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Anno VI n. 40 12/12/2015 distribuzione gratuita
Pd senza guida Si schiudono le porte al commissariamento L’editoriale
VIABILITÀ i dubbi delle associazioni
URSOMANDO fissa i paletti
di Andrea De Filippo
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Prendono forma gli schieramenti impegnati nelle prossime elezioni coPag.3 munali.
Coasca perplesso su corso Giannone e corso Trieste: ecco i dubbi Pag. 4 espressi.
Il civismo “politico” delle comunali L’elemento politicamente più rilevante che emerge dall’analisi dei primi passi che ci condurranno al prossimo appuntamento amministrativo è la facile previsione che, ancor più di quanto accaduto in passato, vi sarà una proliferazione di liste civiche, caratterizzate prevalentemente da una comune ostilità verso le formazioni politiche tradizionali. Il fenomeno delle liste civiche non è del tutto nuovo nella storia della politica italiana, ma, a differenza del passato anche recente, oggi assume una connotazione sociale di assoluta specificità, che consiste essenzialmente nella certificazione istituzionale della tanto abusata distanza tra il potere, incarnato dalle forze politiche, e la esigenza di nuovi modelli rappresentativi liberi da filtri organizzativi ed ideologici, nonchè esclusivamente centrati sulle specificità locali. La questione potrebbe anche essere trattata come espressione positiva di una volontà di partecipazione spontanea ed autonoma di parti della cosiddetta società civile, se non fosse che l’esplosione di questo civismo, spesso demagogico e confuso, si innesta sulle contraddizioni e sulle insufficiente di un sistema
COMUNALI torna il nome di Ceceri
L’ex consigliere: non possiamo accogliere chiunque nel centrosinistra. Pag.5
LEONE ancora stoccate a Stellato ancora tensione nel Pd
CaSERTa. Le dimissioni di Raffaele Vitale da coordinatore provinciale del Partito democratico non sono servite a riportare il sereno all’interno del partito. La decisione del sindaco di Parete di lasciare la guida del Pd alla vigilia della direzione dello scorso 29 novembre, ove possibile, è servita ad aumentare il caos nella compagine renziana. Regolamento alla mano, infatti, dalla data delle dimissioni di Vitale ci sarebbero trenta giorni entro i quali il coordinamento regionale dovrebbe convocare l’assemblea provinciale per eleggere un nuovo segretario. Le operazioni vengono demandate all’organismo regionale perché il presidente dell’assemblea Vincenzo Cappello è oggetto di una richiesta di deferimento per il comportamento tenuto nell’ultima direzione del 29 novembre. C’è tempo, comunque, sino al giorno di Santo Stefano per completare questa operazione e convocare la nuova assemblea. Se tutto ciò dovesse avvenire, l’elezione del segretario è un’operazione tutt’altro che scontata.
Il possibile successore di Raffaele Vitale, infatti, dovrebbe raccogliere la maggioranza dei voti dei componenti dell’assemblea, cioé centoquarantotto voti dando per acquisita la decadenza di quattro dei trecento membri eletti in occasione del congresso. In realtà anche qui ci sarebbero dei problemi, dal momento che il numero dei componenti dell’assemblea che, allo stato attuale non hanno alcun legame con il Pd sarebbero molti di più, almeno una trentina. Questa cosa, ovviamente, va ancor di più ad ingarbugliare la situazione con la possibilità di ricorsi che andrebbero a mettere ulteriormente in discussione la già precaria credibilità del Pd nostrano. Diventa, infatti, difficile pensare che in pochi giorni, il Partito democratico, seppur spinto dai vertici regionali e nazionali, cosa che in realtà non è nemmeno avvenuta, possa ritrovare una unità o, quanto meno, possa avere la forza di costruire una maggioranza nuova in grado di superare gli scontri degli ultimi due anni. continua a pag.2
«Le dimissioni sono state una sfiducia a lui e a Mattucci. Futuro? VePag.8 dremo... ».
COMUNALI sinistra ancora troppi nomi Tutti i nomi sul tavolo del centrosinistra: si riunisce il tavolo della coaliPag.10 zione.
SANTANGELO segnali al Pd Il leader di Calatia libera: decidiamo insieme il futuro di Maddaloni. Villaggio? Bravo Alineri. Pag.11
COMUNALI tre nomi sul tavolo Pd Foglia, Bucci e Alessandro Tartaglione. No alle primarie a Marcianise. Pag. 12
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CASERTA
pd il ‘caso Enzo Cappello’
Chiesto il deferimento, i probiviri già al lavoro segue dalla prima Quella dell’assemblea provinciale, comunque, non è l’unica strada percorribile per sbloccare lo stato di impasse in cui è piombato il Partito democratico. Avendo Raffaele Vitale guidato il partito per oltre due anni, infatti, i vertici nazionali potrebbero anche decidere di nominare un commissario che possa traghettare il partito ad un nuovo congresso. Allo stato attuale, questa sembra la soluzione più verosimile anche se, le sorprese e i colpi di scena, con questo Pd sono all’ordine del giorno. In queste ore, comunque, con il visto della segretaria regionale Assunta Tartaglione, il bilancio approvato in occasione della direzione provinciale dello scorso 29 novembre, sarà esaminato da una società esterna che si occupa di certificazioni contabili proprio per fugare ogni dubbio sulla manovra presentata dal tesoriere Giuseppe Scialla. Si è arrivati a questa soluzione dopo che in occasione della direzione, si è consumato l’ennesimo scontro proprio sulla manovra. Il gruppo dei cosiddetti dissidenti (area Riformista, Rifare l’Italia, LabDem, gruppo Caputo e quello Picierno Oliviero) avevano chiesto una sospensione al tavolo della presidenza della direzione guidato dal sindaco di Piedimonte Matese Enzo Cappello. Tale sospensione è stata accordata, ma, al loro ritorno hanno trovato una parte del partito, la vecchia maggioranza Vitale, che aveva provveduto
continua da pag.1
politico ormai incapace di essere portatore di interessi diffusi, rappresentati da classi dirigenti all’altezza del compito. Le liste civiche rappresentano, in sintesi, la manifestazione di un conflitto sociale sempre più profondo e, lungi dal ricucire il rapporto cittadino-istituzioni, corrono il rischio di alimentare nuove tensioni tra i diversi livelli di espressione della volontà popolare. Ma l’aspetto più inquietante è espresso non solo dalla incapacità dei partiti di comprendere le ragioni di questo fenomeno, ma anche dalla pervicacia con la quale essi tentano sostanzialmente di neutralizzarlo, inglobandolo in una logica
Assunta Tartaglione
Enzo Cappello
Raffaele Vitale
L’assemblea del Pd
ad approvare la manovra, senza la loro presenza. Ne è nato un nuovo scontro violento che ha portato l’ex gruppo Vitale a lasciare la direzione con il bilancio approvato e i dissidenti a proseguire i lavori con l’ennesimo fronte di scontro aperto con l’altra parte del partito. I dissidenti, infatti, hanno contestato
che fosse Cappello l’uomo deputato a portare avanti i lavori della direzione dal momento che il sindaco di Piedimonte è il presidente dell’assemblea. In assenza del segretario, a detta loro, sarebbe toccato al componente anziano guidare i lavori, cioé a Giuseppe Venditto che, poi, dopo l’ab-
bandono da parte della maggioranza si è effettivamente dedicato a tale operazione. Allo stato attuale, comunque, non ci sono segnali che possano lasciar pensare che l’una o l’altra delle soluzioni possano essere portate avanti con le amministrative che, invece, si fanno sempre più vicine...
di puro potere e secondo schemi ormai logori ed inapplicabili. Difatti, risultano sorprendenti le dichiarazioni di esponenti politici pronti anche a rinunciare al simbolo in realtà significative, pur di coinvolgere le iniziative locali in una indistinta logica di convenienze convergenti. Il tutto, ovviamente, senza riferimento alcuno alla necessità di confrontarsi su programmi solidi, credibili e, soprattutto, realizzabili a favore dei cittadini. E' la resa della politica! I partiti, in sostanza, invece di raccogliere la sfida di formazioni civiche che ne evidenziano le insufficienze, procedendo ad una rivisitazione ampia dei propri gruppi
dirigenti e ad una più rigorosa attenzione ai bisogni delle comunità locali, preferiscono tentare di condizionarne il portato di novità, riconducendole ad una deteriore logica partitica. E se ciò deve avvenire anche in una posizione sostanzialmente subalterna, questo non sembra preoccupare le forze politiche tradizionali, diabolicamente convinte dell'ineluttabile esaurimento di ogni spinta innovatrice. Pertanto, se da un lato il proliferare di aggregazioni spesso connotate da un marcato municipalismo, non sempre scevro dagli stessi difetti del politicismo puro, è indice delle disaffezione crescente verso i partiti, d'altro canto la politica non sem-
bra trarre alcun insegnamento da quello che non è più un campanello di allarme, ma un vero e proprio vento di rivolta. In conclusione, fino a quando la disputa avverrà esclusivamente sul terreno degli schieramenti funzionali a “vincere pur di vincere”, la strada verso ulteriori fallimenti sarà drammaticamente segnata. I partiti arroccati nella difesa di metodi ed uomini inadeguati ed inefficaci, le formazioni civiche sempre più ridotte a casse di risonanza di localismi asfittici o, peggio, veicolo di riciclaggio di spezzoni di ceto politico transumante. E a soffrirne saranno ancora le comunità amministrate, chiunque sarà a sventolare la bandiera di un'effimera vittoria.
