Casertafocus n 01

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Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Meridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.5878530 - 328.3997148 - E-mail: casertafocus@gmail.com - www.casertafocus.net

Anno VII n. 01 23/01/2016 distribuzione gratuita

L’effetto Renzi Boom d’immagine per la Reggia

OPERAZIONE grande centro Riello lavora ad un cartello con Ncd, D’Anna, Scelta civica ed Udc per le Pag.3 comunali a Caserta.

L’editoriale

IN LISTA la figlia di Enzo Ferraro

Crisi dei partiti, porte aperte all’usato sicuro

PD il commissario è alle porte

L’ex vicesindaco potrebbe cedere il passo alla figlia nella prossima torPag. 4 nata comunale.

di Francesco Marino

Siamo tutti in campagna elettorale: il problema, però, è che non si sa per chi. La prossima tornata amministrativa chiama al voto praticamente tutte le città della provincia di Caserta ad eccezione di Maddaloni ed è, quindi, normale che si respiri il clima elettorale in maniera così forte. Non è normale, però, che ci sia un quadro ancora così incerto, o, meglio che non ci sia proprio un quadro. La crisi del sistema dei partiti in provincia di Caserta si sta avvertendo forte in tutti gli schieramenti. Il fatto che il Partito democratico, in questo momento, sia alle prese con i problemi di individuare un nuovo leader dopo la fine della tormentata gestione Vitale e che, Forza Italia riparta da un cavallo di razza come Paolo Russo che, però, deve prima conoscere il territorio per poi pensare ad organizzarlo ha determinato un rallentamento dei processi decisionali in tutti i Comuni. Il risultato è una confusione spaventosa che si vive sia a destra che a sinistra perché non ci sono né metodi né uomini riconosciuti in grado di determinare e dire quale possa essere il percorso più adatto per arrivare alla soluzione più utile e immediata per l’individuazione del continua a pag.2

Raggiunta l’intesa sui criteri di tesseramento. Si aspetta solo il nome del Pag.5 reggente.

TROIANNIELLO non mi candido La Reggia di Caserta

CaSERTa. E’ partita l’operazione rilancio della Reggia di Caserta. La visita del premier Matteo Renzi, accompagnato dai ministri Franceschini e Pinotti, in termini d’immagine ha subito avuto un impatto positivo. Se è ancora presto per valutare se si sono registrati aumenti di presenze a Palazzo Reale dopo la visita del presidente del Consiglio, si può sicuramente dire che l’immagine del capolavoro vanvitelliano abbia subito un’iniezione di fiducia. Da un lato decine di servizi sulle emittenti nazionali, dall’altro la crescita esponenziale della pagina Facebook della Reggia di Caserta, addirittura oltre mille Like dopo la visita di Renzi così come fatto rilevare dallo stesso manager Mauro Felicori, certificano come l’attenzione di tutti sia rivolta a Caserta. Del resto, il governo ha assunto impegni chiari nei confronti di Palazzo Reale che lo stesso Felicori ha sintetizzato in un post sulla sua pagina Facebook all’indomani della visita del numero uno del governo. «Il mio personale, informale bilancio della visita di Renzi, Franceschini e Pinotti alla

Reggia di Caserta - ha sintetizzato Felicori - 1. il governo conferma e rafforza il suo impegno nella rinascita del monumento e del territorio (la foto di Renzi e dei ministri con i giovani restauratori è simbolica). 2. Il governo è pronto a finanziare fino al suo termine il programma di restauro della reggia quando i cantieri ora aperti chiuderanno, estate 2016. 3. Il governo (e il ministro Franceschini in particolare) si impegnerà per aumentare l'accessibilità ferroviaria della Reggia 4. Renzi e i ministri ci hanno regalato un grande spot di promozione della reggia e continueranno ad aiutarci in questa direzione, a cominciare dalla scelta di Caserta per un incontro bilaterale (io spero che sia Italia/Spagna, a 300 anni dalla nascita di Carlo) 5. De Luca e la regione campania si muovono nella stessa direzione e hanno messo il casertano al centro delle loro attenzioni. 6. Il San Carlo può estendere la sua azione al teatro di corte della Reggia (la foto con le voci bianche è un programma)». continua a pag.2

«Pieno sostegno alla candidatura di Antonio Mirra, ma resto del Partito Pag.8 democratico».

BARRESI sindaco entro marzo Il referente di Terra libera indica il cronoprogramma del patto civico a Pag.9 Capua.

TROMBETTA apre alle alleanze «L’importante è che ci sia un progetto per governare Marcianise». Pag.10

D’ADDIGEO shunt, no secco al muro «Così spaccheremo in due la città di Maddaloni con danni economici e sociali». Pag. 11

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23/01/2016

CASERTA

ranucci confermata all’Ept

Per lei contratto fino al prossimo mese di giugno segue dalla prima «7. Chi vuole davvero che la reggia sia sempre più importante, efficente, attraente, ha il governo alle spalle. 8. il governo ci chiede di essere ambiziosi, il primo in causa sono io, farò il mio dovere». A far ben sperare su un rilancio della Reggia, sono anche i dati diffusi dal ministero qualche giorno prima della visita istituzionale del premier in Terra di Lavoro, secondo i quali Palazzo Reale è il decimo monumento più visitato d’Italia, ma con l’incremento migliore rispetto agli altri siti. Nello specifico sono stati 497.158 i visitatori registrati nell’ultimo anno con il 16% in più rispetto al 2014, numeri che fanno il paio con i 2.739.600 euro di introiti incassati pari ad una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. «A Caserta invece – commenta Mauro Felicori – abbiamo lavorato praticamente solo con la comunicazione. Lottando contro i pregiudizi siamo riusciti a portare la Reggia fuori dal cono d’ombra, per risolvere i problemi accumulati negli anni ci vorrà del tempo. Dei numeri attuali siamo compiaciuti ma non appagati, il mio obiettivo – ammette Felicori – è raddoppiarli raggiungendo il milione entro quattro anni. La Reggia, come tutti i musei nell’ottica della riforma Franceschini, deve essere sempre di più un’impresa sul mercato, che aumenti le sue entrate non solo con i biglietti ma anche con gli sponsor, il merchandising, gli eventi, la ricerca finanziaria». Questi dati sono stati commentati anche dal premier Renzi in occasione della sua visita. Il presidente del Consiglio ha lan-

continua da pag.1

l candidato sindaco più rappresen tativo. Giusto per capire di cosa stiamo parlando prendiamo a modi esempio la questione primarie: a Marcianise è un’ipotesi non contemplata, ad Aversa è una strada tracciata che, però, al netto di Marco Villano, non vuole seguire nessuno, a Caserta è una possibilità alla quale sono arrivate tutte le anime del Partito democratico per arrivare ad una sintesi che sia efficace e non traumatica per partito e coalizione. Non

In alto Renzi nel teatro di Corte della Reggia. In basso Franceschini

ciato l’impegnativa sfida di raddoppiare le presenze registrate quest’anno, portandole ad un milione attraverso un piano di promozione di Palazzo Reale che vedrà il sostegno del governo centrale. Felicori, almeno nei prossimi mesi, nell’azione di rilancio e promozione della Reggia di Caserta troverà il sostegno di Lucia Ranucci. Il governa-

tore Vincenzo De Luca ha prorogato l’incarico del funzionario regionale a capo dell’Ept sino al prossimo mese di giugno. La Ranucci si è sempre dimostrata disponibile ad una visione moderna della Reggia di Caserta che deve prevedere anche il contributo dei privati. Altra notizia importante è quella rela-

tiva al completamento dei lavori di Palazzo Reale. A quanto sembra, per il prossimo mese di settembre gli interventi saranno completati, in modo da poter procedere all’avvio della seconda tranche di lavori che saranno finanziati dal governo centrale. Che il rilancio abbia inizio, almeno si spara...

se la passano certo meglio dall’altra parte del Rubicone... A Caserta il centrodestra brancola nel buio e aspetta che possa arrivare una qualche indicazione dal tavolo interpartitico, a Santa Maria Capua Vetere è già in campo con Rino Capitelli che si fa forte della benedizione di Luigi Cesaro e dello stesso Paolo Russo, a Marcianise, addirittura potrebbe non scendere in campo preferendo una veste civica che andrebbe a rigenerare l’ambiente dopo il flop di Antonio De Angelis.

