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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

Record storico per lo ‘spot’

ANNO 67 numero 4 agosto/settembre 13

PREZZO DEL LATTE

IL

Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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IL VERGOGNOSO ACCORDO LOMBARDO REGALA ALL’INDUSTRIA 100 MILIONI

CAMPAGNA AMICA

DEBUTTA A SONCINO UN NUOVO MERCATO


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile

“L’Italia imprima una svolta all’Europa”

Simone Solfanelli

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Aldo Bellandi, Marco Benedini, Giacomo Maghenzani, Dianella Mariotti Maurizio Inzoli, Maria Luisa Parmigiani Andrea Ragazzini, Damiano Talamazzini Ambrogio Toscani, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 L'Italia imprima una svolta all'Europa 3 L'agricoltura perno per il rilancio 4/5 Prezzo del latte 6 Nitrati, nuova mappa 7 Pomodoro, rese in calo 9 Decreto "Fare", le novità 10/11 Campagna Amica a Soncino 12/13 Ue.Coop per battere la crisi 14/15 Banche e Imprese, accordo 16/17 Datori di Lavoro 18/19 Fiscale 20/21 Agricoltura in classe 22/23 Patronato Epaca 24/25 Pescarolo, vittoria di Coldiretti 27 Associazione Pensionati 28 Nutrie, danni gravissimi 29/30 Campagna Amica e Terranostra

“In questi anni difficili, Coldiretti ha costantemente lavorato per saldare gli interessi delle imprese agricole agli interessi più generali dei consumatori e dei cittadini italiani. La nostra esperienza di soggetto di rappresentanza nasce quindi dall`incontro quotidiano fra chi produce e chi consuma, dal contatto con i bisogni profondi del Paese. La principale lezione che ne abbiamo tratto è che l`Italia è e rimarrà un grande Paese, purché sappia ascoltare la propria anima profonda. Per uscire dalle sue angustie l`Italia deve puntare sui suoi punti di forza: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso, sono queste le risorse che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile del «saper fare» italiano. Se la nostra agricoltura mantiene un numero di imprese che non ha eguali in Europa, se vanta numerosissimi primati in termini di valore aggiunto, di export e di sicurezza alimentare, se continua ad alimentare il successo del made in Italy agroalimentare, è perché non ha rinunciato alla sua distintività, perché ha conservato e arricchito il serbatoio da cui trae nutrimento, la terra, l`ambiente, la comunità, il territorio di appartenenza. Il «caso Italia», dal punto di vista della produzione agricola, offre quindi l`impronta di un nuovo tipo di sviluppo, replicabile in altri importanti settori dell`economia. Con il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell`Unione Europea, avremo l`occasione per imprimere all`Europa una svolta verso le sue radici autenticamente «comunitarie», anche sforzandoci di trovare un abito di «regole» con cui vestire la globalizzazione e difendere i cosiddetti «beni comuni» - acqua, terra, clima, cibo. Resta l`esigenza di «buona politica». Nel caso dell`agroalimentare ciò significa verità per garantire trasparenza ai cittadini, giustizia per contrastare la rendita, legalità per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio «Italia». A ben vedere si tratta di ingredienti comuni a molti settori e di cui tutti gli uomini «di buona volontà» avvertono l’urgenza".


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EDITORIALE

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L’agricoltura è il perno per il rilancio del Paese Con un patrimonio di oltre 280mila bovini (145mila vacche, che garantiscono il 10% del latte munto in Italia) e oltre 970mila suini (base imprescindibile per grandi dop apprezzate in tutto il mondo), l’agricoltura cremonese non può che essere al centro della nostra attenzione, quando a livello regionale e nazionale si affrontano temi vitali, come il prezzo del latte alla stalla, il lavoro della Cun, la direttiva nitrati. Dall’esito di interventi e negoziati dipende la sopravvivenza stessa di tante imprese agricole. Ben consapevoli di questa responsabilità, ci siamo battuti con determinazione al tavolo della trattativa latte, con l’obiettivo di strappare un prezzo che fosse remunerativo, e certo non potevamo accettare un accordo che a tutti gli effetti rappresenta la resa dell’agricoltura di fronte alla prepotenza miope dell’industria. Lascio ogni altra argomentazione alla lettera che ho indirizzato a tutti i Soci, riportata da questo giornale, scritta nei giorni in cui ci siamo rifiutati di avallare quell’accordo “capestro”. Basti rilevare, in questa sede, che i mercati oggi attestano che Coldiretti aveva ragione, nel tener duro di fronte all’imposizione di un prezzo del latte a 0,42 euro/litro: lo dimostra il fatto che il prezzo del latte spot ha raggiunto in settembre il massimo di sempre, mentre aumenta la domanda e salgono anche i prezzi del burro e delle grandi dop che nascono dal nostro latte. A tutela dei nostri allevamenti si pone anche l’azione che stiamo conducendo in merito alla direttiva nitrati. E’ sicuramente frutto della nostra tenacia, del fatto che non ci siamo arresi, se oggi in Regione Lombardia si sta lavorando a una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà dei territori. Sarà pronta entro dicembre e ci auguriamo che possa chiarire (sulla base di parametri attuali e non su studi realizzati vent’anni fa) un dato che Coldiretti ha sempre sostenuto con forza e cioè che non si può pensare, quando si parla d’inquinamento, di attribuire

tutte le responsabilità all’agricoltura, ignorando gli altri fattori, dagli scarichi civili a quelli industriali. Sul fronte zootecnia, ed in particolare in tema di suinicoltura, il nostro pressing è rivolto anche alla Cun, la Commissione Unica Nazionale dei suini, perché prosegua il proprio lavoro, senza strumentalizzazioni e manovre interne, avendo sempre come obiettivo la necessità di favorire la filiera, i prodotti Made in Italy. Dopo anni di crisi pesantissima che ha determinato la chiusura di tanti allevamenti suinicoli, siamo finalmente in presenza di un trend positivo, ed è perciò fondamentale non abbassare la guardia, continuando a lavorare per garantire al settore stabilità ed equilibrio di filiera. I risultati che, in vari ambiti, finora abbiamo ottenuto sono frutto del fatto che noi non ci arrendiamo, e sosteniamo con determinazione le posizioni e il progetto in cui crediamo. Dalle Istituzioni cerchiamo non favori, bensì interventi nel segno della serietà, della responsabilità… e del buonsenso. E’ certamente un nostro successo – ed è una scelta importante per il Paese, oltre che per il settore – il fatto che il Governo abbia deciso di abolire l’Imu agricola che, in caso contrario, si sarebbe abbattuta sulle imprese con una stangata da 700 milioni di euro. E’ stato mantenuto un impegno che il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo aveva assunto con il Presidente Sergio Marini, nel luglio scorso all’Assemblea nazionale, davanti a 15mila agricoltori, fra cui tanti lombardi. Tutto questo avviene perché Coldiretti sa dimostrarsi un interlocutore serio, credibile, autorevole. Una forza sociale che sa coniugare la legittima tutela degli interessi dei suoi Soci con il bene del Paese. Da questo nasce il progetto che sta dando vita a una filiera agricola tutta italiana. Ed in proposito, è motivo di orgoglio l’inaugurazione in provincia di Cremona, martedì 10 settembre a Soncino, di un altro Mercato di Campagna Amica. Lo abbiamo detto il

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Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona

subito: nessuno pensa che la vendita a km zero possa rappresentare lo sbocco per l’intera agricoltura italiana, e questo appare chiaro in una terra come Cremona, che produce fiumi di latte, montagne di pomodoro e carne, distese di mais. Non va dimenticato che il Mercato di Campagna Amica, oltre a rappresentare una scelta vincente sul piano economico per tante aziende, rappresenta anche una straordinaria vetrina per l’intera agricoltura Made in Italy. E’ il luogo in cui gli agricoltori “ci mettono la faccia”, e dimostrano, con la qualità dei loro prodotti, che espressioni come trasparenza, origine garantita, scelta dell’eccellenza e rifiuto degli ogm, valorizzazione del territorio, professionalità e creatività, sono un patrimonio del vero Made in Italy, cioè quello che nasce nei nostri campi e nelle nostre stalle. Il progetto di Campagna Amica diventa quindi l’occasione per promuovere tutta “L’Italia che fa l’Italia”, per invitare i cittadini a scegliere, a pretendere sempre, il prodotto italiano, condividendo con Coldiretti – e con un numero sempre crescente di rappresentati del territorio e delle istituzioni – l’impegno per la tutela e promozione dell’agricoltura italiana. Convinti come siamo che l’agricoltura italiana rappresenti il perno, forte e affidabile, per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese.


