Coltivatore Cremonese n.5/2012

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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

IL

Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 66 numero 5 ottobre 12

XII FORUM Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

“L’Italia che vogliamo” La proposta di Coldiretti Marini: arriva il primo Latte firmato Italia


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Simone Solfanelli

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Aldo Bellandi, Marco Benedini Giacomo Maghenzani, Damiano Talamazzini Maurizio Inzoli, Maria Luisa Parmigiani

Fotografie

Bruno Toscani, Ambrogio Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2/3 XII Forum di Cernobbio 3 Arriva il primo latte firmato Italia 4/5 Azione a tutela delle imprese 6/7/8/9 Speciale "Cibi d'Italia" 10/11 Giornata del Ringraziamento 13 Pasta della Bontà 14/15 Impianti a FER, adempimenti 16/17 CreditAgri Coldiretti 19/20/21/22 "L'Italia che vogliamo" 23 Mais, avviso 24/25 Ultime novità fiscali 26/27 Patronato Epaca 29 Appuntamenti 31/33 Associazione Pensionati 34/35 Fattorie a porte aperte 36/37 Mercati di Campagna Amica 38 A Scuola di Agricoltura

A CERNOBBIO XII FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE

Coldiretti: “L’Italia che vogliamo”

Si è svolto venerdì 19 e sabato 20 ottobre a Villa d’Este a Cernobbio il XII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti. Il Forum è l'appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Al centro dei lavori di quest’anno: la proposta per una via italiana per lo sviluppo del Paese, presentata dal Presidente Sergio Marini al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania, al Ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, a numerosi altri rappresentanti delle Istituzioni, dell’economia, del tessuto civile e sociale, nonché ai Segretari dei principali partiti politici che hanno preso parte all’importante appuntamento. Riportiamo, in un inserto staccabile posto nelle pagine centrali di questo giornale, il documento “L’Italia che vogliamo”, la proposta presentata da Coldiretti, in 10 punti, che indica “una via italiana per lo sviluppo del Paese”. (vedi pagine 19-20-21-22) Il Forum ha preso avvio nella giornata di venerdì 19 ottobre. La partecipazione di esponenti del Parlamento nazionale ed europeo è stata occasione per un approfondimento sui temi di stretta attualità della congiuntura economica che vivono il Paese e l’Europa. Esclusive analisi sugli andamenti di mercato del Made in Italy e sui comportamenti dei consumatori, esposizioni ed esperienze imprenditoriali innovative e momenti di confronto hanno caratterizzato la due giorni. L’edizione di quest’anno si è aperta con la presentazione della più approfondita indagine sulle strategie di adattamento degli italiani alla crisi, con un focus particolare sui cambiamenti nella spesa realizzata dalla Coldiretti con Swg che ha esaminato la situazione economica delle famiglie, le rinunce, i comportamenti, i tagli, gli sprechi e in generale gli effetti e le responsabilità da attribuire nella particolare congiuntura. E’ seguito un approfondimento sull’andamento dei consumi alimentari in Italia nel 2012 e sulle prospettive future. Nel pomeriggio del venerdì è stata aperta la più ampia esposizione di falsi prodotti alimentari Made in Italy con centinaia di esempi scovati in tutti i continenti. Un fenomeno in forte espansione, analizzato in termini di perdita di posti di lavoro e fatturato per le imprese del Made in Italy alimentare. La giornata conclusiva è stata dedicata al ritorno degli italiani alla terra per intraprendere o per lavorare, con la presentazione di sondaggi e statistiche che confermano una storica inversione di tendenza. Una scelta alternativa favorita dalle nuove opportunità offerte dal settore che coinvolge molti giovani (presenti al Forum con le loro innovative curiosità, nel primo salone dei nuovi mestieri). Seguitissimo e particolarmente importante è stato il pomeriggio conclusivo, con gli interventi del Presidente della Coldiretti Sergio Marini, del Presidente del Consiglio Mario Monti e del Ministro per le Politiche agricole Mario Catania. Dai due autorevoli rappresentanti istituzionali sono giunte parole di forte, autentico, apprezzamento per la proposta di Coldiretti, che ha indicato una via italiana allo sviluppo, che parte da un assunto: l’Italia deve fare l’Italia. Il Presidente del Consiglio ha affermato di essere venuto al Forum organizzato dalla Coldiretti “per capire meglio una parte importante non solo dell'economia italiana, ma anche della società italiana e della civiltà italiana”. “Voi – ha detto Mario Monti agli imprenditori agricoli della Coldiretti – siete artefici di una


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filiera agroalimentare che è unica al mondo”. “L’agricoltura è molto presente nell'attenzione del Governo. E’ giusto che chiediate di esserlo molto di più e non escludo che ciò possa avvenire” ha aggiunto Monti, ricordando successivamente alcuni dei provvedimenti presi dal Governo, come il disegno di legge sul consumo di suolo che - ha detto - costituisce un riconoscimento del “ruolo multifunzionale dell'agricoltura”. “Sono molto soddisfatto per i contenuti e la disponibilità del premier Mario Monti, in particolare sui temi della Politica

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agricola comune e sul riconoscimento del valore dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, quale pezzo importante dell’economia, della qualità, della vita e della coesione sociale del Paese”. Con queste parole il Presidente Sergio Marini ha chiuso il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. “Siamo orgogliosi – ha detto – dell’importante riconoscimento alla nostra Organizzazione per la capacità di promuovere un’idea di sviluppo ma anche di realizzarla concretamente nei fatti”.

La proposta di Coldiretti in dieci punti

Riportiamo, nell’inserto staccabile posto nelle pagine centrali di questo Coltivatore, il documento “L’Italia che vogliamo in dieci punti”, la proposta presentata da Coldiretti, che indica “una via italiana per lo sviluppo del Paese”. (vedi pagine 19-20-21-22)

Chiuse 60mila stalle Arriva il primo latte firmato Italia Presentato dal Presidente Marini in occasione del Forum di Cernobbio Negli ultimi 20 anni hanno chiuso i battenti 60mila stalle, con la perdita di migliaia di posti di lavoro causata dalla concorrenza sleale del latte spacciato come made in Italy e dal boom dei costi di produzione, rincarati del 40 per cento tra il 2011 e il 2012. E’ quanto denunciato dalla Coldiretti nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio, in occasione della manifestazione della Cgil sul lavoro. Proprio per smascherare sul mercato gli inganni del finto Made in Italy e frenare la chiusura delle stalle e salvaguardare l’occupazione, il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha lanciato il primo latte Uht a lunga conservazione proveniente al cento per cento da allevamenti nazionali e Firmato dagli Agricoltori Italiani (Fai), che sarà distribuito presso supermercati, negozi e Botteghe di Campagna Amica.

Fai arriverà solo da allevamenti nazionali selezionati e controllati e per la sua lavorazione, sottolinea la Coldiretti, verrà usata energia verde da fonti rinnovabili in accordo ai principi dal protocollo di Kyoto. Il contenitore, in materiale riciclabile e con un tappo a doppia sicurezza per garantire l’integrità del prodotto, porterà la scritta “io sono italiano” e il logo tricolore Fai. Il latte Uht firmato dagli agricoltori italiani – conclude la Coldiretti – si inserisce così nel circuito di qualità e garanzia tipico dei grandi formaggi Dop, che per la loro produzione assorbono circa il 60% delle oltre 10 milioni e mezzo di tonnellate munte ogni anno in Italia.

L’iniziativa degli allevatori italiani vuole riportare trasparenza in un settore dove viene “spacciato” come nazionale il latte importato da Paesi comunitari ed extracomunitari perché - sottolinea la Coldiretti - non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza, nonostante la legge approvata all’unanimità dal Parlamento all’inizio della legislatura. Secondo l’indagine Coldiretti/ Swg quasi due italiani su tre (65%) si sentono garantiti da un marchio degli agricoltori italiani che batte nettamente quello della distribuzione commerciale (15%) e quello industriale (11%). Al contrario della stragrande maggioranza dell’Uht in circolazione in Italia, infatti, quello della filiera

Il Presidente Sergio Marini mostra il primo latte Firmato dagli Agricoltori Italiani (FAI) presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione il

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Cibi d’Italia, il Forum di Cernobbio, la trattativa sul prezzo del latte

Forte azione a tutela delle imprese e dell’agricoltura italiana

Eugenio Torchio Delegato Confederale Coldiretti Cremona

Cari Soci Questo Coltivatore va in stampa all’indomani della manifestazione “Cibi d’Italia” (primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti, che per quattro giorni ha proposto il meglio del Made in Italy agroalimentare nell’Arena del Circo Massimo a Roma, con produttori da ogni regione) e dell'appuntamento a Cernobbio con il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, l'evento annuale per l’agroalimentare, promosso da Coldiretti, che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Lascio ad altre pagine la cronaca dei due eventi, ma voglio in questa sede evidenziarne il valore, la strategicità, il significato: a Cibi d’Italia, straordinaria vetrina

aperta sul nostro Paese e sul mondo, e al Forum, nell’incontro e nel dialogo con il Presidente del Consiglio Mario Monti, con Ministri e con tutti gli altri importanti interlocutori, Coldiretti ha saputo mostrare la sua via italiana per lo sviluppo del Paese. “Cibi d’Italia è uno spaccato dell’Italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera, che la mattina si alza e lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri”. Sono state queste le parole del nostro Presidente Sergio Marini, nel congedarsi dalla prima edizione di Cibi d’Italia. L’agricoltura cremonese era naturalmente presente, con le imprese al lavoro fra gli stand (c’erano Cascina Brugnole, che ha portato il salame cremonese vanto del nostro territorio, e c’era Il Campagnino, con i prodotti dell’agriturismo e della bottega) e i tanti imprenditori agricoli cremonesi che hanno voluto essere lì, nella giornata d’esordio. E poi i giovani, presenti alla giornata dedicata ad Oscar Green, il premio per l’innovazione.

