Gaverina Thermal garden

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progetto architettonico claudia mirabile andrea perego ricardo rodrigues silva testi claudia mirabile andrea perego carlo bedendo francesco de felice illustrazione di copertina francesco de felice grafica e impaginazione andrea perego

il presente lavoro è il risultato di un’opera di ricerca, di studio e di raccolta di materiali finalizzata alla prefigurazione di un possibile scenario di riutilizzo dell’area fonti di gaverina, raccolto in questo fascicolo per la società fonti di gaverina spa. la paternità delle idee progettuali qui presentate, così come i materiali grafici di supporto contenuti nei singoli capitoli, sono il risultato di un lavoro comune degli autori. l’introduzione critica ai singoli capitoli, così come tutti i testi a corredo, sono frutto di un lavoro comune degli autori. le illustrazioni di supporto citate come riferimenti provengono da fonti esterne a tale lavoro e sono usate esclusivamente come esemplificazione di un concetto o di una specifica soluzione progettuale. gli autori desiderano ringraziare i molti amici e colleghi che durante il corso della stesura del progetto sono stati coinvolti e che li hanno in vario modo aiutati nella presentazione di questo fascicolo.

© febbraio 2013 tutti i diritti riservati


LA CITTA’ DELLA SALUTE claudia mirabile andrea perego con la collaborazione di ricardo rodrigues silva



“partendosi di là e andando tre giornate verso levante, l’uomo si trova a diomira, città con sessanta cupole d’argento, statue di bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre. tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh! gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa e d’esser stati quella volta felici.” 1

1. italo calvino, le città invisibili, milano 1993 - le città e la memoria.


sommario

7

prefazione

9

la nascita di una storia

11 13 15 17

inquadramento vista aerea connessioni proprietà fonti di gaverina s.p.a.

19 la città della salute 21 il masterplan 25 27 31 35 39

gli ambiti il centro servizi il parco termale il parco naturale lo stabilimento di imbottigliamento

43 gli accessi 53 55 57 59

i percorsi il centro servizi il parco termale il parco naturale

61 63 67 73 81 85 89 93 97

i protagonisti il portale di accesso alla città della salute e l’albergo il centro cure termali le piscine di pietra la torre osservatorio la casa del tè l’albergo diffuso il parcheggio verde il playground e l’area boscata

apparati 105 autori 107 lavori



prefazione

7


l’occasione che ha portato alla genesi di questo progetto è nata da un incontro casuale con l’attuale proprietà, incontro mosso da ragioni didattiche, di ricerca accademica. sin dai primi scambi di idee e opinioni, stimolati da un ritorno entusiastico riscontrato nel nostro interlocutore, ci è sembrata alquanto evidente la validità delle nostre prime sensazioni. abbandonata l’idea iniziale di sviluppare una tesi di ricerca sull’intero comparto di gaverina, il passo successivo ci è parso del tutto naturale, senza nessun timore che potesse rivelarsi azzardato o irrispettoso: proporre alla proprietà uno studio per la rinascita dell’intero comparto. nostra intenzione sin dallinizio era proporre un’ipotesi progettuale volontariamente svincolata da sterili aspetti economici e normativi. uno studio accademico supportato dal pragmatismo acquisito con l’esperienza, dove però immaginazione e prefigurazione sono gli unici strumenti di lavoro. quanto esposto in questa pubblicazione è dunque ciò che la nostra sensibilità ci ha permesso di percepire e di immaginare: un nuovo mondo generato da sensazioni, intuizioni e rimandi ad un passato oggi lontano, ma ancora vivo nella memoria.

veduta panoramica del paese di gaverina terme, bergamo

8


la nascita di una storia

9


“a gaverina i primi ad accorgersi della presenza di una sorgente naturale di acqua minerale e delle sue proprietà salutari furono gli animali, che istintivamente usavano abbeverarsi con quell’acqua preferendola a quella del torrente gatto. secondo la tradizione orale, nella seconda metà dell’800, giuseppe angelini, bisnonno degli attuali proprietari, affetto da uricemia, su consiglio di un sacerdote, si recò a gaverina per curarsi con l’acqua sulfurea scoperta grazie all’aiuto delle mucche di un contadino. ne ebbe un notevole giovamento tanto che, verso il 1875, acquistò le prime proprietà allo scopo di iniziare l’utilizzo terapeutico dell’acqua diventando, in tal modo, il fondatore delle terme di gaverina. da allora la famiglia borra, i cui discendenti ancora oggi amministrano la società, ha continuato a valorizzare quest’acqua creando intorno ad essa tutte quelle strutture caratteristiche di una cittadella termale. ha inoltre incrementato ulteriormente il settore industriale dell’imbottigliamento dell’acqua, sorto in seguito a quello termale, grazie alla realizzazione di tre successivi sondaggi: il primo nel 1966, il secondo nel 1983 ed il terzo nel 1987, consistenti nella perforazione del sottosuolo per la ricerca e lo sfruttamento di altre manifestazioni di acqua minerale naturale della sorgente fonte centrale, nell’ambito della concessione mineraria denominata fonti minerali di gaverina. nel 1880, con decreto della regia prefettura di bergamo, si autorizzava a porre in commercio, per uso medicinale, l’acqua sulfurea della fonte di gaverina che sgorgava nella valle del gatto. tuttavia, solo all’inizio del ‘900, con l’arrivo a gaverina della famiglia di carlo borra insieme alla moglie dorina angelini, figlia di giuseppe angelini, venne fondata la vera e propria stazione termale che ottenne l’autorizzazione ministeriale nel 1922 e che già nel 1928 disponeva di ben quattro diverse fonti denominate: centrale, bassa, molognetta e ippocastano, di un proprio impianto di imbottigliamento e di un albergo.” 2

la fonte molognetta, immagine storica

2. tratto dal sito web www.fontidigaverina.it

10


inquadramento

1

1 hans strand - intimate landscape 2 henri cartier-bresson pag. successiva 3 maciej duczynski - tuscany 4 hans strand - b&w 5 maciej duczynski - b&w