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ECONOMICO

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Prezzo del latte, ecco perché la Coldiretti ha respinto l’accordo capestro proposto dalle industrie Caro Socio, in relazione all’esito finale della trattativa sul latte e alla posizione di Coldiretti che non ha voluto sottoscrivere la proposta delle industrie, è giusto chiarire al meglio i motivi di tale scelta. Non è stata una decisione semplice, ma è stata supportata da una serie di ragioni assolutamente concrete. Da quando è scaduto l’ultimo accordo sul latte ad aprile, siamo arrivati a fine luglio dopo svariati tentativi di ricondurre l’industria acquirente a valutare le nostre proposte che semplicemente seguivano l’andamento di mercato del latte che già dal mese di maggio quotava sopra i 43 cent. sia il nazionale che l’estero, nelle Camere di Commercio di Lodi e Verona, mentre i listini internazionali proponevano aumenti dei prodotti succedanei al latte (polvere di latte, burro, ..), in un anno mediamente del 50%. Anche il mercato dei formaggi DOP è sostanzialmente positivo con una sostenuta ricerca di latte per alcune DOP (Gorgonzola). C’erano quindi tutte le condizioni per arrivare ad un prezzo che remunerasse degnamente i nostri allevatori. Incessanti sono stati gli stimoli che la nostra Coldiretti Lombardia ha sottoposto alle parti e alle istituzioni, tanto da indurre prima l’Assessore lombardo all’Agricoltura Giovanni Fava e poi il Ministro alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo a convocare degli incontri in cui chiaramente emergeva che l’industria lattiero casearia italiana non voleva arrivare a chiudere un accordo soddisfacente. Siamo anche dovuti intervenire con un esposto alla Autorità Garante per la Concorrenza del Mercato (così come previsto dalla legge 27 /12 art. 62.) per manifestare l’ingiustizia che si stava compiendo ai danni degli allevatori stante i costi di produzione dichiarati da Istituti terzi, ben al di sopra del valore riconosciuto ai produttori per il latte alla stalla. Gli elementi per la trattativa sul prezzo del latte per noi erano: • Un prezzo base di 43 cent. il litro latte • Il coinvolgimento dei conferimenti dei mesi di maggio, giugno e luglio con cifre da stabilire, ma che non potevano essere non considerati • Il coinvolgimento nella trattativa anche delle altre Regioni, partendo da quelle confinanti • Il coinvolgimento di tutti gli acquisti fatti in Italia dal grupil

po Lactalis, quindi Galbani, Parmalat e tutte le altre sigle del gruppo. Quello che altri hanno firmato è un accordo che non prevede un riconoscimento in alcun modo dei mesi di maggio, giugno e luglio, il prezzo del latte alla stalla dal mese di agosto è sottopagato a 42 centesimi il litro. Inoltre l’accordo coinvolge solo la Lombardia (per le province confinanti, come ad esempio Piacenza, Verona e Novara, non viene riconosciuto quel prezzo pattuito) e ancor peggio non prevede l’interessamento di Parmalat a cui i produttori italiani consegnano più di 2 milioni di quintali di latte. Sia il ministro che l’assessore regionale non hanno condiviso la modalità con cui si è arrivati al pessimo risultato di cui invece Confagricoltura e Cia si vantano. Confagricoltura e Cia sono responsabili e firmatarie di quest’intesa sulle spalle degli allevatori, ma fra loro c’è chi dice adesso che in passato la Coldiretti ha siglato accordi a prezzi inferiori, dimenticando però di ricordare che le condizioni di mercato erano totalmente diverse. Coldiretti ha raggiunto accordi migliorativi per le aziende agricole quando: • Il grana padano era quotato a 5,30 euro al kg • Il latte era quotato 29 centesimi al litro • Il latte spot era a 22 centesimi al litro • Il costo del mais era a 12 euro al quintale. Confagricoltura e Cia invece si sono piegate alle industrie con un prezzo medio sfavorevole di 41,5 centesimi al litro in un momento in cui c’erano tutte le condizioni di mercato per ottenere di più: • Il latte spot è oltre i 46 centesimi al litro • Le esportazioni dei formaggi Dop vanno a gonfie vele • Tutte le previsioni di mercato indicano una ulteriore espansione delle vendite dei formaggi • La produzione totale di latte è in linea con le quote, mentre le richieste di latte delle industrie sono in continuo aumento. Questi sono i motivi per i quali la Coldiretti non ha firmato un accordo capestro che non porta alcun vantaggio agli allevatori ma favorisce solo le industrie. Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona (1 agosto 2013) Cremonese

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ECONOMICO

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Record storico per il prezzo del latte spot (51,55 cent/litro) Inaccettabili 42 cent/litro previsti dall’accordo “truffa” Con questi prezzi - spiega la Coldiretti - alle industrie conviene comprare il latte italiano sulla base dell’accordo a 42 centesimi al litro, visto che costa meno. Poi c’è anche chi lo rivende, lucrando sulla differenza di quasi 10 centesimi al litro con le quotazioni dello spot. E’ un fiume di soldi nelle tasche di pochi, mentre gli allevamenti resistono a fatica e diversi chiudono. Dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi in Italia hanno cessato l’attività oltre seimila allevamenti con la produzione di latte che nei circa 38mila allevamenti rimasti nei primi sei mesi del 2013 si è ridotta in media di oltre il 3% rispetto allo scorso anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Agea, ma è possibile che il deficit possa ulteriormente aggravarsi. Il taglio della produzione - conclude la Coldiretti - è stato del 2,45%, in Lombardia, 2,15% in Emilia Romagna, del 2,73% in Piemonte, del 5,86% in Friuli, del 4,70 in Veneto, del 7,86% nel Lazio, del 5,40% in Puglia, del 4,89% in Campania e del 4,76% in Sardegna, con il record negativo fatto segnare nelle Marche (-10,32%). Il prezzo del latte italiano alla stalla sale ancora e raggiunge un nuovo record toccando i 51,55 centesimi al litro, in aumento del 25% rispetto allo scorso anno, nella quotazione “spot” settimanale di lunedì 16 settembre alla borsa di Verona, che è insieme a quella di Lodi il punto di riferimento nazionale. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che a crescere su valori massimi sono stati anche i prezzi del latte pastorizzato importato, con quello in arrivo dalla Germania che ha toccato il record di 52,58 centesimi al litro. Le quotazioni continuano dunque a crescere e – denuncia la Coldiretti – arriva a circa 100 milioni di euro il valore della speculazione che le industrie possono realizzare sottopagando il latte agli allevatori ad appena 42 centesimi al litro, secondo l’ultimo accordo siglato con alcune organizzazioni di settore per il semestre agosto 2013/gennaio 2014 in Lombardia, dove si produce il 40 per cento del latte italiano. Un accordo che la Coldiretti ha responsabilmente rifiutato di firmare e che sta costando caro agli allevatori costretti ad affrontare un aumento stellare dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame che ha fatto chiudere le stalle. il

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SINDACALE

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Nitrati, conto alla rovescia per la nuova mappa “Meglio il concime naturale di quello chimico e il nuovo piano nitrati della Regione sembra andare, per fortuna, proprio in questa direzione” ha detto Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, dopo che l’Assessorato all’agricoltura ha annunciato che entro dicembre sarà pronta una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà di territori dove, spesso, le fonti di inquinamento sono diverse rispetto al solo settore agricolo.

particolare della Pianura Padana dove esiste una zootecnia di alto livello che si è evoluta molto anche sul fronte del trattamento dei effluenti di allevamento”. Secondo la Coldiretti Lombardia è corretta la posizione della Regione che punta a individuare come zone vulnerabili quelle aree per le quali i monitoraggi dimostrano un’effettiva criticità

e un effettivo carico zootecnico, “visto che è capitato che nella vecchia mappa nitrati fossero inserite fasce di territorio senza la presenza di zootecnia". Ha concluso il Presidente di Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona: "Aspettiamo quindi il nuovo studio della Regione sulle reali fonti dei nitrati e il piano per la loro gestione”.

“Come abbiamo sempre affermato – ha ribadito Prandini – dobbiamo ragionare su parametri attuali e non certo sulla base di studi realizzati venti anni fa, e in ogni caso il fatto che a Bruxelles si spinga molto per l’utilizzo del concime chimico è una chiara dimostrazione di come certe lobbies straniere pesino e danneggino gli interessi dell’Italia e in

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ECONOMICO

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Pomodoro da industria prosegue la raccolta, rese in calo Prosegue, contrassegnata da alcune settimane di ritardo, la campagna del pomodoro da industria nella zona fra Cremona e Mantova, culla regionale dell’oro rosso. L’andamento climatico eccessivamente piovoso in fase di preparazione dei terreni e di trapianto, il lavoro a singhiozzo a fine agosto, a causa di alcuni giorni di precipitazioni, e il clima di queste prime settimane di settembre, che non favorisce la maturazione del prodotto, stanno incidendo sia sui tempi della campagna, che certamente si chiuderà più tardi rispetto al consueto, sia sulle rese della stessa, che saranno inferiori rispetto alle annate precedenti. Pesano, sulla contrazione della produzione, anche la grandinata e la tromba d’aria che in luglio hanno letteralmente raso al suolo vari campi. Si conferma pienamente, nel contempo, la qualità superiore del prodotto.

“Le difficoltà che abbiamo vissuto durante l’annata sono note, dai ritardi nei trapianti, dovuti a una primavera segnata da continue piogge, ai tempi più lunghi resisi necessari per la maturazione del prodotto, considerato il persistere anche in questi giorni di un clima non proprio favorevole. Dal punto di vista delle rese, possiamo ipotizzare un calo intorno al 25-30 per cento nel raccolto della nostra annata. Un aspetto sicuramente da rimarcare, in positivo, riguarda la qualità del prodotto, che si sta dimostrando elevata, senza dubbio migliore rispetto a quella delle precedenti annate” sottolinea Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro, cooperativa leader nella produzione e trasformazione a livello nazionale, con sede a Rivarolo del Re. Sul piano nazionale – sottolinea la

Coldiretti – il timore è che, in termini di quantità, la produzione della campagna 2013 possa non raggiungere i quaranta milioni di quintali. Un risultato che certamente preoccupa, visto che la produzione media annua della decade è superiore ai 52 milioni di quintali, con un picco di 64 milioni di quintali nel 2006 ed un raccolto 2012 superiore ai 46 milioni di quintali.

