L'Università nella Modena del Basso Medievo

Page 1

nella Modena del Basso Medioevo Bassi Rita Espinosa Ornella Montaguti Matteo Classe 2°E LST “F. Corni” a.s. 2006 / 2007


Indice • • • • • • • •

Introduzione La fine del modello educativo romano La chiesa e la trasmissione della cultura latina I monaci amanuensi L’immaginario medievale La cultura palatina La scuola palatina La cultura araba: scienziati e mistici


• • • • •

La religione popolare del Medioevo La caccia La cavalleria Il mito La città medievale – – – – –

cenni storici ed urbanistici le case torri le famiglie nobili rione e zona funzionale le case del popolo


• Le corporazioni • Le gilde • Situazione economica - agricoltura - artigianato

• Nascita delle Università - le sette discipline liberali - programma di studio - materie studiate dagli studenti - la libertà della cultura - l’organizzazione interna delle prime Università - Bologna o Parigi?


• Il Medioevo a Modena • Storia dell’Università di Modena • Abelardo ed Eloisa - la storia

• Vita da studente - mano al portafoglio - le chiavi della sapienza - la laurea: neodottore con un bacio

• Il bidello medievale - il bidello “generale” - compiti del bidello “generale” - il bidello “speciale” - compiti del bidello “speciale”


• Nel Medioevo si svilupparono le quattro figure fondamentali della scuola che sono arrivate fino ad oggi: il maestro, lo studente, il bidello e il rettore. • Le informazioni della relazione sono state desunte da documenti e statuti dell’Archivio Storico di Modena. • La relazione è stata corredata di immagini per meglio documentare e approfondire gli argomenti esposti.


La fine del modello educativo romano • In principio l’insegnamento era affidato ai maestri greci stipendiati dai genitori. • Venne creato un calendario scolastico che era determinato da quello religioso. • Le classi era composte sia da maschi che da femmine fino a 12 anni, dopodichè ne venivano formate di soli maschi di ricca famiglia, mentre le femmine potevano continuare gli studi soltanto per mezzo di insegnanti privati.


La fine del modello educativo romano • L’istruzione fondamentalmente si limitava al saper leggere, scrivere e far di conto. • I bambini erano affidati a diversi specifici maestri: il pedagogo, il libraius, il calculator, il notarius. Le materie più complesse spettavano al grammaticus, ma la materia principale era la retorica.


La chiesa e la trasmissione della cultura latina

• •

• La Chiesa aveva il compito della conservazione e della trasmissione della cultura romanica. I monasteri diventarono i centri dell’attività di studio e di trascrizione dei testi classici e sacri. Nasce il bestiario (o bestiarum): un compendio che descrive animali.


I monaci amanuensi • Il lavoro veniva compiuto nello scriptorium da diversi tipi di monaci: amanuensi corrector miniator • Il tutto veniva rilegato con copertine in ferro, bronzo e oro battuto. • Esistevano 4 tipi diversi di scrittura: onciale,beneventana, carolina, gotica


L’immaginario medievale • Nel medioevo si sviluppò il folklore dei popoli, nato nelle campagne dove il cristianesimo ancora non prevaleva sui vecchi riti pagani. • L’immaginario collettivo era popolato da demoni, streghe, animali strani e altre entità invisibili


La cultura palatina • Carlo Magno pensò che fosse necessario educare intellettualmente, moralmente e religiosamente i popoli barbari che componevano il suo impero. • Carlo Magno fece venire presso di sé, Alcuino che elaborò un programma di studio che si diffuse in tutte le scuole, episcopali e claustrali.


La scuola palatina • Il programma della schola palatina, comprendeva le sette arti liberali, distinte in: «trivio» (grammatica, retorica, dialettica) «quadrivio » (aritmetica, geometria, astronomia, musica), a cui poi si aggiunse la medicina. • Completava la cultura lo studio della teologia.


La cultura araba: scienziati e mistici • La cultura araba conosce un rapido sviluppo il tutto il mondo mediterraneo. • Le scienze piú curate dagli Arabi sono: ottica, matematica, medicina, astronomia e chimica; • Dagli Arabi deriva una buona parte degli strumenti in uso fino ad oggi, come bilance di precisione, storte, alambicchi, e cosí via.


