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Largo ai giovani soci

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IPSE DIXIT

IPSE DIXIT

Per facilitare l’ingresso, entrano in vigore nuove norme nel regolamento

Le modifiche dei regolamenti sociali approvate durante l’assemblea del 18 febbraio sono mirate a rendere più sostenibili ed equi i processi di capitalizzazione della Cooperativa, e a consolidare in coerenza col progetto Next Generation CMB la figura del socio cooperatore junior, speciale categoria di soci cooperatori istituita da ormai sette anni.

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Le modifiche più significative hanno riguardato il Regolamento per la disciplina del Rapporto Mutualistico. Sono state adeguate le tabelle che descrivono le quote di partecipazione del Socio lavoratore, che sono graduate sui livelli di inquadramento e costituiscono i parametri di riferimento idonei a rappresentare la qualità e la quantità degli scambi mutualistici. Si è pertanto stabilito che la quota minima di partecipazione debba crescere con il variare dell'inquadramento contrattuale. Una significativa innovazione è stata introdotta nell’art. 6.2., che disciplina le modalità di versamento: è ora previsto che l’impegno di capitalizzazione del socio si esaurisca allorché la quota sottoscritta e versata, escludendo la frazione di questa accumulata per effetto di rivalutazioni e ristorni, risulti pari al limite di legge ovvero, se inferiore, al raggiungi- mento di una quota sottoscritta e versata pari a tre volte la quota di partecipazione del singolo socio, determinata ai sensi dell’art. 6.1. tive e fiducia, ma a metà percorso abbiamo dovuto cambiare nettamente alcuni indirizzi arrivando a temere persino la recessione. Dopo due anni di pandemia, ci siamo trovati una guerra in Europa, un’inflazione impazzita… Ma a partire dalla scorsa estate ci sono stati provvedimenti legislativi che hanno ricostruito un clima di fiducia”. CMB conferma la strategia che ha sostenuto la crescita in questi ultimi anni: un mix bilanciato tra assunzione di rischi e obiettivi di crescita, monitorando attentamente i primi e incentrando i secondi sulle eccellenze che possono essere messe in campo.

Negli artt. 7.2. e 20.1. sono stati introdotti limiti di età per presentare la domanda di ammissione a soci cooperatori. La domanda di ammissione a socio cooperatore ordinario può ora essere presentata da persone con età non superiore a quella che dà diritto alla pensione di vecchiaia, ridotta di cinque anni, mentre quella a socio cooperatore junior, da persone che, al momento dell’ammissione, abbiano un’età inferiore ad anni 40. Considerate poi le innovazioni regolamentari deliberate e il carattere sperimentale della speciale categoria di soci cooperatori junior introdotta nel 2016, in via straordinaria ed eccezionale, l’assemblea ha deliberato di concedere ai soli soci cooperatori junior che sono stati ammessi alla Società entro e non oltre il mese di dicembre 2022, la facoltà di esercitare il recesso dal rapporto sociale, mediante apposita richiesta da inviare al Consiglio di Amministrazione entro 90 giorni dall'Assemblea, senza che ciò produca l’estinzione dell’ulteriore rapporto di lavoro e con rinuncia alla destinazione degli utili del bilancio 2022.

Oltre al voto per l’approvazione del Budget 2023 e delle proiezioni 2024, l’Assemblea generale è stata anche l’occasione per introdurre alcune modifiche ai Regolamenti di CMB, in particolare ridisegnando la figura del Socio junior, introdotta qualche anno prima per favorire l’accesso alla Cooperativa dei nuovi soci. I lavori si sono conclusi con l’approvazione di quanto proposto: il Presidente Zini ha mostrato soddisfazione per il sostegno che i soci di CMB hanno sempre manifestato nei confronti della cooperativa e ha sottolineato come sia indispensabile la partecipazione coesa di tutti i soci non solo per ottenere buoni risultati nel presente, ma per permettere a CMB di continuare a crescere nel futuro.

Carmine Lombardi: passione cooperativa da 35 anni

IN CANTIERE

Per tre anni ho fatto l’operaio: mi è stato utile per capire l’approccio più immediato e sicuro da adottare nell’effettuare determinate lavorazioni. Vivere in prima persona le attività del cantiere conta tantissimo anche oggi.

Ciao Carmine. Da quanti anni lavori in CMB? Quali sono state le tue esperienze precedenti?

Ho iniziato a lavorare in CMB nel 2018 dopo un’esperienza professionale per Hosveco, la società che si è occupata della realizzazione dei due Ospedali Borgo Roma e Borgo Trento a Verona. Alla chiusura del cantiere veronese sono stato assunto da CMB e sono ripartito alla volta dell’Ospedale di Pordenone. In realtà erano diversi anni che conoscevo la Cooperativa, perché dal 1993 fino al 2010 ho lavorato in società consortili che includevano CMB tra i soci: al tempo ero dipendente di Coop Costruzioni di Modena.