Un caos totale che stride con la volontà comune di coinvolgere energie nuove e fresche in un discorso di rinnovamento della classe dirigente di Tarra di Lavoro. Ma, come può un nome nuovo scendere in campo se non conosce progetti, uomini e percorsi da seguire? Diventa difficile immaginare che la novità possa essere, a questo punto l’elemento distintivo della prossima campagna elettorale. Più facile pensare che possa essere ancora una tornata che vedrà il

trionfo di politici nevigati, avvezzi a districarsi in questa selva di incer tezze. La speranza, a questo punto, è che possa essere almeno un “usato sicuro” a guidare il territorio, dal momento che in tutti i Comuni e in tutte le realtà ci sono degli uomini di esperienza in grado di garantire quel rilancio di cui Caserta e la sua provincia hanno bisogno. Meglio figure esperte che conoscono la macchina che rampanti improvvisati. E allora, buon voto a tutti in attesa di conoscere per chi...


CASERTA

23/01/2016

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operazione grande centro

Riello tenta un tavolo con Ncd, Udc, Sc e D’Anna CASERTA. Operazione “grande centro”: a tentare di guidarla è il coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra Pietro Riello. L’ex sindaco di Castel Morrone sta cercando di costruire un tavolo con Udc, Scelta civica e Campania in rete per mettere in campo un sindaco alternativo a quello di centrosinistra e di centrodestra. L’ipotesi sembra solleticare gli altri interlocutori viste anche le difficoltà messe in campo dalle principali coalizioni nell’andare a definire una strategia per l’individuazione del candidato sindaco. Il progetto, comunque, è in una fase embrionale anche perché non c’è ancora un nome al di sopra delle parti in grado di affasciare a prescindere le altre forze. Qualcosa, comunque, si sta cominciando a muovere anche in casa centrodestra. Il coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Russo ha promosso i primi tavoli interpartici dando come parola chiave della prossima campagna elettorale il “civismo”. Oltre agli azzurri, stanno osservando come si andrà a sviluppare il nuovo centrodestra cittadino, il Nuovo Psi, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini anche se i leghisti hanno subito

messo in chiaro con il loro segretario Enrico Trapassi che se non ci sarà discontinuità totale rispetto al passato, loro non parteciperanno a nessuna operazione. In casa centrosinistra, nonostante le difficoltà e le tensioni, sembra segnato il percorso delle primarie. Sono già tre i candidati pronti a scendere in campo per il Partito democratico: si tratta dell’avvocato Carlo Marino, del rappresentante di Rifare l’Italia Enrico Tresca e del pittelliano Enzo Battarra ai quali potrebbero aggiungersi, altri nomi espressione della società civile o delle altre forze del centrosinistra. I giorni che verranno saranno determinanti per fissare regole e criteri per l’appuntamento che dovrebbe celebrarsi nel prossimo mese di marzo. Intanto prosegue la campagna elettorale dell’unico candidato sindaco casertano ufficialmente in campo: il portavoce di Speranza per Caserta Francesco Apperti che sta sfruttando il vantaggio che gli hanno dato gli avversari per costruire liste e lavorare sul programma. Percorso analogo lo stanno seguendo “Giovani go” vicini all’ex presidente dell’Unione industriali Antonio Crispino che pure stanno cercando di alimentare un dibattito in città con iniziative pubbliche. Sono comunque

Pietro Riello

Francesco Apperti

tantissime le esperienze civiche che si stanno costruendo in città e che

Enrico Trapassi

Paolo Russo

potrebbero venire fuori nelle prossime ore.


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23/01/2016

CASERTA

la figlia di ferraro in lista

Mariano riprende in mano Fratelli d’Italia. I nomi Pd CASERTA. Con lo scossone dato dal coordinatore provinciale Paolo Russo in queste ore, oltre al discorso del sindaco, in casa Forza Italia si è cominciato a parlare di lista. Certe della candidatura dovrebbero essere le componenti della commissione pari opportunità Daniela Pizza e Daniela Dello Buono che già hanno fatto un’esperienza con il Popolo delle libertà. A questi nomi si dovrebbe aggiungere quello di Roberto Desiderio, il quale, però, è tentato dall’idea di mettere mano ad un progetto civico con Antonio De Crescenzo. Novità importanti, poi, potrebbero essere rappresentate dal figlio di Nicola Garofalo, ex consigliere provinciale, e dalla figlia di Enzo Ferraro, vicesindaco uscente che sembra tentato a lasciare il testimone dopo venti anni di politica nel capoluogo. Sta lavorando alla lista di Fratelli d’Italia, invece, Stefano Mariano, ex assessore che ha lasciato il partito della Meloni con Luigi Bologna e Ferdinando Piscitelli alla vigilia delle regionali proprio per defenestrare Pio Del Gaudio. Prende forma anche la lista del Partito democratico. Tra conferme e new entry sono già diversi i nomi che hanno dato la loro disponibilità alla candidatura. Con Enrico Tresca, Carlo Marino ed Enzo Battarra in stand-by per le primarie alla carica di sindaco, la lista del

Partito democratico può già contare su presenze di rilievo come quella dell’ex consigliere comunale Andrea Boccagna, tre volte eletto e fuori dall’ultima assise solo per un paio di voti, ma soprattutto, per la debacle del centrosinistra, su Michele De Florio, avvocato, dirigente cittadino e un gruzzoletto di circa trecento preferenze alla sua prima esperienza di candidatura nel 2011. Pronto a candidarsi, soprattutto se il sindaco dovesse essere Carlo Marino, il coordinatore del Pd di Casal di Principe Carlo Corvino, pure lei reduce da un’esperienza positiva in termini elettorali nella precedente tornata che pure potrebbe dire la sua. Ci sono ancora Pietro Canzano, già presidente cittadino del circolo Pd e consigliere comunale durante l’amministrazione Bulzoni. Sta sfogliando la margherita, invece, la coordinatrice cittadina Cira Napoletano che pure vorrebbe giocarsi le sue carte nella corsa al parlamentino di Palazzo Castropignano. L’area socialista che fa riferimento al consigliere regionale Gennaro Oliviero, invece, metterà in lista il medico Saverio Russo, consigliere uscente che punta dritto alla riconferma. Si giocherà le sue carte per la riconferma in una civica di centrosinistra, invece, l’altro uscente Edgardo Ursomando. Parte da Clementina Ferraiolo, in-

Enzo Ferraro

Cira Napoletano

vece la lista Terra libera di Luigi Bosco. L’ex candidata alla Camera con Rivoluzione civile è da sempre vicina all’avvocato di Casapulla, mentre Francesco Apperti potrà schierare

Nicola Garofalo

Stefano Mariano

l’uscente Maria Valentino. Non si conosce la lista, ma, sicuramente sarà della partita anche l’ex candidata alle europee Giovanna Maietta che dovrebbe scendere in campo in una civica di centrodestra.


