il coltivatore cremonese n.2/2011

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IL

Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 65 numero 2 marzo/aprile 11

IN PRIMO PIANO Vertenza zootecnia e ok dell’Europa all’origine in etichetta

Il Presidente Marini

alla Commissione Anticontraffazione

“Difendere il Made in Italy”


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via Ala Ponzone, 8 - III piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Assuero Zampini

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini, Francesco Cazzamali Giacomo Maghenzani, Dianella Mariotti Marialuisa Parmigiani, Andrea Ragazzini Paolo Soldi, Damiano Talamazzini Ambrogio Toscani, Silvia Trevisi

Copertina

Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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C.so XX Settembre, 18 - Cremona Tel. 0372 20586 - Fax 0372 26610 www.uggeripubblicita.it

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 Marini in Comm. Anticontraffazione 3/4 Vertenza zootecnia e Origine per la tutela del Made in Italy 5 Bioenergia: tanto tuonò, che piovve 6/7/8 Agricoltura conservativa 9/10 Avvisi alle Imprese 11 e 20/21 Fiscale 12/13 CreditAgri Coldiretti 14/15/16/17/18 Datori di Lavoro 23 Agricola Produttori Zootecnici 25 e 27 Associaz. Pensionati e Cupla 28/29 A Scuola di Salute 30 In agenda

Marini alla Commissione Anticontraffazione: “Difendere il made in Italy”

I

rischi di inganni e contraffazione per l'agroalimentare Made in Italy vengono da più fronti: sul mercato internazionale, ci sono i fenomeni del cosiddetto Italian Sounding attraverso il quale si vendono prodotti che non hanno nulla a che fare dal punto di vista produttivo con il nostro Paese; su quello interno c'è l'utilizzo di materie prime straniere per prodotti che vengono venduti sotto marchi italiani a volte con etichette illeggibili, come nel caso dell’olio di oliva, e in altri senza etichetta perché non è ancora entrata in vigore la legge che la obbliga per tutti gli alimenti. Non sempre si tratta di fenomeni illegali, ma sono comunque ingannevoli e vanno scoraggiati e contrastati. Lo ha detto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, ascoltato in audizione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Il Presidente della Coldiretti Sergio Marini ha denunciato il caso della società Lactitalia che esporta in Usa e in Europa e produce in Romania formaggi di pecora venduti con marchi che richiamano al Made in Italy come Toscanella, Dolce Vita e Pecorino. Una società di proprietà della Simest, controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico, e dei Fratelli Pinna attraverso la Roinvest con sede a Sassari, con amministratori, tra gli altri, Andrea Pinna, che è vicepresidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano, e Pierluigi Pinna, consigliere dell’organismo di controllo dei formaggi pecorino Roma, sardo e Fiore sardo Dop, che dovrebbero promuovere il vero pecorino e combattere la concorrenza sleale e le contraffazioni. Un caso non isolato considerato anche il sostegno dato dalla Simest alla Parmacotto che vende negli Usa prodotti stranieri con immagine italiana come il culatello con carne dell’Uruguay. Marini ha ricordato le azioni svolte dalla Confederazione a difesa del Made in Italy che, ha specificato, non vuol dire italianità dei marchi, ma delle materie prime utilizzate. E sul caso Parmalat il Presidente Nazionale ha ribadito che “Difendere l’italianità di Parmalat deve anche significare ‘latte e agricoltura italiani’, diversamente “l’operazione” avrebbe poco di strategico, si rischierebbe di difendere marchi italiani che trasformano e vendono latte straniero e questo non sarebbe per noi condivisibile né come agricoltori né come cittadini”. Marini ha evidenziato l’importanza dell'approvazione da parte del Parlamento della legge sull'etichettatura di origine obbligatoria. Legge che potrebbe già in parte essere utilizzata per prevenire alcune forme di inganno, quali il richiamo in etichetta a nomi di regioni o paesaggi italiani che nulla hanno a che vedere col prodotto. Quanto alla questione dell'origine, Marini ha ribadito che su un tema come questo l'Italia dovrebbe essere pronta a rischiare una procedura di infrazione. Il Presidente della Coldiretti ha anche invitato a mettere in grado le autorità preposte ai controlli di effettuarli nella maniera più efficace, ad esempio utilizzando il sistema degli isotopi, come già si fa per alcuni prodotti. Il Presidente della Coldiretti ha chiesto di rendere pubbliche le informazioni sulle importazioni di materie prime dall’estero destinate ad essere trasformate in Italia che attualmente sono coperte da segreto d’ufficio. Viene infatti dall’estero - ha concluso - ben un terzo della materia prima utilizzata nei prodotti alimentari realizzati in Italia. Non è mancato un accenno agli ogm, rispetto ai quali Marini ha ribadito la contrarietà della Coldiretti per motivi di carattere economico, etico e ambientale.


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La vertenza zootecnia, il sì dell’Europa all’origine in etichetta, la nascita di ‘Agricolturamica’: impegno a tutto campo a tutela del Made in Italy Eugenio Torchio Delegato Confederale Coldiretti Cremona

“Vertenza zootecnia”: così Coldiretti ha definito la forte azione messa in campo, tesa a denunciare la pesante crisi che oggi gli allevamenti stanno vivendo e a promuovere una netta inversione di rotta, per dare risposte efficaci alle esigenze delle nostre imprese. E’ lungo l’elenco dei problemi che pesano oggi sulla zootecnia: la crescita esponenziale dei costi dei mangimi, la riduzione dell’assistenza tecnica agli allevamenti, gli insostenibili obblighi previsti dalla direttiva nitrati, la scarsa valorizzazione delle produzioni, il continuo furto di valore e di immagine. Difficoltà che non stanno risparmiando alcun comparto, e che nella nostra terra si vivono in modo particolarmente drammatico sul fronte della suinicoltura. A fare da detonatore è stato senza dub-

bio l’incremento dei costi di produzione degli allevamenti dove, per effetto del rincaro delle materie prime, si spende il 19% in più per riempire le mangiatoie. Un onere che si è aggiunto alle difficoltà determinate dagli effetti insostenibili della direttiva nitrati, la quale rischia di dimezzare il settore nella nostra regione, e che segue i tagli all’assistenza tecnica degli allevamenti per la riduzione dei trasferimenti pubblici alle associazioni allevatori e il perdurare del furto di valore e immagine che subisce la produzione Made in Italy a causa delle distorsioni lungo la filiera e delle importazioni di prodotti dall’estero spacciati come nazionali. Basti dire che su ogni euro speso dal consumatore per acquistare carne, latte o uova della zootecnia nazionale, solo una percentuale tra il 13 e il

17% finisce nelle tasche degli allevatori, mentre per ogni prodotto italiano si sviluppa un finto made in Italy cinque volte più grande. Partendo da questa analisi, Coldiretti ha dato il via a un’azione che intende dare risposte concrete ed efficaci: 1) la riscrittura totale della direttiva nitrati da parte di Bruxelles, 2) la revisione delle zone vulnerabili per la direttiva nitrati e 3) l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza a partire dal latte e dai formaggi fino a carne e salumi derivati dai suini. Risposte vitali per l’agricoltura italiana, e naturalmente per l’agricoltura cremonese, che ha nella zootecnia una delle sue eccellenze, con oltre mille allevamenti con bovini, di cui circa l’ottanta per cento con vacche da latte che producono il dieci per cento del totale del latte nazionale (qualche dato: nel 2010 in provincia il patrimonio di vacche da latte era di 151.256 capi, rispetto ad un totale di 293.885 bovini; nel medesimo anno, le stalle cremonesi hanno prodotto 10.900.890 quintali di latte), e con un comparto suinicolo di assoluto rilievo, con oltre un milione di

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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capi, distribuiti in 388 allevamenti (la provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, rappresenta il 73% del patrimonio regionale). Alcuni significativi passi avanti sono stati compiuti, anche se il lavoro da fare è ancora molto. Sul fronte della tutela delle nostre produzioni, dopo il fondamentale varo della legge nazionale che impone l’origine in etichetta per tutte le produzioni agro-alimentari, registriamo con soddisfazione, proprio nei giorni in cui questo Coltivatore va in stampa, l’intervento della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, che ha votato a favore dell’obbligo di indicare il luogo di origine/provenienza per carne, pollame, latte, prodotti lattiero caseari, ortofrutticoli freschi, tra i prodotti che si compongono di un unico ingrediente (che oltre al prodotto agricolo prevedono solo degli eccipienti come acqua, sale, zucchero), e per quelli trasformati che hanno come ingrediente la carne, il pollame e il pesce. Si tratta di un pronunciamento che riconosce l’importanza della legge approvata all’unanimità dal Parlamento italiano, che di fatto ha anticipato e sollecitato la norma comunitaria. È necessario ora che quanto deciso sia confermato dal Parlamento Europeo nella seduta plenaria fissata per giugno e fatto proprio dallo stesso Consiglio Europeo che sarà chia-

mato ad esprimersi successivamente. La nostra lotta a tutela del made in Italy prosegue, dunque, senza sosta. E’ di qualche giorno fa l’audizione del Presidente nazionale Sergio Marini, ascoltato dalla commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Anche in quella autorevole sede, Marini ha ribadito la denuncia degli inganni e delle contraffazioni ai danni dell’agroalimentare Made in Italy che avvengono sul mercato internazionale (dove si spacciano come italiani prodotti che non hanno nulla a che fare dal punto di vista produttivo con il nostro Paese) e nazionale, dove si deve porre la parola fine all’utilizzo di materie prime straniere per prodotti che vengono venduti sotto marchi italiani. In materia, cristallina è stata la posizione espressa da Coldiretti sul caso Parmalat: il Presidente Marini ha evidenziato come sia prioritario un progetto industriale che valorizzi veramente il latte e la zootecnia italiana e si impegni su un Made in Italy che oltre al marchio contenga materie prime nazionali. Naturalmente è auspicabile che il controllo di Parmalat resti ad imprenditori italiani, dacché questi dovrebbero essere più sensibili alla tutela del vero prodotto nazionale. Deve però essere altrettanto chiaro che strategici per il nostro Paese sono il cibo e l’agri-

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coltura e, soltanto dopo, il marchio e la trasformazione. La difesa dell’italianità di Parmalat – ha ribadito il Presidente Marini – deve necessariamente partire dalla garanzia che il latte lavorato sia autenticamente made in Italy, prodotto dall’agricoltura italiana. Concludo citando, a livello regionale, la recentissima creazione della cooperativa “Agricolturamica”, che gestirà la raccolta dei prodotti dalle aziende agricole e le forniture per mense scolastiche, ospedaliere, pubbliche e private, società di selfservice, distributori automatici e ristoranti. L’invito a partecipare con la massima adesione a questa nuova realtà è esteso a tutte le aziende agricole cremonesi. Tra i Soci fondatori vi è già l’azienda agricola Spoldi che porterà i salumi di Cremona, accanto alle mele della Valtellina, ai vini dell’Oltrepo pavese, alle carni, ai formaggi, all’ortofrutta, alle conserve in arrivo da tutti i territori della regione Lombardia. “Agricolturamica” sarà la referente per la raccolta e la consegna dei prodotti delle aziende agricole socie, accorciando la filiera e rendendo tracciabile e trasparente l’origine italiana di ogni alimento. E’ un altro tassello, nella realizzazione del progetto per una filiera agricola tutta italiana. Eugenio Torchio Delegato Confederale

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L’evoluzione della “specie”

