“…mentre discorrevano Gesù si avvicinò” PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI
MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA, MILLEPERTICHE, PASSARELLA, SANTA MARIA DI PIAVE, CAPOSILE
ANNO ANNO N 4 - N. N 1 MARZO MARZ MA RZO 2010 - Piazza Piaazz z a Libertà, Libe bert r à, 2 - 30024 300024 MUSILE MUS M USIL ILEE DI D PIAVE PIA IAVE V - Tel. e Fax 0421.523088 - E-mail: E emmaus.musile@gmail.com emmaus.musi sille@g @gma mail.com om
Cari amici, ecco un nuovo numero di Emmaus tutto da leggere e sfogliare, pieno di articoli davvero interessanti. Emmaus arriva nei giorni più importanti dell’anno per noi cristiani: i giorni in cui ritroviamo il nostro centro, il nostro scopo di sperare e di credere in una Croce che si fa amore puro, amore donato fino alla fine. Vuole essere il nostro augurio di Pasqua. Quando sono arrivato a Musile, andando a trovare alcune famiglie in via Rossini, nel tornare indietro verso via Marconi, un amico mi ha fatto notare qualcosa di davvero particolare: nelle fioriere davanti al distributore di benzina, un giovane (?) aveva scritto con uno spray rosso alcune lettere: una per fioriera: A - G - A - P - E. Quella scritta mi è rimasta dentro, mi ha fatto riflettere: di solito siamo abituati a vedere dappertutto scritte che sono veri e propri atti vandalici, sgorbi che rovinano fabbricati e paesaggio, con simboli scontati, volgari, parolacce, disegni più o meno artistici o dichiarazioni “d’amore” del genere: “Marco ama Giulia”, “Ti amo per sempre”, “Non posso stare senza di te”…! Quella scritta non mi ha lasciato tranquillo e ho cominciato a farmi alcune domande: Chi è l’autore? Per quale motivo l’ha scritta? Dove ha trovato “l’ispirazione”? Quando l’ha scritta? Vi dico la verità: la persona che ha scritto AGAPE mi è già simpatica senza neanche averla vista e conoscerla, è una persona certamente particolare… quanto vorrei sapere chi è! Ma forse è bello che resti un segreto. Sapete perché?
AGAPE è la parola greca che San Paolo utilizza nell’Inno all’Amore (1 Corinti 13). E’ una parola particolarissima, poco usata nel vocabolario greco del tempo, per tradurre “Amore-Carità, Amore-Dono”. Ha una certa assonanza con il termine ebraico “ahabà”. Agape è amore libero e gratuito, che non vuole nulla in cambio, che supera ogni egoismo ma è cura dell’altro e per l’altro. Nell’articolo dei coniugi Gillini-Zattoni a p. 10 c’è un bellissimo commento proprio per questo termine greco. Ci sono libri e commentari difficilissimi di teologia per parlare di questo termine. Lascio a voi la ricerca e l’approfondimento. Il mio augurio di Pasqua lo rivolgo a tutti voi amici delle sei parrocchie della collaborazione di Musile, perché possiamo insieme sperimentare, anche attraverso i riti della Settimana Santa, guardando a Gesù morto e risorto, un amore incredibilmente grande, un amore che sconfigge anche la barriera della morte e che ridona vita vera. Paolo scrive: “Ora rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità (agape). Ma la più grande di tutte è la carità (agape)”. Concludo con un breve brano di Papa Benedetto XVI tratto dalla sua prima enciclica “Deus Caritas Est”: “Il cristiano sa quanto è tempo di parlare di Dio e quando è giusto tacere di Lui e lasciar parlare solamente l’amore. Egli sa che Dio è amore e si rende presente proprio nei momenti in cui nient’altro viene fatto fuorchè amare…la miglior difesa di Dio e dell’uomo consiste proprio nell’amore.” (n. 31).
don Saverio P.S.: All’amico sconosciuto che ha scritto con lo spray AGAPE auguro con tutto il cuore di poter percepire nella sua vita quell’Amore esaltante, grandissimo, immenso che è puro dono di sé. E che quella scritta sia incisa profondamente nei nostri cuori.
Auguri di Buona Pasqua