CASERTA

23/01/2016

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pd l’ombra del commissario

Intesa sul tesseramento: ecco le regole per le adesioni CASERTA. Il commissariamento del Partito democratico della provincia di Caserta è da considerarsi, ormai, una certezza. Al di la di clamorosi colpi di scena, infatti, appare difficile che i democrat di Terra di Lavoro riescano a trovare una sintesi che possa permettere di eleggere un successore di Raffaele Vitale in assemblea. Per effettuare questa operazione è necessario, infatti, che si esprima su un nome la maggioranza assoluta dei componenti dell’assemblea provinciale, centoquarantotto persone che, in questo momento, appare difficile riescano a fare sintesi su un nome solo. Sono, infatti, naufragati miseramente, i tentativi di addivenire ad una sintesi per l’impossibilità di riproporre in Terra di Lavoro quello che è lo schema nazionale e, cioé una maggioranza con renziani e giovani turchi che rappresenti, però, anche le altre anime del Pd. Il nodo, è proprio quello dei renziani: chi è che in Terra di Lavoro può considerarsi renziano duro e puro? Sono in tanti che rispondono a questa caratteristica, dagli eurodeputati Pina Picierno e Nicola Caputo, passando per Carlo Marino che, nell’ultimo periodo, occupano tre posizioni differenti rispetto allo scacchiere provinciale. E’ per questo che, anche l’assemblea del 18 gennaio convocata dal presidente provinciale Enzo Cappello è stata rinviata sine die e, probabilmente, non si celebrerà mai vista l’impossibilità di addivenire ad una sintesi che riesca a superare l’esperienza Vitale, ma che, nel contempo, dia la giusta visibilità a tutte le componenti che compongono il composito mondo del Partito democratico. Il Pd, intanto, è dal 28 novembre senza un segretario in carica, cioé da quando Raffaele Vitale ha deciso di staccare la spina alla sua segreteria rassegnando le dimissioni alla vigilia di un’assemblea, manco a dirlo, turbolentissima. Nel frattempo, stante lo stallo che c’è per la segreteria, i democratici, per evitare di impantanare ulteriormente il partito, si sono incontrati ed hanno trovato una sintesi sulla gestione del tesseramento che, allo stato, costituisce un altro nodo intricato da sciogliere. Non essendoci una guida provinciale, il rischio che si correva era

Nessun accordo tra i dirigenti del Pd sul segretario

quello di far saltare il delicato appuntamento con tutte le conseguenze che la cosa comporta. Non è stato così. I rappresentanti della vecchia maggioranza, assieme a delegati delle altre componenti (LabDem, Rifare l’Italia, Riformisti, Caputo e Picierno), hanno stabilito di

far partire il tesseramento assegnando a ciascun circolo un numero di tessere corrispondente ad una media che tiene conto delle precedenti campagne di sottoscrizione, dei voti raccolti alle europee e di quelli ottenuti alle regionali. E’ stato poi chiesto ai coordinatori dei

circoli che non hanno una sede fisica di individuare un luogo dove far andare tutti quei militanti a sottoscrivere la propria tessera in modo da evitare strumentalizzazioni e polemiche. Le buone intenzioni ci sono, staremo a vedere se si trasformeranno in fatti concreti...

MACERATA Ok al piano di emergenza MACERATA CAMPANIA. L’amministrazione comunale di Macerata capitanata dal sindaco Stefano Cioffi ha ufficializzato il nuovo piano di emergenza comunale di Protezione Civile. Si tratta di un intervento che è nato dalla volontà della nuova maggioranza di governo di prevenire e mettere a disposizione della cittadinanza strumenti concreti per la propria incolumità in caso di eventi naturali straordinari. Il progetto è nato dal lavoro sinergico svolto in collaborazione con i responsabili principali della sicurezza sul territorio cittadino. La Polizia Municipiale coordinata dal comandante Stanislao Veccia ed il nucleo locale della Protezione Civile gestito dal dottor Francesco Di Chiara hanno collaborato attivamente per la realizzazione di un progetto interamente finanziato dalla Regione Campania con un importo di trentamila euro. Il nuovo piano, aggiornato dal gruppo di protezione di civile comunale nel rispetto delle linee guida regionali, definisce i rischi presenti sul territorio comunale e restituisce una fotografia complessiva individuando le strutture strategiche ed il modello di intervento (aree di accoglienza, vie di fuga ed ammassamento di mezzi di soccorso) da adottare. L’amministrazione ha provveduto ad attivare un sostanzioso piano di diffusione attraverso nuovi strumenti informativi quali mappe on line pubblicate sul sito dell’ente http://maceratacampania.geourba.it ed un’app per smartphone e Tablet che porta il nome di Polaris.

Stefano Cioffi

Inoltre saranno distribuite ai residenti degli opuscoli informativi che spiegheranno nel dettaglio il Piano.


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23/01/2016

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e’ bufera servizi sociali

Ambito C1 in tilt: bloccati i servizi in 4 Comuni SAN NICOLA LA STRADA. Ancora una volta l’Ambito C1, di cui fanno parte i Comuni di Caserta capofila e San Nicola la Strada, Casagiove e Castel Morrone, è nell’occhio del ciclone. Infatti, nel giro di un mese i servizi sociali nell’ambito C1 saranno completamente e totalmente paralizzati poiché lo scorso 31 dicembre 2015 sono stati licenziati 7 lavoratori della Cooperativa ‘Sole che ride’ alla quale erano affidati il servizio relativo alla cosiddetta Mobilità assistita che veniva fornita ai numerosi disabili ed anziani residente nei territori di cui fanno parte i Comuni dell’Ambito Sociale C1. Di fatto, nell’Ambito C1, i Servizi Sociali sono alla completa paralisi perchè i Comuni che ne fanno parte non hanno ancora versato le loro quote all’ambito. I principali debitori dell’ambito sono il Comune di Caserta e il Comune di San Nicola La Strada, così come avevamo già preannunciato sia nel corso della consiliatura dell’ex sindaco Commissariato Pasquale Delli Paoli sia in quell’attuale del Sindaco del Partito Democratico Vito Marotta che, però, lo ha ereditato in toto ed essendo il Comune di San Nicola la Strada dissestato finanziariamente poco, anzi pochissimo può fare. Forte tensione nell’ambito dei Servizi Sociali di Caserta per il mancato servizio di mobilità assistita fornito ai numerosi disabili ed anziani residenti nell’ambito C1 prestato dai lavoratori del Consorzio Nestore. Lo scorso 31 dicembre sono stati licenziati 7 dipendenti della Cooperativa ‘Sole che ride’ alla quale erano affidati tali servizi. Fra dieci giorni si svolgerà il tavolo dell’ambito C1 con tutti i Sindaci nella speranza di riuscire a trovare una soluzione ai numerosi debiti. Il Comune di San Nicola la Strada deve ancora versare a Caserta, Comune Capofila, la somma di 1milione e mezzo di euro, mentre il Comune di Caserta, invece, deve versare all’ambito ancora 3milioni e mezzo di euro. I Comuni di Casagiove e di Castel Morrone, invece, hanno già pronte le loro quote, inferiori, rispetto a quelle dei Comuni di Caserta e di San Nicola La Strada. Questo stato di cose risulta essere la conseguenza negativa della mancata attuazione dell’Azienda Speciale, mai attuata per l’ambito C1, la

