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PROGETTO CO/AULETTA LE TUE IDEE ABITANO QUI

Parco a Ruderi® progetto di gestione e riqualificazione architettonica Navatta, Basile, Fulceri, Langone, Mascarello

“C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.” Leonard Cohen

“On ne découvre la vraie clarté qu'au bas de l'escalier, au souffle de la porte.” Renè Char


INTRODUZIONE Un luogo viene abbandonato e nelle crepe che vi si sono aperte il tempo deposita il terreno da cui nascono nuovi germogli. Dalle ferite all’identità di un piccolo paese del Meridione d’Italia può sorgere la consapevolezza della distanza tra le promesse, non mantenute, della società ed economia della “crisi” e la parsimonia, unita alla convivialità, della civiltà contadina: valori importanti per incrementare quella “felicità interna lorda” che, soprattutto nei periodi di crepuscolo, l’umanità ha sempre agognato. Il territorio di cui Auletta fa parte presenta ricchezze semplici, proprie di una civiltà rurale che ha vissuto ai margini dell’industrializzazione post-bellica e dell’economia dei servizi degli anni ottanta; tuttavia la sua popolazione trasformatasi in migrante a più riprese, contadini e artigiani prima, giovani sub o iperspecializzati poi, ha mantenuto fierezza e dignità attraverso il duro lavoro. Il terremoto del 1980 fu un trauma da cui risorgere, affrontando l’emergenza, ma che alla lunga, per mancanza di una visione d’insieme che desse una qualche prospettiva in cui insistere, si è rivelato una questione irrisolta, riguardo l’identità di luoghi che con il progetto di “Albergo diffuso” assumono nuovamente centralità: da onta, luogo abbandonato, terremotato, più facilmente da radere al suolo che da rinnovare, a opportunità per conservare la memoria, monumento storico - antropologico da vivere. COME TRASFORMARE IL TERRITORIO IN DESTINAZIONE TURISTICA Perché un turista dovrebbe decidere di visitare proprio il territorio di Auletta? Quali strumenti di tutela e valorizzazione attuare per rendere competitivo il Parco a Ruderi? Come riuscire a convincere il “consumatore attento” ad approfondire la conoscenza della produzione agricola del territorio? Quale campagna mettere in campo per comunicare che la visita a questo luogo può riservare insospettabili sorprese paesaggistiche e gustative? Bisogna “trasformare” il territorio-risorsa in un “prodotto turistico” tematico, sistemico, che esalti peculiarità e identità e renda distintiva e accattivante un’offerta specifica, rispetto a quella dei concorrenti, tramite la costruzione di un’offerta turistica integrata. La sfida è quella di riuscire a strutturare soggiorni, visite, percorsi da posizionare sul mercato, che siano in grado di attrarre turisti nella destinazione, che siano rappresentativi dell’area e che risultino di qualità e sostenibili in termini ambientali ed aziendali. Gli operatori del sistema di offerta turistica, dunque, devono lavorare affinché il territorio venga percepito innanzi tutto dai residenti e quindi anche dai turisti potenziali, come una risorsa preziosa, da vivere in un’esperienza culturale profonda e non da consumare in modo frettoloso. Se il territorio è vissuto bene dai residenti risulterà automaticamente più attraente anche agli occhi dei turisti potenziali, che desidereranno entrare in contatto diretto con la cultura della destinazione e divenire durante la permanenza, a loro volta, residenti temporanei anche dal punto di vista emozionale ed affettivo.

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APPROCCIO PROGETTUALE DEL MARKETING TERRITORIALE Il progetto di marketing deve seguire questa logica: valutare criticamente il territorio-risorsa esplicitando le vocazioni oltre alle competenze e alle professionalità disponibili; individuare i valori espressi dal mercato e le connessioni tra questi e il territorio, puntando su una forte diversificazione della domanda; costruire “progetti-prodotto”: con giusti attori, strategie, obiettivi, tempi, risorse; confezionare una gamma di possibilità/opzioni/servizi che sia ampia, tematica, differenziata, integrata, coerente e specializzata. Il prodotto turistico progettato è costituito da un sistema integrato di servizi ed è composto da un nucleo centrale (core product), che lo caratterizza in base alla produzione e al tipo di soggetto che lo offre, e da un gruppo di elementi accessori (prodotti di agevolazione e prodotti di supporto) che lo completano e differenziano dalla concorrenza. Il prodotto va sviluppato integrandolo necessariamente con: - l’interfaccia tra ambiente/atmosfera interna e ambiente/atmosfera esterna; - la partecipazione del cliente/turista al processo di erogazione del servizio, attraverso la predisposizione di meccanismi in cui il cliente agisce da co-produttore (corsi e laboratori attivi); - l’interazione tra clienti/turisti, dando attenzione alla progettazione per evitare conflittualità dovute alla presenza contemporanea di target poco compatibili tra loro; - l’interazione del cliente con il sistema turistico interno ed esterno attraverso tre fasi: la prova all’arrivo (primo contatto sensoriale con il luogo); la fase di consumo (gli accorgimenti per rendere memorabile il periodo di soggiorno); il distacco (rapporto instaurato e accorgimenti per mantenerlo vivo). LEGGERE IL LUOGO PER INDIVIDUARE IL CORE PRODUCT Un’istantanea sul nostro territorio mostra con forza il genius loci: i prodotti della terra e la forza della mano dell’uomo danno il sapore di questi luoghi che seguono con un lento protrarsi il gusto delle cose più vere. Le ricchezze di Auletta e dei territori limitrofi sono paesaggistiche, naturalistiche, storico - culturali come per tutto il nostro ricco Paese, ma qui, in questo posto quasi dimenticato, dove difficilmente qualcuno è di passaggio (tranne in velocità sull’autostrada), il ritmo del tempo è diventato un tutt’uno con le cose che vi accadono, con i frutti che crescono e le relazioni che vi si instaurano. Al momento queste risorse non solo sono parzialmente valorizzate, ma rischiano di estinguersi se non vengono sostenute. Il sistema economico di base, anche se in maniera informale, si poggia sull’agricoltura e l’allevamento. Queste si sono variamente intrecciate con altre attività da cui ricavare reddito, ma hanno mantenuto ciò nonostante la loro centralità. Inoltre, lo spazio rurale circostante il Parco a ruderi è caratterizzato da una valenza turistico/produttiva diversificata e la distribuzione dei nuclei-tappa risulta multipolare, legata alla morfologia del terreno, ai temi del viaggio e ad aspetti antropici, quali le vie di collegamento e la distribuzione degli esercizi ricettivi/ristorativi/produttivi. Cosa ci fa credere nel progetto di gestione enogastronomico del Parco a ruderi di Auletta? Chi sarà disponibile ad affrontare il viaggio per raggiungere un territorio noto Parco a Ruderi® Pagina 2


