Il Coltivatore Cremonese n.6/2012

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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 66 numero 6 novembre/dicembre 12

Svolta sulla Direttiva Nitrati Salvati gli allevamenti italiani


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Simone Solfanelli

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini, Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Maurizio Inzoli Andrea Ragazzini, Maria Luisa Parmigiani

Fotografie

Bruno Toscani, Ambrogio Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 IMU, l'agricoltura ha pagato più del previsto 3/4 Svolta sui nitrati, salvate le imprese 5 Riflessione 6/7 Nitrati, grande risultato di Coldiretti 8/9 Donne Impresa al rinnovo 10/11 Giornata del Ringraziamento 13 Prezzo del latte, accordo siglato 14 Oscar Green 2013 15 La Regione premia i F.lli Fiamenghi 16/17 Datori di Lavoro: rinnovato CCNL quadri e impiegati 18/19/20 Datori di Lavoro: avvisi 22/23 Fiscale, Articolo 62 24/25 Amianto, sanzioni 26/27/29 Associazione Pensionati 30 Mercati di Campagna Amica

Il Presidente Sergio Marini: Versati 534 milioni di euro di imposta invece dei 407 previsti

Imu, l’agricoltura ha pagato più del previsto. Ora il Governo abbassi le aliquote “L’agricoltura ha pagato più del dovuto per l’Imu sui terreni e l’eccedenza di gettito comporta la riduzione dell’aliquota della seconda rata, come concordato con il Governo e previsto dalla legge”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel chiedere l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 13, comma 8, del Dl “salva Italia”, provvedendo, sulla base dell’andamento del gettito derivante dal pagamento della prima rata dell’Imu, alla modifica dell’aliquota da applicare ai fabbricati strumentali agricoli e ai terreni, in modo da garantire che il gettito complessivo non superi per l’anno 2012 l’ammontare previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. I dati relativi al gettito forniti dallo stesso dicastero evidenziano, infatti, come il contributo versato dal mondo agricolo superi in larga misura le stime effettuate. A fronte della previsione di entrate per 407 milioni di euro, il dato a consuntivo, che tiene conto dell' Imu versata in acconto a giugno, si attesterà a 534 milioni di euro. Particolarmente gravoso il prelievo sui terreni agricoli, che comporta un maggior gettito per l’anno 2012 pari a circa 130 milioni di euro, equamente ripartito fra Erario e Comuni. Il maggior gettito deriva, peraltro, dall'applicazione della sola aliquota base dello 0,76% prevista dall'art. 13 del D. L. n. 201/2012, a cui si andrà ad aggiungere, in sede di versamento del saldo, l’aumento delle aliquote stabilite dai comuni, fino allo 0,3 per cento (che corrisponde ad un ulteriore aggravio di circa il 50%), che la gran parte degli enti locali ha già deliberato, con effetti insostenibili per una categoria per la quale il terreno rappresenta un valore produttivo. Per invitare il Governo al rispetto di quanto stabilito nel “salva Italia”, il Presidente di Coldiretti, assieme alle altre organizzazioni, ha inviato una lettera al Premier e al Ministro dell’Economia e Finanze, Grilli. “Con senso di responsabilità – si legge nella missiva – il mondo agricolo ha accettato questo ulteriore onere, nella consapevolezza di doverlo fare per il bene del Paese ed è con questo spirito che ha contribuito al pari di tutti gli altri cittadini al pagamento dell’Imu sugli immobili ad uso abitativo ed ha assunto l’impegno di versare l’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali in misura pari all’ammontare stimato dal Dipartimento delle Entrate per conto del ministero dell’Economia e delle Finanze. In virtù di questo impegno ed al fine di assicurare al mondo agricolo la certezza di un prelievo Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali non eccedente a quello stimato, è stata inserita una clausola di salvaguardia, quale atto di indirizzo politico ed espressione di garanzia assoluta in uno Stato di diritto. Chiediamo adesso che il Governo mantenga i suoi impegni ed emani il provvedimento di modifica dell’aliquota”. L’intervento è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it, il primo giornale online per le imprese del sistema agroalimentare


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EDITORIALE

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Svolta sui Nitrati, salvate tante imprese agricole Il 2012 si chiude con un importante risultato raggiunto da Coldiretti. Manterremo lo stesso pressing nel 2013, in tutte le battaglie da cui dipende il futuro della nostra agricoltura

Cari Soci l’anno 2012 si chiude con un importante risultato raggiunto grazie alla tenace azione di Coldiretti: l’approvazione, all’interno del decreto sviluppo appena passato in via definitiva alla Camera, del testo sulla modifica dei criteri di applicazione della Direttiva nitrati. Il provvedimento dispone la revisione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, prevedendo al contempo, nelle more dell'audizione della nuova mappa, e comunque per non più di un anno, che nelle attuali zone vulnerabili da nitrati si applichino le disposizioni previste per le zone non vulnerabili. Capite bene ciò che questo significa: si riconoscono, di fatto, le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti per la gestione di un problema la cui origine è molto più diversificata rispetto a quella agricola, e si procede ad una riscrittura della direttiva che parta dallo studio di una nuova divisione delle aree, il tutto tenendo conto di altri ‘fattori’, cioè della necessità di chiarire una volta per tutte il peso delle industrie e degli scarichi civili urbani nell’inquinamento delle acque. A livello locale, regionale, nazionale, fino al livello comunitario, la nostra Organizzazione si è fortemente battuta sulla questione, certi come eravamo che, se non si fosse intervenuti radical-

mente sulla direttiva, si sarebbe messa in ginocchio la zootecnia del nord Italia e in particolare della Lombardia, con migliaia di imprese agricole destinate a chiudere. Lascio ad altre pagine di questo giornale illustrare più a fondo i contenuti del provvedimento, in questa sede mi limito a ribadire la soddisfazione di fronte a una vittoria che, davvero, è tutta di Coldiretti, poiché è la nostra Organizzazione quella che non si è arresa sulla questione, che ha battagliato in tutte le sedi, che ha richiamato i politici alle loro responsabilità, interpellato tecnici e ricercatori, e parlato all’opinione pubblica. Ed è evidente il valore di questo obiettivo raggiunto in una provincia come Cremona, fortemente vocata alla zootecnia, con un patrimonio di oltre 150mila vacche da latte (rispetto ad un totale di 300mila bovini), la cui produzione di latte supera un milione di tonnellate annue e rappresenta il dieci per cento del totale nazionale, e di oltre un milione di suini (la provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, rappresenta il 73% del patrimonio suinicolo regionale). Con la stessa determinazione con cui abbiamo condotto l’azione sulla direttiva nitrati, intendiamo muoverci, anche nel 2013, a tutela di tutte le altre pro-

Eugenio Torchio Delegato Confederale Coldiretti Cremona

duzioni del territorio e dell’agroalimentare Made in Italy. Lo abbiamo ribadito più volte: per superare una crisi causata dall’economia di carta, è necessario rimettere al centro l’economia reale, a partire dall’agroalimentare Made in Italy, che è una straordinaria risorsa. Coldiretti lo sta facendo, costruendo una filiera agricola tutta italiana. L’obiettivo, che si sta concretizzando, è dar vita ad un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo. Il tutto, tagliando le intermediazioni e arrivando ad offrire il prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso una estesa rete nazionale, capace di creare più concorrenza e trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini. Lo stiamo facendo, con i Mercati e le Botteghe di Campagna Amica, con le esperienze di filiera tutta italiana nelle varie produzioni. Nei giorni scorsi il nostro Presidente Sergio Marini ha incontrato il Presidente

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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del Consiglio Monti e il Ministro per le Politiche agricole Catania. Nel contempo, Coldiretti sta parlando a tutte le forze politiche in campo. Anche a livello locale, nelle scorse settimane abbiamo incontrato i segretari dei partiti politici, ed altri appuntamenti seguiranno. Il tutto per presentare il nostro progetto, le nostre istanze, chiedendo condivisione e supporto alle nostre proposte. Grazie al nostro esserci fatti “forza sociale”, “forza amica del Paese”, oggi tutti riconoscono il fondamentale ruolo dell’agricoltura nell’economia nazionale. Un settore che, nonostante la crisi, mostra segni di vitalità, capacità di investire, creare occupazione, internazionalizzare e innovare. Un modello di sviluppo italiano che ha saputo con-

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quistare primati internazionali, puntando sulla distintività e sul legame con il territorio, che rappresentano elementi di competitività validi per il rilancio dell’intero Paese. Ma per affermare questo modello, come ribadito dal Presidente Marini, sono necessarie misure concrete per la crescita, finalizzate ad aumentare la competitività delle imprese, semplificare, incrementare la produttività, migliorare la riconoscibilità del Made in Italy e la capacità di internazionalizzare. Ed è importante che questo ruolo strategico venga riconosciuto anche dalla nuova Politica Agricola Comunitaria, anche difendendone le peculiarità dal dilagante fenomeno dell’italian sounding a danno delle nostre denominazioni di origine.

