intrigued by his music, so powerful that still lives today. while his face is like that of che guevara or hendrix: icons. Is the time to influence me in general, a period when there was no money, there was not much choice and it left a mark with creativity. the men and women lines travel together and are influenced by my background, which has a lot to do with the music industry. for both the aesthetic is rock. the music was crucial to develop your creative Dna? my relationship with the music scene began at age 17: I came from nottingham to london at the weekend. an artist friend had taught me to print the fabric with the press and my parents’ garage became a studio. at that time you could see important bands in concert with hundreds of people, so it was easy to approach the artists: immediately after introducing myself to sell my t-shirts, who then wore them on stage. the customers were eric clapton, mick jagger, rod stewart... they were 21, me 18. then began to sell pants and jackets to led zeppelin. david bowie came later, in ‘79. I worked with him recently. I designed a t-shirt for the new album and together we designed a red vynil: one thousand copies sold online in ten minutes. my prints were influenced by pop art radical when he died, james dean, for example, I printed on a t -shirt with a picture of the wrecked car spots of color. recently, I found in a vintage shop here in london, and no one imagined it was mine. In the exhibition “Hello, my name is paul smith” is reconstructed in size its first store in nottingham... I used to sell special items, many unique pieces designed and made by my wife, or creations of my designer friends. It was very difficult to survive with a shop so small, too specialized for a provincial town. so I worked from monday to thursday doing everything to gain. then the weekend I opened my shop, without having to compromise on what I was selling. word of mouth created a clientele mainly dee-jay and creative: I was the only one to sell that kind of fashion for the rest of england that was not london. the color is a key element of your style... Do you have one of your favorite? the fact is that there are colors and colors: there are tones such as burgundy, dark green, midnight blue, and then colors like yellow or bright pink. the color expresses my mood, use a lot of navy blue, then put a frame in which a subject most of the season. Your fashion show in london was preceded by rumors of a collaboration with Jonathan saunders. What brought saunders in your world? as a sponsor of the bfc-designer fashion fund, which saunders won in 2012, I helped him I did as a mentor for a while. now I asked him to take a look at my three women’s collections, to sit with me and give his opinion. jonathan brings a different point of view: he is young, he draws mainly women’s fashion and is a true talent. How does it feel to have achieved the role of brit fashion icon? Icon! (laughs). I do not know, I mean: it’s great to have an exhibition at the design museum, which is so popular, but I enjoy my job every day. I get up at 5 am, swimming, arrive at the office at 6:30 am: I love driving in deserted london in the morning. then I have two hours of absolute solitude before
plunging into the daily grind of meetings. that’s it. céDrIc cHarlIer InterVIew by sIlVIa manzonI a first boutique in paris (one shop in shop in printemps ), a customer that is diversified and encourages them to extend the offer to accessories (after handbags and sunglasses, shoes are in the pole position ). cédric charlier, young designer produced by the Italian aeffe, has embarked 2014 with great optimism. the new store created by regis laroque inaugurates a concept that we will see from now on in the charlier boutiques? I do not want to talk about the concept, because the ideas came very naturally. this set-up that combines diverse materials is rather a reflection of my work. on larger commercial spaces there is bound to be an evolution, but the spirit will remain unchanged. Having your own space in a big department stores will imply a change in the type of your customers? I do not create for a particular woman, now the client is free, the total look is a outdated stylistic form, therefore i’m happy of this store, so international. today my best clients are european, but orders are growing well in russia and the usa. How to develop a young fashion house in a period in which also the big brands suffer the blow? the secret is to be listening. and to work to create the right product, at the right time, the right place, with the creativity in the service of an affordable price. I think to be part of a young generation of fashion designers in the post-crisis period, which reflects differently on the market. we arrived after the excesses of certain house. It is a change of mentality that is close to my heart. What moves your creativity? and, in fashion, especially who do you admire? curiosity helps me find the proper answers and pushes me to discover things that I had not thought of that. the great teacher for me is cristobal balenciaga, the cutting of his clothes. then my compatriot dries Van noten, who does a great job, being able to evolve while remaining true to himself. he is a model. a compatriot, then. there is a belgian touch that characterizes a generation of designers? I think there’s quite a spirit of belgium. the difference is that french fashion has been influenced by couture tradition, which does not exist in belgium. what differentiates us is therefore the freedom, all the couturier of the antwerp school are different because there’s no rules. and I see things here in france with the eye of someone who comes from a small country. less than an hour and a half by train between brussels and paris, but a great diversity of views. and the Italian fashion? there is a different approach in Italy. there is a separate notion of elegance, especially in men’s fashion, which has always left me entranced. VeronIca etro InterVIew by chIara bottonI her office says a lot of who she is. although Veronica etro, creative director of women’s collections of family brand etro, confesses to spend a short time here, focusing on the daily tasks of the style department. the parlour of the designer is like a small world, a synthesis of her eclectic personality and her fascination for different ethnic groups. what strikes most is the presence of the special wall paintings. that contains, in antique frames, the shots of some look of spring-summer 2013, made by erik madigan heck. “a collection inspired by a painting I saw in the national museum of arts reina sofia in madrid”, said the designer, “demonstrating the link between the etro woman and art, in this case the painting”. the art and craftsmanship, together. two key ingredients for the success of the brand. “we print 30 meters of fabric per day, we realize very precious embroidery and one of the dresses for autumn-winter 2014/15 is made up of as many as 99 different pieces, stitched together one by one”, says the designer, who tells the origin of the creative process of her collections and announces the launch of a monograph on the label, which will tell the story in a very unconventional way. the 2014/15 autumn-winter collection summarizes in a strong way the elements of the etro woman’s wardrobe. How much pays to remain faithful to the own aesthetic in the changing landscape of fashion? In these years, I wanted to experiment, remaining always tied to the tradition, well centered between the poles of the brand identity. In particular, the latest winter collection summarizes all the main points of the story of etro, travel, ethnic groups, the fascination with new cultures, marked by an exotic decorative style. the starting point was a piece owned by rudolf nureyev that we bought for our archive, expression of a large research on materials and fabrics. this season, however, I wanted to launch another message: my goal was to create a timeless collection in this period of history dominated by the fast times of the cruise and pre-collections. Indeed, I believe that it is time to stop with trendy gadgets in favor of large timeless classics. at etro we call it the new tradition. the customer now wants to find pieces with a very clear identity. I am convinced that today is a rewarding work, remaining faithful to your own dna. not surprisingly, we have created a vintage capsule, characterized by the recovery of iconic prints on basic models. there are strict rules that you respect, starting the creative process of a collection? any special “ritual”? the ritual number one is instinct. I have never given a specific theme to be followed slavishly. prepare a collection for a show is a six months work and it’s nice to transfer into it the autobiographical elements of the experience of this period. for example, we often go to london to visit the vintage markets, museums, more special libraries. then we start to do research at 360 degrees, between our archive of milan and our library. sometimes we go to visit the archives of fino mornasco (como), that keep all printed material produced by my father over the years for various fashion designers. and then, there are the artifacts collected during the trips with the family. all of us travel a lot and we collect artworks. the only real ritual that I follow is my pink notebook. when I start to prowl with this
block in my hands means that we have entered the time of the hot season! How have you affected by school education? I come from a training institute of art and this has had a lot on my work. I studied at the german school in milan and then I went to london, a city which for me was the combination of tradition and innovation. at central saint martins the creativity was at the highest level. there I was able to fulfill my desire to shape with the hands, to treat clothes as objects. this background has supported my work at 360 °. and then the art, which I love madly (in these weeks, the brand is sponsoring the largest Italian retrospective dedicated to frida kahlo, at the stables of the Quirinale in rome, ed.) How would you describe the etro woman? the identity is very clear. surely it is a woman who chooses the colors, then a strong woman. who loves art, travels, folk, ethnic and discovers new cultures. a woman playing with fashion and prints. What future do you see for the womenswear of etro? the fact that we have an identity so marked is playing in our favor. we always look carefully at what is happening in fashion and the demands of a market that is changing so rapidly. In addition, we are increasingly managering the company. I imagine a future that draws strength from a solid past. In november, to tell our story, we will launch an unconventional monograph, published by rizzoli. sIMon gao InterVIew by rosarIo morabIto among the leading names of the new generation of chinese fashion designers, simon gao is currently engaged in the conquest of the western side. a journey started in 2013 in paris, first with an installation of his haute couture pieces, inspired by the energy of the cosmos and the chinese theory of the five elements, followed by the presentation of the collection spring-summer 2014. then with an exclusive line designed for galeries lafayette, which for the first time has partnered with a chinese designer. his campaign then continued in europe in london, with the fashion show fall - winter 2014/15 of last february, which ended the fashion week: a show- event full of celebrities and presented by mercedes-benz china (already the sponsor of the prize designer of the year have secured gao, ed.) born in 1981, only 15 years old simon gao preferred to continue his studies by traveling between singapore, switzerland and new zealand. a path of widening horizons, after which he returned to china, specializing with a degree in fashion branding management at raffles - bcIt international fashion college. the next step was the creation of the brand simongao in 2012. during the last two years he has managed to get a reputation not only at home but also to export it across the border. all thanks to the re-reading, in a contemporary, the classic style of eastern costume. and the formula was immediately successful. How was born the collection for autumn-winter 2014/15? what I wanted was to create a collection that was urban-chic. a sort of avant-garde couture melted together with cultures and diverse populations. the heritage plays an important role: an eye on the past and one in the future, to create a style to be recognized immediately. What is your idea of woman, what stands out? the simongao woman is a contemporary and cosmopolitan figure, traveling, who wants to be seductive. but at the same time requires high quality and comfort. this was your first time in london, a favorite destination for creative people around the world. What was its impact on you? london is a unique city and also very chic: a capital in which you see both particular lifestyle and culture. I visited a lot of museums and exhibitions, and at the same time I did pay attention to what people wore on the street. everything seems like a dialogue between past and future. You live and work in beijing: what kind of approach to fashion is there in china? beijing a complex city, where groups of people living in very different ways: many subcultures, each with its own dress code. even street style hip-hop can be avant-garde, dark, or very chinese. It is a large container of different cultures. What are the objectives for the future of your brand? I would come back to show here in london. I had very positive feedback from bfc-british fashion council; I hope to scale this platform as early as next season. anna MolInarI InterVIew by chIara bottonI a double recognition from carpi crowns the 2014 of anna molinari. the designer of blumarine and blugirl, after being awarded the civic merit on the women’s day, celebrated the opening of a new wing of the museum of the city, in the palazzo pio, destined to host a permanent exhibition space dedicated the blumarine brand, born in the town in the province of modena in 1977. two great gifts for the designer, who is starting to work on her own autobiography. Which woman do you think about when you realize the pieces for blumarine? I have always had a clear philosophy. I want to dress women in a sensual and ironic way. when I prepare a collection, I work with the intent to make beautiful women both inside and outside, harmoniously, they are the true stars of the time. You have an icon of style and femininity that is for you a kind of muse? all women who, over the years, I have chosen for my campaigns have been the muse for me, from monica bellucci to nadja auermann, from naomi campbell to eva herzigova... they were to me a precious inspirational style. now it’s toni garrn, the protagonist of my latest advertising, along with natalia Vodianova, a wonderful woman and an icon of elegance. How much and how it has changed your fashion from the beginning? You were called the queen of roses but last season you veered towards a less romantic aesthetic... at the center of my work there is always a fashion very real and close to the market. Indeed, the last show was marked by a more aggressive touch, keeping pace with the times. because my goal is to be always contemporary, attentive to what is going on in the society, looking around to search for the latest in materials and silhouettes. however, the link
