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Farmacia Club Salute
Il Gazzettino della
Distribuzione gratuita - Anno 12 - n. 6/2014 - Novembre/Dicembre
COPIA GRATUITA
Speciale Check up Approfondimento Prepararsi al freddo Ricette Tempo di Yogurt
L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA D
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Editoriale Sommario 4
SPECIALE
Una vita di check up
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PREVENZIONE ICTUS
Fibrillazione atriale
APPROFONDIMENTO Prepararsi all’inverno
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DOMANDE
Malattie rare e dimenticate
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BENESSERE
Vitamina D, un’alleata preziosa
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RICETTE
Yogurt per tutti!
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FARMACIE CLUB SALUTE
Bimestrale di informazione al pubblico della Cooperativa Farmaceutica Lecchese Anno 12, n° 6 Novembre/Dicembre 2014 Reg. Trib. Lecco N. 10/03 del 22/09/2003 Direttore responsabile Sergio Meda Comitato Scientifico dottor Paolo Borgarelli, dottoressa Valentina Guidi Collaboratori Laura Camanzi, Patrizia Mantoessi, Federico Meda, Federico Poli Coordinamento redazionale Hand&Made Milano - www.handemade.it Impaginazione e grafica De Marchi di De Marchi Simone - www.de-marchi.com Stampatore Gam Edit Srl – Italy, Via A. Moro, 8 - 24035 Curno (Bg) Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Socio Effettivo A.N.E.S. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
Vietato distrarsi, senza eccezioni
Le scuse, innanzitutto, doverose per un errore verificatosi nel numero 5/2014 del Gazzettino, quello di settembre-ottobre: a corredo delle ricette a base di castagne c’era una foto di quelle “matte”, mentre in copertina compariva un’immagine di castagne edibili. Un malaugurato disguido, una distrazione di cui facciamo ammenda. Ad evitare altre distrazioni, di maggiore entità, nello Speciale vi proponiamo le logiche che suggeriscono i controlli periodici da effettuare dopo i quarant’anni. Rifletteteci. In ottobre, nelle Farmacie Club Salute abbiamo proposto un’attività di prevenzione dell’ictus. Sul sito www.clubsalute.it è scaricabile un’esauriente brochure, mentre a pagina 8 trovate alcuni utili consigli per riconoscere la Fibrillazione Atriale, tra le prime cause del cosiddetto “infarto cerebrale”. L’inverno in rapido avvicinamento si associa a basse temperature e a malanni o disagi di stagione. Come contrastarli, soprattutto come prevenirli efficacemente, è tempo utilmente impiegato: ci riferiamo a raffreddore, influenza, tosse, mal di gola o dolori articolari che accompagnano la stagione fredda, spesso umida, che coglie tutti, non solo chi è cagionevole di salute. Migliore senza zucchero aggiunto, ma bianco o colorato, cremoso o light, poco importa: lo yogurt è un alimento sano e nutriente, che ha piena dignità in un equilibrato regime alimentare. La sua assunzione regolare protegge le mucose dell’intestino e contrasta l’insorgenza di tumori al colon-retto.
SM
Associata al sistema Confindustria
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Una vita di check up Entrati negli “anta” è bene verificare periodicamente il proprio stato di salute: il corpo, infatti, tende ad avere qualche problema in più e scoprirlo il prima possibile può fare davvero la differenza In realtà la parola “check up” appartiene al passato, quando si parlava di tagliandi annuali per controllare lo stato di salute, con esami generici e molto costosi. I risultati non hanno dato ragione a questo approccio preventivo e si è giunti a elaborare le tabelle degli screening: un ragionamento più selettivo, che prende in considerazione i fattori di rischio e li incrocia con l’età, il sesso e lo stile di vita. Prima ancora dello screening c’è però la routine: d’accordo con il medico di base è bene accertarsi dei propri valori di glicemia, colesterolo e emocromo attraverso periodici esami del sangue.
TEST BASE Il test della glicemia determina il livello della concentrazione di glucosio nel sangue e, in ottica preventiva, il rischio di contrarre il diabete. Il quale, è bene ricordarlo, aumenta fisiologicamente con l’età. Con gli esami del sangue si individuano anche i valori di colesterolo in eccesso. Il colesterolo è un
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lipide capace di depositarsi sulle arterie formando delle placche (ateroscelerosi) che rallentano o addirittura impediscono il passaggio del sangue, incrementando il rischio di ictus e infarto. A una certa età il medico consiglierà di ripetere ciclicamente gli esami delle transaminasi e il TSH. Rispettivamente un controllo sul fegato e un’indagine sull’efficienza della funzione tiroidea. Anche le urine e le feci, con il tempo, andranno periodicamente analizzate. È il miglior modo per diagnosticare il malfunzionamento dei reni o individuare infezioni e malattie che riguardano organi interni come intestino, fegato e pancreas.
CUORE Con il passare degli anni i vasi sanguigni diventano sempre meno elastici, rendendo più difficoltoso il flusso ematico verso gli organi principali, come cervello, cuore e reni. Una richiesta di pressione maggiore può causare ipertensione, malat-
Speciale
tia silente, poco percepita dal paziente ma che può dare ripercussioni su cervello, reni e occhi. Oltre a rappresentare uno dei maggiori fattori di rischio per ictus e cardiopatia ischemica. Parlando di cuore non possiamo dimenticarci dell’elettrocardiogramma (ECG), l’esame-simbolo per avere informazioni sull’attività del muscolo cardiaco. Dopo i 55 anni di età, è stato calcolato che due attacchi cardiaci su cinque non vengono diagnosticati, ecco perché è importante un costante monitoraggio cardiaco.
