Barbarella - Jean-Claude Forest

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Barbarella - Edizione Integrale Soggetto, Sceneggiatura e Disegni: Jean-Claude Forest Con omaggi di: Guido Crepax Milo Manara Traduzione: Marco Bertoli

COMICON Edizioni via Chiaia, 41 - 80121 Napoli tel/fax: 0814238127 e-mail: edizioni@comicon.it Collana: I Fondamentali Direzione editoriale: Raffaele De Fazio In collaborazione con: Glauco Guardigli, Lorenzo Raggioli, Emanuele Soffitto Testi di: Nicolas Winding Refn, Paolo Interdonato, Raffaele De Fazio Impaginazione e lettering: Walter Dipino / Doppiavù Studio Cover design: Roberto Policastro / Doppiavù Studio Supervisione generale: Claudio Curcio Consulenza editoriale: Gisèle de Haan Redazione: Noemi Barricelli, alino, Valentina Langella, Alessandro Spinosa Amministrazione: Antonella Cavaliere Published under License from Humanoids © 2016 Humanoids Inc. - Los Angeles All rights reserved Per gli omaggi: © 2016 Milo Manara © 2016 Guido Crepax, courtesy Archivio Crepax per l’edizione italiana © 2016: COMICON Edizioni Questo libro è stato stampato nel mese di ottobre 2016 da Grafica Metelliana - Mercato San Severino (SA) ISBN: 9788898049462 [ed. regolare] ISBN: 9788898049530 [ed. limitata - Variant cover di Milo Manara] Per consultare il catalogo completo di COMICON Edizioni: edizioni.comicon.it


Jean-Claude Forest

Edizione Integrale


PREMESSA Dall’edizione francese Les Humanoïdes Associés, settembre 2014.

Ciò che mi attrae di Barbarella è il suo essere fetish allo stato puro. Concepita da fantasie sessuali, è al tempo stesso un prodotto di grande intelligenza e umorismo. Pur non essendo la causa scatenante delle avventure che vive, lei ne è sempre la soluzione. Risolve tutti i problemi, e porta pace e giustizia in nome dell’amore, a differenza di ciò che farebbe un tipico protagonista di sesso maschile. Molto spesso, per le figure di fantasia maschili, è l’atto violento che assume un ruolo dominante, nel caso di Barbarella, l’arma prediletta è il gesto d’amore. Un altro elemento che mi attira di lei è il suo essere rappresentante della controcultura. Lei è l’anti eroina femminile definitiva, capace di andare incontro a ogni generazione. Quello è il suo punto di forza. Il personaggio di Barbarella può rinascere più e più volte perché è in grado di riflettere il tempo in cui vive il suo pubblico, di rivolgersi alla parte più nascosta del lettore. È ciò che la rende unica. Chi ha vissuto negli anni ‘60 si è relazionato al personaggio in modo sicuramente diverso rispetto a chi ha vissuto gli anni ‘70 o ‘80, e così sarà anche nei decenni successivi. Probabilmente, ciò che in assoluto mi piace di più di Barbarella è che mi permette di immaginare che tipo di donna potrei essere io. Possiede delle qualità nelle quali mi identifico. È vulnerabile e allo stesso tempo molto forte. E usa la seduzione come una potente arma.

Nicolas Winding Refn



grazie ai suoi tre satelliti, barbarella ha riconosciuto lythion, un pianeta piuttosto accogliente, secondo le mappe galattiche. al di sotto dell’astronave un continente s’innalza e la viaggiatrice dapprima non distingue altro che un deserto vulcanico. poi, d’un tratto, sul fondo di un cratere appare…

…cristallia, la grande serra.

da molti giorni il suo razzo rasenta mondi senz’aria, senza vita… infine, la sua stanchezza fa sfumare i lineamenti dell’uomo che l’ha fatta soffrire… è pronta per conoscere sembianze nuove…

quali disavventure, quali delusioni hanno portato la giovane a vagare, sola, in un sistema solare tanto remoto dal nostro?…

un forte vento ostacola l’atterraggio; il razzo non risponde più ai comandi… barbarella, esausta, sente i nervi che la tradiscono…

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senza più controllo, l’apparecchio sfonda una vetrata.

sono caduta in una serra di rose… ma che cosa succede? è questo vento gelido a scuoterle così?