2

11


“la comprensione totale di una forma sarà tanto più perfetta quanto più si trasformerà in vita, quanto più si identificheranno forma e osservatore, perché un procedimento intellettuale di pura analisi non è sufficiente a cogliere pienamente lo spirito di una forma, anche se può essere strumento utile per un’approssimazione. La forma più comprensibile per l’osservatore sarà dunque quella che meglio lo ritrae, quella con cui maggiormente si identifica, quella che conosce per una comune natura ovvero per una connaturalità […]” 3

3

progettare significa sostanzialmente capire e ordinare, l’architettura a nostro avviso nasce attraverso l’emozione, l’ispirazione, dal lavoro paziente di decifrazione dei segni dati dalla natura, intesa con l’accezione che la modernità ne ha dato di essa e non come elemento da copiare e imitare. tramite lo strumento del progetto abbiamo cercato di restituire una visione immaginaria e futura del compendio termale di gaverina. la lettura del reale mediata dal filtro del passato è stato l’elemento fondativo e strutturante del nostro modus operandi; ciò ha condotto quasi naturalmente a individuare quegli attori principali che potessero assumere tutt’oggi un ruolo determinate nella futura rinascita.

4

la nuova città sorge così sulle solide fondamenta di una realtà addormentata costituita da elementi sparsi e con caratteri differenti. il nostro intervento cerca di unificare e fondere questi elementi anche tramite l’inserimento di puntuali oggetti architettonici che guidano il visitatore in un percorso di appropriazione finale e complessiva comprensione della natura. il tentativo è quello di costituire un’unità dotata di un senso e di un’anima a partire da una molteplicità di singole parti.

5

la forte identità del lessico progettuale adottato, asciutto e mai mimetico, seppur nella sua autonomia sintattica, stabilisce con il contesto in cui si inserisce un dialogo rispettoso e loquace, perché sostanziato da attenzione e misura. unione o disgiunzione, tensione o leggerezza, attrito, solidità, fragilità ... esigenze di fondo.

3. fernando tavora, da organização do espaço, faup publicações, porto 1999, pp. 22-23.

12


vista aerea

13


14


foppolo san simone

spiazzi di gromo

carona

piazzatorre

colere passo della presolana

valtorta

montecampione

monte pora prealpi orobiche

val brembana

clusone

selvino

fonti di gaverina colli san fermo

val seriana

milano

val cavallina

bergamo

prealpi orobiche

lovere lago di gandino 3 lago di endine fonti di gaverina

10 9

7

2 4

6

5

11

bergamo

3

sarnico

8

milano

1

lago d’iseo brembo

serio

15

cherio

oglio


connessioni

sant’omobono terme

san pellegrino terme

trescore balneario

connessioni stagione invernale localitĂ sciistiche

prealpi orobiche

connessioni stagione estiva

acqua + verde parchi naturali 1 riserva naturale valle del freddo, 2 parco lago di gandino, 3 parco dell’alto sebino, 4 parco del lago di endine, 5 parco del corno di predore e di tavernola, 6 oasi naturale wwf val predina, 7 parco dei colli di bergamo, 8 parco del serio nord 9 parco del naturalserio, 10 parco piazzo, 11 parco del malmera, dei montecchi e del colle degli angeli

val brembana

fonti di gaverina

val seriana

milano

val cavallina

bergamo brembo

benessere e salute stabilimenti termali in funzione

16

serio

cherio

oglio

boario terme


planimetria degli immobili societari scala 1:4.000


proprietĂ fonti di gaverina s.p.a.

1 2

1 ex pesenti

rustico con terreno e area boscata

2 ex albergo

3

centro cure idropiniche . centro congressi . campo da tennis con servizi . sorgente bassa con servizi

3 depandance albergo

4

4 bar terme con appartamento 5 centro cure termali con chioschi e parco termale

5

6 fra

rustico con terreno e area boscata

6

7 centro analisi e magazzino 8 stabilimento di produzione e strutture accessorie

7

blocco uffici e mensa

9 osservatorio birdwatching

8

rustico con terreno e area boscata

10 ex flaccadori vittorio

terreno con area boscata e rustici

9

11 ex flaccadori

rustico con terreno e area boscata

10

12 ex flaccadori giuseppe

rustico con terreno e area boscata

13 ex gottini lorenzo

11

rustico con area boscata, vista panoramica su casazza e sul lago d’endine

12 13

18


la cittĂ della salute

19


“dare ad ogni emozione una personalità, ad ogni stato d’animo un’anima” 4

4. f. pessoa, il libro dell’inquietudine di bernardo soares, milano 1986, p. 33.

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planimetria di progetto scala 1:4.000


il masterplan

la città della salute si articola attorno ad alcuni punti focali che stabiliscono la relazione con il paesaggio e i suoi elementi costitutivi quali: i materiali, le risorse naturali, gli edifici che facevano parte del vecchio complesso termale ora dismesso. la rilettura dell’area non si limita alla riconversione funzionale di alcune strutture, ma vuole stabilire una nuova relazione in cui la presenza dell’uomo si armonizza con il paesaggio in diverse attività; non solo la cura e il benessere, ma anche attività turistiche, ricettive e culturali in cui il ruolo di gaverina si profila non solo come parterre isolato e privilegiato di buen retiro, ma anche come attrattore e induttore di nuove economie, anche per le aree e i comuni limitrofi. un intento solo teorizzato, ma non per questo meno sentito di quanto invece formalizzato anche graficamente, è quello di considerare questa occasione come generatore di futuro, creando un vero e proprio contenitore di nuove o esistenti realtà che possano dar vita a un network di servizi in cui l’uomo sia al centro. partendo dall’uomo, quindi, la città della salute è intesa come un luogo di rigenerazione per il corpo e per lo spirito: una dimensione nella quale le molteplici declinazioni dell’acqua, vitale elemento, ci permettono di conquistare l’equilibrio e il benessere in un benefico processo di rinascita.

