w l'agricoltura, coldiretti cremona informa n.5/2010

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter

Informazione on line Venerdì 05/02/2010 – Anno V, Numero 5 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦

Coldiretti Lombardia. Ok anticipo Pac, ora un piano di rilancio della zootecnia FierAgricola/1. La Filiera agricola tutta italiana nell’incontro con Marini e Zaia FierAgricola/2. Presentata a Verona la ‘tac salva-mozzarelle’ made in Italy Ogm. Coldiretti pronta a difendere l’agricoltura made in Italy con il referendum Notizie Utili. Caf Coldiretti: bonus gas / Numeri Uffici / Agricoltura in tv Campagna Amica. Premio al Campagnino / Calendario dei Mercati Invito ai lettori. Visitate www.cremona.coldiretti.it, il sito di Coldiretti Cremona

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Coldiretti: Positivo l’anticipo Pac a luglio Serve ora un piano per il rilancio della zootecnia lombarda “E’ senza dubbio positiva la decisione di anticipare l’erogazione della Pac a luglio, perché alle imprese agricole non manca solo il reddito ma anche la liquidità per pagare i fornitori e le rate di mutuo e questa decisione della Regione Lombardia contribuisce ad alleviare almeno il problema finanziario”. Con queste parole il Presidente di Coldiretti Lombardia, Nino Andena, ha commentato la decisione del Pirellone. “Questa decisione però non basta – ha precisato Andena – non ci si può fermare qui. C’è bisogno subito di un vero e proprio piano di rilancio della zootecnia lombarda. Coldiretti Lombardia ha approvato un documento rivolto al Presidente Formigoni che contiene le misure che le imprese agricole lombarde reputano indispensabili per proseguire a produrre un patrimonio di eccellenze agroalimentari che il mondo ci invidia e che, senza interventi, è messo seriamente a rischio per i prezzi che non riescono a pagare neppure le spese”. “Anticipare l’erogazione della Pac a luglio significa dare alle imprese agricole una boccata d’ossigeno. In questa fase di grande difficoltà per tante aziende, l’anticipo Pac è un prezioso aiuto a rispondere ai crescenti costi che quotidianamente si sostengono per continuare a garantire prodotti buoni, salubri, d’eccellenza” aggiunge il Direttore di Coldiretti Cremona Assuero Zampini. “Una radicale revisione della Direttiva Nitrati, l’immediata introduzione dell’obbligo di indicare l’origine di tutti i prodotti agroalimentari, azioni di promozione dei prodotti autenticamente made in Lombardia e made in Italy, interventi che non disperdano risorse a pioggia ma che sostengano azioni virtuose indirizzate all’aggregazione del prodotto: sono chiare e concrete le richieste che l’agricoltura rivolge a chi ci governa – prosegue il Direttore di Coldiretti Cremona –. Il tutto all’interno di una piena, forte adesione al progetto di Coldiretti per costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana”.