solo per alcune produzioni agroalimentari di pregio1, visitando i produttori e l’area di elaborazione della materia prima e del successivo confezionamento da degustare in loco e di cui approvvigionarsi? Ci crediamo grazie all’ascolto prestato alle voci di questa terra, attraverso i suoi paesaggi e la semplicità ed accoglienza della sua gente e di chi qui ha avuto l’opportunità di vivere anche se solo per poco tempo. La nostra attenzione si orienta su un turismo di “nicchia” che sia già per scelta responsabile e sostenibile. Questo per la consapevolezza del valore contemporaneo del patrimonio della società rurale, con la sua agricoltura e cucina, e per la tendenza al ritorno a tipicità, genuinità e natura. La valenza di questo modus vivendi è l’esempio di una migliore alternativa al vivere metropolitano della nostra epoca: un’esperienza che il turista potrà portarsi dietro e di cui, una volta tornato a casa, fare tesoro nel suo vivere quotidiano. Il turismo enogastronomico ci sembra essere la cornice per un turismo sostenibile che da un lato valorizzi l’Albergo Diffuso nel Parco a Ruderi e dall’altro connetta quest’ultimo con il territorio circostante, passando per una serie di innovazioni nel tessuto sociale, economico e culturale del luogo.(VEDI SCHEMA 1) IL PROGETTO ENOGASTRONOMICO Il panorama socio-economico dell’enogastronomia ad oggi è fotografato in modo seguente: i contadini, sempre più vecchi, producono prodotti per l’autoconsumo o per un piccolo commercio “a nero” ma non sono in grado di affacciarsi su un mercato più vasto che sappia tra l’altro attribuire il valore che spetta al frutto del loro lavoro; la diffusione di alcune iniziative di ristorazione e agrituristiche che innovano la ricettività e la fruizione dei prodotti agricoli è negli ultimi anni fiorente; le amministrazioni locali, gli enti pubblici e le associazioni private di promozione turistica (es. GAL I Sentieri del Buon Vivere2,..) hanno già avviato progetti di promozione territoriale dei prodotti3 con primi buoni risultati ma con le difficoltà di creare una rete, di unire i saperi, di rafforzare l’immagine di quest’identità. La tradizione eno-gastronomica presenta numerose eccellenze le cui potenzialità sul mercato vanno adeguatamente supportate e incentivate. Le attività previste per incentrare sul turismo enogastronomico e per valorizzare la risorsa alimentare locale sono articolate in iniziative rivolte ai residenti e/o ai turisti4. Di seguito esplichiamo per fasi il percorso progettuale gestionale: a. Creazione del marchio territoriale “geografico” denominato Parco a Ruderi® che in modo semplice, immediato, attraente e significativo esprima l’identità e la personalità del territorio attraverso il nome, il simbolo, il logo o immagine del prodotto turistico (es. Chianti Classico/Gallo Nero; I sentieri del buon vivere/Parco a Ruderi). Ciò non consiste esclusivamente nella comunicazione del nome di una destinazione, ma riguarda la soddisfazione di desideri-bisogni1

il Carciofo bianco in primis ma anche l’Olio d’Oliva DOP delle Colline salernitane, il Caciocavallo silano DOP, il Vino del Cilento 2 http://www.sentieridelbuonvivere.it/; http://www.sentieridelbuonvivere.it/img/PSL_I_SENTIERI_DEL_BUON_VIVERE_.pdf 3 http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/prodotti_tradizionali.htm 4 Queste attività verranno indicate come A.R. (attività per i residenti) e A.T. (attività per i turisti).

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aspettative della domanda, attraverso l’offerta di una serie di benefici reali, di cui i clienti devono poter trovare effettivo riscontro nella loro esperienza di visita. Nella comunicazione del prodotto territoriale la presentazione, descrizione, sintesi devono ricalcare la realtà effettivamente riscontrabile nel luogo. Altrettanto importante risulta orientare il modello cognitivo del territorio definendo la geografia del prodotto, creando una scelta strategica per la omogeneità dello spazio turistico, tramite l’individuazione di caratteristiche, confini e grado di percezione dell’area-prodotto evitando confusioni geografiche, effetti ombra tra aree limitrofe per ispirare al visitatore chiare associazioni tra regione e prodotto. (VEDI CARTINA 3) Inoltre è di grande importanza la modalità di presentazione del prodotto turistico che si indirizza non solo verso l’esterno (turisti, investitori ecc) - nei quali determina riconoscimento (informazione), persuasione, adesione all’offerta, selezione e volontà di acquisto, ricordo, fedeltà - ma anche verso l’interno (dipendenti e residenti), verso i quali contribuisce a creare fiducia, equilibrio, coesione, identità (e quindi qualità del lavoro e della vita); offrire informazioni, stimolare la partecipazione; favorire la conciliazione tra interessi divergenti; rafforzare il senso di appartenenza. Per quest’ultimo punto sarebbe da considerare di rivolgere ai residenti campagne di sensibilizzazione ad hoc e corsi di formazione turistica. (A.R. e A.T.) b. Coinvolgimento delle aziende nell’iter per ottenere le Certificazioni Volontarie dei Marchi Ecologici (Ecoetichette: Biologico5, ECOLABEL, EMAS, ISO …) che evidenzino il grado di sostenibilità ed essere un modo efficace per indirizzare le scelte dei vari interlocutori (turisti, tour operator, governi locali o centrali). L’iter da seguire è stato già adottato dal progetto europeo VISIT, che potrebbe servire da guida6. (A.R. e A.T.) c. Stesura della carta dei produttori e dei prodotti agroalimentari: una mappatura del territorio, attraverso schede di analisi, all’interno della quale si elenchino, suddivisi per categorie e localizzati, tutti gli operatori della produzione e prima trasformazione dei prodotti e le produzioni stesse. Ciò significa strutturare un catalogo completo dell’offerta enogastronomica e dei servizi proposti dalle aziende/masserie ai residenti e ai turisti. Per stilare questo catalogo con relative schede ciascun operatore sarà censito contattato e visitato; sarà inoltre reso graficamente su una mappa con dei simboli per poterne riconoscere categoria produttiva, prodotti in vendita, metodi di coltivazione e allevamento, filiera. Oltre che all’organizzazione-informazione del viaggio del turista, tale carta serve per sollecitare la conoscenza reciproca tra i produttori e dunque per creare le basi per la nascita di un network formalizzato. Serve poi per restituire ai residenti la conoscenza del loro patrimonio gastronomico, fatto di prodotti, ricette, persone, paesaggio. (A.R. e A. T.) d. Istituzione di un G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale), con i prodotti del marchio, che, prediligendo la filiera corta nella distribuzione, si rivolga in primo luogo ai 5

http://www.agricoltura.regione.campania.it/bio/files/ERAB-2011.pdf,

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http://www.ecotrans.org/visit/index.html; http://www.agricoltura.regione.campania.it/bio/agrobio.html; http://ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it

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residenti e poi, in maniera radiale, verso gruppi di acquisto regionali e nazionali facenti parte della rete (VEDI CARTINA 2). Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che ricercano sul territorio produttori che forniscano loro prodotti nel rispetto dell’ambiente. Questa è un’alternativa praticabile per scambiare esperienze e per verificare le proprie scelte di consumo responsabile. Le ricadute del modello di distribuzione del G.A.S. sono sul piano economico/sociale/produttivo e, partendo dalla tutela e valorizzazione del prodotto locale e affiancandosi alla grande distribuzione alimentare, ritagliano una fetta di mercato dedicata ai piccoli produttori7. Un’esperienza già attiva nel Vallo di Diano, promossa dall’associazione di produttori Apabiodinamica8 di Polla, è l’iniziativa “Adotta un Contadino”: una famiglia decide per un anno di approvvigionarsi presso un’azienda, garantendo a questa un reddito e guadagnandone in termini di qualità. Il Parco a Ruderi diviene così un luogo dove produttori e consumatori possano incontrarsi, conoscersi e collaborare, intercettando ed assecondando le scelte delle persone che hanno intrapreso un percorso di trasformazione: quella fetta di mercato che in modo più sostenibile ha scelto di passare da consumatore passivo a protagonista nelle proprie scelte d’acquisto.(A.R. e A.T.) e. Creazione di uno shop dei prodotti9 alimentari del marchio Parco a Ruderi® (anche on line) e creazione di una rete di pubblicità dei punti vendita diretti delle aziende che insistono sul territorio. (A.R. e A.T.) f. Ricerca dei fondi, finanziamenti e incentivi regionali ed europei a sostegno della sostenibilità per l’ agricoltura, il turismo, le aree rurali, la formazione. (VEDI SCHEMA 8)10 (A.R.) g. Attivazione di percorsi di mediazione, rivolti sia agli operatori delle aziende agroalimentari sia ai residenti in genere. Oltre ai percorsi partecipativi classici11, le modalità di stimolo rivolte alla popolazione si possono incentrare sulla realizzazione di eventi e progetti ludici che la rendano protagonista. Esistono già, soprattutto nel periodo estivo, e per questo andrebbero incrementati durante le altre stagioni, eventi vissuti con partecipazione dagli abitanti del territorio nei quali inserire episodi di contatto più diretto con le tradizioni locali: gare di cucina 7

http://www.retegas.org/index.php;http://www.gassa.it//index.php?option=com_frontpage&Itemid=1 http://www.apabiodinamica.it/ 9 http://www.bottegas.it/home/home/il-progetto.html 8