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INFORMAZIONE

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“Decreto Fare”: dal gasolio ai patentini ecco le novità agricole Conferma del taglio dell’accisa sul gasolio, proroga per i patentini dei trattori, semplificazione su vendita diretta e valutazione dei rischi, agevolazioni per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Sono le novità più importanti contenute nel Decreto del Fare varato dalle Camere e diventato legge con l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema Italia. Uno dei provvedimenti più attesi riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro per mille litri, “a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale”. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa, da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale. Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul cosiddetto patentino (abilitazione all’uso delle macchine), introdotto dall’Accordo del 22 febbraio 2012 e che aveva determinato confusione ed incertezze interpretative. Ma non è la sola novità

importante in materia di lavoro. Il legislatore ha introdotto un nuovo modello di semplificazione della valutazione dei rischi per le imprese agricole con particolare riguardo ai lavoratori a tempo determinato e stagionali e per le imprese aventi piccole dimensioni. Il modello che interessa non solo la valutazione dei rischi, ma anche formazione, informazione e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si aggiunge e completa il quadro delle semplificazioni avviato con l’Avviso comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per le imprese con lavoratori stagionali fino a cinquanta giornate. Confermata la proroga al 7 ottobre 2014 dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi per quelle imprese prima non soggette alla normativa e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori semplificazioni riguardano più in generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il Durc. Merita, infine, attenzione l’abrogazione delle visite mediche pre assuntive dei minori, bambini e adolescenti, e del

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relativo certificato, previste e sanzionate da una legge speciale, eccezion fatta per le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza sanitaria. Ma il Dl Fare prevede anche norme di agevolazione della filiera corta che consentono agli imprenditori agricoli di vendere direttamente i loro prodotti e organizzare il consumo sul posto per i clienti, senza ulteriori autorizzazioni, utilizzando i propri locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità di comunicarlo preventivamente al Comune interessato e di avviare la vendita diretta mediante commercio elettronico contestualmente all’invio della comunicazione. Altra novità di interesse per le imprese è l’esonero di cantine, essiccatoi e frantoi dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Viene poi esteso alle aziende agricole l’accesso a contributi a tassi agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Agevolazioni pure per le cooperative agricole che operano in aree svantaggiate.


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CAMPAGNA AMICA

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Mercato di Campagna Amica: debutto a Soncino nel segno della qualità “Con entusiasmo inauguriamo questo spazio, tutto nel segno della qualità, dell’origine garantita, dei sapori della nostra campagna. In tempo di crisi, l’avvio di un nuovo Mercato di Campagna Amica è certamente motivo di ottimismo, di fiducia nella nostra economia e nel nostro territorio”. E’ stata questa la riflessione che ha accomunato gli agricoltori della Coldiretti, gli amministratori di Soncino e i tanti cittadini di uno dei "più bei borghi d’Italia”, martedì 10 settembre, in occasione del debutto del Mercato di Campagna Amica nel cuore di Soncino. Nella via Longobarda, “invasa” per l’occasione dalle bandiere gialle, gli imprenditori agricoli hanno proposto in

Le bandiere e i gazebi gialli di Coldiretti e Campagna Amica hanno “invaso” via Longobarda a Soncino, martedì 10 settembre, per il debutto del Mercato di Campagna Amica

vendita diretta le loro produzioni dalla qualità e dall’origine garantite, dai salumi alla frutta, dalla verdura ai fiori, passando per lattiero-caseari e miele. E la risposta dei cittadini non è mancata: in tanti hanno affollato la via, per acquistare il vero Made in Italy, quello che nasce nei nostri campi e nelle nostre stalle. Accanto a loro, accolti da agricoltori e funzionari della Coldiretti, c’erano il Sindaco Francesco Pedretti e l’Assessore all’agricoltura e al commercio Giuseppe Gozzi. La proposta si rinnoverà ogni martedì mattina, in quello che è il decimo appuntamento fisso con il Mercato di Campagna Amica, accanto a Cremona, Casalmaggiore, Crema, Soresina, Pandino, Vescovato, Castelleone, Bagnolo Cremasco e Pizzighettone. il

Gli imprenditori agricoli hanno dato voce alla loro soddisfazione per l’avvio di questa avventura: “Parlare direttamente a chi acquista e porta in tavola il mio prodotto è fondamentale. Così posso testimoniare come nascono le nostre carni e i nostri salumi nostrani, mostrando quanto impegno e quanta professionalità ci sono nel quotidiano lavoro dell’allevatore. Al tempo stesso, posso ascoltare le persone e capire quali sono le richieste, le aspettative – ha detto Luciano Marinoni, allevatore di suini e produttore di carne e salumi di Soncino –. Sempre più consumatori decidono di acquistare direttamente dall’agricoltore perché si fidano di noi, perché vogliono portare in tavola cibi buoni, dall’origine certa, e dalla qualità superiore. E in materia di sicurezza e di qualità degli alimenti, nessuno può competere con il vero made in Italy, quello che nasce nei nostri campi e nei nostri allevamenti”. “Partecipo ormai da alcuni anni al Mercato di Campagna Cremonese

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CAMPAGNA AMICA

Giocano in casa gli agricoltori Marinoni di Soncino, suinicoltori e “punto Campagna Amica” per la vendita di salumi e carni

Amica a Cremona e Pandino, proponendo i miei fiori. Con grande soddisfazione ho accettato la sfida di contribuire a dar vita al Mercato degli agricoltori proprio nel mio comune, e sono convinto che anche a Soncino l’esperienza si dimostrerà vincente – ha aggiunto Gianluca Moro, 33 anni, produttore di fiori e piante per orto a Gallignano, frazione di Soncino –. Considero importante poter incontrare direttamente le persone, evitando passaggi intermedi che sempre si traducono in una maggiore spesa per il consumatore. Così invece c’è il giusto rapporto qualità-prezzo”. “L’avvio di un nuovo Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona è un segnale positivo, e conferma il fatto che sempre più cittadiniconsumatori chiedono la qualità, la salubrità e il gusto del vero Made in Italy – evidenzia Coldiretti Cremona –. Si tratta di appuntamenti che rappresentano una preziosa occasione per promuovere l’agricoltura e l’economia del territorio, rafforzando l’alleanza fra agricoltori e consumatori, nel segno del progetto di Coldiretti che sta dando vita ad una filiera agricola tutta italiana”. (m.b.)

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Un brindisi beneaugurante per gli agricoltori, con l’assessore all’agricoltura Giuseppe Gozzi e il segretario di Zona Claudio Magni

Gli imprenditori agricoli della Coldiretti, protagonisti del nuovo Mercato di Campagna Amica, con il Sindaco di Soncino Francesco Pedretti, che ha avuto parole di elogio per la qualità dei prodotti a km zero

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COOPERAZIONE

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Ue.Coop la spinta per battere la crisi Andrea Ragazzini Referente Provinciale UE.COOP

Martedì 8 ottobre prima convention nazionale a Roma

Si terrà martedì 8 ottobre a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica (sala Sinopoli) la prima Convention nazionale di UE.COOP, l’Unione Europea delle Cooperative promossa dalla Coldiretti. E’ il Presidente Sergio Marini a rivolgere l’invito a tutte le cooperative che stanno prendendo parte a questo fondamentale passaggio, vitale per l’economia e per il Paese: “Abbiamo da poco terminato gli incontri territoriali che hanno visto la partecipazione di migliaia di cooperatori che, come Te, hanno creduto in UE.COOP quale nuovo e moderno soggetto di rappresentanza, capace di coinvolgere tutti coloro che desiderano dare un fattivo contributo alla costruzione di un modello di sviluppo solidale, democratico e pluralista per il nostro Paese” scrive Marini ai rappresentanti delle cooperative diffuse su tutto il territorio nazionale. “E’ stata un’esperienza straordinaria – aggiunge nella lettera, inviata in data 11 settembre 2013 – che ha visto anche la partecipazione dei maggiori rappresentanti delle istituzioni territoriali nonché degli esponenti del mondo sociale e produttivo”. “Molto ancora resta da fare per costruire la nostra casa” rimarca il Presidente, nell’invitare tutti i cooperatori alla convention nazionale di ottobre. “Sarà quello il momento per mettere a sistema i preziosi contributi emersi durante gli incontri regionali con concrete azioni che realizzeremo insieme nei prossimi mesi, oltre ad avviare la fase assembleare di UE.COOP”. L’atteso appuntamento giunge a conclusione dei venti incontri regionali che hanno dato avvio in tutte le regioni d’Italia al cammino di UE.COOP, con la partecipazione delle circa 4000 cooperative aderenti, accanto a oltre un migliaio di cooperative non aderenti (la metà delle quali ha già presentato domanda di adesione). “E’ stata un’esperienza straordinaria – ha sottolineato il Presidente Sergio Marini –. Straordinaria è stata la vivacità, la forza partecipativa e propositiva rinvenuta anche nelle centinaia di interventi dei rappresentanti delle cooperative stesse. Una conferma di quanto fosse atteso e di quanta strada farà questo nuovo e moderno soggetto della rappresentanza che di fatto apre una nuova stagione di fiducia e prospettiva per l’intero Paese. Una “Italia che fa l’Italia” – ha il