Cosa ti ha portato a scegliere CMB per il tuo percorso professionale?

Sono nato a Potenza e mi sono trasferi- to a San Prospero, in provincia di Modena, dopo il terremoto dell’Irpinia. Quando ho finito la scuola al Guarini e dopo il servizio di leva, ho inviato il mio curriculum vitae solamente a imprese cooperative, cominciando da Edilcea nel 1987 per poi passare a Sistema e a Coop Costruzioni. Nonostante i problemi finanziari attraversati da quest’ultima, non ho mai rimpianto la scelta cooperativa. E arrivato in CMB ho chiesto appena possibile di diventare socio: fin da ragazzo ho desiderato lavorare all’interno di un gruppo dove ognuno è parte dell’azienda e può esprimere la sua voce.

Di quali lavori ti sei occupato prima di arrivare a Pordenone?

Come direttore di cantiere, insieme a Roberto Davoli Direttore tecnico della società consortile, ho partecipato alla realizzazio - ne del Comparto Corassori di Modena fra il 1993 e il 2008, poi al progetto di sviluppo di Cittanova 2000 fra il 2010 e il 2012, proprio gli anni in cui abbiamo realizzato OBI e Decathlon a Modena. Negli anni di pesante crisi per l’edilizia, per Coop Costruzioni ho realizzato 150 alloggi destinati agli sfollati di Mirandola per il terremoto dell’Emilia e poi sono stato destinato al cantiere degli Ospedali di Verona.

Secondo te quali sono le principali sfide che ci si trova di fronte nella realizzazione di un ospedale oggi?

Con la realizzazione dell’Ospedale di Pordenone, CMB ha deciso di affrontare l’appalto a 360 gradi occupandosi per intero anche della parte impiantistica. Questa è stata una vera sfida anche perché abbiamo poche persone con competenze tali da

Carmine Lombardi, geometra con 35 anni di esperienza, fa base fissa sul cantiere dell’Ospedale di Pordenone con il ruolo di Responsabile di Produzione. Entrato in CMB nel 2018, ha vissuto l’intera carriera all’interno del mondo cooperativo.

LA VISIONE D’INSIEME

Ho chiesto appena possibile di diventare socio: fin da ragazzo ho desiderato lavorare all’interno di un gruppo dove ognuno è parte dell’azienda e può esprimere la sua voce.

Carmine con il presidente Zini, il vicepresidente Davoli e lo staff tecnico di cantiere dell'Ospedale di Pordenone portare avanti opere di questa complessità. Abbiamo trovato due fornitori esterni che non hanno dato i risultati attesi ed è stato necessario riappaltare e riprogrammare i cicli di produzione. Penso che sia un ottimo segmento sul quale investire e acquisire nuove competenze, dotandosi di un maggior numero di persone in grado di seguire questi processi, dagli acquisti fino alla messa in opera.

Nei miei 35 anni di lavoro nelle costruzioni, ho visto i processi farsi sempre più impegnativi, i problemi più numerosi e le soddisfazioni più difficili da raggiungere. Di fronte a clienti più esigenti e contratti più complessi, il mercato dei fornitori manifesta una qualità in calo, anziché porsi come partner delle imprese. Questo richiede maggior impegno da parte dello staff di cantiere, che deve occupare tempo ed energie nel seguire i fornitori passo passo. Una situazione non semplice quando si parla di una presenza fissa di 300 persone in cantiere, delle quali 150 dedicate esclusivamente agli impianti.

Nel vostro cantiere avete accolto i ragazzi e le ragazze che stanno facendo il percorso “Giovani Capicantiere” in CMB. Che impatto c’è nel confronto con i più giovani oggi?

Anche io a 20 anni avevo fatto un percorso analogo come geometra in formazione. Capitava di entrare in tanti e poi alla conclusione si arrivava in pochi. Il percorso da geometra capocantiere può essere diverso dalle aspettative: è un lavoro pesante, con diversi anni di gavetta. Ad esempio per tre anni ho fatto l’operaio, facendo fatica fisica, usando mezzi… Eppure mi è stato utile per capire l’approccio più immediato e sicuro da adottare nell’effettuare determinate lavorazioni. Vivere in prima persona le attività del cantiere conta tantissimo anche oggi. Nel cantiere dell’Ospedale di Pordenone lo staff conta generazioni di geometri che si sono formati in epoche diverse. Ci sono io cinquantenne, poi c’è Daniele Carboni quarantenne, ci sono i trentenni come Marco Cigarini e poi Luca Casarini ed Egidio Palumbo che hanno 20 anni e si stanno formando. È qui che si vede l’intergenerazionalità della Cooperativa che cresce investendo sulle sue persone. Lo dimostrano anche Marco e Luca figli di nostri vecchi cooperatori oggi in pensione. Altro aspetto importante è proprio la formazione dei giovani, a cui tutti siamo chiamati a partecipare con la nostra esperienza e professionalità.

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