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CREMONESE

Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 68 numero 5 novembre 14

LOMBARDIA EXPO TOUR

Coldiretti ‘conquista’ Cremona


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Tino Arosio

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini, Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Maurizio Inzoli Andrea Ragazzini, Damiano Talamazzini Ambrogio Toscani, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Tipografia Pizzorni Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Cremona, Autorizzazione Tribunale di Cremona 25 luglio 1951 n. 33 del Registro Pagamento assolto tramite il versamento della quota associativa

Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2/3 Editoriali 4 Allarme: il prosciutto senza suino 5 Trattativa prezzo del latte 6/7 Giornata del Ringraziamento 8/9 Incontri 10/11 Forum di Cernobbio 12/13 Il primato italiano dal 16 al 19 Lombardia Expo Tour 20 Mercato di Campagna Amica

Editoriale

Direttiva nitrati: chi deve faccia … subito! Quando le cause dei problemi sono chiare bisogna intervenire subito per rimuoverle. E’ un delitto non farlo in fretta. La Direttiva nitrati, con la sua applicazione nei nostri territori, è un serio problema e la causa di questo problema è stata scientificamente dimostrata: la responsabilità dell’inquinamento delle falde non è innanzitutto degli agricoltori. Non lo dicono gli agricoltori, lo dice l’Ispra (l’Istituto Tino Arosio Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sotDirettore toposto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente) che Coldiretti Cremona ha sentenziato che l’agricoltura incide solo per il 10% sull’inquinamento delle acque da nitrati . Se non ci credete andate sul sito della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia. E allora le domande sono tante. Perché in passato sono state addossate demagogicamente le responsabilità alle imprese agricole, garantendo l’immunità a chi effettivamente inquina? Chi paga i danni ambientali ed economici (ricordiamo ad esempio i costi per acquisire nuove superfici dove poter spandere i liquami) caricati sulle imprese agricole per una direttiva che ha fatto della provincia di Cremona un territorio quasi interamente vulnerabile, con pesanti limitazioni all’uso del refluo zootecnico? Perché non si interviene immediatamente per correggere le delimitazioni delle aree vulnerabili? Perché non si colpiscono i reali responsabili dell’inquinamento delle falde, se non sono colpevoli le imprese agricole? Perché continuiamo a lasciare limitazioni a chi non inquina? Tante domande alle quali crediamo non seguiranno risposte serie e soprattutto sincere. Purtroppo in Italia spesso si fa così. Ora però il problema che ci sta più a cuore è che si ponga immediatamente rimedio. Noi abbiamo sollevato la questione, anche in questo caso in solitudine (ricordiamo che, qualche anno fa, qualcuno raccontava che non bisognava sollevare il problema dei nitrati perché si correva il rischio di andare in infrazione con Bruxelles). Se ne sta parlando da troppo tempo. Ministero e Regione devono fare in fretta, rivedendo la direttiva, le aree vulnerabili, introducendo il principio dell’assorbimento dei nitrati operato dalle colture in campo, ecc. La gente di buon senso direbbe … detto fatto. Fatelo, care istituzioni, perché altrimenti è come se continuiamo a lasciare in galera chi è stato dimostrato essere innocente. Mentre i ladri sono tranquillamente in giro liberi di continuare a delinquere. Gli innocenti, in questo caso, sono i nostri agricoltori che hanno solo voglia di riprendere a vivere liberamente e soprattutto di lavorare senza il rischio di dimezzare il carico di bestiame delle loro stalle.

21 Associazione pensionati 23 Nutrie, progetto di legge 24 Datori di lavoro 25 e 27 Servizi tecnici 26 Fiscale 29 Giovani Impresa 30 Agricoltura e Scuola

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm


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EDITORIALE

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Oltre la crisi, noi e gli altri Forse qualcuno si aspetta un commento sull’esito delle elezioni della Libera agricoltori di Cremona. Non lo faccio. Con rispetto dico che non sono questioni che ci riguardano, nonostante il riverbero che hanno avuto sulla stampa locale e sui social network. Resteremo attenti a quel che accade, ma la nostra attenzione è rivolta a ben altro. Innanzitutto ad affrontare i problemi veri delle nostre imprese, che sono tanti. E poi a ricreare un convinto rapporto con i nostri Soci, senza dimenticare il riposizionamento che Coldiretti Cremona sta realizzando in città e su tutto il territorio. A questo proposito ricordo solo l’incredibile successo dell’Expo Tour del 12 ottobre scorso, dove al convegno di Coldiretti insieme al nostro Vicepresidente nazionale Prandini, sono intervenuti il Ministro Martina, il Presidente di Regione Lombardia Maroni, l’assessore Fava, il Sindaco della città e il Presidente della Camera di Commercio. Come dimenticare inoltre le migliaia di cittadini che per l’intera giornata hanno frequentato il grande mercato di Campagna Amica! Scusate la battuta, ma questa volta “la Provincia di Cremona” non ce l’ha fatta a nascondere questo evento straordinario. Non ha naturalmente scritto nulla della presenza in città di così tanto “giallo” di Coldiretti, però l’operazione di occultamento non è riuscita, perché almeno 5.000 cittadini hanno visto in prima persona cos’è Coldiretti! Sul nostro giornale leggerete di una serie di incontri con i Soci che avremo nelle prossime settimane. Ne cito solo uno. Quello che faremo nel tardo pomeriggio del 14 novembre a Cremona con il Presidente nazionale di Aia Pietro Salcuni e il nostro Presidente regionale Prandini. Si tratterà di una grandissima occasione non solo per rimettere al centro i problemi della nostra zootecnia, ma anche per ripristinare la verità dei fatti sul ruolo, sui nuovi servizi e sul rilancio dell’attività del sistema allevatoriale italiano, che a Cremona “stentano” ad essere correttamente comunicati. Abbiamo tagliato la testa al toro

con un incontro diretto dei nostri allevatori con la dirigenza nazionale di Aia. L’incontro è aperto a tutti i nostri allevatori. Sono certo che ne verranno fuori delle belle! Che dire dei problemi del latte, dei suini, dei cereali, che attualmente scontano prezzi che difficilmente coprono i costi di produzione. Bisogna essere freddi e realisti in questi momenti per evitare la deriva degli appelli fini a se stessi. Prendiamo ad esempio il latte. Che dire del comportamento degli industriali? Rispettando la buona educazione non possiamo che definirlo irresponsabile e inqualificabile. Si stanno assumendo la responsabilità di far chiudere un bel numero di stalle. E ciò ha dell’incredibile stante l’interesse che il mondo ha verso i nostri formaggi. Non capiscono che così prima o poi chiuderanno anche loro! Ogni invito ad avere una visione diversa è da loro rigettata. Sono più ragionieri che industriali. Ma non è tutto qui il problema. La crisi dei prezzi dei nostri prodotti è strettamente legata anche alla incapacità di chi guida il Paese di impedire che il nostro latte e i nostri suini siano sostituiti con prodotti importati, sicuramente diversi dai nostri, usati per fare mozzarelle o prosciutti e venduti poi come italiani! Cosa ancora ci vuole perché si imponga l’etichettatura obbligatoria in modo che la Signora Maria possa decidere liberamente

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Paolo Voltini Presidente Coldiretti Cremona

– quando avrà una etichetta leggibile – se comprare un prosciutto fatto con i suini allevati a Cremona oppure un prosciutto con suino allevato a Kiev? Ci dicono che la politica è d’accordo sulla etichettatura, ma sono i burocrati dentro i ministeri che continuano ad impedire che i decreti si facciano. Anche a questa cosa rispondiamo: basta! Il nostro premier ha dimostrato di essere alquanto decisionista. Imponga lui queste decisioni alle burocrazie statali! State certi che con questa auspicata trasparenza, il mercato cambierebbe e con esso i prezzi dei nostri prodotti. I nostri Soci ci chiedono se ce la faremo. Rispondo assolutamente sì. Per questo ci siamo impegnati in questo progetto da soli, meglio con i 60 milioni di cittadini italiani. Per questo abbiamo uno sguardo positivo sul futuro e combattiamo tutti quelli che (anche durante la recente Fiera di Cremona) fanno a gara nel disegnare scenari catastrofici. Siamo da soli come organizzazione in questa battaglia? Beh, come potrebbe essere diversamente. Pensate che chi rappresenta nella sua organizzazione agricola chi alleva suini e allo stesso tempo la Ferrarini, che importa suini e poi vende prosciutti fintamente italiani, possa fare questa battaglia? Agli altri non resta ora che scimmiottare le battaglie di Coldiretti (l’abbiamo sentito anche in Fiera), senza neppure riuscirci bene.


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DIFESA MADE IN ITALY

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ALLARME COLDIRETTI: ARRIVA IL PROSCIUTTO SENZA MAIALE

“Una vergogna e un grave danno alla nostra suinicoltura che in tre anni ha già perso oltre 100mila suini allevati” Arriva il prosciutto senza carne di maiale, ma che può contenere più acqua e additivi chimici sinora vietati, a danno dei consumatori e degli allevatori. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, sulla base della proposta di schema di decreto ministeriale che rivede la normativa sulla preparazione dei salumi, introducendo “una serie di allucinanti novità, che senza dubbio avranno riflessi negativi sugli allevamenti di maiali”. Un fatto particolarmente grave in una terra come Cremona, culla della suinicoltura lombarda, che vanta oltre 920mila capi allevati. “Si vorrebbe chiamare “prosciutto” un salume realizzato senza carne di maiale – denuncia Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Nonostante eventuali specifiche in merito al tipo di carne, questa definizione sarebbe comunque forviante, alla luce di quella che è la cultura alimentare italiana”. “Aumenta inoltre il contenuto di acqua consentito, che sarà pagato dagli acquirenti come se fosse carne – aggiunge Voltini –. L’incremento del tasso di umidità previsto per le tre categorie di prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto di alta qualità andrà a minare la qualità del prodotto stesso a discapito del maiale nostrano, le cui carni hanno caratteristiche qualitative superiori a quelle dei maiali importati dai paesi del nord Europa”.

