CREMONESE
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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro
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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona
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ANNO 64 numero 5 settembre/ottobre 10
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Prezzo del latte e direttiva nitrati:
cosĂŹ si determina il futuro della zootecnia
Il Presidente Marini al Ministro Tremonti: "Non si aumentino i costi delle imprese" on chiediamo nuove misure in campo fiscale perché consideriamo il sistema fiscale agricolo il più avanzato. Occorre però che tale sistema sia mantenuto e con esso quelle misure che sono in vigore da decenni e che, se dovessero sparire, specie in un momento di crisi come l’attuale, avrebbero pesanti ripercussioni sulle imprese a causa dell’aumento dei costi del lavoro e di produzione. E’ quanto ha chiesto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel suo intervento conclusivo al X Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, facendo riferimento alla fiscalizzazione degli oneri sociali nelle aree svantaggiate, ai fondi per la bieticoltura e alle accise sul gasolio agricolo. In questo momento l’attenzione del Governo per il settore agricolo è importante anche a livello comunitario. Siamo – ha sottolineato Marini – nella fase cruciale della discussione sulla Riforma della Politica agricola comunitaria. A Tremonti chiediamo la massima attenzione nella difesa del bilancio agricolo a livello comunitario e a livello nazionale. Non vorrei, tuttavia, che a forza di parlare di politica agricola finissimo per morirci dentro. Il documento che abbiamo presentato qualche mese fa al Commissario Europeo all’Agricoltura Ciolos resta – ha continuato Marini – l’approfondimento più avanzato di discussione sul tema. Consigliamo quindi a tutti di leggerlo e da lì ripartire. A Cernobbio abbiamo anche parlato del progetto per una filiera agricola italiana e del suo stato di avanzamento con la presentazione dei vari accordi stipulati. Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto molta strada, dall’energia con il gruppo Maccaferri al tabacco con Philips Morris, dai Consorzi Agrari al credito, mentre da altri non sono venute proposte alternative concrete. Purtroppo questo paese si divide tra chi le cose le fa e chi “bastona” chi fa le cose – ha denunciato il Presidente della Coldiretti. Passando alla legge sull’etichettatura, speriamo vivamente che possa chiudere il suo percorso in settimana alle Camere, in attesa di aprire il confronto con la Ue. Vorrei però sottolineare che, se il nostro Paese è andato in procedura d’infrazione per 150 volte, potrebbe farlo, per un valido motivo, anche la 151esima. Il confronto con la Comunità – ha puntualizzato Sergio Marini – si può anche vincere. Siamo noi a doverlo fare perché solo noi abbiamo da difendere qualcosa, non certo gli altri Paesi. Sugli Ogm vorrei sottolineare come tutte le iniziative attuate, tutte le illegalità fatte e le pressioni esercitate da parte delle multinazionali non hanno sortito risultati. Gli italiani non li vogliono, gli agricoltori non li vogliono, i politici nemmeno, quindi anche il ministro Galan se ne faccia una ragione. La globalizzazione in passato non si è riusciti a governarla probabilmente per una mancanza di volontà. Oggi non la si governa perché mancano gli strumenti per poterlo fare. Sta di fatto che è costata tantissimo alla gente, anche perché quando vince il mercatismo sono i cittadini a pagarne le conseguenze. E se il mercatismo va troppo avanti a perdere sono anche i diritti, poiché vince l’offerta e non la domanda, e si finisce con l’essere preda di bisogni indotti e non reali. E perdono anche l’impresa e l’etica, non certo quelle imprese virtuali che fanno finanza pura e che se scompaiono non se ne accorge nessuno, tranne i poveracci che hanno investito su di esse. Quando vince il mercatismo e la politica è debole è più semplice far passare la delocalizzazione come internazionalizzazione delle imprese. Loro delocalizzano e noi gli diamo i soldi e gli diciamo pure “bravi”. E dietro lo stesso bilancio sociale, che va tanto di moda, c’è la volontà di rispondere in maniera etica ai bisogni della società o è solo un’operazione di marketing? Ma a perdere è anche la politica che diventa povera e residuale, che alimenta dibattiti che sono indifferenti a ciò che accade realmente e che assomigliano a telenovelas dove il cittadino guarda con la consapevolezza che i problemi dovrà comunque risolverseli da solo. E con una politica debole vince anche la burocrazia. La globalizzazione senza politica ha un prezzo troppo alto e non ce lo possiamo permettere. Dinanzi a tutto ciò, cosa può fare la società? La situazione attuale assomiglia a una corsa automobilistica, dove o vince la macchina, o il regolamento, spesso stupido, o il pilota. Ebbene, se la macchina è il mercato, il regolamento lo Stato e il pilota la società, vediamo che negli ultimi tempi a vincere sono sempre più spesso i primi due. O meglio, quasi sempre la prima. Il problema è che oggi manca il pilota, ovvero la società. La domanda è ora se abbiamo forze sociali disponibili ad assumersi la responsabilità, a investire in questa direzione, ricreando il giusto equilibrio tra mercato e Stato. Da parte nostra abbiamo due esempi. Se non ci fossero stati la Coldiretti e tutte le forze che l’hanno sostenuta in questo percorso, saremmo stati capaci di fermare la Monsanto in Italia nel suo tentativo di diffondere gli Ogm? Sull’etichettatura è capitato lo stesso. Tre anni fa abbiamo fatto approvare una legge che però ha trovato l’ostacolo della burocrazia e delle lobby comunitarie. Ma ora non è stata la pressione delle forze sociali a creare il sentiment necessario per portare a compimento la nuova legge e per tentare di convincere il livello comunitario? Di certo non sono servite quelle forze chiuse nel corporativismo o nel qualunquismo, specie quelle forze che stanno insieme per rabbia, per far dispetto a qualcun altro che non le considera. Dobbiamo puntare su tutte le forze utili, e Coldiretti è con queste, perché siamo partiti dagli interessi e dai bisogni della gente al cibo al giusto prezzo, da un sistema produttivo solidale e sostenibile alla sussidiarietà e alla solidarietà, ed è con questi concetti che abbiamo costruito le leve competitive e un progetto economico che è dunque nato da obiettivi generali ed è stato portato avanti con una grande coerenza organizzativa e associativa. Una coerenza che non mette in contrasto gli interessi del Socio e del Cittadino, gli interessi del settore e del Paese. Se riusciamo a mettere insieme tutti i soggetti che hanno una visione di questo tipo del Paese e la volontà di farlo crescere, penso che l’Italia avrà delle risorse enormi da giocarsi. Non solo quelle, uniche, dell’agroalimentare e del turismo, ma anche quel buonsenso che alberga nella stragrande maggioranza dei cittadini e che rappresenta il patrimonio più grande per il Paese. Dobbiamo fare molta strada e di questa strada l’agricoltura ha bisogno.
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Il progetto di Coldiretti per il rilancio dell’agricoltura Eugenio Torchio Delegato Confederale
l territorio cremonese vanta un’agricoltura d’eccellenza, a partire dalla zootecnia. La valorizzazione della nostra zootecnia si fonda su un punto fermo: garantire un’equa remunerazione dei prodotti. Possiamo farlo ponendo fine all’inganno che spaccia per Made in Italy prodotti che non nascono dal nostro latte o dalla carne dei nostri animali. Basti dire che il latte Uht venduto in Italia per il 70% è importato. Che due prosciutti su tre vengono da maiali allevati all’estero, senza che nessuno dica né da dove arrivano né come gli animali vengono nutriti. Una buona metà delle mozzarelle è prodotta con latte, o addirittura cagliate, provenienti da non si sa quale paese. Da qui la battaglia di Coldiretti, per ottenere l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta. Sia chiaro: nessuno intende bloccare le importazioni, ma chiediamo che in etichetta si scriva quali sono le ‘materie
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prime’ utilizzate e da dove provengono. Solo così sconfiggeremo i due grandi furti ai danni dell’agroalimentare italiano. Il primo è sul valore aggiunto: se i prezzi all’origine sono bassi, la colpa non è della crisi internazionale, ma delle distorsioni lungo la filiera, con una parte intermedia che se ne avvantaggia ai danni di agricoltori e consumatori. Il secondo furto colpisce l’identità: senza l’origine in etichetta, chiunque si sente autorizzato a usare loghi, messaggi e slogan che richiamano il Made in Italy senza che in quel prodotto ci sia alcunché di italiano. La risposta di Coldiretti è il progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana, per offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers’ market di Campagna Amica, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani. Un progetto che portiamo avanti con determinazione anche in terra cremone-
se, mentre nel contempo prosegue il confronto con l’industria per ottenere un’equa remunerazione del latte alla stalla, nonostante mille difficoltà. Infatti, a livello regionale tutte le organizzazioni degli agricoltori avevano deciso di non scendere sotto i 40 centesimi al litro, un prezzo considerato equo in relazione al buon andamento di mercato dei lattiero caseari, ma poi a livello locale un’associazione ha deciso di firmare accordi al ribasso penalizzando l’intero settore produttivo a Cremona e in Lombardia. Ma la difesa della zootecnia chiede anche un alleggerimento dell’ormai insostenibile peso burocratico sulle aziende. E si deve porre mano alla direttiva nitrati che, con la presente impostazione, mina la sopravvivenza di tante imprese, comportando un reale rischio di ridimensionamento dell’agricoltura lombarda, con gravissime conseguenze economiche, sociali ed occupazionali. Su questi fronti lavoriamo, con una costante azione a livello provinciale e regionale, e con un tenace pressing di Coldiretti nelle sedi nazionale e comunitaria.