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Tra le misure più urgenti, il Presidente Marini ha chiesto al Governo il rispetto degli impegni assunti in materia di Imu: visto che il gettito dell’Imu proveniente dalle aziende agricole è stato superiore a quanto preventivato, abbiamo sollecitato l’esecutivo affinché provveda alla riduzione dell'aliquota da applicare ai fabbricati e ai terreni. Il Ministro Catania ha assicurato che verificherà con il ministero dell’Economia la possibilità di trovare una soluzione. Anche su questo terreno d’azione, posso garantire che il pressing di Coldiretti non verrà meno, fino ad obiettivo raggiunto. Eugenio Torchio Delegato Confederale Coldiretti Cremona

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RIFLESSIONE

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Il Natale ha acceso una luce di fiducia e di speranza Carissimi/e, la festa del Natale è la celebrazione della nascita di Gesù. Secondo i Vangeli, egli nacque da Maria a Betlemme, dove lei e suo marito Giuseppe si recarono per partecipare al censimento della popolazione organizzato dai romani. Per i suoi discepoli la nascita di Cristo è stata preceduta da diverse profezie secondo cui il messia sarebbe nato dalla casa di Davide per redimere il mondo dal peccato. Questo è il fatto essenziale che noi celebriamo a Natale. I festeggiamenti del periodo natalizio ci accompagnano da quando siamo nati. Il Natale costituisce, per ognuno di noi, ogni anno, un momento importante: alla sua atmosfera gioiosa, magica, ma anche densa di libagioni - spesso esagerate - e di consumismo fine a sé stesso, si associano molteplici aspetti emotivi e affettivi, per cui non è raro che proprio a Natale emergano o esplodano contraddizioni precedentemente sopite. In tal caso per molti il Natale diventa sinonimo di sofferenza anziché di gioia, un momento addirittura temuto o inviso. Forse le cose sarebbero un po' diverse se si avesse una maggiore consapevolezza del significato di questa festa. Nella notte della nostra situazione di precarietà e di incertezza il Mistero natalizio di un Amore, insieme infinito e indifeso, viene ad accendere una luce di fiducia e di speranza. In cielo c'è un

Padre che ci ama e sulla terra qualcuno che prova ad amare nel Suo nome. La grandezza e la forza dell’annuncio cristiano si manifestano nella “straordinaria umanità” di Dio che si rende vivo e presente nella vita e nella storia degli uomini attraverso il bambino di Betlemme. Cristo non solo ha proclamato il desiderio di riconciliazione del Padre e la sua volontà di salvarci, ma ha anche offerto a chi lo ascolta un modo di vivere la propria umanità che rende immediatamente l’esistenza felice, realizzata, beata.

Così dice il nostro Vescovo Dante: Fortunatamente il giorno di Natale, dopo aver ascoltato nella notte la poetica descrizione della nascita di Cristo, risuonerà ancora una volta, potente e consolante, il prologo di Giovanni: «In principio era il Verbo… tutto è stato fatto per mezzo di lui».

Don Emilio Garattini Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Cremona

Il Natale è anche mistero di verità, perché con la sua incarnazione Dio svela all’uomo la strada per essere davvero più uomo. L’umanità di Gesù, la sua totale dipendenza verso la volontà del Padre, il suo amore incondizionato ai fratelli, la sua umiltà diventano esempio e modello per ciascuno di noi, soprattutto per chi è chiamato a essere educatore. Gesù non è solo l’uomo nuovo, ma è anche l’uomo “bello”, perché libero dai condizionamenti del peccato. Il Natale è poi mistero di gioia, perché indica chiaramente che Dio non solo non si è stancato dell’uomo, ma desidera scrivere con l’uomo una nuova storia di comunione: egli ritorna a camminare con noi, così come fece con Adamo nel giardino terrestre godendo della brezza della sera. E per di più ci investe di una missione: essere suoi testimoni, annunciatori della sua salvezza. Nelle situazioni di precarietà e di incertezza il Mistero natalizio viene ad accendere una luce di fiducia e di speranza. In cielo c'è un Padre che ci ama e sulla terra qualcuno che prova ad amare nel Suo nome. don Emilio Garattini

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SINDACALE

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DECRETO SVILUPPO, SVOLTA SULLA DIRETTIVA NITRATI:

nuova mappa e nuovi criteri di applicazione “Accolte le posizioni di Coldiretti, così si salvano migliaia di allevamenti” “Non si poteva accettare il massacro della zootecnia lombarda in nome di una direttiva inaccettabile e di una delimitazione sbagliata delle aree vulnerabili” così il Presidente della Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, ha commentato l’approvazione, all’interno del decreto sviluppo passato giovedì 13 dicembre in via definitiva alla Camera, del testo sulla modifica dei criteri di applicazione della Direttiva nitrati così come proposto da Coldiretti. Il provvedimento dispone “la revisione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, prevedendo al contempo, nelle more dell'audizione della nuova mappa, e comunque per non più di un anno, che nelle attuali zone vulnerabili da nitrati si applichino le disposizioni

previste per le zone non vulnerabili”. In pratica si riconoscono le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti per la gestione di un problema la cui origine è molto più diversificata rispetto a quella agricola, ma che se non si fosse intervenuti rischiava di mettere in ginocchio la zootecnia del nord Italia e in particolare della Lombardia con migliaia di aziende destinate a chiudere, con conseguente perdita di posti di lavoro e di produzioni Made in Italy a favore di quelle di altri paesi europei. Ma adesso si può riaprire la porta della speranza – afferma Coldiretti – e scrivere nuove regole che tengano conto di una realtà molto più complessa e variegata, dagli scarichi urbani al peso delle industrie, di quella

disegnata fino a oggi. “E’ un risultato eccezionale – ha detto Ettore Prandini – se si considerano le enormi difficoltà che abbiamo avuto nel far riaprire il dossier-nitrati dopo oltre 20 anni dal varo della omonima direttiva e nel contrastare quanti hanno continuato a pensare di scaricare il peso della direttiva solamente sul settore zootecnico. Anche in casa nostra, in Regione Lombardia, siamo rimasti a lungo inascoltati visto che abbiamo avuto appoggio solo nell’ultima legislatura dall’assessore De Capitani, a differenza del suo predecessore Ferrazzi che, come altre Organizzazioni Agricole, ha continuato a sostenere esclusivamente la soluzione dei bio-digestori”.

Nitrati, con l’azzeramento della “mappa killer” salvati tre milioni di capi fra mucche e suini Salvi migliaia di allevamenti, centinaia di posti di lavoro e un patrimonio zootecnico di tre milioni di capi fra mucche e suini. E’ questo – spiega la Coldiretti Lombardia – l’impatto che avrebbe avuto la Direttiva Nitrati se giovedì 13 dicembre, nel Decreto Sviluppo approvato con la fiducia, non ci fosse stata anche la norma che sospende l’attuale mappatura delle zone vulnerabili in attesa di disegnare una nuova carta delle aree sulla base della reale situazione e anche degli inquinanti che arrivano dalle industrie e dagli scarichi urbani. “Se tutto fosse rimasto così come era – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – la norma avrebbe messo in ginocchio almeno il 40 per cento della zootecnia lombarda, con conseguenze disastrose non solo

per l’agricoltura ma per l’economia di tutta la regione e in un periodo di crisi come questo non ce lo possiamo proprio permettere”. La vecchia mappa, che adesso andrà rivista, – spiega Coldiretti Lombardia – considerava il territorio di oltre 400 comuni lombardi tutto in zona vulnerabile, con un effetto devastante sulla possibilità per le aziende zootecniche di continuare a lavorare e con il rischio concreto di chiusure a catena e perdite di posti di lavoro e produzioni. La mappa killer per gli allevamenti – aggiunge Coldiretti Lombardia – coinvolgeva: 49 comuni in provincia di Bergamo, 81 in provincia di Brescia, 72 in quella di Cremona, 17 nel Comasco, 6 nel Lecchese, 16 nel Lodigiano, 112 nel Milanese, 47 nel Mantovano, 5 a Pavia e 14 nella provincia di Varese. il

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Più altri 81 comuni lombardi con fasce di territorio parzialmente vulnerabili perché lungo i fiumi. “Noi non ci siamo arresi, anche quando tutti gli altri davano per scontato che non ci fosse più nulla da fare per correggere decisioni sbagliate prese 20 anni fa – conclude Prandini –. Non abbiamo mollato mai: abbiamo richiamato i politici alle loro responsabilità, interpellato tecnici e ricercatori e parlato all’opinione pubblica. E alla fine ci siamo riusciti: abbiamo salvato migliaia di aziende agricole, protetto posti di lavoro e una fetta importante dell’economia italiana. Abbiamo fatto il nostro lavoro, ma per questo grande risultato il ringraziamento va ai soci che hanno appoggiato la nostra azione e ai politici che hanno sostenuto l’emendamento salva allevamenti da noi proposto”.


