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CREMONESE

Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 68 numero 3 luglio/agosto 14

Largo ai giovani Coldiretti Giovani Impresa Cremona si rinnova


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Costante Arosio

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero Marco Benedini, Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Maurizio Inzoli Aldo Bellandi, Andrea Ragazzini Damiano Talamazzini, Luisa Parmigiani Ambrogio Toscani, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2/3 Editoriali 4 Assemblea Nazionale 5 Expo Tour in Lombardia da 6 a 9 Giovani Impresa 10/11 Nutrie, tempo scaduto 12/13 Ricengo, convegno e festa 14/15 Datori di Lavoro 16 Suinicoltura, misure di rilancio 17 Riforma PAC 18/19 CreditAgri e Ue.Coop 20 e 23 Servizi Tecnici 24/25 Fiscale 26 Pensionati, festa regionale 28/29 Informazione in primo piano 30 Campagna Amica

EDITORIALI

Il regime tace l’altra comunicazione invece racconta (di noi)

Ha destato grande interesse tra i nostri Soci, e non solo, l’articolo del nostro Presidente Voltini sulla comunicazione cremonese, pubblicato sull’ultimo numero del “Coltivatore Cremonese”. Converrà rileggerlo ogni tanto. Non vogliamo ritornare sulla questione. Sta di fatto che a Cremona qualsiasi notizia riguardi Coldiretti, per una precisa Tino Arosio scelta della proprietà del quotidiano locale, non trova spazio Direttore sul giornale che leggono i cremonesi. I commenti e gli auspici li Coldiretti Cremona ha già espressi il Presidente e aggiungere altro sarebbe inutile. Assistiamo ad un silenzio assordante per i successi di Coldiretti, che sono anche successi dei cittadini italiani. Pensate all’aumento al 20% di frutta nelle bevande a base di frutta (numerosi Sindaci cremonesi hanno approvato la nostra petizione) o al divieto di rabboccare le bottiglie di olio nei ristoranti (cosa ci mettevano dentro lo sa solo il Signore!). Pensate al no definitivo sugli Ogm con le sanzioni per chi semina Ogm. Pensate ancora alla decisione di far conoscere agli italiani cosa e da dove importano prodotti agricoli molti industriali che trasformano quei prodotti e li commercializzano con la bandiera italiana sulle confezioni! Sta di fatto che l’attività sindacale e organizzativa di Coldiretti è incessante e qualcosa sta cambiando. Il silenzio del quotidiano cremonese, infatti, è ben più autorevolmente bilanciato dall’attenzione che altri organi di stampa, locali e nazionali, riservano a noi. Abbiamo deciso di darne dimostrazione in queste pagine. Solo qualche esempio: Il Corriere della Sera che rilancia il nostro grido di allarme sulle nutrie, Il Giorno che pubblica un servizio sui droni utilizzati dal Consorzio Casalasco presieduto dal nostro Presidente, Rai 1 che intervista il nostro neo eletto Delegato di Giovani Impresa Coldiretti Cremona e realizza un servizio su un nostro Agriasilo, ecc. Il punto è anche un altro, ovvero la legittima domanda di informazione che i nostri Soci rivendicano. Anche il nuovo Psr investirà moltissimo sul capitale umano che, per continuare ad essere un “capitale”, ha sempre e continuamente bisogno di formazione, informazione e consulenza. La nostra Organizzazione nazionale e la nostra Federazione provinciale hanno fatto di questa legittima domanda uno dei punti fondamentali della loro azione. Questi strumenti informativi – che amplieremo ulteriormente – vanno però conosciuti e utilizzati. E’ per questo che vogliamo elencare in queste pagine tali opportunità e chiedere a tutte le nostre imprese di farci avere ulteriori indirizzi cui far giungere le nostre numerose informazioni. Così si cresce e così ci si renderà conto ancora di più quanto sia viva la nostra Organizzazione. Anche attraverso questa conoscenza, oltre a tutte le numerose occasioni di incontro, si crescerà apprezzando la distintività di Coldiretti e del suo progetto e soprattutto le ragioni delle nostre numerose prese di posizione. Se non si fa questo lavoro il rischio è quello di non sapere perché quasi sempre i nostri giudizi e le nostre iniziative non collimano con quelle di chi invoca una sterile unità, per creare ammucchiate che non è vero che fanno la forza ma - più pericolosamente - amplificano gli interessi di chi non vuole bene alle imprese agricole e quindi all’Italia. O di chi pensa che il futuro delle imprese agricole dipende una volta dagli Ogm (andate a vendere un prodotto Ogm alla Grande distribuzione se ce la fate!) e l’altra dagli appelli inascoltati alla politica che dovrebbe sostituirsi al mercato e imporre i prezzi dei prodotti agricoli, o ancora di chi voleva una Pac diversa (facendo perdere una barca di soldi agli imprenditori lombardi). La strada è diversa e noi da tanto tempo, con i cittadini al nostro fianco, la stiamo percorrendo. Qualcuno è rimasto indietro, in un mondo che non c’è più.


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EDITORIALE

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Ecco cos’è Coldiretti Il periodo estivo è tempo di riflessioni e di valutazioni. Si dice che il riposo favorisca questo tipo di attività. Per gli agricoltori in questo tempo non c’è riposo, ma tentiamo comunque qualche riflessione. Su cosa? Sui primi mesi di attività dopo il commissariamento, sui successi di Coldiretti che non bastano ma che ci sono, sul rapporto con il mondo altro da Coldiretti. Sono molto contento di questi mesi di attività. Una squadra nuova di dirigenti, giovani e particolarmente preparati, un nuovo Direttore con cui è stato facile avviare questo lavoro, uno stretto legame con la Confederazione e la Federazione Regionale (questa è la forza di Coldiretti), una stima e una grande reputazione che cogliamo dall’esterno (è un patrimonio che ci responsabilizza ancor di più), un dialogo pressante con i Soci che non deve escludere alcuno, un rapido ed efficace rinnovamento attuato di alcune strutture di Coldiretti Cremona (penso innanzitutto a Giovani Impresa e all’Associazione Agrimercato). Queste sono alcune delle ragioni della mia soddisfazione. Non è passata settimana senza una iniziativa di Coldiretti Cremona. E tutto è stato molto utile e bello perché ci ha consentito di ragionare di cosa è realmente Coldiretti. Su questo aspetto dobbiamo lavorare molto. I “successi” di Coldiretti. Come non ricordare quante cose si sono concluse positivamente dopo l’incontro territoriale di Fiera Milano City del 21 maggio scorso, dove abbiamo incontrato il Ministro, i governatori del nord Italia, i rappresentanti della industria agroalimentare sana. A questo proposito mi piace ricordare che anche la scelta della data, che per tanti ha rappresentato un sacrificio nel lasciare i lavori nei campi per raggiungere Milano, visti i risultati è stata proprio azzeccata. In quel periodo si stavano prendendo le decisioni sulla nuova Pac e il nostro potere contrattuale è cresciuto di fronte alle istituzioni che hanno potuto vedere in diretta la forza della nostra presenza. L’avessimo fatto a novembre non sarebbe servito. I risultati si sono visti. Ad esempio ha vinto la nostra tesi che bisognasse escludere dalla Pac banche e assicurazioni; ha vinto la nostra tesi sull’accoppiamento parziale (volevamo il 10%, è passato l’11%) che ha visto comunque premiata la zootecnia e

altri settori come il pomodoro, o la soia per rilanciare una filiera proteica non ogm; ha vinto la nostra tesi sull’intera Pac per evitare di far perdere alla Lombardia 24 milioni di euro (contro 8) rispedendo al mittente le proposte di Confagricoltura Lombardia (lo ha denunciato l’Assessore regionale Fava). Immediatamente dopo l’evento di Milano è passata la norma solo da noi voluta che obbliga ad usare almeno il 20% di frutta nelle bibite. Su questo tema una riflessione: il prezzo delle arance cambia se la politica dice che il prezzo deve aumentare oppure attraverso queste iniziative che aumenteranno la domanda di frutta italiana nelle bevande? Un “nota bene”: un centinaio di Comuni cremonesi ha fatto delibere a sostegno dell’iniziativa di Coldiretti. Vorrà pur dire qualcosa! Come minimo che stiamo facendo cose che intercettano anche il bene delle mamme italiane. E che dire del divieto a rabboccare le bottiglie con olio che troviamo nei ristoranti con dentro olio di cui nessuno conosce la provenienza? E ancora: il definitivo no agli Ogm con sanzioni per chi li semina. Chi urla “sì agli Ogm” si ponga la domanda “chi vuole oggi gli Ogm” e troverà le risposte alla nostra battaglia. E poi la rimozione del segreto di Stato alle informazioni sulle importazioni di prodotti agricoli dall’estero che poi diventano made in Italy con una magia dell’industria agroalimentare. Tutto ciò basta? No assolutamente, perché non ci sfuggono le difficoltà delle nostre imprese, ma siamo certi che le cose cambiano anche attraverso queste azioni. Come quelle che Coldiretti sta facendo sul settore dei suini tese ad esaltare gli elementi di diversificazione rispetto alle produzioni generiche, partendo dall’origine del prodotto. Con la richiesta, ad esempio, di superare la commistione tra produzioni Dop e altre produzioni generiche attraverso la separazione fisica degli impianti di lavorazione e trasformazione dedicati alle lavorazioni Dop dagli altri o con la verifica del lavoro che ha portato alla predisposizione delle nuove formule di stima delle classificazioni delle carcasse per prevenire improprie ricadute sul sistema produttivo. C’è un’ultima cosa che mi piace ricordare. Non dobbiamo mai perdere occasione per spiegare le ragioni delle nostre posizioni. Lo abbiamo fatto con il rinnovo dell’Apa di IL

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Paolo Voltini Presidente Coldiretti Cremona

Cremona. Lo dobbiamo fare quando si leva la giusta domanda di migliori prezzi per i nostri prodotti, o quando qualcuno ci parla di Ogm e denuncia che non avendo soia a sufficienza siamo costretti ad importare produzione geneticamente modificata. Prendiamo l’esempio del latte. Come può aumentare il prezzo del latte? Chiedendo l’intervento della provvidenza o innalzando la domanda di latte italiano attraverso l’obbligatorietà dell’origine sulle mozzarelle, sui formaggi non a denominazione di origine, o sul latte Uht? Oppure facendo squadra quando si vende il Grana Padano (per rimanere al nostro territorio) evitando di farsi concorrenza in casa? Oppure dando vita a tante esperienze come quella di FAI (filiera agricola italiana) sperimentata a Brescia? Insomma la svolta sarà decisiva e duratura solo quando dei nostri prodotti (e ciò avverrà attraverso la trasparenza) non potranno farne a meno gli altri soggetti della filiera. Vale per il latte come per i suini. Chi evidenzia la incoerenza tra il no agli Ogm e l’uso di soia Ogm, deve domandarsi qual è la soluzione. L’Ogm o una filiera mangimistica no Ogm? E se quest’ultima è la risposta, a Cremona che risponde il Consorzio Agrario famoso per i mangimi? E’ una provocazione che forse spiega anche il nostro punto di vista sul sistema dei Consorzi agrari che Coldiretti sta fortemente rilanciando con obiettivi e azioni più coerenti con le esigenze delle imprese. Ogni volta dobbiamo darci le ragioni del nostro percorso, perché l’adesione a Coldiretti nasce per una attrattiva ragionevole.