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fondi: http://www.fasi.biz/it/news/in-evidenza/4705-life-2014-2020-32-miliardi-al-nuovo-programma-per-ambientee-clima.html; http://ec.europa.eu/environment/index_it.htm; http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=fondi%20europei%20life&source=web&cd=2&ved=0CC8QFjAB&url=http%3A %2F.donatagottardi.net%2Fdocumentazione%2F07_07_13_fondi_eu.doc&ei=2u4RT9iHGoag4gSYLzPAw&usg=AFQjCNHaWCSvvG4YJjY_9g4qmbFSQ5JDvw&sig2=57lkCX8DjFS3-1i1pgahrQ; http://www.obiettivoeuropa.it/; http://www.greentravelmarket.info/; http://www.ecotrans.org/visit/brochure/it/index.htm; http://www.landconsultingweb.eu/; http://www.agricoltura.regione.campania.it/PSR_2007_2013/psr-home.html; http://www.agricoltura.regione.campania.it/PSR_2007_2013/psr-obblighibeneficiari.html;http://www.agricoltura.regione.campania.it/PSR_2007_2013/PIRAP.htmldic; http://ec.europa.eu/europe2020/targets/eu-targets/index_it.htm, 11

Un esempio ne è la progettazione partecipata attraverso un percorso utilizzante la tecnica del Metaplan®.

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di ricette tradizionali, percorsi degustativi che permettano l’identificazione del singolo produttore, prodotti audio visivi che testimonino la vita quotidiana dei contadini e la memoria storica. Per stimolare il rapporto intergenerazionale si prevede l’attivazione di un progetto didattico tra le scuole primarie e secondarie di primo grado e i contadini in pensione: seguire le attività stagionali dei campi con modalità di laboratorio (raccolta delle olive, vendemmia, …) e creare orti scolastici12. Il compito più significativo sarà delegato all’accoglienza del contadino. h. Attivazione di corsi di agricoltura biologica per le aziende agroalimentari che fanno parte del marchio13. Si immagina un partenariato con l’Istituto Tecnico per l’Agricoltura e l’Ambiente Domenico De Petrinis di Sala Consilina tramite un progetto di alternanza scuola-lavoro.(A.R.) i. Creazione di una rete di collegamento con le associazioni dei Campi di Volontariato14 in ambito ambientale ai fini di intercettare contributi esterni per la piena realizzazione del progetto. I volontari sosterranno con il loro lavoro l’attivazione dell’offerta turistica del Parco a Ruderi e rappresenteranno un primo banco di prova per la popolazione locale e la sua risposta al progetto di accoglienza. La presenza dei volontari è prevista già nella prima fase, cioè quella di costruzione dell’Albergo Diffuso: gruppi di lavoro potranno far parte dell’equipe, dalla pulizia dei detriti alla realizzazione delle finiture, come co-attori di un laboratorio sulla sostenibilità, da cui avranno in cambio, oltre all’esperienza di scambio formativo e sociale, vitto, alloggio e possibilità di vivere il luogo nei momenti di relax. Allo stesso modo funzioneranno i campi di lavoro nelle fattorie, cioè con il contributo manuale dei volontari che potranno partecipare attivamente ai lavori stagionali in agricoltura. Questi interventi andranno accuratamente programmati e gestiti al fine di offrire obiettivi chiari sia per i volontari che per le realtà in cui essi dovranno calarsi. Importante sarà riuscire ad intercettare questo tipo di offerta, rendendo appetibile il soggiorno ad Auletta. (A.R. e A.T.) j. Creazione di una Cantina Sociale per valorizzare la produzione vinicola locale15. (A.R. e A.T.) k. Segnalazione e incentivazione di colture tradizionali ormai rare per contrastare la “banalizzazione” delle varietà introdotta dal sistema della monocultura. In collaborazioni con Facoltà Universitarie di Scienze Agrarie e Forestali istituire una Banca del Seme16 e Parchi per la Salvaguardia tematici collegati al MIDA (orto, frutteto, erbe aromatiche, erbe selvatiche, …)

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Es. http://www.scuolacreativa.it/ortiscolastici.html; http://www.centroeducazionegusto.it/pagina_template.asp?id=3&page_id=70&nome_pagina=Orti%20Scolastici&titolo =Orti%20Scolastici&id_pagina=70; http://www.civiltcontadina.it/modules/civiltacontadina/index.php?id=32 13 http://www.craa.it/progetti.html 14 http://www.wwoof.it/it/aboutit.html#italy; http://www.iboitalia.org/it/campi-di-lavoro; http://www.helpx.net/ 15 http://www.stradadelvino-cilento.it/ 16 http://www.civiltacontadina.it/modules/civiltacontadina/index.php?id=4; http://www.semirurali.net/modules/rete/index.php?content_id=16

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l. Predisposizione di progetti per la cura dei campi e la raccolta dei prodotti con la modalità delle fattorie didattiche17 che coinvolgeranno gli studenti delle scuole, coloro che effettuano soggiorni all’interno del Parco a Ruderi e i volontari dei Campi di Lavoro, per specifiche attività tese all’innovazione e al miglioramento sostenibile delle colture. (A.R. e A.T.) m. Attivazione di corsi di autoproduzione in una scuola di sostenibilità e del vivere slow dove si confezioneranno prodotti agroalimentari, altri di uso quotidiano e si diffonderanno buone pratiche per l’ambiente (marmellate, conserve, cosmesi naturale, detersivi biologici,….). (A.R. e A.T.) n. Programmazione delle visite alle massarie e ai campi18 che mostrino i cicli agricoli dai cui si ricavano i frutti della terra del Parco a Ruderi®. I destinatari maggiori di questi percorsi anche degustativi, che coinvolgeranno le strutture ricettive del Parco a Ruderi stesso, saranno principalmente gli acquirenti dei G.A.S. e turisti amanti dell’enogastronomia. (A.T.) o. Attivazione di corsi di cucina tradizionale in cui i custodi dell’esperienza culinaria si facciano portatori delle ricette stagionali locali. Queste attività saranno animate, oltre che dalle vecchie cuoche chiamate tradizionalmente per i matrimoni, dalla massaie di famiglia e dai cultori della cucina locale. (A.T.) p. Offerta di un servizio di ecowedding che, intrecciando tradizioni e tematiche sostenibili, faccia rivivere l’atmosfera dei matrimoni locali di un tempo, nella cornice del territorio del Parco a Ruderi. Gli spazi dedicati alla preparazione del matrimonio e al ricevimento sono previsti dalla riprogettazione architettonica del comparto 4b. L’occasione della celebrazione diventa un’opportunità di vacanza per vivere un momento familiare e affettivo intenso, allontanandosi dalla routine quotidiana. Il matrimonio tradizionale in questa zona rappresentava un evento condiviso con la cerchia dei parenti e dei vicini che, tramite il loro aiuto nei giorni precedenti e seguenti alla cerimonia, contribuivano alla preparazione del pranzo nuziale in un’atmosfera ludica e gioiosa. Da questi usi nasce l’idea di riproporre questa esperienza tramite un’offerta organizzata per un numero max di 70 invitati per i quali sarà possibile anche pernottare. Il nucleo familiare più stretto soggiornerà per due-cinque giorni prima dell’evento per contribuire alla preparazione, tutti insieme, con i cuochi e le massaie locali, del buffet ricco di prodotti e di piatti locali (ce ne sono di tipici del matrimonio come per quello caggianese). Seguendo i riti dell’antica cerimonia si offrirà una festa in cui i musici di strumenti locali19 suoneranno nelle sale da pranzo che si trasformeranno in sale da ballo dove i gruppi folkloristici potranno animare le danze. La festa continuerà fino alla serenata notturna sotto la finestra degli sposi con canti, musica e vivande.