Vito Marotta

quale, invece, attraverso forme di incentivazione da prevedere con apposito fondo di bilancio dedicato,

avrebbe evitato gli inconvenienti sopra evidenziati. Attualmente l’Azienda Speciale è

prevista obbligatoriamente dal Piano Sociale Regionale 2016-2018. Nunzio De Pinto

CASAGIOVE Ianniello alla “Rodari” CASAGIOVE. Il vicesindaco di Casagiove, nonché assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Ianniello, si è recato presso il plesso scolastico di piazza degli Eroi. Nello specifico l’assessore Ianniello ha incontrato le maestre della materna ‘Rodari’ per verificare eventuali disagi o problematiche presenti presso la struttura. Le maestre hanno dimostrato soddisfazione per il sopralluogo odierno dell’assessore Ianniello ed allo stesso hanno comunicato che presso le aule della ‘Rodari’, ad oggi, non esistono grosse problematiche. Durante l’incontro con l’assessore Ianniello, presso la scuola, si era da poco completato il controllo, da parte dell’Utc area manutenzione, dell’impianto di riscaldamento, dove non è stato ravvisato nessun malfunzionamento. Contestualmente, l’assessore ha segnalato all’Utc comunale di prevedere l’installazione, durante questi giorni di freddo intenso, di un ulteriore termoconvettore. Nel corso dell’incontro con le maestre il vicesindaco di Casagiove ha evidenziato: «Prima di passare da voi, ho chiesto al Dirigente dell’Area Tecnica, settore Lavori Pubblici, di predisporre, per l’ufficio manutenzione, un calendario di verifiche da effettuarsi, con cadenza quindicinale, presso ogni plesso scolastico per l’individuazione di eventuali interventi di manutenzione necessari per il regolare funzionamento

Giuseppe Ianniello

di tali strutture». Infine l’assessore Ianniello ha ricordato che è partito l’iter procedurale relativo all’ex-refettorio, presente presso la scuola in argomento, con la trasformazione in area ludico-ricreativa per gli scolari della materna, nonché il ripristino della tettoia di passaggio.


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23/01/2016

S. MARIA C.V.

troianiello non mi candido

L’ex assessore: con Mirra a Smcv, ma resto del Pd SANTA MARIA CAPUA VETERE. Carlo Troianiello, ex assessore Pd, il movimento civico che fa capo ad Antonio Mirra prende forma mentre va in scena la crisi dei partiti… Lei assicura il suo sostegno a Mirra e certifica la rottura con i democrat… «Il mio sostegno a Mirra è un qualcosa che è nei fatti, ma non certifico alcuna rottura con i democrat… E’ il Circolo che, dal giorno delle mie dimissioni da assessore, ha smesso di consultarmi negli organismi preposti alla discussione politica per la scelta delle linee politiche. Purtroppo non sempre ho condiviso le scelte del circolo e questo ha creato delle tensioni». Del resto, la sua difficoltà di relazionarsi al circolo cittadino ha origini antiche. Ad ogni modo lei sostiene una lista civica ma è tesserato al Pd, non c’è un controsenso? «Assolutamente no, io mi rivedo in un partito ma sono liberissimo di non rivedermi nella linea politica adottata dal circolo negli ultimi anni. Circolo che, ad oggi, appare svuotato di un ex Consigliere provinciale, l’ex presidente del circolo e due ex Consiglieri comunali… Credo che sia giusto discernere quelli che sono i progetti per la città dall’appartenenza a un partito nazionale». Quanto è probabile la sua candidatura a Consigliere comunale? «Molto poco. Ad oggi potrei dire che al 90% non sarò candidato nella prossima tornata elettorale… Le ragioni sono personali. Ovviamente ciò non mi impedirà di sostenere con il massimo delle mie forze e delle mie possibilità la proposta politica avanzata da Antonio». Parteciperete alle primarie di coalizione del centrosinistra? «E che senso avrebbe? La nostra è una proposta civica, centrodestra e centrosinistra sono etichette che ci vanno strette. Il comune denominatore dei nostri interlocutori è la piattaforma programmatica, non avrebbe senso per noi partecipare a primarie di coalizione». Mirra sta aprendo a tutti i sammaritani che condividono la sua linea politico/programmatica, quel che ne verrà fuori sarà qualcosa di for-

temente eterogeneo… Lei ci crede a queste miscele civiche di persone con percorsi diversi? «Credo che a livello comunale contino più le metodiche e i programmi delle provenienze politiche. Non credo che ci siano grossi rischi nel mettere intorno a un tavolo uomini liberi che condividono idee e progetti. Il vero rischio è mettere insieme coalizioni che formano maggioranze numeriche e non politiche…. Questo rischio di certo non intendiamo correrlo». Che farete se dovrete, magari al secondo turno, coalizzarvi con l’una o con l’altra forza partitica? Non rischiate di replicare lo “schema Di Muro”? «Vale il discorso di prima, non è detto che una forza come la nostra debba coalizzarsi. Non cercheremo maggioranze numeriche che sono solo sommatorie di voti… Noi proponiamo un progetto alla città, e lo facciamo con la consapevolezza che quel progetto potrebbe vincere o perdere. Del resto, mi capita spesso di dire che è meglio perdere che vincere male». Matteo Donisi

Carlo Troianiello

CASAPULLA Sarogni riunisce le associazioni CASAPULLA. Il sindaco di Casapulla Michele Sarogni ha convocato i presidenti e i rappresentanti di tutte le associazioni cittadini per discutere di tematiche riguardanti il territorio e di iniziative da calendarizzare nel prossimo futuro. L’incontro si terrà sabato 23 gennaio, alle 10,30, presso la sala consiliare ‘Vescovo Michele Natale’ di piazza Municipio. «Inizia – ha affermato il primo cittadino di Casapulla - un percorso fatto di programmazione, ma soprattutto di progetti concreti e utili per l’intera collettività. L’esperienza della ‘Notte bianca’ deve insegnarci molto sotto questo profilo e deve farci riflettere circa la necessità di un’organizzazione collettiva, in cui ogni associazione abbia il proprio spazio per esplicare le attività, senza dover competere con gli altri, ma facendo ricorso al criterio di sussidiarietà. Conscio delle difficoltà che ci sono state in passato e di quelle che incontreremo nella realizzazione di questo ambizioso progetto, invito tutte le realtà cittadine, animate da uno spirito di reciproca collaborazione e solidarietà, ad una sempre più incisiva e proficua azione sul nostro territorio. Da parte mia e di tutta l’amministrazione che rappresento ci sarà la massima collaborazione ed il massimo sostegno verso qualsiasi tipo di iniziativa, sia di promozione e rilancio del territorio sia di sostegno alle fasce più

Michele Sarogni

deboli della popolazione casapullese».