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SINDACALE

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Assemblea Nazionale Prandini Vicepresidente Ettore Prandini Presidente della Coldiretti Lombardia, Gennarino Masiello Presidente della Coldiretti Campania e Mauro Tonello Presidente della Coldiretti Emilia Romagna sono i nuovi Vicepresidenti nazionali della Coldiretti, che affiancheranno il Presidente Roberto Moncalvo nel suo mandato. Lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea nazionale di Coldiretti, che si è tenuta mercoledì 9 luglio a Palazzo Rospigliosi e che ha provveduto alle nomine rappresentative del Nord, del Centro e del Sud del Paese. “Ai tre Vicepresidenti nazionali, chiamati ad affiancare il Presidente Moncalvo, le congratulazioni di tutta Coldiretti Cremona e l’impegno a sostenerli con la massima determinazione nel grande lavoro che dovranno svolgere, rappresentando e valorizzando l’agricoltura di tutto il paese – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Un particolare ‘buon lavoro’ a Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, nelle determinanti ‘partite’ che già lo vedono e ci vedono in prima linea”.

Forte intervento del Presidente Moncalvo contro burocrazia e tempi lunghi “Dalle leggi lumaca un danno per la competitività delle imprese”

Vengono impiegati in media quasi dieci mesi (294 giorni) per l’approvazione di un disegno di legge ordinario da parte del Parlamento nell’attuale assetto istituzionale, secondo il bilancio della sedicesima legislatura che ci dice anche che sono stati presentati un totale di 8277 disegni di legge tra Camera e Senato dei quali ne sono stati approvati solo 767, il 9%. E’ quanto ha denunciato il Presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo

nel sottolineare “l’importanza di completare al più presto il percorso delle riforme Istituzionali avviato dal Premier Matteo Renzi” per colmare il gap con gli altri Paesi europei anche sul piano legislativo. Si tratta di un record negativo a livello comunitario con il Parlamento spagnolo che ha impiegato in media 163 giorni per approvare una legge, e quello francese 267 giorni. “Le risposte delle Istituzioni - ha afferma-

to Moncalvo - non sono più compatibili con i cambiamenti rapidi che intervengono nella società e nell’economia e per questo occorre abbandonare formule e riti che avevano un senso solo nel passato. La scarsa efficacia del lavoro in Aula è confermata dalla proliferazione di proposte destinate a rimanere nel vuoto con perdita di energie, tempo e risorse, ma anche tante illusioni nei confronti delle aspettative dei cittadini e delle imprese”.

DECRETO #CAMPOLIBERO, SEGNALI POSITIVI

Dalla semplificazione al sostegno dei giovani fino alle sanzioni per chi coltiva Ogm L’approvazione del pacchetto #campolibero a favore dell’agricoltura rappresenta un buon passo in avanti per lo sviluppo delle campagne dove con la green economy si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del paese. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, che ha partecipato alla conferenza stampa accanto al

Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della pubblicazione del Decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91. Campolibero accoglie molte proposte sostenute dalla Coldiretti, dalla semplificazione con il registro unico dei controlli al lavoro nei campi, dallo sviluppo delle imprese giovanili alla tutela delle produzioni di qualità anche con l’arrivo di sanzioni per le semine illegali di Ogm. Le misure a favore delle nuove generazioni - ha precisato Moncalvo - rappresentano IL

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una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani che desidera fare esperienza di lavoro in campagna”. Positivo è anche l’impegno per la tutela della tipicità e della distintività delle produzioni agricole come la mozzarella di bufala campana ma anche con l’introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare il rispetto del divieto sul territorio nazionale.


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Expo, “tour del gusto” in Lombardia Appuntamento a Cremona il 5 ottobre Un tour del gusto all’insegna di Expo. E’ partito il 22 febbraio a Brescia, ha fatto tappa nel mese di marzo a Bergamo, poi in aprile a Pavia, a Milano in maggio e a Como in giugno, quindi nel mese di luglio a Monza, e sta ora proseguendo negli altri capoluoghi di provincia per parlare ai cittadini-consumatori – in primis attraverso i volti e i prodotti degli agricoltori – dei temi della grande esposizione internazionale che si aprirà a maggio 2015. In tutte le città della regione le aziende della Coldiretti stanno invadendo le piazze e le strade con i farmers’ market, portando i migliori prodotti dell’agricoltura lombarda. La tappa cremonese è fissata

per domenica 5 ottobre: la Federazione è già al lavoro, in sinergia con Coldiretti Lombardia e con la Regione, per dar vita ad un importante convegno e per portare il mercato degli agricoltori nel cuore della città. Il cantante Davide Van De Sfroos sta curando la parte musicale del tour. Dopo Mantova (il 14 settembre) e Cremona (5 ottobre), il tour proseguirà con le altre città capoluogo, da Lecco a Sondrio, da Lodi a Varese. L’iniziativa è nata da una collaborazione a tre fra Coldiretti Lombardia, Regione e società Expo. Si punta a far conoscere, ed esprimere pienamente, le potenzialità della Lombardia, la seconda regione agricola

europea, preparandosi a cogliere appieno la grande chance rappresentata dall’appuntamento con l’Esposizione Universale. “L’Expo sarà l’occasione per parlare al mondo della qualità del cibo italiano e del danno causato dai falsi prodotti Made in Italy che costano al paese 60 miliardi persi ogni anno e dietro ai quali opera anche il crimine organizzato – ha evidenziato il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini –. Expo è un modo per educare le nuove generazioni a una corretta cultura alimentare”. Attraverso questo “tour del cibo”, Coldiretti sta raccontando la storia del territorio, della nostra terra, le nostre aziende e i nostri prodotti.

DISTRUTTI I CAMPI DI MAIS OGM ILLEGALI IN FRIULI E stato distrutto il primo campo di mais Ogm coltivato illegalmente in Friuli per evitare il rischio di contaminazione, nel rispetto della normativa vigente. Lo ha annunciato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “le leggi vanno fatte rispettare, anche in considerazione del fatto che 8 italiani su dieci (76%) si oppongono al biotech”. Il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha finalmente previsto le sanzioni a carico di chi semina Ogm che – ricorda la Coldiretti – vanno dalla reclusione da sei mesi a tre anni con una multa che può arrivare a trentamila euro. Nell’ambito del proprio territorio e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, le Regioni definiranno modalità e tempi delle misure che il trasgressore dovrà adottare per rimuovere (a proprie spese) le coltivazioni illegali.

La disposizione chiude finalmente il cerchio intorno ad una vicenda allarmante che tante preoccupazioni ha sollevato tra i numerosi agricoltori contrari agli Ogm, andandosi ad aggiungere all’accordo politico raggiunto in Europa dai ministri dell’Ambiente dell’Ue che, dopo quattro anni di dibattiti, lascia liberi gli Stati membri di coltivare o di vietare gli Ogm sul loro territorio. “La procedura che potrà essere perfezionata nel semestre di presidenza italiana con l’impegno del Ministro dell’Ambiente Luca Galletti, al quale va il nostro ringraziamento, realizza da subito – ha detto Moncalvo – una svolta profonda nel quadro normativo europeo. Il divieto di coltivazione da misura provvisoria e legata al principio di precauzione per motivi ambientali e sanitari diventa giustamente una decisione permanente assunta sulla base

del modello di sviluppo che ogni singolo Paese intende sostenere. Per l’Italia gli ogm in agricoltura - conclude Moncalvo - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy”. Secondo un’analisi della Coldiretti nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui 28, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810).

