coldiretti cremona informa n.40/2010

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter

Informazione on line Venerdì 03/12/2010 – Anno V, Numero 40 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦

Il Punto Coldiretti. Biogas, un’opportunità per l’impresa, contro le speculazioni Sindacale. Proseguono gli incontri con i Soci // Cremona, incontro il 14 dicembre Solidarietà. Campagna Amica sta con Telethon, raccolta fondi al via Oscar Green. Edizione 2011, la Lombardia in corsa per premiare l’innovazione Etichettatura. Marini: la deliberante sul ddl è un atto di grande civiltà Rinnovabili. Il Presidente Marini: ok l’intervento di Galan sul fotovoltaico Avvisi. Ufficio Soresina, nuovi numeri telefonici // Informazione online e in tv

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Coldiretti: Biogas, un’opportunità per l’impresa contro le speculazioni Riportiamo l’intervento proposto da Coldiretti a livello nazionale sul tema “biogas”, con specifici riferimenti alla situazione nella nostra provincia, situazione denunciata da Coldiretti Cremona. Il testo è tratto da “Il Punto Coldiretti”, il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare (www.ilpuntocoldiretti.it).

La produzione di biogas per la sua destinazione energetica rappresenta certamente una grande opportunità per le imprese zootecniche. Le notevoli potenzialità produttive di questo biocombustibile da parte del mondo agricolo sono confermate anche da un’analisi di scenario riferito al 2020, promossa da Coldiretti, che stima un contributo energetico dei reflui e dei residui per la produzione di biogas pari a 0,29 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) l’anno, mentre la conversione energetica genera elettricità pari a 2.615 GWh (giga watt orari) l’anno (scenario low) oppure 3.500 GWh/anno (scenario high). Il contributo in energia termica è stimato in 0,07 Mtep, mentre le emissioni evitate sarebbero pari a 0,70 MtCO2/anno. Una cosa è certa: sia il trend dei dati attuali, sia le potenzialità evidenziate dallo scenario elaborato da Coldiretti, giustificano le aspettative rispetto ad una disciplina dedicata al comparto del biogas. Sarebbe quanto mai opportuna, infatti, la predisposizione di un sistema di incentivazione specifico, attraverso la stesura di un apposito decreto ministeriale che, tra l’altro, attui una differenziazione degli incentivi in funzione della taglia e della tipologia degli impianti, al fine di riconoscere un’equa redditività agli investimenti, al variare del costo della tecnologia, ma, soprattutto, assicuri un sostegno stabile alle filiere più efficienti dal punto di vista ambientale ed energetico, ostacolando, invece, gli interventi di tipo speculativo.


