COLDIRETTI AREZZO INFORMA II

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COLDIRETTI AREZZO INFORMA N째 2 IL FILO DIRETTO CON I SOCI IMPRENDITORI


ACQUISTI E VENDITE NELL’AMBITO COMUNITARIO Tutte le informazioni utili alle aziende sulla modalità di fatturazione Si informa che se un’azienda agricola vende i propri prodotti a clienti comunitari, nel caso di clienti privati si applica l’IVA come se fosse un cliente italiano, se invece la ditta che acquista è iscritta nell’elenco del VIES (elenco delle aziende che possono vendere ed acquistare prodotti all’interno della CEE senza l’applicazione dell’IVA) la fattura deve essere emessa senza IVA. L’IVA va calcolata nel paese di destinazione della merce: quindi anche se un azienda agricola italiana acquista da un'altra azienda comunitaria, la fattura che riceverà sarà senza IVA. Stesso discorso vale per i servizi: se un servizio è rilasciato ad un cliente comunitario privato, la ricevuta fiscale è comprensiva di IVA. Se invece il servizio è effettuato verso un’azienda comunitaria, la fattura deve essere fatta senza IVA. L’eccezione a questa regola è il servizio di catering e ristorazione e agriturismi, in questo caso, la fattura emessa nei confronti sia di privati che di aziende comunitarie, deve essere con IVA. Le aziende che vendono, acquistano prodotti o effettuano o ricevono servizi nell’ambito comunitario trimestralmente o mensilmente a seconda dell’importo delle transazioni comunitarie devono presentare telematicamente un modello (INTRA). - Per le aziende che hanno effettuato nell’anno precedente transazioni comunitarie inferiori ad € 50.000 devono presentare il modello INTRA trimestrale, entro il 25 del mese successivo alla fine del trimestre. - Per la aziende che hanno effettuato nell’anno precedente transazioni comunitarie superiori ad € 50.000 devono presentare il modello INTRA mensilmente entro il 25 del mese successivo al mese di competenza. Si ricorda che sono previste pesanti sanzioni per coloro che omettono la presentazione di questi modelli. Si ricorda che tutti gli Uffici Fiscali Coldiretti, sono a disposizione per fornire tutte le informazioni utili a riguardo.


AGEVOLAZIONI PER L’INSEDIAMENTO DEI GIOVANI IN AGRICOLTURA Bando ISMEA, scopri come partecipare al bando

Si comunica l’apertura del bando per il primo insediamento di giovani in agricoltura ISMEA con scadenza il prossimo 10 giugno. La partecipazione al primo insediamento ISMEA è alternativa al primo insediamento Psr e prevede una disponibilità economica di 60 milioni di euro per l’anno 2016. L’intervento è finalizzato all’acquisizione dell’azienda agricola da parte del giovane, operazione che invece non può essere finanziata dal Piano di sviluppo rurale. L’aiuto è riservato ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda abbiano un età superiore compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni (non ancora compiuti). La domanda di partecipazione deve essere presentata in forma telematica sul portale dedicato (http://strumenti.ismea.it), compilata secondo le modalità indicate e completa della documentazione nel bando entro le ore 12.00 del 10 giugno 2016. Si ricorda che tutti gli Uffici CAA Coldiretti, sono a disposizione per fornire tutte le informazione in merito al bando e alla modalità di presentazione delle domande.


MALATTIE PROFESSIONALI Campagna monitoraggio e tutela MALATTIE PROFESSIONALI indennizzabili INAIL Coldiretti Èpaca Arezzo ha attivato un servizio di ambulatori, gratuiti, con medico specializzato, presenti in tutta la provincia, per monitorare e prevenire condizioni patologiche dei Coltivatori Diretti, degli Operai Agricoli e più in generale di tutti i lavoratori. Al fine di valutazioni personalizzate è possibile prenotare una visita Medica gratuita presso gli uffici Èpaca. Gli uffici Èpaca Coldiretti Arezzo, sono a disposizione per assisterla gratuitamente per l’ottenimento delle prestazioni legate a tali patologie, in particolare Malattie Professionali con diritto a indennizzo INAIL, quali problemi alla schiena, problemi al collo, problemi alle spalle, braccia, polso e mani, altre patologie (respiratorie, dermatiti, sordità).


BONUS QUARTO FIGLIO Chi sono i beneficiari

Il bonus per il quarto figlio è riconosciuto ai nuclei familiari con un numero di figli minori, pari o superiore a quattro, già beneficiari, nell’annualità 2015, dell’assegno per i tre figli minori di cui all’art. 65 l.n.448/1998 concesso dai Comuni ed erogato dall’INPS. Il Governo, con il citato DPCM, ha ritenuto opportuno utilizzare, ai fini dell’erogazione del bonus quarto figlio, lo strumento dell’assegno al nucleo familiare con tre figli minori. Il beneficio spetta solo se entro il 31 maggio 2016 risulti già presentata una DSU con quattro minorenni e dalla quale risulti un ISEE non superiore ad euro 8.500 annui. Si ricorda che tutti gli uffici Èpaca Coldiretti Arezzo, sono a disposizione per fornire tutte le informazioni utili a riguardo.