22


percorsi

pavimentazioni

ambiti di progetto

tessuto connettivo

acqua

1

verde

23


pag. precedente 1 elementi della città della salute esploso assonometrico 2 destinazioni d’uso di progetto schema assonometrico

golf club con parterre campo da tennis con servizi centro congressi portale di accesso alla città della salute bar del centro congressi sorgente bassa torre osservatorio chioschi per cura idropinica centro cure termali casa del tè stabilimento con tetto verde a parcheggio blocco uffici direzionali piscine di pietra birdwatching ristoro area boscata accoglienza e gestione albergo diffuso

maneggio ricovero e noleggio attrezzature sportive albergo

ristoro 2

storia del centro termale fonti di gaverina

playground

ristorante - depandance

24

albergo diffuso


gli ambiti

25


la conformazione naturale dello spazio, la disposizione attuale dei difformi protagonisti hanno suggerito la suddivisione dell’area in distinti episodi, in ambiti di competenza funzionale, sensoriale e percettiva: quattro differenti luoghi dello stare.

1

suddividere il compendio in ambiti riconoscibili esaltandone la varietà tematica presente in essi, ha rafforzato il loro significato intrinseco dando valore alle diversità e alle specificità che il progetto si prefigge di rendere coese. fondere in un’unica corale visione d’assieme un mondo costituito da parti autonome è un modo per dialogare, non in antitesi, con lo spirito profondo che governa la natura e di cui si fà manifesto. la scenografia della valle ha funzionato, a tutti gli effetti, come una sorta di plastico in scala naturale con cui misurarsi prima di affrontare il progetto. centro servizi, parco termale, parco naturale e stabilimento sono i quattro ambiti, i quartieri di questa nuova nascente città.

2

il portale d’accesso, situato in prossimità dell’albergo, segna l’ingresso al compendio dalla strada provinciale e introduce al centro servizi, ambito che ospita strutture ricettive autonome e compatte. un passaggio pedonale, al di sotto della strada, introduce alla natura del parco termale e ai suoi due corsi d’acqua che solcano il paesaggio, costituendo la principale ragione delle attività che attorno ad essi si sono insediate: attività terapeutiche e curative dove le molteplici proprietà dell’acqua vengono declinate nei loro possibili utilizzi. una natura di carattere prealpino in cui si incontrano aree boschive e radure, aree attrezzate per attività all’aperto e oggetti isolati immersi nel paesaggio, accompagnano il visitatore all’interno del parco naturale. più defilato geograficamente rispetto agli altri ambiti, ma di certo non meno importante, è lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua, risorsa benefica e rigeneratrice, vero motore trainante dell’intero compendio.

3

una molteplicità di elementi giustapposti, un apparente caos legato da un sottile e invisibile filo conduttore

1 hans strand - intimate landscape 2 alberto burri, il cretto - gibellina 1984 3 hans strand - aerials

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il centro servizi

collocato geograficamente a nord, in esso si possono identificare le principali funzioni ricettive e di rappresentanza: il portale d’accesso alla città della salute, l’albergo, il centro congressi e il ristorante con caffetteria. in prossimità di una curva su cui piega la strada provinciale si trovano alcuni edifici risalenti a periodi diversi, di cui abbiamo sostanzialmente mantenuto il ruolo e il carattere: ne è un esempio l’uso della pietra nei nuovi volumi che fungono da basamento, un tema che lega l’architettura ai materiali del luogo. il basso volume d’ingresso, vero e proprio portale di accesso al compendio, ospita l’info point e la biglietteria della città della salute e si contrappone alla forte presenza dell’albergo, di cui viene ripristinata la funzione con un intervento di restauro che riguarda principalmente il sistema di distribuzione ai piani e gli spazi interni. la nuova hall dell’albergo, ricollocata sul sedime dell’attuale autorimessa, affacciandosi anch’essa sul piazzale di via fonti, conferisce all’intera area una rinnovata identità urbana. varcata la soglia del portale e superato il nuovo sistema di ingressi dell’albergo, il visitatore si trova in uno spazio raccolto dal quale è possibile raggiungere il centro congressi, così come imboccare un nuovo sentiero che sfilando le strutture dei campi da tennis a servizio dell’albergo, connette un rustico situato più a monte che potrebbe ospitare un golf club con il suo parterre. una scalinata in pietra segna l’inizio di un percorso digradante che conduce il visitatore a scoprire il basamento del centro congressi, il cui portico protegge la fonte ippocastano; per proseguire in direzione sud, verso un varco scavato nel terreno al di sotto della strada provinciale, il quale introduce al parco termale svelando, al contempo, i suoi caratteri essenziali quali: natura, pietra, acqua.