Questa necessità appare particolarmente evidente nello scenario che si sta delineando in alcune aree del territorio nazionale, caratterizzato dalla diffusione di numerosi impianti di grossa taglia sempre meno collegati all’attività agricola. Anche in occasione della manifestazione Greenenergy Expo 2010, nell’ambito della quale si è svolto un convegno organizzato da Legambiente in cui è stato presentato uno specifico disegno di legge per la promozione del biometano, Coldiretti ha ribadito che il focus della filiera del biogas non dovrebbe essere rappresentato solo dal dimensionamento di impianti e di filiere in funzione della produzione di energia e della redditività economica, bensì deve essere costituito dall’azienda zootecnica, quale soggetto centrale per la produzione del biocombustibile. Il legame tra produzione di biogas e attività zootecniche deve considerarsi imprescindibile per numerose ragioni. Sostenere la produzione di biogas dai reflui zootecnici, infatti, è decisamente virtuoso sotto il profilo energetico ed ambientale, specie in quelle aree già sottoposte a particolare attenzione (zone di ricarica delle falde, bacini scolanti in laguna, ecc.) nelle quali è consistente la presenza di allevamenti. E’ noto come il biogas, in quanto processo e tecnica energetica, sia nato e si sia sviluppato partendo dall’impiego di matrici zootecniche. L’azienda zootecnica, infatti, con l’adozione della sezione biogas completa un ciclo produttivo rendendolo decisamente più favorevole sotto il profilo ambientale, riducendo l’impatto dovuto alla presenza di sostanze inquinanti (sostanze organiche e nutrienti), le emissioni di metano in atmosfera e le emissioni di sostanze odorigene. Inoltre, i reflui zootecnici utilizzabili per la produzione del biogas possono essere impiegati tal quale per la fermentazione poiché hanno tenori di umidità molto elevati ed eventualmente possono essere utilizzati in codigestione con altri materiali organici. Ciò è in linea con i consolidati ed affermati processi tecnologici degli ultimi decenni, tesi proprio a trasferire gli inquinanti dalla fase liquida (in questo caso costituita dai reflui zootecnici) alla fase solida (ad esempio la frazione solida separata meccanicamente al termine del processo fermentativo = digestato). I menzionati benefici non sussistono, invece, nei casi che stanno costituendo la principale tendenza attuale, e cioè quella di una diffusione sul territorio di impianti aventi taglie attorno ad 1 MW elettrico. Questa tipologia di dimensionamento è caratterizzata, infatti, dall’utilizzo pressoché esclusivo, come materia prima, di biomasse vegetali da colture dedicate (in primis cereali insilati). In questo contesto si procede, quindi, all’utilizzo di sostanze solide che, al termine del processo, si ritrovano in un mezzo liquido. Se sotto il profilo produttivo (rendimento in biogas) questa scelta è sicuramente efficace, occorre ricordare, tuttavia, che con questa prassi si complicano notevolmente gli aspetti ambientali, connessi allo smaltimento del residuo digerito. Per queste e numerose altre ragioni appare allora essenziale considerare le caratteristiche strutturali e dimensionali delle imprese zootecniche della zona (in Italia sono prevalentemente di medie dimensioni, tranne in alcune specifiche aree) per dimensionare gli impianti di produzione del biogas. Sempre dal punto di vista ambientale ed energetico, preme ricordare, inoltre, che in questa tipologia di aziende è più agevole gestire i reflui, applicare al suolo i materiali residui ed utilizzare l’energia termica ottenuta dalla conversione energetica del biogas (cogenerazione). Ecco allora che, nel confermare l’assunto che il biogas rappresenta una filiera matura e di fondamentale importanza per le imprese zootecniche italiane, Coldiretti ha sottolineato la necessità di risolvere i problemi legati alla sostenibilità di quella tipologia di impianti che, avendo ben poco di “agricolo” e seguendo esclusivamente la logica dell’economia di scala e della massimizzazione del profitto, sfuggono ad ogni regola di pianificazione territoriale