LA CARNE ITALIANA E’ BUONA E FA BENE NO AD ALLARMISMI INFONDATI Grande manifestazione nazionale a tutela dei prodotti italiani di qualità La carne italiana è buona, fa bene, e se scelta con consapevolezza intelligente non è assolutamente cara. Coldiretti è scesa in campo a tutela del prodotto italiano a fianco degli allevatori e contro tutte le dannose e infondate demonizzazioni di un prodotto di eccellenza: migliaia gli allevatori, i consumatori, i cuochi, i nutrizionisti e i gourmet sono scesi in piazza per la Giornata nazionale della Carne italiana proprio contro gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie.


Con un tempismo che è indice di una forte correlazione operativa, Coldiretti Arezzo, con la IV tappa di "Campagna Amica nel piatto va in tour", in collaborazione con l’Associazione cuochi di Arezzo, Ristorante Badia Ficarolo ha lavorato nella stessa direzione, presentando tra l’altro, nel corso della cena a Km zero, un piatto di carne bovina di valorizzazione dei tagli non pregiati, la guancia, secondo lo slogan vincente: “Noi ci mettiamo i prodotti, i ristoratori ci mettono l’arte, per creare una nuova esperienza a tavola”, il tutto per una promozione di una alimentazione corretta, per la piena valorizzazione delle imprese agricole del territorio e per la tutela della carne italiana, toscana, aretina. Tutti insieme, quindi, a livello nazionale e sul territorio, per promuovere la carne italiana e, per quel che riguarda Arezzo, quella del territorio in particolare la Chianina, che, insieme a Limousine e le altre razze autoctone suonano la riscossa della carne. Dalle stalle toscane arriva, infatti, l’88% dei capi, che sono nati ed allevati nella regione leader del Made in Italy agroalimentare. Ciò nonostante, secondo Coldiretti, il fenomeno delle importazioni dall’estero che rappresentano quasi 1/3 dei consumi ha portato, negli ultimi dieci anni, alla chiusura di quasi mille stalle, 90 all’anno con gravissimi effetti sull’economia, sull’occupazione e sulla sicurezza alimentare. “Oggi – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana e Arezzo - proviene dall’estero il 40% della carne bovina consumata in Italia. Gli arrivi da Paesi comunitari e extracomunitari di carne a basso prezzo senza il valore aggiunto di sicurezza e sostenibilità garantiti dall’Italianità provoca la chiusura delle stalle, impoverisce le attività di trasformazione e distribuzione ad esse legate e fa venir meno il presidio ambientale e di legalità di interi territori, mettendo a rischio posti di lavoro in tutta la filiera della carne”. Questa importante battaglia nasce dal fatto che “Quando una stalla, ad Arezzo, in Toscana, chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni - spiega ancora Marcelli: “Coldiretti rivendica l’importanza delle etichette, che obbligatoriamente devono indicare la provenienza della carne fresca per scegliere la filiera italiana della carne che crea occupazione, produce ricchezza e presidia il territorio delle nostre regioni, ma garantisce anche qualità e sicurezza alimentare grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa”. La battaglia per la carne italiana è operativa anche sui territorio e ha visto Arezzo protagonista con l’iniziativa di grande successo e partecipazione tenuta presso uno degli agriturismo accreditati a Campagna Amica. Un momento fondamentale, anche con la presentazione delle ricette a cura dell’AgriChef Enrica Romani, padrona di casa, titolare dell’agriturismo Badia Ficarolo, e dei prodotti forniti per la cucina di altre due imprese aretine, di Antonio Iscaro in zona Civitella e della Fattoria Le Rocche di Capolona di Sara Guadagnoli. “Nel corso della bellissima serata – spiega Mario Rossi, direttore di Coldiretti Arezzo – abbiamo valuto valorizzare al massimo i produttori di Campagna Amica e i prodotti stagionali, ma anche e soprattutto la carne chianina in un taglio non nobile, come la guancia: è infatti possibile risparmiare fino al 50% con l’acquisto di tagli alternativi meno conosciuti e più economici ma anche più adatti alla ricetta che si vuole portare in tavola, senza rinunciare alla qualità italiana”. Su questo punto Coldiretti lancia anche la nuova figura del Tutor della carne, che sarà operativo in tutte le regioni per aiutare a conoscerla, scegliere i pezzi più adatti in cucina, valorizzare le parti low cost e consigliare su dove fare acquisti di qualità direttamente dagli allevatori.


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