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http://www.agricoltura.regione.campania.it/fattorie/percorsi-didattici.html http://www.benvenutinelcilento.it/news-dal-cilento/vari/1576-auletta-pertosa-al-via-i-progetti-vita-da-contadino-evisita-al-frantoio 19 http://www.suonidellaterra.com/censimento_suonatori-2.html 18

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L’OFFERTA DI UN SISTEMA TURISTICO INTEGRATO Il tessuto territoriale nel quale si inscrive il settore enogastronomico presenta una molteplicità di attività che potenziano e differenziando l’attrattiva turistica del Parco a Ruderi. L’offerta turistica aggiuntiva si esplica nei seguenti comparti: Turismo storico-culturale20. Di particolare interesse risultano i siti e le testimonianze paleontologiche e archeologiche (l’Antece a Sant’Angelo a Fasanella, la grotta dello Zachito, il museo e il centro storico di Buccino, le mura megalitiche di Atena Lucana, il mausoleo di Caio Uziano Rufo, …), ma vi sono presenze storico architettoniche su tutto il territorio, che lasciano testimonianze significative del Medioevo, dell’età Moderna e del Risorgimento. La Storia dell’Emigrazione locale può essere di grande interesse culturale. Non mancano nemmeno esempi di gruppi musicali folkloristici e di sperimentazione locale. Turismo didattico21. Interessato da diversi settori tra cui la storia della Civiltà Contadina, la Storia del Terremoto, la didattica ambientale, le fattorie didattiche, l’onoterapia, i musei tematici (es.: Museo delle erbe di Teggiano,…). Turismo ambientale-naturalistico22. Le attività correlate a questo ambito sono varie e costituite da una rete in parte avviata. L’associazionismo nazionale, oltre alla presenza di quello locale, ha già dei percorsi attivi sul territorio, tra questi l’osservazione delle stelle, il birdwatching, la nature photography, le visite nella Valle delle Orchidee, le visita alle Grotte dell’Angelo e di Castelcivita, la balneazione e cura termale.

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http://www.fondazionemida.it/default.php?mcat=002&idcat=64&id=302&colore=2; http://www.comune.padula.sa.it/davedere/certosa/certosa.htm; http://www.cilentodoc.it/speciali/certosadipadula/index.php?idst=2&f_idarticolo=6; http://www.prolocoteggiano.it/allatavola-della-principessa-costanza.php; http://teggiano.asmenet.it/index.php?action=index&p=76; http://www.museincampania.it/spip.php?page=musei_dettaglio&id_museo=139; http://www.comune.caggiano.sa.it/index.php?action=index&p=340; http://www.turismoinsalerno.it/buccino.htm; http://www.turismoinsalerno.it/buccino.htm; http://www.basilicata.cc/lucania/romagnano/index.htm#1; http://www.panoramio.com/photo/9152262; http://www.turismoinsalerno.it/itinerari.htm; http://www.volcei.net/; http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?s=5&Menu_ID=211&Sub_ID=212&Info_ID=4497; http://www.cittadelparco.it/home.swf; http://www.memoro.org/it/ 21 http://www.ingegneriadelsollazzo.it/collezione.html; http://www.scuolanaturopatia.it/pubblicazioni/museoerbe.htm; http://www.museiditeggiano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11&Itemid=25; http://www.museonaturalistico.it/index.html; http://www.centrostudivallodidiano.it/ViewCategory.aspx?catid=68e353757b55418cafc4ec848a35db30; http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?s=5&Menu_ID=211&Sub_ID=215&Info_ID=4213 22

http://www.astrofilialburni.info/web/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=54; http://www.turismoinsalerno.it/cartinaparchieoasi.htm; http://www.turismoinsalerno.it/cartinaspeleologia.htm; http://www.seletanagroturismo.it/comuni-ed-eventi.html; http://www.cilentoediano.it/; http://www.grottedellangelo.sa.it/;http://www.valledelleorchidee.it/

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Turismo sportivo23. Attivi tramite associazioni nazionali e locali dei percorsi interessanti per quest’offerta: trekking, canyoning, ciclo escursionismo, mountain bike, speleologia, arrampicata. Da non sottovalutare l’offerta di Eventi del territorio che sono organizzati soprattutto nel periodo estivo24 oltre quelli delle festività religiose: questi potrebbero essere coordinati per evitare sovrapposizioni, essere maggiormente pubblicizzati, ma anche integrati da altre proposte che rendano protagonista il pubblico. Nuove idee potrebbero facilmente nascere dalle molteplici risorse del territorio sopra mostrate, per creare eventi di socializzazione durante i periodi per ora meno turistici. GESTIONE DELLA RICETTIVITA’ La proposta della ricettività si articola secondo alcuni pacchetti in base al target turistico ed ai giorni a disposizione per la vacanza. Preliminarmente sarà importante stilare un calendario delle attività con cadenza annuale, stagionale e settimanale dal quale gli ospiti possano orientarsi nella scelta; quest’ultima avverrà on line su prenotazione prima della partenza o, in extremis, sul luogo per i turisti di passaggio a seconda dei posti disponibili. Dato che, come abbiamo descritto, il turismo intercettato sarà di nicchia, secondo le passioni e le attitudini dei visitatori, i pacchetti saranno indirizzati alle varie attività. Per tutti però l’accoglienza sarà distintiva di semplici procedure, per far sentire gli ospiti come se fossero a casa loro. In ogni caso si stimolerà la convivialità. Tutte le fasi della giornata saranno curate nei particolari: nell’area dei pasti si darà particolare cura alla presentazione delle vivande, con dei menù che raccontino la storia del piatto della tradizione, oltre al mostrare informazioni sul produttore e sul prodotto base della ricetta (anche il ristorante sarà vetrina degustativa dei prodotti a marchio Parco a Ruderi®). L’offerta dei soggiorni è sommariamente così prevista: − Da una settimana in su: pacchetti tematici sulle aree enogastronomico / socioculturale / naturalistico-ambientale / sportivo / didattico. I pacchetti saranno intersecabili e personalizzabili; − soggiorni di durata media (una settimana): pacchetto tematico specifico o personalizzato sulle aree di preferenza con varie opzioni di scambio aree; − soggiorni di durata breve (week end): scelta delle attività su prenotazione preventiva o ad assegnazione dell’alloggio, con pasti inclusi. − soggiorni didattici per scolaresche di scuola primaria e secondaria (dai tre ai cinque giorni); − Campi scuola estivi (una o due settimane); 23

http://www.walking-trekking.it/cervati.htm; http://www.sentierifrassati.org/index.php?option=com_content&view=article&id=103&Itemid=112; http://www.getvallodidiano.it/; http://www.caisalerno.it/2009/; http://www.caipotenza.it/; http://www.trekking.it/it/itinerari/Alta-via-dei-monti-Caggianesi_902.html; http://www.yumping.it/canyoning/get-vallo-didiano-canyoning--e19645223 24

Tra tutti segnaliamo: “Notti al Castello” a Brienza; “Voci dal Sud” di Sant’Arsenio; “Teggiano Jazz”; “Festival Negro” di musica etica a Pertosa; “Mangiando con i Contadini” ad Auletta; “Percorso Culinario” di Caggiano; “Alla tavola della principessa Costanza” di Teggiano; “L’Inferno di Dante” a Pertosa.

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− Campi lavoro volontari (minimo una settimana); − Ecowedding (da tre giorni ad una settimana). Qualunque sia il pacchetto prenotato sarà data particolare importanza, proprio nell’ottica del progetto, alle ore di relax, ai momenti di cena comunitaria e ad un’offerta variegata per il dopocena. IL PROGETTO SOSTENIBILE L’opportunità di sviluppo generata dal turismo enogastronomico diventa più forte e attuale se è sostenibile e responsabile. Ciò è insito già nel prodotto agroalimentare stesso: sapore, gusto, emozioni, tradizione e innovazione, cultura tutti insieme per una migliore qualità della vita innestata sul tempo Kairos, ossia il tempo di chi ha tempo. Sviluppo sostenibile significa salvaguardia delle generazioni future soddisfacendo al contempo le esigenze del presente. Migliorare la qualità della vita senza eccedere nel carico degli ecosistemi da cui la vita stessa dipende, il tutto applicato al turismo attraverso equità sociale ed efficienza economica (uso di risorse rinnovabili, maggiore e migliore redistribuzione della ricchezza, diversificazione produttiva, meritocrazia, innovazione tecnologica, identità culturale). Il nostro turismo sarà responsabile25, permetterà la salvaguardia della comunità locale, favorendo così la rinnovabilità del sapere tradizionale e la trasmissione alle giovani generazioni e a quelle future, rafforzando un’ identità che possa riattrarre tanti suoi abitanti costretti ad emigrare. Arrivare al Parco a Ruderi oggi per un turista responsabile significa prendere un treno per Buccino o per Sicignano, da qui mancano però ca. 15-25 min. di automobile fino ad Auletta. La risposta potrebbe essere l’incentivo a mezzi elettrici pubblici dalle stazioni come fossero linea urbana o, meglio ancora, la possibilità di ripristino del tratto di linea ferrata lungo il Tanagro. Questi interventi strutturali possono però essere integrati facendo partire intanto l’adesione alla proposta sostenibile ideata dall’associazione Jungo26 che promuove la “strategia della pulce”, ossia l’incentivo, in luoghi scarsamente connessi da una rete di trasporti pubblici, al car-pooling con una risonante campagna informativa. Predisponendo una fermata con pensilina apposita si intercettano, così, i flussi già esistenti degli spostamenti automobilistici locali. La sostenibilità sarà anche nell’abitare: riappropriarsi di spazi perduti con una logica contemporanea, rivivere tra le vecchie mura di casa con la leggerezza dei materiali che si inseriscono con rispetto e audacia al tempo stesso. Tecniche che convivono nel 25