Tanto tuonò, che piovve Bioenergia: dal mais locale all’olio di palma della Malesia Ho sempre diffidato da chi si esprime dicendo: “l’avevo detto”. Diffido perché è un modo ipocrita per far credere di essere più bravi di altri che, loro malgrado, non erano stati così preveggenti da immaginare il futuro. Stavolta debbo venire meno a questo mio principio e dire: “L’avevamo previsto! Doveva accadere! Stava nelle cose possibili!” A mia parziale giustificazione, porto la testimonianza di decine e decine di Soci di Coldiretti a cui, nel corso delle varie riunioni invernali, avevo espresso questo mio timore. Sto parlando della nuova centrale a biomasse alimentata con olio di palma della Malesia, autorizzata nel comune di Cappella de’ Picenardi. Nella nostra provincia dove, non dimentichiamolo mai, sono già presenti 130 impianti a biogas (fra attivi, autorizzati e in costruzione, fra cui alcuni megaimpianti che nulla hanno a che fare con l’agricoltura alla quale, al contrario, sottraggono terra fertile) e dove spuntano come funghi le richieste di autorizzazione di parchi fotovoltaici (che, quando sono collocati a terra, ugualmente ‘divorano’ i campi coltivati), è stata autorizzata la realizzazione di un impianto per la produzione elettrica alimentato anche ad olio di palma proveniente dal sud est asiatico, nello specifico quasi certamente dalla Malesia. Una ‘centrale’ che utilizzerebbe, inoltre, oli di colza, soia e girasole, di provenienza (forse) italiana o (più probabilmente) europea. Il tutto collocato nelle vicinanze di un allevamento di bovine da latte. Personalmente non mi piace il fatto che si paghino fior di danari per incentivare la produzione di energia “pulita” e poi si autorizzino impianti che producono energia “sporca”. Infatti se la centrale situata a Cappella de’ Picenardi sarà alimentata con materia prima prodotta dall’altra parte del mondo (dacché non mi risulta che l’olio di palma sia una produzione tipica della pianura padana), e dunque con materia prima che ha per-

corso migliaia di chilometri per raggiungere la nostra provincia con conseguente inevitabile inquinamento, non sarebbe forse inficiata e stravolta la finalità stessa della produzione dell’energia pulita? E come la mettiamo con la multifunzionalità agricola e con la tracciabilità dei prodotti utilizzati a cui costantemente facciamo riferimento nella realizzazione degli impianti di biogas? Siamo in presenza di una contraddizione sulla quale non si può tacere. Come più volte evidenziato, Coldiretti è favorevole alla produzione di energia dai campi, purché questo si inserisca in un circolo “virtuoso”, in una logica di multifunzionalità dell’azienda agricola, e purché non si ponga in antitesi con la prospettiva economica fondamentale della nostra agricoltura, vale a dire la valorizzazione dell’agro-alimentare Made in Italy. Abbiamo contestato gli impianti a biogas poco o nulla collegati al tessuto agro-zootecnico territoriale, dunque non sostenibili sul piano ambientale. Lo stesso dicasi per i grandi impianti fotovoltaici su suolo. Con il medesimo approccio

Simone Solfanelli Direttore Coldiretti Cremona

guardiamo a questo progetto e ci chiediamo se sia veramente necessario. E vale la pena di ribadire l’importanza della tracciabilità di ogni passaggio e di ogni elemento che si va ad introdurre nell’impianto a biogas. Le autorità locali che autorizzano la realizzazione di questi impianti a nostro giudizio dovrebbero farlo con la consapevolezza di non operare solo una scelta tecnico-amministrativa, bensì di dare un preciso indirizzo al proprio territorio, e quindi di compiere un atto politico. Siamo di fronte a scelte che condizionano il futuro della nostra agricoltura, determinando il tipo di ambiente che consegneremo alle future generazioni. Scelte, dunque, da ponderare con la dovuta attenzione e da condividere con quanti operano e vivono sul territorio. A presto

Uffici Coldiretti Cremona Impresa Verde Cremona SEDE PROVINCIALE Via Ala Ponzone, 8 – III piano Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 cremona@coldiretti.it UFFICIO ZONA DI CREMONA Via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 UFFICIO ZONA DI SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 – Fax 0372.732980

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UFFICIO ZONA DI CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 UFFICIO ZONA DI CREMA Via Macello, 34 Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925 www.cremona.coldiretti.it www.lombardia.coldiretti.it www.coldiretti.it


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SERVIZI TECNICI

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nuova azione m della misura 214 del psr

Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

“Introduzione di tecniche di agricoltura conservativa”, domande entro il 15 maggio

La Regione Lombardia ha approvato in data 31/03/2011 il bando della misura 214 (misure agroambientali) introducendo alcune modifiche rispetto ai bandi precedenti ma soprattutto inserendo due nuove azioni: l’azione “M” (introduzione di tecniche di agricoltura conservativa) e l’azione “L” (conservazione della biodiversità nelle praterie ad alto valore naturalistico). Mentre quest’ultima è destinata ad aree della nostra regione ben diverse dalla pianura cremonese (zone montane), l’azione “M” ci coinvolge direttamente e può essere interessante per la realtà agricola di pianura. Vista la novità, a nostro giudizio interessante, nell’articolo che segue ci limiteremo a descrivere l’azione “M”.

Per garantire l’efficacia ambientale dell’azione, le particelle sottoposte ad impegno dovranno restare le stesse nei 5 anni di impegno. La durata degli impegni per le aziende che aderiscono nella campagna 2011 è di 5 anni a decorrere dal 1° gennaio 2011. Con il termine “campagna” ci si riferisce all’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre).

Obiettivi

La semina diretta su sodo (SD) è una tecnica agronomica che consiste nella deposizione del seme nel terreno senza alterarne la struttura preesistente, eccetto che per una fascia ristretta di larghezza massima di 8-10 cm e profondità massima di 6-8 cm in corrispondenza di ogni fila di semina. E’ da evitare il rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno.

L’azione mira a contrastare gli effetti secondari sfavorevoli conseguenti alla semplificazione degli ordinamenti colturali e alla gestione intensiva del suolo tramite arature profonde con inversione degli strati di suolo, lavorazioni ripetute e periodi con suolo nudo, quali ad esempio emissione di CO2, alti consumi energetici, riduzione della biodiversità e della fertilità dei suoli (riduzione sostanza organica, aumento dei fenomeni erosivi in particolare di trasposto solido in pianura, compattamento) e inquinamento delle acque. Attraverso l’adozione delle tecniche di agricoltura conservativa si contribuisce a mitigare questi effetti negativi.

Descrizione degli impegni L’azione si distingue in due interventi: 1. Introduzione dell’agricoltura BLU o semina diretta su sodo (SD); 2. Minima lavorazione (ML);

Intervento 1. “Introduzione dell’agricoltura BLU o semina diretta su sodo (SD)”

Obblighi: 1. Si dovrà seminare su sodo almeno il 10% della SAU aziendale coltivata a seminativo; tale superficie non dovrà comunque essere inferiore a 1 ha; Qualora si faccia ricorso a contoterzisti, le fatture relative alle operazioni colturali dovranno riportare la seguente dicitura: “Lavorazioni effettuate con macchine idonee alla semina su sodo come da allegato 4 al bando della Misura 214 PSR 2007-13 – campagna 2011”. Alla fattura dovrà essere allegata un’autocertificazione congiunta del contoterzista e dell’agricoltore che indichi quali particelle sono state lavorate.

Per l’intervento 2 “Minima lavorazione” sono escluse le superfici coltivate a riso.

2. Rispettare l’obbligo di successione colturale con alternanza di cereali autunno-vernini, riso, colza/altre crucifere, leguminose, mais, sorgo, soia, barbabietola. E’ consentita la rotazione con leguminose. La durata massima dei medicai è di 4 anni. La coltura del mais può permanere per due anni consecutivi sulle stesse superfici solo in caso di adesione all’impegno aggiuntivo “cover crops”.

La superficie minima per aderire all’azione è pari ad 1 ha e comunque non inferiore al 10% della SAU a seminativo aziendale.

3. Mantenere in loco i residui colturali e/o le stoppie delle colture principali, in modo da avere uno strato di materiale vegetale sparso tra le piante o sul suolo a scopo protettivo

e si applica su tutto il territorio regionale per le superfici coltivate a seminativo.

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(mulching). E’ consentita la trinciatura dei residui colturali. 4. Divieto di effettuare lavorazioni che provochino il rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno (aratura, erpicatura, estirpatura, sarchiatura, nonché altre operazioni meccaniche). Solo in caso di condizioni pedoclimatiche particolarmente sfavorevoli (anossia radicale, eccessivo compattamento del suolo o evidenti fenomeni di ristagno) è concesso il ricorso a tecniche di non lavorazione profonda mediante l’uso di decompattatori o ripuntatori (vedi capitolo “Macchine per le lavorazioni di recupero” dell’allegato 4 al presente bando). Il beneficiario dovrà comunicare preventivamente alla Provincia competente l’intenzione di ricorrere a tali lavorazioni, indicando le motivazioni e le particelle interessate. La Provincia autorizza o meno l'intervento entro 10 gg dalla richiesta. 5. Somministrare in dosi frazionate e/o localizzate le concimazioni di azoto e fosforo durante la stagione vegetativa della coltura principale. 6. Frazionare e/o localizzare gli interventi di controllo delle infestanti sulla coltura principale. 7. Non utilizzare fanghi. 8. Mantenere costantemente e conformemente aggiornato il registro aziendale dei trattamenti, delle concimazioni e dei relativi magazzini.

Intervento 2. “Minima lavorazione (ML)”

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idonee macchine operatrici che rispondano alle caratteristiche tecniche indicate nell’allegato 4 al bando. Il documento in questione può essere richiesto ai nostri uffici o stampato dal sito di Coldiretti Cremona. Qualora si faccia ricorso a contoterzisti, le fatture relative a tali operazioni colturali dovranno riportare la seguente dicitura: “Lavorazioni effettuate con macchine idonee alla minima lavorazione come da allegato 4 al bando della Misura 214 PSR 2007-13 – campagna 2011”. Alla fattura dovrà essere allegata un’autocertificazione congiunta del contoterzista e dell’agricoltore che indichi quali particelle sono state lavorate. Solo in caso di condizioni pedoclimatiche particolarmente sfavorevoli (anossia radicale, eccessivo compattamento del suolo o evidenti fenomeni di ristagno) è concesso il ricorso a tecniche di non lavorazione profonda mediante l’uso di decompattatori o ripuntatori (vedi capitolo “Macchine per le lavorazioni di recupero” dell’allegato 4 al bando). Il beneficiario dovrà comunicare preventivamente alla Provincia competente l’intenzione di ricorrere a tali lavorazioni, indicando le motivazioni e le particelle interessate. La Provincia autorizza o meno l'intervento entro 10 gg dalla richiesta. 4. Somministrare in dosi frazionate e/o localizzate le concimazioni di azoto e fosforo durante la stagione vegetativa della coltura principale. 5. Frazionare e/o localizzare gli interventi di controllo delle infestanti sulla coltura principale. 6. Non utilizzare fanghi.

La minima lavorazione (ML) è una tecnica agronomica che prevede di effettuare lavorazioni del terreno a profondità NON superiori ai 15 cm, garantendo al contempo che una parte della superficie resti coperta da residui colturali. In ogni caso non si deve verificare l’inversione degli strati del profilo attivo del terreno. Obblighi:

7. Mantenere costantemente e conformemente aggiornato il registro aziendale dei trattamenti, delle concimazioni e dei relativi magazzini.