INCONTRO COLDIRETTI IN FIERA A VERONA LA FILIERA TUTTA ITALIANA A TUTELA DI PRODUTTORI E CONSUMATORI Coldiretti: Per inefficienze e speculazioni, persi nel 2009 ben sette miliardi di euro, che si aggiungono ai 70 miliardi provocati dal furto di identità del Made in Italy Le inefficienze e le speculazioni lungo la filiera agroalimentare nel 2009 sono costate alle tasche degli italiani e alle imprese agricole oltre 7 miliardi di euro con la classifica top ten dei prodotti che hanno subito il maggiore ricarico dal campo alla tavola composta nell’ordine da pane (+1745%), carote (+1050%), pasta (+490%), uva da tavola (+422%), radicchio (+390%), limoni (+374%), clementine (372%), finocchi (+369%), arance (+364%) e mandarini (+350%) a pari merito con il latte. E’ quanto emerge dall’analisi presentata ieri dalla Coldiretti all'incontro d'apertura della Fieragricola di Verona “Crisi globale: come ne esce l'agricoltura?”, con la presenza del Presidente Sergio Marini e del Ministro per le Politiche Agricole Zaia, accanto ad economisti, rappresentanti delle imprese e dei consumatori. Folta la delegazione degli imprenditori agricoli cremonesi presente. Secondo l'analisi della Coldiretti l'aumento dei prezzi per i prodotti alimentari è stato dell’1,8% nel 2009, un punto percentuale superiore alla media generale dell'inflazione, nonostante il forte calo dell’11% nei prezzi delle materie prime agricole, che sta provocando la chiusura delle aziende. Pochi centesimi pagati agli agricoltori diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dal campo alla tavola, durante il quale i prezzi degli alimenti moltiplicano in media 5 volte. Non meno grave è il danno causato dal furto di identità: l’inganno del falso Made in Italy a tavola, dovuto alla vendita di prodotti alimentari pagati come italiani senza esserlo, costa 70 miliardi alle tasche dei cittadini. La situazione di difficoltà del settore non dipende solo dalla crisi generale ma dal fatto che - ha sottolineato Marini - stiamo vivendo i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. E' questo il risultato - ha precisato Marini dello strapotere contrattuale dei nuovi forti della filiera agroalimentare più che della crisi internazionale. Siamo però la principale organizzazione agricola in Italia ed in Europa e per questo abbiamo il dovere di accompagnare la protesta con una proposta concreta di lungo periodo perché siamo consapevoli che le norme della politica sono necessarie, ma non sufficienti a garantire in futuro un reddito adeguato agli agricoltori. Questo stiamo facendo, rimboccandoci le maniche con il nostro progetto operativo per una “Filiera agricola tutta italiana” che ha l’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni con l'offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Abbiamo sostenuto la nascita della holding degli agricoltori italiani che ha come protagonista il sistema dei Consorzi Agrari che sviluppa un fatturato di 3 miliardi di euro su 1300 punti di vendita, ai quali fanno riferimento 300mila imprese agricole. Consorzi Agrari d'Italia consente la creazione di una rete efficiente di servizi su tutto il territorio nazionale di tipo tecnicocommerciale, finanziario, logistico, ma anche nelle nuove energie agricole e la concentrazione dell'offerta per la commercializzazione delle produzioni con la possibilità di una presenza diretta sul mercato di prodotti agroalimentari “firmati dagli agricoltori” per aumentare il valore aggiunto del settore. Un’azione sinergica e moltiplicatrice dei risultati positivi che si stanno realizzando con l'apertura delle centinaia di mercati degli agricoltori attraverso la fondazione Campagna Amica. E da qualche mese è nata Unci Coldiretti con l'obiettivo di realizzare la più grande centrale cooperativa agroalimentare a livello nazionale, che rappresenta la cooperazione che fa crescere le imprese valorizzando l'identità territoriale delle produzioni agricole nazionali in Italia e all'estero.


LA TOP TEN DEI RICARICHI DAL CAMPO ALLA TAVOLA NEL 2009 Aumento percentuale Pane Carote pasta Uva da tavola Radicchio Limoni Clementine Finocchi Arance Mandarini

1745,4% 1050,0% 490,3% 421,7% 389,6% 374,4% 372,1% 368,8% 364,3% 350,0%

I PRODOTTI IMPORTATI “SPACCIATI” PER MADE IN ITALY due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, tre cartoni di latte a lunga conservazione su 4 sono stranieri senza indicazione in etichetta oltre un terzo della pasta è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori.

LE IMPORTAZIONI DALL’ESTERO DESTINATE AL FALSO MADE IN ITALY 86 MILIONI DI CHILI DI CAGLIATE PER MOZZARELLE 150 MILIONI DI CHILI DI CONCENTRATO DI POMODORO 2 MILIARDI DI CHILI DI GRANO DURO PER LA PASTA

