La figlia di Bosco Tetro

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CAPITOLO UNO


La guerra elfica contro l’uomo volge al termine. Tirol di Bosco Tetro ha cavalcato a lungo per sollecitare l’aiuto di un clan rivale, solo per scoprire di essere arrivato tardi.

L’esercito dell’uomo ha lasciato il segno. Gli elfi sono stati massacrati, in molti ridotti a mucchi d’ossa, bruciati dal fiato di drago, le loro spade di metallo molle ridotte a scorie.

Nel corso del suo viaggio, Tirol ha assisistito molte volte a simili spettacoli. L’odore, il gracchiare degli uccelli saprofaghi, il fremere degli insetti venuti a nutrirsi dei morti. Tirol conosce queste cose fin troppo bene.

Davanti a lui, qualcosa si muove.

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Un sopravvissuto!

Sei giunto infine, dovevo saperlo che un membro del clan di Bosco Tetro sarebbe venuto ad assistere gongolante allo spettacolo della nostra sconfitta! Smonta e combatti, sbarazzati anche dell’ultimo rimasto!

Sempre il solito, il vecchio cugino Lon... pieno di fuoco, pieno di stronzate. Non ti stanchi mai?


Credi davvero che ne sia contento? Ho implorato il clan del fuoco di entrare a far parte dell’alleanza e avete rifiutato, ora vedi cosa ha fatto l’esercito dell’uomo.

La spada cade a terra. Tra la polvere e il fetore di morte

portato a ogni folata di vento, viene messa da parte una faida durata svariati secoli e i due elfi parlano come fratelli. Sono barbari, Tirol, selvaggi oltre ogni dire. In numero incalcolabile. e i draghi...!

Posa la spada, cugino, e parlami da amico.

Calano in picchiata col loro respiro di fuoco che incenerisce sia uomini che elfi. Ma noi siamo così pochi, mentre ci sono sempre altri uomini a rimpiazzare i caduti.

E i tuoi figli? E gli altri membri del clan? Ho sentito voci di... ...radice mortale! Prima della battaglia, gli uomini ci hanno sorvolati spargendola dall’alto... all’inizio non ci abbiamo fatto caso, ma quando abbiamo visto il loro esercito... alcuni, be’, hanno mangiato la radice o l’hanno data ai loro bambini.

Che importa? Forse è un atto di compassione.

Andiamo, cugino. Questo posto puzza.

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Quanti clan conta questa tua alleanza?

Cavalcano diretti a nordest, al castello di Bosco Tetro, dimora di Tirol e ultimo baluardo degli elfi.

L’alleanza... non è mai nata. I clan hanno preferito restare dov’erano e difendere il proprio territorio.

Sono stati sconfitti uno dopo l’altro dall’esercito riunito degli uomini.

Qui intraprenderanno l’ultima battaglia con l’uomo.

A Bosco Tetro troveremo alcuni sopravvissuti, come me e te, la mia famiglia e il mio clan.

Ormai si saranno saltati alla gola a vicenda.

Al nostro arrivo potremmo ritrovarci soli.

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Al limitare del mondo abitabile conosciuto, il castello di Bosco Tetro si levava un tempo discosto dall’antica foresta dalla quale prendeva il nome. Col passare dei secoli, la foresta ha finito per avvolgere il castello nel suo abbraccio di foglia, fino a che i due non si sono fusi in una cosa sola.

Sono state chiuse delle stanze. Nei corridoi abbandonati sono stati posti avvisi in lettere elfiche cubitali: “Ramo non piegare, foglia non spezzare, a ciò che è vivo, mal non arrecare... poiché codesti sono i guardiani degli spiriti di Bosco Tetro, spiriti senza cuore in cui per gli elfi dimora l’amore”.

I due spriggan (ladri elfici), Grummuld e Ungt, non credono ai segni. Il buon senso gli dice: tanto aspro è il divieto quanto ricco è il tesoro che protegge!

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Non capisco, Grummuld... una volta rubato, dove lo portiamo il tesoro?

Non siamo qui per rubare, idiota, ma solo per individuare. Quando la lotta con l’uomo sarà finita, o sul punto di finire, verremo a reclamare il nostro compenso!

Grummuld sceglie una porta che sembra dismessa e passa l’ascia a Ungt. Ungt si lamenta: l’onere della fatica ricade sempre su di lui!

So che accogliere quei due è stato un errore! Dove si saranno cacciati? Di sicuro in cerca di qualcosa da rubare!

Abbiamo bisogno di tutti gli elfi che possiamo portare in battaglia, persino gli spriggan. Fino ad allora, il nostro primo compito sarà proteggerli da se stessi.

L’ascia affonda nell’edera scura e Grummuld e Ungt indietreggiano. Un grido tormentato gli corre rapido lungo la schiena e riecheggia per il lungo corridoio! Non appena l’urlo folle giunge alle loro orecchie, gli elfi si fermano. Non è la prima volta che sentono quel grido e allora trovarono il corpo di uno straniero sfortunato abbandonato sul prato al limitare del bosco. è la voce degli spiriti di Bosco Tetro...

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Per di qua! Si sono già messi nei guai!


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