Ad essere fortemente penalizzati sarebbero gli allevatori italiani: “La nostra suinicoltura sta già attraversando una lunga stagione di difficoltà, con quotazioni dei suini che non coprono nemmeno i costi di produzione. In provincia di Cremona in tre anni si sono persi oltre 100mila capi allevati – evidenzia Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona –. Anziché preoccuparsi di tutelare la nostra suinicoltura d’eccellenza dal continuo ingresso di carni anonime, che poi vengono spacciate per made in Italy, che cosa accade? Che

si va a danneggiare ulteriormente gli allevatori, e ad imbrogliare i cittadini, inventandosi una norma che permette di chiamare prosciutto un salume senza carne di maiale. Si aggiunga che il decreto cancella anche il divieto di utilizzo di aromi chimici, aprendo così la strada alla possibilità di correggere gusto e sapore dei salumi fatti con materia prima scadente e di dubbia origine”. “Paradossalmente – conclude il Direttore Arosio – viene invece mantenuta la facoltà di utilizzare le cosce di maiale congelate per produrre il prosciutto crudo stagionato, facendo finta di ignorare che, proprio a causa di questa possibilità, due prosciutti su tre venduti oggi in Italia provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna, senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare l’origine”. A difendere le allucinanti novità del decreto – evidenzia Coldiretti – non è tanto chi lo ha proposto. A scendere animosamente in campo sono stati solo i “furbetti del prosciuttino”. Con l’endorsement degli industriali della carne dell’Assica a favore del provvedimento finalmente si chiarisce a tutti gli italiani come sia nato lo schema di decreto che consente di realizzare prosciutto senza carne di maiale, ma che può contenere più acqua e aromi chimici.

Provincia di Cremona - Consistenza del patrimonio zootecnico (Numero di capi al 1° dicembre 2013) Animali Suini - di cui scrofe

dicembre 2010 1.032.211 71.999

dicembre 2011 977.301 78.341 IL

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dicembre 2012 941.079 76.502

dicembre 2013 923.937 60.431


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DIFESA MADE IN ITALY

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Trattativa prezzo del latte INACCETTABILE LA POSIZIONE DELLA PARTE INDUSTRIALE “Sulla trattativa latte, la parte industriale con una posizione irragionevole e proposte di prezzo del latte largamente al di sotto dei prezzi di produzione, si sta assumendo la gravissima responsabilità di far chiudere le nostre stalle! E’ necessario anche un forte intervento di Regione Lombardia. La situazione che si sta producendo è inaccettabile: abbiamo nelle mani un patrimonio eccezionale, stimato e ricercato in tutto il mondo, come il grana padano e tutti i prodotti lattiero-caseari Made in Italy che presenteremo ad Expo 2015, e lo stiamo distruggendo. Gli allevamenti che, con l’eccellenza del latte prodotto, sono alla base di questo successo, guardano con grandissima preoccupazione al futuro, schiacciati da un prezzo del latte insufficiente persino a coprire i costi di produzione. Si aggiungano una burocrazia opprimente e una serie di problemi creati dalla direttiva nitrati, e ben si può comprendere l’esasperazione di tanti allevatori”. A sottolinearlo è Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, di fronte alla rottura della trattativa sul prezzo del latte. “Abbiamo in mano un tesoro (il latte, il Grana, i prosciutti) trasformato in campo di battaglia, con qualcuno che pensa di potersi garantire il futuro a

danno degli altri – evidenzia Voltini –. Quotidianamente abbiamo notizie di sequestri e truffe di cagliate di importazione di dubbia provenienza e sicurezza, che vengono rigenerate con comportamenti criminali, per arrivare sulle tavole degli italiani con il tricolore. E ci troviamo a denunciare che ogni anno in Italia si producano 350mila

forme di surrogati del grana, e altre 750mila all’estero”. “E’ necessario che l’intera filiera abbia il coraggio e la lungimiranza di ripensarsi. L’atteggiamento miope che ci troviamo di fronte è inaccettabile – conclude il Presidente di Coldiretti Cremona -. Industriali e distribuzione organizzata devono riconoscere che anche per loro il valore sta nel fatto di avere un latte eccellente come quello italiano, che può essere trasformato in formaggi eccellenti come quelli italiani, che possono essere venduti al prezzo giusto ai consumatori italiani e di tutto il mondo, che fanno la corsa per gustare le nostre produzioni. Si deve saper dire che le nostre eccellenze lattiero-casearie sono un valore per tutti, per gli agricoltori, le cooperative, gli industriali, la distribuzione. E che il prezzo va suddiviso correttamente tra i soggetti della filiera, riconoscendo un’equa remunerazione al primo, imprescindibile, anello della catena: le imprese agricole. Si deve anche avere il coraggio di espellere dal sistema chi, con pratiche illegali, danneggia il vero Made in Italy, esponendolo alla concorrenza sleale di prodotti che entrano anonimi e poi magicamente vengono venduti come italiani”.

Ricambi agricoli - Articoli e forniture industriali - Utensileria - Lubricanti IL

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- Lamiere forate.


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GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

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GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO Domenica 16 novembre a Bagnolo Cremasco “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta” È una festa che viene da lontano ed ha le sue origini in Italia nel 1951 per iniziativa della Coldiretti. Da allora puntualmente viene celebrata nel Don Emilio Garattini mese di novembre e a livello locale Consigliere Ecclesiastico viene riproposta nel periodo che va Coldiretti Cremona dalla festa di San Martino (11 novembre) alla festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio). Il tema di quest’anno ci fa riflettere sulla necessità di coltivare la terra in forme che siano sostenibili in modo da nutrire tutto il pianeta con atteggiamento di solidarietà. I nostri comportamenti di ogni giorno devono essere basati sulla sobrietà e sulla salubrità nel consumo del cibo. Dobbiamo rendere grazie a Dio e ai fratelli per il dono che ogni giorno riceviamo dalla terra e dal lavoro dell’uomo, in modo che anche le prossime generazioni abbiano le stesse possibilità. Sono indicazioni che non sempre sono condivise nel frenetico vortice di avere oggi tutto e subito per noi. E per gli altri? E per il domani? Siamo a pochi mesi dall’apertura di Expo Milano 2015, dedicato a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” in cui ci saranno tante iniziative per mettere in mostra i prodotti di tante nazioni, ma anche per evidenziare le tragiche condizioni in cui vivono ancora milioni di affamati e di malnutriti. Ci saranno proposte e tentativi per “custodire” la terra come un bene comune di tutta la famiglia umana. La stessa disponibilità della terra, si legge nel messaggio dei Vescovi, “è a rischio: spesso essa è destinata ad altri scopi o diviene oggetto di una lotta commerciale tra le economie più forti. E non mancano le pressioni crescenti sul piano della legalità”. Per uscirne i vescovi suggeriscono di “educarci a pensare l’agricoltura come spazio in cui la giusta ricerca della remunerazione del lavoro si intrecci con la solidarietà, l’attenzione per i poveri, la lotta contro lo spreco, con un’attiva custodia della terra”. Il pensiero dei vescovi va anche al territorio, da preservare “contro il degrado e la cementificazione” e da riqualificare attraverso l’attività agricola. Quando esso ne è privato, è anche “più esposto a fenomeni di erosione, tanto più in un tempo di mutamento climatico, segnato da eventi meteorologici di vasta portata” che richiedono un’adeguata impostazione etica, un cambio culturale, e un deciso impegno politico-economico da parte della comunità internazionale. Un richiamo, infine, alla responsabilità delle singole persone e delle famiglie, consumatori, ma anche cittadini attivi e responsabili. “Educarci alla custodia della terra” significa “adottare comportamenti e stili di vita in cui l’uso del cibo e dei prodotti alimentari sia più attento e lungimirante”, nonché “agire sulle nostre famiglie per eliminare lo spreco alimentare, che nelle società agiate raggiunge livelli inaccettabili”, come ha denunciato Papa Francesco parlando della “cultura dello scarto”. IL

“Un gesto di gratitudine per il dono ricevuto” Il ringraziamento è un gesto di gratitudine che nasce dalla consapevolezza di aver ricevuto un dono. La Terra è il grande dono del Creatore agli Don Ezio Neotti uomini, ma anche i frutti della terra, Consigliere Ecclesiastico ottenuti col duro e sapiente lavoro, Coldiretti - Diocesi Crema alla fine sono un dono di Dio, una benedizione per gli uomini della terra e per questo ogni anno celebrano la festa del ringraziamento. Un grazie a Dio dagli agricoltori, consapevoli che i raccolti non sono solo dovuti alle loro fatiche, alla scienza e alla tecnologia che si usa in agricoltura, ma qualcosa rimanda al mistero del Creatore. La festa di quest’anno cade pochi mesi prima dell’Expo di Milano sulla nutrizione (Nutrire il pianeta. Energia per la vita) e i vescovi italiani nel Messaggio per la festa del Ringraziamento si rivolgono agli agricoltori dando loro fiducia e chiedono delle responsabilità. La terra è un bene di tutti, produce cibo per tutti, che non deve essere oggetto di speculazione finanziaria o spreco. Chi lavora in questo settore primario, deve avere la consapevolezza che con la sua fatica quotidiana non produce solo guadagno per il benessere suo e della sua famiglia, ma “cibo per la vita”, alimenti per nutrire l’umanità. Da qui scaturisce una duplice responsabilità: prima di tutto produrre cibi buoni che non possano nuocere a chi li consuma (qualità); Coldiretti ha fatto questa scelta e sta lottando per questo con ogni mezzo, aiutando le produzioni buone e denunciando quelle scadenti e nocive e anche portando cibi genuini direttamente ai consumatori, con il progetto di Campagna Amica e della filiera tutta italiana. In secondo luogo si deve rispettare la terra e salvaguardarla dalle speculazioni più disparate, perché possa produrre cibo anche per il futuro. Penso che si debba andare avanti in queste direzioni, per il bene di tutti e perché il ringraziamento sia non solo una tradizione, ma una risposta sincera, con i fatti, al buon Dio che sempre interpella con i sui doni.