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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Giovani Impresa, Assemblea elettiva con l’Assessore Regionale all’agricoltura Gianni Fava

Carlo Recchia, 20 anni, è il nuovo Delegato Carlo Maria Recchia, vent’anni, di Formigara, è il nuovo delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Cremona. Imprenditore agricolo dal maggio 2013 (produttore di mais corvino, un’antica varietà che ha recuperato da quattro anni, dalla quale ricava una farina, un nettare di mais e delle ‘gallette di riso e mais’ in collaborazione con un giovane produttore di riso di Pavia) è studente universitario in scienze e tecnologie agrarie all’Università degli Studi di Milano. A designarlo Delegato è stata, martedì 1 luglio, all’unanimità, l’Assemblea provinciale, nel corso di un’assise che ha visto la presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, accanto al Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini, al Direttore Tino Arosio, al Delegato uscente Armando Tamagni. Numerosi giovani agricoltori si sono raccolti alle 20.30 presso l’agriturismo Cà de Alemanni a Malagnino, insieme a tutta la dirigenza di Coldiretti Cremona, al Segretario regionale di Giovani Impresa Claudio Piva e al Segretario provinciale Giacomo Maghenzani, per prendere parte a un appuntamento che segna una “ripartenza” per i giovani di Coldiretti Cremona, nonché un convinto investimento sul futuro per l’intera Federazione. Il tutto a conclusione di quattro assemblee territoriali che hanno coinvolto un centinaio di giovani imprenditori. “Iniziamo subito a lavorare, per la nostra agricoltura e per la nostra Coldiretti – ha detto Recchia –. Sarà un lavoro di squadra. Con tutti i giovani vogliamo incontrarci e conoscerci subito. Faremo rete, portando il nostro entusiasmo e le nostre idee”. Armando Tamagni, Delegato uscente, non si è limitato a ‘passare il testimone’: ha passato anche la sua “mitica” felpa Coldiretti. “Questa felpa, con me, è stata dappertutto, dal Brennero a Reggio Emilia, dalle manifestazioni ai momenti di festa – ha detto al suo ‘successore’ –. Te la consegno con l’orgoglio che appartiene ai giovani della Coldiretti”. La presenza dell’Assessore regionale Fava è stata occasione per

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un aggiornamento sui temi che più interessano il quotidiano lavoro degli agricoltori, dal nuovo Psr alla Direttiva nitrati, dalla promozione del vero made in Italy alla difesa del territorio, dal no agli organismi geneticamente modificati alla grande chance che si apre con expo 2015.

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“In bocca al lupo, dimostrate ciò che valete” Il saluto di Armando Tamagni, Delegato uscente

Cari Giovani, è arrivato anche per Giovani Impresa il momento del cambio della guardia e per me il momento dei saluti. Sono stati anni turbolenti per Coldiretti Cremona ed in particolar modo per i suoi giovani, gruppo sempre più ristretto di volenterosi che, sotto la guida del Segretario Giacomo Maghenzani, ha continuato comunque a portare avanti il comitato ed un confronto costante con Coldiretti Lombardia. Finalmente il periodo buio di Cremona è ormai solo un brutto ricordo e in questa rinascita si è prepotentemente voluto puntare sui giovani, gli “assi” nella manica su cui scommettere. Dopo aver girato la provincia con una serie d’incontri zonali abbiamo incontrato circa cento giovani, molto differenti tra loro, per la loro storia, per la loro azienda, per le loro ambizioni, ma tutti con una particolare luce negli occhi: la passione per quello che fanno quotidianamente. Abbiamo amichevolmente chiacchierato con loro, cercando di metterli a proprio agio per cercare di capire quali fossero le loro aspettative, se consideravano la Coldiretti solo come un ufficio presso il quale perder tempo, dove sbrigare le noie quotidiane,

oppure un punto di riferimento per le loro aziende, la più grande rappresentanza Italiana in campo agricolo. Ne è nato un interessante e costruttivo confronto, che ha animato queste serate e che ha fatto gruppo. È stata una piacevole sorpresa incontrare tutti questi giovani ed a loro auguro di credere e crescere nel Comitato, di portare le loro idee, le loro esperienze, i loro dubbi, i loro problemi e soprattutto le loro critiche, condire il tutto con il loro entusiasmo e soprattutto creare un vero gruppo di amici. Un ringraziamento speciale ad un caro amico, Giacomo Maghenzani, compagno di viaggio nonché attento e scrupoloso segretario di Giovani Impresa, punto di riferimento di questi miei anni in Coldiretti, e a una cara amica, Marta Biondi, redattrice de “Il Coltivatore Cremonese”, sempre a fianco del Comitato…. Grazie Un grande in bocca al lupo al nuovo Comitato di Coldiretti Giovani Impresa appena eletto e al nuovo Delegato Carlo Recchia… dimostrate ciò che valete e buon lavoro a tutti. A presto, Armando Tamagni

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uidata dal nuovo Delegato Carlo Maria Recchia (classe 1993, imprenditore agricolo di Formigara), l’Assemblea provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Cremona risulta così composta: Emma Ghidoni (Izano), Alessandro Riboli (Campagnola Cremasca), Alberto Casorati (Dovera), Nicola Cominelli (Cumignano S/N), Piercarlo Ongini (Bordolano), Andrea Agosti (Trigolo), Lorenzo Piacentini (Olmeneta), Alessandro Dini (Cremona), Paolo Faverzani (Stagno Lombardo), Irene Pavesi (Pescarolo ed Uniti), Lorenzo Barilli (Casalmaggiore), Andrea Marchini (Rivarolo Mantovano), Emanuele Scaravonati (Scandolara Ravara). Claudia Cabrini (Pieve San Giacomo) è la referente per la comunicazione. I 14 componenti dell’Assemblea hanno eletto i 10 membri del Comitato Provinciale: sono Emma Ghidoni, Emanuele Scaravonati, Irene Pavesi, Alessandro Riboli, Nicola Cominelli, Piercarlo Ongini, Andrea Agosti, Lorenzo Piacentini, Alessandro Dini, Lorenzo Barilli. Nella prima riunione del Comitato, saranno infine designati i vicedelegati.

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“In rete, per fare grandi cose”

Il saluto di Carlo Maria Recchia, il nuovo delegato Quando è stato fatto il mio nome, come possibile delegato provinciale, il mio primo pensiero è stato di “passare la mano”, in quanto nuovo in Coldiretti, certamente inesperto. Il mio timore era di non essere all’altezza di questo ruolo, delle tante aspettative che lo accompagnano, e dell’importanza della stessa Coldiretti, che ho potuto conoscere in questi mesi in cui ho vissuto le grandi esperienze di Oscar Green e dell’assemblea a Milano del 21 maggio. Ma poi mi sono lasciato convincere, anche dai primi amici che come me fanno parte di Giovani Impresa, perché voglio mettere tutta la mia grinta e il mio entusiasmo per formare una forte squadra di lavoro e cooperazione tra i giovani Coldiretti, che in provincia sono più di 100. Il giorno immediatamente successivo la mia elezione mi sono procurato tutti gli elenchi dei giovani e ho iniziato a contattarli per cercare di far rete: dobbiamo diventare una squadra compatta e unita e insieme potremo fare grandi, grandissime cose, per tutte le nostre imprese e anche per la nostra Coldiretti. E per l’agricoltura italiana, alla quale sempre più giovani guardano con fiducia, idee innovative, e con la voglia di mettersi in gioco e costruire il loro futuro. In questi giorni sono nati la pagina facebook, il gruppo e un profilo, strumenti essenziali ed innovativi per un percorso dinamico e giovane, abbiamo inoltre fatto un gruppo su WhatsApp, dove noi ragazzi ci sentiamo e ci teniamo informati l’un l’altro. Ad ottobre, subito dopo l’appuntamento a Cremona con l’Expo tour (che è fissato per il 5 ottobre), mi piacerebbe organizzare la festa dei giovani agricoltori di Coldiretti, un’occasione per socializzare, conoscerci ed impostare insieme il percorso e gli obiettivi per questo mandato. Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff Coldiretti, che ci è accanto in questa avventura. Un grazie speciale ad Armando Tamagni, che mi ha passato il testimone con un gesto cordialissimo ed amichevole, dimostrandomi il valore del ruolo che mi è stato affidato. Ai giovani di Coldiretti Cremona dico: sentiamoci, incontriamoci, lavoriamo e cresciamo insieme. Carlo Maria Recchia

Avvio dei lavori dell’Assemblea elettiva. Mentre, in uno spazio a sé, i 14 componenti dell’Assemblea procedevano alle operazioni di voto, per i numerosissimi partecipanti si è aperto l’incontro con l’Assessore regionale Fava, intervenuto, anche su sollecitazione del Presidente Voltini, su tutti i temi ‘caldi’ per la nostra agricoltura

Presentazione dei componenti del Comitato Provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Cremona, eletti dall’Assemblea provinciale, che affiancheranno il Delegato

Proclamazione del nuovo Delegato Provinciale Recchia, con le congratulazioni dell’Assessore regionale Fava

Malagnino, 1 luglio. La serata si apre con la visita dell’Assessore regionale Gianni Fava all’azienda Cà de Alemanni, dove si svolge l’assemblea IL

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Grande partecipazione ed entusiasmo, per un nuovo inizio Martedì 3 giugno nella zona di Casalmaggiore, giovedì 5 a Cremona, giovedì 12 giugno nella zona di Soresina e poi giovedì 19 a Crema. Queste le tappe – le quattro assemblee zonali, con la nascita dei gruppi territoriali, che hanno eletto i rispettivi Delegati – di un percorso, tutto nel segno del rinnovamento, approdato martedì 1 luglio all’assemblea provinciale di Giovani Impresa Coldiretti Cremona, che ha proceduto all’elezione del Comitato e del Delegato provinciale. “Consideriamo questi incontri dedicati ai giovani la cosa più importante che abbiamo fatto da quando Coldiretti Cremona è ripartita con la nuova dirigenza”. Così il Presidente Paolo Voltini e il Direttore Tino Arosio hanno definito il percorso partito nelle zone, che ha coinvolto circa cento giovani. Coordinate da Armando Tamagni, Delegato provinciale uscente, le assemblee territoriali hanno visto la presenza, con il Presidente Voltini e il Direttore Arosio, anche di Enrico Locatelli, componente di Giunta (intervenuto all’incontro soresinese) e del Vicepresidente Mauro Berticelli (intervenuto a Crema), del Segretario dei giovani lombardi Claudio

Piva, così come dei Segretari di Zona. Presenze che – come la partecipa- Giacomo Maghenzani zione dell’intera nuova Dirigenza Segretario della Federazione all’assemblea del Giovani Impresa 1° luglio – hanno rappresentato una ulteriore testimonianza del valore che Coldiretti Cremona attribuisce al rilancio di Giovani Impresa e della fiducia che tutti riponiamo nei nostri giovani.

