Aliens

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e pi de m ia


testi

mark verheiden

disegni

mark A. Nelson

colore

dark horse digital

illustrazione di copertina

MARK A. Nelson


Vogliamo parlare dell’altra notte?

E perché? che differenza vuole che faccia?

Proviamo.

Tutto cominciò quando la mia amica Carly trovò un vecchio disco che parlava dei campeggi… sa, un disco vero, sulla terra proprio com’era. Il disco raccontava di fuochi da campo e canzoni cantate in coro.

Prendemmo in “prestito” un cingolato e ci dirigemmo verso uno dei gruppi elettrogeni. Sto gelando! Chi l’ha avuta questa idea?

Non potevamo accendere un fuoco, così collegammo il riscaldamento del cingolato a uno dei cavi di alimentazione e ci stringemmo per scaldarci.

Tu, capo supremo!

Ricordo di aver pensato quanto mi piaceva starmene lì, lontano dalla colonia e dalle macchine... con le mie amiche.

Che altro facevano nel disco, Carly?

Si scaldavano le razioni sul fuoco... sembra stupido a pensarci. E a volte… A volte si raccontavano storie. Storie di paura.

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Oddio, come odio i vampiri!

Cominciò Carly. Una storia di vampiri, streghe e mostri. Sapevo che veniva dritta dalla biblioteca dei dischi, ma non importava. Con in sottofondo il rumore del vento e della pioggia e il ronzio del riscaldamento faceva paura quanto un film. …E poi… le succhiò il sangue fino all’ultima goccia!!!

Tocca a te, Billie. Qual è la cosa più spaventosa che hai visto in vita tua?

A quel punto, il riscaldamento smise di funzionare. Forse un cortocircuito. Si fece freddo e io presi a tremare.

No. Voglio andarmene! L’idea è stata tua, Billie. Non fartela sotto, adesso!

Sapevo che non saremmo andate via finché non avessi raccontato la storia.

Una strega? Non dire cretinate!

Ne sai di molto più spaventose! Racconta!

Vabbe’, so una storia su una strega che fa veramente paura…

D-dai, andiamocene…

Racconta!

spiegati! Cominciavano a farmi incavolare, mi davano il tormento mentre io volevo solo andare a casa. Decisi di raccontare la storia più spaventosa che sapevo.

Ci sono queste… creature… che vivono nello spazio. nella vita non hanno altro scopo che nutrirsi… e odiare.

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Ssst!


Non mi sento tanto bene…

Al posto del sangue hanno un acido e la pelle è una corazza dura come acciaio. Non ti accorgi di loro se non quando ti sono già addosso. A quel punto vedi solo denti, che brillano come scintille quando il morso si chiude. Forse vengono da un altro mondo o magari esistono solo nelle profondità infernali dello spazio e si nutrono di tutto ciò che trovano. Non ha importanza.

Ma la fine, non è la morte.

Niente ha importanza, tranne i denti che si serrano su ossa e cervello e strappano, tranciano, fanno in pezzi…

I resti li usano per riprodursi, penetrano i tessuti, si diffondono come un cancro finché il parassita non si è riprodotto, finché l’odio non cresce ancora, e ancora e… Oddio, no!

Mag! Cos’hai? Qualcosa sta…

Non mi sento…

No, di nuovo no!

Se ti senti meglio, posso allentare le cinghie.

Penso sia stato allora che mi trovò che urlavo in corridoio. Billie! Svegliati! È solo un sogno!

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Faccia come vuole. continuerò a sognare comunque.


non si può smettere di sognare. Siamo circondati, amico!

Drake e Vasquez sono bloccati alla stazione del generatore, Wilks!

Piantatela! Restiamo uniti e ne usciremo.

Io e una retro-

Frost andiamo avanti, Quinn… voglio copertura tosta. Gli altri,tranquilli in guardia. Dobbiamo aggirarle, queste madri. aggirare le madri.

Jasper!

Crepa!

tesoro, il soldato semplice ti porterà…

Non lasciarmi.

se ne usciamo, Wilks, ricordami di offrirti da bere.

Andrà tutto bene, tornerò. d’accordo… al tre. Uno, due… Quando ne usciamo, mi offri tutta la distilleria.

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Treee! Frost! Vasquez… Drake! Sono tutti morti! qualcosa da dentro li ha…

Ellis! Quinn! Dammi la posizione! Qui c’è qualcosa di strano, cazzo…

Frost?

Wilks, aiuto… non lasciarmi…

No… no…

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Wilks, a rapporto!

Dammi tregua, Perkins. Ho ancora 24 ore di servizio consegne.

Ti piacerebbe, amico. Almeno quanto piacerebbe a me sbatterti a fare un altro turno. Solo che gli amici ai piani alti hanno altri progetti.

Era ora! Qui, con lui, non sono al sicuro!

Io non ho amici ai piani alti!

Guarda il contenuto del disco e fai rapporto al colonnello Stephens alle 08.00. Cavoli, potresti almeno provare a somigliare a un soldato.

è malato… non sai cosa si porta dentro!

Ci provo, se ci provi tu.

Sembra che tu non abbia amici, punto.

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Sapevo che c’era sotto qualcosa dal momento in cui Perkins aveva aperto la porta della cella. Lo sapevo da un pezzo… nessuno si mette nei guai per niente. c’era chi ci teneva molto ad avermi.


Li chiamano ancora guardacosta, anche se la costa che sorvegliano si trova a 5-600 chilometri dalla Terra.

Era più vantaggioso, economicamente, abbandonare una nave che riequipaggiarla e rifornirla di carburante, soprattutto col nucleare di una volta. Molte industrie si limitarono a mandarle alla deriva in orbite decadute, in attesa che la gravità e le vampate atmosferiche risolvessero il problema.

La cosa andò avanti finché una delle navi a combustione non si schiantò nei pressi di una piantagione di caffè alle Hawaii. Le radiazioni sterminarono la popolazione locale e resero quasi impossibile bersi un buon ‘Kona’.

Perciò adesso il guardacosta individua le navi alla deriva e le fa esplodere prima che precipitino nell’atmosfera. Vigila sulla sicurezza del pianeta e tiene impegnati i guardacoste tra una partita di poker e l’altra.

Sonda in avvicinamento.

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Visto, Lyle? La porta è sventrata. Come se avessero provato a farla saltare da dentro.

è una follia. È il portellone del bacino di carenaggio. Se lo apri mentre sei in orbita, ciao ciao atmosfera.

Anche la cabina di pilotaggio è andata. 3… 2… 1… kabuum.

Bel colpo. Portala all’interno.

Oddio…

Stupido bastardo, non aveva nemmeno addosso la tuta pressurizzata… un suicidio…

Presto, qui comincia a scaldarsi.

Cos’è, sangue? Mi sa che è sangue, amico! Non è la prima volta che vedo una cosa simile… un caso di superclaustrofobia… un tipo perde la testa e porta tutti con lui.

Ho finalmente capito che nave è. Tipo standard 5, motori nucleari, trasmittente vecchio stile... ha viaggiato parecchio. Un vero catorcio. Non c’è da stupirsi che se ne siano sbarazzati.

Aspetta un attimo. Vedo qualcosa sul sensore di movimento.

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