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a 64 Giornata Provinciale del Ringraziamento Domenica 26 Novembre 2006

Domenica 26 Novembre 2006 DOMENICA 16 NOVEMBRE 2014 - BAGNOLO CREMASCO Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano CATTEDRALE di CREMONA

Ore 11.00 Monsignor Vicario Generale della Dioces Monsignor Mario Mario Marchesi, Marchesi, SantaVicario Messa Generale della Dioces celebrerà la alle 11 celebrata da Mons.Messa Oscar Cantoni, Vescovo Crema celebrerà la Santa Santa Messa alle ore ore 11 in indi Cattedrale Cattedrale A seguire

ma della Giornata: ma della Giornata: Benedizione dei trattori aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n

aduno in Piazza Duomo Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n Presso a l’oratorio conviviale conei la sapori del territorio da cornice all'appuntamento lo standmomento di Campagna Amica 'mostra degli Antichi Mestieri'. cornice di all'appuntamento di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. adaGiornata festa il concerto lo di stand campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. a Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'o A TUTTI I SOCI DI COLDIRETTI CREMONA anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mario (Bo). Marchesi, con l'o del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro Mons. di Monzuno Conclusa la del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la à in piazzaCaro per Socio, la benedizione dei trattori e delle macchine agricole. à in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole.

Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benediz la del nostra Federazione organizza la apertura Giornata Provinciale del Ringraziamento. Prosecuzione concerto di campane e degli stand gastronomici. Dopo la (unico benediz ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo n ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico n ampane 'alla Bolognese'. Contestualmente, si darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po Come ben sai, è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro ampane Bolognese'.diContestualmente, darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po nuti e con'alla degustazione vari prodotti dellasinostra agricoltura. famiglie e l’intera comunità, raccogliersi intorno all’altare, nuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura. per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la proseguirà Sua protezione nostre famiglie eproponen apori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa persulle l'intero pomeriggio, apori, momenti d'incontro in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponen sulla nostra attività. edicanti one delle imprese agricole Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provincia one delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con iprovincia canti po omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti po Sei invitato a prendere parte a questa Giornata, condividendo quello che proposti dal Coro di Monzuno. proposti dal di Monzuno. per Coro la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti più sentiti e preziosi. ngresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provincia COLDIRETTI CREMONA ro Triboldi”, attesa in piazza Grande Duomo protagonista per regalare note e allegria a tutti partecipanti alla festa. ngresso dei Bersaglieri. del pomeriggio sarài anche la Fanfara Provincia ro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa. hiusura della manifestazione.


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APPUNTAMENTO

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NOVEMBRE - 2014

Invito all’incontro – Ai Soci allevatori

Venerdì 14 novembre, alle ore 17, a Cremona presso l’Aula Magna dell’Istituto di Agraria Stanga (in via Milano, 24)

GLI ALLEVATORI CREMONESI INCONTRANO L’AIA Intervengono:

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Pietro Salcuni, Presidente Nazionale Associazione Italiana Allevatori Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia, Vicepresidente Nazionale AIA Paolo Voltini, Presidente Coldiretti Cremona Paolo Scrocchi, Direttore Generale AIA CreditAgri Italia – Sede Provinciale Via Verdi n. 4 - Cremona

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Tel. 0372 499811 – www.creditagri.com

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CreditAgri Italia è una Cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura. Si occupa in modo specialistico di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese agricole, agroalimentari e delle cooperative

CreditAgri Italia favorisce l’accesso al credito - ordinario e agevolato ed incentiva lo sviluppo attraverso prodotti dedicati ed un servizio di accompagnamento e consulenza personalizzata.

CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà. CreditAgri Italia, attraverso la contrattazione con gli Istituti Bancari e Società di Leasing, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura.

Per fare questo CreditAgri Italia: Svolge attività di formazione ed informazione in ambito finanziario e ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali Concorda con le imprese le azioni per una migliore gestione finanziaria Pianifica, insieme all’imprenditore, il reperimento ed il miglior utilizzo delle fonti finanziarie Definisce e stipula accordi quadro con le banche finalizzati ad attivare un ampio sistema di partenariato con prodotti dedicati ed in esclusiva Fornisce alle banche informazioni certe e certificabili relative alla situazione economica e patrimoniale dell’impresa agricola valorizzandone le caratteristiche Condivide con le banche una corretta chiave di lettura delle imprese agricole attraverso un modello di valutazione del credito condiviso Veicola l’utilizzo di fondi pubblici di garanzia (ISMEA/SGFA/Fondo Centrale di Garanzia)

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PR O D O T T I CREMONESE

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Studi per il miglior reperimento ed utilizzo delle fonti finanziarie

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Nuova Pac, Servizi Tecnici, Fiscale, Credito proseguono gli incontri Dopo l’appuntamento iniziale lo scorso 18 settembre, con l’incontro informativo “La nuova Pac” che ha raccolto quattrocento imprenditori agricoli presso il Seminario Vescovile di Cremona, hanno preso avvio gli incontri nelle zone, con l’obiettivo di assicurare a tutti i Soci un costante aggiornamento sulla riforma, sulle scelte compiute a livello nazionale, e su come esse si tradurranno nella vita e nel futuro delle imprese agricole nei prossimi anni, dal 2015 al 2020. Gli incontri sono occasione anche per comunicare avvisi e aggiornamenti in materia di servizi tecnici, fiscale, credito. Riportiamo di seguito il calendario degli appuntamenti che proseguono nelle zone, rivolti a tutti i Soci.

CASALMAGGIORE - Giovedì 13 NOVEMBRE Ore 17.30, presso la Sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro (Strada Provinciale 32 – Rivarolo del Re Ingresso Strada per Brugnolo ex CSP)

CREMONA - Venerdì 21 NOVEMBRE Ore 10.00, presso Sala Bonomelli Centro Pastorale Diocesano (via S. Antonio del Fuoco 9/A – Cremona)

SORESINA - Lunedì 24 NOVEMBRE Ore 16.00, presso la Sala Mosconi (Centro Parrocchiale Chiesa di San Siro Via Genala n. 11 – Soresina)

CREMA - Lunedì 24 NOVEMBRE Ore 10.00, presso Sala Alessandrini (via Matilde di Canossa, 20 – Crema)

www.cremona.coldiretti.it Il sito di Coldiretti Cremona Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per avvisi e informazioni tecniche utili agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, le quotazioni mercati, il bollettino diabrotica, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.


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FORUM DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE

NOVEMBRE - 2014

XIV Forum Internazionale di Cernobbio

Il Presidente Moncalvo: “L’agroalimentare resta strategico”

“I tanti interventi di uomini di cultura, politici, forze dell’ordine hanno tutti sottolineato la strategicità dell’agroalimentare non solo in Italia, ma nel mondo e nello stesso tempo hanno sostenuto la necessità di cambiare paradigma, perseguendo la strada che Coldiretti ha da tempo indicato. Usciamo confortati da questa due giorni perché di anno in anno ci accorgiamo di essere sempre meno soli”. Lo ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel concludere i lavori del XIV Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione svoltosi il 17 e il 18 ottobre a Cernobbio, al quale hanno preso parte i maggiori esperti, opinionisti ed esponenti del mondo accademico, nonché rappresentanti di Governo e delle istituzioni, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Moncalvo ha ricordato l’importante confronto con il commissario designato all’Agricoltura comunitaria, Phil Hogan, alla sua prima uscita ufficiale in Italia, il quale ha sostenuto che la qualità non sarà “barattata” con le esigenze di aumentare gli scambi commerciali, venendo incontro alle preoccupazioni espresse dallo stesso Moncalvo durante i lavori. “Il ministro Martina – ha affermato Moncalvo – ha parlato di internazionalizzazione. Anche noi la vogliamo affinché porti il vero made in Italy nel mondo. Vogliamo affrontare il tema delle risorse non solo in termini di quan-

tità, ma anche di capacità di programmarle e di spenderle bene e su questo vigileremo”. Il Presidente ha elogiato il lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella ricerca delle truffe ed ha sottolineato la volontà della magistratura di promuovere una maggiore formazione dei magistrati sull’agroalimentare. Il Presidente ha definito “illuminante” il confronto con gli imprenditori che hanno scommesso sul made in Italy e “stimolanti” le provocazioni della Gdo. Apprezzamento per la volontà di un percorso di crescita manifestata dai politici

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che hanno riconosciuto la strategicità del settore. Sul tema del territorio, Moncalvo ha affermato che è necessaria un’accelerazione nell’affrontare le questioni, con interventi che evitino il consumo del suolo e riportino l’attività agricola nelle aree interne. “Per far questo è necessario affrontare molto rapidamente la questione nitrati per ridare spazio anche agli allevamenti”. “Regole, legalità, risorse: sono queste tre parole fondamentali – ha concluso il Presidente Moncalvo – che continueranno a ispirare l’azione della Coldiretti”.