allarme! incidente alla serra otto… entra vento dalla vetrata rotta… le rose appassiscono già…

barbarella è illesa per miracolo… presto, fuori di qui… il razzo può incendiarsi…

non sappiamo, padrone!

com’è successo?

non serve cercare: sono stati gli orhomr!

isolate la serra e apprestate l’organo di cristallo!

knautia! sento delle grida. bisogna riaprire le porte di questa serra!

queste piante agonizzanti mi faranno a pezzi. una morte davvero troppo poetica! aprite! aiuto!

no! non sono gli orhomr! è un’astronave! mia sorella knautia e io l’abbiamo vista precipitare… forse il pilota è ancora vivo!

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sono dianthus, e questa è knautia, mia sorella… siete presso gli adonidi, che abitano la grande serra cristallia…

l’avete scampata bella, terrestre. sono ferite leggere…

gli adonidi! famosi orticoltori… i fiori di cristallia sono conosciuti perfino sulla terra! sembra di essere ai tropici… da dove vi vengono calore e umidità?

grazie di avermi salvata… come ti chiami? a che popolo appartieni?

dalle acque calde di un fiume sotterraneo!

venite a vedere la nostra città…!

sembra davvero un’oasi di sogno, anche dimenticando il deserto che la circonda!

qui è sempre primavera! … acque che hanno anche la proprietà di favorire innesti e mutazioni vegetali… così possiamo creare fiori quali non si trovano da nessun’altra parte! i mercanti che arrivano su lythion li pagano molto bene!

lo dici con tristezza… perché, non è un paradiso?

senz’altro! ma molti adonidi ne provano rimorso…

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come mai?

intorno al nostro, barbarella, ci sono altri crateri, dove vivono degli uomini… o meglio, dove vi muoiono, per colpa nostra… un tempo, sorgenti calde permettevano loro di avere un clima temperato… ma gli adonidi hanno messo fine a quel vantaggio quando hanno deviato il fiume sotterraneo… e oggi il popolo orhomr muore…

è bello, dianthus… per te, coltivare buoni sentimenti è meglio che coltivare orchidee… in effetti, i buoni sentimenti sono un fiore raro nella galassia…

ma alcuni di noi vogliono riparare all’ingiustizia commessa dai nostri padri… e costringere i padroni di cristallia a riconoscere il diritto alla vita degli orhomr.

ah! come, come farti capire quanto mi sei simpatico?

oddio! e adesso? mi sono proprio comportata così male?

gli orhomr ci attaccano!

eccoli… che spavento! ci gettano quei massi enormi senza nemmeno doverli toccare… basta la forza del pensiero!

sì, la forza della rabbia… io capisco il loro odio…

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ma rischiano di distruggere cristallia! come si difendono, gli adonidi?

infelici! molti di loro resteranno sul campo.

seguitemi, ve lo mostrerò!

quest’organo di cristallo diffonde armonie paralizzanti… l’attacco degli orhomr è un’azione suicida!

dianthus, voglio aiutare il tuo popolo e quello del deserto a riconciliarsi… che cosa posso fare?

si ritirano, ma torneranno. tornano sempre… nulla li scoraggia!

è pericoloso, ma se proprio lo volete… venite

questa situazione è insostenibile. ho contatti clandestini con alcuni orhomr moderati, ma purtroppo sono sorvegliato e non posso mettere in atto il mio piano!

questa bestiola è veramente orribile, e solo l’idea di dovermi sedere sulla sua groppa sudicia e dura è, in una parola, ripugnante… ma non c’è che la striula che resista ai gelidi venti del deserto!

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La città degli Orhomr! abitano dentro torri di fango secco che sorgono dove un tempo erano i soffioni di vapore…

dianthus ha un amico fra gli orhomr, ahan! devo consegnargli un pacchetto e un messaggio… ma come lo troverò?

ahan! chi di voi è ahan? ho un messaggio per lui! oh, non mi capiscono… dove mi trascinano?

questi bruti mi hanno mezzo spogliata… mi credono un’adonide! che cosa mi faranno?

oh! mi faccio dei problemi inutili!

perché mi hanno buttata su queste pietre acuminate?

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barbarella è in trappola! gli orhomr si portano alla fronte le dita corrose dal gelo…



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