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm
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Nuovi incarichi nelle Zone I mesi di settembre ed ottobre sono stati caratterizzati dall'ingresso di nuovi Segretari di Zona presso gli Uffici di Cremona, Soresina e Casalmaggiore. Ai Segretari di Zona “uscenti” Marco Benedini, ora Responsabile provinciale CAA Coldiretti, e Massimo Suardi, Responsabile Ufficio Sindacale, va il ringraziamento per il lavoro svolto rispettivamente presso gli Uffici Zona di Soresina e Cremona, con l’augurio di buon lavoro nei nuovi incarichi presso la Sede Provinciale di via Ala Ponzone. Ai Segretari di Zona va il più franco “in bocca al lupo”. Sul territorio e presso gli uffici, le occasioni di incontro con i Segretari di Zona sono già state – e saranno nelle prossime settimane – molteplici. Le poche righe che seguono vogliono essere una iniziale "presentazione". Pietro Scolari Segretario Ufficio Zona Cremona. Nato a Cremona il 15.04.1967, famiglia di agricoltori, è in Coldiretti dal 1996. Residente a Cremona, laureato in Economia e Commercio, ha iniziato il suo percorso in Coldiretti come tecnico presso l’Ufficio Zona di Cremona, poi (dal 2002 al 2004) a Soresina. A fine 2004 passa alla Sede di via Ala Ponzone, dove è Responsabile provinciale dell’Ufficio Economico e Segretario dell’Associazione Regionale Produttori Cereali. Dal 1° ottobre è Segretario di Zona a Cremona. UFFICIO ZONA DI CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 Comuni di: Cremona, Grontardo, Persico Dosimo, Ostiano, Volongo, Gabbioneta B.N., Pescarolo ed Uniti, Scandolara Ripa Oglio, Cappella de’ Picenardi, Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Castelverde, Corte de’ Frati, Olmeneta, Pozzaglio ed Uniti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Robecco d’Oglio, Cicognolo, Gadesco Pieve Delmona, Vescovato, Cingia de’ Botti, Derovere, Pieve San Giacomo, Bonemerse, Crotta d’Adda, Grumello Cr. ed Uniti, Motta Baluffi, San Daniele Po, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Pieve d’Olmi, Stagno Lombardo, Acquanegra Cremonese, Paderno Ponchielli, Sesto ed Uniti, Spinadesco, Cella Dati, Sospiro.
Claudio Magni, Segretario Ufficio Zona Soresina. Nato il 10.09.1962 a Motta Baluffi, dove tuttora risiede, è in Coldiretti dall’anno 1993. Figlio di agricoltori Coldiretti, diplomato Perito agrario, è entrato in Federazione, presso l’Ufficio Zona di Casalmaggiore, con il compito di garantire assistenza tecnica alle imprese agricole. Nel maggio 2005 viene ‘promosso’ sul campo, ricevendo l’incarico di Segretario di Zona, sempre presso l’Ufficio di Casalmaggiore. E’ a Soresina, nel ruolo di Segretario di Zona, dal 15 settembre 2010. UFFICIO ZONA DI SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374.342329 (diventerà 0372.732990) - Fax 0374.340104 (diventerà 0372.732980) Comuni di: Soresina, Annicco, Casalmorano, Azzanello, Bordolano, Casalbuttano ed Uniti, Castelvisconti, Castelleone, Gombito, Formigara, Pizzighettone, Cappella Cantone, San Bassano, Cumignano sul Naviglio, Ticengo, Genivolta, Trigolo, Soncino.
Giovanni Cremonesi, Segretario Ufficio Zona Casalmaggiore. Nato a Rivolta d’Adda il 6.11.1977, è il più giovane tra i Segretari di Zona. Laureato in Agraria, residente a Rivolta d’Adda (ma, da una manciata di giorni, domiciliato a Casalmaggiore), è in Coldiretti dal 2002. Assunto presso l’Ufficio Zona di Crema, ha ricoperto varie mansioni: tecnico CAA, addetto paghe, fiscalista. Breve parentesi in Sede a Cremona, dove si è occupato del rilascio delle Autorizzazioni integrate ambientali. Dal 15 settembre è Segretario di Zona a Casalmaggiore UFFICIO ZONA DI CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 Comuni di: Casalmaggiore, Calvatone, Casteldidone, Spineda, Tornata, Gussola, Martignana Po, Torricella del Pizzo, Cà d’Andrea, Drizzona, Piadena, Torre de’ Picenardi, Voltido, Rivarolo del Re, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago, Scandolara Ravara.
Luigi Bonzanini, Segretario Ufficio Zona Crema. Nato a Cremona il 28.01.1959, famiglia di agricoltori, Luigi Bonzanini è a tutti gli effetti il “decano” dei Segretari di Zona. Residente a Cremona, diplomato Perito agrario, è in Coldiretti dal 1982. Il suo percorso professionale in Federazione inizia in via Ruffini, con varie mansioni, fino a ricoprire il ruolo di Responsabile Servizi, sempre presso l’Ufficio Zona di Cremona. Da sette anni è al lavoro a Crema, in qualità di Segretario di Zona. UFFICIO ZONA DI CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925 Comuni di: Crema, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Chieve, Credera Rubbiano, Montodine, Moscazzano, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Bagnolo Cremasco, Campagnola Cremasca, Cremosano, Fiesco, Izano, Madignano, Pianengo, Salvirola, Camisano, Casale Cremasco, Casaletto di Sopra, Castelgabbiano, Offanengo, Ricengo, Romanengo, Sergnano, Agnadello, Dovera, Monte Cremasco, Palazzo Pignano, Pandino, Spino d’Adda, Torlino Vimercati, Vaiano Cremasco, Rivolta d’Adda, Capralba, Casaletto Vaprio, Pieranica, Quintano, Trescore Cremasco, Vailate.
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IN PRIMO PIANO
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La Coldiretti invita gli imprenditori agricoli, le loro famiglie e l’intera comunità a prendere parte alla
GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO "Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente” Domenica 21 novembre 2010 ad Ombriano - Crema con la partecipazione di S.E. Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Crema Ore 11.00 Celebrazione della Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Ombriano Dopo la benedizione dei trattori e mezzi agricoli seguirà un rinfresco offerto dagli agricoltori con tutti i prodotti delle nostre campagne.
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ECONOMICO
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LATTE: mercati positivi,
ma purtroppo ci si muove con il freno a mano tirato
Coldiretti Cremona, trovando interlocutori che guardano con oggettività al positivo andamento del mercato, è riuscita a siglare con un caseificio della zona un prezzo alla stalla migliorativo rispetto all’accordo firmato in settembre tra Confagricoltura e Italatte di Marco Benedini Il mercato del latte e dei prodotti lattiero caseari, sia a livello nazionale che all’estero, continua a far registrare trend positivi, ma agli allevatori viene riconosciuto un prezzo ingiusto che sta molto al di sotto del reale valore di realizzo del latte trasformato ad es. in grana o altri formaggi le cui quotazioni sono in continuo aumento. Il 40% del latte nazionale viene trasformato in Grana Padano e Parmigiano Reggiano le cui quotazioni attuali sono superiori di circa il 40% rispetto alle quotazioni del 2009. Il Grana Padano, prodotto principe della nostra realtà cremonese, lo scorso 18 ottobre ha raggiunto, alla borsa merci di Milano, i 7,20 euro/Kg per lo stagionato 9 mesi e 8,00 euro/Kg per lo stagionato 15 mesi. Lo stesso prodotto un anno fa, sempre alla borsa merci di Milano, veniva quotato 5,40 euro/kg lo stagionato 9 mesi e 6,00 euro/Kg lo stagionato 15 mesi. Il medesimo ragionamento si ripropone per il Parmigiano Reggiano, passato da 7,50 €/kg (stagionato 12 mesi) a 9,50 €/kg. Con i prezzi attuali del grana, tenendo conto di tutti i parametri necessari (prezzo del burro, prezzo del siero, costi di trasformazione, stagionatura e commercializzazione), la valorizzazione del latte dovrebbe essere di 43-44 centesimi al litro; in realtà quel Grana che ora viene venduto è stato fatto con un latte remunerato in media 31 centesimi al litro. Non sono solamente i formaggi a far registrare importanti aumenti, anche il latte spot quotato dalla borsa merci di Lodi è in continua crescita e l’ultima quotazione ha raggiunto i 43,82 centesimi al
litro contro i 35,02 centesimi dello scorso anno. In uno scenario del genere sembrerebbe molto facile poter sottoscrivere dei contratti a prezzi dignitosi che riescano, almeno parzialmente, a far fronte ai continui aumenti dei costi di produzione del latte; non è così! L’accordo stipulato da Confagricoltura Lombarda e Italatte sta rappresentando un vero e proprio freno che non permette di affrontare dignitosamente alcuna trattativa. Speriamo solamente che la situazione dei mercati
QUOTE LATTE: FINALMENTE A QUALCUNO SARANNO REVOCATE Dopo tutti i ritardi e tutte le proroghe concesse, finalmente AGEA rende noto con un comunicato stampa che dal 15 novembre partiranno le procedure amministrative per revocare le quote assegnate gratuitamente ai produttori che non hanno aderito alla rateizzazione di cui alla Legge 33/2009. Contemporaneamente, per le stesse aziende, AGEA passerà gli elenchi ad Equitalia che farà partire le procedure esecutive per il recupero del debito. Questo iter, previsto nella legge 33/2009, consentirà di recuperare un certo quantitativo di quota che verrà riassegnato ai produttori in regola. La stessa legge 33 prevede che l’assegnazione di queste quote sia fatta sulla base dei criteri stabiliti dalla legge 119/03 art. 10 comma 22 e cioè con priorità al reintegro della quota “B” tagliata. IL
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non cambi direzione e si possa intraprendere una seria trattativa per le consegne del nuovo anno, sempre che a qualcuno non venga la voglia di fare il primo della classe sottoscrivendo accordi che vanno nella direzione opposta all’interesse dei produttori di latte. Nonostante ci si muova “con il freno a mano tirato”, Coldiretti Cremona non è stata ferma in questo periodo e - trovando interlocutori che usano il buon senso e vedono con oggettività come si muove il mercato - è riuscita a concludere un accordo con un caseificio della zona migliorativo rispetto all’accordo Confagricoltura – Italatte. Campagna Amica in Fiera Il progetto per una Filiera agricola tutta Italiana sarà al centro della presenza di Coldiretti alla 65^ edizione della Fiera Internazionale del Bovino da latte, in programma presso il quartiere fieristico di Cremona da giovedì 28 a domenica 31 ottobre 2010. Lo stand, nel segno di Campagna Amica, sarà punto d’incontro tra imprenditori agricoli, cittadini, rappresentanti del territorio e delle Istituzioni. Il nostro stand è collocato, come nelle scorse edizioni, all’ingresso principale del padiglione 2.