Sergio Marini, Presidente di Ue.Coop e di Coldiretti, a Milano in occasione dell'assemblea di Ue.Coop Lombardia

ribadito il Presidente di Ue.Coop – dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo”. In Lombardia l’incontro si è svolto a Milano, in piazza Città di Lombardia, presso l’auditorium Testori, gremito, con la presenza tra gli altri, accanto al Presidente Nazionale di Coldiretti e di UE.COOP Sergio Marini, del Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, e del Presidente della Regione Roberto Maroni. A tutti gli incontri sono intervenuti i maggiori rappresentanti delle istituzioni territoriali, Presidenti e Giunte regionali e provinciali, Sindaci, Prefetti ed esponenti del mondo sociale e produttivo. Cremonese

Coltivatore


OVE SIAMO I COME ADERIRE I ESTRATTO DELLO S 13 NUMERO 4

COOPERAZIONE

agosto-settembre - 2013

I buoni motivi per aderire a Ue.Coop L’Associazione Nazionale per le Imprese Cooperative denominata “UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE”, in breve “UE. COOP”, garantisce la rappresentanza, l’assistenza, la tutela e la revisione del movimento cooperativo ed esercita sugli enti ad essa aderenti la vigilanza ed ogni altra funzione stabilita dalle leggi vigenti. Ecco i buoni motivi per aderire a UE.COOP: 1. VOGLIAMO ESSERE VICINI ALLE COOPERATIVE E AI LORO TERRITORI Stiamo strutturando una rete di servizi in tutta Italia, in grado di rispondere ai bisogni delle cooperative e utili alla loro crescita sui territori, secondo i principi di sussidiarietà e i valori di prossimità. Ciò anche per favorire la creazione di nuova imprenditorialità e occupazione, valorizzando i territori nei settori del made in Italy (agroalimentare, turismo, cultura, artigianato, ambiente e servizi). In forma gratuita saranno attivati servizi per: - Analisi aziendale, societaria e finanziaria; - Analisi economica e di mercato; - Consulenza e orientamento al mercato; - Consulenza legale; - Assistenza nella stipula degli accordi economici, patti e contratti sindacali collettivi; - Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese; - Informazione e coordinamento sulle provvidenze provinciali, regionali, nazionali e comunitarie; - Servizi “innovativi” (informatici, marketing, management, ecc.) di cui difficilmente le cooperative dispongono a causa di un deficit di risorse professionali e organizzative.

4. VOGLIAMO ESSERE UNA STRUTTURA LEGGERA CHE NON GRAVERA’ SUI BILANCI DELLE COOPERATIVE L’Associazione UE.COOP non intende gravare sulle cooperative per la gestione della propria struttura e dei propri Organi. Infatti per il primo triennio di adesione, UE.COOP chiederà una quota associativa di 50 euro annue alle cooperative socie, evitando così costi che non sono più sopportabili da parte delle imprese cooperative. 5. VOGLIAMO SVOLGERE UN QUALIFICATO SERVIZIO DI REVISIONE Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs n. 220/2002, effettuiamo un attento servizio di Revisione annuale o biennale a favore di tutte le cooperative associate per il tramite di un numeroso gruppo di Revisori abilitati che operano sull’intero territorio nazionale, andando ben oltre il mero adempimento obbligatorio. Sempre nel rispetto del Decreto, le cooperative versano il costo del servizio, come da deliberazione Ministeriale e nessun costo aggiuntivo sarà richiesto da UE.COOP. 6. VOGLIAMO FAR CRESCERE LE COOPERATIVE E IL PAESE L’Associazione si impegnerà a sostenere il protagonismo delle imprese cooperative in progetti per l’integrazione delle filiere, lo sviluppo di nuove forme di commercializzazione, lo sviluppo di contratti di rete, la creazione di sinergie intersettoriali, la promozione di nuovi modelli di sviluppo economico e la realizzazione di progetti pilota.

  

7. VOGLIAMO VALORIZZARE IL RUOLO DELLE COOPERATIVE 2. VOGLIAMO FAVORIRE L’ACCESSO AL CREDITO Vogliamo valorizzare il ruolo della cooperazione nei confronti DELLE IMPRESE COOPERATIVE E DEI LORO SOCI del mercato, con l’obiettivo di aumentare le ricadute econoStiamo attivando un servizio per fornire una attenta analisi e miche positive e sociali nei confronti dei soci. Vogliamo svi supporto per l’accesso al credito. luppare iniziative volte a costituire la base d’aggregazione di A breve costituiremo una nostra banca di credito cooperativo una pluralità di cooperative con uguali o diversi interessi ma per favorire l’utilizzo di ogni strumento finanziario rivolto con l’obiettivo unitario della crescita, per un pieno e corretto  alle imprese cooperative e ai soci cooperatori anche con l’im- utilizzo dello strumento cooperativo. portante ausilio e coinvolgimento di Creditagri Italia, che ha  attivato un fondo speciale di garanzia e specifici plafond di 8. VOGLIAMO ASCOLTARE E DARE RISPOSTE credito destinati a riposizionare il debito di breve termine nel Vogliamo ascoltare le esigenze delle cooperative e le loro  medio-lungo periodo anche attraverso forme di garanzia a aspettative per dare poi risposta ai loro bisogni economici ed prima istanza controgarantite dallo Stato. occupazionali. Vogliamo essere un nuovo interlocutore serio,  affidabile, trasparente e di riferimento per tutti i settori in cui 3. VOGLIAMO RAPPRESENTARE GLI INTERESSI VERI le cooperative operano. Vogliamo essere portatori e strumento DELLE COOPERATIVE E DEI SOCI di raccordo, progettualità comune, scambio di idee e di espe L’Associazione rappresenta gli interessi economici delle rienze fra imprese. Cooperative associate e dei loro Soci, nei confronti del mondo  politico e istituzionale, dell’intera Società, delle forze sociali e 9. VOGLIAMO FAR TORNARE PROTAGONISTE culturali, delle autorità locali e delle organizzazioni sindacali. LE COOPERATIVE  Per quanto attiene il settore primario, l’Associazione conterà Vogliamo che le cooperative, per il tramite dei loro soci, torsulla forte collaborazione di una grande Organizzazione come nino ad essere protagoniste del futuro dell’economia italiana  Coldiretti. Un impegno particolare sarò assunto per rappre- coniugando in termini innovativi la mutualità e la responsabisentare e tutelare gli interessi delle Cooperative in Europa e lità sociale con la capacità di affermarsi sul mercato di ogni all’estero. impresa. 

Cremonese il  Coltivatore


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CREDITAGRI ITALIA

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Aldo Bellandi Segretario CreditAgri Cremona e Lodi

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Banche e Imprese: firmato nuovo “Accordo per il credito 2013”

Al via nuove misure per le Pmi condivise dall’ABI e dalle Associazioni delle imprese Un nuovo accordo in favore delle Pmi italiane è stato firmato a Roma dall’ABI – con Coldiretti tra i primi firmatari – con operatività dal mese di settembre. Considerata l’attuale congiuntura economica, all’interno della quale non si attenuano le tensioni finanziare delle imprese, l’ABI e le Associazioni delle imprese hanno aggiornato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzando maggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quelle Pmi che, per quanto economicamente sane, manifestano un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato in conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effetto della crisi economica.

Imprese beneficiarie • Possono beneficiare delle operazioni previste dal presente accordo le pic-

cole e medie imprese (PMI) operanti in Italia, così come definite dalla normativa comunitaria, appartenenti a tutti i settori. • Le PMI, al momento di presentazione della domanda, non devono avere posizioni debitorie classificate dalla banca o dall’intermediario finanziario vigilato come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso (imprese “in bonis”). • Le PMI beneficiarie sono quelle con una temporanea tensione finanziaria generata dalla congiuntura economica riscontrabile, ad esempio e in via non esaustiva, per la presenza di uno o più dei seguenti fenomeni: 1) riduzione del fatturato; 2) riduzione del margine operativo rispetto al fatturato;

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3) aumento dell’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato; 4) riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale.

Operazioni di sospensione dei finanziamenti In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”. Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario delle imprese che non abbiano già usufruito di analogo beneficio concesso ai sensi delle “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012. È dunque possibile sospendere nuovamente finanziamenti già sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto 2009.


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CREDITAGRI ITALIA

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Operazioni di allungamento dei finanziamenti È prevista la possibilità: a) di allungare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo; b) di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili; c) di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione. Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensi dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione.

Operazioni di allungamento della durata dei mutui • Sono ammissibili alla richiesta di allungamento i mutui che: 1) risultino

CreditAgri

COLDIRETTI

in essere alla data della firma del presente accordo e; 2) non abbiano fruito di analogo beneficio ai sensi dell’Accordo per il credito alle PMI del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle PMI” del 28 febbraio 2012.