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FORUM DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE

INDAGINE COLDIRETTI SUL PREZZO DELL’ILLEGALITÀ “Bisogna spezzare il circolo vizioso che lega la criminalità alla crisi, con interventi per favorire, soprattutto tra i più giovani, l’inserimento nel mondo del lavoro, e l’impegno delle istituzioni, della scuola e delle organizzazioni di rappresentanza per scongiurare il pericolo che legittime aspirazioni ad avere un’occupazione possano essere sfruttate per alimentare l’illegalità”. E’ quanto ha sottolineato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel persentare al Forum di Cernobbio l’indagine sul “prezzo dell’illegalità”. AUMENTO RECORD FRODI A TAVOLA Con la crisi quadruplicano le frodi a tavola con un incremento record del 277% del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, per garantire la sicurezza alimentare. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti, sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2008 al 2014. Nei primi nove mesi del 2014 sono stati sequestrati beni e prodotti per un valore di 318,7 milioni di euro soprattutto con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come carne (29%), farine pane e pasta (16%), latte e derivati (12%), prodotti ittici (9%), ma anche in misura rilevante alla ristorazione (15%) dove per risparmiare si diffonde purtroppo l’utilizzo di ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni. L’attività dei carabinieri dei Nas nei primi nove mesi del 2014 ha portato all’arresto di ben 10 persone mentre 1310 sono state segnalate all’autorità giudiziaria e 7672 a quella amministrativa. GLI ITALIANI TEMONO RISCHI A TAVOLA Il 65% degli italiani ritiene che la crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari. E il 12% dichiara di esserne stato

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PHIL HOGAN, COMMISSARIO UE: “SU TTIP NON SACRIFICHEREMO LA QUALITÀ DELLE NOSTRE PRODUZIONI” “Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell’Unione Europea soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”. Lo ha affermato, in riferimento al Ttip, il trattato commerciale tra Ue ed Usa, Phil Hogan, neo Commissario designato all’agricoltura Ue, che al Forum Internazionale della Coldiretti ha fatto la sua prima uscita ufficiale in Italia. Riprendendo le preoccupazioni espresse dal Presidente Moncalvo, sui rischi connessi al trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato di “condividere l’impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e bilanciato che tuteli gli standard produttivi europei. Non vogliamo sacrificare – ha detto Hogan – la qualità per ragioni commerciali”. “La nuova Pac – ha aggiunto – entrerà in vigore tra due mesi e dobbiamo dare ai nostri agricoltori le soluzioni pratiche che si attendono ed io sono pronto a sostenere gli Stati membri per implementare la riforma”. Parlando agli intervenuti al Forum Coldiretti, Hogan ha individuato nelle semplificazione uno degli impegni principali: “la semplificazione non è semplice, perché si tratta di armonizzare le tante diversità agricole nell’Ue e in questa direzione intendo intraprendere uno screening di tutta la legislazione europea, convinto che si debbano tagliare le complicazioni. Per questo sono pronto ad ascoltare i suggerimenti di organizzazioni come la vostra”. Ricordando che la domanda alimentare crescerà del 60% entro il 2050, il Commissario designato ha affermato che l’Europa “deve essere in grado di cogliere le opportunità della domanda crescente anche in termini di garanzie di sicurezza”. “Il mio impegno – ha detto concludendo il suo intervento al Forum – sarà sostenere lo sforzo agricolo nei prossimi cinque anni. Fondamentale sarà lo spirito di collaborazione tra tutte le istituzioni affinché l’agricoltura sviluppi un ruolo centrale anche a sostegno dei giovani che vogliono impegnarsi nel settore”.

vittima. Sotto accusa per 1 italiano su 5 sono i cibi low cost dietro i quali spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi, ma possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall’escalation dei sequestri. A preoccupare il 21% è l’apertura delle frontiere con l’arrivo di alimenti che vengono da Paesi lontani con diverse

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condizioni sanitarie e produttive, ma che non possono essere ben identificati sugli scaffali per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura di origine. A preoccupare sono anche le frodi di quanti trovano nel settore alimentare una importante occasione di business. L’agricoltura e l’alimentare sono infatti considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi.


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FOCUS AGRICOLTURA DI SYMBOLA, UNIONCAMERE E COLDIRETTI

“Le 10 verità sul primato dell’agroalimentare italiano” Solo 5 Paesi al mondo possono vantare un surplus commerciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari. L’Italia è uno di questi. C’è un paese dell’eurozona che attira più turisti cinesi, statunitensi, canadesi, australiani e brasiliani di ogni altro: è l’Italia. C’è un paese che primeggia in quanto ad efficienza ambientale – meno CO2 e meno rifiuti – delle proprie imprese: è l’Italia. E c’è un Paese che durante la crisi globale ha visto il proprio fatturato estero manifatturiero crescere più di quello tedesco: ancora l’Italia. E’ quanto emerge dal Dossier di Coldiretti con Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison. Dentro questo Made in Italy di successo, un settore in particolare ha dato prova di vitalità e tenuta, dimostrando di essere un comparto trainante per tutta la nostra economia: l’agroalimentare. Dal 2009 il valore aggiunto a prezzi correnti dell’intera economia è risultato pressoché stagnante (+2,2%), quello agroalimentare ha invece registrato un +10,6%, di cui agricoltura +14,2% e trasformazione alimentare +6,8%. La filiera food è quella che meglio ha risposto alle avversità della crisi anche in termini di competitività: nel 2013 la quota di mercato del settore non solo non ha ceduto quote, ma ha fatto registrare addirittura una lieve crescita, passando dal 2,8% al 2,9%. Grazie anche a primati assoluti come, ad esempio, il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario. Siamo, infatti, il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’, con 264 prodotti Dop e Igp e 4.698 specialità tradizionali regionali, seguiti a distanza da Francia, 207, e Spagna, 162. Nel settore vino inoltre l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt. E poi c’è il biologico: siamo i primi in Europa per numero di imprese, tra i primi al mondo per superficie e tasso

di crescita. Dipende anche da questo se in ben 77 prodotti, sul totale dei 704 in cui viene disaggregato il commercio agroalimentare mondiale, il nostro Paese detiene il primo, secondo o terzo posto per quote di mercato. Anche in termini di surplus commerciale con l’estero siamo sul podio in 70 differenti tipologie alimentari. Sono alcuni dei dati più significativi del dossier “10 verità sulla competitività italiana” – Focus agricoltura realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison per Coldiretti. Un documento che è una risposta a tanti luoghi comuni che “non rendono giustizia al nostro Paese e rischiano di distogliere l’attenzione dai suoi reali problemi”. L’Italia, spiegano gli estensori del rapporto, è certamente in crisi, vive, più di altri Paesi, un momento di grande incertezza appesantito dai suoi problemi antichi (il debito pubblico, le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia spesso persecutoria e inefficace), ma non è un paese senza futuro. “A patto che riparta da ciò che nel mondo ci rende ‘eccellenza’: la bellezza, il genio, la creatività, ancorati ai territori. E la qualità, che da quella bellezza e creatività trae ispirazione e forza: qualità che nel mondo è uno dei sinonimi di Italia, e trova riconoscimento nella forza del made in Italy”. Infatti: [Verità 1] L’Italia è tra i paesi che, nella globalizzazione, hanno conservato maggiori quote di mercato mondiale. Mantenendo, dopo l’irruzione della Cina e degli altri Brics, il 72,6% delle quote di export rispetto al 1999. Performance migliore di quelle di Usa (70,2%), Francia (59,8%), Giappone (57,3%), Regno Unito (53,4%). (elaborazione su dati Wto) IL

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[Verità 2] Il modello produttivo italiano è tra i più innovativi in campo ambientale. Per ogni milione di euro prodotto dalla nostra economia emettiamo in atmosfera 104 tonnellate di CO2, la Spagna 110, il Regno Unito 130, la Germania 143. Siamo più efficienti anche nel campo dei rifiuti: con 41 tonnellate ogni milione di euro prodotto, distanziamo di parecchio anche la Germania (65 t). Non solo, siamo campioni europei nell’industria del riciclo: a fronte di un avvio a recupero industriale di 163 milioni di tonnellate di rifiuti su scala europea, nel nostro Paese ne sono state recuperate 24,1 milioni di tonnellate, il valore assoluto più elevato tra tutti i paesi europei (in Germania ne sono state recuperate 22,4 milioni). Nulla da stupirsi dunque, se il sistema produttivo italiano è anche quello che guida la “riconversione verde” dell’occupazione europea: secondo l’Eurobarometro della Commissione UE entro la fine del 2014 il 51% delle PMI italiane avrà almeno un green job, una quota superiore a quella media europea (39%) e ben al di sopra di quella del Regno Unito (37%), della Francia (32%) e della Germania (29%). (fonte: dati GreenItaly 2013) [Verità 3] L’Italia è, nell’eurozona, la meta preferita dei turisti extraeuropei. Siamo il primo paese per pernottamenti di turisti extra Ue, con 56 milioni di notti. Siamo la meta preferita di paesi come la Cina, il Brasile, il Giappone, l’Australia, gli Usa e il Canada. (dati Eurostat elaborati da Coldiretti con la Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con) [Verità 4] Considerando il debito aggregato (Stato, famiglie, imprese) l’Italia è uno dei paesi meno indebitati al mondo. Se invece del pesante debito


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pubblico guardiamo la situazione debitoria complessiva del Paese, l’Italia è più virtuosa (col 261% del PIL) di Stati Uniti (264%), Regno Unito (284%), Spagna (305%), Giappone (412%). (Elaborazione su dati Banca d’Italia) [Verità 5] L’Italia vanta 120 prodotti agroalimentari in cui è leader mondiale per qualità. In 120 prodotti, sui 704 in cui viene disaggregato il commercio agroalimentare mondiale, l’Italia si piazza prima, seconda o terza al mondo per valore medio unitario nell’export. (elaborazione su dati Istat, Eurostat e Un Comtrade 2013)

MADE IN ITALY il paese con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispetto all’anno prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%, aumentati di circa un terzo rispetto all’anno prima) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%). (elaborazione su dati Efsa 2014)