«Se i valori degli esami base sono fuori norma, lo stile di vita, prima dei farmaci, è il mezzo più efficace per farli tornare a posto. Un paziente avveduto e di buon senso si adegua a questo cambiamento di vita» Umberto Veronesi
COLON Superati i cinquant’anni è bene ragionare di esami preventivi per forme tumorali al colon retto (la seconda causa di morte per neoplasia in Italia). Si inizia con la ricerca del sangue occulto nelle feci (screening colonrettale) che permette di riscontrare perdite ematiche dall’apparato gastrointestinale. Il tumore, nella maggior parte dei casi, origina da un polipo che sanguina a fasi alterne (per questo l’esame va ripetuto regolarmente ogni due anni). Il test si può eseguire a casa, con un kit che dovrà essere riconsegnato in farmacia per l’invio in laboratorio. Un esito positivo non sancisce la presenza di polipi o di una forma tumorale all’interno dell’intestino, soltanto la presenza del sanguinamento. Un campanello d’allarme per sottoporsi alla colonscopia, ovvero l’esplorazione visiva del grosso intestino con una sonda flessibile.
PROSTATA Anche la visita urologica deve diventare un’abitudine consolidata, sia a scopo preventivo che di controllo. Sintomi come il frequente bisogno di urinare, senso di insufficiente svuotamento della vescica, minzione dolorosa sono validi motivi per una esplorazione rettale da parte dell’urologo (sta-
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Speciale to della ghiandola prostatica) e per un test Psa, il controllo nel sangue che misura l’antigene prostatico specifico. A valori troppo elevati corrisponde un disturbo della ghiandola prostatica, sia esso una banale infiammazione, una fastidiosa infezione o un tumore.
MAMMOGRAFIA E PAP TEST Il Ministero della Salute suggerisce, dopo la mezza età, una mammografia e un pap test ogni due anni. Alcuni esperti, tra cui Umberto Veronesi, consigliano anche di anticipare, sui 35-40, un primo screening. La mammografia è un esame radiologico per la diagnosi del carcinoma della mammella, il pap test il prelievo di una piccola quantità di cellule del collo dell’utero. Quest’ultimo consente di diagnosticare precocemente la presenza di forme preinvasive di un tumore che può svilupparsi e diventare pericoloso dopo 10-15 anni.
UDITO E VISTA Tendono entrambi a diminuire dopo i sessant’anni, nella cosiddetta “terza età”. Ma il problema può essere accelerato da comportamenti sbagliati in gioventù o stili di vita discutibili. Per la vista, oltre a una valutazione della capacità visiva, con il controllo della pressione l’’osservazione della parete interna dell’occhio si può diagnosticare precocemente malattie tipiche degli anziani, come cataratta (perdita di trasparenza del cristallino), glaucoma (l’aumento costante della pressione intraoculare condiziona il funzionamento del nervo ottico) e degenerazione maculare (una parte della retina si logora e c’è una diminuzione della visione centrale). Passando all’orecchio, la visita dall’otorino può essere più sporadica, ogni tre anni è sufficiente. Un esame audiometrico (l’ascolto in cuffia di determinati suoni) è quello che ci vuole per misurare la soglia uditiva di un soggetto. di Federico Poli
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DA NON DIMENTICARE MOC Dopo la menopausa alle donne è consigliata una verifica della densità ossea attraverso la Mineralometria ossea computerizzata (Moc), diagnosi radiologica per individuare in tempo utile i segni dell’osteoporosi e della sua evoluzione. POLMONI Esiste un esame, il TC-spirale, che consente l’identificazione di lesioni polmonari di piccole dimensioni (quindi potenzialmente curabile). È consigliato nelle persone fortemente fumatrici. MELANOMA L’osservazione dei nei (cambio di colore, dimensione, se dà prurito) spetta al paziente, il quale si dovrà rivolgere poi a un dermatologo per le valutazioni del caso. L’autosservazione, nel caso della pelle, è un ottimo strumento di prevenzione e consente ottime probabilità di guarigione.
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È possibile È possibile prevenire prevenire 3 ICTUS 3 ICTUS SU 4SUcausati 4 causati da da Fibrillazione Fibrillazione Atriale Atriale Sapere oSapere meno o semeno si ha la se Fibrillazione si ha la Fibrillazione Atriale Atriale è il primo è il passo primo verso passo la verso prevenzione la prevenzione dell’Ictusdell’Ictus
persone molte chepersone ne soffrono che ne soffrono valentementevalentemente gli anziani, ma gli solo anziani, molte ma solo presentano non presentano disturbi e ignodisturbi e ignoin Italia esistono in Italia piùesistono di 30.000 più dinon 30.000 ranosono di avererano questo di avere problema. questo problema. persone giovani persone chegiovani ne sono che ne state colpite,state anche colpite, in modo anche inva-in modo invalidante. lidante. La Fibrillazione Atriale è Atriale è La Fibrillazione Come prevenire Come l’ictus? prevenire l’ictus? causa di 1 causa Ictus su ed è su 5 ed è di 15 Ictus Con una vitaCon sanauna (non vita fumando, sana (non fumando, quindi un importante fattore quindi un importante fattore facendo attività facendo fisica,attività alimentanfisica, alimentandi rischio. di rischio. dosi correttamente, dosi correttamente, non abu- non abusando di alcool sando edi droghe) alcool e droghe) e Chi é a rischio, Chi é a rischio, controllandocontrollando Pressione Arteriosa, Pressione Arteriosa, qualiesono quali i sintomi sono i sintomi Fibrillazione Fibrillazione Atriale, Colesterolo Atriale, eColesterolo e come scoprire e come scoprire la la Glicemia. Glicemia.