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qualità della garanzia nonché il merito creditizio dell’impresa richiedente.

• La banca valuterà l’eventuale variazione del tasso di interesse che, in caso di incremento, non potrà comunque essere superiore all’aumento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’iniziale erogazione. L’incremento del tasso d’interesse non potrà di norma superare il livello di 200 punti base.

• Le operazioni di allungamento saranno realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario qualora l’impresa richiedente, entro 12 mesi dall’ottenimento dell’allungamento richiesto, avvii alternativamente: 1) processi di effettivo rafforzamento patrimoniale, attraverso apporti dei soci ovvero di soggetti terzi, rilevando a tal fine anche tutti gli incrementi validi ai fini ACE; 2) processi di aggregazione, realizzati in qualsiasi forma, volti al rafforzamento del profilo economico e/o patrimoniale. In caso di mancato avvio, nel termine previsto, di uno dei due processi anzidetti, la banca si riserva la facoltà di rivedere il tasso d’interesse sull’operazione di allungamento, secondo quanto specificato nel relativo contratto.

• La prestazione di garanzie aggiuntive sull’operazione di finanziamento sarà valutata dalla banca ai fini di mitigare o annullare possibili incrementi del tasso, considerando la misura e la

Per ogni ulteriore informazione, e per tutta la consulenza del caso, CreditAgri Coldiretti è a disposizione degli imprenditori agricoli.

• Il periodo massimo di allungamento dei mutui è pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento. In ogni caso, il periodo di allungamento non sarà superiore a 3 anni per i mutui chirografari e a 4 anni per quelli ipotecari.

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DATORI DI LAVORO

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Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

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Collaboratori familiari: niente contributi se l'attività é occasionale

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha emanato la lettera circolare n. 1078/2013 con le indicazioni, ai propri ispettori, relativamente ai collaboratori familiari nei settori dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Possibilità per l’imprenditore di utilizzare l’attività dei familiari, già titolari di altro rapporto di lavoro, pensionati o soggetti che non svolgano tale attività in modo prevalente o continuativo, a titolo di collaborazione meramente occasionale, senza necessità di assolvere gli obblighi nei confronti dell’Istituto previdenziale competente. L’intera circolare ruota sul presupposto che la variabile “occasionalità” rappre-

senta l’elemento derimente al fine di escludere l’obbligo di iscrizione all’Ente previdenziale rispetto all’attività svolta, a titolo gratuito, dal familiare, che si articola nel vincolo coniugale, di parentela e di affinità. La circolare definisce ambiti e termini della occasionalità entro i quali può non insorgere l’obbligo contributivo, infatti: • l’attività deve essere svolta per un massimo di 720 ore nell'anno solare (90 giorni, intesi come frazionabili in ore) e se effettuata per un tempo maggiore la prestazione va dimostrata dal personale ispettivo mediante la rigorosa acquisizione di elementi di natura documentale o testimo-

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niale, in assenza dei quali non potrà ritenersi provato il superamento del limite dei 90 giorni ovvero delle 720 ore annue; • la genuina occasionalità della prestazione del collaboratore a prescindere dalla contestuale presenza del titolare nei locali dell'azienda ove impegnato in altre attività. In via prioritaria vengono individuate due categorie di familiari per i quali l'obbligo contributivo viene meno: • il pensionato - familiare in quanto l'attività prestata è solo occasionale e legata allo "spirito di solidarietà" che caratterizza il lavoro gratuito in ambito familiare e che trova nel pen-


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DATORI DI LAVORO

sionato la figura più emblematica; • familiare già occupato a tempo pieno presso altro datore di lavoro, che, quindi, presta in modo residuale e limitato il proprio lavoro nell'azienda di famiglia.

come figli di fratelli e sorelle, i pronipoti intesi come figli dei nipoti di 2° grado. • di 4° grado - i cugini, i pronipoti (figli di nipoti da parte di fratelli e sorelle), i prozii (fratelli e sorelle dei nonni).

Sulla questione della gratuità si rammenta che è considerato riconoscimento di corrispettivo anche l’elargizione di beni in natura, facendo così venir meno uno dei requisiti essenziali del particolare rapporto: occasionalità, gratuità e stato di parentela.

Quanto agli affini, sono i parenti del coniuge, ed il grado di affinità è lo stesso con cui questi soggetti sono parenti del coniuge.

VINCOLO DI PARENTELA Relativamente al vincolo di parentela, si riconduce in linea generale nell’ambito delle collaborazioni occasionali, escluse dagli adempimenti di carattere previdenziale, quelle instaurate tra il titolare dell’azienda, oltre che con il coniuge, con i parenti e gli affini entro il terzo grado, salva la specifica disposizione applicabile nel settore agricolo che contempla i rapporti di parentela e affinità fino al quarto grado. In proposito si ricorda che sono parenti: • di 1° grado - i genitori e i figli; • di 2° grado - i nonni, i fratelli e sorelle, i nipoti intesi come figli dei figli; • di 3° grado - i bisnonni, gli zii (fratelli e sorelle dei genitori), i nipoti intesi

COLLABORAZIONI FAMILIARI NON OCCASIONALI TIPOLOGIE CONTRATTUALI La circolare affronta anche la questione che nella realtà imprenditoriale la prestazione sia resa con riconoscimento di corrispettivo, tanto per il coniuge che per parenti ed affini, pertanto è legittimo un inquadramento con differente tipologia contrattuale, quali: il contratto di lavoro subordinato, autonomo o mediante i voucher. Nulla vieta, infatti, che il titolare dell’azienda possa avvalersi dell’ausilio del collaboratore familiare, instaurando con lo stesso un vero e proprio rapporto di lavoro dietro corrispettivo di un trattamento economico. In tali casi, al contrario, il problema che potrebbe porsi è quello del disco-

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noscimento dello specifico rapporto di lavoro instaurato. Anche in questo caso è fatto obbligo all’Ispettore di provare tale disconoscimento sulla base di un’analitica attività istruttoria basata su una puntuale acquisizione e verifica di elementi documentali e testimoniali. Generalmente la fattispecie più frequente riguarda soggetti assunti come lavoratori subordinati esclusivamente per beneficiare di prestazioni quali la disoccupazione e la maternità, in questa ipotesi si predisporrà l’attività ispettiva. Qualora tanto sopra non fosse, al fine di evitare problemi in occasione di accessi ispettivi, per il datore di lavoro è opportuno: - gestire con rigore il LUL e tutti gli adempimenti obbligatori; - prevedere la corresponsione del corrispettivo con modalità tracciabili (bonifico bancario); - rispetto assoluto dell’orario di lavoro; - formalizzare con atto scritto tutti gli eventi relativi alle assenze: richieste e conseguenti autorizzazioni per ferie, festività, permessi etc.); - in generale, soprattutto in presenza di altri dipendenti, utilizzare nei confronti del parente il medesimo rigore utilizzato per gli altri lavoratori per attestare che nella gestione del potere direttivo non vi sono di fatto differenze tra gli uni e l’altro.


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FISCALE

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Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

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Bonus Riqualificazione energetica e Ristrutturazioni edilizie

Nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013 è stato pubblicato il decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013, che si prefigge lo scopo di fornire un’adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale. Il decreto in oggetto prevede, all’art. 14, l’incremento della detrazione al 65 per cento unitamente alla proroga della scadenza al 31 dicembre 2013 relativamente alle spese di riqualificazione energetica. La suddetta scadenza è protratta fino al 30 giugno 2014 con riferimento alle spese sostenute per interventi su parti comuni dei condomini o l’integralità delle unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Sempre in tema di detrazioni, l’art. 16, comma 1, del decreto in commento dispone la proroga, al 31 dicembre 2013, del termine in scadenza (30 giugno 2013) dell’aumento dal 36 al 50 per cento della detrazione IRPEF di cui all’art. 16-bis del TUIR, relativa alle spese di ristrutturazione edilizia, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro (il regime ordinario prevede una soglia di 48.000 euro) per ogni unità immobiliare.

La disposizione contenuta nel comma 2, dell’art. 16, prevede una detrazione del 50 per cento per le ulteriori spese documentate sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo complessivo non superiore a 10.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali. Relativamente al cosiddetto “bonus mobili” si specifica che : • le spese detraibili sono quelle sostenute a partire dalla data di entrata in vigore del decreto (ovvero il 6 giugno 2013), • le spese sono ammesse solo nel caso di contestuali interventi di recupero, che devono già essere iniziati prima dell’acquisto dei mobili, indipendentemente dalla data di pagamento, • con la conversione in legge oltre alle spese relative ai mobili sono state ammesse a detraibilità anche le spese per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, sempre finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato, • anche queste spese devono essere sostenute con bonifico, • il limite massimo di 10.000 euro si riferisce alla singola unità immobiliare indipendentemente dal numero dei soggetti paganti.

