il coltivatore cremonese n.4/2012

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 66 numero 4 agosto/settembre 12

Prezzo del latte e Cibi d’Italia

Si è aperto un autunno di intenso lavoro


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Simone Solfanelli

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero Marco Benedini, Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Damiano Talamazzini Maurizio Inzoli, Andrea Ragazzini Maria Luisa Parmigiani, Claudia Cabrini

Fotografie

Bruno Toscani, Ambrogio Toscani Marta Biondii

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

Pubblicità

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C.so XX Settembre, 18 - Cremona Tel. 0372 20586 - Fax 0372 26610 www.uggeripubblicita.it

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 Investire sulla Pac per il futuro 3/4 Prezzo del latte, Cibi d'Italia, Cafil: si è aperto un autunno intenso 5 Etichetta, non prendiamoci in giro 7 è nato il maxi Consorzio Agrario 8/9 Giornata del Creato 10 Condizionalità, un ripasso 11/12/13/14 Servizi Tecnici 16/17/18 Datori di Lavoro 18 /19 Emissioni in atmosfera 20/21 Patronato Epaca 22/23 Fiscale, fabbricati rurali 24/25 Mercato di Campagna Amica 26/27 Agricoltura in classe 28/29 Associazione Pensionati 30 Dal territorio

Il Presidente Sergio Marini:

"Investire sulla Pac per il futuro dell'Europa"

“Occorre investire sulla Politica Agricola Comune dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita dei cittadini europei. L'Italia e l'Europa non possono permettersi di rimanere senza cibo, che è tornato ad essere un fattore strategico di stabilità economica e sociale”. Lo ha sottolineato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, intervenendo al convegno “Il futuro della Politica Agricola Comunitaria III Conferenza nazionale” alla Fiera del Levante di Bari. “Se oggi – ha continuato il Presidente della Coldiretti – il problema non è ancora quello della insufficiente produzione di cibo, ma della difficoltà di accesso, nel prossimo futuro è presumibile che le difficoltà diventino quantitative soprattutto se non verrà mantenuto in Europa un sistema produttivo agricolo efficiente con la Politica Agricola Comune. La riforma – ha precisato Marini – deve dare una risposta agli agricoltori in termini di stabilità dei redditi di fronte alla volatilità provocata dalla speculazione e dagli eventi climatici, ma anche una risposta ai cittadini con un’agricoltura sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale che sappia offrire cibo di qualità al giusto prezzo. Non solo una forte difesa del budget per l’unica politica europea realmente integrata, ma soprattutto l’occasione per riqualificare e legittimare la spesa verso l’agricoltura. La volatilità dei prezzi colpisce soprattutto il reddito di chi vive e lavora solo di agricoltura, che deve essere quindi l’unico soggetto destinatario delle misure comunitarie. Attenzione anche agli strumenti di stabilizzazione del reddito come le assicurazioni e i fondi mutualistici. "L’Italia ha dimostrato in Europa di essere tornata ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri. Lo stesso atteggiamento – ha concluso Sergio Marini – ci attendiamo venga assunto anche rispetto alla riforma della Politica agricola comune”. L’intervento è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it, il primo giornale online per le imprese del sistema agroalimentare


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EDITORIALE

NUMERO 4

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Trattativa sul prezzo del latte, Cibi d’Italia e Contratto di rete dei Consorzi Agrari Si è aperto un autunno di intenso lavoro

Eugenio Torchio Delegato Confederale Coldiretti Cremona

Cari Soci Si è aperto un autunno che per la nostra agricoltura sarà senza dubbio denso di lavoro, di impegni da affrontare, di sfide da vincere. A cominciare dalla trattativa sul prezzo del latte, che riparte dalle parole del Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, che con grande determinazione ha ribadito il fatto che gli attuali 38,46 centesimi al litro pagati per il latte alla stalla non bastano. A fronte delle mutate condizioni di mercato e di costi di produzione in continuo aumento – costi che vanno dall’energia all’acquisto delle materie prime, alla burocrazia, alle imposte vecchie e nuove – gli allevamenti hanno pieno diritto di chiedere una migliore remunerazione per il loro prodotto, che vince sul piano della qualità, della salubrità, del legame con il territorio. Ottenere un prezzo equo per il latte lombardo è il primo obiettivo da centrare, se vogliamo porre freno ad una tendenza, denunciata da Coldiretti, che vede contrarsi progressivamente il numero degli allevamenti nella nostra regione. I dati sono allarmanti: basti dire che in Lombardia il numero dei produttori che consegnano a cooperative e industrie (i cosiddetti primi acquirenti) è diminuito di oltre il 60% negli ultimi 17 anni, passando dai 13mila del 1995 ai 4.912 di oggi, su un totale nazionale di quasi 32mila. A Cremona la produzione di latte supera un milione di tonnellate annue: gli allevatori cremonesi mungono il dieci per cento del totale nazionale. Non possiamo che essere in prima linea in questa battaglia, nella quale Coldiretti ha intanto incassato la disponibilità della Regione Lombardia, confermataci dall’Assessore all’agricoltura Giulio De Capitani, a media-

re tra le parti, per favorire l’approdo ad un punto d’incontro. Altri dati, altre analisi, testimoniano le difficoltà che il nostro settore sta attraversando. Pensiamo, ad esempio, alla suinicoltura, altra voce determinante in una provincia che alleva oltre un milione di suini. Fa impressione rilevare che, dal 2000 al 2010, è sparito l’83% degli allevamenti suinicoli a livello nazionale e quasi il 65% nella sola Lombardia (che, con 4 milioni e 759mila capi, rappresenta la metà della produzione italiana). In dieci anni nella nostra regione si è passati da 7.487 aziende a 2.642 con un crollo delle imprese anche nelle province più vocate. A Cremona la diminuzione è stata del 24%. Per tutte le produzioni della nostra agricoltura, si pensi ad esempio al pomodoro da industria, i problemi da affrontare sono ugualmente grandi: le aziende sono alle prese con costi in continua crescita, a cominciare da quelli legati all’energia, ma anche alla burocrazia o alle imposte, mentre i prezzi del prodotto al campo o alla stalla continuano a non essere remunerativi. L’estate segnata da caldo eccessivo e da assenza di precipitazioni non ci ha certo aiutati: da qui la richiesta di stato di calamità per l’agricoltura lombarda, avanzata dalla Coldiretti regionale, che ha redatto la mappa dei danni causati dalla siccità, con stime che, fra mancati raccolti e maggiori costi, ci fanno parlare di una perdita di circa 200 milioni di euro. Mentre è presente, con determinazione e credibilità, su tutti i tavoli in cui si gioca la trattativa sui prezzi dei prodotti agricoli, Coldiretti sta portando avanti il suo progetto per dare un

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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futuro alle imprese e all’agricoltura italiana. Con il progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana stiamo dando vita ad un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo. Il tutto, tagliando le intermediazioni e arrivando ad offrire il prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso una estesa rete nazionale, capace di creare più concorrenza e trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini. Lo stiamo facendo con le Botteghe e i Mercati di Campagna Amica, che anche a Cremona si stanno affermando, e con le esperienze di filiera tutta italiana nelle varie produzioni. Una straordinaria ricchezza per il nostro Paese – la nostra via al superamento della crisi e al rilancio dell’economia – che, proprio nei giorni in cui questo giornale va in stampa, si celebra a Roma nell’iniziativa “Cibi d’Italia”, primo Festival nazionale della Campagna Amica. Altra tappa storica è stata raggiunta pochi giorni fa, il 19 settembre, nella sede della Coldiretti lombarda a Milano: alla

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presenza del Presidente regionale Ettore Prandini, i Consorzi Agrari di Bergamo, Como-Lecco-Sondrio e Pavia hanno siglato il primo “contratto di rete” a livello italiano facendo nascere una realtà da oltre 100 milioni di euro di fatturato all’anno, con 54 fra sedi e negozi e quasi 100 occupati fissi. L’obiettivo è il coordinamento delle produzioni e delle rispettive attività, oltre alla vendita comune dei prodotti. Le peculiarità dei tre Consorzi serviranno a rafforzare l’intera rete in un’azione coordinata per portare vantaggi alle aziende agricole integrando offerte di prodotti e acquisti, spuntando condizioni migliori per tutti. Di questo importante obiettivo raggiunto si parla più diffusamente in altra pagina di questo Coltivatore. Mi limito a dire che il “contratto di rete per i Consorzi Agrari” sarà senza dubbio uno strumento di crescita, capace di rendere più efficienti i rapporti fra settori della produzione, della trasformazione e della vendita. Un altro tassello, vitale, nella realizzazione del progetto di Coldiretti per una filiera tutta agricola e tutta italiana.

“CIBI D’ITALIA”

Straordinario appuntamento con la storia, il territorio, la tipicità Made in Italy Mentre questo giornale va in stampa sta prendendo il via, nel fine settimana da giovedì 27 a domenica 30 settembre, uno storico evento, che avrà per teatro l’Arena del Circo Massimo a Roma: “Cibi d’Italia”, Festival Nazionale della Campagna Amica. Per la prima volta coltivatori, allevatori e pastori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane giungeranno nella storica vallata del Circo Massimo per incontrare da vicino i cittadini, raccontare le proprie storie e quelle dei loro straordinari prodotti nell’ambito del primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti, con accesso gratuito (www.cibiditalia.eu). Dalle malghe ai tavolieri, dai pascoli alle vallate, da tutte le province d’Italia fra cui naturalmente anche quella di Cremona, i coltivatori e gli allevatori italiani faranno assaporare da vicino la vita di campagna con i partecipanti che torneranno a casa con un profumo intenso tra le dita, un gusto piacevole sul palato, rapporti umani più sani e con qualche conoscenza in più, per star bene nel fisico e nella mente. Oltre 200 gli stand, ricchi di specialità tipiche, rare, alcune introvabili, con geniali innovazioni e rievocazioni storiche servite a tavola, per unire momenti di svago a momenti di approfondimento e di solidarietà, con incontri e dibattiti partecipati da esponenti istituzionali, ma anche da personaggi dello spettacolo e della cultura. Per sabato 29 settembre è fissata la giornata conclusiva di Oscar Green con la consegna – da parte del Presidente Sergio Marini e del Ministro delle Politiche agricole Mario Catania – del prestigioso premio della Coldiretti alle imprese giovani più innovative, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Proporremo la cronaca di “Cibi d’Italia” – cui prenderanno parte anche numerosi imprenditori agricoli del nostro territorio, alcuni in qualità di espositori, altri di visitatori – nel prossimo numero del Coltivatore Cremonese.