PRESENTATA IN FIERAGRICOLA LA PRIMA “TAC” SALVA-MOZZARELLE MADE IN ITALY Dalle prime prove effettuate su un totale di 18 campioni di mozzarelle provenienti da diversi caseifici ben 5 (quasi un terzo) sono risultate “positive al test”, ossia non ottenute esclusivamente con il latte fresco. E’ quanto ha affermato il Pesidente della Coldiretti Sergio Marini che alla Fieragricola di Verona ha presentato la prima “Tac salva mozzarella Made in Italy” realizzata con la collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA). La nuova tecnologia - ha spiegato la Coldiretti - si basa sulla evidenziazione di un “marcatore” che si trova nelle mozzarelle non prodotte con solo latte fresco ed è stata messa a punto con la collaborazione della facoltà di Agraria della Università di Bari. Si tratta del primo sistema di analisi che consente di rilevare se una mozzarella vaccina è stata realmente prodotta con latte fresco o se, invece, è realizzata utilizzando cagliate congelate o cagliate refrigerate vecchie. Le cagliate congelate da impiegare nella produzione di mozzarelle arrivano principalmente da Lituania, Ungheria, Polonia, Germania ma la loro presenza non viene indicata in etichetta perché non è ancora obbligatoria l’indicazione di origine. Oltre ad ingannare i consumatori, si tratta di una concorrenza sleale nei confronti dei produttori che utilizzano esclusivamente latte fresco, perché per produrre un kg di mozzarella “tarocca” occorrono 700 grammi di cagliata dal costo di soli 2 euro/kg, mentre il prezzo al pubblico di un kg di mozzarella vaccina di qualità non può essere inferiore ai 6,5/7 euro/kg. La metodica analitica presentata da Coldiretti e Aia potrebbe essere utilizzata anche per formaggi diversi dalle mozzarelle, sempre nel settore lattiero caseario. Il risultato delle analisi conferma i dati statistici sulle importazioni dai quali si evidenzia che la metà delle mozzarelle vendute in Italia è fatta con latte o addirittura cagliate straniere. La rivoluzionaria macchina della verità fa definitivamente chiarezza e aiuta finalmente a scoprire se i formaggi presenti sugli scaffali sono realmente prodotti da latte fresco. In Italia nell’ultimo anno sono arrivati ben 2,2 miliardi di chili di latte confezionato e in cisterne tra cui 1,3 miliardi di litri di latte sterile,


86 milioni di chili di cagliate e 130 milioni di chili di polvere di latte di cui circa 15 milioni di chili di caseina utilizzati in latticini e formaggi, all'insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori. Dietro queste cifre - ha precisato il presidente della Coldiretti - si nasconde l'inganno con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere all'insaputa dei consumatori, perché sulle etichette non è sempre obbligatorio indicare la provenienza e non è stato ancora adeguatamente regolamentato l'impiego di polveri di caseina e caseinati nella produzione di formaggi. Un inganno che sta mettendo a rischio 43mila stalle italiane, quasi 200mila occupati e oltre 22 miliardi di euro di valore generato dalla filiera nel settore lattiero caseario, che rappresenta la voce più importante dell'agroalimentare italiano e che vanta anche 36 formaggi a tipici a Denominazione d’origine. Per salvare il settore è necessario intensificare i controlli anche con le nuove tecnologie a disposizione, ma servono pure - ha sostenuto Marini - misure di intervento strutturali per la trasparenza come quelle previste dal Decreto, in corso di verifica in sede Ue, che prevede l'obbligo di indicare la provenienza di latte e derivati in etichetta e il divieto di utilizzare polveri e caseinati in sostituzione del latte per la produzione dei formaggi. Il formaggio si fa con il latte e non con sostituti che ingannano i consumatori e danneggiano gli allevatori italiani ai quali il latte alla stalla viene pagato su valori di dieci anni fa in media 0,33 euro al litro mentre sugli scaffali arriva a 1,35 con un ricarico di oltre il 300% dalla stalla allo scaffale. La nuova tecnologia è dunque uno strumento concreto per difendere gli allevatori ed i consumatori dall’acquisto di prodotti scadenti spesso spacciati come italiani, ma anche un supporto tecnologico al progetto della Coldiretti per “Una filiera agricola tutta italiana” che ha l’obiettivo di portare sul mercato prodotti al 100% italiani firmati dagli stessi agricoltori. Stiamo reagendo - ha concluso Marini - a quelli che rappresentano i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l'agricoltura che subisce da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come Italiano, e dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli a causa di uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare. Tra gli obiettivi della Coldiretti ci sono: Rendere obbligatoria l'indicazione in etichetta dell'origine territoriale del latte a lunga conservazione e di quello impiegato per le produzioni casearie. Rendere obbligatoria l'indicazione nell'etichetta dei formaggi, come le mozzarelle e i latticini, delle sostanze diverse dal latte quali le cagliate prelavorate utilizzate come ingredienti nonché la loro origine territoriale. Vietare l'uso di caseine, caseinati e proteine concentrate del latte nella fabbricazione dei formaggi. Intensificare i controlli con il supporto delle nuove tecnologie. Rendere pubblici i dati relativi alle ditte di destinazione delle importazioni di latte dall'estero attraverso internet. Creare le condizioni affinché si utilizzino prodotti locali da parte delle mense scolastiche, degli ospedali e, in generale, della ristorazione collettiva pubblica. Distinguere sugli scaffali della grande distribuzione i prodotti veramente italiani da quelli ottenuti da materie prime importate.