E’ seguito, nei giorni 19 e 20 ottobre, l’appuntamento di Cernobbio, nel quale il Presidente Sergio Marini ha spiegato, ha indicato, agli illustri ed autorevoli interlocutori la nostra via per lo sviluppo del Paese. Il progetto per dare un futuro alle imprese agricole, alla nostra agricoltura, alla stessa economia italiana: la realizzazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana, un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo. Il tutto, tagliando le intermediazioni e arrivando ad offrire il prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso una estesa rete nazionale, capace di creare più concorrenza e trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini. E’ stato un appuntamento importante, al quale, accanto al sottoscritto e al Direttore Simone Solfanelli, hanno preso parte i rappresentanti dell’agricoltura cremonese, fra cui Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro, e Gianpietro Bozzoni, Vicepresidente della Latteria Plac. Il nostro progetto si sta concretizzando su tutti i tavoli nei quali Coldiretti è presente per dare il giusto valore, la giusta remunerazione alle nostre produzioni. Un progetto che è sboccia-

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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to attraverso i Mercati di Campagna Amica, esperienza vincente anche in provincia di Cremona, con nove, prestigiose piazze, in cui la vendita a km zero si rinnova con regolarità e grande afflusso di cittadini-consumatori. Così come le Botteghe di Campagna Amica, i punti della prima catena di vendita diretta organizzata degli agricoltori italiani, un nuovo e moderno canale commerciale ormai presente in tutta Italia, che garantisce ai consumatori la possibilità di acquistare in ogni bottega l’intera gamma di prodotti garantiti al cento per cento come italiani realizzati e trasformati direttamente dagli agricoltori. La cui architettura commerciale si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e filiera degli agricoltori; il Consorzio Produttori, che è lo strumento per realizzare la “catena”; l`imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto vendita denominato “La Bottega di Campagna Amica”. Anche a Cremona siamo già partiti, con l’esperienza della "Bottega del Campagnino" e con l’impegno di far

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nascere, in tempi rapidi, una seconda, e magari una terza, Bottega. Parleremo di questi temi, cari Soci, e della nostra via per lo sviluppo del Paese, anche in occasione dell’appuntamento con la Fiera del Bovino da Latte. Faremo il punto, come già avvenuto in precedenti incontri, sulla battaglia sul prezzo del latte, che ci vede in prima linea come Lombardia, regione in cui si munge il 40% del latte italiano, e come provincia di Cremona, territorio la cui produzione di latte annua supera un milione di tonnellate, il 10% del totale nazionale. Con chiarezza il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini ha evidenziato che l’attuale prezzo pagato per il latte alla stalla non copre più neanche i costi degli allevamenti, lievitati – tra energia, materie prime, burocrazia – di quasi il 40%. A fronte delle mutate condizioni di mercato e dei costi di produzione appena evidenziati, una più equa remunerazione del latte è necessaria e vitale, per garantire la sopravvivenza di tante imprese e della stessa zootecnia lombarda e italiana.

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Sono aperti diversi tavoli in cui si gioca la trattativa sui prezzi dei prodotti agricoli, in particolare quella per il latte con Parmalat impegnata in prima linea a fare melina per continuare a sottopagare il latte italiano. L’appuntamento con la Fiera del Bovino ci porta in questa occasione a concentrarci maggiormente sul tema zootecnia da latte, ma è evidente che per tutte le produzioni della nostra agricoltura, si pensi ad esempio al pomodoro da industria, i problemi sono ugualmente grandi: le aziende sono alle prese con costi in continua crescita, a cominciare da quelli legati all’energia, ma anche alla burocrazia o alle imposte, mentre i prezzi del prodotto al campo o alla stalla continuano a non essere remunerativi. In tutti questi ambiti, per tutte le produzioni, Coldiretti è presente, con autorevolezza e con le idee chiare. Con un progetto che può e che sa dare una risposta vera, un futuro certo alle imprese agricole e al Paese, valorizzando, difendendo e promuovendo “l’Italia che fa l’Italia”.

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Via Giuseppe Verdi, 4 (I piano) - Cremona Presso la Federazione Provinciale Coldiretti Cremona Tel. 0372 499811 - Fax 0372 499899 e.mail: cremona@coldiretti.it

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Il Festival Nazionale di Campagna Amica

"Cibi d’Italia”, un successo da 300mila visitatori La straordinaria cornice offerta dall’Arena del Circo Massimo a Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica

Oltre 300mila visitatori hanno sancito lo straordinario successo di Cibi d’Italia, Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti, che per quattro giorni (da giovedì 27 a domenica 30 settembre) ha proposto il meglio del Made in Italy agroalimentare nell’Arena del Circo Massimo, con produttori agricoli, allevatori e pastori giunti da tutte le regioni italiane. Negli oltre 200 stands del più grande farmers market del mondo, inaugurato dal Presidente Sergio Marini e dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, sono state esposte 10mila specialità tipiche offerte in degustazione e vendute fino ad esaurimento, per dimostrare che l’agricoltura italiana è un patrimonio del Paese capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande qualità. Oltre alla gastronomia e alla qualità alimentare “Cibi d’Italia” si è rivelata

un autentico contenitore di iniziative. Dalla presentazione della prima analisi sulla rivoluzione nella spesa alimentare generata dall’arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori (che risulta essere l’unica forma commerciale a crescere), all’incontro sulle novità sulle mense nel nuovo anno scolastico e sulla diffusione delle fattorie didattiche (al quale hanno partecipato numerose classi di ragazzi in età scolare), dalla tavola con i cibi degli antichi romani (dal garum di Apicio al libum di Catone e molto altro), agli incontri sulla biodiversità e sulla salvaguar-

Inaugurazione di “Cibi d’Italia”, con il Presidente Sergio Marini e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno

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dia dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy. Un particolare rilievo – segnala la Coldiretti – ha avuto l’incontro, con la partecipazione del Ministro delle Politiche agricole Mario Catania, nel corso del quale è stato presentato il primo rapporto sugli effetti della crisi sulle imprese condotte da under 35 in tutti i settori e sono stati premiati i finalisti del premio Oscar Green Coldiretti per l’innovazione giovanile in agricoltura. E infine il primo mercato del baratto contro la crisi della moneta, un’iniziativa nel corso della quale è avvenuto fisicamente lo scambio di tantissimi prodotti senza spendere un euro, a dimostrazione che il baratto, insieme ad altre forme di risparmio come i Gas (gruppi di acquisto), il carpooling della spesa e gli acquisti sul web, sono nuove forme di vendita cui la crisi economica


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Cibi d’Italia: dalla Lombardia maxi “siluro” di provolone insieme a grana, salame Cremona, pesche, parmigiano

ha dato un consistente impulso. Non sono mancati momenti di intrattenimento con divertenti laboratori del gusto, sommelier della frutta, garden coaching, agricosmetica e cucina della nonna, ma anche fattorie didattiche, con gli animali della fattoria per i più piccoli, e lezioni di agrofitness per tutti gli sportivi. “Cibi d’Italia – ha affermato il Presidente Sergio Marini – è uno spaccato dell’Italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival di Campagna Amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera, che la mattina si alza e che lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri, come quello del mangiare, dello stare tutti meglio e insieme”.

Il maxi-provolone Valpadana Dop negli stand lombardi di Cibi d’Italia a Roma

Un maxi “siluro” di provolone Dop lungo un metro e 70 centimetri e del peso di oltre un quintale da Brescia, il grana padano e il parmigiano del post terremoto di Mantova, il salame vanto dell’agricoltura di Cremona, le tradizionali pesche sciroppate di Varese sono solo alcuni dei prodotti lombardi che dal 28 al 30 settembre hanno rappresentato la Lombardia nell’arena del Circo Massimo a Roma, in occasione di Cibi d’Italia, Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni e dello star bene organizzato da Campagna Amica e Coldiretti. In occasione di Cibi d’Italia è stata presentata la prima analisi, realizzata da Coldiretti con Censis e Swg, sulla rivoluzione nella spesa alimentare generata in Italia dai mercati degli agricoltori con gli acquisti diretti che sono l’unica forma di commercio che cresce nonostante la crisi. La maggiore sensibilità dei cittadini sull’origine del cibo e la ricerca di un nuovo rapporto fra territori e alimentail

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zione ha spinto la nascita e lo sviluppo della più estesa rete di vendita a km zero dal produttore al consumatore, che può oggi contare su 1.105 mercati degli agricoltori, 5.616 aziende agricole, 877 agriturismi e 178 botteghe, per un totale di 6.899 punti vendita di Campagna Amica, cui sommare 131 ristoranti e 109 orti urbani. (www.campagnamica.it) In Lombardia la rete di Campagna Amica è formata da oltre 500 punti fra spacci aziendali e agriturismi, 115 farmers’ market, 20 fra ristoranti a km zero e Botteghe, insieme a una collaborazione con le mense che ogni giorno porta alimenti della filiera agricola italiana nei piatti di oltre 80mila bambini lombardi. “Con la nostra Filiera agricola stiamo costruendo una rete per la difesa e la valorizzazione del cibo italiano – ha spiegato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – un patrimonio che non è solo culturale e gastronomico, ma anche economico, visto che i falsi venduti all’estero ci rubano una fetta di mercato di circa 50 miliardi di euro all’anno. Un danno enorme per il nostro Paese, che dobbiamo contrastare con le leggi, con gli accordi internazionali e con la diffusione della conoscenza fra i consumatori su cosa sia il vero Made in Italy”.