27


edifici e funzioni del centro servizi scala 1:2.000

golf club con parterre

campo da tennis

albergo

28

centro congressi

portale d’accesso alla città della salute info point - biglitteria

ristorante - depandance

bar centro congressi

i


il centro congressi sul lato sinistro vista del centro congressi, sul fondo il bar del centro servizi e l’imbocco della porta di accesso al parco termale

29


il portale di accesso alla città della salute vista dell’ingresso al comparto costituito dal nuovo volume dell’info point e della biglietteria sul lato destro e, sul lato sinistro, la nuova hall dell’albergo

30


il parco termale

la proprietà fonti di gaverina è una realtà il cui passato è strettamente legato a specifiche valenze terapeutiche dell’acqua. la storia della sua vocazione termale viene raccontata in uno spazio espositivo ricavato all’interno di un vecchio rustico collocato ai margini della proprietà. altri piccoli padiglioni nelle vicinanze testimoniano la tradizionale presenza dell’acqua: le antiche molognette e l’architettura della sorgente bassa. in prossimità della biforcazione dei due corsi d’acqua troviamo il centro cure termali, un edificio esistente e all’epoca funzionante, in cui abbiamo ripristinato gli spazi dedicati alla cura e al benessere e riutilizzato un vasto ambiente al piano terra, una vecchia bocciofila, per realizzare delle vasche di acqua termale: uno spazio non solo intimo, ma anche aperto verso il paesaggio boschivo, guardato attraverso le ampie vetrate. un nuovo volume monolitico in pietra, progettato in contrapposizione alla diafana leggerezza del centro cure termali e ad esso collegato, amplia l’offerta di cure e trattamenti proposti. il rapporto multisensoriale con l’acqua, il cui scorrere è qui percepito insieme agli altri suoni della natura, viene richiamato nella casa del tè. così nominato il nuovo sistema è composto da: terrazzamenti artificiali, dal piccolo padiglione vetrato a sbalzo sull’acqua e dal vecchio centro analisi all’interno del quale è stato ricavato un bar a servizio del parco.

31


edifici e funzioni del parco termale scala 1:2.000

storia del centro termale fonti di gaverina

centro cure termali

32

biglietteria ingresso al parco termale

chioschi per cura idropinica

sorgente bassa

casa del tè


la sorgente bassa vista della sorgente bassa e, sul fondo, imbocco della porta di accesso al parco termale, collegamento con il centro servizi

33


34


il parco naturale

cuore pulsante della città della salute, un vasto declivio che scende a valle, area boschiva solcata dall’acqua. i percorsi legano i diversi luoghi in cui il progetto intende recuperare il rapporto con la natura, ora ripristinando, ora reinventando gli elementi esistenti. l’acqua, elemento fondamentale, si incontra nelle terrazze scavate delle piscine di pietra, dove l’orientamento delle vasche direziona lo sguardo su prospettive future e inedite. un’apertura alla dimensione del paesaggio con uno sguardo d’assieme sul territorio è valorizzata e anzi enfatizzata nella torre-osservatorio, elemento puntuale che svetta oltre i boschi e consente di dialogare in un percorso ascendente con diverse parti del compendio, poi ricostruite assieme e sublimate in sommità nel planetario. un altro elemento guida il percorso nella natura, la torre per birdwatching, che recupera una struttura esistente per legare sguardo e paesaggio a un’altra scala. per fruire della natura in vario modo si possono incontrare, sparse nel cuore verde del parco naturale, una serie di installazioni e di dispositivi: l’aspetto ludico nei giochi per bambini, ambienti chiusi e stanze ricavate tra la fitta griglia floreale, punti di osservazione, spazi per la sosta e la meditazione sono i principali temi su cui insiste l’ambito qui descritto. la presenza di alcuni rustici in condizioni di degrado non troppo elevato ha suggerito la possibilità di un loro sostanziale riutilizzo, permettendo così di ampliare il panorama di attività a stretto contatto con la natura che il visitatore può svolgere. un approccio ancora diverso, forse più intimo e diretto con la natura, viene suggerito dalle strutture isolate e multiformi dell’albergo diffuso che dilata il tempo della visita immergendo l’uomo nell’ambiente, a metà tra terra e aria.

35


ricovero e noleggio attrezzature sportive

edifici e funzioni del parco naturale scala 1:2.000

ristoro

torre osservatorio

birdwatching

maneggio

playground e area boscata

piscine di pietra

ristoro

accoglienza e gestione albergo diffuso

albergo diffuso


un percorso nel parco naturale

37


il lago del parco naturale

38


lo stabilimento di imbottigliamento

posto ai margini della città della salute, l’unico ambito attualmente funzionante, lo stabilimento di imbottigliamento oltre ad ospitare padiglioni tecnici e il blocco degli uffici direzionali della società, accoglie l’unico elemento presente all’interno della città della salute per il quale abbiamo operato in antitesi con il modus operandi adottato. una sottile e leggera griglia metallica, avvolta da una fitta maglia vegetale e organizzata secondo strati funzionali differenti, scandisce i posti auto del parcheggio ricavato sul tetto dello stabilimento. il raggiungimento del mimetismo qui ricercato, è validato in questo caso dall’obbiettivo che esso si pone: costruire una barriera visiva, non impattante, dove alla necessità si contrappone la virtù.

39


edifici e funzioni dello stabilimento di imbottigliamento scala 1:2.000

blocco spogliatoi e mensa

40

blocco uffici direzionali

stabilimento di imbottigliamento

parchegigo verde


la copertura dello stabilimento adibita a parcheggio vista notturna del sistema vegetale di mitigazione del parcheggio auto posto sulla copertura dello stabilimento di imbottigliamento

41


42


gli accessi

43


così come le porte di accesso ad una città medievale, abbiamo ritenuto opportuno scandire i vari episodi di questa storia individuando specifici punti di accesso e di connessione tra i diversi ambiti. essi garantiscono indipendenza e autonomia delle parti, ne facilitano la fruibilità, pur senza disattendere gli obiettivi iniziali di coesione e uniformità complessivi. in questo senso il portale di accesso, soglia del centro servizi e dell’intero compendio, costituisce l’ingresso più rappresentativo e simbolico della città della salute, acquisendo visibilità anche dalla strada provinciale. da essa, ripristinando ingressi esistenti, è stato ricavato un secondo accesso al centro servizi, più diretto e immediato, che conduce dal rinnovato bar-ristoro al forum del centro congressi. passando per un piccolo padiglione adibito a biglietteria è possibile accedere, direttamente dall’esterno, anche al centro cure termali. questo ingresso si trova in prossimità del parcheggio auto posto sulla copertura dello stabilimento di imbottigliamento e garantisce al centro cure un’autonomia di funzionamento che lo svincola dalla logistica interna dell’intero compendio. il parco naturale, vero teatro del manifestarsi delle molteplici attività sportive, estive e invernali, è servito da due principali accessi, tra di loro geograficamente contrapposti. ad accogliere il visitatore all’ingresso nord, raggiungibile da una biforcazione della strada provinciale nei pressi dell’ingresso del centro servizi, si trovano due rustici riconvertiti: uno offre un servizio di ristoro, l’altro, invece, permette il ricovero e il noleggio di attrezzature sportive. l’ingresso sud al parco naturale, invece, posto nelle vicinanze della palazzina uffici a servizio dello stabilimento, è uno sbocco ideale per fruire in vario modo di una risorsa preziosa come la natura, ideale punto di partenza per escursioni.