Fibrillazione Fibrillazione Atriale Atriale
uesta è la uesta racco-è la 2raccoIctus su 32 potrebbero esIctus su 3 potrebbero esFibrillazione La Fibrillazione Atriale colpisce Atriale colpisce mandazione mandazione di tutte di tutte sere evitatisere con evitati stili di con vita stili La di vita mediamente mediamente il 2% degli adulti. il 2% degli Il adulti. Il le associazioni le associazioni imimadeguati ed individuando i adeguati ed individuando i rischio di FA rischio cresce di con FA l’età: cresce 1 con l’età: 1 pegnate perpegnate la lotta per fattori la lottadi rischio. fattori di rischio. persona su 4, persona oltre i 40 su anni, 4, oltre prei 40 anni, preus come all’Ictus la National come Stroke la National Stroke senta elementi senta di elementi rischio per di la rischio per la ciation oAssociation ALICe (Associazione o ALICe (Associazione comparsa dicomparsa FA. di FA. Cos’è la Fibrillazione Cos’è la Fibrillazione Atriale? Atriale? a Lotta all’ICTUS per la Lotta Cerebrale). all’ICTUS Cerebrale). Le caratteristiche associate ad associate ad Fibrillazione La Fibrillazione Atriale è unAtriale dièLeuncaratteristiche diosa sono Mal’Ictus cosa sono e la Fibrillal’Ictus e laLa Fibrillaelevatoil rischio elevato di Fibrillazione rischio di Fibrillazione sturbo del sturbo battito del cardiaco: battito il cardiaco: Atriale? zione Atriale? Atriale sono: Atriale sono: cuore batte cuore in modo batte irregolare in modo e irregolare e ● età oltre età oltre 65 anni perde la capacità perde di la contrarsi capacità di in contrarsi in 65● anni ’è unCos’è ictus,un come ictus, come ● ipertensione ● ipertensione modo coordinato, causando un causando un venirlo prevenirlo e cos’è e cos’èmodo coordinato, ● obesità ● obesità “ristagno” di“ristagno” sangue e ildirischio sangue die il rischio di ibrillazione la Fibrillazione Atriale Atriale ● diabete ● diabete formazione di formazione coaguli (grumi di coaguli soli- (grumi soli● problemi cardiaci ● problemi cardiaci dificati di sangue). dificati di sangue). ctus perUn il cervello Ictus perequivale il cervello equivale ● disfunzione ● tiroidea disfunzione tiroidea I coaguli I coaguli immettersi possononella immettersi nella n infartoadper unilinfarto cuore:per anche il cuore: anchepossono ● apnee notturne apnee notturne circolazione circolazione sanguigna esanguigna arrivare e● arrivare l cervello, per infatti, il cervello, una infatti, fitta una fitta ● broncopatie ● broncopatie croniche ostruttive croniche ostruttive al fornicervello al causando cervello un causando Ictus un Ictus di “tubature” rete di (arterie) “tubature” forni(arterie) ● insufficienza ● insufficienza renale renale Ischemico. Ischemico. continuamente sce continuamente ad ogni ad ogni ● abuso di bevande ● abuso alcooliche di bevandee alcooliche e La Fibrillazione La Fibrillazione Atriale è l’anomaAtriale è l’anoma, il sangue parte, necessario il sangue per necessario il per il cocaina. lia ritmo cardiaco lia del ritmo piùcardiaco comune più cocaina. comune tto funzionamento. corretto funzionamento. Se queSedel quesintomi sintomidella più comuni della nella popolazione nella popolazione adulta. In Italia adulta.I In Italia più Icomuni usso viene sto flusso interrotto, vienequella interrotto, quella Fibrillazione Fibrillazione Atriale sono:Atriale sono: colpisce circa colpisce 1.000.000 circadi1.000.000 perdi perdel cervello parte perde del cervello l’apporto perde l’apporto ● senso battito di cardiaco battito cardiaco con 120.000 sone, con nuovi 120.000 casi ogni nuovi casi ogni di● senso sigeno di e subisce ossigenoune danno, subisce unsone, danno, “strano”, irregolare “strano”, e/o irregolare veloce e/o veloce anno. anno. e moltoanche grave.molto grave. ●nel difficoltà difficoltà respirare nelsotto respirare sotto I dati si riferiscono I dati sisolo riferiscono ai casi acsolo ai●casi acs rappresenta L’Ictus rappresenta la prima causa la prima causa sforzo (dispnea) sforzo (dispnea) certati,di ma quelli certati, totali masono quelliintotali re- sono in revalidità die invalidità la terza causa e la terza di causa ● facile affaticamento facile affaticamento (astenia). (astenia). altà preben più altànumerosi ben più perché numerosi ● perché e; si crede morte; chesicolpisca crede che pre-colpisca
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Molte persone affette da Fibrillazione Atriale non presentano sintomi (Asintomatica), specialmente quando la frequenza cardiaca non è eccessiva. La Fibrillazione Atriale Asintomatica è particolarmente pericolosa perché la persona che ne soffre non viene avvertita dal proprio corpo e averla senza sentirla vuol dire non curarla aumentando notevolmente il rischio Ictus. Cosa fare per scoprire la fibrillazione atriale? In circa un terzo dei casi la Fibrillazione Atriale rimane asintomatica e non è diagnosticata. Spesso inoltre la Fibrillazione Atriale si presenta in forma Parossistica (va e viene). È quindi indispensabile un approccio proattivo di medici, farmacisti e pazienti che permetta di generare il sospetto di Fibrillazione Atriale controllando il proprio battito cardiaco attraverso la palpazione del polso o misuran-
dosi la pressione arteriosa con apparecchi automatici dotati di algoritmi (validati) in grado di indicare la possibile presenza di Fibrillazione Atriale. Gli apparecchi validati per lo screening della Fibrillazione Atriale devono riportare chiaramente nel manuale d’uso o nella confezione questa indicazione d’uso. Le funzioni per la rilevazione del “battito irregolare” (IHB - Irregular Heart Beat) previste in molti apparecchi per la misurazione della pressione arteriosa non sono in grado, se non specificatamente documentato e previsto, di effettuare un accurato screening della Fibrillazione Atriale.