[Verità 6] I prodotti agroalimentari italiani dominano sui mercati mondiali. Tra i prodotti dell’agroalimentare italiano ben 23 non hanno rivali sui mercati internazionali e vantano le maggiori quote di mercato mondiale. E ce ne sono altri 54 per i quali siamo secondi o terzi. Nonostante la contraffazione e la concorrenza sleale dell’Italian sounding, siamo sul podio nel commercio mondiale per ben 77 prodotti. (elaborazione su dati Istat, Eurostat e Un Comtrade 2013) [Verità 7] Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti per ettaro a fronte di una media Ue di 6,6. (elaborazione su dati Commissione Europea) [Verità 8] L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno). (elaborazione su dati Eurostat realizzata da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con Coldiretti) [Verità 9] L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Siamo

[Verità 10] L’Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelli europei) siamo i campioni europei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quello europeo). (elaborazione su dati Fibl-Ifoam) “Nelle 10 verità – sottolinea Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola – c’è ben più che una replica a tanti falsi luoghi comuni. C’è un’idea di futuro per la nostra agricoltura che vale per tutta la nostra economia. La

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nostra agricoltura è infatti un settore che è cresciuto nel segno della qualità, che da un contributo importante all’attrattività del made in Italy nel mondo e che continua a svilupparsi scegliendo la via dell’eccellenza. Una ricetta valida per tutto il Paese. Una scelta strategica che va salvaguardata anche negli accordi internazionali e che, ad esempio, deve essere la bussola anche del Ttip. L’Italia che può battere la crisi è infatti il Paese che asseconda la propria vocazione a produrre bellezza e qualità, che riconosce i propri talenti e li accompagna con l’innovazione, la conoscenza e le nuove tecnologie. Non è affatto una sfida facile né scontata: per farcela, l’Italia deve fare l’Italia”. “Non è un caso che in Italia veda una prospettiva di lavoro futuro nel cibo quasi uno studente su quattro con ben il 24% degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali che ha scelto, per l’anno scolastico 2014/2015, un indirizzo legato all’agricoltura, all’enogastronomia e al turismo” afferma il Presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che gli Istituti agrari con un aumento record del 12% sono quelli che fanno segnare il maggior incremento nel numero di iscrizioni al primo anno. I giovani hanno visto prima e meglio di altri che nella valorizzazione del vero Made in Italy legato al territorio c’è una prospettiva di futuro e di crescita nel Paese, anche se manca ancora la giusta redditività per colpa delle distorsioni di filiera e della concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai consumatori che permette di spacciare come Made in Italy prodotti importati.” Il vero Made in Italy non è un filone aurifero inesauribile e va invece difeso e protetto con cura maniacale - conclude Moncalvo - nell’interesse dell’economia, del lavoro e della qualità della vita nel Paese.

• DALL’AGRICOLTURA ITALIANA 120 PRODOTTI DA PODIO MONDIALE PER VALORE MEDIO UNITARIO NELL’EXPORT • IL VALORE AGGIUNTO PER ETTARO DELL’AGRICOLTURA ITALIANA E’ IL DOPPIO DELLA MEDIA UE • LE IMPRESE SONO PIU’ EFFICIENTI E PRODUCONO MENO CO2 DI QUELLE TEDESCHE, FRANCESI E INGLESI • L’ITALIA È AL VERTICE PER SICUREZZA ALIMENTARE E LEADER DEL BIOLOGICO NELL’UNIONE EUROPEA

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Proteggiamo il Made in Italy “La pizza patrimonio Unesco” Coldiretti Cremona partecipa alla petizione “La pizza è indiscutibilmente uno dei prodotti gastronomici più conosciuti al mondo e uno dei più importanti simboli del nostro Paese. L’arte della pizza è una di quelle conoscenze tradizionali e di quei beni immateriali che meritano il riconoscimento da parte dell’Unesco. È giusto che l’Italia proponga all’Unesco l’inserimento dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. Si apre così la petizione, pienamente condivisa da Coldiretti, che chiede il giusto riconoscimento per uno dei grandi tesori del Made in Italy: la pizza. Tutti i Soci e tutti i Cittadini sono invitati a prendere parte a questa azione, apponendo la loro firma sui moduli presenti presso gli Uffici Zona e i Mercati di Campagna Amica. Questo il messaggio: “Dal 1° maggio 2015 l’Italia ospiterà l’Expo Universale Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita dedicato all’agricoltura e alla sostenibilità. È importante che nel marzo 2015 l’Italia, sbloccando la pratica ferma dal marzo 2011, formalizzi al Comitato Intergovernativo dell’Unesco la candidatura dell’Arte della pizza, che sicuramente è il prodotto della tradizione italiana più conosciuto al mondo, nella certezza che tal misura contribuirebbe a garantire l’origine italiana degli ingredienti e la qualità igienico sanitaria nella preparazione. Per questo chiediamo al Prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Italiana dell’UNESCO e al Consiglio direttivo di indicare l’arte della pizza napoletana

come proposta italiana per l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. “Il riconoscimento dell’Unesco avrebbe un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e la pizza

u na! t e h c n Firmnaosatri uffici zo i o s s e r p

rappresenta un simbolo dell’identità nazionale” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è chiaro che garantire l’origine nazionale degli ingredienti e le modalità di lavorazione significa difendere un pezzo della nostra storia, ma anche la sua distintività nei confronti della concorrenza sleale”. Questa petizione è rivolta ai tanti italiani e non italiani che amano il prodotto gastronomico più conosciuto del pianeta. Difendiamo il made in Italy e l’economia legata alle nostre tradizioni sane. Vogliamo che la vera pizza italiana sia riconosciuta patrimonio Unesco. Diciamolo con una firma.

Un tesoro italiano attaccato da ingredienti ‘tarocchi’ e agropirateria Garantire pizze realizzate a regola d’arte, con prodotti genuini e provenienti esclusivamente dall’agricoltura italiana, e combattere l’agropirateria internazionale: a queste finalità tende l’azione condivisa da Coldiretti, per ottenere che “l’arte della pizza” sia riconosciuta patrimonio culturale immateriale dell’umanità. E’ una preziosa occasione per difendere il Made in Italy nel mondo, ma anche per fare chiarezza in Italia, dove quasi due pizze su tre (63%) sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori. Troppo spesso – spiega la Coldiretti – viene servito un prodotto preparato con mozzarelle ottenute non dal latte, ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall’est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell’extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale. In Italia sono stati importati nel 2013 ben 481 milioni di chili di olio di oliva e sansa, oltre 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di concentrato di pomodoro dei quali 58 milioni dagli Usa e 29 milioni dalla Cina e 3,6 miliardi di chili di grano tenero con una tendenza all’aumento del 20% nei primi due mesi del 2014. Un fiume di materia prima che - sostiene la Coldiretti - ha purtroppo compromesso notevolmente l’originalità tricolore del prodotto servito nelle 50mila pizzerie presenti in Italia che generano un fatturato stimato di 10 miliardi, ma spesso non offrono garanzie al consumatore sulla provenienza degli ingredienti utilizzati.

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SPECIALE LOMBARDIA EXPO TOUR

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Lombardia Expo Tour

grande successo per la tappa a Cremona

Avvio del convegno

Il Lombardia Expo Tour domenica 12 ottobre ha fatto tappa a Cremona. Ed è stato un grandissimo evento, svoltosi con la regia di Coldiretti e della Regione. Sia il convegno “Dalle stalle lombarde ai grattacieli di New York, il Made in Italy alla sfida dei mercati” organizzato presso la Camera di Commercio, che il Mercato di Campagna Amica ‘aperto’ per l’occasione nel cuore della città, sono stati un successo, per la qualità dei contenuti, l’autorevolezza degli interventi, l’imponenza del colpo d’occhio, la straordinaria partecipazione dei rappresentanti istituzionali e dei cittadini. Con entusiasmo ed energia Coldiretti Cremona si è spesa per questo appuntamento, di cui gli agricoltori – con temi, interventi e prodotti – sono stati i primi protagonisti. E la nostra città si è saputa

Il saluto del Presidente Voltini

dimostrare capitale economica e culturale, città d’eccellenza e di bellezza. La mattinata ha proposto il convegno “Dalle stalle lombarde ai grattacieli di New York, il Made in Italy alla sfida dei mercati”, con la partecipazione del Presidente della Regione Roberto Maroni, del Ministro per l’agricoltura Maurizio Martina, dell’Assessore regionale Gianni Fava, del Presidente di Coldiretti Lombardia Prandini, del Direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni, e del sottosegretario all’Expo Fabrizio Sala. Dopo il saluto del Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e del Presidente CCIAA Gian Domenico Auricchio, i lavori sono tati aperti dal Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini, che ha sottolineato il valore indiscusso del nostro agroalimentare, e la

Auditorium gremito IL

necessità che tale valore si traduca nella giusta remunerazione per tutti i soggetti della filiera. ‘Biglietto da visita’ scelto da Coldiretti Cremona per introdurre il convegno è stato il suono del violino Stradivari Vesuvius 1727, proposto da Anastasiya Petryshak, violinista che ha conquistato l’intera platea per grazia e bravura. Un incipit unico, reso possibile grazie alla collaborazione del Museo del Violino e del Comune, fortemente voluto da Coldiretti Cremona per testimoniare fin dalle prime note la ‘cifra’ che si intendeva imprimere alla tappa cremonese del Let, occasione per sottolineare le eccellenze vere del nostro territorio (che è piazza d’arte, musica, gente operosa, e di tesori agroalimentari che con orgoglio si candidano ad essere protagonisti di

Stradivari Vesuvius 1727 CREMONESE

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SPECIALE LOMBARDIA EXPO TOUR