I cibi più buoni del mondo del paese più bello del mondo il

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SINDACALE

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Il Presidente Marini: "Etichetta, non prendiamoci in giro" “Se, ad un anno e mezzo dall’approvazione di una legge dello Stato, il Governo non è ancora riuscito a trovare l’accordo nello scrivere neanche un singolo decreto applicativo da mandare a Bruxelles, resta difficile poi prendersela con i ritardi dell’UE” “Se, ad un anno e mezzo dall’approvazione di una legge dello Stato, il Governo non è ancora riuscito a trovare l’accordo nello scrivere neanche uno straccio di singolo decreto applicativo da mandare a Bruxelles, resta difficile poi prendersela con i ritardi dell’UE”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini in merito alla discussione al Senato sui tempi di emanazione dei decreti attuativi della legge sull'etichettatura degli alimenti del 18 gennaio 2011. “E’ vero che in Europa – ha precisato il Presidente della prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese – si fa fatica a spiegare la qualità ma, in questo caso, non prendiamoci in giro, il problema è l’ipocrisia tutta italiana”. “I decreti applicativi della legge sull’etichettatura – rileva ancora Marini – non si fanno semplicemente perché il Governo è di fatto prigioniero delle lobby e di chi fa affari con il finto made in italy e poco importa di ciò che pensano gli italiani, del Parlamento e delle sue leggi. Ma allora – conclude il Presidente della Coldiretti - la smettano tutti con le belle dichiarazioni da rilasciare alla stampa e provino per una volta a far pace con la verità!”.

La denuncia del Presidente della Coldiretti: i decreti applicativi della legge sull’etichettatura non si fanno semplicemente perché il Governo è di fatto prigioniero delle lobby e di chi fa affari con il finto made in Italy

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è nato il maxi Consorzio Agrario della Lombardia Giro d’affari per 100 milioni di euro e 54 negozi Arriva il super consorzio agrario della Lombardia. Mercoledì 19 settembre 2012, nella sede della Coldiretti regionale a Milano i via Filzi 27, i Presidenti dei Consorzi Agrari di Bergamo, ComoLecco-Sondrio e Pavia hanno siglato il primo contratto di rete a livello italiano facendo nascere una realtà da oltre 100 milioni di euro di fatturato all’anno, con 54 fra sedi e negozi, immobili per un valore che supera i 30 milioni di euro e quasi 100 occupati fissi. L’obiettivo è il coordinamento delle produzioni e delle rispettive attività, oltre alla vendita comune dei prodotti. L’organigramma prevede come presidente Giuseppe Ghezzi di Pavia, vice presidente Giovanni Battista Micheli

di Bergamo e direttore di rete Alfredo Gelmini di Como. I tre Consorzi Agrari aderenti al contratto di rete copriranno altrettanti settori di riferimento, integrandosi l’uno con l’altro: Bergamo per sementi e gestione zootecnica, Pavia come punto di riferimento per le aziende del riso e vitivinicole, mentre Como-Lecco-Sondrio continuerà sulla strada della multifunzionalità con la valorizzazione dei prodotti del territorio grazie alla propria rete di 30 negozi (che si aggiungo ai 24 delle altre due realtà aggregate). Le peculiarità dei tre consorzi serviranno a rafforzare l’intera rete in un’azione coordinata per portare vantaggi alle

aziende agricole integrando offerte di prodotti e acquisti, spuntando condizioni migliori per tutti e sviluppando un sistema retail di contatto diretto non solo con l’agricoltore professionale ma anche con il consumatore al dettaglio interessato ai prodotti agroalimentari e a ogni cosa che riguarda il garden e la manutenzione del verde. Lo scopo finale è rendere più efficienti i rapporti fra settori della produzione, della trasformazione e della vendita come prevede il progetto della Filiera Agricola Italiana di Coldiretti. Il video dedicato alla nascita del “super Consorzio Agrario” è su www.youtube. com/coldirettilombardia.

Contratto di Rete per i Consorzi Agrari UNO STRUMENTO DI CRESCITA

Strumento innovativo che risponde alle esigenze delle imprese in particolare quelle piccole e medie come i Consorzi Agrari, che potrà stimolare e disegnare nuovi strumenti, attraverso cui le imprese rimanendo indipendenti possono realizzare progetti industriali comuni diretti in particolare ad accrescere la capacità innovativa e la competitività, “CAFIL” costituisce una Terza via del modello complementare e quello che realizza aggregazioni tramite fusioni ed acquisizioni, consente una crescita per via contrattuale. I Consorzi Agrari della Lombardia che aderiscono e sottoscrivono il controllo di Rete “CAFIL” sono: • CAP BERGAMO • CAP COMO/LECCO/SONDRIO • CAP PAVIA e daranno vita a una grande piattafor-

ma logistica INFRASTRUTTURALE per il prodotto italiano firmato dagli agricoltori ottimizzando l’approvvigionamento di mezzi tecnici, servizi commerciali e finanziari a carattere creditizio e assicurativo. Partendo dall’attuale posizionamento competitivo dei Consorzi Agrari, queste opportunità configurano leve di intervento fortemente interconnesse e in grado di innescare un circolo virtuoso,

PROVINCIA BERGAMO COMO - LECCO - SONDRIO PAVIA TOTALE il

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sia dal punto di vista commerciale che reddituale delle aziende. Obiettivo finale è migliorare la redditività delle Imprese Agricole con una gamma di prodotti e servizi competitivi ampliando l’offerta sul mercato finale. Il rafforzamento commerciale del sistema dei Consorzi Agrari e il suo equilibrio economico-finanziario nel suo complesso sono strumenti necessari al raggiungimento di tale obiettivo.

RETE “CAFIL” FATTURATO EURO 30.436.000 36.059.000 38.832.000 105.327.000

OCCUPATI 32 30 33 95


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Una vigna per il Papa dagli agricoltori della Coldiretti Celebrazione della Giornata della Salvaguardia del Creato a Castel Gandolfo, con migliaia di agricoltori giunti da ogni parte d’Italia per ascoltare l’angelus del Santo Padre La benedizione di Papa Benedetto XVI. Migliaia di agricoltori sono giunti da ogni parte d’Italia per prendere parte alla Giornata della Salvaguardia del Creato e ascoltare l’angelus del Santo Padre

Gli agricoltori della Coldiretti hanno donato al Santo Padre un vigneto a chilometri zero che è stato piantato nella “Fattoria pontificia”, dove quest’anno sono stati anche raccolti i primi 80 chili di miele biologico ottenuto dal lavoro di mezzo milione di api negli otto alveari collocati dagli stessi agricoltori lo scorso anno. L’annuncio è stato dato in occasione della celebrazione della Giornata della Salvaguardia del Creato a Castel Gandolfo con migliaia di agricoltori giunti da ogni parte d’Italia per ascoltare l’angelus del Santo Padre. “è anche questo – ha detto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini - il nostro

contributo per rispondere alla difficile crisi che attanaglia tutti noi. Un impegno che da un lato va a salvaguardia

Il Presidente della Coldiretti Sergio Marini con il cesto di miele e uva prodotti dall'apiario e dalla vigna donati al Papa e collocati nell'azienda agricola pontificia il

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dell’identità dell’agricoltura italiana, il rispetto dell’ambiente e della biodiversità; dall’altro garantisce ai consumatori giusta qualità e quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti, conciliando i bisogni di consumatori e di produttori”. Le arnie di api, provenienti dalla cooperativa La Sonnina e donate lo scorso anno al Santo Padre, hanno prodotto un miele biologico “millefiori” nel quale si riscontra la prevalenza di fiori di castagno, ma anche degli altri fiori di alberi da frutto presenti nella fattoria che nel 1929 Pio XI ampliò destinandola all’attività agricola. La vigna appena impiantata è di circa 1000 metri quadrati, si trova in un


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COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA CREMONA PRESENTE ALLA GIORNATA DEL CREATO Una due giorni per ricordarsi e ricordare l’importanza della Terra come bene comune

Riportiamo l’articolo a firma di Claudia Cabrini, 19 anni, che faceva parte della delegazione di giovani imprenditori di Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia presenti all’importante appuntamento.