L’importanza dello screening e la cura della Fibrillazione Atriale La cura della Fibrillazione Atriale La Fibrillazione Atriale e le conseguenze ad essa correlate possono essere curate o tenute sotto controllo soprattutto se diagnosticate in tempo. Per maggiori informa-
(*) Stime pubblicate nelle linee guida NICE-NHS (Sistema Sanitario Nazionale Inglese) e applicate ai dati di prevalenza sulla FA in Italia.
zioni chiedi al tuo medico curante. La prevenzione dell’Ictus in Farmacia Le farmacie sostengono la campagna per la prevenzione dell’Ictus e lo screening della Fibrillazione Atriale della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG). Per maggiori informazioni chiedi al tuo farmacista o rivolgiti al tuo medico di fiducia. Grazie all’introduzione progressiva di nuovi servizi professionali e tecnologie anche per uso domiciliare, le farmacie sono in grado di rispondere alle crescenti esigenze di salute ed essere sempre più vicini al cittadino. Al tuo farmacista puoi sempre rivolgerti con fiducia! ■
Dati recenti dimostrano come lo screening della Fibrillazione Atriale, unitamente alla misurazione della Pressione Arteriosa può contribuire a: evitare 2.500 Ictus fatali e far risparmiare 250.000.000 euro alla collettività*.
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Sintomi Influenzali
“Ai primi sintomi,
agisci subito! Aiuta tutti ad essere più forti dell’inverno”
Quest’anno hai già pensato a proteggerti dai sintomi delle malattie da raffreddamento? Ci sono medicinali omeopatici che possono aiutare a proteggere l’organismo dall’influenza e dalle sindromi influenzali. Sono medicinali utilizzati con soddisfazione in tutto il mondo, da milioni di persone. Grazie alla loro specificità omeopatica, sono indicati per adulti, bambini e anziani. Sono semplici da usare, pratici e generalmente privi di effetti collaterali.
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Approfondimento
PREPARARSI AL FREDDO
AMICI PER L’INVERNO
La stagione che presenta il freddo come una costante e da sempre espone la popolazione (di qualsiasi età) a una serie di malanni e guai fisici - dal raffreddore all’influenza, dalla tosse al mal di testa ai dolori articolari - si può agevolmente contrastare. Oltre ai farmaci ci soccorrono i comportamenti accorti e soprattutto le piccole precauzioni utili a prevenire una serie di rischi. Vediamo insieme problemi e rimedi con l’aiuto del professor Stefano Govoni, farmacologo a Pavia di Gianni Poli
«Le temperature via via sempre più rigide», esordisce Stefano Govoni, docente di Farmacologia all’Università di Pavia, «il freddo intenso e continuativo, l’umidità impongono alcune precauzioni per i soggetti di ogni età, ma in particolare per gli anziani e i bambini, certamente i più esposti ai rigori della stagione e ai rischi che ne conseguono. Un monito sempre utile, da tenere a memoria: l’aria fredda e secca propizia i virus influenzali, l’ipotermia fa il resto». Le basse temperature, insomma, non portano vantaggi. Ma il primo suggerimento viene dal buon senso, non certo dal medico: «È bene premunirsi, controllando in anticipo lo stato di finestre e porte in casa. Gli infissi in buone condizioni devono poter sigillare la vostra salute, evitando gli spifferi che dei raffreddori sono uno dei presupposti, non solo per i sintomi di un malanno influenzale». Quanto al raffreddore «non trattato per tempo può trasformarsi in una patologia più seria, farsi bronchite o addirittura una polmonite. Per questo c’è il medico, quando il raffreddore persiste o tende a peggiorare è opportuno rivolgersi al camice amico, in sottordine al farmacista, per un trattamento specifico».