e risultano inefficienti sia dal punto di vista energetico che ambientale, invalidando, tra l’altro, gli investimenti che le imprese agricole stanno sostenendo per valorizzare le loro produzioni attraverso una forte identificazione con il territorio di appartenenza. Gli impianti di biogas di grossa taglia (ma lo stesso dicasi dei grandi impianti fotovoltaici su suolo e del grande eolico), che il più delle volte risultano poco o nulla collegati al tessuto agro-zootecnico territoriale, rischiano infatti di stravolgere la finalità principale della produzione dell’energia rinnovabile, e cioè la sostenibilità ambientale. Quando si assiste, infatti, ad una massiccia proliferazione sul territorio di impianti di biogas di grande potenza (scelta dettata dalle condizioni particolarmente favorevoli del sistema incentivante attualmente in vigore) si presume che questi non possano essere alimentati esclusivamente con i residui zootecnici (o con limitate integrazioni di biomassa residuale agricola), configurandosi, invece, come impianti di tipo industriale, alimentati quasi esclusivamente con biomasse da colture dedicate (ad esempio silomais) e comunque orientati alla massimizzazione della resa energetica senza alcuna attenzione alle ripercussioni sugli ordinamenti colturali della zona e sulle risorse (prima tra tutte quella idrica). Anche dal punto di vista ambientale, infatti, un conto è integrare con il mais un impianto dimensionato sulla base delle deiezioni zootecniche di origine locale disponibili, e un conto è progettare un impianto sapendo sin dall’inizio che sarà alimentato esclusivamente con mais appositamente coltivato. Il risultato è che il boom dei grandi impianti di biogas per la produzione di energia elettrica, grazie all’uso di cereali, sta creando non pochi problemi al territorio. In particolare, nella provincia di Cremona dove, fra autorizzati e in attività, si concentra quasi il 45 per cento degli impianti di biogas lombardi, l’avanzata di grandi impianti industriali rispetto a quelli medio piccoli che affiancano l’attività agricola, sta generando una bolla speculativa sugli affitti dei terreni destinati al mais e ad altri cereali usati come carburante energetico piuttosto che come foraggio per gli animali, facendo schizzare i valori da 500 euro a oltre 1.000 euro all’ettaro ed interferendo anche sui costi di produzione del latte. Si giustifica, allora, la richiesta della Coldiretti Lombardia nei confronti di una verifica e di una maggiore attenzione, da parte della Regione, negli iter autorizzativi dei progetti, in modo che venga dimostrata la sostenibilità ambientale anche dal punto di vista del consumo di suolo e dell’integrazione dell’attività agricola (si stima che solo nella provincia di Cremona, dove si trova la prima linea della bolla speculativa, il biogas monopolizzi quasi 25 mila ettari di territorio). E’ chiaro, allora, che la principale causa di questo problema risiede nell’attuale sistema di incentivazione e che una specifica modulazione della tariffa incentivante collegata al biogas costituisca oggi un passaggio obbligatorio. L’introduzione di specifici bonus ambientali e/o tecnologici permetterebbe, infatti, di differenziare opportunamente la tipologia degli impianti da sviluppare sul territorio, premiando, ad esempio, l’utilizzo del calore, l’accorciamento della filiera o le aziende agricole che garantiscono una quota di autoproduzione o che introducono tecnologie complementari a quelle energetiche, come quelle per l’abbattimento dell’azoto nei reflui zootecnici. Il completamento della regolamentazione del settore attraverso un apposito decreto, oltre a differenziare le tariffe incentivanti, avrebbe senso anche nell’ottica della rimozione delle numerose barriere tecniche, normative e burocratiche che, sino ad ora, hanno limitato la diffusione di questa tecnologia in ambito agricolo. Resta infatti urgente un’armonizzazione del quadro normativo e autorizzativo per risolvere le annose questioni legate alla necessità di esclusione, dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti, dei prodotti interessati dai processi di digestione anaerobica.


COLDIRETTI LOMBARDIA

Coldiretti Cremona: CAMPAGNA AMICA STA CON TELETHON Campagna Amica sta con Telethon. Anche quest’anno gli imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona – con Giovani Impresa in prima linea – sono pronti a dare avvio alla ‘gara di solidarietà’ tesa a raccogliere fondi da consegnare a Telethon, la fondazione italiana che da vent’anni promuove la ricerca scientifica per migliorare le conoscenze sulla distrofia muscolare e su altre patologie genetiche. Una serie di appuntamenti si stanno apparecchiando sul territorio cremonese con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini, così da contribuire attivamente ad una benefica maratona che, dal 1990 ad oggi, ha finanziato oltre 2200 progetti in diversi ambiti della ricerca, riguardanti oltre 450 malattie genetiche, permettendo la cura definitiva di 14 bambini affetti da gravissima immunodeficienza, prima inguaribile. Le prime iniziative, pronte a partire, sono legate ai Mercati di Campagna Amica. Dai prossimi giorni, infatti, la genuinità dei prodotti a km 0 si sposerà pienamente con la solidarietà, con la presenza nei mercati – accanto agli stand degli agricoltori – di alcuni spazi riservati alla raccolta di contributi per Telethon. Si parte dalle ‘piazze’ principali: a Cremona (nei giorni venerdì 3, 10 e 17 dicembre) e Crema (domenica 5 e 19 dicembre). Altre iniziative, che vedranno in prima linea i giovani imprenditori agricoli, saranno comunicate nei prossimi giorni. “Ci auguriamo che tantissimi cremonesi rispondano al nostro invito, venendoci a trovare presso i Mercati di Campagna Amica, contribuendo con una piccola sottoscrizione a finanziare progetti seri, concreti, che danno una speranza a chi sta soffrendo – rimarca Armando Tamagni, Delegato provinciale di Giovani Impresa –. Proprio mentre proseguiamo nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana, per restituire redditività alle imprese agricole e dare risposte ai cittadini, l’impegno a favore di Telethon conferma il ruolo di forza sociale della Coldiretti. Contribuire alla buona riuscita di una delle più importanti iniziative di solidarietà nel nostro Paese è per noi una ulteriore occasione per riaffermare i principi etici che costituiscono parte integrante del nostro progetto economico”.