Ci vediamo (anche) su Facebook!!! Con grandissimo entusiasmo – e tante idee – i giovani agricoltori sono già al lavoro: nei giorni scorsi è stata inaugurata la presenza di Giovani Impresa su Facebook, con l’obiettivo di utilizzare anche i social network per dialogare, rafforzare l’amicizia fra i giovani e garantire la più tempestiva informazione utile per le imprese. L’invito che rivolgiamo a tutti i giovani di Coldiretti è quello di contattarci tramite Facebook, o telefonando alla Segreteria di Giovani Impresa (tel. 0372 499814) e all’Ufficio Stampa (0372 499819), per essere inseriti in tutti i nostri ‘canali’ d’informazione e prendere parte alle prossime iniziative.

Oratorio di Ricengo, 3 luglio 2014: Prima uscita per i giovani di Coldiretti Giovani Impresa Cremona, presenti in forze al convegno “Difesa e valorizzazione del vero Made in Italy: l’azione di Coldiretti”

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Nutrie, tempo scaduto A Cappella de’ Picenardi tanti agricoltori, per una “task force” con i Sindaci, la Provincia e la Regione L’impegno del Consigliere Malvezzi: “Le Regioni promotrici di una legge che definisca la nutria nociva e cacciabile” Due milioni di nutrie nelle terre del Po. E’ la stima dei tecnici di Coldiretti Cremona, in merito a un flagello che, nei danni provocati nelle campagne tra infrastrutture (strade, canali, argini) e raccolti distrutti, ha un impatto che raggiunge a livello nazionale i 20 milioni di euro l’anno. Le testimonianze di agricoltori, cittadini, amministratori pubblici hanno dipinto il resto del quadro: nutrie che rappresentano un pericolo sempre maggiore sulle strade e nei campi, che si spingono nei centri abitati (fin nei parchi dove giocano i bambini e nella piscina comunale a Crema), che arrivano alle mangiatoie degli allevamenti (in spregio all’impegno degli allevatori per garantire salubrità ed igiene), che ‘minano’ alle fondamenta argini e canali con il pericolo di cedimenti. Se ne è parlato lunedì 23 giugno a Cappella de’ Picenardi nell’incontro promosso da Coldiretti Cremona dal titolo “Nutrie, il tempo è scaduto”, con la sala del Teatro comunale gremita di agricoltori, e con loro i rappresentanti di oltre cinquanta comuni del territorio,

i responsabili dei consorzi d’acqua. Sul palco, accanto al Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e al Direttore Tino Arosio, c’erano le voci dei Comuni (interpretate da Raffaele Leni, vicesindaco di Cappella de’ Picenardi, mentre il sindaco Roberto Poli ha aperto l’incontro), della Regione (il Consigliere regionale Carlo Malvezzi), della Provincia (Andrea Azzoni, Dirigente agricoltura e ambiente). L’appuntamento ha preso avvio con la relazione di Andrea Ragazzini, Servizi tecnici di Coldiretti Cremona, che ha fatto il punto sulla presenza delle nutrie nel territorio. Un video ha raccolto le voci degli agricoltori incontrati e intervistati, che hanno ribadito la gravità del problema e la necessità di interventi determinati e risolutori. “L’analisi della situazione è stata netta e condivisa: gli strumenti di contenimento finora messi in campo non sono riusciti a fermare il fenomeno, che al contrario è diventato sempre più massiccio e pericoloso. S’impone un cambio di passo, un intervento straordinario,

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e Coldiretti è pronta a fare la propria parte – così il Presidente Paolo Voltini ha sintetizzato l’incontro –. Dal consigliere regionale Carlo Malvezzi abbiamo ricevuto un importante impegno, sottoscritto da tutti i presenti: la Regione può farsi promotrice di un provvedimento legislativo nazionale che trasformi questi animali in specie cacciabile e che li riconosca come nocivi. Solo così sarà possibile superare quegli ostacoli che finora hanno impedito di ottenere veri risultati nella lotta alle nutrie”. “Non possiamo aspettare che arrivi la tragedia – ha aggiunto il Direttore Tino Arosio –. Abbiamo già assistito ad incidenti in campo, con mezzi di lavoro che si ribaltano a causa dei buchi prodotti dalle nutrie. I rappresentanti dei consorzi d’acqua hanno sottolineato il rischio che gli argini possano cedere davvero, rappresentando un pericolo per la comunità. Le testimonianze degli agricoltori hanno confermato che quotidianamente, soprattutto in queste notti d’irrigazione, si viene a contatto con le nutrie, portatrici di leptospirosi e altre infezioni. E i sindaci hanno riba-


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dito la preoccupazione per la comunità che rappresentano: vogliamo aspettare che un bambino sia morso da una nutria, perché ci si renda conto della gravità del problema?” Importanti input sono giunti dal dibattito: la proposta, ad esempio, di affiancare ai Comuni l’ufficio legale della

TERRITORIO Regione, per non lasciare soli i Sindaci che emettono le ordinanze d’abbattimento, e poi si ritrovano a fronteggiare i ricorsi (particolarmente onerosi) presentati da ambientalisti e animalisti che mal interpretano il loro ruolo di difensori dell’ambiente. E ancora: l’impegno ad operare perché il problema

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nutrie sia affrontato come un’emergenza sanitaria, che esige una presa di posizione forte delle autorità deputate al tema della sanità e salute, a tutti i livelli. Per Coldiretti Cremona è una promessa: da Cappella de’ Picenardi è ripartita l’offensiva sul problema nutrie.


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Difesa e valorizzazione del vero Made in Italy, pienone a Ricengo Il convegno organizzato da Coldiretti Cremona e dal Gruppo Storico

Tensostruttura affollata, giovedì 3 luglio a Ricengo, per il convegno “Difesa e valorizzazione del vero Made in Italy: l’azione di Coldiretti”, promosso da Coldiretti Cremona e dal Gruppo Storico Ricengo. Agricoltori, cittadini-consumatori, e tra loro tanti giovani, si sono dati appuntamento presso l’oratorio, per un incontro nel quale Coldiretti ha raccontato “l’Italia che vogliamo” – quella dell’eccellenza, della sicurezza, della distintività che appartengono alla nostra agricoltura e ai suoi prodotti – in perfetta sinergia con i rappresentanti della comunità. Aperta dal Sindaco Ernestino Sassi (che ha sottolineato il valore dell’agri-

coltura italiana, custode della qualità e del territorio), dal rappresentante del Gruppo Storico Ricengo Giuliano Paolella (che, anche in veste di assessore all’istruzione, ha proposto un filo diretto Coldiretti-Scuola, trovando subito la massima disponibilità da parte della Federazione), da Alberto Bettinelli, Presidente di Sezione Coldiretti (che ha spiegato la scelta di dar vita a un incontro rivolto alla comunità: “per essere più informati e consapevoli, quando facciamo la spesa”), la serata è proseguita con gli interventi di Lorenzo Bazzana, Area economica della Confederazione nazionale Coldiretti, e del Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini.

Festa dell’agricoltura, un successo Festa dell’agricoltura, domenica 29 giugno 2014, Ricengo: nonostante il ‘meteo’ non proprio incoraggiante, è stata un successo l’iniziativa promossa dai giovani del Gruppo Storico Ricengo (una bella realtà, molto attiva, nata da un team di ventenni capitanati da Daniele Parati, che è anche tra le nuove leve di Coldiretti Giovani Impresa Cremona). E’ stata una giornata dal programma particolarmente intenso, dall’esposizione di trattori e auto d’epoca al raduno degli appassionati di modellismo agricolo, dalla dimostrazione di aratura alla visita nel parco del Serio. Erano presenti le aziende di Campagna Amica, con i loro prodotti a km zero (come il miele di Gabriele Nichetti), e le eccellenze Made in Italy garantite dalla Bottega Italiana di Crema. Sul sito di Coldiretti Cremona c’è il nostro “album fotografico” dedicato all’iniziativa.

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Coordinava i lavori il Direttore Tino Arosio. La relazione di Bazzana ha preso avvio con “i numeri dell’agroalimentare Made in Italy”, ha affrontato il tema della “globalizzazione degli scambi”, ha denunciato gli inganni e le contraffazioni, ha richiamato alcune battaglie di Coldiretti (l’origine in etichetta, la denuncia delle importazioni di prodotti anonimi poi spacciati per italiani, il no agli ogm, l’azione per aumentare il contenuto di frutta nei succhi, il falso made in Italy scovato e smascherato in tutto il mondo, e poi gli inganni e le incongruenze cui il consumatore è continuamente esposto, con l’olio di palma


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che sostituisce il burro nei biscotti, o le creme di nocciola che contengono una percentuale bassissima di nocciola, o il vero significato della parola “aromi” indicata in etichetta). Bazzana ha inoltre sottolineato il valore dell’educazio-

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ne alimentare rivolta ai bambini e la grande chance offerta da Expo 2015. L’intervento di Voltini ha evidenziato il percorso di Coldiretti, “forza amica del Paese”, che ha saputo saldare gli interessi degli imprenditori agricoli con

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i diritti e le aspettative dei cittadini, la crescita dell’agricoltura con la difesa del territorio. Anche in risposta a input giunti nel dibattito, il Presidente ha richiamato il ruolo della politica, alla quale l’agricoltura non chiede soldi, ma chiarezza, coraggio e lungimiranza nelle scelte, interventi che vadano nel segno della sburocratizzazione, della valorizzazione del Made in Italy, della coscienza che promuovere il vero prodotto italiano significa difendere posti di lavoro e qualità della vita. Dal Direttore Arosio sono giunte parole di apprezzamento e incoraggiamento rivolte ai numerosi giovani in sala, quelli di Coldiretti Cremona (protagonisti di una vigorosa ‘ripartenza’ di Giovani Impresa) e quelli del Gruppo Storico Ricengo (promotori di partecipate iniziative, come la ‘festa dell’agricoltura’, capitanati dall’agricoltore Daniele Parati, maglia verde del Gruppo e cappellino giallo di Coldiretti), “linfa vitale” delle nostre comunità e dell’agricoltura.