IL MERCATO ITALIANO DEL LATTE IN CIFRE Numero vacche Numero aziende di produzione latte Produzione totale di latte Formaggi tipici a Denominazione d’origine Caseifici e centrali del latte Cooperative Centri di raccolta Occupati totali

1.839.000 43.861 111.054.000 quintali 36 1.516 637 82 178.800

CONSUMI NAZIONALI PROCAPITE DI LATTE E CASEARI (KG) Latte fresco 20 kg Yogurt 8,7 kg Formaggi 24 kg

Latte UHT 26 kg Burro 2,2 kg


NO AGLI OGM

MARINI: PRONTI AL REFERENDUM PER DARE VOCE AGLI AGRICOLTORI Sono certo che le forze dell’ordine faranno rispettare il diritto dei cittadini a mantenere il proprio territorio libero da contaminazioni se si tenterà di seminare organismi geneticamente modificati (Ogm) in assenza della necessaria autorizzazione. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini a Reggio Emilia in occasione della Convention della principale organizzazione degli imprenditori agricoli italiani alla quale ha partecipato anche il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. Se si dovesse rendere necessario ha affermato Sergio Marini - avvieremo referendum e faremo esprimere il voto degli agricoltori, come previsto dalla raccomandazione comunitaria in materia di coesistenza degli Ogm con le altre coltivazioni. Sulla base dei risultati dell' ultima indagine annuale Coldiretti-SWG "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”, il 72 per cento dei cittadini italiani che esprimono una opinione ritiene che i prodotti alimentari contenenti Organismi geneticamente modificati siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. Anche per questo - ha precisato Marini - ci opponiamo alla diffusione delle coltivazioni Ogm in Italia e sosteniamo l'obbligo di indicare in etichetta la loro eventuale presenza nei prodotti importati da altri Paesi per dare l'opportunità di riconoscere i prodotti "Ogm free". Una agricoltura moderna che vuole rispondere alle domande dei consumatori deve fare - ha sottolineato Marini - scelte coerenti con i bisogni di sicurezza alimentare e ambientale nel rispetto del principio della precauzione, per non iniziare a percorrere strade senza ritorno. La scelta di non utilizzare Ogm non è quindi il frutto di un approccio ideologico, ma - ha concluso Marini - riguarda una precisa posizione economica per il futuro di una agricoltura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori. In questo contesto, è fin troppo evidente che il modello produttivo cui appare orientato l'impiego di organismi geneticamente modificati sia il grande nemico della tipicità e della biodiversità e il grande alleato dell'omologazione.

COLDIRETTI LOMBARDIA: RIBADIAMO IL NO AGLI OGM A DIFESA DEL NOSTRO TERRITORIO “Valorizzare il made in Italy agro-alimentare, le produzioni locali, consente anche di proporre la storia, la cultura, la passione, il lavoro, i colori e i sentimenti del mondo agricolo italiano. Un mondo che si ribella all’appiattimento, all’omologazione, alla standardizzazione. Un mondo che fa della bio-diversità (naturale e delle sue produzioni) e dell’unicità del proprio territorio la ricchezza maggiore da mettere a disposizione di tutta la società”. Con queste parole Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia, riprende il tema tornato di attualità legato all’introduzione delle colture OGM. “In questo contesto, è fin troppo evidente – precisa Andena – che il modello produttivo cui appare orientato l'impiego di OGM sia il grande nemico della tipicità e della biodiversità e il grande alleato dell'omologazione. Per questo il NO di Coldiretti agli OGM è una precisa scelta di campo, una precisa posizione economica per il futuro di un’agricoltura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori”. Coldiretti Lombardia ricorda che sulla base dei risultati dell'ultima indagine annuale ColdirettiSwg "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”, il 72% dei cittadini italiani ritiene che i prodotti alimentari contenenti OGM siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. Già nel 2007 Coldiretti Lombardia fu tra le promotrici della Coalizione regionale “liberi da OGM” e grazie a questa iniziativa è riuscita ad ottenere che ben 274 comuni, 2 province e 7 comunità montane abbiano deliberato il proprio territorio come “OGM free”. “Mantenere questo territorio libero dagli OGM – ha concluso Andena – è un diritto sacrosanto della stragrande maggioranza degli agricoltori e dei cittadini e pertanto, se si dovesse rendere necessario, Coldiretti difenderà questo diritto democraticamente con un referendum degli agricoltori, come previsto dalla raccomandazione comunitaria in materia”.