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CAA COLDIRETTI
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Direttiva Nitrati:
Marco Benedini Politiche Comunitarie
è a rischio il futuro della nostra zootecnia
Uffici al lavoro per chiudere le procedure 2010 (il termine è il 15 novembre) mentre prosegue il pressing di Coldiretti sulla Comunità Europea perché si riscriva una norma che penalizza l’agricoltura e non cerca le vere fonti dell’inquinamento Il 15 novembre è la data stabilita dalla Regione Lombardia entro la quale le aziende agricole lombarde devono chiudere le procedure nitrati per l’anno 2010. Il termine è stato differito (dal 30 settembre, prima data prevista) di questo ulteriore mese e mezzo per dar tempo alle associazioni di categoria e ai professionisti che operano nel settore di poter adempiere all’informatizzazione dei dati. Tale adempimento, con l’introduzione della Direttiva Nitrati (vedi Dgr 5868/2007), ha acquisito una cadenza annuale. Le imprese, dunque, annualmente devono andare ad indicare i dati relativi alle concimazioni azotate e agli apporti di effluenti zootecnici per redigere un vero e proprio piano di concimazione. Le procedure, fissate dalla Regione, prevedono diverse casistiche di aziende in funzione del quantitativo annuo di azoto che utilizzano per compensare le asportazioni delle colture. Su questa base, sono previste procedure più o meno semplificate collegate direttamente all’immissione dei dati. In ogni caso, comunque, l’azienda si trova a sopportare un ulteriore balzello buro-
cratico, che non si limita alla presentazione annuale del piano di utilizzazione agronomica dei nitrati, ma anche alla compilazione quasi giornaliera del “quaderno di campagna” in cui devono essere segnati – appezzamento per appezzamento – i quantitativi di azoto organico e minerale da apportare alle colture. Tutto questo rientra nel quadro della legge 152 del 3 aprile 2006 (riportante norme di carattere ambientale), secondo la quale il mancato rispetto degli adempimenti collegati comporta oltre a sanzioni di carattere civile anche condanne di tipo penale. Particolare attenzione devono porre a questo tipo di procedure le aziende “AIA”, cioè le aziende zootecniche che per le dimensioni raggiunte hanno l’obbligo di ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Per queste, infatti, esiste un piano di controllo organizzato, da parte dell’Arpa provinciale, che tra le varie verifiche controlla appunto la corretta gestione della direttiva nitrati. Ad aggiungere ulteriori complicazioni a carico delle aziende è anche il calendario
di distribuzione, fissato sempre da limiti regionali, in particolare in merito al divieto invernale di spargimento dei reflui zootecnici e di concimi azotati in generale, che vincola ulteriormente le aziende e le costringe ad avere vasche di stoccaggio che vanno al di là dei normali volumi imposti dalla normativa. Anche per il 2010 è già stato fissato dalla Direzione Generale Agricoltura della Lombardia il periodo di divieto invernale di spargimento dei reflui zootecnici. Le date e le modalità sono le stesse già indicate per lo scorso anno con diversità tra le zone vulnerabili e non. Nel dettaglio viene stabilito: 1. NELLE ZONE VULNERABILI di cui alla Direttiva 91/676/CEE il divieto di spargimento parte dal 10 novembre 2010 e termina il 7 febbraio 2011 compreso; 2. NELLE ZONE NON VULNERABILI di cui alla Direttiva 91/676/CEE il divieto di spargimento parte dal 1 dicembre 2010 e termina il 7 febbraio 2011 compreso; Si sottolinea che il divieto di spargimento invernale, con le tempistiche di cui sopra, riguarda anche i fertilizzanti chimici
Ricambi agricoli - Articoli e forniture industriali - Utensileria - Lubri¿canti IL
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- Lamiere forate.
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contenenti azoto e i fanghi. La conferma di questa finestra di divieto, più stretta rispetto a quella prevista dalla normativa in materia, prevede che, dal 1° novembre al 1° dicembre 2009 e dall’otto febbraio al 28 febbraio 2011, lo spargimento sia effettuato solamente se le condizioni atmosferiche e agronomiche lo consentono con l’ausilio del monitoraggio meteorologico demandato all’ERSAF. Proseguire in un sistema così complesso e burocratizzato per adempiere a una prassi che fa parte delle normali procedure agronomiche di un’azienda agricola è insostenibile. Controllare e monitorare l’inquinamento da nitrati nelle acque superficiali e di falda rappresenta sicuramente un obbligo e un dovere da parte di un’Amministrazione, per rispettare tra l’altro direttive comunitarie che ce lo impongono, ma i sistemi devono essere ben altri e soprattutto non va colpevolizzato solamente il comparto agricolo, in quanto le eventuali fonti da inquinamento sono da cercarsi in primo luogo in altri settori produttivi e negli insediamenti civili, a volte ancor privi di regolari depuratori. Una delle anomalie che non riusciamo a spiegarci della Direttiva Nitrati è la differenza con cui viene considerato l’azoto contenuto negli effluenti da allevamento e quello minerale, come se il primo avesse un potere inquinante maggiore del secondo, quando in realtà chi ha un minimo di nozioni agronomiche sa benissimo che l’azoto organico deve subire alcuni passaggi chimici in più prima di essere dilavato e pertanto passare nelle falde sotto forma di azoto nitrico. Ci auguriamo che almeno da parte della Comunità Europea ci sia un’attenzione particolare per la nostra pianura lombarda, dove si concentra la migliore zo-
CAA COLDIRETTI otecnia di qualità europea, e che venga concessa una deroga al superamento dei famigerati 170 kg di azoto delle zone vulnerabili. In attesa di questa deroga confidiamo nelle Amministrazioni locali – Regione e Provincia – perché vengano snellite il più possibile le procedure burocratiche che servono semplicemente a dimostrare annualmente che l’agricoltore non è un inquinatore, ma al contrario è il primo "custode" dell'ambiente e cerca di dosare in maniera equilibrata le concimazioni delle proprie colture. Per quanto riguarda il periodo di divieto invernale delle distribuzioni, abbiamo più volte sollecitato la riapertura del servizio meteorologico dell’ERSAF, che offriva una buona base di previsioni per poter distribuire il refluo anche durante questo periodo di blocco evitando comunque spiacevoli inconvenienti dovuti alle condizioni agronomiche avverse, lasciando delle finestre di distribuzione che permettevano di tener sotto controllo il livello delle vasche di stoccaggio. Negli ultimi due anni, purtroppo, anche a causa delle abbondanti precipitazioni invernali, gli allevatori si sono trovati costretti a chiedere ai propri Sindaci di emanare dei “provvedimenti di carattere contingibile ed urgente” per poter vuotare dei vasconi che altrimenti avrebbero tracimato creando evidenti danni di
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carattere ambientale. Su questo punto ci affidiamo alla collaborazione dei Sindaci del nostro territorio perché di volta in volta, situazione per situazione, sopperiscano anche per l’inverno 2010 alla eccessiva rigidità della normativa, attraverso provvedimenti dettati dal buonsenso e dalla reale conoscenza del territorio e delle aziende che lo lavorano e lo custodiscono. Che la direttiva nitrati rappresenti un’autentica “spada di Damocle” per la nostra agricoltura è un fatto ribadito da Coldiretti anche nel recente incontro con l’Assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani, lo scorso 4 ottobre a Cremona. Vi è un serio ed inaccettabile rischio di ridimensionamento della zootecnia e dell’agricoltura lombarda, con gravissime conseguenze economiche, sociali ed occupazionali per l’intera regione. E’ necessaria, dunque, una ferma posizione politica che tuteli l’intera nostra agricoltura e che – come più volte ribadito in questo articolo – metta in evidenza le vere responsabilità sul piano dell’impatto ambientale ascrivibili agli altri settori produttivi e, nello specifico caso dei nitrati, anche alla collettività civile. Da qui il pressing, a tutti i livelli, dal locale a quello comunitario, perché si giunga ad una vera e propria riscrittura della direttiva.
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Novità in materia di energia da fonti rinnovabili e conto energia 2011-2013
Mara Malinverno Ambiente e Innovazione
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 agosto 2010 il testo definitivo della legge 129/2010, che converte in legge il decreto legge 105/2010, recante interventi urgenti in materia di energia, con diverse novità sulle rinnovabili sia a biomasse che per il fotovoltaico, novità ben attese da tempo. Le principali novità che riguardano il nostro settore introdotte dal decreto sono: • Relativamente alla tariffa omnicomprensiva, per impianti di potenza media annua non superiore ad 1 MW, fornisce un'interpretazione autentica chiarendo il senso di alcune norme esistenti: • la nuova tariffa da 0,28 €/kWh per biogas, biomasse e oli vegetali tracciabili, introdotta dalla legge 99/2009, si applica agli impianti entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007, cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata, non eccedenti il 40% dell’investimento, per gli impianti di proprietà di aziende agricole, agroalimentari, di allevamento e forestali. • Relativamente al conto energia per impianti fotovoltaici, la legge prevede che possano godere delle tariffe più favorevoli del Conto Energia 2010 coloro i quali abbiano concluso i lavori di istallazione dell’impianto e comunicato all’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazioni, al Gestore di rete e al Gestore dei Servizi Elettrici, entro il 31 dicembre 2010, la fine dei lavori. Per l’entrata in esercizio si ha tempo fino al 30 giugno 2011. La comunicazione andrà inoltre asseverata da un tecnico abilitato. Il Gse si riserva inoltre la facoltà di effettuare controlli a campione, per controllare la veridicità delle comunicazioni.