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Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

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BONUS ASSUNZIONE GIOVANI SETTORE AGRICOLO

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 24 giugno 2014, n. 144, il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 - recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, incentivi all’assunzione di giovani lavoratori agricoli e la riduzione del costo del lavoro in agricoltura. Accolte molte proposte sostenute dalla Coldiretti, in primis le misure a favore delle nuove generazioni. Al centro del decreto anche detto “decreto competitività” tra le misure di maggiore interesse per l’agricoltura si segnala l’art. 5 che prevede gli incentivi per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli, infatti:

2014 e il 30 giugno 2015, di persone fra i 18 e i 35 anni, senza un lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e senza un diploma di istruzione secondaria di secondo grado;

• al fine di promuovere forme di occupazione stabile in agricoltura di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e, in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 20142020, è istituito un incentivo per i datori di lavoro che hanno i requisiti di cui all’articolo 2135 del codice civile e che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato o con contratto di lavoro a tempo determinato;

2 - le assunzioni riguardano contratti a tempo indeterminato ovvero determinato: che però devono avere almeno durata triennale, garantire al lavoratore un’occupazione minima di 102 giornate l’anno e il contratto deve essere redatto in forma scritta;

• per l’erogazione degli incentivi è istituito, nello stato di previsione, un fondo con una dotazione pari a e. 5,5 milioni per il 2015, e. 12 milioni per il 2016, e. 9 milioni per il 2017 e a e. 4,5 milioni per il 2018.

Caratteristiche del contratto 1 - Il premio scatterebbe per le assunzioni, effettuate tra il 1° luglio

3 - le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente l’assunzione. I dipendenti con contratto a tempo parziale sono computati in base al rapporto tra le ore pattuite e l’orario normale dei lavoratori a tempo pieno. L’incremento della base occupazionale va considerato al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto. IL

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Misura dell’incentivo Il bonus assunzione è pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo complessivo di 18 mesi, è riconosciuto al datore di lavoro mediante compensazione dei contributi, secondo le seguenti modalità: • per le assunzioni a tempo determinato: - sei mensilità a decorrere dal completamento del primo anno di assunzione, - sei a decorrere dal completamento del secondo anno, - sei dal completamento del terzo • per le assunzioni a tempo indeterminato; - diciotto mensilità a decorrere dal completamento del primo anno di assunzione.

Adempimenti Inps Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’Inps è tenuto ad adeguare senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, le proprie procedure informatizzate allo scopo di ricevere le dichiarazioni telematiche di ammissione all’incentivo e di consentire la fruizione dell’incentivo stesso, comunicando sul


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DATORI DI LAVORO

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proprio sito internet istituzionale la data a decorrere dalla quale è possibile presentare le domande di ammissione all’incentivo. Per fruire degli incentivi assunzioni in agricoltura, i datori di lavoro dovranno attendere la specifica circolare INPS nella quale verranno definite le modalità di attuazione delle nuove disposizioni e l’apposita procedura telematica per effettuare la richiesta e domanda incentivi assunzioni.

Riduzione deduzioni IRAP Nell’articolo 5 del Decreto Competitività, è inoltre prevista, sempre che venga autorizzata dalla Commissione Europea, la riduzione deduzioni IRAP del 50% a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, non solo come avviene attualmente solo ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato, ma anche a lavoratori stagionali in agricoltura impiegati per almeno 150 giornate all’anno con contratto a tempo determinato di durata triennale.

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JOB in country

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ECONOMICO

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Suinicoltura, misure di rilancio Incontro con Apostoli e Prandini a Brescia, presenti i suinicoltori cremonesi Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

Grande partecipazione all’incontro organizzato lunedì 23 giugno presso la Coldiretti di Brescia – oggetto: la suinicoltura italiana – con la presenza di Giorgio Apostoli, Responsabile Zootecnia della Confederazione, ed Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia. Vi ha preso parte una folta delegazione di allevatori provenienti da tutte le regioni del nord e del centro Italia. Fra questi, c’erano anche i suinicoltori cremonesi, con il Direttore di Coldiretti Cremona Tino Arosio e Marco Benedini, Responsabile dei Servizi Tecnici. Durante l’incontro si è fatto il punto sulle misure da promuovere e sostenere perché il comparto suinicolo possa definitivamente uscire dalla situazione di crisi che lo ha caratterizzato negli ultimi anni. Il rilancio – è stato più volte ribadito – deve far leva su due perni fondamentali: la distinzione qualitativa e il legame con il territorio. Concetti che trovano la loro concretizzazione nelle produzioni Dop. E proprio in tema di Dop sono state delineate delle “linee d’azione” chiare e condivise. In primis in materia di trasparenza, puntando sulla specializzazione delle linee produttive: “E’ necessario superare con decisione la commistione tra produzioni tipiche tutelate ed altre produzioni generiche – ha ribadito Apostoli –. Per questo è di estrema importanza la separazione degli impianti di trasformazione dedicati alle lavorazioni Dop da quelli che realizzano altri tipi di produzione”. Altro obiettivo è quello di una migliore valorizzazione di tutto il suino prodotto per il circuito Dop, allevato nel rispetto di rigidi disciplinari, con un affidabile sistema di tracciabilità riconosciuto dai consumatori come garanzia d’eccellenza. Il valore riconosciuto al prosciutto Dop Parma e San Daniele deve, per

Coldiretti, ‘estendersi’ anche alla restante parte del suino, quella che diventa, ad esempio, “braciola” o “lombo”. Buona parte del consumo di carne fresca italiana è oggi soddisfatto dalla carne dei suini pesanti allevati per Parma e San Daniele, marchi molto qualificati ed apprezzati. Per Coldiretti è giunto il momento di sfruttare questo sistema produttivo e l’immagine dei due marchi dei prosciutti per informare il consumatore sulla qualità di tutta la restante parte del suino (quella che non diventa prosciutto), e quindi promuovere il consumo di carne fresca di suini che sono nati e allevati con pratiche tradizionali in Italia. Si è proposto, ad esempio, un marchio (potrebbe essere una definizione quale: “braciole di Parma e San Daniele” o “Lombo di Parma e San Daniele”), che chiarisca immediatamente al consumatore il fatto che quella carne giunge dallo stesso suino la cui coscia è diventa prosciutto Dop, dunque ha in sé una uguale garanzia di qualità e tracciabilità. Si parla ormai da tempo di valorizzare tutto il suino nella sua interezza grazie al Sistema di Qualità Nazionale (S.Q.N): progetto sicuramente ambizioso che non diventi però un doppione di quanto c’è già, il disciplinare di produzione che andrà a regolamentare questo tipo di produzione non può che ricalcare le regole oggi utilizzate per il Parma e San Daniele. E’ indubbio che per far questo le produzioni Dop debbano puntare ad esaltare gli elementi di differenziazione rispetto alle produzioni generiche, attraverso una corretta attuazione dei disciplinari, dove la genetica degli animali assume un ruolo fondamentale. Le tanto criticate nuove formule per la classificazione delle carcasse possono fungere da sprone per orientare gli allevamenti a produzioni di effettiva qualità o al contrario rivolgerli verso produzioni generiche. E’ naturale – ha ribadito Coldiretti – che tali formule potranno essere applicate solamente quando le strutture di macellazione saranno in grado di attuare pienamente quanto sottoscritto nell’accordo di filiera siglato lo scorso 8 luglio IL

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2013, a partire dalla istallazione delle cosiddette “scatole nere”, che permetteranno di mettere a disposizione tempestivamente i dati di dettaglio a tutti gli operatori interessati, allevatori compresi. E’ necessario inoltre un adeguato periodo di prova che consenta sia la più approfondita verifica delle formule stesse, sia l’eventuale adeguamento degli allevamenti alle caratteristiche genetiche richieste al fine di evitare pesanti penalizzazioni che colpirebbero ingiustamente un comparto già gravemente segnato da anni di profonda crisi. Coldiretti ha le idee chiare anche in tema di Indicazione Geografica Protetta. Ad oggi l’Igp non dà la garanzia dell’origine del prodotto, dice solo dove esso è stato lavorato. Da cui i noti casi di Igp che, percepiti dai cittadini come pienamente italiani, in realtà nascono da animali allevati all’estero. Per Coldiretti è invece essenziale che un prodotto che si fregia della Indicazione Geografica Protetta nasca, fin dall’origine, in Italia. L’impegno è operare per fare in modo che nei disciplinari di produzione di questi Igp ci sia il vincolo che il “punto di partenza” sia la carne nazionale. Come ribadito dal Presidente Prandini, il rilancio della suinicoltura italiana è strettamente legato all’esito della battaglia sull’indicazione d’origine in etichetta: la piena e trasparente informazione garantita al consumatore è una chiave importante per promuovere il consumo delle carni suine italiane. Dal prossimo aprile 2015 l’indicazione d’origine sarà operativa per le carni fresche, refrigerate e congelate. Un primo parziale risultato, che dev’essere completato con l’obbligo dell’origine in etichetta anche e soprattutto per le carni trasformate, che costituiscono la parte più rilevante della produzione e dei consumi italiani. Per finire, durante l’incontro si è ribadita l’importanza della Commissione Unica Nazionale (CUN) che, nonostante alcune lacune iniziali, si è dimostrata un’esperienza positiva perché ha permesso di definire con criteri più trasparenti e oggettivi le quotazioni settimanali dei suini.