In sede di conversione in legge del suddetto decreto sono state apportate alcune modifiche. In particolare si prevede l’innalzamento della detraibilità al 65% anche per le spese di ristrutturazione degli immobili situati in zone ad alta pericolosità finalizzati all’adozione di misure antisismiche, con validità fino al 31 dicembre 2013. In un primo tempo erano escluse dall’agevolazione per riqualificazione energetica le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, ma in sede di conversione sono state reincluse anche queste spese (a questo proposito rimangono dubbi sull’effettiva entrata in vigore della detraibilità di queste spese). Si ricorda che tutte le spese oggetto di detraibilità, sia per ristrutturazione edilizia, sia per riqualificazione energetica, devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risultino il codice fiscale del soggetto che paga, il codice fiscale o partita Iva del soggetto beneficiario e la causale del versamento.

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FISCALE

NUMERO 4

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Modello 730: sono sempre più coloro che lo possono fare La conversione in legge del D.L. n.69/2013 (cosiddetto “decreto del fare”) amplia la possibilità di compilazione del modello 730 anche a vantaggio dei contribuenti con redditi di lavoro dipendente e assimilati anche se non hanno un sostituto d’imposta che può portare a termine le operazioni di conguaglio. Nello specifico il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 22/08/2013 così dispone: La dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2012 può essere presentata utilizzando il modello 730/2013, dal 2 al 30 settembre 2013, se dalla stessa risulta un esito contabile finale a credito, dai soggetti con redditi di lavoro dipendente e assimilati

in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio. Le somme risultanti a credito dal prospetto di liquidazione, al netto degli importi dovuti a titolo di acconto nonché della parte di credito già utilizzata o che si intende utilizzare in compensazione per il pagamento di imposte non liquidate nella dichiarazione mod. 730, sono rimborsate dall’Agenzia delle entrate. I rimborsi sono effettuati sulla base dei dati trasmessi dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale, ferme restando le successive ordinarie attività di controllo sulle dichiarazioni. Non si erogano i rimborsi di importo non superiore a dodici euro.

A partire dall’anno prossimo potranno fare ricorso al modello 730/2014, relativo ai redditi del 2013, tutti i contribuenti con redditi di lavoro dipendente e assimilati indipendentemente che abbiano un sostituto d’imposta o meno e indipendentemente che la dichiarazione chiuda con un credito o un debito, in quest’ultimo caso il contribuente dovrà effettuare il pagamento con delega F24. Quindi, in sostanza, anche chi al momento non ha un lavoro oppure ha un lavoro a progetto o lavora come colf o badante e non è titolare di pensione può fare ricorso al modello 730 anziché compilare il modello Unico (per quest’anno solo se la dichiarazione termina con un credito e solo dal 2 al 30 settembre).

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AGRICOLTURA IN CLASSE

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Tutti a Scuola di Salute Gli alunni tornano sui banchi di scuola con il progetto didattico “Agribenessere” Giacomo Maghenzani Segretario Giovani Impresa

La lotta all’obesità (con l’invito a scelte alimentari che premino la genuinità, la stagionalità, “l’italianità”), l’attenzione all’ambiente (con i percorsi “Sorella acqua” ed “Educare alla sostenibilità”), la promozione e la tutela del vero Made in Italy (con le proposte “W l’agricoltura”, “Km zero!” , “L’etichetta, nostra alleata”), e ancora la conoscenza del territorio e della nostra storia (attraverso il cammino “W la tradizione”). Ecco alcuni dei temi proposti dal progetto didattico Agribenessere…a Scuola di Salute, rivolto da Coldiretti Cremona – puntuale, come ogni anno a settembre – alle Scuole del territorio, di ogni ordine e grado. Lo scorso anno sono stati oltre mille gli alunni incontrati da Coldiretti Cremona nell’ambito del progetto didattico, nato come un invito – rivolto ai più piccoli, ma naturalmente da estendere ad insegnanti e famiglie – a riscoprire il valore di uno stile di vita sano, che coniughi corretta alimentazione, regolare attività fisica, e naturalmente l’incontro con il mondo rurale, capace di offrire il verde della campagna, i sapori della dieta mediterranea, le attività e le storie che uniscono tradizione e modernità. I progetti prevedono visite in fattoria didattica, in agriturismo, negli agrinido, presso i Mercati di Campagna Amica, così come ‘sopralluoghi’ presso aziende agricole che hanno puntato sulle energie rinnovabili, nel segno della multifunzionalità e della sostenibilità. L’obiettivo è favorire l’incontro con gli imprenditori

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agricoli, che raccontano la propria attività e conducono i ragazzi alla scoperta delle eccellenze dell’agricoltura Made in Cremona e Made in Italy. Ecco i percorsi proposti alle classi, nell’ambito del progetto didattico:

W L’AGRICOLTURA

L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti) rivela il vero volto della moderna agricoltura: le tecnologie, la professionalità, il rapporto impresa-mercato, la multifunzionalità, il valore dei prodotti agricoli. Gli alunni avranno modo di raccogliere le esperienze di donne e uomini che hanno scelto la vita in campagna.


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AGRICOLTURA IN CLASSE

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W LA TRADIZIONE

L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti consente di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parlerà delle antiche pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del baco da seta), con possibilità di approfondire le testimonianze con una giornata in fattoria o una visita al museo della civiltà contadina.

OBESITÀ? NO GRAZIE!

L’incontro con agricoltori ed esperti di alimentazione consente di analizzare i corretti comportamenti a tavola, ricevendo utili ‘consigli del benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il tutto corredato da una sana attività fisica.

di visita ad aziende agricole dotate di impianti di energia rinnovabile (biogas, biomasse, pannelli fotovoltaici, ecc.). Sono previsti interventi tesi ad educare a comportamenti che, nella vita quotidiana, contribuiscono al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA

L’incontro con agricoltori ed esperti di educazione alimentare mostrerà l’utilità dell’etichetta, evidenziando l’importanza di conoscere l’origine dei prodotti. La proposta potrà includere una visita al Mercato di Campagna Amica o ad uno dei Punti Campagna Amica, la prima

EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ

Agricoltura fa rima con Ambiente. Il percorso è dedicato alla “produzione di energia dai campi”, con possibilità

grande rete nazionale per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no ogm.

SORELLA ACQUA

Per conoscere l’acqua e suoi utilizzi Coldiretti propone incontri con addetti all’irrigazione e con responsabili delle rogge, che illustreranno il mondo dell’irrigazione con le sue “reti”, regole e tradizioni. Sono incluse visite ad impianti idrici. Sarà un’occasione per riflettere sul valore della risorsa acqua. Si vedrà, inoltre, come l’agricoltura contribuisca a modellare (e tutelare) il paesaggio.

Con il progetto didattico grande concorso

W IL MADE IN ITALY Immagini e video dell’esperienza vissuta con Agribenessere

KM ZERO!

Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di gas serra) o l’acquisto di cibi con minori imballaggi. Saranno proposte le esperienze delle imprese agricole “a km zero” e una visita al Mercato di Campagna Amica.

agosto-settembre - 2013

E’ la grande novità legata al progetto “Agribenessere” edizione 2013/2014: la prima edizione del concorso “W il Made in Italy”, rivolto a giovani fotografi e aspiranti registi. Coldiretti Cremona chiede agli alunni di raccontare – attraverso una fotografia o un breve video anche realizzati con il cellulare – l’avventura condivisa con la propria classe nell’ambito del percorso al quale si prenderà parte. Il regolamento del concorso è sul sito www.cremona.coldiretti.it (per ogni ulteriore informazione: tel. 0372 499814). I vincitori del concorso – nella sezione “fotografie” e nella sezione “video” – saranno premiati in occasione della grande festa finale, prevista a chiusura del progetto didattico, alla quale sono invitate tutte le classi che nel corso dell’anno prenderanno parte ad Agribenessere…a Scuola di Salute.

Domenica 29 settembre - Fattorie didattiche a porte aperte Una domenica in fattoria didattica, immersi nel verde, alla scoperta dei tanti animali, delle molteplici attività e dei sapori unici che contraddistinguono la vita in campagna. E’ questa la proposta che le fattorie didattiche del territorio rivolgono a bambini, genitori, scolaresche, nell’ambito dell’iniziativa “Fattorie didattiche a porte aperte”, fissata per domenica 29 settembre. Con grande entusiasmo e un ricchissimo corredo di idee e percorsi, le imprese agricole di Coldiretti Cremona hanno aderito a questo ‘open-day’ promosso dall’Assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia in collaborazione con le Associazioni agrituristiche. Le aziende di Coldiretti sono pronte a cogliere e valorizzare appieno questa ulteriore occasione per avvicinare bambini, genitori e nonni alla vera agricoltura Made in Italy. Ci saranno proposte per tutte le età e per tutti i gusti: la mappa delle attività e degli indirizzi può essere richiesta agli Uffici Coldiretti oppure scaricata direttamente dal sito della Regione Lombardia, Assessorato all’Agricoltura. Gli indirizzi, le proposte e tutte le indicazioni relative alle fattorie didattiche cremonesi aderenti all’iniziativa sono sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

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PATRONATO EPACA

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agosto-settembre - 2013

Infortuni in agricoltura, i chiarimenti dell’INAIL Damiano Talamazzini Resp. Provinciale Patronato Epaca