Impegni facoltativi Sulle superfici oggetto di adesione all’intervento possono essere facoltativamente aggiunti i seguenti pacchetti di

1. Rispettare il divieto di lavorazione del terreno a profondità superiori a 15 cm. 2. Mantenere in loco i residui colturali e/o le stoppie delle colture principali, per avere uno strato di materiale vegetale sparso tra le piante o sul suolo a scopo protettivo (Tecnica del mulching). 3. Divieto di effettuare lavorazioni che provochino l’inversione degli strati del terreno (es. aratura) nonché il rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno a profondità superiori ai 15 cm (erpicatura, estirpatura, sarchiatura, nonché altre operazioni meccaniche). Le operazioni colturali devono essere effettuate con il

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impegni, con il riconoscimento di un premio supplementare: a) Impegno aggiuntivo facoltativo “cover crops” • Seminare almeno due volte nell’arco del periodo di impegno una coltura intercalare o cover crop autunnovernina; la semina deve essere effettuata entro venti giorni dalla raccolta della coltura principale. Possono essere utilizzate come cover crop colture quali erbai intercalari di graminacee o miscugli di graminacee e altre specie, graminacee autunno-vernine quali per esempio dactylis e loietto, leguminose da granella o da foraggio (es: sulla, lupinella, trifogli), crucifere (rafano, senape, brassica, facelia); • Mantenere la cover crop almeno fino a venti giorni prima della semina della successiva coltura principale; • Non utilizzare concimi minerali sulla cover crop; • Non effettuare trattamenti fitosanitari e diserbanti sulla cover crop. E’ consentito l’uso di disseccanti, a dosi inferiori a quelle di etichetta, esclusivamente prima della semina della coltura principale successiva, per la devitalizzazione in loco a fine ciclo della cover per consentire l’avvio delle operazioni di semina. b) Impegno aggiuntivo facoltativo “iniezione diretta degli effluenti di allevamento non palabili o interramento immediato”

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• Effettuare l’iniezione diretta degli effluenti di allevamento nel terreno oggetto d’impegno utilizzando macchine operatrici con idonee caratteristiche tecniche descritte nell’allegato 4 al presente bando. oppure • Effettuare l’interramento degli effluenti di allevamento immediatamente dopo la loro distribuzione, tramite un unico cantiere di lavoro. Agli impegni base è possibile aggiungere singolarmente gli impegni facoltativi a) oppure b), oppure entrambi gli impegni facoltativi (a + b).

Entità dell’indennizzo annuale TIPO DI IMPEGNO

AGRICOLTURA BLU

MINIMA LAVORAZIONE

BASE

208 €/ha

190 €/ha

BASE + COVER CROP 290 €/ha

272 €/ha

BASE + REFLUI

278 €/ha

260 €/ha

BASE + COVER CROP 360 €/ha + REFLUI

342 €/ha

Ulteriori informazioni sulla Misura 214 - Azione M, con la descrizione delle attrezzature idonee per l'agricoltura conservativa, sono sul sito www.cremona.coldiretti.it negli "Avvisi alle Imprese".

Sede in Via Ostiano, 70 26043 Persico Dosimo (CR) Tel. 0372 455646 Fax 0372 455660 E-mail: coopplac@tin.it www.latteriaplac.it

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Latte crudo

parametri di cellule somatiche e carica batterica Si avvicina la seconda fase della deroga all’immissione in commercio di latte crudo con parametri di cellule somatiche e carica batterica che superano quelli previsti dal regolamento CE 853/2004. Ricordiamo agli allevatori di bovine da latte che dal 30 giugno 2011 scatta il secondo step fissato dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 23 settembre 2010 riguardante la deroga ai parametri stabiliti dal regolamento CE 853/2004 per quanto riguarda il tenore in germi e cellule somatiche. Ricordiamo infatti che, in tale Conferenza, si è previsto un periodo transitorio che è partito il 1° gennaio 2011 e terminerà il 30 giugno 2013, durante il quale sarà possibile conferire latte crudo destinato alla trasformazione in formaggi che abbiano una stagionatura di almeno 60 giorni con parametri superiori a quanto previsto dal regolamento sopra citato. Nel dettaglio: 1. dal 1° gennaio 2011 al 30 giugno 2011 il latte crudo bovino dovrà avere

un tenore di germi inferiore a 200.000/ ml e un tenore di cellule somatiche inferiore a 700.000/ml, calcolati su media geometrica; 2. dal 30 giugno 2011 al 30 giugno 2012 il tenore massimo di cellule somatiche si abbasserà a 600.000/ml, mentre per i germi si rientrerà nei parametri di cui al regolamento CE 853/2004: 3. dal 30 giugno 2012 al 30 giugno

2013 le cellule somatiche dovranno essere in numero inferiore a 500.000/ ml; 4. dal 30 giugno 2013 anche per le cellule somatiche si dovrà rientrare nei parametri previsti nel Regolamento CE 853/2004 (400.000/ml). I nostri Uffici sono a disposizione dei Soci per ogni ulteriore informazione.

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SISTRI e MUD 2011 Andrea Ragazzini Servizi Tecnici

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha reso disponibile una circolare di chiarimento sulle modalità per la compilazione e l’invio del MUD per l’anno 2011. Come già scritto più volte, la normativa in materia di SISTRI dispone l’eliminazione dell’obbligo di comunicazione MUD, ai sensi della legge 70/94, dei dati relativi ai rifiuti prodotti, gestiti e movimentati già inseriti nel sistema informatico. Tuttavia, nelle more dell’entrata a regime del sistema di tracciabilità (prevista per l’1 giugno 2011) il DM 17/12/2009 prevede, a carico delle imprese che sulla base della normativa precedente erano tenute a presentare il MUD, l’obbligo di comunicazione SISTRI. La circolare precisa che le imprese obbligate debbano comunicare entro il 31

dicembre 2011 le informazioni relative al periodo dal 1 gennaio 2011 fino al 31 maggio 2011. La presentazione della dichiarazione SISTRI potrà dunque avvenire con le seguenti modalità alternative scelte dall’interessato: - compilando in via telematica gli appositi modelli, che saranno pubblicati sul portale www.sistri.it - compilando e trasmettendo alla Camera di Commercio territorialmente competente, previo pagamento del diritto di segreteria e con le modalità utilizzate per la presentazione del MUD. Le camere di commercio provvederanno ad inoltrare le informazioni raccolte al

Azienda Agricola

SISTRI e all’ISPRA, deputato all’elaborazione dei dati nell’ambito del catasto rifiuti. Si invitano quindi le aziende a portare presso i nostri uffici di zona i formulari del 2011 relativi ai primi cinque mesi dell’anno per la predisposizione degli adempimenti del MUD 2011. Si ricordano infine le caratteristiche per le quali un’azienda agricola deve iscriversi al SISTRI: - avere un’attività produttiva con più di 8.000 euro di volume d’affari - produrre più di 100 kg di rifiuti pericolosi all’anno. Le aziende che non si sono ancora iscritte potranno farlo rivolgendosi ai nostri uffici di zona La

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FISCALE

MARZO/APRILE - 2011

“Cedolare secca” per i redditi immobiliari La cedolare secca sugli affitti è un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative Addizionali (Regionali e Comunali), dell'imposta di registro e di bollo, applicata al contratto di locazione o sulla proroga del contratto stesso. Si riferisce soltanto ai redditi derivanti dagli immobili affittati a uso abitativo e contratti dai privati e decorre dal 2011. Non trova quindi applicazione, per le locazioni di immobili a uso abitativo svolte nell'esercizio d'impresa. La misura della tassazione corrisponde al 21%, per i canoni liberi, e scende al 19%, per i canoni cosiddetti “concordati” ex art. 2, comma 3 e 8 legge 431/98. La base imponibile per la tassazione è pari al totale annuo percepito e non gode dell’abbattimento del 15% previsto dalla vigente normativa. E’ un regime di tassazione alternativo rispetto a quello ordinario Irpef e, per chi preferisce continuare con l’attuale regime fiscale, nulla cambia. La cedolare è versata entro il termine stabilito per il pagamento dell'Irpef. Il reddito rileva ai fini fiscali, è solo diversa la determinazione dell’imposta. Il versamento dell’acconto è dovuto nella misura dell’85% per l’anno 2011 e del 95% dall’anno 2012. Durante tutta la validità del contratto sul quale si è scelto di tassare con cedolare, è sospesa, in via inderogabile,

la possibilità di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione. La scelta va esercitata dal locatore in sede di registrazione del contratto o, nel caso di proroga, nel termine di versamento dell’imposta di registro. E’ richiesta altresì una comunicazione preventiva all’inquilino, con lettera raccomandata, a pena di inefficacia dell’opzione stessa. Per i contratti non soggetti a registrazione obbligatoria, l’opzione va esercitata nella dichiarazione che si riferisce al periodo d’imposta di produzione del reddito di locazione o in sede di registrazione volontaria del contratto. Qualora nella prima annualità non sia espressamente dichiarata la volontà di aderire alla cedolare, lo si può fare per le annualità successive nel termine per il versamento dell’imposta di registro. La scelta è vincolante per l’intera durata del contratto. Per comunicare l’intenzione di aderire al nuovo sistema di tassazione, può essere utilizzato il nuovo modello di “denuncia per la registrazione telematica dei contratti di locazione di beni immobili ad uso abitativo e relative pertinenze ed esercizio dell’opzione per la cedolare secca” da presentare esclusivamente in via telematica a condizione che il numero dei locatori non sia superiore a 3 e che siano tutti concordi all’opzione

per la “cedolare secca”, il numero degli inquilini non sia superiore a 3, ogni abitazione non deve avere più di 3 pertinenze e che tutti gli immobili siano censiti con rendita autonoma; oppure utilizzando il modello 69 “Modello per la richiesta di registrazione degli atti e per gli adempimenti successivi” da presentare in modalità cartacea, in duplice copia all’Agenzia delle Entrate. I principali vantaggi che trova il locatore sono la separazione dei redditi di locazione rispetto agli altri, e ciò potrebbe portare un’applicazione di un’aliquota IRPEF inferiore ai restanti redditi; avere una tassazione più bassa, 21% o 19% sui redditi di locazione, risparmiare l’imposta di registro e di bollo. Altresì per l’inquilino sono previsti dei risparmi, e cioè l’annullamento dell’imposta di registro e la sospensione dell’aumento del canone di locazione dovuto agli aggiornamenti ISTAT. L’analisi della convenienza della “cedolare secca” è strettamente legata alla situazione reddituale complessiva del contribuente (locatore). In linea di massima, un reddito complessivo fino a euro 15.000 non porta vantaggi fiscali. Per i redditi più elevati, si registra un maggior risparmio.

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CREDITAGRI COLDIRETTI

NUMERO 2

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Crisi del credito

come comportarsi?

