COLDIRETTI INFORMA VI

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COLDIRETTI AREZZO INFORMA N° 6 Il filo diretto con i soci imprenditori


DAL 2016 NIENTE IRAP IN AGRICOLTURA Esenzione valida solo per le attività agricole Grazie alle battaglie portate avanti da Coldiretti per l’anno 2016, le attività agricole non pagheranno l’IRAP. Di cosa si tratta? L’IRAP è una tassa con l’aliquota dell’1,9% che si calcola sulla differenza tra le fatture di vendita e le fatture di acquisto senza tenere conto se sono beni strumentali o ricavi e costi riferiti all’anno in corso, normalmente tra i costi non è detraibile il costo dei dipendenti. Dal 2016 questa tassa è abolita, infatti, in sede di dichiarazione dei redditi, pagheremo solo il saldo ma non l’acconto per il 2016. Questa esenzione opera solo per le attività agricole, quindi chi possiede un agriturismo o attività connesse continuerà a pagare l’IRAP. Gli uffici CAF Coldiretti Arezzo sono a disposizione per fornire tutte le informazioni utili, contatta il punto più vicino a te! _______________________

AL VIA IL “PACCHETTO GIOVANI” 2016 PSR 2014-2020 Rivolto ai giovani fra 18 e 40 anni, scadenza delle domande il 31 ottobre 2016 Il giorno 13 luglio è stato approvato il nuovo bando “Pacchetto giovani” 2016 Regione Toscana, misura finalizzata a sostenere i giovani che si insediano in un’azienda agricola come imprenditori agricoli professionali. Le domande potranno essere presentate fino al 31 ottobre 2016. I beneficiari possono essere giovani di età compresa fra 18 e 40 anni che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda. I giovani devono essere insediati nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di aiuto. Sono previsti sia insediamenti individuali come impresa singola che plurimi come società e/o cooperative. Il “Pacchetto Giovani prevede incentivi ai giovani agricoltori sotto 41 anni non compiuti, che presentano un piano di investimenti di almeno 50.000,00 € della durata massima di mesi 30 mesi e che si impegnano a proseguire l’attività come imprenditore agricolo a titolo principale per almeno 5 anni dopo il collaudo. Le agevolazioni prevedono una contribuzione in conto capitale del 50-60% sugli investimenti previsti fino ad un massimo di 100.000,00 € e un premio di 30-40.000 € per beneficiario. L’ufficio PSR del CAA Coldiretti Arezzo è a disposizione per fornire tutte le informazioni utili, contatta il punto più vicino a te! _______________________


DISOCCUPAZIONE: COME FUNZIONA IL NUOVO SUSSIDIO NAPSI Spetta anche con redditi di lavoro bassi Naspi, Asdi e Dis Coll spettano anche ai cittadini che svolgono un’attività lavorativa dalla quale ricavino redditi tali da non perdere lo status di disoccupato. Lo stato di disoccupazione e le conseguenti indennità economiche, sono compatibili con rapporti di lavoro subordinato o autonomo, pur che il lavoratore ottenga da tali impieghi, redditi che complessivamente specifici limiti in ordine 8mila per i dipendenti e 4.800 per gli autonomi. Gli uffici Èpaca Coldiretti Arezzo sono a disposizione per fornire tutte le informazioni utili, contatta il punto più vicino a te! _______________________

SCOPPIA LA GUERRA DEL GRANO. AGRICOLTORI ARETINI A ROMA PER IL SIT-IN COLDIRETTI Speculazione su grano rovina 300 mila aziende agricole e 2 milioni di ettari, rischio abbandono dei campi. Blitz di migliaia agricoltori nella Capitale da tutte le regioni per difendere il grano italiano che sta affrontando una crisi senza precedenti con quotazioni più basse di 30 anni fa che rischiano di fare strage delle centinaia di migliaia di aziende agricole impegnate nella coltivazione più estesa sul territorio nazionale. Una nutrita delegazione d’imprenditori agricoli aretini a Roma per combattere una situazione insostenibile provocata dall’aumento delle importazioni soprattutto da Paesi extracomunitari mentre i raccolti nazionali vengono lasciati nei magazzini per effetto di manovre speculative che provocano la desertificazione di milioni di ettari di terreno, e mettono a rischio il futuro della filiera dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy nel mondo come la pasta e il pane.


“L'Italia – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli - nel 2015 ha importato circa 4,3 milioni di tonnellate di frumento tenero, che coprono circa la metà del fabbisogno essenzialmente per la produzione di pane e biscotti, mentre sono 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero, le quali rappresentano circa il 40 per cento del fabbisogno per la pasta. Sono più che quadruplicati gli arrivi di grano tenero dall’Ucraina (+315%) che è diventato nel 2016 il terzo fornitore di grano tenero per la produzione di pane mentre per il grano duro da pasta il primato spetta al Canada che ha aumentato del 4% le spedizioni e tutto questo grano che si riversa in Italia non è sottoposto agli stessi controlli sanitari del grano italiano e spesso viaggia per mesi e mesi. Il prezzo pagato per 1 kg di pane equivale a quello di 15 kg di grano e non è pensabile pagare 5 kg di grano per 1 caffè”. “Con questi prezzi gli agricoltori non possono più seminare, le quotazioni dei prodotti agricoli – insiste Marcelli - dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie speculative che trovano nel Chicago Board of Trade il punto di riferimento del commercio mondiale delle materie prime agricole su cui chiunque può investire anche con contratti derivati. In pericolo non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy”. “Per questo i coltivatori aretini sono in grande difficoltà, e hanno partecipato questa mattina in massa alla mobilitazione a Roma alla quale quindi Arezzo ha dato un importante contributo: sono in crisi soprattutto per il prezzo – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi - oggi il grano duro per la pasta viene pagato anche 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane è sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro del granaio Italia e nel nostro territorio. Un’inaccettabile remunerazione del prodotto locale che è collegata all’import non stop di grano dall’estero che continua ad orologeria ad invadere quotidianamente i porti con grano di pessima qualità e senza controlli sulla salubrità del prodotti”. “La campagna 2016 si sta rilevando durissima, con prezzi insostenibili al di sotto dei costi di produzione sostenuti dagli agricoltori che mettono a rischio il futuro del granaio Valdichiana – aggiunge Rossi – dove i prezzi pagati oggi sono inferiori a quelli di 30 anni fa e dove dal campo alla tavola il prezzo aumenta del 1.400 % per il pane e del 500% per la pasta. Valorizziamo la distintività delle vere produzioni italiane e locali e chiediamo risposte immediate per i nostri produttori e vogliamo fare chiarezza ai consumatori: serve l’etichettatura obbligatoria dell’origine del grano per la pasta, il pane e tutti i prodotti da forno e il blocco delle importazioni a dazio zero e controlli sul 100% del grano importato”.


5° FESTA GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI AREZZO Arriva Agry Young 2016, giovedì 4 agosto, Piazza Grande Arezzo


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