Principi fondamentali contenuti nella Carta Viaggi Turismo Responsabile (fonte: sito AITR) 1. Centralità della comunità ospitante e del suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sul proprio territorio 2. Incontro tra culture e rispetto delle diversità culturali. 3. Consapevolezza dei viaggiatori rispetto al proprio ruolo di consumatori del prodotto-viaggio e alle caratteristiche socio-economiche e culturali dei contesti di viaggio. 4. Economia solidale ed equità. 5. Riduzione al minimo degli impatti sociali e ambientali 6. Viaggiare slow / viaggiare lento.

26

http://www.jungo.it/

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progetto comune di dare il massimo comfort possibile nella connessione dell’uomo con l’ambiente. INTERVENTI PER LA SOSTENIBILITA’ La gestione del Parco a ruderi offre un appoggio e un riferimento per il rinnovamento e la direzione generale dello sviluppo sostenibile dell’area. I tempi di realizzazione di un turismo sostenibile sono generalmente lunghi e la dimensione spaziale della qualità ambientale richiede misure concertate a livello d’area. Lo scopo del progetto dovrebbe mirare a uno sviluppo economico realizzabile con una crescita sostenibile del turismo, tale da permettere di conservare a lungo termine l’ambiente naturale e sociale. Inoltre occorre che gli attori principali a livello regionale e provinciale abbiano ben presente il contributo che il turismo può avere sullo sviluppo sostenibile della località. Una buona qualità dell’ambiente è il presupposto per alimentare un circolo virtuoso tra soddisfazione dei turisti, aumento dei flussi e degli introiti con possibilità di reinvestire nell’ambiente parte della ricchezza generata. Importante è assumere una visione sistemica della destinazione affinché il turismo sia un valore aggiunto alle altre attività socio-economiche: sostenendo la qualità della vita dei residenti; la qualità del soggiorno da parte dei turisti; la creazione di valore dell’ambiente e il coordinamento con gli interessi e il ruolo degli stakeholders. Il percorso sulla strada della qualità ambientale può essere espresso in momenti fondamentali che parallelamente e dall’inizio del percorso devono essere attivati: I. educazione ambientale tramite campagne di sensibilizzazione; II. creazione di sistemi informativi turistici; III. pianificazione; IV. monitoraggio e regolazione; V. incentivazione all’utilizzo di strumenti volontari di certificazione. I.

II.

Da subito rivolgere ai residenti campagne di sensibilizzazione ad hoc e corsi di formazione turistica. Per rendere attiva la popolazione residente e creare una specifica mentalità orientata è importante coinvolgere e stimolare i giovani cercando il consenso su progetti partecipati. Il punto strategico è la sensibilizzazione dei residenti sull’importanza delle relazioni con i turisti: l’impatto che il turismo ha sulla vita, il lavoro e le relazioni degli abitanti. Come strategie di contenuto per le campagne di sensibilizzazione si concentrerà l’attenzione sui concetti di tradizione, valorizzando gli elementi positivi e la vocazione del luogo (puntando sui concetti di coordinamento/rafforzamento dei fattori competitivi, distintivi, tematici), ed evoluzione, sottolineando l’innesto dei fattori di cambiamento a partire dalle condizioni attuali. Bisogna comunque comunicare i valori aggiunti, il sistema e la volontà di crescita e rafforzare l’integrazione tra componenti interne al sistema di forze esterne. Le modalità di comunicazione delle istanze ambientali appaiono un approccio prioritario (messaggi facilmente comprensibili, diretti, immediati e coinvolgenti). I sistemi informativi turistici dovranno essere avviati dalla cittadinanza attiva: offrendo ai giovani incentivi e formazione specifica sia in loco che in giro per l’Italia per conoscere le situazioni in cui l’Albergo Diffuso è già una Parco a Ruderi® Pagina 11


III.

IV.

realtà; tramite la creazione di un network stabilire uno spirito di collaborazione e cooperazione tra imprese, comunità locali e amministrazioni pubbliche. Possiamo indicare in questa sede alcuni fondamentali interventi qualitativi: gli accordi con le scuole per attivare progetti legati all’agricoltura, alla conoscenza delle lingue e all’accoglienza turistica, ai metodi costruttivi dell’efficienza energetica, alle energie rinnovabili, al controllo dell’ambiente; le iniziative volte alla formazione, informazione ed educazione su temi ambientali e propri della sostenibilità a diversi livelli, sui turisti e sulla comunità ospitante, sulle aziende, sui dipendenti dell’ Albergo Diffuso, gli accordi con gli abitanti per prevedere attività economiche e di volontariato sociale e condivisione socio-culturale. Altrettanto importante risulterà orientare il modello cognitivo del territorio verso l’esterno definendo la geografia del prodotto creando una scelta strategica per la omogeneità dello spazio turistico tramite l’individuazione di caratteristiche, confini e grado di percezione dell’area prodotto evitando confusioni geografiche, effetti ombra tra aree limitrofe per ispirare al visitatore chiare associazioni tra regione e prodotto. La pianificazione a livello territoriale dovrà essere compiuta sia per il monitorare e preservare l’ambiente tramite accordi tra i Comuni delle Comunità Montane del Tanagro e del Vallo di Diano e sia per spingere verso la riqualificazione dei servizi di trasporto attraverso accordi comunali con Provincia, Regione, Governo e Comunità Europea. I Comuni stessi si potranno avvalere delle Certificazioni Ambientali (EMAS e ECOLABEL) con consistenti vantaggi: come strumenti agili e flessibili e di immediata efficacia per la diffusione dell’informazione ambientale, come strumenti educativi in grado di accrescere la sensibilità ecologica sociale. Con la certificazione di sistemi di gestione, l'organizzazione, strutturando le proprie risorse e processi produttivi in conformità a determinati requisiti, trae effettivi benefici dalla creazione di un sistema di gestione e controllo basato sull'approccio per processi tra loro integrati. Inoltre l’amministrazione tramite questi mezzi costruisce una solida base per attivare un efficace e continuo processo di miglioramento, aumenta la propria capacità di soddisfare le esigenze e aspettative dei propri cittadini e di gestire meglio i rischi d'impresa. La qualità ambientale vera e propria è perseguita con accorte politiche legate al contenimento dell’inquinamento nelle sue varie forme: per questo potrà ancora essere di grande aiuto l’attivazione di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per il comune di Auletta e per quelli limitrofi, sia come strumento di pianificazione interna che di controllo esterno. Il monitoraggio e regolazione sono facilmente eseguibili se si usano gli strumenti della VAS e delle Certificazioni Ambientali. Gli strumenti atti alla misurazione dei presupposti e parametri per l’attuazione dello sviluppo sostenibile sono gli indicatori (VEDI SCHEMA 10). Questo strumento di verifica della compatibilità ambientale quantifica già dalla fase di raccolta dei dati, misurando i fenomeni al fine di conoscerli, ma il loro compito Parco a Ruderi® Pagina 12


V.