Coldiretti Cremona: proseguono sul territorio gli incontri con i Soci Assemblee a Casalmaggiore, Piadena, Scandolara Ravara, San Giovanni in Croce (Zona di Casalmaggiore), Pozzaglio, Pescarolo, Cremona (Zona di Cremona). Al via gli incontri anche nel Cremasco e nel Soresinese Prosegue l’attività sindacale e informativa rivolta ai Soci di Coldiretti Cremona, attraverso assemblee promosse dall’Organizzazione su tutto il territorio provinciale. Vari i temi affrontati nei numerosi incontri, con la presenza del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli e dei Segretari di Zona. L’azione tesa a garantire un’equa remunerazione di tutte le produzioni del territorio – azione strettamente legata alla realizzazione del progetto per una filiera agricola tutta italiana –, le prospettive della PAC dopo il 2013, la battaglia sindacale volta ad ottenere una riscrittura della direttiva nitrati, la difesa dell’agricoltura e del territorio in relazione alla sempre più massiccia presenza di mega-impianti a biogas, i servizi assicurati dalla Federazione in campo fiscale, in materia di rifiuti, di sicurezza, e, ancora, tutti gli aggiornamenti utili alle imprese agricole in materia di Piano di Sviluppo Rurale: questi i principali temi affrontati nelle assemblee, avviate a partire dalla zona di Casalmaggiore (a Casalmaggiore, Piadena, Scandolara, San Giovanni in Croce) e dalla zona di Cremona (con gli incontri tenutisi nel mese di novembre a Pozzaglio, Pescarolo, Cremona e con un ulteriore appuntamento fissato a Cremona, presso l’Ufficio Zona di via Ruffini, per il prossimo 14 dicembre). La numerosa partecipazione ai vari incontri ha testimoniato l’attenzione dei Soci per il percorso intrapreso dalla Federazione e l’affetto degli imprenditori agricoli nei confronti di Coldiretti. Nei prossimi giorni altri incontri prenderanno avvio nelle Zone di Crema e Soresina.

Nell’ambito dell’attività prevista dalla Mis. 331/B del PSR 2007-2013 anno 2010

Coldiretti Cremona organizza un incontro informativo per il giorno 14 dicembre 2010 alle ore 20,00 presso l’ufficio zona Coldiretti, in Via D. Ruffini n. 28 a Cremona durante il quale verranno affrontati i principali aspetti fiscali e tecnico-gestionali della multifunzionalità, con particolare riferimento alle energie rinnovabili in agricoltura.


Oscar dell’agricoltura, al via le iscrizioni Lombardia in corsa per l’edizione 2011 Al via le iscrizioni alla quinta edizione del Premio Oscar Green, l’importante evento promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per dare un giusto riconoscimento alle giovani imprese agricole italiane che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione, dando vita a realtà imprenditoriali che hanno accolto e rilanciato la sfida della globalizzazione. Sarà possibile iscriversi al concorso fino al prossimo 28 febbraio 2011, provvedendo alla compilazione dell’iscrizione sul sito web www.oscargreen.it. All’ultima edizione lombarda del premio hanno partecipato 60 aziende di tutte le province e i riconoscimenti sono andati, fra gli altri, a un allevatore e produttore di formaggi di bufala campana in pianura padana, a un floricoltore che ha fatto delle orchidee un’attività a livello internazionale in America ed Europa, a una creatrice di “salumi su misura” realizzati in base alle richieste del cliente e a un giovane che ha salvato dall’estinzione il fagiolo borlotto tipico della Lombardia. All’Oscar Green 2011 possono iscriversi tutti i soggetti della filiera agricola Made in Italy costituiti dagli agricoltori che non sono risultati vincitori nelle ultime tre edizioni. Le sei categorie di premi sono state concepite per riconoscere maggiore prestigio a quelle attività che hanno consentito il raggiungimento di obiettivi fondamentali per le imprese dei giovani agricoltori, obiettivi quali la multifunzionalità, la capacità di diversificazione nonché la contestuale estensione dell’ambito di azione della propria attività non solo alla realtà prettamente aziendale ma anche a quella dei consumatori, conquistandone la fiducia attraverso la garanzia dell’alta qualità dei prodotti. Le categorie sono: “Stile e cultura d’impresa”, “Sostieni lo sviluppo”, “In-generation”, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica” ed “Oltre Filiera” per raccontare le storie di tutti gli imprenditori che hanno il coraggio di rischiare e dare vita ad “un’altra storia” quella dell’Italia vera, delle imprese che fanno grande il nostro Paese.