with my history is always present in the collections. In the fall-winter 2014/15 collection, for example, the roses have turned into small decorations on brocades... one of your icon pieces was the blue V. Do you plan to relaunch it? the blue V is the object that is closest to my heart, that I re-launch every season, adding innovative details. for next winter, I brought in mesh and tulle plumetis. It’s still always one of the most sold pieces in stores. the civic Merit and the Museum: carpi ‘s doing great gifts to you... It was a tremendous joy, a moment of great emotion. I was surrounded by my family, friends. It says “nemo propheta in patria” during my speech I felt loved by this city. the space at the palazzo pio was a real satisfaction. What do you see in the future of your maison? Do you have a dream in the drawer? my dream is to be able to continue working with the same enthusiasm today. and then I just started to write a book about my life and fashion. once, I wanted to be a poet in order to satisfy the creativity in my heart. and my life has been a great adventure! asVoF.coM oVerVIeW praIse oF tHe norMal a round of runways crowded of wanted and desIred pIeces, to borrow the tItle from the documentary on roman polanskI. the season staged In recent weeks has framed a mood made of realIstIc and desIrable dresses, wearable but neVer borIng. good clothes, classIc and tImeless. unanImously and wIth great determInatIon, the desIgners haVe shown one thIng: fashIon can be Very attractIVe eVen wIthout all the commotIon that today rotates around fashIon shows. words by dIane pernet. photo sonny VandeVelde perhaps not surprisingly, it was the name of a film that kept haunting me everywhere I went this season. but it wasn’t entirely clear why a documentary about roman polanski was so significant until now, when I look back at the f-w 2014/15 shows with the benefit of hindsight. wanted and desired, the title of the film, articulates perfectly in just two words how many of the collections will be received by the end-consumer in the fashion chain. this was one of those rare seasons when the catwalks framed fashion in such a way that the clothes themselves became the stars of the show - rather than the brands they are so often overshadowed by. nowhere was this summed up better than at louis Vuitton. clearly, the big buzz was on nicolas ghesquière’s debut at the megabrand long before the show music ever kicked off. but the collective anticipation was felt even more intensely when he offered us a crystal clear pitch down the runway: simplicity and clarity focusing on timeless, modern dressing. there was nothing shocking about it just realistic, covetable, wearable but never boring clothes. more to the point, it was a mix of traditions focused on a singular silhouette: short, a-lines referencing the 1960’s crafted in leather, tweed and finished off with a banana heel. ghesquière’s statement was like a commercially safe whisper foretelling of bigger things to come. and a way for him to draw a line in the sand after marc jacob’s many years of high-theatre. dries Van noten has always been one to create seemingly effortless and timeless collections firmly grounded in reality. the musée des arts décoratifs was a hive of inspiration with dries Van noten generously revealing the source of his inspirations at the current exhibition on his work - aptly named «Inspirations». It is dedicated to a vast array of 400 items that capture dries’ references spanning art history, global cultures and even – quite courageously - objects made by other designers. I was discussing a balenciaga-inspired dries coat that I happen to own with harold koda, head of the costume Institute at the metropolitan museum. he said, and I agree, that dries worked out the front of the coat even better than the original by balenciaga. back at dries’ show, his latest collection consisted of a fresh interpretation of elegance with bias-cut silk dresses, invigorated by optical stripe patterns and dahlia foliate prints in glittering lame. the accessory of choice was a 3d flower that seemed to be in the act of blooming. although if you ask me, dries Van noten has never stopped blossoming. another modern classicist is christophe lemaire who showed in the palais brongniart, the historic home of paris’ stock exchange. his quiet luxury included cocoon-like tailoring in grey, black and olive. here, yet again, I found myself hearing that simple echo wanted and desired. things were a bit different at the japanese label sacai which is fronted by chitose abe. but in the mood of the season, she too showed wearable classics with a twist. as I cast my eye across some of the hybrids passing by, it occurred to me that chitose is a very devoted aesthete with a subtle but certain fascination for frankenstein-inspired-beauty. her leather biker jackets and mongolian fur coats were outstanding as were her bombers that morph into a tailored jacket and padded-down that melts into knit. haider ackermann re-worked his elegant classics in a sober color palette with languid silhouettes in gray, brown and silvery green with a focus on trousers - either full and sweeping or tight and patterned with reptile skin layered with oversized long coats. even if you don’t have the good fortune to look like his muse tilda swinton, you can still carry off his clothes. and you can still cause quite a stir when you enter a room regardless - but a stir, never a commotion. that’s haider’s gift. the beauty about rick owens’s success is that it comes from the fact that rick only makes clothes that appeal to rick. there’s something simultaneously ancient and futuristic about what he does but it is precisely this disjointed reality which gives his collections that inexplicably captivating quality. this season was all about the family and respect - which might seem at odds with his signature aesthetic - but of course rick did it in his usual fearless way. the cast of the show appeared like some kind of otherworldly tribe of family members donning head gear reminiscent of vacuum cleaners. leather, wool and duchesse satin were draped around their body while the legs were clad in thigh-high boots. his glamorous grunge look - no doubt comfortable and practical despite the first impression it left in the show - was
offered up in a palette of putty, black, oxblood and chocolate. perfectly and unquestionably desirable. Interestingly, the vacuum made another appearance this season but, through the fascinating future universe envisioned by Iris Van herpen, it came in the form of vacuum tubes. jutting out from giant clear plastic envelopes which were occupied by nearly-nude models, the tubes first shrink-wrapped the containers before they provided the models with essential oxygen like an umbilical cord. called «biopiracy«, the concept was a bit of an enigma beyond conjecture about a future where we are no longer in control of our own bodies. nevertheless, the dresses and outfits that she sent pounding down the runway in unforgettable zoomorphic boots were completely wearable even if her muse appeared at moments to be a very daring femalesatyr-like creature. Iris uses technology not as a source of inspiration but like a tool for transforming her techniques. take a fabric that looked like liquid mercury or one in iridescent metallic. while the total look was at moments confrontational - especially as the vacuum-packed models in the centre of the show seemed close to asphyxiation - Iris proved herself adept at translating her awe-inspiring couture into successful ready-to-wear. Iris aside, this season was more than ever one that was not about theatrics. It’s good to wipe the slate clean from time to time like this. there’s no better way for designers to show us what they’re really made of than to pare things down to the bare essentials like they did. but their approach was so pervasive that it was hard to believe that it was a coincidence. It was almost as if the parisian designer fraternity had decided, en masse, that it was the right moment to remind the world that good, classic, timeless clothes often look the most attractive without all the fuss around a fashion show. or perhaps the more likely explanation is that it was the men and women in the boardroom rather than those in the design studios who had that collective epiphany. for they more than anyone else will be smiling when the collections are deemed wanted and desired at shops around the world. tHe ItalIan Job by stefano roncato. photo alex saInsbury "I am myself now, a new nicola". something seems to have changed in the constellation of one of the most marked visual talents of these years. because only to appoint nicola formichetti leaving words like carriages of a train. lady gaga, hype styling. tokyo plus new york. mugler. and now, more incisively, diesel. which seems to have been taken a new direction. the arrival and perhaps the rediscovery of Italy have not gone unnoticed. a sort of Italian job that is leaving its mark on a personal level in formichetti. ready to tell his new dimension after the mega fashion show at the arsenale in Venice. the debut as artistic director of diesel, a year after his appointment. where in front of 300 super selected guests is staged the new diesel, told by music, video projections and three moods. rock, denim and military conjugated to reiterate the dna of the brand. a mega event where performed live also brooke candy, new talent of overflowing personality, already muse of diesel. she sang a preview of the single Opulence. It is no coincidence. "she's amazing", told in this interview nicola formichetti, who took care of the styling of the related videos. and during the shooting with him protagonist, showed some pictures on the phone with evidence of his new protected musical look. he smiles happily. he is already thinking beyond. How do you feel after the first official show? Very, very good. I feel confident. I finally found myself with a great team. renzo (rosso, founder and number one of the otb group to which diesel belongs, ed) is a bit like my daddy, I seem to be one of the family. It is the Italian side, they treat you well. and when you go into family do not go out. give me six months, and I would start to speak Italian. a year after your arrival, renzo rosso said have passed you the creative baton with this show... we talk a lot, we are interested in the same things. I live in his house when go to breganze office. he takes me to work. moving from new york to Veneto is definitely a shock. but a good shock. I find this change of speed very positive. I'm going to run next to the river. In Italy you work hard but have fun too. eat, drink, jokes. you play with the people you work with. In new york, working from 10 to 18. do not go out with colleagues. here it's different. and the change from paris? when you come from high fashion to bassano, you see the difference. the people here are nice. do not lie much. In paris, you have to put a suit of armor protecting yourself. from mugler, I was trying to impersonate someone else. sometimes it happens, the place where you are will change you. I am myself now, a new nicola. a true coming back to Italy... also the show told this. the tribute to Venice and to the roots of diesel. the projections with video like paintings and sculptures. the inspiration was the Italian culture. What path you are following? I feel like an outsider. fashion but with a different feeling. we do not want someone to dress from head to toe with logo, it would be vulgar. rather a new category. something between luxury, histreet and contemporary. we think of diesel as an alternative to luxury. How is the fashion world changing? fashion is increasingly inspired by the street. then in contact with the real world. It is not hidden behind a curtain, more open. What is your first memory of Diesel ? the '90s, when diesel in Italy was the coolest brand and had the coolest shop in rome. and I was always there. I was 13 years old. for me to get in diesel was like coming home, to my youth. and now I want to bring diesel to be the coolest brand on the planet, global but also personal. What are the keys to success? be true to yourself and trust your instincts. try not to think about how people think about you and what you do. as the final output with male and female models in balaclava... It was not a provocation, but a statement. we are here and we have a voice, even for social problems. after your collaboration with lady gaga, now it's brooke candy. How important is music
MFF-Magazine For Fashion | 127 to you? I'm obsessed with the performers. gaga was the best time of my life. but I had to keep going. my old assistant continues to work with her, doing a great job. gaga continues to be rocking. music for me is a great source of inspiration. when I create, it always surrounds me. music can change the way people think. and I'm always attracted to new talent, like brooke. How do you think of yourself? creative director, designer, stylist? none of these definitions. I deal with so many things and that is required by a brand like diesel, following all the different aspects of the brand. collections but also visuals, shops, advertising. at the time of Mugler, you spoke of your digital instict, linked to the world of social networking. It is still so important? so and so. I think something is a little changed. for example, for the show we have not made a streaming to show all in real time. but a video that people were able to see at a later time in the world. the show was supposed to be something special, just for those who were invited. the show at the arsenale was only the first episode? What will be the next step? we are already talking about it. after Venice, could be Venice beach. busIness VIeW tWo optIons For groWtH sale to a prIVate eQuIty fund or lIstIng? for ItalIan smes of fashIon and luxury, the road to strengthen Itself and fInd the necessary capItal for deVelopment worldwIde remaIns two. wIth a thIrd rIsky way, lInked to the hIstory of famIly capItalIsm: the founders leaVe In the saddle, gIVIng the company an InternatIonal management. fabIo gIbellIno grow or survive? this is the big question mark of the times they run. at least, and especially in the world of fashion that one side sees large groups charged with nine zeros to dominate the scene, the other side small or relatively small brands, despite the coat of arms, struggling to keep up. to understand why we must take a small step back and go back to 2009, the year of the crisis. "until then", said armando branchini, vice president of altagamma foundation, "the market was growing at an average rate above 8% and the only real concern was that the companies to bill as much as possible, because the market itself pushed to the growth. In 2009, however, consumption decreased 9%, making actually lose about 18%, forcing everyone to change course towards the maximization of growth and to look directly at the competitors". and to optimize the performance of the budget: "there was a need to focus on retail, with the proviso that to open flagship in a prime location in the world serving about 10 million euro and, considering that a good visibility implies the presence of at least 22/24 brand location, means a policy of targeted investments that are unlikely to be covered by a really small-medium company". and here comes the point. because to support this kind of costs, huge but if accompanied by a good production policy may lead to an acceptable size without having to be swallowed by the grand big players, need to find resources. and to do that have to resort to domestic investors. the most common ways are two. the first is the sale of a stake to a financial partner, among others 2013 has reached the historical peak of private equity transactions, with a total of 16 record deals. the second is that of the quotation, made even more attractive by the excellent results achieved in recent years, in particular with that of Italia Independent considering the small reality of success. "this is equivalent solutions which can be selected according to the possibilities and the strategic path of the company as well as in the case of an Ipo, the possible response of the financial market", then said branchini. of course then have to take into account the pros and cons. so, if "the advantage of the financial partner is that does not preclude the listing, which may occur later and at a much higher corporate value, since investments have already been made ( see the case moncler/eurazeo, ed), the listing gives the possibility of second injections of sale or a capital increase for new members, leaving, last but not least, the founder ownership in a position of strength". In addition, in relation to the listing: "offers the advantage of being able to plan on a long-term horizon and a more flexible governance, as opposed to the partnership that implies a more prominent presence of the members", then said barbara longhi, responsible of sme markets of Italian stock exchange, "moreover, and in particular for piazza affari, there is undoubtedly a window of attention for the Italian market and for the field of fashion / luxury, this is a moment that should be exploited by those who has programs of ambitious growth and is looking for an assessment to represent the company at its best, so we expect that companies could look at the stock market as a source of acceleration. "not surprisingly, the Italian stock market has for some time now started a training program, called elite, for those who see the Ipo in the right way, without being strictly binding. on the other hand, as pointed out by longhi: "It is true, there is space for other operations, but the companies have to be strong, with a story, with a credible management with a market stability". of course the downside of these cases is to convert a reality, most family mold into a dynamic made up of quarters and public budgets. "a world where for every communication the investor can decide whether to stay or not", noted branchini. so, here's the third way, more complicated, perhaps the most romantic, definitely longer. It is to stay in the saddle and keep everything, but as long as the company is structured with a quality management or that, as confirmed by the Vice-president of altagamma: "pay attention to the roles of the family, because the powers should be allocated as a function of the charges". all while keeping in mind the cultural barriers, because as pointed out by branchini: "when it comes to family capitalism there are generally two meanings; the catholic church where to think of a company whose life cycle is equal to its founder, and the protestant where to think that a company, once established, must live for eternity". with all that which implies and with all the exceptions of the case.