NUOVO CONTO ENERGIA 2011-2013 Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 24 agosto 2010. Il nuovo D.M. fissa a 8.000 MW l’obiettivo nazionale della potenza da installare entro il 2020. Il tetto della potenza incentivabile è di 3.000 MW, a cui si aggiungono 200 MW per gli impianti integrati e 150 MW per gli impianti a concentrazione. Sono confermate le condizioni per la
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cumulabilità delle tariffe incentivanti previste dall’articolo 5 e la riduzione dell’Iva. Resta il divieto di cumulo con le detrazioni fiscali. Il decreto prevede una riduzione delle tariffe incentivanti rispetto a quelle attuali, con tagli fra il 18 e il 20% nel 2011, e ulteriormente decurtate del 6% all’anno per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013. In sintesi le principali novità sono: A) sei classi di potenza: tra 1 e 3 kW; tra 3 e 20 kW; tra 20 e 200 kW; tra 200 e 1000 kW; tra i 1000 e i 5000 kW; oltre i 5000 kW. B) tre le tipologie di installazione: “impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici”; “altri impianti fotovoltaici”; “impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative” (vedi sotto punto F). C) il premio aggiuntivo fino al 30% della tariffa, per gli impianti in regime di scambio sul posto, realizzati sugli edifici e che riducano di almeno il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio. D) incremento della tariffa incentivante del 5% per gli impianti diversi da quelli realizzati sugli edifici, che si trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati. E) incremento della tariffa incentivante del 10% per gli impianti realizzati su edifici in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto. F) due nuove categorie di impianti con differenti incentivi per fasce di potenza: ➢ gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative ➢ gli impianti fotovoltaici a concentrazione Per entrambi: potenza nominale inferiore a 5MW, collegati alla rete elettrica nazionale o a mini reti isolate, requisiti costruttivi specifici, tariffe differenziate in tre classi di potenza con entrata in esercizio entro il 31 dicembre 2011. Successivamente le tariffe saranno decurtate del 2% all’anno per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e 2013. Per maggiori dettagli ed informazioni rivolgersi ai propri Uffici Zona oppure consultare il sito del GSE (http://www.gse.it/Pagine/default.aspx) dove sono disponibili entrambi i documenti citati.
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AMBIENTE
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Parte il SISTRI, in punta di piedi Con il decreto del Ministero dell'ambiente 28 settembre 2010 è stato approvato un regime transitorio finalizzato a consentire il graduale avvio del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Il provvedimento prevede che, ferma restando la data di avvio dell’operatività del sistema (fissata per il 1 ottobre u.s.), è stato prorogato il termine previsto per l’ultimazione della consegna dei dispositivi che slitta dal 12 settembre al 30 novembre 2010, a causa della complessità della procedura di verifica delle iscrizioni fatte ad oggi. In secondo luogo, il decreto dispone che fino al 31 dicembre 2010 è obbligatorio continuare ad adempiere agli obblighi di tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto, parallelamente alla fase di avvio e la verifica della piena funzionalità del SISTRI, con le relative annotazioni sul sistema informatico (da parte delle ditte e imprese che iniziano le “prove” di registrazione con le chiavette). Altro elemento importante deriva dalla precisazione che le azioni sanzionabili restano esclusivamente quelle relative alla violazione delle norme in materia di tenuta dei registri di carico e scarico e di formulario. Pertanto, per le nostre imprese agricole iscritte al sistema
SISTRI, si informa che sono in fase di ritiro presso la CCIAA i dispositivi informatici, i quali saranno consegnati alle stesse imprese – previo invito - appena espletate le verifiche previste dalla procedura di consegna. Tali imprese devono continuare ad adempiere agli obblighi di tenuta dei registri di carico e scarico e del formulario di trasporto comunque fino al 31 dicembre 2010, anche se verranno in possesso dei dispositivi entro novembre. Le chiavette potranno essere usate “per prova” dopo loro attivazione online e solo con trasportatori/smaltitori a loro volta già operativi.., e comunque chi userà la USB dovrà tenere doppia compilazione fino alla fine del 2010. Si invitano tutte le nostre Imprese Associate a procedere con il sistema normale (formulario) alle operazioni di smaltimento dei rifiuti accumulati in azienda, se possibile prima della fine anno, tenendo presente che dicembre è un mese difficile, dove le richieste si accavallano e si rischia di non avere il servizio di ritiro nel breve periodo. Evitare le emergenze nei primi mesi del 2011, in cui il sistema SISTRI sarà realmente in vigore, permetterà agli operatori di poterci servire con maggiore calma, e a noi di poter collaudare meglio il nuovo sistema informatizzato. Ulteriori informazioni ed aggiornamenti saranno forniti tempestivamente dai nostri Uffici di Zona e dalla Sede.
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Aldo Bellandi Segretario Agrifidi Cremona
AGRICOLTURA E CREDITO
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Lombardia: Bando di Credito per le imprese agricole
La DG Agricoltura nell’ambito delle attività a sostegno del credito alle imprese ha attivato il bando per un contributo in regime di de minimis agricolo legato al pagamento degli interessi sui crediti bancari concessi alle imprese agricole per esigenze di funzionamento. La Regione ha stanziato 3 milioni e 400 mila euro per l’istruttoria e il finanziamento di un bando per ottenere contributi in conto interessi su prestiti bancari di importo tra i 20mila e i 100mila euro di durata tra i 24 e i 60 mesi. Il decreto regionale sancisce l’impegno della Regione a liquidare i fondi alla finanziaria regionale Finlombarda Spa, che di fatto ne rappresenta lo strumento operativo e verso la quale si dovranno rapportare tutti gli istituti bancari interessati ad operare. Le domande possono essere presentate dal 1 ottobre al 31 dicembre 2010 fino ad esaurimento del fondo. Ma già si è iniziato a parlare di una proroga in quanto il meccanismo posto in essere non è semplice da gestire.
Le modalità con cui viene erogato il contributo per il credito di funzionamento sono definite dalle norme europee sugli aiuti di Stato per le piccole e medie imprese del settore agricolo, temporaneamente modificate per il periodo di difficoltà legato alla crisi finanziaria. Il bando è dedicato esclusivamente alle Pmi registrate alla Camera di commercio sotto la dicitura “imprenditori agricoli” o “coltivatori diretti”. La richiesta di accesso ai contributi va inoltrata, attraverso la banca che eroga il prestito, a Finlombarda entro un mese dalla decorrenza del finanziamento. Nel caso il prestito della banca sia superiore ai 100mila euro il contributo regionale sarà calcolato sul massimale previsto. Nel caso in cui la durata fosse maggiore ai 60 mesi (compresi 12 di preammortamento) le restanti rate saranno pagate a tasso non agevolato ma contrattuale. Per il calcolo del tasso di interesse le banche devono seguire precise disposizioni: per contratti a tasso variabile si fa riferimento all’Euroribor a 3 o 6 mesi, per quelli a tasso
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AGRICOLTURA E CREDITO
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fisso all’IRS, ovviamente entrambe maggiorate dallo spread. La banca che decide di intervenire sulle proprie aziende, accollandosi il rischio, deve comunicare a Finlombarda le condizioni contrattuali che verranno applicate al prestito. Il contributo regionale dovrebbe ammontare a circa il 2% e comunque essere inferiore al tasso di intesse applicato. I tempi per la risposta rappresentano un aspetto importante per le aziende che chiederanno il finanziamento. Se tutta la documentazione è in regola, dopo due mesi dalla presentazione della domanda, banca e azienda dovrebbero essere informate dell’esito del procedimento. Sono autorizzate ad operare le Banche di cui all’art.13 del d. lgs del 1° settembre 1993 che aderiranno al presente bando. Questo è un aspetto operativo importante per i nostri associati i quali dovranno capire se il loro istituto di riferimento aderirà o meno a questo bando. Il finanziamento concesso dalla banca sarà destinato a soste-
nere il fabbisogno finanziario che l’impresa agricola potrà destinare ai bisogni di funzionamento. Non possono beneficiare dell’aiuto i finanziamenti già in essere, erogati prima della presentazione della domanda. La documentazione attestante il perfezionamento dell’operazione finanziaria è costituita dal contratto di finanziamento e dalla contabile di avvenuta erogazione delle somme. Al posto del contratto di finanziamento e della contabile di avvenuta erogazione delle somme può essere prodotta una dichiarazione a firma della banca finanziatrice utilizzando un apposito schema. Il contributo è erogato in un’unica soluzione all’impresa agricola, attualizzato al tasso di riferimento europeo, e sarà accreditato con valuta pari a quella applicata da Finlombarda. NB. Il finanziamento sarà comunque erogato dalla banca una volta valutate le situazioni oggettive di solvibilità finanziaria dell’impresa con relativa valutazione della centrale rischi.
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FISCALE
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ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE AGGIORNATO L’ELENCO Silvia Trevisi Ufficio Fiscale Impresa Verde
Compresi nel reddito agrario anche i prodotti freschi da panetteria, malto e birra, pesce, crostacei e molluschi di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, con riferimento ai beni individuati, ogni due anni e tenuto conto dei criteri di cui al comma uno, con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze su proposta del Ministero delle politiche agricole e forestali”. Per ricomprendere i proventi delle attività agricole connesse nell’ambito del reddito agrario e quindi assoggettarli a tassazione in base alla stima catastale è quindi necessario che i prodotti siano: • prevalentemente (più del 50%) propri, ossia derivino dalla coltivazione o dall’allevamento esercitati dal soggetto interessato; • compresi nell’elenco stilato con apposito Decreto. Con riferimento alle attività di manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti: • ottenuti prevalentemente dall’attività agricola principale; • ma non compresi nell’apposito Decreto.