Agricoltura e Ambiente sono in tv Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: - ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e ore 20.20 su PrimaRete - in replica la domenica, alle ore 12, su Telecolor.

www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

IL PUNTO COLDIRETTI E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, che assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. Per sfogliare Il Punto Coldiretti l’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.


DDL ETICHETTATURA, MARINI: LA DELIBERANTE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA E’ UN ATTO DI GRANDE CIVILTÀ Apprezziamo il grande senso di responsabilità dimostrato dal Senato con il via libera alla deliberante in Commissione Agricoltura su un provvedimento urgente, come quello dell’etichettatura dei prodotti alimentari, atteso dalle imprese e dai cittadini. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere un sincero ringraziamento al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Paolo Scarpa Bonazza e a tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione che hanno concesso la deliberante al ddl etichettatura. Una procedura eccezionale che dimostra l’ampia condivisione e l’urgenza di approvare un atto di grande civiltà che garantisce trasparenza dell’informazione ai consumatori sull’origine degli alimenti.

RINNOVABILI: BENE GALAN SU FOTOVOLTAICO Un importante stop alle speculazioni dei grandi impianti fotovoltaici che sottraggono campi fertili facendo impennare i prezzi per l’ acquisto e l’affitto dei terreni che, è bene ricordarlo, sono un fattore di produzione per le imprese agricole. Con queste parole il Presidente della Coldiretti Sergio Marini ha espresso apprezzamento per le modifiche apportate dal Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan allo schema di decreto legislativo sulle fonti di energia rinnovabile che è stato approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri. Il testo dello schema di decreto, senza compromettere le nuove opportunità di reddito che il fotovoltaico può offrire alle imprese agricole, dice che - riferisce la Coldiretti - “decorso un anno dalla data di entrata in vigore” per gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, l’accesso agli incentivi statali è consentito a condizione che “a) la potenza nominale dell’impianto non sia superiore a 1 MW; b) il rapporto tra potenza nominale dell’impianto e la superficie del terreno nella disponibilità del proponente non sia superiore a 50 kW per ogni ettaro di terreno”.

MALTEMPO: 40% DI GRANO IN MENO PER LA PIOGGIA NON STOP Un calo della produzione di grano del 40% a causa della pioggia senza tregua e della caduta della neve che hanno reso inaccessibili i terreni per la tradizionale semina autunnale. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti sui rischi provocati dal maltempo che ha colpito la penisola per quasi un mese. Se l’intensificarsi del fenomeno allarma le aree già colpite dalle alluvioni, in campagna - sottolinea la Coldiretti - è forte la preoccupazione perche nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni. A rischio c’è soprattutto la semina del grano, ma difficoltà si registrano anche per la raccolta delle olive, l’invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento. L’autunno 2010 - conclude la Coldiretti - è stato segnato da pioggia continua ed intensa che rischia di modificare gli orientamenti colturali in molte aree del Paese oltre ad avere provocato gravissimi danni alle coltivazioni e agli allevamenti.


UFFICIO ZONA SORESINA, NUOVI NUMERI Segnaliamo che dal 1° dicembre 2010 anche per l’Ufficio Zona di Soresina è attivo il centralino VOIP. I nuovi numeri sono: tel. 0372.732990 – fax 0372.732980 Questi i numeri degli Uffici di Coldiretti Cremona e Impresa Verde Cremona:

UFFICIO ZONA DI CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA DI SORESINA Via Matteotti, 12 - Tel.0372.732990 Fax 0372.732980

UFFICIO ZONA DI CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 Fax 0372.732970

UFFICIO ZONA DI CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 Fax 0372.732925 (Cremona, dicembre 2009 – foto di Ambrogio Toscani)

SEDE PROVINCIALE Via Ala Ponzone, 8 – III piano – Tel. 0372.499811 – Fax 0372.499899 - cremona@coldiretti.it

Ogni ulteriore informazione, sul sito di Coldiretti Cremona: www.cremona.coldiretti.it S

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it


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