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POLITICHE COMUNITARIE

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Riforma Pac, massima attenzione Dopo l’accordo politico maturato a livello nazionale che ha definito i cardini fondamentali su cui si muoverà la nostra nazione in merito alle possibilità di scelta lasciate ai singoli Stati membri della Comunità Europea, illustrato sul precedente numero de “Il Coltivatore Cremonese”, un ulteriore passo in avanti è stato compiuto a livello comunitario. Lo scorso 20 giugno sono stati infatti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea i regolamenti delegati e il regolamento di esecuzione che completano l’iter legislativo per l’applicazione del nuovo regime dei pagamenti diretti. Si tratta del Regolamento N. 639/2014, che integra il regolamento sui pagamenti diretti, del N. 641/2014, che ne indica le modalità di esecuzione, e del N. 640/2014, che detta norme sul sistema integrato di gestione e controllo per la gestione, il rifiuto o la revoca dei pagamenti, norme sulle sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, sul sostegno per lo sviluppo rurale e sulla condizionalità. La loro pubblicazione consentirà la

piena implementazione dei pagamenti diretti a livello nazionale. In particolare, con il Regolamento delegato che integra i pagamenti diretti, sono ulteriormente precisati i criteri per la definizione dell’agricoltore attivo e dell’attività agricola minima. Altre novità importanti riguardano la definizione di regole precise per l’acquisto o la vendita dei titoli attraverso contratti privati, le giustificazioni per la concessione degli aiuti accoppiati e la definizione dei coefficienti di ponderazione per la quantificazione delle aree di interesse ecologico all’interno del greening. Con il Regolamento di esecuzione, invece, sono definite le norme per il calcolo del valore dei titoli da assegnare in caso di trasferimento dell’azienda per via ereditaria ad un altro agricoltore che intende proseguire l’attività agricola e che, a sua volta, ha diritto all’assegnazione dei titoli nel primo anno di applicazione del pagamento di base (2015). Ora, alla luce della scadenza del prossimo 1 agosto 2014, entro la quale

l’Italia dovrà notificare alla Comunità Europea il dettaglio delle scelte fatte in merito alla riforma, sarà nostra cura nel prossimo numero de “Il Coltivatore Cremonese” dedicare uno speciale che affronterà nel dettaglio gli impegni e i benefici della imminente riforma PAC.

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CREDITAGRI

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Proroga Moratoria Un po’ di ossigeno per le imprese Aldo Bellandi Segretario CreditAgri Cremona e Lodi

operative per poter accedere a questa importante innovazione finanziaria? Le operazioni riguardano la sospensione per 12 mesi del pagamento delle quote capitale delle rate di mutuo; sospensione per 12 mesi della quota capitale dei canoni di leasing immobiliare mentre per il leasing mobiliare la sospensione è di 6 mesi. Inoltre sono previste operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve su operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili. Sono ammissibili le piccole e medie imprese: - con una situazione economica e finanziaria che possa provare la continuità aziendale; - con difficoltà finanziarie temporanee; - che alla data della presentazione della domanda non abbiano posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero con procedure esecutive in corso. La sospensione del pagamento della quota capitale riguarda le rate dei finanziamenti bancari a medio e lungo

Proroga al 31 dicembre 2014 per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese. Lo rende noto l’Abi, secondo cui “le condizioni del nostro tessuto produttivo, per quanto in miglioramento rispetto al passato, richiedono di evitare discontinuità in questa delicata fase economica, fissando a fine anno la nuova scadenza rispetto a quella prevista del 30 giugno u.s. Coldiretti, organizzazioni professionali, Abi e Ministero dell’Economia hanno firmato l’accordo lo scorso 4 luglio. L’obiettivo riguarda la continuità dell’afflusso di credito al sistema produttivo, fornendo alle piccole e medie imprese, con adeguate prospettive economiche, e che possano provare la continuità aziendale, la liquidità sufficiente per superare la fase di maggior difficoltà e arrivare al momento della ripresa economica nelle migliori condizioni possibili. In un quadro economico che, nonostante qualche timido segnale, continua a restare difficile, è importante rispondere a un’esigenza vitale per le imprese, soprattutto di più piccole dimensioni, che è rappresentata dalla scarsa liquidità che coinvol- Sede di Cremona Via Giuseppe Verdi, 4 (I piano) - Cremona ge pesantemente anche il comparto Presso la Federazione Provinciale Coldiretti Cremona agricolo. Tel. 0372 499811 - Fax 0372 499899 Ma, nello specifico, come si traduce e.mail: cremona@coldiretti.it questo accordo? Quali le modalità

termine, dei canoni di leasing. Sono esclusi i finanziamenti con agevolazioni pubbliche nella forma di contributo in conto interesse o conto capitale. Il pagamento può essere sospeso per una rata (se annuale) per un periodo di 12 mesi se scadenzata su frazioni di anno. La sospensione della quota capitale determina la traslazione del piano di ammortamento per un periodo analogo. Importante: le rate sospese vengono ammortizzate utilizzando lo stesso tasso contrattuale e la stessa periodicità. Non può essere aumentato il tasso praticato al contratto originario e non possono essere applicati interessi di mora, commissioni e spese di istruttoria. Le banche interessate una volta che hanno aderito all’“avviso” si impegnano a renderlo operativo entro 45 giorni dall’adesione. Gli istituti effettuano le istruttorie attenendosi al principio di sana e prudente gestione e sono tenuti a fornire una risposta entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda. Per le imprese “in bonis” e che non hanno ritardati pagamenti la richiesta si intende ammessa dalla banca salvo esplicito e motivato rifiuto. Le imprese, da parte loro, si dovranno impegnare a comunicare eventuali informazioni di tipo economico, finanziario, patrimoniale e organizzativo richiesti dagli istituti bancari.

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UeCoop, il codice etico base della cooperazione Segnaliamo ai nostri Soci un’interessante intervista al neopresidente di Lega Coop Mauro Lusetti, pubblicata il 14 luglio 2014 sul Corriere della Sera. Sulla nuova poltrona Lusetti è arrivato in un momento particolare della storia delle coop alle prese con tre macigni: corruzione, estensione delle cooperative spurie e ristrutturazione delle costruzioni. Vale la pena di soffermarsi su alcuni aspetti, certamente degni di nota, dell’intervento del neo presidente. 1. Il primo di carattere generale. Lusetti osserva che “per una cooperativa la reputazione vale doppio”. E aggiunge: “Se pezzi del nostro mondo hanno corrotto e rubato nei loro confronti non possiamo mostrare nessuna debolezza” 2. Un secondo passaggio, che suona come una sanzione a ritroso per alcuni

dirigenti del movimento cooperativo: “chi patteggia, invece, è come se fosse stato condannato, e quindi scatta l’espulsione”. 3. Un terzo passaggio in cui il neopresidente fa riferimento a chi agisce “in regime di dumping contrattuale”.

con decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 24 aprile 2013. Tutto ciò non può che farci piacere. E’ una ulteriore conferma di una convinzione che già tante altre vicende hanno testimoniato e rafforzato: i percorsi in solitudine - come spesso sono, alla partenza, i percorsi di Coldiretti - per quanto aspri siano, servono proprio a questo, a tracciare un cammino che altri più tardi seguiranno.

Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo affermare che con questa intervista l’uomo di punta di Coop apre proprio a quel ‘codiColdiretti Cremona - Impresa Verde Cremona ce etico’ che la nostra Orario estivo Organizzazione ha messo Segnaliamo ai Soci che dal 14 luglio al 27 settembre i nostri alle radici della fondazio- Uffici osservano il seguente orario: ne di UE.COOP, l’Unione - MATTINO: dal lunedì al venerdì ore 8.00 - 12.30 Europea delle Cooperative, - POMERIGGIO: lunedì e mercoledì ore 14.00 - 17.00 riconosciuta quale associa- Martedì, giovedì e venerdì pomeriggio chiuso. zione nazionale di promo- Gli Uffici di Coldiretti Cremona e Impresa Verde Cremona zione, assistenza e tutela saranno chiusi nel periodo da lunedì 11 agosto a lunedì 18 del movimento cooperativo agosto (compresi). CreditAgri Italia – Sede Provinciale Via Verdi n. 4 - Cremona

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SERVIZI TECNICI

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La bruciatura delle ramaglie non è reato Una legge ha accolto la nostra posizione. Coldiretti Cremona ha subito informato i Comuni del territorio, proponendo un “modello di ordinanza” per favorire la più rapida presentazione delle ordinanze comunali

La bruciatura in campagna del materiale agricolo derivante da sfalci e potature non è reato. A confermarlo – sottolinea Coldiretti Cremona – adesso c’è una legge nazionale, che inserisce una disposizione nel codice ambientale evidenziando che alla combustione in loco delle “ramaglie” non si applicano le sanzioni legate alla gestione dei rifiuti. La posizione di Coldiretti è stata dunque finalmente accolta. L’articolo 14, comma 8, lettera b) del decreto legge 24 giugno 2014, n.91, inserisce nel codice ambientale una precisa disposizione (articolo 256 bis, comma 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152) per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti, né quelle previste per la combustione illecita di rifiuti abbandonati introdotti dal decreto legge sulla Terra dei fuochi, alla combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco, nel caso di combustione in loco delle stesse. La norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiore a tre metri steri per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. “Sottolineiamo con grande soddisfazione questa disposizione – rimarca Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona – che rico-

nosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali”. “Coldiretti Cremona, da subito, si è impegnata in un’azione rivolta ai Comuni del territorio – aggiunge Tino Arosio, Direttore della Federazione – per dare alle amministrazioni locali tutto il supporto necessario, nell’elaborazione delle ordinanze atte a disciplinare le corrette modalità di gestione di tali attività”. Ad una prima comunicazione inviata ai Sindaci, nella quale si dava immediatamente conto della legge nazionale che sancisce il fatto che bruciare le ramaglie non costituisce reato, è quindi seguita, già dai primi giorni del mese di luglio, una seconda comunicazione nella quale Coldiretti Cremona ha trasmesso a tutti i Comuni “una bozza di ordinanza, elaborata dall’Ufficio Legale della Confederazione, con l’obiettivo di agevolare la stesura del testo dell’ordinanza municipale che dovrà stabilire le aree, i periodi e gli orari nei quali consentire la bruciatura delle ramaglie”. Gli Uffici Coldiretti, e con loro i Dirigenti presenti sul territorio, hanno dato piena disponibilità alle Amministrazioni Comunali, per offrire tutto il supporto tecnico e tutte le informazioni necessarie a redigere tali ordinanze, nel segno della rapidità e del buonsenso, nonché nel rispetto delle legittime esigenze di chi lavora sul territorio e ne è il primo custode.