1

1 henri cartier - bresson

44


planimetria con i nuovi accessi agli ambiti scala 1:4.000

>

-

^

x

*

. °

+


>

portale di accesso alla cittĂ della salute

^

ingresso riservato al centro servizi

x

porta d’accesso al parco termale

*

ingresso al parco termale

° -

accesso al parcheggio verde ingresso nord al parco natrale

+

.

ingresso sud al parco naturale collegamento di servizio tra stabilimento e parco termale

46


>

1

2

47


^ >

^

>

3

portale di accesso alla città della salute 1 vista dei nuovi volumi adibiti a info point, biglietteria e hall dell’albergo 2 l’edificio adibito ad albergo con il parcheggio antistante, stato di fatto

^

ingresso riservato al centro servizi 3 vista dell’ingresso riservato al centro servizi con sistemazione del caffè e, sul fondo, il centro congressi 4 il bar con l’ingresso superiore al centro congressi, stato di fatto

4

48


x

5

6

49


x

*

*

x

7

porta d’accesso al parco termale 5 vista del tunnel di collegamento tra parco termale e centro servizi 6 vista dello stato di fatto

*

ingresso al parco termale 7 vista della nuova pensilina adibita a segnare l’ingresso al parco termale 8 il centro cure termali con l’accesso al chiosco della biglietteria, stato di fatto

8

50


°

9

°

accesso al parcheggio verde 9 vista del nuovo sistema verde di mitigazione del parcheggio auto, posto sulla copertura dello stabilimento 10 il parcheggio auto posto sulla copertura dello stabilimento, stato di fatto

+ 10

51

ingresso sud al parco naturale 11 una leggera pensilina in legno coperta da arbusti segna il nuovo ingresso sud al parco naturale 12 vista dello stato di fatto


+

° +

11

12

52


i percorsi

53


all’interno della città della salute si incontrano diversi ambiti che contengono funzioni specifiche in rapporto alle risorse che il paesaggio stesso offre. la medesima logica ideativa è stata adottata nel tracciamento dei percorsi, sostanziata da precise e puntuali scelte architettoniche. una fitta rete connettiva di varia matericità e calibro, rispettosa del carattere di ciascun luogo nell’uso e nella lettura dei materiali, lega i quartieri di cui si costituisce la città. ai materiali costruttivi viene attribuito un ruolo di fondamentale importanza. “nell’oggetto architettonico il senso si produce nel momento in cui riusciamo a estrinsecare le valenze specifiche di determinati materiali costruttivi, che si fanno sentire in quel modo solo in quel dato oggetto” 5 la materia richiama una sensazione, un preciso rimando all’essenza specifica dell’ambito: materiali ferrosi e color rame, grandi blocchi di pietra e lastre di ardesia, assi di legno grezzo poste a comporre percorsi regolari che si districano nella fitta trama arborea, passaggi puntuali sui corsi d’acqua o regola per misurare e colmare i cambiamenti di quota.

5. peter zumthor, pensare architettura, milano 2004, p. 8.

1

1 maciej duczynski - b&w

54


planimetria dei percorsi del centro servizi scala 1:2.000

6

3

2

1 4

0

>

5

^

0 portale d’accesso alla città della salute info point - biglietteria 1 albergo 2 centro congressi 3 campo da tennis 4 ristorante - depandance 5 bar del centro congressi 6 golf club con parterre > ingresso alla città della salute ^ ingresso riservato al centro servizi

55


il centro servizi

riferimenti

1-2 tudela-culip national parc cap de creus, cadaquĂŠs - EMF landscape architects, 2012 3-4 spazi esterni, guimaraes - pitagoras arquitecots, 2008

56

1

2

3

4


planimetria dei percorsi del parco termale scala 1:2.000

x

7

*

10

9

11

12 8 13

14

7 storia del centro termale fonti di gaverina 8 biglietteria 9 sorgente bassa 10 servizi igienici 11 chioschi per cura idropinica la molognetta 12 centro cure termali 13 casa del tè 14 lago del parco termale

*x 57

ingresso al parco termale porta d’accesso al parco termale


il parco termale

1

2

3

4

riferimenti

1 riconversione degli spazi esterni del llobregat river, baix llobrega - battle i roig arquitecots, 2012 2 stone river, new york - jon piasecki, 2011 3 pavilhao do vulcanismo, madeira paulo david, 2009 4 tenuta di isasco, savona - czstudio associati, 2011

58


planimetria dei percorsi del parco naturale scala 1:2.000

-

16

°

+

15

19 17 25

18

20 21

24

21

23 22

15 ricovero e noleggio attrezzature sportive 16 ristoro 17 piscine di pietra 18 birdwatching 19 torre osservatorio 20 maneggio 21 playground e area boscata 22 albergo diffuso 23 accoglienza e gestione albergo diffuso 24 ristoro 25 copertura verde adibita a parcheggio