Pycckий Бэкстейдж - донателла Версаче (Donatella Versace) + Versace "Я хотела обратить внимание на мужество женщин. Я разработала символы Versace, приблизив их к совершенству: чувственность, определенность и провокациЯ". таковы слова именитого дизайнера, котораЯ только что приветствовала вход фонда блэкстоун (Blackstone) в акционерный капитал бренда, готовый влить в бизнес 210 млн евро и внести проект квотированиЯ. джанпьетро баудо (GiamPietro Baudo). женское мужество, мужество женщины. коллекция осень-зима 2014/15 дома Versace вращается вокруг одного понятия: сила. "этой коллекцией я хотела подчеркнуть мужество женской фигуры. и речь идет не только о силе внутренней, но и той, что она демонстрирует миру. Я разработала символы Versace, приблизив их к совершенству: чувственность, определенность, вызов и гордость". только донателле версаче под силу объяснить армию валькирий, которые наводнили подиум, что располагается в их штабе на улице джесу (via Gesù), в самом сердце милана. она готова представить миру армию чувственную, способную одержать победу в самой большой своей битве: “пройтись по этому подиуму”, - шутила за кулисами стилист. она готова спустя несколько дней после шоу приветствовать с распростертыми объятиями блэкстоун (Blackstone), частный акционерный фонда сша, который заплатил 210 миллионов евро, чтобы войти в долю капитала бренда в размере 20% (150 млн. евро будет выделено вслед за увеличением капитала, прим. ред). "Я очень рада, что могу начать работать с блэкстоун и стивеном шварцманом (stephen schwarzman), (основатель и генеральный директор частного фонда прямых инвестиций, прим. ред )", - сказала дизайнер, - "я восхищаюсь его работой, к тому же он разделяет мой семейный подход к развитию компании, который окажет непосредственное влияние на будущее модного дома Versace. за эти годы мы получили прочную, если не сказать, уникальную позицию на международном рынке предметов роскоши, и, я считаю, что инвестиции, наряду с грамотным менеджментом и четким видением проекта развития, обеспечат дому моды Versace достойное развитие в будущем". с этим трудно поспорить, ведь в свете бюджетных данных за 2013 год, доходы составили 479,2 млн. евро (+17,2 %), показатель eBitda (аналитический показатель, равный объёму прибыли до уплаты налогов, расходов на амортизацию и процентов по кредитам, прим. ред.) - 71 млн. евро (+ 59,7% с процентом с продаж - 14,8% ) и 10,9 млн чистой прибыли (+ 27,6 %). год 2014/15 для марки должен пройти под знаком счастливой звезды, и в то время как будущее ознаменовано идеей квотирования, которая постоянно набирает обороты, настоящее продемонстрировано на подиуме показом коллекции осень-зима 2014/15. разработанная с уклоном на чувственный покрой, эргономичную архитектуру, строгие линии и прециозные украшения, заимствованные из мира милитари: будь то погоны на плечах, или покачивающиеся медали, сверкающие драгоценные регалии и награды. "Я хотела разнообразить коллекцию всевозможными военными штрихами, которые как нельзя лучше отражают историю сезона Versace, оригинальный дух бренда", - заключила она, - "в некотором смысле, образ этого сезона проще, чем обычно. это женственность, отраженная в линиях, для женщин, способных очаровывать и удивлять". таких, как сама мадам донателла, перевоплощающаяся из музы в проводника по стилю и способная обеспечить яркое будущее своей медузе (лого бренда Versace, прим. ред.) на мировых подиумах. лазаро эрнандес и джек Маккалоу (lazaro HernanDez & Jack MccollougH) интервью сильвии мандзони (silVia manzoni) двое детей нью-йорка, причесаные и одетые, как мальчики-модели, с дружелюбным рукопожатием и непринужденной улыбкой, кажутся даже слегка смущенными на шоу, задуманным известным парижским универмагом le Bon marché, дабы отметить их заметную работу на французкой неделе моды. лазаро эрнандес и джек маккалоу – это творческий дуэт, что скрывается за культовым лейблом Proenza schouler; периодически переглядываясь, они все еще едва могут поверить в происходящее. “вы понимаете? этот универмаг излучает настоящий парижский дух, сюда приходит вся элитная публика и vip-персоны: тот факт, что нас, двух американских парней, пригласили выставить наши изделия в таком месте, просто удивителен, для нас это поистине великий момент”. как складываются ваши отношения с европой? В америке вы стилисты, щедро одаренные вниманием больших звезд и прессы... для нас это всегда было делом чести поддерживать определенный баланс между распространением нашей продукции по всей европе и сша. мы не хотим, чтобы на нас повеслили ярлык американских дизайнеров, которые работают исключительно для американок. нашим первым дистрибьютором стал барни (Barney’s) в нью-йорке, вторым - колетт (colette) в париже. мы считаем, что наша марка определенно международна. сама идея сугубо французской, американской или же итальянской моды на сегодняшний день отходит на задний план, в
этом нет больше смысла. Выставка в Bon Marché, сделаная по принципу путешествия по истории коллекций, сподвигла вас обратиться к архивам. каковы ваши впечатления? если вы не работаете для бренда с глубокой историей, принято считать, что вы должны всегда смотреть только вперед и задействовать новый опыт. тем не менеее, задача обратиться к коллекциям последних десяти лет нам показалась интересной. надо сказать, что не обошлось и без сюрпризов. это как будто перечитываешь свой дневник... иногда прошлое вызывало только улыбку, а порой мы даже говорили себе: “эй, посмотрика, да это же отличная идея.” как вам работается в дуэте? мы повстречались в школе (в школе дизайна парсонс (Parsons) в нью-йорке, примечание редакции) и с тех пор коллекции мы создавали, вооружившись командным духом. все начинается с настроения, затем мы начинаем рисовать силуэты, руководствуясь тем же единением духа. иногда возникают и разногласия, но главное, мы следим за тем, чтобы бренд развивался. если бы мы работали по-отдельности, результат был бы иным. многие взгляды и интересы у нас совпадают, ведь мы часто вместе путешествуем, обмениваясь впечатлениями, это позволяет нам всегда находить гармонию. что вас вдохновляет? вдохновение представляет собой микс идей и ассосиаций: люди искусства, путешествия и встречи. нам нравится объединять различные источники, смешивать их воедино. очень важно постоянно, как губки, впитывать в себя новые впечатления, насыщая ими свою работу, никогда не останавливаться на достигнутом. Вы упомянули людей искусства. что вам особенн близко в мире искусства? Вы думаете, что мода является искусством? мы внимательно следим за современным искусством, мы всегда ездим на венецианскую биеннале, например, в прошлом году мы видели совершенно удивительные вещи, и это очень вдохновляет. таким образом, искусство многолико, им может стать, что угодно, но мы все-таки провели бы черту между искусством в классическом понимании смысла слова и дизайном. одно не может быть приравнено к другому. какие дизайнеры вдохновляют вас больше всего? Я бы сказал, кристиан диор (christian dior). он для меня (маккалоу, ред.) абсолютный пример еще со школы. его карьера была достаточно короткой, но он показал миру так много новых идей и чарующих силуэтов. а мне (эрнандес, ред.) импонирует миучча прада (miuccia Prada). не только с точки зрения стиля, но и потому что она смогла совместить бизнес и творчество. она как некая провидица, которая имеет смелость говорить всегда, что хочет, при этом поддерживая коммерческий успех. Я отношусь к ней с глубоким уважением. воплощая передовые идеи, она создала традиции фэшн-индустрии. мода и общество являются отражением друг друга, сам образ мышления людей изменился благодаря ей. В плане тканей вы неотъемлемо связаны с ремесленным производством. Повышает ли эта кропотливость труда стоимость коллекции? мастерство выделки и качество материалов являются основными приоритетами, поэтому мы останоновили свой выбор на италии, где, возможно, лучше всего в мире налажен процесс производства. но мы хотели бы сочетать этот традиционный подход с новейшими технологиями, которые позволяют нам добиться результатов, которые были бы немыслимы еще несколько десятилетий назад. соединение этих двух элементов и дает, на наш взгляд, определение современности. нам хотелось бы думать, что женщины, на которых ориентированы наши коллекции, способны прочувствовать эту смесь традиции и инноваций и рассматривать ее как новый вид роскоши. мы считаем, что будущее моды заключается именно в этом. мы разрабатываем наши ткани, стараемся создавать инновационные материалы, используя методы и инструменты будущего, такие как компьютеры, которые произведут революцию в текстуре тканей, что в последствии отразится на производстве одежды в целом. но ручной труд и традиционный ноу-хау являются важной основой для достижения результатов, достойных носить штамп современности. ГаБриэль коланджело (gaBriele colangelo)интервью алессии луккезе (alessia lucchese) он один из вундеркиндов итальянской моды, обожаемый международными изданиями. с момента основания своего бренда в 2008 году габриэле колангело сумел отвоевать себе особую нишу в индустрии моды, благодаря своему вычурному стилю и владению различными техниками производства, начиная со стандартного от кутюр, заканчивая новейшими тенденциями хай-тек. эти незаурядные способности позволили ему войти в число финалистов премии, учрежденной группой компаний lVmh и их владельцем бернаром арно (Bernard arnault), чтобы поддержать будущие таланты. призом конкурса стала финансовая помощь в размере 300 тыс. евро и программа треннинга, рассчитанная на 12 месяцев. среди членов жюри конкурса были такие знаменитые имена, как николя гескьер (nicholas Ghesquière), марк джейкобс(marc Jacobs), фиби фило (Phoebe Philo), раф симонс (raf simons), карл лагерфельд (karl lagerfeld), рикардо тиши (riccardo tisci), умберто леон (humberto leon) и кэрол лим (carol lim). начнем с премии lVMH. Были объявлены имена, которые поборются за победу 28 мая. каково это быть в списке финалистов?
Я довольно суеверен и не хочу слишком распространяться на эту тему. могу только сказать, что для меня быть выбранным из тысячи дизайнеров – это большая честь. кажется невероятным, но на самом деле количество заявок на конкурс значительно превысило тысячу. мне было очень интересно находиться в париже во время недели моды и представлять свою коллекцию перед группой из 40 экспертов различных отраслей. это прекрасный шанс. чтобы убедить экспертов сделать ставку на вас, пришлось продемонстрировать яркий персональный стиль на рынке, который имеет тенденцию следовать общепринятому. откуда вы черпаете вдохновение? искусство является неотъемлемым элементом в моей работе. возможно, благодаря увлечению классикой, я в дальнейшем получил диплом по специальности античная литература. при этом изобразительное искусство, особенно современное, всегда имело очень сильное влияние на меня и на мое восприятие моды. в том числе и последнюю мою осенне-зимнюю коллекцию 2014/15 я создавал под вдохновением от акварелей немецкого художника йоахима бандау (Joachim Bandau), которые я хотел отразить в одежде, не только с точки зрения декора, но в большей мере в производстве. будучи родом из семьи, занимающейся меховым производством, я всегда старался найти наиболее инновационной метод работы и экспериментировать на уровне материала. В какой момент вы поняли, что мода станет вашей жизнью? конечно, 2008 год я могу считать переломным моментом в жизни. Я выиграл конкурс “кто следующий?” и у меня появилась возможность впервые провести показ в милане. Я всегда знал, что, когда я вырасту, я стану стилистом. еще одно важное событие произошло, когда мне было 20: как модный стилист я выиграл стипендию, выделяемую национальной палатой итальянской моды. как изменилась мода с момента ее зарождения? Я думаю, самое важное изменение было ознаменовано появлением так называемой фаст-фэшн или быстрой моды. сегодня мода больших сетевых магазинов раскрыла все карты, сделав доступными модные тенденции подиумов, и я думаю, что крупным домам моды придется многое сделать, чтобы адаптироваться к таким кардинальным переменам. джайлс дикон (giles Deacon) интервью росарио морабито (rosario moraBito) показом в лондоне в феврале прошлого года джайлс дикон подвел черту под десятилетней историей своего бренда Giles. это был поистине насыщенный период, на потяжении которого сезон за сезоном он укреплял позиции свого бренда на мировых подиумах и зарекомендовал себя как один из самых модных дизайнеров на лондонской сцене. дикон смело сочетает традиционный пошив прошлого с современным миром веселья, с элементами хоррора или мультяшной непосредственностью. сегодня дизайнер работает в самом сердце лондонского ист-энда, где в его студии-лаборатории создаются коллекции, балансирующие между классическим пошивом и театральностью, следуя тенденциям легендарного района и международным веяниям. Ваш февральский показ отметил десять лет участия в лондонской неделе моды, достаточно, чтобы подвести промежуточные итоги. Время подсчитать трофеи? Я не большой поклонник подобных подсчетов, мне они кажутся немного претенциозными и ретроспективными. может быть, когда я пересеку 25-летний рубеж карьеры, будет время над этим задуматься. скажу только, что я не стал бы менять ничего из того, что было мною сделано до сих пор: это были невероятные 10 лет и мне приятно думать о следующих десяти... вот что имеет для меня значение. Вы описали свой стиль как: “Платья, которые вселяют уверенность, игривые и влиятельные” что делает одежду влиятельной? и когда это платье дарит уверенность? мне нравится одежда, которая имеет четкий характер, узнаваемый по покрою, пошиву, деталям. многие женщины говорили мне, что вещи, сделанные мной, дают им ощущение уверенности в себе: платья, которые на вечеринке становятся объектом комментариев и комплементов. кроме того, они говорят, что покрой позволяет им почувствовать себя свободно, что они получают некую уверенность. В ваших творениях часто присутствует элемент игры... Почему? мне нравится красивые вещи, но у меня есть и чувство юмора: дизайнеры вроде форназетти (Fornasetti) и скиапарелли (schiaparelli) для меня - постоянные источники вдохновения. кроме того, некая неожиданность и определенная театральность очень важны для меня: мне импонирует идея рассказывать историю, будь то романтическая сказка или страшилка. стилистика новой коллекции будет особенно мрачной, она связана с подростковым бунтом. и против чего, по вашему мнению, подростки бунтуют сегодня? те, кого я знаю, по-моему, очень обеспокоены будущим, им не хватает ясности по поводу работы и проблем окружающей среды. а вы, против чего протестовали по молодости? против провинциального мышления: я его не терпел и не терплю до сих пор. Ваши изделия производятся компанией кастор (castor): что это значит “сделано в италии”? это означает высокое качество на каждом этапе производственного процесса. это
нечто уникальное: нигде в мире не достигнут подобный уровень в производстве и распространении моды. В ближайшие месяцы, что на повестке дня бренда giles? мы работаем над интернет-магазином, который будет запущен летом. в дополнение к созданию последующих коллекций, я думаю, что буду сфокусирован на разработке новых товаров для наполнения сайта, в соответствии с концепцией марки Giles. Пол сМит (Paul sMitH) интервью росарио морабито (rosario moraBito) судя по тому, что выставка в лондонском музее дизайна продлена до 22 июня из-за высочайшей посещаемости, а дебютом на немецкой дизайн-сцене стало открытие нового магазина в гамбурге два месяца назад, можно сказать, что бизнес пола смита успешно сопротивляется кризису. заслуга эта принадлежит стилю, который стал иконой современной британской поп-культуры. но прежде всего неординарному человеку, сэру полу, который не потерял блеск и энергию начала карьеры, и в настоящее время уверенно управляет группой компаний с 240 млн. евро оборота. сооруженная в легендарном лондонском офисе в ковентгарден, его вундеркаммер (wunderkammer) полна книг, гаджетов и памятных вещей. комната чудес, пожалуй, расскажет о своем владельце-коллекционере, как никто другой. на неделе моды в лондоне вы продемонстрировали коллекцию, вдохновленную декадентским дендизмом конца 60-х. как родилась эта идея? эта коллекция пропитана духом денди насквозь, она обращает взгляды в прошлое: на сесил битон (cecile Beaton) и эпоху аристократии с эстетикой конца 60-х годов. многие люди, которых я знал в молодости, принадлежали к высшему классу общества: у меня были двадцатилетние друзья, которые ради того, чтоб как-то выделиться, носили дедушкины рубашки или бабушкины платья. и принты на тканях были настоящим олд скулом: горошек, пейсли ( или восточные огурцы)... именно оттуда я и беру идеи своих узоров, которые потом часто использую в тканях для галстуков. те же 60-е вдохновили вас и на мужскую коллекцию, символом которой стал джим Моррисон (Jim Morrison). что вас привлекло в этом персонаже? еще мальчишкой я видел живое выступление the doors здесь, в лондоне: эти годы проходили под знаком групп американского западного побережья (West coast). Я был заинтригован его музыкой, настолько мощной, что она остается востребованной до сих пор. в то же время его лицо, как, например, лицо че гевары или хендрикса, - это икона. на меня повлияла та эпоха в целом: в период, когда не было денег, не было большого выбора, свой особый отпечаток можно было оставить только творчеством. мужская и женская коллекции переплетаются, на обе сильно повлияло мое прошлое, тесно связанное с музыкальной индустрией. и та и другая выполнены в эстетике рок. Музыка стала важным фактором в развитии вашего творческого стиля? мои отношения с музыкальной сценой начались, когда мне было 17: я приезжал из ноттингема в лондон на выходные. мой другхудожник научил меня наносить рисунок на ткань под прессом, и гараж моих родителей превратился в студию-мастерскую. в то время можно было легко попасть на концерты знаменитых групп, народу на шоу набиралось около сотни, и потому не составляло особого труда пообщаться и самими музыкантами: как только я к ним приближался, я сразу же пытался продать свои футболки, которые затем они носили на сцене. моими первыми клиентами были были эрик клэптон (eric clapton), мик джаггер (mick Jagger), род стюарт (rod stewart)... им было по 21 году, мне - 18. затем я начал продавать штаны и куртки для led zeppelin. дэвид боуи (david Bowie) подтянулся позже, в 79-м. недавно я сотрудничал с ним снова. Я разработал футболку для нового альбома, и вместе мы разработали дизайн красной виниловой пластинки: результат – уже через десять минут тысяча проданных копий онлайн. на мои принты оказала влияние радикальная культура поп-арт: когда умер джеймс дин (James dean), к примеру, я напечатал на футболке изображение смятого авто с вкраплением цветовых пятен. недавно я нашел ее в винтажном магазине здесь, в лондоне, и никто и понятия не имел, что это мой дизайн. на выставке “здравствуйте, меня зовут Пол смит” воссоздан в реальном размере ваш первый магазин в ноттингеме... Я продавал особенные вещи, творения друзей-дизайнеров, многие уникальные предметы были спроектированы и сделаны моей женой. было нелегко поддерживать на плаву такой маленький магазинчик, к тому же слишком специализированный для небольшого провинциального городка. так что я работал с понедельника по четверг, стараясь всеми силами заработать. а в выходные я открывал свой магазин и продавал то, что мне хотелось, не идя на компромиссы со спросом. слухи постепенно создали мне клиентуру, в основном среди ди-джеев и творческих людей: я был единственным, кто продавал альтернативную моду в англии за пределами лондона. Цвет является ключевым элементом вашего стиля... есть ли у вас любимый? дело в том, что цветов существует множество, ведь есть тона, такие как бордовый, темно-зеленый, темно-синий, а также желтый или ярко-розовый. цвет выражает мое настроение. Я часто использую темно-синий, он работает как обрамление, в которое потом можно включить что-то более сезонное. Вашему показу в лондоне предшествовали слухи о сотрудничестве