27

completo è quello di arrivare alla previsione degli impatti per poter ridefinire e correggere gli interventi in corso d’opera. Altri tipi di regolazione, più legati ai rapporti diretti con i produttori, possono riguardare Interventi coercitivi sui prezzi e sulla fiscalità attraverso regolamenti e specifiche leggi, ma anche stilare codici di condotta (documenti brevi: impegno verso l’ambiente; come sensibilizzare l’opinione pubblica) ossia guide e norme di comportamento che il gestore si propone come sentieri auspicabili per affrontare i problemi propri della sostenibilità: per orientare gli stakeholders (amministrazione pubblica, enti territoriali, imprese, comunità locale), contemporaneamente a guide di buona pratica che il gestore propone alle aziende e ai turisti per far si che questi seguano determinate regole (risparmio energetico, fonti rinnovabili, comportamenti responsabili, gestione rifiuti, acquisto consapevole). A livello di Parco, infine, si potrebbe rientrare nel progetto Rete dei Parchi Cets27: la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. L'importanza crescente di uno sviluppo turistico sostenibile, come tema d'interesse internazionale, è stata sottolineata dalle "Linee guida per il Turismo Sostenibile Internazionale" della Convenzione sulla Diversità Biologica. La Carta affronta direttamente i principi di queste linee guida e fornisce uno strumento pratico per la loro implementazione nelle aree protette a livello locale. La certificazione accreditata è l'unico mezzo con cui un'organizzazione può dimostrare, al mercato consumer e business e alla Pubblica Amministrazione, la conformità del suo sistema di gestione, dei suoi prodotti/servizi, ai requisiti della norma per cui ha ottenuto la certificazione. Il Sesto Programma Comunitario di Azione per l'ambiente fissa le priorità e gli obiettivi della politica ambientale della UE per i prossimi anni. Obiettivo del programma è l'educazione dei consumatori che, attraverso una accessibile e corretta informazione in materia di ambiente, potranno scegliere i prodotti più ecologici, orientando così il mercato e migliorare, nel contempo, la qualità della vita. Lo stesso programma indica come strumenti idonei nell'attuare la politica di cui sopra i Regolamenti ad attuazione volontaria denominati EMAS ed ECOLABEL. Inoltre esiste lo standard internazionale UNI EN ISO 14001che può essere attuato da qualsiasi tipo di organizzazione che intenda conseguire un miglioramento ambientale, nell'esercizio delle proprie attività, attraverso l'adozione di un sistema di gestione. Le Ecoetichette sono d’orientamento per i turisti e per i consumatori che segnalano prodotti e servizi con un basso impatto sull’ambiente e forniscono precise informazioni sui prodotti, non hanno un grande impatto sui costi. ECOLABEL (VEDI SCHEMA 9) è la certificazione europea di

http://www.europarc.it/cets.html (Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette)

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qualità ecologica, di adesione volontaria, dichiara il basso impatto ambientale del prodotto o del servizio durante l’intero ciclo di vita. Pone attenzione alle risorse: inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, gestione e differenziazione dei rifiuti, riduzione sprechi risorse ed energetici; si pone a salvaguardia l’area dell’impresa ricettiva e dei prodotti alimentari locali. Un’utile mezzo è l’analisi ciclo di vita LCA. PROPOSTA PER LA GEOGRAFIA DEL MARCHIO Parco a Ruderi® Di fondamentale importanza per dar rilievo alla produzione enogastronomica locale è definire, come primo passo, l’estensione del territorio con determinate caratteristiche che ne danno peculiarità e pregi. Di queste fanno parte, oltre ai caratteri fisici, i fattori umani che intervengono a modellare tali terreni e che ne danno un diretto riconoscimento in termine di qualità geografica ed organolettica, su cui si basano le certificazioni di origine delle produzioni. Il terroir così definito è in stretta connessione con il paesaggio e tramite questo definisce il marchio del core product. Auletta e i fiumi Tanagro e Sele costituiscono il luogo di convergenza di tre versanti che circondano l’area del Parco a Ruderi: a sud la catena dei monti Alburni, con i comuni di Petina, Sicignano degli Alburni (territorio montuoso che fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano) e Polla (a monte solo in parte); a nord dalla catena dei monti della Maddalena, con i comuni di Caggiano, Salvitelle e Buccino, ossia un territorio a confine con la Basilicata; e infine il comune di Pertosa che rappresenta un continuum con Auletta lungo le rive del Tanagro prima di immettersi nel fiume Sele. Ognuna di queste aree sopra descritte presentano omogeneità di prodotti e tessuti umani: questi otto comuni prepareranno un marchio identificativo della produzione enogastronomica Parco a Ruderi® (disegnato anche tramite un concorso di idee) che risulterà il riconoscimento e d’attrattiva principale (core product appunto) per il nuovo turismo. (VEDI CARTINA 3) IL NETWORK Per esercitare un controllo diretto su tutti gli elementi costitutivi del prodotto turistico bisognerà ragionare in un ottica di network. Il network offre al consumatore/turista una maggiore garanzia sugli standard qualitativi, l’accesso più facile alle informazioni, una scelta di alternative più vasta. Agli operatori il network garantisce una maggiore visibilità, un supporto tecnico/consulenziale/formativo, agevolazioni di tipo economico (spese di promozione, intercettazione di finanziamenti). Le sinergie tra i vari operatori dovranno essere formalizzate secondo diverse opzioni giuridiche o tecniche, cercando di coinvolgere il più possibile i residenti, creando così il sistema turistico. Tale sistema è articolato secondo la rete delle istituzioni locali (VEDI SCHEMA 3) e quella dell’associazionismo turistico (VEDI SCHEMA 4). COMUNICARE L’IDENTITA’ Il passo successivo sarà quello di comunicare l’identità della nostra destinazione cercando di seguire delle regole per portare il più possibile il visitatore ad una scelta consapevole per una esperienza totalizzante. Parco a Ruderi® Pagina 14


Per far ciò si possono creare dei filoni di comunicazione differenziati e coerenti (nello stile e nei contenuti) per le varie tipologie di offerta territoriale e di utenti. Per pianificare azioni di comunicazione efficaci si può prendere spunto anche da alcuni fondamenti della politica di creazione di marca territoriale (destination branding), ovvero: - generare valore nel territorio - garantire notorietà e riconoscimento all’offerta turistica - esprimere l’identità e la personalità del territorio in modo semplice, immediato, comprensibile, attraente e significativo, motivo per il quale nome/simbolo/logo/immagine del “prodotto” devono avere piena aderenza con le caratteristiche del territorio - fungere da effetto filtro (contribuendo alla selezione di target realmente interessati). Inoltre è di grande importanza la modalità di presentazione del prodotto turistico che indirizza non solo verso l’esterno (turisti, investitori ecc) - nei quali determina riconoscimento (informazione), persuasione- adesione all’offerta, selezione e volontà di acquisto, ricordo, fedeltà-, ma anche verso l’interno (dipendenti e residenti), verso i quali contribuisce a: creare fiducia, equilibrio, coesione, identità (e quindi qualità del lavoro e della vita); offrire informazioni, stimolare la partecipazione; favorire la conciliazione tra interessi divergenti; rafforzare il senso di appartenenza. A livello di promozione iniziale si potrebbe organizzare un educational, cioè un viaggio promozionale e di familiarizzazione, finalizzato alla conoscenza il più possibile concreta della destinazione che gli operatori propongono gratuitamente ai giornalisti specializzati, intermediari o altre figure (testimonial e opinion leader) in grado di influenzare e indirizzare direttamente o indirettamente le scelte d’acquisto dei clienti potenziali. Sarà fondamentale che l’educational sia organizzato con particolare attenzione, in quanto, come forte strumento di comunicazione, potrà trasmettere delle impressioni di viaggio molto incisive. Questo compito, che il gestore del network si prende in incarico formando alcune figure professionali, sarà comprensivo di tutta una serie di punti che riguardano l’accessibilità e l’accoglienza: ● creazione di un sito web che contenga carta dei prodotti e dei produttori con l’indicazione delle singole attività da svolgere all’interno di ogni azienda che sarà presentata in modo puntuale e sintetico e con immagini poco numerose ma di qualità, con facilità di consultazione e di piacevole navigabilità; ● predisposizione di materiale divulgativo web e cartaceo per l’informazionepromozione da distribuire in enoteche, negozi alimentari qualificati, uffici di accoglienza turistica, presso risorse artistiche e naturali, attraverso mailing mirato; ● predisposizione e allestimento di segnaletica stradale di riconoscimento; ● predisposizione per i visitatori di beni di prima necessità come bagni, acqua da bere in ogni azienda; ● predisposizione di alternative strutture d’accesso, servizi e percorsi di visita per i disabili; ● formazione di personale d’accoglienza efficiente, gentile, informato e professionale. Importante è la scelta dei partner di distribuzione, ovvero coloro che animano i canali attraverso i quali rendere disponibile al pubblico (nei luoghi e nei tempi più opportuni) la Parco a Ruderi® Pagina 15