La religione popolare del Medioevo • Il medioevo è caratterizzato dalla lotta accanita del Cristianesimo contro la magia. • Si registra un allontanamento dai riti stabiliti dalla Chiesa, perché il popolo ha bisogno di un rapporto più diretto con la divinità. • La Chiesa, con il passare dei secoli, si impossessa di riti pagani cristianizzandoli.


La caccia • La caccia è per la popolazione uno dei mezzi d'approvvigionamento del cibo, mentre per i nobili un vero e proprio rito. • Vengono praticati due tipi di caccia: la "venatio clamorosa" rumorosa con cani e corni, la "venatio placita“ silenziosa con falconi e reti. • Dal VI sec. gli aristocratici si riservano tecniche, territori e prede peculiari.


La cavalleria • La cavalleria medievale segue l'evoluzione della società, dell'economia e della tecnica bellica. • Una delle figure più illustri dell'epoca è il Cavaliere • Il Cavaliere è un uomo che viene addestrato fin dalla fanciullezza, armato con un equipaggiamento il cui costo può superare quello di 20 buoi, in pratica una piccola proprietà terriera.


Il mito • È un mito quello che il cavaliere medievale coltiva, esaltandolo in quelle fraternitas che daranno luogo ad una vera e propria classe socio-militare particolarmente rigida ed impermeabile alla cui base c‘è lo spirito di gruppo e di corpo.


Case del popolo

Case torri Cenni storici e urbanistici Le famiglie nobili

Rione e zona funzionale


La città medievale Cenni storici e urbanistici Dal X sec la città medievale rinasce e si sviluppa in forme originali. E’ racchiusa entro una cinta di mura che la protegge da eventuali attacchi esterni. La pianta della città è varia e si adatta al luogo in cui sorge.


La città medievale Il nucleo civico è formato da: Cattedrale Palazzo di Città Palazzi delle Corporazioni degli artigiani e dei mercanti


Le case torri • Le case sono in muratura, chiuse, strette, alte come torri. • Sono divise a più piani con pochissime stanze per piano. • A pian terreno si trova, di solito, un magazzino • Ciascuna casa torre è un’abitazione per una famiglia.


Le famiglie nobili • Le casate potenti possiedono: terre e castelli nel contado la proprietà di buona parte del suolo pubblico strumenti bellici di difesa e di offesa.


Rione e zona funzionale • La città medievale è divisa: – In rioni (quartieri, sestieri e parrocchie) – In zone funzionali (zona commerciale, zona clericale, zona pubblica) • Lungo le vie dei quartieri sorgono le case del popolo minuto.


Le case del popolo • Sono case-bottega in cui vivono e lavorano il maestro con i suoi parenti, gli apprendisti, gli operai. • Sono case in legno, per una sola famiglia, ravvicinate a seconda dei mestieri esercitati. • Il rifornimento dell’acqua potabile avviene attraverso fontane poste nella piazza principale nei vari rioni.


Corporazioni

Gilde


Le corporazioni • Le corporazioni sono associazioni professionali e di mestiere che riunivano varie categorie di artigiani in un solo corpo. • Le corporazioni più importanti sono quelle tessili, quelle dei mercanti, dei banchieri e dei liberi professionisti. • I membri di una corporazione sono divisi in tre classi: maestri, apprendisti, garzoni.


Le gilde • Le gilde sono corporazioni, inizialmente a carattere religioso e di mutua assistenza, che si diffondono in Inghilterra. • In breve tempo diventano associazioni di mercanti con in mano l’amministrazione dei commerci.


Situazione economica • Le invasioni barbariche comportano per l’Europa un periodo di incredibile depauperamento. • Epidemie e carestie flagellano le popolazioni rendendo deserte le campagne e le città. • L’inurbamento delle popolazioni rurali porta alla nascita delle città medievali. Agricoltura

Artigianato


Agricoltura • L’agricoltura si sviluppa a margine delle ampie macchie boschive, perché, ardendo gli alberi, si concima il terreno. • Non è conosciuta la tecnica della rotazione agricola. • La resa agricola dei campi migliora grazie ad alcune innovazioni (miglioramenti dell’aratro, mulino ad acqua …..)