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Con decreto 05/08/2010 è stato approvato il nuovo elenco delle attività agricole connesse. In particolare il nuovo elenco, rispetto a quello in vigore dal 2007, ricomprende la produzione di: - farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibile; - prodotti di panetteria fresca; - grappa; - malto e birra; - pesce, crostacei e molluschi Le novità contenute nel decreto decorrono dall’01/01/2010. A decorrere dal 2004, le attività agricole connesse possono considerarsi produttive di reddito agrario e quindi assoggettate alla tassazione catastale a condizione che le stesse siano contemplate nell’elenco contenuto in un apposito Decreto da aggiornare con cadenza biennale. In particolare l’art. 32, comma 2, lett.c), TUIR prevede espressamente che sono considerate attività agricole: “Le attività di cui al terzo comma dell’articolo 2135 del codice civile, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, ancorché non svolte sul terreno,
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L’articolo 56-bis, TUIR prevede l’applicazione di uno speciale regime di determinazione forfetaria del reddito, in misura pari al 15% dei corrispettivi, derivanti da tali attività, registrati o soggetti a registrazione ai fini IVA. In tali casi è comunque possibile optare per la determinazione ordinaria del reddito. Per quanto riguarda le prestazioni di servizi invece sono considerate connesse all’attività agricola le prestazioni di servizi effettuate utilizzando prevalentemente le attrezzature normalmente impiegate nell’attività agricola anche effettuate in modo occasionale. Anche se è possibile optare per la determinazione ordinaria del reddito, le prestazioni di servizi connesse all’agricoltura godono di un regime di determinazione forfetaria del reddito pari al 25% dei corrispettivi fatturati. In sintesi, le attività connesse per essere considerate agricole devono soddisfare tre condizioni: - i prodotti acquistati da terzi devono essere della medesima categoria merceologica dei prodotti ottenuti dal fondo; - i prodotti acquistati da terzi devono essere sottoposti nell’azienda agricola almeno a manipolazione (nella citata Circolare n. 44/E viene ribadito che le attività di semplice conservazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti acquistati presso terzi non possono costituire un’attività connessa) - i prodotti acquistati da terzi non devono essere quantitativamente prevalenti rispetto a quelli propri. Qualora i prodotti acquistati, pur appartenendo alla medesima categoria merceologica dei prodotti, siano di specie diversa, ai fini della prevalenza va considerato il loro valore di mercato.
REGIME IVA: Il regime forfetario IVA, che prevede la riduzione dell’IVA a debito del 50% sulle operazioni imponibili, per
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le attività connesse è previsto dall’art. 34-bis, DPR 633/1972 ed è applicabile esclusivamente all’attività di fornitura di servizi. Relativamente alla cessione di beni, il regime di detrazione non può trovare applicazione.
L’ELENCO Il primo elenco delle attività in esame è stato definito dal DM 19.3.2004, ed è stato successivamente aggiornato con il Decreto 11.7.2007 nel quale sono state introdotte la produzione di carne essiccata, salata o affumicata (speck, prosciutto crudo, bresaola), la produzione di salsicce e salami, la disidratazione di erba medica, la lavorazione, raffinazione e confezionamento del miele, la conservazione di pesce, crostacei e molluschi, interi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, la produzione di filetti di pesce e la loro relativa manipolazione. Infine il decreto 05/08/2010, di ultima pubblicazione, ha compreso nel reddito agrario anche la produzione di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibile, produzione di prodotti di panetteria freschi, produzione di grappa, produzione di malto e di birra, produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante congelamento, surgelamento, essicazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento e produzione di filetti di pesce. Dal nuovo elenco prodotto risultano ancora escluse attività quali, ad esempio, la produzione di mangimi, di pasticceria fresca, di paste alimentari, di bevande alcoliche distillate diverse dalla grappa.
Azienda Agricola
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DATORI DI LAVORO
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Compensi per incrementi di produttività e detassazione L'Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole circa la fruizione della detassazione per le componenti della retribuzione, quali straordinari, turnazione e lavoro notturno, se collegati alla produttività e a nuova o migliore organizzazione del lavoro, così come previsto dal Decreto Legge n. 93/2008 che ha istituito l'imposta del 10%, sostitutiva di Irpef e addizionali. Inoltre il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l'Agenzia delle Entrate, con la nota congiunta, prot. 134950/2010, hanno chiarito che può essere detassata qualsiasi forma di lavoro straordinario se l'azienda dimostra che è stato utile ad incrementare la produttività. Viene pertanto chiarito che l’imposta sostitutiva del 10% si applica non solo ai premi di produzione ma anche a tutte quelle erogate a titolo di straordinario, lavoro supplementare, lavoro notturno o a turni e le prestazioni rese con clausole elastiche, qualora si ravvisi un’effettiva correlazione tra l'apporto lavorativo ed i parametri di produttività. Infatti, la condizione per la legittimità della tassazione agevolata è che la correlazione tra il compenso corrisposto per prestazioni rese oltre il normale orario di lavoro e gli incrementi di produttività trovi riscontro formale in un’attestazione del datore di lavoro al lavoratore attraverso una comunicazione scritta in cui risulti la causa effetto, per esempio: la somma viene erogata a titolo di ………. determinante un incremento di………., con positivo risultato economico per l’azienda. L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 48/E del 27 settembre 2010, ha fornito ulteriori chiarimenti circa la risoluzione n. 83/2010 in merito ai compensi per incrementi di produttività per lavoro notturno e straordinario. Con la risoluzione n. 83 del 2010 è stato chiarito che può essere assoggettato all’imposta sostitutiva del 10 per cento (anzichè a tassazione ordinaria) anche l’intero compenso erogato per lavoro notturno (e non la sola maggiorazione) e le somme erogate per prestazioni di lavoro straordinario, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. c), del decreto-legge n. 93 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge 24 luglio 2008, n. 126. La risoluzione ha precisato che per gli anni 2008 e 2009 i lavoratori possono applicare la tassazione più favorevole presentando una dichiarazione dei redditi integrativa o avvalendosi dell’istanza di rimborso ai sensi dell’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. La medesima risoluzione ha chiarito che, a tal fine, il datore di lavoro deve certificare l’importo delle somme erogate a titolo di incremento della produttività sulle quali non ha applicato la tassazione sostitutiva per i periodi d’imposta 2008 e 2009. Le associazioni dei datori di lavoro, i sindacati e la Consulta dei CAF hanno rappresentato la difficoltà di porre in essere nei tempi ordinari gli adempimenti richiesti - che comportano specifiche attività per ciascun periodo d’imposta - per permettere ai dipendenti la concreta fruizione della tassazione agevolata. In considerazione della concorde rappresentazione da parte di tutti i soggetti interessati delle difficoltà operative riscontrate nel dar corso ai suddetti adempimenti, si ritiene di poter adottare una procedura che consenta di richiedere, unitariamente per entrambi i periodi d’imposta interessati, il rimborso delle maggiori imposte pagate mediante i modelli di dichiarazione e di certificazione da utilizzare nel 2011 che saranno opportunamente integrati. In particolare, il datore di lavoro dovrà indicare nel CUD/2011 le somme erogate negli anni 2008 e 2009 per il conseguimento di elementi di produttività e redditività ovvero per lavoro straordinario assoggettabili a imposta sostitutiva in tali anni; il dipendente potrà recuperare il proprio credito mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011. Tale soluzione, che consente di contemperare le esigenze di semplificazione con quelle di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria, richiede che il datore di lavoro riporti nel CUD/2011 anche gli importi che eventualmente abbia già certificato al dipendente a seguito della richiamata risoluzione n. 83 del 2010. Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica
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Potenziamento dei processi di riscossione dell'INPS
ATTENZIONE L’avviso bonario di pagamento dei debiti contributivi non verrà più emesso Da gennaio notifiche con titolo esecutivo Il rilascio degli “avvisi bonari”, precedenti all’iscrizione a ruolo ed alla conseguente riscossione coattiva a mezzo di cartella esattoriale, lascia ora lo spazio agli avvisi di addebito, che avranno valore di titolo esecutivo. Sino al prossimo 1° gennaio 2011 si potranno ancora ricevere gli avvisi bonari di pagamento; poi, cambieranno i tempi di pagamento delle somme dovute all’Ente previdenziale. Per rendere più veloce la riscossione delle entrate pubbliche, verrà stabilita una nuova procedura per trasmettere il nuovo avviso di pagamento ad Equitalia, scomparirà la cartella esattoriale estratta dal ruolo formato dall’elenco dei crediti da recuperare e cambieranno anche i modi con cui i titoli esecutivi verranno notificati. L’INPS non potrà più accogliere richieste di sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali art. 30 com. 10, inoltre l’art. 38 com. 12 mantiene in vita fino alla fine del 2012 il diritto dell'Inps di chiedere l'iscrizione a ruolo dei suoi crediti non prescritti, divenuti esigibili fin dal lontano 2004 e di renderli in tal modo esecutivi. L’INPS dovrà in breve tempo modificare procedure ormai consolidate negli anni. D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Art. 30 1. A decorrere dal 1° gennaio 2011, l'attività di riscossione relativa al recupero delle somme a qualunque titolo dovute all'Inps, anche a seguito di accertamenti degli uffici, è effettuata mediante la notifica di un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. 2. L'avviso di addebito deve contenere a pena di nullità il codice fiscale del soggetto tenuto al versamento, il periodo di riferimento del credito, la causale del credito, gli importi addebitati ripartiti tra quota capitale, sanzioni e interessi ove dovuti nonché l'indicazione dell'agente della riscossione competente in base al domicilio fiscale presente nell'anagrafe tributaria alla data di formazione dell'avviso. L'avviso dovrà altresì contenere l'intimazione ad adempiere l'obbligo di pagamento degli importi nello stesso indicati entro il termine di sessanta giorni dalla notifica nonché l'indicazione che, in mancanza del pagamento, l'agente della riscossione indicato nel medesimo avviso procederà ad espropriazione forzata, con i poteri, le facoltà e le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo. L'avviso deve essere sottoscritto, anche mediante firma elettronica, dal responsabile dell'ufficio che ha emesso l'atto. 3. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 4. L'avviso di addebito è notificato in via prioritaria tramite posta elettronica certificata all'indirizzo risultante dagli elenchi previsti dalla legge, ovvero previa eventuale convenzione tra comune e INPS, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale. La notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento. 5. L'avviso di cui al comma 2 viene consegnato, in deroga alle disposizione contenute nel decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, agli agenti della riscossione con le modalità e i termini stabiliti dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. 6. All'atto dell'affidamento e, successivamente, in presenza di nuovi elementi, l'Inps fornisce, anche su richiesta dell'agente della riscossione, tutti gli elementi, utili a migliorare l'efficacia dell'azione di recupero. 7. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 8. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 9. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 10. L'articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, è abrogato. 11. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 12. ((COMMA SOPPRESSO DALLA L. 30 LUGLIO 2010, N. 122)). 13. In caso di mancato o ritardato pagamento delle somme richieste con l'avviso di cui al comma 2 le sanzioni e le somme aggiuntive dovute sono calcolate, secondo le disposizioni che le regolano, fino alla data del pagamento. All'agente della riscossione spettano l'aggio, interamente a carico del debitore, ed il rimborso delle spese relative alle procedure esecutive, previste dall'articolo 17 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112. 14. Ai fini di cui al presente articolo, i riferimenti contenuti in norme vigenti al ruolo, alle somme iscritte a ruolo e alla cartella di pagamento si intendono effettuati ai fini del recupero delle somme dovute a qualunque titolo all'INPS al titolo esecutivo emesso dallo stesso Istituto, costituito dall'avviso di addebito contenente l'intimazione ad adempiere l'obbligo di pagamento delle medesime somme affidate per il recupero agli agenti della riscossione. 15. I rapporti con gli agenti della riscossione continueranno ad essere regolati secondo le disposizioni vigenti. Art. 38 Omissis 12. Le disposizioni contenute nell'articolo 25 del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, non si applicano, limitatamente al periodo compreso tra l'1/1/2010 e il 31/12/2012, ai contributi non versati e agli accertamenti notificati successivamente alla data del 1° gennaio 2004, dall'Ente creditore.