Taglio del maxi-provolone, con il Presidente Nazionale Sergio Marini e il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini


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Oscar Green a Cibi d’Italia

Meno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione: la “formula giovane” per rilanciare il Paese Le giovani imprese muoiono per l’assenza di credito e il carico burocratico, capace di scoraggiare anche le idee più innovative. E’ quanto ha affermato il Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio in occasione della consegna dei premi Oscar Green 2012 per l’innovazione, concorso promosso dai Giovani della Coldiretti con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il tutto è avvenuto in occasione di Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica. Durante la giornata di chiusura di Oscar Green è stato presentato lo studio in cui si evidenzia che la crisi ha provocato in Italia una strage in un solo anno di ben 26mila imprese condotte da giovani in tutti i settori produttivi. Meno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione: questa la “formula” per rilanciare il Paese proposta dai giovani i della Coldiretti con il

Manifesto “Giovani per l’Italia”. “Il nostro Paese non può tollerare che l’occupazione dei giovani sotto i 25 anni sia tra le più basse in Europa e che il tasso di disoccupazione sia, di contro, tra i più elevati – ha detto Sangiorgio – né che si guardi ai giovani come un grande problema da risolvere all’interno del sistema economico piuttosto che come un’opportunità. Le storie delle giovani imprese agricole hanno tracciato nell’intero territorio nazionale un nuovo e più sostenibile modello di sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversificazione, attenzione alla società, conciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale”. Affinché possano investire nel loro futuro, i giovani hanno bisogno però di un nuovo e chiaro modello di sviluppo e di politiche pubbliche che concorrano

Cibi d’Italia:Vari momenti legati alla giornata dedicata ad Oscar Green 2012, con il convegno e la proclamazione dei vincitori. Accanto al Presidente Sergio Marini e al Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio c’era il Ministro per le Politiche agricole Mario Catania

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a renderlo possibile. Per fare ciò, spiega Coldiretti Giovani Impresa, occorre una vera politica integrata per l’imprenditorialità, investire in intelligenti attività di accompagnamento alla progettazione, adeguati meccanismi di assistenza allo start up, filiere corte di accesso al credito gestite dai Confidi. Bisogna, infine rafforzare gli strumenti per l’accesso e la mobilità della terra rimuovendo vecchie e nuove forme di rendita, nonché accrescere il peso dei giovani in tutti gli ambiti civili, politici ed economici della società nazionale, a partire tra l’altro dalle normative che regolano l’età dell’elettorato attivo e passivo.


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DALLE STELLE AGLI ABISSI I VINCITORI DELL’OSCAR GREEN 2012 Essere idealista a volte paga con un oscar, quello della Coldiretti assegnato nella categoria Campagna Amica a Cristina Scappaticci, l’imprenditrice sognatrice che grazie alla sua passione per le stelle riesce ad offrire agli ospiti del suo agriturismo uno scenario unico, quello del cosmo. In collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campo Catino, infatti, Cristina riesce a mettere insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cielo. E così tutti i suoi commensali, comodamente seduti alle loro tavole, tra uno sguardo a Saturno, distante un miliardo e mezzo di chilometri dalla terra, e un altro al buon cibo, trascorrono momenti indimenticabili. L’Oscar green nella categoria Esportare il territorio se lo è aggiudicato invece la geniale esperienza imprenditoriale di Marta Lugano che produce uno spumante d’autore, facendolo invecchiare sott’acqua. Tutto comincia con un rac-

conto e un sogno, quello di suo padre che facendo un’immersione si imbatte in un’imbarcazione antica dentro le cui stive si era conservato benissimo del vino millenario. Fu allora che ebbe la geniale intuizione: a girare periodicamente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre il buio degli abissi, l’umidità che li caratterizza e la temperatura ideale avrebbero fatto il resto, come e meglio di una cantina. Per la categoria Stile e Cultura d’impresa, Oscar a Luigi Adinolfi, che da un’antica ricetta della nonna, che nei momenti di festa miscelava olive, zucchero ed alcol, ha creato il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e appassionati, attrae turisti e oltrepassa i confini nazionali arrivando in Scandinavia, Corea e Stati Uniti. E ancora, nella categoria Ideando, è stata premiata la brillante idea di Andrea De Magistris, che ha sperimentato la prima

Cibi d’Italia Roma, Circo Massimo, dal 27 al 30 settembre 2012

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coltivazione di bambù interamente made in Italy, nelle Langhe piemontesi, da cui ricavare uno squisito tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare cosmetici. Ha conquistato l’Oscar Green nella categoria In Filiera l’imprenditrice Teresa Palmieri, grazie al grande lavoro che la sua azienda svolge chiudendo interamente il ciclo produttivo, dal latte alla tavola, realizzando squisite mozzarelle ed altri prodotti con latte di bufala. La filiera si completa con l’apprezzatissima realizzazione di pregiati oggetti in pelle come borse, svuotatasche e portariviste. Nella categoria Non solo agricoltura non poteva non essere conferito l’oscar green della Coldiretti ad una realtà davvero speciale: quella della vecchia fattoria di Giulia Lovato, dove i bambini diversamente abili, anche con gravi patologie, riescono a ritornare a cantare e camminare dopo anni di immobilità. Per finire, la menzione speciale per Paese Amico è stata assegnata al Comune di Bardolino, che grazie ad un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione porta tutti i consumatori, con particolare attenzione per anziani e persone in difficoltà, direttamente al mercato di Campagna Amica.

Noi !!! c’eravamo

Le foto raccontano la partecipazione di Coldiretti Cremona a Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica. Coldiretti Cremona esprime un doveroso ringraziamento alla CCIAA Cremona, per il contributo dato a supporto della nostra adesione. Nelle immagini: il gruppo di imprenditori agricoli partiti nella notte, in pullman, per essere presenti nella giornata inaugurale; alcuni imprenditori agricoli che, in qualità di espositori, hanno portato i prodotti cremonesi a Cibi d’Italia (fra gli oltre duecento stand del “più grande farmers market del mondo”); l’intervento della coordinatrice pedagogica dell’agrinido “Piccoli Frutti”, nell’ambito del convegno “Un cibo civile. Agricoltura civica e sociale: percorsi d’incontro tra città e campagna”; un gruppo di giovani di Cremona e della Lombardia presenti alla giornata dedicata all' Oscar Green 2012.

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Don Emilio Garattini Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Cremona

GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

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"Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra"

Le parole di questo Salmo sono l’espressione di uno stile di vita radicato nella fede. Una fede che vogliamo celebrare ed esprimere in questo anno dedicato da Papa Benedetto XVI ad una revisione della nostra fede: ecco, in questo contesto vogliamo celebrare anche la nostra Festa del Ringraziamento. È l’Anno della Fede, da cogliere nei gesti stessi del lavoro dei campi. Che cosa sono infatti le mani dell’agricoltore, aperte a seminare con larghezza, se non mani di fede? Non è forse la fede nella gioia di un raccolto abbondante, solo intravisto, a guidare le sue mani nella necessaria potatura, dolorosa ma vitale? E quando il corpo si piega per la fatica, che cosa lo sorregge e ne asciuga il sudore se non questa visione di fede, che allarga gli orizzonti e apre il cuore? Nella fede riconosciamo la mano creatrice e provvidenziale di Dio che nutre i suoi figli. Ciò appare in modo speciale a quanti sono immersi nella bellezza e nell’operosità del lavoro rurale. Guai se dimenticassimo la relazione d’amore e di alleanza che Dio ha intrecciato con noi e che diventa vivissima davanti ai frutti della terra, per i quali rendiamo grazie secondo il comandamento biblico: «Il Signore, tuo Dio, sta per farti entrare in una buona terra: terra di torrenti, di fonti e di acque sotterranee, che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra il

di ulivi, di olio e di miele; terra dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; terra dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a causa della buona terra che ti avrà dato». Un secondo motivo: nel loro messaggio i Vescovi ricordano: “La valenza educativa propria della Giornata del Ringraziamento ha una ricaduta importante nell’attuale società, in cui l’appiattimento sul presente rischia di cancellare la memoria per i doni ricevuti”. Ecco, fare memoria dei doni che riceviamo dal Signore. Siamo presi dall’affanno del presente che, vogliamo o no, ci prende ogni giorno per il nostro lavoro, il nostro sudore e ci dimentichiamo di dire grazie, in primo luogo, al Creatore, al Dio che dona ai suoi figli di vivere su una terra feconda e meravigliosa. Poi la nostra celebrazione non può, però, dimenticare le ferite di cui soffre la nostra terra, che possono essere guarite solo da coscienze animate dalla giustizia e da mani solidali. Guarire è voce del verbo amare, e chi desidera guarire sente che quel gesto ha in sé una valenza che lo vorrebbe perenne, come perenne e fedele è l’Amore che sgorga dal cuore di Dio e si manifesta nella bellezza nel creato, a noi affidato come dono e responsabilità. Con esso, proprio perché gratuitamente donato, è necessario anche riconciliarsi quando ci accorgiamo di averlo violato. Cremonese

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a Giornata Provinciale del Ringraziamento 62Domenica 26 Novembre 2006

Domenica 26 Novembre 2006 Domenica 25 novembre 2012 - SONCINO Pieve Santa Maria Assunta CATTEDRALE di CREMONA

Ore 11.00 Monsignor Marchesi, Vicario Generale della Monsignor Mario MarioCelebrazione Marchesi, della Vicario Generale della Dioces Dioces Santa Messa celebrerà alle celebrerà la la Santa Santa Messa Messa alle ore ore 11 11 in in Cattedrale Cattedrale Ore 12.00

Benedizione dei trattori ma della Giornata: Seguirà un momento conviviale con i sapori del territorio ma della Giornata: aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n

aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n da cornice all'appuntamento lo stand di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. cornice di all'appuntamento di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. adaGiornata festa il concerto lo di stand campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. a Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'o A TUTTI I SOCI DI COLDIRETTI CREMONA anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mario (Bo). Marchesi, con l'o del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro Mons. di Monzuno Conclusa la del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la à in piazzaCaro per Socio, la benedizione dei trattori e delle macchine agricole. à in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole.

Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benediz la del nostra Federazione organizza la apertura Giornata Provinciale del Ringraziamento. Prosecuzione concerto di campane e degli stand gastronomici. Dopo la (unico benediz ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo n ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico n ampane 'alla Bolognese'. Contestualmente, si darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po Come ben sai, è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro ampane Bolognese'.diContestualmente, darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po nuti e con'alla degustazione vari prodotti dellasinostra agricoltura. famiglie e l’intera comunità, raccogliersi intorno all’altare, nuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura. per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la proseguirà Sua protezione nostre famiglie eproponen apori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa persulle l'intero pomeriggio, apori, momenti d'incontro in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponen sulla nostra attività. edicanti one delle imprese agricole Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provincia one delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con iprovincia canti po omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti po Sei invitato a prendere parte a questa Giornata, condividendo quello che proposti dal Coro di Monzuno. proposti dal di Monzuno. per Coro la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti più sentiti e preziosi. ngresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provincia COLDIRETTI CREMONA ro Triboldi”, attesa in piazza Grande Duomo protagonista per regalare note e allegria a tutti partecipanti alla festa. ngresso dei Bersaglieri. del pomeriggio sarài anche la Fanfara Provincia ro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa. hiusura della manifestazione.