+ ingresso sud al parco

naturale accesso al parcheggio verde - ingresso nord al parco naturale

° 59


il parco naturale

1

2

3

4

5

6

riferimenti 1 eana, lillebonne - base, 2012 2 dzintari forest park, jurmala substance, 2009 3-4 moses bridge, halsteren - ro&ad architecten, 2012 5-6 nuovo waterline, houteh - okra landschapsarchitecten, 2011

60


i protagonisti

61


portale di accesso alla cittĂ della salute

torre osservatorio

centro cure termali casa del tè stabilimento con tetto verde a parcheggio

piscine di pietra

area boscata accoglienza e gestione albergo diffuso

albergo

playground

62

albergo diffuso


63


il portale di accesso alla città della salute e l’albergo l’albergo è una bastione che vigila una soglia. massivo e prepotente si erge su una base in pietra dura e segna l’ingresso principale alla città della salute. il basamento pubblico, sede di accoglienza e relazioni, risuona degli echi delle voci di passaggio dei visitatori distratti. un portale scorrevole di trame sovrapposte invita l’entrata.

pag. precedente vista del nuovo portale d’accesso alla città della salute l’albergo allo stato attuale

all’interno la biglietteria e il punto informazioni, forme stereometriche di intonaco bianco, si stagliano in contrappunto alla calda matericità delle lamelle in legno che avvolgono lo spazio, anticipando la fitta trama silvestre. terrazzamenti esterni ascendenti conducono al ristorante e alla caffetteria dell’albergo, in una reinterpretazione del giardino barocco, rimodellando il pendio e le scalinate esistenti.

64


spazi di supporto al ristorante dispense - celle frigorifere - cucina sala da pranzo camere sistemazione a terrazzamenti esterni bar - caffetteria

3

locali tecnici uffici direzionali nuovo sistema di connessioni verticale

2

a

b

sala polivalente con deposito nuovo sistema di connessioni verticale nuovo accesso all’albergo reception . deposito bagagli . waiting area info point e biglietteria

c

1

65


pag. precedente 1-2-3 piante piano terra, primo e secondo scala 1:1.000 a campo da tennis, b centro congressi, c caffetteria e ristoro

riferimenti 4 casa do condo, porto - pedra lìquida, 2012 5 padiglione del portogallo, expo hannover - alvaro siza, 2000

4

collegamenti e programma funzionale ingresso dei visitatori esterni alla città della salute accesso alla città della salute riservato ai clienti dell’albergo ingressi dedicati all’albergo

materiali

66

5


vista delle piscine interne e degli spazi termali - sullo sfondo la vetrata con il collegamento alle vasche esterne pag. seguente il centro cure termali allo stato attuale

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il centro cure termali

fra la nuda parete di roccia di una strada in salita e l’abisso ombroso e piatto di un torrente sonnolento, al di sotto di alberi alti come vedette solerti, in una nicchia di tranquillità screziata di buio, sorge il centro cure termali. riparati dalle snelle ombre del bosco, i locali interni si snodano addossandosi allo scosceso muro di pietra; l’acqua sorgiva, spaccando la montagna come un fredda lama, ne colma le vasche termali che nell’intimità delle tenebre boschive risplendono come vitrei frammenti nel buio. il piano a livello stradale, è terapico, è vetrata nel bosco, è piattaforma sul verde. il piano delle vasche termali è basamento sul torrente, specchio d’acqua di un sottobosco variopinto e addormentato.

68


sala fintess

sala con letti ad acqua sale massaggi . trattamento corpo

4

sale per cure terapeutiche balneoterapia . ambulatori medici cure inalatorie

spogliatoi . docce . servizi igienici spazio attesa . relax 3

corridore distributivo e di accesso

vasca idromassaggio stanze termali bagno turco . sauna finlandese . stanze relax solarium . spazio relax esterno piscina esterna con acqua a temperatura 2

piscina interna docce termali . fonte idropinica . bagno con erbe solarium . spazio relax interno hall d’ingresso biglietteria

1


collegamenti e programma funzionale

materiali

accesso alla nuova manica di saune e servizi accesso diretto alle sale terapeutiche

pag. precedente 1-2-3-4 piante piano seminterrato, terra, ammezzato e primo scala 1:1.000

70


1

1 sezione della nuova manica di saune e servizi e delle nuove piscine termali esterne

71


2 ryusenji house, nagoya tomoaki uno architects, 2012 3-4 into the landscape, seijord - rintala eggertsson architects, 2010 5-6-7 terme di vals, svizzera - peter zumthor, 1996

riferimenti

2

3

4

5

6

7

72


esploso assonometrico delle piscine di pietra e dei nuovi padiglioni di spogliatoi e servizi pag. seguente percorsi nel parco natuarle e radura per le nuove piscine di pietra


le piscine di pietra

scavate nella montagna, come gradini giganteschi di una scala che conduce all’infinito, le piscine di pietra si aprono come spalti rivolti al paesaggio e alla valle. specchi d’acqua che moltiplicano in mille frammenti di prospettiva l’orizzonte, si incuneano come piani rilucenti, spazzando via le incertezze scavate dal tempo nella forma delle rocce. nascoste alla vista del visitatore, ma annunciate da un setto murario, prolungano idealmente piani di calpestio nel panorama. verso la strada di accesso, a nord, due volumi di servizio, spogliatoi e docce, rivestiti in legno e con copertura in rame, si fondono con garbo e rispetto nei colori di una tela astratta.