ABBIGLIAMENTO Altro dato, assolutamente opportuno, è ragionare di come vestirsi, non semplicemente di come coprirsi. «Nulla vieta di attrezzarsi con sciarpe, guanti e cappelli, per essere il più possibile riparati. Anche in casa ricordatevi di privilegiare gli abiti caldi e soprattutto di togliervi di dosso quelli umidi in caso di ritorno dopo un acquazzone, anche se l’ombrello vi ha in parte riparati. Mai farsi asciugare adosso gli indumenti che hanno preso acqua, così come è utile non sostare a lungo in luoghi molto umidi o freddi. Consiglio per i nonni che assecondano i nipotini portandoli nei palazzi del ghiaccio o nelle patinoire: lasciate che frequentino lo sport che amano ma fate in modo di accompagnarli e riprenderli per tempo senza sostare lì con loro. I ragazzi si muovono, stare fermi al freddo non è mai una buona idea». Chi non dispone in casa di termosifoni è bene che si cauteli con altre fonti di calore, stufette ovviamente a norma di legge, ma la prima forma di contrasto al freddo è la corretta alimentazione: «Ricordate-
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Le piante di contrasto all’inverno Per contrastare i raffreddori invernali un ottimo rimedio viene dalla natura attraverso le piante medicinali, prime fra tutte eucalipto e menta. Ma anche lauro e zenzero svolgono egregiamente la loro funzione terapeutica. Vediamoli in estrema sintesi. Eucalipto - Adattissima per liberare le vie respiratorie, la sua essenza si trova in commercio in gocce da diluire in acqua bollente. Con la tecnica dei fumenti, basta un recipiente che contenga il liquido, ci si copre la testa con un asciugamano e si aspirano i vapori, col risultato di non avere più il naso otturato dal muco. Lauro o alloro – Provvidenziale alleato contro gli stati febbrili grazie alle foglie avvolte in una garza bagnata che sono in grado di abbassare la temperatura corporea. Può essere impiegato anche nel trattamento dell’emicrania in quanto favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni la cui costrizione è spesso causa del mal di testa. Rosa canina – Utile per rafforzare le difese immunitarie trova per questo impiego in prevenzione. Reperibile sotto forma di capsule e sciroppo, è in commercio anche in soluzioni da sciogliere in acqua.
vi che i cibi caldi, soprattutto quelli ad alta tonalità proteica, e le bevande calde non alcoliche svolgono un’efficace azione di contrasto al freddo. Pure un’ottima azione di prevenzione agli stati influenzali è garantita dalla vitamina C, ben presente nelle spremute di agrumi (appena fatte, mai lasciarle a riposare o metterle in frigorifero, perdono gran parte della loro efficacia) in particolare arance e pompelmi. In caso di pigrizia nulla vieta di assumere vitamina C in compresse o di usufruire dei complessi vitaminici. Frutta e verdura di stagione aiutano non poco».
Approfondimento
PREPARARSI AL FREDDO
ULTERIORE SUGGERIMENTO Ai primi sintomi d’influenza – dolore alle ossa, mal di testa, mal di gola, astenia – concedetevi una bella dormita dopo un té caldo con limone (se siete abituati, latte e cognac vanno bene in alternativa). Quanto ai dolori articolari, è noto che d’inverno si acuiscono, in ragione di freddo e umido che favoriscono le infiammazioni, per colpa dei colpi d’aria), di nevralgie o di rigidità. «Bisognerebbe in primo luogo consultare un reumatologo o un ortopedico per stabilire le cause del disagio, ben evidente: potrebbero essere forme di artrite, artrosi, discopatia o esito di un trauma. Sul versante femminile sono anche molto comuni nelle donne in post menopausa. In alcuni casi i dolori articolari sono problemi transitori, risolvibili con gli analgesici e gli antinfiammatori non steroidei, (tachipirina e aspirina), ma pure con impacchi di calore e fisioterapia. Chi soffre di infiammazioni articolari deve comunque mantenere le parti che dolgono al riparo da umido e gelo». Per le mani, insomma, bastano i guanti.
Olio, tisane e infusi Tisane, preparati magistrali oltre agli infusi per il bagno possono intervenire in maniera sana e naturale. In particolare: Olio essenziale di pino silvestre – Per migliorare la respirazione e agevolare l’espettorazione del muco. Tisane alla menta – Contro i raffreddamenti stagionali, aiutano a pulire le mucose faringee Tisane allo zenzero – Efficaci contro i sintomi influenzali quali raffreddore e mal di gola. Infusi a base di alvea e malva. Ideali contro la tosse.
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Approfondimento
PREPARARSI AL FREDDO
Frutta e verdura combattive In primo luogo vanno privilegiati i frutti più ricchi di Vitamina C, quale arance e pompelmi, per rinforzare le difese immunitarie e prevenire dai raffreddori alle classiche febbriciattole invernali. Ma un ottimo coadiuvante per l’inverno sono anche banane, per le evidenti proprietà nutritive e la ricchezza di potassio, un minerale che dà supporto al cuore e all’intero sistema cardiovascolare. Nè vanno dimenticate le svariate specie di mele, se ne contano quasi un centinaio presenti sui nostri mercati, saporite e gustose, e di pere, anch’esse numerose, che soprattutto i bambini prediligono. Ulteriore consiglio per tutti sono i kiwi prodotti in Italia, ricchi di Vitamina C. Per fare il pieno di salute, anche in prevenzione, non vanno dimenticate le verdure di stagione, quindi a chilometro zero o comunque molto contenuto. Le novità del periodo invernale sono i prodotti orticoli come il cavolo e il broccolo in tutte le varianti di forma e di colore ideali per es-
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sere cotti e serviti con preparazioni diversissime: si va alle zuppe ai condimenti così come associati alle pietanze in gustosi contorni. Non dimenticate i funghi, da soli o in associazione con piatti di carne, e non poche verdure in foglia, spinaci o cime di rapa, ottimi come contorno o come condimento di paste fresche o secche. Ricchi di acido folico ma in particolare di ferro, gli spinaci sono prescrivibili in tutti i casi di integrazione di ferrina. Il caso delle cime di rapa è addirittura esemplare: oltre a sposarsi con le orecchiette, piatto tipico della cucina meridionale, non solo pugliese, hanno un versante proteico molto ricco: possono sostituire autonomamente carne e pesce, oltre a essere ricche di acido folico e antioassidanti, ideale come ripulitori dell’organismo dalle tossine. Quanto alle insalate, nel periodo spicca il songino, o valeriana, da consumare sempre come contorno fresco, condito sapientemente con olio extravergine e un pizzico di sale. Altro ortaggio utile i finocchi, agevolatori della digestione, senza dimenticare l’indivia, i cardi, i porri, il radicchio, verdure di stagione. Le carote, poi, sono presenti tutto l’anno, non solo d’inverno, e se ne può usufruire secondo appetito e palato.