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IN PRIMO PIANO

NUMERO 5

OTTOBRE - 2012

Coldiretti Cremona con il Filo d’Oro Nei Mercati di Campagna Amica un aiuto concreto alle persone sordocieche acquistando la Pasta della Bontà

Coldiretti Cremona in prima linea per dare un aiuto concreto alla Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da quasi cinquant’anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali. Presso i Mercati di Campagna Amica è scattata l’operazione ‘pasta della bontà’: “Durante la manifestazione Cibi d’Italia organizzata al Circo Massimo di Roma da Fondazione Campagna Amica e da Coldiretti, è stata lanciata un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro – spiega il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. L’operazione “Pasta della Bontà” sta raggiungendo ora il resto d’Italia, attraverso i Punti e i Mercati di Campagna Amica”. Per tutto il mese di ottobre e nel mese di novembre nei Mercati, nei Punti e nelle botteghe di Campagna Amica degli imprenditori agricoli di Coldiretti sarà possibile trovare il kit composto da tre pacchi da 500 grammi di pasta, di grano duro 100% italiano, in un pratico shopper. In terra cremonese l’operazione ha preso il via da un paio di settimane, debuttando presso il Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone proprio nei giorni in cui si sperimentava la nuova collocazione presso il Torrione del Guado, nel cuore dell’antico borgo. Sono seguiti gli appuntamenti a Cremona, presso il Mercato di Campagna Amica del vener-

dì mattina al Foro Boario, e a Crema, domenica 21 ottobre in occasione del Mercato degli agricoltori di Coldiretti, che si svolge in via Terni la prima e la terza domenica di ogni mese. La “pasta della bontà” è stata distribuita presso lo stand Coldiretti, a fronte di una donazione. Insieme al kit, composto da 3 tipologie di pasta (fusilli, penne e tortiglioni), è stato consegnato un mini-ricettario con le ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e Teresa Mannino. Testimonial da oltre venticinque anni della Lega del Filo d’Oro è Renzo Arbore, che ha dato pieno sostegno anche a questa iniziativa, definendola “un even-

to che coniuga il gusto e la solidarietà, al quale non potevo sottrarmi e attraverso il quale le persone sordocieche avranno un operatore in più, una stanza in più, un sorriso in più”. Con un kit di Pasta della Bontà ogni persona potrà davvero assaporare tutto il gusto della solidarietà. Parola di Coldiretti Cremona, che dà appuntamento presso tutti i Mercati di Campagna Amica del territorio. La vendita prosegue ed ha bisogno del generoso contributo di tutti. Ogni ulteriore informazione in merito all’iniziativa è sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona. coldiretti.it. (m.b.)

Presentazione dell’iniziativa “Pasta della Bontà” durante la manifestazione Cibi d’Italia, con la partecipazione di Renzo Arbore. Presso i Mercati di Campagna Amica è partita la raccolta fondi a sostegno della Lega del Filo d’Oro

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SERVIZI TECNICI

NUMERO 5

Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

OTTOBRE - 2012

Nuovi adempimenti per gli impianti a Fonti Energetiche Rinnovabili

Unbundling: entro il 30 novembre la comunicazione di separazione amministrativa e contabile L’Unbundling è la nuova procedura istituita dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per gli obblighi di separazione amministrativa e contabile per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas. Tutti i soggetti tenuti ad iscriversi all'Anagrafica operatori dell’Autorità sono tenuti a compilare la dichiarazione preliminare alla raccolta dati di unbundling contabile al fine di: •· dichiarare di esser tenuti all’invio dei dati di separazione contabile e poter accedere così al sistema telematico di raccolta dei dati di unbundling contabile, ovvero • indicare i motivi per cui non sono tenuti all’invio di tali dati. Più in dettaglio, la dichiarazione preliminare consente: • alle imprese non tenute all’invio

dei dati di separazione contabile di dichiarare il motivo di tale esclusione;

• l’esecuzione da parte del sistema di opportuni controlli di completezza e quadratura dei dati;

• alle imprese soggette all’invio dei dati di separazione contabile di: - dichiarare tale obbligo, - inviare gli estremi dell’esercizio contabile oggetto dell’invio, - selezionare il regime di separazione contabile da compilare.

• l’invio dei documenti di certificazione dei dati inseriti.

Per le imprese che dichiarano di essere tenute all’invio dei dati di separazione contabile, con l’invio definitivo della dichiarazione preliminare si apre la possibilità di accedere al sistema di unbundling contabile, che consente: • l’inserimento e la memorizzazione delle informazioni di natura contabile; • l’invio dei documenti aggiuntivi richiesti dalla normativa di riferimento;

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Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per la compilazione della Dichiarazione da farsi entro il prossimo 30 novembre.

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Si prevede che la stragrande maggioranza delle nostre aziende agricole produttrici di energia elettrica sarà tenuta solamente alla compilazione della dichiarazione preliminare. In essa le im prese dichiareranno di essere esonerate dall’invio dei conti separati in quanto si tratta di soggetti che eserciscono la piccola generazione elettrica ai sensi dell’art. 35 comma 2 del T.I.U. (testo unico integrato dell’Autorita per l’energia elettrica e il gas) e cioè con potenze di impianto che stanno sotto un MW.

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SERVIZI TECNICI

NUMERO 5

OTTOBRE - 2012

Dispositivi per la sicurezza in rete, adeguarsi entro il 31 marzo 2013 per gli impianti fotovoltaici con potenza superiore a 50 Kw. Entro il 31 marzo gli impianti a Fer (Fonti energetiche rinnovabili) non programmabili di potenza superiore a 50 kWe dovranno adeguarsi alle nuove regole di connessione. Con la delibera 84/2012/R/eel, l'Autorità ha previsto nuovi obblighi, per tutte le tipologie di impianti caratterizzati da produzione intermittente e non programmabile (fotovoltaico), attraverso l'adozione di specifici dispositivi e regole tecniche di funzionamento. La nuova regolazione riguarda tutti gli impianti connessi alle reti in media e

bassa tensione che sono entrati in funzione dopo il 31 marzo di quest'anno; mentre, per gli impianti preesistenti alla data del 31 marzo 2012, la nuova regolazione riguarda invece solo quelli di medie e grandi dimensioni (sopra i 50 kW di potenza), che hanno tempo per adeguarsi sino al 31 marzo 2013 e potranno godere di un contributo economico qualora l’adeguamento fosse fatto entro la fine di ottobre. In questi giorni Enel sta inviando alle imprese interessate una comunicazione a riguardo che avvisa le aziende della

scadenza del marzo 2013 e chiede che gli siano comunicati gli interventi fatti. I produttori che inviano all’impresa distributrice (Enel nella maggior parte dei casi) la comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti entro il 32 ottobre 2012 hanno diritto a un premio la cui entità varia in funzione della data di entrata in esercizio dell’impianto. Consigliamo pertanto a tutte le aziende interessate di prendere contatto con il proprio installatore al fine di adempiere all’obbligo di cui sopra.

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CREDITAGRI COLDIRETTI

NUMERO 5

OTTOBRE - 2012

Continua la stretta creditizia

L’impresa agricola è coinvolta sempre di più da un forte cambiamento produttivo, economico e di mercato, contesto nel quale risulta strategica la possibilità di accedere alle risorse finanziarie attraverso il miglioramento della propria capacità di controllo gestionale con specifiche verifiche di bilancio. Oggi sei imprese agricole su dieci sono a rischio di credit crunc, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto l’8% e risulta superiore del 30% a quello medio degli altri settori produttivi. E’ quanto afferma la nostra Organizzazione, nel commentare l’al-

larme lanciato dalla Bce sul crescente pericolo di insolvenza per le aziende italiane. Secondo la Banca Centrale Europea “al complessivo aumento dell’incertezza ha fatto riscontro un netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese da parte degli operatori”. Un problema ancora più sentito in agricoltura, ha evidenziato la Coldiretti, dopo che nel primo trimestre 2012 sono stati tagliati del 35% i finanziamenti alle imprese. Agricoltura e agroalimentare rappresentano per il settore creditizio 43,5 miliardi di euro impiegati, ma per gli

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agricoltori richiedere un mutuo è spesso diventata una vera e propria via crucis. In questi ultimi mesi gli effetti negativi della grave crisi finanziaria si stanno ripercuotendo pesantemente su tutti i settori dell’economia del nostro Paese con gravissime conseguenze sia in termini di produzione che di posti di lavoro. Nella provincia di Cremona la situazione rispecchia sostanzialmente il quadro nazionale. Ottenere credito è sempre di più un’avventura e questo sta creando grande disorientamento negli agricoltori abituati dalle stesse banche, per

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IL CREDITO AGRARIO TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ

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CREDITAGRI COLDIRETTI

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molto tempo, ad ottenere credito con una certa facilità. Tutto questo oggi non esiste più. E’ finito un ciclo storico ed economico. E’ finito un ciclo di sviluppo. Non facciamoci illusioni. Il processo di trasformazione in atto nel settore agricolo impone una dotazione di risorse finanziarie continue per affrontare con tempestività i continui mutamenti indotti dall’allargamento del mercato. Sempre di più emerge l’esigenza di un credito per l’impresa moderno, flessibile e di elevata professionalità e conoscenza delle problematiche di settore. Ma per poter procedere in questa direzione è importante conoscere i profondi cambiamenti intervenuti nel campo finanziario. L’impresa, sia essa agricola che operante in altri settori, deve partire dal presupposto che il credito d’ora in avanti sarà erogato con la garanzia, dimostrata con bilanci, di una giusta redditività dell’investimento e una razionale e calcolata solvibilità monetaria. Non basta più solo l’aspetto patrimoniale… Affrontare da soli, nel nostro settore, una richiesta di finanziamento risulta, in molti casi, una missione impossibile. L’imprenditore agricolo dovrà valutare, con persone competenti, la sua situa-

zione economica e patrimoniale ed insieme ricercare i finanziamenti alle migliori condizioni per gli investimenti previsti, che in certi casi rappresentano cifre importanti, con significativi risparmi dei costi da sostenere. Questo perché con le convenzioni sottoscritte con molti istituti bancari da Creditagri Italia lo spread risulta più basso anche per le garanzie prestate da noi. Particolare attenzione dovrà essere posta, sempre di più dalle nostre aziende, alla corretta tenuta della centrale rischi per le relative cadute sul rating aziendale, rating che misura il rischio per il singolo cliente attraverso procedure interne (o esterne) di valutazione di un’impresa. Vanno altresì evitati gli sconfini delle linee concordate in quanto lasceranno cicatrici negli indicatori di anomalia, esattamente come la percentuale degli insoluti. Su questo aspetto il ruolo dei Confidi risulterà sempre di più importante sia per una specifica consulenza alle aziende che per il sistema delle garanzie che è in grado di offrire al sistema bancario. E’ la missione di Creditagri Italia, il consorzio fidi della Coldiretti che è stato abilitato dalla Banca d’Italia in data 5 giugno 2012 ad operare come Ente di