CAPUA

23/01/2016

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sindaco nome entro marzo

Barresi fissa il cronoprogramma e stuzzica Chillemi CAPUA. Dottore Barresi, il Patto civico ormai ha preso forma... «Siamo riusciti a mettere intorno allo stesso tavolo un’aggregazione importante che conta su ben tredici sigle che sta lavorando alla costruzione di un programma solido che ci consentirà di guidare con autorevolezza la città. Puntiamo a realizzare un programma che sia il più possibile partecipato per poter rappresentare al meglio quelle che sono le esigenze della città di Capua». Resta, però, da sciogliere il nodo del nome di chi guiderà questa coalizione... «Se non c’è un programma con le cose da fare, se non si individuano le priorità da affrontare e non si stabiliscono le modalità con cui procedere per ogni situazione a che serve avere il nome del sindaco? Ammesso che noi individuassimo il miglior sindaco del mondo, cosa faremmo se questi per quindici giorni è impossibilitato a svolgere la sua funzione? Abbiamo deciso, invece, di realizzare prima il programma, poi, di definire la squadra e, infine, il sindaco di modo che tutti sanno cosa fare e come farlo. Il nostro è un approccio diametralmente opposto a

Roberto Barresi

quello che è stato utilizzato dal centrodestra che ha tirato fuori un nome senza averlo condiviso con nessuno e senza dire cosa ha intenzione di fare per Capua anche se, anche i nostri avversari, non hanno ancora ufficializzato nulla... ».

candidato sindaco. Non c’è stato però, al momento, un documento sottoscritto dalle forze politiche, né una conferenza stampa, né una qualisiasi forma di investitura che certifichi che, effettivamente, sia Chillemi il candidato... ».

In che senso non hanno ufficializzato nulla: il candidato del centrodestra è Giuseppe Chillemi... «E’ il candidato del sindaco Antropoli: è lui che ha dichiarato che Chillemi è

Ci può fare un po’ un cronoprogramma con le scadenze che il vostro gruppo si è dato per arrivare all’individuazione del candidato sindaco?

«Abbiamo individuato dei gruppi di lavoro per sviluppare i singoli punti del programma che sarà condiviso, comunque, da tutte le anime del patto civico per poi essere presentato alla città. Una volta completata questa operazione, per i primi giorni del mese di febbraio cominceremo a lavorare alla squadra. Il passaggio successivo sarà quello dell’individuazione del candidato sindaco che, comunque, puntiamo a scegliere per marzo».

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23/01/2016

MARCIANISE

alleanze Trombetta apre

«Pronti a correre con chiunque ha un progetto serio» MARCIANISE. Danila Trombetta, la fine della sua esperienza di consigliere comunale è coincisa con la fine del rapporto politico con Fratelli d’Italia. Come mai? «Non è esattamente così. Il nostro gruppo entra in Fratelli d’Italia per ragioni legate ad un momento elettorale. Essendo la nostra cultura di centrodestra, abbiamo deciso di portare avanti il rapporto con il partito ritenendo di poter contare sul sostegno di una dirigenza in grado di dare un contributo alla crescita politica di Marcianise. Purtroppo, non è stato così. Come spesso succede nei piccoli partiti, siamo di fronte ad un contenitore tarato ad uso e consumo di una persona che deve essere eletta. Per questa ragione tutte le scelte che vengono effettuate sono in funzione solo ed esclusivamente di questa persona. Abbiamo rappresentato a più riprese le difficoltà politiche che vivevamo nella giunta a Marcianise senza avere alcuna risposta da parte del partito. Prima che noi lasciassimo Fratelli d’Italia, immediatamente dopo le elezioni regionali, c’è stata una riunione del coordinamento provinciale di cui io stessa era componente. Nessuno ha ritenuto di invitarci... Evidentemente, tutta questa voglia di averci in squadra poi non c’era... ». Oggi gli ex Fratelli d’Italia di Marcianise cosa sono? Un gruppo civico? Un’associazione? «Oggi noi siamo un gruppo di cittadini coeso e compatto che ha come obiettivo impegnarsi per il bene di Marcianise». Questo significa che sarete ancora in campo nella prossima tornata amministrativa con il centrodestra? «La nostra cultura e i nostri valori sono di centrodestra. Detto questo, oggi bisogna partire da un progetto di città concreto che ci consente di poter, finalmente amministrare nel migliore dei modi Marcianise. E’ a questo che dobbiamo aspirare al di la dei posizionamenti culturali che, molti, purtroppo, hanno svenduto. Negli ultimi tre anni, purtroppo, nonostante la nostra buona volontà e il nostro impegno non siamo riusciti in questo compito». Tutta colpa del sindaco De Angelis?

«Sarebbe troppo comodo individuare in lui il capro espiatorio. Certamente non ha saputo guidare l’amministrazione, alimentando frizioni e spaccature sin dal primo giorno. C’è stato però, un apparato tecnico che non ha agevolato il nostro compito e che, anzi, ha sempre ostacolato il nostro lavoro di amministratori. Voglio fare un mea culpa. Anche io, evidentemente, non sono stata brava a far correggere il tiro al sindaco e alla maggioranza nei tanti errori che sono stati commessi. E’ per questo che ora, quello che conta è amministrare. Certamente, non si può dire che come gruppo non abbiamo lavorato, presentando delle proposte e dicendo a chiare lettere il nostro no rispetto ad una serie di decisioni prese

La verità sull’addio del gruppo a Fratelli d’Italia Le colpe del sindaco e quelle dei dirigenti dall’amministrazione. Siamo passati per le Cassandre della situazione, ma, purtroppo, i fatti ci hanno sempre dato ragione». Ci fa qualche esempio? «Basta cominciare dal discorso dell’ampliamento dell’Outlet. Il nostro voto contrario è servito a fermare un’azione puramente speculativa. Per non parlare del nostro no all’ambito. Si stanno vedendo tutte le conseguenze di una scelta che come gruppo abbiamo subito individuato come fallimentare. L’assistenza domiciliare non è partita, il sostegno alle ragazze madri non decolla. E, in tutto questo, ci sono dei dirigenti che percepiscono compensi rotondis-

Danila Trombetta

simi... Un altro provvedimento che avrebbe permesso di rivitalizzare il centro storico della città sarebbe stato il trasferimento della biblioteca nel Palazzo del Monte dei Pegni. Anche qui, incomprensibilmente, si blocca questa operazione, addu-

cendo che la struttura non è agibile... E, allora, perché la si usa per altre attività? In realtà c’è solo l’ostinazione di alcuni dipendenti che bloccano tale procedura che farebbe tanto bene alla crescita del centro della città».


MADDALONI

23/01/2016

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d’addiego bufera sul muro

«Shunt, non possiamo dividere Maddaloni in 2» MADDALONI. Consigliere D’Addiego, sulla questione dello shunt ha assunto una posizione molto dura rispetto all’amministrazione che è andata anche a spaccare la minoranza... «Una delle più grandi conquiste della storia contemporanea è stata il crollo del muro di Berlino. A Maddaloni abbiamo trovato il modo per rievocare un’esperienza del genere attraverso uno scempio che andrà a dividere la città in due parti creando problemi sia di natura sociale che di natura economica ai nostri concittadini. Per il rispetto che devo ai maddalonesi e ai miei elettori non posso avallare un progetto così invasivo e così devastante per la città come quello presentato da Ferrovie dello Stato e avallato dal sindaco Rosa De Lucia. Quanto agli amici della minoranza, io non ho spaccato nessuno. Ognuno ha deciso liberamente cosa fare... Ho solo proposto loro di portare avanti un percorso che non va a snaturare la città. Chi ha deciso di non seguirlo e di portare avanti la linea del sindaco se ne assume la responsabilità con i maddalonesi e, soprattutto, con le generazioni future». In una precedente intervista, in maniera sarcastica, lei definì quella De Lucia come “l’amministrazione del giorno dopo”. E’ ancora convinto di questa affermazione? «No. Purtroppo, mi sono sbagliato: quella De Lucia è sempre più l’amministrazione dell’anno successivo... Siamo di fronte ad un sindaco che non ha prodotto nulla per la città di Maddaloni. In questo scorcio di amministrazione abbiamo assistito solo a repentini cambi di veduta che testimoniano un’assenza di idee per la città». Sia più chiaro. «Il sindaco ha dichiarato di voler salvare l’ospedale dopo che, però, il sottoscritto aveva avviato il dialogo con la Regione e con il commissario Morlacco salvo poi, sottoscrivere una convenzione con la clinica di San Michele. Per non parlare di come si è comportata con il Villaggio dei ragazzi. Quando abbiamo presentato la mozione che prevedeva la vendita degli immobili ha detto che quella non era una soluzione, salvo poi presentarla come tale quando è stata nominata commissario della Fonda-