Artigianato Gli artigiani: • costituiscono la categoria professionale più importante dopo quella dei commercianti • influenzano l’assetto urbanistico delle città stabilendosi in determinati quartieri o strade. Le città diventano centri di riferimento per l’acquisto quotidiano di prodotti.


Nascita delle Università • Le Università, che iniziano a formarsi dalla metà del XII secolo, sono la risposta alla crisi dovuta all'inadeguatezza di un insegnamento impartito esclusivamente sotto la sorveglianza delle autorità ecclesiastiche. • Studenti e professori rispondono alla crisi associandosi e creando scuole autonome che prendono il nome di Università.


Le sette discipline liberali • Prima dell’anno mille, la cultura ed il sapere sono suddivisi in sette grandi discipline, le sette arti liberali. • Le sette arti del sapere, che il saggio deve conoscere, sono: musica, astronomia, retorica, aritmetica, geometria, dialettica e grammatica.


Programma di studio • Le lezioni universitarie sono suddivise in tre parti: la Lectio: dove viene letta un'opera classica in assoluto silenzio. la Questio: dove si contrappongono due allievi di opinione opposta (l'"opponens" ed il "respondens" nominati dal maestro). la Disputatio: dove gli studenti esaminano i pro e i contro del testo. Non è permesso affrontare dibattiti su pareri personali.


Programma di studio Gli insegnamenti si distinguono in due diverse tipologie: • le arti del Trivio (gestite da esponenti del clero) basate sullo studio di: retorica, grammatica e dialettica. • le arti del Quadrivio (gestite da privati) basate sullo studio di: aritmetica, geometria, musica astronomia. Inoltre si leggono e commentano opere di scrittori greci e latini


Materie studiate dagli studenti • Gli studenti seguono il corso universitario scelto attraverso la lettura di testi proposti dagli insegnanti. • Gli studenti sono liberi di trattare sulle discipline filosofiche insieme agli insegnanti (disputa). • In queste riunioni gli studenti approfondiscono diverse materie come la teologia, la medicina e il diritto.


La libertà della cultura • L’idea della conoscenza come patrimonio comune si estende in tutte le maggiori città d’Europa. • Nasce il concetto di libero insegnamento fuori dal controllo dell’autorità religiosa e con esso l’Università.


L’organizzazione interna delle prime Università • Ogni sede universitaria produce degli statuti interni . • L’istituzione universitaria godeva di un’indipendenza illimitata nei confronti del potere della Chiesa. • Ma la cultura, e soprattutto il denaro che da essa può derivare, provoca la mobilitazione degli stati generali della Chiesa.


Bologna o Parigi? • Nel 1200 hanno già una sede universitaria numerose città d’Europa. • Bologna, Siena, Napoli, Padova sono le prime città italiane ad ospitare centri culturali. • Bologna si contende con Parigi il titolo di università più antica.



Il medioevo a Modena • A partire dal IX secolo, con la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi, Modena entra nel Sacro Romano Impero • Intorno all'anno 1000 si acuisce il contrasto tra il vescovo di Modena, e il conte di Canossa. • Dal 1084 la città vive una fase di crescita economica. Nasce una nuova classe di artigiani e mercanti insofferente nei confronti dei rapporti feudali.


Il medioevo a Modena • La storia del comune di Modena è turbolenta: o le lotte tra papa, imperatore e comuni o rivalità mai sopite tra i comuni vicini, in particolare Reggio e Bologna.

• Dal 1777 i cittadini modenesi eleggono un loro Potestà . • Le continue lotte tra fazioni logoreranno le istituzioni comunali. • Nel 1288 Orbizzo d’Este, marchese di Ferrara, si impadronisce di Modena.


Storia dell’università di Modena • L'Università di Modena è stata la seconda Università italiana dopo quella di Bologna. • I suoi consoli chiamano a Modena Pillio da Medicina. • Lo "Studio di Modena" viene considerato come il prototipo di Università di fondazione comunale. • Il consolidamento della Signoria Estense coincide con un periodo di decadenza dell'insegnamento universitario.