L’incontro tra alcuni giovani di Cremona e della Lombardia con il Presidente Sergio Marini, in occasione della “Giornata della Salvaguardia del Creato"

suggestivo angolo della tenuta sotto la statua del Cristo Buon Pastore. Si tratta di vitigni di “Trebbiano” (bianco) e di “Cesanese di Affile” (rosso) autoctono che a fine estate 2013 darà vini a “km zero” di spiccata aromaticità e la cui memoria si perde negli annali della storia. E per consentire ai tecnici dell’azienda di lavorare “in casa” l’uva raccolta, la Coldiretti ha anche provveduto ad ammodernare la piccola cantina con le attrezzature necessarie e le botti di castagno e rovere per l’invecchiamento del vino. Il forte collegamento esistente tra terra, cibo, cultura e valori religiosi e le opportunità che l’agricoltura offre in ordine all’accoglienza, al mondo del lavoro, alla salvaguardia del territorio hanno avuto una particolare esaltazione con la presenza per l’Angelus di centinaia di imprenditori agricoli arrivati in piazza insieme al Presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini per stringersi attorno al Papa. C’erano anche i giovani imprenditori della Lombardia, fra cui una rappresentanza di Giovani Impresa Coldiretti Cremona. La vigna regalata a Benedetto XVI ha inteso richiamarsi alle prime parole ai fedeli pronunciate il 19 aprile 2005 da Joseph Ratzinger, appena eletto Pontefice, quando si definì “un umile lavoratore nella vigna del Signore”,

Anche i giovani di Cremona presenti, sabato 22 e domenica 23 Settembre, alla Settima Giornata per la Salvaguardia del Creato, tenutasi a Castel Gandolfo e promossa dalla Confederazione Episcopale italiana accanto a Coldiretti. Due gli incontri preminenti nel corso della due giorni romana: primo fra tutti, nel pomeriggio del Sabato, il workshop “Riconoscere le ferite della terra per sanarle”, tenutosi nella Sala Conferenze del Centro di spiritualità Mondo Migliore, in Rocca di Papa. Incontro, questo, che ha visto non solo la presenza di importanti relatori come Monsignor Carlo Rocchetta, Padre Renato Borgomeo, il Sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, Massimo Gargani e il Caporedattore de “L’Avvenire”, Antonio Maria Mira, ma anche ricco di utili spunti pronti a ricordare quanto la terra sia dono e, proprio per questo, bene comune. Due i delegati cremonesi che hanno partecipato, Davide Migliorati e Claudia Cabrini, giovani imprenditori che, entusiasti, raccontano di un’esperienza interessante e soprattutto molto formativa. Ricca di incontri anche la giornata di Domenica, che non solo ha visto l’organizzazione da parte della Fondazione Campagna Amica di una mostra intitolata “I colori della biodiversità”, ma anche la consegna a Papa Benedetto XVI di quel miele raccolto negli alveari che l’anno passato gli agricoltori Coldiretti avevano collocato nella fattoria papale. A guidare i numerosissimi agricoltori giunti da ogni parte d’Italia per condividere la Giornata c’era il Presidente nazionale Sergio Marini, il quale ha ribadito l’importanza e la vitalità delle Imprese agricole italiane, del vero Made in Italy, evidenziando la forza che i Giovani quotidianamente dimostrano decidendo di spendersi per il futuro loro e di tutto il paese. Una grande emozione è stata vissuta da tutti gli agricoltori presenti, nell’ascoltare il saluto del Santo Padre rivolto a tutta la Coldiretti, presente all’Angelus recitato nel cortile del Palazzo Apostolico. Ed infine un ultimo dono, quello di un’intera vigna per la fattoria pontificia, da Coldiretti a Benedetto XVI. Un omaggio, questo, che inevitabilmente richiama a quell’umiltà con la quale il Santo Padre si dice “lavoratore nella vigna del Signore”, ripetendo che la scienza non può considerarsi autosufficiente, ma deve avere l’umiltà e il coraggio di aprirsi al Mistero di Dio. Insomma una due giorni sicuramente formativa, quella vissuta dai nostri delegati Giovani Impresa Coldiretti Cremona che, grazie alla disponibilità del Presidente Sergio Marini, hanno anche avuto la possibilità di scambiar con lui qualche parola, a proposito di quanto sia difficile la situazione italiana oggi, e di quanto, tuttavia, non ci si debba affatto scoraggiare perché siamo noi a fare l’Italia. Claudia Cabrini

alludendo a un’umiltà prima di tutto intellettuale che tanto spesso lo ha portato a ripetere che la scienza non può considerarsi autosufficiente, ma dovrebbe avere l’umiltà e il coraggio di aprirsi al mistero di Dio. La vigna donata va a completare la fattoria del Papa che l’Osservatore Romano descrive come “un modello nel suo genere”. Nonostante sia sempre stata tenuta al passo con i tempi e dotata delle tecnologie più moderne e sofisticate, l’azienda ha infatti conservato intatto l’aspetto del rustico antico, mostrando come l’ordine, la pulizia e le esigenze razionali dell’agricoltura moderna, estremamente tecnologizzata, possano il

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sempre conciliarsi con il sapore della tradizione e con il gusto del pittoresco. La fattoria è dotata di una modernissima pastorizzatrice” per il latte ottenuto da 25 mucche, ospita un pollaio con 300 galline ovaiole e 60 polli da carne in produzione e dispone di frutteti, di un oliveto secolare e di serre nelle quali si coltivano le piante e i fiori che vengono utilizzati per abbellire i palazzi vaticani.


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SERVIZI TECNICI

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Condizionalità: un ripasso prima delle nuove semine Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

La parola “condizionalità” è ormai diventata famigliare agli agricoltori che beneficiano di pagamenti comunitari sia legati al PSR che alla Domanda unica, che sanno di dover rispettare tutta una serie di regole che vanno dalla direttiva nitrati, al benessere animale, alla corretta gestione dei rifiuti, piuttosto che al corretto uso dei fitofarmaci per non avere tagli ai pagamenti in caso di controllo da parte delle autorità competenti. Vale la pena però rivedere e ripassare due adempimenti che possono influenzare e modificare le scelte sulle prossime semine: l’avvicendamento delle colture (standard 2.2) e le fasce tampone (standard 5.2).

STANDARD 2.2: avvicendamento delle colture Pur essendo scritte da tempo tra le norme che regolano la condizionalità, solamente con le prossime semine il mancato rispetto di queste regole porta l’azienda agricola a commettere un’infrazione che, in caso di controllo, comporta un taglio percentuale degli aiuti. 1. Descrizione degli impegni da rispettare Al fine di mantenere invariato (non far diminuire) il livello di sostanza organica nel suolo è vietata la monosuccessione di cereali per una durata superiore a 5 anni. Il computo degli anni di monosuccessione decorre a partire dall’anno 2008 e quindi con le semine autunnali del 2012 e primaverili del 2013 si rischia di effettuare il sesto anno di monosuccessione e cadere in infrazione. I cereali coinvolti sono: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo. La successione dei

cereali autunno-vernini è considerata monosuccessione.

1. Descrizione degli impegni da rispettare

2. Deroghe

Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento è prevista la costituzione di fasce tampone lungo i corsi idrici superficiali (torrenti, fiumi, canali). Con fascia tampone si intende una fascia stabilmente inerbita, spontanea o artificiale, oppure arbustiva o arborea, spontanea o impiantata, di larghezza variabile di 3 o 5 metri a seconda dello stato qualitativo del corpo idrico. I corpi idrici interessati nella zona cremonese sono quelli indicati nell’elaborato 5 del piano di gestione delle acque dell’autorità di bacino del Po. E possibile visionare i corpi idrici interessati tramite il Gis del Sistema Informatico Regionale della Lombardia.

è possibile derogare a questa regola solamente dimostrando che la monosuccessione non genera l’impoverimento della sostanza organica nel suolo, da dimostrare o con analisi effettuata prima e dopo la monosuccessione, o tramite la fertilizzazione organica. Se si opta di derogare alla norma tramite la dimostrazione con analisi, queste devono essere fatte, seguendo la metodologia ufficiale, in uno degli anni di monosuccessione (entro l’anno), e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo di deroga”. In alternativa alle analisi è possibile effettuare, nel periodo di deroga, una concimazione organica che apporti almeno 170 kg/ettaro/anno di azoto per il mais e 150 Kg/ettaro/anno per gli altri cereali da dimostrarsi con la presentazione della comunicazione nitrati.

STANDAR 5.2: introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua Questa regola ha trovato applicazione per la prima volta nel 2012 e non subirà variazioni nel 2013. il

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2. Deroghe - risaie - particelle ricadenti in aree montane - terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare. Ricordiamo che presso i nostri uffici sono a disposizione gratuitamente dei pratici opuscoli informativi che illustrano e spiegano tutti gli adempimenti da tenere sotto controllo per rispettare la condizionalità.


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SERVIZI TECNICI

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Nitrati:

la nuova procedura per le comunicazioni 2012 presenta ancora qualche lacuna e intanto i tempi si allungano Come ogni anno, le aziende zootecniche (e non) hanno l’obbligo di presentare la comunicazione nitrati tramite i sistemi informatici messi a disposizione dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia. A differenza degli scorsi anni, la Regione ha messo a disposizione una nuova piattaforma informatica dalla quale presentare la dichiarazione 2012: si tratta de “Il Portale delle Aziende Agricole” accessibile dall’indirizzo internet: https://agricoltura.servizirl. it/sisco-web/sisco/news/home.xhtml. Questa nuova piattaforma informatica sostituirà nei prossimi anni l’attuale SIARL (Sistema Informatico Agricolo Regione Lombardia) dal quale “Il Portale delle Aziende Agricole” prende i dati del fascicolo aziendale di tutte le aziende agricole lombarde. Come tutte le cose nuove, anche la procedura nitrati del 2012 sta presentando alcune problematiche che rallentano il lavoro e richiedono un continuo aggiustamento del programma. Per questi motivi la scadenza di presentazione dei procedimenti nitrati 2012 per le aziende che hanno aderito alla deroga, in prima istanza fissata per il 15 settembre, è stata spostata già due volte, ed è ora fissata per il prossimo 31 ottobre. Un po’ più di tempo è concesso alle aziende non aderenti alla deroga che dovranno presentare i piani entro il 31 dicembre. Una particolare novità del procedimento nitrati 2012 è la scomparta definitiva della carta: infatti viene richiesta la firma digitale, tramite la Carta Regionale dei Servizi, dell’istanza che viene inviata telematicamente alla Regione Lombardia, mentre il cartaceo della comunicazione non deve

essere consegnato a nessun ente. Per rendere più agevoli le operazioni dei professionisti e delle associazioni che presentano le dichiarazioni, il rappresentante dell’azienda agricola può delegare una terza persona alla firma elettronica della comunicazione nitrati. Nella speranza che il nuovo sistema informatico sia tarato e sistemato definitivamente per operare nei tempi prestabiliti, avvisiamo le aziende che i nostri uffici sono a disposizione per qualsiasi chiarimento del caso e per presentare le comunicazioni nitrati in scadenza.