CASERTA
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sindaco c’è chicco ceceri
Risolti i problemi giudiziari, l’avvocato è in corsa CASERTA. Ci potrebbe essere anche l’avvocato Giuseppe Ceceri nella corsa alla carica di sindaco nella tornata della prossima primavera. A quanto sembra, infatti, l’ex assessore all’Urbanistica ha risolto i problemi giudiziari che lo avevano allontanato la scorsa estate dal progetto ed è pronto a scendere in campo per coronare un sogno che culla da anni. In queste settimane, pare che abbia avviato anche contatti con gli amici di sempre per costruire una coalizione competitiva. Ceceri, come tutti i candidati, dovrà scontrarsi contro un dato di fatto incontrovertibile: chiunque vuole candidarsi sindaco deve schierare per ciascuna lista almeno dieci donne. Il regolamento elettorale parla chiaro: almeno il 30% dei candidati deve essere donna se non si vuole vedere la lista esclusa dalla tornata. Una bella gatta da pelare vista la penuria di donne che c’è in circolazione disposte a candidarsi al consiglio comunale. Allo stato attuale le lady casertane puntano tutte al bersaglio grosso: quello della fascia tricolore, tutte, tra l’altro con possibilità importanti di spuntarla rispetto ai competitor uomini. In casa centrodestra c’è
una vera e propria abbondanza con la deputata Giovanna Petrenga, la seconda più votata alla Regione Lucrezia Cicia, la dirigente scolastica del Manzoni Adele Vairo, tutte in campo per guidare la coalizione di centrodestra nella tornata di primavera. Anche il centrosinistra ha la sua portacolori, si tratta di Lucia Esposito, prima dei non eletta alle regionali con il Pd e fresca di nomina da parte di De Luca come responsabile del tavolo di partenariato sui fondi europei. La stessa abbondanza, non si rivede, però, per le candidate al consiglio comunale che, al momento, si contano sulla punta delle dita. Per Forza Italia certe della candidatura dovrebbero essere le componenti della commissione pari opportunità Daniela Pizza e Daniela Dello Buono che già hanno fatto un’esperienza con il Popolo delle libertà. Non si conosce la lista, ma, sicuramente sarà della partita anche l’ex candidata alle europee Giovanna Maietta che dovrebbe scendere in campo in una civica di centrodestra. La sua candidata ce l’ha anche Speranza per Caserta. Si tratta della consigliera comunale uscente Maria Valentino. Pur continuando a soste-
Giuseppe Ceceri
nere il gruppo di Speranza per Caserta, non è, invece candidabile Norma Naim, funzionaria della Regione Campania che è incompatibile per il suo lavoro con la nuova normativa. La sua donna di punta, invece, l’ha trovata il consigliere regionale Luigi Bosco con la sua lista Terra libera. Si tratta dell’ex candidata alla
Camera con Rivoluzione civile Clementina Ferraiolo. Anche Centro democratico sembra aver chiuso la prima casella in rosa di un certo livello con la presidente dell’associazione Angeli Mirella Corvino, sorella dell’ex consigliere comunale e attuale presidente della Casertana calcio Pasquale Corvino.
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CASERTA
viabilità i dubbi del Coasca
Associazioni perplesse su corso Giannone e corso Trieste CASERTA. La vivibiltà a Caserta continua a far discutere e a suscitare polemiche. Anche nel corso dell’ultimo direttivo del Co.As.Ca, al quale erano presenti, oltre al presidente Marcello Natale, ai consiglieri Carlo Iacone (Fisar e Fand) e Anna Speranza (Fisar), ed alla segretaria Rosanna Zitelli, anche diversi rappresentanti di varie associazioni, l’Unuci con il responsabile Gen. Ippolito Gassirà, il Codacons con la vicepresidente Annalisa Natale, il Tribunale per i Diritti del Malato con Bruno Cerboni e Rosalba Ciannarella, entrambi delegati di Cittadinanza Attiva, il Meic con Antonio Di Bona e il Garden Club con Rosa Pasquariello, si è parlato di vivibilità e della qualità della vita della città che non migliora affatto, soprattutto nelle arterie più affollate. La centralina dell’Arpac di corso Giannone continua a registrare valori al di sopra dei limiti consentiti nonostante la stretta vicinanza con il polmone della Reggia. E’ recente il provvedimento del Commissario Maria Grazia Nicolò di rendere l’arteria a senso unico, ma così, secondo il Coasca, si rimane imbottigliati nel traffico e ciò aumenta di gran lunga l’inquinamento cittadino. «A Caserta – rende noto la delegata del Codacons Annalisa Natale - si registra il 600% in più di malattie, tra cui leucemie e tumori, dovuti proprio all’inquinamento. La situazione è ormai insostenibile”. Da qui la richiesta, già partita dalla Codacons, e che si appresterà ad inoltrare anche il Coasca, di sapere dove siano state dislocate le altre centraline, dove siano operative e, nel caso, di posizionarle anche nelle strade più frequentate e trafficate, come via Roma, via Colombo e via Caduti sul Lavoro. Secondo il Coordinamento della Associazioni casertane, nonostante i tanti e continui dispositivi attuati in città si è sempre in emergenza, non migliora affatto la qualità della vita e non si registrano miglioramenti. Non si poteva non parlare anche del “nuovi” lavori che stanno interessando la principale strada di Caserta, il corso Trieste, l’ultima “mazzata alla città” per il Coasca, un’opera “necessaria, a detta dei precedenti amministratori, per evitare di perdere i finanziamenti europei”, ma sulla quale il Coordinamento delle Associazioni Casertane si era già
Il direttivo del Coasca
espresso in modo negativo. «E’ stato lo stesso sindaco Pio Del Gaudio – ha ricordato il presidente del Co.As.Ca Marcello Natale – a presentare alla nostra Associazione il progetto insieme all’assessore Giuseppe Greco e noi, in quella occasione, abbiamo risposto che non eravamo d’accordo ed anche ora rimaniamo di questoparere. Stanno venendo al pettine tutti i nodi e i disagi che avevamo previsto, non ultimo il periodo dei lavori che si sta coincidendo con il periodo natalizio». Per tutti è un autentico obbrobrio, una arteria antiestetica, con pedane aggiunte ai marciapiedi - che non si sa come saranno pulite nella parte sottostante – per allargare il passeggio in una arteria deserta, senza più ne-
gozi – gli altissimi fitti stanno costringendo i proprietari dei negozi a delocalizzare e ad aprire attività nei centri commerciali. Si dovevano fare per forza questi lavori di abbellimento? Questo l’interrogativo di tutti i rappresentanti presenti che sono giunti ad una decisione unanime: non erano necessari, si potevano evitare e si potevano restituire i soldi all’Europa! Si è discusso anche di altro nella riunione del Coordinamento: del recente provvedimento del Commissario Prefettizio Maria Grazia Nicolò che nega agli invalidi la possibilità di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu (Bruno Cerboni – Tribunale diritti malato); della presenza eccessiva di barboni nei pressi di piazza Amico (Carlo Iacone – Fisar e
Fand), della mancanza di luce in strada la notte e della mancata manutenzione del verde cittadino con erba alta e incolta in molte zone della città, a fronte delle tasse pagate dai cittadini (Rosalba Ciannarella – Tribunale diritti del malato); della possibilità di fruire del Parco Maria Carolina dandolo in gestione gratuita a qualche associazione seria che curi il verde (Anna speranza – Fisar); della Caserma Pollio dove deve essere allocato l’Archivio di Stato e che potrebbe diventare una sorta di college universitario (Gen. Ippolito Gassirà). Provocatorio infine l’intervento di Antonio Di Bona (Meic): “ Le associazioni dovrebbero essere più presenti ed interessarsi di più alla vita della città.