Storia dell’università di Modena • Nel 1598 si ricostruisce lo Studium Mutinense (Studio pubblico del San Carlo). • Nel 1683 il Comune dall’imperatore Leopoldo I la licenza di conferire le lauree, privilegio confermato dalle Bolle di Benedetto XIII e di Clemente XIV.


Abelardo ed Eloisa Abelardo ed Eloisa sono i protagonisti di una grande storia d'amore.


La storia Adelardo, professore molto conosciuto ed ammirato in tutta l'Europa, si innamora perdutamente di Eloisa, giovane studentessa di solo 16 anni... Il loro amore però viene subito interrotto dallo zio di Eloisa, la quale decide di vivere in un monastero fino alla fine dei sui giorni. Quando Abelardo riceve la notizia smette di'insegnare s’allontana dalla societĂ ... Anche se distanti, Eloisa ed Abelardo si scrivono ancora fino alla loro morte. Vengono sepolti nel monastero dove Eloisa aveva vissuto. Sulla loro tomba vengono descritte la loro storia e la loro sofferenza.


Lo studente • Vita da studente • Mano al portafoglio • Le “chiavi della sapienza” • La laurea: neodottore con un bacio


Vita da studente • Lo studente prima di poter entrare all’università e laurearsi deve affrontare non poche difficoltà e disagi. • Il primo ostacolo è di natura finanziaria, essendo molto alto il costo del mantenimento e degli studi che si protraggono per lunghi anni in città lontane dalla propria residenza. • Lo studente universitario alloggia in pensioni annesse a canoniche, o monastero condotte da albergatores di professione.


Mano al portafoglio • Oltre ai costi dell’alloggio, del vitto e dell’abbigliamento vi sono le spese per il riscaldamento, l’illuminazione e la frequenza scolastica: salario al professore (collectae); affitto dell’aula e del banco; mance obbligatorie ai bidelli; acquisto dei libri; tasse d’iscrizione e per gli esami.


Le chiavi della sapienza • Allo studente viene consegnato un manualetto contenente consigli per affrontare gli studi (Guide dello studente). Eccone alcuni: Le doti che connotano il buon studente sono: l’ingegno naturale, la tenacia nello studio e una buona memoria. Le “chiavi della sapienza” sono: temere Dio, onorare il maestro, leggere senza mai stancarsi, porre domande su ciò che non si sa, meditare a fondo su ciò che è appreso dal maestro.


La laurea: neodottore con un bacio

Nell’università medievale le fasi dell’esame finale sono: 1. “tentamen”: colloquio con il docente “presentatore”; 2. “esame privato”: commento di un passo di un libro e risposta alle domande del corpo dei dottori; 3. “esame pubblico”: prova molto costosa, se superata conferisce il titolo di dottore. • La cerimonia si conclude con l’abbraccio e il bacio al neodottore.


Il bidello • Il bidello medievale • Il bidello “generale” • Compiti del bidello “generale” • Il bidello “speciale” • Compiti del bidello “speciale”


Il bidello medievale Il bidello medievale è: • un personaggio dal profilo sociale e culturale di un certo rilievo; • una figura tramite fra il mondo universitario e l’ambiente urbano. Esistono due tipi di bidelli: • il bidello generale (bidellis generalis) • il bidello del professore (bidellis doctorum)


Il bidello “generale” • Il bidello “generale” è una figura istituzionalizzata di coordinamento tra il rettore, gli studenti e i professori. • Il bidello “generale” gode degli stessi privilegi riservati ai professori ed è pagato direttamente dagli studenti con il sistema delle collectae. • La sede del bidello generale è residenza, luogo di riunione, archivio e tribunale universitario.


Compiti del bidello “generale” A lui è dato il compito di: • comunicare ogni tipo di avviso • convocare i professori che dovevano giurare nelle mani del rettore; • presenziare personalmente a tutte le cerimonie religiose e civili, • partecipare alle discussioni portando il proprio contributo per dirimere questioni giudiziarie inerenti agli studenti.


Il bidello “speciale” Il bidello “speciale”: • è il bidello del professore e spetta a questi verificarne l’operato. • è pagato direttamente dagli studenti con il sistema delle collectae.