CAF COLDIRETTI: INFORMAZIONI SUL BONUS GAS Il Bonus Gas è una nuova misura sociale che si affianca al Bonus Energia, che permette la compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura di gas nella propria abitazione in determinate condizioni di disagio economico. Questa misura ha valore dal primo gennaio 2009, quindi tutte le domande che saranno presentate al Comune o ai Caf convenzionati entro il 30 aprile 2010 avranno decorrenza sin dall’inizio del 2009. Per avere diritto a questo sostegno occorre dimostrare di essere in condizioni di disagio economico, con riferimento alla sola abitazione di residenza, sia per gli impianti privati che per quelli condominiali. L’indicatore che permette di rilevare se una famiglia è in condizioni di disagio è come sempre il modello Isee. Possono accedere al beneficio le famiglie con un indicatore Isee inferiore a 7.500 euro aumentato fino a 20.000 euro nel caso in cui il nucleo familiare abbia almeno quattro figli a carico. Questi sono gli stessi requisiti economici del Bonus Energia. Il beneficio è riconosciuto dall’impresa distributrice di gas direttamente in bolletta per la durata di dodici mesi, mentre per la sola parte di retroattività verrà erogato un bonifico da parte di Poste Italiane. L’ammontare del bonus varia sia per la zona climatica in cui l’abitazione si trova, sia per la tipologia di utilizzo del gas, sia per la numerosità del nucleo familiare. Comunque gli importi in base a delle tabelle predeterminate variano, per i nuclei fino a quattro componenti, da un minimo di 25 € ad un massimo di 160 € annui, mentre per i nuclei numerosi, da un minimo di 40 € ad un massimo pari a 230 € annui.

COLDIRETTI CREMONA – IMPRESA VERDE, tutti i numeri SEDE PROV.LE - CREMONA Via Ala Ponzone, 8 - Tel. 0372 499811 Fax 0372 499899 UFFICIO ZONA DI CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372 732930 Fax 0372 732940 UFFICIO ZONA DI CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372 732900 Fax 0372 732925 UFF. ZONA DI CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372 732960 Fax: 0372 732970 UFFICIO ZONA DI SORESINA Via Matteotti, 12 - Tel. 0374.342329 Fax 0374 340104

Agricoltura e Ambiente sono in tv W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e ore 20.20 circa, su PrimaRete in replica la domenica, ore 12 circa, su Telecolor.


Il Campagnino di Emanuela Dilda premiato in Camera di Commercio tra le imprese lombarde di successo “Sono felicissima. Dedico questo premio ai miei familiari: senza il loro supporto non avrei raggiunto i risultati che oggi mi vengono riconosciuti. Dedico il premio anche a Coldiretti Cremona, che ringrazio per l’aiuto sempre puntuale e prezioso”. Con queste parole l’imprenditrice Emanuela Dilda ha espresso tutta la soddisfazione provata nel trovare il suo “Campagnino” tra le aziende vincitrici del concorso indetto dal Comitato Punto Nuova Impresa. L’iniziativa (che unisce Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Assolombarda, Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano) è nata con l’intento di valorizzare l’esempio di imprese che si sono distinte per innovazione, presenza femminile, competitività sul mercato, salvaguardia e valorizzazione del territorio. Il concorso sottolinea l’eccellenza raggiunta da aziende che agli inizi della loro attività hanno utilizzato il servizio Punto Nuova Impresa ed ora sono competitive sul mercato. A livello regionale, sono state premiate undici imprese lombarde. Inoltre, ogni Camera di Commercio della Lombardia ha messo a disposizione premi aggiuntivi, consistenti in un pacchetto voucher per l’acquisto di servizi (es. formazione, assistenza personalizzata, consulenza). La cerimonia di premiazione svoltasi martedì in sala Maffei, presso la Camera di Commercio di Cremona, ha reso onore ai vincitori in ambito cremonese. Il riconoscimento è stato consegnato dal Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond e dal Presidente della Camera di Commercio Auricchio. Come spiegato dalla titolare, punto di forza del Campagnino è stata la multifunzionalità: “Continuando con la monocoltura la nostra azienda non avrebbe avuto futuro. Pensando ad un’integrazione del reddito, abbiamo percorso nuove strade – spiega Emanuela Dilda –. In primo luogo, abbiamo scelto di trasformare direttamente i nostri cereali. Grazie all’acquisto del mulino a pietra oggi trasformiamo farro, grano monococco, grano saraceno, mais per polenta, frumento tenero ed otteniamo una serie di farine. Da queste facciamo pasta, pane, torte, biscotti, proposti in agriturismo e nel nostro spaccio”. E’ così iniziata anche l’avventura dell’agriturismo, presto affiancato dalla fattoria didattica, con il centro estivo e i laboratori rivolti ai ragazzi disabili. Quindi la piena, convinta adesione all’esperienza – vincente – del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti a Cremona, Soresina e Crema.