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1

cabine per spogliatoi docce docce cabine per spogliatoi vasca d’acqua con cascate vasca d’acqua a temperatura

terrazzamenti

2

servizi igienici

docce

+

locale impianti - deposito distribuzione

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collegamenti e programma funzionale percorso di accesso percorso di accesso percorso di accesso alle piscine e ai terrazzamenti

riferimenti

pag. precedente 1-2 piante piano seminterrato e terra scala 1:700

3

4

5

6

3 terme di saturinia, manciano toscana 4 castello di cotone, hierapolis pamukkale, turchia 5 terme di san filippo, parco della val d’orcia, toscana 6 laguna blu di grindavík, islanda

76


7

8

riferimenti

9

10

77


pag. precedente 7 summer house, oberbergen, judith benzer architektur, 2012 8 into the landscape, seijord - rintala eggertsson architects, 2010 9 - 10 piscine delle maree, leca da palmeira - alvaro siza, 1966

materiali

11 sezione longitudinale della vasca d’acqua con cascate e del padiglione di spogliatoi e servizi

11

78


vista delle piscine di pietra, in pirmo piano la vasca termale con le cascate, sullo sfondo il padiglione di spogliatoi e servizi

79


80


81


la torre osservatorio

due esili scale, possentemente congelate in un abbraccio, scandiscono col ritmo dei loro gradini, una spirale ascendente di pensieri e suggestioni. pag. precedente vista assonometrica della nuova torre osservatorio

da qui nasce la torre osservatorio, un etereo prisma opalino dove le scale, defilate in un angolo, vi troneggiano educatamente nel silenzio dello spazio.

percorsi nel parco natuarle e radura per il posizionamento del nuovo osservatorio, vista del rustico adibito a birdwatching

i due percorsi, uno di ascesa, uno di discesa, si intrecciano come serpenti di pietra e diventano successione di luci e ombre distribuendo una serie di stanze sospese nel vuoto; sale di esposizione e di sosta. qui la penombra generale stride con i vividi scorci che aprono speranze sull’infinito. la torre, un faro sulla costa bagnata da un oceano di fronde, ha in sommità un percorso anulare aperto sulla valle che racchiude una sala piÚ interna. il planetario, introverso e cieco se non per un foro posto in sommità , uno spioncino curioso sul cielo.

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B A

1 D

C

C

C

E

E

C

2

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materiali

riferimenti

pag. precedente 1-2 esplosi assonometrici: A pannelli di materiale traslucido B struttura portante in legno C stanze con vista D planetario E distribuzione verticale 3 red guest house, moskovskaya oblast, russia - totan kuzembaev 2003-04 4 casa con muro, zurigo - christian kerez, 2007 5-6 casa ruscher, olkruf - austria, 2012 7 nelson atkins museum, kansas city - steven holl, 2007

3

4

5

6

schemi

struttura circolazione

aperture

7

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sezione sul nuovo padiglione del tè affacciato sul corso d’acqua e vista del bar del parco termale pag. seguente il centro analisi allo stato attuale

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la casa del tè

l’odore familiare del tè ingiallisce nei ricordi, i rami degli alberi sussurrano al vento fruscii indecifrabili, ma rassicuranti, il torrente con i suoi sonagli d’acqua ride chiassoso alle rocce. è la casa del tè. terrazze adagiate sul terreno e un volume leggero che si protende sulla sponda del torrente. giardino d’inverno e luce accogliente immersa nel verde.

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3

padiglione del tè ingresso al padiglione del tè piattaforma in legno blocco preparazione pasti sala degustazione interna distribuzione verticale

2

blocco servizi igienici living room ingresso al bar del parco termale

1

deposito provviste

87


piattaforma in legno padiglione del tè

4

piattaforma in legno living room sala degustazione interna

riferimenti

pag. precedente 1-2-3 piante piano seminterrato, terra e primo scala 1:1.000 4 sezione longitudinale della casa del tè e degli spazi interni del ex centro analisi 5 pavilhao do vulcanismo, madeira paulo david, 2009 6 park cafÊ, Ibaraki - sanaa, 1998

5

88

6


le unità modulari dell’albergo diffuso pag. seguente vista panoramica del comparto

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l’albergo diffuso

ramo su ramo, asse di legno su asse di legno, è semplice, è una forma del vivere. c’è una certa serenità in questo, la natura è ovvia e segue leggi certe. sparse nell’esplosione dei colori del bosco, piccole unità abitative tracciano i punti fermi di quella tela invisibile che lega l’uomo alla terra. la solitudine di queste unità prelude a un dialogo obbligato con gli alberi e ad una riconciliazione con la natura: con noi stessi.

90


F

G

D

E

A

B

2

H

materiali

F

G

E

D

A

B

A

cucina

B

pranzo

C

living

D

bagno

E

letto matrimoniale

F

letto singolo

G

zona lettura

H

solarium

C

1

91


3 endémico resguardo silvestre, valle de guadalupe, messico - gracia studio, 2012 4 maisons 5.5mx5.5m, friburgo jérôme humbert, 2013 5 belvedere nel ‘bosco dello sguardo’, isola di albarella - anna braioni, enrico longo - 2010 6 tree tents - luminair - 2012 7 winnipeg skating shelters, winnipeg - pataku architects, 2012

pag. precedente 1 piante piano terra, primo, secondo e copertura 2 sezione trasversale del modulo abitativo

8 tree hotel, harads - tham & videgard arkitekter, 2012 9 museo di mina, sauda, norvegia peter zumthor, 2003 zumthor 10 land(e)scape, finlandia - sami rintala, 1999

3

4

5

6

7

8

9

10

riferimenti

92


vista del sistema vegetale di mitigazione del parcheggio auto posto sulla copertura dello stabilimento di imbottigliamento pag. seguente vista dello stabilimento di imbottigliamento allo stato attuale

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il parcheggio verde

sull’asfalto duro e screpolato si proiettano vivi disegni d’ombra. lo scheletro metallico che corona lo stabilimento, carcassa artificiale volutamente incompiuta, trova una sua definizione finale con effimere pareti di rampicante. un parallelepipedo verde accoglie le carrozzerie rilucenti delle auto rinfrescando l’ambiente e le superfici dure di ombre frementi. è una stanza di sottili trame e fresche foglie che accoglie il visitatore, un preludio all’esperienza del parco termale.