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garanzia vigilato dalla Banca Centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex articolo 107 del testo unico bancario. Per queste ragioni invitiamo le nostre aziende ad un utilizzo sempre maggiore dello strumento Creditagri, come struttura specializzata di Coldiretti per l’accesso al credito, presente in tutto il territorio nazionale, convenzionato con i principali istituti di credito, e che anche nella nostra provincia opera da tempo con importanti risultati per le aziende associate. La nostra consulenza è in piena operatività per i supporti ai nuovi finanziamenti e forse non è casuale che le banche stesse richiedano sempre di più la nostra collaborazione. Si tratta, in buona sostanza, di un cambiamento culturale. Come si chiedono, ad esempio, diversi preventivi per l’acquisto di una macchina, così per “l’acquisto…di un finanziamento”, il cui mercato è complesso e sempre di più degli specialisti. Chiedere un supporto alla propria Organizzazione per la scelta del migliore investimento rappresenta il preludio per il risultato positivo che l’azienda intende raggiungere.

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SPECIALE FORUM CERNOBBIO – INSERTO STACCABILE

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FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE Cernobbio, 19-20 ottobre 2012

“L’Italia che vogliamo” La proposta di Coldiretti

Un governo globale dei beni comuni La politica, l’economia, probabilmente anche le forze sociali, hanno pensato che fosse possibile la globalizzazione senza globalizzare anche le regole. Si è pensato che il mercato si potesse regolamentare da solo, che fosse solo questione di tempo, e che il ‘bene comune’ non ne avrebbe risentito. Tutto ciò è stato puntualmente smentito dalla storia. Oggi abbiamo un problema di accesso al cibo, come dimostra il persistere dei paradossi del sistema globale che ha declassato il cibo a merce: fame per un miliardo di persone nei Paesi poveri (a cui spesso si tenta di dare la falsa

promessa degli Ogm come soluzione al problema del cibo) a fronte di obesità e dello spreco di 1/3 del cibo nei Paesi ricchi; cementificazione e degrado del suolo agricolo a fronte di land grabbing (71 milioni di ettari dal 2000 ad oggi). Domani al problema dell’accessibilità al cibo si aggiungerà probabilmente anche quello della sua scarsità. E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo. Conseguentemente anche le nostre politiche nazionali dovrebbero avere una rinnovata attenzione al cibo e all’agri-

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coltura come premessa, ponendosi il problema di: - saper leggere in anticipo gli scenari globali nel rapporto fra domanda e offerta di cibo, rovesciando la gerarchia dell’agenda corrente e collocando il cibo ai vertici, prima di temi come energia e difesa; - accelerare azioni organiche di difesa del suolo agricolo e dell’impresa agricola; - avviare robuste iniziative tese a riconoscere il valore strategico dell’agroalimentare per invertire quel processo di impoverimento che sta trasformando l’Italia in un “deserto di marchi”, risultato della “scellerata” delocalizzazione dell’industria agroalimentare italiana.


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SPECIALE FORUM CERNOBBIO – INSERTO STACCABILE Più Europa

L’Europa costituisce la cornice di riferimento naturale per il nostro Paese, la giusta dimensione per avere la forza e l’autorevolezza di costruire un contesto di regole, a salvaguardia dei beni comuni. Le politiche dei singoli Stati nazionali infatti - uscite profondamente indebolite dalla globalizzazione economica e finanziaria degli ultimi decenni - costituiscono una barriera arrugginita rispetto a forze di carattere

sto senso diviene il ruolo dei decisori italiani, che devono saper continuare nella strada di superare le timidezze e le subalternità del passato.

L’Italia, una, sussidiaria e solidale Di fronte alla ripresa, dopo quasi un secolo di forti squilibri nella distribuzione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappunto

Il Presidente Sergio Marini al Forum Internazionale di Cernobbio

transnazionale spesso di natura oligarchica. E’ necessario quindi lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa, dotando l’Unione di forti istituzioni politiche elette democraticamente, capaci di orientare sia il cammino di integrazione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in atto. Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consentendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuosamente il pensiero comunitario. Cruciale in que-

federale, il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Al tempo stesso, quando pensiamo a “una” Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispiegarsi del potenziale dell’imprenditoria nazionale. Noi come Coldiretti l’Italia l’abbiamo tenuta ripetutamente “insieme” con le nostre bandiere, l’abbiamo “accorciata” con la nostra presenza e le nostre iniziative, facendole parlare lo stesso linguaggio dal Nord al Sud. Nelle imprese che noi rappresentiamo, generalmente di carattere familiare, l’intreccio fra sussidiarietà e solidarietà il

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ha contribuito a mantenere la coesione territoriale, il legame fra generazioni, fra donne e uomini, andando concretamente a permeare le comunità circostanti. In tutti i momenti in cui il Paese ne ha avuto bisogno (terremoto, siccità, emergenza neve) Coldiretti è sempre stata presente. Sono aspetti che, in un Paese che vede erodere il cemento che lo unisce, valgono tantissimo!

I nostri punti di forza Gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capacità di relazionarci e di fare comunità, di innovare mantenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali risorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distintività, innovazione ed eccellenza, è perché ha saputo innovarsi ancorandosi al paradigma antico e non omologabile del Paese. In una fase di cancellazione delle distintività territoriali, la nostra agricoltura ha prosperato proprio saldandosi al capitale territoriale e inglobandone il valore aggiunto. Lo dimostrano i suoi primati: - il nostro valore aggiunto ad ettaro (doppio di quello di Francia, Spagna e Germania), e di conseguenza l’occupazione ad ettaro più alta di ogni altro Paese occidentale; - un export che dopo anni di costante crescita raggiungerà nel 2012 il massimo valore storico (almeno 31 miliardi di euro), nonostante il Paese sia deficitario di prodotti agroalimentari; - l’assoluta qualità e il deciso apprezzamento del cibo made in Italy nel mondo (ne è testimonianza il fenomeno dell’italian sounding, che vale 60 miliardi); - l’elevato livello di sicurezza e di controllo degli alimenti che ci fa essere primi al mondo;


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- l’aumento del numero di imprese, condotte prevalentemente da giovani (+4,2% nel secondo trimestre 2012) e nonostante la crisi; - un contributo positivo al Pil e all’occupazione del Paese (rispettivamente +1,1% e +10% nel secondo trimestre 2012), in controtendenza rispetto agli altri settori.

Il nostro modello di sviluppo: l’Italia che fa l’Italia Esiste a nostro giudizio una via italiana allo sviluppo, aggiuntiva se non sostitutiva di quella finora dominante fondata su grandi impianti, grandi capitali, distanze spesso irragionevoli fra luogo della produzione e luogo del consumo e che ha retto per quasi due secoli l’economia. L’idea che potessimo competere a livello internazionale solo in termini di economie di scala e sull’inseguimento del minor costo di produzione sta oggi dimostrando i suoi limiti, come testimoniano i fenomeni di delocalizzazione, deindustrializzazione e perdita di posti di lavoro che stanno segnando fortemente la nostra epoca. Inoltre la sostenibilità di questi modelli produttivi viene messa sempre più in discussione dalla ‘finitezza’ delle risorse disponibili, dal costo ambientale che essi comportano, dai costi sociali altrettanto pesanti che ne derivano. L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferimento. E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale. Il successo del nostro progetto della “Filiera Agricola Tutta Italiana” (FAI) è la dimostrazione che questa strada è percorribile (come dimostrano i primati economici già descritti) e virtuosa: - virtuosa perché distintiva, in quanto legata a valori e punti di forza esclusi-

vi del nostro Paese, dei nostri territori e del Dna degli Italiani; - virtuosa perché durevole, in quanto ancorata a punti di forza che non si consumano e non sono delocalizzabili; - virtuosa perché replicabile in tutti i settori dell’economia; - virtuosa perché arricchisce e non consuma o impoverisce i valori da cui trae nutrimento. Non da ultimo è un modello i cui benefici vanno ben oltre gli interessi dell’impresa e dei bisogni che essa va a soddisfare, perché genera condizioni ambientali e sociali di benessere diffuso assai rare da riprodurre.

Le politiche necessarie Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. Abbiamo bisogno di una politica che sappia porgere un ascolto attento e pervaso da autentica passione e cioè di una platea di decisori che sappia resettare la propria agenda ponendo ai vertici le “domande” che vengono dal Paese, senza piegarsi, come è accaduto e rischia di accadere, ad una lettura conformistica della realtà, così come essa viene “raccontata” da chi è portatore di interessi “singoli” (e spesso per nulla “forti”). Alla politica, fortemente deficitaria, chiediamo un’operazione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui declinazione è diventata in questi anni via via più opaca. E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano:

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- la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consumatori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto); - la giustizia, per contrastare le posizioni di rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce (sostegno ai nostri progetti di Campagna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana tesi ad accorciare e costruire nuove relazioni di filiera); - la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” (continuità di impegno nella lotta alla contraffazione e sofisticazione, condivisione della nostra denuncia sulle Agromafie in stretta collaborazione con Magistratura e Forze dell’Ordine).