Mercato di Campagna Amica, il calendario: CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. SORESINA. Tutti i lunedì, dalle 8 alle 13, nella piazza davanti al Palazzo Comunale. CREMA. Si sta definendo il calendario 2010. PANDINO. Il primo e il terzo giovedì del mese, in corso Umberto I


www.cremona.coldiretti.it E’ nato il sito di Coldiretti Cremona: aspettiamo ‘visitatori’!!! www.cremona.coldiretti.it. E’ questo l’indirizzo del sito della Federazione Coldiretti Cremona, ufficialmente online da una manciata di giorni. Un nuovo – importante – strumento di informazione e comunicazione, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i ‘naviganti’ attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. I comunicati stampa diffusi dalla Federazione, gli interventi di tutte le aree di Coldiretti, i servizi quotidianamente assicurati dai vari uffici di Impresa Verde (quelli rivolti alle imprese agricole e quelli dedicati ai cittadini), le azioni sindacali e gli appuntamenti sul territorio: l’intero lavoro di Coldiretti Cremona, nei vari rami e nelle tante declinazioni, è dunque contenuto nel sito che promette di diventare un ‘canale’ attento, approfondito, tempestivo nell’informazione. Il tutto con la regia della Direzione, dell’Ufficio Stampa e dell’Ufficio Sistemi Informatici e la collaborazione di tutti gli Uffici di Coldiretti e Impresa Verde. All’interno del sito, il lettore potrà sfogliare le pagine dei giornali di Coldiretti Cremona (il periodico Il Coltivatore Cremonese e il diario settimanale W l’Agricoltura, Coldiretti Cremona Informa), potrà rivedere i principali servizi tv (proposti ogni settimana nell’ambito della trasmissione W l’Agricoltura in onda su Telecolor e PrimaRete), troverà la rassegna stampa locale che documenta i tanti interventi di Coldiretti nel nostro territorio, potrà collegarsi a Il Punto Coldiretti (il primo giornale online rivolto agli imprenditori agricoli, creato dalla Coldiretti a livello nazionale). Il sito nasce su forte impulso della Federazione Regionale Coldiretti Lombardia, che ha chiesto a tutte le Federazioni Provinciali questo ulteriore passo, nell’azione che punta a far conoscere, e condividere, il Progetto di Coldiretti per il Paese, che sta portando alla costruzione di una Filiera agricola tutta italiana. Un progetto, varato dalla prima Organizzazione agricola italiana ed europea, con l’obiettivo di realizzare un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo: una filiera italiana, in grado di trasferire i valori distintivi della nostra agricoltura fino al consumatore. La guida degli agriturismo e degli spacci di vendita diretta del territorio cremonese, il calendario dei Mercati di Campagna Amica, i collegamenti ai siti Campagna Amica e Terranostra nazionali, i percorsi didattici condotti nelle scuole della nostra provincia, l’assistenza gratuita offerta dal Patronato Epaca ai cittadini: anche questo – e molto altro – è raccolto nel sito, che si sta arricchendo e completando di giorno in giorno (alcune pagine sono ancora “in costruzione”). E, dacché è complicato descrivere a parole ciò che invece “va visitato”, non resta che rivolgere un invito a tutti i lettori: Coldiretti Cremona Vi aspetta, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Tesseramento

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it


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