zione... Quelle poche cose che sono state fatte come i lavori in via Caudina e via Libertà non sono altro che progetti messi in campo dalle amministrazioni Farina e Cerreto». E’ innegabile, però, che sotto la guida dell’amministrazione De Lucia tali progetti sono stati portati a termine... «Beh, guardi come sono stati portati a termine... Siamo di fronte al solito disastro. Quando si realizzano dei lavori la cosa più importante è certamente quella di badare alla sicurezza. In via Caudina e via Libertà tutto questo non è stato fatto. Basti pensare ai marciapiedi di via Caudina che sono piccolissimi e non adatti, ad esem-

Via Cancello, svolta grazie a Gennaro Oliviero Via Caudina e via Libertà: pasticcio lavori pio, alla circolazione dei portatori di handicap. Per una strada dove sono stati realizzati dei lavori non è certo una bella cosa... ». Via Cancello, a che punto è la questione allagamenti? «Fortunatamente il consigliere regionale Gennaro Oliviero si è fatto carico della questione portando il caso in commissione e gettando le basi, finalmente, per ridare dignità ad una parte della città che da anni vive in condizioni disagiatissime ogni qual volta piove a causa degli allagamenti. Anche su questo fronte, il sindaco, ex assessore ai lavori pubblici non ha fatto nulla per affrontare questa emergenza».

Mario D’Addiego


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SPORT/Casertana

23/01/2016

casertana prova l’allungo

I Falchetti ancora attivi sul mercato per un difensore CASERTA. La Casertana è ripartita dal via dopo il giro di boa con la certezza di poter lottare fino al termine per la promozione diretta in Serie B. Dopo la conquista del titolo d’inverno con due lunghezze di vantaggio rispetto alla seconda piazza del podio, la truppa cara al presidente Corvino ha dimostrato sul campo di avere le potenzialità per continuare a giocare da leader. I due pareggi arrivati in superiorità numerica allo scadere della gara sia a Pagani che in casa contro il Catanzaro, non possono certamente mettere in discussione il lavoro fatto fino a questo momento ed i numeri di una squadra orientata ormai in maniera esplicita alla conquista della serie cadetta. L’intervento sul mercato con l’inserimento di acquisti mirati come Marano e di categoria superiore come Jefferson, Matute ed il difensore Potenza conferma la volontà da parte della proprietà di non lasciare nulla al caso e provare a raggiungere un obiettivo che in estate non era stato programmato.

CLASSIFICA

Jefferson

Il potenziamento della rosa continua dal momento che il direttore Pannone sta cercando di rafforzare ulteriormente la linea arretrata. Alla luce dei risultati dell’ultimo turno del girone meridionale della Lega Pro, è evidente che non esiste un avversario superiore alla forza dei rossoblu.

Chi l’ha visto CORDUA, TREQUARTISTA DIVENTATO PROCURATORE SPORTIVO Ermanno Cordua, centrocampista originario di Crotone, comincia la propria carriera in Serie D con la casacca del Silana in occasione della stagione agonistica 1996/97. Successivamente continua l’iter da atleta attraverso varie esperienze con rappresentative calabrese quali Rende, Cirò Krimisa e Corigliano. Passa al Matera in occasione della campagna di potenziamento estiva del 2001. In Campania si trasferisce nel 2004 alla corte del presidente Bizzarro al Marcianise. Continua a girovagare per l’Italia tra Cosenza, Sorrento, Scafati, Casale, Gaeta, Nocera e Campobasso prima di arrivare allo stadio Pinto. Con la Casertana scende in campo in ventisette occasioni realizzando due gol. Dopo Ischia e Cynthia, conclude la carriera al Taranto. Appese le scarpe al chiodo, Cordua ha deciso di intraprendere il percorso da procuratore sportivo.

Gli episodi condizioneranno l’andamento del torneo ma la sensazione comune ed il riscontro oggettivo del cammino delle contendenti permette di sostenere che i falchetti saranno arbitri del proprio destino. Si riparte immediatamente nel pomeriggio di oggi con la trasferta di Melfi.

Casertana Foggia Benevento Lecce Cosenza Matera ACR Messina Andria BAT Catanzaro Juve Stabia Monopoli Catania Paganese Melfi Akragas Ischia Isolav. Martina Castelli Roma.

35 33 32 31 30 28 25 24 23 22 20 19 19 18 16 15 11 7

Classifica alla mano, si tratta chiaramente di un avversario alla portata dei falchetti ma occorre prontamente cancellare eventuali paure legate alle ultime uscite. I falchetti punteranno ad inanellare la prima affermazione dell’anno solare. Nicola Maiello

Accadde oggi... 1994 IL DERBY CONTRO L’ALBANOVA FINISCE A RETI BIANCHE Reduci dal successo casalingo contro la formazione dell’Arzanese, i falchetti affrontano la trasferta di Casal di Principe con la chiara intenzione di incasellare almeno un punto. Il derby contro l’Albanova, vede i padroni di casa partono forte mettendo in difficoltà la difesa dei falchetti, che riescono a resistere ribaltando il fronte di gioco con veloci azioni di ripartenza. Con il passare dei minuti Moretti e compagni hanno il merito di prendere le misure rispetto alla compagine locale. La prima frazione di gioco si conclude con il parziale ancorato sullo zero a zero di partenza. Nella ripresa il canovaccio tattico del match non cambia. Entrambi le contendenti cercano di sbloccare la parità alla ricerca di un successo in grado di garantire la permanenza nel quartiere alto della graduatoria. La sfida di vertice termina senza vincitori ed a reti inviolate. Bomber Chiodi e soci sono costretti a tornare all’ombra della Reggia con un solo punto all’attivo.