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Svolta nitrati, “Tutelata la produzione di prosciutti e formaggi Made in Italy” E’ stato salvato circa un terzo della produzione nazionale di prosciutti e formaggi Made in Italy a denominazione di origine, dal Parmigiano al Grana dal prosciutto di Parma a quello San Daniele, grazie all’accoglimento della nostra proposta di modifica dei criteri di applicazione della Direttiva nitrati. E’ quanto ha affermato la Coldiretti, nel commentare positivamente l’approvazione con il decreto sviluppo dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati. L’approvazione è un passo determinan-

te per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy. Il provvedimento dispone “la revisione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, prevedendo al contempo, nelle more dell'audizione della nuova mappa, e comunque per non più di un anno, che nelle attuali zone vulnerabili da nitrati si applichino le disposizioni previste per le zone non vulnerabili”. In pratica si riconoscono le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti per la gestione di un problema la cui origine è molto più diversificata rispetto a quella

agricola, ma che se non si fosse intervenuti rischiava di mettere in ginocchio la zootecnia del nord Italia (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) con migliaia di aziende destinate a chiudere, con conseguente perdita di posti di lavoro e di produzioni Made in Italy a favore di quelle di altri paesi europei. Ma adesso si può riaprire la porta della speranza e scrivere nuove regole che – conclude la Coldiretti – tengano conto di una realtà molto più complessa e variegata, dagli scarichi urbani al peso delle industrie, di quella disegnata fino a oggi.

Nitrati: grande risultato di Coldiretti Azzerata la mappa che rischiava di uccidere l’agricoltura della Lombardia

Grazie all’azione di Coldiretti, nel Decreto Sviluppo si è deciso: - che la vecchia carta delle zone vulnerabili va corretta - che verrà studiata una nuova divisione delle aree - che fino alla presentazione della nuova mappa tutti gli allevamenti verranno considerati in fascia non vulnerabile - che è necessario individuare il peso di industrie e scarichi civili urbani sull’inquinamento delle acque. Noi non ci siamo arresi, anche quando tutti gli altri davano per scontato che non ci fosse più nulla da fare per correggere decisioni sbagliate prese 20 anni fa. Non abbiamo mollato mai: abbiamo richiamato i politici alle loro responsabilità, interpellato tecnici e ricercatori e parlato all’opinione pubblica. E alla fine ci siamo riusciti: abbiamo salvato migliaia di aziende agricole, protetto posti di lavoro e una fetta importante dell’economia italiana. Abbiamo fatto il nostro lavoro, ma per questo grande risultato il ringraziamento va ai Soci che hanno appoggiato la nostra azione e ai politici che hanno sostenuto l’emendamento salva allevamenti da noi proposto. Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia

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DONNE IMPRESA

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DONNE IMPRESA AL RINNOVO Paola Paietta alla guida delle imprenditrici agricole cremonesi

Eletta per acclamazione, all’unanimità, dal Coordinamento Provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cremona, Paola Paietta, imprenditrice agricola di Stagno Lombardo, è la nuova Responsabile provinciale delle imprenditrici agricole. Riceve il testimone da Barbara Manzoni, allevatrice di Rivolta d’Adda, che resta nel ruolo di Vice Responsabile, accanto a Deborah Facchi, di Pieve San Giacomo. Le nomine sono giunte il 29 novembre, nel forum provinciale riunitosi presso la sede di via Verdi. Poco prima erano state designate tutte le rappresentanti delle imprenditrici cremonesi nel Coordinamento destinato ad essere in carica per i prossimi quattro anni, fino al dicembre 2016. Sono Emanuela Dilda, di Pessina Cremonese, Anna Gaimarri, di Sospiro, Anna Bianchi, Gian Piera Badiini e Silvana Cè di Pizzighettone, Laura Locatelli di Castelvisconti, Anna Carolei e Maria Vittoria Marossi di Casteldidone. Insieme rappresentano la componente femminile – sempre più importante e decisiva – dell’agricoltura cremonese, una realtà che è leader nella produzione di latte (con un milione di tonnellate di latte munto ogni anno in provincia, il dieci per cento del totale nazionale), nelle coltivazioni di pomodoro (con quasi un milione e mezzo di quintali

prodotti ogni anno) e di mais (la produzione annua è di oltre sei milioni di quintali per quello da granella e oltre quindici milioni di quintali per il mais ‘ceroso’), nella suinicoltura (con oltre un milione di capi allevati), cui si sommano altre produzioni, meno imponenti nei numeri ma comunque di tutto rispetto (come l’avicoltura, il florovivaismo, l’ortofrutta, con tante produzioni d’eccellenza, come il melone casalasco). La ‘fotografia’ delle eccellenze dell’agricoltura cremonese mostra anche la sempre più diffusa scelta della multifunzionalità, con il positivo incontro diretto tra l’agricoltura e i cittadini, un ambito nel quale le imprenditrici agricole sono in prima linea, negli agriturismi e nelle fattorie didattiche, negli agri-asili (ben due quelli già nati in provincia di Cremona) e nella “bottega di Campagna Amica”, e naturalmente dei “mercati degli agricoltori”, oggi regolarmente presenti in nove importanti “piazze” del territorio (Cremona, Soresina, Casalmaggiore, Crema, Pandino, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Vescovato, Pizzighettone). Nel suo primo intervento in veste di Responsabile Provinciale, Paola Paietta ha garantito il massimo impegno, suo e di tutto il coordinamento, nel promuovere l’imprenditoria femminile in agricoltura e, più in generale, nel sostenere e valorizzare l’intera imprenditoria agricola cremonese. Ha quindi sottoli-

Paola Paietta, Responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cremona, e Barbara Manzoni, che le ha lasciato il ‘testimone’, rimanendo come Vice Responsabile provinciale Il nuovo Coordinamento di Donne Impresa Coldiretti Cremona, eletto il 29 novembre

SALGONO A 300MILA LE IMPRENDITRICI NEI CAMPI. Aumentano le imprenditrici in agricoltura: salgono infatti a 294.618 le titolari, amministratrici o socie di aziende. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti relativa al terzo trimestre del 2012 rispetto a quello precedente, che registra anche un aumento del 3% delle assunzioni di lavoratrici dipendenti nel settore. Sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Unioncamere, Inps e Istat, quasi un’impresa agricola su tre (29%) è condotta dalle donne, che hanno aumentato progressivamente nel tempo il loro peso all’interno del settore agricolo, dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011. Il contributo delle imprenditrici agricole è sempre più significativo, e decisivo, in tutti i comparti e in tutte le produzioni. Particolarmente rilevante risulta l’impegno femminile nelle attività più innovative e multifunzionali, come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali.

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neato il valore del senso di appartenenza degli imprenditori agricoli alla Coldiretti. Ha preso parte all’incontro il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, che ha avuto parole di ringraziamento e stima per la Responsabile uscente Barbara Manzoni, e di apprezzamento e incoraggiamento per

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la neoletta Paola Paietta. La giornata ha previsto un momento informativo, con l’intervento del fiscalista Maurizio Inzoli, che ha risposto a tutti i quesiti delle imprenditrici agricole in merito all’applicazione dell’articolo 62, in tema di contratti e pagamenti in agricoltura. (m.b.)

Imprenditrici agricole, cambio al vertice regionale La pavese Wilma Pirola eletta leader di Donne Impresa Coldiretti Lombardia Le Vice Responsabili sono Marta Morselli di Mantova e Paola Paietta di Cremona Cambio della guardia anche al vertice delle imprenditrici agricole della Coldiretti in Lombardia. Mercoledì 5 dicembre a Milano, nella sede dell’associazione in via Filzi 27, si è tenuto il summit del nuovo coordinamento regionale alla cui guida è stata eletta Wilma Pirola, pavese, con un’azienda con 350 vacche da latte a Landriano, che gestisce insieme al resto della famiglia. Nipote e figlia di agricoltori, prende il testimone da Pina Alagia, orticoltrice di Besana Brianza, che era alla guida del movimento regionale delle donne dal 2004. Come Vice Responsabile delle imprenditrici agricole della Coldiretti, accanto alla mantovana Marta Morselli, è stata eletta Paola Paietta, allevatrice di Stagno Lombardo, che dal 29 novembre è la Responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cremona. Le rappresentanti territoriali all’interno del coordinamento arrivano da Brescia (Mari Gerola, Sonia Moletta e Selene Possenti), da Bergamo (Elena Lazzarini, Valentina Comotti e Antonella Cometti), da Como (Cristina Quintilla De Angeloi, Rosella Corbetta e Stefania Vanini) da Cremona (Paola Paietta, Barbara Manzoni e Deborah Fiacchi), da Mantova (Marta Morselli, Annamaria Bonora e Daniela Ortobina), da Milano, Lodi e Monza Brianza (Pina Alagia, Rachele Cipolla e Barbara Grazia), da Pavia (Wilma Pirola, Milena Guerci ed Elisabetta Scabrosetti), da Sondrio (Amanda della Moretta, Gabriella Bersani e Ida Nani) e da Varese (Maria Mineo, Daniela Galvalisi e Luana Tosarello).

