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CONTINUA L’AVVENTURA DI CMB A GINEVRA
Aggiudicato un secondo lotto di lavori al Palazzo delle Nazioni, che prevede demolizioni e smantellamenti ad alta precisione.
Con la firma del contratto a fine gennaio, CMB si è aggiudicata, come leader della joint venture con CSC Costruzioni sa (Gruppo Webuild) e Italiana Costruzioni S.p.A., il Design & Build Project per il secondo lotto dei lavori di ristrutturazione degli Edifici Storici del Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. La joint venture sta attualmente lavorando al primo lotto del progetto di ristrutturazione: in questo contesto, la nuova acquisizione conferma la soddisfazione da parte delle Nazioni Unite per i lavori in corso, che procedono senza interrompere la continuità operativa.
Il Palazzo delle Nazioni, costruito tra il 1929 e il 1936 per la Società delle Nazioni, è uno dei centri di diplomazia multilaterale più attivi al mondo, secondo solamente alla sede centrale di ONU a New York: comprende 34 sale conferenze e ospita circa 12.000 riunioni all'anno, per oltre 75.000 delegati e 100.000 visitatori. Gli edifici storici saranno completamente rinnovati, con priorità data alla protezione del patrimonio del Palais des Nations, modernizzando al contempo l'edificio principale e i sistemi di supporto per le conferenze, ma anche migliorando le condizioni di sicurezza sul lavoro e l'accessibilità per le persone con disabilità. L’intervento comprenderà il rinnovamento degli spazi, il miglioramento dell'efficienza energetica della struttura e la rimozione dei materiali pericolosi utilizzati durante la costruzione del Palais des Nations.
— EDIFICIO E —
Oggetto della nuova acquisizione è la parziale demolizione e ristrutturazione dell’Edificio E. Si tratta di un edificio autonomo e indipendente che consiste in un Podium di tre piani fuori terra e un piano interrato, e di una Torre che svetta di otto piani dal corpo basso, per un totale di circa 79.725 mq. Il Podium, il cui uso predominante è quello di struttura per conferenze, ha una superficie di circa 47.000 mq, con 11 sale conferenza che possono accomodare da 100 a 800 persone. La Torre ospita attualmente gli uffici dei funzionari ONU per circa 800 persone. Il progetto comprende anche lo smantellamento degli ultimi otto piani del grattacielo (dal livello 4 al livello 11) e la costruzione di una nuova copertura verde al terzo piano, per ottenere un unico edificio per conferenze di tre piani.
I lavori sull’Edificio E inizieranno con la rimozione dell’amianto sia della Torre sia del Podium, a cui seguirà l’installazione di un ponteggio protettivo sui due lati della Torre, per permettere l’inizio dei lavori di demolizione. La presenza di materiale contenente amianto è stata rilevata sia nelle strutture della Torre che del Podium, in particolare nel rivestimento antincendio degli elementi strutturali in acciaio, nell'isolamento delle tubature, nei giunti di dilatazione e costruzione e in alcuni elementi di allestimento (ad esempio la colla utilizzata per i materiali di finitura dei pavimenti).
Dopo la completa rimozione dell’amianto da ogni piano, si procederà alla rimozione della struttura interessata, pari a una superficie di circa 20.624 mq e a un volume di circa 69.300 mc. È costituita da un'intelaiatura in acciaio, solai compositi in acciaio con copertura in calcestruzzo e nuclei in cemento armato. Prima della demolizione strutturale, occorrerà disconnettere e demolire tutti gli impianti che occupano i piani dal quarto in su, compresa la sala impianti e le installazioni sul tetto. Prima dello smantellamento, saranno rimosse e smaltite le apparecchiature di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria situate nella sala impianti dell'undicesimo piano, nonché tre torri di raffreddamento e otto pannelli solari di preriscaldamento posizionati sul tetto. I pannelli fotovoltaici attualmente posizionati sul tetto della Torre devono essere rimossi e stoccati per essere reinstallati sul nuovo tetto che verrà realizzato al Livello 3. Lo smantellamento della Torre dovrà essere eseguito con la massima attenzione e i detriti di calcestruzzo e acciaio dovranno essere rimossi dal sito con macchinari di piccole dimensioni, allo scopo di proteggere l’edificio sottostante. Anche i pannelli vetrati della facciata dovranno essere interamente sostituiti da pannelli di vetro isolante a doppio strato delle stesse dimensioni, così come le schermature solari.
Con la riqualificazione in corso, gli edifici storici saranno completamente rinnovati tenendo alta l’attenzione verso il patrimonio artistico in essi racchiuso. Fiore all’occhiello di questo secondo lotto sarà il soffitto della Salle XX: realizzato in tre dimensioni, è chiamato la “Cappella Sistina” di Ginevra ed è un’opera d’arte di Miguel Barcelò. Prima di iniziare i lavori di demolizione e ristrutturazione, sarà fondamentale proteggerlo per mantenerne intatto il valore.
PALAIS DES NATIONS costruito tra il 1929 e il 1936 per la Società delle Nazioni, è uno dei centri di diplomazia multilaterale più attivi al mondo
12.000 RIUNIONI ALL'ANNO
100.000 VISITATORI
IL
SALLE XX Alta l’attenzione per la “Cappella Sistina” un’opera d’arte di Miguel Barcelò e parte del patrimonio artistico di Ginevra
79.725mq SUPERFICIE TOTALE EDIFICIO E
47.000mq SUPERFICIE DEL PODIUM
26.624 mq STRUTTURA DA RIMUOVERE di ristrutturazione
69.300mc VOLUME DELLA STRUTTURA DA RIMUOVERE
34 TOTALE SALE CONFERENZA
11 SALE CONFERENZA DA SMANTELLARE
8 PIANI DA SMANTELLARE