128 | MFF-Magazine For Fashion с джонатаном сондерсом. (Jonathan saunders). что привнес сондерс в ваш творческий мир? Являясь спонсором фонда молодых дизайнеров от британского совета моды (BFc), который сондерс выиграл в 2012 году, я помог ему, побыл его наставником некоторое время. теперь же я попросил его взглянуть на три мои женские коллекции и поделиться своим мнением. джонатан имеет другую точку зрения: он молод, он занимается в основном женской модой, и по-настоящему талантлив в этом. каково ощущать себя иконой британской моды? икона! (смеется). даже не знаю, это здорово иметь собственную выставку в музее дизайна и видеть, насколько она востребована, но я наслаждаюсь процессом работы изо дня в день. Я встаю в 5 утра, плаваю, приезжаю в офис в 6:30: обожаю ездить по безлюдному лондону утром. таким образом, у меня есть два часа абсолютного одиночества прежде чем я погружаюсь в ежедневную рутину встреч. вот и все. седрик Шарлье (céDric cHarlier) интервью сильвии манцони (silVia manzoni) открытие первого бутика в париже (магазин типа shop-in-shop Printemps), обращение к разнообразным по типологии покупателям, все это приводит к расширению привычного ассортимента аксессуаров (помимо сумок и солнцезащитных очков, также в проекте дизайнерская обувь). седрик шарлье, молодой дизайнер, вышедший из итальянской компании aeffe, вступил в год 2014 с большим оптимизмом. новый магазин, созданный регис ларок (regis laroque), предлагает концепцию, которую мы увидим в дальнейшем в бутиках Шарлье? мне не хотелось бы говорить о концепциях, потому что идея родилась очень естественно. оформление, сочетающее в себе абсолютно разные материалы, - это, скорее, отражение моей работы. на больших торговых площадках оно, несомненно, эволюционирует, но дух при этом останется прежним. тем не менее, будет ли означать наличие собственного пространства в больших торговых центрах, что тип клиента претерпит изменения ? Я не создаю дизайн для конкретной женщины, на сегодняшний день клиент волен выбирать, подход total look (комплект одежды и аксессуаров одного бренда) уже устарел, посему я рад представить мою по-настоящему интернациональную ветрину. на данный момент мои лучшие клиенты европейцы, но постепенно число заказов увеличивается и в россии, и в сша. как же развивать молодой дом моды в период, когда даже крупные бренды испытывают определенные затруднения? секрет в том, чтобы уметь слушать и работать на создание правильного продукта, в нужное время, в нужном месте, сочетая креативность с доступной ценой. Я ощущаю себя частью молодого поколения модельеров в пост-кризисный период, когда восприятие рынка меняется. мы прибыли на смену излишествам определенных домов мод. менталитет дизайнера изменился и мне это по душе. что вас вдохновляет на творчество? и кем восхищаетесь в модной индустрии? любопытство помогает мне найти правильный ответ и открыть глаза на вещи, о которых я не думал раньше. что касается покроя, для меня великим учителем всегда был кристобаль баленсиага (cristobal Balenciaga). кроме того, творчество моего соотечественника, дриса ван нотена (dries Van noten) по-настоящему удивительно. ему удается непрестанно развиваться, оставаясь при этом самим собой. для меня он служит примером. то есть все-таки соотечественник. а существует ли особый бельгийский штрих, который характеризует новое поколение дизайнеров ? Я думаю, что существует определенный дух бельгии. разница состоит в том, что французская мода всегда находилась под влиянием традиции кутюр, которой в бельгии не существует. следовательно, что отличает нас, так это свобода: все кутюрье школы антверпена так самобытны, потому что не придерживаются никаких правил. и здесь, во франции, я смотрю на вещи глазами человека, который приехал из своей маленькой провинции. между брюсселем и парижем на поезде не больше часаполутора езды, но взгляды при этом разнятся кардинально. а что насчет итальянской моды ? в италии используется другой подход. существует отдельное понятие элегантности, особенно в мужской моде, которая всегда приводила меня в экстаз. Вероника этро (Veronica etro) интервью кьЯры боттони (chiara Bottoni) ее офис может многое рассказать о своей владелице. хотя вероника этро и является креативным директором женских коллекций семейного бренда этро (etro), она признается, что посвятить много времени повседневным задач стиля у нее не всегда удается. пространство представительства дизайнера - это как маленький мир, где соединяются эклектика ее личности и обаяние различных этнических групп. больше всего поражают уникальные картины на стенах. обрамленные антикварными рамами, они демонстрируют кадры c показа весна - лето 2013, сделанные знаменитым фотографом эриком мэдиган хеком (erik madigan heck). “на создание коллекции меня вдохновила картина в национальном музее искусств королевы софии в мадриде”, - объяснила дизайнер, “что демонстрирует связь между женщиной etro и искусством, в данном случае живописью”. искусство идет рука об руку с
творчеством. два ключевых ингредиента для успеха бренда. “мы изготавляем 30 метров ткани в день, скурпулезно работая над ценнейшим уникальным орнаментом; к примеру, одно из платьев для сезона осень-зима 2014/15 состоит из 99 различных частей, сшитых вместе одна за другой,” пояснила дизайнер. она также рассказала об истоках творческого процесса своих коллекций и объявила о выпуске книги, которая представит историю бренда в очень нетрадиционным свете. осенне-зимняя коллекция 2014/15 уверенно собирает воедино элементы образа женщины etro. какой ценой вам удается оставаться верными собственной эстетике в таком изменчивом мире моды? в эти годы меня мне хотелось экспериментировать, однако, при этом не отступая от традиции, в своем роде оставаясь в рамках характера марки. в частности, последняя зимняя коллекция суммирует все основные моменты истории etro: путешествия, этнические группы, увлечение новыми культурами, выраженные в экзотическом декоративном стиле. отправной точкой стал предмет сценического костюма танцора балета рудольфа нуреева, преобретенный для нашего архива, созданного нами как как результат тщательного исследования фактур различных материалов и тканей. в этом сезоне, однако, я хотела бы преподнести новый концепт. моей целью было создать коллекцию вне времени, несмотря на то, что в этот хаотичный период истории доминируют межсезонные и предварительные коллекции. в самом деле, я считаю, что пришло время закончить с мимолетными стильными тенденциями в пользу вечной классики. наш бренд характеризует эту перемену как новую традицию. клиент сегодня хочет найти свое изделие, максимально отражающее его личность. Я убеждена, благодарная работа – это та, что позволяет оставаться верными самим себе. не удивительно, что мы создали винтажную коллекцию, в которой возродили знаковые принты на базовых моделях. существуют ли строгие правила, по которым запускается творческий процесс коллекции ? некие особые “ритуалы”, которых придерживаетесь вы? ритуалом номер один является инстинкт. Я никогда не задавала определенную тему, которой необходимо потом рабски следовать. подготовить показ коллекции занимает около шести месяцев, за это время она обогащается автобиографическими элементами моего опыта. например, мы едем в лондон, чтобы побродить по винтажным рынкам, музеям и специализированным библиотекам. тогда мы начинаем проводить исследования на все 360 градусов. бывает, что приходится навестить архивы города комо, которые содержат все эскизы, созданные моим отцом на протяжении многих лет для различных стилистов. а еще там собраны артефакты, накопленные семьей за время многочисленных поездок. все мы много путешествуем и колекционируем произведения искусства. единственный ритуал, которому я верна, - это моя розовая записная книжка. если я начинаю рыскать повсюду с этим блокнотом, значит, настала жаркая пора сезона! как повлияло на вас полученное образование? Я окончила институт искусства и это это значительно отразилось на моей работе. Я училась в немецкой школе в милане, а затем я отправилась в лондон, город, который для меня стал сочетанием традиций и инноваций. в местном университете исскуств творчество было на самом высоком уровне. здесь же воплотилось в жизнь мое желание творить руками, воспринимать предметы одежды как объекты. эта база знаний и умений послужила отличным стартом для моей работы. и открыла мне глаза на искусство, которое я люблю безумно (в эти недели, бренд спонсирует крупнейшую итальянскую ретроспективу, посвященную фриде кало (Frida kahlo) в риме, примечание редактора) как вы бы охарактеризовали женщину etro? ее характер необычайно ясен. конечно, это женщина, которая выбирает цвет, а значит, это сильная женщина. она любит искусство, путешествия, фолк, этнику и знакомство с новыми культурами. эта женщина умело играет с модой и с принтами. какое будущее Вы видите для женской одежды etro? тот факт, что у нас присутствует яркая индивидуальность, играет нам на пользу. мы всегда внимательно присматриваемся к тому, что происходит в моде, как,впрочем, и к требованиям рынка, который меняется очень быстро. кроме того, мы все чаще пересматриваем менеджмент компании. Я представляю себе будущее, которое черпает силы из стабильного прошлого. в ноябре, под издательством риццоли (rizzoli) мы выпустим достаточно нетрадиционную монографию, рассказывающую о нашей истории. сиМон Гао (siMon gao) интервью росарио морабито (rosario moraBito) среди ведущих китайских модельеров нового поколения заметно выделяется имя симона гао, в настоящее время он занят покорением западного полушария. свой триумфальный поход по европе он начал с парижа в 2013 году. сначала дизайнер представил свои изделия от кутюр, вдохновленные энергией космоса и китайской теорией пяти элементов, а затем последовала и презентация коллекции сезона весна-лето 2014 года. вскоре он выпустил эксклюзивную линию, специально разработанную для французской сети универмагов «галери лафайет» (Galeries lafayette), которая в первый раз в истории сотрудничала с китайским дизайнером. продолжил гао свою европейскую экспансию в лондоне
показом осень-зима 2014/15, которым завершилась неделя моды в феврале прошлого года: модное шоу спонсировало китайское представительство мерседес бенц (компания уже выступала спонсором премии дизайнер года, которую получил гао, ред.), а нехватки приглашенных знаменитостей, мягко говоря, не ощущалось. родился симон в 1981 году, и уже в 15 лет он предпочел продолжить свою учебу, перемещаясь между сингапуром, швейцарией и новой зеландией. пройдя по извилистому пути в поисках новых творческих горизонтов, он вернулся в китай с дипломом по специальности бренд-менеджмент в индустрии моды международного колледжа raffles-Bcit. следующим шагом было создание бренда simonGao в 2012 году. за последние два года он сумел не только завоевать безупречную репутацию у себя на родине, но и экспортировать ее за границу. формулой успеха для дизайнера стала современная трактовка классического восточного костюма. как родилась идея коллекции осень-зима 2014/15? мне хотелось создать коллекцию, которая отражала бы дух городского шика. этакий авангардный стиль, который сплавил бы воедино разные культуры и народы. наследие здесь играет основополагающую роль: один глаз смотрит в прошлое, а второй направлен в будущее – только так создается моментально узнаваемый стиль. какова ваша идея женщины, что ее выделяет? женщина simonGao современна и космополитична, она путешествует, хочет быть соблазнительной. но в то же время предъявляет высокие требования к качеству и комфорту. это был ваш первый раз в лондоне, излюбленном пункте назначения для творческих людей во всем мире. какое влияние оказал на вас город? лондон является уникальным городом, а также полным шика: столица, в которой можно встретить все, будь то нестандартный образ жизни или всевозможные проявления культуры. Я посетил множество музеев и выставок, между тем всегда обращая внимание на то, что люди носят на улице. все вокруг мне представляется неким диалогом между прошлым и будущим. Вы живете и работаете в Пекине: каков подход к моде в китае? пекин - разносторонний город, где проживают абсолютно непохожие друг на друга группы людей: множество субкультур, каждая со своим собственным дресс-кодом. даже уличный стиль хип-хоп может быть авангардным, мрачным или отчетливо китайским. пекин как большой контейнер, в котором хранятся много разных культур. какие планы на будущее вашей марки? мне бы хотелось вернуться для очередного показа сюда, в лондон. Я получил много положительных отзывов от британского совета моды; надеюсь, что смогу успешно показать себя на лондонском подиуме уже в следующем сезоне. анна Молинари (anna Molinari) интервью кьЯры боттони (chiara Bottoni) двойную порцию признания от родного городка карпи вкусила анна молинари в 2014 году. после того, как дизайнер брендов Blumarine и Blugirl получила звание почетного гражданина города по случаю женского дня, она отметила открытие нового филиала городского музея, в палаццо пио. именно там запланировано разместить постоянную экспозицию на пространстве, выделенном бренду Blumarine, который родился в этом городе провинции модены в 1977 году. вот такие нетривиальные подарки получила признанный дизайнер, которая недавно начала работу над автобиографией. о какой женщине вы думаете, когда создаете модели для бренда Blumarine? моя философия всегда была очень четкой. Я хочу, чтобы женщина выглядела чувственно и иронично. когда я работаю над коллекцией, я обращаюсь к образу женщин, красивых изнутри и гармоничных снаружи, они-то и являются настоящими героинями своего времени. есть ли у вас перед глазами икона стиля и женственности, которая является для вас своего рода музой? все женщины, которых на протяжении многих лет я отбирала для моей рекламной кампании были музами для меня, от моники беллуччи (monica Bellucci) до нади ауэрманн (nadja auermann), от наоми кэмпбелл (naomi campbell) до евы герциговой (eva herzigova)... они стали для меня дражайшими источниками вдохновения и стиля. теперь это тони гаррн (toni Garrn), главная героиня моей последней рекламы, а также наталья водянова, необыкновенная женщина и икона элегантности. насколько и как поменялась ваша мода с начала карьеры? Вас называют королевой роз, но в прошлом сезоне вы обратились к менее романтической эстетике... в центре моей работы всегда была мода реальная и близкая рынку. действительно, последнее шоу было окрашено оттенком некой агрессии, что идет в ногу со временем. моя цель состоит в том, чтобы всегда оставаться современной, внимательной к тому, что происходит в обществе. оглядываясь по сторонам, я ищу последние новинки в материалах и силуэтах. однако и связь с моей историей я никогда не утрачу. в коллекции осень-зима 2014/15, например, розы превратились в маленькие украшения на парче... одна из ваших знаковых моделей – это знаменитый миниатюрный кардиган с меховым воротником (Blu V). Вы планируете выпускать его снова? Blu V мне глубоко дорог. Я повторно выпускаю его каждый сезон, добавляя новые детали. для следующей зимы я предложу вариант,