I compiti del bidello “speciale”

• • • • •

I compiti abituali del bidello “speciale” sono connessi con l’attività didattica : accudire l’aula; mantenere l’ordine fra gli studenti; custodire i libri; fare compagnia e scorta al professore; intrattenere per lui i rapporti con gli studenti e con tutto il personale di livello non accademico.


Bibliografia Le Università • E. Power, Vita nel Medioevo, Torino Piccolo, Biblioteca Einaudi 1973. • J. Le Goff, il Medioevo. Alle origini dell’identità europea, Laterza, 2002 • G. Duby, Mille e non più mille, Rizzoli, 1994 • C. Frugoni, Storia di un giorno in una città medioevale. • J. Verger, Le università nel Medioevo, Il Mulino, 1973, pp 33 – 196. • Annali di storia delle università italiane, Clueb, 1997, pp 15 – 125 • E. Cantarella e G. Guidorizzi, La cultura della storia. Dall’impero dei severi al secolo XIV, Einaudi scuola. • H. Perenne, Le città nel Medioevo, Economica Laterza, Universale Laterza, 1971, .


• V. Fumagalli, L’uomo l’ambiente nel Medioevo, GFL Editori Laterza, Universale Laterza, 1992, • L. Gatto, Medioevo Quotidiano, Editori Riuniti, 1999, . • Mondatori, Dall’impero di Carlo Magno al trecento in << La Storia>>, vol.V, Mondatori, 2007 • Mondatori, Dalla crisi del Trecento all’espansione europea in <<La Storia>>, vol. VI, Mondatori, 2007 • Fascicoli del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna • J. Verger, Le università nel Medioevo, Il mulino, 1973, pp 33 – 196. • Annali di storia delle università italiane, Clueb, 1997, pp 15 – 125. • H. Perenne, Le città nel Medioevo, Economica Laterza, Universale Laterza, 1971. • L. Gatto, Medioevo Quotidiano, Editori Riuniti, Editori Riuniti, 1999 . • E.Gilson, Eloisa ed Abelardo, Einaudi, Torino,1970.


• M.T. Fumagalli Beonio Brocchieri, Eloisa ed Abelardo, Mondadori, Milano, 1984. • G. Duby, Eloisa in Donne dello specchio del Medioevo, Laterza, Roma – Bari, 1995. • M.T. Fumagalli Beonio Brocchieri, Lettere di Abelardo ed Eloisa , Rizzoli Milano, 1996 • L’Università modenese • Pasquino Fiorentini, Le arti a Modena, Modena, mucchi. • Rivista, Medioevo, anno 1998. • • • •

Visite e conferenze Visita all’archivio storico di Modena ( 5–02–’07) Visita a Parma alla mostra “Vivere il Medioevo”(22-12-’06) Conferenza sulla Storia Locale di Modena con le dott.sse Baldelli e Beggi dell’Archivio Storico (15-03-’07) • Conferenza sulla storia socio – medievale nella Modena del Basso Medioevo con il prof. Cattini (13-04-’07)


Pagina web • http://www.homolaicus.com/storia/medioevo/abelardo/index.h tm • http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_medievale • http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Abelardo • www.medioevo.ws • http://www.archeoempoli.it/istruzione.htm • http://www.delfo.forlìcesena.it/SSAGRARIO/medioevo/re/med.htm • http://groups.msn.com/ALTORENOTOSCANO.htm • http://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0. • http://it.wikipedia.org/wiki/Nascita_delle_Universit%C3%A0_ nel_XII_secolo • http://www.medioevo.com/index.php?option=com_medioevoc ontent&task=view&id=155&Itemid=34&lang=it


• http://www.medioevo.com/index.php?option=com_medioevoc ontent&task=view&id=182&Itemid=36limit=1&limitstart=0& lang=it • http://www.skuola.net/page.php?id=3516&print=page http://www.skuola.net/page.php?id=4496&print=page http://www.storialibera.it/epoca_medioevale/liberta_di_sapere. html • http://web.tiscali.it/ilmedioevo/cultura.htm http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761588872/Corporazio ni.html • • • • • •

Motori di ricerca www.google.it www.wikipedia.org www.msn.it www.skuola.net www.medioevo.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.