Como (26,8 per cento), Bergamo (25,6 per cento), Varese (25,2 per cento) e Pavia (24,6 per cento). A seguire: Brescia (21,4 per cento), Milano (21,1 per cento), Mantova (19 per cento), Monza Brianza (18,8 per cento), Cremona (16,5 per cento) e Lodi (15,1 per cento). “Nelle imprese più attive le donne giocano sempre un ruolo fondamentale – ha spiegato Giovanni Benedetti, Direttore della Coldiretti Lombardia – e anche per la nostra organizzazione le loro proposte sono sempre utili e importanti”. Mentre Pina Alagia, nel passare il testimone a Wilma Pirola, ha detto: “Abbiamo avuto una grande crescita di professionalità e di consapevolezza, agendo sempre con l’obiettivo di un confronto costruttivo e di collaborazione”.

“Vogliamo crescere ancora per essere più forti e fare sempre più la differenza” ha spiegato Wilma Pirola nel suo discorso d’insediamento, parlando di un settore come quello agricolo dove le imprese femminili sono 11.381. Circa il 23 per cento delle aziende agricole è guidato da una donna, come titolare o come socio – spiega la Coldiretti Lombardia – contro un livello medio regionale riferito a tutti i settori che resta sotto il 21 per cento. Le province “più rosa” dal punto di vista agricolo sono: Sondrio (40,9 per cento), Lecco (28,6 per cento), La Responsabile regionale uscente Pina Alagia con la neoeletta Wilma Pirola, di Pavia, e le due Vice Responsabili regionali, Marta Morselli, mantovana, e Paola Paietta, che dal 29 novembre è alla guida delle imprenditrici agricole cremonesi il

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Agricoltura cremonese in festa Giornata Provinciale del Ringraziamento a Soncino L’agricoltura cremonese ha vissuto una grande giornata di festa e d’incontro, domenica 25 novembre a Soncino, con la celebrazione della 62esima Giornata Provinciale del Ringraziamento, da sempre uno dei momenti più sentiti e più preziosi per chi vive del lavoro dei campi. Alle ore 11 la Pieve dedicata a Santa Maria Assunta era gremita di imprenditori agricoli, con le loro famiglie e con l’intera comunità, per la Santa Messa concelebrata dal Parroco don Mario Marinoni, da Padre Renato Gaglianone, FOTO DI AMBROGIO TOSCANI già Consigliere Ecclesiastico Nazionale di Coldiretti, e da don Emilio Garattini, Consigliere ecclesiastico provinciale. segnare nelle mani del sacerdote, nei numerosi cesti, le tante “Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra” è stato eccellenze dell’agricoltura cremonese. La preghiera dell’agriil tema della Giornata: un chiaro invito, rivolto dal Papa coltore, letta dal giovane imprenditore agricolo Giovanni Benedetto XVI a tutti i fedeli, a scegliere uno stile di vita Mazzetti, è stata tutta nel segno del fiducioso abbandono radicato nella fede. Da qui ha preso le mosse la riflessione alla volontà di Dio Padre e alla materna protezione di Maria. proposta da padre Gaglianone, che ha esortato i presenti a E’ seguita la benedizione dei trattori e delle macchine agricoscegliere la strada della verità che rende liberi, e della vera le, radunati in parata sul sagrato e nella vicina piazza. libertà che dà gioia. Padre Renato ha poi sottolineato il valore Nella sala consiliare del municipio è seguito un momento della sobrietà, del saper rendere grazie, ed ha ricordato che il di incontro, che ha offerto al Delegato Confederale Eugenio potere deve essere servizio. Torchio e al Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli Secondo tradizione, è toccato agli agricoltori e alle loro l’occasione di ringraziare i tanti rappresentanti istituzionali famiglie animare la liturgia, quale testimonianza di ringra- (fra cui il Presidente della Provincia Massimiliano Salini, ziamento al Signore per il dono della terra e dei suoi frutti. l’Assessore provinciale all’agricoltura Gianluca Pinotti, il L’offertorio ha mostrato un emozionante corteo di bambini e Consigliere regionale Rossoni, i vertici delle Forze dell’Ordine, giovanissimi, orgogliosi di indossare il foulard giallo e di con- e, accanto al Primo Cittadino di Soncino Francesco Pedretti,

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numerosi Sindaci del territorio) e i tanti rappresentanti dell’agricoltura e dell’economia (c’erano, tra gli altri, il Presidente della Camera di Commercio Auricchio, il Presidente dell’Apa Riccardo Crotti, il Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro Voltini, il Vice Presidente della Plac Bozzoni, Consiglieri di Latteria Soresina e di tutte le altre principali realtà produttive cremonesi). Il Delegato Confederale di Coldiretti Cremona ha sottolineato la necessità di proseguire nell’impegno comune – mondo agricolo, istituzioni, realtà produttive – per promuovere e valorizzare la nostra agricoltura e il vero agroalimentare Made in Italy.

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Il dialogo è stato occasione per sottolineare il valore del progetto che sta dando vita ad una filiera tutta agricola e tutta italiana, e per rafforzare l’impegno sul territorio, a tutela di un’agricoltura che, nella nostra provincia, è perno e locomotiva dell’economia. (m.b.)

Qui in alto il gruppo che ha lavorato all'organizzazione della Festa. Nelle varie foto, i principali momenti della Giornata vissuta a Soncino il

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MADE IN ITALY

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PREZZO DEL LATTE IN LOMBARDIA ACCORDO SIGLATO Fatto l’accordo sul prezzo del latte che viene fissato alla stalla pari a 39,5 centesimi al litro per le consegne da dicembre e 40 centesimi al litro per quelle del primo quadrimestre del 2013, Iva esclusa e più i premi previsti dall’attuale tabella qualità. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l’intesa è stata siglata con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori. L’accordo siglato in Lombardia rap-

presenta - conclude la Coldiretti - un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, visto che proprio la Lombardia, con 4 milioni di tonnellate, produce il 40 per cento circa di tutto il latte italiano. Ed è un punto fermo anche per l’agricoltura cremonese, a fortissima vocazione zootecnica, che vanta un patrimonio di oltre 150mila vacche da latte (rispetto ad un totale di 300mila bovini), la cui produzione di latte supera un milione di tonnellate annue e rap-

presenta il dieci per cento del totale nazionale. Il testo dell'accordo sul prezzo regionale del latte alla stalla è stato sottoscritto da Italatte Spa, Coldiretti Lombardia, Cia Lombardia, Confagricoltura Lombardia e Copagri Lombardia in data 10 dicembre 2012.

www.cremona.coldiretti.it Il sito di Coldiretti Cremona

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona. coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.

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GIOVANI IMPRESA

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OSCAR GREEN 2013 Al via la settimana edizione del Premio che valorizza l’innovazione in agricoltura Giacomo Maghenzani Segretario Giovani Impresa

La settima edizione del Premio Oscar Green 2013 è ufficialmente salpata. Il 4 dicembre 2012 hanno preso avvio le iscrizioni, che rimarranno aperte fino al 15 marzo 2013. Il tutto, come sempre, con la regia di Coldiretti Giovani Impresa, che ha dato avvio all’avventura dell’Oscar Green per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura. L’obiettivo è quello di sempre: portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre aziende agricole le esperienze vincenti di giovani imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo. Giovani imprese che esprimono in tal modo un nuovo modello di sviluppo per il Paese che intreccia processi di integrazione lungo la filiera (produzione - trasformazione - commercializzazione di cibo) con percorsi di diversificazione e/o interazione con altri settori (turismo - artigianato - commercio - servizi alle persone, all’ambiente e al territorio) e strategie di innovazione (prodotto - processo relazioni con il territorio). Il premio Oscar Green è nato 7 anni fa su iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa partendo dall’idea che il nostro Paese, per continuare e ritornare ad essere competitivo nell’economia globalizzante, dovesse puntare sulle stra-