Il digestato “diventa” sottoprodotto, approvata la legge E’ in Gazzetta ufficiale la disposizione che prevede che il digestato utilizzato a fini agronomici possa essere qualificato come sottoprodotto e non come rifiuto. La disposizione, contenuta nell’articolo 52, comma 2 bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante Misure urgenti per la crescita del Paese, è stata definitivamente approvata nella legge di conversione del decreto. E’ possibile, quindi, considerare sottoprodotto il digestato ottenuto in

impianti aziendali o interaziendali dalla digestione anaerobica, eventualmente associata anche ad altri trattamenti di tipo fisico e meccanico, di effluenti di allevamento, o residui di origine vegetale, o residui delle trasformazioni, o delle produzioni vegetali effettuate dall’agroindustria, conferiti come sottoprodotti, anche se miscelati tra loro ed utilizzato a fini agrononomici. La norma, sollecitata dalla Coldiretti, aiuta a risolvere alcuni problemi interpretativi sorti a causa della non perfetil

Cremonese

Coltivatore

ta chiarezza delle disposizioni vigenti. Si dovrà però aspettare l’emanazione di un apposito decreto ministeriale che definisca le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparabile, per quanto attiene agli effetti fertilizzanti e all’efficienza d’uso, ai concimi di origine chimica, nonché le modalità di classificazione delle operazioni normalmente effettuate su tali materiali, quali, ad esempio, le attività di disidratazione, sedimentazione, chiarificazione, centrifugazione ed essiccatura.


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SERVIZI TECNICI

NUMERO 4

Andrea Ragazzini Ufficio Tecnico

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

EMISSIONI IN ATMOSFERA: COINVOLTO ANCHE IL COMPARTO AGRICOLO

Si sente parlare spesso di emissioni inquinanti in atmosfera, queste emissioni sono in larga parte da attribuire ad attività produttive del settore industriale e al settore trasporti sia pubblico che privato. Purtroppo anche l’agricoltura ha la sua parte di responsabilità relativamente alle emissioni, seppur minima ma non trascurabile. Pensiamo anche a tutti gli adempimenti e alle novità introdotte dalla Direttiva Nitrati. Fino ad oggi il settore agricolo era stato escluso dall’applicazione di questa normativa e soltanto le aziende zootecniche suinicole ed avicole ricadenti in AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) dovevano ottenere l’autorizzazione e

rispettare questi parametri di emissioni. Oggi il D.lgs 152/2006 (testo unico ambientale) e le successive modifiche impongono a tutto il comparto agricolo e non solo quello zootecnico il rispetto di parametri emissivi. La Regione Lombardia ha emanato un provvedimento (dgr 18 luglio 2012 n. IX/3792) che recepisce quanto disposto dal testo unico ambientale cercando di “ammorbidire” l’applicazione di questa norma, adattandola alle realtà produttive agricole GIARDINI - AGRICOLTURA - CAMPI SPORTIVI della Lombardia e introducendola di fatto solo quest’anno, tutto ciò sotto le costanti pressioni che Coldiretti in tutte le sedi ha portato avanti, per Via Dante, 81 - Cremona - Tel. e Fax 0372 29344 cercare di esonerare

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le aziende e rendere questi adempimenti il meno gravosi possibile. Quali sono le aziende coinvolte? Tutte le aziende zootecniche che ricadono entro determinati parametri e anche le aziende a monocoltura che hanno un’attività di essiccazione o molitura dei cereali o foraggi (vedi tabella nella pagina accanto). Queste aziende devono quindi ottenere un’autorizzazione alle emissioni che sarà di tipo “generale” o “ordinaria” in funzione delle dimensioni e avrà una durata per entrambe di 15 anni. L’autorizzazione è rilasciata dalla Provincia. La scadenza per la presentazione delle domande di autorizzazione era il 31 luglio 2012, infatti i nostri uffici di zona si sono attivati per contattare le aziende con impianti di essiccazione e molitura per la presentazione delle domande, per tutte le aziende zootecniche la Regione Lombardia ha aperto la domanda d’ufficio presso le Province dando poi la possibilità di inoltrare la domanda ufficiale corredata degli allegati tecnici entro il 31 ottobre 2012. Si tratta di ulteriore adempimento gravoso per le nostre aziende ed è per questo che la nostra azione sindacale in tutte le sedi da quella ministeriale a quella regionale e provinciale si è concentrata per portare ad una esclusione delle aziende da questi adempimenti e dove questo non è stato possibile ad una massima semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre. I nostri uffici di zona sono a disposizione per tutti i chiarimenti di cui avrete bisogno. Riportiamo alcune tabelle esemplificative che individuano le tipologie aziendali coinvolte.


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SERVIZI TECNICI

NUMERO 4

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

Attività Zootecniche: Scarsamente rilevante

Autorizzazione generale

Autorizzazione ordinaria

Vacche specializzate per la produzione di latte (peso vivo medio: 600 kg/capo)

< 200

Da 200 a 400

>400

Rimonta vacche da latte (peso vivo medio: 300 kg/capo)

<300

Da 300 a 600

>600

Altre vacche (nutrici e duplice attitudine)

<300

Da 300 a 600

>600

Bovini all'ingrasso (peso vivo medio: 400 kg/capo)

<300

Da 300 a 600

>600

Vitelli a carne bianca (peso vivo medio: 130 kg/capo)

<1000

Da 1000 a 2500

>2500

Suini: scrofe con suinetti destinati allo svezzamento

<400

Da 400 a 750

>750 (non va in ordinaria ma AIA)

Suini: accrescimento/ingrasso

<1000

Da 1000 a 2000

>2000 (non va in ordinaria ma AIA)

Ovicaprini (peso vivo medio: 50 kg/capo)

<2000

Da 2000 a 4000

>4000

Ovaiole e capi riproduttori (peso vivo medio: 2 kg/capo)

<25000

Da 25000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Pollastre (peso vivo medio: 0,7 kg/capo)

<30000

Da 30000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Polli da carne (peso vivo medio: 1 kg/capo)

<30000

Da 30000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Altro pollame

<30000

Da 30000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Tacchini: maschi (peso vivo medio: 9 kg/capo)

<7000

Da 7000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Tacchini: femmine (peso vivo medio: 4,5 kg/capo)

<14000

Da 14000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Faraone (peso vivo medio: 0,8 kg/capo)

<30000

Da 30000 a 40000

>40000 (non va in ordinaria ma AIA)

Cunicoli: fattrici (peso vivo medio: 3,5 kg/capo)

<40000

Da 40000 a 80000

>80000

Cunicoli: capi all'ingrasso (peso vivo medio: 1,7 kg/capo)

<24000

Da 24000 a 80000

>80000

Equini (peso vivo medio: 550 kg/capo)

<250

Da 250 a 500

>500

Struzzi

<700

Da 700 a 1500

>1500

Scarsamente rilevante

Autorizzazione in via generale

Autorizzazione in ordinaria

Molitura cereali

< 182 t/anno

Da 182 a 540 t/anno

>540 t/anno

Essicazione cereali

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, di carne

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Trasformazioni lattiero-casearie

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, di frutta, ortaggi, funghi

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Lavorazione e conservazione, esclusa surgelazione, di pesce ed altri prodotti alimentari marini

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Lavorazioni manifatturiere alimentari

< 128 t/anno

Da 128 a 365 t/anno

>365 t/anno

Attività impianto

Attività non Zootecniche: Attività impianto

Purtroppo la mancata richiesta di autorizzazione o la mancata osservazione degli adempimenti (art. 279 del d.lgs 152/06 e s.m.i.) comporta sanzioni importanti sia pecuniarie che penali. il

Proprio per questo gli uffici di Coldiretti Cremona sono a vostra disposizione per darvi tutte le informazioni di cui avrete bisogno e per assistervi nella predisposizione della documentazione. Cremonese

Coltivatore


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SERVIZI TECNICI ECONOMICO

4 NUMERO 3

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012 MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO

Impianti fotovoltaici con potenza Intesa sul prezzo delsuperiore latte a 100 Kw collegati in media tensione: in caso Firmato l’accordo Italatte di sovraccarico della retecon devono essere momentaneamente scollegati