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essenze arboree

sistema di illuminazione notturna

maglia reticolare per l’ancoraggio delle essenze arboree

struttura portante in tubolari di acciaio

stalli auto

posizionamento struttura portante

1

95


materiali

riferimenti pag. precedente 1 esploso assonometrico della sistemazione a verde della copertura praticabile a parcheggio dello stabilimento di imbottigliamento 2-3-4 MFO park, zurigo - burckhardt + partner, 2008

2

3

96

4


un passaggio nel parco naturale, tra l’azzuro dell’acqua e il verde della natura pag. seguente l’area boscata all’interno del parco naturale, stato attuale

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il playground e l’area boscata

gli alberi si diradano in una quinta silenziosa e le rocce si siedono in volta a guardare le risate folli di giochi di gioventÚ. bianchi sorrisi di latte e piroette repentine tingono i rumori della radura nelle sue note piÚ alte. marchingegni cangianti, funi e corde, reti e ceppi, sabbia e ghiaia divengono gli elementi magici di quell’alchimia tutta infantile che coglie il tutto nel nulla.

98


1 ekko pavilion, danimarca - thilo frank, 2012 2 theresienhohe railway cover, monaco - topotek, 2003 3 the landscape, isola di wight studio wave, 2011

1

3

2

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pag. successiva 4 nordbahnhof park, berlino fugmann janotta landschaftsarchitekten, 2012 5 fast track, nikola-lenivets - salto architects - 2012 6-7 sculpture playground, wiesbaden annabau architektur und landschaft, 2011 8 the longest bench, littlehampton studio wave, 2011 9 - 10 wild kingdom playspace, londra we made that & free play, 2012


4

5

6

7

8

9

10

100


11 sky mirror, kensigton gardens anish kapoor, 2006 12 tomas saraceno 13 West 8 14 pollux, tomas saraceno - tanya bonakdar gallery 16 itinerant pods, mĂŠtis - north design office, 2012 17 water carrier, kosice - elise morin, 2012 18 elogio del horizonte, eduardo chillida

21 eana, lillebonne - base, 2012 22 il giardino sommerso, charleston West 8 1997 23 familistère garden, guise - base, 2012 24 qinhuangdao red ribbon park turenscape - 2012

11

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apparati


autori

claudia mirabile

andrea perego

ricardo rodrigues silva

nata nel 1986 a bergamo. da sempre affascinata da luci e ombre dei luoghi. la suggestione dei cantieri, affascinata sin dall’infanzia, e un’esigenza irrefrenabile a ricondurre la realtà a forme di linee, ha determinato l’iscrizione alla facoltà di architettura di milano. ha iniziato un percorso di indagine personale, sia in ambito accademico, tramite l’erasmus a porto e i progetti curricolari, sia con l’adesione a varie esperienze extra accademiche, workshops e concorsi. conosciuto andrea perego, amico e collega, ha aperto un dialogo fatto di domande aperte ancora irrisolte. tale ricerca affonda le proprie radici sulla riflessione di come un universo concreto di segni semplici possa diventare la cassa di risonanza dei ricordi e delle emozioni con cui l’uomo carica di significato cose e luoghi. una riflessione sul rapporto tra edificio e città, costruito e paesaggio, concretezza e significato, arte e contesto.

nato nel 1980 a monza. vive a milano dove lavora come progettista. dopo la laurea conseguita nel 2005, inizia a collaborare con vari studi di architettura tra i quali Stefano Boeri associati e barreca&lavarra. in parallelo all’attività professionale di studio affianca quella di cultore della materia prima al politecnico di milano poi come tutor presso la domus academy. nel 2008, per volontà comune con l’amico e collega Francesco de Felice, costituisce dfp.architetti, con l’intento di sviluppare una propria e indipendente metodologia di progetto tramite lo strumento delle singole commesse, dei concorsi e della ricerca personale. La rilettura del passato e della modernità, la capacità di costruire un luogo assumendo la lezione dei maestri dell’architettura, l’adozione di accostamenti di materiali classici con quelli di uso e natura più contemporanea e l’elaborazione di un linguaggio costruttivo di dettaglio estremamente sobrio, ma di forte identità sono i principali strumenti e obbiettivi del loro lavoro.

nato nel 1982 a lisbona, vive a porto dove lavora como progettista. dopo la laurea conseguita nel 2010, inizia uno stage nel centro di studi della faup, la facoltà di architettura di porto, gestito dell’urbanista rui braz. inizia in parallelo una colaborazione con l’architetto hugo santos, con il quale affronta progetti di minuta scala nei quali infonde particolare passione e dedizione. l’incontro con andrea perego avviene tramite claudia mirabile, sua compagna di corso nell’anno di erasmus. da questo incontro inizia una sodalizio professionale.

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lavori

1

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breve regesto dei lavori dello studio dfp.architetti. per una più esaustiva consultazione dei progetti si consiglia di visitare il sito internet

1 casAP, milano 2010 ristrutturazione interna 2 lomography flagship store, milano 2010 ristrutturazione interna 3 case a patio, milano 2012 riconversione funzionale 4 officina zamanga, milano 2011 riconversione funzionale 5 pièd-à-terre s. eustorgio, milano 2011 ristrutturazione interna 6 casa szczepanski, varsavia 2009 ristrutturazione interna 7 square bar, milano 2007 progetto preliminare 8 helsinki, sistema di tavoli per xyzdesign presentato al fuorisalone di milano 2012 9 nuova manica d’accoglienza visitatori presso villa della regina, torino 2011 concorso internazionale 10 théatre de la nouvelle comédie, ginevra 2009 concorso internazionale 11 edilizia convenzionata e r.s.a., fano 2009 concorso

dfp.architetti via tonale 22 20125 milano c. 339 3412171 @ info@dfp-architetti.it www.dfp-architetti.it

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