Si invita ad una attenta lettura degli articoli sopra riportati ed in caso di dubbi od eventuali chiarimenti l’ufficio Datori di Lavoro è a disposizione per tutti i riscontri del caso. IL
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18 NUMERO 5
DATORI DI LAVORO
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Al via i corsi sulla sicurezza nel settore agricolo Il Centro di Addestramento Professionale Agricolo di Cremona (C.A.P.A), da anni presente al fianco delle aziende agricole nella formazione degli operatori del settore, ha ottenuto un finanziamento, dal fondo paritetico per la formazione continua ForAgri, al fine di organizzare corsi gratuiti rivolti ai dipendenti delle aziende agricole. Quindi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre nelle zone di Cremona e Crema si svolgeranno i seguenti corsi: • RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza 32 ore) • Primo soccorso (12 ore) • Emergenza incendio (8 ore) • Formazione Igiene Alimentare (Rilascio ex libretto sanitario per Mungitori 4 ore). Si precisa che il CAPA è in grado di soddisfare altre richieste formative in base al numero di domande che saranno presentate. Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere all’ufficio Datori Lavoro della Sede e ai vari Uffici Zona.
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Tabelle paga attualmente in vigore Per salariati ed impiegati agricoli Sono state determinate le nuove tabelle paga a seguito: • del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti sottoscritto dalle parti in data 25 maggio 2010, con decorrenza e durata dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013, con aumento salariale complessivo del 4,1%, riconosciuto, senza arretrati o una tantum, in due tranches di cui la prima pari al 2,5% con decorrenza dal 1° maggio 2010 e la seconda pari al 1,6% con decorrenza dal 1° gennaio 2011; • del rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli della provincia di Cremona sottoscritto dalle parti in data 30 giugno 2010, con decorrenza e durata dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013, con aumento retributivo complessivo del 5%, riconosciuto, senza arretrati o una tantum, in due tranches di cui la prima pari al 3% con decorrenza dal 1° luglio 2010 e la seconda pari al 2% con decorrenza dal 1° luglio 2011. In questo inserto a cura dell’Ufficio Datori di Lavoro, inserto che consigliamo agli Imprenditori Agricoli di staccare e conservare, si riportano le tabelle complete.
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20 NUMERO 5
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Tabella paga operai agricoli TRADIZIONALI in vigore dal 1° maggio 2010 p g
p
g
ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA
g Inf. 2 anni
Sup. 2 anni
Sup. 4 anni
gg
Sup. 6 anni
Sup. 8 anni
Sup. 10 anni
CAPO OPERAIO Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
1.545,83 9,15 11,42 12,35 12,81 59,46 75,45 80,28
1.559,17 9,23 11,52 12,46 12,92 59,97 76,09 80,99
1.572,51 9,30 11,63 12,56 13,03 60,48 76,74 81,64
1.585,85 9,38 11,73 12,67 13,14 60,99 77,38 82,36
1.599,19 9,46 11,83 12,78 13,25 61,51 78,02 83,07
1.612,53 9,54 11,91 12,88 13,36 62,02 78,67 83,72
1.537,78 9,10 11,37 12,28 12,74 59,15 74,71 79,82
1.551,02 9,18 11,47 12,39 12,85 59,65 75,35 80,54
1.564,26 9,26 11,58 12,50 12,96 60,16 75,99 81,25
1.577,50 9,33 11,65 12,60 13,07 60,67 76,62 81,90
1.590,74 9,41 11,76 12,71 13,18 61,18 77,26 82,62
1.603,98 9,49 11,86 12,81 13,29 61,69 77,90 83,27
CAPO BERGAMINO - CAPO PORCARO Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
SUPER SPECIALIZZATI (Trattorista meccanico, meccanico d'azienda, add. frutteto, casaro, bergamino, trattorista, fecondatore laico, autista, muratore, falegname, elettricista, macellatore) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
1.497,11 8,86 11,08 11,96 12,40 57,58 72,64 77,74
1.509,89 8,93 11,15 12,06 12,51 58,07 73,25 78,39
1.522,67 9,01 11,26 12,16 12,61 58,56 73,87 79,04
1.535,45 9,09 11,36 12,27 12,72 59,06 74,49 79,76
1.548,23 9,16 11,46 12,37 12,83 59,55 75,10 80,41
1.561,01 9,24 11,53 12,47 12,93 60,04 75,72 81,06
1.436,26 8,50 10,62 11,47 11,90 55,24 69,70 75,56
1.448,76 8,57 10,72 11,57 12,00 55,72 70,31 75,21
1.461,26 8,65 10,79 11,67 12,11 56,20 70,91 75,86
1.473,76 8,72 10,89 11,77 12,21 56,68 71,51 76,51
SPECIALIZZATI (Specializzati bergamini, trattorista, add. frutt. irrigatore, resp. all. avicolo, alimentatore) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
1.411,26 8,35 10,45 11,27 11,69 54,28 68,50 73,26
1.423,76 8,42 10,52 11,37 11,80 54,76 69,10 73,91
QUALIFICATI ( Mandriani, cavallanti, add. sem., add. all. avicoli, porcari e tutti gli altri lavoratori salariati fissi non classificati in altra categoria) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
1.239,40 7,33 9,15 9,90 10,27 47,67 60,22 64,35
1.250,76 7,40 9,25 9,99 10,36 48,11 60,76 64,94
1.262,12 7,47 9,34 10,08 10,46 48,54 61,31 65,52
1.273,48 7,54 9,41 10,17 10,55 48,98 61,86 66,11
1.284,84 7,60 9,50 10,26 10,64 49,42 62,41 66,69
1.296,20 7,67 9,59 10,36 10,74 49,85 62,95 67,34
1.311,61 7,76 9,71 10,48 10,87 50,45 63,70 68,12
1.323,54 7,83 9,78 10,57 10,97 50,91 64,27 68,71
1.335,47 7,90 9,87 10,67 11,06 51,36 64,85 69,36
1.347,40 7,97 9,97 10,76 11,16 51,82 65,42 69,94
1.359,33 8,04 10,04 10,86 11,26 52,28 66,00 70,59
1.371,26 8,11 10,13 10,95 11,36 52,74 66,57 71,18
QUALIFICATI SUPER Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%
TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo
C.A.C. 0,20 % sul salario lordo CIMI 1,305% sul salario lordo
MAGGIORAZIONI: Lavoro notturno (esclusi bergamini e capi) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro straordinario festivo (oltre 8 ore) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro festivo notturno (22 - 6) 45% sulla retribuzione normale. SOSTITUZIONI: Il salariato qualificato che sostituisce il bergamino ha diritto, in aggiunta al salario normale, al litro di latte gratuito e ad un compenso giornaliero di €. 8,33 Il bergamino che sostituisce il capo durante la malattia o le ferie ha diritto ad un compenso pari a €. 6,04 giornaliere. SOSTITUTO TRATTORISTA: Se salariato qualificato con patente per ogni ora di uso effettivo delle trattrici €. 1,26; senza patente €. 1,11 IRRIGAZIONE: Il lavoratore addetto all' irrigazione ha diritto alla retribuzione oraria prevista in tabella per le ore di lavoro effettuate in più delle 8 giornaliere, indipendentemente che vengano fatte di giorno, di notte, in festa. AVVENTIZI Specializzati Normali Straord. 25% Festiva 35% Straor.fest.40% T.F.R. Paghe orarie Qualificati Paghe orarie
10,82
12,90
13,73
14,14
0,71
9,50
11,32
12,05
12,41
0,63
ADDETTI CATTURA POLLI (notturna) (paga oraria 16 - 65 anni)
12,41 IL
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Coltivatore INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE
21 NUMERO 5
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Tabella paga operai agricoli FLOROVIVAISTI in vigore dal 1째 maggio 2010 ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA
CAPO GIARDINIERE E CAPO COLTIVATORE VIVAISTA Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno
Inf. 2 anni
Sup. 2 anni
1.569,24 9,29 11,98 13,00 13,93 60,36 76,11
1.582,58 9,36 12,09 13,11 14,05 60,87 76,76
Sup. 4 anni
1.595,92 9,44 12,16 13,22 14,17 61,38 77,40
Sup. 6 anni
Sup. 8 anni
1.609,26 9,52 12,27 13,33 14,28 61,89 78,04
1.622,60 9,60 12,38 13,44 14,40 62,41 78,69
Sup. 10 anni
1.635,94 9,68 12,49 13,55 14,52 62,92 79,33
SPECIALIZZATI SUPER (Ibridatore-selezionatore, aiutante di laboratorio, conduttore di caldaie, giardiniere, conduttore meccanico) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno
1.520,00 8,99 11,60 12,59 13,49 58,46 73,74
1.532,78 9,07 11,70 12,70 13,61 58,95 74,36
1.545,56 9,15 11,78 12,80 13,72 59,44 74,97
1.558,34 9,22 11,88 12,91 13,83 59,94 75,59
1.571,12 9,30 11,99 13,02 13,95 60,43 76,20
1.583,90 9,37 12,09 13,12 14,06 60,92 76,82
SPECIALIZZATI (Vivaista, addetto al giardino, operatore di serra, addetto alla manutenzione del verde, trattorista e addetto macchine agr. complesse) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno
1.431,09 8,47 10,93 11,86 12,70 55,04 69,46
1.443,59 8,54 11,00 11,96 12,81 55,52 70,06
1.456,09 8,62 11,11 12,06 12,92 56,00 70,66
1.468,59 8,69 11,21 12,17 13,04 56,48 71,26
1.481,09 8,76 11,31 12,27 13,15 56,97 71,87
1.493,59 8,84 11,39 12,37 13,26 57,45 72,47
1.301,13 7,70 9,93 10,78 11,55 50,04 63,19
1.312,49 7,77 10,02 10,87 11,65 50,48 63,74
1.378,71 8,16 10,53 11,42 12,24 53,03 66,93
1.390,64 8,23 10,60 11,52 12,34 53,49 67,51
QUALIFICATI (Operaio addetto a compiti semplici anche con l'utilizzo di attrezzature meccaniche non semoventi) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno
1.255,69 7,43 9,57 10,40 11,15 48,30 61,00
1.267,05 7,50 9,67 10,50 11,25 48,73 61,55
1.278,41 7,56 9,76 10,59 11,35 49,17 62,10
1.289,77 7,63 9,83 10,69 11,45 49,61 62,64
QUALIFICATI SUPER (Operaio addetto a compiti esecutivi semplici anche con l'utilizzo di attrezzature meccaniche semoventi) Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno
1.330,99 7,88 10,16 11,03 11,81 51,19 64,63
1.342,92 7,95 10,23 11,12 11,92 51,65 65,21
TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo
AVVENTIZI Specializzati
Normale
1.354,85 8,02 10,33 11,22 12,03 52,11 65,78
1.366,78 8,09 10,43 11,32 12,13 52,57 66,36
C.A.C. 0,20 % sul salario lordo
Straord. 29%
Festiva 40%
CIMI 1,305% sul salario lordo
Straor.fest. 50%
T.F.R.