выполненный в трикотаже с элегантным кружевом. этот кардиган всегда остается самой продаваемой моделью в магазинах. Почетное гражданство и музей: город карпи вам делает впечатляющие подарки... Я была несказанно рада, несмотря на всю волнительность момента. меня окружала моя семья и друзья. порой говорят, что родные стены давят, но во время своего выступления я чувствовала только любовь своего города. пространство, отведенное под мою выставку в палаццо пио, тоже стало более чем желанным подарком. каким вы видите будущее своего дома? у вас припрятана какая-то мечта? Я мечтаю всегда иметь возможность работать с тем же энтузиазмом, что и сегодня. еще я совсем недавно приступила к работе над книгой о своей жизни и моде. когда-то я хотела стать поэтессой, чтобы выплескивать на бумагу все творческие порывы моего сердца. в целом моя жизнь – это одно большое приключение! asVof.coM оБзор ПохВала норМальная круглый взлетно-посадочных полос переполнен из разыскиваемый и желанный куски, чтобы заимствовать название из документального фильма о романа полански. сезон устроили в последние недели оформлена настроение, изготовленный из реалистичных и привлекательных платьев, носимых но никогда не бывает скучно. хорошаЯ одежда, классические и вечные. единогласно и с большой решимостью, дизайнеры показали одно: мода может быть очень привлекательным даже без всего волнениЯ, что сегоднЯ вращаетсЯ вокруг модных показов. текст diane Pernet. фото sonny VandeVelde пожалуй, совсем неудивительно, что весь сезон меня преследовало название фильма. но было не совсем ясно, почему документальный фильм о романе поланском до сих пор имел значение. когда я смотрю назад, на коллекции осень-зима 2014/15, то «разыскиваемый и желанный», название фильма в двух словах отлично определяет то, что получит потребитель в конце модной цепочки. это был один из тех редких сезонов, когда подиумы показали моду так, что предметы одежды сами стали звездами показа, превзойдя бренды, в тени которых они, как правило, находились. особенно это было заметно у louis Vuitton. шумиха вокруг дебюта николя гескьера (nicolas Ghesquière) поднялась задолго до первых аккордов музыки его шоу. коллективное предвкушение почувствовалось ещё сильнее, когда он предложил нам кристально чистое пространство на подиуме, простоту и ясность, сосредоточенные в современной одежде вне времени. в этом не было ничего шокирующего, просто реалистичная, востребованная, носимая, но нисколько не скучная одежда. если говорить более конкретно, то это было соединение традиций, ориентированных на особый силуэт: короткая длина, a-линии, ссылающиеся на 1960-ые, кожа, твид и в завершении каблук-банан. показ гескьера был как шепот без коммерческого риска, предвещающий грандиозные вещи в будущем. теперь его очередь продолжать черту на песке после многих лет первоклассного театра марка джейкобса (marc Jacobs). дрис ван нотен (dries Van noten) всегда был тем, кто создавал с виду непринуждённые и вневременные коллекции, твёрдо опирающиеся на реальность. музей декоративного искусства (musée des arts décoratifs) стал местом вдохновения, дрис ван нотен щедро раскрыл источник его вдохновения на посвящённом его работе последнем показе с метким названием «вдохновение». был представлен широкий спектр вещей из 400 наименований, которые дрис связывает с историей искусства и глобализмом в культуре, также есть и довольно смелое решение - вещи, созданные другими дизайнерами. Я обсудила с харольдом кода, главой института костюма музея метрополитан, куртку в исполнении дриса, подсмотренную им у Balenciaga. он сказал, и я с ним согласна, что дрис сделал перед куртки ещё лучше, чем у Balenciaga. возвращаясь к показу дриса, его последняя коллекция включала свежую интерпретацию элегантности. там были шёлковые платья с вырезом, оптическими и сверкающими принтами, а также с цветами георгина. избранным аксессуаром стал цветок в 3d, который как будто расцветал. вообще, если вы спросите меня, то я скажу, что дрис ван нотен никогда не прекращал цвести. другой современный классик - это кристоф лемэр (christophe lemaire), его шоу прошло во дворце Palais Brongniart, историческом доме парижской фондовой биржы. его тихая роскошь включала коконообразный покрой в серых, чёрных и оливковых тонах. здесь я снова услышала отголоски фильма «разыскиваемый и желанный». всё было немного по-другому у японского бренда sacai, во главе которого стоит титосэ абэ (chitose abe). согласно настроениям сезона, она также показала классику с изюминкой. пока я осматривала проходящих передо мной гибридов, я подумала, что титосэ –верный эстет с изысканной и чёткой очарованностью красотой, навеянной франкенштейном. её кожаные байкерские куртки и монгольские шубы были выдающимися, как и бомберы, трансформирующиеся в пиджаки, а также подкладки, переходящие в вязку. хайдер аккерман (haider ackermann) переработал его элегантную классику в умеренную палитру цветов, слабые силуэты в серых, коричневых и серебряно-зелёных тонах, сделал акцент на брюки - либо просторные и широкие, либо с принтом из кожи рептилий, прикрытые свободными длинными куртками. даже если
вам не повезло, и вы не выглядите как его муза тильда свинтон (tilda swinton),вы всё равно можете носить его одежду, и вы всё равно сможете вызвать некое шевеление, когда войдете в комнату, но шевеление, не более того. это особенность хайдера. прелесть успеха рика оуэнса (rick owens) в том, что он делает только ту одежду, которая привлекает рика. есть что-то одновременно древнее и футуристическое в том, что он делает, но если точнее, то разрозненная действительность даёт его коллекциям необъяснимо чарующее качество. этот сезон был о семье и уважении, что, как может показаться, идёт вразрез с его эстетикой, но рик, конечно же, всё передал в своей обычной бесстрашной манере. модели на шоу были как своего рода загадочное племя, состоящее из членов семьи в головных уборах, напоминающих пылесосы. кожа, шерсть и сатин обтягивали их тела, в то время как на ногах у них были высокие сапоги. этот образ гламурного гранжа, без сомнения удобный и практичный, несмотря на первое впечатление, которое он оставил, был предложен в желтовато-сером, чёрном, красно-коричневом и шоколадном цвете. это отличный образ, который без сомнения будет востребован. что интересно, пылесос появился ещё и в другом показе этого сезона: в чарующей галактике будущего, созданной ирис ван херпен (iris Van herpen). она использовала форму шланга от пылесоса. трубки выходили из гигантских прозрачных пластиковых конвертов, в которых были полуобнаженные модели. трубки обматывали контейнеры и поставляли необходимый кислород как пуповина. концепция под названием «биопиратсво»( «Biopiracy») была немного загадочной гипотезой того, что в будущем мы больше не будем иметь контроль над нашими телами. тем не менее, наряды и образы, которые она отправила на подиум в зооморфных сапогах, оказались полностью пригодными для ношения, несмотря на то, что её муза время от времени казалась очень дерзким сатиром в женском обличии. ирис использует технологии не в качестве источника вдохновения, а как инструмент для трансформации её техники. возьмем, к примеру, ткань, похожую на жидкий меркурий, или на переливающийся металлик. несмотря на то, что тотал-лук был местами конфронтационным, особенно когда модели в вакуумной упаковке были на грани удушья, ирис удалось искусно перевести одежду от кутюр, внушающую трепет, в успешную готовую для носки одежду. в отличии от других ирис в этом сезоне была как никогда далека от сценического искусства. иногда полезно начинать с чистого листа. нет лучшего способа для дизайнеров, чтобы показать нам, из чего они действительно сделаны, чем свести вещи к самому необходимому, как они и сделали. но этот их подход был настолько общий, что было трудно поверить, что это совпадение. было почти, как если бы парижское дизайнерское братство решило в массовом порядке, что это был подходящий момент, чтобы напомнить миру, что хорошие, классические, вневременные вещи часто выглядят наиболее привлекательными без всей этой суеты вокруг модного шоу. или, что более вероятно, объясняется это тем, что мужчины и женщины в зале заседаний, а не в дизайн-студиях, имели коллективное прозрение. ибо они больше, чем кто-либо другой будут улыбаться, когда коллекции будут «разыскиваемыми и желанными» в магазинах по всему миру. итальянская раБота репортаж стефано ронкато (steFano roncato) – фото алекс сэйнсбери (sainsBury) «теперь я могу быть самим собой, это новый никола». кажется, что-то изменилось в созвездии одного из самых ярких талантов этих лет. одно только упоминание имени николы формикетти (nicola Formichetti) порождает целый поток слов. леди гага, hype styling. токио плюс нью-йорк. mugler. и теперь, еще более решительно, diesel, с которым было взято новое направление. приезд и новое прочтение италии не остались незамеченными. эта итальянская работа оставляет свой след в формикетти, в том числе и на личном уровне. он готов рассказать о своих новых масштабах после мега показа в арсенале венеции. первого для него как художественного директора diesel, через год после назначения. перед 300 избранными гостями на сцене появился преображенный образ diesel, переданный с помощью музыки, видео и трех стилей. сочетание рока, денима и милитари призваны поменять концепцию марки. это мега событие, на котором вытупила вживую в том числе и брук кэнди (Brooke candy), новый яркий талант, муза diesel. она представила свой новый сингл «opulence». и неслучайно. «она удивительна», - сказал нам в интервью сам никола формикетти, который участвовал в создании образа для видео к этой песне. он показал нам на своем телефоне несколько фото с пробными вариантами look своей новой музыкальной протеже. удовлетворенно улыбаясь и думая уже о другом. как Вы себя ощущаете после первого официального шоу? очень, очень хорошо. Я чувствую себя уверенно. наконец, я нашел себя самого с большой командой. ренцо (renzo rosso, создатель группы otb, которую возглавляет diesel) для меня как отец. Я чувствую себя частью семьи. это итальянская черта: к тебе очень хорошо относятся. когда ты становишься частью семьи, то не можешь уже перестать ею быть. дайте мне шесть месяцев и я начну говорить по-итальянски. через год после Вашего назначения ренцо россо доверил Вам быть творческим создателем этого показа... мы много разговариваем, нас интересуют одинаковые вещи. Я останавливаюсь у него, когда работаю в офисе в бреганце. он
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отвозит меня на работу. конечно, переехать из нью-йорка в венето – это шок. но это приятный шок. мне очень нравится изменение ритма. Я хожу бегать возле реки. в италии много работают, но и развлекаются также. ешь, пьешь, шутишь. играешь с людьми, с которыми работаешь. в нью-йорке работают с 10 до 18. никогда не отдыхают с коллегами. здесь все по-другому. а по сравнению с Парижем? по сравнению с миром высокой модой в бассано видны различия. здесь приятные люди. они не обманывают много. в париже нужен был бронижилет, чтобы защититься. в mugler я старался впечатлить кого-то. иногда случается, что место изменяет тебя. но теперь я могу быть самим собой, это новый никола. это настоящее возвращение в италию... показ тоже рассказывал об этом. он был посвящен венеции и корням diesel. видео стремилось передать картины и скульптуру. моим вдохновением была итальянская культура. какому направлению Вы следуете? Я чувствую себя аутсайдером. Fashion, но с другим подходом. мы не стремимся одеть кого-то в фирменную одежду с головы до ног. это было бы вульгарно. это, скорее, должна быть новая категория. что-то между luxury, hi-street и contemporary. мы думаем о diesel как об альтернативе роскоши. как изменяется мир моды? мода все больше черпает вдохновение с улицы. т.е., находится в контакте с реальным миром. она все меньше прячется за шторами, становится все более открытой. какое Ваше первое воспоминание о Diesel? 90-ые годы, когда diesel в италии был самой модной маркой с самым крутым магазином в риме. и я всегда там бывал. мне было 13 лет. для меня зайти в diesel было как вернуться домой, в мою молодость. а сейчас я хочу, чтобы diesel стал самой крутой маркой на планете, глобальной и одновременно персональной. В чем сегодня ключ к успеху? быть верными самим себе и доверять своей интуиции. стараться не думать о том, что думают о тебе люди или о том, что ты делаешь. как финальный выход моделей в подшлемниках... это не было провокацией, но заявлением. мы здесь, и у нас есть голос, в том числе чтобы заявлять о социальных проблемах. После союза с леди Гага настал черед Брук кэнди. насколько для Вас важна музыка? мсполнители – моя страсть. гага была лучшей в моей жизни. но я должен был идти дальше. мой прежний ассистент продолжает работать с ней, делая великолепную работу. гага остается потрясающей. музыка для меня – источник вдохновения. когда я творю, я окружаю себя музыкой. музыка может изменить стиль мышления. и меня всегда привлекают новые таланты, такие как брук. как Вы думаете о себе – как о креативном директоре, дизайнере, модельере? ни одно из этих определений не подходит. Я занимаюсь различными вещами, тем, что требуется для diesel, различными аспектами. коллекциями, а также магазинами, рекламой. Во времена Mugler, Вы говорили о своем цифровом инстинкте, связанном с социальными сетями. он все еще важен? и да, и нет. думаю, что кое-что изменилось. например, мы не снимали показ в реальном времени, но сделали видео, которое потом люди смогли посмотреть во всем мире. шоу должно было быть особенным собитием, только для тех, кто был приглашен. Шоу в арсенале было только первой частью? когда следующий этап? мы уже обсуждаем это. после венеции. возможно, последует венис-бич. делоВой оБзор - дВа Пути роста передача в фонд прЯмых инвестиций или квотирование? длЯ малых и средних предприЯтий итальЯнской индустрии моды и предметов роскоши до сих пор существует всего два пути к укреплению своих позиций и привлечению необходимых мировых капиталов. третий путь рискован и свЯзан с историей семейного капитализма: основатели остаютсЯ в седле, при этом компаниЯ прибегает к помощи международного менеджмента. фабио джибеллино (FaBio GiBellino) расти или выживать? вот в чем большой вопрос нашего времени. по крайней мере, особенно актуален он в мире моды, который представлен, с одной стороны, большими группами компаний с девятизначными цифрами объемов продаж, которые доминируют на сцене, с другой – маленькими или относительно маленькими марками, которые всеми силами пытаются остаться на плаву. чтобы понять, почему так происходит, вернемся немного назад, в 2009, год глобального кризиса. “до того, - сказал армандо бранкини, вице-президент фонда altagamma, - рынок рос в среднем на более, чем 8% и единственной заботой компании было сбыть как можно больше, потому что сам рынок подталкивал к росту.в 2009-м, однако, потребление упало на 9%, что фактически вылилось в потери на уровне около 18%. это привело к тому, что все сменили курс в сторону максимизации роста и прямой конкуренции”. а для оптимизации производительности бюджета: “необходимо сосредоточиться на розничной торговле; при этом, чтобы открыть первую точку одной марки в одной из лучших мировых торговых площадок, необходимо около 10 миллионов евро; оставаться на виду поможет наличие по крайней мере 22-24 точек продажи бренда, а это указывает на политику целевых инвестиций, которые вряд ли будут под силу малому и среднему бизнесу”. отсюда следует вывод. затраты, по сути, огромные, но если их подкрепляет достойная производственная
политика, они могут вывести на приемлемый уровень без необходимости быть проглоченными крупными игроками, но чтобы эти затраты обеспечить, нужно найти ресурсы. а для этого следует обратиться к отечественным инвесторам. существует два наиболее распространенных пути решения. первым из них является продажа доли финансового партнера, к слову, в 2013-м году был достигнут исторический максимум по сделкам с частным капиталом, в общей сложности с рекордным количеством 16. второй путь, через квотирование, становится все более привлекательным благодаря определенным успехам, достигнутым за последние годы, в частности, брендом италия индипендент (italia independent). “речь идет о равнозначных решениях, среди которых нужно выбрать то, которое соответствует возможностям и стратегии компании, а в случае первичного публичного предложения (iPo), и возможной реакции на финансовом рынке”, - отметил бранкине. конечно, нужно принимать во внимание все за и против. таким образом, если: “преимуществом финансового партнера является то, что квотирование, которое может возникнуть позже и с гораздо более высокой корпоративной ценностью, не аннулируется, так как инвестиции уже сделаны (см. дело moncler / eurazeo, примечание редактора), квотирование дает возможность вливания в продажах или увеличения капитала для новых членов, в результате чего, и это далеко немаловажно, основной капитал остается в сильной позиции”. и снова касательно преимуществ квотирования: “оно позволяет планировать в долгосрочной перспективе и при более гибкой системе управления, в отличие от партнерства, которое подразумевает более заметное участие членов,” - говорит барбара лонги (Barbara longhi), ответственная за биржевые рынки итальянских малых и средних предприятий”, кроме того, и в частности на центральной бирже в милане, несомненно, на сегодняшний день проявляется повышенное внимание к рынкам итальянской моды и предметов роскоши. это отличный шанс для амбициозных компаний с четкими программами роста представить себя в лучшем виде и рассмотреть фондовый рынок как источник развития”. не случайно итальянский фондовый рынок в недавнем времени запустил учебную программу под названием элит (elite), для тех, кто видит в первичном публичном предложении (iPo) верную дорогу развития, ни к чему при этом не обязывающую. с другой стороны, лонги отметила: “это верно, что другие операции тоже имеют место, но представляющие себя компании должны быть сильными, с историей, с надежным менеджментом и рыночной стабильностью”. конечно, проблема в этом случае – это адаптировать реальность, часто с семейным стилем ведения дел, к динамике, строящейся из кварталов и государственных бюджетов. “в такой реальности инвестор может решать, оставаться или нет”, отметил бранкини. итак, вот и третий путь, более сложный, пожалуй, самый романтичный, но, безусловно, более долгий. состоит он в том, чтобы остаться в седле и держать все, но при условии, что менеджмент компании находится на качественном уровне или, как утверждает вице-президента altagamma: “нужно уделить большое внимание разделению семейных ролей, потому что власть должна быть распределена пропорционально занятости”. всегда стоит учитывать культурные барьеры, как напомнил бранкини: “когда речь идет о семейном капитализме, сосуществуют два значения: католическое, когда считается, что жизненный цикл предприятия совпадает с жизненным циклом его владельца и протестантское, когда предполагается, что компания после ее создания должна жить вечно.” как обычно, со всеми вытекающими последствиями и исключениями из правил.