Sintomi del raffreddore e dell’influenza?
è una calda cura che li combatte in fretta.
È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Non utilizzare nei bambini di età inferiore ai 12 anni. Autorizzazione su domanda del 17/02/2014.
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Domande Malattie rare e dimenticate Facciamo chiarezza sui “Rare Disorders”, le patologie eradicate (una sola, il vaiolo), quelle di incidenza sempre più ridotta senza dimenticare la salute degli immigrati, decisamente diversa dai luoghi comuni che circolano
“Nessuna malattia è così rara da non meritare attenzione”. Un claim, come dicono i pubblicitari, di sicuro effetto, ben riuscito. Purtroppo soltanto un ottimo enunciato perché una “malattia rara” ha il difetto di essere tale, colpendo non oltre cinque persone ogni 10.000 abitanti. Anche se la bassa incidenza nella popolazione non la rende per questo insignificante coinvolge comunque centinaia di migliaia di persone, se non milioni, nel mondo - la sua “rarità” non è economicamente conveniente dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo di un farmaco che se occupi, che la contrasti. Non a caso per queste patologie si parla di “farmaci “orfani”, principi attivi che, proprio a causa della frammentazione delle singole patologie, faticano ad incontrare l’interesse economico delle case farmaceutiche. Sarebbero utili per una o più patologie ma non sono convenienti per chi le studia e le produce.
In inglese le Malattie Rare si chiamano Rare Disorders, ma è difficile anche mettere ordine in una panorama di patologie di cui nemmeno si conoscono i confini: l’Organizzazione mondiale della Sanità suppone che siano fra le 7.000 e le 8.000, ma c’è chi giudica questo numero inferiore alla realtà. Di sicuro nessuno lo farà mai diminuire. Negli Stati Uniti si sono provvisti di un organismo che raduna tutte le organizzazioni di volontariato che si occupano di Malattie Rare. L’Unione Europea ha cercato qualcosa di simile, ha coinvolto gli Stati in un programma coordinato d’intervento. Da noi è stato istituita una rete di nazionale delle malattie rare che, a suo modo, funziona: in Italia sono nati i Presidi assistenziali sovraregionali per le patologia “a bassa prevalenza”. È bastato giocare sulle parole, cambiando la definizione, il risultato non muta. Di meritorio - se ne occupò il dottor Claudio Cavazza quando era ai vertici di Sigma Tau - c’è un dizionario,
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Domande ormai datato, delle Malattie rare. Per il resto tutto si affida alle associazioni dei Pazienti, in perenne affanno perché in difetto di coordinamento. Anche l’Aids, all’inizio, fu rubricato come malattia rara. Esiste comunque in Italia un elenco ben definito di malattie rare per le quali il Sistema sanitario nazionale riconosce l’esenzione. Basta consultare il sito del Centro Nazionale Malattie Rare legato all’Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it/cnmr/). Funziona ottimamente anche il portale orpha.net (www.orpha.net) che si occupa di malattie rare e di farmaci orfani.
UNA SOLA MALATTIA ERADICATA Per malattia eradicata s’intende una patologia scomparsa dal panorama sanitario: solo il virus del vaiolo gode di questo status, in quanto fu stabilita la sua scomparsa nel 1979, quando si accertò che nessun caso era comparso nel mondo negli ultimi due anni. Colera e tubercolosi, al contrario, sono ancora presenti: il primo soprattutto nelle zone povere dove l’acqua è contaminata e le condizioni igieniche sono scarse, mentre la seconda ha conosciuto una nuova ondata di diffusione legata ai fenomeni di emigrazione dei popoli. Non poche patologie hanno visto drastiche riduzioni grazie alle vaccinazioni di massa: morbillo, orecchioni, rosolia e pertosse (la tosse convulsa) sono
LA GIORNATA MONDIALE DÀ UNA MANO Renza Barbon Galluppi, Presidente UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare onlus) non ha dubbi: “Le Associazioni dei pazienti sono più propositive, le istituzioni più sensibili e le imprese più impegnate nella ricerca. Le malattie rare non sono più il deserto di alcuni anni fa e la Giornata Mondiale ne è un esempio. Si celebra l’ultimo giorno di febbraio per dare visibilità alla comunità dei pazienti che pur avendo una patologia rara possono provare a vivere “bene”, ovviamente se presi in carico tempestivamente e in maniera corretta”.