Latte: fatto l’accordo sul prezzo, che viene fissato alla stalla pari a 38 centesimi al litro per le consegne da giugno a settembre e 36 centesimi al litro per quelle già conferite nei mesi di aprile e Nei giorniIVA scorsi ENEL ha inviato maggio, esclusa e più i premi previsti dall’attuale tabella quaalità.tutti i produttori di energia Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l’intesa è stata elettrica da trefonte rinnovabile siglata dalle Organizzazioni agricole lombarde con Italatte, che non programmabile, con potenza fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi superiore a 100 Kw collegati in e Cademartori. media tensione, una comunicaL’accordo siglato in Lombardia rappresenta un punto di riferimento zione informaitaliane, della visto che proprio la Lombardia, anchecon perlalequale altresiregioni modifica, approvata dall’Autorità con 4 milioni di tonnellate, produce il 40 per cento circa di tutto per l’Energia Elettrica, al Codice il latte italiano. “Abbiamo ottenuto le migliori condizioni possibili di di Trasmissione Nazionale, in Rete un momento particolare per il settore del latte in Italia e in per disciplinare la procedura di quantitativi mai raggiunti” ha Europa dove si riscontrano aumenti distacco in caso di affermatodalla Ettorerete Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, nel emergenza criticità la di responsabilità per garantire la precisare chee/o “è stata unaper scelta sicurezza del aziende Sistemaagricole, Elettricoper difendere il latte italiano e per stabilità delle Nazionale. rete, L’obiettivo indicando il- spiega giorno, le aree coindare sempre maggiori certezze ai consumatori”. La procedura- èprevede s.p.a. di volte e gli orari un interessati. la Coldiretti stato diche dareTerna alle imprese allevamento punto Allo scopo di comunichi produttore/distributore di spirale turnare e ruotareche le era eventuali interrufermo per al evitare una pericolosissima al ribasso, energia elettrica, almeno 7 da giorni sonocooperative stati individuati già iniziata con la con sottoscrizione parte zioni, di alcune di dei “Gruppi di preavviso, necessità di riduzione e un calendario raccolta latte la e organizzazioni di produttoridi diDispacciamento” contratti al di sotto adelzero dellepoiimmissioni di elettricità prezzo stabilito con Italatte. in di interruzione che prevede anche dei

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livelli di severità diversi in funzione della gravità dell’eventuale intasamento della rete. Con la comunicazione di cui sopra, ad ogni produttore è stato comunicato il codice del “Gruppo di Dispacciamento” a cui appartiene l’impianto e il calendario settimanale da seguire per l’eventuale interruzione di immissione in rete. Si precisa comunque che si tratta di una procedura di emergenza e quindi potrà essere messa in atto solamente in casi eccezionali di effettivo ingolfamento delle rete elettrica quando i consumi si dovessero abbassare particolarmente e al contempo le immissioni (perché da fonti non programmabili) mantenersi su livelli molto alti. (ma-be)

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 4

Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

REGOLARIZZAZIONE DEI DIPENDENTI EXTRACOMUNITARI FINO AL 15 OTTOBRE 2012

I datori di lavoro che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, “comunque presenti nel territorio nazionale”, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello Unico per l’immigrazione. I lavoratori stranieri clandestini o irregolari già presenti sul territorio italiano possono ottenere il permesso di soggiorno per lavoro, purchè i datori di lavoro siano disposti ad assumerli regolarmente e versare i relativi contributi. Dal 15 settembre al 15 di ottobre 2012 i datori di lavoro possono chiedere l’emersione dei dipendenti extracomunitari in “nero” ed accedere alla regolarizzazione senza incorrere in sanzioni, sospendendo fino alla conclusione della relativa procedura i procedimenti penali ed amministrativi. Sono esclusi i datori di lavoro che sono stati condannati negli ultimi 5 anni con sentenza anche non definitiva per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, così come i lavoratori colpiti da provvedimenti di espulsione, con precedenti penali legati all'arresto in flagranza, condannati o segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato Italiano. Il rapporto di lavoro intrattenuto irregolarmente con il lavoratore straniero deve essere in corso almeno dal 9 maggio 2012, cioè tre mesi precedenti dall’entrata in vigore della norma e deve trattarsi di rapporto a tempo pieno. Sono esplicitamente escluse tutte le possibili forme di part-time, salvo che per i rapporti di lavoro domestico per i quali il limite è fatto corrispondere

ad un orario settimanale non inferiore a 20 ore. Il lavoratore straniero deve poter dimostrare, attraverso documentazione proveniente da organismi pubblici, la propria presenza continua sul territorio nazionale dalla data del 31 dicembre 2011. è ritenuto idoneo: • il timbro di ingresso sul passaporto, • il certificato di ricovero ospedaliero o di accesso ai servizi di pronto soccorso, • la ricevuta di iscrizione a scuola del figlio, • la comunicazione di assunzione trasmessa al Centro per l’impiego anche in occasione di un precedente rapporto, • il rinnovo del passaporto presso il Consolato in Italia. Documenti non validi: • scontrini fiscali di acquisto o di struttura alberghiera, • trasferta di denaro. Resta comunque inteso che in via di principio dovrà comunque trattarsi di atti “storici” e non di dichiarazioni rese “ora per allora”. Si fa tutto online, attraverso il sito nullaostalavoro.interno.it dove bisogna il

Cremonese

Coltivatore

registrarsi e quindi compilare e spedire i modelli predisposti dal Ministero dell’Interno. Prima di presentare la domanda il datore di lavoro deve versare un contributo di 1.000 euro per ciascun lavoratore in "nero" alle proprie dipendenze ed acquistare una marca da bollo telematica da 14,62 euro. Si raccomanda di procedere all’effettuazione del versamento solo quando si è completata l’istruttoria sulla pratica, cioè dopo la disponibilità e verifica di tutti gli atti e requisiti necessari, in quanto il versamento - oltre a costituire di fatto un’autodenuncia - in caso di archiviazione o rigetto dell’istanza non verrà comunque restituito al datore di lavoro. Inoltre, al momento della stipula del contratto di soggiorno, presso lo Sportello Unico il datore di lavoro deve dimostrare di aver versato regolarmente retribuzione, tasse e contributi per almeno sei mesi, oppure per tutta la durata del rapporto di lavoro. Questo vuol dire che qualsiasi datore di lavoro può autodenunciarsi e dopo aver versato i contributi arretrati all’Inps e dopo aver risolto favorevolmente anche le


17 NUMERO 4

buste paga dei lavoratori, potrà mettersi in regola a tutti gli effetti. Nel merito l’INPS, con la circolare n. 113 del 14 settembre 2012, comunica le modalità di adempimento per il pagamento dei contributi dovuti per la Sanatoria 2012, prevista dal Decreto Legislativo n. 109/2012.

DATORI DI LAVORO posizione contributiva dovranno prima procedere alla presentazione telematica della denuncia aziendale per il rilascio del codice CIDA. Nessun versamento è richiesto in questa fase in quanto, come da prassi, sarà l’Istituto a provvedere alla tariffazione della relativa contribuzione.

I datori di lavoro domestici, una volta inviato il modello EM-DOM, non dovranno far altro che attendere l'arrivo a casa dei bollettini - MAV per il pagamento dei contributi arretrati relativi al 2° e 3° trimestre 2012. L'INPS, infatti, iscriverà d'ufficio il rapporto assegnando un codice provvisorio al rapporto di lavoro e un codice fiscale numerico al lavoratore extracomunitario (sempre che il lavoratore non ne abbia già uno), tenendo conto delle condizioni lavorative indicate nella stessa domanda di emersione (livello, mansione, orario di lavoro ecc.). L'importo della retribuzione, invece, sarà calcolato in base alle condizioni economiche contenute nella domanda di emersione e, nel caso in cui fosse inferiore all'assegno sociale, verrà automaticamente considerato pari a euro 429,00 (importo dell'assegno sociale). Il datore di lavoro domestico, inoltre, in questa fase potrà dichiarare la data precisa di inizio del rapporto di lavoro se antecedente al 9 maggio 2012 e sarà quindi tenuto a versare tutti i contributi dovuti per tale periodo pregresso.

Per quanto riguarda i requisiti reddituali del datore di lavoro, in caso di persona fisica, ente o società, il reddito imponibile o del fatturato risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non deve essere inferiore ai 30mila euro annui. Nel caso di addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno famigliare, invece, il reddito non dovrà essere inferiore a 20mila euro annui e, nel caso di nucleo familiare, la somma non dovrà essere inferiore a 27mila euro.

Le aziende, invece, una volta effettuato l'invio telematico del modello EM-SUB, dovranno provvedere a richiedere l'apertura di una apposita posizione contributiva che verrà contraddistinta dal codice "5W". Al ricevimento di tale posizione saranno tenute all'invio dei flussi Uniemens, quindi, a pagare i contributi dovuti nel rispetto delle scadenze fiscali.

Una volta inviata la domanda sarà possibile scaricare dal portale del Ministero dell'Interno la ricevuta di invio della domanda. Copia della ricevuta dovrà essere consegnata al lavoratore.

I datori di lavoro agricolo dovranno provvedere alla regolarizzazione dei lavoratori emersi, inviando il flusso DMAG principale e/o di variazione a decorrere dal periodo previsto per la trasmissione telematica delle dichiarazioni relative al terzo trimestre 2012 e precedenti. Le imprese agricole che non sono titolari di una

In caso di imprenditori agricoli, sarà possibile ricondurre la capacità economica non soltanto al reddito agrario, il cui ammontare è quasi sempre insufficiente a raggiungere una soglia minima di reddito, ma anche ad altri indici di ricchezza, quali - ad esempio - i dati risultanti dalla dichiarazione IVA, considerando il volume d’affari al netto degli acquisti, o dalla dichiarazione IRAP, tenendo conto anche dei contributi comunitari eventualmente ricevuti dall’agricoltore e debitamente documentati dagli organismi erogatori.