Irrigazione
Paga oraria Qualificati
10,98
13,42
14,34
15,18
0,72
13,42
Paga oraria
9,62
11,76
12,57
13,31
0,63
/
IL
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Coltivatore INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE
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DATORI DI LAVORO
NUMERO 5
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
Tabella paga operai agricoli in vigore dal 1° maggio 2010 GRANDI RACCOLTE Normale Straordinaria 8,07 9,61
Paga oraria (dai 16 ai 65 anni)
Festiva 10,23
T.F.R. 0,53
AVVENTIZI SPURGO ROGGE Normale Maggioraz. lavoro in acqua Straor. e Fest. 4,26 3,02 2,22
Paga base Contingenza Terzo elemento mobile PAGA ORARIA
9,50
9,60
T.F.R.
13,11
0,63
VALORE GIORNATA CONVENZIONALE CAMPARI Dal 1° maggio 2010 è di €. 82,44.
INDENNITA' DI FINE RAPPORTO Dal 1° maggio 2010 l'indennità di fine rapporto spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,27 per ogni giornata convenzionale.
N.B.: Il valore dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni.
Tabella paga impiegati agricoli in vigore dal 1° luglio 2010 CATEGORIA
Stipendio contrattuale mensile al 31/12/2009
1 2 3 4 5 6
1.914,94 1.693,99 1.484,09 1.371,51 1.262,79 1.183,46
Aumenti CPL 01/07/2010 tranche 3%
57,45 50,82 44,52 41,15 37,88 35,5
boni¿ca amianto cemento
1°
Totale stipendio contrattuale mensile
1.972,39 1.744,81 1.528,61 1.412,66 1.300,67 1.218,96
rifacimento coperture degradate
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Coltivatore INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE
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PATRONATO EPACA
NUMERO 5
SETTEMBRE/OTTOBRE - 2010
La QUATTORDICESIMA tra liquidazioni, verifiche e “recuperi” Talamazzini L’INPS ha comunicato di aver proceduto alla verifica reddituale generalizzata riguardante tutte le pen- Damiano Resp. Provinciale sioni i cui titolari abbiano percepito la quattordicesima mensilità nell’anno 2008. Patronato Epaca La legge del 2007 ha previsto l’erogazione di una somma aggiuntiva, a favore dei pensionati ultrasessantaquattrenni, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’AGO e delle forme esclusive, sostitutive ed esonerative dell’AGO, qualora ricorrano determinati requisiti reddituali. Tale somma aggiuntiva è determinata secondo quanto indicato dalla tabella, in funzione dell’anzianità contributiva complessiva e della gestione di appartenenza a carico della quale è liquidato il trattamento principale. La corresponsione della somma aggiuntiva è avvenuta, per l’anno 2008, con la rata di pensione del mese di luglio secondo gli importi di seguito indicati:
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
Somma aggiuntiva anno 2008
Anni di contribuzione Fino a 15 Sopra 15 fino a 25 Oltre 25
Importo € 336,00 € 420,00 € 504,00
Fino a 18 Sopra 18 fino a 28 Oltre 28
Limite di reddito TM annuo X1,5 € 8.640,84 € 8.640,84 € 8.640,84
Limite massimo € 8.976,84 € 9.060,84 € 9.144,84
L’erogazione della somma aggiuntiva è stata accompagnata da una lettera con cui l’Istituto previdenziale faceva riserva di verificare successivamente il diritto e la misura del beneficio concesso, sulla base dei redditi definitivi dell’anno 2008. Pertanto, nel corso del mese di luglio 2010, l’INPS ha effettuato il controllo relativo alle pensioni in essere che avevano usufruito della quattordicesima mensilità nell’anno 2008, raffrontando l’importo erogato a suo tempo, sulla base dei redditi presunti, e l’importo effettivamente spettante, sulla base dei redditi consolidati del 2008. L’esito dei controlli ha comportato: • la convalida di quanto già erogato, nei casi in cui i redditi dichiarati non superassero i limiti stabiliti; • il conguaglio, a credito o a debito del pensionato, nei casi in cui i redditi dichiarati abbiano comportato la rideterminazione dell’importo a suo tempo erogato; • la revoca della prestazione, nei casi di superamento dei limiti reddituali, o di omessa dichiarazione. L’INPS ha quindi ora disposto che il conguaglio a debito o a credito nei confronti dei pensionati interessati da tali provvedimenti (recupero dell’intera somma aggiuntiva o dell’importo corrisposto in misura superiore a quanto effettivamente dovuto, oppure corresponsione di quanto eventualmente dovuto in più a favore del pensionato) venga effettuato a partire dalla rata di settembre fino a quella di dicembre 2010. Per verificare l’esattezza della comunicazione ricevuta, coloro che sono interessati potranno rivolgersi agli sportelli del Patronato Epaca che, con i Suoi Uffici in Cremona e Provincia, oltre ai numerosi recapiti, è sempre a completa e gratuita disposizione di tutti i Cittadini interessati.
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AVVISI
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PIANO DI SVILUPPO LOCALE DEL GAL OGLIO PO – PSL 2009-2013 Misura 1.1 “Filiera Corta” azione 6 “Realizzazione di punti vendita presso le aziende agricole”
E’ STATA PROROGATA LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO FINO AL 31 GENNAIO 2010 Il Piano di Sviluppo Locale del Gal Oglio-Po prevede varie misure volte alla valorizzazione delle attività agricole e del territorio casalasco viadanese. Nel corso del 2010 sono state approvate le procedure per l’attivazione dei vari bandi di accesso ai contributi. In particolare gli interventi ammissibili nella misura 1.1 "Filiera corta" devono essere finalizzati alla realizzazione di spacci per la vendita diretta dei propri prodotti aziendali. Possono aderire le aziende insediate nei comuni cremonesi che fanno parte del territorio del GAL OGLIO PO: Ca' d'Andrea, Calvatone, Casalmaggiore, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de' Botti, Derovere, Drizzona, Gussola, Isola Dovarese, Martignana di Po, Motta Baluffi, Ostiano, Pessina Cremonese, Piadena, Rivarolo del Re ed Uniti, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torre de' Picenardi, Torricella del Pizzo, Volongo, Voltido. Il testo del bando è disponibile presso la sede operativa del GAL Oglio Po, Piazza Donatore del Sangue, 17 - 26030 Calvatone e sul sito web all’indirizzo www.galogliopo.it. Per qualsiasi informazione rivolgersi ai nostri Uffici di Zona. (m.m.)
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Lombardia. E’ ANCORA CONFERMATO IL DIVIETO INVERNALE DI COMBUSTIONE DI MATERIALI LEGNOSI ALL’APERTO IN AMBITO AGRICOLO E DI CANTIERE Con la legge regionale 24 del 2006, la Regione Lombardia ha emanato “Norme per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico a tutela della salute e dell’ambiente” che interessano tutte le emissioni in aria derivanti dai mezzi di trasporto e da varie forme di combustione di materiali legnosi. Con le delibere regionali n. 7635 dell’11 luglio 2008 e n. 9958 del 29 luglio 2009 in particolare, tra le varie misure e divieti, viene stabilito:
il divieto di combustione all’aperto, in ambito agricolo e di cantiere, in tutti i comuni al disotto dei 300 metri sul livello del mare (pertanto in tutti i comuni della Provincia di Cremona) nel periodo dal 15 ottobre al 15 aprile. Pertanto si informano tutte le imprese agricole che la pratica, in uso nel nostro territorio, della “bruciatura delle ramaglie derivanti da operazioni di manutenzione delle rive con reimpiego delle ceneri nella pratica agricola” pur essendo confermata nel rispetto delle condizioni di sicurezza note, può essere attuata solo fuori dal periodo di divieto. Gli Uffici Zona sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e informazione. (m.m.)