InCanto di Natale, manifestazione a rischio CASERTA. Con grande rammarico ci duole constatare che a tutt'oggi , ancora non ci è pervenuta alcuna comunicazione dagli organi comunali preposti rispetto alla nostra presentazione del progetto l' InCanto di Natale II edizione presentato all'Amministrazione Comunale in data 14 Ottobre 2015 Prot. n° 0079408. . Ci preme evidenziare che tale progetto e' stato sponsorizzato e finanziato dai commercianti di via Roma via Battisti e via Verdi (compreso le spese per l'allestimento delle luminarie delle suddette strade, di un albero a piazza Amico e di un pacco da regalo Selfiebox). Il calendario degli eventi presentato , prevedeva l'apertura degli spettacoli il giorno 08 dicembre p.v. in occasione della festività dell'Immacolata con l'evento "IL PAESE DEI BALOCCHI" dedicato ai bambini , come presentato l'anno scorso in Piazza Dante e che ha riscosso un enorme successo. In virtù del
fatto che , ancora oggi non abbiamo ricevuto ne autorizzazione e ne diniego , siamo stati costretti a posticipare l'inizio della rassegna. Constatando in seguito, così come da calendario degli eventi inviato dall’amministrazione comunale alle testate giornalistiche, che siamo stati inseriti nel programma degli eventi natalizi in località San Leucio, richiesta da noi mai avanzata… Pertanto, il sottoscritto Cristian Franchi in qualità di Presidente della Associazione Crea Grandi Eventi chiede un celere intervento da parte del Commissario Straordinario dott.ssa Maria Grazia Nicolò affinché possa essere definita la situazione il prima possibile, per offrire alla città di Caserta, così come già fatto in occasione della NOTTE ROSA del 26 Settembre u.s. un momento di aggregazione e di intrattenimento in occasione delle festività natalizie.
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ursomando fissa i paletti
«No ad un centrosinistra aperto a tutta la vecchia politica» CASERTA. Edgardo Ursomando si torna alle urne dopo la fine anticipata dell’amministrazione Del Gaudio. Che Caserta andrà al voto? «Mi auguro che andrà al voto una città che ha raggiunto la consapevolezza di dover scegliere dei rappresentanti in maniera libera, svincolata da vecchie logiche. Spero che ci sia un voto autonomo, non comprato, né condizionato da vecchie e nuove promesse. C’è la necessità di cominciare una nuova stagione in città che rompa con tutto questo, altrimenti non riusciremo mai a risollevarci dal baratro in cui siamo piombati». Lei come si colloca? «Per coerenza nel centrosinistra. Io sono un moderato meridionalista. Sono stato eletto nel centrosinistra ed è giusto che prosegua la mia esperienza lì. Ho avuto contatti anche con alcuni consiglieri regionali con i quali ho aperto un ragionamento. La mia esperienza di amministratore mi ha insegnato che, quando si fanno delle proposte o si portano avanti delle battaglie, è utile avere dei riferimenti extracomunali anche se, lo schema dei partiti, allo stato attuale non mi si addice. E’ per questo che, comunque, mi candiderò in una lista civica di centrosinistra. Oltre a guardare alle amministrative, in questo momento, sto anche realizzando il sogno di far partire un’associazione. Con gli amici di sempre siamo riusciti a costruire Parallelo 41 che prende le mosse da Caserta, ma che si pone l’ambizioso obiettivo di andare anche oltre, che ha lo scopo di promozionare il territorio attraverso le sue eccellenze, la cultura, l’enogastronomia, senza dover passare necessariamente, per quelle oligarchie che gestiscono, in qualche caso, anche in maniera improduttiva, questi fenomeni». Questo significa che è pronto il suo contenitore per le comunali? «Assolutamente no. L’associazione e la politica sono due momenti che non si devono confondere. E’ chiaro che, se dovessi essere eletto, l’associazione avrà il suo spazio inteso come proiezione culturale, ma non ci sarà nessuna lista alle comunali con il nome di Parallelo 41. Già in questa amministrazione ho promosso dei tavoli con le associazioni avviando con loro un lavoro importante».
Lei parla da uomo di centrosinistra, ma in molti hanno dichiarato che lei è stato, in alcuni tratti vicino alla maggioranza Del Gaudio in questi quattro anni e mezzo... «Ho cercato di convidere delle questioni programmatiche per portare dei risultati concreti alla città. L’opposizione non è solo quella degli urlatori. Non ho mai creduto in questo modo di fare politica. Credo che, a prescindere, il nostro compito debba essere quello di realizzare delle cose e, per fare ciò, si debbano perseguire tutte le vie consentite. Agli atti del consiglio comunale, ci sono dei regolamenti, delle proposte realizzate dal sottoscritto con questo modo di fare che rappresentano degli atti concreti. Il fatto, poi che io sia stato all’opposizione, lo testimonia l’essere stato tra i promotori delle dimissioni che hanno determinato la fine dell’amministrazione Del Gaudio». Come si sceglie il nuovo sindaco del centrosinistra? Crede che le primarie siano la strada giusta? «Le primarie sono la strada più sbagliata soprattutto a Caserta. Trovandoci di fronte a primarie libere, avremmo delle consultazioni sicuramente inquinate dalla presenza di chi sarà alla nostra opposizione, sperando di riuscire a vincere le amministrative, o, comunque, condizionate dalla nostra controparte. Oggi c’è bisogno di una scelta collegiale, cinica, di una persona che ha la capacità di aggregare consenso e la forza di governare con autorevolezza la città». Stiamo assistendo ad una serie di riposizionamenti degli assetti po-
Edgardo Ursomando
litici cittadini. Chi devono essere i vostri compagni di viaggio? «Credo sia opportuno fare delle scelte chiare anche non necessariamente funzionali al risultato finale. Chi è stato protagonista di determinate condotte di cui la stampa locale è piena, non può far parte della nostra squadra, anche se questo vuol dire dover rinunciare a mille voti...
C’è una fetta importante di città che deve essere coinvolta e che deve essere protagonista dello sviluppo di Caserta. Ci sono tante persone che non si sono mai candidate e che, certamente, possono dire la loro nell’amministrazione della città. Soprattutto per i primi due anni, si può puntare su tecnici per ruoli chiave se non si dovessero trovare dei politici».
MACERATA Nasce la prima scuola di ciclismo MACERATA CAMPANIA. Nasce a Macerata Campania la prima scuola di ciclismo della Provincia di Caserta. Il progetto è stato presentato presso l’Istituto Pascoli lo scorso venerdì 11 dicembre. L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Comprensivo ‘Presidio della Legalità’ presieduto dalla preside Carmela Mascolo in collaborazione con Federciclismo. All’evento ha preso parte il parroco Don Rosario Ventriglia oltre al primo cittadino Stefano Cioffi. La partecipazione ai corsi di formazione per giovani atleti sarà completamente gratuita. I ragazzi che vorranno affacciarsi al mondo delle due ruote potranno usufruire della supervisione di tecnici federale che fanno parte dello staff della Nazionale.
La dirigente scolastica Mascolo ha avuto modo di commentare positivamente l’iniziativa: ‘Si tratta di una grossa opportunità per il comprensorio di Terra di Lavoro. Per la prima volta sul territorio si avrà la possibilità di far crescere in maniera professionale i talenti di una disciplina nobile quale il ciclismo. Un modo per aggregare e arginare l’emarginazione di tanti ragazzi’. Dello stesso avviso il sindaco Cioffi: ‘Stiamo facendo crescere la nostra città attraverso una serie di iniziative che vanno a stimolare le potenzialità soprattutto delle nuove generazioni, pilastro del futuro possibile del nostro Sud’. M.N.