Successivamente, datore di lavoro e lavoratore dovranno essere convocati entrambi presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione per la stipula del contratto di soggiorno, la verifica della documentazione, dei livelli retributivi, del versamento il

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AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

dei contributi dovuti per i rapporti di lavoro emersi a partire dalla decorrenza del rapporto di lavoro oggetto di emersione avviato in data più remota e fino alla data di stipula del contratto e comunque per un periodo non inferiore a sei mesi. Lo Sportello Unico per l’Immigrazione provvederà a richiedere all’INPS il DURC per le aziende non agricole e il certificato di regolarità per le aziende agricole. In quest’ultimo documento verrà attestata anche la regolarità della denuncia dei lavoratori per i periodi successivi a quelli riportati nel DMAG di variazione. Si precisa che nel periodo citato i datori di lavoro dovranno aver versato correttamente e correntemente la contribuzione per tutti i lavoratori impiegati in azienda anche, quindi, per quelli non interessati al procedimento di emersione. Infatti, eventuali omissioni nel versamento determineranno una irregolarità che non può che essere ricondotta anche ai lavoratori emersi. La mancata presentazione delle parti senza giustificato motivo comporta l’archiviazione del provvedimento. Presso lo Sportello Unico verrà consegnata la documentazione utile a presentare la domanda di permesso di soggiorno presso gli uffici postali. Successivamente sarà necessario attendere la convocazione da parte della Questura per la consegna della documentazione ed il rilevamento delle impronte digitali. In un successivo appuntamento verrà consegnato il permesso di soggiorno.


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DATORI DI LAVORO

NUMERO 4

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

RIFORMA DEL LAVORO: LEGGE N. 92/12

NUOVE REGOLE SULLE DIMISSIONI VOLONTARIE E RISOLUZIONE CONSENSUALE Con la Riforma Fornero lotta alla dimissione in bianco, i datori di lavoro rischiano la denuncia penale e una sanzione da 5.000 a 30.000 euro, i lavoratori hanno la facoltà di revoca Spetta al datore di lavoro verificare che il dipendente adempia alla convalida, pertanto entro 30 giorni dal ricevimento delle dimissioni o dalla risoluzione consensuale deve invitare il lavoratore, alternativamente, a convalidare le dimissioni stesse presso la DPL, oppure presso il Centro per l’Impiego o presso altri soggetti individuati dalla contrattazione collettiva, o a sottoscrivere, in calce alla comunicazione di dimissioni, la conferma della scelta.

Dal 18 luglio 2012 in poi le dimissioni presentate dai lavoratori e la risoluzione consensuale tra datore di lavoro e lavoratore devono essere convalidate per essere efficaci, pertanto, sono “sospensivamente condizionate” ad una convalida delle stesse, cioè fino a quando è finito l’iter di convalida, questo per garantire la genuinità della volontà risolutiva del lavoratore. In pratica la norma dispone l’obbligo per il lavoratore di confermare le dimissioni, utilizzando specifiche procedure, per fornire certezza sia sulla data effettiva delle dimissioni, che sulla libera ed autonoma volontà del lavoratore nel risolvere il rapporto di lavoro. La convalida può essere effettuata presso: • la Direzione Provinciale del Lavoro; •il Centro per l’Impiego territorialmente competente; • le sedi individuate dai contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

In ogni caso, se il datore non recapiterà (o consegnerà a mano) l’invito di cui sopra entro i 30 giorni, le dimissioni (o la risoluzione consensuale) saranno inefficaci.

In alternativa tramite apposizione della firma del lavoratore sulla ricevuta del modello di cessazione inviato dal datore di lavoro, tramite l’UniLav, al Centro per l’Impiego entro 5 giorni dalla data di cessazione. il

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Dalla ricezione dell’invito, a sua volta, il lavoratore, entro 7 giorni, potrà convalidare le dimissioni, o sottoscrivere la dichiarazione confermativa, oppure revocarle, “diritto di ripensamento” del lavoratore. Se entro i 7 giorni il lavoratore non convalida, o non sottoscrive, o non revoca, il rapporto di lavoro si considererà risolto.


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PATRONATO EPACA

NUMERO 4

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

inail: obbligo di denuncia degli infortuni in agricoltura Damiano Talamazzini Resp. Provinciale Patronato Epaca

infortunio, anche all’autorità di pubblica sicurezza (Polizia di Stato o in alternativa al Sindaco) del Comune in cui è avvenuto l’infortunio; - In caso di omessa o ritardata presentazione della denuncia di infortunio (perciò oltre i due giorni!!) sono previsti pesanti sanzioni pecuniarie e la mancata corresponsione dell’indennità giornaliera per tutto il tempo antecedente la denuncia.

Il mancato rispetto della normativa in materia di infortuni prevede pesanti sanzioni per i datori di lavoro, oltre alla perdita dell’indennità di temporanea per il lavoratore infortunato relativamente ai giorni precedenti la comunicazione dell’evento. La Legge prevede che l’obbligo e la responsabilità di compilare e presentare la denuncia di infortunio agricolo siano attribuiti: - al datore di lavoro agricolo per gli infortuni occorsi ai dipendenti; - al coltivatore diretto titolare di azienda per gli infortuni occorsi sia a lui stesso che ai componenti del proprio nucleo familiare.

Perciò, ogniqualvolta accade un infortunio, è indispensabile rivolgersi tempestivamente agli Uffici EPACA, il Patronato della Coldiretti, ove ottenere la necessaria assistenza per tutti gli adempimenti burocratici. Considerata la ristrettezza dei termini imposti dalla Legge è tuttavia indispensabile, in caso di infortunio, comunicarlo anche telefonicamente ai nostri Uffici con la massima tempestività possibile.

Solo nel caso, del tutto eccezionale, in cui il titolare di azienda sia impossibilitato a presentare la denuncia, a causa dell’infortunio occorso a se stesso, l’obbligo è attribuito al medico che per primo ha visitato l’infortunato. Non è quindi sufficiente recarsi al Pronto Soccorso o dal Medico; la norma prevede una diretta responsabilità dei titolari di azienda, sia per se stessi che per i familiari coadiuvanti. La denuncia di infortunio deve essere presentata entro i due giorni successivi (48 ore) a quello di rilascio del primo certificato medico, per gli infortuni che comportano una inabilità al lavoro superiore ai tre giorni. I due giorni (48 ore) si contano a partire dal quarto giorno, se inizialmente l’inabilità sia stata giudicata guaribile entro 3 giorni. Il titolare di azienda è quindi tenuto a: - compilare ed inviare ad INAIL la denuncia di infortunio, insieme al certificato medico; - inviare copia della denuncia di

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FISCALE

NUMERO 4

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

FABBRICATI RURALI

Ricordiamo tutte le scadenze per le Imprese agricole Maurizio Inzoli Impresa Verde Cremona

Ricordiamo le imminenti scadenze concernenti la nuova classificazione dei fabbricati rurali: • Il 30 settembre (scadenza posticipata al 1° ottobre 2012 in quanto il 30 settembre cadeva di domenica) è scaduto il termine per comunicare all’Agenzia del Territorio la domanda di variazione della categoria catastale dei fabbricati rurali, sia di tipo abitativo, sia di tipo strumentale. A tal fine è stato pubblicato il decreto 26 luglio 2012 del Ministro dell'Economia e delle Finanze che definisce le modalità per l'inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità degli immobili oggetto di domanda di variazione di categoria. In particolare le nuove disposizioni prevedono che ai fabbricati rurali venga attribuito il classamento in base alle regole ordinarie, ovvero anche dopo la

presentazione della suddetta domanda di variazione di categoria catastale i fabbricati rurali non mutano di categoria. Relativamente a tutti i fabbricati accatastati in categorie diverse dalla categoria D/10 viene apposta una specifica annotazione: "Dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità con domanda ..................... del .......... ". Si ricorda altresì che non possono comunque essere considerati rurali gli immobili “di lusso”, ovvero: unità immobiliari di superficie utile complessiva superiore a 240 mq.; abitazioni facenti parte di fabbricati o costituenti fabbricati insistenti su aree destinate all'edilizia residenziale, quando il costo del terreno coperto e di pertinenza è superiore di una volta e mezzo il costo di costruzione; case composte da uno o più vani costituenti unico alloggio padronale avente superficie utile superiore a 200 metri quadrati (esclusi balconi, terrazze etc.) ed aventi come pertinenza un'area scoperta della superficie di oltre sei volte l'area coperta; abitazioni unifamiliari dotate di piscina di almeno 80 mq. o di campi da tennis con sottofondo drenato di superficie non inferiore a 650 mq.; abitazioni facenti

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FISCALE

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parte di fabbricati che abbiano cubatura superiore a 2.000 mc. e siano realizzati su lotti nei quali la cubatura edificata risulti inferiore a 25 mc. v.p.p. (vuoto per pieno) per ogni 100 mq. di superficie asservita ai fabbricati. Si sottolinea che la presentazione delle domande e l'inserimento negli atti catastali dell'annotazione producono gli effetti previsti per il riconoscimento del requisito di ruralità a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda. Nel caso di fabbricati rurali di nuova costruzione, od oggetto di intervento edilizio, al momento in cui gli stessi vengono dichiarati in catasto mediante la procedura DOCFA si devono allegare una o più autocertificazioni per il riconoscimento della ruralità. Da notare è come le nuove disposizioni precisino che per i fabbricati che acquisiscono o perdono la ruralità, ai soli fini della iscrizione o cancellazione di ogni annotazione riferita alla stessa ruralità, deve essere presentata apposita richiesta all'ufficio dell'Agenzia del Territorio entro 30 giorni rispettivamente da quello in cui i citati requisiti sono stati acquisiti o sono venuti meno. L’Agenzia del Territorio, anche a seguito di segnalazione motivata del Comune o dell'Agenzia delle Entrate, può accertare il mancato riconoscimento della ruralità registrandolo negli atti catastali con apposita annotazione e notificandolo agli interessati. Contro tale provvedimento è possibile ricorre alla Commissione Tributaria Provinciale, secondo le modalità e i termini previsti dal D.Lgs n.546 del 1992. • Il 30 novembre invece scade il termine per accatastare al Catasto edilizio urbano i fabbricati rurali tuttora ricadenti nel Catasto Terreni (con rendita uguale a zero).