中文 后台 - Donatella Versace + Versace “我想赞扬女性的勇气。我致力于Versace 的卓越代码:诱惑,决然和反叛。” icon设 计师之语,其刚刚迎来了黑石基金进入品牌资 本,准备就绪投入2.1亿欧元的投资及上市计 划。Giampietro BauDo 女性的勇气,一个女人的勇敢。Versace 品牌 2014/15秋冬系列围绕着一个字:力量。“这个系 列中,我想赞扬女性形象的勇气,不仅是内在的 力量,还有向世界表现出来的。致力于Versace 的卓越代码:诱惑,决然,挑战和骄傲。”诠释 女战神的队伍设置在米兰中心地带Via Gesu'的 台上,Donatella Versace。准备就绪设想一 个性感的队伍有能力赢得最大的战役“在这个台 上走秀”造型师在后台开玩笑说。在发布秀后的 几天张开双臂欢迎美国私募股权基金黑石,其支 付了2.1亿欧元收购品牌资本20%,(稍后会支付 1.5亿欧元用于新增资本,编者按。) “我很高兴 开始与黑石和stephen schwarzman(该私 募股权基金创始人兼ceo,编者按)工作,”设 计师说, “我很佩服他的工作,他与我有着一样 的发展方面的家庭观,这将影响到Versace时装 屋的未来。多年来,我们已经获得了国际奢侈品 市场的强势和独特地位,而且我相信这个投资会 在品牌实施一个令人难以置信的管理和明确目标 的项目,Versace确保了巨大发展的未来。”很 难不同意她,从数据上看品牌在2013年收结4.792 亿欧元(+17.2%),eBitDa 为7100万欧元(增 长59.7 %和占到销售额百分比14.8%)和净利润为 1090万欧元(+27.6%)。2014/15下一个幸运星诞 生了,未来的假设股价越来越展现,以2014/15秋 冬季的时装秀为特点。设计的性感斜裁,符合人 体工程学的结构,简洁的线条和从军装世界借鉴 的珍贵装饰品。无论是在肩部摇曳的肩章,珍稀 和金光闪闪的奖牌与奖品。“我想在这个系列中 使用军装的小细节可以讲述一个非常Versace的 故事,忠于品牌Dna。”她总结道,“在某种意 义上,本季的形象比以往更简单。一个强化的女 性线条。一个能展现魅力和惊喜的形象。”正如 maDame Donatella。成为引导的缪斯。并
能确保meDusa在全球时尚界的未来。 lazaro hernanDez & Jack mccollouGh 采访silVia manzoni 两个来自纽约的孩子,穿着和发型都非常男孩, 温暖的握手和酷酷的微笑,似乎有点被巴黎高级 百货公司le Bon marche'在时装周期间为其品 牌举办的庆祝秀吓到了。lazaro hernanDez 和 Jack mccollouGh隐藏在cult品牌 proenza schouler背后的创意灵魂抛出了一 个令人勉强相信的理所当然的look。 “你知道 吗?这间是最深入的巴黎精神的百货公司,有着 chic的客户群和Vip:事实上我们两个美国孩子 被要求在这里展出作品是一个伟大的时刻。” 与欧洲的关系如何?在美国你们是大明星和媒体 追捧的设计师。。。 对于我们来说一直是一项荣誉,保持在欧洲和美 国的均衡分布,我们不想被美国人创作的美国设 计师的标签困住。我们的第一个分销是纽约的 Barney ‘s,第二个是巴黎的colette。我们 认为我们具有国际性。法国式,美国式或意大利 式时尚的概念今天已经被打破了,不再有意义。 在Bon marche'的展览,做成了系列的历史进 程,重心在存档。对你们的影响如何? 如果不是为一个历史悠久的品牌创作可以有有所 侧重在向前看并由新的体验。对于这个能有机会 来回顾过去十年的系列是一个有趣的练习,这给 我们带来一些惊喜。就像重读一本日记。。。有 时使我们微笑,有时我们说,“嘿,看看这个伟 大的想法。” 你们如何作为双人组工作? 我们是在学校认识的(在纽约帕森斯设计学院, 编者按),此后的系列中已建成真正的团队合作 精神。一切都始于一种情绪,然后我们开始按着 这种情绪绘制轮廓。可能会有分歧,但重要的 是发展品牌。如果每个人按自己方式工作那么结 果会有所不同。但是我们有一些基础的参照, 因为我们一起旅行和交流感想使得我们始终处 于调整状态。 是什么激发了你们? 灵感来源是想法和一系列艺术家,旅行和会面的 融合。我们喜欢把这些不同的来源混合在一起。 最重要的是要像海绵,总是寻求新的经验来推动 我们的工作,别停顿。 你们谈到艺术家,在艺术世界有哪些第一手资 料?你们认为时装是一种艺术形式吗? 我们紧跟当代艺术家,我们总是去威尼斯双年 展,例如,去年我们看到了一些非常令人赞叹的 东西,非常鼓舞人心。有人说艺术可以是任何东 西,但我们把艺术和设计之间保持适当意义的距 离。后者不能与前者相提并论。 谁是最激发你们的创意者? 我会说christian Dior,对于我 (mccollouGh,编者按)而言,从学校时 期就是我的毫无疑问的参照。他的职业生涯虽 然短暂,但表现出如此多的新想法和那么多迷人 的轮廓。对于我(hernanDez,编者按)是 miuccia praDa。不仅在风格方面,还有能够 兼顾商业和创造力方面。能够做想要的东西并同 时创造商业上的成功是任何创意人士梦想的自 由。她极有远见,颠覆了传统时尚。赢得了我所 有的尊重。时尚和社会是对应的,因为她思维的 方式发生了变化。 你们的面料和工艺很大相关。你们认为工艺的增 强是一种系列的附加值吗? 工艺和材料品质是必不可少的基本价值,这就是 为什么我们都在意大利进行,在那里有全世界最 好的生产厂家。但是我们喜欢把这种传统方法与 尖端技术结合,使我们能够实现这些几十年前不 敢想象的成果。这两个要素的结合是我们所定义 的现代性。我们认为喜欢我们的系列的女性对这 种结合非常敏感,并认为这是奢侈的真实形态。 我们相信未来的时装就在这里。我们开发所有的 面料,我们努力创造新颖的面料,用未来的技术 和工具如计算机变革材质,使其比衣服产生更大 的影响。但手工制作和传统知识是实现伟大的现 代性成果的重要基础。 GaBriele colanGelo 采访 alessia lucchese 他是意大利时装神童,国际编辑的宠儿。自2008 年其品牌成立以来,GaBriele colanGelo已 经成功地在时尚界树立了自己的形象,以其艺术 化精神和技术处理的智慧,从最高级定制时装 到最新高科技。该特点使他跻身lVmh大奖决赛 名单,由BernarD arnault的集团主办的以 支持未来人才的奖项,包括30万欧元的奖金和十 二个月的辅导计划,出任评委的包括nicholas Ghesquiere, marc JacoBs, phoeBe philo, raf simons, karl laGerfelD, riccarDo tisci, humBerto leon 和 carol lim。 让我们从lVmh大奖开始。已经公布的将参加5 月28日决赛的名单。入围名单是什么感觉? 我很迷信,不想说太多关于这个奖项。我只能 说,对我来说是一种荣誉,从数以千计的设计师 选中。似乎很难想象,但事实上申请人数已经远 远超过一千。非常令人兴奋的是在巴黎时装周期 间在40位行业专家面前办秀展出我的系列。这是 一个很好的机会。 能说服专家们下注你的是个人风格,在市场趋于 白热化的状况下。您从哪里得到灵感? 艺术是我工作的一个固定元素。也许我的古典学 习使得我在一定程度上在古代文献,尤其是当代 视觉艺术,一直都对我和我的思考方式造成强烈 冲击。即使在2014/15秋冬季系列我也受到德国画 家Joachim BanDau的启发,我想的衣服不只 是在装饰方面,特别是在生产方面。我的家族毛 皮背景一直推动我寻找最具创新性的工作,并在 材料方面用心。 什么时候意识到时尚就是您的生活? 当然 2008年是我可认为在我的生活中的一个分水 岭的一年。我赢了who is on next?比赛,有机 会首次在米兰办秀。我一直都知道我会做一个“ 从伟大出发”的造型师。另一个重要事件是由 cnmi –意大利全国时尚商会颁发的已有20年的 一个时尚造型师奖学金。 时尚如何从开端改变了您? 我认为最重要的变化已被快时尚的出现给定。 然而今天大型连锁时装都打破了局面,使得走 秀趋势以极具竞争力的价格成为流行,我认为大 的时装屋都不得不做很多工作来接受这种翻天 覆地的变化。 Giles Deacon 采访rosario moraBito 伴随着二月的伦敦秀,Giles Deacon已经走入 其创建的Giles品牌的十周年。一季季的热烈场 面巩固了品牌确立了其作为伦敦周最高级定制的 时装设计品牌,极好的融合了传统剪裁与有趣, 恐怖-卡通的世界。如今设计师在伦敦东区心脏 地带的工作-- 实验室创建了一个剪裁和夸张之间 平衡的系列,以一种区域和国际视野。 您在二月的时装秀标志着在伦敦时装周的十周 年,极为瞩目。你的目标正是这样吗? 我不是目标的忠实粉丝,我有点自负和回顾。 也许当我的职业生涯达到25周年时会考虑下。比 方说我不会改变到目前为止我做的任何事情:这 10年已经令人难以置信,想着未来10年我非常高
兴。。。这是最重要的。 您描述您的风格为“给予安全感,玩味和影响力 的服装”。什么让服装有影响力?以及怎样的衣 服可以给予安全感? 我喜欢有明确定位的衣服,通过剪切,制造和细 节而极有识别性。许多女人告诉我,我设计的衣 服给了他们安全感:衣服在派对上得到了赞许或 是引起了讨论。此外她们说,剪裁使他们感觉良 好,这给予了安全感。 您的作品中总是有游戏的一个元素......为什么? 我喜欢漂亮的东西,但我有幽默感:设计师像 是fornasetti和schiaparelli我恒定的灵 感来源。此外,扭曲和一定的戏剧性对我很重 要:我爱讲故事的想法,无论是浪漫的或是 Dark pop。 新的系列有一个特别黑暗的元素,像是十几岁的 叛逆。那您认为今天的孩子们应该反叛什么? 从我所知道的,我会说我很担心未来,从劳动力 和环境的角度。 您从男孩时期反叛些什么呢? 一种地区的心态:我想要它,我今天也想。 您的创作由意大利castor生产:您怎样看待 maDe in italy? 意味着高品质,贯穿在生产过程中的每一个阶 段。是世界上独一无二的东西:全球并无其他地 方在时尚生产和分销上可以达到相同的水平。 在未来的几个月内Giles有什么计划? 我们正在研究电子商务,将在夏季推出。除了 设计下一系列,我想我会专注于新产品的网站 与Giles世界。 paul smith 采访rosario moraBito 随着其在伦敦设计博物馆的展览延长至6月22 日,归功于参观人数的爆棚和在德国的零售首发 两个月前在汉堡开幕的新店的热潮,我们可以 说,paul smith的业务良好地抵制了危机。其 风格已经成为英国当代流行文化的icon。最重 要的是其本人,sir paul,并未失去早年的光耀 和能量,并且扎根于超过2.4亿欧元营业额的集团 的掌舵人。传奇般的伦敦办公室位于考文特花园 内:充满了书籍,小玩意,纪念品的珍宝阁,一 个充满奇迹的房间360度讲述了其收集者。 伦敦时装周期间您发布的系列灵感来自于60年代 末的颓废纨绔。这个想法如何形成的? 这是一个非常华丽的系列,看起来像是cecile Beaton和贵族的时代,但其实来自60年代末的 美学风格。我在年轻的时候就认识的很多人都属 于上层阶级:我有一位认识了二十多年的朋友, 非常突出,穿着祖父辈的衬衫或是祖母的礼服长 袍。我所用的印花是非常老派的:波尔卡圆点, 羽毛。。。因此我的游戏规则也常常出现领结。 同一时期也激发了男装系列,您选择Jim morrison作为icon。怎样定位这个角色? 在我还是个男孩的时候,我看到Doors住在伦 敦:那时是美国西海岸乐队的年代。我被他的音 乐吸引,如此强大,以至于今天仍然活生生的。 他的脸像是che GueVara 或是 henDrix那样 的icon。那个时代深深影响了,当时没有很多 钱,没有太多选择,却留下了印记与创造力。男 装和女装线一起被我的背景的影响变迁,受到音 乐产业的极大影响。这两种审美都从摇滚出发。 音乐对发展您的创意Dna至关重要? 我与乐坛的关系开始于17岁:我周末诺丁汉到伦 敦。一个艺术家朋友教我用出版物上印刷织物, 我爸妈的车库变成了一个工作室。在那个时候可 以看到重要的乐队与数百歌迷的演唱会,所以 很容易接近艺人:在介绍我自己之后出售我的t 恤,之后他们就直接穿着上台。我的客户有eric clapton, mick JaGGer, roD stewart。。 。他们当时21岁,我18岁。 之后开始出售裤子 和夹克给leD zeppelin。DaViD Bowie稍晚一 点在79年。最近我在与他合作。我为他的新专辑 设计了t恤,我们一起设计了一个红色的黑胶唱 片:十分钟内在网上卖出一万册。