FIERA DI SANT’ALESSANDRO: L’AGRO-ALIMENTARE TRA FESTA E BUSINESS

Dal 5 al 7 settembre torna al polo fieristico di Bergamo la Fiera di Sant’Alessandro (FdSA), l’evento ultramillenario dedicato al mondo rurale. Con l’attenta regia e organizzazione di Ente Fiera Promoberg, la manifestazione è diventata negli anni un indiscusso punto di riferimento per le imprese del settore e per tutta la sua ampia filiera. In una sorta di grande fattoria, tra antiche tradizioni e innovazioni hi-tech, le aree espositive coperte e scoperte del polo fieristico di Bergamo registrano ogni anno l’appassionata invasione di un pubblico che vede al fianco degli operatori professionali del settore i tanti appassionati (famiglie in testa) del comparto agroalimentare. Tra le principali novità dell’edizione 2014: le Prove sul campo con trattori e macchine agricole e il Convegno sul Biochar (Biocarbone). Tra i principali eventi: Bergamo Country (per vivere in compagnia e allegria l’atmosfera western a stelle e strisce), la 2ª edizione del Concorso Purosangue Arabi, la Gara nazionale Triathlon del boscaiolo. La FdSA si distingue ed è apprezzata anche per l’ampio spazio che dà all’importante settore delle attrezzature e delle macchine agricole, tra le quali spiccano quelle da campo aperto, un vero e proprio “evento nell’evento”. La FIERA DI SANT’ALESSANDRO 2014 - FIERA DI BERGAMO (Via Lunga, Bergamo) si tiene da venerdì 5 settembre (inaugurazione ore 10) a domenica 7 settembre. Orari di apertura: venerdì e sabato: ore 10 - 22.30 Domenica: ore 9 – 19. Biglietti di ingresso: venerdì ingresso libero gratuito. Sabato e Domenica: Intero € 7,00. Ridotto (dai 12 ai 16 anni e over 65 anni) € 4,00 Informazioni e programma dell’iniziativa su: www.promoberg.it - www.fieradisantalessandro.it.

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SERVIZI TECNICI

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ARCA

Azienda Regionale Centrale Acquisti.

La Piattaforma SINTEL: novità importanti per le aziende agricole

ARCA è la società per gli acquisti della Regione Lombardia. Nata con l’obiettivo di ottimizzare la spesa pubblica regionale fornendo ai 1800 Enti sanitari, regionali e locali del territorio servizi e strumenti di public procurement ed e-procurement per migliorare l’efficienza dei processi di acquisto e per ridurre costi e tempi connessi alle procedure di gara. Arca svolge una triplice attività: centrale di committenza di Regione Lombardia e Stazione Unica Appaltante, promotrice dell’innovazione negli acquisti e dell’e-procurement, centro di competenza per gli acquisti pubblici lombardi. Tra gli strumenti innovativi promossi, la piattaforma di e-procurement Sintel: divenuta standard operativo per oltre 500 Pubbliche Amministrazioni lombarde, consente la completa gestione online dei processi d’acquisto e di gara in linea con le più recenti disposizioni nazionali in materia di spending review. La normativa, infatti, conferma come prioritario l’utilizzo dei sistemi informatici nelle gare di forniture di beni e servizi (rif. principale: comma 450, art. 1 Finanziaria 2007) e una recente sentenza della Corte dei Conti (n. 213/2013) ha indicato la piattaforma Sintel come uno strumento obbligatorio di pari rango rispetto al MEPA di Consip per la gestione degli acquisti sotto la soglia comunitaria. Dal suo avvio ad oggi, ARCA ha pubblicato 73 gare aggregate in qualità di centrale di committenza, per quasi 3,7 miliardi di euro a base d’asta. Sul totale bandito, oltre l’80% afferisce alla spesa specifica sanitaria. Attraverso la piattaforma di e-procurement Sintel le Pubbliche Amministrazioni hanno condotto circa 20.000 gare per un valore pari a circa 6,7 miliardi di euro. ARCA ha sviluppato e promosso specifici strumenti tecnologici per gli acquisti, resi disponibili a tutte le Amministrazioni e alle Imprese in forma gratuita e con un servizio di assistenza e consulenza dedicati: • Piattaforma Sintel - Sistema di intermediazione telematica di Regione Lombardia • Elenco Fornitori Telematico • Negozio Elettronico NECA IL

Andrea Ragazzini Servizi Tecnici

La piattaforma Sintel - Sistema di intermediazione telematica di Regione Lombardia, consente agli Enti di bandire gare sopra e sotto soglia comunitaria tramite tutte le procedure previste dalla normativa vigente, interamente online, in forma gratuita e in autonomia.

I numeri di Sintel e dell’Elenco Fornitori Telematico • 1/3 delle Pubbliche Amministrazioni lombarde ha già adottato l’e-procurement come proprio standard operativo; • Oltre 16.000 gare telematiche svolte in autonomia dalle P.A: rispetto al 2012 sono quasi triplicate (8.900 del 2013 contro le 2000 del 2012); • 6,4 miliardi di euro valore delle gare bandite in modalità telematica. • Più di 20.000 imprese registrate, di cui 85% classificate come micro o piccole imprese;

Anche per le aziende agricole che lavorano con la Pubblica Amministrazione (Comuni, Istituti scolastici, Enti Parco, Istituti Ospedalieri) è obbligatorio registrarsi sulla piattaforma SINTEL per poter partecipare ai bandi di gara promossi dalla Pubblica Amministrazione. Ad esempio questa procedura diventerà obbligatoria per le aziende che effettuano sfalcio del verde, spalatura meccanica della neve, fornitura di alimenti e bevande a mense scolastiche o istituti ospedalieri, solo per citarne alcuni. Questo nuovo strumento rappresenta quindi anche un’opportunità di lavoro in più per le nostre aziende; una volta registrati sulla piattaforma si entra a far parte dell’Elenco Fornitori Telematico e si potrà essere contattati dalle Pubbliche Amministrazioni lombarde per le gare ad invito. L’azienda agricola per potersi registrare avrà bisogno di un computer con accesso ad internet, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS), di un lettore di smart card e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per qualsiasi informazione in merito. CREMONESE

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FISCALE

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Disposizioni urgenti per il settore agricolo Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

Per i giovani agricoltori detrazioni sull’affitto dei terreni agricoli

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 24 giugno 2014, n. 144, il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 recante “disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”. In particolare, per quanto riguarda il settore fiscale, l’art.7 di tale decreto introduce un’agevolazione rivolta ai giovani agricoltori. Il decreto recita testualmente: “Ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali

iscritti nella previdenza agricola di età inferiore ai trentacinque anni, spetta una detrazione del 19 per cento delle spese sostenute per i canoni di affitto dei terreni agricoli, entro il limite di euro 80 per ciascun ettaro preso in affitto e fino a un massimo di euro 1.200 annui”. Quindi dalla dichiarazione dei redditi 2015 riferita all’anno 2014 i giovani agricoltori potranno inserire negli oneri detraibili le spese per l’affitto di terreni agricoli secondo i limiti sopra esposti. Inoltre vengono ridefinite le rivalutazioni dei terreni ai fini della determinazione delle imposte sui redditi nel seguente modo: • i redditi dominicale e agrario sono

rivalutati rispettivamente del 15 per cento per i periodi di imposta 2013 e 2014 e del 30 per cento per il periodo di imposta 2015, nonché del 7 per cento a decorrere dal periodo di imposta 2016. • per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione è pari al 5 per cento per i periodi di imposta 2013 e 2014 e al 10 per cento per il periodo di imposta 2015. L’incremento si applica sull’importo risultante dalla rivalutazione operata ai sensi dell’articolo 3, comma 50, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.

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FISCALE

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Provvedimenti urgenti per la competitività Nella Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2014 è stata pubblicata la legge 23 giugno 2014, n. 89, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2814, n. 66 recante “misure urgenti per la competitività”. Come già comunicato nel precedente numero, il decreto in oggetto è intervenuto in materia di determinazione del reddito derivante dalla produzione e cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche, effettuate da imprenditori agricoli. Il decreto stabilisce che il reddito derivante da tale attività non si deve più determinare con il criterio catastale, ma applicando un coefficiente di redditività del 25 per cento all’ammontare dei corrispettivi delle operazioni soggette a registrazione Iva. (art.22 comma 1). Con un’ulteriore modifica apportata in sede di conversione, l’efficacia della disposizione, originariamente applicabile già dal periodo d’imposta in corso (2014), è stata posticipata al 2015. Per il solo periodo d’imposta 2014 però si applica una disciplina transitoria, introdotta dal comma 1-bis, che fa salvo il regime di tassazione catastale fino a determinate soglie di produzione annue. I limiti stabiliti dalla disposizione di carattere transitorio sono, rispettivamente: • per la produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali, 2.400.000 Kwh anno; • per la produzione e la cessione di energie fotovoltaiche, 260.000 Kwh anno; • per la produzione e la cessione di carburanti e di prodotti chimici, la condizione è che siano ottenuti da prodotti agricoli provenienti prevalentemente dal fondo. La relazione tecnica chiarisce la portata dei limiti suddetti utilizzando come esempio la produzione fotovoltaica. Il quantitativo di 260.000 Kwh diviso

per le ore medie annue di attività degli impianti, pari a circa 1.300, dà come risultato 200 KW, ossia il medesimo valore di franchigia stabilito con la richiamata circolare. Allo stesso modo per la produzione di energia da impianti di biogas si ritiene che la produzione superiore a 2.400.000 Kwh sia da considerare per gli impianti di potenza superiore a 300 Kw. Per la produzione di energia oltre i limiti sono indicati, il reddito è determinato - ai fini IRPEF e IRES - applicando il coefficiente di redditività dei 25 per cento limitatamente all’ammontare del corrispettivi delle operazioni soggette a registrazione agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto relativi alla sola componente riconducibile alla valorizzazione dell’energia ceduta, con esclusione della quota incentivo (quest’ultimo inciso rappresenta anch’esso una novità introdotta in sede di conversione). L’applicazione del coefficiente forfetario alla sola componente energia sembra riferita esclusivamente al periodo transitorio; l’Agenzia delle entrate

dovrà, pertanto, chiarire se tale minore imposizione riguardi anche la norma a regime. È, in ogni caso, fatta salva l’opzione per la determinazione del reddito nei modi ordinari, previa comunicazione all’amministrazione finanziaria. Per quanto concerne l’Irap, si ricorda che, atteso il diverso regime di tassazione delle attività in parola ai fini delle imposte dirette: per il periodo d’imposta 2014 potranno essere applicate due aliquote differenti. Per la parte del valore della produzione nei limiti di cui all’art. 32 dei TUIR l’aliquota ridotta dei settore agricolo, mentre per la parte eccedente è necessario applicare l’aliquota ordinaria; per il perioda d’imposta 2015 dovrà essere applicata l’aliquota ordinaria sull’intero valore della produzione imponibile. Il decreto di conversione conferma le altre disposizioni tra cui la riduzione dell’Irap dall’anno di imposta 2014, la ridefinizione delle esenzioni relative ai terreni dei Comuni collinari e montani.