ordinarie idee italiane, e soprattutto sull’entusiasmo dei “giovani” italiani, sulla loro capacità di essere geniali e di saper trasformare in bellissime e redditive realtà delle fantasie che per molti potevano restare soltanto tali. Da qui il premio dedicato all’innovazione in agricoltura che comprende 6 categorie diverse che evidenziano l’idea di sviluppo economico a cui dovrebbe tendere il nostro Paese secondo Coldiretti Giovani Impresa: • Stile e cultura d’impresa – per premiare la capacità dell’imprenditore di interagire con altri settori dell’economia; • Esportare il territorio – per premiare la capacità dell’impresa di esportare insieme al suo prodotto lo straordinario bagaglio paesaggistico e culturale dei territori italiani; • In filiera – per premiare un’impresa agricola che passa da mera produttrice di commodity a produttrice di cibo; • Campagna amica – per premiare la capacità delle imprese agricole di accorciare la filiera e portare il cibo direttamente sulle tavole degli italiani senza intermediazioni; • Non solo agricoltura – per premiare l’agricoltura che si prende cura della società con la produzione di servizi

per il benessere dell’ambiente e delle persone; • Ideando – per premiare l’idea che ha fatto nascere un’impresa (che ha al massimo un anno di vita) evidenziando l’importanza strategica che i giovani hanno per il nostro Paese, che dovrebbe trattarli non come un problema da risolvere all’interno dell’economia nazionale ma come un’opportunità da cogliere per uno sviluppo economico vero e sostenibile. Tutti gli interessati possono presentare la propria candidatura all’Oscar Green tramite il sito internet www.oscargreen. it. Va rispettato il requisito dell’età: gli imprenditori agricoli e agroalimentari che partecipano al concorso devono avere al massimo 40 anni (fatta eccezione per la Categoria In-Filiera). Per ogni ulteriore informazione, la Segreteria di Giovani Impresa è a disposizione: tel. 0372 499814.

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L’ITALIA CHE FA L’ITALIA

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Dalla Regione premio agli agricoltori lombardi

Per Cremona vince l’azienda Fiamenghi

Un premio agli imprenditori agricoli di Lombardia. Venerdì 9 novembre, a Milano presso l’auditorium di Palazzo Lombardia, la sede della Regione, sono stati consegnati i riconoscimenti della Regione per due categorie – “Giovane” e “Storico” – che rappresentano, rispettivamente, il futuro e la tradizione della nostra agricoltura e dell’economia del Paese. “L’agricoltura è una risorsa – ha afferma

che in mungitura (per un totale di 1.700 capi) e garantisce una produzione quotidiana di 230 quintali di latte, consegnati a Latteria Soresina. La coltivazione principale è il mais, destinato all’alimentazione delle bovine. Parliamo di un’impresa agricola in cui tradizione e innovazione – storia e investimento sul futuro – si sono sposati pienamente. Ricevuto il testimone dal padre, i tre giovani imprenditori hanno saputo far crescere rapidamente l’azienda: negli ultimi dieci anni si è passati dalle iniziali 140 vacche alle attuali 800. Importante è stato l’investimento economico, sia per l’acquisto di quote latte, sia per l’ammodernamento e l’ampliamento delle strutture,

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – sia sul fronte economico che per la qualità della vita ed è giusto che le Istituzioni ne riconoscano il valore”. Campioni dell’agricoltura cremonese, nella categoria “Giovani” sono risultati i fratelli Fiamenghi, titolari dell’azienda agricola San Giacomo di San Bassano, considerata uno dei “fiori all’occhiello del territorio e dell’agricoltura cremonese”. Di seguito, riportiamo la descrizione dell’azienda, che ha accompagnato la motivazione del Premio. Sita nel comune di San Bassano, l’impresa è stata fondata dal signor Domenico Fiamenghi e oggi è condotta dai figli Gianluigi (45 anni), Claudio (43 anni) e Matteo (39 anni). L’allevamento accoglie ottocento vac-

sia per l’incremento delle superfici coltivate. L’azienda è stata protagonista di uno sviluppo rapido ed equilibrato al tempo stesso, nel pieno rispetto delle norme ambientali. Di fronte ad un premio così prestigioso, comprensibile la soddisfazione dei fratelli Fiamenghi, e l’orgoglio di Coldiretti Cremona: “E’ l’Italia che ce la fa, che cresce ed ha fiducia nel futuro”. (m.b.)

I fratelli Gianluigi, Claudio e Matteo Fiamenghi ricevono il “Premio Agricoltura” dal Presidente della Regione Roberto Formigoni, alla presenza dell’Assessore provinciale all’agricoltura Gianluca Pinotti il

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Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

DATORI DI LAVORO

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RINNOVATO IL CCNL DEI QUADRI E IMPIEGATI AGRICOLI Aumenti Retributivi in due tranche: 1° dicembre 2012 - 1° settembre 2013

Facendo seguito alla sottoscrizione del verbale di accordo dell’11 novembre 2012, per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Quadri e gli Impiegati Agricoli scaduto il 31 dicembre 2011, di seguito si evidenziano le modifiche più significative: AUMENTI RETRIBUTIVI Gli aumenti retributivi sono pari complessivamente al 5,5%, sono riconosciuti senza arretrati o una tantum, in due tranche di cui: - la prima pari al 2,6% con decorrenza dal 1° dicembre 2012; - la seconda pari al 2,9% con decorrenza dal 1° settembre 2013. Tali aumenti percentuali saranno applicati agli stipendi contrattuali vigenti nei contratti territoriali al 31 dicembre 2011. Nessun adeguamento è stato previsto per le indennità di funzione quadri, l’indennità di cassa e gli scatti di anzianità. DECORRENZA, DURATA DEL CONTRATTO NAZIONALE E PROCEDURE DI RINNOVO Il presente contratto, fatte salve le specifiche decorrenze espressamente previste, ha durata quadriennale, dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2015 e si intende tacitamente rinnovato di anno in anno qualora non venga disdettato a mezzo raccomandata A.R. da una delle parti contraenti almeno 6 mesi prima della scadenza. Il presente contratto conserva la sua efficacia fino all’entrata in vigore del nuovo. PERIODO DI PROVA Ridisegno normativo delle clausole contrattuali, di evidente miglior favore per i datori di lavoro, infatti per le assunzioni decorrenti dal 1° dicembre 2012 è possibile contare su un periodo di prova superiore a quello fino ad oggi consentito dal contratto, in particolare: CCNL CCNL Categoria 2008-2011 2012-2015 Durata in mesi 1^ 4 6 2^ 4 6 3^ 4 5 4^ 2 5 5^ 2 3 6^ 2 3 RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO PARZIALE Possibilità per la contrattazione territoriale di disciplinare, compatibilmente con le esigenze aziendali, la possibilità di temporanea trasformazione del rapporto a tempo pieno in rapporto a part-time di quei dipendenti (alternativamente madre o padre) con figli di età inferiore a tre anni che ne facciano esplicita richiesta. APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZATE O DI MESTIERE L’intera precedente disciplina contrattuale è stata definitivamente stralciata e sostituita con formale richiamo al testo dell’accordo del 30 luglio 2012, che andrà a costituire allegato del contratto stesso. PERMESSI E’ stato esteso anche ai genitori adottivi l’istituto del permesso retribuito per nascita del figlio. il

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TUTELA DELLA MATERNITÀ A decorrere dal 1° dicembre 2012 il datore di lavoro è tenuto ad integrare l’indennità riconosciuta dall’INPS, per il solo periodo di astensione obbligatoria, fino al raggiungimento del 100% della retribuzione alla quale la lavoratrice avrebbe avuto diritto in caso di normale prestazione. ASPETTATIVA Ridotta da cinque a tre unità la soglia di organico (con riferimento ai soli impiegati) oltre la quale è consentito al lavoratore di poter richiedere il riconoscimento di un periodo di aspettativa non retribuita della durata da un minimo di trenta giorni ad un massimo di sei mesi. PREAVVISO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO Dal 1° dicembre 2012 eliminato l’ultimo scaglione di durata. IMPIEGATI IN FORZA AL 30 NOVEMBRE 2012 Categoria 1^ - 2^ - 3^ anzianità di servizio durata preavviso non superiore a due anni 2 da 2 anni a 5 anni 4 da 5 anni a 10 anni 6 da 10 anni a 15 anni 9 oltre 15 anni 12 Categoria 4^ - 5^ - 6^ anzianità di servizio durata preavviso non superiore a due anni 1 da 2 anni a 5 anni 3 da 5 anni a 10 anni 5 da 10 anni a 15 anni 7 oltre 15 anni 9

IMPIEGATI ASSUNTI DAL 1° DICEMBRE 2012 Categoria 1^ - 2^ - 3^ anzianità di servizio durata preavviso non superiore a due anni 2 da 2 anni a 5 anni 4 da 5 anni a 10 anni 6 da 10 anni a 15 anni 9 Categoria 4^ - 5^ - 6^ anzianità di servizio durata preavviso non superiore a due anni 1 da 2 anni a 5 anni 3 da 5 anni a 10 anni 5 da 10 anni a 15 anni 7