nostra offerta. La proposta è di utilizzare una linea distributiva diretta, ovvero in grado di mettere in contatto produttore e consumatore, e nasce dal fatto che ci pare più idonea per operatori più piccoli e specializzati. Questa scelta porta ovviamente con sé pro e contro: tra i primi un maggior controllo e monitoraggio del posizionamento del prodotto, maggiore flessibilità, personalizzazione e cura personale della programmazione, risparmio di commissioni e spese di rete, buone opportunità di interpretare, conoscere e fidelizzare il cliente finale; di contro si avrà un irrigidimento maggiore della struttura dovuto alla responsabilità interna di funzione, maggiori costi fissi e risorse umane. Ciò ci sembra però il modo migliore per costruire un sistema più efficace ed efficiente. Da qui anche la scelta di rivolgersi ad un’area di mercato selettiva attraverso pochi intermediari qualificati ed adatti, sempre in coerenza con i propri mezzi e obiettivi. IL PROGETTO ARCHITETTONICO Il progetto architettonico sarà incentrato sul sistema dei quattro zeri: 1. Impatto ambientale zero, ovvero massima qualità architettonica e massima integrazione con l’ambiente; 2. Impatto energetico zero, ovvero non solo nessuno spreco ma la rigenerazione di ciascun sistema architettonico in produttore di energia; 3. Impatto rifiuti zero, ovvero riduzione a zero delle emissioni e dei rifiuti prodotti sia in sede di cantiere che di gestione dell’edificio; 4. Impatto economico zero, ovvero l’organismo edilizio concepito come un sistema in grado di produrre da solo le risorse finanziarie che si renderanno necessarie per le sue manutenzioni. La massima qualità architettonica sarà data dal totale rispetto dell’esistente, dando al contempo la dignità abitativa di destinazione di residenza turistica con l’uso di materiali naturali, locali, e nei più alti parametri di sostenibilità ambientale. Il materiale protagonista, quello che starà a contatto con l’abitare, sarà il legno di castagno, il quale ha una tradizione con la manifattura del luogo e che si avvarrà della tecnica di falegnameria autoctona. Assi di legno di castagno saranno posati su tutto il pavimento, che flottante creerà con il tavolato già esistente un comparto di alloggio a tutti gli impianti. Gli stessi impianti saliranno poi ad altezza dovuta tramite i semplici mobili, dello stesso legno, costruiti a moduli che ripetendosi in più guise formeranno tutti gli arredi utili alla vivibilità della singola stanza. La maggior parte delle camere saranno fornite di bagno, anch’esso costruito con pannellature in legno, altre avranno servizi in comune. Nessuna delle camere avrà spazi cucina perché i sevizi di ristorazione saranno comuni favorendo la convivialità. Anche l’illuminazione sorgerà dagli arredi, creando di volta in volta situazioni adatte alle singole realtà. Laddove le pareti si trovano in situazione di esposizione sfavorevole verranno create camere d’aria e interposto isolamento. Tutte le coperture avranno controsoffittature in legno con strato di isolamento. Le emergenze architettoniche esistenti (camini, vecchi fornelli,…) verranno lasciati a vista e integrati nel design della camera. Gli spazi con particolari colorazioni o grafismi che verranno adibite a stanze comuni di socializzazione potranno essere trattati come “tracce”: l’idea della teca di vetro, distaccandosi leggermente dalle pareti originarie, che si poggia sulla base di legno, creerà degli ambienti molto eleganti e funzionali alla regolazione termica. Parco a Ruderi® Pagina 16


L’ essenza materica del Parco verrà salvaguardata; i nuovi interventi si poggeranno sopra, leggeri, in modo che si legga il senso di provvisorietà dopo il trauma del terremoto. Molte aperture verranno “squarciate” come ad insistere sul senso di “crepa” che apre verso la luce: da queste “ferite” riaperte i piani in legno, sostenuti anche in esterno, sporgeranno a volte verso il dirupo, altre volte creando corridoi e logge per spazi comuni “sospesi”. La stessa logica di “zattera” che naviga sul vuoto sarà sperimentata all’ultimo livello, quello più basso, in modo da creare terrazze sugli orti. Dalla letteratura sappiamo che le abitazioni assorbono il 40% di tutta l’energia consumata in Italia, è quindi fondamentale riuscire a conservare l’energia generata all’interno e porre attenzione a non disperderla all’esterno. Per le abitazioni con le stanze rimaste a cielo aperto, cioè quelle del comparto 4b, si prevede la progettazione di una struttura autonoma ex-novo, che si inserisca all’interno del preesistente modificandolo il meno possibile, attraverso la tecnologia strutturale in legno lamellare e ampie vetrate. Il compito che questo comparto svolgerebbe a livello tecnologico all’interno del Parco a Ruderi dovrebbe essere quello di “scrigno” energetico: parte delle vetrate potranno essere realizzate con pannelli fotovoltaici glass-glass con una percentuale di trasparenza da definire, ma comunque variabile dal’8% al 35%, mentre pannelli solari termici, sulla copertura appositamente progettata, servirebbero per il riscaldamento dell’acqua sanitaria; la climatizzazione estiva e invernale potrebbe essere ottenuta mediante pompe di calore ad alimentazione elettrica, a gas metano oppure, in seguito ad un’attenta analisi di fattibilità tecnicoeconomica, ad alimentazione geotermica. Quest’ultimo approccio sarebbe il più intelligente, poiché sfrutterebbe il sottosuolo come riserva di freddo e di calore (senza apporti energetici di tipo elettrico o gas): tuttavia la tecnologia geotermica, presupponendo la realizzazione di apposite sonde di profondità o superficiali, in questa fase di ideazione non ha certezza di fattibilità. Il sistema a pompa di calore con ausilio di impianti radianti a pavimento permetterebbe di ottenere un condizionamento ambientale per la climatizzazione estiva ed invernale (efficienza mediamente superiore del 40% rispetto alle migliori caldaie a condensazione, riducendo i costi annuali per il riscaldamento e le emissioni di CO2, e permettendo il condizionamento estivo moderando il consumo di energia elettrica fino all’86%). Il sistema di pannelli solari termici con accumulo in bollitore permetterebbe di ottenere un opportuno fabbisogno di acqua calda sanitaria. Il sistema a pannelli fotovoltaici glass-glass (vetrata fotovoltaica), eventualmente integrato da un sistema micro-eolico dislocato in apposite aree fuori dal Parco, permetterebbe di abbattere i fabbisogni energetici delle parti comuni ovvero di integrare l’alimentazione del sistema a pompa di calore. Quanto riassunto ha lo scopo di rendere evidenti le necessità energetiche ed i modi per ottenere un elevato livello di classe energetica. Per gli intonaci solo calce naturale. L’acqua scaricata dai lavabi, dalle docce e vasche da bagno, nonché l’acqua piovana, verrà raccolta, filtrata e depurata per alimentare le cassette dei wc (da prevedere in fase di progettazione degli impianti idrici una linea di approvvigionamento per gli scarichi dei wc autonoma), per l’irrigazione del giardino e degli orti sottostanti con un cospicuo risparmio d’acqua. Predisponendo, per lavatrici e lavastoviglie doppi attacchi (uno per Parco a Ruderi® Pagina 17