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PENSIONATI COLDIRETTI

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Pensionati, festa regionale Grande adesione dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona E’ stata una memorabile giornata di festa, di preghiera, d’incontro e di svago, interamente dedicata ai pensionati della Coldiretti lombarda. E, nel contempo, è stata anche un importante omaggio alle “coppie d’oro”, che hanno celebrato il loro anniversario di matrimonio circondati dall’affetto e dalla stima di tanti amici. Così è stata la Festa regionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti Lombardia, guidata dal Presidente Giovanni Rota, con circa 500 partecipanti che mercoledì 18 giugno si sono dati appuntamento

in quel di Como, con ritrovo presso la chiesa parrocchiale di Mezzegra. Dalla celebrazione della Santa Messa, che è stata occasione per sottolineare il ruolo dei pensionati nelle famiglie e nella società, ai vari momenti di condivisione e svago (dal pranzo all’escursione sul lago), l’iniziativa si è snodata nel segno dell’amicizia e della condivisione. Particolarmente ‘massiccia’ l’adesione dei pensionati di Coldiretti Cremona, con sessanta partecipanti, fra cui alcune coppie che hanno potuto brindare ai

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loro “matrimoni da record”, rivelando la propria piccola ricetta di costanza e felicità. “Quando c’è l’amore anche dopo tanto tempo è sempre bello. Noi quando ci siamo sposati abbiamo detto che era per sempre, e così è stato” ha testimoniato Antonio Borghesi, che con la moglie Amedea era tra i ‘festeggiati’, forti dei loro sessant’anni di vita vissuta insieme (prima il fidanzamento, poi 55 anni di matrimonio). Con una ‘carrellata’ di immagini, raccontiamo la riuscitissima giornata.


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COMUNICAZIONE

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L’informazione in primo piano Coldiretti Cremona è al lavoro per assicurare ai Soci un’informazione sempre più tempestiva, puntuale, attenta. Nuovi, e più moderni, ‘canali’ d’informazione stanno nascendo in questi giorni, con l’impegno di sfruttare tutte le occasioni e tutti gli strumenti per “creare una linea diretta” con le imprese agricole. Segnaliamo in questa pagina gli importanti canali già presenti, messi in campo dalla Coldiretti a livello nazionale e locale, con l’invito a conoscerli tutti e servirsene pienamente.

www.coldiretti.it. E’ il sito nazionale della Coldiretti. Il primo indirizzo da comporre, per capire cos’è Coldiretti, il nostro progetto per il Paese, la nostra azione sui temi della promozione del vero Made in Italy, della sicurezza alimentare, della tutela dell’ambiente, di Campagna Amica, dell’impresa giovane. Sono presenti tutte le news di Coldiretti, gli interventi del Presidente Moncalvo, foto e video delle battaglie e iniziative messe in campo nella realizzazione del progetto di una filiera tutta italiana. Consigliamo di mettere tra i “preferiti” il link alla Rassegna Stampa: ci sono tutti gli articoli dedicati a Coldiretti, tutte le presenze in video, a conferma della straordinaria attenzione che la nostra azione di “forza amica del paese” sta ottenendo.

W l’agricoltura, la newsletter. Viene inviata tutti i venerdì agli indirizzi di posta elettronica. È un “diario della settimana” e raccoglie comunicati, appuntamenti, avvisi. E’ rivolta a imprenditori agricoli, cittadini, ai Comuni, ad Enti e realtà che compongono il tessuto economico e sociale del territorio. Per ricevere la newsletter, basta segnalare il proprio indirizzo all’ufficio stampa. Sempre tramite e.mail vengono inviati i titoli (con i link) delle notizie inserite nel nostro sito.

www.lombardia.coldiretti.it. E’ il sito di Coldiretti

I video. Con una serie di video stiamo raccontando il territorio e la vera agricoltura cremonese. Attraverso le interviste agli agricoltori abbiamo messo a fuoco i problemi (qualche esempio: il flagello nutrie, l’impegno di garantire un prezzo equo a tutte le produzioni, il pressing sulla direttiva nitrati), abbiamo seguito i tanti appuntamenti (i convegni, le feste, i Mercati di Campagna Amica), raccontato le imprese (con un occhio di riguardo per le imprese giovani). I video sono proposti su TeleColor e PrimaRete (nella trasmissione “W l’agricoltura”, ora sospesa per la pausa estiva) e sono su youtube.

www.cremona.coldiretti.it.

Il Coltivatore Cremonese. E’ il canale d’informazione più tradizionale, cartaceo, il periodico che arriva nelle case degli agricoltori con cadenza bimensile. In 32/40 pagine vuole rappresentare un aggiornamento in merito al progetto di Coldiretti per costruire l’Italia che vogliamo e al percorso svolto in Federazione. Raccoglie gli avvisi tecnici dei vari Uffici di Coldiretti e Impresa Verde Cremona, e tutti gli appuntamenti che ci vedono protagonisti sul territorio.

www.ilpuntocoldiretti.it. E’ il primo giornale online

La presenza sul territorio. E’ il primo, fondamentale, canale di informazione/comunicazione/formazione di cui disponiamo: l’incontro diretto con i Soci, il dialogo “di persona”, il confronto immediato e senza filtri sui problemi da risolvere e sul lavoro da improntare, su ciò che siamo oggi e sugli obiettivi che ci diamo per il futuro. Siamo ‘reduci’ da settimane di intensa presenza sul territorio, dagli incontri sindacali ai convegni aperti ai cittadini, dalle iniziative dedicate ai giovani agli appuntamenti tesi a denunciare (e risolvere) i problemi. Continuiamo in questo percorso.

Lombardia. Racconta il lavoro della Federazione Regionale, i temi ‘caldi’ per l’agricoltura lombarda, proponendo anche le news delle Federazioni provinciali. Coldiretti Cremona è molto presente, con i suoi comunicati e la sua agenda d’appuntamenti, divenuta sempre più ricca. Consigliamo di mettere tra i “preferiti” il link alle “video news”, con i video dedicati alle imprese agricole lombarde (fra cui molte realtà cremonesi) e all’azione di Coldiretti Lombardia.

E’ il sito di Coldiretti Cremona. Ci sono i nostri comunicati stampa, gli appuntamenti, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli (nello spazio “avvisi alle imprese”), i link utili ad imprese e cittadini (ad esempio: job in country, il punto coldiretti). E’ possibile sfogliare tutti i numeri del Coltivatore, della newsletter W l’agricoltura e di tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona. creato dalla Coldiretti per le imprese del sistema agroalimentare e per tutti i cittadini. Assicura in tempo reale tutte le informazioni su Economia e Settori produttivi, Fisco, Ambiente, Lavoro, Scadenze, Mercati e Prezzi, Credito e Finanziamenti, Energia, Previdenza, Formazione, Qualità, Meteo, Normative, Innovazione, Ricerca. Può essere letto online e richiesto ai nostri uffici.

Siamo su facebook. I primi a partire sono stati i giovani, dando vita al profilo facebook “Coldiretti Giovani Impresa Cremona” (al quale tutti possono chiedere l’amicizia) e ad un “gruppo” riservato a loro. Mentre questo Coltivatore va in stampa, stiamo lavorando alla nascita della pagina facebook Coldiretti Cremona, che sarà aperta a tutti, e raccoglierà avvisi, aggiornamenti, appuntamenti, iniziative, segnalazioni e link utili per le imprese agricole. IL

Nella pagina a lato abbiamo raccolto una rassegna (rapida e incompleta) che racconta la presenza di Coldiretti Cremona nella stampa, locale e nazionale, negli ultimi due mesi (maggio/giugno circa). E’ una sintesi (certamente parziale, con materiale tratto dalla rassegna stampa nazionale, dal sito www.coldiretti.it), che vuol dare il senso di una presenza sempre più attenta, significativa, concreta. Un’azione di cui la stampa nazionale e (quasi) tutta la stampa locale si è accorta. Vale anche per le tv e per i numerosi giornali online, che in questi mesi, a più riprese, hanno dato spazio alle nostre imprese agricole e alla nostra azione.

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IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA II prodotti prodotti a a km km zero zero direttamente direttamente dagli dagli Agricoltori Agricoltori ai ai Consumatori Consumatori

Tutti gli appuntamenti CREMONA

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VESCOVATO In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE In via Garibaldi, il sabato

PIZZIGHETTONE Al “Torrione del guado”, il giovedì

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Via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (Evento: domenica 27 luglio L’Anguriata)

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è a Crema, in via del Macello, 16

Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm




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