IMPIEGATI AGRICOLI DELLA PROVINCIA DI CREMONA TABELLA IN VIGORE DAL 1° DICEMBRE 2012

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STIPENDIO CONTRATTUALE MENSILE AL 31/12/2011 2.010,69 1.778,69 1.558,29 1.440,09 1.325,93 1.242,63

AUMENTO C.C.N.L. 01/12/2012 (1^ TRANCHE) 52,28 46,25 40,52 37,44 34,47 32,31

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Incentivo Straordinario per l’assunzione di Donne e Giovani Istituito il Fondo Al fine di promuovere l'occupazione dei giovani, fino a 29 anni di età, e delle donne, di qualsiasi età, nel particolare contesto dell'attuale fase economica, per incentivare la creazione di rapporti di lavoro stabili, ovvero di maggiore durata, è stato attivato il Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell'incremento in termini quantitativi e qualitativi dell'occupazione giovanile e delle donne. Oggetto - Requisiti - Valore dell’Incentivo Si tratta di una misura straordinaria, a contenuto meramente economico, infatti, l’incentivo è riconosciuto nei limiti delle risorse stanziate pari ad euro 196.108.953 per l’anno 2012, euro. 36.000.000 per l’anno 2013, sono agevolati i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013. Gli incentivi sono cumulabili con eventuali altri incentivi previsti dalla normativa vigente, pertanto per beneficiarne occorre tener conto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato Regolamento CE 1998/2006 relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis” pari ad euro 7.500 per le imprese del settore agricolo. Gli incentivi sono subordinati: alla regolarità contributiva, al rispetto delle norme in materia di sicurezza, all’osservanza dei contratti collettivi e al mantenimento in servizio del lavoratore per almeno 12 mesi. Gli incentivi non spettano: - se l’assunzione o la trasformazione sono effettuate in violazione del diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; - se presso la stessa unità produttiva sono in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l'assunzione o la trasformazione siano finalizzate all'acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi; - se a carico del datore di lavoro sussistano provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi per illeciti penali od amministrativi commessi dopo il 30/12/2007 in materia di tutela delle condizioni di lavoro, salvo che non sia decorso il periodo ostativo previsto per ciascun illecito nell’allegato al DM del 24/10/2007. il

L’agevolazione è regolata in ragione del diverso intervento realizzato in favore dell’occupazione. Infatti: • per ogni trasformazione o stabilizzazione cioè passaggio da tempo determinato, da collaborazione anche a progetto, da associazione in partecipazione a contratto a tempo indeterminato saranno assegnati 12.000 euro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, purché di durata non inferiore alla metà dell'orario normale di lavoro; • per le assunzioni con contratto a tempo determinato, ad incremento della base occupazionale degli ultimi 12 mesi, ed orario a tempo pieno, saranno assegnati: - 3.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi; - 4.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata superiore a 18 mesi; - 6.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata superiore a 24 mesi. L’incentivo è operativo per un massimo di 10 contratti di stabilizzazione e 10 assunzioni a tempo determinato per ciascun datore di lavoro. La gestione degli incentivi è affidata all’INPS, che li erogherà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse stanziate, attraverso modalità telematiche. Gli incentivi, in presenza di tutti i requisiti richiesti, saranno erogati in un’unica soluzione decorsi sei mesi, rispettivamente dalle trasformazioni o stabilizzazioni dei rapporti a tempo indeterminato, ovvero dalle assunzioni incrementali a tempo determinato di giovani e donne. Cremonese

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Decreto Flussi 2012 Nuovi ingressi di lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale Si concluderà alle ore 24 del 30 giugno 2013 la presentazione delle istanze relative alla procedura per i flussi d’ingresso A partire dalle ore nove del 7 dicembre 2012 e fino alle ore 24 del 30 giugno 2013 sarà possibile presentare, esclusivamente con modalità telematiche, le domande relative alla procedura per i flussi d'ingresso. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 273 del 22 novembre 2012 è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2012 concernente la programmazione provvisoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l’anno 2012. La quota complessiva pari a 13.850 unità è così ripartita:

conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di: - 4.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale; - 6.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale; - 500 quote di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell'Unione Europea;

- 2.000 unità per lavoro autonomo, riservate a cittadini stranieri residenti all’estero (imprenditori, liberi professionisti, soci di società non cooperative e artisti di chiara fama internazionale o di alta qualifica professionale),

conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di:

- 100 unità per motivi di lavoro subordinato non stagionale e per motivi di lavoro autonomo riservate a lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile,

- 250 quote di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell'Unione Europea.

- 11.750 unità riservate a coloro che devono convertire in lavoro subordinato il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. In questo specifico ambito le quote sono ripartite come di seguito indicato:

- 1.000 quote di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;

Le modalità di registrazione degli utenti, di compilazione dei moduli e di invio delle domande sono le stesse utilizzate per le precedenti procedure flussi. Si ricorda che le domande saranno trattate in base all’ordine cronologico di presentazione.

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SCONTO SUI PREMI INAIL istanza entro il 31 dicembre 2012 ATTENZIONE: possono accedere alla riduzione contributiva INAIL per l’assicurazione dei lavoratori agricoli le aziende agricole in regola con tutti gli obblighi previsti dalla norma. L’INPS e l’INAIL d’intesa con le Direzioni Territoriali del Lavoro verificheranno il possesso dei requisiti delle istanze presentate. Grazie ai ripetuti interventi Istituzionali che Coldiretti conduce dal 2008, finalmente è riconosciuto alle aziende agricole lo sgravio sui premi INAIL previsto dal protocollo sul Welfare del 2007, a decorrere dal 1° gennaio 2008. L’incentivo consiste in una riduzione in misura non superiore al 20% dei contributi versati all’INPS per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali dei lavoratori agricoli dipendenti, entro il limite annuo di venti milioni di euro. Per poter accedere alla riduzione contributiva INAIL, per l’anno in corso, è necessario presentare domanda, esclusivamente con modalità telematica, entro il 31 dicembre 2012. Dall’anno 2013 le istanze dovranno essere presentate nel periodo intercorrente tra il 1° ed il 30 giugno di ogni anno. Per gli anni passati, cioè dal 2008 al 2011, invece, la riduzione è applicata d’ufficio dall’INAIL, inizialmente per la sola annualità relativa all’anno 2011 nella misura pari al 16,15%; verrà riconosciuta alle imprese attive da almeno un biennio, cioè da gennaio 2009 a dicembre 2010, che non hanno denunciato infortuni nello stesso periodo, riservandosi gli Istituti la possibilità di effettuare verifiche sul possesso degli ulteriori requisiti previsti. Possono accedere al suddetto beneficio le aziende agricole che: - sono attive da un biennio. Intendendosi per tali le aziende che nelle due annualità precedenti hanno instaurato almeno un rapporto di lavoro (a tempo indeterminato o determinato) regolarmente denunciato all’INAIL sulla dichiarazione trimestrale DMAG; - sono in regola con tutti gli obblighi in tema di sicurezza

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e igiene del lavoro previsti dal D.Lgs. n. 626/1994, e successive modificazioni e dalle specifiche normative di settore, nonché con gli adempimenti contributivi e assicurativi. Il requisito si intende realizzato qualora siano osservate tutte le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro con riferimento alla situazione presente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello cui si riferisce la domanda; - abbiano adottato, nell'ambito di piani pluriennali di prevenzione, misure per l'eliminazione delle fonti di rischio e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro. Tale requisito è soddisfatto quando le aziende abbiano specificatamente indicato nel documento di valutazione rischi “il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza” ovvero abbiano provveduto ad autocertificare l’effettuazione della valutazione rischi, disponendo anche l’indicazione delle misure ritenute opportune per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; - non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio; il biennio di riferimento è quello che immediatamente precede l’annualità cui si riferisce la riduzione contributiva; - risultino non destinatarie dei provvedimenti sanzionatori di cui all'art. 5 della L. n. 123/2007, non sono state sanzionate con la sospensione dell’attività di impresa. Si sottolinea ed evidenzia che, qualora la mancanza dei presupposti applicativi sia accertata successivamente alla definizione della domanda, si procederà all’annullamento della riduzione concessa e alla richiesta di integrazione di quanto dovuto, nonché all’applicazione delle vigenti sanzioni.