La molla per tornare a crescere L’Italia è un Paese in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a ripercuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In stagioni congiunturali particolarmente difficili, “la fiducia” diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in una ulteriore chiave “depressiva”. Nel nostro Paese calano i consumi e abbiamo un debito pubblico altissimo, ma abbiamo ancora tanta ricchezza finanziaria privata il cui rapporto rispetto al reddito disponibile – al di là


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delle ineguaglianze sicuramente inaccettabili nella sua distribuzione – è tra i più alti al mondo. Le pur necessarie politiche di rigore adottate dal Governo - se svincolate da un incentivo di ripresa, da un obiettivo riconoscibile e condiviso - rischiano di deprimere opinione pubblica e consumatori. La carenza dell’elemento accomunante della “fiducia” dentro le nostre famiglie - verso il contesto sia nazionale che internazionale - rappresenta un fattore di compressione di consumi e investimenti e impedisce la condivisione sociale nei confronti di serie politiche di contenimento del debito pubblico. Non è casuale - crediamo - che la nostra agricoltura contribuisca ad attrarre e a trattenere più giovani rispetto ali altri comparti economici. Ciò accade perché essi intravedono un orizzonte, perché colgono oggi nei contesti imprenditoriali in cui agiscono quella cifra di futuro che consente loro di scommettere sull’intrapresa economica fiduciosi di un domani premiante anche sotto il profilo reddituale.

Far crescere il Pil con il benessere Se tutto viene considerato merce e il Pil diventa l’unico misuratore del benessere, la finanza - che è il naturale moltiplicatore dello stesso Pil - prende il sopravvento sull’economia reale. In questi anni l’Italia ha conosciuto il logorio di quei beni che nell’ultimo cinquantennio le hanno consentito di diventare una grande potenza economica. Un ulteriore peggioramento su questa strada potrebbe comprometterne severamente la ripresa. Vi sono ‘beni’ dalla cui stabilità dipendono le energie stesse e la coesione dell’intera comunità: ci riferiamo alla salute, alla formazione, al concetto di sussidiarietà, alla strumentazione scientifica, a condizioni di lavoro “dignitose” che necessariamente comprendono una soglia di reddito equa per tutti. E’ tempo quindi di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sostenibile. Dentro al consumo di cibo ci sono la

cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità, c’è la diversificazione assicurata dalla lotta continua che facciamo per difendere la biodiversità. Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil. Con la rete di Campagna Amica siamo riusciti a guadagnarci una forte legittimazione sociale, perché abbiamo abbandonato gli steccati del “particolare”’ andando a sondare e a raccogliere la domanda emergente fra i cittadini consumatori. Dentro i nostri farmers market si stanno generando nuova economia e nuova occupazione, ma intanto cresce anche la qualità della vita, perché nascono nuove relazioni, un nuovo modo per stare insieme e per accrescere la fiducia, un nuovo modo di essere comunità.

Il valore della comunità La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà. Nella “prossimità”, che è elemento fondante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di sviluppo verso cui dobbiamo tendere; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identitari e valoriali. Del resto l’agricoltura multifunzionale e la stessa produzione agroalimentare sono nello stesso tempo generatrici e rappresentazione di questo modello e la stessa impresa multifunzionale continuano a rimanere al centro di questo fare “comunità”. Analogamente i canali relazionali ed emotivi che abbiamo saputo creare con i consumatori e i cittadini attraverso le tante iniziative che ci vedono impegnati con le nostre bandiere nelle scuole, nelle piazze, nei borghi, nelle campagne, rispondono a questa domanda di prossimità e sono esse stesse fondanti della comunità. il

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Etica prima di tutto Una molteplicità di episodi in questi anni e mesi ha messo pesantemente a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale. Ciò da un lato ha generato una diffusa indignazione all’interno dell’opinione pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movimenti e pulsioni di sapore antipolitico. Pulsioni comprensibili, ma non prive di contraddizioni, perché scaricando le colpe sul soggetto più visibile (quello politico) mettono da una parte una serie diffusa e articolata di responsabilità che investe in maniera più o meno accentuata altri soggetti economici e cerniere di collegamento fra istituzioni e società. Tutto ciò - e si tratta di un problema non trascurabile - rischia di produrre un meccanismo di rimozione individuale: se la colpa è degli “altri”, le persone, nel loro quotidiano agire, finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità, ciò, in taluni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza. A volte infatti è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettualità, bassa propensione a rischiare, incapacità di essere punto di riferimento esemplare per i loro associati, che siano rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chiave futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più generale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione. Noi, proprio perché abbiamo messo al centro della nostra azione il bene comune, abbiamo tenacemente tenuto insieme gli interessi particolari dei nostri imprenditori con quelli più generali dei cittadini e quindi del Paese. L’abbiamo fatto con l’obiettivo di offrire ai nostri Associati e ai Cittadini una chiave di soluzione delle problematiche dell’oggi da un lato, e dall’altro di donare ai nostri figli e al Paese le radici di “un nuovo civismo”.


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Ultime novità fiscali Maurizio Inzoli Impresa Verde Cremona

Nella ultimi decreti legge varati dal Governo vengono apportate modifiche anche a diverse normative fiscali. Vediamone di seguito le principali.

Decreto Sviluppo Il decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 recante misure urgenti per la crescita del Paese, cosiddetto "decreto sviluppo”, modifica, dalla data di entrata in vigore del provvedimento (26 giugno 2012) e fino al 30 giugno 2013, la percentuale di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In particolare la detrazione del 36 per cento per le ristrutturazioni edilizie è elevata al 50 per cento, da calcolare su un ammontare complessivo di

96mila per ciascuna unità immobiliare (importo raddoppiato rispetto all'ordinario limite di 48mila euro). Invece in merito agli interventi di riqualificazione energetica effettuati nel primo semestre del 2013 usufruiranno anch'essi della detrazione del 50 per cento, fermi restando gli importi massimi di detrazione attualmente in vigore, diversi a seconda del tipo di intervento. Per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2012 su edifici già esistenti resta, invece, valida la percentuale di detrazione del 55 per cento.

Decreto Lavoro La legge 28 giugno 2012, n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” riduce dal 15 al 5 per cento l'abbattimento forfetario ai fini della determinazione del reddito imponibile dei soggetti IRPEF per i canoni di locazione degli immobili non posseduti nell'esercizio di impresa commerciale.

Quindi dalla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo il reddito imponibile relativo ai canoni d’affitto di abitazioni passa dall’85 al 95%. Inoltre è stata introdotta una franchigia di 40 euro ai fini della deduzione del contributo relativo al Servizio Sanitario Nazionale applicato sui premi delle assicurazioni per la responsabilità civile.

Proroga Dichiarazione IMU Con il Decreto Legge n.174 del 2012 è stata ufficializzata la proroga della presentazione della dichiarazione IMU al 30 novembre 2012, precedentemente prevista per il 30 settembre scorso. La dichiarazione deve essere presentata nelle ipotesi in cui il comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell'obbligazione tributaria, soprattutto quando gli immobili godono di una riduzione di imposta. In particolare tale Dichiarazione deve

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essere presentata nel caso di : - terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o da IAP; - aree fabbricabili utilizzate con finalità agricole; - fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati; - fabbricati di interesse storico o artistico; - immobili per i quali il comune ha deliberato particolari riduzioni di aliquote. Non sussiste invece l'obbligo della dichiarazione relativamente ai fabbricati rurali strumentali (a condizione che sia stata prodotta l'istanza per il riconoscimento della ruralità), e nemmeno nel caso di fabbricato rurale dichiarato in catasto come nuova costruzione (compresi i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni, che devono essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012).

Stato”, ovvero la cosiddetta legge di stabilità. Seppure la legge non è ancora entrata in vigore, dato che la stessa deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, è importante cominciare a vederne alcuni aspetti. Le disposizioni del Governo indicano, a partire dal 2013, una riduzione di un punto percentuale delle aliquote Irpef relative ai primi due scaglioni di reddito, compensata però da un taglio di deduzioni e detrazioni (quest’ultimo dovrebbe entrare in vigore già relativamente ai redditi 2012, ovvero già nella prossima dichiarazione dei redditi). Dal 1 luglio 2013 si prevede anche

Legge di Stabilità 2013 Il 10 ottobre il Governo ha approvato il disegno di legge contenente le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello

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un aumento dell’Iva, la cui aliquota ordinaria dovrebbe passare dal 21% al 22%, mentre l’attuale aliquota del 10% si attesterà all’11%. Specificatamente al settore agricolo il Governo prevede di abolire la possibilità per tutte le società agricole diverse dalle società semplici (Srl – Snc – Sas – Cooperative) di optare per il regime di tassazione catastale, così da indurre tali società ad un’imposizione fiscale “a bilancio” a partire dal 2013. Inoltre il disegno di legge in oggetto introduce, dall’anno di imposta 2012, un aumento della rivalutazione dei redditi agrari e dominicali dei terreni portando il moltiplicatore a 105 relativamente a terreni posseduti o condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e a 115 per tutti gli altri (fino al 2011 al reddito dominicale si applicava un moltiplicatore pari a 80, mentre il reddito agrario veniva moltiplicato per 70). Si ribadisce comunque che tutte le norme contenute nel disegno di “legge di stabilità” potrebbero essere oggetto di modifiche in sede di approvazione da parte del Parlamento.

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La Quattordicesima sulle pensioni: a chi spetta?

l’INPS anche quest’anno ha provveduto al pagamento, con la mensilità di luglio, della quattordicesima, in favore dei pensionati che potevano far valere un’età non inferiore a 64 anni alla data del 31 luglio 2012. Invece, ai pensionati che hanno maturato o matureranno l’età prevista per la concessione della somma aggiuntiva successivamente al 31 luglio, ai quali la somma aggiuntiva spetta, ma solo in quota parte, con riferimento ai mesi di possesso del requisito anagrafico, il pagamento è stato o verrà corrisposto con una successiva elaborazione. Per questi soggetti, il mese di compimento dell’età viene ricompreso, per intero, tra quelli per i quali spetta la somma in questione; analogamente, la somma aggiuntiva spetta, in quota parte, anche alle pensioni liquidate per un numero limitato di mesi nel corso dell’anno (es. per le prime liquidazioni con decorrenza successiva al 1° gennaio), proporzionalmente al numero di mesi di titolarità della prestazione. La somma aggiuntiva è erogata in misura tale da non comportare il superamento del limite annuo stabilito; per quanto riguarda l’anno 2012, l’erogazione è effettuata quindi in misura intera in presenza di redditi fino ad Euro 9.370,34; se il reddito è superiore a tale limite, ma comunque inferiore all’importo di tale limite incrementato della somma aggiuntiva, teoricamente spettante al pensionato in base all’anzianità contributiva fatta valere, la somma aggiuntiva viene erogata in misura pari alla differenza tra somma aggiuntiva teorica e la cifra eccedente il limite stesso.