INAIL ha diramato una nota recente al fine di fornire chiarimenti in merito alla tutela di eventi infortunistici occorsi a coltivatori diretti nello svolgimento di attività imprenditoriali o per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari facendo specifici riferimenti a sentenze della Corte di Cassazione emanate nel corso degli ultimi anni. Nell’ambito dello svolgimento di attività imprenditoriali, la giurisprudenza ha spesso confermato che la protezione assicurativa riguarda esclusivamente ciò che costituisce esecuzione di “opera manuale”, incluse le attività prodromiche o strumentali, ma con esclusione di ogni altra operazione che sia solo marginalmente o indirettamente ad essa collegata; nel caso di lavoratori autonomi, quindi, la tutela non riguarderebbe quella parte di attività che può definirsi più propriamente “imprenditoriale”. Nell’ambito di tutela dei coltivatori diretti, però, tale concetto si estende anche ad attività manuali diverse da quelle strettamente agricole purchè si tratti di lavorazioni connesse, complementari od accessorie all’attività principale. L’INAIL, pertanto, definisce la connessione quando l’evento infortunistico occorre in occasione di lavorazioni eseguite nell’interesse e per conto dell’azienda agricola, per un migliore utilizzo dei suoi beni e rientrando così nel suo normale ciclo produttivo. Vengono, pertanto, sottolineati tre importanti ambiti entro i quali opera la tutela Inail per i lavoratori agricoli, dipendenti ed autonomi, ulteriori rispetto al lavoro nei campi: 1) infortuni occorsi nello svolgimento di attività connesse; 2) infortuni avvenuti sul luogo di lavoro durante le pause lavorative e/o con modalità di rischio ulteriori create dal lavoratore stesso e giustificate dalle disagiate condizioni lavorative

agricole; 3) infortuni avvenuti nell’ambito domestico, in atti legati funzionalmente al lavoro agricolo. E’ evidente, dunque, che la copertura assicurativa del rischio infortunistico è fondata sullo svolgimento di attività fisiche manuali e concrete proprie dell’agricoltura, o a queste strettamente connesse, funzionali o strumentali. La tutela si estende, però, anche all’attività di commercializzazione e distribuzione diretta dei prodotti e, più in generale, a quelle interferenti con l’ottimizzazione della coltivazione agricola, in quanto complementari a questa attività.

Trasporto documentazione per la contabilità

Si tratta di una delle questioni maggiormente dibattute negli ultimi anni con l’INAIL; bisogna quindi prestare estrema attenzione nella trattazione di queste situazioni stante il tenore “definitivo” delle indicazioni fornite dall’Istituto anche in ragione di una sentenza della Corte di Cassazione, la quale, decidendo sulla fattispecie di un agricoltore che subiva un infortunio mentre stava trasportando documentazione presso l’ufficio di un commercialista e, quindi, al di fuori di ogni contesto produttivo, ha voluto evidenziare il principio secondo il quale “in tema di indennizzabilità dell’infortunio occorso a lavoratore autonomo, la tutela assicurativa non riguarda quella parte di attività non attinente al momento lavorativo-esecutivo, bensì a quello organizzativo-imprenditoriale dell’attività economica dell’azienda; ne consegue che l’estensione della tutela agli infortuni in itinere può riguardare gli spostamenti del lavoratore al fine di acquistare e/o vendere i beni direttamente necessari per la produzione, ma non anche quelli finalizzati alla consegna di beni necessari per l’organizzazione amministrativa e contabile”. INAIL ha, pertanto, indicato alle proprie Sedi che da questa sentenza conseil

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gue, ad esempio, che i momenti della denuncia, della tenuta e della contabilizzazione dei guadagni derivanti dall’esercizio dell’attività agricola (a fini fiscali, creditizi, del risparmio ecc.), che pur rilevano inscindibilmente con l’attività di gestione imprenditoriale dell’agricoltura, non hanno alcun collegamento materiale con l’attività agricola strettamente intesa.

Autoconsumo

Per quanto riguarda la tutelabilità degli infortuni occorsi durante attività svolte unicamente per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari, INAIL, e la giurisprudenza, si è attestata sul principio, secondo il quale l’attività agricola di produzione è tutelata indipendentemente dalla destinazione finale dei prodotti. Al riguardo, il discrimine rilevante ai fini dell’indennizzabilità dell’infortunio è rappresentato dalla distinzione tra attività di produzione e attività di trasformazione dei prodotti. Infatti, la prima rientra comunque nell’ambito della tutela, mentre la seconda è oggetto di copertura soltanto se caratterizzata dall’imprenditorialità intesa come destinazione al mercato dei prodotti del fondo, dovendosi, invece, ritenere esclusa se destinata ad uso personale. A titolo di esempio, la nota Inail cita il caso di un agricoltore che alleva uno o più suini: l’attività di allevamento è tutelata, senza che abbia rilevanza la distinzione tra animali destinati all’alienazione e animali destinati al consumo personale. Una volta che sia stato, però, individuato il capo destinato al consumo personale, l’attività di trasformazione delle carni non è tutelata, essendo venuta meno ogni connessione, sia pure indiretta, con l’attività protetta. Viene pertanto esclusa l’indennizzabilità dell’evento che si sia verificato mentre l’agricoltore stava trattando parte di un suino da destinare ad uso domestico.


AVVISO ALLE IMPRESE – AVVISO ALLE IMPRESE – AVVISO ALLE IMPRESE

COLDIRETTI

In caso di infortunio va fatta subito la segnalazione ai nostri Uffici I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste, entro il termine di due giorni, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL. Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti

sanzioni.

Per evitare qualsiasi rischio, Coldiretti sottolinea quanto sia importante presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA, dove si provvederà

a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

Le sedi del Patronato Epaca IN PROVINCIA DI CREMONA: CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 SORESINA Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 CREMA Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

Cerca la nostra pagina sul sito internet: www.cremona.coldiretti.it

Scrivici all'indirizzo e.mail: epaca.cr@coldiretti.it


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TERRITORIO

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Una vittoria di Coldiretti

Pescarolo, soddisfazione per la riapertura del ponte sull’Aspice” Il nostro pressing, al fianco degli agricoltori e dell’intera comunità, ha dato i frutti sperati, con il riavvio della circolazione sul nuovo manufatto “La riapertura del ponte sull’Aspice, con il ripristino della circolazione, è un fatto importante, atteso dagli imprenditori agricoli, che nei mesi scorsi si sono fatti interpreti e portavoce dell’intera comunità di Pescarolo, nel denunciare i disagi causati dalla chiusura della strada provinciale 3, nel tratto per Gabbioneta, e nel chiedere che non si rimandasse oltre un intervento considerato necessario ed urgente, tanto per le imprese agricole quanto per tutti i residenti nel territorio. Con soddisfazione eravamo presenti, martedì 23 luglio, alla riapertura del ponte, accanto all’Amministrazione Provinciale, rappresentata dal Presidente Massimiliano Salini e dall’Assessore alla pianificazione e coordinamento territoriale Giovanni

Leoni, e all’Amministrazione Comunale, con il Sindaco Franca Busio e l’Assessore ai lavori pubblici Graziano Cominetti”. A parlare è Coldiretti Cremona, nel sottolineare la positiva conclusione di una vicenda che si protraeva ormai da tempo, dal 22 gennaio con la chiusura al traffico della strada provinciale che collega Pescarolo a Gabbioneta (provvedimento adottato per motivi di sicurezza, alla luce della vistosa ‘crepa’ creatasi lungo un lato del manufatto), ed ancora prima, già negli ultimi mesi del 2012, quando sul vecchio ponte si circolava ad una sola corsia. “La sospensione della circolazione ha causato grandi disagi, tanto per i residenti quanto per chi ha allevamenti e terreni

Luglio 2013: il Presidente della Provincia Massimiliano Salini e il Sindaco di Pescarolo Franca Busio, accanto ai rappresentanti del tessuto produttivo, agricoltori in primis, rimuovono le transenne ed inaugurano il nuovo ponte sull’Aspice, riaprendo ufficialmente la circolazione lungo la strada provinciale 3 che collega Pescarolo a Gabbioneta

Coldiretti Cremona Informa la newsletter settimanale di Coldiretti Cremona Segnaliamo che tutte le informazioni in merito all’azione, alle battaglie, agli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono riportati sulla newsletter settimanale W l’Agricoltura - Coldiretti Cremona Informa, il “diario in posta elettronica” della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona, rivolto agli imprenditori agricoli (a tutte le imprese che, comunicando il proprio indirizzo di posta elettronica, hanno scelto di aderire al servizio), ma anche ai Comuni della provincia di Cremona, a tutte le Federazioni Coldiretti d’Italia, alle Associazioni dei consumatori, ai rappresentanti del tessuto economico e produttivo del territorio, a tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta. Per ricevere in posta elettronica la nostra newsletter è sufficiente rivolgere la richiesta all’Ufficio Stampa della Federazione (all’indirizzo: ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it). Il diario può inoltre essere sfogliato sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

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TERRITORIO

NUMERO 4

nella zona – ha testimoniato l’agricoltore Angelo Anselmi –. Per mesi il blocco del ponte ci ha costretti ad allungare di molto il percorso per accedere ai nostri campi. Passando da strade vicinali, che spesso non erano in condizioni ottimali. Naturale la nostra soddisfazione di fronte alla conclusione dei lavori che, a fine luglio, ci hanno riconsegnato un nuovo ponte e il ripristino della circolazione”. Raccogliendo le istanze giunte dagli agricoltori, da subito Coldiretti Cremona era intervenuta nella vicenda, chiedendo alle istituzioni di agire con efficacia e rapidità, superando quella situazione di stallo che si era venuta a creare per un ‘rimpallo’ delle competenze tra gli enti coinvolti (in primis

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Provincia di Cremona e Consorzio Dugali). Coldiretti Cremona era stata tra i promotori degli incontri in Provincia che avevano finalmente sbloccato la situazione. “Diamo atto alla Provincia di Cremona di essere intervenuta con determinazione e senso di responsabilità e ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al positivo esito della vicenda – sottolinea Coldiretti Cremona –. Dal canto nostro ci siamo impegnati a svolgere appieno una funzione di sensibilizzazione e pungolo, contribuendo, per quanto atteneva al nostro ruolo, ai passaggi che hanno condotto al superamento della situazione di stallo e alla soluzione del problema, a vantaggio dell’intera comunità”. (m.b.)