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fenomeni con un’incidenza molto relativa: soprattutto sono statisticamente irrilevanti i decessi a causa di queste patologie. Varicella e scarlattina sono una costante ancora rilevante a scuole aperte. L’Esantema subitum, conosciuto come VI malattia e che colpisce soprattutto i bimbi più piccoli, si deve a un herpesvirus cugino di quello della varicella, ma è soltanto un problema di febbre per due o tre giorni. Il Megaloeritema infettivo, detto anche V malattia, non dà quasi mai febbre. In aumento la Mononucleosi, non altro che un persistente mal di gola virale, accompagnato a volte da macchioline, rigonfiamento dei linfonodi e febbre. Un grande generatore di stanchezza, meglio di spossatezza. Anche la mononucleosi guarisce senza terapia e senza conseguenze.
LA SALUTE DEI MIGRANTI Contrariamente a quanto ritengono i mal pensanti, la maggior parte di coloro che giungono in Italia per rimanervi è fondamentalmente in buona salute. Per un motivo semplicissimo: decide di emigrare solo chi se le sente, chi sta bene. Diverso è il caso di chi fugge da guerre e carestie, costretto a migrare per salvare la pelle. Una volta nel nostro Paese, però, gli immigrati vedono progressivamente il loro stato di salute impoverirsi, poiché esposti a molti fattori di rischio legati a condizioni di vita generalmente precarie. Il sistema italiano di sorveglianza Passi fornisce un quadro confortante degli stranieri “regolari” di età compresa tra 18 e 69 anni: questo gruppo di popolazione percepisce in modo migliore il proprio stato di salute rispetto agli italiani e riferisce meno sintomi depressivi. Identica ai nativi italiani è la propensione al fumo, al consumo di alcol mentre inferiore è l’eccesso ponderale. Meno sovrappeso e meno obesità, ma il diabete colpisce anche loro, in quanto aree più disagiate della popolazione. Il Servizio sanitario nazionale garantisce loro un buon livello di accesso all’uso dei farmaci, con un livello di spesa che, tenuto conto dell’età giovane della popolazione immigrata, è molto contenuto. I dati stilati a fine 2012 riferiscono di oltre 5 milioni di immigrati regolari in Italia, pari all’8,3% della popolazione di Sergio Meda
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Benessere Preziosa alleata del sistema immunitario L’importanza della vitamina D è nota: è di supporto allo sviluppo e al mantenimento di uno scheletro sano ed è anche in grado di modulare la risposta immunitaria
La vitamina D contribuisce ad assorbire ed utilizzare in modo normale elementi come calcio e fosforo ed è quindi indispensabile per lo sviluppo di uno scheletro sano nei bambini in crescita così come per rinforzare le ossa negli anziani. La vitamina D, si comporta come un ormone, nel senso che viene sintetizzata in un distretto, ma svolge la funzione in un’area distante. Diverse sono le funzioni extrascheletriche tra cui la modulazione della risposta immunitaria attraverso l’attivazione dei Linfociti B. Benché la carenza di questo nutriente non sia frequente, la maggior parte delle persone non raggiunge i livelli di vitamina D ottimali. Alcuni studi hanno evidenziato una stretta e salutare associazione tra un maggior livello di vitamina D e un corretto profilo lipidico (Colesterolo totale, Hdl, Ldl, Tg). Eventuali deficit hanno come conseguenza un aumento del rischio di osteoporosi e fratture negli anziani, tumori (seno, prostata, colon), malattie autoimmuni, tubercolosi, patologie cardiovascolari.
GLI ALIMENTI CHIAVE Ci sono alcuni alimenti come il tonno, le uova, il salmone, la trota iridea, il latte e i suoi derivati che rappresentano le fonti alimentari principali, ma che ne forniscono solo il 20% del fabbisogno. Il resto viene sintetizzato
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dal nostro organismo in seguito all’esposizione al sole. Sotto il consiglio del medico e del pediatra per i più piccoli, soprattutto nei mesi invernali è possibile integrare la nostra dieta con un precursore inattivo, il colecalciferolo o vitamina D3, che viene depositato nel tessuto adiposo in attesa di essere utilizzato. Secondo le Linee guida l’apporto giornaliero consigliato dall’EFSA (Ente europeo per la Sicurezza alimentare), è di 300 U.I. fino a 6 mesi, 400 U.I. da 1 a 8 anni, 600 U.I. durante gravidanza e allattamento, per arrivare negli adulti fino a 1000 U.I. (pari a 25 mcg). Anche l’esposizione alla luce solare consente di produrla nel modo migliore, non sempre però è possibile sottoporsi a un’adeguata esposizione quotidiana. Può cosi capitare, in autunno e in inverno, di dover far fronte a malesseri da raffreddamento. La vitamina D è un elemento che preserva il buon funzionamento del sistema immunitario. In conclusione quanto più adeguati sono i livelli di vitamina D nel corpo, maggiore è la protezione nei confronti di un’ampia gamma di patologie anche importanti tra cui diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi, alzheimer, infezioni comprese quelle delle vie respiratorie così frequenti in inverno e cancro dal momento che la vitamina D ha un ruolo importante nella regolazione delle risposte immunitarie. Risulta utile anche in alcune affezioni gengivali e l’assunzione quotidiana di vitamina D può limitare l’ulteriore riduzione del tessuto osseo correlato alla patologia paradontale. Infine alcune persone affette da psoriasi trattate a basse dosi di vitamina D hanno tratto benefici e i sintomi di questa patologia della cute sono migliorare. In farmacia sono disponibili integratori in compresse per gli adulti e in gocce per i bambini, resta sempre valido, in forma di sciroppo o capsule, l’olio di fegato di merluzzo non propriamente gradevole al gusto e anche per questo motivo affiancato da prodotti il cui sapore (palatabilità) è stato decisamente migliorato. di Patrizia Mantoessi, farmacista a Monza
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Ricette Yogurt per tutti! Lo yogurt è un alimento sano e nutriente, che a ragione merita un posto fisso in un corretto regime alimentare. Derivato dal latte ha, rispetto a quest’ultimo, una migliore digeribilità, un potere saziante maggiore e azione disintossicante, antinfiammatoria e protettiva. «Lo yogurt», aggiunge Giovanni Seveso, specialista in Scienze dell’alimentazione e dietetica, «aiuta a migliorare le difese immunitarie, stimola la flora intestinale regolarizzandone la funzionalità e facilita l’assorbimento del calcio nelle ossa. Il basso contenuto di lattosio (pari al 3%) lo rende adatto anche a chi mostra lievi intolleranze al latte».
