esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 1
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 5
“Ma questa è una storia senza speranza!” Esclamò costernato il primo editore di Esp nel suo ricco ufficio nel centro di Milano, in mano aveva Voci lontane ancora fresco di stampa. Correva l’anno 1996 e l’Occidente intero era pieno di speranze, più o meno le stesse di Pinocchio dopo aver sepolto gli zecchini d’oro. Comunque, il commento era esatto. Ci sono momenti di una disperazione totale in questa storia, ma sono una conseguenza dell’argomento che l’attraversa sottopelle e, non per caso, prosegue anche nella seconda, Il cavaliere infinito. Questo argomento è la realtà fragile, che poi altro non è che la spaventosa fragilità della vita stessa. Vita interiore di ogni persona nel primo racconto, vita sociale e rapporti tra esseri umani, a cominciare dalla famiglia, nel secondo. Nessuna filosofia però, solo avventura, qualche mistero, tanti sentimenti e disegni di alta qualità, con Maurizio Di Vincenzo in grande forma. Due parole le merita anche la piccola Jena, bambina cattiva e anima innocente, essere dotato di una forza spaventosa e creatura schiava del terribile Mangianime. Contraddizioni che portano a un appello: non credete mai a chi non spiega ma parla per slogan. La verità è un insieme complesso, intricato e, appunto, contraddittorio, a cui si arriva con la mente aperta e il maggior numero di informazioni possibile. Concludo con una citazione: “Ogni essere umano è la somma di tutti gli istanti che ha vissuto, di tutte le persone che ha incontrato e di tutte le parole che si sono detti. L’uomo lo sa, ma non ci pensa. Per questo agisce basandosi tantissimo su quello che ha dentro e pochissimo su chi ha di fronte.” Tratto da La vita poco saggia di Mamulett il saggio. Mesopotamia, 1800 a.C. Michelangelo La Neve
5
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 7
VOCI LONTANE
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 8
MUSICA Coil, Music to play in the dark volume 1 e 2 FUMETTI Alberto Pagliaro, I figli della schifosa - Una storia partigiana FILM Sweet sixteen di Ken Loach Salvador Allende di Patricio Guzmán TEATRO Davide Enia e Antonio Rezza Tutto quello che va in scena, se vi capita non perdeteli LIBRI Luciano Bianciardi, La vita agra Luca Marengo, Le caramelle degli sconosciuti, Liberi editore
8
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 9
Lontano dalla luce…
…in un luogo di confine…
…tra la vita e la morte…
…giace, enorme…
…la cattedrale del mangianime…
Piccola Jena.
Sì, maestro.
Tra poco è mezzanotte.
9
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 10
Devo rinchiuderti.
Lo sai che giorno sta per nascere?
Il mio giorno.
Sì.
10
Guardie!
esp_voci lontane
9-10-2009
14:30
Pagina 11
Stai ferma!
Non voglio farvi male, scemi.
s-sicura?
E sbrigatevi!
Muoviti, c-che si sta arrabbiando.
11
esp_voci lontane
9-10-2009
14:31
Pagina 12
Maestro, quando torni?
Ufff… è andata bene… non ci ha fatto niente…
…mai avuta tanta paura…
Domani mattina… per la cerimonia.
Finirà presto.
Non voglio ricordare.
12
esp_voci lontane
9-10-2009
14:31
Pagina 13
Sorvegliatela per tutta la notte… non staccate gli occhi da lei neanche per un secondo…
Non è colpa mia, vero?
Se solo si muove, anche di un nulla, date immediatamente l’allarme!
No, piccola luce.
Tu, guidami.
Se la piccola scappa, morirete una morte senza fine.
Sì, padrone.
13
esp_voci lontane
9-10-2009
14:31
Pagina 14
14
esp_voci lontane
9-10-2009
14:41
Pagina 101
La rivedremo?
Kendra.
Sì?
Lo sai, il messaggio di Tommaso…
La voce dei morti?
Tornerà a cercarmi per conto del mangianime.
Sì… non erano parole…
…ma un soffio leggero…
…che ha cancellato il muro tra conscio e inconscio…
…come un vento nella mente…
101
esp_voci lontane
9-10-2009
…quel muro costruito con la paura, la morale, le consuetudini è crollato…
14:41
Pagina 102
e in quel momento nulla, proprio nulla, aveva più importanza…
…lasciando dentro di me solo l’istinto…
…era come aver cancellato il peccato originale della nascita…
…mi ha preso una vertigine, per la libertà soffocante…
…e sono svenuta dimenticando tutto…
…ma non quella sensazione di libertà, il cui ricordo mi fa sentire ancora prigioniera…
…incatenata a mille catene senza altro significato del ferro con cui sono fatte…
FINE 102