UGGERI PUBBLICITA’

La questione dei finanziamenti alle imprese è uno dei grandi temi che da settimane è dibattuto sulla stampa specializzata. “Bufera sulle borse”, “Basilea 3, crescita a rischio”, “Crisi del credito” sono solo alcuni titoli del confronto in atto. A tutto ciò va segnalata la scelta della Bce di alzare i tassi dall’1% all’1,25%. La Banca Centrale Europea ha alzato, come previsto, il costo del denaro di un quarto di punto nel consiglio di giovedì 7 aprile u.s. Questo non avveniva dal luglio 2008 con i tassi che viaggiavano al minimo storico dell’1% dal maggio 2009, nel segno di una politica monetaria iper-espansiva tesa a sostenere la ripresa e le banche. L’Istituto europeo ha preso, in buona

sostanza, una strada diversa dalla Fed che mantiene i tassi vicini allo zero. L’aumento del costo del denaro indebolirà le imprese ma anche le famiglie con un aggravio sui mutui. Questo è solo un aspetto di un contesto socio-economico molto più complesso che le imprese devono capire per le scelte future che dovranno operare. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla “bufera” della borsa sui titoli delle banche italiane dopo l’annuncio, a sorpresa, dell’aumento di capitale importante di alcuni istituti bancari per gli aspetti di ripatrimonializzazione. La rivoluzione di Basilea 3 potrebbe ritorcesi contro la crescita italiana! Il rischio è rappresentato dal fatto che, per adeguarsi alle nuove norme, le banche abbandonino la

L’EFFICACIA

D E L N O S T R O L AV O R O NEL RISPETTO DELLA NATURA

via della ricapitalizzazione che appare più complicata e onerosa per seguire la scorciatoia del razionamento del credito. La chiusura, o il rallentamento dei rubinetti nei confronti delle imprese, avrebbe conseguenze molto negative, e in certi casi devastanti, in un Paese come il nostro nel quale la dipendenza del sistema delle imprese dal canale bancario per i prestiti è superiore alla media degli altri Paesi europei. Basilea 3 impone requisiti patrimoniali più severi per l’operatività delle banche, in modo che gli istituti abbiano più risorse per resistere a una crisi finanziaria come quella dei mutui subprime che ha messo in ginocchio il sistema finanziario internazionale. L’entrata in vigore sarà graduale, dal primo gennaio

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CREDITAGRI COLDIRETTI

NUMERO 2

2013 per arrivare alla piena attuazione il primo gennaio 2019. L’accordo intende agire su quelli che sono ritenuti i requisiti chiave imposti alle banche nella loro attività, che vengono misurati dal rapporto tra patrimonio di vigilanza, ovvero i fondi su cui una banca può maggiormente contare in una fase di necessità, rispetto al totale delle sue attività, ponderate per tener conto delle effettive caratteristiche del rischio. E’ stato deciso di alzare questo rapporto, in modo tale che una banca, per poter operare, debba avere un patrimonio di vigilanza più alto e quindi meno esposta a eventuali contraccolpi in caso di crisi. In questo contesto più una banca ha attività investite, maggiore dovrà essere il patrimonio di vigilanza. Le banche usciranno, da questa situazione, magari meno redditizie ma anche molto più solide e sicure. Diversi osservatori hanno definito questa come la riforma più rilevante seguita alla crisi mondiale. Ma un nostro agricoltore potrebbe chiederci che cosa c’entri tutto ciò con le imprese agricole? Perché tutte queste discussioni rispetto a quello che effettivamente conta: la disponibilità di credito…!

Questi aspetti sembrano lontani dalla nostra realtà quotidiana, ma in effetti non è così. Infatti, in queste ultime settimane i rapporti con il sistema bancario si sono fatti più complessi e selettivi. Molte pratiche vengono respinte dopo settimane o mesi di attesa. Perché? A questo punto la risposta al quesito fatto viene da sola. E’ cambiata o sta cambiando rapidamente la modalità di accesso al credito in conseguenza dei grandi cambiamenti in atto e di conseguenza va sostanzialmente cambiato l’approccio verso le banche se intendiamo concretizzare le nostre

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richieste. E’ doveroso altresì precisare che il supporto alla richiesta di credito delle nostre aziende va ponderato con analisi e valutazione del rischio. Oltre alla condivisione del rischio, il ruolo di Agrifidi Lombardia, oggi CreditAgri Italia, diventa sempre più indispensabile e forse non è casuale che le banche stesse stanno richiedendo sempre di più la nostra collaborazione. Nella nostra esperienza è fondamentale la valutazione complessiva dell’azienda sia per il conto economico che per lo stato patrimoniale. Se gli indici economico-finanziari sono a posto procediamo per le operazioni di credito. Per le aziende che si interfacciano da sole con il sistema bancario, in mancanza di bilancio, diventa tutto più complesso E questo lo abbiamo verificato molte volte. Sono altre le strade da percorrere per ottenere credito in quanto un “certo modo” di fare banca è finito e non basta più la sola” patrimonialità” per ottenere credito. Questo va capito in profondità in quanto la posta in gioco, in molti casi, è la sopravvivenza stessa dell’impresa. Dedicare tempo a questi aspetti dell’attività risulta fondamentale per lo sviluppo futuro del settore.

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 2

Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

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Prima l’assunzione poi il periodo di prova

Il patto di prova è disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile, ed è un patto con il quale le parti di un contratto di lavoro subordinato si impegnano ad un periodo sperimentale di lavoro al fine di consentire una miglior valutazione riguardo alla convenienza reciproca di un eventuale rapporto di lavoro definitivo. La forma del contratto deve risultare per atto scritto, precedente o contestuale all'assunzione in prova: in caso di mancanza della forma scritta la giurisprudenza ritiene che il prestatore di lavoro debba considerarsi assunto definitivamente dal primo giorno lavorativo. Lo scopo del periodo di prova è quello di consentire al datore di lavoro di valutare le effettive capacità dell’eventuale futuro lavoratore subordinato, può comunque favorire quest’ultimo nell’accertare la situazione del posto di lavoro in cui deve prestare la sua attività lavorativa; in pratica, l’azienda verificherà le competenze del lavoratore e la sua capacità ad eseguire le mansioni per le quali è stato assunto, anche la puntualità e la precisione della prestazione; mentre per il lavoratore tale arco di tempo sarà utile a valutare la convenienza (data dal rapporto tra condizioni di lavoro, mansioni e interesse personale) a stringere il contratto.

sui giorni di calendario, specie se le assenze del lavoratore (in prova) sono dovute per malattia, inoltre durante il periodo di prova il prestatore deve ricevere lo stesso trattamento normativo che dovrebbe competergli in caso di assunzione definitiva. Ciò significa che al lavoratore saranno richiesti gli stessi compiti svolti dagli altri lavoratori di uguale qualifica, sia dal punto di vista qualitativo e quantitativo, sentenza n. 189 del 22/12/1980 della Corte Costituzionale. Entrambe le parti possono recedere dal contratto senza obbligo di darne preavviso all’altra, né di pagare l’indennità sostitutiva, salvo l’eventuale limite minimo di durata, e senza necessità di giustificazione: l’unico limite, per il datore di lavoro, è costituito dal divieto di recesso per motivi non inerenti alla prova e, più in generale, per motivi discriminatori, nonché quando non è stato consentito l’effettivo esperimento della prova. Il lavoratore viene assunto definitivamente dal momento in cui le parti non

Il periodo di prova ha una durata massima stabilita dalla contrattazione collettiva nazionale e provinciale di riferimento e con la sentenza del 20 marzo 2009, n. 6915, della Corte di Cassazione Civile, sezione Lavoro, viene deciso che il periodo di prova deve essere computato sulla scorta dei giorni effettivamente lavorati e non il

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Coltivatore

recedono dal contratto prima della scadenza e tutti i diritti maturati durante la prova (ad esempio: trattamento di fine rapporto, anzianità, etc.) si trasferiscono nel rapporto definitivo, il lavoratore non sarà più licenziabile, a meno che non ricorrano le ipotesi di giusta causa e/o giustificato motivo. In caso contrario al lavoratore spettano tutti i diritti relativi alle prestazioni già svolte. Si ricorda che il Contratto Provinciale di Lavoro per gli operari agricoli e florovivaisti della provincia di Cremona riporta all’art. 9 il periodo di prova, che si attua ovviamente dopo l’assunzione, per cui, per i lavoratori assunti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, non potrà essere superiore a: • 26 gg. lavorativi per i capi, gli operai super specializzati e specializzati; • 14 gg. lavorativi per gli operai qualificati e qualificati super; per i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato superiore a 30 gg. il periodo di prova è di 2 gg. lavorativi.


Tabelle paga attualmente in vigore per salariati agricoli A seguito del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti sottoscritto dalle parti in data 25 maggio 2010, con decorrenza e durata dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013, dal 1° gennaio 2011 sono state determinate le nuove tabelle paga dei salariati dando così corso al secondo aumento retributivo previsto, che è pari all’1,6%. In questo inserto a cura dell’Ufficio Datori di Lavoro, inserto che consigliamo agli Imprenditori Agricoli di staccare e conservare, si riportano le tabelle complete.

Inserto da staccare e conservare

il

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Coltivatore


16 FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA

Tabella paga operai agricoli TRADIZIONALI in vigore dal 1° gennaio 2011 Tabelle paga operai agricoli T R A D I Z I O N A L I in vigore dal 1° gennaio 2011 Via Ala Ponzone, 8 - 26100 CREMONA

ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA CAPO OPERAIO Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%

Inf. 2 anni

Sup. 2 anni

1.569,96 9,29 11,61 12,54 13,01 60,38 76,65 81,52

Sup. 4 anni

1.583,30 9,37 11,71 12,65 13,12 60,90 77,29 82,21

1.596,64 9,45 11,81 12,75 13,23 61,41 77,93 82,90

Sup. 6 anni

Sup. 8 anni

1.609,98 9,53 11,91 12,86 13,34 61,92 78,58 83,60

Sup. 10 anni

1.623,32 9,61 12,01 12,97 13,45 62,44 79,22 84,29

1.636,66 9,68 12,11 13,07 13,56 62,95 79,86 84,98

CAPO BERGAMINO - CAPO PORCARO Salario mensile 1.561,78 1.575,02 1.588,26 1.601,50 1.614,74 1.627,98 Paga oraria 9,24 9,32 9,40 9,48 9,55 9,63 Ora straordinaria 25% / irrigazione 11,55 11,65 11,75 11,85 11,94 12,04 Ora festiva 35% 12,48 12,58 12,69 12,79 12,90 13,00 Ora straordinaria festiva 40% 12,94 13,05 13,16 13,27 13,38 13,49 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 60,07 60,58 61,09 61,60 62,11 62,61 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 75,87 76,50 77,14 77,78 78,42 79,06 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 81,09 81,78 82,47 83,15 83,84 84,53 SUPER SPECIALIZZATI (Trattorista meccanico, meccanico d'azienda, add. frutteto, casaro, bergamino, trattorista, fecondatore laico, autista, muratore, falegname, elettricista, macellatore) Salario mensile 1.520,48 1.533,26 1.546,04 1.558,82 1.571,60 1.584,38 Paga oraria 9,00 9,07 9,15 9,22 9,30 9,38 Ora straordinaria 25% / irrigazione 11,25 11,34 11,44 11,53 11,62 11,72 Ora festiva 35% 12,15 12,25 12,35 12,45 12,55 12,66 Ora straordinaria festiva 40% 12,60 12,70 12,81 12,91 13,02 13,13 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 58,48 58,97 59,46 59,95 60,45 60,94 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 73,76 74,38 75,00 75,61 76,23 76,84 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 78,95 79,61 80,28 80,94 81,60 82,27 SPECIALIZZATI (Bergamino, trattorista, add. frutt. irrigatore, resp. all. avicolo, alimentatore) Salario mensile 1.433,29 1.445,79 1.458,29 1.470,79 1.483,29 1.495,79 Paga oraria 8,48 8,55 8,63 8,70 8,78 8,85 Ora straordinaria 25% / irrigazione 10,60 10,69 10,79 10,88 10,97 11,06 Ora festiva 35% 11,45 11,55 11,65 11,75 11,85 11,95 Ora straordinaria festiva 40% 11,87 11,98 12,08 12,18 12,29 12,39 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 55,13 55,61 56,09 56,57 57,05 57,53 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 69,67 70,28 70,88 71,48 72,08 72,69 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 74,42 75,07 75,72 76,37 77,02 77,67 QUALIFICATI (Mandriani, cavallanti, add. sem., add. all. avicoli, porcari e tutti gli altri lavoratori salariati fissi non classificati in altra categoria) Salario mensile 1.258,75 1.270,11 1.281,47 1.292,83 1.304,19 1.315,55 Paga oraria 7,45 7,52 7,58 7,65 7,72 7,78 Ora straordinaria 25% / irrigazione 9,31 9,39 9,48 9,56 9,65 9,73 Ora festiva 35% 10,06 10,15 10,24 10,33 10,42 10,51 Ora straordinaria festiva 40% 10,43 10,52 10,62 10,71 10,80 10,90 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 48,41 48,85 49,29 49,72 50,16 50,60 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 61,15 61,70 62,24 62,79 63,34 63,89 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 65,36 65,95 66,54 67,13 67,72 68,31 QUALIFICATI SUPER Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%

1.332,08 7,88 9,85 10,64 11,03 51,23 64,68 69,17

1.344,01 7,95 9,94 10,74 11,13 51,69 65,26 69,79

TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo

1.355,94 8,02 10,03 10,83 11,23 52,15 65,83 70,40

1.367,87 8,09 10,12 10,93 11,33 52,61 66,41 71,02

1.379,80 8,16 10,21 11,02 11,43 53,07 66,98 71,64

C.A.C. 0,20 % sul salario lordo CIMI 1,305% sul salario lordo

MAGGIORAZIONI: Lavoro notturno (esclusi bergamini e capi) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro straordinario festivo (oltre 8 ore) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro festivo notturno (22 - 6) 45% sulla retribuzione normale.