Expo 2015). Il tutto senza tacere le sfide e le criticità, a partire dalla denuncia del falso made in Italy, dei ‘furbetti del grana padano’, di quella parte di industria e grande distribuzione che finge di non comprendere che alla base dell’eccellenza delle grandi dop c’è l’eccellenza del latte italiano (e questo vale anche per la carne e per tutti gli altri prodotti). Impresa ardua citare tutti i rappresentanti istituzionali presenti in sala: c’erano il prefetto Paola Picciafuochi, i massimi dirigenti delle Forze dell’Ordi-

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Il Sindaco Galimberti

ne, i parlamentari del territorio, i rappresentati della Provincia, gli assessori regionali e i dirigenti scolastici, insieme a numerosi esponenti del tessuto produttivo, culturale, sociale della provincia di Cremona. Ad accoglierli, nell’auditorium della Camera di Commercio, hanno trovato un palco trasformato in prato, arricchito dai tesori dell’agroalimentare Made in Cremona (il tutto è stato ideato e realizzato dal nostro dirigente Alberto Bettinelli) e una splendida cornice verde (condotta in sala dal socio Mauro Carubelli). Nella provincia che da sola produce il 10% del latte munto in Italia, Coldiretti ha scelto di parlare di latte (in primis con la denuncia “di caseifici della rete del Grana Padano che producano anche formaggi similari che fanno concorrenza proprio al Grana Padano”, sottolineando che ogni anno in Italia si producono 350mila forme di surrogati del grana e altre 750mila forme vengono fatte all’e-

Il Presidente CCIAA Auricchio

Il Presidente della Regione Maroni

Il Direttore Cons. Grana Padano Berni

Il Ministro Martina

L’Assessore Regionale Fava

Il Presidente Coldiretti Lombardia Prandini

stero), ma ha anche ribadito la necessità di operare per difendere tutto il Made in Italy, cogliendo la grande opportunità offerta da Expo 2015 per rafforzare la lotta ai falsi che derubano i produttori e ingannano i cittadini-consumatori (“contraffazione alimentare e Italian sounding sottraggono al nostro agroalimentare 60 miliardi di euro l’anno, una cifra che è il doppio rispetto all’attuale valore delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari”). Nella tavola rotonda moderata dai giornalisti Federica Bandirali (Cremona Tv e Corriere della Sera) e Giovanni Palisto (Cremona Tv), si è parlato anche del Psr, del danno economico legato all’embargo russo, del ruolo dei giovani in agricoltura, della battaglia sul prezzo del latte, del consumo di suolo strappato all’agricoltura, in un botta e risposta che ha interessato e coinvolto i numerosissimi presenti, seguito dalle principali testate giornalistiche locali e nazionali. (m.b.)

Un prato verde (sopra il quale stavano tutti i prodotti della nostra agricoltura) in auditorium. E’ stato l’eccezionale “colpo d’occhio” che si è proposto ai partecipanti al convegno proposto da Coldiretti e Regione Lombardia in Camera di Commercio. Una cornice originale e preziosa, frutto del lavoro del nostro socio e dirigente Alberto Bettinelli, che ha portato in sala i tappeti erbosi della sua Crema Green. Ad arricchire ulteriormente la cornice sono state le splendide piante di Carubelli Viviai e Giardini di Mauro Carubelli, che accanto alla presenza in sala ha dato vita a un’oasi verde in corso Garibaldi.

Anastasiya Petryshak IL

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SPECIALE LOMBARDIA EXPO TOUR

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Il più grande Mercato di Campagna Amica mai visto in città

Migliaia di cittadini al Mercato di Campagna Amica

Migliaia di persone domenica 12 ottobre si sono date appuntamento nel cuore di Cremona – nei centralissimi Corsi VerdiCampi-Garibaldi – per gustare il più grande Mercato di Campagna Amica mai visto in città, in occasione della tappa cremonese del Lombardia Expo Tour. Per l’intera giornata, dalle ore 9 alle ore 19, il mercato degli imprenditori agricoli di Coldiretti ha invaso le vie del centro. C’erano settanta gazebi gialli in arrivo da tutta la regione, con i prodotti dell’agricoltura lombarda, garantiti da Campagna Amica. Tra questi, naturalmente in prima linea, c’erano gli agricoltori di Coldiretti Cremona, con tutte le eccellenze delle nostre

Musica e sapori in una cornice “gialla”

campagne. Accanto all’incontro con tantissimi buongustai, i nostri produttori hanno ricevuto la ‘visita’ di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni e del territorio, che hanno fatto sosta anche presso i gazebi istituzionali di Coldiretti, della Regione e di UeCoop. Lungo il circuito ha trovato spazio l’Isti-

Rappresentanti delle Istituzioni e dell’Economia IL

tuto Stanga, con tutti i plessi, con docenti e allievi che hanno raccontato la scuola di agraria attraverso prodotti e laboratori. Molto apprezzata anche la partecipazione del Gruppo Storico Ricengo, che ha trasformato il gazebo giallo in una ‘cascina dell’altro ieri’, radunando strumenti ed attrezzi che accompagnavano il lavoro nei campi dei

nostri nonni. A cura delle fattorie didattiche di Coldiretti Cremona, in corso Garibaldi è nata una strepitosa ‘fattoria a cielo aperto’, con giochi, attività e agri-sorprese per i più piccoli. Un particolare ringraziamento va a quanti hanno animato per l’intera giornata i laboratori

Coldiretti Giovani Impresa Cremona CREMONESE

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SPECIALE LOMBARDIA EXPO TOUR

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La Marching Band

Folla al Mercato

Agricoltori protagonisti

Le Fattorie didattiche

Incontro con i produttori

Agricoltori protagonisti

(le ‘nuove leve’ cresciute nelle nostre fattorie didattiche), a chi ha curato il meraviglioso allestimento dell’area (un grazie di cuore agli amici di Cividale: la signora Vilma Portioli, con la signora Patrizia Bini e il nostro socio Gianluigi Marchini), alle realtà agroalimentari (Unaproa, il Consorzio Casalasco del Pomodoro e il Consorzio Grana Padano) che ci hanno affidato migliaia di agri-regali apprezzatissimi dai bambini. E’ stata una memorabile giornata di festa e d’orgoglio. Di festa, per i tantissimi cittadini che vi hanno preso parte, giunti da tutta la provincia e non solo,

attratti dalle eccellenze agroalimentari e dalla singolare cornice (cui ha contribuito anche la spumeggiante Marching Band). Ed è stata anche una giornata nel segno dell’orgoglio per tutti gli agricoltori di Coldiretti Cremona, che hanno potuto mostrare e cogliere appieno la lungimiranza e la bellezza – oltre che la bontà – del progetto che sta dando vita a una filiera agricola tutta italiana. Appuntamento finale del Lombardia Expo Tour è stato il concerto di Davide Van De Sfroos, che presso il Teatro Ponchielli ha reso omaggio alla “Terra&Acqua di Lombardia”. (m.b.)

Laboratori in fattoria

Incontro con i produttori

Giovani Impresa & Area bimbi

L’Area bimbi IL

Il “selfie presidenziale”

Il Gruppo Storico Ricengo

Incontro con i produttori CREMONESE

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IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA II prodotti prodotti a a km km zero zero direttamente direttamente dagli dagli Agricoltori Agricoltori ai ai Consumatori Consumatori

Tutti gli appuntamenti CREMONA

Al Foro Boario, il venerdì mattina

SORESINA

Davanti al Palazzo Comunale, il lunedì

SONCINO In via Longobarda, il martedì

CASALMAGGIORE In Piazza Turati, il sabato

VESCOVATO In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE In via Garibaldi, il sabato

PIZZIGHETTONE Al “Torrione del guado”, il giovedì

CREMA

Via Terni, prossimi appuntamenti: domenica 23 novembre – 7 dicembre – 21 dicembre

PANDINO In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, 4

LA BOTTEGA ITALIANA

è a Crema, in via del Macello, 16 Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm


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ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI

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Associazione Pensionati, rinnovo

Grande partecipazione per le Assemblee Zonali “Abbiamo condiviso anni di grande impegno, grande lavoro, operando sempre al fianco della nostra Federazione e della nostra Organizzazione, per tutelare e valorizzare i diritti dei pensionati e per portare il nostro contributo all’azione di Coldiretti, a difesa di tutte le imprese agricole e della nostra agricoltura. Abbiamo lavorato con grande passione e convinzione. E così la nostra Associazione deve continuare a fare”. Con questo impegno – sottolineato dall’applauso degli Associati – il Presidente uscente Giovanni Rota ha ‘lanciato’ le assemblee zonali dell’Associazione provinciale Pensionati Coldiretti Cremona, che si sono svolte nelle giornate di martedì 28 (in mattinata a Crema, presso l’Ufficio Zona, e nel pomeriggio a Soresina, in sala Gazza) e mercoledì 29 ottobre (nella mattina a Cremona e nel pomeriggio a Casalmaggiore, presso gli Uffici Zona), con grande partecipazione dei Soci. Negli incontri si è proceduto all’elezione dei Delegati che

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costituiranno l’Assemblea provinciale (già convocata per martedì 25 novembre), che sarà chiamata ad introdurre le modifiche statutarie e a proseguire nel rinnovo delle cariche sociali, con l’elezione del Consiglio direttivo e del Presidente provinciale, in carica fino al novembre 2018. La partecipazione e le parole del Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e del Direttore Tino Arosio, presenti agli incontri accanto ai segretari di Zona, al referente provinciale del Patronato Epaca Damiano Talamazzini e alla segretaria dell’Associazione Maria Luisa Parmigiani, hanno evidenziato il valore e la stima per una realtà, quella dei pensionati Coldiretti, che è “portatrice sana” di esperienza e di saperi da trasmettere alle nuove generazioni, ma anche di uno spirito di sacrificio e di solidarietà che da sempre rendono l’Associazione Pensionati una grande risorsa per la Coldiretti e per la società.

