relazione

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GRUPPO di STUDIO “Di Filippo” ____________________________________________________________________________________ RELAZIONE DESCRITTIVA su “IDEE & STRUMENTI” per il PROGETTO : RESTAURO, RIQUALIFICAZIONE e RIVALORIZZAZIONE del “PARCO A RUDERI” di AULETTA ______________________________________________________________ INTRODUZIONE E’ sufficiente un’unica, breve ed intensa visita all’area urbana di Auletta - ed in particolare all’area del suo “Parco Urbano a Ruderi“ - per percepire immediatamente quanto essa sia una preziosa testimonianza, oltre che di un evento distruttivo quale il sisma del 1980, anche e soprattutto di uno stile di vita ed una organizzazione socio-economico che non può e non deve essere dimenticata, ma anzi ricercata, riscoperta e ricostruita quale elemento di eccellenza propria del luogo e delle cose. Grazie all’accresciuto benessere sociale ed economico degli ultimi decenni, negli scorsi anni si e’ assistito, anche a livello nazionale, ad una notevole crescita ed espansione di attività legate allo sviluppo turistico e ricettivo, positivamente coinvolgendo anche strutture, economie e geografie locali determinandone crescita, benessere e sviluppo. Purtroppo, ad esclusione di sporadiche e limitate presenze legate solo a quegli attrattori storicoarchitettonici-naturalistici ad essa immediatamente confinanti, la città di Auletta ed il suo comprensorio sono rimasti fuori dai circuiti importanti di visite e permanenze. Essa ha quindi mantenuto una economia chiusa che ne ha impedito lo sviluppo e bloccato la crescita. Riteniamo quindi che come prima azione sia necessario recuperare l’anima, l’identità e la memoria del passato di Auletta, per espanderle ed integrarle in una visione moderna di restauro e rivalutazione, proiettandola in un progetto di un turismo non solo generico, ma anche qualificato e colto, non solo catturato dai tradizionali percorsi dell’offerta meramente gastronomica oppure monumentale classico/rinascimentale, ma stimolato anche da patrimoni ambientali, culturali ed emozionali ancora incontaminati propri del cuore dei centri minori. Noi vogliamo quindi partire dall’”esistente” per ottenere una rispettosa ma significativa e qualificata rivalorizzazione e restaurazione dei luoghi, delle cose, delle persone e delle testimonianze, non sostituendole, ma coniugandole ed integrandole con il moderno e con la tecnologia per fornire una loro innovativa visione post-sisma (Obiettivo A del Bando).

IL RESTAURO DEL TESSUTO URBANO : L’analisi dell’Esistente da recuperare per Riqualificare Il restauro del tessuto urbano antico di Auletta orienta quindi l’intervento preliminare Tessuto urbano antico verso un’approfondita analisi del “già fatto” per poi immaginare, progettare e realizzare il

Architetture spontanee e primitive

Materiali impiegati

“da farsi”. La lettura delle tracce presenti nel Parco a Ruderi deve costituire la base di partenza dell’intervento progettuale successivo, quello su cui fondare il recupero architettonico e di interni dei vecchi ruderi. Lo stesso orientamento ed esposizione dei nuclei abitativi sono da ascriversi a riflessioni dettate dalla necessità di risolvere problematiche elementari presenti anche in un’architettura spontanea. Nel Parco a Ruderi di Auletta abbiamo architetture primitive in cui la necessità di risolvere problematiche legate al riparo dalle intemperie e dal sole ha rappresentato l’ispirazione principale che ha determinato la morfologia e la tipologia attualmente presente. L’inclinazione dei tetti, lo spessore dei muri, l’ampiezza delle finestre, sono tutti parametri tipologici scaturiti dalla pratica e dall’esperienza prima ancora che dettati da esigenze architettoniche e formali. Caratteristica fondamentale di questo insediamento è la creazione di accorgimenti climatici rivolti soprattutto alla difesa dal caldo secco e dalle escursioni termiche tra la notte e il giorno. Questi accorgimenti, veri sistemi passivi, utilizzano direttamente le risorse climatiche del sito, sfruttando sia le proprietà dei materiali, sia accorgimenti strutturali veri e propri. Il materiale impiegato è quasi esclusivamente la pietra, la cui scelta è da attribuire in primo luogo alla sua reperibilità nelle vicine cave ed alla sua semplicità di lavorazione. Le dimensioni delle pietre variano da cm. 20/20/40 a cm. 25/25/50, mentre come legante è usata in genere la malta. Ciò comporta murature massicce, con spessori variabili tra i 50 e 70 cm a seconda del numero di piani, protette da uno strato di intonaco tinto poi a calce. Il notevole spessore murario consente quindi di creare una frontiera climatica tra

_________________________________________________________________________________ Edizione finale - 1 Pag. 1 / 20 Progetto CO/A -AULETTA


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