SOSTITUZIONI: Il salariato qualificato che sostituisce il bergamino ha diritto, in aggiunta al salario normale, al litro di latte gratuito e ad un compenso giornaliero di €. 8,67 Il salariato qualificato super che sostituisce il bergamino ha diritto, in aggiunta al salario normale, al litro di latte gratuito e ad un compenso giornaliero di €. 5,06 Il bergamino che sostituisce il capo durante la malattia o le ferie ha diritto ad un compenso pari a €. 6,28 giornaliere.

SOSTITUTO TRATTORISTA: Se salariato qualificato per ogni ora di uso effettivo delle trattrici €. 1,32 Se salariato qualificato super per ogni ora di uso effettivo delle trattrici €. 0,76

IRRIGAZIONE: Il lavoratore addetto all' irrigazione ha diritto alla retribuzione oraria prevista in tabella per le ore di lavoro effettuate in più delle 8 giornaliere, indipendentemente che vengano fatte di giorno, di notte, in festa.

AVVENTIZI Specializzati Paghe orarie Qualificati Paghe orarie

Normale

Straord. 25%

Festiva 35%

T.F.R.

13,10

13,94

14,36

0,73

9,65

11,49

12,23

12,60

0,64

ADDETTI CATTURA POLLI (notturna) (paga oraria 16 - 65 anni)

Str.fest.40%

10,99

12,60 INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE

1.391,73 8,24 10,29 11,12 11,53 53,53 67,56 72,26


FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA Ala Ponzone, 17 8 - 26100 CREMONA FEDERAZIONEViaPROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA FEDERAZIONE PROVINCIALE CREMONA Via AlaFPonzone, 8 I- V 26100 Tabelle paga operai agricoli LOROV ACOLDIRETTI I SCREMONA T I in vigore dal 1째 gennaio 2011 Via Ala Ponzone, 8 - 26100 CREMONA Tabelle paga operai agricoli F L O R O V I V A I S T I in vigore dal 1째 gennaio 2011 Tabelle paga operai agricoli F L O R O V I V A I S T I in vigore dal 1째 gennaio 2011

Tabella paga operai agricoli FLOROVIVAISTI in vigore dal 1째 gennaio 2011 ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA

Inf. 2 anni

Sup. 2 anni

Sup. 4 anni

Sup. 6 anni

Sup. 8 anni

Sup. 10 anni

Inf. 2 anni Sup. 2 anni Sup. 4 anni Sup. 6 anni Sup. 8 anni Sup. 10 anni ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA Inf. 2 anni Sup. 2 anni Sup. 4 anni Sup. 6 anni Sup. 8 anni Sup. 10 anni ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA CAPO GIARDINIERE E CAPO COLTIVATORE VIVAISTA Salario mensile 1.593,73 1.607,07 1.620,41 1.633,75 1.647,09 1.660,43 CAPO GIARDINIERE E CAPO COLTIVATORE VIVAISTA Paga oraria 9,43 9,51 9,59 9,67 9,75 9,83 Salario mensile 29% E 1.593,73 1.607,07 1.620,41 1.633,75 1.647,09 1.660,43 CAPO GIARDINIERE CAPO COLTIVATORE VIVAISTA Ora straordinaria / irrigazione 12,17 12,27 12,37 12,47 12,57 12,67 Paga oraria 9,43 9,51 9,59 9,67 9,75 9,83 Salario mensile 1.593,73 1.607,07 1.620,41 1.633,75 1.647,09 1.660,43 Ora festiva 40% 13,20 13,31 13,42 13,53 13,64 13,76 Ora 29% / irrigazione 12,17 12,27 12,37 12,47 12,57 12,67 Paga oraria 9,43 9,51 9,59 9,67 9,75 9,83 Ora straordinaria straordinaria festiva 50% 14,15 14,26 14,38 14,50 14,62 14,74 Ora festiva 40% 13,20 13,31 13,42 13,53 13,64 13,76 straordinaria 29% /oirrigazione 12,17 12,27 12,37 12,47 12,57 12,67 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 61,30 61,81 62,32 62,84 63,35 63,86 Ora straordinaria festivaarbitrarie 50% 14,15 14,26 14,38 14,50 14,62 14,74 festivaper 40% 13,20 13,31 13,42 13,53 13,64 13,76 Trattenute assenze e scioperi - al giorno 77,29 77,94 78,58 79,22 79,87 80,51 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 61,30 61,81 62,32 62,84 63,35 63,86 Ora straordinaria festivao 50% 14,15 14,26 14,38 14,50 14,62 14,74 Trattenute per assenze e -scioperi - al giorno 77,29 77,94 78,58 79,22 79,87 80,51 malattia oarbitrarie infortunio al giorno 61,30 61,81 62,32 62,84 63,35 63,86 SPECIALIZZATI SUPER (Ibridatore-selezionatore, conduttore giardiniere,79,22 conduttore meccanico) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giornoaiutante di laboratorio, 77,29 77,94 di caldaie, 78,58 79,87 80,51 Salario mensile 1.543,70 1.556,48 1.569,26 1.582,04 1.594,82 1.607,60 SPECIALIZZATI SUPER (Ibridatore-selezionatore, aiutante di laboratorio, conduttore giardiniere, conduttore meccanico) Paga oraria 9,13 9,21 di caldaie, 9,29 9,36 9,44 9,51 SPECIALIZZATI (Ibridatore-selezionatore, aiutante di laboratorio, conduttore giardiniere, conduttore1.594,82 meccanico) 1.543,70 1.556,48 1.569,26 1.582,04 1.607,60 Salario mensile SUPER Ora straordinaria 29% / irrigazione 11,78 11,88 di caldaie, 11,98 12,08 12,17 12,27 Paga oraria 9,13 9,21 9,29 9,36 9,44 9,51 Salario mensile 1.543,70 1.556,48 1.569,26 1.582,04 1.594,82 1.607,60 Ora festiva 40% 12,79 12,89 13,00 13,11 13,21 13,32 Ora 29% / irrigazione 11,78 11,88 11,98 12,08 12,17 12,27 Pagastraordinaria oraria 9,13 9,21 9,29 9,36 9,44 9,51 Ora straordinaria festiva 50% 13,70 13,81 13,93 14,04 14,16 14,27 Ora festiva 40% 12,79 12,89 13,00 13,11 13,21 13,32 straordinaria 29% /oirrigazione 11,78 11,88 11,98 12,08 12,17 12,27 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 59,37 59,86 60,36 60,85 61,34 61,83 Ora straordinaria festivaarbitrarie 50% 13,70 13,81 13,93 14,04 14,16 14,27 festivaper 40% 12,79 12,89 13,00 13,11 13,21 13,32 Trattenute assenze e scioperi - al giorno 74,88 75,50 76,11 76,73 77,35 77,96 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 59,37 59,86 60,36 60,85 61,34 61,83 Ora straordinaria festivao 50% 13,70 13,81 13,93 14,04 14,16 14,27 Trattenute per assenze e -scioperi - al giorno 74,88 75,50 76,11 76,73 77,35 77,96 malattia oarbitrarie infortunio al giorno 59,37 59,86 60,36 60,85 61,34 61,83 SPECIALIZZATI (Vivaista, addettoe al giardino, trattorista e addetto agricole complesse) Trattenute per assenze arbitrarie scioperi - aloperatore giorno di serra, addetto 74,88 alla manutenzione 75,50 del verde, 76,11 76,73macchine 77,35 77,96 Salario mensile 1.453,43 1.465,93 1.478,43 1.490,93 1.503,43 1.515,93 SPECIALIZZATI (Vivaista, addetto al giardino, operatore di serra, addetto trattorista e addetto Paga oraria 8,60 alla manutenzione 8,67 del verde,8,75 8,82macchine agricole 8,90 complesse) 8,97 SPECIALIZZATI addetto al giardino, operatore di serra, addetto trattorista e1.490,93 addetto agricole complesse) Salario mensile (Vivaista, 1.453,43 1.465,93 1.478,43 1.503,43 1.515,93 Ora straordinaria 29% / irrigazione 11,09 alla manutenzione 11,19 del verde, 11,29 11,38macchine 11,48 11,57 Paga oraria 8,60 8,67 8,75 8,82 8,90 8,97 Salario mensile 1.453,43 1.465,93 1.478,43 1.490,93 1.503,43 1.515,93 Ora festiva 40% 12,04 12,14 12,25 12,35 12,45 12,56 Ora 29% / irrigazione 11,09 11,19 11,29 11,38 11,48 11,57 Paga oraria 8,60 8,67 8,75 8,82 8,90 8,97 Ora straordinaria straordinaria festiva 50% 12,90 13,01 13,12 13,23 13,34 13,46 Ora festiva 40% 12,04 12,14 12,25 12,35 12,45 12,56 straordinaria 29% /oirrigazione 11,09 11,19 11,29 11,38 11,48 11,57 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 55,90 56,38 56,86 57,34 57,82 58,31 Ora straordinaria festivaarbitrarie 50% 12,90 13,01 13,12 13,23 13,34 13,46 festivaper 40% 12,04 12,14 12,25 12,35 12,45 12,56 Trattenute assenze e scioperi - al giorno 70,53 71,13 71,74 72,34 72,94 73,54 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 55,90 56,38 56,86 57,34 57,82 58,31 Ora straordinaria festivao 50% 12,90 13,01 13,12 13,23 13,34 13,46 Trattenute per assenze e -scioperi - al giorno 70,53 71,13 71,74 72,34 72,94 73,54 malattia oarbitrarie infortunio al giorno 55,90 56,38 56,86 57,34 57,82 58,31 QUALIFICATI (Operaioarbitrarie addetto ea scioperi compiti-semplici Trattenute per assenze al giorno anche con l'utilizzo 70,53 di attrezzature 71,13 meccaniche 71,74non semoventi) 72,34 72,94 73,54 Salario mensile 1.275,29 1.286,65 1.298,01 1.309,37 1.320,73 1.332,09 QUALIFICATI Paga oraria (Operaio addetto a compiti semplici anche con l'utilizzo 7,55 di attrezzature 7,61 meccaniche 7,68non semoventi) 7,75 7,81 7,88 QUALIFICATI (Operaio addetto a compiti semplici anche con l'utilizzo di attrezzature meccaniche Salario mensile 1.275,29 1.286,65 1.298,01 1.309,37 1.320,73 1.332,09 Ora straordinaria 29% / irrigazione 9,73 9,82 9,91non semoventi) 9,99 10,08 10,17 Paga oraria 7,55 7,61 7,68 7,75 7,81 7,88 Salario mensile 1.275,29 1.286,65 1.298,01 1.309,37 1.320,73 1.332,09 Ora festiva 40% 10,56 10,66 10,75 10,85 10,94 11,04 Ora 29% / irrigazione 9,73 9,82 9,91 9,99 10,08 10,17 Paga oraria 7,55 7,61 7,68 7,75 7,81 7,88 Ora straordinaria straordinaria festiva 50% 11,32 11,42 11,52 11,62 11,72 11,82 Ora festiva 40% 10,56 10,66 10,75 10,85 10,94 11,04 straordinaria 29% /oirrigazione 9,73 9,82 9,91 9,99 10,08 10,17 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 49,05 49,49 49,92 50,36 50,80 51,23 Ora straordinaria festivaarbitrarie 50% 11,32 11,42 11,52 11,62 11,72 11,82 festivaper 40% 10,56 10,66 10,75 10,85 10,94 11,04 Trattenute assenze e scioperi - al giorno 61,95 62,49 63,04 63,59 64,14 64,68 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 49,05 49,49 49,92 50,36 50,80 51,23 Ora straordinaria festivao 50% 11,32 11,42 11,52 11,62 11,72 11,82 Trattenute per assenze e -scioperi - al giorno 61,95 62,49 63,04 63,59 64,14 64,68 malattia oarbitrarie infortunio al giorno 49,05 49,49 49,92 50,36 50,80 51,23 QUALIFICATI SUPER (Operaio l'utilizzo di attrezzature meccaniche Trattenute per assenze arbitrarie addetto e scioperia -compiti al giornoesecutivi semplici 61,95 anche con 62,49 63,04 63,59 semoventi) 64,14 64,68 1.351,76 1.363,69 1.375,62 1.387,55 1.399,48 1.411,41 Salario mensile QUALIFICATI l'utilizzo di attrezzature meccaniche Paga oraria SUPER (Operaio addetto a compiti esecutivi semplici 8,00 anche con8,07 8,14 8,21 semoventi) 8,28 8,35 QUALIFICATI semplici con l'utilizzo di1.375,62 attrezzature meccaniche Salario mensileSUPER 1.387,55 1.399,48 1.411,41 Ora straordinaria 29% /(Operaio irrigazioneaddetto a compiti esecutivi 1.351,76 10,32 anche1.363,69 10,41 10,50 10,59 semoventi) 10,68 10,77 Paga oraria 8,00 8,07 8,14 8,21 8,28 8,35 Salario mensile 1.351,76 1.363,69 1.375,62 1.387,55 1.399,48 1.411,41 Ora festiva 40% 11,20 11,30 11,40 11,49 11,59 11,69 Ora 29% / irrigazione 10,32 10,41 10,50 10,59 10,68 10,77 Pagastraordinaria oraria 8,00 8,07 8,14 8,21 8,28 8,35 Ora straordinaria festiva 50% 12,00 12,10 12,21 12,32 12,42 12,53 Ora festiva 40% 11,20 11,30 11,40 11,49 11,59 11,69 straordinaria 29% /oirrigazione 10,32 10,41 10,50 10,59 10,68 10,77 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 51,99 52,45 52,91 53,37 53,83 54,29 Ora straordinaria festivaarbitrarie 50% 12,00 12,10 12,21 12,32 12,42 12,53 festivaper 40% 11,20 11,30 11,40 11,49 11,59 11,69 Trattenute assenze e scioperi - al giorno 65,63 66,21 66,78 67,36 67,93 68,51 Trattenute per malattia infortunio - al giorno 51,99 52,45 52,91 53,37 53,83 54,29 Ora straordinaria festivao 50% 12,00 12,10 12,21 12,32 12,42 12,53 Trattenute per assenze e -scioperi - al giorno 65,63 66,21 66,78 67,36 67,93 68,51 malattia oarbitrarie infortunio al giorno 51,99 52,45 52,91 53,37 53,83 54,29 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 65,63 66,21 66,78 67,36 67,93 68,51 TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo C.A.C. 0,20 % sul salario lordo CIMI 1,305% sul salario lordo TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo