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TUTELA DEL TERRITORIO

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NUTRIE Depositato il Progetto di Legge Regionale per l’eradicazione “Bene la proposta di legge regionale per l’eradicazione della nutria dal territorio lombardo, che consente di superare lo stallo creatosi dopo l’approvazione della legge che ha dichiarato la nutria specie nociva, cui era seguita la sospensione del piano provinciale di controllo. Ci auguriamo che questo intervento possa condurci presto all’obiettivo: debellare un flagello che sta minando la sicurezza delle persone e l’economia di un territorio”. Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, esprime soddisfazione per il progetto di legge depositato il 22 ottobre 2014 dal consigliere regionale Carlo Malvezzi, primo firmatario del testo e coordinato-

re del gruppo di lavoro che ha elaborato la proposta di legge, il cui obiettivo dichiarato è “l’eradicazione della nutria dal territorio regionale, con metodi di abbattimento che si ampliano rispetto agli attuali”. “Con questo atto colmeremo un vuoto normativo e operativo che, in seguito alla modifica della legge 157/92, ha sospeso in Lombardia i piani provinciali di abbattimento di questo animale” ha sottolineato Malvezzi, spiegando che “per la restante parte del 2014, il provvedimento prevede che le Province predispongano appositi piani di eradicazione e non più solo di contenimento e

che, a partire dal 2015, la Giunta regionale elabori un ‘Programma Regionale triennale’ per coordinare gli interventi di abbattimento fino alla totale eradicazione dell’animale”. In questo modo “si eviterà che i singoli enti si muovano come in passato in ordine sparso e in modo, quindi, inefficace”. “Come Coldiretti Cremona abbiamo con la massima forza rilanciato l’offensiva contro le nutrie a partire dal territorio, accanto ai sindaci e a tanti cittadini – conclude Voltini –. Garantiamo che non ci fermeremo finché non avremo dato risposte certe agli agricoltori e alle nostre comunità”.

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 5

Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

NOVEMBRE - 2014

RINNOVATO IL CCNL PER OPERAI AGRICOLI E FLOROVIVAISTI

In data 22 ottobre 2014 è stato sottoscritto il verbale di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operari agricoli e florovivaisti, decorre dal 1° gennaio 2014 e scade il 31 dicembre 2017.

in occasione della nascita, dell’adozione internazionale o dell’affidamento preadottivo di un minore.

Retribuzione

Un ulteriore elemento di grande interesse per le imprese, anche questo conseguito senza alcun onere aggiuntivo, è rappresentato dall’innalzamento dei limiti giornalieri e settimanali relativi alle prestazioni di lavoro straordinario che passano rispettivamente da 2 a 3 ore giornaliere e da 12 a 18 ore settimanali. A tanto si aggiunga che è stato anche possibile incrementare in maniera decisamente significativa il tetto massimo annuale dello straordinario portandolo da 250 a 300 ore (nessun contratto dispone di un limite tanto elevato). E’ opportuno rammentare che in caso di superamento delle 48 ore di lavoro settimanale, attraverso prestazioni di lavoro straordinario (39 ordinarie + 18 straordinarie = 57 complessive), per le unità produttive che occupano più di dieci dipendenti il datore di lavoro è tenuto a informare, entro 30 giorni dalla scadenza del periodo di riferimento (sette giorni) la Direzione Territoriale del Lavoro competente per territorio.

Gli aumenti retributivi, pari complessivamente al 3,9% verranno riconosciuti, senza arretrati o una tantum, in due tranches di cui la prima pari al 2,1% avente decorrenza dal 1° novembre 2014 e la seconda pari al 1,8% avente decorrenza dal 1° maggio 2015. Tali aumenti si applicheranno sui salari contrattuali vigenti nei contratti territoriali al 31 ottobre 2014. La prima delle due tranches, per espressa previsione delle Parti, andrà a ristorare il periodo di vacanza contrattuale dall’01.01.2014 al 31.10.2014.

Permessi straordinari e congedi parentali Portati a due i giorni di permesso retribuito spettanti al padre

Lavoro straordinario, festivo, notturno

Malattia e infortunio Riconoscimento, in caso di patologie oncologiche, di un periodo di aspettativa non retribuita post-comporto pari a 6 mesi, purché risulti debitamente documentata la condizione del lavoratore.

FONDO SOLIDARIETÀ RESIDUALE INPS Si comunica che il Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze con Decreto n. 79141 del 07.02.14 ha istituito presso l’INPS il Fondo di Solidarietà Residuale destinato a garantire una tutela reddituale ai lavoratori sospesi da imprese prive di cassa integrazione. L’INPS con la circolare 100/2014 e poi con il messaggio 6897/2014 ha disciplinato le modalità operative di applicazione della richiamata normativa. Infatti, entra a regime il contributo dello 0,50% di cui un terzo a carico del dipendente e due terzi a carico del datore di lavoro. Il contributo è dovuto dalle imprese con oltre 15 dipendenti e non coperte dalla cassa integrazione guadagni, prive di un fondo di solidarietà di settore. L’obbligo contributivo decorre dal 1° gennaio 2014, ma la prima contribuzione corrente è quella di ottobre 2014, la contribuzione dovuta per il periodo da gennaio a settembre 2014 sarà operata con il mese di novembre 2014 senza aggravio di sanzioni ed interessi.

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SERVIZI TECNICI

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La spending review colpisce anche gli incentivi del fotovoltaico:

pubblicato il decreto ministeriale sulla seconda possibilità di scelta dello Spalmaincentivi Come già annunciato con nostro precedente articolo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge datata 11 agosto 2014 n.116, il legislatore ha dato purtroppo avvio alla rimodulazione degli incentivi erogati per gli impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 200kW. Dal 1° gennaio 2015 gli incentivi per l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici installati e funzionanti, di potenza nominale superiore a 200 kW, saranno rimodulati a scelta dell’operatore, che potrà optare tra le seguenti tre alternative: 1. la tariffa è erogata per un periodo di 24 anni, decorrente dall’entrata in esercizio degli impianti, ed è ricalcolata secondo le percentuali di riduzione illustrate nell’Allegato 2 della Legge 11 agosto 2014 n.116: a. 12 anni residui > riduzione incentivo pari al 25% b. 13 anni residui > riduzione incentivo pari al 24% c. 14 anni residui > riduzione incentivo pari al 22% d. 15 anni residui > riduzione incentivo pari al 21% e. 16 anni residui > riduzione incentivo pari al 20% f. 17 anni residui > riduzione incentivo pari al 19% g. 18 anni residui > riduzione incentivo pari al 18% h. oltre 19 anni residui > riduzione incentivo pari al 17% 2. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dello scorso 17 ottobre (anche se la legge prevedeva che lo stesso dovesse uscire entro il 1° ottobre), e con la pubblicazione delle relative tabelle da parte del GSE, è stata completata anche questa possibilità di scelta che sostanzialmente prevede di mantenere invariato il periodo incentivante a 20 anni ma con un calo sostanziale del contributo nei primi anni (2015-2019) e un aumento, di pari percentuale, nel periodo finale di incentivazione. In sostanza con tale scelta la somma algebrica dell’incentivo degli anni rimanenti resterebbe invariata qualora anche la producibilità dell’impianto non cambiasse. Quindi per effettuare una seria valutazione economica sull’opportunità di tale opzione si deve tener conto della diminuzione di resa che hanno i pannelli col passare degli anni e di quanto possa incidere la svalutazione (un euro di oggi ha sicuramente un potere d’acquisto diverso rispetto a quello che lo stesso euro avrà tra 10 o 15 anni). Sul sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it) sono riportate tutte le tabelle dove ognuno, sulla base degli anni e dei mesi residui del periodo incentivante, può prendere visione di come varierà il proprio contributo negli anni a venire. IL

Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

3. La tariffa incentivante è erogata in 20 anni e ridotta, per il periodo residuo di incentivazione, di una percentuale proporzionale alla potenza dell’impianto: 6% per gli impianti da 200kW a 500kW; 7% per gli impianti da 500kW a 900kW; 8% per gli impianti di potenza nominale superiore a 900 kW. Gli operatori devono comunicare la propria scelta al GSE entro il 30 novembre 2014. In caso contrario verrà applicata automaticamente la terza opzione. Con la chiarezza fatta sulla seconda opzione dal recente decreto ministeriale, la situazione delle aziende coinvolte dal taglio degli incentivi non migliora sicuramente, al momento l’unica cosa che si è riusciti ad ottenere grazie all’azione di Coldiretti è la possibilità di accedere a finanziamenti bancari, per un importo massimo pari alla differenza cumulata dell’incentivo, coperti da garanzia concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti. I consulenti di Creditagri sono a disposizione per valutare caso per caso la scelta migliore da fare.

PAC 2014: QUANTO PRENDEREMO? Il 2014 è il vero primo anno della riforma della Pac 20142020, infatti anche se le regole di accesso ai fondi comunitari del primo pilastro non sono cambiate rispetto agli anni precedenti, il massimale di spesa a disposizione di ciascuno Stato membro della comunità è diminuito, e per l’Italia il taglio è del 10,5% rispetto allo scorso anno. Non è ancora però possibile affermare che il taglio agli aiuti diretti sarà di questa percentuale, perché dipenderà dalla sommatoria di spesa derivante dalle domande uniche pagabili presentate a livello nazionale. Inoltre il Ministero potrebbe decidere di introdurre delle franchigie all’applicazione del taglio e quindi, in funzione della franchigia decisa, il taglio potrebbe incidere in percentuali diverse azienda per azienda. Va però ricordato che nel 2014 non vi sarà alcuna trattenuta per la modulazione che nell’annata precedente era applicata nella misura del 10% ai pagamenti diretti che superavano i 5000 euro. Riassumendo quindi il saldo PAC di fine anno sarà decurtato per effetto della diminuzione del massimale nazionale, ma non subirà il taglio della modulazione.