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eventi associazioni sole
Le iniziative de Gli amici della musica e Liberi di volare sempre CASAGIOVE. Natale è tutto qui. Ciò che doveva essere fatto, è stato fatto. Ogni addobbo, ogni luminaria, è stata tirata fuori dalla cantina ed è stata messa al solito vecchio posto. Non sono brutte, siamo in un periodo di crisi in cui bisogna essere parsimoniosi, ma tutto ciò che è stato messo in campo non basta per ricreare l’ambiente suggestivo tipico di questa festività. Da qualche anno a questa parte ci si sta convincendo che debba essere lasciata solo all’iniziativa privata la voglia di addobbare la nostra bellissima città affinché possa offrire il meglio ai propri cittadini. E se non fosse per le iniziative di qualche parrocchia e qualche commerciante sarebbe assai difficile capire che Casagiove stia festeggiando il Natale. Purtroppo, come anche per la stagione estiva, gli eventi culturali si concretizzeranno solo grazie alle associazioni. Le feste potrebbero essere colte come le occasioni in cui riqualificare il territorio e rilanciare l’economia locale. Sfortunatamente chi ci amministra non è capace nemmeno di dare inizio alle festività natalizie in questa città che vorrebbe tanto essere come qualsiasi altra. Per fortuna esistono le associazioni che con le loro risorse umane ed economiche regalano il giusto clima natalizio. L’Associazione Culturale Artistico Musicale “Enrico Caruso” e gli “Amici della Lirica” hanno indetto il 14° Concorso Nazionale di Poesia ed il 5° Concorso Nazione di Caricatura, i cui premi verranno consegnati domenica 13 Dicembre alle ore 16,00 nella Sala Consiliare del Comune di Casagiove, nella stessa occasione verranno anche assegnati i premi della 1° Edizione Premio Giornalistico “Salvo Sapio” e la 9° Edizione “Amici della Lirica”, la serata sarà allietata da un momento musicale con Cira Di Gennaro, soprano, e Sergio Pagliarulo, pianista. Ricordiamo che l’Associazione dedicata all’immenso artista italiano, nato a Napoli da genitori casertani, si batte da sempre, in questi suoi primi sedici anni di attività, per l’istituzione in provincia di Caserta di un conservatorio. Ritiene che non sia normale che in una regione in cui ogni provincia ha un proprio conservatorio, proprio Caserta che ha dato i natali a tantissimi grandi artisti ne sia sprov-
vista e tantissimi giovani siano costretti a viaggiare verso altre città per poter coltivare la propria passione. Le iniziative messe in cantiere hanno l’evidente scopo di far conoscere l’Associazione e di sensibilizzare quante più persone affinché la propria voce sia sempre più imponente con le amministrazioni che si susseguono. Inoltre Domenica 27 Dicembre alle ore 17,30 l’Associazione “Liberi di Volare Sempre”, da anni impegnata sul territorio casagiovese per la salvaguardia degli animali non padronali, ha organizzato all’interno del Centro Commerciale Apollo uno spettacolo comico dal titolo “I love Dogs” con il grande artista Alessandro Ferrara e le sue due cagnoline Sigma e Sofia. Dopo aver interpellato varie volte l’Amministrazione cittadina affinché lo spettacolo potesse tenersi sul territorio casagiovese e dopo essere stati ignorati per l’ennesima volta, l’Associazione Animalista ha ritenuto opportuno rivolgersi a chi ha sempre mostrato la propria attenzione verso i più deboli; la direzione del Centro Commerciale è sempre stata attenta ai bisogni di chi non ha la possibilità di far valere i propri diritti, ed anche questa volta si è messa a completa disposizione. I veri protagonisti saranno i nostri e vostri amici pelosi che saranno coinvolti in prima persona per far comprendere come stare con loro e soprattutto fare scelte consapevoli nelle adozioni, privilegiando gli ospiti dei canili. Alessandro Ferrara, ideatore dello spettacolo, si esprime in questo modo: «Necessario è dedicare alcune riflessioni sulla relazione con Sofia e Sigma, i cani con cui vivo. Seppur volessi abbandonarmi ad attimi di depressione, non mi è concesso perché queste meravigliose creature appena notano in me una lieve distonia mi curano con la loro naturale energia terapeutica. La lealtà e la spontaneità tipiche dei cani non sono tanto diffuse negli esseri umani; allenandomi in un gioco alla pari, spontaneo e leale con Sofia e Sigma ho sviluppato sensibilità sopraffine. La relazione empatica che
La locandina dell’evento di Ferrara
ho con loro, inevitabilmente, mi ha permesso di decolpevolizzare ciò
colta fondi ma è un momento gioioso in cui ci si incontra con gli amici, una
La cartolina dell’associazione Caruso
che prima mi disgustava. Quando giochiamo ci concediamo meravigliose leccate di faccia. Questo è il loro modo di comunicare ed è diventato anche mio. L’empatia raggiunta con Sofia e Sigma mi ha reso un po’ cane e loro, sebbene non utilizzino il nostro linguaggio, sono convinto che direbbero di essere diventate un po’ umane». Lo scopo degli animalisti e di Alessandro è quello di far passare un felice Natale a tutti gli esseri viventi affinché nessuno di essi venga più considerato un oggetto da regalare e da relegare in qualche posto quando non se ne ha più bisogno. Durante l’evento verrà fatta una raccolta fondi per gli amici a quattro zampe. Il presidente dell’Associazione “Liberi di Volare Sempre”, Eleonora Marica, ha così dichiarato: «Il nostro banchetto propelosi non è solo una rac-
risata... fatta insieme in un clima di gioia e serenità, nonostante i tanti problemi che ci affliggono. I bimbi, gli anziani che ormai ci conoscono, vengono a trovarci donando anche una sola monetina e scambiando piacevolmente quattro chiacchiere. Sono felice, nonostante tutto, grazie alla mia squadra composta da persone speciali!». Abbiamo descritto la realtà e fatto notare che molte cose si possono migliorare ma ciò farà stizzire più di qualche potentato. A Natale non vorremmo più luci ed alberelli per le strade cittadine, vorremmo qualche manifestazione interessante capace di attirare visitatori ed in grado di ripercuotersi sugli affari dei commercianti, atta a far diventare la nostra città un’attrattiva per chi voglia fare impresa. Luigi Di Costanzo
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S. MARIA C.V.
leone punzecchia Stellato
«Dimissioni? Sono state una sfiducia a Mattucci e al Pd» SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nicola Leone, leader di Socialisti Democratici, l’amministrazione è caduta… E’ una vittoria per lei? «E’ l’esito di una battaglia politica durata oltre un anno, una battaglia che ha visto me e il mio gruppo impegnati in prima linea. Recentemente era divenuto chiaro che i tempi fossero maturi e ora Biagio Di Muro non è più il sindaco di Santa Maria». Anche il Pd aveva dichiarato “terminata” l’esperienza amministrativa… Era veramente solo questione di tempo… «Il Pd ha abbandonato la nave all’ultimo istante, le parole di Giuseppe Stellato che prendeva le distanze dall’amministrazione sono arrivate al fotofinish dell’ultimo Consiglio comunale. Di fatto, firmando le dimissioni, abbiamo sfiduciato il sindaco e i gruppi politici che sono rimasti legati a lui fino alla fine: Mattucci e il Pd». In un certo senso il Pd ha sfiduciato il Pd. In minoranza sedevano il suo gruppo (quello degli ex socialisti) e alcuni consiglieri recentemente (e non ancora ufficialmente) usciti dal partito, in maggioranza il Pd “ufficiale” di Stellato… E’ normale tutto ciò? «Mi duole dover prendere atto del fatto che è successo esattamente questo, una parte del partito ha mandato a casa l’amministrazione sostenuta da un’altra area del Pd locale. Non sono situazioni normali e sono figlie di un momento di profonda difficoltà dei partiti, difficoltà che spesso si tramuta in una fuga verso un civismo vuoto e ingannevole». Che dialogo c’è oggi tra il suo gruppo e quello di Stellato? «Praticamente nulla. Da quando il mio gruppo prese le distanze dall’amministrazione, ormai oltre un anno fa, si interruppe ogni dialogo politico con il resto del circolo». E questo non è un problema alla vigilia delle elezioni comunali? «Assolutamente, se non c’è dialogo politico all’interno del partito è perché noi stiamo abdicando al nostro ruolo di dirigenti politici. E’ chiaro che il Pd vive un momento di preoccupante immobilismo. Ora, senza voler entrare in una sterile polemica su chi abbia la responsabilità di questo stallo, posso dire che è il gruppo di
Stellato a guidare il partito…». Eppure tutte le anime del partito hanno esternato la volontà di “ripartire da una coalizione di centrosinistra”. Le intenzioni sembrano essere le stesse, lei crede nel progetto? «Assolutamente, però bisogna lavorare duro guardando al mondo del centrosinistra. Il nostro partito oggi come oggi dovrebbe attrarre intorno a se tutte le sensibilità civiche e politiche che possono fare da stimolo per la costruzione di una proposta all’altezza della città e dei suoi cittadini». Lei ha intenzione di candidarsi? Magari a sindaco… «E’ un discorso veramente prematuro, tutto dipenderà dal progetto che sarà messo in campo… Non mi sento obbligato a partecipare alla competizione elettorale… ». Quindi anche la sua candidatura a Consigliere comunale è in dubbio? «Assolutamente sì, soprattutto quella a Consigliere… Ma ripeto, sono discorsi prematuri, ora bisogna co-
Nicola Leone
struire un progetto in cui credere».