L’EFFICACIA

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Marzo 2013: Sopralluogo di Coldiretti Cremona presso il ponte sull’Aspice. Coldiretti, accanto agli imprenditori agricoli del territorio e all’intera comunità, denuncia i disagi causati dal blocco della circolazione e chiede alle Istituzioni che ci si attivi con rapidità per dare una soluzione al problema

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PENSIONATI COLDIRETTI

agosto-settembre - 2013

Pensionati, festa regionale a Morimondo: il nostro “album fotografico” E’ stata una giornata di festa e di amicizia, nel segno della preghiera, dell’incontro, della musica e del ballo, del piacere di ritrovarsi e visitare insieme un altro luogo significativo della nostra bella Italia. Così è stata l’edizione 2013 della “Festa regionale dei pensionati Coldiretti”, che durante l’estate si è svolta a Morimondo, nel milanese. Tanti sono stati i momenti significativi, condivisi dal folto gruppo di pensionati capitanati dal Presidente regionale Giovanni Rota.

Attraverso le fotografie, raccontiamo una giornata che si è aperta intorno all’altare, con la celebrazione della Santa Messa presso l’Abbazia di Morimondo, ed è proseguita con la consegna degli attestati alle coppie che hanno celebrato l’anniversario di matrimonio. I sapori tipici del territorio (gustati presso l’agriturismo Antica Cascina Pietrasanta a Magenta, frazione Pontevecchio) e le danze sull’aia sono stati gli altri ingredienti della riuscitissima iniziativa.

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L’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti sta ora preparando un altro atteso appuntamento: la tradizionale “gita d’autunno”, che si svolgerà in ottobre (si sta definendo la data) ed avrà per teatro la bella città di Pavia, con un percorso che toccherà vari tesori d’arte e di storia (come il Castello Visconteo, Piazza della Vittoria, la Chiesa di San Michele) per approdare alla magnifica Certosa. Per informazioni e adesioni è bene contattare la Segreteria dell’Associazione o il proprio Ufficio di Zona.


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TERRITORIO

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Nutrie, danni gravissimi I sopralluoghi e le riprese di Coldiretti documentano una situazione divenuta insostenibile

I gravissimi danni prodotti dalle nutrie nelle nostre campagne sono stati documentati e denunciati dalla Coldiretti nel corso dell’estate, anche attraverso alcune speciali puntate di “W l’Agricoltura”, la trasmissione che punta alla tutela e valorizzazione del vero Made in Italy, proposta dalla nostra Federazione sulle emittenti locali TeleColor e PrimaRete. Attraverso una serie di sopralluoghi (si è partiti dalla campagna cremasca, con l’obiettivo di proseguire nelle altre zone della nostra provincia, dacché il problema è fortemente presente nell’intero territorio) e di incontri con gli agricoltori, Coldiretti Cremona ha mostrato i gravi effetti della sempre più massiccia presenza delle nutrie, roditori che divorano le colture e danneggiano pesantemente argini e campi.

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Come evidenziato dagli agricoltori incontrati in questo percorso, la situazione non è più sostenibile e si rendono necessari interventi immediati e finalmente efficaci. Le fotografie che proponiamo in questa pagina sono state scattate nel percorso fra Trescore Cremasco e Postino di Dovera: come si può vedere, nei campi di mais si sono aperti degli “spiazzi” di vari metri, dove non resta più nulla, poiché tutte le pianticelle sono state divorate dalle nutrie. E non si tratta più solo di una “striscia” di terra immediatamente vicina ai corsi d’acqua, come avveniva qualche anno fa – testimoniano gli agricoltori –. Adesso le nutrie proseguono la loro azione in tutto il campo, arrivando a distruggere percentuali altissime del raccolto. Si aggiungano i danneggiamenti delle rive, che cedono per i tanti buchi prodotti dai roditori, e i gravi pericoli per la salute degli agricoltori (sia perché si lavora utilizzando un’acqua dove le nutrie portano infezione, sia perché i buchi nella terra possono causare incidenti con i mezzi agricoli). (m.b.) Cremonese

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TERRITORIO

agosto-settembre - 2013

“Filo diretto” tra agricoltura e territorio Campagna Amica protagonista a Ricengo Nel segno del “filo diretto” tra l’agricoltura e il territorio si è posta la partecipazione di Coldiretti Cremona alla quarta edizione della “Festa dell’agricoltura”, manifestazione tradizionalmente proposta in tempo d’estate dall’Amministrazione comunale di Ricengo, in collaborazione, tra gli altri, con il Parco del Serio e con l’Istituto di agraria Stanga. Volentieri Coldiretti Cremona ha accolto l’invito degli Amministratori ad essere presente a un’iniziativa che coniuga tradizione e amore per l’ambiente, promozione di una sana alimentazione e valorizzazione delle attività presenti sul territorio. Immersi nel verde del parco comunale, hanno così

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preso posto i gazebi gialli di Campagna Amica, con l’obiettivo di proporre alcuni dei genuini frutti di stagione: un’occasione per rendere sempre più nota e apprezzata la proposta del Mercato di Campagna Amica (che nel frattempo ha toccato “quota dieci”: tanti sono i Mercati puntualmente presenti nei comuni cremonesi). Tra gli stand, c’era anche quello dell’azienda agricola “Crema Green”, produttrice di tappeti erbosi eco-compatibili, distese verdi che nascono seguendo il processo più naturale, attestato dalla “certificazione di qualità”. Tra i protagonisti, anche tanti giovani imprenditori agricoli e studenti dell’Istituto di agraria Stanga di Crema, che con i loro “bolidi” (veri o formato modellino) hanno contribuito al successo della giornata. Tra sfilate di trattori e caroselli d’auto d’epoca, eccellenti prodotti a km zero e mostre di modellini dedicate agli strumenti agricoli, l’iniziativa ha regalato una domenica piacevole e di qualità a residenti e visitatori. La nostra cronaca prosegue attraverso le immagini. (m.b.)

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TERRANOSTRA - CAMPAGNA AMICA

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Agriturismi di Campagna Amica, ‘targa e video’ con Terranostra e Coldiretti Cremona Prosegue il “viaggio” tra gli Agriturismi di Terranostra Cremona, che oggi sono anche Agriturismi di Campagna Amica. Un unico marchio, che caratterizza l’appartenenza a una filiera agricola tutta italiana, garantita dagli imprenditori della Coldiretti. Attraverso la trasmissione tv W l’Agricoltura, in una serie di tappe che ci stanno conducendo alla scoperta del territorio, Coldiretti Cremona sta raccontando

la consegna delle “targhe” che attestano l’appartenenza degli agriturismi al circuito di Campagna Amica. Un’opportunità per far conoscere sempre meglio le nostre aziende, che si raccontano attraverso i volti degli imprenditori agricoli e la presentazione di prodotti e servizi. Ecco altre quattro tappe compiute durante l’estate, con i riflettori puntati su Le Puleselle di Ostiano, Apiflor di Pescarolo ed Uniti, Il Campagnino di Pessina Cremonese e Agriturismo Prola di Romanengo. Altre tappe, nelle prossime settimane. (m.b.)

W l’agricoltura Tutte le settimane la vera agricoltura è in tv Segnaliamo che “W l’Agricoltura”, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor. I principali video vengono anche riproposti sul nostro sito e possono essere rivisti su youtube.

www.cremona.coldiretti.it Il sito di Coldiretti Cremona

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona. coldiretti.it (in particolare, per avvisi e informazioni tecniche utili agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, le quotazioni mercati, il bollettino diabrotica, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.

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IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA II prodotti prodotti a a km km zero zero direttamente direttamente dagli dagli Agricoltori Agricoltori ai ai Consumatori Consumatori

Tutti gli appuntamenti CREMONA

Al Foro Boario, il venerdì mattina

SORESINA

Davanti al Palazzo Comunale, il lunedì

SONCINO In via Longobarda, il martedì

CASALMAGGIORE In Piazza Turati, il sabato

VESCOVATO In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE In via Garibaldi, il sabato

PIZZIGHETTONE Al “Torrione del guado”, il giovedì

CREMA Via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese

(Evento: domenica 29 settembre Festival della zucca) (Evento: domenica 27 ottobre Una giornata del cavolo)

BAGNOLO CREMASCO In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, 29

Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm


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