我的印刷受到 激进流行艺术的影响,James Dean死的时候, 我在t恤上印了汽车残骸和斑点颜色的图片。最 近我在伦敦一间古董店找到了一件,没有人想到 它是我做的。 在展览“hello, my name is paul smith”中 诺丁汉的第一家门店正在被重建。。。 我以前卖特别的单品,很多我太太设计和制作的 独特作品,还有我的设计师朋友的作品。=这么 小规模的店要生存是非常困难的,在一个小县 城太过专业了。所以我从星期一工作到星期四 尽一切努力争取。然后周末我开店,而无需妥 协我卖的东西。口碑创造了主要客户是DJ和创 意人士:我是唯一一个在英格兰而在伦敦之外卖 那种时尚的。 颜色是您的风格的一个关键要素。。。您有最 喜欢的吗? 事实是颜色有无数种:有如酒红,深绿,深蓝色 的色调,以及如黄色或鲜艳的粉红色这样。色彩 表达我的心情,我用了大量的深蓝色,然后把它 用在本季最热门的单品上。 您的伦敦时装秀之前有个传言会与Jonathan saunDers合作。您看中其哪一点? 身为Bfc-设计师时装基金的赞助人,saunDers 在2012年赢得冠军。我协助他做了一段时间的导 师。现在我请他来看看我的三个女装系列,坐 下来给我一点他的意见。Jonathan带来了不 同的视角:他很年轻,他主要设计女装,是一个 真正的人才。 作为全英时尚icon的感觉如何? icon!(笑)。我不知道,我的意思是:这是 伟大在设计博物馆办如此受欢迎的展览。但我喜 欢我每一天的工作。我凌晨5点起床,游泳,6:30 到达办公室:我喜欢行驶在早上冷清的伦敦。然 后我有两个小时的绝对独处时间,在陷入日常会 议轰炸之前。就是这样。 ceDric charlier 采访 silVia manzoni 巴黎的第一间精品店(printemps的店中店), 顾客多元化并鼓励他们扩展到配件(手袋和太阳 镜,鞋子目前是主打)。ceDric charlier, 由意大利aeffe推出的年轻设计师其对2014年 非常乐观。 由reGis laroque创建新店开创一个概念,我 们现在会从charlier精品店看到什么? 我不想谈这个概念,因为想法都非常自然。这个 设置结合不同的材料相当是我的工作的一种体 现。在较大的商业空间当然是一种进化,但精神 将保持不变。 在大百货公司拥有自己的空间将意味着您的客户 类型的改变吗? 我没有创建一种特定的女人,现在的客户是自由 的,total look是过时的形式,因此我很高兴 这家店这么国际化。今天我最好的客户在欧洲, 但在俄罗斯和美国订单都发展良好。 在这个即使大牌也生存艰难的时刻如何开发一个 年轻的时装屋? 这个秘诀是聆听。并努力打造合适的产品,在正 确的时间,正确的地点,以一个合理的价格提供 创造力。我想成为后危机时代的年轻一代的时装 设计师,反映市场上不同的部分。我们在某些 品牌的过激表现后出现。这种心态上的改变最接 近我的内心。
什么推动着您的创造力?在时尚界您最欣赏谁? 好奇心可以帮助我找到合适的答案,并推动我发 现我没有想到的事情。对我来说,伟大的老师是 cristoBal BalenciaGa,他的衣服的裁剪。 然后还有我的同胞Dries Van noten,做了伟 大的工作,在进步的同时能够同时忠于自己。他 是一个模范。 之后是同胞。有一种比利时的感觉代表了一个时 代的设计师? 我觉得有一种非常比利时的精神。不同的是,法 国时尚一直受到裁剪传统的影响,这在比利时并 不存在。因此我们与众不同的地方是自由,安特 卫普学校的所有服装设计师是不同的,因为没有 规则。我以一个来自小国的视角看巴黎的一切。 布鲁塞尔和巴黎之间的列车不到一个半小时,但 各种观点间差异巨大。 意大利时尚呢? 在意大利有不同的方法。有一个独特的优雅概 念,尤其是在男装时尚方面,这一直让我很 着迷。 Veronica etro 采访chiara Bottoni 她的工作室描述了很多她是怎样的。即使 Veronica etro,家族品牌etro的女装系列创 意总监,承认了她其实花很少时间专注于日常任 务。设计师的发布室就像一个小世界,集合了她 不拘一格的个性和她对不同族群的迷恋。最引人 注目的是特殊的墙上的画。其内容包括古董架, 2013春夏的erik maDiGan heck拍摄的某些 look的图片。“这个系列灵感来自一幅我在马 德里雷纳索非亚艺术国家博物馆看到的画,”设 计师说, “在这里展示etro女装和艺术之间的 联系。”与艺术工艺一起。这两个关键因素造成 了品牌的成功。“我们每天印30米布,我们制作 非常珍贵的刺绣,2014/15秋冬季的其中一件礼服 由多达99个不同的部分缝合在一起。”设计师讲 述其系列的创作过程的起源,并推出一本品牌专 著,以一种非常规的方式讲述品牌历史。 2014/15秋冬系列以一种强烈的方式总结了etro 女装衣橱的元素。您怎样在仍然忠实于自己的审 美时尚的同时不断变化视角? 在这些年里我想体验始终保持连接到品牌传统形 象,忠于品牌定位。特别是最新的冬季系列总结 了etro的故事,旅行,不同种族部落,新文化 的魅力,异国情调的装饰风格。起点是我们在存 档中购买的ruDolf nureyeV的头像,表达了 对原料和面料的大型研究。这一季我想发布另一 个信息:我的目标是创建一个跨越时代的系列, 通过在这段历史的巡游和快速时代的独家系列 和预系列的控制。事实上我相信到了用大件的永 恒经典时尚来代替那些流行一时的小玩意的时候 了。etro唤醒新传统。现在客户希望找到一个 有非常明确的定位的衣服。我深信今天的收获来 自于忠实于他们的Dna的工作。不意外地我们已 经创建了一个复古微缩系列,其特点是基本款上 的标志性的印花的恢复。 开始创建一个系列时有严格的规则吗?或者说仍 然遵循一些特殊的“仪式”? 最重要的规则是本能。我从来没有给定一个特定 主题然后亦步亦趋地跟着。准备一个走秀系列是 6个月的工作,可以很好地把这一时期的经验和 自身元素转化其中。例如我们经常去伦敦参观古 董市场,博物馆,好的专业图书馆。之后我们开 始360度地做研究,我们米兰的归档和我们的图 书馆。有时我们去参观fino mornasco(科 莫),那里保留着我的父亲多年来为各个时装设 计师所生产的所有印花材料的归档。再就是古董 艺术品收藏与家庭旅行。我们都去过很多地方, 我们收集艺术品。唯一的保留的仪式是我的粉红 色笔记本。当我开始四处徘徊,手里拿着我的笔 记本就意味着我们已经进入热的时刻! 学校教育如何影响您? 我上过一个艺术培训学院对我的工作影响极大。 我就读于米兰的德国学校,然后我去了伦敦,一 个对我来说是传统与创新的结合的城市。在中央 圣马丁创造力实现了最高水平。在那里我能用双 手实现我的愿望,以服装为对象。上述背景360 °支持了我的工作。还有我疯狂迷恋的艺术(在 这几个星期,该品牌赞助在罗马的quirinale 的马圈的friDa kahlo的意大利最大回顾展, 编者按 ) 您会如何形容etro女人? 定位非常清晰。肯定是一个选择了色彩和强势的 女人。热爱艺术,旅游,民俗,异域风情和发现 新文化。一个一手时尚一手讲义的女人。 您看到etro女装有怎样的未来? 我们有一个极为明显的定位为我们迎来了青睐。 我们总是仔细观察时尚界正在发生的和变化如此 快的市场的要求。此外我们越来越多地有效管理 公司。我想象一个未来来自实力雄厚的过去。在 十一月我们将推出一个由rizzoli出版的非常规 的专著讲述品牌的故事。 simon Gao 采访 rosario moraBito 作为新一代中国时装设计师的领军人物之 一,simon Gao开始征服西方世界。自2013年从 巴黎开始的旅程,先是其高级时装作品的设置, 灵感来自宇宙能量和中国的五行理论,其次是 2014春夏系列的发布会。之后是专为lafayette 设计的系列,也是后者第一次与中国设计师合 作。其足迹继续在欧洲延展,去年二月在伦敦举 办2014/15秋冬秀为时装周闭幕:秀上明星云集, 由merceDes-Benz 中国发布(后者是该设计 师已斩获的年度最佳设计师奖项的赞助商,编者 按。)生于1981年,年仅15岁simon Gao就选择 了在新加坡,瑞士和新西兰之间继续学业,扩宽 了视野,之后回到中国,获得raffles – Bcit 国际时尚学院的时尚品牌管理学位。下一步是在 2012年创建simonGao品牌。在过去的两年中, 已经获得了不仅在国内还有海外的声誉。这一切 都归功于其重新诠释,以现代的方式诠释东方经 典服装。其模式得到了迅速的成功。 2014/15 秋冬系列时如何诞生的? 我想要创建一个都市时尚的系列。有点前卫的时 装融合不同文化和人群。传承起着重要的作用: 一个望向过去和一个望向未来的眼睛,创建一种 能被立刻识别的风格。 simonGao女人是怎样的?有什么与众不同? simonGao女人是当代和国际化的形象,旅行, 想成有诱惑力。但同时需要高品质和舒适度。 这是您第一次在伦敦,全球最受创意人喜爱的地 方办秀,对您有什么影响? 伦敦是一个独特的城市,也很别致:可以看到特 殊的生活方式和文化。我参观了很多博物馆和展 览,并同时注意人们在街上穿什么。一切都似乎 是过去和未来之间的对话。 您生活和工作在北京:中国的时尚如何呢? 北京一个复杂的城市,生活着非常不同的人群: 许多亚文化,都有其特有的着装。即使是街头风 格的嘻哈也可以是前卫的,暗黑的,或者很中 国。是不同文化的大熔炉。 您品牌未来的目标是什么? 我会回伦敦办秀。我从Bfc--英国时装协会得到 了非常积极的反馈;我希望能尽早从下季开始就 扩展这个平台。
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anna molinari 采访chiara Bottoni anna molinari摘得了2014 carpi的2项王 冠。Blumarine 和 BluGirl的设计师在妇女节被授予 优异市民之后,庆祝在palazzo pio的市博物馆的新翼 开幕,其中为1977创建于moDena 的Blumarine品牌 设置了一个永久性的展览空间。设计师的2份礼物,正 开始写其自传。 在创作Blumarine作品时您在想着哪种女人? 我一直有一个清晰的理念。我想打扮的女性非常感性和 讽刺意味。当我准备系列时,我刻意这样做朝向内外和 谐美丽的女人,她们是时代的真正明星。 谁是您的风格和女性化的缪斯? 那些多年来我选择作为我的代言主角的所有女 性都是我的缪斯女神。从monica Bellucci 到 naDJa auermann,从 naomi campBell 到eVa herziGoVa。。。她们对我来说都是珍贵的灵感来 源。现在是toni Garrn,我的最新广告的主角,以 及natalia VoDianoVa,一个美好的女人和优雅的 象征。 与一开始相比你如何以及改变了多少您的风格?您被 称为玫瑰女王,但上季您改变方向朝着没有那么浪漫的 审美。。。 我工作的重心永远是一种非常真实的时尚和贴近市场。 事实上上个秀的特点是更积极的感觉,跟上时代的步 伐。因为我的目标永远是当代的,细心观察社会上正在 发生的事,环顾四周,寻找最新的材料和轮廓。然而与 历史的关联始终存在。比如说2014/15秋冬系列,玫瑰已 经变成锦缎上的小装饰。。。 您的代表作之一是Blue V,打算重新推出吗? Blue V是最接近我的心的单品,每季都重新推出,加上 富有创意的细节。对于接下来的冬天,我带来了网眼薄 纱及羽毛。它仍然是门店最热卖的单品之一。 优异市民奖和博物馆:carpi给了您伟大的礼物。。。 这是一个巨大的喜悦,非常感性的时刻。我被家人和朋 友围着,人们说“nemo propheta in patria”,但 在我的发言中我觉得被这个城市深爱。palazzo pio的 空间是真正的满足感。 您怎么看品牌的未来?您有什么梦想? 我的梦想是能够继续有跟今天相同的热情工作。然后我 刚开始写一本关于我的生活和时尚的自传。有一段时间 我想成为一个诗人以满足我内心的创意。我的生活一直 是一场伟大的冒险 。 asVof.com 概观 - 正常的好评 在通缉和期望件的拥挤山坡环节,借用对罗曼·波兰 斯基的纪录片的标题。现场在最近几个星期的赛季已经 取得陷害现实和理想,耐磨,但从来没有无聊礼服的 心情。漂亮的衣服,经典与永恒。一致,并以极大的决 心,设计师证明了一点:时尚可以是非常有吸引力的, 即使没有一切,今天围绕着时装秀的混乱。 文字 Diane pernet. 图片 sonny VanDeVelDe 。 也许并不意外,只是本季不管我去哪里一直困扰我的一 部电影名字。但当我事后回顾2014/15秋冬秀时,还是不 完全清楚为什么一部关于roman polanski的纪录片直 到现在还是如此有影响。这部电影叫做wanteD anD DesireD,用简单的两个词完美地阐述有多少系列会被 时尚产业链的最终消费者接收。