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Maurizio Inzoli Impresa Verde Cremona

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Contratti e pagamenti in agricoltura: è entrato in vigore l’Articolo 62 (DL.1/2012 L.27/2012)

Il 24 ottobre scorso è entrato in vigore l’articolo 62 del Decreto legge N.1 del 24 gennaio 2012 convertito con modificazioni nella Legge n.27 del 24 marzo 2012. La normativa in oggetto si afferisce ai rapporti commerciali del settore agroalimentare e in particolare prevede l’obbligo del contratto scritto per le cessioni di prodotti agricoli e alimentari, regola i termini di pagamento dei prodotti del settore agroalimentare e definisce le pratiche di condotta commerciale sleale. La legge riguarda le cessioni di prodotti agricoli e alimentari la cui consegna avviene nel territorio della Repubblica Italiana, quindi sono comprese le vendite verso l’estero con consegna del prodotto ad un vettore in Italia e gli acquisti dall’estero la cui consegna avviene direttamente nel territorio italiano senza vettori. Sono esclusi dalla normativa i conferimenti da parte dei soci alle cooperative e alle organizzazioni di prodotto di cui fanno parte, le cessioni di prodotti ittici tra operatori ittici, le cessioni al consumatore finale e le cessioni istantanee dove il pagamento del prezzo avvenga contestualmente alla consegna del bene.

I prodotti agricoli sono individuati dall’allegato I, art. 38, c.3, Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (praticamente sono i prodotti che derivano da un’azienda agricola e zootecnica compresi quelli che hanno subito una prima trasformazione), mentre quelli alimentari sono quelli citati nell’art. 2 Reg. CE n.178/2002 (in buona sostanza sono tutti i prodotti ingeribili dall’uomo). Il contratto relativo alle cessioni di questi prodotti deve avere questi elementi essenziali: - forma scritta (anche fax o mail) - durata - quantità - caratteristiche - prezzo (anche facendo riferimento a listini o prezzi di borsa) - modalità di pagamento - modalità di consegna. Nel caso non sia in essere un contratto, i documenti di trasporto o le fatture assolvono gli obblighi di legge se contengono tutti gli elementi suddetti e la dicitura: “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1, del decretolegge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n.27”. La normativa in questione definisce Prodotti Deteriorabili

anche pratiche di “condotta commerciale sleale” i casi in cui un contraente, abusando della propria maggior forza commerciale, impone condizioni contrattuali ingiustamente gravose. Ad esempio: l’imposizione di includere servizi o prestazioni accessorie, l’esclusione a priori degli interessi di mora a danno del creditore, la determinazione di prezzi palesemente al di sotto dei costi di produzione medi. Relativamente ai termini di pagamento viene stabilito che gli stessi decorrono dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Diviene quindi rilevante determinare la data di ricevimento della fattura e questa è certificata nel caso di: consegna a mano, invio a mezzo raccomandata A.R., invio a mezzo Posta Elettronica Certificata o con l’impiego di EDI (fatturazione elettronica). I termini di pagamento differiscono nel caso di prodotti deteriorabili (quelli che hanno una durabilità, stabilita dal produttore, inferiore a sessanta giorni) o non deteriorabili. Nello specifico i prodotti deteriorabili devono essere pagati entro 30 giorni dal giorno di ricevimento della fattura, mentre per quelli non deteriorabili i termini possono protrarsi sino a 60 giorni dal giorno di ricevimento della fattura. Prodotti Non Deteriorabili

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Pagamento

Entro 30 giorni Entro 60 giorni dall’ultimo giorno del mese di ricevi- dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura mento della fattura il

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FISCALE

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Si stabiliscono anche gli interessi di mora che possono essere richiesti in caso di mancato soddisfacimento del pagamento entro i termini previsti e questi sono stabiliti dal saggio di interesse della BCE aumentato di 9 punti (7 già previsti dalla legge e 2 dall’art. 62). L’applicazione degli interessi di mora non è però obbligatoria, nel senso che il creditore ha diritto a chiederli, ma può

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anche rinunciarvi, tanto è vero che non è sanzionabile la mancata applicazione degli stessi. La mancata ottemperanza agli obblighi di legge comporta delle sanzioni nelle seguenti misure: - da 516 a 20.000 euro in caso di mancanza di un contratto in forma scritta;

- da 516 a 3.000 euro in caso di pratiche commerciali sleali; - da 500 a 500.000 euro nel caso in cui il debitore paghi oltre i termini di legge. I controlli in materia sono affidati all’Autorità per la Concorrenza e il Mercato che può avvalersi della Guardia di Finanza.

Prospetto casi pratici Caso pratico

Cosa fare al momento dell’emissione del D.d.t o della Fattura

Cessione istantanea: ovvero il pagamento del prezzo avviene contestualmente alla consegna Vendita al consumatore finale Conferimento alle cooperative da parte di soci Esiste un contratto tra cedente e cessionario Esiste un contratto tra cedente e cessionario, ma non completo Non c’è contratto tra cedente e cessionario

Non rientra nell’oggetto del decreto. Non rientra nell’oggetto del decreto. Non rientra nell’oggetto del decreto. Non rientra nell’oggetto del decreto. Il Ddt o la Fattura integrano il contratto con l’indicazione degli elementi mancanti. Il Ddt o la Fattura devono indicare anche prezzo, durata dei prodotti, consegna e termini di pagamento oltre alla dicitura “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n.27”.

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SERVIZI TECNICI

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Andrea Ragazzini Ufficio Tecnico

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AMIANTO: dal 2013 sanzioni per la mancata denuncia

Il 3 agosto 2012 è stata pubblicata sul BURL la legge regionale 31 luglio 2012 n° 14 che modifica e integra la legge regionale del 29 settembre 2003 n° 17 – Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto. Ad oggi le aziende agricole che avevano coperture in cemento amianto erano tenute alla denuncia delle superfici ricoperte con tale materiale e nel caso di controlli da parte delle autorità competenti poteva essere richiesta la valutazione delle coperture attraverso il calcolo dell’indice di degrado. Le aziende che non avessero ancora provveduto alla denuncia possono farlo senza incorrere in sanzioni entro

il 31/01/2013. Dal mese di febbraio, e precisamente dal 3 febbraio 2013, entreranno in vigore le sanzioni amministrative da euro 100 a euro 1.500 per i soggetti proprietari che non effettuano il censimento.

COSA DEVE FARE UN’AZIENDA Il proprietario o il legale rappresentante di un immobile contenente amianto deve: 1) effettuare il censimento, inviando all’ASL di Cremona, Dipartimento di prevenzione medica, il modulo NA/1 di notifica presenza amianto in strutture e luoghi;

2) per le sole coperture effettuare la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto utilizzando l’indice di Degrado (ID) approvato con decreto n° 13237 del 18/11/2008. Tale valutazione deve essere conservata dall´interessato e non deve essere controfirmata da alcun professionista. Solo in casi di segnalazioni/ esposti il Comune chiederà al proprietario o al legale rappresentante di fornire la valutazione dell´indice di degrado redatto da personale qualificato; 3) qualora sulla base della valutazione dello stato di conservazione l´immobile necessiti di un intervento

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SERVIZI TECNICI

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di rimozione o di incapsulamento si dovrà predisporre e presentare alla ASL il piano di lavoro ai sensi dell´art. 256 del d.lgs 81/2008.

che non c’è amianto, il cui uso era già vietato per legge. Per edifici costruiti prima del 1994, bisogna verificarne la presenza.

CENSIMENTO

Indice di degrado

Regione Lombardia, con la L.R. 17/2003, ha avviato il censimento di tutte fonti di amianto, affidato operativamente alla ASL, coinvolgente tutti gli edifici pubblici, produttivi/commerciali e privati, obbligando i proprietari a comunicare la presenza di amianto.

Il materiale può determinare pericolo per la salute quando comincia a deteriorasi e a disperdere nell’ambiente fibre di amianto. Per accertare lo stato di conservazione si deve utilizzare il protocollo di valutazione dello stato di conservazione delle coperture di cemento amianto (D.D.G. 13237/2008). L´indice di degrado (ID) consente di valutare lo stato di conservazione delle coperture esterne in cemento amianto attraverso l’ispezione visiva del manufatto. Il risultato dell’applicazione dell’ID è un numero a cui corrispondono le azioni che il proprietario dell’immobile e/o il responsabile dell’attività che vi si svolge dovrà attuare.