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Anche per la somma aggiuntiva in questione trova applicazione il nuovo meccanismo di accertamento dei redditi; pertanto, per tutti i casi in cui la quattordicesima sia già stata erogata anche in anni precedenti, pur restando fermo il riferimento temporale all’anno per l’individuazione dei limiti di reddito da applicare (quelli vigenti nell’anno solare di corresponsione della prestazione) il rispetto di tali limiti deve essere accertato facendo riferimento al reddito conseguito dal pensionato nell’anno precedente. L’importo aggiuntivo non spetta sulle pensioni appartenenti alle categorie degli invalidi civili, alle Pensioni Sociali, Assegni Sociali e la somma aggiuntiva in questione non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della concessione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Le verifiche effettuate sulle somme aggiuntive erogate nel corso dello scorso anno e di quelli precedenti hanno eviden-

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ziato come spesso la quattordicesima, il cui importo differisce in base agli anni di contribuzione, sia stata erogata senza tenere conto dell’intera contribuzione versata in favore del soggetto ed in numerosi casi sia stata erogata in misura ridotta, oppure, ancorché la somma aggiuntiva risultasse erogata nella misura corrispondente alla contribuzione accreditata, si è verificata l’esistenza di ulteriore contribuzione non inserita in estratto (ad esempio periodi di malattia, servizio militare, ecc.) per cui si è reso necessario contestualmente alla richiesta di rideterminazione della somma aggiuntiva, presentare domanda di supplemento ricostituzione della pensione per l’accredito della contribuzione mancante.

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- Redditi riferiti all’anno 2008 per le pensioni liquidate nel corso del 2009 - Redditi riferiti all’anno 2009 per le altre pensioni. Il recupero delle somme indebite avrà luogo in 12 rate mensili a decorrere dal mese di novembre 2012 e sarà preceduto dall’invio ai soggetti interessati di una specifica comunicazione allegata al messaggio in oggetto. Tutti i pensionati sono quindi invitati a verificare attentamente gli importi ricevuti ed in caso di dubbi a rivolgersi ai nostri uffici EPACA, in Cremona e Provincia, che sono a completa e gratuita disposizione di tutti i cittadini, per riuscire a districarsi nella complessità legislativa e burocratica e per avere risposte pronte e sicure.

Inoltre, con un recente messaggio, l’INPS ha comunicato la conclusione delle verifiche reddituali in relazione alle somme di quattordicesima erogate nell’anno 2009; nello specifico sono stati oggetto di controllo coloro i quali avevano ricevuto il pagamento della quattordicesima in forma provvisoria sulla base dei redditi CREMONA - Via D. Ruffini, 28 presunti. Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

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A seguito del controllo incrociato dei dati reddituali effettivi, risultanti dall’Agenzia delle entrate, l’Istituto, come già nel corso del 2011, ha avviato il recupero delle somme indebitamente versate, revocando o riducendo parzialmente l’importo riconosciuto. I periodi oggetto di verifica da parte dell’Istituto sono i seguenti.

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Segnaliamo il calendario del Mercato di Campagna A degli agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. gli appuntamenti si tengono nella mattinata, dalle ore 8 12,30 circa. Eventuali aggiornamentiOTTOBRE del calendario pos - 2012 essere ricercati online, sul sito di Coldiretti Cremona (a dirizzo www.cremona.coldiretti.it).

APPUNTAMENTI

Coldiretti Cremona GIOVANI IMPRESA Informa COLDIRETTI CREMONA• •

organizza una visita a La newsletter settimanale

EIMA INTERNATIONAL 2012 Ricordiamo agli Imprenditori agricoli, e a tutti gli interessati, che possono ricevere la newsletter settimanale di Coldiretti Cremona, ogni venerdì, al proprio indirizzo di posta elettronica. “W l’Agricoltura - Coldiretti Cremona Informa”, questo il titolo della newsletter, rappresenta un “diario della settimana”, e raccoglie comunicati, appuntamenti, iniziative, avvisi utili alle imprese. Tra le rubriche, c’è la tabella mercati, con le quotazioni settimanali delle principali borse. Per iscriversi al servizio, totalmente gratuito, basta inviare una e.mail a: ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it, oppure contattare l’Ufficio stampa, al numero 0372.499819.

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• Coldiretti Giovani Impresa Cremona, come è ormai consuetudine, organizza un pullman per la visita all’EIMA INTERNATIONAL 2012 (Esposizione Internazionale delle Industrie di Macchine per l’Agricoltura e il giardinaggio), in programma presso il quartiere fieristico di Bologna dal 7 all’11 novembre 2012. Il sito di Coldiretti Cremona

Coldiretti in Fiera

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì mattina CASALMAGGIORE. Piazza Turati,agricola Il progetto perIn una Filiera il sabato mattina tutta Italiana sarà al centro della SORESINA. Il lunedì, presenza di Coldiretti alla 67^ edidavanti al Palazzo Comunale zione della Fiera Internazionale del VESCOVATO. Tutti i sabati, Bovino da latte, in programma presin piazza Roma so il quartiere fieristico di Cremona CASTELLEONE. La mattina del sabato da giovedì 25 a domenica 28 ottobre in via Garibaldi 2012.CREMASCO. Come ogniInanno, stand BAGNOLO piazza lo Aldo Moro Coldiretti sarà punto d’incontro tra la seconda domenica del mese imprenditori agricoli, CREMA. In via Terni, la primacittadini, e la terzarapdomenica presentanti territorio e delle del mese (più alcunedel“uscite speciali”) Istituzioni. nostro stand PANDINO. In via IlUmberto I, il 2° èe collocail 4° lunedì to, come nelle scorse del mese (più alcune “usciteedizioni, speciali”).all’ingresso principale del Roma, padiglione PIZZIGHETTONE. In piazza tutti 2. i giovedì.

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

NUMERO 5

OTTOBRE - 2012

ASSOCIAZIONE REGIONALE PENSIONATI COLDIRETTI LOMBARDIA

Nonno Day 2012

Coldiretti: l’Italia che fa l’Italia Boario Terme (Hotel San Martino), 26-27-28 Novembre 2012 - Il programma

26 Novembre Ore 9,30 Arrivo Partecipanti Ore 10,00 Saluto ai partecipanti del Presidente Regionale Federpensionati Saluto del Consigliere Ecclesiastico Regionale. Ore 10,30 Santa Messa Ore 12,30 Pranzo Ore 15,00 Apertura ufficiale Nonno Day 2012: relazione introduttiva del Presidente Regionale Federpensionati Coldiretti Giovanni Rota. Ore 15,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “Cultura, tradizione, società, solidarietà: valori del passato per la società del terzo millennio” Intervengono: - Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia “Il progetto Coldiretti per la società del futuro” - Antonio Mansueto, Presidente Nazionale Federpensionati “Le tradizioni: un patrimonio per le giovani generazioni” - Esponente delle istituzioni “Politiche sociali e spazio rurale: obiettivi, previsioni, sfide” - S. E. Mons. Giovanni Battista Morandini “La solidarietà, da valore cristiano a valore universale”

Moderatore: Padre Renato Gaglianone, Consigliere Ecclesiastico Nazionale Ore 19,30 Cena / Ore 21,00 Tombola Benefica.

27 Novembre Ore 10,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “Io nonno ” Intervento del Sociologo: “La famiglia, l’impresa, la società: il ruolo dell’anziano: custode delle tradizioni, educatore, sostegno economico, portatore di speranza”. Ore 11,30 Testimonianze dal territorio. Ore 12,30 Pranzo Ore 15,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: La “dieta lombarda” salute e forma fisica a km 0 Intervento di Fisiatra e Nutrizionista Ore 19,30 Cena: serata a tema / Ore 21,00 Serata danzante.

28 Novembre Ore 10,00 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “L’Italia che resiste; piccole grandi storie di Lombardia” Ore 12,30 Pranzo. Torta Coldiretti Ore 15,00 Rientro dei partecipanti.

Nonno Day, concorso verso il gran finale Anche l’edizione 2012 del “Nonno Day” si avvia al gran finale. Il concorso dedicato ai piccoli artisti del territorio – chiamati ad esprimere il loro affetto per i nonni attraverso un disegno o un elaborato scritto – si prepara a vivere la giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tutto con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti e la collaborazione di Coldiretti Cremona. Nei giorni scorsi la ‘commissione giudicante’ ha concluso il proprio lavoro: i rappresentanti dell’Associazione Pensionati e di Coldiretti Cremona si sono riuniti per esaminare i numerosi elaborati presentati dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno decretato i nomi dei vincitori. Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, poesie, pensieri e disegni, presentati sia da singoli alunni che da intere classi, con un coinvolgimento nel complesso di circa 500 bambini) è stata un’impresa ardua. “Come avviene ad ogni edizione, rimarchiamo la qualità e l’originalità dei lavori che abbiamo preso in esame, che denotano fantasia, talento e impegno, e naturalmente un grandissimo amore per i nonni" spiega Giovanni Rota, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia. "Ora aspettiamo tutti gli alunni alla festa finale: stiamo definendo gli ultimi particolari, poi comunicheremo data e programma della giornata. Sarà, come sempre, un momento ricco di incontri, allegria e un po’ di commozione: siamo certi che, come avviene ad ogni edizione, saranno tantissimi i bambini, genitori, nonni, insegnanti e amici che verranno a condividere questa emozione”. Tutti gli aggiornamenti in merito all’iniziativa sono sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

La Commissione che, guidata dal Presidente Giovanni Rota, ha valutato i lavori presentati dagli alunni per il Concorso Nonno Day

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

OTTOBRE - 2012

Festa Provinciale del Pensionato L’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti organizza, come ogni anno, la Festa Provinciale dedicata agli imprenditori agricoli in pensione, alle loro famiglie e amici. L’appuntamento, in questa occasione, si terrà a Crema, martedì 6 novembre 2012. Fulcro della giornata sarà la Santa Messa, alle ore 9.30 nel Santuario di Santa Maria della Croce, concelebrata dal Consigliere Ecclesiastico provinciale Don Emilio Garattini, da Don Primo Pavesi e dal Consigliere Regionale Don Claudio Vezzoli. Riportiamo il programma dell’iniziativa, ricordando che questi sono gli ultimi giorni per le adesioni. Prenotazioni e relativo versamento della quota per il pranzo (fissata in 28 euro) dovranno essere effettuati a Maria Luisa Parmigiani (tel. 0372.499811), presso la Segreteria Provinciale dell’Associazione Pensionati, oppure presso gli Uffici di Zona. Fulcro della Festa Provinciale del Pensionato sarà la celebrazione della Santa Messa nel Santuario di Santa Maria della Croce, a Crema

PROGRAMMA: - ore 9,00. Arrivo dei partecipanti in Crema, Piazza Santuario S. Maria della Croce; - ore 9,30. Santa Messa concelebrata dal Consigliere Ecclesiastico Prov.le Don Emilio Garattini, da Don Primo Pavesi e dal Consigliere Regionale Don Claudio Vezzoli; - ore 11,00. Visita al Caseificio “Pozzali” di Casaletto Ceredano; - ore 12,45. Pranzo presso il Ristorante “Al Bersagliere” di Ripalta Arpina.