l’acqua calda e uno per quella fredda), si risparmierà l’energia elettrica necessaria al riscaldamento dell’acqua durante i cicli di lavaggio. In questo modo, ogni lavaggio può arrivare a costare pochi centesimi di euro. L’illuminazione e la ventilazione, nei bagni e nelle parti comuni, saranno controllate da rilevatori ad infrarosso in grado di accendere le luci a LED e attivare il ricambio d’aria qualora rilevassero la presenza di persone. I costi di ristrutturazione potrebbero sembrare elevati, per cui potrebbe essere necessario ricercare altri fondi dedicati alla sostenibilità oltre a ridurre nella prima fase la ricettività. Fra l’altro dopo circa dieci anni questi costi sarebbero ammortizzati e consentirebbero il guadagno di risorse per la conservazione e manutenzione ordinaria del sito, oltre a spese bassissime per il fabbisogno energetico. L’involucro perimetrale è previsto il più possibile con murature a “cassa vuota”: chiusure verticali dei vecchi muri, laddove non ci sono particolari emergenze da salvaguardare con i vetri “teca”, e isolamento a cappotto in lana minerale per avvolgere il corpo degli edifici senza soluzione di continuità. I serramenti sono pensati ad apertura controllata con un tipo di vetro basso emissivo composto da una doppia lastra con interposto gas nobile che impedisce le dispersioni termiche ottimizzando il risparmio energetico, pari all’80% rispetto a un normale serramento. La distribuzione degli spazi seguirà la regola di avere sempre degli spazi ”passanti” comuni all’interno dei blocchi residenza. Ai piani terra quasi sempre cantine, dispense, lavanderia e magazzini. Alcuni spazi, sociali e privati, saranno resi accessibili ai portatori di handicap. LE FIGURE PROFESSIONALI UTILI AL PROGETTO Sarebbe auspicabile che le figure professionali utili al progetto fossero selezionate con criteri di meritocrazia e debitamente formate anche con stage in altre realtà italiane. Durante la prima fase di avvio del progetto occorre una figura che contatti i produttori, visiti le aziende biologiche già esistenti e le piccole aziende a conduzione familiare. Scopo del censimento sarà quello di far emergere le eccellenze da far rientrare nella Carta dei Produttori e dei Prodotti. La stessa figura dovrà possedere conoscenze nel campo della comunicazione e del web design per trasferire tutte le informazioni raccolte sul sito web, che dovrà gestire e continuamente aggiornare, attivando anche il blog utile ai turisti. Per il punto di ristorazione previsto nell’Albergo Diffuso figure di cuoco, barista, camerieri, come anche per gli ecowedding. Una guida, con conoscenza delle lingue straniere e con facoltà di mediazione culturale, per le visite alle masserie e fattorie. Un tutor per i volontari dei campi di lavoro che si occupi dei contatti, tramite le associazioni, con i volontari per pianificarne l’entrata nel progetto e che medi con l’organo gestore del Parco e con le aziende. Un gestore (solo in fase di avvio) del Gruppo di Acquisto Solidale, per tenere i contatti con i soci, con i produttori, fare pubblicità, gestire lo scambio dei prodotti e traghettare verso l’auto-organizzazione. Addetti alla ricezione e accompagnatori all’interno del Parco per fornire informazioni turistiche ed accogliere i clienti dell’Albergo Diffuso. Parco a Ruderi® Pagina 18


LE FIGURE LEGATE ALLA PARTECIPAZIONE LOCALE Le attività per la ricezione turistica previste dal progetto hanno bisogno di una grande partecipazione locale: figure del luogo potranno offrire il proprio contributo nello scambio con i visitatori, individuate durante gli eventi partecipativi appositamente creati per coinvolgere i residenti nel progetto. Persone del luogo che siano propense a rendere protagonista la tradizione locale per tenere corsi/laboratorio sulla preparazione dei piatti, delle conserve, dei salumi, delle marmellate ed abbiano buone doti comunicative. Contadini locali disposti a ospitare visitatori e a trasmettere le proprie conoscenze in maniera conviviale per mostrare lo svolgimento dei lavori nei campi e tenere corsi di orticultura. Residenti formati per condurre i laboratori sulle autoproduzioni e gli stili di vita sostenibili: queste figure nasceranno dagli incontri con gli utenti dei G.A.S.. FONDI E RISORSE28 La fase di ricerca dei fondi aggiuntivi alla realizzazione del progetto Parco a Ruderi e della sua offerta turistica integrata necessiterebbe della presentazione di progetti specifici per aree di intervento (VEDI SCHEMA 8): risorse del programma LIFE plus della Comunità europea per la responsabilizzazione e la salvaguardia dell’ambiente oltre che per interventi a supporto del Turismo sostenibile; Fondo Sociale Europeo per i progetti di formazione; Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale per l’ammodernamento e la creazione di infrastrutture (in primis la ferrovia); Fondo europeo agricolo di Orientamento e Garanzia; Fondi regionali per l’agricoltura, il turismo e l’agricoltura. Le risorse da sollecitare sono legate al saper fare locale, per cui saranno i residenti attraverso il loro coinvolgimento attivo a rappresentare la forza su cui fare affidamento: come se fosse la ricostruzione mai avvenuta prima, ma da parte di persone mature, che vissero il terremoto, affiancate dalle nuove generazioni che questo luogo lo vivono almeno fino ai diciotto anni. Saranno i residenti effettivi a dover suscitare l’attrazione verso un possibile ritorno dei tanti emigrati fuori dal territorio. Bisognerà agire nelle scuole dell’obbligo, coinvolgere i Forum dei giovani e creare un ponte e una sinergia con la fascia d’età che il terremoto lo ha vissuto. Un’altra importante risorsa è rappresentata dalla realizzazione di campi di lavoro volontario che permettano l’intensificazione di scambi con altre parti d’Italia e del mondo. I volontari, a loro volta, si arricchiranno nel loro bagaglio culturale e linguistico (se provenienti dall’estero si può pensare di affiancare ai momenti di lavoro e di svago corsi di lingua italiana) interagendo con una realtà nascente e in qualche modo apportando le proprie caratteristiche umane. COINVOLGIMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO NELLA GESTIONE Collaborare ai progetti per la partecipazione della cittadinanza e per la creazione dei network istituzionali e associativi; Ideare e presentare progetti per il reperimento di finanziamenti aggiuntivi; Condividere la fase di progettazione; 28

http://porfesr.regione.campania.it/opencms/opencms/FESR/

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Fare da mediatori nella fase di ristrutturazione; Progettazione e Art direction del concept. ADATTABILITA’ IN ALTRE REALTA’ L’adattabilità del progetto sta nel processo: l’analisi per definire il core product dell’Albergo Diffuso, dalla lettura del genius loci alla ricerca dei network e delle specificità del territorio, può seguire lo stesso modello procedurale e d’identificazione del percorso progettuale appena esposto. Il concept architettonico, inoltre, fondandosi sulla leggerezza contemporaneamente ad una forte visione di sovrapposizione di strato, può creare un immagine ripetibile nel concetto e nella forma.

BIBLIOGRAFIA E. Croce, G. Perri, Il turismo enogastronomico. Progettare, gestire, vivere l’integrazione tra cibo, viaggio, territorio, Milano 2008. G. Dall’Ara, Manuale dell’Albergo Diffuso. L’idea, la gestione, il marketing dell’ospitalità diffusa, Milano 2010. M. Gonfalonieri, Il turismo sostenibile, Torino 2008. C. Giacomini , M.C. Mancini , D. Menozzi , S.Cernicchiaro , Lo sviluppo dei marchi geografici collettivi e dei segni distintivi per tutelare e valorizzare i prodotti freschissimi, Parma 2007. P. Santoni, Il manuale dell’ecogioco, ovvero il manuale del buon sollazzo 200 giochi e progetti ludici da realizzare in casa e all’aperto, Firenze 2008. a cura di P. Gallo, Progettazione sostenibile, Firenze 2005. D. Gauzin-Muller, Architettura sostenibile. 29 esempi europei di edifici ed insediamenti ad alta qualità ambientale, Milano 2003. Stefano Bruno, Manuale di bioarchitettura, Palermo 2009.

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