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A tal fine, come già precedentemente comunicato, è necessario presentare l'atto di aggiornamento cartografico del Catasto terreni (tipo mappale) e la successiva dichiarazione DOCFA deve essere redatta indicando l'apposita tipologia di documento (dichiarazione di variazione presentata ai sensi dell'art.13, comma 14-ter, del DL 201/2011) con l'elenco delle autocertificazioni e la relativa documentazione. Viste le disposizioni suddette è necessario che i proprietari di fabbricati rurali, sia abitativi che strumentali, che sono oggetto di variazione dello stato di ruralità, ovvero fabbricati che acquisiscono l’attribuzione di ruralità perché sono divenuti oggetto di utilizzo agricolo (ad esempio: un’abitazione è data in uso al figlio, quest’ultimo acquisisce la qualifica di coltivatore diretto quindi il fabbricato diventa rurale - un fabbricato precedentemente a disposizione viene ora utilizzato come deposito di mezzi agricoli) oppure fabbricati per i quali viene meno la attribuzione di rurale (ed esempio: l’utilizzatore dell’immobile perde la qualifica di coltivatore diretto) ne diano notizia in tempi celeri agli Uffici Zona, in modo da permettere l’ottemperanza agli obblighi di legge. Lo stesso dicasi per i fabbricati rurali di nuova iscrizione nel Catasto Edilizio Urbano. I proprietari di tali fabbricati, appena in possesso dei nuovi dati catastali, sono invitati a comunicarli agli Uffici Zona, per far sì che le nuove rendite dei fabbricati possano essere utilizzate per la corretta imposizione dell’IMU e per la relativa dichiarazione IMU. A proposito di tale dichiarazione, occorre precisare come dall’anno prossimo la stessa sia da presentare entro 90 giorni dal momento in cui sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

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FILIERA TUTTA ITALIANA

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Il Mercato di Campagna Amica anche a Pizzighettone L’appuntamento si rinnova ogni giovedì in piazza Roma, lungo l’Adda E nove! Dopo Cremona, Casalmaggiore, Crema, Soresina, Pandino, Vescovato, Castelleone, Bagnolo Cremasco, è nato in provincia il nono appuntamento fisso con il Mercato di Campagna Amica. La ‘piazza’ era sicuramente attesa e importante: il comune di Pizzighettone. Il debutto è avvenuto nel primo giorno d’estate, in piazza Roma (zona “Gera”, lungo l’Adda), dove hanno trovato posto gli stand gialli dei produttori di Coldiretti Cremona, pronti ad offrire prodotti buoni, genuini, naturalmente di stagione e dall’origine garantita. L’appuntamento si sta rinnovando con puntualità: tutti i giovedì mattina (dalle ore 8,00 alle 12,30) gli amanti del buon cibo sanno di poter trovare formaggi, salumi, verdura, frutta, miele. E, con il mese di settembre, si è regi-

strato un nuovo arrivo: il vino dell’Oltrepò Pavese, sempre proposto e personalmente garantito dall’agricoltore che lo produce. “Nel tempo contiamo di incrementare il numero delle aziende presenti, come la varietà delle produzioni in vendita – nota Coldiretti Cremona –. Presenze e offerta, naturalmente, seguono la stagionalità dei prodotti”. Con l’impegno di rendere il Mercato sempre più ricco e vissuto, si sta anche valutando la possibilità di un cambio di collocazione: se questo avvenisse, ne daremo immediata comunicazione.

Foto di gruppo per gli imprenditori agricoli presenti al Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone

Anche a Pizzighettone, gli agricoltori ribadiscono la promessa di sempre, pronti a “metterci la faccia”: “Portiamo tutta la freschezza e la qualità delle nostre produzioni – sottolineano – garantite dal campo alla tavola, offerte ad un giusto prezzo. Così avviene in ogni Mercato di Campagna Amica, nel segno del progetto di Coldiretti, che sta dando vita ad una filiera tutta agricola e tutta italiana”. (m.b.)

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In Piazza Turati, il sabato

VESCOVATO

In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE

In via Garibaldi, il sabato

SORESINA

Davanti al Palazzo Comunale, il lunedì

CREMA

In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi)

BAGNOLO CREMASCO

Piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO

In via Umberto I il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi) Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.


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agricoltura in classe

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Ritorno a scuola con il progetto Agribenessere Giacomo Maghenzani Segretario Giovani Impresa

Con Coldiretti Cremona oltre mille alunni andranno “a scuola di salute”. Nei percorsi: incontro con le aziende agricole, lotta all’obesità, attenzione all’ambiente e tutela del vero Made in Italy

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toria divendita nata alla l nostro impianti ecc.) ed “uscite” eressan-

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C’era anche Coldiretti Cremona, puntuale come avviene ad ogni nuovo anno scolastico, mercoledì 12 settembre sui banchi di scuola. La ‘campanella’ ha dato infatti l’avvio anche ad “Agribenessere… a Scuola di Salute”, il progetto didattico rivolto da Coldiretti alle scuole del territorio: un invito a riscoprire il valore di uno stile di vita sano, che coniughi corretta alimentazione, regolare attività fisica e naturalmente l’incontro con il mondo rurale, capace di offrire il verde della campagna, i sapori della dieta mediterranea, le attività e le storie che uniscono tradizione e modernità.

imprenditori agricoli, che può avvenire in classe, in azienda, o presso Punti e Mercati di Campagna Amica.

La lotta all’obesità (con l’invito a scelte alimentari che premino la genuinità, la stagionalità, “l’italianità”), ma anche l’attenzione all’ambiente, la tutela del vero Made in Italy sono alcuni dei temi proposti in una serie di percorsi, calibrati rispetto ad età e interessi degli interlocutori. Al centro c’è sempre l’incontro con gli

Ecco i percorsi che proponiamo alle classi, nell’ambito del progetto didattico:

Sono previste visite in fattoria didattica, in agriturismo, negli agrinido recentemente nati nel territorio, così come ‘sopralluoghi’ presso aziende agricole che hanno puntato sulle energie rinnovabili, nel segno della multifunzionalità e della sostenibilità. Lo scorso anno sono stati oltre mille gli alunni incontrati da Coldiretti Cremona nell’ambito del progetto didattico. Per il nuovo anno scolastico, si punta a superare “quota 1.500”.

W L’AGRICOLTURA

L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti) rivela il vero volto della moderna agri-

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AGRICOLTURA IN CLASSE

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coltura: le tecnologie, la professionalità, il rapporto impresamercato, la multifunzionalità, il valore dei prodotti agricoli. Gli alunni avranno modo di raccogliere le esperienze di donne e uomini che hanno scelto la vita in campagna.

ne di energia dai campi”, con possibilità di visita ad aziende agricole dotate di impianti di energia rinnovabile (biogas, biomasse, pannelli fotovoltaici, ecc.). Sono previsti interventi tesi ad educare a comportamenti che, nella vita quotidiana, contribuiscono al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.

W LA TRADIZIONE

L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti consente di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parlerà delle antiche pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del baco da seta), con possibilità di approfondire le testimonianze con una giornata in fattoria o una visita al museo della civiltà contadina.

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA

L’incontro con agricoltori ed esperti di educazione alimentare mostrerà l’utilità dell’etichetta, evidenziando l’importanza di conoscere l’origine dei prodotti. La proposta potrà includere una visita al Mercato di Campagna Amica o ad uno dei Punti Campagna Amica, la prima grande rete nazionale per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no ogm.

OBESITà? NO GRAZIE!

L’incontro con agricoltori ed esperti di alimentazione consente di analizzare i corretti comportamenti a tavola, ricevendo utili ‘consigli del benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il tutto corredato da una sana attività fisica.

KM ZERO!

Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come ciascuno di noi possa contribuire ad

aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di gas serra) o l’acquisto di cibi con minori imballaggi. Saranno proposte le esperienze delle imprese agricole “a km zero” e una visita al Mercato di Campagna Amica.

EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ

Agricoltura fa rima con Ambiente. Il percorso è dedicato alla “produzio-

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SORELLA ACQUA

Per conoscere l’acqua e suoi utilizzi Coldiretti propone incontri con addetti all’irrigazione e con responsabili delle rogge, che illustreranno il mondo dell’irrigazione con le sue “reti”, regole e tradizioni. Sono incluse visite ad impianti idrici. Sarà un’occasione per riflettere sul valore della risorsa acqua. Si vedrà, inoltre, come l’agricoltura contribuisca a modellare (e tutelare) il paesaggio.