Matteo Donisi
«Biagio Di Muro ostaggio della famiglia» SANTA MARIA CAPUA VETERE. Dopo un’attesa durata dieci giorni, un gruppo di consiglieri comunali firmatari del documento di sfiducia (erano assenti Enzo Valletta, Danilo Feola, Fabio De Lucia, Giuseppe Barbato, Federico Simoncelli e Luigi Simonelli) hanno incontrato la stampa. La conferenza, ovviamente, era incentrata sullo scioglimento dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, diretta dall’ex sindaco Biagio Di Muro. Ad aprire gli interventi l’ex consigliere comunale e provinciale Nicola Leone, il quale ha puntato il dito contro l’alleanza tra Di Muro, Mattucci e Stellato, definendola fuori natura. Inoltre, Leone ha messo in risalto l’incapacità amministrativa da parte del sindaco e delle persone che lo hanno accompagnato in questi anni di esperienza in Comune. Significativi gli interventi di due consiglieri ex maggioranza. Omero Simone ha definito il sindaco Di Muro troppo accentratore e gestore a proprio piacimento dei rappresentanti delle diverse associazioni. Pasquale Alabisio, che con il suo voto ha determinato lo scioglimento dell’amministrazione comunale, ha parlato di un filo diretto tra l’ex primo cittadino, il padre e la sorella e di una dipendenza dalla famiglia da parte di Biagio di Muro. Inoltre, ci sono stati gli interventi degli ex consi-
glieri Valiante, Campochiaro, Monaco e De Riso, i quali hanno criticato apertamente l’operato della maggioranza e la sua poca omogeneità. Nel frattempo il commissario prefettizio Michele Campanaro ha cominciato il suo lavoro alla guida della città di Santa Maria Capua Vetere. Il funzionario della prefettura è giunto a Palazzo Lucarelli ed ha avuto il suo primo contatto con i dirigenti e i dipendenti comunali. Nel suo tour tra gli uffici è stato accompagnato dal segretario generale dell’Ente Assunto De Nisi. Con l’insediamento inizia una nuova fase per il Comune di Santa Maria Capua Vetere, che sarà guidato dal commissario prefettizio Campanaro fino alle prossime elezioni amministrative, che si terranno nella primavera 2016. Il viceprefetto vicario, come primo provvedimento, ha confermato gli incarichi ai due professionisti fino al 30 maggio del 2016. Di Tommaso continuerà a dirigere gli uffici della Manutenzione degli edifici scolastici, Grandi progetti, Manutenzione degli uffici giudiziari, Servizio cimiteriale, Parchi, Giardini ed Illuminazione, Strade, Acquedotto e Finanziamenti europei. Agostino Sorà, invece, resta a capo degli uffici Ragioneria, Tributi, Economato, Unico della spesa e Personale.
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CAPUA
tavolo ingolfato a Sinistra
Ecco tutti i pretendenti al ruolo di sfidanti di Chillemi CAPUA. Il centrosinistra e, più in generale, le opposizioni all’amministrazione Antropoli, hanno avviato in queste settimane un tavolo per cercare di mettere in campo una candidatura che possa essere alternativa a quella dell’avvocato Giuseppe Chillemi, l’uomo schierato dall’attuale maggioranza ed evitare di disperdere risorse e consensi così come è successo cinque anni fa. A guidare questa operazione i consiglieri comunali Antonio Gucchierato, Antonio Minoja, Pasquale Frattasi e Caputo. In queste settimane, i consiglieri stanno incontrando associazioni e partiti per cercare di addivenire all’agnognata sintesi, ma le operazioni si stanno rivelando tutt’altro che semplici. Nonostante la buona volontà, sono ancora tanti i nomi sul tavolo sui quali è necessario fare una scrematura per scegliere quello che possa rappresentare le sensibilità più o meno di tutti. Allo stato pronti a giocarsi la loro carta ci sono il consigliere comunale Pasquale Frattasi che sarebbe sostenuto dall’associazione Capua Bene comune e dall’altro consigliere comunale Gucchierato che si è distinto per la sua attività d’opposizione proprio con il collega del centrosinistra. C’è poi l’altro consigliere comunale Fabio Buglione che vorrebbe giocarsi le sue carte dopo la buona affermazione alle regionali con la lista di Enzo D’Anna Campania in rete con la quale ha raccolto in città circa seicento voti. C’è poi il coordinatore cittadino del Pd Luigi Di Monaco al quale va il merito di aver ricostruito il circolo dopo lo tsunami di cinque anni fa e di non aver mai abbandonato la nave dei democrat anche quando questa non era un vascello che viaggiava a gonfie vele come oggi sia sul piano regionale che su quello nazionale. Di Monaco, oltre che sul partito, sta lavorando per incassare il sostegno anche della civica Terra libera che fa riferimento al consigliere regionale Luigi Bosco e che, a Capua è guidata dall’ex difensore civico Claudio Barresi. Nome nuovo, si fa per dire, è quello poi del medico Ludovico Preziosi lunga militanza dal Pds ai Ds che, però, non ha mai preso la tesssera del Partito democratico. Preziosi vorrebbe ritornare in campo
Luca Branco
Paolo Romano
giocandosi le sue carte come primo cittadino. In questa corsa sta lavorando anche per incassare il sostegno di “Ora” l’associazione di Paolo Romano, ex presidente del consiglio regionale, nata in città sulle ceneri del Nuovo centrodestra. Altro nome che ha una lunga esperienza alle spalle potrebbe essere quello di Luca Branco, che in passato è stato già candidato sindaco e che punta a riscattare quella sconfitta facendo leva sul vento in poppa del centrosinistra, ma soprattutto cercando di ottenere l’appoggio dell’associazione Capua 3 luglio che, in rampa di lancia, ha anche il nome di Amedeo Iocco che pure gode di tanti estimatori in città oltre che del prestigio che gli deriva dal padre, importante dirigente della Democrazia cristiana. A completare il quadro, poi, ci sono i pentastellati di Beppe Grillo che a Capua si stanno organizzando per schierare una lista competitiva che punta ad essere la mina vagante di questa importante competizione amministrativa. B.B.
Antonio Minoja
Fabio Buglione
Antonio Gucchierato
Pasquale Frattasi
MADDALONI
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santangelo messaggi al Pd
«E’ la forza di riferimento, ma pari dignità per tutti» MADDALONI. Vincenzo Santangelo, dopo il grande risultato raccolto alle ultime elezioni regionali, sta facendo un gran lavoro con la sua Calatia libera: si sta preparando la strada per essere il nuovo sindaco di Maddaloni? «E’ questo modo di vedere le cose che ha portato la città al punto in cui siamo... Chi vuole bene a Maddaloni si deve impegnare sempre e a prescindere dagli obiettivi personali. Io non penso che esistano uomini da mettere in campo sempre e comunque e, quindi, questo ragionamento, ovviamente, vale anche per me. Alla stessa maniera, quell’amore per la città che mi spinge a lavorare quotidianamente, mi obbliga a vigilare su chi scenderà in campo. Non lascerò e lasceremo con gli amici di Calatia libera la città nelle mani del primo che capita». In parole povere Santangelo sindaco è una possibilità... «Questo lo ha detto lei. Santangelo è un politico, un ex amministratore ed un uomo che vuole bene a Maddaloni. Questo sentimento forte per la città mi impone a vagliare tutte le possibilità nell’esclusivo bene di Maddaloni. Una cosa è certa, chiunque sarà il sindaco, dovrà avere il lasciapassare di Calatia libera». Un “avvertimento” al Pd... «Il Partito democratico è la forza di riferimento della coalizione nei confronti della quale abbiamo un enorme rispetto, ci mancherebbe... Il rispetto, però, è una cosa all’assoggettamento ne è un’altra... Nessuno può pensare di relegare al ruolo di comparse un gruppo come il nostro. Abbiamo i numeri, le intelligenze, le progettualità, la presenza istituzionale per poter ragionare alla pari con il Partito democratico. Ed è questo quello che vogliamo. Un centrosinistra forte si costruisce dando a tutte le anime della coalizione la dignità che meritano così come ha fatto il presidente De Luca». Da deluchiano convinto non può non essere un fan delle primarie per la scelta del sindaco. «Non vorrei usare una serie di frasi fatte, ma le primarie sono lo strumento di democrazia per eccellenza. Rappresentano il mezzo di coinvolgimento dei cittadini massimo ed esautorano le oligarchie da scelte che non
sono condivise dalla cittadinanza. Il caso di De Luca è emblematico. L’apparato aveva immaginato una scelta differente per la guida della Campania, il popolo ne ha voluta un’altra che si è rivelata vincente. Basterebbe questo per dire quanto sono utili le primarie». Nei mesi scorsi è stato tra i più accaniti avversari di Rosa De Lucia commissario del Villaggio dei ragazzi, oggi con la nomina del generale Alineri ha spento i riflettori sulla Fondazione. «Non ho assolutamente spento i riflettori sulla Fondazione. Anzi, ove possibili li ho accesi ancora con maggiore determinazione. Così come era giusto attaccare il sindaco, così è giusto lasciar lavorare Alineri. I miei attacchi all’indirizzo di Rosa De Lucia non sono cominciati subito, per partito preso. Chi mi conosce sa bene che non è questo il mio costume. Ho concesso al sindaco sei mesi di tempo per cercare di risollevare la situazione, non un giorno e, il risultato qual è stato? Dipendenti senza stipendio, nessuna chiarezza sul debito con il Comune, per la prima volta sciopero del personale... In appena un mese di tempo, invece, Alineri ha dato una risposta ai dipendenti facendoli rifiatare, ha riaperto il convitto, ha chiuso alcuni contenziosi. Se il buon giorno si vede dal mattino... ». Non c’è solo il Villaggio come grande vertenza che interessa il Comune di Maddaloni, ma anche l’interporto. «Ci siamo mossi in Regione Campania con il governatore De Luca e con i nostri riferimenti. Qui la vicenda è molto complessa, dal momento che non interessa solo la città di Maddaloni, ma anche Marcianise, nonostante tutto siamo riusciti a dare delle risposte importanti al territorio sia in termini di sviluppo complessivo che
