MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA, MILLEPERTICHE, PASSARELLA, SANTA MARIA DI PIAVE, CAPOSILE
ANNO 5 - N. 4 DICEMBRE 2012 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - E-mail: donsaveriomusile@libero.it
QUEL GIORNO CHIAMATO NATALE “Ma la notte non sarà sola. A tenerla per mano questa notte... questa notte che viene... saranno tutti questi cuori che battono”. Regalandovi il racconto e i disegni di Andrea Zelio, auguriamo Buon Natale a tutti i lettori di Emmaus, sicuri che uniti dalla fede possiamo trovare o ritrovare speranza e fiducia. La Redazione
“Arriviamo alla sera di queste giornate così corte che
sembra nemmeno di stringerle dentro il cuore. Lui non può più vedere io sì. Io vedo ed è grazie a questo che posso fare il mio lavoro. Un tempo anche lui poteva vedere e fare il suo lavoro. Ora è così, è così che vanno le cose, non sempre come vogliamo o come ci auspichiamo che vadano. Lui ne ha salvate di vite, chissà se è felice per questo, ora tocca a me, il mio compito è più semplice, in fin dei conti io devo solo salvare la sua, un’unica. Adesso è giunta l’ora, mi devo preparare, gli orari sono scritti dentro di me. Indosserò il mio collare, la maniglia con i dischi-mostrine, dove campeggia su fondo bianco la croce rossa. Ci sono regole molto precise da rispettare, la divisa lo impone: mantenere il passo cadenzato, non dare strattoni, non cambiare direzione in modo improvviso, fermarsi quando si deve, e non fermarsi quando non si deve, non contestare gli ordini. Lui ne ha viste di cose, e se ne ha viste, ora sono io a raccontare, a dire, chissà se mi può sentire, se mi può capire. Lui partì giovane, per passione, per la voglia che a volte ci nasce dentro e che non sappiamo riconoscere, quella voglia così estranea a una vita utilitaristica, quella voglia di rendere il mondo migliore. È così che vanno le cose. È così che lui si trovò a operare in un reparto speciale, un reparto che aveva un solo unico compito: individuare e rendere innocue le mine anti-uomo. È così che cominciò a essere inviato in luoghi lontani, lontano da casa, lontano dalle proprie stagioni, ma, non mai troppo lontano dalla cosa che forse amava di più: la vita.