quarto del fabbisogno giornaliero raccomandato che aiutano ad attenuare i disturbi della menopausa e a rafforzare il sistema immunitario. I fitosteroli presenti, inoltre, sono un valido aiuto nella prevenzione di malattie cardiovascolari. Lo yogurt di soia può essere consumato dagli intolleranti al prodotto vaccino o da chi, per ragioni etiche o salutistiche, preferisce non consumare prodotti di derivazione animale». di Laura Camanzi
ANIMALE O VEGETALE Il contenuto nutrizionale dello yogurt varia in base al tipo di latte utilizzato: da un latte intero si ottiene uno yogurt più “grasso” rispetto a quello ottenuto da latte scremato o parzialmente scremato. Ma non è solo della materia prima di partenza che bisogna tenere conto; eventuale aggiunta di zuccheri e dolcificanti, introdotti in seguito per modificare il sapore e correggere il gusto acidulo che non a tutti piace, possono raddoppiare, se non triplicare, le calorie del prodotto finale. Se ne trovano in commercio di tutti i tipi, ma gli yogurt si possono anche preparare facilmente in casa, con vantaggi sia in termini economici sia di qualità, come precisa Seveso: «dal momento della produzione a quello del consumo dovrebbe passare il minor tempo possibile, al fine di trarre tutti i vantaggi possibili dai microrganismi presenti in questo alimento e che tendono a diminuire mano a mano si avvicina la data di scadenza». Lo yogurt si può ottenere dal latte di qualsiasi animale, che sia vacca (il più comune), capra (più digeribile), pecora (dal gusto forte e potere calorico elevato) o asina (ipoallergenico, grazie al basso contenuto di caseine, e destinato soprattutto ai pazienti in età pediatrica che mostrano intolleranze al lattosio). Anche al latte di soia si può applicare lo stesso processo di fermentazione per ottenere uno prodotto di origine vegetale. «Lo yogurt di soia presenta, rispetto allo yogurt tradizionale, una maggiore presenza di antiossidanti, in particolare di isoflavoni - 15 mg per 100g di prodotto, sufficienti a coprire un
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Tarte tatin di pere e yogurt
Ingredienti: 2 grosse pere, 250 g di farina, 200 g di burro, 200 g di zucchero, 200 g di yogurt al naturale, 2 uova, mezza bustina di lievito, succo di limone, un pizzico di sale. Preparare il caramello scaldando in un pentolino 100 g di zucchero, due cucchiai d’acqua e un cucchiaino di succo di limone. Appena prende colore versare il caramello nella tortiera, cercando di ricoprirne il fondo. Sbucciare le pere, tagliarle a fettine e disporle sul caramello. Lavorare il burro con lo zucchero restante fino a ottenere un composto soffice e spumoso. Unire le uova, la farina setacciata, un pizzico di sale, il lievito e lo yogurt, amalgamando il tutto. Una volta ottenuto un composto omogeneo, versarlo nella tortiera e livellarlo con una spatola. Cuocere a 160° per circa 45 minuti. Rovesciare la torta su un piatto da portata quando è ancora calda.
“Specialisti nel Consiglio” Provincia di Bergamo Farmacia Amaglio Snc (Gorlago) Farmacia Antica Spezieria (Martinengo) Farmacia Bresciani (Seriate) Farmacia Corbelletta (Torre Boldone) Farmacia Dr. Del Ponte (Olmo al Brembo) Farmacia Facchinetti Snc (Palosco) Farmacia Isgro’ (Brembate) Farmacia Mazzoleni (Trescore Balneario) Farmacia Regina Pacis (Cenate Sotto) Farmacia San Giovanni (Albegno di Treviolo) Farmacia San Giovanni (Sotto il Monte Giovanni XXIII) Farmacia Servalli (Telgate) Farmacia Tacchinardi (Morengo)
Provincia di Como Farmacia Castelli (Mariano Comense) Farmacia Guidi Dr. Cesare (Cremnago d’Inverigo) Farmacia Massagrande (Lurago d’Erba) Farmacia San Luca Dr. Rosignoli (Lambrugo) Farmacia Sovarzi (Lipomo) Farmacia Sovarzi (Como, Via Muggiò 34/36) Farmacia Zanon (Merone)
Provincia di Genova Farmacia Canevari Via Canevari, 278 A/R - 16137 Genova - Tel. 0108392881
Farmacia Centrale Dr.ssa Calvi Via Quarto 27/R - 16148 Genova - Tel. 010388321
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Provincia di Milano Farmacia Barona Piazza Miani 3 - 20143 Milano - Tel. 02817401
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