SPORT/Juvecaserta

23/01/2016

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JUVE Jones sulla graticola

I bianconeri in campo a Torino per il riscatto dopo il ko CASERTA. In una giornata totalmente favorevole visti i risultati dagli altri campi (sconfitte di Bologna, Capo d’Orlando, Torino e Pesaro), la Juve riesce nell’impresa di suicidarsi, in casa, contro la rimaneggiata (eufemismo) Varese, arrivata al Palamaggiò senza Cavaliero e Campani, con Kuksiks che si è allenato una volta nei precedenti 10 giorni e con Kangur in uno stato di forma decisamente rivedibile (altro eufemismo). Senza dimenticare Galloway, reintegrato in extremis e comunque in uscita dal roster “bosino”. Dell’Agnello sceglie il quintetto pesante con Downs da guardia e Gaddefors da ala piccola; si vede subito la zona 2-3 ma ci vogliono 3’ prima di ammirare un canestro. Kangur è caldissimo, così come tutta Varese che, dall’arco, è infallibile. Per fortuna la Juve ha Siva (8 punti del samoano) che firma il vantaggio sul 14-13 al 6’. Le mani varesine, però, sono incandescenti: Kangur sale a quota 8, Wayns spara due missili per il 15-19 al minuto 8 mentre Caserta, in attacco, ha solo qualcosa da Downs e zero da Hunt e Gaddefors. Wayns spara un altro missile contro la zona bianconera mentre Hunt si fa fischiare tecnico per proteste al 9’. Un difficile primo periodo va in archivio sul 17-23 per i varesini coi bianconeri che incassano 23 punti in 7’. C’è anche Metreveli e ci sono ancora le bombe varesine: al festival partecipa anche Faye per il +7 ospite. Mentre le tifoserie si scambiano cori amichevoli si accende l’ex Capo d’Orlando, che realizza, in un baleno, quattro punti. La difesa bianconera non è super, l’attacco perde troppi palloni ma la bomba di Giuri è una boccata d’ossigeno (27-31 al 14’). Varese tira 8/12 da 3 ma arriva un tecnico alla panchina varesina per proteste. Il pareggio è nell’aria e porta la firma di Downs che spara il missile del 31-31 (8 punti per il cecchino di Seattle). La partita è una continua altalena ma la costante è che Varese segna sempre oltre l’arco: anche la zona match up viene bucata da Galloway. Metreveli, però, è una presenza: i suoi rimbalzi e punti, uniti alla bomba di Downs valgono il sorpasso sul 39-37 prima della nuova tripla di Wayns (15 punti). Suona la sirena dell’intervallo: la sparatoria del Palamaggiò dice 43-40 coi due liberi di Siva. La Juve riparte con lo stesso piglio del fine di primo tempo e tocca il 47-42 dopo la schiacciata di Downs. Moretti legge la difficoltà dei suoi e va col timeout. Varese esce bene dal timeout e piazza un 0-4 che le consente di tornare sul -1. Dell’Agnello, con coraggio, rimette la zona ed i frutti sono subito positivi anche se Faye infila ancora una bomba (49-49 al 25’). E, poco dopo, si iscrive anche Kuksiks alla vendemmia: +3 per i lombardi con Dell’Agnello che è costretto a fermare la partita. A complicare i piani arriva il tecnico a Jones per proteste e Varese tocca il +7 col nuovo siluro di Wayns. Moretti cerca di mischiare le carte e si piazza a zona ed i bianconeri l’attaccano malissimo (51-58 al 28’). Nel momento del bisogno arrivano due magie di Jones e Siva che rimettono Caserta in linea di galleggiamento (-3). Che diventa -2 grazie a Metreveli dalla lunetta. Suona la sirena che manda tutti allo “stop and go” finale: il tabellone del Palamaggiò dice 56-61 grazie all’ennesimo fallo tecnico fischiato dai tre in grigio. Stavolta la “T” va a Dell’Agnello per proteste. Il Palamaggiò è, ufficialmente, entrato in partita e Giuri spara immediatamente la bomba del -2. Le percentuali varesine crollano miseramente, i biancorossi non segnano più e quando Siva accende il motorino è nuovamente parità. Galloway e Wayns tirano fuori i lombardi dalle secche con un 0-4 importante. E, poco dopo, Kuksiks firma la bomba del 61-68 al 34’. Mancano 4’ alla sirena e l’impresa sembra disperata, ma Siva spara la bomba del -4. Allo stesso play ex Louisville viene sanzionato un antisportivo (66-73 dopo i liberi di Davies). Caserta prova la zone press per ritardare Varese nell’entrata nei giochi. L’intento è buono ma gli errori dalla lunetta cominciano a pesare. Siva non vuole morire e sigla il -3 al 38’. Ma le troppe forzature fanno scappare via Varese che riesce anche a pareggiate sul -7 dell’andata, perché finisce 70-77. La sconfitta con Varese ha riportato in auge le voci di mercato, un po’ assopite dopo l’arrivo di Metreveli: la Juve starebbe valutando la situazione di Bobby Jones. L’ala di Compton è, senza ombra di dubbio, l’autentica delusione del roster bianconero, cocente se consideriamo quanto è costato (130.000 euro): 9.6 punti (51% da 2, 22% da 3), 5.8 rimbalzi e 1.6 recuperi di media, ma al di la dei numeri non proprio esaltanti (anche se neanche così negativi), delude l’atteggiamento dell’ex Roma. Svogliato, irritante, quasi debba fare un piacere un qualcuno, quasi non veda l’ora che finisca questo campionato per ritirarsi e dedicarsi alla sua già avviata carriera di regista e scrittore.

La Juve parrebbe essere sul mercato per cercare un’ala grande anche americana, chissà che questo suo status di non più intoccabile non svegli il buon Jones. Intanto i bianconeri sono attesi, domenica, dalla trasferta di Torino. La squadra allenata da Frank Vitucci, che ha sostituito l’esonerato Luca Bechi, in regia non avrà Jerome Dyson, ai box a causa di un trauma cranico in seguito ad una rissa fuori ad un locale torinese, Bobby Jones ma Charlon Kloof. Regista olandese classe 1990, è un giocatore rapido, che sa giocare per la squadra e, quando serve, sa mettersi in proprio, soprattutto in penetrazione. Al suo fianco agisce Ian Miller: uno dei reduci della scorsa stagione, dopo aver terminato il college (Florida State) ha esordito, da professionista, proprio in Italia, a Jesi, e dopo 4 mesi è passato a Torino. Utilizzabile anche da play maker per la sua buona visione di gioco e capacità di “smazzare” assist, è principalmente un tiratore, abile in uscita dai blocchi e sugli scarichi. Il “back court” lo completa un esordiente in Italia, ovvero Andre Dawkins: 24 anni, 195 cm per 95 kg, è un prodotto della prestigiosa università di Duke, esperienza durata più del solito dopo che il leggendario coach Mike Krzyzewski gli consigliò di fermarsi per una stagione a causa della morte dell’amata sorella. Nel post college ha provato il salto in NBA, mal riuscito, quindi tanta D-League ed ora l’avventura italiana: attaccante poliedrico, capace di far canestro in vari modi, sta iniziando a crescere dopo un girone d’andata non proprio facile. Back up di Kloof e Miller è Jacopo Giachetti: 31 anni, 419 presenze in serie A tra Livorno, Roma, Milano e Venezia, è un altro dei reduci della promozione della passata stagione. Play maker che ama correre, ama attaccare in pochi secondi, non proprio il massimo come visione di gioco ma quando c’è da alzare i ritmi risponde presente. Guido Rosselli è l’altro elemento a completare il reparto esterni: 32 anni, 198 cm per 105 kg, è quanto di più vicino c’è alla parola “gregario”. Agonista, combattente, attaccante negli schemi, in situazione di quintetto atipico aiuta anche da ala forte. In posizione di ala forte troviamo un altro “made in Italy”, vale a dire Stefano Mancinelli: le presenze in serie A sono 416, ottimo difensore, buona presenza, in attacco ha migliorato molto il tiro da fuori e conservato il suo semigancio, che col tempo ha ulteriormente affinato. In posizione di centro un’altra vecchia conoscenza del nostro campionato, Ndudi Ebi: londinese ma in possesso di passaporto nigeriano, 31 anni, in Italia l’abbiamo già visto a Ferrara, Rimini, Imola, Avellino, Virtus Bologna e Roma, oltre ad essere un autentico giramondo, avendo giocato in tutti i continenti tranne l’Oceania. Indiscusso talento, carattere “difficile” per usare un eufemismo, in attacco tira da fuori, è abile sul pick & roll e gioca anche in post, oltre ad essere attivo a rimbalzo sui due lati del campo. A valorizzare ulteriormente il reparto interni dei piemontesi troviamo D.J. White: utilizzabile sia da ala che da centro, ha saltato quasi tutto il girone d’andata per un infortunio alla mano, ma adesso sta dando un aiuto notevole ai suoi. Grande atletismo, presenza a rimbalzo, tecnica, sa allontanarsi dal canestro conservando giocate dentro l’area e in post basso, oltre ad essere un ottimo intimoritore. Tommaso Fantoni è l’ultimo dei reduci della passata stagione, assieme a Miller, Giachetti, Rosselli e Mancinelli. Centro toscano classe 1985, anch’egli torna in serie A dopo 2 anni: non un mostro di tecnica, ma è uno che non sdegna la battaglia vicino a canestro, oltre ad aiutare a rimbalzo e in difesa. La giovane guardia Bruno Mascolo completa il roster che in quintetto inizia con Kloof, Miller, Dawkins, Mancinelli e White. Francesco Padula


