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LA FINESTRA SUL CAVEAU

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IL RACCONTO

IL RACCONTO

LA FINESTRA SUL CAVEAU

QUEL LEGAME SOTTILE TRA SOSTENIBILITÀ, TECNOLOGIA E RENDIMENTI

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CLAUDIO DI DONATO

Oltre al dramma sanitario e alla crisi economica, la pandemia si sta rivelando uno straordinario acceleratore di cambiamento anche nel sistema finanziario, un agente ancor più potente della crisi finanziaria globale del 2008. In pochi mesi gli investimenti ESG sono diventati il principale criterio nelle scelte degli operatori finanziari. Gli investitori sono sempre più attenti al rispetto della sostenibilità da parte delle imprese e come queste rispondono alle sfide del clima, della privacy e della sicurezza dei dati, pressioni normative e cambiamenti demografici. L’acronimo ESG sta per ambiente, sociale e governance, in coerenza con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nel 2013 che spaziano dalla povertà alle disuguaglianze, dalla pace alla giustizia nel mondo.

A conferma dell’interesse per gli ESG, i titoli delle aziende che si ispirano a quei criteri hanno ottenuto performance di Borsa nettamente superiori alle altre da inizio anno. Letta così sembra che gli gnomi della finanza, i fondi di investimento e gli speculatori a ogni latitudine si siano trasformati da lupi in pecorelle. Non più sensibili al profitto e ai rendimenti ma attenti alle grandi questioni del mondo e alle sfide della sostenibilità. La realtà è che coloro che muovono quotidianamente miliardi di dollari e di euro continuano nella ricerca del miglior rendimento al rischio minore. Perché allora le imprese più attente ai temi della sostenibilità sono premiate sui mercati azionari? Per individuare una risposta possibile occorre far riferimento ai processi tecnologici e come incidono sulla velocità di cambiamento e di crescita dei mercati. Nell’ultimo secolo è stata la velocità, per effetto della tecnologia, il principale motore di cambiamento. Il trasporto aereo a livello mondiale ha impiegato 64 anni per arrivare a 50 milioni di passeggeri. L’auto 62 anni, i telefoni mezzo secolo, le carte di credito 28 anni, il computer 14, i cellulari 12, internet 7 anni. Facebook ha superato la quota di 50 milioni in appena 4 anni. Un record? Assolutamente no. WeChat ha impiegato 2 anni ma il primato spetta all’app Pokemon GO: 50 milioni di utenti in 19 giorni. Questa impressionante contrazione dei tempi si riflette anche sui cambiamenti normativi, sociali e ambientali che toccano molti ambiti della vita quotidiana delle imprese. Ecco allora che ispirarsi ai principi ESG non è una moda delle multinazionali per strizzare l’occhiolino a chi investe. Piuttosto rappresenta la capacità di saper integrare i principi di sostenibilità nelle strategie di lungo termine. Misurare tali principi è piuttosto sofisticato. Infatti non si tratta di verificare la sensibilità di un’impresa sui temi della sostenibilità ma analizzare se quell’impresa ha la capacità di sviluppare una solida strategia per affrontare i grandi cambiamenti mitigando i rischi reputazionali, operativi e finanziari. Come spesso accade l’Italia arriva in ritardo. La nuova frontiera degli investimenti responsabili è ancora poco conosciuta nella penisola. Meno del 30% degli italiani ha investito almeno una volta in strumenti sostenibili ed i fondi etici rappresentano soltanto il 2% del totale. Ma non disperiamo. La lentezza a volte è una virtù.

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