Emmaus giugno 2015

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MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA, MILLEPERTICHE, PASSARELLA, SANTA MARIA DI PIAVE, CAPOSILE, CROCE

ANNO 8 - N. 2 - GIUGNO 2015 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - donsaveriomusiledipiave@gmail.com - www.collaborazionemusile.it

esseri umani "Quando leggo in questi giorni alcuni commenti sulla “emergenza migranti” mi vengono i brividi: non mi interessano (se esistono) posizioni di destra o di sinistra, il “bisognerebbe fare…” questo o quello. Ci troviamo, io come tutti i cittadini della “civilissima Europa”, di fronte a una situazione chiara: c’è una massa enorme di persone povere, disperate (oh certo tra loro ci sarà anche qualche delinquente! Ma tra noi non ce ne sono?) che scappa dalla guerra e dalla povertà, dai regimi che riducono i popoli alla fame. E’ così difficile capire che sono queste le spinte principali alla migrazione di parti di popolazioni di Paesi diversi? Possiamo darci spiegazioni, ciascuno la sua, del perché questo succeda. Ma alla fine un solo fatto è certo, una sola verità è inconfutabile: ci troviamo di fronte a centinaia di migliaia di persone disperate che chiedono aiuto. E bisogna fare una scelta, da esseri umani di fronte ad altri esseri umani. Qual è la risposta più “umana”? Ce lo ha insegnato qualcuno dal nome sconosciuto, forse un migrante, che ha esposto un cartello di protesta alla frontiera (a proposito, non erano state abolite in Europa?) di Ventimiglia “Noi vogliamo solo passare per raggiungere un posto dove ci sia umanità". Al posto loro credo e spero che noi avremmo fatto la stessa richiesta, e avremmo sperato di incontrare tanti disposti ad aiutarci nella ricerca di una vita più ricca di umanità, magari preparandoci “il mangiare per il viaggio”, come si è sempre usato da noi, tra le persone per bene."

“Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercano rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità. Incoraggio l’opera di quanti portano loro un aiuto e auspico che la comunità internazionale agisca in maniera concorde ed efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate. Invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita”. Papa Francesco dice "chiediamo perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta ai rifugiati". Il problema è che i rifugiati sono un quarto di quelli che arrivano, e noi non abbiamo bisogno di essere perdonati! Quanti rifugiati ci sono in Vaticano? “Sono curioso di vedere se a Torino il Papa incontrerà qualche sfrattato torinese”.

Matteo Salvini è dunque tecnicamente “imperdonabile” perché senza peccato. Lo apprendiamo da lui medesimo. “Noi non abbiamo bisogno di essere perdonati” ha detto commentando le parole del Papa che oggi ha parlato di immigrati, di porte che vengono loro chiuse in faccia, e della necessità di perdonare chi oppone loro rifiuti. Il senzaperdono Salvini oppone al Pontefice due frasi da lumbard gagliardo, tagliate nelle pietra verde Po che a Radio Padania fa tanta audience: “Quanti rifugiati ha il Vaticano”? E ancora: “Sono curioso di vedere se a Torino il Papa incontrerà qualche sfrattato torinese”. Roba forte. Analizzando le due risposte, un matematico direbbe che Salvini dispone di una logica binaria, quella che governa i microchip e va avanti per sequenze di 0/1. Ovvero azione/reazione. L’imperdonabile argomenta attraverso il meccanismo dei riflessi pavloviani, studiati da sempre su criceti e animali da laboratorio. Del tutto secondario se il riflesso, ovvero quel che dice (e regala al resto del mondo), sia vagamente collegato all’azione. Se cioè le parole del Papa abbiano una attinenza logica con quel che dichiara ai microfoni di turno. Uscendo dalla sua logica binaria e un po’ claustrofobica, vorremmo dunque obiettare al senzapeccato due cose. La prima è che questo Papa ha invitato da tempo la Chiesa ad aprire ogni struttura, vuota o non pienamente utilizzata, per accogliere profughi e dare loro un tetto. Ed è stato fatto, anche (non solo) in Vaticano. Dunque la risposta è: sì il Vaticano accoglie rifugiati. Molti. Questo giornale ne ha parlato diverse volte. La seconda è che di profughi, rifugiati, (e diremmo anche malati, indifesi, poveri, insomma ultimi della Terra) Francesco ne incontra migliaia al giorno, diremmo “per mestiere”. Se dovesse mancarne qualcuno a Torino, per eccesso di zelo delle autorità locali, avrà modo di rifarsi. Famiglia Cristiana L'8 Dicembre 2015 inizierà il Giubileo Straordinario della Misericordia. Saremo chiamati a confrontarci e a compiere gesti concreti seguendo le sette opere di misericordia corporali e spirituali. Una di queste ci ricorda: "alloggiare i pellegrini - accogliere gli stranieri". Come possiamo vivere da cristiani questi consigli evangelici? Come passare dal buonismo o dai giudizi superficiali e autoreferenziali a delle scelte propriamente e solamente umane? Conclude il cantante Marco Mengoni: "Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani". don Saverio


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