Ok alle primarie per la scelta del candidato sindaco
Vincenzo Santangelo
sul versante occupazionale. Dopo due anni e mezzo si è sbloccata la questione casello della A30 che consentirà di potenziare i collegamenti dell’interporto e di inserire Maddaloni nel più importante asse di comunicazione del Mezzogiorno. Inoltre, a breve si procedere al raddoppio delle rotaie interne allo scalo merci che
porterà ancora lavoro. Stiamo parlando di circa trenta milioni di euro di finanziamenti che cambieranno il volto di Terra di Lavoro. La notizia più bella è che abbiamo avuto rassicurazioni che entro fine anno si avvieranno tutte le procedure per fare in modo che tali opere diventino realtà nel più breve tempo possibile»
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MARCIANISE
pd sul tavolo tre sindaci
Niente primarie, la scelta sarà politica: Velardi attende MARCIANISE. Si è messa in moto la macchina delle elezioni amministrative a Marcianise. Dopo una prima fase di sbandamento figlia dell’improvvisa fine dell’esperienza targata Antonio De Angelis, tutti i partiti si sono messi all’opera per trovare una quadra e presentare la migliore proposta possibile agli occhi della città. Ovviamente, in questo momento, tutti i riflettori sono puntati sul Partito democratico che, dopo la fine anticipata di due amministrazioni di centrodestra, ha la ghiotta occasione di riprendersi in mano la città. E’, per questo, che il segretario Angelo Raucci ha subito riunito il partito per cercare di addivenire ad una soluzione che possa essere il più possibile condivisa. La condivisione, in questo momento, è la prima caratteristica alla quale bada il Pd, visto che, l’idea di passare per le primarie non appassiona i democrat marcianisani. Così come è successo due anni e mezzo fa con Filippo Fecondo, non si passerà per nessuna votazione per scegliere il candidato del Partito democratico. E’ ferma convinzione di tutti individuare un nome che possa essere rappresentativo di tutto il Pd per poi porlo all’attenzione del tavolo di centrosini-
stra. Anche sul versante dei nomi, allo stato la situazione è abbastanza fluida, visto che, al netto di Antonello Velardi sempre pronto ad essere messo sul tavolo, sono tre le soluzioni che molto più concretamente sono in discussione: quella di Giuseppe Bucci, Enzo Foglia e Alessandro Tartaglione. Si tratta di tre personaggi che hanno una chiara appartenenza democratica e che possono vantare tutti su una riconosciuta militanza all’interno del Pd e del centrosinistra. Mentre Foglia e Bucci hanno svolto un lavoro più interno al partito, Tartaglione è quello che ha cercato il dialogo maggiore con la città, promuovendo nel corso degli anni, iniziative di natura culturale importanti che hanno tenuto vivo un dibattito troppo spesso appiattitosi sulle posizioni di pochi in città. Ex consigliere comunale ed ex assessore alla Cultura, è particolarmente attento alla comunicazione e alla veicolazione per la sua attività di giornalista. Intorno al ragionamento del Pd, ruotano quelle delle altre forze di centrosinistra che dovrebbero affiancare e sostenere il nome dei democratici. In
Alessandro Tartaglione
Enzo Foglia
questo senso, particolare attenzione si deve porre sulla lista di Centro democratico a cui sta lavorando il coordinatore provinciale del partito Giuseppe Riccio, ma anche su sog-
Giuseppe Riccio
Giuseppe Bucci
getti che potrebbero fare il loro esordio nel centrosinistra come “Ora” di Paolo Romano e Antonio Tartaglione che seguono con attenzione quello che stanno facendo i renziani.
Caserta&dintorni
Specialità di baccalà A Le Quattro fontane arrivano nuovi piatti CASAGIOVE. Il menù de “Le Quattro fontane”, lo storico ristorante in via Quartier vecchio a Casagiove si arricchisce di nuovi gustosissimi piatti. Dall’estro e dalla qualità in cucina degli chef Michele e Francesco sono nate tre portate che confermano e, nello stesso tempo, rinnovano la tradizione culinaria del ristorante. Tutti gli amanti della buona cucina, infatti, da oggi potranno gustare la carbonara di baccalà, la genovese di baccalà e la puttanesca di baccalà, tre varianti ai piatti tradizionali che esaltano il gusto e la qualità di un prodotto che è nella storia de Le Quattro fontane. Il famoso baccalà de Le Quattro fontane, da oggi potrà essere gustato anche nei tre primi piatti che rappresentano delle vere e proprie delizie per il palato perché da un lato conservano il sapore della carbonara, della genovese e della puttanesca, mentre dall’altro valorizzano ed esaltano il gusto del baccalà creando un mix gustosissimo adatto ai palati più esigenti. I nuovi piatti non vanno a modificare quelle che sono le caratteristiche della cucina del ristorante. La filosofia della cucina de Le Quattro fontane è sempre la stessa: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico, solo prodotti freschi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere. Per non rischiare di perdere l’opportunità di partecipare alla festa dei sapori organizzata da “Le quattro fontane” è consigliato prenotare il proprio tavolo allo 0823468970. Con pietanze così gustose il rischio che si corre è quello di rimanere senza un posto a sedere...
Notte bianca Casapulla, ecco il programma CASAPULLA. Ufficializzato il programma della ‘Notte Bianca a Casapulla’, che si terrà venerdì 18 dicembre 2015. La manifestazione, assoluta novità per la città sull’Appia, è organizzata dal Comune, diretto dal sindaco Michele Sarogni, con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Caserta e della Camera di Commercio. Alla realizzazione del mega evento stanno collaborando tutte le associazioni cittadine. Tantissimi gli spettacoli che si terranno lungo il percorso che si snoderà all’interno del centro storico di Casapulla (via Vescovo Natale, piazza Natale, via Fiume, via Stroffolini, Largo D’Albore e piazza Giovanni XXIII). La manifestazione sarà aperta alle 19.30 dalla ‘Fiaccolata della Pace, a cui parteciperanno le autorità politiche, religiose, i rappresentanti dei comitati e delle associazioni e tutti i cittadini. Per l’occasione, partiranno due cortei da due punti simbolo di Casapulla (le piazze antistanti le chiese di Sant’Elpidio Vescovo e San Luca Evangelista). I gruppi di congiungeranno in piazza Municipio ed uniti si recheranno in via Stroffolini, dove si darà inizio alla ‘Notte bianca’. Tantissimi gli spettacoli che saranno allestiti all’interno delle corti dei palazzi storici di Casapulla e nelle piazze che si trovano lungo il centro storico. Si parte dal concerto itinerante della ‘Boys band’, dallo spettacolo di Antonello Lacustika e dallo show del coro gospel ‘Domus Artis’. Restando in tema musicale ci sarà il concerto classico del ‘Quintet Clarinet’, quello di musica popolare dei ‘Lab folk music’, il concerto con pianoforte a coda di Vincenzo Danise, quello della Tacabanda (tribute band di Ligabue), il dj set con musica anni ’70 e ’80 e ‘La Posteggia’ a cura
dell’accademia ‘Quisimusica’. Grandissima attesa per lo spettacolo di fuoco de ‘Le lapille’, provenienti da Roma, per lo spettacolo di cabaret ‘O Scustumat show e per quello teatrale ‘Le buffe avventure di Re Nasone’ di Juri Monaco. Inoltre, lungo il percorso ci sarà tanta animazione per bambini, postazioni per lo sport in strada, saranno installati punti food e allestite mostre di pittura, di presepi e di fotografia. Tutti gli spettacoli saranno totalmente gratuiti. L’intera rassegna sarà coordinata dal noto conduttore radiofonico e televisivo Gigio Rosa e da Benedetta de Fabritiis, i quali stanno curando la direzione artistica della ‘Notte bianca’. Partner della manifestazione sarà Radio Marte e Radio Marte 2, l’official photographer e Micky Panariello e il videomaker Crimani. Il sindaco di Casapulla Michele Sarogni ha affermato: «Fervono i preparativi per l’organizzazione della prima edizione della ‘Notte bianca’, con la quale puntiamo soprattutto a valorizzazione il centro storico di Casapulla. Sarà un evento senza precedenti per la nostra città, dove tutti saranno coinvolti e diventeranno protagonisti della serata». La coordinatrice artistica Benedetta de Fabritiis ha dichiarato: «Abbiamo immediatamente accettato l’invito del sindaco Sarogni perchè Casapulla è una cittadina che amiamo da sempre e che da alcuni anni abbiamo imparato a conoscere a fondo». «Abbiamo – aggiunge il direttore artistico Gigio Rosa - offerto la nostra totale disponibilità a titolo gratuito, perché crediamo nelle potenzialità di questo comune, nell’ottica di una rivalutazione turistica e ricettiva». B.N.