Il censimento cerca di definire: - dove è l´amianto, - quanto ce n’è, - in che stato di conservazione è. L.R. 14 del 31.07.2012 ha introdotto la sanzione amministrativa da euro 100 a euro 1.500 per i soggetti proprietari pubblici e privati che non effettuano il censimento. Aderire al censimento è un adempimento obbligatorio per i proprietari di immobili contenenti amianto ed è molto semplice. Il proprietario dell´edificio deve infatti compilare una "scheda" - modulo NA/1 ´notifica presenza di amianto in strutture o luoghi’, indicando se nella propria abitazione siano presenti strutture o manufatti di amianto o che contengano amianto. Prima di tutto, è necessario stabilire se nell’immobile siano presenti fonti di amianto. Se l’edificio è stato costruito dopo il 1994, si può essere pressoché sicuri

In base al risultato ottenuto gli interventi da attivare saranno: 1) nessun intervento e riesame con frequenza biennale (ID inferiore o uguale a 25) 2) esecuzione della bonifica entro 3 anni (ID compreso tra 25 e 44) 3) rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi (ID uguale o maggiore di 45)

La bonifica La bonifica può essere effettuata solo da imprese specializzate, previa presen-

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tazione alla ASL di riferimento, almeno con 30 giorni di preavviso, di apposito piano di lavoro ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs. 81/2008. Negli interventi devono essere rispettate le procedure tecniche per la salvaguardia dei lavoratori e per la prevenzione dell’inquinamento atmosferico. La bonifica può avvenire secondo tre modalità: 1) rimozione: il materiale contenente amianto viene asportato e avviato alle corrette procedure di smaltimento; 2) incapsulamento: il materiale è trattato con prodotti penetranti o ricoprenti che impediscono la dispersione di fibre. Il trattamento ha durata limitata nel tempo e deve essere ripetuto quando perde di efficacia; 3) confinamento: separazione dell’amianto dai locali abitativi, (ad es.: controsoffittature) o con la sovracopertura (installazione di nuova copertura al di sopra di quella esistente in cemento amianto). È necessario in questo caso verificare che la struttura portante possa supportare un carico permanente aggiuntivo. Vista l’attualità della problematica e l’importanza di continuare un processo di bonifica di questo materiale Coldiretti Cremona è a disposizione delle aziende associate, presso gli uffici di zona, per qualsiasi informazione in merito all’argomento.


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ASSOCIAZIONE PENSIONATI

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Pensionati lombardi protagonisti a Boario Riconoscimento speciale al concorso “Nonno Day” di Cremona

“L’Italia che fa l’Italia”: questo il tema proposto dall’Associazione Regionale Pensionati Coldiretti per il “Nonno Day 2012”, appuntamento che ha raccolto a Boario Terme presso l’Hotel S. Martino, nei giorni 26-27-28 novembre, numerosi pensionati della Coldiretti Lombardia, guidati dal Presidente Giovanni Rota. Tante le proposte e le attività della “tre giorni”, che ha dato spazio alla preghiera e alla riflessione, alle relazioni e ai momenti di divertimento. Grande spazio è stato riservato alle storie dei pensionati. Cinque, in particolare, le esperienze dalle quali si è partiti, con l’obiettivo di raccontare la forza degli anziani, la solidarietà fra generazioni, il valore della storia. E’ stato un viaggio nella terza età di cui l’Italia può essere orgogliosa, toccando varie province della Lombardia: da Bergamo, con il pioniere dell’agriturismo, a Brescia, con l’ex pugile diventato agricoltore che cerca gli uliveti perduti, da Lodi con il re dei presepi, a Pavia con il Noè delle mucche che salva le razze in via di estinzione, approdando quindi a Mantova, con la soli-

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darietà fra generazioni per resistere al terremoto e un nonno che ospita la nipote e la sua famiglia rimaste senza casa nel sisma del 29 maggio scorso. “Gli anziani sono un valore e una forza per tutti noi e le storie presentate – ha detto Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – sono una ulteriore conferma del contributo che possono dare alla società e al Paese, sia dal punto di vista della conservazione della nostra memoria sia come concreto contributo alla tenuta delle famiglie nella tempesta della crisi”. L’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona è stata grande protagonista della seconda giornata del Nonno Day, martedì 27. Regalando a tutti i presenti una bella sorpresa, il Presidente Nazionale di Federpensionati Antonio Mansueto e il Presidente Regionale Giovanni Rota, insieme al Segretario Regionale Massimo Bocci, hanno voluto sottolineare tutto il valore del Concorso rivolto alle scuole che, proprio nell’ambito del “Nonno Day” da anni i pensionati di Coldiretti Cremona mettono in campo, invitando gli alunni delle scuole dell’Infanzia e Primaria ad esprimere il loro affetto per i nonni attraverso disegni, poesie, ricerche. Il Presidente Mansueto ha quindi chiamato sul palco il Segretario dell’Associazione, Maria Luisa Parmigiani, definita “l’anima dell’iniziativa”, per ricevere una medaglia e una pergamena, insieme al caloroso applauso dei presenti. A lei è toccato il compito di raccontare un’iniziativa che ogni anno vede protagonisti centinaia di alunni, accanto a nonni, genitori, insegnanti. (m.b.)

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI

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W il Nonno Day Grande successo per la nona edizione del concorso che unisce bambini e anziani

dei premi alla possibilità di farsi trasformare nel laboratorio del “trucca-bimbi”, per chiudere il tutto con un delizioso banchetto a km zero. Ma lasciamo che siano i sorrisi dei bambini, in questa carrellata di fotografie, a raccontarci l’iniziativa. (m.b.)

Iniziativa che vince non si cambia. E così anche quest’anno, con la regia dell’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona, è “andata in onda” una nuova edizione del Concorso Nonno Day, la gara di creatività che

da ben nove anni chiama gli alunni delle scuole Primarie e dell’Infanzia ad esprimere il proprio affetto per i nonni attraverso disegni, cartelloni, ricerche, poesie. Anche nell’edizione 2012 Gli alunni della scuola Monteverdi campioni di generosità la risposta all’invito dei pensionati Ma il racconto del “concorso nonno day 2012” non si chiude qui. C’è ancora un prologo, tutto nel Coldiretti è stata davvero massiccia, segno della solidarietà, di cui sono stati protagonisti gli alunni della classe quinta A della Scuola con centinaia di elaborati consePrimaria Monteverdi. gnati dagli alunni all’Associazione, Avendo appreso le difficoltà vissute dagli alunni della scuola di Pegognaga, colpita dal terremoto, gli ed in particolare alla commissione alunni della Monteverdi hanno infatti deciso di esperti che ha avuto il compito di donare ai coetanei l’intero premio ricevuto di valutare le proposte e designare al Nonno Day, che consisteva in materiale dii vincitori. dattico e di cancelleria, particolarmente utile alle scuole. Il tutto è culminato in una grande Teatro del “dono” è stato il Salone dello Stufesta finale, venerdì 16 novembre dente, nell’ambito del laboratorio “fare e presso l’oratorio di Sant’Ilario, dove dare”. Qui, con la maestra Paola Miglioli, gli tutti i bambini vincitori sono stati alunni cremonesi hanno consegnato i kit di chiamati a raccolta, per condividecancelleria, vinti nel concorso Nonno day, agli re una spumeggiante, coloratissima amici della scuola di Pegognaga. Un piccolo festa. Tanti gli ingredienti della giorgesto, ma un grande, bellissimo esempio di generosità. nata, tutta nel segno dell’incontro tra le generazioni: dalla consegna il

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI

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Pensionati Coldiretti grande Festa Provinciale agricoltura, secondo le parole di Padre Gaglianone, la cui omelia è stato tutto un invito alla gioia, alla fraternità, al sorriso rivolto al mondo, ai fratelli… e a noi stessi. Significativa tappa della giornata è stata la visita al Caseificio “Pozzali” di Casaletto Ceredano, dove i pensionati Coldiretti hanno ricevuto un’accoglienza regale e familiare al tempo stesso. La visita – con l’imprenditrice Francesca Pozzali,

E’ stata una memorabile giornata di festa, d’incontro e preghiera, quella vissuta martedì 6 novembre dall’Associazione provinciale Pensionati Coldiretti Cremona, nel dar vita alla Festa Provinciale del Pensionato, cui ha preso parte un folto gruppo di imprenditori agricoli in pensione. Vari i momenti dell’intenso programma, apertosi con la Messa nel Santuario di Santa Maria della Croce a Crema, concelebrata da padre Renato Gaglianone, già Consigliere Ecclesiastico nazionale, da Don Primo Pavesi, Assistente per la diocesi di Crema, dal Consigliere Regionale Don Claudio Vezzoli e da padre Jorge Ricardo Castillo, parroco di Santa Maria della Croce. Fede in Dio, fiducia nel futuro, passione per il lavoro e per la terra, amore per la famiglia e per il prossimo: questi i punti di forza di chi vive e opera in

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guida d’eccezione nel percorso tra i vari spazi di cui si compone il caseificio – è stata un’opportunità per conoscere più a fondo il lavoro e i prodotti di un’impresa che è vanto del nostro territorio, e al tempo stesso è stata un’ulteriore occasione per ribadire quanto impegno, quanta cura, quanta professionalità vi siano dietro – o meglio dentro – il Made in Italy autentico, quello che nasce a partire dai campi e dalle stalle degli imprenditori agricoli italiani. (m.b.)

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KM ZERO

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Il Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona • • • • • • • • •

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado” BAGNOLO CREMASCO. In piazza Moro, la 2° domenica del mese PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ eventi) CREMA. In via Terni (vedi calendario qui sotto).

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29.

Crema, Calendario del Mercato di Campagna Amica Domenica Domenica Domenica Domenica Domenica

20 3 17 3 17

Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo

Domenica Domenica Domenica Domenica

7 21 5 19

Aprile Aprile Maggio Maggio

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