这是少有的时尚季中 秀台如此表达时尚,衣服本身成为了秀场的明星-- 而不 是往往被品牌盖过了风头。没有比在louis Vuitton 秀更好的诠释了。关于nicolas Ghesquiere为品牌 的首秀的讨论长久而热烈。在集体预期愈演愈烈时,他 给了我们一条清晰的线:简单明了,专注于永恒和现 代穿着。没有什么更令人震惊--只是现实主义的,值得 渴望,可穿性强但并不沉闷的衣服。更重要的是,专 注于单一轮廓的传统的mix:短装,60年代风格的皮革 a裙,花呢和香蕉跟。Ghesquiere的宣言就像一个巨 大的商业保证的预言。也是他在继marc JacoB的多年 hiGh-theatre之后的自己的路的方式。Dries Van noten一直是一个创造看似轻松和永恒的在现实中牢 牢扎根的系列。musee Des arts Decoratifs博物馆 在近期举办了揭示Dries Van noten作品灵感来源的 展览设-- 恰当地命名为“灵感inspirations”。展出 了400件Dries得以捕捉灵感的单品,跨越艺术史,全球 文化,甚至广泛的非常大胆的其他设计师的作品。我在 与大都会博物馆的服装学院负责人harolD koDa讨论 一件我恰好拥有的BalenciaGa灵感的Dries大衣。他 表示我也同意,Dries创作的大衣的前面甚至比原来的 BalenciaGa的更好。回到Dries的秀,其最新系列包 括优雅与斜裁的丝绸礼服,极有视觉感的条纹和大丽花 叶印花亮片极为活泼。配件的选择是正在盛开的3D花 朵。不过如果你问我的话Dries Van noten从未停止盛 放。另一位现代古典主义是christophe lemaire选择 在巴黎证券交易所的原址palais BronGniart办秀。 他的低调的奢华包括灰色,黑色和橄榄绿的茧型裁剪。 在这里我再一次听到wanteD anD DesireD的回响。 而日本设计师创立的厂牌sacai则有点不同。但在本季 的情绪中她也表现出了变调的可穿性强的经典。当我把 目光放到混合风格时,chitose是一个非常微妙唯美带 着明确的frankenstein灵感的美丽。她的单车皮夹克 和蒙古皮草大衣极为醒目,就像其飞行夹克变身成为西 装外套,衬垫融入编织。haiDer ackermann重新诠 释其经典优雅,采用朴素的色调和放松的轮廓,焦点放 在灰色,棕色和银绿色的裤子上,或是丰满而彻底或是 紧身和爬行动物皮革印花的超大尺寸外套。即使你看起 来不像他的缪斯女神tilDa swinton,也仍然可以驾 驭其服装。而且当你走入一个房间的时候还有可能会造 成不小的轰动,一个轰动绝不是骚动。这是haiDer的 礼物。关于rick owens的成功的妙处在于一个事实, 即rick只做那些吸引rick的衣服。他有一些同时兼具 古老和未来的东西,恰恰是这种脱节的现实,给他的系 列出人意料令人心动的品质。本季所有都关于家庭和尊 重 - 似乎违背了他的审美观 -- 但当然rick以他一贯的 不羁方式做到了。时装秀的表演卡司似乎像是家庭成员 戴上让人想起吸尘器的头饰的异域部落。皮革,羊毛和 公爵夫人缎披在他们身上,腿上穿着高筒靴。他的华丽 的颓废look-- 毫无疑问舒适实用不管其在秀上的第一 印象--采用油灰,黑色,牛血和巧克力色系。完美,毫 无疑问令人渴望。有趣的是,本季真空又一次亮相,通 过iris Van herpen设想的引人入胜的未来宇宙以真空 管的形式呈现。那些被近乎全裸的模特占据的巨大透明 塑料封套,包裹起来的容器内有管子提供给模特必不可 少的氧气就像一根脐带。命名为“Biopiracy”,这 个概念有点关于在未来的一个假想,我们不再拥有自己 身体的控制权。尽管如此,她的震撼t台的裙子和外套 以及令人难忘的兽形靴子仍是完全可穿的,即使她的缪 斯出现那一刻像是个非常大胆的女色狼般的生物。iris 使用的技术不是灵感来源,而像是一个转化其技术的工 具。使用了看上去像是液态汞或者彩虹金属的面料。而 total look表现了对抗-- 尤其是秀场上真空包裹的模 特看起来接近窒息 -- iris证明了其擅长将令人敬畏的时 尚转化为成功的成衣系列。iris之外,本季比以往任何 时候都更不戏剧化。不时这样彻底清除是件好事。没有 比设计师向我们展示其真正做出的而不是像是他们做的 减至最基本更好的办法了。不过他们的方法太过普遍, 很难相信是一个巧合。仿佛是巴黎设计师协会集体决定 的,这是合适的时机保留美好,经典和永恒的衣服,看 起来最有吸引力而不 。 the italian JoB 采访 stefano roncato – 图片 alex sainsBury “现在我是我自己,一个新的nicola。”近年来最受 瞩目的视觉天才之一的似乎有所改变。仅仅是nicola formichetti的任命就可以列上一长串。laDy GaGa,天马行空的造型。东京加上纽约。muGler。 而现在更淋漓尽致的Diesel。似乎已经朝向新的方向。 其上任以及对意大利的重新发掘并未被忽略。一系列的 意大利工作对formichetti在个人层面留下了印记。
在威尼斯的arsenale的大秀后准备好了向世界讲述其 新生命。在上任Diesel首任艺术总监一年之后。在300名 精选的贵宾前展示全新的Diesel,以音乐,视频投影和 三种情绪表达。摇滚,牛仔和军装结合起来重申了品牌 的Dna 。大型活动现场演出的还有Brooke canDy, 四溢的个性先锋,Diesel的前任缪斯。她演唱了单曲 opulence。这并不是巧合。“她棒极了,” nicola formichetti在一个采访中说道,同时负责相关影片 的造型。而在其参演拍摄的影片的拍摄中,显示了手机 上的一些照片有关其最新的音乐剧look。他笑得很开 心。他已经在考虑下一步了。 第一次官方秀之后有什么感受? 非常非常好。我很有信心。我终于和一个伟大的团队一 起找到了自己。renzo(rosso,Diesel附属的otB集 团的创始人和一号人物,编者按)有点像我爸爸,我似 乎成为家庭的一员。这是其意大利面,他们对待你的方 式。而当你进入家庭就不会出来了。给我半年,我就开 始讲意大利语。 您上任一年后,renzo rosso表示您以这个秀已经完成 可创造力的接力棒。。。 我们谈了很多,我们感兴趣的是同样的东西。在 BreGanze公司的时候,我住在他家。他载我去上班。 从纽约搬到威尼托绝对是一个冲击,但是一个好的冲 击。我觉得这是非常积极的方式的变化。我去旁边的河 边跑步。在意大利努力工作并享受乐趣。吃,喝,开玩 笑。与你一起工作的人玩在一起。在纽约工作从10点到 18点 。不跟同事出去。在这里是不同的。 与巴黎的变化? 当你从高级时装到Bassano,可以看到其中的不同。这 里的人都很好。不台撒谎。在巴黎你必须穿上盔甲保护 自己。在muGler是我试图扮演别人。有时你所在的地 方会改变你。现在我是我自己,一个新的nicola。 真正的回归意大利。。。 发布秀也在讲述这个。向威尼斯致敬忠于Diesel本源。 视频投影的效果像是绘画和雕塑。其灵感来自于意大 利文化。 您遵循怎样的道路? 我觉得自己像一个局外人。时尚但不一样的感觉。我 们不希望有人从头到脚布满loGo,非常庸俗。而是一 个新的类别。介于奢侈品,高街和现代之间。我们把 Diesel作为奢侈品的另一种形式。 时尚界是如何变化的? 时尚日益受到高街的启发。与现实世界接触。不是隐藏 在窗帘后面的,更加开放。 您的第一个Diesel记忆? 上世纪90年代,当时Diesel是意大利的最酷品牌,在罗 马有最酷的店。而我总是在那里。我当时才13岁。对我 来说进入Diesel就像回家,回到我的青春年代。现在 我想要把Diesel做成这个星球上最酷的品牌,既全球 又个人化。 成功的关键是什么? 做真实的自己,相信自己的直觉。尽量不要去想别人怎 么想你和你做的事情。 正如压轴的男女模特都戴着的BalaclaVa。。。 这不是一种反叛,而是一种陈述。我们在这里,我们有 自己的声音,包括对社会问题。 继与laDy GaGa合作之后,现在是Brooke canDy。 音乐对您如何重要? 我痴迷于表演者。GaGa是我一生中最美好的时光。但 我不得不继续下去。我的旧团队将继续与她合作,做的 非常出色。GaGa继续震撼。音乐对我来说是灵感的重 要来源。当我创作时始终围绕着我。音乐可以改变人们 的思维方式。我总是被新的天才吸引,像是Brooke。 您是如何看待自己的?创意总监,设计师,造型师? 这些定义都不是。我处理很多事,一个像Diesel这样 的品牌,要涉及品牌的各个不同方面。系列还有视觉效 果,门店以及广告。 在muGler时,您讲到您的数字化天性,与社交网络世 界紧密联系。仍然如此重要吗? so anD so。我认为有些事情有点改变了。例如对于发 布秀我们并没有作出一个平台来实时展示所有的东西。 而是制作了一个影片让人们能够稍后在全球看到。发布 秀应该是一些特别的东西,只针对那些被邀请的贵宾。 在arsenale的大秀只是第一章节?下一个步将是什 么? 我们已经在讨论。在威尼斯之后,可能会在威尼斯海 滩。 商业视角 - 增长的两条途经 出售给一家私募股权基金或是上市?对于意大利时尚和 奢侈品中小企业,加强自身和在全球寻找发展的必要资 金的途经有两条。以及第三种高风险的方式,有关家庭 资本主义的历史:创始人仍掌控公司,给予公司国际化 管理。faBio GiBellino 发展还是幸存?这是时代的大问题。至少尤其是在时 尚界一方面看到大型集团控制下的9个区域,另一边是 小型或比较小的品牌,不管多么知名,都在努力挣扎生 存。要理解原因我们必须退一步回到2009年,经济危机 爆发的一年。“那时之前,” altaGamma基金会副 会长armanDo Branchini说道,“市场不断增长平 均增长率在8%以上,唯一真正担心的是公司应尽可能 的扩大负债因为市场本身的推动。然而2009年消费下降 了9%,使得实际损失约达到18%,迫使大家改变朝着 增长最大化的方向并直视竞争对手。”并优化预算表 现:“有必要把重点放在零售上,在全球黄金地段开设 旗舰店的投入约在1000万欧元,考虑到良好的可见性意 味着至少有22/24间品牌门店,意味着针对性的政策投 资不太可能由一个中小型公司承担。”问题就在此处。 因为要支持这样巨大的成本,但是如果搭配一个良好的 生产政策可能会实现一个可接受的规模,而不必被大型 集团吞并,需要寻找资源。要做到这一点就不得不求助 于国内投资者。最常见的方式有两种。首先是出售股权 给金融合作伙伴,其中2013年达到了私募股权交易的历 史峰值,共计16单交易记录。第二是上市,在近年来取 得了优异的成绩,特别是italia inDepenDent这样小 企业的成功案例更具吸引力。“这是同等的解决方案, 可以根据可能性和公司的战略途经,以及在ipo的情况 下,金融市场可能的反应,”Branchini然后说。当 然接下来要考虑其利弊。如果“金融合作伙伴的好处是 其不排除上市,这可能后来达到更高的企业价值,因为 投资已经作出(参见moncler / eurazeo案例,编者 按),上市给予销售第二次注入或是新成员的资本增 加,最后但并非最不重要的,保留创始人拥有的强势地 位。”此外,关于上市:“提供了能够在长期视野的计 划策划和更灵活的管理,而不是像合作关系中成员的更 突出的存在。”意大利证券交易所负责中小企业市场的 BarBara lonGhi表示,“而且尤其对于米兰证交所, 无疑是关注意大利市场和时尚/奢侈品领域的一个窗口, 现在是一个应该开发那些拥有雄心勃勃的增长计划和正 在寻找一间代表最好评估的公司的人的时刻,所以我们 期望公司可以把股市作为加速增长的资源。” 毫不意外 地意大利股市已经开始了一段时间的elite培训计划, 针对那些以正确方式看待ipo的人,而不是严格约束。 在另一方面,正如lonGhi指出:“确实存在其他操作 的空间,但企业必须要强大,有一个品牌故事,一个可 信的管理与市场稳定性。”当然这些案例的缺点是要转 换其性质,由大多数的家庭模式转换成由动态的季度及 公共预算模式。“全球的投资者可以依据任何一条信息 来决定是去留与否。”Branchini说道。这里是第三 条道路,更加复杂,也许是最浪漫的,肯定更长期。保 留控制权和保持一切,但公司要构建品质管理结构, 或者如altaGamma副总裁肯定的:“注重家族的角 色,因为权力应按照利益分配。”同时牢记文化屏障, 因为正如Branchini所言 :“当涉及到家族资本主义 时通常有两种含义,一种像是天主教会,公司的经济周 期等于其创始人,另一种是新教,其认为一个公司一旦 成立,必须为永恒而生存。”这些几乎代表着所有以及 例外的案例。
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