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Gli appuntamenti... Al Garibaldi la travolgente comicità di Buccirosso Sabato al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere è di scena la travolgente comicità di Carlo Buccirosso con “Il divorzio dei compromessi sposi”. Don Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fsso”!
Al Teatro Ricciardi tutto pronto per “Note di Natale” Mancano ormai pochi giorni all’atteso concerto “Note di Natale” (da Giacomo Puccini ai Beatles) che si svolgerà sabato 12 dicembre alle ore 21 presso il teatro Ricciardi di Capua. Un viaggio musicale tra i più bei temi del jazz, blues, della lirica, un tocco di gospel, fino a brani più raffinati del soul moderno e del pop. Giò Vescovi e la sua Blues Project eseguiranno alcuni brani tratti dal suo ultimo album "Don't Look Black". Ad accompagnarlo sul palco, entrambi legati da amicizia e collaborazione con Giò Vescovi, ci saranno Antonio Onorato, musicista con una carriera artistica ventennale di grande rilievo nel mondo del Jazz, la cui esperienza musicale lo vede affacciarsi anche nell'ambito della world music e l’interpretazione della calda voce di Sherrita Duran.
Mostra di presepi realizzati con materiale riciclato Nel mare di iniziative organizzate per festeggiare il Natale, segno incoraggiante di una effettiva uscita dal tunnel della crisi, una manifestazione veramente originale è segnalata per il prossimo 17 dicembre alle ore 18 presso il Teatro “Città di Pace” a Puccianiello di Caserta. Qui l’Associazione “ Caserta Borgo Reale” di Sala di Caserta, con il patrocinio della Città di Caserta, ha organizzato l’evento “Tutti Insieme per un Mondo Migliore” all’insegna dell’ecologia e della lettera R che sta per Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare. L’originalità della iniziativa consiste nella esposizione di ben 35 presepi realizzati, con materiali riciclati, dagli alunni dei 15 plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Collecini Giovanni XXIII. La serata, che si preannuncia particolarmente interessante e coinvolgente, sarà presentata dalla dirigente scolastica dott.ssa Angelina Di Nardo e si aprirà con la presentazione dell’Associazione “ Caserta Borgo Reale”da parte del Presidente Nunzio Staiano; proseguirà poi con la proiezione di cortometraggi relativi all’evento “Borgo in Fiore” dello scorso mese di giugno.
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SPORT/Casertana
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casertana assalto all’andria
Dopo il successo di Monopoli, di nuovo una pugliese CASERTA. La Casertana rialza la testa immediatamente e mette in chiaro le proprie intenzioni. Dopo la brutta serata di Foggia, domenica allo stadio Pinto contro la compagine pugliese del Monopoli, i falchetti hanno ripreso la corsa verso la conquista della Serie B. Al di là delle intenzioni di partenza, ad ormai metà campionato alle spalle e cinque punti di vantaggio rispetto alla seconda piazza del podio, i rossoblu non possono nascondersi. Le qualità tecniche dei singoli e la brillantezza tattica innestata da mister Romaniello non lasciano spazio a dubbi rispetto alle reali potenzialità per il salto di categoria. Questa squadra in quattordici partite giocate ha avuto soltanto dieci minuti di amnesia a Cosenza ed un giornata negativa allo Zaccheria. Idda e compagni vantano una media punti a partita superiore a due con il miglior attacco del torneo. I numeri non consentono equivoci. Questo pomeriggio ad Andria la corazzata cara al presidente Corvino potrebbe mettere un’ipoteca quasi definitiva sulla conquista del titolo di campione d’inverno. Con nove punti a
CLASSIFICA
Diakité
disposizione prima del giro di boa, in caso di risultato positivo, i falchetti diventeremmo virtualmente irraggiungibili. Chiudere la prima parte della stagione in testa costituirebbe prima di tutto un’immensa soddisfazione e ricompensa agli sforzi societari oltre ad essere un propulsore verso la definitiva presa di coscienza di essere la
Chi l’ha visto ENRICO FEDELE DA DS AD OPINIONISTA TELEVISIVO Enrico Fedele diventa direttore sportivo della Casertana nell’estate del 1984 al tempo del presidente Farina. Investe del ruolo di allenatore il veterano Gaston Bean. Riesce a portare all’ombra della Reggia giocatori esperti a centrocampo come Forte e Pallanch. In avanti il dirigente napoletano ha il merito di tesserare Mariotti e Frigerio. I falchetti concludono la stagione al quinto posto. Attualmente Enrico Fedele gestisce insieme al figlio Gaetano la ‘Fedele Management’, società che si occupa della procura di calciatori affermati e giovani talenti. Tra i clienti spicca il nome di Paolo Cannavaro (Sassuolo), Salvatore De Lucia (Torino) ed Alfonso De Lucia (Livorno). Inoltre Fedele è spesso presente, in qualità di opinionista, presso alcune emittenti televisive napoletane che si occupano delle sorti del Calcio Napoli.
squadra da battere. Contro la compagine pugliese, Murolo e soci non potranno contare sulle qualità offensive di De Angelis, appiedato dal giudice sportivo per un turno dopo l’espulsione diretta in occasione dell’ultima uscita casalinga. Con molta probabilità si rivedrà all’opera Diakite, calciatore che potrebbe costituire la
Casertana Foggia Lecce Cosenza Benevento ACR Messina Andria BAT Catanzaro Monopoli Matera Juve Stabia Paganese Akragas Ischia Isolav. Catania Martina Melfi Castelli Roma.
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sorpresa per un finale di stagione da vertice. La sfida è ormai lanciata. L’intenzione è chiudere i conti prima della feste natalizie. Andria e Messina (di scena lunedì prossimo al Pinto) non costituiscono ostacoli insormontabili per questo gruppo. Nicola Maiello
Accadde oggi... 1999 PARI A RETI BIANCHE IN CASA DEL PRO CISTERNA Trasferta non proibitiva per la compagine rossoblu in casa del Pro Cisterna. La formazione laziale ha un organico non particolarmente brillante ed appare alla portata dei falchetti. Sannazzaro e compagni partono all’assalto della retroguardia locale ma l’estremo difensore avversario nega in più occasione la gioia di brindare al vantaggio. Nonostante la grossa mole di gioco prodotta dall’undici campano, la prima frazione di gara si chiude con il parziale di zero a zero che non fotografa fedelmente l’andamento del match. Nella ripresa il canovaccio tattico dell’incontro non cambia: sono sempre Jeandet e soci a detenere le redini del gioco. Con il passare dei minuti la Casertana non riesce a sbloccare la situazione di stallo di partenza. La rappresentativa di Terra di Lavoro assedia letteralmente l’area di rigore avversaria nei minuti finali senza riuscire a cambiare le sorti della partita.