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Taglio boschi - Campagna 2010/2011 Procedura di denuncia informatizzata Anche per la corrente stagione silvana 2010-2011 in caso di necessità di taglio di piante in BOSCO (area a foresta superiore a 2000 m2) l’unica procedura da seguire è quella della denuncia di taglio informatizzata che può essere fatta presso gli Enti Gestori dei Parchi e l’ufficio boschi della Provincia in base al territorio di competenza. Si sintetizza di seguito. Nel caso di boschi in territorio provinciale fuori da Parchi è competente la Provincia, Settore Ambiente, ufficio Boschi. Si deve predisporre ed inviare la comunicazione di taglio piante alla Provincia utilizzando i soliti moduli cartacei in uso (con estratto di mappa e descrizione dell’intervento) completo di dati telefonici per la reperibilità del socio; la Provincia contatta l’agricoltore e fissa l’appuntamento per il sopralluogo (max
entro 2-3 settimane) durante il quale il tecnico provinciale definisce i criteri dell’intervento, su un modulo già predisposto dal tecnico stesso. Se nulla osta dal sopralluogo, l’agricoltore potrà poi procedere al taglio. La Provincia provvede successivamente alla compilazione della “denuncia di inizio attività” informatizzata. Nel caso di aree boscate ricadenti nelle aree protette regionali è competente l’Ente Gestore del Parco, a cui rivolgersi per definire la domanda e organizzare il sopralluogo. In area parco tuttavia si deve attendere l’autorizzazione prima di procedere all’intervento. Si ricorda che i tempi per le attività forestali di taglio piante vanno da metà ottobre a fine marzo. Per qualsiasi ulteriore informazione i Soci possono rivolgersi ai propri Uffici di Zona. (m.m.)
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TERRITORIO
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Conigli “made in Gallignano” Presentati in fiera dall’allevatore Simone Coti Zelati Non ci saranno solo vacche da latte, alla Fiera Internazionale del bovino che si aprirà a Cremona il 28 ottobre. In prima linea, nello spazio riservato alla cunicoltura, ci saranno anche i purosangue “Dalmata Rex” e i “California”, insieme ai “Rossi di Nuova Zelanda” di Simone Coti Zelati, giovane allevatore di conigli di Gallignano (Soncino). “Anche quest’anno partecipiamo alla fiera portando vari esemplari, fra Dalmata Rex e California. Punteremo inoltre su una razza introdotta più recentemente nel nostro allevamento: i conigli Rossi di Nuova Zelanda” spiega Simone Coti Zelati, imprenditore agricolo ventunenne, che con il padre Diego e il fratello Andrea condivide la passione per l’allevamento di conigli. Nell’azienda agricola di via Villa Vetere, a Gallignano, ci sono bovini e capre, ma per la fiera la famiglia Coti Zelati punta, da sempre, sui conigli:
i Dalmata Rex (un’autentica rarità nel nostro territorio, con il loro mantello bianco punteggiato di nero), i California (dal pelo candido, ad eccezione di muso e orecchie, che sono scuri) ed ora anche i ‘Rossi’ di Nuova Zelanda, che si caratterizzano per il loro splendido manto, naturalmente color fuoco. “Il nostro allevamento è conosciuto per i Dalmata Rex, esemplari poco diffusi e
molto ammirati – testimoniano gli allevatori –. Ci sono scuole, come l’Istituto di Agraria, che in passato sono venute da noi, per avere dei riproduttori e diffondere questa splendida razza”. I conigli – una quarantina quelli portati in fiera dall’azienda Coti Zelati – saranno giudicati dagli esperti dell’Anci, l’Associazione Nazionale Coniglicoltori Italiani, che esaminerà il pedigree di ciascuno. “Siamo presenti principalmente per la soddisfazione di far conoscere i nostri animali e il nostro lavoro – sottolinea Simone Coti Zelati –. L’allevamento di conigli richiede grande passione e una dedizione costante. Il nostro augurio è che, incontrando personalmente gli allevatori, i consumatori possano trovare interesse per queste razze così belle e pregiate”. (m.b.) Diego e Simone Coti Zelati in fiera con i loro conigli ‘Dalmata Rex’
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ASSOCIAZ. PROV. PENSIONATI COLDIRETTI
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Pensionati in festa a Soncino bei borghi d’Italia – che fin dalla mattinata ha offerto all’iniziativa una cornice suggestiva ed accogliente. Capitanati dal Presidente Giovanni Rota, i pensionati hanno dapprima condiviso la visita guidata della città, dalla Rocca sforzesca alla Casa degli stampatori, per ritrovarsi presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, per la visita seguita dalla Santa Messa, concelebrata dal Consigliere ecclesiastico provinciale don Emilio Garattini e dall’Assistente diocesano di Crema, don Primo Pavesi. Accolti dal Delegato Confederale Eugenio Torchio, hanno preso parte all’iniziativa i rappresentanti del territorio, fra cui i Sindaci di Soncino, Francesco Pedretti, e di Cumignano sul Naviglio, Battista Bosio, così come l’Assessore provinciale all’agricoltura Gianluca Pinotti. Tra gli ospiti, c’era anche il Presidente dell’Associazione Pensionati di Mantova Vittorio Valente. (m.b.)
È stato un momento di festa e d’incontro, di dialogo (su problemi e prospettive della nostra agricoltura) e di preghiera intorno all’altare, con il fiducioso abbandono alla protezione del Signore. Così, mercoledì 13 ottobre, l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona ha vissuto la “festa provinciale del pensionato”, tradizionale appuntamento che ha chiamato a raccolta gli imprenditori agricoli in pensione, da sempre una delle componenti più attive e partecipi dell’Organizzazione. Meta della giornata è stato il comune di Soncino – uno tra i più
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DAL TERRITORIO
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Piccoli agricoltori crescono a Cividale protagonisti della “festa dell’agricoltura” a base degli eccellenti prodotti made in Italy, la “festa dell’agricoltura” è proseguita con vari altri momenti, in primis la celebrazione della Santa Messa, che ha raccolto in preghiera l’intera comunità di Cividale. Una cena a base di prodotti e ricette delle nostre campagne ha siglato l’iniziativa, vissuta tutta nel segno dell’incontro tra l’agricoltura – con la sua gente e i suoi valori – e la comunità, con tutti i suoi protagonisti, dai bambini ai genitor tori, dagli insegnanti ai rappresentanti de delle istituzioni, dai pi più piccoli ai nonni. (m (m.b.)
Gli agricoltori di Cividale, che hanno dato vita alla “festa dell’agricoltura”, con il Segretario di Zona di Casalmaggiore Giovanni Cremonesi e il Segretario di Zona di Soresina Claudio Magni
Proposta dagli agricoltori, sabato 2 ottobre si è svolta a Cividale la quinta edizione della “festa dell’agricoltura”. L’iniziativa si è aperta con una piacevole ed istruttiva mattinata dedicata a bambini e ragazzi. Per ore gli agricoltori hanno mostrato agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria (tutti in campo, affiancati dagli insegnanti) come avveniva in passato e come avviene oggi la raccolta del fieno, passando dagli attrezzi più semplici ai macchinari più moderni ed efficaci. Dal campo ci si è quindi spostati nella piazza della piccola frazione, per assistere alle operazioni di mungitura, mostrate dagli allevatori, cui è seguita la preparazione del burro, con l’intervento delle massaie. Se la mattinata si è chiusa con una squisita merenda offerta agli alunni, naturalmente
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OBIETTIVO IMPRESA
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Spaccio a km zero presso l’azienda Rho
Inaugurazione dello spaccio aziendale, con gli imprenditori agricoli Rho, il macellaio Giorgio Lena e il Segretario della Zona di Crema Luigi Bonzanini
Una nuova occasione di incontro diretto tra l’agricoltore e il cittadino-consumatore è nata a Capralba – nella piccola frazione di Farinate – grazie all’azienda agricola di Giampietro, Carlo e Stefano Rho che, domenica 19 settembre, ha inaugurato ufficialmente lo spaccio di carni suine e bovine, salumi e pollame. Allevatori di suini d’eccellenza in gran parte destinati alla produzione di prosciutto di Parma, gli imprenditori agricoli Rho hanno deciso di diversificare la propria azione, puntando anche sulla vendita diretta ai consumatori. Tanto più che, accanto all’allevamento suinicolo, la famiglia Rho possiede una piccola mandria di manze limousine, cui si è affiancato un allevamento familiare di pollame. “L’obiettivo è offrire ai clienti una buona varietà di carni, tutte rigorosamente provenienti da animali allevati presso la nostra azienda – spiega Stefano Rho, imprenditore agricolo ventottenne, a cui si deve l’avvio della nuova sfida –. Nasciamo come allevatori di suini, iscritti al consorzio
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prosciutto di Parma. Diversificare la produzione, puntando per una parte del nostro prodotto sulla vendita diretta, è secondo noi la strada giusta per ottenere un’integrazione del reddito e così facendo assicurare un futuro più certo alla nostra azienda”. “Abbiamo alle spalle tre mesi di ‘prova generale’. Ed abbiamo avuto, da parte della gente, una risposta davvero positiva, oltre ogni previsione. Le persone acquistano presso il nostro spaccio perché sanno di trovare qualità, convenienza e genuinità. Puntiamo esclusivamente sui nostri prodotti, che garantiamo personalmente. La gente è contenta e torna ad acquistare” prosegue Stefano, che presso lo spaccio è affiancato dalla moglie Laura. Altro elemento di forza dell’impresa è il lavoro di Giorgio Lena, “macellaio da una vita… e da generazioni”, all’opera presso il laboratorio attiguo allo spaccio e alle celle di conservazione. Il tutto nel segno della tradizione, dell’esperienza e dell’origine garantita. (m.b.)
L’azienda agricola Rho è in via Carnita a Farinate di Capralba. Lo spaccio è aperto: dal martedì al sabato ore 8.30-12.30 / 16-19.30 domenica ore 8.00-12.00. Per info: tel. 348 6373672
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Hanno collaborato:
Progetto grafico e impaginazione
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Redattore capo
Foto di copertina:
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GRAZIE AI SIGNORI DEI GRANDI IMPIANTI DI BIOGAS CONTINUA LO SCANDALO DEGLI AFFITTI D’ORO QUESTO SCIPPA ALLE VERE IMPRESE AGRICOLE UN QUINTO DEL TERRITORIO COLTIVATO DI CREMONA Dove produrremo il VERO cibo Made in Italy che nasce dai nostri campi e dai nostri allevamenti? La politica quali risposte intende dare? Il perbenismo delle autorizzazioni dovute, o le scelte di gestione e di indirizzo del Territorio? Territorio?
I CAMPI SERVONO PER PRODURRE ALIMENTI NO AI MEGA-IMPIANTI CHE SOTTRAGGONO TERRA AI VERI AGRICOLTORI !