AVVENTIZI Specializzati AVVENTIZI Paga oraria AVVENTIZI Specializzati Qualificati Specializzati Paga oraria Paga oraria Paga oraria Qualificati Qualificati Paga oraria Paga oraria

Normale

C.A.C. 0,20 % sul salario lordo C.A.C. 0,20 % sul salario lordo

Straord. 29% Festiva 40%

CIMI 1,305% sul salario lordo CIMI 1,305% sul salario lordo

Str.fest. 50%

11,15

13,63

14,56

15,42

9,77 11,15 9,77 9,77

11,94 13,63 11,94 11,94

12,77 14,56 12,77 12,77

13,52 15,42 13,52 13,52

Normale Straord. 29% Festiva 40% Str.fest. 50% 40% Str.fest. 50% Normale 29% Festiva14,56 11,15 Straord. 13,63 15,42

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0,73

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0,64 0,73 0,64 0,64

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T.F.R. Irrigazione T.F.R. 0,73 Irrigazione 13,63


FEDERAZIONE COLDIRETTI ViaPROVINCIALE Ala Ponzone, 8 - 26100 CREMONA CREMONA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA Via Ala Ponzone, 8 26100 CREMONA Tabelle paga operai agricoli8 in vigore dal 1° gennaio 2011 FEDERAZIONE COLDIRETTI CREMONA ViaPROVINCIALE Ala Ponzone, - 26100 CREMONA 18 Tabelle paga operai agricoli in vigore dal 1° gennaio 2011 Viaoperai Ala Ponzone, - 26100 Tabelle paga agricoli8 in vigoreCREMONA dal 1° gennaio 2011 Tabelle paga operai agricoli in vigore dal 1° gennaio 2011 Tabelle paga operai agricoli in vigore dal 1° gennaio 2011

Tabella paga operai agricoli TRADIZIONALI in vigore dal 1° gennaio 2011

GRANDI RACCOLTE GRANDI RACCOLTE Normale Straordinaria Festiva T.F.R. G R Aoraria N D I (dai R A16CaiC65 OL TE Normale8,19 Straordinaria 9,77 Festiva10,39 T.F.R. 0,54 Paga anni) G R Aoraria N D I (dai R A16CaiC65 OL TE Normale8,19 Straordinaria 9,77 Festiva10,39 T.F.R. 0,54 Paga anni) Normale8,19 Straordinaria 9,77 Festiva10,39 T.F.R. 0,54 G R Aoraria N D I (dai R A16CaiC65 OL TE Paga anni) Paga oraria (dai 16 ai 65 anni) Normale8,19 Straordinaria 9,77 Festiva10,39 T.F.R. 0,54 AVVENTIZI SPURGO ROGGE Paga 8,19 9,77 10,39 0,54 A V V oraria E N T (dai I Z I16 S ai P 65 U Ranni) GO ROGGE Normale Maggioraz. lavoro in acqua Straor. e Fest. T.F.R. A V V E N T I Z I S P U R G O R O G G E Normale Maggioraz. lavoro in acqua Straor. e Fest. T.F.R. Paga base 4,35 A V V base ENTIZI SPURGO ROGGE Normale3,02 Straor. e Fest. T.F.R. Maggioraz. lavoro in acqua Paga 4,35 Contingenza Normale3,02 Maggioraz. lavoro in acqua Straor. e Fest. T.F.R. A V V base ENTIZI SPURGO ROGGE Paga 4,35 Contingenza Valore fisso contrattuale 0,02 Paga base Normale4,35 Maggioraz. lavoro in acqua Straor. e Fest. T.F.R. Contingenza 3,02 Valore fisso contrattuale 0,02 Terzo elemento mobile 2,26 Contingenza 3,02 Paga base 4,35 Valore fisso 0,02 Terzo 2,26 9,75 P A G elemento A O contrattuale R Amobile RIA 9,65 13,32 0,64 Valore fisso 0,02 Contingenza 3,02 Terzo 2,26 9,75 P A G elemento A O contrattuale R Amobile RIA 9,65 13,32 0,64 Terzo 2,26 Valore fisso 0,02 P A G elemento A O contrattuale R Amobile RIA 9,65 13,32 0,64 9,75 9,75 P A G elemento A O R Amobile RIA 9,65 13,32 0,64 Terzo 2,26 VALORE GIORNATA CONVENZIONALE CAMPARI 9,75 P G A ROER G A IROI R ANATA CONVENZIONALE CAMPA 9,65 13,32 0,64 VA A 1° LO RI Dal gennaio 2010 è di €. 83,80. V A 1° LO R E G2010 I O Rè N A CONVENZIONALE CAMPARI Dal gennaio di A €.T83,80. V A 1° LO R E G2011 I O Rè N A CONVENZIONALE CAMPARI Dal gennaio di A €.T83,80. Dal gennaio di A €.T83,80. V A 1° LO R E G2010 I O Rè N A CONVENZIONALE CAMPARI INDENNITA' DI FINE RAPPORTO Dal 1° gennaio 2010 è di €. 83,80. IND N N I T 2011 A ' Dl'indennità I F I N Edi R A rapporto PPORT O Dal 1°Egennaio fine spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,35 per ogni giornata convenzionale. IDal ND N N I T 2011 A ' Dl'indennità I F I N Edi R A rapporto PPORT O 1°Egennaio fine spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,35 per ogni giornata convenzionale. IND N N I T 2011 A ' Dl'indennità I F I N Edi R A rapporto PPORT O Dal 1°Egennaio fine spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,35 per ogni giornata convenzionale. 1°Egennaio fine spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,35 per ogni giornata convenzionale. IDal ND N N I T 2011 A ' Dl'indennità I F I N Edi R A rapporto PPORT O N.B.: Dal 1°. gennaio 2011 l'indennità di fine rapporto spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,35 per ogni giornata convenzionale. N . B : Il valore dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni. N . B . : dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni. Il valore . B . : dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni. IlN valore Il valore N . B . : dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni. Il valore dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni.

foto BRUNO TOSCANI

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FISCALE

NUMERO 2

MARZO/APRILE - 2011

Dichiarazione dei redditi: Paolo Soldi Ufficio Fiscale Impresa Verde

il Modello 730/2011

Anche quest’anno si è aperta la campagna fiscale e il primo adempimento al quale siamo chiamati è la compilazione del modello 730/2011. Questa è la dichiarazione dei redditi semplificata, in quanto questo modello può essere compilato solamente da una cerchia di contribuenti, quali i lavoratori dipendenti e i pensionati e non ha bisogno di alcun conteggio da parte dell’interessato, perché il tutto viene eseguito da parte dell’intermediario Caf. I soggetti che sono titolari di partita Iva con obbligo di presentazione della dichiarazione Iva e i soggetti che presentano la dichiarazione per nome e per conto di una persona deceduta non possono presentare questo tipo di modello semplificato. Quindi possono presentare questa dichiarazione tutti quei soggetti

che per i mesi di giugno e luglio hanno rapporti con un sostituto d’imposta, che dovrà conguagliare nella busta paga, se lavoratore dipendente, o nella pensione, se pensionato, l’eventuale debito, o rimborsare immediatamente e direttamente l’eventuale credito scaturito dalla dichiarazione dei redditi. Il modello 730 è la dichiarazione preferita da tutti quei soggetti che nella dichiarazione dei redditi vogliono far valere tutte le detrazioni e tutte le deduzioni che hanno maturato durante l’anno e per i quali scaturisce un credito nei confronti dell’Erario. Il soggetto a credito preferisce indubbiamente questo modello perché il rimborso verrà effettuato subito nella busta paga di competenze del mese di luglio o nella pensione di settembre, mentre se lo

stesso soggetto facesse il modello unico questo rimborso verrebbe liquidato dalla stessa Agenzia delle Entrate nell’arco di almeno quattro/cinque anni. Per fare il modello 730 bisogna portare obbligatoriamente tutta la documentazione necessaria a ricostruire tutti i redditi del soggetto, sicuramente sarà presente il modello Cud 2011, eventualmente saranno presenti delle certificazioni di compensi e per tutte quelle persone che sono proprietarie di terreni e/o fabbricati, le visure catastali ed eventuali contratti d’affitto. La restante documentazione che non serve a certificare il reddito ma che serve a documentare un beneficio creditizio da parte del contribuente non è obbligatoria ma è facoltà e diritto del contribuente consegnarla per riuscire

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Cremonese

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FISCALE

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ad ottenere i benefici spettanti. Districarsi tra tutte le possibilità di detrazione non è semplice in quanto il numero degli oneri detraibili negli anni è aumentato di gran lunga, ma le spese che indubbiamente portano i maggiori benefici negli anni sono rimaste pressoché le medesime. Esiste un primo elenco di spese che portano un beneficio pari al 19% di quello effettivamente pagato, come le spese sanitarie documentate con fatture, ricevute e scontrini se debitamente compilati con una franchigia pari a 129 euro; per i soggetti che hanno acquistato l’abitazione con un mutuo è possibile scaricare gli interessi passivi pagati sulle rate del mutuo; le assicurazioni sulla vita o contro gli infortuni; le spese d’istruzione per intero se derivanti da istituti pubblici o parametrati a questi, se da istituti privati. Esiste una seconda aliquota di detrazione pari al 36% derivante dagli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Nel

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caso di ristrutturazione di un immobile abitativo, avvisando tramite raccomandata l’Agenzia delle Entrate prima che inizino i lavori, si possono scaricare le spese sostenute e pagate tramite bonifico in dieci rate annuali per un limite massimo pari a 48.000 euro. Esiste una terza aliquota di detrazione ed è

Prodotti a km 0 ...