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Caserta&dintorni

Specialità di baccalà A Le Quattro fontane arrivano nuovi piatti CASAGIOVE. Il menù de “Le Quattro fontane”, lo storico ristorante in via Quartier vecchio a Casagiove si arricchisce di nuovi gustosissimi piatti. Dall’estro e dalla qualità in cucina degli chef Michele e Francesco sono nate tre portate che confermano e, nello stesso tempo, rinnovano la tradizione culinaria del ristorante. Tutti gli amanti della buona cucina, infatti, da oggi potranno gustare la carbonara di baccalà, la genovese di baccalà e la puttanesca di baccalà, tre varianti ai piatti tradizionali che esaltano il gusto e la qualità di un prodotto che è nella storia de Le Quattro fontane. Il famoso baccalà de Le Quattro fontane, da oggi potrà essere gustato anche nei tre primi piatti che rappresentano delle vere e proprie delizie per il palato perché da un lato conservano il sapore della carbonara, della genovese e della puttanesca, mentre dall’altro valorizzano ed esaltano il gusto del baccalà creando un mix gustosissimo adatto ai palati più esigenti. I nuovi piatti non vanno a modificare quelle che sono le caratteristiche della cucina del ristorante. La filosofia della cucina de Le Quattro fontane è sempre la stessa: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico, solo prodotti freschi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere. Per non rischiare di perdere l’opportunità di partecipare alla festa dei sapori organizzata da “Le quattro fontane” è consigliato prenotare il proprio tavolo allo 0823468970. Con pietanze così gustose il rischio che si corre è quello di rimanere senza un posto a sedere...

Il principe Alessandro di Borbone a Vaccheria CASERTA. Il Principe Alessandro di Borbone delle Due Sicilie officerà la Celebrazione Eucaristica in occasione della III Festività Liturgica della Regina Maria Cristina proclamata beata il 25 gennaio del 2014 nella Basilica di Santa Chiara in Napoli. “‘A Reginella Santa”, come veniva affettuosamente chiamata dai Napoletani la prima moglie del Re Ferdinando II, aveva un profondo legame con San Leucio e con la Vaccheria tanto da donare alle rispettive chiese alcuni paramenti sacri, si dice tessuti con le Sue stesse mani, alcuni dei quali saranno utilizzati durante la Celebrazione Eucaristica. La cerimonia, che si terrà il 31 gennaio alle 11,00 presso la Chiesa della Vaccheria intitolata a Santa Maria delle Grazie, è stata organizzata dalla Delegazione per la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio insieme con l’associazione Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia e con l’Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, voluta dal Re Ferdinando IV di Napoli su progetto del Collecini e completata dal Patturelli, per l’occasione sarà decorata a cura del Garden Club di Caserta, mentre i canti saranno eseguiti dall coro dell’associazione musicale RESONARE FIBRIS diretto dal M° Guglielmo De Maria. Il Principe Don Alessandro Enrico Maria di Bor-

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Gli appuntamenti... I Calatia presentano il loro primo Ep al “Città di Pace” Domenica 24 gennaio presso il Teatro Caserta città di Pace di Caserta, in via Santissimo nome di Maria Puccianiello-Caserta, alle ore 19.00, la band “I Calatia” presenterà il loro primo lavoro discografico, un Ep di 5 brani inediti, il tutto nell’ambito di un full live show del loro repertorio di Etno prog. I Calatia, nati da un’idea del percussionista Luca de Simone e del plettrista Carmine Scialla, sono un gruppo del basso casertano. Sviluppano un progetto del tutto innovativo di costruzione di un genere in cui confluiscono, condensandosi, con fondamenta solide nella musica tradizionale di terra di lavoro, anche tutte le influenze sonore che inevitabilmente formano il vissuto musicale di ognuno di noi, senza ricorrere alla contaminazione della musica di tradizione.

Fausto Mesolella in concerto al “Bianca d’Aponte” Domenica 24 gennaio, alle ore 18, all’Auditorium “Bianca d’Aponte, Via Nobel, Aversa, Fausto Mesolella presenterà “Guitar solo concert”. Un concerto sintesi della sua cinquantennale carriera di musicista, fatto di tante sfumature che vanno dall’esecuzione di testi da lui stesso musicati a brani universalmente conosciuti e appositamente rivisitati per essere eseguiti alla chitarra. Mesolella, anima degli Avion Travel, chitarrista, compositore, arrangiatore eclettico, nella sua più recente evoluzione, si propone anche come cantante eseguendo anche poesie per lui appositamente scritte, e da lui musicate, dallo scrittore Stefano Benni che sono racchiuse in un prezioso lavoro dal titolo “Canto Stefano, alternandolo a progetti con altri artisti, come Raiz e Nada, o solo con la sua chitarra.

Slam Italia, a Caserta il campionato di poesia

Il principe Alessandro di Borbone

bone delle Due Sicilie, figlio del Principe Don Casimiro Maria di Borbone delle Due Sicilie e della Principessa Maria Critina di Savoia-Aosta, è quindi cugino del Principe Carlo, Duca di Castro, Capo della Real Casa Borbone delle Due Sicilie e Gran Maestro degli Ordini Dinastici. Il Principe, ordinato sacerdote a Roma il 22 Dicembre 2007, è Balì Gran Croce di Giustizia dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e Cavaliere dell’Ordine di San Gennaro.

Giovedì 28 gennaio, alle ore 21.30, allo Jarmush Club, in via Cesare Battisti 72 a Caserta, si terrà la tappa casertana del Campionato Nazionale SLAM ITALIA, la Rete Italiana di Poetry Slam coordinata dai poeti Max Ponte e Bruno Rullo. I concorrenti si esibiranno sul palco a turno, con un limite di tre minuti a poesia. Lo slammer sarà valutato da una giuria popolare – composta cioè dal pubblico presente in sala – in base a doti performative e di scrittura. Il Maestro di Cerimonia (MC) designato da SLAM ITALIA, Maria Pia Dell’Omo, condurrà l’incontro, per garantirne correttezza e attendibilità. Il vincitore diverrà finalista di Campionato e potrà concorrere nelle altre tappe italiane, sino alla finalissima, che si terrà nel mese di giugno 2016 e decreterà il vincitore assoluto del Campionato. Per i poeti desiderosi di iscriversi alla gara, si prega di inviare alla mail poetryslam_caserta@libero.it una propria poesia, assieme ai propri nome, cognome, età, comune di residenza e recapito telefonico, con la dichiarazione che le opere inviate sono frutto dell’ingegno o della fantasia dell’autore.


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