Sede in Via Ostiano, 70 26043 Persico Dosimo (CR) Tel. 0372 455646 Fax 0372 455660 E-mail: coopplac@tin.it www.latteriaplac.it

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UNA FILIERA TUTTA ITALIANA

OTTOBRE - 2012

…che domenica “bestiale” Fattorie a porte aperte: cronaca di una domenica allegra e istruttiva

Una domenica divertente, istruttiva, colorata. “Bestiale”, nel senso più allegro e più naturale del termine. Trascorsa tuffandosi nel mais, cavalcando un puledro o accarezzando i coniglietti, scoprendo il laborioso mondo delle api, o persino assistendo alla nascita di un vitellino, e alle prime coccole di “mamma mucca”. Così è stata la giornata vissuta dai bambini e dalle famiglie del territorio, protagonisti il 30 settembre della “Giornata delle fattorie aperte”, proposta in tutta la Lombardia. Raccontiamo attraverso le immagini il nostro ‘viaggio’ tra le fattorie didattiche di Coldiretti Cremona che hanno aderito all’iniziativa.

Ore 10,00. Prima tappa: Cà de’ Alemanni (Malagnino)

“Mamma, è nato un vitellino”. Sono queste le parole che ascoltiamo, appena varcata la soglia di Cà de’ Alemanni. E’ magica l’emozione di tanti bambini, che per la prima volta assistono alle materne attenzioni di una mucca, che con la lingua pulisce il piccolo, appena partorito. Molto altro regala la fattoria: la passeggiata a cavallo o in calesse, le mostre fotografiche dedicate agli amici animali, i laboratori, i sapori a km zero.

Ore 11,00. Seconda tappa: Il Campagnino (Pessina Cremonese) Due imponenti (ma non minacciose) ‘torri’, realizzate con gli stocchi di mais, accolgono i visitatori sulla soglia del Campagnino, introducendoli nell’aia, dove la piscina di mais invita i bambini ad un tuffo. Ad attendere le famiglie del territorio ci sono i vari laboratori, i tanti animali, i buoni prodotti dell’agricoltura.

Ore 12,00. Terza tappa: Apiflor (Pescarolo ed Uniti)

Intorno all’ora di pranzo arriviamo ad Apiflor, dove si è al lavoro per regalare ai visitatori un delizioso banchetto a km zero. Si prepara, intanto, un pomeriggio all’insegna dell’incontro con gli animali (dalle caprette al cavallo, dalle api ai coniglietti), con le visite in azienda e i laboratori. E poi ci sono le degustazioni, fra mieli e composte di frutta.

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UNA FILIERA TUTTA ITALIANA

Ore 14,30. Quarta tappa: Fulzen - Locanda S. Martino (Grumello Cremonese)

OTTOBRE - 2012

Arriviamo alla fattoria didattica Fulzen quando si è già aperto un pomeriggio nel segno della magia, tra gli incantesimi del mago e i giochi proposti ai bambini. Il pranzo è stato rigorosamente a km zero e ora la giornata prosegue con tante altre proposte, fra cui la caccia al tesoro.

➴Ore 16,00. Quinta tappa: Cascina Sant’Alessandro (Soncino)

Nel tardo pomeriggio il nostro viaggio si chiude a Soncino, a Cascina Sant’Alessandro. Qui la peculiarità è l’allevamento del baco da seta, i cui segreti vengono rivelati ai bambini e alle famiglie presenti. Dopo il pranzo in agriturismo, si è tornati tutti in fattoria, tra animali, prodotti dell’agricoltura e antichi strumenti di lavoro. (m.b.)

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FILIERA TUTTA ITALIANA

OTTOBRE - 2012

Pizzighettone, nuova “casa” per il Mercato di Campagna Amica Tutti i giovedì nella piazzetta del Torrione del Guado Il Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone ha cambiato “casa”: non lo si trova più in piazza Roma, bensì nella centralissima piazzetta presso il Torrione del Guado, a pochi passi dal ponte sull’Adda. Una collocazione che gli imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona giudicano certamente positiva, proprio nel cuore dell’antico borgo, dove “i cibi più buoni e genuini del territorio” possono sposarsi con la natura (siamo accanto al fiume Adda e davanti al parco attrezzato con i giochi dei bambini), l’arte e la storia di una delle cittadine più belle della provincia di Cremona. Giovedì 11 ottobre il “nuovo debutto” del Mercato è stato arricchito dal Festival della Zucca, con l’esposizione di centinaia di zucche di ogni forma e colore condotte dall’azienda Cascina Bredina. Fin dal giorno d’esordio tanti pizzighettonesi hanno fatto i loro acquisti presso gli stand delle aziende Coldiretti, promuovendo a pieni voti la nuova collocazione. Vale la pena di evidenziare che proprio dai cittadini, nelle scorse settimane, era partita una raccolta-firme per chiedere una migliore ubicazione per il Mercato di Campagna Amica. Per i prossimi giovedì mattina, l’appuntamento con la bontà, la genuinità, la stagionalità e la convenienza dei prodotti a

km zero sarà dunque ai piedi dello storico Torrione. Ci sono frutta, verdura, salame nostrano, prodotti di bufala, miele, accanto al vino in arrivo dall’Oltrepò Pavese. In queste settimane c'è anche la "Pasta della Bontà".

Evento stagionale: il “festival della zucca” Sono stati dedicati al “Festival della Zucca” i Mercati di Campagna Amica che si sono svolti in ottobre in provincia di Cremona. Il debutto dell’iniziativa a Crema e a Soresina è stato un successo, con un incessante andi-rivieni di buongu-

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stai, interessati alla degustazione e all’acquisto dell’ortaggio di stagione, ma anche di tutti gli altri prodotti dell’agricoltura Made in Cremona. Coltivate presso “Cascina Bredina” di Costa Sant’Abramo (Punto Campagna Amica dell’imprenditore agricolo Alberto Soragni), numerosissime zucche di ogni forma e colore hanno regalato uno spettacolo davvero notevole: si andava da quelle prelibate (la “delica” e la “beretta piacentina”) a quelle “meno appetibili ma comunque commestibili e particolarmente belle da vedere”, come la “provenzale”, la “napoletana”, la “violina”, per approdare alle zucche ornamentali e alle “giganti”. Fra queste ultime, una zucca da record, del peso di 194 kg, ad ogni occasione ha attirato l’attenzione dei passanti, soprattutto dei bambini. Nella domenica d’esordio, il 30 settembre a Crema, in collaborazione con gli chef dell’Associazione “Tavole Cremasche”, sono state proposte alcune (apprezzatissime) ricette, come la “torta di zucca e mandorle”, la “torta sfoglia di zucca, porri e ricotta di bufala”, la “crema di zucca e amaretti”. Sono seguite altre tappe a Soresina, Pizzighettone, Cremona. (m.b.) Cremonese

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COLDIRETTI CREMONA

I prodotti a km zero direttamente dagli Agricoltori ai Consumatori

Tutti gli appuntamentI CREMONA

Foro Boario, il venerdì mattina a

PIZZIGHETTONE

Piazzetta Torrione del Guado il giovedì

CASALMAGGIORE

In Piazza Turati, il sabato

VESCOVATO

In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE

In via Garibaldi, il sabato

SORESINA

Davanti al Palazzo Comunale, il lunedì

CREMA

In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi)

BAGNOLO CREMASCO

Piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO

In via Umberto I il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi) Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.


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DAL TERRITORIO

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Festa dell’agricoltura a Cividale Come avviene la mungitura nelle stalle? Quali straordinari prodotti derivano dal buon latte munto dagli allevatori italiani? Come si prepara il campo per accogliere le semine? A queste domande, rivolte dagli alunni della scuola dell’infanzia e delle scuole primarie di Cividale, Rivarolo e Spineda, hanno risposto gli agricoltori, dando vita venerdì 28 settembre alla settima edizione della “festa dell’agricoltura” a Cividale. Per i bambini è stata una lezione a cielo

aperto, trascorsa fra campi e fattorie. In una cornice di bandiere gialle della Coldiretti, gli alunni hanno potuto osservare come avviene il quotidiano lavoro degli imprenditori agricoli, com’è cambiato nel corso dei decenni, e quanto sia forte l’impegno degli allevatori e dei coltivatori italiani nel garantire la qualità e la sicurezza dei loro prodotti. La giornata ha raccolto tutte le componenti della piccola comunità: accanto agli imprenditori agricoli, alle loro fami-

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glie, alle scolaresche con gli insegnanti, ai campioni d’aratura e agli esperti di mungitura, c’erano il parroco, il sindaco, mamme, nonni e nonne. Tutti a far festa nel cuore di Cividale, condividendo una giornata che è stata omaggio al vero Made in Italy. L’appuntamento si è chiuso in cascina, con un ricco rinfresco con tutti i sapori della nostra agricoltura. Lasciamo che siano le immagini a raccontare proposte e protagonisti dell’iniziativa. (m.b.)


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