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FISCALE

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Crediti d’imposta Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

Disposizioni urgenti per il settore agricolo - D.L. 24 giugno 2014, n. 91 conv. In L. 116/2014. L’articolo 3 del decreto recante ‘Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientate, … “ introduce due nuovi crediti d’imposta che mettono a disposizione complessivamente cinque milioni di euro di risorse disponibili per il 2014, quattordici milioni per il 201 5 e dieci milioni per il 2016. Possono beneficiare del provvedimento le imprese che producono prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (nel quale rientrano, a “titolo esemplificativo” animali vivi, carni, pesci, latte e derivati, piante, frutta, ortaggi ecc.), nonché le piccole e medie imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, come definite dal regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura non compresi nel richiamato elenco. Entrambi i crediti sono riconosciuti nella misura del 40 per cento delle spese sostenute relative a nuovi investimenti finalizzati: • alla realizzazione e all’ampliamento di infrastrutture informatiche per il potenziamento del commercio elettronico per un importo non superiore a 50.000 euro (comma 2); • allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nonché alla cooperazione di filiera per un importo non superiore a 400.000 euro, per incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo sviluppo di reti già esistenti (comma 3). L’allegato I del richiamato regolamento CE n. 800/2088 ha stabilito i criteri che devono essere soddisfatti dalle imprese per essere definite “piccole e medie

imprese” o “PMI”. In particolare, alla categoria delle microimprese, delle piccole impese e delle medie imprese (PMI) appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. I crediti in parola sono riconosciuti nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei successivi due, devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo per il quale sono concessi e sono utilizzabili solo in compensazione. II riconoscimento degli stessi è, inoltre, subordinato all’autorizzazione della Commissione europea. L’ammontare di risorse destinate agli aiuti in parola, inizialmente pari a 5 milioni di euro per il 2014 [rispettivamente, 500.000 euro per il credito sulla realizzazione delle strutture informatiche (comma 1) e 4,5 milioni per Io sviluppo delle reti (comma 3)] e 10 milioni per il biennio 2015-2016 (rispettivamente, 1 e 9 milioni), in sede di conversione è stato incrementato di ulteriori 4 milioni di euro per l’anno 2015 (un milione per il credito di cui al comma 1 e 3 milioni per quello di cui al comma 3). I crediti d’imposta non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione ai fini IRAP e non rilevano ai fini del calcolo della deducibilità degli interessi passivi previsto dall’articolo 61 dei TUIR e del calcolo della deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di cui all’articolo 409, comma 5, del TUIR. Le condizioni, i termini e le modalità di applicazione, nonché la fruizione del credito al fine del rispetto del previsto limite di spesa e del relativo monitoraggio, saranno stabiliti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Nello stesso decreto legge l’art.18 prevede un’altra forma di credito d’imposta, sempre a fronte di investimenti da IL

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parte di imprese. In particolare ai titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella ATECO (purché destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato) fino al 30 giugno 2015, possono usufruire di un credito d’imposta pari al 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Condizioni perché si possa usufruire del credito d’imposta sono: la destinazione a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato e che siano di importo unitario almeno pari a 10.000 euro. Il credito d’imposta potrà essere utilizzato solo per effettuare compensazioni in F24, senza alcun limite di importo e andrà ripartito in 3 quote annuali di pari importo, la prima delle quali è utilizzabile dal 1°gennaio del secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento. Quindi per investimenti effettuati nel 2014 il primo periodo utile in cui si potrà utilizzare il credito in compensazione sarà il gennaio 2016. Il credito d’imposta è revocato in caso di: – cessione a terzi, o destinazione a finalità estranee all’esercizio d’impresa, dei beni oggetto di agevolazione prima del secondo periodo d’imposta successivo all’acquisto; – trasferimento, nel periodo di possibile accertamento (ovvero entro quattro anni dalla presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui vi è stato l’investimento), dei beni agevolati in strutture produt¬tive al di fuori dello Stato. Al verificarsi di tali ipotesi, il credito utilizzato va restituito con apposito versamento, da eseguirsi entro il termine per il versamento del saldo dell’imposta sui redditi dovuta per il periodo della revoca.


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SERVIZI TECNICI

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Periodo di divieto invernale di distribuzione degli effluenti zootecnici Ricordiamo alle aziende che dal 17 novembre ha inizio il blocco degli spargimenti invernali dei reflui zootecnici. Con atto della Direzione Generale Agricoltura è stato fissato il periodo di divieto invernale di distribuzione sia per le zone vulnerabili che per quelle non vulnerabili prevedendo il blocco: Andrea Ragazzini Servizi Tecnici 1. dal 17 novembre 2014 compreso al 14 febbraio 2015 compreso per i liquami, i fanghi, i fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento; 2. dal 15 dicembre 2014 compreso al 15 gennaio 2015 compreso, per il letame proveniente da allevamenti di bovini, bufalini, ovicaprini ed equini con contenuto di sostanza secca pari ad almeno 20% utilizzato su prati; 3. dal 1 novembre 2014 al 14 febbraio 2015 per le aziende che hanno aderito alla deroga nitrati nel corso del 2014. Per ogni ulteriore informazione i nostri uffici sono a disposizione.

Bruciatura ramaglie: punto e a capo Con sorpresa abbiamo appreso che la Giunta della Regione Lombardia con una recente delibera, allo scopo di contenere le emissioni in atmosfera (PM10), ha nuovamente bloccato la possibilità di bruciare le ramaglie e i residui colturali dal 15 ottobre al 15 aprile. Con tale atto, viene fortemente limitata la possibilità offerta dalle recenti modifiche alla normativa nazionale fortemente volute da Coldiretti. Per il settore si tratta di un pesante vincolo perché blocca l’attività di bruciatura delle ramaglie proprio durante la stagione silvicola, cioè quando vengono eseguite le normali attività di scalvo e di pulizie delle ceppaie, rimandando l’operatività a primavera inoltrata quando sui terreni agricoli sono già avvenute le semine primaverili. Coldiretti si è attivata fin da subito per capire, assieme agli uffici regionali, come possano essere previste delle deroghe che consentano di procedere alla normale attività agricola e al contempo siano rispettose dell’ambiente. A seguito della confusa evoluzione normativa che sull’argomento c’è stata nell’ultimo periodo, chiariamo che ad oggi vige il divieto di bruciatura e che sarà nostro dovere tenervi informati sugli eventuali sviluppi.

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GIOVANI IMPRESA

NUMERO 5

NOVEMBRE - 2014

“PENSARE AVANTI: COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO” Promosso da Giovani Impresa e Coldiretti Lombardia, si terrà a Milano, presso la Sala Convegni dell’Arcivescovado (piazza Fontana, 2) il corso “Pensare avanti: costruiamo un nuovo modello di sviluppo”. Riportiamo il programma, chiedendo a tutti i giovani imprenditori agricoli interessati di contattare la segreteria di Giovani Impresa Coldiretti Cremona (tel. 0372.499816). - Mercoledì 19 novembre 2014, ore 9.30-13.00. Il capitalismo: evoluzione dell’economia di mercato, logica del profitto, individualismo, il bene totale- finanziarizzazione economia. Economia civile di mercato: principi, modelli organizzativi, valori - la fraternità per un’economia dal volto umano – il bene comune – la globalizzazione. Pprogettare il nuovo ruolo degli imprenditori, delle imprese, dei territori, dei lavoratori.

Riserviamo grande attenzione nella ricerca di piante ornamentali, dall’estetica originale per trasformare gli ambienti in zone uniche e mozzafiato.

Relatori: Don Walter MAGNONI, Resp. Pastorale Sociale del Lavoro - Diocesi di Milano Prof. ssa. Suor Alessandra SMERILLI, Docente di Economia Politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium e presso l’Università Cattolica di Roma. - Martedì 2 dicembre 2014, ore 9.30-13.00. L’etica in economia e nell’impresa – il valore delle relazioni – alleanza fra agricoltura e società: interesse generale, coscienza civile, dimensione sociale, responsabilità d’impresa – comunicazione, fiducia, partecipazione, cooperazione, condivisione, solidarietà. Relatori: Don Walter MAGNONI, Resp. Pastorale Sociale del Lavoro - Diocesi di Milano Prof. Silvano PETROSINO, Docente di Filosofia della Comunicazione, Università Cattolica di Milano.

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CREMONESE

Coltivatore


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AGRICOLTURA & SCUOLA

NUMERO 5

NOVEMBRE - 2014

Cividale, agricoltura in festa Hanno raccontato ai bambini come si tagliava il mais un tempo, come si sgranava a mano, e come nascevano farina e polenta. Poi, imbracciando i mezzi più moderni e imponenti, hanno mostrato come lavorano oggi gli agricoltori. C’è stato tempo per presentare come avviene la mungitura, e per spiegare quanto impegno e quanta passione vi siano dietro il buon latte italiano. Sono stati questi i contenuti della “Festa dell’agricoltura”

proposta venerdì 26 settembre dagli agricoltori di Cividale alla comunità ed in primo luogo ai ‘piccoli cittadini’, gli alunni delle scuole del territorio, che accanto agli insegnanti (ma c’erano anche il parroco, i sindaci, mamme e nonni) hanno potuto vivere una singolare lezione a cielo aperto, istruttiva e piacevole. L’edizione 2014 delle festa aveva una motivazione ancora più forte: voleva essere un tributo all’amico Ettore Morselli, che con la sua

IL

CREMONESE

Coltivatore

allegria e il suo entusiasmo è stato negli anni un grandissimo protagonista di questa iniziativa, recentemente scomparso e ricordato attraverso la presenza dei figli che, circondati dall’affetto e dalla stima di tutti i presenti, hanno ricevuto una targa, in memoria del papà. Lasciamo che siano le immagini a raccontare una giornata bella e significativa, che dà il senso dei valori e della “marcia in più” che l’agricoltura porta in sé.




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