SPORT/Juvecaserta
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JUVE panchina più lunga
Contro Sassari l’esordio di Adegboye. Siva ancora ai box CASERTA. Era fondamentale tornare al successo per allungare il passo dalle ultime e rivedere la luce delle sconfitte e di una situazione fisica non perfetta. Non è stata una partita bellissima, soprattutto per l’atmosfera irreale del Palamaggiò, ma contava solamente vincere e la Juve l’ha fatto. Ancora in emergenza, ancora con problemi di formazione, ma con tanta difesa ed un Downs strabiliante. Particolarmente calda la giornata di Valerio Amoroso, bombardato di fischi già durante l’ingresso in campo, sotterrato nella presentazione, costantemente beccato nel corso della partita dalla curva che si è, però, presa i rimbrotti del resto del palazzetto. Non male anche i fischi contro il presidente Iavazzi, con inneggiamenti a Maggiò. Lo striscione in Curva Ancilotto parla chiaro: “Noi siamo la storia, noi siamo realtà, tu l’immondizia della città”, dedicato ovviamente al presidente con tanto di “Iavazzi vattene” cantato a più riprese. Si comincia con una tripla di Downs, qualche buona difesa, la solita stoppata di Hunt e la zingarata di Giuri: Pesaro è subito sotto 5-0 in 2’. Downs è particolarmente ispirato: altra bomba, alley oop per Hunt, ma Daye e Lacey rispondono dalla lunga distanza per il 12-6 al 4’. La partita, tutto somamto, è gradevole: 13-8 al 5’ al primo timeout. Il giovane Basile onora cotanto cognome infilando la tripla del -4. L’ingresso di Amoroso al 7’ ha scatenato prima il mix di fischi e applausi e poi qualche attimo di tensione nel parterre tanto che il patron Iavazzi è dovuto intervenire per calmare gli animi. La prima azione di Amoroso è una tripla presa in faccia da Lacey per il 1514. El Amin, invece, si presenta con un “air ball”. Dopo una imbarazzante sfilza di errori generali, suona la prima sirena: è 15-16. La curva finisce la contestazione, Downs è preferito nel ruolo di play rispetto a El Amin (giustamente). Pesaro è tenuta in vita dal tiro pesante, al festival si iscrive anche Gazzotti (19-19 al 12’). Qualcosa di buono lo fanno vedere Cinciarini e Ceron che, però, compie il terzo fallo già al 16’ (25-23). Paolini mette la zona 2-3 dopo la tripla di Daye ma viene bucato dalla penetrazione di Downs. La Juve è una barca di carta nella tempesta soprattutto quando attacca, dove mancano idee, gioco, concentrazione: la sorniona Pesaro ne approfitta per andare sul 27-31 dopo il 2+1 di Christon. Il tiro da 3 è l’unica soluzione per l’asfittico attacco bianconero mentre Jones non si prende un tiro neanche se gli mettono un bonus nel contratto: il risultato all’intervallo è 33-33 col pazzesco buzzerbeater di Gaddefors da otto metri. Un pari d’oro viste anche le 9 palle perse maturate in 20 minuti. Ceron inventa una fantastica tripla da otto metri che riporta avanti Pesaro mentre la Juve compie due falli consecutivi in attacco. Scongelato Ghiacci dalla panca, dentro il capitano al 21’. Ice è on fire, segna dalla lunetta, recupera un pallone che scatena Downs in contropiede con schiacciata da urlo: Paolini ne ha viste abbastanza e va col timeout sul 46-38 al 24’. Che diventa +10 ancora grazie a Downs. Basile tiene a falla i suoi imbucando due bombe, ma il cecchino di Seattle ne mette un’altra (51-45 al 26’) e sale a quota 23. Di colpo si sono scaldate le mani pesaresi: ancora Gazzotti dalla lunga distanza firma il -3. Nel momento del bisogno esce fuori Cinciarini. C’è la sua firma nel 57-50 con cui si va all’ultimo ‘stop and go’. Il duello Jones-Daye fa scintille ma è ancora Cinciarini a siglare il +9 al 32’. Il siluro di Jones, alleluja, ha il sapore del ko tecnico per una Pesaro che è “palla a Daye e vediamo che succede”. Ne esce un 1/12 da 2 per il figlio del grande Darren al 33’. Tocca a Lacey a togliere la Vuelle dagli impicci anche se ormai Jones è caldino: l’ex Roma confeziona anche il canestro che vale il 68-54 al 34’. Un mini break di 0-4 tutto firmato da Christon permette ai marchigiani di covare anche una speranza sul -10. La Vuelle spreca troppe occasioni per riavvicinarsi ulteriormente ma torna anche sul -5 con Christon al 38’. Caserta è un attimo in ambasce, Giuri segna un canestro pesante ma Daye firma il -3 a 53” dalla sirena. Pesaro tira due volte per pareggiare ma prima Gazzotti e poi Daye sbagliano la tripla dell’overtime. Tocca a Downs chiudere i giochi dalla lunetta. Dopo una settimana di polemiche e contestazioni c’è spazio per una notizia di mercato, perché la Juve Caserta ha ingaggiato Ogo Adegboye, che firma un contratto mensile per far fronte all’ennesimo infortunio occorso a Peyton Siva, nonostante il samoano sia rientrato in gruppo, ma prevenire è meglio che curare. Nato ad Ibadan il 23 Settembre 1987, Adegboye è un play maker nigeriano, ma in possesso di passaporto britannico, di 186 cm per 85 kg. Prodotto di St. Bonaventure Uni-
versity (62 partite dal 2009 al 2011, 9 punti, 3.2 assist e 2.7 rimbalzi di media), da professionista esordisce a Cipro, dove resta due stagioni, prima all'APOEL Nicosia poi all'ETHA Engomis. Si trasferisce in Grecia nell'estate del 2013: una stagione al Nea Kifisia, poi il passaggio all'Aris Salonicco, dove ha disputato la stagione scorsa, producendo 8 punti, 2.2 assist e 2.2 rimbalzi di media in A1 greca. La stagione in corso l’ha iniziata a Cremona, dove ha prodotto 9 punti, 2.6 rimbalzi Adegboye e 1.8 assist di media nelle prime 9 giornate di campionato. Dal 2010 Adegboye è nel giro della Nazionale Britannica, con la quale ha preso parte agli Europei del 2011 e del 2013. E domenica, al Palamaggiò, arriva la Dinamo Sassari campione d’Italia in carica: non è un buon momento quello dei sardi, che hanno perso 13 delle 19 partite stagionali fin qui disputate, hanno cambiato guida tecnica (esonerato Meo Sacchetti, dentro Marco Calvani) e, per chiudere, il presidente Stefano Sardara ha annunciato che a fine stagione lascerà la carica. La regia del Banco è affidata a MarQuez Haynes: americano ma in possesso di passaporto georgiano, torna in Italia dopo aver già giocato a Milano e Siena. Non il play maker classico che tutti immaginano, giocatore che ama correre, attaccare e, soprattutto, tirare da 3 punti, sua caratteristica principale. Al suo fianco uno dei confermati della passata stagione, David Logan: americano di Chicago ma polacco di passaporto, 33 anni, è senza ombra di dubbio il giocatore più pericoloso della Dinamo. Tiratore micidiale, sa costruirsi il tiro anche dal palleggio e fuori ritmo, se poi può tirare in uscita da uno/due blocchi o su uno scarico è come se tirasse da un metro, la palla è praticamente in cassaforte. Completa il back court Christian Eyenga: congolese, ala piccola di 202 cm per 100 kg, è un atleta mostruoso, se può attaccare il canestro è praticamente devastante, non sdegna il tiro da fuori ma è la penetrazione l’arma principale. Ottimo rimbalzista e stoppatore, è anche un buon difensore lontano e vicino alla palla. Play maker di scorta è Rok Stipcevic: 4° stagione in Italia dopo le esperienze a Varese, Milano, Pesaro e Roma, croato, è anch’egli un tiratore, ha più visione di gioco ed ordine di Haynes, oltre ad essere molto esperto e smaliziato. Completano il reparto Brian Sacchetti e Giacomo Devecchi: entrambi ormai adottati da Sassari (rispettivamente 6° e 10° stagione in Sardegna), il primo è il braccio armato dalla panchina, tiratore spesso mortifero da dietro l’arco soprattutto se può tirare in ritmo, il secondo (cugino di Danilo Gallinari), è il gregario della squadra, difensore di altissimo livello, attaccante negli schemi e giocatore molto ordinato. In posizione di ala grande troviamo Joe Alexander: 203 cm per 102 kg, ex Maccabi, è un giocatore di grande eclettismo e duttilità, capace di allontanarsi dal canestro per tirare da fuori ma anche di attaccare con rapide partenze in palleggio, oltre ad essere un ottimo atleta. Il centro è Jarvis Varnado: 205 cm per 100 kg, torna in Italia dopo le esperienze a Pistoia e Roma. Atleta di proporzioni notevoli, gran rimbalzista ed intimoritore in difesa, se coinvolto sul pick & roll fa male. Dalla panchina una delle delusioni del Banco, Brent Petway: arrivato a Sassari dopo un’importante esperienza di due stagioni all’Olympiacos, sta deludendo, la sua fama di “arciere” sta venendo meno e anche a livello di presenza sta latitando. E’ un’ala atipica, quasi un esterno aggiunto, discreto atleta e buon rimbalzista, tutte doti fin qui nascoste. Il reparto lunghi lo completa Denis Marconato: 40 anni, domenica, se dovesse giocare, toccherebbe quota 552 presenze in serie A. Centro roccioso, una carriera lunga oltre 20 anni, che gli ha visto vincere 2 Coppe Saporta, 4 scudetti, 7 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane e una Coppa del Re, oltre ai 12 anni in Nazionale, con un oro, un argento e un bronzo agli Europei e un argento olimpico ad Atene nel 2004. Lorenzo D’Ercole (play maker con buon tiro da fuori) e Matteo Formenti (guardia tiratrice classica) completano un roster che in quintetto inizia con Haynes, Logan, Eyenga, Alexander e Varnado. Francesco Padula