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730 0 servizi a km

ben del 55% su interventi di risparmio energetico, se quindi su un edificio esistente si fanno delle opere che tendano ad apportare un miglioramento energetico e il tutto è dimostrato da

una certificazione energetica che ne attesti le caratteristiche, sarà possibile avere questo risparmio in cinque rate annuali. Comunque oltre a questi principali oneri detraibili ne esistono molti altri come le spese funebri, le spese per gli addetti alla persona, le spese per attività sportive praticate dai ragazzi, le spese per intermediazione immobiliare, le spese per canoni di locazione per studenti universitari, le erogazioni liberali alle Onlus, le spese veterinarie, le spese per le rette relative alla frequenza di asili nido, i contributi previdenziali, il servizio sanitario nazionale per le assicurazioni di responsabilità civile per i veicoli, i contributi per gli addetti ai servizi domestici, i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, le detrazioni per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale, le spese per la sostituzione di frigoriferi ed altri ancora meno utilizzati. In conclusione è fondamentale raccogliere tutta la documentazione sopra descritta prima di rivolgersi ai nostri uffici per la compilazione e la trasmissione del modello 730/2011.

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Agricola Produttori Zootecnici:

carne di qualità targata Cremona Settemila bovini da macello commercializzati nel 2010 (con un +8,96% rispetto al 2009), ottomilasettecento vitelli da latte commercializzati (+5,85%), per un fatturato di 4.692.000 euro (che ha fatto registrare, sempre a confronto con l’anno precedente, l’importante incremento di +8,58%). Ecco alcuni “numeri” dell’Agricola Produttori Zootecnici, una realtà in costante crescita che, negli anni, ha saputo contribuire alla difesa e valorizzazione della zootecnia cremonese. Il percorso è iniziato nel 1987, con la costituzione dell’Associazione Produttori Carne Lombardia. Si partì, allora, con un solo operatore. Oggi l’organico è di sei operatori, tra impiegati ed esterni. Quattro gli automezzi per il trasporto animali. La sede è a Cremona, in via Bergamo, al civico 192. L’attività consiste nell’acquisto di vacche a fine carriera, destinate alla macellazione, con la successiva vendita delle carni (che, in gran parte, vengono esportate in Austria, Germania e Francia, con l’intervento di un broker). “Il nostro trend è stato sempre di segno positivo: l’attività commerciale si è progressivamente sviluppata arrivando, di anno in anno, a numeri maggiori. L’unica battuta d’arresto è avvenuta nel 2001: come gli allevatori ben ricordano, quello è stato l’anno della Bse. E’ stata una stagione difficilissima per tutti, che fortunatamente ci siamo ormai lasciati alle spalle” testimonia il Presidente Enrico Pasquali, storico Socio di Coldiretti Cremona, alla guida dell’Aprozoo fin dalla sua costituzione, accanto al Direttore Agostino Bellotti. “Nel 2005, sollecitati dalla normativa allora vigente, siamo diventati Cooperativa – prosegue il Presidente, ripercorrendo la fase in cui dall’Associazione Produttori Carne Lombardia nasce l’Aprozoo, l’Agricola Produttori Zootecnici. –. Oggi operiamo in quasi tutto il territorio Cremonese, spaziando nel Mantovano e nel Parmense, dove abbiamo alcuni Soci, così come nel

Bresciano. Il nostro obiettivo è ampliare sempre di più il raggio d’azione, anche attraverso accordi con le altre associazioni di produttori presenti nelle vicine province”. Oggi la Cooperativa ha raggiunto il numero di 148 Soci. “L’ottanta per cento dei capi che commercializziamo viene conferito dalle imprese agricole nostre associate. E’ un’ottima percentuale – spiega Pasquali –. Si aggiungono, per un venti per cento, i conferimenti da allevamenti che non sono associati alla Cooperativa. Com’è noto la provincia di Cremona è vocata alla zootecnia da latte. Da noi sono ben pochi i produttori di carne e questi, per lo più, si occupano direttamente della commercializzazione. Il nostro è un servizio offerto dunque, in grandissima parte, ai produttori di latte, che indirettamente sono anche produttori di carne”. Il pagamento all’allevamento avviene, al massimo, entro sette giorni dal conferimento dei capi: questa tempestività è senza dubbio uno dei punti di forza dell’Aprozoo, che fa il paio con l’impegno di garantire prezzi remunerativi agli allevatori. Accanto al prezzo fissato, sono previsti un incentivo legato alla qualità (un “premio filiera” di 4 centesimi al chilogrammo) e un"premio Aprozoo" riconosciuto ai Soci, di 3 centesimi/kg. A fine anno 2010 è stata poi assegnata a tutti i Soci un’integrazione di 3,1 centesimi/kg. In anni più recenti per l’Aprozoo si è aggiunta una nuova sfida: “Partecipiamo, con il 26% delle azioni, al negozio ‘Le fattorie del gusto’ aperto a Cremona, in via Massarotti. Il negozio è nato dalla volontà di varie realtà agricole di offrire direttamente i propri prodotti ai

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Cremonese

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cittadini – prosegue Pasquali –. Un altro percorso, impostato negli ultimi anni, è quello che ci ha condotti a valutare la possibilità di partecipare ad una società di prossima formazione rivolta alla commercializzazione del bestiame con l’estero”. “Sviluppare sempre di più l’attività significa avere un peso maggiore nelle contrattazioni, poter contare davvero sul mercato, dunque ottenere condizioni migliori per le nostre imprese – aggiunge il Presidente –. Siamo partiti dalla sola commercializzazione, affiancando nel tempo l’attività di macello: è stata questa una scelta importante, tesa a conquistare un altro anello della filiera. E’ evidente che, accorciando i passaggi e diminuendo i soggetti coinvolti, aumenta il margine di utile per l’impresa agricola". La ‘formula’ della cooperativa funziona. Il tutto grazie ad una gestione che privilegia il rapporto personale –familiare– con tutti i Soci e grazie ad uno statuto improntato alla flessibilità: non ci sono, ad esempio, pesanti vincoli legati all’ingresso o all’uscita dalla cooperativa, così come non è previsto per il Socio l’obbligo di conferimento degli animali in cooperativa. “Anche quest’ultimo aspetto è per noi un punto significativo: sta all’allevatore valutare se conferire all’Aprozoo o meno. E’ una sua scelta imprenditoriale. Tocca poi all’Aprozoo, con il proprio lavoro, dimostrare di saper rendere il servizio migliore, riconoscendo prezzi soddisfacenti – conclude Pasquali –. E il fatto che ben l’ottanta per cento dei capi commercializzati e macellati giunga da imprese socie conferma che il lavoro è svolto con serietà e professionalità”. (m.b.)


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ASSOCIAZIONE PENSIONATI

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Assemblea annuale dei Pensionati di Coldiretti Lombardia Più attenzione e assistenza per gli anziani. Lo ha chiesto a gran voce l'Associazione Pensionati Coldiretti della Lombardia (44 mila iscritti) nell'assemblea annuale che si è tenuta martedì 20 aprile a Lodi alla presenza dei vertici dell'organizzazione. Oltre al Presidente Regionale dei Pensionati, Giovanni Rota, e al Presidente Nazionale Antonio Mansueto, c'erano il Segretario Nazionale Pensionati, Danilo Elia, il Presidente Regionale di Coldiretti Lombardia Nino Andena, il Presidente Provinciale Coldiretti di Milano-Lodi, Carlo Franciosi. Accanto al Direttore di Coldiretti Lombardia, Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, Eugenio Torchio, c’erano anche Padre Renato Gaglianone, Consigliere Ecclesiastico Nazionale, Don Claudio Vezzoli, Assistente Regionale, Don Emilio Garattini, Consigliere Ecclesiastico Provinciale, e gli altri Assistenti Ecclesiastici Provinciali. "Sono due i principali problemi di tanti anziani – sottolinea il Presidente Giovanni Rota, che guida l’Associazione Provinciale dei Pensionati di Coldiretti Cremona e l’Associazione Regionale dei Pensionati di Coldiretti Lombardia – da una parte la pensione troppo bassa, dall'altra l'assistenza che non raggiunge tutti". A questo, per molti pensionati, si somma la difficoltà di aiutare figli che, a causa della crisi economica e di un lavoro sempre più precario, non riescono a cavarsela da soli. "I nostri anziani - conferma il Presidente Nazionale dei pensionati, Antonio Mansueto non hanno più la sicurezza di poter vivere una vecchiaia serena e temono per il futuro pensionistico dei loro figli e dei loro nipoti". Non sono solo gli agricoltori ad evidenziare le problematiche di un sistema pensionistico e un welfare inadeguati. “Tutte le categorie di pensionati - spiega Danilo Elia - si trovano nella stessa situazione. Tra tutte le Regioni la Lombardia è quella più attenta alle esigenze degli ex lavoratori, ma anche qui è necessario fare delle scelte per raggiungere l'integrazione delle politiche sociali e sanitarie e per garantire livelli minimi assistenziali”. Il Presidente Regionale Rota: “I pensionati, parte integrante e attiva di Coldiretti” “Noi siamo parte integrante di Coldiretti: condividiamo pienamente il progetto per il Paese della nostra Organizzazione, che sta costruendo una filiera tutta agricola e tutta italiana, e stiamo attivamente partecipando a questo percorso, vitale per l’agricoltura e per l’intera economia italiana”. Queste le parole del Presidente dei Pensionati di Coldiretti Lombardia Giovanni Rota, nell’intervento pronunciato all’assemblea regionale annuale. Rota ha evidenziato come, da sempre, i pensionati prendano parte – con energia, entusiasmo ed esperienza – alle iniziative e mobilitazioni promosse da Coldiretti a tutela del vero Made in Italy. “Noi pensionati vogliamo e dobbiamo essere presenti, guardare in faccia i vari problemi, essere propositivi, in un’agricoltura che cambia e che sempre più dimostra di rappresentare la parte più vera e vitale dell’economia del Paese” ha aggiunto Rota, sottolineando come la Coldiretti “abbia saputo stringere patti con i Cittadini, le Associazioni dei Consumatori, il mondo della Cooperazione, mettendo in campo un grande progetto, teso a difendere e valorizzare il vero Made in Italy, per garantire reddito agli imprenditori agricoli e assicurare alle famiglie italiane prodotti sani, buoni, dall’origine certa, a prezzi accessibili”.