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

AGOSTO / SETTEMBRE - 2012

Pensionati in festa Incontro, preghiera, allegria e le “ricette per matrimoni inossidabili” nella nona Festa Regionale dei Pensionati

E’ stata una straordinaria giornata di festa, d’incontro e di riflessione: così i componenti dell’Associazione Regionale Pensionati Coldiretti Lombardia descrivono la nona edizione della “Festa Regionale dei Pensionati”, vissuta giovedì 12 luglio a Sarnico, alla quale ha preso parte un folto gruppo di pensionati della nostra Associazione Provinciale, capitanati dal Presidente regionale e provinciale Giovanni Rota. La giornata si è aperta in preghiera, con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Sarnico, dedicata a San Martino Vescovo. Concelebravano padre Renato Gaglianone, Consigliere Ecclesiastico Nazionale, don Claudio Vezzoli, Consigliere Ecclesiastico regionale, e don Emilio Garattini, Consigliere Ecclesiastico provinciale. Al momento di riflessione e preghiera – occasione per ricordare il prezioso ruolo degli anziani nelle famiglie, nella nostra agricoltura, nella società e nella grande comunità della Chiesa – sono seguiti

Il gruppo dei pensionati cremonesi protagonisti, insieme agli amici di tutta la Lombardia, della nona Festa Regionale dei Pensionati Coldiretti.

vari altri momenti, tutti nel segno del piacere di stare insieme, dalla crociera sul lago d’Iseo, favorita da un tempo perfetto, al pranzo presso il Ristorante Aquarium di Clusane, che ha permesso di trascorrere alcune ore fra manicaretti e relax. Nell’ambito dell’intenso programma, particolarmente significativa è stata la parentesi riservata a tutte le coppie che, nel corso dell’anno 2012, hanno celebrato o celebreranno l’anniversario dei “25, 30, 35, 40, 45, 50 anni ed oltre” di matrimonio. Per tutte le coppie di coniugi presenti, che hanno scelto di celebrare la ricorrenza insieme agli amici dell’Associazione, c’era in dono una pergamena – un attestato del Vaticano – accanto all’applauso e all’abbraccio di tutti gli amici. il

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Alcuni giornalisti hanno colto l’occasione per cercare di scoprire “la ricetta” che rende bello e longevo un matrimonio. Ecco la testimonianza dei coniugi cremonesi Emilio Fappani, 83 anni, e Martina Dalè, che vivono a Olmeneta e il 25 novembre prossimo festeggeranno i 53 anni di matrimonio: “Il segreto per stare insieme così a lungo non lo so. Forse io non sono mai stato troppo in casa – ha detto il signor Emilio, rivolgendo alla moglie Martina un sorriso complice –. Ho sempre lavorato e ancora adesso che ho 83 anni guido il trattore, anche se mia moglie brontola”. “Ci sono momenti meno belli, ma poi torna il sereno. In fondo siamo stati educati che ci si sposa nel bene e nel male. Una volta cede l’uno e una volta l’altro. E si sopportano i difetti – ha aggiunto la signora Rosanna Rondi di Pedrengo, Bergamo, sposata con il marito Giovanni Carrara da 45 anni –. Io sono un’ex operaia e mi sono dovuta abituare alla vita in cascina e mio marito mi ha aiutata molto, mi ha capita e mi ha spinta a partecipare a corsi di aggiornamento e alle attività della Coldiretti. Sono contenta e rifarei tutto”. L’importante – hanno concordato tutti i protagonisti dei “matrimoni da record” della Coldiretti – è “sapersi mettere d’accordo”. Pierluigi Cerri, 69 anni, di Gerenzago (Pavia), sposato da 40 anni con la signora Anna Maria Merlini, ha detto: “Quando ci si mette assieme ognuno perde un po’ di libertà a favore dell’altro e serve un grande spirito di collaborazione”. Insomma, bisogna avere tanto amore, una visione di lungo respiro, e un po’ di sana pazienza. Perché, come disse lo scrittore Edmond Rostand, autore del Cyrano de Bergerac: “Il matrimonio semplifica la vita, ma complica la giornata”. (m.b.)


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Cos’è

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Ai pensionati iscritti a Coldiretti o Federpensionati che non abbiano compiuto gli 85 anni di età

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€ 100,00 l’anno comprensivo di imposte

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Prima della sottoscrizione leggere attentamente il fascicolo informativo disponibile presso tutte le sedi Coldiretti. Per informazioni: tel. 0372 499811


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DAL TERRITORIO

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/ APPUNTAMENTI

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Ad Apicoltura Zipoli di Romanengo l’oscar del miele più buono Vittorie e segnalazioni in prestigiosi concorsi nazionali

MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO - 2012

Mercato di Campagna Amica

Nasce a Romanengo un miele da Oscar, dalla qualità riconosciuta e premiata a livello nazionale. A produrlo è Apicoltura Zipoli, che con i suoi mieli ha conquistato la giuria dell’edizione 2012 del “Concorso Nazionale Grandi Mieli d'Italia 3 gocce d'oro”, organizzato dall’Osservatorio nazionale miele, che a Castel San Pietro Terme (Bologna) premia ogni anno i migliori mieli della penisola. In un’edizione dai numeri particolarmente significativi (erano 545 i campioni in concorso, appartenenti a 45 diversi tipi di miele), l’apicoltore Sergio Zipoli ha ottenuto ben sei premi: due “gocce d’oro” per la melata, due “gocce” per il millefiori, una “goccia” per il miele di amorfa fruticosa (una vera rarità), e un’altra goccia sia per il miele di castagno che per il miele di robinia. La recente affermazione a Castel Pietro Terme giunge dopoAmica altri significativi piazzamenti di Apicoltura Zipoli. Segnaliamo il calendario del San Mercato di Campagna Ad inizio settembre, ad esempio, c'è stato il podio degli(due agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. Tutti secondi posti, con castagno e amorfa frutigli appuntamenti tengono mattinata, dalle ore 8 alle cosa, e un terzosi posto, con nella il tiglio)nel Concorso Il sito di Coldiretti Cremona 12,30 circa. Eventuali aggiornamenti calendario possono Internazionale dei Mieli, organizzato del dall’A.S.G.A. Associazione Apicoltori Arezzo, essere ricercati online, sul Siena sito diGrosseto Coldiretti Cremona (all’inRicordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono nell’ambito della “Settimana del Miele” che raccoglie puntualmente comunicati attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona. dirizzo www.cremona.coldiretti.it). a Montalcino i migliori mieli di produzione nazionale coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo ed internazionale. spazio “avvisi alle imprese”). • CREMONA. Al Foro Boario “Sono soddisfatto ed orgoglioso dei risultati ottenuti, Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi delogni venerdì mattina frutto di grande impegno e di una continua ricerca la difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla 31 • CASALMAGGIORE. In Piazza della qualità – spiega Zipoli –. Mi Turati, fa piacere il fatto promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti ilche, sabato nelle mattina diverse occasioni, i vari tipi di mieli che i comunicati 31 stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine deNUMERO garantiti 3 dicate ai servizi dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto NUMERO 3 produco vengano apprezzati, a conferma della bontà • SORESINA. Il lunedì, ad una serie di link e di indirizzi utili. e qualitàal di Palazzo tutta la nostra produzione biologica”. davanti Comunale

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NUMERO 3 MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO - 2012 • VESCOVATO. Tutti i sabati, INFORMAZIONE / APPUNTAMENTI in piazza Roma Tutte le settimane l’agricoltura è in tv • CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Tutte leCREMASCO. settimaneInl’agricoltura è in tv • BAGNOLO piazza Aldo Moro Coldiretti Cremona, che racconta l’agricoltura Made in laSegnaliamo seconda domenica del mese Cremona e Made in Italy, va in onda: che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di - su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 • CREMA. via Terni, prima e la terza domenica Coldiretti InCremona, chela racconta l’agricoltura Made in (subito dopo il tg) del mese e(più speciali”) Cremona Madealcune in Italy,“uscite va in onda: calendarioore del13Mercato di Telecolor. Campagna Amica -Segnaliamo in replica lail domenica, circa, su - su Telecolor Primarete ogniI,giovedì 19.50 • PANDINO. Inevia Umberto il 2° ealle il 4° lunedì degli agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. Tutti tg) del(subito mesedopo (più ilalcune “uscite speciali”). gli appuntamenti si tengono nella mattinata, dalle ore 8 alle in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor. 12,30 circa. Eventuali aggiornamenti del calendario possono • PIZZIGHETTONE. In piazza Roma, tutti i giovedì.

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essere ricercati online, sul sito di Coldiretti Cremona (all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it).

• CREMONA. Foro Boario settimanale La Al newsletter ogni venerdì mattina • CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, Ricordiamo agli Imprenditori agricoli, e a tutti gli interessati, La newsletter settimanale sabato mattina cheilpossono ricevere la newsletter settimanale di Coldiretti • SORESINA. Il lunedì,al proprio indirizzo di posta elettroCremona, ogni venerdì, Ricordiamo agli Imprenditori agricoli, e a tutti gli interessati, nica. davanti al Palazzo-Comunale “W l’Agricoltura Coldiretti Cremona Informa”, questo il che possono ricevere la newsletter settimanale di Coldiretti titolo • VESCOVATO. Tutti irappresenta sabati, della newsletter, un “diario della settimaCremona, ogni venerdì, al proprio indirizzo di posta elettro- na”,inepiazza Roma raccoglie comunicati, appuntamenti, iniziative, avvisi nica. “W l’Agricoltura - Coldiretti Cremona Informa”, questo il utili • CASTELLEONE. Lalemattina delc’è sabato alle imprese. Tra rubriche, la tabella mercati, con titolo della newsletter, rappresenta un “diario della settima- le quotazioni in via Garibaldi settimanali delle principali borse. Per iscriversi na”, e raccoglie comunicati, appuntamenti, iniziative, avvisi al • servizio, BAGNOLO CREMASCO. In piazza Moro totalmente gratuito, bastaAldo inviare una e.mail a: utili alle imprese. Tra le rubriche, c’è la tabella mercati, con ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it, la seconda domenica del mese oppure contattare l’Ufle quotazioni settimanali delle principali borse. Per iscriversi ficio • CREMA. Terni, 0372.499819. la prima e la terza domenica stampa,Inalvia numero al servizio, totalmente gratuito, basta inviare una e.mail a: del mese (più alcune “uscite speciali”) ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it, oppure contattare l’Uf- • PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì Cremonese il ficio stampa, al numero 0372.499819. Coltivatoredel mese (più alcune “uscite speciali”). rifacimento coperture degradate • PIZZIGHETTONE. In piazza Roma, tutti i giovedì.

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