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ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI COLDIRETTI CREMONA Si avvisano tutti gli iscritti che è convocata

l’Assemblea Annuale dell’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona

per martedì 31 maggio 2011, alle ore 10 presso la Sala Riunioni dell’Ufficio Zona di Cremona in Via Ruffini, 28

All’ordine del giorno: relazione del Presidente sull’attività svolta ed elezione del nuovo Consiglio Provinciale

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PENSIONATI LAVORO AUTONOMO

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Cupla Cremona, convegno “Al Cupla Provinciale Cremonese appartengono tutte le Sigle delle Associazioni dei Pensionati del Lavoro Autonomo, con circa 17.000 aderenti. In campo nazionale superiamo i cinque milioni. In questi anni varie iniziative sono state programmate; abbiamo ottenuto la partecipazione ad importanti tavoli dove si tutelano i diritti degli anziani, come quello dei Servizi Sociali, accanto ai Rappresentanti dei Sindacati del lavoro dipendente”. Con queste parole Antonio Borghesi, Coordinatore provinciale del Cupla Cremona e Vicepresidente dell’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti ha tracciato il lavoro del Coordinamento Unitario che raccoglie le Associazioni dei Pensionati del Lavoro Autonomo della provincia. Il tutto, nel corso del partecipato convegno patrocinato dal Cupla sabato 2 aprile a Cremona, nell’ambito dell’iniziativa “I Pensionati & l’Italia” organizzata dal Cna. Nel suo intervento, pronunciato davanti ad una folta platea di pensionati, Borghesi ha ripercorso alcune attività messe in campo negli anni scorsi (fra queste, nel 2006-2007, la raccolta di oltre diecimila firme per la Petizione Popolare indetta per ottenere l'adeguamento del potere di acquisto e dei minimi di pensione, nonchè eguale trattamento negli assegni familiari fra ex lavoratori autonomi ed ex lavoratori dipendenti), approdando quindi alle proposte attualmente sul tavolo (prendendo spunto da quanto fatto dalle

associazioni dei pensionati nelle province di Parma e Modena, si lavora, ad esempio, all’avvio di una convenzione con Federfarma. L’obiettivo è dotare gli anziani di un tesserino nominale, che dia diritto a sconti sui medicinali non da ricetta. Un’altra proposta, attinta dall’esperienza fatta dal Cupla di Varese, è quella di creare un tesserino che riconosca determinati diritti alle persone anziane: ad esempio un turno di preferenza all’Asl, o una riduzione delle corse sui mezzi pubblici). “La terza età ha visto peggiorare negli ultimi anni la propria condizione economica – ha aggiunto il Coordinatore del Cupla, affrontando il tema della crisi –. Se da una parte occorrono interventi di stimolo nei confronti delle imprese, dall’altra è indispensabile salvaguardare i redditi delle famiglie ed il tessuto sociale. L’economia non si riprenderà se si lasceranno 17 milioni di pensionati senza risorse da spendere e anzi penalizzando loro e le fasce più deboli e bisognose della popolazione nel versante dei servizi e dell’assistenza”. Borghesi ha concluso invitando i presenti a prendere parte al sit-in promosso dal Cupla il 29 aprile a Milano davanti al Pirellone (analoghe manifestazioni si terranno in tutti

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Congratulazioni ad Antonio Borghesi nominato Cavaliere Con orgoglio, i Pensionati Coldiretti, con tutta la Federazione di Cremona, sottolineano l’importante riconoscimento tributato ad Antonio Borghesi, Vicepresidente dell’Associazione provinciale Pensionati Coldiretti e Coordinatore provinciale del Cupla Cremona, che lo scorso 24 marzo ha ricevuto – dalle mani del Prefetto di Cremona – la pergamena attestante l’avvenuto riconoscimento del titolo di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, conferito dal Presidente della Repubblica Sen. Giorgio Napolitano. Nelle motivazioni lette dal Prefetto si evidenziano il contributo professionale, per oltre quarant’anni, presso il Consorzio di Bonifica Navarolo, ma anche il servizio reso alla comunità nelle vesti di Sindaco di Scandolara (dal 1990 al 1995), la presenza nell’Associazione Nazionale Artiglieri, e naturalmente l’impegno nelle associazioni dei pensionati (nell’Associazione dei Pensionati Coldiretti, nel ruolo di Consigliere regionale e Vice presidente provinciale, e nel Cupla, quale Consigliere regionale e Coordinatore provinciale).

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CAMPAGNA AMICA

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Con Agribenessere gli alunni vanno “a Scuola di Salute” Sono sempre più numerose le adesioni al progetto di Educazione alla Campagna Amica: dagli incontri con gli agricoltori alle visite al Mercato di Campagna Amica, dalle giornate in fattoria didattica alle lezioni sulla filiera tutta italiana, proseguono i percorsi rivolti ad alunni e studenti del territorio di Marta Biondi Proseguono a tambur battente gli incontri di educazione alla Campagna Amica proposti da Coldiretti Cremona ad alunni e studenti delle Scuole del territorio nell’ambito del progetto didattico “Agribenessere…a Scuola di Salute”. Numerose le attività e vari i temi presentati a bambini e ragazzi anche per l’anno scolastico 2010-11, tenendo conto dei molteplici interessi e delle diverse fasce d’età degli interlocutori. Gli incontri con gli imprenditori agricoli di Giovani Impresa e Donne Impresa (nel percorso W l’Agricoltura) o con gli iscritti all’Associazione Pensionati (protagonisti di W la Tradizione), le lezioni sul progetto di Coldiretti per il Paese e sul valore dell’etichettatura (nei percorsi La Filiera tutta italiana e L’etichetta, nostra alleata), le giornate in agriturismo, in fattoria didattica o le uscite alla scoperta dei Punti e dei Mercati di Campagna Amica (il tutto nel segno della proposta Km zero!), i consigli del benessere (nell’ambito del percorso Obesità? No, grazie), e ancora l’attenzione all’ambiente (con la Scuola di

Energia, il percorso Educare alla sostenibilità, ma anche le lezioni dedicate al tema Sorella Acqua): ecco, in sintesi, le principali proposte rivolte alle classi, il cui elemento comune è l’invito – agli alunni e, con loro, anche a genitori e insegnanti – a riscoprire il valore di uno

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“Il progetto intesse un dialogo fra i ragazzi e gli imprenditori agricoli, questi ultimi incontrati talvolta in classe ma il più delle volte mentre sono al lavoro, nelle loro aziende o presso gli stand del Mercato di Campagna Amica – chiarisce Giacomo Maghenzani, Segretario di Giovani Impresa e coordinatore di Agribenessere –. Per bambini e ragazzi è un’occasione per conoscere una professione in cui la passione, l’esperienza e la tradizione familiare

CAMPAGNA AMICA si accompagnano all’innovazione, allo spirito imprenditoriale, rispondendo alle esigenze dei cittadini e prendendosi cura dell’ambiente”. Le “uscite” in azienda sono parte integrante dei percorsi proposti alle classi. A seconda delle tematiche affrontate, sono previste giornate in fattoria o in agriturismo, una mattinata al Mercato di Campagna Amica, oppure ‘sopralluoghi’ in aziende che hanno scelto la via della multifunzionalità puntando

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sull’agro-energia (con impianti a biogas o biomasse, pannelli fotovoltaici sui tetti, ecc). Altri percorsi didattici conducono alla scoperta dei musei della civiltà contadina, oppure degli impianti idrici presenti sul territorio. Il tutto con un filo conduttore: avvicinare i “cittadini in erba” alla conoscenza dell’agricoltura italiana, alla tutela dell’ambiente, alla scelta convinta e consapevole dell’alimentazione autenticamente Made in Italy.

Mele per tutti gli alunni, distribuite dalla Coldiretti

Campagna Amica alla Festa dell’Albero: va a ruba la “merenda a km zero” E’ stato un successo “l’intervallo a km zero” proposto da Coldiretti ai numerosissimi alunni che, il 24 marzo in piazza Duomo a Crema, hanno preso parte alla tredicesima edizione della Festa dell’albero, attesa manifestazione proposta con la regia dell’Istituto Agrario Stanga. Mentre gli studenti dell’Istituto Agrario distribuivano centinaia di pianticelle autoctone (consegnate agli alunni che promettevano di metterle a dimora nel proprio orto o giardino, e di prendersene cura), donando inoltre a tutti i partecipanti un vaso di viole e una ‘bandierina’ tricolore (per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia), sotto il giallo gazebo di Campagna Amica era possibile gustare una “merenda”

buona e genuina, con le mele offerte dall’imprenditrice agricola Emanuela Banderini, coltivate nel frutteto di Rivarolo del Re. E’ stato questo il modo adottato dalla Coldiretti per invitare i più piccoli a scegliere sempre il gusto, la freschezza e la salubrità dei frutti di stagione, coltivati nel nostro territorio. Particolarmente apprezzata è stata anche la partecipazione dell’azienda agricola Crema Green di Ricengo, che ha fatto sbocciare un autentico giardino – naturalmente con il bianco rosso e verde del tricolore italiano, ma anche con il giallo della bandiera Coldiretti – proprio nel cuore della città, con le fronde di un pesco in fiore che si protendevano verso la facciata del Duomo.

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Complice la splendida giornata di sole, la festa in piazza Duomo – che ha avuto per colonna sonora l’Inno di Mameli – ha registrato un’adesione, da parte di scolaresche e famiglie, davvero da record. Un successo rinnovatosi qualche settimana dopo, venerdì 15 aprile, in piazza Stradivari a Cremona. La partecipazione di Coldiretti si è posta nel segno dell’Agribenessere, il progetto didattico (con il sottotitolo “A Scuola di Salute”) che sta conducendo gli imprenditori agricoli negli istituti scolastici della provincia, per incontrare alunni e studenti, guidandoli verso un’alimentazione corretta ed equilibrata, naturalmente made in Italy, nonché alla conoscenza dell’agricoltura e al rispetto dell’ambiente.


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IN AGENDA

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MARZO/APRILE - 2011

Torna la Fiera Regionale Agricola di Primavera La 36esima edizione della Fiera Regionale Agricola di Primavera è alle porte. L’appuntamento è a Grumello, con apertura ufficiale dei cancelli prevista per sabato 30 aprile, alle ore 9. Da lì prenderà avvio un fine settimana dedicato all’agricoltura cremonese, con una ricca esposizione riservata ai prodotti del territorio e alle innovazioni tecnologiche, punto d’incontro fra gli operatori del settore primario e i cittadini. Coldiretti Cremona, come avviene in ogni edizione, sarà tra i protagonisti della manifestazione: la ‘postazione’ gialla di Campagna Amica prenderà posto fra gli stand, attendendo impren-

Mercato di Campagna Amica, il calendario

ditori agricoli e cittadini-consumatori, per proseguire nel dialogo in merito al Progetto per il Paese che Coldiretti sta conducendo, teso a costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana, un grande sistema agroalimentare, che garantisca reddito ai produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un prezzo giusto. Allo stand sarà distribuito Il Coltivatore Cremonese, insieme ad altro materiale informativo, per far conoscere più a fondo – e condividere – le battaglie e gli interventi dell’Organizzazione a difesa del made in Italy agroalimentare e del futuro delle nostre imprese.

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

Ricordiamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. Questi gli appuntamenti con la genuinità, la freschezza, la salubrità e la convenienza dei prodotti a km zero: CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì dalle ore 8 alle 13 CASALMAGGIORE. In Piazza Turati il sabato mattina SORESINA. Il lunedì, ore 8-13 davanti al Palazzo Comunale PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese in via Umberto I VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro la seconda domenica del mese CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (più alcune uscite “speciali”).

Agricoltura e Ambiente sono in tv Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: ogni giovedì, ore 20.15, su TeleColor e PrimaRete in replica la domenica, ore 13, su TeleColor.

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